ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CERCEMAGGIORE – SEPINO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015 ADOTTATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2015 INTEGRATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 3 GIUGNO 2015 Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività 1 2 INDICE PAGINA Presentazione dell’Istituto Situazione socio-ambientale di Cercemaggiore Situazione socio-ambientale di Sepino Risorse Piano dell’Offerta Formativa 3 3 4 5 Strutture Risorse interne Risorse finanziarie 3 Analisi dei bisogni Linee pedagogiche e didattiche Aggiornamento del POF Valutazione interna dell’Istituto 5 5 7 9 9 10 11 12 Figure di riferimento nell’ambito del Piano di Offerta Formativa 13 Incarichi e funzioni 16 Organigramma alunni 32 Cercemaggiore Sepino 32 33 Docenti assegnati alle classi 34 Personale amministrativo 42 Collaboratori scolastici 42 Orario delle attività 43 Adeguamento del calendario scolastico 43 Modello didattico - organizzativo 44 Il curricolo 45 La valutazione 54 La continuità del processo educativo Valorizzazione delle differenze Il patto di corresponsabilità 58 63 68 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO A partire da quest’ anno scolastico 2014-1015, per via del dimensionamento scolastico, gli istituti comprensivi di Cercemaggiore e di Sepino sono stati accorpati, diventando un unico istituto. L’Istituto Comprensivo è, dunque, costituito dalle scuole dei Comuni di Cercemaggiore e Sepino. L’elaborazione del P.O.F. è stata effettuata dopo aver analizzato la situazione socio-ambientale del territorio in cui si trovano gli istituti, in quanto tali informazioni rivestono un ruolo di fondamentale importanza per l’impostazione del piano stesso. Si è cercato, pertanto di conoscere il contesto in cui la scuola opera, gli alunni, la loro realtà (cognitiva, socio-affettiva, comportamentale) e di esaminare le diverse risorse, materiali e non, della scuola stessa, sulle quali più direttamente opera l’azione programmatoria. SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE Cercemaggiore Il paese sorge a m 957 s.l.m. , sul costone che dal monte Santa Maria domina l’Alta valle del Tammaro. Il centro storico ricorda ancora le sue origini medievali e, camminando per il borgo, si può intuire l’antica struttura urbana, oggi in parte modificata dal passare del tempo e dagli interventi che nella storia sono stati fatti. Il nome Cercemaggiore deriva dal latino volgare “cercea da quercea”, ossia “quercia” con l’aggiunta di maggiore per distinguerla da Cercepiccola, uno dei comuni confinanti. Una corrente di pensiero vorrebbe far risalire Cerce dall’inglese CHURCH , Chiesa, per la presenza in zona dei Sassoni nell’Alto Medioevo. I Sassoni possono essere considerati gli antenati degli Inglesi e difatti l’inglese è una lingua anglo-sassone. Gli studi preliminari sono in corso. Le sue 64 contrade, ancora piene di vita e tradizioni, costituiscono un intreccio di mondi medievali a se stessi, adagiati nella quiete e nelle bellezze paesaggistiche delle vallate sannitiche. La sua struttura economica è quella tipica di un ambiente costituito prevalentemente da piccole aziende agricole a conduzione familiare; sono presenti altresì imprese edili e artigiane, impiegati nella Pubblica Amministrazione, operatori di commercio. Non è assente il fenomeno del pendolarismo, per gli operai che lavorano nei nuclei industriali o per gli operatori scolastici e degli uffici, impiegati nel capoluogo e nei paesi limitrofi. 4 Il tessuto sociale è omogeneo, la comunicazione interfamiliare ed interpersonale utilizza normalmente il dialetto locale; il ruolo educativo all’interno della famiglia, come il rapporto con la scuola, è svolto frequentemente dalla madre. La popolazione residente al 31 dicembre 2014 ammonta a circa 4.000 abitanti di cui circa 1.000 risiedono nel centro urbano. La situazione socio-culturale è contraddistinta dal prevalere della fascia d’età anziana, i giovani vanno diminuendo di anno in anno , anche a causa di un elevato tasso di disoccupazione. Stanno scomparendo le famiglie patriarcali di un tempo e prevale anche qui ormai la famiglia con un ridotto numero