Istituto Mendel aprile 2011 crisafulli indice • Il concetto di competenza ( con qualche escursus nella valutazione) • La scheda di certificazione crisafulli Competenza M. Pellerey L’insieme strutturato di conoscenze, capacità e atteggiamenti necessari per l’efficace svolgimento di un compito Conoscenze Capacità Atteggiamenti crisafulli Competenza: Competenze : indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale Le competenze sono descritte nel QEQ in termini di responsabilità e autonomia glossario crisafulli Competenza: Conoscenze : indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte nel QEQ Europeo delle come teoriche e/o pratiche crisafulli Competenza: Abilità : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi Le abilità sono descritte nel QEQ come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti) crisafulli Spunti di riflessione… Innanzi tutto una competenza non si misura, bensì si apprezza. Il problema vero sotteso alla domanda mi pare sia quello di … non partire dalla coda! In realtà il processo di certificazione delle competenze rappresenta l’ultimo atto di un percorso di valutazione che comporta :l’analisi delle competenze da sviluppare, la determinazione dei livelli di competenza attesi, la predisposizione di una pluralità di strumenti per la rilevazione dei dati e delle informazioni necessarie, la sintesi valutativa dei dati e delle informazioni raccolte. Non solo, l’istanza di valutazione delle competenze presuppone a monte una progettazione formativa orientata allo sviluppo di tali competenze e un insieme di interventi didattici conseguenti ad essa. Se il problema si pone a partire dal modello di certificazione non si può che procedere a ritroso, nella consapevolezza che si tratta di un processo lungo da impostare e sviluppare passo passo, cercando di anno in anno di fare qualche passo indietro: insomma non ci sono scorciatoie! Oppure, parafrasando Manzoni, “Indietro Pedro, cum juicio!”.(Mario Castoldi) In dettaglio…. • l’analisi delle competenze da sviluppare, • la determinazione dei livelli di competenza attesi, • la predisposizione di una pluralità di strumenti per la rilevazione dei dati e delle informazioni necessarie, • la sintesi valutativa dei dati e delle informazioni raccolte. • la progettazione formativa orientata allo sviluppo di tali competenze e • un insieme di interventi didattici conseguenti ad essa. Non si tratta più di trasmettere contenuti ma di usare i contenuti per sviluppare conoscenze e abilità e quindi competenze crisafulli La competenza non esclude i saperi ma ne implica l’assoluta padronanza Non è solamente un saper fare, ma c'è bisogno di cimentarsi in qualcosa da fare perché essa si possa sviluppare Essa non corrisponde agli atteggiamenti, ma li presuppone. crisafulli La competenza è la capacità di mobilizzare il sapere, il saper fare e insieme gli atteggiamenti. Inoltre, ogni competenza deve essere trasferibile, le conoscenze e gli atteggiamenti che essa implica devono poter essere riutilizzati in contesti analoghi. Es. skateboard Es. dadi Es. influenza Ocse pisa crisafulli Non si tratta più di elencare ad inizio d’anno da quale “contenuto” (vd. capitolo del libro) a quale “contenuto”(altro capitolo) voglio “fare” in classe, ma di scegliere a priori quali conoscenze e abilità sono funzionali all’acquisizione delle competenze e quindi quali contenuti mi occorrono per trasmetterle. grappolo crisafulli Esempio… italiano produzione scritta Sa scrivere in modo graficamente ed ortograficamente corretto contenuti Sa usare un lessico appropriato Sa strutturare un testo in modo grammaticalmente e sintatticamente corretto · Sa organizzare il testo secondo la traccia data · Sa scrivere testi di tipo diverso (descrittivo, narrativo, poetico, espositivo) grappolo Si tratta quindi di rivedere tutto il proprio lavoro all’origine e modificare il proprio modo di trasmettere “i contenuti” crisafulli Problema: insegnare (per) competenze Cosa cambia ? Non i contenuti, ma il metodo crisafulli La scheda di certificazione Scheda di certificazione LIVELLI EUROPA crisafulli Attenzione! Le competenze non si valutano,le competenze si certificano o si attestano. Le competenze o ci sono o non ci sono, e quando ci sono si può solo osservare a che “livello” si esprimono. glossario crisafulli VALUTARE CERTIFICARE Dare un valore Validare – attestare ufficialmente Atto pedagogico che rimanda alla relazione Atto istituzionale che responsabilizza chi insegnante/studente certifica verso l’istituzione Atto