ANNO 3 - n° 20 - 21 OTTOBRE 2015 - € 1,OO LE INTERVISTE UMBERTO GUIDONI (ANIA) (PAG 4) MARCO FRESCHI (CITROEN) (PAG 8-9) CARLO LEONI (PEUGEOT) (PAG 16-17) LE PROVE TOYOTA PRIUS+ 12-13-14 HONDA HR-V MERCOLEDI alle 21:20 E VENERDI alle 21:05 SU 177 DTT 10 canale 177 LEGISLAZIONE Una rivoluzione culturale Umberto Guidoni (Resp. Servizio Auto ANIA) ci ha parlato del contrassegno digitale di DELFINA MARIA D’AMBROSIO Il 18 ottobre 2015 è stata una giornata importantissima per il mondo assicurativo, da quella data non vi è più l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza del proprio veicolo. Grazie a un database è, infatti, possibile controllare la presenza dell’assicurazione semplicemente attraverso la targa. Una novità che sembra poter portare notevoli vantaggi, per conoscere quali saranno i possibili risvolti Professione Motori ha intervistato Umberto Guidoni, Responsabile Servizio Auto ANIA che ci ha spiegato: «Io la definirei una rivoluzione culturale, la tecnologia ci ha permesso di fare in modo che il controllo sul pagamento della polizza e quindi sull’esistenza di un’assicurazione che copre il veicolo possa avvenire attraverso l’abbinamento tra la targa e una banca dati che viene gestita da ANIA insieme alla motorizzazione, in questo mido in tempo reale si può sapere se il veicolo è assicurato e se non lo è scatta una sanzione pesante che va da 800 a circa 3000 euro ma anche la perdita veicolo che viene sequestrato fin quando non si paga l’assicurazione come previsto dalla legge. Noi abbiamo stimato che circa 4 milioni di veicoli circolano senza assicurazione, l’evasione assicurativa è un fenomeno grave perché in caso di incidente ci si trova una controparte che non può risarcire i danni e si deve quindi ricorrere a un fondo vittime della strada che viene finanziato con una quota del premio e più sono i veicoli che non pagano l’assicurazione più sarà necessario finanziare questo fondo e più aumentano per tutti i cittadini onesti i costi della polizza.Il tagliando – ha proseguito Umberto Guidoni – avrà un valore esclusivamente informativo quello che per la legge deve essere portato è il certificato di assicurazione o il contratto che farà fede in caso di disfunzione con la banca dati o in caso di incidente per lo scambio di dati tra le controparti». Quanto ai possibili risparmi ha spiegato: «Deve essere considerato che ci sono stati degli investimenti importanti, rimane molto da fare nella dematerializzazione ma le compagnie continuano a interloquire anche con pezzi di carta notevoli con i propri assicurati, comunque se si riuscirà a combattere in maniera efficace e efficiente il mancato pagamento dell’assicurazione e se ci sarà un risparmio dei costi le compagnie lo ribalteranno su premi più bassi come hanno sempre fatto. Ci tengo a sottolineare che manca ancora una norma molto importante. Noi aspettavamo la modifica al Codice della strada che avrebbe reso le telecamere della ZTL, i tutor e gli autovelox idonei a verificare se un veicolo è assicurato o meno, il controllo immediato da remoto è un deterrente fortissimo al mancato pagamento dell’assicurazione. La mancanza di questa norma, che è davvero una banalità perché basterebbe fare una piccola modifica a un articolo del Codice della strada, rende meno efficace tutta l’operazione che stiamo facendo con la dematerializzazione del contrassegno». Umberto Guidoni (Foto Archivio) In redazione Delfina Maria D’Ambrosio Maurizio Elviretti Federico Gianandrea de Angelis Amministrazione Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel./Fax 06.5000975 [email protected] Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013 4 Direttore Responsabile Filippo Gherardi [email protected] Hanno collaborato Flavio Grisoli Realizzazione grafica Elisabetta Di Paolo - [email protected] Impaginazione e creatività Rocco Lotito - [email protected] HIGHTECH Io, robot A Fujisawa, in Giappone, si studiano robot taxi per le Olimpiadi 2020 di FLAVIO GRISOLI (Foto Archivio) E’ indubbio che i veicoli a guida autonoma sia uno dei campi di studio e sviluppo in campo automobilistico più importanti degli ultimi anni. Un po’ tutte le grandi case (soprattutto orientali) si stanno muovendo in questo senso, e fra le grandi aziende tecnologiche, Google è in prima linea. Oggi, però, arriva un nuovo concorrente in questo mondo ancora vergine che lentamente si sta frastagliando: Robot Taxi. Questa nuova società giapponese ha annunciato che inizierà a testare un servizio di taxi con veicoli a guida autonoma nel 2016, e ha un obiettivo davvero molto ambizioso: lanciare un servizio commerciale a piena operatività in occasione dei Giochi Olimpici del 2020, che si terranno proprio nel Paese del Sol Levante. I primi test si terranno nella cittadina di Fujisawa, a sud di Tokyo, con dei percorsi brevi (circa 3 km). La società è formata da una joint venture fra la compagnia di servizi internet DeNA e la compagnia di tecnologia automobilistica a guida autonoma ZMP. In tutto ciò, il governo nipponico ha spinto molto affinché questo progetto potesse partire. L’impegno di questa joint venture si 6 innesta nel più ampio sforzo tecnologico da parte del colosso Toyota, e si