Ias 17
Leasing
Riferimenti bibliografici:

Savioli, I principi contabili internazionali, Giuffrè, Milano, 2008, Capitolo 11 (esclusi i
paragrafi 3.2 e 4.2.)

Slides da non studiare: 20, 36, 37, 38, 44
Ambito di applicazione
4.
Ias 17 – Leasing
Sic 15 – Leasing operativo – Incentivi
Sic 27 – La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale
del leasing
Ifric 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing
Lo Ias 17 si applica
a tutte le tipologie
di leasing ad
eccezione di:
Lo Ias 17 non deve
essere preso in
esame per la
valutazione di:
Leasing per l’esplorazione o per l’estrazione di
minerali, petrolio, gas naturali e risorse non
rigenerabili (quali il petrolio)
Ifrs 6
Contratti di concessione di licenza per beni quali
film, registrazioni video, spettacoli, manoscritti,
brevetti e copyright
Ias 38
a)
Immobili posseduti da locatari contabilizzati come
investimenti immobiliari
Ias 40
b)
Immobili investimenti immobiliari concessi da
locatori tramite leasing operativi
Ias 40
c)
Attività biologiche utilizzate da locatari tramite
leasing finanziari
Ias 41
Attività biologiche concesse da locatori tramite
leasing operativi
Ias 41
b)
d)
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
a)
Prof. Gianluca Risaliti
Principi di
riferimento
1.
2.
3.
2
Definizioni: contratto di leasing; leasing finanziario e operativo
Prof. Gianluca Risaliti
– Leasing –
contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio del
pagamento di una serie di canoni, il diritto all’utilizzo di un bene per un periodo di
tempo prestabilito
Cede il diritto all’utilizzo e incassa i canoni
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
LOCATARIO
LOCATORE
Il proprietario del bene che cede il diritto
all’utilizzo del medesimo
Colui che prende in locazione il bene e
acquisisce il diritto al suo utilizzo, dietro il
pagamento di un corrispettivo
Acquisisce il diritto all’utilizzo e paga i canoni
È finanziario se trasferisce «sostanzialmente» tutti i rischi e i
benefici derivanti dalla proprietà del bene al locatario
Leasing finanziario
Il diritto di proprietà può essere o meno trasferito al termine del
contratto
È operativo se non trasferisce «sostanzialmente» tutti i rischi e i
benefici derivanti dalla proprietà del bene al locatario
Leasing operativo
Si tratta, pertanto, di definizione residuale
3
Classificazione delle operazioni di leasing
Trasferimento «sostanziale o meno»
dei rischi e dei benefici derivanti dalla
proprietà di un bene locato dal
locatore al locatario
RISCHI
BENEFICI
sono i risultati economici
derivanti:
Dalla rivalutazione o realizzazione
del «valore residuo» del bene
Valore residuo garantito e valore residuo
non garantito
La classificazione deve essere
fatta all’inizio del rapporto. Nel
caso di modifica, la modifica è
assunta quale fosse un nuovo
contratto per la residua durata
Leasing operativo
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
sono tutte le possibilità di
subire perdite derivanti da capacità non
utilizzata, da obsolescenza tecnica ed
economica
Leasing finanziario
Prof. Gianluca Risaliti
Criterio di classificazione
delle operazioni di leasing
pervasivo allo Ias 17
Dall’utilizzo del bene durante la
sua «vita economica»,
attraverso la vendita dei
prodotti finiti o dei servizi
ottenuti con quello stesso bene
Vita economica: (a) il periodo di tempo
nel quale ci si attende che un bene sia
utilizzabile economicamente da uno o
più utilizzatori; o (b) la quantità di
prodotti che uno o più utilizzatori si
attendono di ottenere dal suo utilizzo
4
Criteri individuati per qualificare un leasing come «finanziario»
Se almeno uno di questi aspetti è presente il contratto si qualifica
come «finanziario»
Trasferimento della proprietà
Clausola dalla quale si evince che il trasferimento è
automatico al termine del contratto (es.: opzione put a favore
del locatore)
2
Opzione di acquisto
Clausola dalla quale si evince l’opzione (call) di acquisto da
parte del locatario a un prezzo che si presume
sufficientemente inferiore al fair value del bene alla data in
cui l’opzione potrà essere esercitata
3
Durata del contratto
La durata del leasing copre la maggior parte della «vita
economica» del bene (anche se non è prevista l’opzione di
acquisto)
4
Valore attuale dei canoni
Il valore attuale dei corrispettivi previsti dal contratto di
leasing (pagamenti minimi dovuti) equivale almeno al fair
value del bene locato
5
Natura del bene
I beni locati sono di natura così particolare che solo il
locatario può utilizzarli senza apportare importanti modifiche
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
1
Prof. Gianluca Risaliti
Criteri prescrittivi
5
Criteri individuati per qualificare un leasing come «finanziario»
La presenza di uno di questi aspetti può far pensare, salvo prova
contraria, a un leasing di natura finanziaria
Clausola di risoluzione contrattuale
Il locatario può risolvere il contratto, ma le perdite
derivanti dalla risoluzione sono contrattualmente
previste a suo carico
7
Utili e perdite da fluttuazione del fair
value attribuiti al locatario
Clausola dalla quale si evince che gli utili e le perdite
derivanti da fluttuazione del fair value del valore
residuo ricadono sul locatario
8
Opzione di rinnovo
Clausola dalla quale si evince la possibilità di proseguire
nel contratto, alla scadenza, a un canone inferiore
rispetto a quello di mercato
N.B.
