Tutela e gestione integrata delle risorse
idriche:
Lo scenario Comunitario
Giorgio Pineschi
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
La politica europea sulle risorse idriche
L’acqua è un bene primario il cui valore travalica i confini nazionali ed
i problemi connessi alla sua presenza, in difetto o in eccesso, e al
suo inquinamento determinano conseguenze di enorme portata con
implicazioni:
 Economiche
Sviluppo
Sostenibile
 Sociali
 Ambientali
Risposta
Promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche, destinato a soddisfare il fabbisogno attuale,
senza compromettere la capacità per le future generazioni di soddisfare al proprio.
La politica europea sulle risorse idriche
Dalla metà degli anni ’70 si sono registrati numerosi interventi finalizzati
principalmente all’armonizzazione delle normative dei singoli stati membri sul
tema della qualità delle acque superficiali destinate ad utilizzi diversi:
Direttiva 75/440/CEE sulla qualità delle acque superficiali destinate alla
produzione di acqua potabile
Direttiva 76/160/CEE concernente la qualità delle acque di balneazione
Direttiva 78/659/CEE sulla qualità delle acque dolci che richiedono protezione
o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci
Direttiva 79/293/CEE concernente la qualità delle acque destinate alla
molluschicoltura
La politica europea sulle risorse idriche
Successivamente e fino a metà degli anni ’80, la Comunità ha rivolto la sua
attenzione verso la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento idrico provocato
da scarichi di
Sostanze pericolose,
mercurio, cadmio,
esacloroesano
Direttive: 80/68/CEE, 82/176/CEE,
83/513/CEE, 84/491/CEE
Nel ’91 sono state emanate le direttive 91/271/CEE concernente il trattamento
delle acque reflue urbane e 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque
dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
Recepite attraverso il D.Lgs. 152/99
Direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane
Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento
provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
La politica europea sulle risorse idriche
Questa complessa serie di interventi normativi ha originato un sistema
fortemente parcellizato
Solo un approccio complessivo e coordinato dei singoli problemi, frutto di
una visione d’insieme, può consentire il controllo delle fonti
d’inquinamento e il raggiungimento di elevati livelli di tutela ambientale
Una prima volontà di stabilire una politica integrata delle risorse idriche era
contenuta nella Comunicazione della Commissione del 21 febbraio 1996 sulla
politica comunitaria in materia di acque.
La politica europea sulle risorse idriche
La comunicazione del 21 febbraio 1996 espone la nuova impostazione
adottata dalla Commissione Europea sulle protezione delle acque
Obiettivi
 garantire l'approvvigionamento di acqua
potabile per il consumo umano e altri usi
 tutelare e preservare zone dell'ambiente
acquatico
 la limitazione delle catastrofi naturali
Principi
 elevato livello di tutela;
 principio della precauzione;
 azione preventiva;
 correzione dei danni alla fonte;
 principio “chi inquina paga”;
 integrazione nelle altre politiche comunitarie;
 impiego dei dati scientifici e tecnici attualmente
disponibili;
 variabilità delle condizioni ambientali nelle regioni
della Comunità;
 il rapporto costi/benefici;
 lo sviluppo socio-economico della Comunità;
 la cooperazione internazionale;
 la sussidiarietà.