rivolge specificatamente alle generazioni più anziane. Sappiamo infatti che il Giappone ha la popolazione più vecchia del mondo, e consentire loro di spostarsi senza problemi è uno degli obiettivi principali del (Foto Archivio) Governo. Robot Taxi guarda anche alle persone affette da disabilità e ai turisti, che in prospettiva dei Giochi Olimpici del 2020 cresceranno in maniera esponenziale. Si tratta, in soli cinque anni, di un obiettivo davvero molto ambizioso, e non è chiaro capire se verrà raggiunto o meno. LE INTERVISTE Innovazione, design e fantasia Il futuro prende forma con Cactus M e Citroen Aircross Ed ora spazio alla nuova versione di C3 a cura di MAURIZIO ELVIRETTI intervista di FLAVIO GRISOLI Il concept Citroen Cactus M (Foto Archivio) Nei giorni scorsi è venuto a trovarci nei nostri studi Marco Freschi, Responsabile Comunicazione Citroen, che ci ha parlato delle ultime novità in casa francese, e del Salone di Francoforte da poco concluso. Siamo reduci dal Salone di Francoforte, l’appuntamento più importante dell’anno, dove Citroen era presente con novità stilistiche di design. Qual è l’impressione che ha avuto di questo salone? «Bilancio estremamente positivo, che ovviamente per noi ma anche per tutti gli altri marchi, si è respirato un’aria più positiva. I dati sono in leggero miglioramento sia in Italia, ma anche nel resto del mondo, direi che ci sono delle prospettive interessanti, garantite da queste condizioni economiche migliori e poi soprattutto da questo rinnovato interesse per il mondo dell’auto che cerchiamo sempre di stimolare con nuove proposte o nuove innovazioni tecnologiche, che destano sempre grande curiosità». Sono stati presentati due concept, diversi tra loro, ma con peculiarità interessanti. Il primo è la Cactus M, 8 fatta per stare vicino al mare «Cactus M è una concept car che ha sorpreso tutti, un po’ nella filosofia Citroen. E’ una rivisitazione in chiave “all’aria aperta” della C4 Cactus, che riprende alcuni elementi stilistici di una vettura che nel tempo è diventata icona come Meari, una vettura lanciata nel 1968 che incarna lo spirito di libertà, che si può provare guidando una vettura molto semplice e versatile.La vita di mare è stata la base di partenza per alcune soluzioni: il design esterno riprende quello della Cactus, ma quest’apertura completa verso l’esterno, con il rollbar posteriore che ha la funzione per portare le attrezzature per sport acquatici. Nell’interno invece ha questi sedili ricoperti in tessuto neoprene, lo stesso delle mute da sub, con la possibilità di poter lavare la vettura con un getto d’acqua che poi defluisce grazie a dei tappi sui poggiapiedi della vettura, una macchina adatta all’avventura grazie alla possibilità di attaccare, nella parte posteriore, una tenda gonfiabile per due persone. Una serie di idee e di innovazioni tecnologiche e funzionali molto creative, proprio come il nostro marchio. I concept hanno sempre un senso, non si fanno mai come esercizi fini a se stesso, quindi alcune idee che abbiamo visto in queste vetture, le potremo trovare di serie su vetture che usciranno nei prossimi anni». L’altra novità presentata a Francoforte da Citroen è l’AirCross, definito da voi l’invito a viaggiare. Perché? «Anche qui è stata studiata la situazione attuale, dove viene utilizzata la vettura Marco Freschi, responsabile comunicazione Citroen Italia nei nostri studi (Foto Archivio) Dopo i concept, a Francoforte, Citroen ha presentato anche un restyling delle piccole novità per quanto riguarda la C4 Cactus, un’auto che ha stupito davvero tutti «C4 Cactus è il manifesto di quello che vogliamo fare in termini di prodotto. Prodotti originali, distinguibili dagli altri e facili da guidare, a cui abbiamo tolto lo stress della guida grazie ad un comfort a bordo davvero unico, lasciando sempre uno stile ricercato e definito. Questo è il grande successo di C4 Cactus, venduto in più di centomila unità, ottomila sono in Italia, quindi una vettura che pur essendo molto originale e che divide i gusti, è riuscita LE INTERVISTE dai nostri clienti, e quali sono le esigenze dei clienti stessi quando viaggiano. Abbiamo scoperto che l’attenzione massima dev’essere per il confort, che non vuol dire avere un equipaggiamento di lusso, ma avere delle attenzioni ben specifiche. Per questo concept molto interessante è la struttura creata per il suono: c’è un insonorizzazione particolare ma poi ogni sedile è un microcosmo a se. In ogni sedile è stato inserito un altoparlante ed un microfono, per dialogare in maniera molto semplice con gli altri. Sono stati fatti studi molto avanzati su questa nuova tecnologica ed è probabile che in futuro si potrà inserire in qualche altra vettura. Dal punto di vista delle motorizzazioni è presente un motore ibrido plug in, con motore termico a benzina, ed un motore elettrico ricaricabile con un’autonomia di 50km. A tutto questo si vanno ad aggiungere le quattro ruote motrici, elemento importante per un SUV. AirCross è la visione per Citroen di quello che deve essere un SUV del futuro, una vettura a cui abbiamo tolto tutta l’aggressività delle forme, molto arrotondate e più lisce, e con tutto il confort a bordo di