Questi aspetti (1-8) non sono, tuttavia, «conclusivi», nel senso che se risulta
chiaro da altre caratteristiche che il leasing non trasferisce effettivamente i
rischi e i benefici, il leasing è classificato come operativo (es: (a) proprietà
trasferita al termine del contratto per un pagamento variabile pari al suo fair
value; (b) presenza di canoni potenziali di locazione tali per cui il locatatario non
ha materialmente tutti i rischi e i benefici
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
6
Prof. Gianluca Risaliti
Criteri «meno» prescrittivi
6
Le operazioni di leasing finanziario nel bilancio dei locatari
Attività
Se il bene
concesso in
leasing è stato
acquistato
all’esterno dal
locatore, il valore
di iscrizione
coincide con il
prezzo di
acquisto, ma non
necessariamente
Valore del bene
Passività
Distinguendo tra Passività
correnti e non correnti
Valore del bene
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Costi diretti
Minore tra il «fair value» del bene locato e il «valore
attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing»
I «pagamenti minimi dovuti» sono dati dalla somma dei pagamenti richiesti o che
possono essere richiesti al locatario durante il leasing
a)
b)
c)
d)
Sono inclusi
Sono esclusi
Canoni periodici e iniziali;
Opzione di riscatto;
Opzione put per il venditore;
Valore residuo garantito.
a) Canoni potenziali di locazione,
i costi per servizi e le imposte
pagati dal locatore e a lui
rimborsati;
b) Valore residuo non garantito;
Prof. Gianluca Risaliti
(1) Il momento della rilevazione iniziale
7
Precisazione su relazione tra «fair value» e «valore attuale dei pagamenti minimi»
Prof. Gianluca Risaliti
Se il contratto di leasing prevede un’obbligazione da parte del locatario di acquisto del bene
al termine del contratto, per effetto di un’opzione put o di un’opzione di riscatto e, quindi, il
valore residuo finale è «garantito»:
Fair value
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Valore attuale dei pagamenti minimi garantiti
Se il contratto di leasing non prevede un’obbligazione da parte del locatario di acquisto del
bene al termine del contratto e, quindi, al termine del contratto emergerà un valore residuo
finale «non garantito»:
Fair value
Valore attuale dei pagamenti minimi garantiti
Valore attuale del valore
residuo non garantito
8
Il tasso rilevante per l’attualizzazione dei pagamenti minimi
È il tasso che, all’inizio del
leasing, fa sì che il valore
attuale complessivo (a) dei
pagamenti minimi dovuti per il
leasing e (b) del valore residuo
non garantito sia uguale alla
somma del fair value e degli
eventuali costi diretti iniziali del
locatore
È il tasso d’interesse che il
locatario dovrebbe pagare per
un leasing similare o, se questo
non è determinabile, il tasso
che, all’inizio del leasing, il
locatario dovrebbe pagare per
un prestito, con una durata e
con garanzie simili, necessario
per acquistare il bene
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
«Tasso di interesse implicito»,
se disponibile
«Tasso di finanziamento
marginale del locatario»,
se il tasso di interesse implicito
non è disponibile
Prof. Gianluca Risaliti
Per determinare il valore attuale dei pagamenti minimi, da confrontare con il
fair value si deve usare, quale tasso di attualizzazione:
Esempio 1
Si ipotizzi un leasing con le seguenti caratteristiche:
 Fair value: euro 10.000,00;
 Canoni annuali da pagarsi anticipatamente per cinque anni: euro 2.100,00;
 Valore residuo non garantito al termine del quinto anno: euro 1.000,00.
Il tasso di interesse implicito per questo leasing è del 6,62%.
Il modo più semplice per calcolarlo è usare la funzione «TASSO» di Microsoft Excel:
[TASSO(periodi;pagamenti;valoreattuale;valorefuturo;ipotesi)]
TASSO(5;-2100;10.000;-1.000;1)
9
Valutazioni successive alla iniziale iscrizione: valori dell’attivo
(2.A.) La successiva valutazione dei valori iscritti nell’attivo
Ampiezza del periodo di
ammortamento
Se esiste ragionevole certezza
che il locatario acquisirà la
proprietà del bene al termine
del leasing
Se non esiste ragionevole
certezza che il locatario
acquisirà la proprietà del bene
al termine del leasing
Il periodo di ammortamento
coincide con la vita utile del
bene
Il periodo di ammortamento
coincide con il minore tra la
vita utile del bene e la durata
del leasing
10
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Il valore iscritto nell’attivo deve essere ammortizzato con criteri analoghi a quelli seguiti per i
beni ammortizzabili di proprietà, in conformità allo Ias 16 o allo Ias 38 (ed eventualmente
svalutate per perdite durevoli di valore secondo quanto previsto dallo Ias 36)
Prof. Gianluca Risaliti
(2) La successiva valutazione
Esempi su calcolo de periodo di ammortamento
Esempio 2
Prof. Gianluca Risaliti
Si considerino le seguenti caratteristiche di un contratto di leasing:
a) Durata del contratto: tre anni;
b) Vita utile del bene: quattro anni;
c) Valore di iscrizione iniziale del bene: euro 80.000 (comprensivo del valore di riscatto);
d) Criterio di ammortamento: a quote costanti;
e) Il locatario eserciterà il diritto di riscatto al termine del leasing.
Tenuto dell’indicazione di cui al punto (e), il periodo di ammortamento coincide con la vita utile del cespite e
quindi la quota annua di ammortamento sarà di euro 20.000 (=80.000/4).
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Esempio 3
Si considerino le seguenti caratteristiche di un contratto di leasing:
a) Durata del contratto: tre anni;
b) Vita utile del bene: quattro anni;
c) Fair value del bene: euro 130.000;
d) Ammontare complessivo dei canoni periodici: euro 120.000
e) Valore residuo non garantito: euro 5.000
f) Criterio di ammortamento: a quote costanti;
g) Il locatario non eserciterà il diritto di riscatto al termine del leasing.
