«Sulfoniluree nel diserbo delle arboree» - Paolo Ruggiero Evoluzione ed attualità del diserbo chimico delle arboree La pratica del diserbo chimico, ha comportato indubbi vantaggi di ordine agronomico e fitosanitario CRITERI GUIDA al DISERBO Integrazione delle lavorazioni meccaniche Valorizzazione del ruolo dell’inerbimento Valorizzazione degli interventi erbicidi localizzati nel sottofila Impiego degli erbicidi ad azione residuale con dosi ridotte e con applicazioni frazionate Interventi in post-emergenza delle infestanti con dosaggi frazionati di soli erbicidi ad azione fogliare di ridotta tossicità L’impiego degli erbicidi residuali a ridotta solubilità e percolazione nel profilo del terreno Alternanza i principi attivi ad azione residuale e fogliare Evoluzione ed attualità del diserbo chimico delle arboree Periodo Diserbanti Modalità d’azione (Residuale o Fogliare) Dosi (l o kg/ha f.c.) Principali infestanti controllate Fine anni ‘50 *aminotriazolo *dalapon F F 15 - 20 8 – 16 Graminacee e dicotiledoni perenni e annuali Graminacee e dicotiledoni annuali e perenni Inizio anni ’60 *clortiammide (granulare) *diclobenil (granulare) R R 80-120 80-130 Graminacee e dicotiledoni Graminacee e dicotiledoni Impiego limitato per l’elevato costo dei diserbanti e per la ridotta selettività per impropria distribuzione Metà anni ’60 *paraquat diquat F F 3–4 4–6 Graminacee e dicotiledoni annuali Dicotiledoni e in parte graminacee annuali +/*simazina o diuron R R 4–6 5-6 Azione preventiva su graminacee e dicotiledoni annuali e biennali Significativo incremento per sostituzione delle prime lavorazioni ed eliminazione temporanea anche delle infestanti perenni * = prodotto non più in commercio Evoluzione ed attualità del diserbo chimico delle arboree Periodo 1972 Diserbanti *terbutilazina + *terbumeton (Caragard) Modalità d’azione (Residuale o Fogliare) R Dosi (l o kg/ha f.c.) 10 - 20 Principali infestanti controllate Graminacee e dicotiledoni annuali e biennali Cirsium PRIMI PROGRAMMI RAZIONALI DI DISERBO CHIMICO ED INTEGRATO Metà anni ‘70 F 3–4 Epoca trattamenti R 3–4 R 2–3 INVERNO O PRIMAVERA ° trifluralin R 1,5 – 2 *aminotriazolo +/*dalapon F 15 R 6 dipiridilici + *simazina +/diuron o FINE PRIMAVERA O ESTATE Evoluzione ed attualità del diserbo chimico delle arboree Periodo Diserbanti Modalità d’azione (Residuale o Fogliare) Dosi (l o kg/ha f.c.) Principali infestanti controllate RIPRESA IN CONSIDERAZIONE RAZIONALI PROGRAMMI DI TRATTAMENTI DISERBANTI 1977 glifosate F 3-8 Graminacee e dicotiledoni annuali, perenni e arbustive 1980 °fluazifop-p-butile °ciclossidim F F 2–3 2-3 Graminacee annuali e +/- perenni (Sorghum, Agropyrum +/- Cynodon) 1981 °glufosinate ammonio F 5 – 6 (2%) Dicotiledoni e graminacee annuali e in parte perenni (Equisetum) – Spollonante 1993 * glifosate trimesio F 4-6 1976 MCPA F 1-4 Dicotiledoni annuali e perenni (Convolvulus), liliacee, Equisetum VALORIZZAZIONE TRATTAMENTI AUTUNNALI E DI FINE INVERNO E NUOVI IMPIANTI° 1985 ° oxifluorfen ReF 2-3 Dicotiledoni e graminacee annuali e in parte poliennali (Convolvulus) 1991 ° oxadiazon (SC) R R 2-6 Dicotiledoni e graminacee annuali e in parte poliennali (Convolvulus) 1992 ° isoxaben R 1 Dicotiledoni annuali (vivai nuovi impianti) ° = diserbo nuovi impianti Evoluzione ed attualità del diserbo chimico delle arboree Periodo Diserbanti Modalità d’azione (Residuale o Fogliare) Dosi (l o kg/ha f.c.) Principali infestanti controllate TRATTAMENTI FOGLIARI Anni ‘90 glifosate o glufosinate ammonio +/MCPA F F 3–4 5-6 Graminacee e dicotiledoni annuali e perenni F 1 - 1,5 Convolvulus, Equisetum REVOCA