Il magazzino del mese Picking automatizzato Il magazzino degli pneumatici Alessandro Creazza L’esempio di automazione presentato in questo numero costituisce un caso di interesse per il mondo della logistica, sia per i contenuti tecnologici, sia per le logiche gestionali e informative che governano il processo aziendale. Figura 1 - Il caricamento degli pneumatici nel sistema Tyrepick (cortesia MG Italteam e Swisslog). MG Italteam S.p.A. è una società del gruppo Segema S.p.A., fondata nel 1970 dalla famiglia Magri, titolare dell’azienda Magri Gomme S.p.A. nata negli anni ’60 a Carpenedolo (BS) come azienda commerciale di pneumatici per agricoltura e industriale. La holding Segema S.p.A. racchiude al proprio interno, oltre alla Magri Gomme S.p.A. e a MG Italteam S.p.A., anche Yokohama Italia S.p.A. Il gruppo fornisce impiego complessivamente a 90 dipendenti (di cui 35 all’interno di MG Italteam S.p.A.) e si serve di una rete commerciale di agenti venditori; il suo fatturato annuo ammonta a circa 80 milioni di euro. Dal magazzino di Carpenedolo (BS) e attraverso 4 piattaforme distributive affidate a terze parti (localizzate rispettivamente in Lazio, Calabria, Sicilia e Sardegna), la holding serve 1.200 clienti su tutto il territorio nazionale, suddivisibili in due canali principali: il canale “lungo”, ove è presente la figura intermedia del grossista, che effettua tipicamente ordini massivi; il canale “corto”, in cui il punto di consegna è rappresentato dal singolo gommista o centro specializzato, che effettua ordini con ridotti quantitativi ma elevate richieste in termini di assortimento. Il livello di servizio richiesto dai clienti, soprattutto quelli del canale “corto”, è molto elevato: infatti gli ordini devono essere evasi entro le 24 ore o entro le 48 ore per le zone più difficilmente raggiungibili. Nel corso degli anni, con l’evoluzione del contesto competitivo, il gruppo Segema S.p.A. si è focalizzato maggiormente sul canale “corto”, incrementando l’attenzione al livello di servizio e alla frequenza di consegna. Ciò ha avuto come conseguenza un’accresciuta necessità di predisporre sempre più frequenti spedizioni di ridotti lotti di merce, caratterizzati da un mix di ordinazione molto ampio. Il processo logistico originario di MG Italteam S.p.A. Al fine di comprendere come l’azienda abbia affrontato l’evoluzione del contesto competitivo, è opportuno descrivere le operazioni logistiche originariamente effettuate in MG Italteam S.p.A. Gli pneumatici vengono ricevuti dai fornitori (localizzati principalmente nel Sud-est asiatico, Cina e Giappone) attraverso carichi completi su container (FCL - Full Container Load). In funzione della dimensione dei prodotti (pneumatici di ridotte dimensioni per autovetture leggere, generalmente caricati nei container secondo uno schema “intrecciato”, fino a pneumatici per autocarri o macchine movimento terra), l’operatore Figura 2 - Particolare del sistema di presa e rilascio degli pneumatici (cortesia MG Italteam e Swisslog). potrà servirsi di carrelli frontali dotati di particolari pinze per la manipolazione dei prodotti più pesanti e voluminosi o procederà a uno scarico manuale. Una volta scaricati, gli pneumatici sono depositati su particolari unità di carico monoreferenza, chiamate “ceste”, costituite da gabbie metalliche inforcabili da carrelli elevatori. L’azienda dispone attualmente di circa 13.000 ceste. A seconda della dimensione del prodotto, il caricamento potrà avvenire con la creazione di pile ad asse verticale (pneumatici per autovetture) o di file ad asse orizzontale (pneumatici per autocarri e macchine movimento terra). Una volta completata la preparazione dell’unità di carico, la cesta viene trasferita attraverso carrelli frontali all’area di stoccaggio. Le ceste vengono stoccate in cataste a non più di 4 livelli, per ragioni di ergonomia e di sicurezza delle movimentazioni. Una volta ricevuto l’ordine, questo viene trasformato in una lista di prelievo. L’operatore a bordo di un carrello frontale preleva la quantità richiesta per ciascuna referenza e deposita lo pneumatico sulle forche. Una volta completata la missione, i prodotti prelevati vengono trasferiti presso l’area di spedizione, dove viene approntato il carico a terra in prossimità delle baie di carico, secondo una precisa sequenza legata al giro di consegna e pertanto in funzione della sequenza di scarico dei prodotti presso i clienti. Tale sequenza non è modificabile Il ForNITorE in quanto, una volta caricato l’automezzo, diventa di fatto impossibile prelevare pneumatici in testa al carico o in posizioni intermedie