Tenuto conto dell’indicazione di cui al punto (f), posto che il valore da assumere ai fini dell’iscrizione iniziale sarà di
euro 120.000 (in quanto minore del fair value e al netto del valore residuo in quanto non garantito), il periodo di
ammortamento sarà di tre anni e la quota annua di euro 40.000.
11
Valutazioni successive alla iniziale iscrizione: valori del passivo
Prof. Gianluca Risaliti
(2.B.) La successiva valutazione dei valori iscritti nel passivo
Il valore iscritto nel passivo si riduce man mano che il locatario procede al pagamento dei
canoni periodici.
Il canone periodico è composto di due parti:
Quota capitale
Quota interessi
Va a ridurre
progressivamente
l’importo del debito
iscritto nel passivo
Deve essere imputata
a conto economico per
competenza, come
onere finanziario
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
N.B.:
L’imputazione a conto economico degli oneri
finanziari deve avvenire in modo tale da
ottenere un tasso di interesse periodico
costante sulla passività residua
N.B.:
La somma della quota di ammortamento del bene e degli oneri finanziari di competenza,
raramente, coincide con i canoni leasing dovuti nell’esercizio, perciò non è corretto limitarsi a
contabilizzare questi canoni. Ne consegue che è improbabile che, dopo la rilevazione iniziale, gli
importi iscritti all’attivo e quelli iscritti al passivo coincidano
12
Esempio completo di un contratto di leasing rispondente alla prassi italiana
Esempio 4
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
e)
f)
Prof. Gianluca Risaliti
a)
b)
c)
d)
Si considerino le seguenti caratteristiche di un contratto di leasing di un impianto:
Il leasing ha decorrenza 01/01/2010 (Anno «N») e ha una durata quadriennale;
Il bene oggetto di leasing è un impianto che ha una vita economica di 5 anni;
I canoni dovuti sono quattro per un importo di euro 15.000 ciascuno, da pagarsi anticipatamente;
Il locatario ha un’opzione di riscatto del bene esercitabile al 01/01/2014 (Anno «N+4») a un prezzo pari a euro
3.000 (valore più basso del presumibile fair value a quella stessa data);
Il fair value del bene al momento della contrattazione del leasing è pari a euro 56.000;
Non vi sono costi accessori iniziali.
1° step: classificazione
Il contratto soddisfa il 2° e il 3° criterio previsti dal paragrafo 10 dello Ias 17, in quanto:
(a) l’opzione di acquisto è di importo sufficientemente basso e quindi è ragionevole
presumere che sarà esercitata e (b) il leasing copre la «maggior parte» della vita economica
del cespite (più esattamente, copre l’80% della vita economica)
Il contratto va quindi classificato – e trattato contabilmente –
come leasing finanziario
13
Esempio completo (segue)
Prof. Gianluca Risaliti
2° step: individuazione del valore di iniziale iscrizione
Minore tra
Fair value
Tasso di interesse implicito


Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Euro 56.000,00
Valore attuale pagamenti minimi dovuti
Canoni periodici
Opzione di riscatto (in quanto si ritiene
che sarà esercitata)
È quello che soddisfa la seguente uguaglianza:
Valore attuale dei canoni e del prezzo di riscatto
Fair value
15.000 + 15.000x(1+i)-1 + 15.000x(1+i)-2 + 15.000x(1+i)-3 + 3.000x(1+i)-4
56.000,00
Applicando la funzione «TASSO» di Microsoft Excel, si
ottiene una tasso di interesse implicito pari a euro 7,82%
14
Esempio completo (segue)
Canoni/Riscatto
Formula
Prof. Gianluca Risaliti
Anno
Valore attuale
15.000,00
=15.000x(1+0,782)0
15.000,00
N+1 (01/01/2011)
15.000,00
=15.000x(1+0,782)-1
13.912,08
N+2 (01/01/2012)
15.000,00
=15.000x(1+0,782)-2
12.903,05
N+3 (01/01/2013)
15.000,00
=15.000x(1+0,782)-3
11.967,22
N+4 (01/01/2014)
3.000,00
=15.000x(1+0,782)-4
2.219,85
Totale
63.000,00
-
56.000,00
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
N (01/01/2010)
Ovviamente, data la modalità di calcolo del tasso di interesse implicito, il valore attuale dei
pagamenti minimi, non può che essere uguale al fair value (i valori differirebbero solo non fosse
ragionevolmente certo che l’opzione venisse esercitata, poiché in tal caso i pagamenti minimi non
comprenderebbero il valore di riscatto finale, mentre nel calcolo del tasso di interesse implicito si
terrebbe conto anche di questo valore)
Scrittura contabile al momento della stipula
Impianti
a
Debiti v/società di leasing
56.000,00
15
Esempio completo (segue)
Canoni/Riscatto
(A)
Anno
Capitale per
interessi
anticipati (B=E-A)
Interessi
anticipati (C)
Quota capitale
(D=A-C))
Prof. Gianluca Risaliti
3° step: definizione del piano di ammortamento del debito v/ la società di leasing
Debito residuo
(E)
56.000,00
15.000,00
41.000,00
3.207,35
11.792,65
44.207,35
N+1 (01/01/2011)
15.000,00
29.207,35
2.284,84
12.715,16
31.492,19
N+2 (01/01/2012)
15.000,00
16.492,19
1.290,15
13.709,85
17.782,34
N+3 (01/01/2013)
15.000,00
2.782,34
217,66
14.782,34
3.000,00
N+4 (01/01/2014)
3.000,00
-
-
3.000,00
0,00
Totale
63.000,00
-
7.000,00
56.000,00
0,00
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
N (01/01/2010)
Scrittura contabile nel primo anno relativa alla
imputazione del pagamento del canone annuale
Diversi
Debiti v/società di leasing
Interessi passivi
a
Banca
15.000,00
11.792,65
3.207,35
Scritture analoghe si avranno anche negli esercizi successivi
16
Esempio completo (segue)
Prof. Gianluca Risaliti
4° step: definizione del piano sistematico di ammortamento del bene
Poiché si ritiene ragionevolmente sicuro l’esercizio dell’opzione di acquisto, la durata del periodo
di ammortamento è assunta in misura pari alla vita utile, pari nel caso specifico a cinque anni (la
quota annua di ammortamento sarà pertanto pari a euro 11.200,00).