USO TERBUTILAZINA (2003) E SIMAZINA (2005) INTRODUZIONE SOLFONILUREE 2006 flazasulfuron (Chikara 25 WG) + Glifosate ReF F 60/80 100 g 3 Graminacee e dicotiledoni annuali e biennali + perenni INTRODUZIONE PPO 2010 Carfentrazone ethyl F 0,3/0,9 Dicotiledoni – spollonatura 2012 Pyraflufen ethyl F 0,3/0,8 Dicotiledoni - spollonatura Sostanza attiva Registrata: DECRETO MINISTERIALE 15/05/2001 - N° 10929 Inserita in ANNEX 1 (Direttiva 91/414) Destino ambientale - degradazione Flazasulfuron degrada nel suolo sia ad opera dell’attività microbica che per azione chimica La degradazione microbica è condizionata dalla temperatura del suolo (all’aumento della temperatura aumenta la degradazione della sostanza) Flazasulfuron degrada chimicamente per azione dell’idrolisi Il tasso di degradazione è condizionato dal pH: all’aumentare del pH la degradazione diminuisce e viceversa. Studi di laboratorio hanno dimostrato che il tasso di degradazione era significativamente condizionato a pH uguali o inferiori di 5 e a pH uguali o superiori di 8. Il monitoraggio post registrazione in Francia, dimostra che flazasulfuron quando applicato anche su vigneti collocati in aree sensibili per la tutela delle risorse idriche profonde, non è rilevato nelle acque potabili di quelle aree. Il valore rimane al di sotto di entrambe le soglie (valore analitico: LOD = 0.02 µg/L; valore di legge 0.1 µg/L). Per le acque superficiali (monitoraggio ambientale), non sono state ritrovate tracce di flazasulfuron durante i due anni di monitoraggio R a p i d a degradagione in acqua Alla temperatura di 22°C, la semivita in relazione a pH 4, 5, 7, e 9 era rispettivamente: 0.72, 3.87, 16.62 e 13.06 giorni. A 37°C, l’idrolisi era molto più veloce, essendo compresa tra 2.4 e 63.2 ore Destino ambientale - mobilità La mobilità del composto nel suolo è condizionata principalmente dal contenuto in sostanza organica e dal tasso di degradazione. Maggiore il contenuto in sostanza organica, minore la mobilità Studi di dissipazione e di efficacia indicano che flazasulfuron è in grado di assicurare un’efficacia prolungata nel tempo contro le infestanti mentre non pone rischio di bioaccumulo nel suolo dovuto ad applicazioni ripetute Studi di laboratorio hanno anche dimostrato una semivita media di 40 giorni Studio della degradazione di flazasulfuron (Chikara 25 WG) attraverso saggi biologici Centro di Fitofarmacia DIPROVAL Università di Bologna PROTOCOLLO di studio della degradazione di Flazasulfuron Tesi Dosaggio (g/ha formulato commerciale) Epoca applicazione 1 Epoca applicazione 2 1 Non trattato - - - 2 Chikara 25 WG 200 Febbraio 2008 - 3 Chikara 25 WG 200 Febbraio 2008 Febbraio 2009 Tesi 1 Non trattato 2 3 Epoche di campionamento - - - Chikara 25 WG 26/02/2009 (T1 + 12 mesi) 02/07/2009 (T1 + 16 mesi) 01/10/2009 (T1 + 19 mesi) Chikara 25 WG - 02/07/2009 (T2 + 4 mesi; T1 + 16 mesi) 01/10/2009 (T2 + 7 mesi; T1 + 19 mesi) Localizzazione degli appezzamenti I due vigneti erano situati nell’area di BESSAN (FRANCIA), nel dipartimento di Hérault, vicino a Béziers. N Az. LEVERE Az. FRONTIN Gestione dei vigneti oggetto della prova Nei due vigneti, fin dal 2004, il suolo è stato diserbato con la stessa tecnica: • sulla fila: diserbo su un terzo della superficie con flazasulfuron 25%, alla dose di 200 g/ha (sulla superficie effettivamente trattata), corrispondenti a 60 g di f.c. per ha di vigneto, addizionato con formulati a base di glifosate (360g/l) • nell’interfila: lavorazione periodica del suolo. Per facilitare il passaggio delle macchine in caso di suolo bagnato, 1 fila ogni 7 era diserbata completamente, alle