Rtl 102.5, “rapporti con uomini delle cosche”.
Dda perquisisce le redazioni
Gli inquirenti vogliono ricostruire la vicenda di Nicola
Tripodi, presunto boss dell'omonima cosca, il cui unico
reddito risulta provenire dalla società Gest.i.tel, controllata
dell'emittente radiofonica. Che precisa: "Rapporti leciti, non
abbiamo nulla a che vedere con i fatti contestati agli indagati"
di Antonio Massari | 22 aprile 2014
Le redazioni di Rtl sono state perquisite questa mattina dalla Dda di Catanzaro, su richiesta del pm
Pierpaolo Bruni che intende verificare i rapporti tra l’emittente radio e la cosca Tripodi di Vibo
Valentia. Per l’accusa, il capo della cosca è Nicola Tripodi che, secondo risultanze investigative,
ha un’unica ufficiale fonte di sostegno economico: il reddito percepito dalla società Gest.i.tel S.r.l.
di Bergamo, che si occupa di telecomunicazioni fisse. Il capitale sociale della Gest.i.tel. è suddiviso
tra i soci RTL 102,500 Hit Radio e Claudio Rizzo e quindi, secondo l’accusa, la Gest.i.tel. è di fatto
una società del “Gruppo RTL”.
La vicenda della proprietà di Rtl 102,500 era già stata ricostruita in un articolo del maggio dello
scorso anno da Il Fatto Quotidiano, pochi giorni dopo l’arresto di Nicola Tripodi. Negli atti
depositati con l’arresto si legge: “Il boss Nicola Tripodi risulta dipendente della Gesti.tel. S.r.l.
società controllata dalla R.T.L”. E la dda di Catanzaro chiede ai Carabinieri di “riferire e riportare”
le “emergenze procedimentali” sulla vicenda. In altre parole, la Dda indagava sulla assunzione.
L’obiettivo era comprendere perché una società di Rtl – la Gest.I.tel, che si occupa di fabbricare
apparecchiature per le telecomunicazioni, sistemi antifurto e segnalazioni antincendio – abbia avuto
bisogno di assumere il presunto boss della cosca; quali mansioni gli siano state affidate; quali
competenze abbia nel settore. Un altro uomo che – secondo l’informativa della polizia giudiziaria –
è stato assunto da Rtl si chiama Fausto Congestrì. È il fratello di Nicolino Congestrì. Stando agli
atti d’indagine, nel 2011 si stava “organizzando per la costituzione di una Gran Loggia Scozzese
Mediterranea del Sud”. Il punto, però, è un altro. Fausto Congestrì – che allo stato non risultava
indagato – per gli investigatori è un uomo da tenere sotto osservazione. Se non lui direttamente,
quanto meno la sua automobile, una Skoda Fabia dove i Carabinieri di Vibo Valentia, nel 2010,
installano una microspia e intercettano una conversazione con lo stesso Tripodi. I due non parlano
di ripetitori, o scalette radiofoniche, ma di affari nel settore edile a Milano.
I Carabinieri annotano anche – nel 2009 – che “Nicola Tripodi ha costituito la F.C. Global Service
per entrare verosimilmente nei lavori della ricostruzione dell’Aquila”. E aggiungono: “Anche
Fausto Congestrì non risulta estraneo agli interessi di Tripodi e, sempre con maggiore frequenza, si
sposta con quest’ultimo, sia a Caserta che in Abruzzo”. Lo stipendio di Rtl e Gest.i.tel, a quanto
pare, non è sufficiente. Ma andiamo oltre. Il fratello di Fausto Congestrì, Nicolino, era in contatto
con Giuseppe Scopelliti, all’epoca sindaco di Reggio Calabria. I Carabinieri annotano che, tra
Nicolino Congestrì e Scopelliti – anch’egli non indagato – “si era creata un’intesa, nel senso che il
primo cittadino di Reggio Calabria era in procinto di affidargli importanti opere pubbliche nella
città dello Stretto”. Poi aggiungono un ulteriore dettaglio: “Lo stesso sindaco Scopelliti avrebbe
elargito la somma di 600mila euro per l’emittente radio Rtl, che trasmette stagionalmente da Reggio
Calabria”.
RTL: “RAPPORTI LECITI, NULLA A CHE VEDERE CON I FATTI CONTESTATI AGLI
INDAGATI”
Il Gruppo RTL 102.5 ha ricevuto oggi la richiesta di produrre i documenti, relativi ai rapporti di
lavoro intercorsi con persone oggetto di indagine penale. Gli uffici di RTL 102.5 hanno
immediatamente fornito tutta la documentazione richiesta e collaborato pienamente alla connessa
perquisizione. Tutti i documenti forniti attestano la totale liceità dei rapporti da noi intrattenuti.
Per il resto, il Gruppo RTL 102.5 non ha nulla a che vedere con quanto contestato agli indagati.
Ufficio stampa Rtl 102.5
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Rtl 102.5, “rapporti con uomini delle cosche”. Dda