JUNIOR TIM CUP: PREMIO EPFL pag.13 ASCOLI, ARRIVA GIORDANO pag.14 FEMMINILE: ECCO IL CONSIGLIO pag.18 771593 630059 EDITORIALE pag.3 PAOLA CICCONOFRI pag.9 LE CLASSIFICHE DELLA LEGA PRO pag.11 CAMPIONATO SAMMARINESE pag.23 9 ALL’INTERNO ISSN 1593-6309 LE NOSTRE RUBRICHE 80040 IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 5 - N° 40 - 31 ottobre 2013 - 1€ 6 Prescelto È Demetrio Albertini il super candidato per il dopo-Abete Si spiegano così tante mosse, tante lotte, tanti movimenti www.professionecalcio.eu 3 Vincolo sportivo: la sottile linea rossa Editoriale di Massimiliano Giacomini [email protected] L a battaglia per l’abolizione del vincolo tra l’Assocalciatori e la Lega Dilettanti continua ad imperversare. Se da una parte si investe o sperpera, questo è da vedere, per pubblicizzare la propria decisione di scendere in guerra per favorire i calciatori, dall’altra non sembrerebbero esserci i presupposti per un’ulteriore diminuzione dell’età “vincolabile” che oggi si ferma a 25 anni. Damiano Tommasi ha scelto la platea di Rai Sport per dare voce alle proteste dei calciatori a cui ha risposto Carlo Tavecchio. Tutto sotto lo sguardo attento di Flavio Grisoli. Quello che è emerso è che l’A.I.C. non ha intenzione di fare passi indietro e dopo aver massicciamente lanciato la sua campagna “Liberi di giocare” non potrebbe neanche farlo visto che si perderebbe di credibilità, anche se i nostri dirigenti sportivi ci hanno dimostrato più e più volte che a loro del giudizio di chi li guarda non gli può fregar di meno. Dalla parte opposta le società della Lega Dilettanti non vogliono e non possono pensare al proprio futuro senza il vincolo. Cosa succederà ora? Difficile capirlo. Tommasi al termine del programma Pomeriggio da Campioni ha affermato che: “Il nostro impegno è sempre stato quello di far capire le nostre posizioni e di capire le posizioni di chi ci sta di fronte. Il presidente Tavecchio questo lo sa bene e credo che insieme troveremo un punto d’incontro”. Queste due righe necessitano di un approfondimento. Il numero uno dei calciatori afferma che loro vogliono capire quali sono le posizioni degli altri quando in realtà sa benissimo cosa pensano le società dell’abolizione del vincolo. Come si può pensare di trovare un punto d’incontro? C’è una sottile linea rossa nel mondo dello sport dilettantistico e quella si regge sul vincolo. I calciatori hanno dalla loro la famosa 108, i tre fogli, quelli che firmati all’atto del tesseramento rendono “liberi di giocare” dove vogliono i ragazzi anno dopo anno. Si deve partire da lì. Rendere i tre fogli allegati al tesseramento e dare la possibilità di firmare ai genitori dei ragazzi minorenni il 108. Ha detto bene Tavecchio, la pubblicità e i soldi spesi dall’A.I.C. dovevano essere investiti per dare maggiori informazioni riguardo questa possibilità di svincolarsi. Anche se il presidente della Lega di Piazzale Flaminio ad un certo punto della trasmissione ha portato il discorso verso altri lidi parlando di quanti canoni Rai paga e perdendo così di incidenza e forza comunicativa, cosa che lo contraddistingue. Capita. Tornando al vincolo, il punto d’incontro che devono trovare Tommasi e Tavecchio riguarda chi ha già firmato il vincolo e non sapeva dell’esistenza Lo studio di “Pomeriggio da Campioni” di mercoledì 23 ottobre, trasmissione su RaiSport 1 dedicata al vincolo sportivo alla quale ha partecipato il nostro direttore Flavio Grisoli (Foto Archivio) del 108. Anche se, come giustamente ha ricordato Grisoli in trasmissione, la legge non accetta ignoranza, bisognerà trovare per questi ragazzi e ragazze una soluzione ragionevole. Quello che però non è chiaro è come sia possibile all’interno di una Federazione che le componenti si muovano con questa aggressività e che nessuno da via Allegri abbia saputo nulla o mosso un dito per cercare di fermare l’avanzata di Tommasi e calciatori. La questione non ci stupisce più di tanto visto che nessuno si affida e crede nella casa madre, anche se qualcuno afferma che Abete sapesse tutto della mossa anti vincolo dell’A.I.C. ma non avesse avvertito la Lega Dilettanti. Dicevamo che nessuno crede nella casa madre perché se è vero come è vero che la Lega di B e la Lega Pro per risolvere i loro contenziosi si sono affidati al TNAS e l’A.I.C. sfida il mondo dilettantistico per il vincolo e nessuno pensa di lavare i panni sporchi in casa, forse perché il padrone dello stabile non dà garanzie. 4 numero 40 - 31 ottobre 2013 Fiorentina-Milan: spettacolo assicurato. Si punta sul GOAL A cura di Gianluca Boserman [email protected] SCOMMETTI CON NOI S erie A senza un attimo di sosta. Dopo il turno infrasettimanale le protagoniste della massima serie riscendono subito in campo. Ricchissimo il palinsesto del sabato. Si apre con i campioni d’Italia della Juventus di scena al Tardini di Parma. Impegno non semplice per i bianconeri, forse con la testa già al Real, tanto che azzardiamo una DOPPIA CHANCE IN dando fiducia a Cassano e soci. Big match quello che andrà in scena a San Siro tra il Milan di Allegri e la Fiorentina di Montella. Ai viola ancora brucia il finale dello scorso anno che li privò della Champions così proveranno a vendicarsi. Spettacolo assicurato e puntiamo quindi sul GOAL. Al San Paolo il Napoli di Rafa Benitez e Gonzalo Higuain riceve il Catania che ha un bisogno disperato di punti: 1 fisso quasi senza storia. La domenica si apre con la sfida salvezza tra Livorno ed Atalanta. L’eventuale salvezza per i granata passa dal Picchi. Il Verona show di Mandorlini riceve il Cagliari