senza dover scaricare tutti i prodotti che li precedono. Appare chiaro che una modifica della sequenza, una volta terminato l’allestimento del carico, diviene particolarmente onerosa. Le nuove esigenze Il primo intervento di rinnovamento nella logistica di MG Italteam S.p.A. è rappresentato dalla realizzazione di una nuova sede inaugurata a Carpenedolo nel 2008. L’attuale sede si estende su un’area coperta di 20.000 m2 di cui 2.000 dedicati ai reparti amministrativi e agli uffici e occupa una superficie fondiaria di 50.000 m2. La realizzazione della nuova sede e l’avvio delle attività, che per un mercato time-critical non poteva avvenire con soluzioni di continuità, fecero sì che la seconda innovazione, ovvero l’introduzione dell’automazione nel processo logistico venisse posticipata dopo il completamento della nuova sede. Una gestione totalmente manuale delle attività non era in grado di far fronte alle nuove richieste del mercato, soprattutto per quanto riguarda il volume di picking richiesto. Nel caso in esame ciò generava un consistente traffico di carrelli, con molte percorrenze a vuoto e con potenziali congestioni, nonostante le generose dimensioni della nuova sede. Infatti, i 16 carrelli utilizzati non erano Swisslog è un provider leader nella fornitura di soluzioni logistiche integrate per magazzini, centri distribuitivi, soluzioni di picking e ospedali. Il portafolio di prodotti comprende: Warehouse & Distribution Solutions (66% del fatturato): soluzioni industriali di alto livello per la gestione manuale o automatizzata di magazzini e centri di distribuzione; Healthcare Solutions (34% del fatturato): logistica ospedaliera automatizzata per una maggiore efficienza operativa, una riduzione dei costi di gestione e una cura del paziente di prima qualità. L’azienda offre soluzioni logistiche automatizzate per ospedali e farmacie, garantendo da subito evidenti benefici finanziari e operativi. Con oltre 2.000 installazioni di tipo ospedaliero, più in grado di effettuare il prelievo dei prodotti e l’approntamento delle spedizioni secondo le tempistiche richieste. A ciò si deve aggiungere che lo spazio a terra richiesto per l’allestimento davanti alle baie cresceva continuamente. Si deve inoltre considerare che gli pneumatici sono prodotti dalle caratteristiche pondo-volumetriche importanti e il cui prelievo comporta la movimentazione di carichi non consolidati e pertanto potenzialmente instabili. L’incremento del volume di picking ha avuto come ovvia conseguenza un aumento del numero di movimenti e pertanto ha comportato acuite problematiche di sicurezza nelle movimentazioni. Infine, un livello di servizio sempre più spinto, che si traduceva in un invio di ordini, anche tardivi, sempre più frequente da parte dei clienti e di modifiche altrettanto “last minute” agli ordini già processati, rendeva progressivamente problematica la gestione di un processo caratterizzato da Swisslog offre una vasta gamma di soluzioni per cliniche e farmacie. Il gruppo è una Società per Azioni a capitale distribuito quotata alla borsa di Zurigo, con sede centrale a Buchs/Aarau, Svizzera. Con 2.200 dipendenti in 23 Paesi nel mondo, Swisslog possiede filiali in Europa, Asia, Africa, America e Australia e opera in oltre 50 Paesi, producendo un fatturato di oltre 520 milioni di euro, distribuito per il 34% in Europa Centrale, per il 31% in Nord Europa, per il 29% in Nord America e per il 6% in Asia e nel Pacifico. In Italia il gruppo dispone di due sedi centrali a Milano e Maranello; con i suoi 120 dipendenti, è in grado di generare un fatturato pari a 35 milioni di euro. 51 SCHEDA TECNICA Magazzino di Carpenedolo (BS) Società committente: MG Italteam S.p.A. Anno di entrata in esercizio: 2009 Funzione del magazzino: stoccaggio prodotti finiti Tipologia clienti: grossisti, gommisti, negozi specializzati Tipo di UdC immagazzinate (dimensioni e pesi): • Ceste per pneumatici: 1250 x 1250 x h 1620 [mm]; h pila = 1300 [mm]; 400 kg; Tipo di unità di spedizione (dimensioni): Carichi sfusi di pneumatici Capacità di movimentazione giornaliera (ingressi): • 1.800 gomme/ora Capacità di movimentazione giornaliera (uscite): 7.000 gomme/giorno Struttura civile: magazzino nuovo con struttura in muratura Superficie coperta: 18.000 m2 (solo magazzino) 52 Altezza sottotrave: 7,5 m Capacità di stoccaggio: pneumatici Mezzi di movimentazione: rulliere, carrelli frontali, convogliatori, robot ad assi cartesiani Gestione operativa: informatizzata con rete di PC, host Sistemi di identificazione dei materiali: barcode Sistemi di trasmissione dati agli operatori: automatico da