ripetuto che scandisce gli apprendimenti e che si inserisce nella pratica quotidiana della classe ( controlli, compiti, osservazioni…). Permette la misurazione dei progressi e deve favorire la messa a punto di iniziative di recupero o sostegno… Atto definitivo Il valore attribuito si esprime con un voto, un giudizio, una croce, …. La certificazione è su tre livelli: base, intermedio, avanzato; oppure non c’è Chi valuta? Ognuno per il proprio insegnamento, per le proprie attività educative Chi certifica? Il dirigente scolastico (però è il consiglio di classe che deve arrivare a formulare i livelli) Di solito è un atto individuale Deve essere una decisione collegiale presa incrociando le opinioni dei valutatori La scheda… Due livelli: Assi culturali (NON discipline!) glossario Scheda Competenze chiave di cittadinanza crisafulli Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali crisafulli Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite crisafulli Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli castoldi tabella crisafulli Problema : le competenze chiave di cittadinanza “Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza […] 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3.comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6.risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione” crisafulli Le competenze chiave di cittadinanza Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione crisafulli Ciascun docente dovrebbe lavorare affinché attraverso la propria disciplina il ragazzo acquisisca tutte quelle conoscenze e abilità che gli permetteranno di sviluppare le competenze chiave di cittadinanza. crisafulli Un passo indietro… Il processo della valutazione non si esaurisce nell’osservazione/misurazione di conoscenze e abilità NECESSARIO osservare l’alunno “come persona” nella sua interezza Obiettivi formativi comuni crisafulli conoscenze abilità Obiettivi formativi Competenze crisafulli Imparare ad imparare “Organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e vari modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro” ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. crisafulli Progettare “Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,valutando i vincoli e le ossibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti” crisafulli Comunicare Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico ecc.) mediante diversi supporti cartacei, informatici e multimediali, rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, mozioni e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti. crisafulli Collaborare e partecipare “Interagire in gruppo,comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.” crisafulli Acquisire ed interpretare l’informazione “Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni”. crisafulli Risolvere problemi “Affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline” crisafulli Agire in modo autonomo e responsabile “Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità crisafulli Individuare collegamenti e relazioni “Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,coerenze ed incoerenze,cause ed effetti e la loro natura probabilistica ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. crisafulli Competenza competenze Conoscenze (discipline) Abilità (discipline) crisafulli Lavorare “per competenze” implica quindi: •obiettivi formulati in funzione delle competenze (abilità, conoscenze, attitudini e comportamenti attesi) •finalità generali formulate secondo le competenze attese dall'alunno ( obiettivi formativi) • attività di apprendimento che servano ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi conferma del possesso delle competenze (verifica e certificazione) crisafulli “urgenze…” • Riorganizzare i percorsi disciplinari semplificando al massimo (dalla competenza alla conoscenza /abilità, quindi ai contenuti funzionali a …) Castoldi • Definire anche per le competenze chiave descrittori ed obiettivi comuni e condivisi da tutto il collegio • Stabilire modalità di osservazione delle competenze e creare strumenti funzionali • Introdurre momenti di confronto per “assi disciplinari” • Rivalutare il lavoro d’equipe del consiglio di classe • Comunicare il “tutto” agli alunni… principali attori del processo educativo Pea crisafulli Competenza : riferimenti normativi • Ministero dell’Istruzione con il dm 139/07 (assi culturali) • Ministero dell’Istruzione dm 9/10 ( adozione del modello di certificazione) • DPR 122 – 2009 (valutazione) • Raccomandazione Europea del 23 aprile 2008 (QEQ) • Raccomandazione del 18 dicembre 2006 (competenze di cittadinanza) crisafulli Un regalo… Noi sottovalutiamo la potenza della passività; e ci ostiniamo a opporre la nostra energia a quella dell'intero universo. Invece, se impariamo a fare silenzio, saremo in grado di cogliere l'eterna danza che ci circonda Giovanni Allevi crisafulli È solo coltivando una rosa reale che mi rendo conto di quante nozioni devo conoscere e di quanta cura, quanta vigilanza devo avere. È solo facendo le cose concrete e di fronte ai risultati che imparo la responsabilità. Un insegnamento che mi servirà qualsiasi mestiere, qualsiasi professione poi io faccia. (F. Alberoni, CdS 16.06.08) Skateboard 1/2 Prodotto Prezzo in zed Skateboard completo 82 o 84 Tavola 40, 60 o 65 Un set di 4 rotelle Un set di 2 blocchi Un set di accessori (cuscinetti a sfera, placchette di gomma, dadi e viti) 14 o 36 16 10 o 20 Il contesto della prova è personale in quanto lo skateboard fa parte della cultura giovanile, anche se forse più di quella maschile che non di quella femminile. L a prova rappresenta una situazione di vita reale in cui può trovarsi uno studente. Nello stimolo della prova vi è una tabella con i prezzi sia degli skateboard completi sia dei vari pezzi necessari per costruirlo, da cui lo studente deve trarre i dati per rispondere alle domande. Dadi da gioco 2/2 (Livello 3); Competenza: connessioni Idea chiave: spazio e forma Quale/i delle seguenti forme puoi ripiegare in modo da formare un dado che obbedisca alla regola per cui la somma delle facce opposte è 7? Per ciascuna forma, fai un cerchio intorno a «Sì» o «No» nella tabella che segue. FORMA Obbedisce alla regola per cui la somma delle facce opposte è 7? I Sì/No II Sì/No III Sì/No IV Sì/No Il quesito è classificato nel raggruppamento di competenza delle connessioni, che comprende la capacità di passare da una forma di rappresentazione di un oggetto a un’altra e di distinguere tra diverse forme di rappresentazione (spazio e forma). La prova richiede abilità di ragionamento spaziale all’interno di una situazione personale. Il livello di difficoltà è 3: a tale livello si presume che uno studente sia in grado di collegare diverse forme di rappresentazioni di oggetti familiari e di usare la percezione visiva e le abilità elementari di ragionamento spaziale in situazioni familiari Influenza 1/3 PROGRAMMA ACOL DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE VOLONTARIA Sicuramente sapete che l’influenza può colpire all’improvviso e gravemente durante l’inverno. Può lasciare le sue vittime malate per settimane. Il modo migliore per combattere il virus è avere un corpo sano e in forma. L’esercizio fisico quotidiano e una dieta ricca di frutta e verdura sono vivamente raccomandati per aiutare il sistema immunitario a respingere l’invasione di questo virus. ACOL ha deciso di offrire ai suoi dipendenti l’opportunità di vaccinarsi contro l’influenza come rimedio aggiuntivo per prevenire la diffusione dell’insidioso virus fra di noi. Su richiesta dell’ACOL, un’infermiera provvederà ad eseguire le vaccinazioni in sede, rimanendo a disposizione per mezza giornata durante l’orario lavorativo, nella settimana del 17 novembre. Questo servizio è gratuito e aperto a tutto il personale. La partecipazione è volontaria. Ai dipendenti che usufruiranno del servizio verrà chiesto di firmare un foglio di consenso in cui dichiareranno di non soffrire di alcuna allergia e di essere a conoscenza del possibile manifestarsi di leggeri effetti collaterali. Secondo le indicazioni mediche la vaccinazione non provoca influenza. Può causare, tuttavia, alcuni effetti collaterali come affaticamento, febbre leggera e indolenzimento al braccio. CHI DOVREBBE ESSERE VACCINATO? Tutti coloro che vogliono essere protetti dal virus. La vaccinazione è particolarmente raccomandata alle persone di età superiore ai 65 anni. Indipendentemente dall’età, è raccomandata a TUTTI COLORO che siano affetti da una malattia cronica debilitante, specialmente se cardiaca, polmonare, bronchiale o diabetica. In un ambiente d’ufficio, TUTTO il personale corre il rischio di prendere l’influenza. CHI NON DOVREBBE ESSERE VACCINATO? Le persone che presentano ipersensibilità alle uova, chi è affetto da malattia febbrile acuta e le donne in gravidanza. Consultate il vostro medico se state assumendo farmaci o avete avuto in precedenza una reazione al vaccino antinfluenzale. Se desiderate essere vaccinati nella settimana del 17 novembre, potete contattare il Direttore del personale, Giovanna De Laurentis, entro venerdì 7 novembre. La data e l’ora verranno fissate in base alla disponibilità dell’infermiera, al numero dei partecipanti e all’orario più comodo per la maggioranza del personale. Se desiderate essere vaccinati per il prossimo inverno, ma non potete essere presenti negli orari previsti, contattate Giovanna De Laurentis. È possibile fissare un altro appuntamento, se si raggiunge un numero di partecipanti sufficiente. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a Giovanna al numero interno 5577. Certificazione Documento ufficiale con cui un'autorità riconosciuta attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di determinati standard di riferimento. crisafulli Asse Culturale Tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparano i giovani alla vita adulta e che costituiscono la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Fonte Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione crisafulli La valutazione : cos’è Processo che al termine o durante una determinata fase di insegnamento/ apprendimento consente di raccogliere informazioni che sono utili per prendere importanti decisioni crisafulli La valutazione : cos’è Fondamentale sapere: Quali informazioni si vogliono acquisire In che modo le si vuole acquisire crisafulli La valutazione : cos’è Quando si parla di valutazione si intende sia il “modo di misurare” sia il “modo di scegliere ciò che deve essere misurato” crisafulli La valutazione : cos’è Se conosco “il cosa” ma non “il come”… Se conosco “il come” ma non “il cosa”… L’azione educativa fallisce crisafulli La valutazione : cos’è Formativa: E’ qualitativa, è circoscritta ad acquisizioni limitate, avviene “in itinere”. Scopi: informativo per insegnanti e studenti ( a che punto siamo arrivati) regolativo dell’attività dell’insegnante ( sto lavorando bene, cosa devo correggere) crisafulli La valutazione : cos’è Sommativa E’ sempre quantitativa, circoscritta ad acquisizioni più ampie, avviene al termine di una fase più o meno lunga di insegnamento/apprendimento Scopi: Verificare il conseguimento di un obiettivo finale Informare dell’esito studenti, famiglie e dirigenza Organizzare azioni di recupero e/o sostegno in caso di necessità crisafulli La valutazione : cos’è Valutazione della prestazione ciò che gli studenti possono fare con quanto hanno appreso Valutazione autentica ciò che gli studenti sono in grado di fare impegnandosi in prestazioni scolastiche che simulano o riflettono prestazioni proprie della vita reale Valutazione continua Ha luogo in situazioni fuori della scuola. Integrando informazioni sulle prestazioni e feedback aiuta a migliorare le successive prestazioni ( prestazioni sportive) crisafulli La valutazione deve essere: Valida perché misura quello che vuole misurare Affidabile perché precisa nelle misure Imparziale crisafulli DPR 22 GIUGNO 2009, N° 122 Art. 1, comma 2: … Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva… crisafulli DPR 22 GIUGNO 2009, N° 122 Art. 1, comma 5: Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione […] detti criteri e modalità fanno parte del piano dell’offerta formativa. crisafulli Parentesi… Come si analizza Oggetto da valutare Dimensione 1 Dimensione 3 Dimensione 2 descrittore descrittore descrittore Sottodimensione 2 Sottodimensione 1 descrittore descrittore descrittore descrittore Dimensione 4 descrittore descrittore descrittore TIPI DI COMPETENZA competenze di base sono competenze di tipo generale, trasferibili a differenti compiti, rilevanti per la formazione e la preparazione professionale generale della persona (ad esempio informatica di base, lingua straniera, economia, organizzazione, diritto e legislazione del lavoro). Queste competenze fanno riferimento alla dimensione culturale generale di un individuo. crisafulli TIPI DI COMPETENZA competenze tecnico professionali sono competenze altamente specifiche e sono acquisite in ambiti specialistici; sono connesse ad un contenuto lavorativo e si identificano in mestieri e ambiti professionali. Tali competenze fanno riferimento a determinate aree disciplinari. crisafulli TIPI DI COMPETENZA competenze trasversali sono competenze che consentono la traduzione di saperi e capacità in comportamenti efficaci; consistono nell’abilità di mettere in atto strategie efficienti per collegare le proprie capacità alle richieste dell’ambiente, integrando le diverse risorse possedute. Queste competenze, quindi, appaiono