dai due volti di Lopez, ottimo in casa deficitario in trasferta. C’è aria di OVER al Bentegodi. Anche la Lazio di Petkovic ha finora costruito le sue fortune sulle prestazioni interne. Il Genoa però non vorrà fare la vittima sacrificale: l’UNDER potrebbe esser una soluzione plausibile. Sfida dai cuori forti tra la Sampdoria ed il Sassuolo. I doriani sembrano essersi sbloccati ma i neroverdi iniziano a comprendere la serie A: una bella X sulla ruota di Genova è il nostro consiglio. Sfida spettacolo al Friuli fra l’Udinese di Totò Di Natale e l’Inter guidata da Palacio. Nessuna delle due si può permettere di perdere terreno per raggiungere i rispettivi obiettivi così puntiamo su una DOPPIA CHANCE IN/OUT. La Roma capolista vola a Torino contro i temibili granata di Ventura. Alessio Cerci prepara lo scherzo da ex ma segnare ai giallorossi è davvero impresa ardua: un UNDER anche qui non è da escludere. Il Monday Night che chiude la giornata vedrà di fronte il Bologna ed il Chievo Verona: chi perde rischia di sprofondare nell’abisso della bassa classifica ma i felsinei, in virtù di giocare al Dall’Ara, appaiono decisamente favoriti. IN TUT TE LE EDICO LE DIVENTA UN VERO ALLENATO RE E CREA UNA SQUADRA IMBATT IB ILE! TROVA TUTTE LE cards SPECIALI: • MURO ipiùforti“numeri1” dellaSerieA! • NEWGENERATION icampionididomani! • IDOLOdellaCURVA ibeniaminidelletifoserie! 301/ 355 • CAMPIONI 325/355 LIACCIO TA igiocatorisimbolodelle piùfortisquadreitaliane! SAMIR HA 77 80 INTER 79 NDANOV IC 236 97 93 241 MURO ATALAN IDOLO GIULIO MIG 51 • FUORICLASSE traipiùfortigiocatori almondo! • INTRAMONTABILI grandigiocatorisempre traimiglioriincampo! • PALLONEUFFICIALE lapreziosissimacard dedicataalpalloneufficiale! E PER LA PRIMA VOLTA: • I20LOGHI 235/355 dellesquadrediSERIEA! MIRALEM PJ ROMA ANIC 85 MadeandpublishedinItalyby PaniniS.p.A. VialeEmilioPo,380-41126Modena 82 246 79 www.paniniadrenalyn.com 6 numero 40 - 31 ottobre 2013 Paola ed Evelina: ma che duetto! Se non noi, chi? Movimento per la liberazione dell’AIA copernicana (povero Copernico, quando viene evocato a livello CONI, della Melandri e della simpatica compagnia cantante), indovinate un po’ chi è stato l’interprete più fedele, coerente, furbastro. Chi, l’esecutore, il realizzatore più costante, insistente, tenace, pervicace? Ma è lui, certo che è lui: Giancarlino (copyright Aldo Grasso) Abete. Il tenerello (altro che i “Morbidelli Sperlari”), soave, delicato presidente della L ’avete vista (e ascoltata) Paola Ferrari, la moglie di De Benedetti Junior, alla “Domenica Sportiva”? Bisbigliò, con voce sussurrante e toni bassi (forse per non farsi sentire troppo), che l’arbitro era stato generoso, col Napoli, assegnando due rigori agli azzurri di Benitez. In studio, ospitava Evelina Christillin, agnelliana di platinum plus e, di conseguenza, juventina dalla fede incrollabile. Sotto gli occhi della Paola Ferrari (e della Evelina juventina), scorrevano le immagini dell’ennesimo scandalo arbitrale, un rigore falso e tarocco, ai danni del Genoa, per un fallo fuori area sul furbetto Asamoah, con il direttore di gara a pochissimi passi, ma lesto più che mai a concedere il penalty: a favore di chi? C’è da chiederlo? Ma ai bianconeri, naturalmente… Magari, anche per rabbonire il sempre più cupo e triste Antonio Conte, che forse comincia a percepire che non può vincere dieci/quindici scudetti di fila, nonostante sia alla guida delle zebrette, del team agnelliano, della vecchia signora (se non signora, cosa?) del calcio italiano. Ora, fatevi la domanda Federcalcio, zitto zitto, quatto quatto, con leggerezza pari alla sua inconsistenza politica e sportiva, sta proseguendo, imperterrito, nella sua opera distruttiva. Sta sventrando e sviscerando (nel senso letterale di privare delle viscere, non solo in quello di esaminarle, sondarle, indagarle) le Leghe “ “ Di quella pseudo-rivoluzione Paola Ferrari, conduttrice de “La domenica sportiva” (Foto Archivio) e datevi la risposta, come direbbe il demitiano puro sangue Marzullo da Avellino: ma ne avranno poi parlato, la Ferrari e la Christillin, del rigore indebitamente concesso alla Juve? No, non avrebbero mai potuto. La Ferrari sarebbe stata antisabaudamente scortese con la Evelina, con la quale, in un idillio continuo, si dava un confidenziale “tu” ripetuto, continuativo, incessante. L’Evelina, da parte sua, si sarebbe imbronciata: che non voglia mai Iddio… E poi, si ha il coraggio di insistere nel tormentone (inutile, superfluo, fuori luogo: se non fuori luogo, come?) dell’Italia dal fragile, per non dire insussistente, spirito sportivo. Con questi formatori-educatori televisivi, con queste gentili signore, con queste nobildonne un po’ svampite, che ciacolano di rigori “generosi” a favore del Napoli, quando, di lì a pochi minuti, sarebbe andato in onda l’ennesimo barzellettone arbitrale pro-bianconeri… Con queste iniezioni di misteri calcistici, da quale fonte miracolosa (quella di Renato Zero compresa) potrebbe mai provenire lo spirito sportivo italico? Forse, dal nuovo www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 7 Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio (Foto Archivio) CONI di Giovanni Malagò, che progetta e proclama una rivoluzione sportiva, in Italia, come se lo stesso Malagò ed i suoi rispolverati compagni di giunta, per non parlare di tutti quelli che si sono precipitati sul carro del nuovo vincitore con lo squillante accento sulla o, non fosse tutti vetero-petrucciani, vetero-pagnozziani (con le due zeta), vetero in tutto. Forse, dalla leggiadra Giovanna