Preferenze sociali Ipotesi comportamento individuale Teoria Economica Standard (TES) a) razionali b) ottimi calcolatori I soggetti sono: c) individualisti ed egoisti d) materialisti e) interessati solo all’output Preferenze sociali a) donazione sangue Comportamenti cooperativi/altruistici b) donazioni caritatevoli anonime c) raccolta differenziata d) acquisti mercati etici e eco-sostenibili e) volontariato f) etc. Preferenze sociali Volontariato in Europa Nel Regno Unito ogni anno 23 milioni di persone si dedicano al volontariato, garantendo una forza-lavoro pari a quella di 180.000 lavoratori a tempo pieno.. - I belgi dedicano 5 ore di lavoro a settimana ad attività di volontariato non retribuite, equivalenti nel complesso a circa 200.000 lavoratori a tempo pieno. -In Francia il tempo dedicato al volontariato nel 2002, all’interno di associazioni, equivaleva ad oltre 716.000 lavoratori a tempo pieno. -In Polonia nel 2004 si sono dedicati al volontariato circa 5,4 milioni di cittadini, pari al 18,3% della popolazione. - In Germania 23 milioni di cittadini (36%) sono coinvolti in attività di volontariato. - In Irlanda Il 33% della popolazione irlandese adulta (approssimativamente 1.287.000 di persone) si dedica in qualche modo al volontariato. In Italia tra gli 826 mila volontari italiani il 54% è composto da uomini, il 46% da donne, per lo più di età tra i 30 e i 54 anni. Preferenze sociali Donazione di sangue Italia 1.600.000 donatori di sangue 2.9% della popolazione totale 4.5% della popolazione tra i 18 e i 65 anni Preferenze sociali: raccolta differenziata % di raccolta differenziata Nord 45,5 Centro 22,9 Sud 14,7 Italia 30,6 Altruismo: risultati sperimentali Dictator Game 100 € A x misura dell’altruismo B Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti Donazione media 28.35 Distribuzione asimmetrica left skewed. Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti La maggior parte (36%) da niente o molto poco Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti I risultati variano abbastanza a seconda del setting Non identificato Identificato Se il dittatore viene identificato a) è più probabile dia più di zero a) la moda passa a 50% b)è meno probabile dia più della metà Effetto Pressione sociale Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti I risultati variano abbastanza a seconda della figura del destinatario destinatario normale destinatario benemerito Se il destinatario è benemerito (ad esempio, un ente benefico): a) aumenta donazione media b) diminuisce il numero di chi non da nulla c) aumenta sensibilmente il numero di chi da tutto Altruismo condizionato Dictator Game Christian Engel (2011) Meta analisi di 616 esperimenti, 129 lavori scientifici, 41.433 osservazioni 20813 soggetti sperimentali coinvolti Altri risultati interessanti a) le donne donano più degli uomini b) i giovani meno degli anziani c) gli studenti meno dei non studenti d) gli occidentali meno degli individui che vengono dai PVS Dictator game: risultati di esperimenti sul campo La raccolta di fondi porta a porta assomiglia molto al gioco del DG Esperimenti sul campo: La somma donata varia positivamente se a chiederli è una bella donna (specialmente per i donatori maschi) List e Lucking-Ripley (2002) Della Vigna et al (2009) C’è un effetto di pressione sociale: In una compagnia si annunciava il giorno prima la visita dei addetti alla raccolta dei fondi e le famiglie che aprono la parta si riducono del 15/20 % Se viene fornito anche un biglietto NON DISTURBARE le donazioni diminuiscono del 25% (sono quelle più piccole a diminuire) Ultimatum Game Ultimatum Game 100 € A x B accettazione: L’accordo è stretto Rifiuto: Entrambi prendono zero Ultimatum Game Ultimatum game Due giocatori A e B A Una somma viene data al giocatore A (100 euro). A deve decidere quanto lasciare a B A ha due strategie E divisione equa (50 e 50) D divisione