di figli. Il fenomeno migratorio, molto vistoso negli anni 50/60, è soprattutto limitato ai lavoratori dell’edilizia che, durante la settimana, prestano la loro opera in altre regioni italiane, rientrando in paese alla fine della settimana oppure ogni quindici giorni. Oggi è inoltre presente un altro fenomeno migratorio, quello dei “giovani migranti alla ricerca del futuro”. La maggior parte dei giovani che decidono di continuare gli studi si iscrivono in università fuori dal Molise e una volta conseguita la laurea decidono di cercare lavoro in altre città italiane e/o del mondo. Al contrario si registra una crescita delle presenze di immigrati, soprattutto di nazionalità rumena. I collegamenti con i centri maggiori (Campobasso e Bojano) sono abbastanza frequenti: i pullman di linea coprono il percorso nel tempo medio di circa 30 minuti e trasportano soprattutto studenti pendolari delle Scuole Secondarie di II grado. Mancano servizi sociali di un certo rilievo e strutture aggreganti a sfondo ricreativo e culturale. Molti avvertono la necessità di uscire dalle realtà di provenienza, frequentando attività sportive e culturali al di fuori del paese. Nondimeno sono presenti sul territorio molti comitati pro-festa e associazioni, sorte per le più svariate finalità, separate tra di loro, creando una frammentazione che non sempre avvicina l’intera comunità. Molto sentito è il culto per la Madonna della Libera; lo scorso anno è stato festeggiato il seicentenario del ritrovamento della preziosa statua lignea, custodita nel santuario, con adiacente convento, a Lei intitolato. Da alcuni anni si pubblica a Cercemaggiore, la rivista bimestrale “Millemetri”. Sepino a) Il contesto territoriale Sepino sorge sopra un colle, a 702 metri di altitudine, ultime propaggini nord-orientali del massiccio del Matese, circondato da verdi boschi, vede racchiusi nel suo nome secoli di storia. Il paese moderno conta circa 2.000 abitanti e sorge sulle rovine di un antico castello medievale: il borgo antico è caratterizzato da vicoli stretti, ben curati. Il paese è abbellito da un'elegante piazza. Sepino ospita perle archeologiche e naturalistiche di particolare interesse: Sepino Altilia è, infatti, la sintesi perfetta di storia e natura nella quale respirare l'aria di un'antica città romana. Il sito è un parco archeologico aperto al pubblico e parzialmente abitato dove è possibile ammirare anche case medievali ancora in uso. Conosciuta con l'appellativo di Altilia, Saepinum sorge all'incrocio del tratturo PescasseroliCandela, attraversato dalle greggi transumanti nei loro spostamenti stagionali, e di un altro piccolo tratturo che scende dalla catena montuosa del Matese e continua in direzione della fascia costiera. 5 Già in epoca sannita il luogo era punto d'incontro e di scambio dei prodotti agricoli con quelli pastorali in occasione delle migrazioni stagionali. Oltre alla sua storia millenaria, che getta le sue radici nell'antica civiltà sannita, Sepino è un paese di cultura che ha dato i natali allo scienziato di fama mondiale Vincenzo Tiberio, precursore della penicillina, a cui è intitolato l’istituto scolastico . I cittadini di Sepino sono legati profondamente al culto di Santa Cristina, della quale la chiesa principale ne conserva alcune reliquie ed ad altre importanti tradizioni, come i caratteristici "Bufù", strumenti della tradizione folklorica locale. Tra le tante risorse presenti nel comune di Sepino, un grosso rilievo va attribuito all' acqua oligominerale che sgorga dalle sorgenti presenti in località Tre Fontane. Le acque delle storiche "Tre Fontane" di Sepino hanno proprietà curative note già duemila anni fa all'epoca dell'antica Altilia Saepinum. Un Municipio romano è sorto, non casualmente, proprio nei pressi della fonte. Il comune ha una forte vocazione agricola con attività a conduzione familiare, dando luogo a produzioni tipiche di nicchia. È inoltre possibile riscontrare attività economiche degne di nota dovuta alle sorgenti di acqua oligominerale. Il trasporto è organizzato per rispondere alle esigenze dei lavoratori che si spostano e alle necessità degli studenti che frequentano le scuole superiori. Il tessuto sociale di questo