Melandri, quella della quale, in una tardiva resipiscenza, perfino l’anziano direttore, di quei tempi, della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò – che, all’inizio, era stato letteralmente folgorato, probabilmente dal musetto sdegnoso della ministressa –, intuì l’inconsistenza politica, il fiato corto, la lungimiranza al di sotto del nulla. Anzi, per essere più asciutti, tacitiani e forse un po’ brutali, verosimilmente il Candido direttore percepì (meglio tardi che mai) la potenzialità distruttiva della sua, della Melandrina (come l’appellava, affettuosamente), essa sì, rivoluzione del CONI. Ma una rivoluzione che aveva (dopo averli individuati con una miopia da record insuperabile) dato sostanza a rimedi peggiori dei mali (pur patologici, cronicizzati, paralizzanti, metastatici), di quei malanni che da lungo tempo affliggevano, condizionavano, soffocavano, straziavano il corpo martoriato del ciclopico comitato olimpico nazionale: ciclopico nei numeri dei dipendenti, nelle spese, nella pletora dei consulenti, ma inversamente proporzionale per quel che riguardava i fatti reali, l’organiz- zazione, le realizzazioni in ambito sportivo. Di quella pseudo-rivoluzione copernicana (povero Copernico, quando viene evocato a livello CONI, della Melandri e della simpatica compagnia cantante), indovinate un po’ chi è stato l’interprete più fedele, coerente, furbastro. Chi, l’esecutore, il realizzatore più costante, insistente, tenace, pervicace. Ma è lui, certo che è lui: Giancarlino (copyright Aldo Grasso) Abete. Il tenerello (altro che i “Morbidelli Demetrio Albertini (Foto Archivio) Sperlari”), soave, delicato presidente della Federcalcio (ma, ripeteremo fino alla noia, non quella S.r.l., nella quale impera incontrastato Gabriele Gravina), zitto zitto, quatto quatto, con leggerezza pari alla sua inconsistenza politica e sportiva, sta proseguendo, imperterrito, nella sua opera distruttiva. Sta sventrando e sviscerando (nel senso letterale di privare delle viscere, non solo in quello di esaminarle, sondarle, indagarle) le Leghe. Parafrasando Giovanni Pascoli e con riferimento diretto proprio alle Leghe, “ad una ad una tutte le ravviso”, si sarà detto l’Abete di lattice. E, nel mentre le ravvisa, le squarta, le svuota, le annichilisce. Certo, lascerà una stupefacente eredità al suo successore, colui (Abete) che ha già preannunciato la sua non-ricandidatura, al termine del corrente quadriennio. Tutti tirarono un sospiro di sollievo: se ne va, se ne va, finalmente (non la capolista, ma Abete) se ne va… Non avevano intuito, i tapini, a cosa preludesse quel preannuncio. Dopo di me, il diluvio, avrà programmato – sulla scia di Luigi XV – il più esangue, pallido, insignificante presidente della storia della Federcalcio (senza la sigla S.r.l.). Cioè (traduzione dall’Abete-pensiero, mal nascosto): lascerò a Demetrio Albertini, il delfino già da tempo consacrato, la più azzerata organizzazione sportiva, che la storia ricordi. Chi legge, si sconvolge. O, forse, riterrà che chi scrive sia folle. Nulla di tutto ciò: chi scrive ha, purtroppo, già avuto conferma di tante negatività, tra le più sconcertanti che si potessero ipotizzare, della federazione abetin/abetiana. Chi legge, non potrà negare che si stanno verificando fatti, episodi, eventi, piccoli dettagli, che la dicono lunga e chiara. Ne abbiamo già parlato e, dunque, non c’è bisogno di ritornarci su. Ma il quadro è tutt’altro che rassicurante. Con una circostanza aggravante: che non si vede, né all’atto, né profilarsi all’orizzonte, qualcuno che abbia coraggio ed entusiasmo per determinare una svolta. Alla Laura Antonelli: “Mio Dio, come siamo caduti in basso…”. Abbonati a Tutte le notizie da a soli €80 all’anno per info: 06.5000975 o [email protected] UEFA CHAMPIONS LEAGUE ® 2013/14 NEW OFFICIAL STICKER COLLECTION 2 FIGURINE IN 1 LE SQUADRE, GLI ACCOUNT TWITTER DEI CLUBS, I CAMPIONI IN AZIONE E LE NUOVISSIME DOUBLE STICKERS! IN TUTTE LE EDICOLE! All names, logos and trophies of UEFA are the property, registered trademarks and/or logos of UEFA and are used herein with the permission of UEFA. No reproduction is allowed without the prior written approval of UEFA. All club names, club logos and individual players names are the property of the respective club or person. UEFA shall bear no responsibility for the use of these names and/or logos. www.paninigroup.com www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 9 Il tifo a favore è finito. Si tifa solo contro gli altri di Paola Cicconofri [email protected] A bbiamo molte volte evidenziato come alla base della decadenza del calcio italiano, ci sia anche la mancanza di una sana cultura sportiva. Il tifo, stimolato in negativo anche dai vari scandali che hanno rubato la scena al calcio giocato, si distingue sempre più, non tanto per il sostegno alla propria squadra, quanto per quello contro l’avversario dichiarato. La necessità di creare sentimento popolare atto ad accogliere come ingiusta ogni sconfitta, crea un ambiente dove l’odio cresce fino a sfociare nella violenza. Ignoranza sportiva coltivata anche da un’informazione di parte, incapace ad oggi di ergersi come esempio positivo e mezzo per trasmettere messaggi costruttivi. Qualche esempio. Su Panorama.it viene pubblicata un’intervista a Paolo Liguori, noto tifoso giallorosso, che esordisce così: “Si parte da una premessa sbagliata. Le nove vittorie di fila non le ha firmate la Juve di Capello, bensì la Juve di Moggi. Quel campionato fu annullato perché si stabilì che Moggi aveva molta voce in capitolo