iniqua 99 per sé e 1 per B B può scegliere se accettare la divisione proposta o rifiutarla Se accetta ciascuno prende quanto stabilito da A B A Se rifiuta entrambi prendono niente 50,50 B A 0,0 99,1 R 0,0 Ultimatum Game Ultimatum game sub-game perfect equilibrium A Se entrambi i giocatori fossero egoisti Vi è un solo equilibrio possibile Ad B conviene sempre accettare A lo sa e si comporta di conseguenza B A 50,50 B A 0,0 99,1 R 0,0 Ultimatum Game Ultimatum game risultati sperimentali Predizione teorica: il proponente manda al ricevente la più piccola somma possibile e questi l’accetta perché poco è sempre meglio di niente • Risultati sperimentali: In media offerte fra 30-50% Offerte inferiori al 20% sono rifiutate nella maggior parte dei casi Risultati abbastanza stabili nei vari contesti Non dipendono dall’ammontare delle somme messe in gioco L’anonimato è meno rilevante Ultimatum Game Ultimatum game risultati sperimentali Comportamento del ricevente • Perché rifiuta offerte basse? Avversione per l’iniquità Senso di giustizia Volontà di punire il soggetto che abusa della propria posizione privilegiata Non è interessato esclusivamente all’outcome materiale Ultimatum game I soggetti giudicano le intenzioni degli altri Falk, Fehr, Fischbacher, Economic Inquiry 2003 5/5 game 8 2 0 0 5 5 2/8 game 0 0 8 2 8/2 game 8 2 0 0 8 2 0 0 2 8 0 0 10/0 game 0 0 8 2 0 0 10 0 0 0 2 euro non valgono sempre 2 euro Ultimatum Game Ultimatum game risultati sperimentali Comportamento del proponente • Perché non offre il minimo possibile? Altruismo e/o avversione per l’iniquità Comportamento strategico: vuole minimizzare le probabilità di rifiuto Prevede che il ricevente non sia interessato esclusivamente all’outcome materiale Lui/lei stesso/a non lo sarebbe Neuroeconomics • Sanfey et. al. (2003), Science, 300, effettuano una scansione magnetica di soggetti che giocano l’UG • Offerte molto inique generano un conflitto fra l’area celebrale deputata ai processi cognitivi e razionali e quella deputata ai processi affettivi FMRI celebrale dopo un offerta iniqua La insula cortex, che si sa viene attivata quando il soggetto prova dolore e disgusto; La anterior cingulate (AC), che ha funzioni esecutive e riceve inputs da diverse aree celebrali e “risolve” I conflitti La pre-frontal cortex (DLPFC) che si sa è coinvolta nei calcoli e nella pianificazione; Neuroeconomics Sembrerebbe dopo una offerta iniqua il cervello compia uno sforzo per risolvere il conflitto o fra la volontà di accettare quanto dato dal proponente per il valore del denaro che si riceverebbe o e il dispiacere e il disgusto di essere stati vittima di un’ingiustizia Dictator + Ultimatum Game I SOGGETTI SONO ETEROGENEI: hanno diverse preferenze sociali Alcuni si comportano da HE sono egoisti e si aspettano che gli altri siano ugualmente egoisti Altri sono altruisti puri: tengono conto del benessere degli altri senza condizioni Altri sono reciprocanti ovvero tendono a rispondere positivamente a comportamenti giudicati positivamente e negativamente a comportamenti giudicati negativamente Non contano solo gli outcomes ma anche come gli outcomes si ottengono Le intenzioni degli altri Trust game Fiducia Se tutto fosse osservabile, se le informazioni fossero perfette, se non vi fosse incertezza sul futuro non servirebbe a nulla aver fiducia Ruolo della fiducia a) nei rapporti interpersonali: amici, partner b) nei rapporti economici “una volta bastava una stretta di mano” c) fiducia e capitale sociale: ruolo positivo della crescita nel processo di crescita economica Trust game misura della fiducia X $$ A % of X 3 x (% of X) B Parte di 3 x (% of X) misura della affidabilità Trust game Due giocatori A e B A Una somma viene data al giocatore A (100 euro). A deve decidere quanto lasciare a B A ha due strategie Non fidarsi: non lasciare niente a B Fidarsi: lasciare a B tutta la somma (che verrà