L’UOMO, a
differenza di
qualsiasi altra specie animale o vegetale, è capace di
trasformare l’ambiente volontariamente rendendolo
sempre più adatto alle proprie ESIGENZE.
Ha creato un ambiente artificiale: quello delle CITTA’.
I suoi interventi hanno a volte avuto delle conseguenze
indesiderate e attraverso le sue attività ha prodotto un
INQUINAMENTO e una degradazione che finiscono con il
ritorcersi sulla propria PERSONA.
L’INQUINAMENTO è una contaminazione prodotta dall’uomo, delle
caratteristiche CHIMICHE & FISICHE dell’ambiente e degli
ECOSISTEMI, in seguito all’introduzione, nell’aria, nell’acqua o nel
terreno di sostanze TOSSICHE.
I PROBLEMI
AMBIENTALI
La salvaguardia dell’acqua,
dell’aria e del suolo sono fra i
problemi più rilevanti del nostro
tempo
I PROBLEMI
DELL’IDROSFERA
I PROBLEMI DELLA
LITOSFERA
I PROBLEMI
DELL’ATMOSFERA
I problemi dell’
IDROSFERA
Inquinamento
CIVILE
Inquinamento
INDUSTRIALE
ALLUVIONI
Inquinamento
TERMICO
CALORE
INDUSTRIALE
Inquinamento
da PETROLIO
ANTIPA
RASSITARI
Inquinamento
AGRICOLO
FERTILIZ
ZANTI
EUTROFIZ
ZAZIONE
METALLI
SOLVENTI
SCARICHI
OLEOSI
DISER
BANTI
L’aumento della produzione agricola negli ultimi decenni è stato possibile
soprattutto grazie all’uso massiccio di fertilizzanti, antiparassitari e di
diserbanti.
Queste sostanze a volte s’infiltrano nel sottosuolo e contaminano le
riserve idriche mettendo a rischio la fornitura di acqua potabile o
possono avere effetti devastanti sulla vegetazione e sulla fauna
acquatica.
I Fertilizzanti o concimi si dividono in: Fertilizzanti Naturali o Artificiali. Vengono principalmente
utilizzati nei suoli agricoli, in assenza di humus, per arricchire questi di “Sostanze Nutritive”
indispensabili per la crescita delle piante. Si tratta specialmente di Sali Minerali contenenti vari
elementi essenziali in particolare Azoto, Fosforo e Potassio.
Il terreno grazie al loro uso può continuare a dare buoni raccolti. Mentre l’agricoltura di un tempo
ricorreva all’uso del letame e del guano, la moderna agricoltura fa uso dei concimi chimici. Essi in
base all’elemento chimico che contengono si distinguono in Azotati, Fosfatici e Potassici.
I concimi chimici nelle acque dei fiumi, nei laghi e nel mare in seguito alle piogge provocano un
fenomeno detto EUTROFIZZAZIONE per la presenza di determinate sostanze in essi contenute.
Sono sostanze attive impiegate in agricoltura per aumentare i raccolti e difenderli dai
parassiti.
Tra l’ultima somministrazione del fitofarmaco e la vendita del prodotto c’è un periodo
detto “Intervallo di Sicurezza” che serve a trasformare il principio attivo in
prodotto non tossico.
I rischi in caso in cui l’intervallo non viene rispettato sono:
•
Tossicità acuta
•
Mutagenesi, Cancerogenesi e Teratogenesi nel caso di tossicità cronica.
Diserbante è un prodotto chimico utilizzato per impedire o limitare la crescita di
specie vegetali indesiderate nei campi agricoli, nei giardini, sui tappeti erbosi, sui
cigli stradali, sulle banchine ferroviarie e nei canali di scolo.
Tra i diserbanti chimici esistono sia quelli SELETTIVI che NON SELETTIVI. I Non
Selettivi arrivano in alcuni casi a sterilizzare il terreno completamente.
I Diserbanti per quanto siano efficaci, rappresentano un problema: sia per i fenomeni
di accumulo sia per infiltrazioni delle falde acquifere.
Il termine Eutrofizzazione deriva dal greco eutrophos “ben nutrito” e indica il processo di
arricchimento di sostanze nutritive.
I Fertilizzanti contenenti Azoto in forma di Nitrati e Fosforo, in minima parte vengono assorbiti dalle
piante e il resto è trascinato dalle acque piovane nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere. In che
cosa consiste:
1.
Eccesso Azoto & Fosforo = Produzione abnorme di alghe microscopiche;
2.
Le alghe non smaltite dai consumatori, MUOIONO
3.
I Batteri Aerobi smaltiscono le alghe e consumano ossigeno;
4.
Le alghe non decomposte vanno in putrefazione e i laghi, i mari diventano bacini maleodoranti;
5.
Morte per carenza di ossigeno di qualsiasi forma di vita.
Nelle case, nelle scuole, negli uffici vengono prodotte grandi quantità di
rifiuti organici e vengono usati molti detersivi che sono poi scaricati
nelle fognature.
Buona parte delle fognature sfocia in fiumi, laghi e mari arricchendoli di
Batteri Patogeni e di sostanze chimiche tra cui Fosfati e Nitrati.