nei successi dei bianconeri. Altrimenti, non sarebbe stato revocato lo scudetto. Impossibile pensare ad analogie tra le due squadre. La Roma gioca e vince sul campo. La Juve di Moggi giocava e vinceva anche fuori dal campo. Dico di più: questa Roma non ha alcun santo in paradiso”. Messaggio non corretto. Il processo penale è ancora in corso, ma la sentenza di primo grado ha ribadito che il campionato 2004-2005 fu regolare, mentre il campionato 2005-2006, cui fa riferimento Liguori, non fu mai oggetto di indagine. Confutare una verità contando su quel sentimento popolare antijuve nutrito da anni di disinformazione, può essere considerato un atteggiamento professionale? Paolo Ziliani ha firmato un articolo pubblicato da “Il Fatto quotidiano” dove prende di mira il difensore bianconero Chiellini elencando tutte le “chiellinate” che lo hanno visto protagonista. Accusa Massimo Mauro, voce di Sky, di contribuire “alla diseducazione del popolo pallonaro” solo perché si è permesso di affermare che l’intervento di Chiellini, nella partita con il Real in Champions League “non era rigore”, fino ad arrivare ad accusare gli arbitri italiani di essere “non vedenti” per i suoi interventi nel “cuore dell’area”. Una visione di parte che lancia il solito grido di sudditanza psicologica che, se esistente, non è certamente rivolta alla sola Juventus. Quale possa essere lo scopo di un articolo che, per contestare un atteggiamento permissivo dei fischietti italiani, punta il dito solo verso un giocatore, lo lasciamo stabilire alla vostra sensibilità. Poi accade, per non farci mancare proprio niente, che Roberto Vecchioni si ritrovi a Firenze per presentare il suo nuovo album, nei giorni successivi alla vittoria storica della Fiorentina sulla Juventus. Quale miglior modo per ingraziarsi qualche tifoso se non sparare a zero sul nemico juventino di sempre? Il suo saluto sarà, infatti, il seguente: «Moltiplicate la vostra gioia di aver sconfitto 4-2 la Juventus e avrete il livello della mia gioia nel vedere la Juve nella m.. ». Un messaggio sportivo, sotto tutti i punti di vista… Potrei proseguire con altri esempi, ma credo che quanto letto sia sufficiente per rendere chiaro un concetto: chi raggiunge un così importante numero di tifosi, dovrebbe ergersi ad esempio e non incitare negativamente il tifo per trarne visibilità. Le conseguenze della diseducazione sportiva sono sotto gli occhi tutti. Dovrebbe esserci una maggiore attenzione, soprattutto da parte di chi, per professione e visibilità, indirizzare il sentimento popolare del popolo pallonaro. Roberto Vecchioni, le sue dichiarazioni sulla Juventus hanno causato parecchio rumore (Foto Archivio) www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 11 LE CLASSIFICHE 1A DIVISIONE Girone A CLASSIFICA Virtus Entella Pro Vercelli Cremonese Savona Unione Venezia Albinoleffe Lumezzane Reggiana Como Feralpisalò Sudtirol Vicenza (-4) San Marino Pro Patria (-1) Carrarese Pavia 20 18 15 13 13 13 11 10 10 10 9 8 7 6 5 5 2A DIVISIONE Girone A CLASSIFICA Monza Real Vicenza Santarcangelo Bassano Rimini (-1) Pergolettese Alessandria Renate Cuneo Virtus vecomp Forlì Mantova Spal Bellaria (-1) Delta Porto Tolle Torres Castiglione Bra 18 17 17 15 15 15 14 13 12 12 11 11 11 7 7 7 5 4 8a Giornata 28/10/2013 9a Giornata 28/10/2013 Albinoleffe-Vicenza Feralpisalò-Como Lumezzane-Carrarese Pro Patria-Unione Venezia Pro Vercelli-San Marino Savona-Reggiana Sudtirol-Cremonese Virtus Entella-Pavia 0-1 1-0 3-0 1-0 4-0 2-1 3-1 2-1 Ascoli-Lecce Benevento-Salernitana Grosseto-Frosinone Gubbio-Pisa Paganese-Barletta Perugia-Catanzaro Pontedera-Nocerina Viareggio-Prato 9a Giornata 03/11/2013 2-5 1-2 1-1 1-0 2-0 2-1 2-1 0-2 10a Giornata 03/11/2013 Carrarese-Savona Como-Pro Patria Cremonese-Pro Vercelli Pavia-Lumezzane San Marino-Albinoleffe Unione Venezia-Reggiana Vicenza-Sudtirol Virtus Entella-Feralpisalò Barletta-Perugia Catanzaro-Pontedera Frosinone-Benevento L’Aquila-Paganese Lecce-Viareggio Nocerina-Gubbio Pisa-Ascoli Salernitana-Grosseto Marcatori Marcatori 8 Gol: Marchi (Pro Vercelli, 1r) 7 Gol: Torregrossa (Lumezzane) 6 Gol: Campo (Sud Tirol, 1r) 4 Gol: Marsura (Feralpisalò) Cori (Venezia, 1r) Galuppini (Lumezzane) 6 Gol: Arma (Pisa, 1r) Arrighini (Pontedera) Grassi (Pontedera, 4r) Guazzo (Salernitana) 4 Gol: Evacuo (Benevento, 1r) Curiale (Frosinone) De Sousa (L’Aquila, 1r) Fioretti (Catanzaro) Lanini (Prato) Marchi (Foto Archivio) 9a Giornata 28/10/2013 Alessandria-Forlì Bellaria-Renate Castiglione-Torres Cuneo-Monza Mantova-Rimini Pergolettese-Bra Real Vicenza-Bassano Spal-Porto Tolle V.Vecomp-Santarcangelo 9a Giornata 28/10/2013 2-1 1-3 0-0 2-3 3-3 2-0 3-3 3-2 0-2 Arzanese-Castel Rigone Casertana-Aprilia Chieti-Messina Cosenza-Foggia Gavorrano-Sorrento Ischia-Vigor Lamezia Melfi-Teramo Poggibonsi-Martina Tuttocuoio-Aversa N. 10a Giornata 03/11/2013 10a Giornata 03/11/2013 Bassano-Alessandria Bra-Cuneo Porto Tolle-Virtus Vecomp Forlì-Real Vicenza Monza-Castiglione Renate-Mantova Rimini-Spal Santarcangelo-Pergolettese Torres-Bellaria Aprilia-Ischia Aversa N.