Progetti
Roberto Gamba*
Milano è legata al territorio circostante
attraverso una rete di canali che trovano
sbocco alla Darsena, localizzata lungo il
perimetro delle Mura spagnole.
Nel 2004 il Comune aveva bandito un
concorso di progettazione a inviti per
la valorizzazione dell’area, per ottemperare a un obiettivo programmatico
che prendeva in considerazione tutta
l’area dei Navigli e che era determinato come conseguenza dell’attuazione, al di sotto del bacino acqueo, di
un parcheggio da 700 posti.
A seguito di proteste da parte di abitanti
del quartiere, contrari a interventi sul
traffico di quel tipo, i lavori per il par-
La sistemazione di un’area così vasta,
centrale e così ricca di storia, per il godimento della collettività, è sicuramente
un avvenimento epocale e un atto che
può rendere la città oggettivamente accogliente.
Ugualmente si può ritenere un atto di
ponderata consapevolezza scientifica la
scelta a suo tempo effettuata, da parte
della giuria, di attribuire la vittoria al
gruppo di architetti italo francese e al
loro progetto che si è posto l’obiettivo
di recuperare, attraverso gli strumenti
propri dell’architettura, il ruolo e il valore da essi ricoperto nella città. Esso ha
memoria delle mura seicentesche; ri-
edoardo guazzoni, paolo rizzatto,
sandro rossi, studio bodin e associati
Valorizzazione della Darsena
a Milano
Disegno prospettico della fase di concorso.
cheggio sono stati sospesi e il progetto
Darsena accantonato per lungo tempo.
Con i programmi di Expo 2015, che
hanno preso comunque in considerazione la valorizzazione paesaggistica
della città, dei Navigli e della rete irrigua, si è voluto considerare la riqualificazione della Darsena e dell’area
contigua come il punto di partenza
del più complesso progetto denominato le «Vie d’Acqua» e, grazie alla
società Expo, il progetto di concorso
ha così potuto essere sviluppato in
esecutivo e realizzato.
L’area della Darsena è parte di un vasto
luogo a destinazione civile, commerciale e di incontro, legato a monumenti
(le chiese di San Lorenzo, Sant’Eustorgio, l’Arena romana), che conserva anche i caratteri di borgo fuori le mura.
The redevelopment of the area, at the edge of the seventeenth-century walls,
implements a new organization which is unitary and recognizable,
with a brick and granite wall which delimits a long promenade and transforms
the shores of the basin into landings for a new flow of tourists
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qualifica le due piazze (Cantore e XXIV
maggio), per ricordarne la vecchia funzione di porte, sugli assi di ingresso alla
città e di luoghi a vocazione mercantile;
rende le sponde approdi di una nuova
percorribilità turistica.
Si valorizza il sistema dell’acqua, rendendolo simbolo dell’attivismo produttivo, del desiderio cittadino di disporre
di spazi per il divertimento, del rispetto
verso la natura.
Un nuovo assetto unitario e riconoscibile emerge grazie al muro in mattoni e
granito che delimita la lunga passeggiata,
creata sul bordo della darsena, con rampe
di salita, scale, passaggi, chioschi, locali
di deposito, servizi e attrezzature per lo
svolgimento di spettacoli all’aperto.
Con le opere si è ampliato il bacino della
Darsena verso la piazza XXIV maggio,
tramite lo spostamento della presa del
Ticinello e si è ottenuto un terrapieno
che è il basamento del nuovo edificio
del mercato, in ferro e vetro, sostitutivo
del precedente mercato coperto; l’arco
del Cagnola è divenuto fulcro di uno
Passeggiata lungo la Darsena.
Il mercato e l'Arco della Porta Ticinese (foto Elio Siani).
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Parapetto sulla strada alberata (foto Bart Herreman).
Planivolumetria.
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Una delle rampe che collega la strada alla passeggiata (foto Elio Siani).
Scheda tecnica
Oggetto:
Valorizzazione
della Darsena
Località:
Milano,
via Gabriele D’Annunzio,
piazza XXIV maggio
Committente:
Comune di Milano
Expo 2015
Progetto architettonico: Edoardo Guazzoni
Paolo Rizzatto
Sandro Rossi (capogruppo)
studio Bodin e associati
Progetto impiantistico: Manens – Tifs
Ing. Giorgio Marchioretti
Progetto strutturale
geotecnico e idraulico: D’Appolonia
Ing. Andrea Del Grosso
Progetto viabilistico:
Erre.vi.a srl – Ing. E. Moretti
Impresa di costruzione: Gi.Ma.Co. Costruzioni
(Delebio, SO)
Cronologia:
2004 – 2015
Costo complessivo:
17.000.000 C
Fotografie:
Bart Herreman
Elio Siani
spazio pedonale e prospettico; lungo il
viale D’Annunzio, è stato rettificato uno
sperone proteso verso il bacino, secondo
la forma rilevata da Beruto nel 1884.
Con pietra e mattoni a vista si sono
realizzate le pavimentazioni e il muro
d’argine; la sponda meridionale è stata
ampliata e la banchina forma ora un
nuovo approdo per la navigazione.
I due lati del bacino sono stati collegati da un ponte pedonale, in ferro,
legno e laterizi. Sulla testata rivolta a
piazza Cantore è stato creato un giardino proteso verso l’acqua. Ove il
canale sotterraneo, che oltre il limite
murario, sottopassando la carreggiata
stradale della via d’Annunzio, collega
dentro la città la Conca al bacino, una
passerella di raccordo dà continuità alla
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passeggiata. L’obiettivo è stato lo stile
e la buona costruttività, non in quanto
espressione opinabile e personalizzata,
ma manifestazione della realtà artistica,
tecnologica e delle esigenze della società contemporanea. Così il progetto
non è pensato avulso dall’ambiente in
cui si colloca; non è buono per se stesso
e realizzabile ovunque, ma si aggiunge
e si integra alle circostanze.
Le forme proposte rispettano i principi
di proporzione, simmetria, semplicità. Lo
stile si esprime nella chiarezza delle scelte
dei materiali, delle tecnologie, dei colori;
in definizioni non ridondanti, non imitative del passato, non stravaganti. ¶
* Roberto Gamba
Architetto, libero professionista
Il ponte che attraversa il bacino.
Legenda:
A. pavimento in masselli
di serizzo Antigorio bocciardato,
spess. 6 cm
B. zoccolatura e rivestimento
in serizzo Antigorio bocciardato,
spess. 4 cm
C. rivestimento in mattoni
faccia vista
D. copertina in masselli
di serizzo Antigorio bocciardato,
spess. 15 cm
L. pavimentazione in mattoni pieni
M. pavimentazione in asfalto
O cordolo in masselli
di granito bianco
P. gradone di seduta in masselli
di serizzo Antigorio bocciardato
Particolare sezione gradinata belvedere.
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La pavimentazione in cotto e granito (foto Elio Siani).
I magazzini del mercato (foto Bart Herreman).
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Valorizzazione della Darsena a Milano