Anno
Costo storico
Ammortamento
Fondo amm.to
Valore residuo
56.000,00
11.200,00
11.200,00
44.800,00
N+1
56.000,00
11.200,00
22.400,00
33.600,00
N+2
56.000,00
11.200,00
33.600,00
22.400,00
N+3
56.000,00
11.200,00
44.800,00
11.200,00
N+4
56.000,00
11.200,00
56.000,00
0,00
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
N
Scrittura contabile nel primo anno relativa alla
imputazione della quota annua di ammortamento
Ammortamento impianti
a
Fondo ammortamento impianti
Scritture analoghe si avranno anche negli esercizi successivi
11.200,00
17
Esempio completo (segue)
Attività
Impianti in leasing
Attività
Attività
Impianti in leasing
Attività
Impianti in leasing
Attività
Impianti in leasing
N.B.:
44.800,00 Debiti v/società di leasing
31/12/2011
33.600,00 Debiti v/società di leasing
31/12/2012
22.400,00 Debiti v/società di leasing
31/12/2013
11.200,00 Debiti v/società di leasing
31/12/2014
-
Debiti v/società di leasing
Passività
44.207,35
Passività
31.492,19
Passività
17.782,34
Passività
3.000,00
Passività
-
Costi
Ammortamento impianti
Oneri finanziari su leasing
Costi
Ammortamento impianti
Oneri finanziari su leasing
Costi
Ammortamento impianti
Oneri finanziari su leasing
Costi
Ammortamento impianti
Oneri finanziari su leasing
Costi
Ammortamento impianti
Oneri finanziari su leasing
31/12/2010
Ricavi
11.200,00
3.207,35
31/12/2011
Ricavi
11.200,00
2.284,84
31/12/2012
Ricavi
11.200,00
1.290,15
31/12/2013
Ricavi
11.200,00
217,66
31/12/2014
Ricavi
11.200,00
-
La dinamica dei valori sopra esposta mostra chiaramente come l’impatto a
livello di conto economico della somma di ammortamenti e oneri finanziari
sia diverso da quello che sarebbe risultato attraverso l’imputazione dei
canoni di leasing
18
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Impianti in leasing
31/12/2010
Prof. Gianluca Risaliti
Sintesi finale: La dinamica dei valori a livello di stato patrimoniale e conto economico
Le operazioni di leasing operativo nei bilanci dei locatari
I locatari non devono rilevare i beni in leasing operativo come attività e passività
2.
Esiste coincidenza tra sostanza dell’operazione e forma giuridica del contratto
3.
Il costo della locazione va ripartito su tutta la durata della locazione in quote costanti
Se vi è un diverso criterio sistematico che
rispecchia le modalità temporali di
godimento dei benefici da parte
dell’utilizzatore (ad esempio in base alle ore
di utilizzo del bene, al numero di unità di
produzione realizzate dal bene, ecc.), si usa
questo criterio
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
1.
Prof. Gianluca Risaliti
Le regole per il trattamento contabile delle operazioni di leasing operativo nelle aziende locatarie:
L’asimmetria tra le somme effettivamente
pagate nell’esercizio e i canoni di
competenza da iscrivere a conto economico
sulla base di un criterio a quote costanti o di
altro criterio sistematico è gestita, secondo i
casi con:
Ratei passivi,
se i canoni pagati sono
inferiori ai canoni di
competenza
Risconti attivi,
se i canoni pagati sono
superiori ai canoni di
competenza
19
Le operazioni di leasing nel bilancio dei locatori
Prof. Gianluca Risaliti
L’analisi del trattamento contabile delle operazioni di leasing nel bilancio delle
aziende locatrici, è articolata nelle seguenti ipotesi:
Azienda locataria
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Azienda che esercita attività
finanziaria consistente nel
concedere in leasing un bene
acquistato da terzi
Azienda che esercita attività
produttiva o commerciale che
concede in leasing un bene da
essa stessa prodotto o
commercializzato
Leasing
finanziario
Leasing
operativo
Leasing
finanziario
Leasing
operativo
Caso 1
Caso 2
Caso 3
Caso 4
20
Caso 1: fattispecie
Società produttrice
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
È una banca o
istituto finanziario
che acquista il
bene su
indicazione del
locatario
Prof. Gianluca Risaliti
Si tratta del «leasing finanziario diretto» («direct financing leasing» o «delle società di leasing»)
Ordinaria
compravendita
Società di leasing
(locatore)
Società utilizzatrice
(locatario)
Leasing finanziario
La società di leasing non lucra un profitto o
una perdita commerciale dall’operazione,
bensì soltanto un provento finanziario
Per la società locataria
l’operazione rappresenta
un’alternativa di finanziamento
21
Caso 1: rilevazione iniziale
Attività
Credito
v/locatario
Proventi finanziari da contratto
Proventi finanziari
derivanti dal contratto
non ancora realizzati
Costi iniziali «capitalizzati»
Investimento netto nel leasing
N.B.:
Definizione: investimento
lordo nel leasing
attualizzato al tasso di
interesse implicito
Spese sostenute per
perfezionare il
contratto (spese legali,
commissioni)
Il «valore residuo garantito» rileva ai fini del calcolo dei pagamenti minimi
dovuti dal locatario e dell’investimento lordo, mentre il «valore residuo non
garantito» rileva soltanto nella determinazione dell’investimento lordo
22
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
L’importo del credito è pari
all’«investimento netto nel leasing»
Investimento lordo nel leasing
Totale dei corrispettivi dovuti
dal locatario (pagamenti
minimi dovuti), incluso il
valore residuo non garantito
Passività
Prof. Gianluca Risaliti
Il bene oggetto
dell’operazione non
compare nel bilancio
del locatore, pur
essendo di sua
proprietà, in quanto
sotto il profilo
sostanziale tutti i
rischi e i benefici sono
trasferiti al locatario
Caso 1: rilevazione iniziale – esempio
Esempio 5
Prof. Gianluca Risaliti
La società di leasing «Alfa S.p.a.» stipula un contratto di leasing finanziario avente a oggetto un
impianto con la società locataria «Beta S.r.l.», con decorrenza 01/01/2013, con le seguenti caratteristiche:
a) l’impianto è acquistato dalla società di leasing presso l’impresa produttrice al prezzo di euro 10.000,00 (fair
value del bene);
b) Il canone annuale di leasing, pagabile posticipatamente (primo canone 31/12/2013), è pari a euro 2.238,93;
c) la durata del contratto di leasing è di cinque anni
d) il valore residuo non garantito è stimato in euro 1.000,00.