-Poggibonsi CastelRigone-Melfi Foggia-Gavorrano Martina-Tuttocuoio Messina-Cosenza Sorrento-Chieti Teramo-Casertana Vigor Lamezia-Arzanese 2-3 4-1 1-1 1-1 0-0 1-1 1-1 3-0 3-0 Marcatori Marcatori 9 Gol: Alessandro (Real Vicenza, 1r) 7 Gol: Sinigaglia (Monza, 2r) Nicastro (Rimini) Floriano (Mantova, 1r) 6 Gol: Varricchio (Spal) 5 Gol: Torri (Cuneo) Masini (Mantova) Floriano (Mantova, 1r) 6 Gol: Tranchitella (C.Rigone, 1r) Cavallaro (Foggia, 2r) 5 Gol: De Angelis (Cosenza, 2r) Dimas (Teramo, 1r) Mancino (Casertana) Alessandro (Foto Archivio) 1A DIVISIONE Girone B CLASSIFICA Pontedera Frosinone Pisa L’Aquila Prato Catanzaro Benevento Perugia Salernitana Grosseto Gubbio Lecce Ascoli (-3) Viareggio Paganese Barletta Nocerina (-1) 20 18 17 17 17 13 12 12 12 9 8 8 6 6 6 3 1 2A DIVISIONE Girone B CLASSIFICA Cosenza 19 Teramo 18 Vigor Lamezia 14 Melfi 13 Casertana 13 Aprilia 12 Poggibonsi 12 Sorrento 11 Aversa Normanna10 Tuttocuoio 10 Foggia 10 Chieti (-1) 9 Martina Franca 9 Ischia 8 Messina 7 Gavorrano 7 Castel Rigone 7 Arzanese 2 S.R.L. Piazza del Popolo, 18 - 00187 Roma (RM) Attività di facchinaggio Servizio di pulizie per uffici, appartamenti, immobili Recupero del verde Bonifica e decontaminazioni di ambienti, edifici, aree territoriali Eur Ambiente srl Piazza del Popolo, 18 00187 Roma [email protected] [email protected] tel. 06.69925159 - Fax 06.69190526 www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 13 La Junior TIM Cup vince l’EPFL Best Practice Award Nella categoria “Social Responsibility” vince il progetto voluto da TIM, CSI e Lega di A“Orogogliosi di questo riconoscimento”il commento di Cristiano Habetswallner dalla Redazione [email protected] L a “Junior TIM Cup - Il calcio negli Oratori” si è aggiudicata il Best Practice Awards, nella categoria Social Responsibility, assegnati da EPFL, l’Associazione che riunisce le leghe di calcio professionistico in Europa. Il prestigioso riconoscimento, assegnato il 24 ottobre durante la cerimonia organizzata a Parigi, premia il progetto promosso da Centro Sportivo Italiano, TIM e Lega Serie A che ha dato vita, nel corso del 2013, ad una importante alleanza tra lo sport di vertice e quello di base a favore della pratica del calcio tra i più giovani esaltando quel patrimonio di valori, storie e buoni comportamenti fattori fondamentali di una sana competizione. Oltre all’organizzazione del torneo di calcio a 7 under 14 che, da febbraio a maggio 2013, ha visto coinvolte 500 squadre di oratori e oltre 8 mila ragazzi di tutta Italia, il progetto “Junior TIM Cup - Il calcio negli Oratori” ha supportato l’attività sportiva oratoriale e ha realizzato un nuovo campo da gioco a Scampia (Na), grazie ad un fondo nel quale sono confluite sia parte delle ammende comminate ai tesserati e alle società di Serie A TIM dal Giudice Sportivo durante il corso della stagione, sia un contributo di TIM nel ruolo di title sponsor del torneo. «Siamo onorati come Lega Serie A di aver contribuito, insieme agli amici del CSI e al nostro storico partner Telecom Italia, alla realizzazione del progetto ‘Junior TIM Cup’, che oggi ha ricevuto un prestigioso riconoscimento a livello europeo”, commenta Marco Brunelli, Direttore Generale della Lega Serie A». «Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento che premia l’impegno di TIM nella diffusione dei valori autentici del calcio, lo sport più amato in Italia e tra i più popolari al mondo - dichiara Cristiano Habetswallner, Responsabile Sponsorship di Telecom Italia - abbiamo sostenuto questo progetto nella consapevolezza di offrire a tantissimi giovani la possibilità di vivere un’esperienza unica, come quella di giocare in uno stadio di Serie A, e di godere di un po’ di “normalità” in un contesto non sempre favorevole, come per i ragazzi dell’oratorio Don Guanella di Scampia che, grazie alla Junior TIM Cup, hanno oggi a loro disposizione un nuovo campo da gioco. La nostra Azienda è da sempre protagonista dello sport italiano, in particolare del calcio che sostiene dal 1998 e ancor più negli ultimi anni attraverso tutte le iniziative de “Il calcio è di chi lo ama». «Vedere lo sport in oratorio sul tetto del calcio europeo regala grandi emozioni - ha detto Massimo Achini, Presidente del Centro Sportivo Italiano - il tema della responsabilità sociale è argomento di grande attualità nel mondo dello sport ed aver ricevuto questo riconoscimento per il CSI è motivo di grande soddisfazione. Intendo ringraziare Lega Serie A e TIM per aver creduto sin dall’inizio in questo grande progetto e per aver avuto il coraggio di candidarlo a livello continentale». 14 numero 40 - 31 ottobre 2013 Ascoli, Pergolizzi si dimette Il pesante rovescio casalingo con il Lecce provoca il terremoto in panchina L’ex tecnico: “Mi assumo le mie responsabilità”. Ora arriva Bruno Giordano di Delfina Maria d’Ambrosio [email protected] U n risultato troppo duro, una sconfitta troppo pesante da mandar giù. Il 5-2 rimediato ieri contro il Lecce è stato davvero un terremoto per l’Ascoli, un brutto colpo ha portato il tecnico bianconero Rosario Pergolizzi a rassegnare le dimissioni. Una decisione irrevocabile, arrivata poco dopo il termine della gara, noi di Professione Calcio abbiamo contattato l’ex tecnico della formazione marchigiana per conoscerne le motivazioni: «Ho sentito di voler e dover fare questa scelta, per l’Ascoli è un momento particolare Rosario Pergolizzi, ex tecnico dell’Ascolil (foto Archivio) visto che ha perso in settimana in Coppa Italia 4-0 con il Grosseto e che ieri ha subito un’altra dura sconfitta con il Lecce. Se si guarda la situazione nel suo complesso di certo non si può definirla critica, in campionato venivamo da tre risultati utili consecutivi ed è pur vero che nello scorso turno di Coppa ho mandato in campo tutti giovani. Siamo ad un punto dai play-off, obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio stagione, ma io ho capito che bisogna comunque dare uno scossone all’ambiente dove in questo momento regna la negatività. Ogni allenatore è diverso dall’altro - ha proseguito