altissimo livello». Il concept Citroen Aircross (Foto Archivio) ad imporsi in un segmento di mercato molto affollato. I miglioramenti continui a cui sottoponiamo i nostri prodotti a portato a Francoforte un nuovo motore turbodiesel, Blue Hdi da 100 Cv dotato di Stop & Start e di un cambio ETG.Tutto questo porta a consumi davvero ridotti». E’ stata presentata anche nella nuova colorazione Jelly Red, rosso misto a lampone «Sì un colore molto particolare, da abbinare agli AirBump le protezioni laterali brevettati da Citroen, che hanno una doppia funzione, sia stilistica che per attutire gli urti cittadini. Questo colore è molto interessante perché si accompagna con gli interni abbinati rosso e nero». Un altro grande successo negli anni di Citroen è la C3, presentata in questi giorni nelle nuove versioni «Più di tre milioni e mezzo di vetture vendute in Europa, più di seicento mila in Italia, per noi è la vettura che ha creato un successo di cui ha beneficiato tutto il marchio ed adesso si ripropone in maniera nuova con una tecnologia tutta nuova a bordo, con prezzi competitivi. Abbiamo ridefinito le versioni, adesso la gamma si articola su tre versioni (Live Edition, Feel Edition, ed Exclusive) tutte con climatizzatore, dispositivi di sicurezza, fino ad arrivare sulla Exclusive con un touchpad da 7” in cui sono istallati tutti i comandi della vettura, il navigatore ed il mirrorlink che riproduce sullo schermo della vettura le applicazioni del nostro smartphone. I prezzi di listino sono addirittura in diminuzione alla versione precedente. Andiamo nella direzione di avere una tecnologia migliore a bordo, ma con costi ribassati». Invariata la gamma motori, sia benzina che diesel, si arriva fino ai 110 CV per il Pure tech «Abbiamo due gamme motori nuovissime. Quelle benzina Pure Tech, che è stato Engine of the Years, premiato come miglior motore nella sua categoria di potenza. Per quanto riguarda le motorizzazioni diesel la famiglia è quella delle Blue HDi, tutti già Euro6, dotati di cambio manuale o automatico ETG, una gamma di vettura molto ampia per coprire tutte le esigenze del cliente». In chiusura, Citroen è stata partner ufficiale del Maker Faire, la fiera dell’innovazione mondiale La nuova Citroen C3 (Foto Archivio) «Una fiera importante, con la presenza di tanti giovani. Noi abbiamo partecipato perché crediamo che l’innovazione e la tecnologia sia parte del nostro dna. Il nostro fondatore Andrè Citroen diceva che è più interessante costruire qualcosa che ti faccia andare dall’altro capo del mondo piuttosto che andarci semplicemente. Il fatto di creare cose innovative è la sfida più importante e noi la rinnoviamo ogni giorno». 9 AUTOMOTIVE Honda HR-V Il marchio nipponico torna tra i crossover Linee più aggressive e moderne bagagliaio spazioso e grande versatilità di F.GIANANDREA DE ANGELIS Un’immagine dall’alto della nuova Honda HR-V (Foto Archivio) Dopo un’assenza durata tre lustri, Honda si inserisce nuovamente in quel segmento di mercato composto dai crossover, e lo fa con un auto il cui nome è già ben conosciuto da molti, H-RV, ma che con la sua antenata a in realtà poco a che vedere. La nuova H-RV, per i giapponesi più nota come Honda Vezel, si presenta diversa già nelle misure, con 4,30 metri di lunghezza che si sviluppano in linee moderne ed aggressive, a metà tra un SUV tradizionale ed una coupè, completamente diverse da quelle squadrate del vecchio modello per adattarsi al tipico e più recente linguaggio stilistico della casa nipponica, caratterizzato da tagli netti e spigoli vivi per creare una sensazione di sportività intorno alla vettura. Il frontale è stato ridisegnato e la fiancata rastremata, caratterizzata dalle due nervature, fornisce alla H-RV un profilo snello e dinamico; la coda è invece più tradizionale e semplice nella forma, mentre appare più raffinato il disegno dei fari posteriori. L’abitacolo, grazie all’abbondante passo di 2,61 metri e soprattutto al serbatoio posto sotto ai sedili anteriori, è comodo e spazioso ma ciò che più spicca internamente è la versatilità garantita dal sistema “Magic Seat” che dà la possibilità di configurare gli schienali del divano posteriore in tre differenti modalità per creare un piano regolare e livellato; tanto 10 spazio anche nel bagagliaio, di gran lunga superiore alla media con i suoi 453 litri di capienza espandibili fino a 1.026 litri.Il volante regolabile nasconde dietro di sé una ricca strumentazione e, sempre rimanendo sugli interni ma in tema di tecnologia, troviamo una plancia funzionale dotata di un grande schermo touch da 7’’ attraverso il quale si può controllare il sistema multimediale Honda Connect che fornisce collegamento ad internet ed applicazioni di supporto alla guida. Il nuovo SUV del marchio alato arriva in Europa con un motore 1.5 i-VTEC aspirato da 130 cavalli, disponibile sia con il Interni (Foto Archivio) cambio automatico a variazione continua e a sette rapporti CVT che con un manuale a sei marce; per i diesel c’è invece il quattro cilindri turbo i-DTEC 1.6 da 120 CV. Buoni i consumi tanto quanto le prestazioni: per i primi parliamo di 24,4 litri percorsi con un solo litro di carburante, mentre per i secondi ci riferiamo ai 192 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 in poco più di 10s. Infine, per quanto riguarda i prezzi, la nuova H-RV in uscita ad ottobre parte dai 20.350 euro della versione benzina in allestimento confort, per arrivare ai 27.250 euro della diesel Executive. 