come strategie generali, riferite all’ambiente, flessibili e modificabili. crisafulli Competenza : tre dimensioni La prima è di natura cognitiva e riguarda la comprensione e organizzazione dei concetti, che sono direttamente coinvolti. La seconda è di natura operativa e concerne le abilità che la caratterizzano. La terza è di natura affettiva e coinvolge convinzioni, atteggiamenti, motivazioni ed emozioni, che permettono di darle senso e valore personale. crisafulli La comunità europea ha definito i livelli che tutti i sistemi formativi devono garantire a varie fasce di età. La tabella compara i livelli europei con i vari livelli del sistema italiano. Italia Unione europea Fine scuola obbligo Qualifica a 17 anni Seconda qualifica 18 anni Diploma o qualifica a 19 anni Titolo Alta Istruzione Titoli successivi Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livelli 6, 7, 8 Livello 1 La U.E. definisce questi obiettivi per il livello di qualifica Conoscenze Conoscenza generale di base Abilità Abilità di base necessarie a svolgere mansioni /compiti semplici Competenza Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato Livello 2 La U.E. definisce questi obiettivi per il livello di qualifica Conoscenze Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici. Competenza Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia Cosa è una competenza? Un buon esempio di metodo per approfondire il concetto di competenza è offerto dall’interessante lavoro fatto dal professore Lucio Guasti sulla definizione di standard di competenze nella didattica per adulti. (vedi “Le competenze di base degli adulti” QUADERNI degli Annali dell’Istruzione n. 97 - anno 2001 - LE MONNIER – liberamente scaricabile dal sito: www.annaliistruzione.it/riviste/quaderni/pdf/QAI96.pdf ) CONOSCENZE Le conoscenze rappresentano il sapere di un individuo, il sistema di contenuti, informazioni e concetti acquisiti nelle esperienze quotidiane, di studio e professionali. Le conoscenze possono essere generali, specifiche di un contenuto professionale, o relative ad un contesto. Si può anche distinguere tra conoscenze dichiarative (il “sapere cosa”) e conoscenze procedurali (il “sapere cosa fare”). CAPACITA’ Consistono nel saper fare, nel mettere in pratica i saperi. Si tratta di abilità manuali o concettuali che si traducono in comportamenti operativi e sono correlate a prestazioni concrete. Si distingue tra: - capacità professionali specifiche, strettamente legate ai contenuti specialistici di un lavoro o di un’attività (capacità di programmare software informatici) correlati alla posizione di lavoro; - capacità trasversali, di natura più generica e flessibile, connesse anche alle risorse personali di un soggetto, utilizzabili in compiti e attività differenti (per esempio la capacità di organizzare), non solamente correlati alla posizione ricoperta. ATTEGGIAMENTI Gli atteggiamenti rappresentano una variabile “stabile” per la valutazione positiva o negativa che determina il grado di predisposizione, da parte dell’individuo, a reagire in modo costante nei confronti di determinate situazioni. Gli atteggiamenti (avere iniziativa, essere flessibili, essere disponibili al cambiamento) influenzano la visione del mondo in quanto costituiscono le chiavi di lettura attraverso cui si interpreta e si semplifica la realtà. RISORSE PERSONALI Le risorse personali sono inclinazioni cognitive e affettive acquisite ed elaborate da un soggetto nell’ambito di qualsiasi esperienza personale o lavorativa nel corso della sua biografia. Queste risorse riflettono qualità di natura personale e psico-sociale, utili ai fini di un comportamento lavorativo e organizzativo efficace. • In effetti, solo le competenze conclusive del percorso obbligatorio decennale hanno una valenza formale ai fini del proseguimento degli studi nell’·istruzione o nella formazione professionale o dell’·accesso all’·apprendistato, Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: Conoscenze «indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche» Abilità «indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)» Competenze «indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia» L'istruzione è completa solo quando la teoria si confronta con l'esperienza. Io sogno una scuola in cui si studiano rigorosamente tutte le materie letterarie e scientifiche, ma poi si fa anche sport, teatro, musica, e si imparano lavori manuali come l'elettricista, il falegname, il cuoco, il giardiniere e ci si confronta con il risultato. È