mister Pergolizzi - a Coverciano insegnano a non rassegnare mai le dimissioni e probabilmente in molti non avrebbero fatto come me, sarebbe stato troppo facile continuare a lavorare facendo finta di niente. Io ho voluto assumermi le mie responsabilità, nella vita bisogna stare in pace con se stessi e potersi guardare allo specchio, per farlo a volte bisogna andare oltre le apparenze». Mariano Fabiani, direttore sportivo dell’Ascoli, si è espresso in merito alle dimissioni: «Sinceramente mi hanno colto un po’ di sorpresa, me l’ha notificate al termine della gara spiegandomi che non riteneva più opportuno restare qui e che si sentiva di non poter più dare nulla. Noi non possiamo che limitarci a rispettare la volontà del mister che ritengo un’ottima persona e un grande professionista. Purtroppo a volte scattano delle dinamiche particolari e ognuno si trova a fare le proprie valutazioni. Per quel che riguarda la posizione della società non avevamo pensato minimamente ad esonerarlo; la piazza non ha mai contestato esplicitamente Pergolizzi e il destino di un allenatore non può essere legato ad una singola partita per di più con il Lecce, club che nonostante la posizione in classifica ha una rosa altamente competitiva». La squadra è stata affidata all’allenatore in seconda Gilberto Vallesi, sulla scelta del futuro tecnico il ds Fabiani non ha potuto accennarci nulla: «É ancora tutto da decidere, presto ci riuniremo e valuteremo le diverse ipotesi». Anche sugli obiettivi dell’Ascoli il dirigente resta vago: «Credo sia inutile parlare di play-off o di posizionamento, l’unica cosa che dobbiamo fare è affrontare ogni partita con la massima grinta, poi a fine stagione tireremo le somme». Nella serata di lunedì 28, poi, il comunicato ufficiale della società bianconera ha reso noto il nome del successore di Pergolizzi: sarà Bruno Giordano, ex attaccante della Lazio e tecnico in passato di Messina, Pisa e Ternana tra le altre. Abbonati a Tutte le notizie da a soli €80 all’anno per info: 06.5000975 o [email protected] 16 numero 40 - 31 ottobre 2013 Il San Cesareo accende la lotta promozione La formazione romana conferma il buon periodo di forma: -1 dall’Olbia Ferazzoli: “Sappiamo di dover fare un campionato importante” di Delfina Maria d’Ambrosio [email protected] L a nona giornata di campionato sorride al San Cesareo che, sull’ostico campo del Claudio Tomei, batte il Sora 2-1 ed approfitta della frenata dell’Olbia che pareggia 1-1 col Budoni, per portarsi a -1 dalla capolista. Un secondo posto condiviso con l’altra formazione romana del momento: la Lupa Roma, vincitrice ieri nella gara interna con il Latte Dolce per 2-1. Per il San Cesareo prosegue, quindi, il buon periodo di forma, diverse prestazioni di ottimo livello che hanno portato la formazione rossoblu a collezionare anche alcuni numeri importanti, come il secondo miglior attacco di tutta i gironi della serie D con ventisette reti segnate (meglio ha fatto solo la Correggese che con il 6-2 imposto al Fidenza si è portata a quota trenta) e l’imbattibilità che detiene insieme a soli altri sei club di tutta la categoria (Vado, Giana Erminio, Pordenone, Pianese, Pistoiese, Ancona). Anche la vittoria di ieri ha qualcosa di diverso, il San Cesareo è stato infatti la prima squadra del campionato ad espugnare il Tomei, come ha sottolineato mister Fabrizio Ferazzoli: «Per noi è un risultato importante specialmente perché arriva su un campo difficile dove nessuna ave- va ancora vinto. Abbiamo riscattato la prestazione della settimana scorsa quando abbiamo pareggiato 4-4 con il Selargius, ho visto davvero una bella prestazione da parte dei ragazzi e ho già provveduto a fargli i miei complimenti» Alla mezz’ora erano stati i padroni di casa a passare in vantaggio con Casimirri, ma i rossoblu hanno trovato il pareggio dopo solo due minuti con D’Ambrosio. Il gol del definitivo 2-1 è arrivato al decimo minuto della ripresa con un rigore assegnato dal direttore di gara Capone di Palermo al San Cesareo per fallo di mano in area del sorano Lo Monaco e realizzato da Longobardi: «Sono stati Fabrizio Ferazzoli, tecnico del San Cesareo (foto Archivio) loro a segnare per primi ma abbiamo subito reagito con convinzione, oltre ad essere stati bravi ad andare in rete due volte, lo siamo stati anche nell’amministrare il vantaggio successivamente. Ci stiamo comportando bene rispettando i piani tracciati a inizio stagione con la società, sappiamo di dover fare un campionato importante e competitivo e per riuscirci bisognerà continuare a lavorare duro. Quanto ai gol segnati vuol dire che specialmente gli attaccanti stanno andando bene, forse però ne prendiamo qualcuno di troppo (12 n.d.r.) e dovremo lavorarci un pochino su». 18 numero 40 - 31 ottobre 2013 Femminile: nasce il Consiglio Direttivo Lunedì 28 Tavecchio nomina Marras come Coordinatore Gli altri eletti: Picheo, Palmieri, Pessotto, Palagiano e Signorile di Filippo Gherardi [email protected] G iornata campale per le sorti, politiche, del calcio femminile italiano. Nella giornata di lunedì 28 ottobre all’Hotel Hilton Airport di Roma è stata ratificata la nomina dei sei componenti che andranno a comporre il Consiglio Direttivo del Dipartimento femminile, eletti con regolare votazione dai presidenti, o comunque dai rappresentanti, delle società del campionato di Serie A e di quello di Serie B. Un atto decisivo che restituisce, come spesso e da più parti è stato ribadito proprio nel corso dell’Assemblea, il calcio femminile nelle mani dei presidenti, dopo anni di transizione ed incertezza. Leonardo