Direttiva 2000/60/CE
“L’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri,
bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale”
Principi ispiratori
 Precauzione
 Azione preventiva
 Chi inquina paga
Principali Strumenti comunitari in materia di
acque
Framework Directive
98/83/EC and 80/68/EEC
« drinking water »
79/869/EEC
« oyster farming waters » *
Directives derived from
96/61/EEC « IPPC »
76/464/EEC
78/659/EC
« fish farming waters » *
80/68/EEC « groundwater » *
76/160/EEC
« bathing waters »
76/464/EEC « dangerous
substances » *
91/676/EEC « nitrates »
91/271/EEC « UWW »
75/440/EEC
« waters intended
for human consumption »
Quality
* Directives to be
incorporated in the
framework directive
environment
of the
Discharges
Integrated management of water quality
Raggiungere lo stato
“buono” per tutte le
acque entro in 31
dicembre 2015
Ampliare la protezione
delle acque, sia
superficiali che
sotterranee
Rendere partecipi i
cittadini delle scelte
adottate in materia
Riconoscere a tutti i
servizi idrici il giusto
prezzo che tenga conto
del costo economico
reale
Obiettivi
Gestire le risorse idriche
sulla base di bacini
idrografici
indipendentemente dalle
strutture amministrative
Procedere attraverso
un’azione che unisca
limiti delle emissioni e
standard di qualità
Tutela e gestione delle acque a livello di bacino idrografico
“ Il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una
serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare in un punto
specifico di un corso d’acqua (lago o la confluenza di un fiume)”
Unità territoriale di riferimento: “Distretto idrografico”
“Area di terra o di mare, costituita da uno o più bacini idrografici
limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere e che
rappresenta la principale unità di gestione dei bacini idrografici”
Stato Membro
Ove opportuno accomuna in un’unico distretto
•bacini di piccole dimensioni e di dimensioni più
grandi
•piccoli bacini limitrofi
Individua i
singoli bacini
idrografici
Assegna i bacini a singoli
distretti idrografici
I distretti e i bacini sono individuati indipendentemente dalle frontiere
amministrative e politiche.
Se un bacino interessa più stati
Distretto internazionale
 Caratterizzazione del distretto
Attività conoscitiva
(art. 5)
 Esame degli impatti delle attività umane
sulla qualità delle acque superficiali e
sotterranee
 Analisi economica dell’utilizzo idrico
Aggiornamento: dopo tredici anni dalla
pubblicazione della direttiva, successivamente
ogni sei
Registro aree protette
(art. 6)
Per ogni distretto dovrà essere istituito un
registro delle aree alle quali è riconosciuta
protezione ai fini della tutela delle acque e
garantire la conservazione degli habitat e
delle specie
• Zone vulnerabili Direttiva 91/676/CEE
• Aree sensibili Direttiva 91/271/CEE
• Aree designate ai fini della Direttiva 92/43/CEE
“Habitat”
Principali
Bacini
idrografici in
Europa
Distretto idrografico
Stato buono al 2015
Obiettivi
Programmi di misure
Misure i base
Requisiti minimi
del programma
Misure supplementari
A complemento
delle misure di base
Monitoraggio dello stato delle acque superficiali e
sotterranee
Visione coerente e globale dello stato
delle acque all’interno di ogni distretto
idrografico
Programmi di monitoraggio
Acque superficiali
Acque sotterranee
Aree protette
Stato ecologico, chimico
Stato chimico, quantitativo
Integrate dalle specifiche contenute
nelle norme comunitarie in base
alle quali le aree protette sono
state create
Allegato V
Piani di gestione dei Bacini idrografici
 descrizione generale delle caratteristiche del distretto;
 la sintesi delle pressioni e degli impatti delle attività umane sui corpi idrici;
 l'elenco e la rappresentazione delle aree protette;
 la mappa delle reti di monitoraggio;
 l'elenco degli obiettivi ambientali per tutti i corpi idrici;
 la sintesi dell'analisi economica;
 la sintesi dei programmi di misure;
 l'elenco delle autorità competenti;
 le procedure per ottenere la documentazione e le informazioni di base.