stesse date, con la miscela di Katana (200 g/ha sull’intera superficie) + gliposate Dati storici dei trattamenti con Flazasulfuron Azienda Paul LEVERE Situazione Tipo di suolo Franco (calcareo) Sabbia 42 % Chardonnay Limo 34 % SO4 Argilla 24 % "collina" Anno di impianto 1999 Varietà Portainnesto Anno Data di applicazione Volume di applicazione (l/ha) Prodotti Dose /ha sotto la fila Dose /ha sulla fila usata per il campionamento 2004 11 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 2005 24 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 2006 28 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 2007 5 mar. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 2008 16 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 2009 26 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g l 200 g 28/06/2009 : irrigazione a pioggia di 70 mm ANALISI TERRENO Dati storici dei trattamenti con Flazasulfuron Azienda Albert FRONTIN Situazione Tipo di suolo Franco - sabbioso Sabbia 54 % Chardonnay Limo 32 % SO4 Argilla 14 % "pianura" Anno di impianto 2001 Varietà Portainnesto Anno Data di applicazione Volume di applicazione (l/ha) Prodotti Dose /ha sotto la fila Dose /ha sulla fila usata per il campionamento 2004 13 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g 2005 26 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g 2006 3 mar. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g 2007 6 mar. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g 2008 15 feb. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g 2009 4 mar. 115 l Chikara+glifosate 60 g 200 g ANALISI TERRENO Dati meteorologici °C mm 55 38 50 35 45 32 40 29 35 26 23 30 20 25 17 20 14 15 11 8 10 5 5 2 0 -1 1/3 3/3 5/3 7/3 9/3 11/3 13/3 15/3 17/3 19/3 21/3 23/3 25/3 27/3 29/3 31/3 2/4 4/4 6/4 8/4 10/4 12/4 14/4 16/4 18/4 20/4 22/4 24/4 26/4 28/4 30/4 pluviométrie mm température mini °C température maxi °C °C mm 55 38 50 35 45 32 40 29 26 35 23 30 20 25 17 20 14 15 11 8 10 5 5 2 0 -1 1/5 3/5 5/5 7/5 9/5 11/5 13/5 15/5 17/5 19/5 21/5 23/5 25/5 27/5 29/5 31/5 2/6 4/6 6/6 8/6 10/6 12/6 14/6 16/6 18/6 20/6 22/6 24/6 26/6 28/6 30/6 pluviométrie mm température mini °C température maxi °C Il 4 marzo 2009 una parte è stata diserbata con Flazasulfuron aziendalmente (parte gialla della mappa), mentre un’altra fila è stata trattata solo con glifosate (parte blu della mappa) In entrambe le aziende sono stati fatti 3 campionamenti di suolo alle seguenti date: 26 febbraio 2009 2 luglio 2009 1 ottobre 2009 Mappa delle parcelle Az. Frontin Mappa delle parcelle Az. Levère dirt track non treated row with Katana in 2009 non treated row with Katana in 2009 dirt track treated row with Katana in 2009 treated row with Katana in 2009 hut asphalt road Bessan dirt track Bessan Metododologia per i saggi biologici Pianta test: Beta vulgaris var. saccharifera) •Il terreno prelevato è posto in vaschette di plastica e in ognuna di queste è seminata la pianta test particolarmente sensibile al principio attivo ricercato •Contemporaneamente, sono predisposte vaschette di riferimento (diluizioni standard), trattate con quantità note e decrescenti del principio attivo oggetto dello studio, seminate con la medesima pianta indicatrice •Per confronto tra le manifestazioni fitotossiche delle piante cresciute sui campioni di terreno prelevati in campo e quelle delle piante sviluppatesi nelle diluizioni standard (in cui erano note le reali concentrazioni dei principi attivi in esame), è approssimativamente stimata la concentrazione di erbicida. Risultati dei saggi biologici su campioni di terreno