2674_TIM_expo_PROFMOTORI_220X315.indd 1 01/04/15 11:02 LE PROVE Toyota Prius+ Aumentano dimensioni e capacità di carico Frontale KEEN LOOK con nuova griglia Inedita trasmissione Hybrid Sinergy Drive di F.GIANANDREA DE ANGELIS La Toyota Prius+ (Foto Archivio) Se in ordine cronologico la nostra ultima prova fatta era a bordo della Auris, stavolta siamo rimasti in terra giapponese, sempre in casa Toyota, per testare e salire sulla nuova versione della Prius+. Lanciata nel 2012, fu la prima monovolume ibrida a sette posti venduta in Europa, ed ora torna aggiornata nello stile, nella tecnologia e con un nuovo powertrain omologato Euro 6. Negli USA. è più nota come Toyota Prius V dove la V sta per versatilità, visto che si può facilmente passare dalla configurazione a cinque posti a quella a sette, in una macchina dedicata a chi vuole allo stesso tempo confort di marcia e consumi ridotti. Va detto che dopo il successo della Prius, l’ibrida per eccellenza, Toyota decise di estendere la sua gamma di vetture con propulsione ibrida in vari segmenti di mercato senza però ottenere il successo sperato in Italia, ed è proprio 12 attraverso questo restyling che si cercherà di acquisire una clientela che vada oltre quella dei tassisti, settore con più richieste per la Prius. Rispetto al modello base, la Prius+ si presenta con dimensioni maggiorate, pari a 4.645 mm di lunghezza, 1.775 di larghezza e 1.575 di altezza; vedendola da fuori risalta immediatamente il frontale KEEN LOOK tipico di tutte le ultime Toyota, sul quale troviamo una nuova griglia e lo stemma con effetto tridimensionale per dare maggior Schermo da 6,1’’ con funzione mirroring e sistema Toyota Touch 2 (Foto Archivio) LE PROVE Motore 1.8 benzina da 99 cavalli, abbinato ad un’unità elettrica da 81 cavalli. Totale 136 cavalli (Foto Archivio) risalto ai proiettori con luci diurne a LED e agli indicatori di direzione integrati. Sono integrati anche i fari fendinebbia nella parte inferiore del paraurti, che ora mostra un disegno molto più aerodinamico ed attento all’impatto della vettura con l’aria, in modo che il flusso sia omogeneo nel momento in cui entri in contatto con la carrozzeria e si eviti un’alta rumorosità. Anche nel posteriore troviamo degli inediti gruppi ottici e delle linee più semplici per il paraurti con diffusore integrato, ma ciò che più colpisce nel retro è l’aumentata capienza del bagagliaio: con sette persone a bordo il volume di carico risulta di 200 litri, mentre abbassando i sedili e scegliendo la configurazione cinque posti si arriva addirittura a 535 litri. Tra le dotazioni esterne, che cambiano a seconda del tipo di allestimento (Active, Lounge e Style), segnaliamo il tetto panoramico, i vetri posteriori oscurati, i cerchi in lega da 16 o 17’’ e l’introduzione di due nuove colorazioni per la carrozzeria: il Dark Sherry Metallice l’A ttitude Black Mica. Passando agli interni, entrando si notano subito i sedili in pelle E-Tec ma anche un abitacolo che ha mantenuto la stessa impostazione del precedente modello, ossia con la strumentazione sempre posta al centro della plancia, con quest’ultima che però mostra delle nuove finiture lucide e cromate. Sul modello base della nuova Prius+, quello con allestimento Active, c’è il display TFT da 4,2 pollici su cui viene visualizzato lo stato del sistema ibrido, il cruise control adattivo, l’audio e il clima, tutto controllabile dal volante. Sugli altri allestimenti, in particolare sul top di gamma Style che noi abbiamo provato, c’è anche una schermo più grande (6,1’’) con funzione Mirroring e sistema di infotainment Toyota Touch 2, il quale garantisce piena connettività con gli smartphone, hotspot wi-fi, e monitora il traffico in tempo reale con la Street View; comprende inoltre i sensori di parcheggio, il sistema di navigazione e soprattutto il Park Assist con telecamera posteriore. Di certo non manca la sicurezza sulla nuova Prius+, perché oltre ai sette airbag, tra cui quelli per il Interni capienti e luminosi (Foto Archivio) 13 LE PROVE Retrocamera posteriore nell’allestimento top di gamma (Foto Archivio) passeggero, per le ginocchia del conducente e per la testa, troviamo atri dispositivi come il monitoraggio della pressione degli pneumatici, i poggiatesta anteriori attivi (sistema WIL), e i sensori crepuscolari e per la pioggia. Sempre per rimanere su questo tema ma spostandoci leggermente sulla guida, segnaliamo il Pre Crash Safety che frena in automatico in casi di emergenza e rimane comunque attivo fino alla velocità di 60 km/h. Come detto inizialmente, questa è una vettura per chi ama il piacere di guida, ed è proprio per questo che sono state modificate le sospensioni, fornendo maggiore agilità alla macchina, e che sono stati inseriti dei materiali fonoassorbenti per rendere il mezzo ancor più silenzioso. Effettivamente quando si preme l’acceleratore da fermi non si sente alcun