Si calcoli:
 Il tasso di interesse implicito;
 L’investimento lordo nel leasing;
 L’investimento netto nel leasing;
 Gli utili finanziari non maturati.
Si presenti, inoltre, la scrittura contabile riguardante la rilevazione iniziale del contratto.
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
1° aspetto: calcolo del tasso di interesse implicito
Si può utilizzare la funzione «TASSO» di Microsoft Excel, con questi parametri:
TASSO(5;-2.238,93;10.000;-1.000;0)
Tasso di interesse implicito = 6,62%
23
Segue esempio
2° aspetto: calcolo dell’investimento lordo nel leasing
Valore residuo non garantito
Prof. Gianluca Risaliti
Pagamenti minimi dovuti dal locatario
11.194,65
1.000,00
Investimento lordo nel leasing
12.194,65
Investimento netto nel
leasing
2.238,93x(1+i)-1 + 2.238,93x(1+i)-2 + 2.238,93x(1+i)-3 +
2.238,93x(1+i)-4 + 2.238,93x(1+i)-5 + 1.000,00x(1+i)-5
10.000,00
Come si può notare, l’investimento netto coincide con il fair value del bene,
ossia con il costo sostenuto dalla società di leasing per l’acquisto del bene
4° aspetto: utili finanziari non maturati
Utili finanziari non maturati
Investimento lordo – investimento netto
2.194,65
5° aspetto: rilevazione contabile iniziale
24
Crediti verso clienti
a
Debiti verso fornitori
10.000,00
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
3° aspetto: calcolo dell’investimento netto nel leasing
Caso 1: valutazione successiva
Quota in conto capitale
Prof. Gianluca Risaliti
Successivamente alla rilevazione iniziale, il locatore dovrà registrare l’incasso dei canoni periodici,
ma, poiché i canoni sono composti di un «quota» in conto capitale e di una «quota» in conto
interessi:
Quota in conto interessi
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Imputata a
Stato Patrimoniale,
a riduzione dell’importo del
credito verso il cliente
Conto Economico,
tra i proventi finanziari
Imputata per competenza economica,
sulla base della durata del leasing e in
base a un criterio razionale e sistematico,
tenendo conto, comunque, del «tasso di
interesse implicito del leasing»
N.B.:
La stima del valore residuo non garantito inclusa nella determinazione
dell’investimento lordo deve essere costantemente rivista e, se si verifica una
svalutazione di tale valore, la ripartizione futura dei proventi finanziari deve
essere rivista e si deve procede a una rettifica anche di quelli già rilevati
25
Caso 1: valutazione successiva – esempio
Esempio 6
Prof. Gianluca Risaliti
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Riprendiamo i dati dell’esempio n. 5:
Investimento lordo nel leasing: euro 12.194,65;
Utili finanziari on maturati: euro 2.194,65;
Investimento netto nel leasing: euro 10.000,00;
Durata del leasing: 5 anni;
Canoni annui posticipati: euro 2.238,93 ciascuno;
Tasso di interesse implicito: 6,62%;
Valore residuo non garantito: euro 1.000,00.
Si presenti quanto segue:
 Il piano di ammortamento del leasing;
 Le scritture contabili del locatore (limitatamente a quella del primo anno);
 La dinamica dei valori a livello di stato patrimoniale e di conto economico per tutta la durata del leasing.
Definizione del piano di ammortamento del leasing
Anno
Canoni/Risc
atto (A)
Capitale per interessi
posticipati (B)
Interessi
posticipati (C)
Quota capitale
(D=A-B)
Inizio
Debito residuo
(E=B-C)
10.000,00
31/12/2013
2.238,93
10.000,00
662,00
1.576,93
44.207,35
31/12/2014
2.238,93
8.423,07
557,61
1.681,32
31.492,19
31/12/2015
2.238,93
6.741,75
446,30
1.792,63
17.782,34
31/12/2016
2.238,93
4949,12
327,63
1.911,30
3.000,00
31/12/2017
2.238,93
3.037,83
201,10
2.037,83
1.000,00
Totale
11.194,65
-
2.194,65
9.000,00
-
26
Segue esempio
Banca
a
Diversi
Prof. Gianluca Risaliti
Scrittura contabile del locatore nel primo esercizio
2.238,93
Crediti v/clienti
1.576,93
Interessi attivi
662,00
La dinamica dei valori a livello di stato patrimoniale e conto economico
Crediti v/clienti
Attività
Crediti v/clienti
Attività
Crediti v/clienti
Attività
Crediti v/clienti
Attività
31/12/2013
Passività
Costi
31/12/2013
8.423,07
Interessi attivi
31/12/2014
Passività
Costi
31/12/2014
6.741,75
Interessi attivi
31/12/2015
Passività
Costi
31/12/2015
4.949,12
Interessi attivi
31/12/2016
Passività
Costi
31/12/2016
3.037,82
Interessi attivi
31/12/2017
Passività
Costi
31/12/2017
A chiusura del contratto
Crediti v/clienti
Impianti
1.000,00
-
a
Crediti verso clienti
662,00
Ricavi
557,61
Ricavi
446,30
Ricavi
327,63
Ricavi
27
Interessi attivi
1.000,00
Ricavi
201,10
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Attività
Caso 3: fattispecie
Prof. Gianluca Risaliti
Si tratta del «leasing finanziario al consumo» («sales-type leasing» )
Società produttrice
Compravendita e
leasing
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
NO!