moltiplicata per 3 dall’organizzatore) B può scegliere se onorare la fiducia o meno Se onora la fiducia restituirà ad A 150 euro (300/2) Se non onora la fiducia terrà tutto per sè 100,0 B O 150,150 0,300 Trust game Predizioni TES Il secondo giocatore non dovrebbe restituire nulla Il primo giocatore ciò sapendo non dovrebbe passare alcunché Risultati TG generalmente il primo giocatore dà circa il 50% di quanto le è stato dato il secondo giocatore gli assegna poco meno del 50% Maggiore è l’investimento iniziale maggiore è la restituzione finale Trust game Gioco del bene pubblico (PGG) Ogni componente di un gruppo di n persone riceve una somma Y iniziale di denaro. Deve decidere quanto tenerne per sé e quanto x metterne in un fondo comune (che rappresenta il bene pubblico). Quanto viene messo del fondo comune è moltiplicato per m (con 1<m<n) dagli organizzatori e poi diviso fra tutti i membri del gruppo. In presenza di preferenze squisitamente egoistiche, la strategia ottima è quello di non contribuire: è il comportamento noto come free riding; si evita di partecipare alla spesa nella speranza che siano gli altri a provvedere: siccome tutti ragionano allo stesso modo, il bene pubblico non è prodotto m n 1 i Y x i x j n j1 Se m < 1 non ci sarebbe nessun incentivo a cooperare nemmeno congiuntamente (ottimo sociale e ottimo privato coincidono) Se m > n sparirebbe l’incentivo al free riding. La strategia di cooperare sarebbe dominante Gioco del bene pubblico (PGG) se Y = 10, n = 2, m = 1.5 se le uniche alternative disponibili fossero devolvere tutto al fondo comune devolvere nulla 10 *1.5 1 (0,10) 2 (10,0) 10 0 17.5 2 (10 10) *1.5 1 (10,10) 2 (10,10) 10 10 15 2 10 *1.5 1 (10,0) 2 (0,10) 10 10 7.5 2 Gioco del bene pubblico (PGG) Equilibrio di Nash B 0 10 0 10 , 10 17.5 , 7.5 10 7.5 , 17.5 15 , 15 A Ottimo paretiano Dilemma del prigioniero Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali 24 soggetti divisi in 6 gruppi con N=4, Y=20, M=1.6 La contribuzione media all’inizio è alta, ma comincia a decrescere Nell’ultimo periodo, il 55% dei soggetti non dà nulla (x=0) e gli altri molto poco Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali I soggetti iniziano con una volontà cooperativa, ma poi smettono. Perché? Semplicemente apprendono meglio le regole del gioco? Oppure i soggetti sono eterogenei gli egoisti iniziano a non cooperare e così continuano gli altruisti puri, pochi, continuano sempre a cooperare i reciprocanti iniziano a cooperare e poi siccome gli altri non cooperano (sono free riders) li puniscono smettendo a loro volta di cooperare Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali Gioco del bene pubblico e possibilità di punizione Cosa accadrebbe se esistesse un altro modo di punire i devianti? Alla fine di ogni periodo, ogni soggetto può punire i comportamenti non cooperativi degli altri. La punizione è costosa per chi la fa e per chi la riceve La contribuzione media aumenta e raggiunge quasi il massimo Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali i reciprocanti iniziano a cooperare e puniscono chi non lo fa e non smettono di cooperare perché anche gli altri lo fanno gli egoisti iniziano a trovare vantaggioso cooperare perché altrimenti verrebbero puniti gli altruisti puri, pochi, continuano sempre a cooperare Gioco del bene pubblico: risultati sperimentali I soggetti sono eterogenei il comportamento aggregato dipende da composizione del gruppo, dai meccanismi istituzionali che regolano l’interazione fra i soggetti Politica meccanismi istituzionali che favoriscano la cooperazione Neuroeconomics Combina neuroscienze, economia e psicologia per studiare il modo con il quale i soggetti prendono le proprie decisioni Si concentra sul ruolo del cervello quando si prendono decisioni, si analizzano rischi e/o quando si interagisce con altri individui Utilizza vari strumenti di misurazione