territorio è rimasto ancorato alle tradizioni tipiche dell’area; sebbene la struttura familiare si sia ridotta in piccoli nuclei, il legame resta sempre forte e regola i rapporti sociali soprattutto tra i più anziani. Il settore turistico fa registrare una certa vivacità grazie all'ambiente, a siti archeologico-artistici e naturalistici e all'agriturismo, sebbene la domanda sia stagionale e tematica. Il territorio, come la maggior parte del territorio molisano, è poco frequentato dal turismo di massa. I giovani che hanno frequentato le scuole superiori, non trovando in loco sbocco professionale o lavorativo in ragione degli studi conseguiti, nella maggior parte dei casi sono costretti a spostarsi o ad abbandonare il territorio. Le attività ludiche e i centri sportivi sono limitati e non sempre rispondenti alle effettive esigenze dei ragazzi . Entrambi i Comuni sono componenti dell’Unione dei Comuni della Valle del Tammaro. RISORSE A. Strutture. L’ ISTITUTO DI CERCEMAGGIORE Il Comune di Cercemaggiore comprende tre plessi, uno centrale e due periferici. PLESSO CENTRALE " CAPOLUOGO" 6 È ubicato nell'edificio scolastico sito in via Fonte Peluzzo, comprende: scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Il piano seminterrato ospita la scuola dell'infanzia e una sezione “Primavera”, una palestra, una cucina ed un locale utilizzato per il refettorio dei bambini della scuola dell'infanzia. Il piano rialzato ospita le cinque classi della scuola primaria, gli uffici amministrativi e la sala per le riunioni collegiali che all’occorrenza diventa laboratorio d’informatica. Sul piano è presente la scala d'emergenza esterna, facilmente accessibile e che garantisce un'evacuazione veloce e sicura. Il primo piano ospita tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, un’aula di laboratorio per le attività di sostegno agli alunni diversabili, un secondo laboratorio di informatica ed una sala per la biblioteca e per le esigenze degli insegnanti. Gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado utilizzano la palestra comunale situata di fronte all'edificio. PLESSO " S. MARCO” L'edificio, situato nell’omonima contrada, ospita la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria. È circondato da un ampio cortile recintato. La struttura esterna è simile a quella del plesso “Marcantonio”, mentre alcuni lavori di adeguamento effettuati la scorsa estate, hanno modificato la struttura interna. La maggior parte delle aule sono situate lungo il perimetro dell’edificio; al centro, dove prima c’era un ampio salone, sono state edificate due aule con le pareti in cartongesso. PLESSO " MARCANTONIO” L'edificio, situato nelle vicinanze dell'omonima contrada in una zona scoperta e soleggiata, ospita la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria. Strutturato su un piano unico, le aule sono ubicate lungo il perimetro dell’edificio con un ampio salone centrale utilizzato per svolgere attività motorie e manifestazioni. Gli spazi esterni recintati e protetti circondano l’intera struttura. L’ ISTITUTO DI SEPINO La scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di primo Grado sono ospitate nel nuovo edificio sito in c.da Colle e inaugurato nel 2009. Le aule, capienti e luminose, sono dislocate su due piani: a piano terra si trova la scuola secondaria di I grado mentre ai due piani sfalsati si trovano la scuola dell’Infanzia, la Primaria e gli Uffici Amministrativi. I docenti e gli alunni possono usufruire anche di una moderna aula multimediale. Sono presenti spazi all’interno dell’edificio che possono essere utilizzati anche per attività ricreative. La scuola dispone di una ampia sala mensa, di cui usufruiscono gli alunni della scuola dell’Infanzia. E’ in costruzione la palestra. b) 7 Risorse interne L'Istituto Comprensivo è dotato di un assetto organizzativo e di supporto funzionale al perseguimento degli obiettivi educativi - didattici e strumentali. La struttura organizzativa si articola sui seguenti livelli: - Dirigente Scolastico: responsabile legale dell'istituto, custode e garante dell’Offerta Formativa. - Personale amministrativo, tecnico e ausiliario: garantisce la qualità delle strutture e il funzionamento