solo coltivando una rosa reale che mi rendo conto di quante nozioni devo conoscere e di quanta cura, quanta vigilanza devo avere. È solo facendo le cose concrete e di fronte ai risultati che imparo la responsabilità. Un insegnamento che mi servirà qualsiasi mestiere, qualsiasi professione poi io faccia. (F. Alberoni, CdS 16.06.08) Asse dei linguaggi - Padronanza della lingua italiana - Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi - Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario - Utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico - Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica - Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi - Analizzare dati e interpretarli…… Asse scientifico-tecnologico - Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza - Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico-sociale - Comprendere il cambiamento e la diversita’ dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente - Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Imparare ad imparare Asse matematico Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Asse scientificotecnologico Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Progettare 74 Certificazione di una competenza: definizione La certificazione di una competenza è la rappresentazione di un saper fare intenzionale ed efficace raggiunto dall’allievo che viene descritto in relazione al contesto di uso in cui è espressa. Contributo del Gruppo Tecnico Nazionale del Progetto "Wiki Milano, 28 gennaio 2011 La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato in modo disorganico il problema. Per semplicità facciamo riferimento a due scuole di pensiero che poggiano su due tesi contrapposte. La valutazione nella didattica per competenze La prima, cui in Italia fanno riferimento soprattutto i Centri di Formazione Professionale, afferma: Che la competenza non è valutabile in modo oggettivo e che il suo raggiungimento è “insito” nell’aver vissuto una certa esperienza (stage, alternanza scuola lavoro, apprendistato) e/o nell’aver realizzato un prodotto (capolavoro). Conseguenza di questa teoria è poca attenzione alle valutazioni tradizionalmente usate nel nostro sistema di istruzione e molta attenzione alla frequenza dello studente, soprattutto alle fasi didattiche in cui si “lavora sul campo”. La valutazione nella didattica per competenze La seconda afferma che la competenza è: valutabile integrando - l’osservazione dei comportamenti durante il processo didattico - con una buona batteria di prove oggettive che valutano le conoscenze e le abilità che sono presupposto alla competenza che si vuole valutare. Secondo questa scuola una competenza non può essere raggiunta se non si è in possesso delle conoscenze e delle abilità che sono alla base della competenza stessa. La valutazione nella didattica per competenze in Lombardia la prima tesi è stata adottata nella formazione professionale, Tale tesi è funzionale ai suoi obiettivi legati alla formazione di personale con mansioni prevalentemente esecutive, ma risulta insufficiente nel sistema dell'istruzione, in cui la competenza deve diventare consapevole e ciò può avvenire solo mediante l'apprendimento dei saperi e dei saper fare. La valutazione nella didattica per competenze Un esempio per meglio chiarire il concetto: il falegname può costruire un ottimo soppalco, anche se non conosce le leggi della statica, ma il geometra deve conoscerle ed utilizzarle per progettare e verificare la stabilità della struttura. Quindi al geometra sono richieste capacità critiche e progettuali che implicano la padronanza del modello teorico che sta applicando questa padronanza richiede anche conoscenze raggiungibili solo mediante uno studio di tipo speculativo. La valutazione nella didattica per competenze E’ chiaro che per verificare i più alti livelli di competenza non basta la valutazione del risultato del processo e delle esperienze vissute durante il processo, ma è richiesta anche la valutazione dei saperi e delle abilità. L’analisi fatta mette in evidenza come la valutazione di competenze sia una attività molto complessa e delicata. Il sistema scolastico italiano è basato su binari separati e noi dobbiamo tenere conto che l’utenza delle scuole professionali ha formazione, attitudini, ambizioni più basse e poche attitudini allo studio di tipo speculativo. Come affermava Don Milani: non c’è niente di più ingiusto che far parti uguali tra diversi. La valutazione nella didattica per competenze Perciò la