rumore, praticamente non ci si accorge di esser partiti, e ciò perché all’avvio viene utilizzata esclusivamente la componente elettrica del sistema ibrido: aggiornato per rispettare la normativa Euro 6 sulle emissioni inquinanti, è composto da un motore 1.8 benzina da 99 CV e da un unità elettrica con batteria agli ioni di Litio da 81 cv, per un totale di potenza di 136 cavalli. Una delle novità maggiori è l’inedita trasmissione brevettata Hybrid Sinergy Drive, che unita al peso minore e alle linee d’aria aerodinamiche permette livelli di emissioni ai vertici di categoria, pari a 95 grammi di CO2 per chilometro. Ovviamente non stiamo parlando di una sportiva e le prestazioni lo dimostrano, la velocità massima di 165 km/h e l’accelerazione da 0 a 100, tuttavia buona, in 11,3 secondi vengono però compensati dalla percorrenza: 1098 km con un solo pieno. Prima di terminare la nostra prova, abbiamo anche dato un’occhiata ai prezzi della nuova Prius+, ovviamente diversi a seconda dell’allestimento: il “nostro” Style ha un costo di 36.200 euro, si scende poi con il Lounge a 33.500 euro e si chiude con l’A ctive a 31.900 euro, ma ricordiamo che per tutto il mese di ottobre su quest’ultimo ci sarà una promozione che ne farà scendere il prezzo a 28.950 euro. Possibilità di una terza fila di sedili per espandere la capacità di carico passeggeri fino a 7 posti (Foto Archivio) 14 LE INTERVISTE Grandi performance a consumi contenuti La griffe Peugeot Sport sulla nuova 308 GTi Sui 500 CV di potenza della 308 R Hybrid E sull’assetto della supersportiva 308 Racing Cup a cura di DELFINA MARIA D’AMBROSIO intervista di FLAVIO GRISOLI La nuova Peugeot 308 GTi (Foto Archivio) Nei giorni scorsi è tornato a farci visita negli Studi di Professione Motori Carlo Leoni, Responsabile Comunicazione Peugeot Italia. Avevamo avuto il piacere di incontrarlo al Salone di Francoforte e siamo partiti proprio da un bilancio di questa importante kermesse internazionale «Il bilancio è assolutamente positivo, Peugeot si presentava con alcune anteprime mondiali legate al mondo 308 declinato nelle sue varianti sportive e da pista quindi la 308 GTi by Peugeot Sport, la 308 R Hybrid, un prototipo ibrido dalle grandi prestazioni, la 308 Racing Cup, per la pista quindi non in vendita nelle concessionarie, e poi un’importante novità, visto che Peugeot è un marchio che si rinnova e che continua a guardare al futuro, è stata la Peugeot Fractal.Si tratta di una coupé elettrica, uno studio legato ai materiali e all’utilizzo della stampa 3D che per ora rimane un concetto astratto, ma secondo le previsioni magari tra qualche anno nelle concessionarie con la stampa 3D si potranno fare delle personalizzazioni last minute al cliente, oserei dire quasi sartoriali. Quindi si tratta di un lavoro e uno sguardo volto non solo al domani ma anche al dopodomani». 16 Una visione del futuro quella di Peugeot che ritroviamo anche in un altro concept, ovvero Onyx, una macchina molto interessante «Sì, una supersportiva al centro dei canoni di Peugeot di questi anni quindi l’icockpit, vale a dire il volante di dimensioni ridotte, il quadro strumenti in posizione rialzata, il touchscreen era presente e in più si lavorava sui materiali, sulle superfici con il coupe franche che era presente per la prima volta su Onyx e che dopo abbiamo ritrovato nelle vetture sportive come 308 GTi by Peugeot Sport, con il bicolore rosso e nero, e la R hybrid o la 208 Gti by Peugeot Sport». quindi lavorando sul peso, sulla telaistica, sui freni, sulla parte dei motori. Tutti questi aspetti sono stati il settore in cui è intervenuta Peugeot Sport facendo delle modifiche sostanziali rispetto alla 308 strada, quindi riuscendo veramente ad avere una supersportiva con 270 CV di potenza ma con il cuore della 308 quindi un’automobile confortevole con un grande piacere di guida all’insegna ovviamente dell’ultra prestazione». Le sportive vendute da Peugeot nel corso degli anni sono più di ottocentomila, un amore mai spento e Cominciamo il nostro cammino in queste declinazioni sportive e supersportive di 308 perché immediatamente i tecnici di Peugeot Sport hanno capito le potenzialità di questa vettura da poter modificare in questa maniera, e con la GTi sono stati raggiunti dei livelli altissimi «Il progetto della 308 Gti by Peugeot Sport è stato affrontato dai tecnici come si progetta una nuova auto sportiva Carlo Leoni, responsabile comunicazione Peugeot Italia nei nostri studi (Foto Archivio) «Il DNA sportivo del marchio è sempre stato evidente, ci sono sempre state versioni della gamma molto sportive, un filone che abbiamo sempre proseguito nel corso degli anni e che secondo me in questo momento raggiunge davvero il compimento perché da un lato c’è Peugeot Sport che fa vetture da corsa, all’altro la produzione: due mondi che difficilmente nel passato si sono parlati, e dalla cui unione adesso escono queste supersportive come la 208 GTi by Peugeot Sport e la 308 GTi by Peugeot Sport. Mai come adesso il cuore sportivo del Leone è integrato davvero in tutti i settori». Il motore è un 1.6 Start&Stop, 270 CV, da 0 a 100km/h in 6 secondi, con emissioni di CO2 a soli 139 g/km, pari a 6,0 l/100km