barcode Figura 3 - La rulliera per il caricamento degli pneumatici per autocarri (cortesia MG Italteam e Swisslog). un cut-off (cioè chiusura della finestra temporale di accettazione degli ordini) fissato alle ore 11.30-12. La soluzione Dalla descrizione effettuata emerge come il punto critico del processo logistico di MG Italteam S.p.A. sia rappresentato dall’attività di picking. A seguito di un estensivo studio condotto insieme a Swisslog sul contesto operativo, l’azienda giunse alla conclusione che per poter risolvere le criticità rilevate fosse necessario un sistema automatizzato. Il sistema, composto da due robot denominati Tyrepick, è basato su un magazzino automatico interoperazionale, in grado di disaccoppiare i flussi di prelievo e di approntamento delle spedizioni. Tale magazzino, della dimensione complessiva di circa 2.000 m2 e suddiviso longitudinalmente in due aree che rappresentano la suddivisione del mercato italiano (area tirrenica e area adriatica), è alimentato da una testata composta da un convogliatore a catena che riceve in ingresso ceste di pneumatici per autovetture, come risultato di un picking massivo da parte degli operatori per gli articoli ad alta rotazione (classe A, che rappresentano il 70% del volume movimentato). Questa logica operativa consente di ridurre il numero di movimentazioni delle ceste dei prodotti alto rotanti. La testata riceve anche articoli di classe B (basso rotanti, che rappresentano il 30% del volume movimentato) per autovetture, per i quali invece viene effettuato un picking manuale. La testata alimenta una doppia rulliera longitudinale che attraversa e serve le due aree di buffer del magazzino realizzato da Swisslog: per il caricamento dei prodotti di classe A sulla rulliera, che giungono in pile ad asse verticale, gli operatori si servono di una sorta di paranco dotato di una pinza ad asse verticale a bracci estensibili (figura 1). Questa, posizionata al centro della cavità dello pneumatico e agendo come azzeratore di peso, è in grado di effettuare una pressione sul tallone della gomma e consentirne il sollevamento tramite l’estensione dei bracci. È interessante sottolineare che la pinza è in grado di estendersi per prelevare gomme da 12 a 22 pollici di diametro, esercitando una forza sul tallone dosata in funzione del diametro e del risultante peso della gomma. I prodotti di classe B vengono invece scaricati manualmente dagli operatori e posizionati sulla rulliera al fine di costituire pile monoreferenza dei vari articoli. Il sistema di gestione Swisslog informa gli operatori tramite display riguardo le quantità da caricare. Una volta depositati sulla rulliera (figura 2), i prodotti vengono condotti verso il centro del buffer, dove due ribaltatori (uno per lato della rulliera) tramite un movimento rotatorio e oscillatorio mettono in asse le pile di pneumatici, in modo da facilitare le operazioni di handling. Gli pneumatici vengono quindi trasferiti nell’area buffer per mezzo di due robot ad assi cartesiani (uno per sezione) che su di un carroponte effettuano le traslazioni sui due assi orizzontali complanari, mentre attraverso una pinza del tutto simile all’azzeratore di peso prima descritto, effettuano il prelievo verticale delle pile di pneumatici precedentemente caricate dagli operatori. I robot cartesiani del Tyrepick hanno prestazioni che consentono di movimentare fino a 1800 gomme ora (input/output) e sono dotati di elevata precisione ma anche Figura 4 - Un particolare della missione di picking del Typrepick (cortesia MG Italteam e Swisslog). flessibilità. Infatti la temperatura influisce sulla rigidità e pertanto su consistenza e forma della pila di gomme, così come il trasporto compattato su container, può modificare il profilo della singola gomma e pertanto l’allineamento della pila. Infine, la compressione degli pneumatici impilati, modifica l’altezza della pila stessa: i robot sono in grado di gestire tali variazioni di forma e di quote. Il buffer è completamente mappato (circa 975 posizioni a terra in ciascuna sezione del magazzino, corrispondenti ad altrettante possibili pile di gomme) in maniera tale da consentire movimentazioni tracciate, grazie anche alla lettura del codice a barre delle ceste e dei singoli pneumatici attraverso terminali in radiofrequenza e fissi. Il caricamento a buffer degli pneumatici per autocarri e macchine movimento terra avviene attraverso una rulliera di alimentazione separata, collocata nella parte centrale del buffer (figura 3), dove gli operatori depositano direttamente gli pneumatici prelevati. Il sistema automatizzato di Swisslog è