Etichettatura UE degli pneumatici. Efficienza nei consumi (classe di resistenza al rotolamento da A a G) Aderenza su bagnato (Classe di frenata sul bagnato da A a G) Rumorosità in decibel (dB) e classe (simbolo delle onde sonore) Dal Novembre 2012 è entrata in vigore la direttiva UE dell’etichettatura degli pneumatici che definisce gli obblighi di informazioni relative all’efficienza del carburante, all’aderenza sul bagnato ed alla rumorosità di rotolamento degli pneumatici. Rumorosità Rumorosità Gli pneumatici a bassa rumorosità di rotolamento comportano una minore incidenza di rumore fastidioso per l’ambiente. Il grado di rumorosità degli pneumatici viene misurato, a motore spento, come rumorosità esterna durante la marcia espressa in decibel (dB). Una differenza di 3 dB equivale al raddoppio del livello di rumorosità. La raffigurazione sulla etichetta viene indicata sia come valore assoluto che come riferimento a tre classi di rumorosità: più barre nere equivalgono ad una maggiore rumorosità dello pneumatico. Affidati al tuo Service Partner Volkswagen Veicoli Commerciali per l’assistenza e la consulenza necessaria nella scelta dei pneumatici più adatti al tuo veicolo. Tre onde: La rumorosità esterna di rotolamento rientra nei valori limite UE attuali ed in vigore fino al 2016 (normativa CE/2001/43). Due onde: La rumorosità esterna di rotolamento rientra nei valori limite UE in vigore a partire dal 2016 ovvero è compreso in un intervallo tra il valore limite e 3dB in meno (normativa CE/661/2009). Una sola onda: La rumorosità esterna di rotolamento è inferiore ai valori limite UE in vigore a partire dal 2016 per più di 3 dB (normativa CE/661/2009). Quadro dei parametri prestazionali più importanti di uno pneumatico Cri t eri o Capi t ol at o t ecn i co di proget t azi on e Voce nell’etichetta UE degli pneumatici dello pneumatico Manto stradale asciutto Freni Stabilità di guida Maneggevolezza Manto stradale bagnato Freni Stabilità di guida Maneggevolezza Acquaplaning Rumore Interno Esterno Efficienza del carburante Usura degli pneumatici Chilometraggio Comfort di guida Comportamento in caso di danno Caratteristiche per la stagione invernale Questo schema di valutazione illustra chiaramente che non tutti i criteri prestazionali di uno pneumatico vengono evidenziati nell’etichetta. Ciò che conta nella scelta degli pneumatici è la combinazione ponderata di criteri come la sicurezza di guida, l’economicità e il comfort nell’utilizzo. Quando si scelgono, in particolare, gli pneumatici invernali, le caratteristiche stagionali di sicurezza giocano un ruolo fondamentale nella scelta del prodotto. Domande frequenti: Quali criteri devo considerare in modo particolare, se uso il veicolo principalmente in città? In città si circola ad una velocità inferiore a 50 km/h e la rumorosità di rotolamento degli pneumatici non è particolarmente elevata. Questo criterio, pertanto, non riveste la maggiore priorità, mentre, per i percorsi nel traffico cittadino, risultano molto più importanti lo spazio di frenata in tutte le situazioni (manto stradale asciutto, bagnato e scivoloso) e la durata dello pneumatico. Quali criteri devo considerare in modo particolare, se uso il veicolo principalmente in autostrada? In questo caso i criteri più importanti sono la resistenza al rotolamento, per ridurre il carburante e le emissioni di CO2, la durata in termini di costi per chilometro e, ovviamente, la sicurezza, per quanto riguarda lo spazio di frenata e l’aderenza su manto stradale bagnato/asciutto. Cos’è la resistenza al rotolamento e come si misura? La resistenza al rotolamento è la forza che si oppone alla direzione di movimento dello pneumatico. Il