I batteri sono causa di gravi malattie infettive, mentre fosfati e nitrati
provocano l’Eutrofizzazione.
Per ovviare a questi problemi occorrerebbe depurare le acque in impianti
di depurazione.
Le industrie utilizzano una grande quantità di acqua e, spesso la scaricano
direttamente nei fiumi, nei laghi o nei mari senza averla prima depurata.
Queste acque sono altamente e pericolosamente inquinate perché ricche di:
1. Alte quantità di Solventi contenenti sostanze come: Trielina, Cloroformio e
Tetracloroetilene riconosciute cancerogene, capaci di generare tumori maligni;
2. Scarichi Oleosi che impedendo il passaggio dell’ossigeno per la pellicola che
formano sulla superficie dell’acqua soffocano gli organismi acquatici;
3. Metalli Pesanti (Mercurio, Cromo, Piombo).
Alcune industrie scaricano acque, magari pulite, ma calde (Calore
Industriale), perché usate in processi di raffreddamento degli impianti,
nei fiumi e nei mari.
L’alta temperatura provoca alterazioni delle condizioni fisiche degli
ambienti interessati con conseguente moria degli esseri viventi
presenti per la diminuzione dell’ ossigeno.
E’ purtroppo sempre crescente la quantità di Petrolio che viene riversata nei mari.
Questo è dovuto, sia al lavaggio delle petroliere, sia a incendi, come: avarie,
naufragi o trivellazioni del fondo marino.
I residui grassi del petrolio versato in mare formano una pellicola oleosa che galleggia
in superficie impedendo l’ossigenazione delle acque e provocando quindi la morte
degli organismi viventi in esse presenti.
Inoltre il petrolio si accumula negli animali marini e un suo pericoloso composto, il
Benzopirene, altamente cancerogeno, può arrivare all’uomo attraverso la catena
alimentare.
Si chiama Alluvione il processo in cui un corso d’acqua straripa altre i suoi margini
inondando le aree circostanti.
Tra le cause naturali:
• Piogge abbondanti;
• Eccessivo sciogliersi delle nevi.
Tra le cause artificiali:
• Prelievo di materiali dai letti dei fiumi;
• Mancanza di aree di sfogo;
• Mancanza di manutenzione.
Per ridurre, quindi, il rischio bisognerebbe:
• Costruire argini artificiali;
• Realizzare ampie zone di sfogo;
• Pulire periodicamente le sponde e …
Che cosa possiamo fare noi????
•Depurare le acque provenienti da scarichi urbani e industriali prima di immetterle in
corsi d’acqua;
•Per la depurazione di liquami di provenienza agricola l’uso di bacini di decantazione e
di vasche;
•La costruzione di argini artificiali e la realizzazione, nei tratti a rischio, pulizia dell’ alveo,
ampie zone di sfogo…
GAS DI
COMBUSTIONE
Decadimento di
alcuni NUCLEI
I PROBLEMI
DELL’ATMOSFERA
SMOG
ANIDRIDE
CARBONICA
Inquinamento
RADIOATTIVO
PIOGGE ACIDE
EFFETTO SERRA
RISCALDAMENTO
DELLA TERRA
BUCO DELL’OZONO
C. F. C.
OZONO
nella
Atmosfera
L’enorme sviluppo industriale e urbano, insieme alla larga
diffusione di mezzi di trasporto a benzina e diesel, hanno
accumulato nell’aria alcune sostanze: l’Ossido di Carbonio,
l’Anidride Carbonica, i Biossidi di Azoto e di Zolfo, l’Ozono e le
Micropolveri che vengono a formare lo SMOG (Fumo +
Nebbia). Osserviamoli nella loro pericolosità: l’ossido di
carbonio diminuisce la capacità del sangue di trasportare
ossigeno; il biossido di azoto può reagire con l’acqua
formando l’acido nitrico molto corrosivo; l’anidride carbonica
lascia passare una parte delle radiazioni solari e blocca il calore
irradiato dalla Terra dando luogo all’effetto serra; l’ozono
prodotto a livello del suolo dall’ossido di azoto è molto
irritante per gli occhi e le vie respiratorie; le micropolveri sono
finissime polveri di metalli e particelle derivate dalla
combustione. Esse favoriscono il cancro dei polmoni.
L’atmosfera che avvolge la Terra si comporta come la vetrata di una
grande serra. Infatti alcuni gas presenti nell’atmosfera, denominati
gas-serra, hanno la proprietà d’intrappolare all’interno dell’atmosfera
le radiazioni infrarosse riflesse dalla superficie terrestre. Tra questi
gas spicca l’anidride carbonica, seguono il metano, i
clorofluorocarburi (C.F.C.) e gli ossidi di azoto. Il fenomeno, in un
certo senso, non è un problema in quanto permette di mantenere
sulla Terra una temperatura adeguata alla vita. Negli ultimi decenni si
è parlato però di eccesso di effetto serra, per la presenza eccessiva
nell’atmosfera di anidride carbonica e vapore acqueo. Pertanto
l’atmosfera trattiene in misura eccessiva il calore emesso dalla Terra e
la temperatura media tende a salire eccessivamente provocando lo
scioglimento dei ghiacciai e l’ innalzamento dei mari.