dell’attività celebrale (risonanza magnetica, PET (tomografia ad emissione di positroni), etc) Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Neuroeconomics • • • Sanfey et. al. (2003), Science, 300, MRI controllo di soggetti che giovcano l’ ultimatum game Offerte molto inique portano ad un conflitto fra i processi cognitivi e affettivi Un’offerta molto iniqua; – – – – The insula cortex, also known to be activated during the experience of pain and disgust The a part of the pre-frontal cortex (DLPFC) known to be involved in planning The anterior cingulate (AC), an “executive function” area that receives inputs from many areas and resolves conflicts among them come se dopo un’offerta iniqua, nel nostro cervello si combatta una lotta per risolvere un conflitto fra il desiderio di accettare la somma per il suo valore materiale e il disgusto non materiale di essere stati trattati ingiustamente. Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Quelle che spingono l’individuo a compiere un’azione perché la trova interessante e gratificante in sé emergono quando l’individuo svolge un’attività perché da essa ottiene un riconoscimento materiale; la soddisfazione deriva non dall’azione in sé, ma dalle sue conseguenze; esempio tipico la retribuzione economica. Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche La TES trascura le motivazioni intrinseche e si concentra su quelle estrinseche Teoria classica dell’offerta di lavoro Il tempo libero ha un costo opportunità che è pari al salario che il soggetto può ottenere sul mercato. Nel decidere quanto lavorare il soggetto deve affrontare un tradeoff fra consumo di tempo e consumo dei beni che il salario perso non lavorando gli permetterebbe di comprare Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Teoria classica dell’offerta di lavoro Se il salario aumenta, aumenta il prezzo del tempo libero, aumenta l’offerta di lavoro salario Al di sopra di un livello di salario e di ore lavorate, l’offerta di salario non aumenta più l’effetto reddito domina quello di sostituzione w’ Ore lavoro Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Se il lavoratore è motivato, lavoratore con vocazione Remunerazione complessiva del lavoratore L = α W + (1-α) M dove W è il salario (motivazione estrinseca) e M è la motivazione intrinseca Problema: la motivazione intrinseca non è osservabile Se un’impresa volesse un lavoratore motivato dovrebbe proporre un salario minore di quello di mercato (se non vi è disoccupazione strutturale) Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Se il lavoratore è motivato, lavoratore con vocazione Se un’impresa volesse un lavoratore motivato dovrebbe proporre un salario minore di quello di mercato (se non vi è disoccupazione strutturale) Se pagherà un salario di mercato assumerà sia lavoratori con vocazione che senza se pagherà un salario più basso assumerà solo lavoratori con vocazione Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Crowding out motivazionale Remunerazione complessiva del lavoratore L = α W + (1-α) M(W) ora la motivazione intrinseca dipende (inversamente) dal reddito se W M Se W aumenta non siamo più sicuri che la remunerazione complessiva aumenta può anche diminuire se l’effetto del salario sulle motivazioni è forte (se l’effetto di crowding out è ampio). Seminario Fondazione Luzzati Competizione e cooperazione nella teoria economica Motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche Crowding out motivazionale Donazione del sangue Un sociologo Inglese Titmuss nel 70 scoprì che il sistema inglese di donazioni gratuite funziona meglio di quello americano di donazioni per denaro Oggi in USA i due circuiti (gratuito e a pagamento) sono nettamente distinti proprio per evitare il CO Asili nido (Gneezy-Rustichini) multa per i genitori ritardatari a) l’introduzione della multa aumentò i ritardi b) la soppressione non li diminuì’