Possono essere integrati da programmi e da piani di gestione più dettagliati
per sottobacini, settori, problematiche, categoria di acque
REFCOND
BuonoHMWB
stato
2003 Individuazione del
distretto (art. 3)
2004 Analisi del distretto,
esame impatto antropico e Obiettivi
analisi economica (art. 5) ambientali
2006 operatività dei programmi di
monitoraggio (art. 8)
2008 – 2009 programma di misure e piano di
gestione dei bacini idrografici (art. 11 e 13)
2015
Stato dei corpi idrici dei corpi
idrici superficiali
Stato Ecologico
Stato Chimico
Elementi Qualitativi per
la classificazione dello
stato ecologico
Elementi idromorfologici a
sostegno degli elementi biologici
Elementi chimici e fisico-chimici a
sostegno degli elementi biologici
Condizioni di riferimento
Elementi biologici
Definizione Generale dello stato ecologico
Elemento
Stato elevato
Stato buono
Stato sufficiente
Generale
Nessuna alterazione
antropica, o alterazioni
antropiche poco rilevanti, dei
valori degli elementi di qualità
fisicochimica e idromorfologica
del tipo di corpo idrico
superficiale rispetto a quelli di
norma associati a tale tipo
inalterato.
I valori degli elementi di qualità
biologica del corpo idrico
superficiale rispecchiano quelli
di norma associati a tale tipo
inalterato e non evidenziano
nessuna distorsione, o
distorsioni poco rilevanti.
Si tratta di condizioni e
comunità tipiche specifiche.
I valori degli elementi di qualità
biologica del tipo di corpo idrico
superficiale presentano livelli
poco elevati di distorsione dovuti
all'attività
umana,
ma
si
discostano solo lievemente da
quelli di norma associati al tipo
di corpo idrico superficiale
inalterato.
I valori degli elementi di qualità
biologica del tipo di corpo idrico
superficiale
si
discostano
moderatamente da quelli di
norma associati al tipo di corpo
idrico superficiale inalterato.
I valori presentano segni
moderati di distorsione dovuti
all'attività umana e alterazioni
significativamente
maggiori
rispetto alle condizioni dello
stato buono.
Elementi di qualità biologica per i fiumi
Elemento
Stato elevato
Stato buono
Stato sufficiente
Fitoplancton
Composizione tassonomica del fitoplancton che
corrisponde totalmente o quasi alle condizioni
inalterate.
Abbondanza media del fitoplancton totalmente
conforme alle condizioni fisico-chimiche tipiche
specifiche e non tale da alterare significativamente le
condizioni di trasparenza tipiche specifiche.
Fioriture di fitoplancton con frequenza e intensità
conformi alle condizioni fisico-chimiche tipiche
specifiche.
Lievi variazioni nella composizione e abbondanza dei
taxa planctonici rispetto alle comunità tipiche
specifiche. Tali variazioni non indicano nessuna
crescita accelerata di alghe tale da provocare
un'alterazione
indesiderata
della
composizione
equilibrata degli organismi presenti nel corpo idrico o
della qualità fisico-chimica delle acque o dei sedimenti.
Possibile un lieve aumento della frequenza e intensità
delle fioriture di fitoplancton tipiche specifiche.
specifiche.
Composizione dei taxa planctonici che si discosta
moderatamente dalle comunità tipiche specifiche.
Abbondanza moderatamente alterata, che potrebbe
provocare una significativa alterazione indesiderata dei
valori di altri elementi di qualità biologica e fisicochimica.
Possibile un moderato aumento nella frequenza e
intensità delle fioriture di fitoplancton. Possibili fioriture
persistenti nei mesi estivi.
Macrofite e
fitobentos
Composizione
tassonomica
che
corrisponde
totalmente o quasi alle condizioni inalterate.
Nessuna variazione riscontrabile dell'abbondanza
macrofitica e fitobentonica media.
Lievi variazioni nella composizione e abbondanza di
taxa macrofitici e fitobentonici rispetto alle comunità
tipiche specifiche. Tali variazioni non indicano nessuna
crescita accelerata di fitobentos o di forme più elevate
di vita vegetale tale da provocare un'alterazione
indesiderata della composizione equilibrata degli
organismi presenti nel corpo idrico o della qualità
fisico-chimica delle acque o dei sedimenti.
Presenza di gruppi/strati batterici dovuti ad attività
antropiche, che non danneggia la comunità
fitobentonica.
Composizione dei taxa macrofitici e fitobentonici che si
discosta moderatamente dalle comunità tipiche
specifiche e diverge molto di più dallo stato buono.