valore collaterale di resistenza al rotolamento CR per pneumatici viene misurato, su dispositivi di prova a tamburo, ad una velocità di 80 km/h (per pneumatici di autocarri 70 km/h) ed espresso in kg per tonnellata di peso del veicolo. Lo pneumatico richiede un certo livello di “morbidezza” per garantire comfort e aderenza. Tale morbidezza comporta una deformazione della parte dello pneumatico che viene a contatto con la superficie del manto stradale. A causa del peso del veicolo lo pneumatico si deforma ad ogni giro. Tale deformazione ripetuta richiede una notevole energia che viene espressa attraverso il valore collaterale di resistenza al rotolamento. Gli pneumatici di autovetture di classe A hanno un valore CR di < = 6,5, quelli della classe G di > = 12,1 [kg/t]. Categoria Pneumatici C 1 Pneumatici C 2 Pneumatici C 3 (pneumatici per (pneumatici per (pneumatici per autovetture) autocarri) autocarri) A cR ≤ 6,5 cR ≤ 5,5 cR ≤ 4,0 B 6,6 ≤ cR ≤ 7,7 5,6 ≤ cR ≤ 6,7 4,1 ≤ cR ≤ 5,0 C 7,8 ≤ cR ≤ 9,0 6,8 ≤ cR ≤ 8,0 5,1 ≤ cR ≤ 6,0 D non applicabile non applicabile 6,1 ≤ cR ≤ 7,0 E 9,1 ≤ cR ≤ 10,5 8,1≤ cR ≤ 9,2 7,1 ≤ cR ≤ 8,0 F 10,6 ≤ cR ≤ 12,0 9,3 ≤ cR ≤ 10,5 cR ≥ 8,1 G cR ≥ 12,0 cR ≥ 10,6 non applicabile Classi di efficienza nell’etichettatura dello pneumatico La categoria dipende dal valore di resistenza al rotolamento c R [kg/t], misurato a 80 km/h (pneumatici di autocarri 70 km/h) su dispositivi di prova a tamburo e messo a confronto con i valori di riferimento da laboratorio. Come incide la resistenza al rotolamento sul consumo di carburante di un veicolo e quali altri fattori influiscono sul consumo di carburante? Il motore del veicolo deve produrre una forza per compensare la resistenza al rotolamento. Questo processo richiede energia e contribuisce, pertanto, al consumo di carburante del veicolo. Come regola approssimativa per le autovetture vale la seguente equazione: la riduzione della resistenza al rotolamento del 6% equivale ad una riduzione del consumo di carburante dell’1%. Sul consumo di carburante incidono, inoltre, l’aerodinamica, il peso del veicolo, il tipo di motore, sistemi ausiliari come ad esempio l’impianto di climatizzazione, i percorsi con salite, lo stile di guida, la pressione degli pneumatici, le accelerazioni e la situazione del traffico in generale. Domande frequenti: Come si misura l’aderenza sul bagnato? L’aderenza sul bagnato viene misurata come il rapporto fra gli spazi di frenata a confronto con gli pneumatici standard di riferimento, espresso nel Valore di aderenza sul bagnato G. Tale valore di aderenza sul bagnato si ottiene dal ritardo medio di frenata di uno pneumatico o di un’autovettura su un rettilineo bagnato, decelerando da 80 km/h a 20 km/h e confrontando il dato con lo pneumatico di riferimento (per pneumatici di autocarri la velocità di partenza è di 60 km/h). L’altezza dello strato d’acqua varia da 0,5 a 2 millimetri, mentre la temperatura della superficie bagnata deve essere tra 5° e 35 °C, con variazioni massime di 10°C durante le prove. La differenza tra le due classi può essere illustrata tramite lo spazio di frenata che, partendo da una velocità di 80 km/h equivale, sul tratto bagnato, a 3–6 metri. Gli pneumatici per autovettura di classe A ottengono un valore indice G >= 1,55 quelli di classe F di <= 1,09. Categoria Classe Classe Classe pneumatico C 1 pneumatico C 2 pneumatico C 3 (pneumatici per (pneumatici per (pneumatici per autovetture) autocarri) autocarri) A 1,55≤ G 1,40 ≤ G 1,25 ≤ G B 1,40 ≤ G ≤ 1,54 1,25≤ G ≤ 1,39 1,10≤ G ≤ 1,24 C 1,25 ≤ G ≤ 1,39 1,10≤ G ≤ 1,24 0,95 ≤ G ≤ 1,09 D non applicabile non applicabile 0,80 ≤ G ≤ 0,94 E 1,10≤ G ≤ 1,24 0,95 ≤ G ≤ 1,09 0,65 ≤ G ≤ 0,79 F G ≤ 1,09 G ≤ 0,94 G ≤ 0,64 G non applicabile non applicabile non applicabile Classi di aderenza sul bagnato nell’etichettatura degli pneumatici La categoria dipende dal valore nominale di aderenza sul bagnato G, che Perché il livello di rumorosità è importante e che significato riveste? Un veicolo in marcia causa un certo livello di rumorosità che viene percepito all’esterno del veicolo. Al di sotto dei 50 km/h si percepiscono soprattutto i rumori provenienti dal motore, mentre a velocità oltre 50 km/h il rumore da rotolamento degli pneumatici è quello dominante. La limitazione della rumorosità esterna degli pneumatici può ridurre il livello di rumori sulle strade. Un veicolo opportunamente attrezzato percorre il tratto di prova su un manto stradale dalle caratteristiche predefinite. Alla velocità di 80 km/h il motore viene spento e si misura, mediante microfoni, il rumore causato dal veicolo in movimento. Il livello di rumore così determinato viene espresso in decibel (dB). A partire dal 2016 la UE prevede dei valori limite per gli pneumatici che, a seconda della misura degli stessi, dovranno variare da 70 a 75 dB. 70 dB, ad esempio corrispondono alla suoneria di apparecchio telefonico di rete fissa e 75 dB al rumore causato da un aspirapolvere. Il decibel è un’unità di misura molto particolare: ogni tre decibel il livello di rumorosità raddoppia. Perchè gli pneumatici invernali presentano tendenzialmente valori UE di minore qualità rispetto agli pneumatici estivi? Nella progettazione di pneumatici invernali sono sostanzialmente le caratteristiche prestazionali stagionali ad essere messe in primo piano, come, ad es. la capacità di frenata su manti stradali innevati e/o ghiacciati, la resistenza alla temperatura, la miscela e la trazione in partenza su strade in condizioni invernali. Tali criteri non sono contemplati nell’etichetta europea. Essendo tali criteri di fondamentale importanza per la sicurezza, la progettazione di pneumatici invernali contempla in misura minore l’ottimizzazione delle caratteristiche relative alla label dello pneumatico. viene determinato sulla base di riferimenti standard delle misure 225/55 R16 (autovettura), 225/75 R16 (veicolo commerciale). L’aderenza sul bagnato costituisce il criterio più importante? Dei tre criteri per l’etichettatura dello pneumatico quello dell’aderenza sul bagnato è il criterio che incide direttamente sulla sicurezza ed è, pertanto, di estrema importanza. Occorre considerare comunque che, indipendentemente dalla classe dello pneumatico scelto, l’aderenza e la qualità della frenata dipendono anche dalla pressione delle gomme, dallo stato dei dischi freni, dal livello e dalla qualità del liquido per i freni nonché dallo stato degli ammortizzatori. Le prestazioni di frenata su manto stradale asciutto o innevato sono, inoltre, altri indicatori importanti per la sicurezza che, purtroppo, sulle etichette dello pneumatico non vengono presi in considerazione. Perché gli pneumatici invernali presentano tendenzialmente valori UE di minore qualità rispetto agli pneumatici estivi? Nella progettazione di pneumatici invernali sono sostanzialmente le caratteristiche prestazionali stagionali ad essere messe in primo piano, come, ad es. la capacità di frenata su manti stradali innevati e/o ghiacciati, la resistenza alla temperatura, la miscela e la trazione in partenza su strade in condizioni invernali. Tali criteri non sono contemplati nell’etichetta europea. Essendo tali criteri di fondamentale importanza per la sicurezza, la progettazione di pneumatici invernali contempla in misura minore l’ottimizzazione delle caratteristiche relative all’etichetta dello pneumatico.