Quando si parla di Buco dell’Ozono s’intende un
fenomeno che non consente la riproduzione
dell’ozono nell’atmosfera o che addirittura lo
distrugge. L’ ozono è un importantissimo
schermo per le radiazioni ultraviolette
provenienti dal sole, che sono causa di tumori
alla pelle e di danni alle piante. Principali
responsabili sono i Clorofluorocarburi un
tempo utilizzati nei prodotti spray e nei
frigoriferi.
In molte parti del Mondo la vegetazione ha subito
gravi danni a causa delle piogge acide e ne sono
responsabili gli ossidi di azoto e il biossido di zolfo.
La contemporanea presenza di questi gas e del
vapore acqueo nell’atmosfera porta alla formazione
di piogge contenenti acido nitrico e acido solforico.
Sostanze altamente corrosive che hanno bruciato
alberi e decimato foreste, oltre ad aver danneggiato
il patrimonio monumentale e altresì recato danni
agli ecosistemi acquatici.
Non bisogna dimenticare l’inquinamento causato da sostanze
radioattive, che hanno la proprietà di dare origine al
fenomeno della radioattività, ovvero della loro
disgregazione che avviene con l’emissione di tre tipi di
radiazioni, denominate raggi a, raggi b, raggi g.
L’emissione di raggi a o b da parte del nucleo di un elemento
radioattivo porta alla trasformazione dell’elemento stesso
in un altro. I nuovi elementi che si formano sono di solito
radioattivi e si trasformano in altri elementi, il cui ultimo
elemento è infine stabile e non più radioattivo. Questa
serie di trasformazioni prende il nome di Decadimento
Radioattivo ed è caratteristico dell’elemento stesso.
L’esposizione alle radiazioni può provocare danni sulle
molecole del DNA con mutazioni che possono dar vita a
tumori.
Cosa possiamo fare noi???
•Limitare l’uso dei combustibili fossili in favore di fonti di energia non inquinanti (come
eolica o solare);
•Dotare gli impianti e le auto di filtri in grado di intercettare i gas responsabili del
fenomeno;
•Eliminare le emissioni di CFC nell’atmosfera;
•Limitare l’uso delle auto private a favore del trasporto pubblico;
•Limitare il trasporto delle merci su gomma in favore del trasporto su rotaie.
TERRE ARIDE
I PROBLEMI DELLA
LITOSFERA
Desertificazione
Deforestazione
RIFIUTI
Rifiuti Solidi Urbani
Rifiuti e Tossici
Nocivi
INCENERITORI
Impianti di
Recupero
Foreste Tropicali
DISCARICHE
Rifiuti Speciali
La desertificazione è il processo che nelle aree aride
porta al degrado dei terreni coltivabili. La prima
causa: della desertificazione è la siccità, ma spesso i
motivi più significativi sono rappresentati dalle
coltivazioni intensive, dalla deforestazione,
dall’allevamento intensivo del bestiame e
dall’attività irrigua che rende salmastre le terre
coltivate.
Le foreste tropicali, note come ricchezze per il nostro
pianeta sia per la fotosintesi clorofilliana, sia per la
traspirazione, sia per il numero elevato di specie
animale e vegetali diminuiscono. In primo luogo
perché forniscono legno pregiato e polpa di legno
per la fabbricazione della carta soprattutto ai paesi
industrializzati; in secondo luogo vengono
incendiate per strappare terreno per l’agricoltura e
per l’allevamento intensivo. La costruzione di strade,
di miniere e di dighe completa l’opera di distruzione.
Un rifiuto secondo il “decreto Ronchi” è qualsiasi sostanza o oggetto il cui
detentore si disfi o abbia l’obbligo di disfarsi.
I rifiuti vengono classificarsi in tre gruppi:
•Rifiuti Solidi Urbani(R.S.U.);
•Rifiuti Speciali(R.S.);
•Rifiuti Tossici e Nocivi(R.T.N.).
La quasi totalità dei problemi che i rifiuti possono creare all’ambiente è
legata ai metodi di smaltimento; che sono: l’utilizzo delle discariche,
l’incenerimento e il riciclo dei materiali. L’incenerimento produce fumi
che contengono sostanze inquinanti e le discariche possono presentare
delle perdite con rischi alle falde acquifere e problemi alla biosfera. Il
riciclo dei materiali è un’altra importante soluzione, ma per farlo occorre
promuovere e diffondere l’abitudine alla raccolta differenziata.
Cosa possiamo fare noi???
•Sforzarsi di dividere i rifiuti secondo i materiali (vetro, carta, plastica, lattine ….) e
depositarli negli appositi contenitori per la raccolta differenziata;
•Non abbandonare i rifiuti nell’ambiente e soprattutto quelli che non si decompongono
(non biodegradabili);
•Effettuare la rotazione delle colture, ridurre l’allevamento intensivo del bestiame,
ridurre la deforestazione.
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Progetto ambientale - Comprensivo Avigliano