quindi nonostante tutto si tratta di un motore molto parsimonioso «La 308 GTi by Peugeot Sport è una vettura sì sportiva ma che si può coniugare con le abitudini di ognuno per gli utilizzi in città. Quindi i valori di emissioni e di consumi sono i migliori nella categoria di potenza, un risultato importante perché da un lato si cerca la performance e dall’altro si cerca di proseguire gli aspetti essenziali del marchio quindi cercare di contenere consumi ed emissioni». Il coupe franche è estremamente particolare, si tratta di una colorazione divisa a metà in senso verticale, una trovata stilistica molto ambiziosa «Un design di questo tipo rende ancora più sportiva, più aggressiva e più essenziale la vettura. Ovviamente esistono anche nelle colorazioni normali. Anche gli interni, con i sedili avvolgenti griffati Peugeot Sport,sottolineano l’anima sportiva che è delineata in tutti gli aspetti, motoristici, estetici, interiori». Per i più sportivi ci sono degli strumenti che permettono di modificare qualcosa all’interno, anche l’assetto «Sì sia sulla 308 GTi che sulla 208 GTi c’è il drive sport pack che interviene direttamente su alcuni aspetti della vettura, dando ancora una sensazione interna più sportiva andando a modificare alcuni parametri e poi sottolineo il piacere per chi guida perché nel cruscotto nella modalità drive sport pack è possibile visualizzare la potenza e la pressione del turbo erogata». C’è anche il differenziale a slittamento limitato torsen, una particolarità significativa che permette una tenuta Peugeot 308 Racing Cup (Foto Archivio) di strada ancor più importante «Sì, è elaborato sul telaio oltre che sul motore e quindi la vettura è stata rivista dal punto di vista dell’assetto, è stata ribassata, le carreggiate allargate e per dare ancora maggiore performance si è lavorato anche sull’impianto frenante con dischi anteriori da 380 millimetri. Il motore è stato potenziato e si è lavorato sulla coppia 330Nm da 1900 giri al minuto. Per avere una coppia di questo tipo la progettazione del motore è stata rivista, abbiamo bielle cambio rinforzate, pistoni forgiati in alluminio derivanti dalle competizioni sportive. Peugeot Sport su questa macchina è intervenuta pesantemente in quelli che sono gli aspetti principali di una vettura sportiva. C’è poi anche una versione da 250 CV che si distingue principalmente per i cerchi da 18 e non a 19 e per l’assenza del differenziale torsen anteriore». Passiamo alla 308 R Hybrid «Si tratta di una concept, anche qui è un prototipo che nasce sotto l’ala protettrice di Peugeot Sport perché si è andati a sviluppare una catena di trazione ibrida derivata dal know-how di Peugeot Sport nel mondo delle competizioni per cui nella 308 R Hybrid al motore anteriore termico benzina 270 CV sono accoppiati due motori elettrici da 115 CV all’anteriore e al posteriore. La potenza finale è di 500 CV, una macchina ipersportiva quasi da circuito, per cui tutta questa potenza può essere gestita dal guidatore visto che non è necessario avere sempre 500 CV ma si può scegliere tra le varie modalità per parzializzare l’utilizzo o meno dei motori elettrici e quindi della potenza disponibile. É anche una macchina a quattro ruote motrici, perché i motori agiscono sia sull’asse anteriore che quella posteriore, ci sono dei record di prestazioni da 0/100km/h in 4 secondi e non dimentichiamo che è una vettura ibrida perché può funzionare in modalità completamente elettrica, per alcuni km dopo di che emissioni e consumi 70 grammi di C02, risultato notevole visto LE INTERVISTE che continua che parliamo di una macchina da 500 CV». Quanto è futuribile un’auto di questo genere? «È una macchina che può essere prodotta ma andrà trovato il giusto equilibrio tra costi produzione e costi di vendita ma è una vettura già completamente funzionante, gira su strada, quindi si tratta di capire quale sarà il futuro dell’auto. Mentre Factan è uno studio verso le tendenze dell’auto la 308 R Hybrid ha dei contenuti attuali». A Francoforte era presente anche la versione Racing Cup della 308, una macchina fatta per la pista «Nasce per i clienti sportivi del marchio, quelli che per passione si dedicano alla competizione. Ha alcuni dati di base della 308, come il motore, lo stesso della 308 GTi, che viene potenziato da 270 a 308 CV, il turbo derivato dalla competizione perché è il turbo della nostra 208 T16 che ha vinto quest’anno il campionato italiano rally. Il peso è stato ridotto quasi 200 kg rispetto alla versione di serie della GTi. Peugeot sport sta lavorando per sviluppare la vettura. L’obiettivo: prima di tutto l’affidabilità, migliorare ancora le performance e cercare ancora di limare qualcosa sui pesi. L’obiettivo di Peugeot Sport è metterla a listino per i clienti sportivi nel 2017 e metterla a disposizioni, nel 2016, delle filiali nazionali affinché possano fare di programmi di sviluppo». Peugeot 308 R Hybrid (Foto Archivio) 17 AUTO MOTIVE Renault Captur due nuove identità Presentate alla stampa la serie limitata Iconic e il nuovo equipaggiamento Excite di FILIPPO GHERARDI La seire limitata Renault Captur Iconic (Foto Archivio) Presente anche la nostra redazione di Professione