Società di leasing
(locatore)
NO!
Società utilizzatrice
(locatario)
PROFILO SOSTANZIALE DELL’OPERAZIONE:
Si tratta di una forma di vendita che ingloba un
contratto di leasing; non è una vendita vera e propria, ma è
come se lo fosse, nella sostanza
28
Caso 3: rilevazione iniziale
Profilo «commerciale» dell’operazione
Occorre rilevare il credito iniziale verso il
cliente come nel caso del leasing diretto
Occorre rilevare l’utile o la perdita
derivanti dalla cessione del bene locato
Se il tasso applicato nell’operazione è
particolarmente basso – ciò può
accadere per invogliare il cliente – si
dovrà considerare un tasso di interesse
in linea con quello di mercato
L’utile o la perdita vanno rilevati subito
in quanto è nell’esercizio in cui il inizia il
leasing che si ha la vendita sostanziale
del bene
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Profilo finanziario dell’operazione
Prof. Gianluca Risaliti
Considerata la «sostanza» dell’operazione la rilevazione iniziale riguarda:
29
Caso 3: rilevazione iniziale (segue)
Attività
Passività
Ricavi
Perdita da
cessione bene
locato
Prof. Gianluca Risaliti
Credito
v/locatario
Costi
Utile da cessione
bene locato
Costo del venduto
N.B.:
I «costi diretti iniziali» in questo
caso non rilevano ai fini della formazione
dell’«investimento netto nel leasing», ma
sono portati ad aumentato del «costo del
venduto» e quindi rilevano ai fini della
determinazione dell’utile o della perdita
«commerciale»
Utile/perdita da cessione
Minore tra fair value del bene (prezzo di vendita) e il
valore attuale dei pagamenti minimi garantiti dovuti al
locatore (attualizzati al tasso di mercato)
Costo del bene (di acquisto o produzione)
Costi diretti iniziali
Valore attuale del valore residuo non garantito
30
Costo del venduto
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Ricavo di vendita
Caso 3: rilevazione iniziale – esempio
Esempio 7
Prof. Gianluca Risaliti
La società «A» è specializzata nella produzione di impianti. Molti dei suoi clienti non hanno le
risorse finanziarie per acquisire direttamente gli impianti. Per tale ragione la società «A» offre ai propri clienti la
possibilità di contrarre un leasing. Un esempio di contratto stipulato tra la società e uno dei suoi clienti ha le
seguenti caratteristiche:
(a) Durata del leasing: 8 anni;
(b) Vita utile del bene: 10 anni;
(c) Il leasing decorre dal 01/01/2010 e al termine il bene tornerà al locatore;
(d) I canoni sono posticipati ed esigibili al 31/12 di ogni anno e hanno importo costante;
(e) Il costo di produzione dell’impianto è di euro 100.000,00;
(f) Il produttore sostiene costi diretti iniziale di euro 2.500,00:
(g) Il prezzo di vendita (fair value) dell’impianto è di euro 150.000,00;
(h) Il valore residuo non garantito del bene al termine del contratto è di euro 10.000,00;
(i) Il tasso implicito di interesse del locatore è del 12%.
Si eseguano i calcoli necessari propedeutici alle rilevazioni iniziali e si eseguano le stesse.
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
1° step: classificazione del leasing
Il contratto soddisfa:
(a) il criterio n. 3, in quanto la durata del leasing è pari all’80% della vita utile del bene;
(b) il criterio n. 4, in quanto il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti dal locatario è all’incirca pari
(97%) al fair value del bene stesso,
sicché il contratto deve essere trattato contabilmente come un leasing finanziario.
Per il punto (b), si veda il calcolo di pagina 34
31
Segue esempio
Prof. Gianluca Risaliti
1° step: calcolo dell’importo delle rate del leasing
Si ricorda che:
Fair value
Valore attuale dei pagamenti minimi garantiti
Valore attuale del valore residuo
non garantito
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Per cui, si può affermare che:
Valore attuale dei
pagamenti minimi garantiti
Fair value
Valore attuale del valore
residuo non garantito
?
150.000,00
10.000x(1+0,12)-8
145.961,20
150.000,00
4.038,80
Come si calcolano i canoni annuali del leasing?
Si usa la funzione «RATA» di Microsoft Excel
RATA(Tasso;periodi;valore attuale; tipo) = RATA(0,12;8;-145.961,20;0) = 29.382,36
32
Segue esempio
3° step: rilevazioni contabili iniziali e dinamica dei valori
……
a
Banca
150.000,00
Costi diretti iniziali
a
Banca
2.500,00
Costi del personale
Materiali diretti
Attività
Passività
Impianti
4.038,80
Crediti v/clienti
145.961,20
a
150.000,00 Costi capitalizzati
Costi diretti iniziali
Costi capitalizzati
ex Ias 17
4.038,80
Calcolo costo del venduto
Costo di produzione
Ricavi
Costi di produzione
(3) Capitalizzazione del valore attuale del v.r.n.g.