delle attività amministrative e burocratiche. - Due Collaboratori per l’istituto di Cercemaggiore e due Referenti per l’istituto di Sepino: coordinano tutte le direttive impartite dal Dirigente. - Un coordinatore della scuola dell’infanzia. - Due responsabili dei plessi Marcantonio e San Marco: uno per la scuola dell’infanzia ed uno per la scuola primaria. - Funzioni strumentali: n°4 coordinatori delle attività previste dal P.O.F. - Collegio dei Docenti: organo collegiale responsabile degli indirizzi didattici. - Consiglio d'Istituto: organo collegiale di programmazione degli indirizzi generali e di controllo . - Referenti di progetti: coordinano le attività previste nei progetti, volte alla programmazione di linee comuni di lavoro. - Team docenti: responsabili della classe (scuola primaria). - Coordinatori del consiglio di classe: docenti che coordinano le attività di programmazione e di gestione della vita delle classi della scuola secondaria di primo grado. - Rappresentanti di classe: genitori che partecipano al processo educativo didattico contribuendo alle diverse scelte in rappresentanza della componente genitori. c) Risorse finanziarie La scuola dispone di finanziamenti per la sperimentazione dell'autonomia da quota spettante (CCNL, CCNI, C.M. 194/99 ), riferiti a: Fondo dell'Istituzione scolastica; Potenziamento autonomia 2013/2014; Formazione aggiornamento autonomia; Piano dell'offerta formativa; 8 Progetti speciali finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione; I fondi che il Ministero della Pubblica Istruzione assegna alla Istituzione Scolastica sono utilizzati per: realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi; garantire il normale funzionamento amministrativo generale; garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell'Istituto. I fondi sono distribuiti fra i tre ordini di scuole dell'Istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del numero delle classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di alunni disabili. L'istituzione scolastica , avrà cura di richiedere ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti ai vari Enti Territoriali: COMUNE, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative che coinvolgono i tre ordini di scuola (mostre finali, manifestazioni sportive, visite guidate, etc, ). Provincia, Regione, Ministeri, etc. ) per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale ( consulenze, gemellaggi; progetti, etc. ). Soggetti privati, sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni e alle famiglie. Le famiglie degli alunni contribuiranno alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, limitatamente a: visite guidate e viaggio d'istruzione e di integrazione culturale; eventuali particolari attività di arricchimento dell'offerta formativa che richiedono un consistente impiego di risorse finanziarie. In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie tengono conto delle diverse situazioni socioeconomiche delle stesse in modo da non costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. Il fondo d'Istituto e comunque ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni straordinarie del personale, sono destinati a : valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistenti nei tre ordini di scuola; migliorare l'organizzazione complessiva dell'Istituto; sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro; 9 riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche iniziative; promuovere e sostenere l'aggiornamento professionale del personale, valorizzare il lavoro articolato del personale A.T.A. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA …la scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. …La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo”… le spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. [Essa] raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze. Dunque il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012). In linea con le indicazioni sopra citate, si è articolata l’offerta formativa che ha preso spunto dall’analisi dei bisogni formativi degli alunni, stabilendo così le linee guida pedagogiche e didattiche, le strategie di intervento e i criteri di valutazione. 