dell’azienda Levère Paul Tesi (epoca trattamento) Prelievo Profondità GradoBeta di fitotossicità (scala sulla pianta indicatrice (pianta indicatrice vulgaris var.0-10) saccharifera) (cm) (quattro ripetizioni) Residuo stimato di p.a. (ppm) A B C D Media 0 – 10 1 2 1 2 1,5 0,0012 10 – 20 3 3 2 1 2,25 < 0,0024 20 – 30 3 3 2 2 2,5 0,0024 3 30 - 40 3 3 2 0 2 < 0,0024 (feb. 2008 + feb. 2009) 0 – 10 0 0 1 2 0,75 0,0006 10 – 20 1 2 0 1 1 < 0,0012 20 – 30 2 2 3 1 2 < 0,0024 30 - 40 2 1 3 0 1,5 0,0012 2P (lug. 09) T09+ 4 mesi 3P (ott. 09) T09+ 7 mesi Diluizioni standard Frazione della dose applicata Grado di fitotossicità (scala 0-10) Concentrazione di p.a. (ppm) A B Media DN (50 g/ha p.a.) 9 8,5 8,75 0,1537 1/ 2 8 8 8 0,0768 1/4 7,5 7,5 7,5 0,0384 1/8 7 6 6,5 0,0192 1/16 6 6 6 0,0096 1/32 4 3 3,5 0,0048 1/64 2 3 2,5 0,0024 1/128 2 1 1,5 0,0012 1/256 1 0,5 0,75 0,0006 Azienda Levère Testimone 1/256 1/128 1/64 1/32 Tesi 2 Tesi 3 1/16 30-40 cm 1/8 20-30 cm 1/4 10-20 cm 1/2 0- 10 cm Dose normale Diluizione standard 1° prelievo 2° prelievo (feb.) (lug.) 1° prelievo 2° prelievo (feb.) (lug.) Risultati dei saggi biologici su campioni di terreno dell’azienda Frontin Albert (pianta indicatrice Beta vulgaris var. saccharifera) Tesi (epoca trattamento) Prelievo Profondità (cm) Grado di fitotossicità (scala 0-10) sulla pianta indicatrice (quattro ripetizioni) Residuo stimato di p.a. (frazione della dose di campo) A B C D Media 0 – 10 0 1 2 1 1 < 0,0006 10 – 20 3 3 2 2 2,5 0,0012 20 – 30 2 4 2 2 2,5 0,0012 3 30 - 40 2 3 2 2 2,25 < 0,0012 (feb. 2008 + feb. 2009) 0 – 10 0 0 0 2 0,5 < 0,0006 10 – 20 2 2 2 1 1,75 < 0,0012 20 – 30 1 2 3 1 1,75 < 0,0012 30 - 40 1 2 2 1 1,5 0,0006 2P (lug. 09) T09+ 4 mesi 3P (ott. 09) T09+ 7 mesi Diluizioni standard Frazione della dose applicata Grado di fitotossicità (scala 0-10) Concentrazione di p.a. (ppm) A B Media DN (50 g/ha p.a.) 8 9 8,5 0,1537 1/ 2 9 8 8,5 0,0768 1/4 7 8 7,5 0,0384 1/8 6 7 6,5 0,0192 1/16 6 6 6 0,0096 1/32 5 5 5 0,0048 1/64 4 3 3,5 0,0024 1/128 3 2 2,5 0,0012 1/256 2 1 1,5 0,0006 Azienda Levère Analisi di laboratorio per la rilevazione del Flazasulfuron Azienda Frontin Analisi di laboratorio per la rilevazione del Flazasulfuron CONCLUSIONI Nelle parcelle in cui il trattamentocon flazasulfuron è stato ripetuto anche a fine inverno 2009 (tesi 3), già a partire dal prelievo di luglio si rileva un livello di residui attivi molto basso, del tutto simile a quello evidenziato nei filari trattati solo nel 2008. Questa tendenza si ripete in entrambe le aziende e può essere spiegata con una rapida degradazione della sostanza attiva avvenuta durante i mesi primaverili-estivi, che sono normalmente caratterizzati da piùelevati livelli termici e maggiore attività biologica. Ciò evidenzia l’assenza di accumulo del prodotto a seguito di più trattamenti ripetuti nel corso degli anni (6 applicazioni). Le risultanze dei test biologici sono state confermate dalle analisi chimica dei residui di flazasulfuron, effettuate sui campioni raccolti al terzo prelievo (ottobre 2009). Le analisi non hanno evidenziato, in nessuno dei campioni, residui superiori al limite di quantificazione rilevabile con la strumentazione (LQ = 0,01 mg/kg). Acido piruvico Acido piruvico + + Acido piruvico Acetolattato Sintetasi Acido-chetobutirrico o ALS CO2 CO2 Acido Acido α -aceto, acetolattic α -idrossibutirrico Flazasulfuron o Valina Isoleucina Leucina SINTESI DELLE PROTEINE DIVISIONE CELLULARE CRESCITA inibitore dell’enzima acetolattato sintetasi (ASL), necessario per la sintesi dei principali amminoacidi a catena ramifi cata delle piante (valina, leucina, isoleucina). Il flazasulfuron arresta la crescita dei meristemi, provocando necrosi ed infine il disseccamento dell’infestante FLAZASULFURON AMPIO SPETTRO D’AZIONE: graminacee e dicotiledoni annuali e biennali DICOTILEDONI Amaranthus retroflexus Oxalis spp. Capsella bursa pastoris Picris echioides Chenopoduim album Polygonum aviculare Cyperus rotundus Polygonum persicaria Conyza canadensis Portulaca oleracea Diplotaxis erucoides Ranunculus acris Erigeron canadiensis Raphanus raphanistrum Geranium dissectum Senecio vulgaris Geranium rotundifolium Sinapis arvensis Lamium purpureum Sonchus spp. Malva sylvestris Stellaria media Matricaria chamomilla Urtica urens Mercurialis annua Taraxacum officinale Lolium spp. Bromus. Avena spp. Echinocloa Poa pratensis Setaria FLAZASULFURON: ERBICIDA PRE-post Flazasulfuron permette un ottimo e prolungato controllo delle infestanti per tutto il periodo primaverile-estivo. • • • • 10 cm tempo Largo spettro d’azione Persistenza d’azione di 4-5 mesi Efficacia anche su infestanti difficili Ridottissime dosi ad ettaro FLAZASULFURON: ERBICIDA pre-POST Co-azione da contatto su infestanti in post emergenza. Contemporanea azione spollonante ed erbicida. • Chikara • Glifosate tempo Risultato su Oxalis pes-caprae % inerbimento 100 90 80 70 27,5 60 5 50 40 30 32,5 50 20 10 14,4 14,4 glifosate oxifluorfen 2XL+glifosate 0 chikara +glifosate 100g/ha+3l/ha chikara +glifosate 60g/ha+3l/ha T+35 T+80 T+125 testimone inerbito T+220 38 Risultato su Conyza canadiensis % inerbimento 100 90 62,5 80 70 60 50 40 27,5 11,2 32,5 19,4 8,1 30 20 18,8 10 0 1,3 8,1 11,3 14,4 chikara +glifosate 60g/ha+3l/ha glifosate oxifluorfen 2XL+glifosate testimone inerbito 0 chikara +glifosate 100g/ha+3l/ha T+35 T+80 T+125 T+220 39 Risultato su Malva sylvestris % inerbimento 140 52,5 120 100 80 45 38,8 60 22,5 40 17,5 20 0 27,5 37,5 5 4,4 chikara +glifosate 100g/ha+3l/ha 5 14,4 chikara +glifosate 60g/ha+3l/ha glifosate T+35 11,3 15,6 3,9 T+80 T+125 oxifluorfen 2XL+glifosate T+220 testimone inerbito 40 Dopo 30 gg dal trattamento Applicazione: Fine inverno Dosaggio: 80g/ha +3 L/ha (gliphosate) Lolium multiflorum Dopo 30 gg dal trattamento Applicazione: Fine inverno Dosaggio: 80g/ha +3 L/ha (gliphosate) Arum italicum Malva Dopo 30 gg dal trattamento Applicazione: Fine inverno Dosaggio: 80g/ha +3 L/ha (gliphosate) TESTIMONE CHIKARA + GLIFOSATE 44 Autunno-Inverno: novembre testimone: totale prevalenza di graminacee e Arum italicum 45 testimone Flazasulfuron + glifosate CHIKARA 46 Testimone con prevalenza di Bromus. Flazasulfuron + glifosate Gestione del suolo nell’olivo GEN FEB MAR APR MAG GIU Epoca ottimale LUG SET OTT NOV Post-emergenza Ottimo controllo di perennanti e/o poliennali (Malva silvestris, Oxalis pes-caprae) AGO (miscela con Glyphosate a 2-3 l/ha): 60 gr/ha (terreni sciolti) 80-100 gr/ha (terreni pesanti) DIC Corretto impiego degli agrofarmaci e resistenze: le strategie dell’industria agrochimica I N F E S TA N T I • Importante considerare costo delle lavorazioni vs. utilizzo prodotti – Resistenze al glifosate: in USA conclamato su 16 infestanti, con comparsa di flora di sostituzione – in Italia resistenze su Lolium spp e prime segnalazioni di biotipi di Conyza resistente(GIRE) in alcuni areali del sud (Puglia) • Importante utilizzo di glifosate e glufosinate • Corretto impiego di erbicidi residuali con diverse modalità di azione in momenti idonei, integrati con interventi erbicidi ad azione fogliare posizionati in funzione delle loro attività specifiche es. lisciviazione, periodo ottimale, ecc. GRAZIE PER L’ATTENZIONE [email protected]