Impianti
Costi
145.961,20
(4) Rilevazione cessione/Iscrizione iniziale leasing
Crediti v/clienti
a
Ricavi di vendita
145.961,20
Calcolo utile/perdita commerciale
Ricavo di vendita
145.961,20
2.500,00
Costo del venduto
98.461,20
(Valore attuale del v.r.n.g.)
(4.038,80)
Utile commerciale
47.500,00
Costo del venduto
98.461,20
Costi diretti iniziali
150.000,00
2.500,00 Ricavi di vendita
4.038,80
33
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
….
Prof. Gianluca Risaliti
(2) Sostenimento dei costi diretti iniziali
(1) Rilevazione costi di produzione durante ’esercizio
Caso 3: valutazione successiva
Prof. Gianluca Risaliti
Le particolarità del leasing finanziario al consumo emergono solo nella fase iniziale,
poiché per la valutazione valgono le stesse regole del leasing finanziario diretto.
Sarà, quindi, necessario separare le due componenti del canone di leasing
periodico, distinguendo tra
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Quota in conto capitale
Quota in conto interessi
Imputata a
Stato Patrimoniale,
a riduzione dell’importo del
credito verso il cliente
Conto Economico,
tra i proventi finanziari
Si rinvia, pertanto, alla slide
n. 27
34
Casi 2 e 4: Leasing operativi delle società di leasing e dei produttori
Non vi sono particolati differenze tra il caso del leasing operativo diretto
(Caso n. 2) e il caso del leasing operativo al consumo (Caso n. 4), salvo il
fatto del numero dei soggetti coinvolti nell’operazione
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Aspetti contabili
(1)
Poiché i rischi e i benefici non sono trasferiti al locatario, il bene oggetto del leasing
operativo deve rimanere iscritto tra le attività non correnti dello stato patrimoniale del
locatore e sottoposto ad ammortamento (secondo le indicazioni dello Ias 16 o dello Ias 38)
(2)
I proventi derivanti dal leasing devono essere rilevati a quote costanti durante la durata
del leasing, indipendentemente dalla modalità pattuita, salvo vi sia un criterio sistematico
più rappresentativo delle modalità con le quali si fruisce del beneficio derivante dal
possesso del bene (es: in proporzione al numero di ore di utilizzo, al numero di unità
prodotte con quel bene, ecc.)
(3)
I costi diretti iniziali sostenuti dal locatore per la negoziazione e il perfezionamento del
contratto sono aggiunti al valore netto contabile del bene locato e successivamente
ammortizzati con lo stesso criterio sistematico di rilevazione dei proventi della locazione
(non, quindi, con quello adottato per l’ammortamento del bene)
(4)
Nel caso di perdite durevoli di valore, il bene va svalutato in conformità allo Ias 36
Prof. Gianluca Risaliti
Sostanza = forma
Nel leasing operativo non solo la proprietà rimane del bene al locatore,
ma anche tutti i rischi e i benefici a esso connessi
35
Esempio: leasing operativo della società di leasing – profili contabili del locatore
Esempio 8
Prof. Gianluca Risaliti
La società di leasing «A» (locatore) concede in locazione un impianto alla società «Beta S.p.a.»
(locataria) tramite un contratto di leasing operativo, avente le seguenti caratteristiche:
(a) Durata del leasing: 8 anni, con decorrenza 01/01/13;
(b) Vita utile del bene: 10 anni;
(c) Prezzo del bene: euro 100.000,00;
(d) Costi diretti iniziali sostenuti dal locatore: euro 2.000,00;
(e) Canoni di leasing annuali posticipati così strutturati:

anno 2013, euro 18.000;

anno 2014, euro 20.000;

anno 2015, euro 22.000;

Anno 2016, euro 24.000.
Si presentino le rilevazioni contabili del primo anno senza tener conto dell’incidenza dell’Iva.
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Acquisto dell’impianto da parte della società di leasing
Impianti
a
Banca
100.000,00
Sostenimento dei costi iniziali diretti da parte della società di leasing
Costi pluriennali per
leasing operativo
a
Banca
2.000,00
Incasso del primo canone annuale
Banca
a
Locazione attive
18.000,00
36
Segue esempio
Ratei attivi
a
Locazioni attive
Prof. Gianluca Risaliti
Adeguamento delle locazioni attive (criterio del tempo fisico)
3.000,00
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Non essendo stato previsto un criterio sistematico più rappresentativo, le locazioni
sono imputate al conto economico dei singoli esercizi di durata del leasing in base al
«criterio del tempo fisico», ossia ripartendo l’ammontare complessivo delle locazioni
pattuite in quote costanti [21.000=(18.000+20.000+22.000+24.000)/4]
Imputazione quota annuale ammortamento impianto
Ammortamento impianti
a
Fondo amm.nto impianti
10.000,00
Si tiene conto di una vita utile del bene di dieci anni e di un
ammortamento a quote costanti
Imputazione quota annuale ammortamento costi diretti iniziali capitalizzati
Ammortamento costi
pluriennali per leasing
operativo
a
Fondo amm.nto costi
pluriennali per leasing
operativo
500,00
Si tiene conto del diverso criterio di ammortamento basato sulla
ripartizione (a quote costanti) dei proventi della locazioni nel
periodo di durata del contratto (4 anni)
37
L’operazione di «sale and leaseback» (vendita e retrolocazione)

Vende un bene, mobile o immobile,
incassandone il prezzo;
Stipula contestualmente un contratto di
leasing come locataria
Società «XY»:
cedente e locataria

!