un sistema flessibile in grado di allestire ordini e di modificarli fino a quando l’operatore non darà la conferma definitiva al sistema di controllo, che lancerà la missione di picking effettiva da parte dei robot per approntare un carico (figura 4). Ciò avviene tramite un processo inverso rispetto al caricamento del buffer: da ciascuna pila di gomme a terra, i robot prelevano il quantitativo richiesto dal singolo ordine e depositano gli pneumatici su una seconda rulliera posizionata al centro del magazzino che condurrà le gomme verso la testata di uscita, sul lato opposto rispetto alla testata di ingresso e in prossimità delle 16 baie di carico (figura 5). In tale area gli operatori caricano gli pneumatici sugli automezzi (manualmente o con il supporto di carrelli a pinze, in funzione della dimensione delle gomme), senza dover occupare spazio a terra per il pre-allestimento della spedi- Figura 5 - Veduta delle baie di carico con i piazzali per le spedizioni (cortesia MG Italteam). zione. Oggi la superficie del magazzino è suddivisa in una serie di aree differenti: in particolare i due Tyrepick occupano una posizione baricentrica al centro del magazzino e a loro convergono i flussi provenienti dalle aree di stoccaggio poste ai lati opposti del magazzino stesso. Non solo: l’introduzione di un sistema di automazione ha richiesto un consistente sforzo di revisione dei flussi informativi dell’azienda. È stato necessario prevedere un sistema di controllo delle attività di magazzino (Warehouse Control System - WCS, sviluppato da Swisslog) che si potesse interfacciare con le attività operative, il cui flusso informativo era precedentemente gestito in maniera del tutto manuale, e con il sistema gestionale ERP aziendale. Tale revisione ha consentito di creare un approccio improntato all’integrazione e alla condivisione delle informazioni lungo l’intero processo aziendale. Ciò è stato possibile attraverso la realizzazione di una piattaforma web, dove convergono le informazioni in tempo reale. Sono coinvolte la forza vendita, che può avere informazioni riguardo le disponibilità di magazzino e di inserire gli ordini dei clienti; la logistica, che può avere il quadro dei movimenti di magazzino e della ricezione degli ordini; il controllo di gestione, in grado di monitorare le ordinazioni dei clienti e di verificare per i clienti lo stato di solvibilità e di fido (il margine di ordinazione concesso a ciascun cliente in funzione del grado di solvibilità). Tale sistema informativo totalmente integrato, insieme alle caratteristiche di maggiore produttività e flessibilità del magazzino Swisslog, ha consentito all’azienda di estendere il cut-off fino alle ore 16 o 18 e di apportare modifiche agli ordini con un ridottissimo anticipo rispetto al momento di chiusura del ciclo di evasione. Attraverso la logica del prelievo massivo, il traffico di carrelli all’interno del magazzino è stato ridotto considerevolmente, e la produttivi- tà del sistema complessivo è cresciuta: a parità di risorse umane impiegate è stato possibile raggiungere un flusso medio in uscita pari a 7.000 gomme/giorno, contro le precedenti circa 4.000. La struttura all’avanguardia del magazzino si traduce anche in sistemi antincendio evoluti: nel magazzino, climatizzato attraverso pannelli radianti al soffitto, è installato un sistema a schiuma ad elevata pressione, in grado di estinguere rapidamente incendi di materiale plastico. Conclusioni Con l’utilizzo del magazzino Swisslog e del sistema informativo integrato, è stato possibile razionalizzare i flussi d’ingresso e ottimizzare la sequenza di uscita in funzione delle esigenze di carico degli automezzi. Il buffer di stoccaggio di pneumatici all’interno dei due sistemi Swisslog ha consentito a MG Italteam S.p.A. di approntare le spedizioni velocemente e nella corretta sequenza. Ha offerto inoltre la possibilità di accettare ordini tardivi e di apportare modifiche alla sequenza di carico e agli articoli già inseriti nel carico, grazie alla possibilità di creare le sequenze e il mix di articoli nel buffer e non direttamente in baia. Pertanto, attraverso l’introduzione di un sistema automatizzato come quello descritto, MG Italteam S.p.A. è stata in grado di rispondere alle mutate condizioni di business, incrementando il livello di servizio reso ai propri clienti e diventando la filiale Yokohama più competitiva su scala europea. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si ringrazia per la collaborazione Roberto Tebaldini e Fedele Pizzetti (MG Italteam S.p.A.), Massimiliano Fochetti e Alessandro Basile (Swisslog S.p.A.). 53