valutazione delle competenze non può essere la stessa in tutti gli ordini di scuola, ed in tutte le fasce di età. Possiamo affermare che si deve pensare ad un sistema di valutazione che integri e trovi un buon equilibrio tra l’osservazione dei “comportamenti sul campo” e serie “prove di valutazione” dei saperi e dei saper fare. Ma, soprattutto nella scuola dell’obbligo formativo, l’equilibrio tra queste due componenti deve essere diverso tra le varie scuole ed adattarsi agli obiettivi formativi dell’istituto scolastico. La valutazione nella didattica per competenze In ultima analisi: - nel sistema dei licei e dei tecnici non ci si può limitare a far vivere esperienze formative direttamente sul campo, ci si deve accertare che la competenza sia supportata da una solida formazione teorica. - nelle scuole professionali l’esperienza diretta sarà predominante rispetto all’accertamento dei saperi, sarà invece da valutare con attenzione la capacità di applicare conoscenze e saper fare alla soluzione di casi concreti La valutazione nella didattica per competenze Accettare questa tesi implica una revisione dei principi regolatori della attività di valutazione, in cui lo strumento di valutazione scelto deve tenere fortemente conto del tipo di obiettivo che si sta cercando di misurare. In particolare, quando si devono valutare: saperi ed abilità si possono usare i tradizionali strumenti di valutazione sia orale che scritta (interrogazioni, compiti in classe, test, …), La valutazione nella didattica per competenze quando si devono valutare: competenze di asse o di cittadinanza di natura più operativa (esempio: tecnologie informatiche) si possono utilizzare prove in cui si chiede di risolvere situazioni problematiche di varia natura (esempio: i quesiti P.I.S.A.), quando si devono valutare: competenze di cittadinanza si devono mettere in atto osservazioni dei comportamenti dello studente nelle varie fasi dell’attività didattica (guidate con agili griglie). La valutazione nella didattica per competenze Vediamo alcuni esempi. La valutazione di saperi e abilità non richiede particolari approfondimenti, in questo ambito la scuola italiana non è seconda a nessuno. Farò solo alcune osservazioni: Meglio utilizzare verifiche scritte, la verifica orale ha una componente relazionale che la rende più adatta alla valutazione della “persona” che non del semplice possesso di abilità e saper fare. La valutazione nella didattica per competenze Meglio utilizzare verifiche veloci, mirate a micro obiettivi chiari e ben specificati. Non stiamo valutando competenze tipo “capacità di concentrazione” ma semplici conoscenze e saper fare, in questa fase la verifica non dovrebbe superare la mezzora ed essere centrata su piccoli segmenti del sapere e saper fare. Una verifica eccessivamente lunga e su obiettivi diversi richiede capacità di concentrazione per lunghi tempi, elasticità mentale, …, tutti fattori che possono far “sbagliare” la verifica anche se è presente la conoscenza cercata. La valutazione nella didattica per competenze La valutazione di competenze di asse richiede l’uso di prove in cui si chiede di risolvere situazioni problematiche di varia natura (esempio: i quesiti P.I.S.A.). Queste prove di verifica devono essere più complesse e lunghe rispetto alla fase precedente: la valutazione di competenze richiede complessità e difficoltà. I problemi devono essere esterni alla disciplina (dalla realtà) e devono essere problemi “veri” cioè devono richiedere la capacità di: -discernere tra dati utili e inutili, -di prendere decisioni relativamente a dati mancanti, -… La valutazione nella didattica per competenze La valutazione di competenze di cittadinanza di natura relazionale passa attraverso l’osservazioni dei comportamenti dello studente nelle varie fasi dell’attività didattica. La valutazione della capacità di “collaborare con il gruppo di lavoro” può essere fatta solo osservando i comportamenti dello studente durate un lavoro di gruppo di produzione. A tal scopo può essere utile l’uso di semplici e veloci griglie di osservazione delle attività simili a questa: La valutazione nella didattica per competenze La valutazione nella didattica per competenze La valutazione delle competenze di cittadinanza più “operative”, quali “risolvere problemi” o “individuare collegamenti e relazioni”, può essere effettuata contestualmente alla valutazione delle competenze di asse, anche se si preferisce verificarle in altro momento possono essere utilizzate prove dello stesso tipo. urgenze