Marras della Torres, insignito dal presidente Carlo Tavecchio anche del grado di Coordinato- Antonio Cosentino (foto Archivio) re, Vincenzo Picheo del Tavagnacco ed Italo Palmieri del Napoli sono i rappresentanti eletti dalle società di Serie A, Sonia Pessotto del Real Meda, Marco Palagiano della Roma Calcio Femminile ed Alessandra Signorile del Bari Pink Sport Time quelli nominati dalle società di Serie B. Da questo momento, ed attraverso questi nomi, il calcio femminile rilancia la sua ultima sfida in ordine di tempo: tornare, innanzitutto, nelle mani di coloro che il calcio in rosa lo vivono quotidianamente. Ad aprire le danze, dialetticamente parlando, è stato Antonio Cosentino, Vicepresidente LND con delega al Dipartimento Calcio Femminile: in poche parole colui che, coadiuvato anche da Patrizia Cottini, la cui nomina a Segretario del Dipartimento è stata ratificata sempre nel corso dell’Assemblea dell’Hilton, nell’ultimo anno si è fatto carico di traghettare da un punto di vista politico e gestionale l’intero movimento. «Ringrazio il presidente Tavecchio per la fiducia che ha riposto nel sottoscritto, ed in particolar modo tutti coloro che mi hanno affiancato e supportato in questa fase. Rimarremo a disposizione dei presidenti per continuare a lavorare insieme verso un unico obiettivo comune: far crescere ulteriormente il calcio femminile». Questo, riassunto a grandi linee, l’intervento di Cosentino che ha sancito un virtuale, seppur soltanto parziale, passaggio di consegne. D’altronde è stato lo stesso Cosentino a confermare che la presidenza LND rimarrà, come è giusto che sia, operativa e presente per garantire all’ “Altra metà del Calcio” di crescere ulteriormente. Un concetto ripreso da Carlo Tavecchio, che dal palco ha confermato quanto il calcio femminile, all’interno dell’intero panorama calcistico italiano, rimanga la componente con più ampi margini di crescita, a patto che vengano rispettate e seguite alcune linee guida imprescindibili: «Capacità di investire su forze giovani e fresche, non solo a livello di giocatrici ma anche dal punto di vista dei dirigenti, abbinata alla volontà di collaborare a stretto contatto. A partire da oggi i presidenti hanno la possibilità di apportare una svolta decisiva e tornare ad essere innanzitutto loro gli artefici del de- www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 19 Carlo Tavecchio, presidente della LND durante l’Assemblea di lunedì (Foto Archivio) stino del calcio femminile». A comporre, come detto, l’organigramma dei sei componenti del Dipartimento nomi più o meno noti, a cominciare da quello del presidente della Torres Leonardo Marras: «Sono onorato del ruolo di coordinatore che mi ha assegnato il presidente Tavecchio, spero di poter lavorare al meglio con la Lega Nazionale Dilettanti e con i miei colleghi per portare ad una crescita tangibile del calcio femminile. Di strada da percorrere ce n’è, ma i presupposti per fare bene non mancano». Una crescita che dovrà partire, innanzitutto, dal punto di vista dell’appeal, come conferma un altro dei sei nuovi componenti nominati: il presidente del Tavagnacco Vincenzo Picheo: «Bisogna imparare a vendere il nostro prodotto, aumentarne l’appeal, così da accrescerne la visibilità. Con Marras siamo rivali solo dal punto di vista strettamente calcistico, per il resto siamo ottimi amici e condividiamo la stessa linea di pensiero e le stesse vedute». Meno blasonata, almeno per il momento, ma non per questo meno determinata è apparsa anche Ales- sandra Signorile, numero uno del Bari Pink Sport Time ed anche lei entrata a far parte del Consiglio Direttivo. Una donna nel calcio delle donne, protagonista e testimone di un altro grande problema necessariamente da superare: quello delle carenze e delle difficoltà territoriali, diffusissimo soprattutto al Leonardo Marras, coordinatore del Dipartimento Calcio Femminile (Foto Archivio) Sud: «Fare calcio femminile in alcune zone del nostro paese non è una cosa semplicissima, spero che lavorando tutti insieme si riesca a cambiare qualcosa e che società come la nostra diventino sempre più una consuetudine». www.professionecalcio.eu www.professionecalcio.eu 21 Simulazione e Prova TV Dal Campo al Foro Rubrica a cura di Giudo Del Re Per il Regolamento del Calcio la simulazione è l’atto con il quale il giocatore cerca di far credere all’arbitro di aver subito un fallo. La simulazione è quindi l’ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri. In diritto penale parleremo di reato di truffa. Siamo davanti ad un vero e proprio malcostume del calcio. Per ovviare a tale problema il CGS offre i mezzi opportuni mediante l’utilizzo della prova TV. Il comma 1.3 dell’ art. 35 CGS specifica come “per le gare della Lega Nazionale Professionisti, ora suddivisa in Lega seire A e Lega serie B, limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema, non visti dall’arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore federale fa pervenire al Giudice sportivo nazionale riservata segnalazione entro le ore 16.00 del giorno feriale successivo a quello della gara. Non è il solo Procuratore che può attivare il Giudice Sportivo: gli stessi giocatori direttamente interessati, o i loro club, possono, entro gli stessi termini e dietro versamento di una tassa di €. 