Evidenti
variazioni
moderate
dell'abbondanza
macrofitica e fitobentonica media.
Gruppi/stati batterici dovuti ad attività antropiche che
possono interferire con e, in talune aree, soppiantare la
comunità fitobentonica.
Macroinvertebrati
bentonici
Composizione e abbondanza tassonomica che
corrispondono totalmente o quasi alle condizioni
inalterate.
Rapporto tra taxa sensibili e taxa tolleranti che non
presenta variazioni rispetto ai livelli inalterati.
Livello di diversità dei taxa invertebrati che non
presenta variazioni rispetto ai livelli inalterati.
Lievi variazioni nella composizione e abbondanza dei
taxa invertebrati rispetto alle comunità tipiche
specifiche.
Rapporto tra taxa sensibili e taxa tolleranti che
presenta lievi variazioni rispetto a livelli tipici specifici.
Livello di diversità dei taxa invertebrati che presenta
lievi variazioni rispetto ai livelli tipici specifici.
Composizione e abbondanza dei taxa invertebrati che
si discosta moderatamente dalle comunità tipiche
specifiche.
Assenti i gruppi tassonomici principali della comunità
tipica specifica.
Rapporto tra taxa sensibili e taxa tolleranti e livello di
diversità che sono sostanzialmente inferiori al livello
tipico specifico e significativamente inferiori allo stato
buono.
Fauna ittica
Composizione e abbondanza della specie che
corrispondono totalmente o quasi alle condizioni
inalterate.
Presenza di tutte le specie sensibili alle alterazioni
tipiche specifiche.
Strutture di età delle comunità ittiche che presentano
segni minimi di alterazioni antropiche e non indicano
l'incapacità a riprodursi o a svilupparsi di specie
particolari.
Lievi variazioni della composizione e abbondanza delle
specie rispetto alle comunità tipiche specifiche,
attribuibili agli impatti antropici sugli elementi di qualità
fisicochimica e idromorfologica.
Strutture di età delle comunità ittiche che presentano
segni di alterazioni attribuibili a impatti antropici sugli
elementi di qualità fisico-chimica o idromorfologica e, in
taluni casi, indicano l'incapacità a riprodursi o a
svilupparsi di una specie particolare che può condurre
alla scomparsa di talune classi d'età.
Composizione e abbondanza delle specie che si
discostano moderatamente dalle comunità tipiche
specifiche a causa di impatti antropici sugli elementi di
qualità fisico-chimica o idromorfologica.
Struttura di età delle comunità ittiche che presenta
segni rilevanti di alterazioni antropiche che provocano
l'assenza o la presenza molto limitata di una
percentuale moderata delle specie tipiche specifiche
specifiche.
Elementi di qualità idromorfologica per i fiumi
Elemento
Stato elevato
Stato buono
Stato sufficiente
Regime
idrologico
Massa e dinamica del flusso e
la risultante connessione con
le acque sotterranee,
rispecchiano totalmente o
quasi le condizioni inalterate.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Continuità del
fiume
La continuità del fiume non è
alterata da attività antropiche;
è possibile la migrazione
indisturbata degli organismi
acquatici e il trasporto del
sedimento.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Condizioni
morfologiche
Caratteristiche del solco
fluviale, variazioni della
larghezza e della profondità,
velocità di flusso, condizioni
del substrato nonché struttura
e condizioni delle zone ripariali
corrispondono totalmente o
quasi alle condizioni inalterate.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità‡ biologica.
Elementi di qualità fisico-chimica per i fiumi
Elemento
Stato elevato
Stato buono
Stato sufficiente
Condizioni
generali
Valori degli elementi fisicochimici che corrispondono
totalmente o quasi alle
condizioni inalterate.
Concentrazioni di nutrienti
entro la forcella di norma
associata alle condizioni
inalterate.
Livelli di salinità, pH, bilancio
dell'ossigeno, capacità e
temperatura di
neutralizzazione degli acidi
che non presentano segni di
alterazioni antropiche e
restano entro la forcella di
norma associata alle
condizioni inalterate.