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Società di leasing:
acquirente e locatrice

Finalità dell’operazione
Prof. Gianluca Risaliti

Acquista un bene, mobile o immobile,
incassandone il prezzo;
Stipula contestualmente un contratto di
leasing come locatrice
Non quella, da parte della società venditrice/locataria, di acquisire
la disponibilità di un bene fruendo di una soluzione finanziaria
alternativa, ma quella di ottenere immediatamente disponibilità
liquide senza perdere la possibilità di utilizzo di un bene già
posseduto
38
Sale and leaseback: trattamento contabile
Prof. Gianluca Risaliti
Ci sono sostanziali differenze rispetto a quanto viso finora, ma solo per la figura del
cedente/locatario e solo per quanto riguarda l’operazione di vendita.
L’operazione di leasing può configurarsi come:
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Leasing operativo
Leasing finanziario
Il problema fondamentale, quindi, è capire se l’operazione
rappresenta una vendita effettiva o una mera operazione
finanziaria
Se con la vendita si trasferiscono
all’acquirente la maggior parte dei rischi e
dei benefici, mentre il cedente continua a
utilizzare il bene esponendosi solo a parte
dei rischi
Se con la vendita i rischi e dei benefici,
nella sostanza, rimangono in capo al
cedente
39
Leasing operativo
Leasing finanziario
Sales and leaseback «finanziaria» nel bilancio del cedente locatario
Valore contabile = prezzo di vendita
Valore contabile < prezzo di vendita
Valore contabile > prezzo di vendita
Continuità dei
valori
Il bene è mantenuto ai precedenti valori
contabili, la vendita non è rilevata e
quindi la plusvalenza non emerge
A quote costanti, in
base al periodo
In proporzione agli
interessi passivi
Rilevazione della
vendita e quindi
della plusvalenza
Il bene è iscritto al fair value (o al valore
attuale dei pagamenti minimi garantiti), è
rilevata la vendita e la relativa plusvalenza
La plusvalenza deve essere
ripartita lungo tutta la durata del
leasing
40
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Minusvalenza da trattare come
perdita durevole di valore
Nessun particolare problema
Prof. Gianluca Risaliti
Problema: trattamento della differenza tra prezzo di vendita e valore contabile del bene
Sales and lease-back «finanziaria»: esempio
Esempio 9
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
Caso A
Prof. Gianluca Risaliti
La società «A» per sopperire a esigenze di liquidità, poe in essere un’operazione di lease-back
della durata di 6 anni utilizzando un impianto industriale di sua proprietà del costo storico di euro 5.000.000,00,
ammortizzato per euro 2.250.000,00. Il fair value del bene ceduto è pari a euro 3.500.000,00.
Si simulino le conseguenze contabili delle due diverse ipotesi di seguito formulate:
(a) Caso A
La società «A» adotta il principio della continuità dei valori di bilancio.
(b) Caso B
La Società «A», privilegiano la forma giuridica dell’atto rispetto alla sostanza, rileva la cessione del bene e la
relativa plusvalenza, utilizzando il criterio della ripartizione temporale per quote costanti per l’imputazione della
stessa.
Poiché la società opta per la continuità dei valori, la cessione non è rilevata. L’unica
operazione rilevata è il finanziamento.
Ottenimento del finanziamento per stipula del contratto di leasing
Banca
a
Debiti finanziari v/società di leasing
Attività
Impianti (netti)
3.500.000,00
Passività
2.250.000 Debiti finanziari
3.500.000
Negli esercizi successivi saranno rilevati canoni corrisposti, secondo le regole generali, e si
procederà con il piano di ammortamento originario
41
Segue esempio
Prof. Gianluca Risaliti
Caso B
Rilevazione della vendita (non si considera l’Iva)
Diversi
a
Diversi
Banca
3.500.000
Fondo amm.to impianti
2.250.000
Impianti
Plusvalenza
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
a
5.750.000
5.000.000
750.000
Ottenimento del finanziamento per stipula del contratto di leasing
Impianti
a
Debiti finanziari v/società di leasing
3.500.000,00
«Assestamento» della plusvalenza in sede di chiusura del 1° bilancio
Plusvalenza
a
Risconti passivi
625.000
42
Sales and leaseback «operativa» nel bilancio del cedente locatario
P.v. = F.v.
P.v. < F.v.
Non ci sono plusvalenze o minusvalenze da rilevare
P.v. = F.v. > V.c.
Plusvalenze da rilevare subito a conto economico
P.v. = F.v. < V.c.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico
P.v. < F.v. = V.c.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico (*)
P.v. < F.v. > V.c.
P.v. < F.v. < V.c.
P.v. > F.v.
P.v. > F.v. = V.c.
P.v. > F.v. > V.c.
P.v. > F.v. < V.c.
P.v. = V.c.
Non ci sono plusvalenze o minusvalenze da rilevare
P.v. > V.c.
Plusvalenze da rilevare subito a conto economico
P.v. < V.c.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico (*)
V.c. – F.v.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico
F.v. – P.v.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico (*)
Ragioneria Internazionale/Principi contabili internazionali
P.v. = F.v. = V.c.
Plusvalenza da ripartire per la durata del leasing in proporzione ai canoni
P.v. – F.v.
Plusvalenza da ripartire per la durata del leasing
F.v. – V.c.
Plusvalenza da rilevare subito a conto economico
V.c. – F.v.
Minusvalenza da rilevare subito a conto economico
P.v. – F.v.
Plusvalenza da ripartire per la durata del leasing
(*) Salvo che la stessa non sia compensata da canoni di leasing inferiori ai ricorrenti valori di mercato; in tal caso la minusvalenza va ripartita lungo il periodo
atteso di utilizzo del bene
Prof. Gianluca Risaliti
Il trattamento contabile dipende dalle relazioni che possono instaurarsi tra il fair value (F.v.), il
prezzo di vendita (P.v.) e il valore netto contabile (V.c.), potendo verificarsi numerose combinazioni
43
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