RETI con PLC
Il PLC in rete !
Il PLC può essere collegato con altri PLC (anche di altre marche), Inverter, Strumenti
vari, HMI (come pannelli operatore, regolatori, ecc.).
Queste reti sono di tipo industriale e cambiano a seconda del collegamento usato
(Modbus, Profibus, Industrial Ethernet, Profinet, Ecc.)
A cosa serve mettere in rete un PLC ?
Ci sono diversi scopi. Ad esempio il PLC utilizza una rete per comandare altri
apparecchi che svolgono funzioni particolari, come nel caso degli HMI.
Ecco alcuni esempi:
Inverter che
azionano
motori e ne
regolano
velocità,
accelerazione,
potenza, ecc.
Termoregolatori
che servono per
controllare la
temperatura in
forni, essiccatori,
ambienti, ecc.
Il pannello operatore che serve per
visualizzare messaggi o segnalazioni,
ma che può anche comandare
l’impianto tramite pulsanti e interruttori
“virtuali”.
Schede di controllo, come ad esempio
quelle per comandare i motori passo
passo per movimentazioni di precisione
Lettori di codici per la
logistica, l’imballaggio,
l’etichettatura, ecc..
Linee di produzione !
Uno degli
impieghi più
importanti per i
controllori
programmabili
è nelle linee di
assemblaggio
(le cosi dette
“catene di
produzione”).
Nelle linee ci sono più PLC, ciascuno governa un macchinario, un robot o parte della
linea. Questi comunicano fra loro tramite una rete. Di solito c'è un PLC “Master” e uno
o più “Slave”. Il “Master” invia pacchetti di dati agli “Slave” che eseguono la lavorazione
di conseguenza. La comunicazione è del tipo a bus (detto “Bus di campo”), cioè una
unica connessione tra i diversi PLC. Il “Master” individua lo “Slave” con cui deve
comunicare tramite un indirizzo (detto “Stazione”). Il “Bus di campo” è fisicamente
realizzato con due o quattro fili, oppure con una vera e propria rete ethernet.
Reti multimaster !
In alcuni reti è necessario disporre di più PLC “Master”, perchè non c'è una vera è
propria linea di produzione, ma piuttosto diverse stazioni di lavorazioni indipendenti.
In questo caso una tecnica molto usata è di fare comunicare i PLC tra loro in modo
sequenziale. Cioè una sorta di catena, in cui ciascun PLC trasmette in rete un pacchetto
di dati seguito da un “Token” (come il testimone nella staffetta). Questo “Token” contiene
il numero della stazione destinataria del pacchetto. Ciascun PLC riceve e verifica se il
“Token” punta la propria stazione, in caso contrario lo ritrasmette al PLC successivo.
Cosi via, di solito a catena chiusa, cioè con l'ultimo PLC collegato al primo della catena.
Come funziona la rete ?
Dipende dal tipo di “Bus di campo”. Se realizzato con due o più fili la tecnica di
comunicazione è quella seriale. I protocolli usati sono l' RS232 per le comunicazioni
punto a punto (cioè tra due soli PLC), oppure RS485 tra più PLC. Uno dei tipi più diffusi
è il “Profibus”, in questa tipologia di trasmissione c'è uno standard che è implementato
da tutte le case produttrici di PLC, questo significa che ogni PLC (anche di marche
diverse) hanno funzioni di trasmissione in “Profibus” che le permettono di comunicare tra
di loro senza usare altre interfacce.
Concludendo !
• Le reti di PLC sono diverse dalle reti di
computer.
• Esistono diverse tipologie che usano supporti
di trasmissione diversi (cavo ethernet,
doppino o più fili).
• Esistono anche diversi protocolli di
trasmissione (RS232 o RS485) con diverse
apparecchiature impiegate (Profibus,ecc.)
• I PLC in rete hanno ruoli diversi a seconda se
Master o Slave, esistono anche reti di PLC
multimaster.
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