Temperatura, bilancio
dell'ossigeno, pH, capacità di
neutralizzare gli acidi e salinità
che non raggiungono livelli
superiori alla forcella fissata
per assicurare il
funzionamento dell'ecosistema
tipico specifico e il
raggiungimento dei valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Concentrazioni dei nutrienti
che non superano i livelli
fissati per assicurare il
funzionamento dell'ecosistema
e il raggiungimento dei valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Condizioni coerenti con il
raggiungimento dei valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Inquinanti
sintetici
specifici
Concentrazioni prossime allo
zero e almeno inferiori ai limiti
di rilevazione delle più
avanzate tecniche di analisi di
impiego generale.
Concentrazioni non superiori
agli standard fissati secondo la
procedura di cui al punto
1.2.6, fatte salve le direttive
91/414/CE e 98/8/CE. (< sqa)
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Inquinanti non
sintetici
specifici
Concentrazioni entro la
forcella di norma associata
alle condizioni inalterate
(livello di fondo naturale = bgl).
Concentrazioni non superiori
agli standard fissati secondo la
procedura di cui al punto 1.2.6
( 2 ) fatte salve le direttive
Condizioni coerenti con il
raggiungimento
dei
valori
sopra precisati per gli elementi
di qualità biologica.
Environmental objective “surface waters”
Impact
Ecological status
{
No or
minimal
Slight
HIGH
{
GOOD
{
MODERATE
Major
{
POOR
Severe
{
BAD
Moderate
Courtesy Peter Pollard, Scottish Environment Protection Agency
Accertamento Dello Stato
Ecologico
Elementi di qualità biologica
Valori dei parametri
1
High
IC
Good
IC
Moderate
EQR=
Poor
Valori di riferimento
0
Bad
WFD Monitoring
• il monitoraggio di sorveglianza: per valutare gli effetti
delle misure già presenti al fine di ridurre l’inquinamento
nei corpi idrici e di progettare futuri programmi di
monitoraggio;
• il monitoraggio operativo: per valutare se un corpo
idrico rispetta un determinato standard di qualità, nonché
per valutare qualsiasi variazione dei corpi idrici risultante
dai programmi di misure;
• il monitoraggio di indagine: da effettuare se non si
conoscono le ragioni di eventuali superamenti dei limiti
previsti, oppure se il monitoraggio di sorveglianza indica
che in un corpo idrico gli obiettivi ambientali rischiano di
non essere raggiunti, o, infine, se si è verificato un
inquinamento di tipo accidentale.
Organizzazione della Common Implementation
Strategy per il periodo 2007-2009
Water Directors
Strategic Steering Group
“WFD and Hydromorphology”
Steering of implementation process
Chair: Presidency, Co-chair: Commission
Chair: DE, UK and Commission
Stakeholder Forum
“Water Scarcity and Droughts”
Chair: Commission
Expert Network– Chair: FR/ES/IT
Strategic Steering Group
“WFD and Agriculture”
Chair: FR, UK and Commission
Strategic Co-ordination Group
Art. 21
Committee
Co-ordination of work programme
Chair: Commission
Drafting Group
“Objectives/Exemptions/
Economics”
Chair: Commission and DK
NEW
Climate Changes
Working Group A
“Ecological Status”
Chair: JRC, DE and UK
Working Group D
“Reporting”
Working Group F
“Floods”
Chair: Commission, EEA and FR
Chair: Commission
"GIS” Expert Network
Working Group C
“Groundwater”
Working Group E
“Priority Substances”
Chair: Commission and AT
Chair: Commission
“Chemical Monitoring”
“Chemical Monitoring”
Stakeholders, NGO’s, Researchers, Experts, etc.
WFD
GW
directive
Flood
directive
Direttive “figlie”
Sost.
pericolose
Scarica

Norme sull`ambiente (G. Pineschi) - Associazione Idrotecnica Italiana