Motori, lo scorso 13 ottobre e nella splendida cornice della città di Verona, alla presentazione stampa delle due nuove versioni di quello che è diventato ormai un best seller di casa Renault, la Captur, che dopo aver riscosso un consenso significativo sul mercato e conquistato un’ampia fetta di pubblico rinnova il proprio top di gamma con i modelli Iconic ed Excite. Nel caso di Iconic stiamo parlando di una serie limitata al passo con le ultime tendenze, come dimostra innanzitutto la nuova tinta (utilizzata sia per gli esterni che per gli interni) Marrone Caramello. Si aggiungano anche, e tra le altre, sedili riscaldabili in pelle e Alcantara e numerosi dettagli che si ritrovano sapientemente nell’abitacolo, in particolare sui profili degli aeratori, alla base del cambio, sul tablet multimediale R-Link Evolution e su gli altoparlanti. Anche plancia e pannelli portiere presentano delle combinazioni bi-colore all’interno troviamo anche bracciolo centrale, cassetto Easy Life, nuovo volante in pelle e privacy glass. I cerchi sono in lega, diamantati, da 17”, mentre in termini di tecnologia la Iconic mette a disposizione della propria clientela, come detto qualche rigo sopra, il sistema R-Link Evolution con cartografia Europa, un tablet di bordo integrato e sempre connesso, il Parking Camera con sensori di parcheggio posteriore, l’Easy Access System II e il sistema keyless per apertura e avviamento. Per ciò che riguarda Excite, invece, ci troviamo a parlare in questo caso di un nuovo livello di equipaggiamento top di gamma che si contraddistingue innanzitutto per una carrozzeria Rosso Passion abbinata al tetto Bianco Avorio Perlato, dando vita all’inedita combinazione Be-Style “Mosca”. All’interno look dinamico e grintoso con sedili in pelle riscaldabili e dettagli degli interni color Red. Anche in questo caso, cerchi in lega da 17” diamantati Black, Pack SKI sia anteriore che posteriore ed avanzato sistema di controllo della trazione Extended Grip, che permette un’evoluzione dell’antipattinamento e all’auto di aderire alla strada con tranquillità in condizioni di guida difficili. Attivabile manualmente dalla console centrale scegliendo fra tre modalità di assistenza: “Standard”,“No Grip” o “Expert”. Di serie Parking Camera, R-Link Evolution con cartografia europea ed Easy Access System II. In termini di motorizzazioni, sia per Captur Iconic che per Captur Excite sono disponibili esclusivamente propulsori diesel: dCi da 90cv S&S, con cambio manuale o cambio automatico EDC a doppia frizione, e dCi 110cv S&S con cambio manuale. I prezzi partono da 22.600€ per entrambe le novità. La Renault Captur nel nuovo allestimento Excite (Foto Archivio) 19 Produzione limitata a 100 esemplari Equipaggiata con motore 2.0 TwinPower turbo Dettagli estetici personalizzati AUTO MOTIVE BMW Serie 3 40 Y di M.ELVIRETTI (Foto Archivio) Sarà un’esclusiva tutta italiana, la nuova BMW Serie 3 speciale 40 Years Edition, la cui produzione sarà limitata a soli 100 esemplari numerati. Nello specifico, la Serie 3 “40 Years Edition”, nata per celebrare il quarantesimo anniversario del relativo modello, deriva dalla declinazione 320d e sarà proposta solo nella variante station wagon Touring. Infatti, la versione speciale “40 Years Edition” della BMW Serie 3 restyling è equipaggiata con il motore diesel 2.0 TwinPower Turbo a quattro cilindri da 190 CV di potenza e 400 Nm di coppia massima, abbinato alla trazione integrale xDrive e al cambio automatico Steptronic ad otto rapporti nella configurazione sportiva con paddles al volante. Inoltre, la Serie 3 “40 Years Edition” deriva dall’allestimento MSport, il cui omonimo pacchetto prevede gli specifici cerchi in lega da 19 pollici con gommatura asimmetrica, l’impianto frenante maggiorato con le pinze dei freni in tinta con la carrozzeria e il kit aerodinamico dalla vocazione sportiva. Esteticamente, la nuova BMW Serie 3 “40 Years Edition” sarà riconoscibile per gli elementi esterni in alluminio satinato, tra cui il badge dedicato, nonché per la carrozzeria nella colorazione Tanzanite Blue metallizzata, già prevista nel programma di personalizzazione BMW Individual. L’abitacolo, invece, sarà caratterizzato dagli interni in pelle merino Opal White a grana fine con cuciture nere a contrasto, in abbinamento alle modanature Piano Black della plancia. Per quanto riguarda l’equipaggiamento di serie, la versione speciale “40 Years Edition” della station wagon Serie 3 Touring sarà dotata di navigatore satellitare BMW Connected Pro, tetto apribile in vetro scorrevole ed inclinabile ad azionamento elettronico, sensori di parcheggio PDC (Park Distance Control) anteriori e posteriori, autoradio con gli altoparlanti Hi-Fi e pannello della strumentazione con funzionalità estesa. Inoltre, la dotazione di serie comprenderà anche il pacchetto Connected Drive Pack e il kit da viaggio Piquadro con trolley e zaino dedicati. 