100, presentare filmati diretti a dimostrare la loro innocenza e dai quali potrebbero, però, essere evidenziati comportamenti gravemente antisportivi da parte di altri tesserati”. Lo stesso comma 1.3 indica quando si configura la fattispecie di condotta gravemente antisportiva: “1) la evidente simulazione da cui scaturisce l’assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra del calciatore che ha simulato; 2) la evidente simulazione che determina la espulsione diretta del calciatore avversario; 3) la realizzazione di una rete colpendo volontariamente il pallone con la mano; 4) l’impedire la realizzazione di una rete, colpendo volontariamente il pallone con la mano. In tutti i casi previsti dal presente punto 1.3. il Giudice sportivo nazionale può adottare, a soli fini disciplinari nei confronti dei tesserati, provvedimenti sanzionatori avvalendosi di immagini che offrano piena garanzia tecnica e documentale”. Non rientrano nella simulazione né l’accentuare gli effetti del fallo comunque subito né il cercare il contatto col corpo dell’avversario. Pertanto non sono punite tutte le simulazioni ma solo quelle che hanno prodotto determinate conseguenze tecniche e disciplina- ri. E’ l’art. 14 CGS che quantifica la sanzione per la condotta gravemente antisportiva in almeno due gare di squalifica del giocatore colpevole, fatte salve le eventuali circostanze aggravanti o attenuanti. Le giornate di squalifica (artt. 17 e 22 CGS) devono essere scontate nelle gare ufficiali, immediatamente successive alla pubblicazione del provvedimento, in cui è impegnato il club di tesseramento del giocatore. Allo squalificato è precluso l’accesso sia al recinto di gioco sia agli spogliatoi: in caso d’inosservanza subisce delle sanzioni che vanno dall’ammonizione fino all’inibizione per massimo 5 anni a svolgere qualsiasi attività federale, con possibile richiesta di estensione anche in ambito UEFA e FIFA. Mario Balotelli è stato multato di duemila Euro dal Giudice Sportivo per la simulazione a Parma (Foto Archivio) Abbonati a Tutte le notizie da a soli €80 all’anno per info: 06.5000975 o [email protected] www.professionecalcio.eu 23 Fiorentino-Libertas: rissa e gara sospesa L’arbitro espelle D.Simoncini e 5 rossoblu: stop per mancato numero minimo Campionato sammarinese A cura di Flavio Grisoli [email protected] E pisodio deplorevole quello accaduto in Fiorentino-Libertas, gara valevole per il sesto turno del campionato sammarinese. A venti minuti dalla fine, sul risultato di 1-0 in favore degli ospiti, si accende una rissa fra Davide Simoncini, difensore dei granata e Intili del Fiorentino. Probabilmente vola qualche parola di troppo in campo e subito altri giocatori cominciano a partecipare al Coppa Titano 1a Giornata 23/10/2013 GRUPPO A SAN GIOVANNI 3 FOLGORE 3 JUV./DOG. 0 DOMAGNANO 0 PENNAROSSA GRUPPO B VIRTUS 3 LIBERTAS 1 CAILUNGO 1 MURATA 0 TRE FIORI - 1 4 2 2 2 0 2a Giornata 30/10/2013 Juv./Dog.-Domagnano Folgore-Pennarossa Cailungo-Tre Fiori Libertas-Virtus Fiorentino-La Fiorita Cosmos-Faetano 0 0 Reg. del Tribunale di Roma n° 44/2013 11 TRE FIORI 11 LIBERTAS ** 10 FAETANO 8 DOMAGNANO 5 4 CLASSIFICA GIRONE B Marcatori LA FIORITA CLASSIFICA GIRONE A TRE PENNE MURATA5 LA FIORITA 6a Giornata 26-27/10/2013 Pennarossa - S.Giovanni 2 - 0 Ala Fiorita - Cosmos 2 - 0 Tre Fiori - Tre Penne 1 - 3 Fiorentino - Libertas (0 - 1) Domagnano - Murata 1 - 4 Cailungo - Folgore 0 - 4 Faetano - Virtus 1 - 1 7a Giornata 2-3/11/2013 Cailungo-Juvenes/Dogana Murata-Tre Fiori Tre Penne-Domagnano Faetano-Libertas Cosmos-Pennarossa Virtus-Fiorentino San Giovanni-La Fiorita Marcatori 12 5 GOL : Moroni (Faetano) 4 GOL : Gualtieri (La Fiorita) COSMOS10 Gatti (Cailungo) JUVENES DOGANA8 Righetti (Virtus) 3 FIORENTINO Campionato Sammarinese FIORENTINO ** COSMOS3 FAETANO riguarda le altre gare, importante vittoria del Tre Penne nella sfida infinita con il Tre Fiori: con questo successo i biancazzurri agganciano i gialloblu in testa al girone A con 11 punti, in attesa naturalmente di capire cosa succederà alla Libertas. Nel girone B La Fiorita batte la Cosmos per 2-0 e prende il largo; primo successo per la Folgore che schianta il Cailungo per 4-0. VIRTUS7 2 GOL: Valli (Tre Penne) Pantone (Cailungo) GRUPPO C TRE PENNE Juv./Dog.-Folgore 0 Faetano-Tre Penne 0 Domagnano-S.Giovanni 0 Cailungo-Libertas 2 Fiorentino-Cosmos 1 Virtus-Murata 1 parapiglia, ripreso tra l’altro dalle telecamere di SanMarinoRTV. Alla fine, e purtroppo (o per fortuna, fate voi), non si riesce a scorgere molto altro perché il resto della rissa avviene in un punto non coperto dalla telecamera, l’arbitro Ucini espelle altri quattro giocatori del Fiorentino, e a quel punto non ha potuto far altro che porre termine alla partita per mancato numero minimo di giocatori della squadra di casa in campo. Ricordiamo infatti che bisogna essere almeno in sette. Al momento della chiusura del settimanale non è stato ancora diramato dal Giudice Sportivo il comunicato inerente alla gara, ma è ipotizzabile che sarà data partita vinta a tavolino alla Libertas con il risultato di 0-3. Per quanto Un frame del filmato della partita fra Fiorentino e Libertas (Foto smtvsanmarino.sm) Direttore Responsabile Flavio Grisoli email: [email protected] Amministrazione via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel/Fax 06.5000975 email: [email protected] Caporedattore Filippo Gherardi email: [email protected] Direttore Editoriale Massimiliano Giacomini email: [email protected] In redazione D.M.d’Ambrosio, L.Frenquelli, G.Condò email: [email protected] PENNAROSSA 8 FOLGORE 5 SAN GIOVANNI 3 CAILUNGO 2 Hirsch (Cosmos) Hanno collaborato Guido Del Re, Luca Marelli, Paola Cicconofri, Maurizio Elviretti email: [email protected] [email protected] [email protected] Realizzazione Grafica Rocco Lotito - [email protected]