21 BANDIERAASCACCHI Campagna russa Hamilton domina al GP di Sochi regalando il costruttori alla Mercedes ed ipotecando il mondiale piloti di F.GIANANDREA DE ANGELIS La festa Mercedes per la conquista del titolo Costruttori (Foto Archivio) Lacertezza ancora non c’è, ma in pochi sono convinti che ci sia possibilità di non vedere per la terza volta Lewis Hamilton campione del mondo di Formula1. La corsa di Sochi, vinta proprio dall’inglese, gli ha dato una grande spinta in termini di classifica generale visto che il suo compagno ed inseguitore Nico Rosberg, partito inoltre in pole position, è stato costretto al ritiro da un problema relativo all’acceleratore. La distanza tra i due piloti della casa tedesca si è allungata di altri 25 punti diventando così di 73 totali, quando ormai mancano al termine della competizione solamente quattro gare che mettono in ballo 100 punti: in pratica Nico dovrebbe vincere le prossime tre e sperare che Lewis decida di non parteciparvi per poi giocarsela sull’ultima pista di Abu Dhabi; è vero che tutto è possibile ma qui sembra di parlare più di sogni che di realtà. In compenso però, possono già festeggiare gli altri componenti del team Mercedes, in quanto con questa vittoria l’altro titolo che conta, quello dei costruttori, può essere già messo in bacheca grazie ai 172 punti di vantaggio che le frecce d’argento hanno sulle rosse di Maranello. A proposito di Ferrari (e per 22 render ancor più triste Rosberg dopo la gara russa), attraverso il secondo posto conquistato da Vettel a Sochi il tedesco sorpassa Nico in classifica piloti, dando una dimostrazione della crescita avuta nella stagione in corso dalla scuderia di Maranello; di certo non un risultato soddisfacente per chi ha altre ambizioni, ma comunque di buon auspicio per quello che verrà. Forse dovremmo anche interrogarci su chi verrà, perché il rapporto tra Raikkonen ed Arrivabene non è proprio idiliaco a causa dei troppi errori commessi dal pilota, che anche a Sochi non ha sicuramente brillato arrivando quinto, un numero cinque che si è trasformato in otto dopo la penalizzazione di trenta secondi ricevuta per il contatto con Bottas mentre si lottava per la terza piazza. Lo abbiamo detto e ripetuto, ci sono ancora quattro gare da disputare, ma sembra che per quest’anno il campionato mondiale di Formula 1 sia già finito, non ci resta che aspettare la conferma della matematica sperando che i sogni di Rosberg, e soprattutto quelli di Vettel, possano riscrivere il finale di questa storia. Vettel chiude secondo, e supera Rosberg in classifica piloti (Foto Archivio) A Phillip Island vittoria al cardiopalma di Marquez davanti a Lorenzo, Iannone e Rossi. Nel mondiale il Dottore a + 11 su Jorge di FILIPPO GHERARDI BANDIERAASCACCHI Fino alla fine Un’istantanea della gara di Phillip Island (Foto Archivio) Considerarlo uno dei Gran Premi più belli della stagione, per l’intensità mostrata sino agli ultimissimi metri, non sarebbe di cer to un’esagerazione, tanto quanto giudicare l’attuale campionato come uno dei più incerti ed avvincenti degli ultimi anni. Phillip Island, come spesso successe, lascia un’eredità ricca di spettacolo a centauri ed appassionati di Moto Gp, compreso un inaspettato fuori programma che ha coinvolto un malcapitato gabbiano centrato in pieno dalla Ducati Desmosedici di Iannone. In termini statistici lascia in eredità, invece, la vittoria numero cinque in stagione e cinquanta in carriera di Marc Marquez, primo in volata, nell’ordine, su Jorge Lorenzo, Andrea Iannone e Valentino Rossi, con questi stessi quattro, i primi quattro sotto la bandiera a scacchi, contenuti in poco più di un secondo di distanza. Tutti bravi e tutti soddisfatti, almeno apparentemente, per il risultato ottenuto. Nonostante gli stati d’animo, tra podio e paddock, a giochi fatti fossero piuttosto contrastanti. Marquez si gode un successo da libri di storia che consegna, però, anche un bel pizzico di rimpianti per una stagione che doveva e poteva (e che invece non sarà) confermarlo sul tetto del mondo. Iannone rientra a Borgo Panigale con la convinzione che la sua fase di crescita sta percorrendo i binari giusti, e in attesa della prima vittoria si gode un quarto posto mondiale praticamente certo oltre ad un temperamento, ormai, da prima guida. Lorenzo nel dopo gara parlava di “Il meglio possibile per lo spettatore”, soddisfatto di aver contribuito a modo suo ad una battaglia mozzafiato e soddisfatto, ancor di più, per aver recuperato punti su Valentino Rossi in una lotta per il titolo mondiale che, a due gare dal termine, vede i due piloti Yamaha separati da appena 11 punti. Chiudiamo col Dottore. L’unico dei quattro fuori dal podio, l’unico a far trapelare una buona dose di delusione: “Mi sono divertito tanto, peccato il podio mancato”. L’unico sconfitto di giornata in fin dei conti a volerne trovare uno ma anche, ed ancora, il leader di un campionato dove due gare, due sole gare, ancora da correre prima dei definitivi titoli di coda anche per una leggenda come Valentino sembrano un’eternità nella strada che porta al decimo titolo iridato. 23 Renault KADJAR Stop watching, start living. È arrivato il momento di iniziare a vivere davvero. Scopri Renault KADJAR, il primo Crossover Renault anche 4X4, che offre il meglio della tecnologia con il sistema multimediale R-Link2 e l’impianto sonoro Bose. Emissioni di CO2: da 99 a 130 g/km. Consumi (ciclo misto): da 3,8 a 5,8 l/100 km. Emissioni e consumi omologati.