1) Analisi dei bisogni formativi degli alunni Nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’istruzione e della formazione generale dell’alunno adolescente la scuola finalizza i propri interventi per rispondere ai seguenti bisogni: 10 Necessità di gestire positivi rapporti con coetanei e adulti Necessità di acquisire adeguate capacità di valutazione Necessità di acquisire un adeguato senso civico Necessità di conseguire competenze essenziali Necessità di acquisire il desiderio di migliorarsi attraverso l’apprendimento permanente (saper pensare per saper fare) Necessità di essere orientati nella scelta della scuola superiore Per rispondere ai bisogni formativi che sono emersi dall'analisi del territorio, dagli indicatori socioeconomici o che sono stati evidenziati nei numerosi incontri con gli operatori che lavorano sul territorio e con le famiglie degli allievi, il Collegio dei Docenti ha individuato le linee pedagogiche e didattiche che seguono. 2) Linee pedagogiche e didattiche 1. Ogni alunno viene accolto con fiducia e stima, rispettando le sue esigenze affettive, culturali, etiche. 2. La scuola si affianca alla famiglia per l’educazione dei ragazzi con atteggiamento di collaborazione responsabile. 3. La socializzazione va intesa come: apprendimento, sviluppo del proprio bagaglio culturale, comprensione della società in cui viviamo attraverso la collaborazione e il reciproco scambio di conoscenze; questo modo di lavorare consente ai ragazzi, a qualsiasi comunità appartengano, di stare insieme e di vivere nell'ambiente scolastico una utilissima esperienza di vita democratica. 4. Le regole di convivenza e di comportamento date dalla scuola non devono essere intese come mera costrizione, ma come strumento che, nella correttezza dei rapporti interpersonali, consente a tutti condizioni ottimali di lavoro. 5. Ogni insegnante si sente impegnato nel proporre a tutti gli allievi l'acquisizione di fondamentali competenze trasversali che promuovano la maturazione sociale della persona. Tali competenze scelte dal collegio sono indicate come obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline ed hanno tutte una particolare valenza orientativa. 6. La programmazione tiene conto degli obiettivi e della gradualità degli stessi, della realtà psicologica e delle potenzialità di ogni ragazzo, delle risorse e dei tempi di apprendimento. 7. II controllo dell’apprendimento deve avvenire con scadenze, strumenti e giudizi atti a suscitare, nell'alunno capacità di autovalutazione e, nel docente, verifica del proprio lavoro. 8. Le attività di integrazione del curricolo hanno lo scopo prevalente di: sostenere la motivazione, evitare il livellamento, approfondire le varie aree disciplinari, collegare le conoscenze acquisite. 9. Lo studio personale a casa e i vari momenti operativi in classe hanno lo scopo di favorire sia l'acquisizione di un metodo di lavoro autonomo sia il consolidamento di strutture mentali e operative, pre-requisiti alle conoscenze successive. 10. Il Consiglio di Classe e i Team Docenti sono l'organo fondamentale entro il quale si organizza, si attiva e si verifica ogni azione scolastica. 11 AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA La redazione attuale del P.O.F. riflette il cambiamento avvenuto in seguito all’accorpamento degli Istituti Comprensivi di Cercemaggiore e di Sepino. È stata effettuata innanzitutto un’analisi dei Piani dell’Offerta Formativa di questi due istituti per giungere ad una sintesi. Nel corso del corrente anno, inoltre, il P.O.F. è stato aggiornato ed integrato anche mediante apposite "consultazioni" che hanno coinvolto: Il Collegio dei Docenti; Il Consiglio d'Istituto; I consigli di interclasse, intersezione e di classe; I rappresentanti dei genitori; La Commissione “Valutazione e Miglioramento”; Il P.O.F. anche in futuro potrà essere rivisto e/o integrato a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli alunni, le famiglie o gli operatori. Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento sono predisposte, eventualmente anche su propria iniziativa, dal Dirigente e dai Docenti nominati in qualità di Funzioni Strumentali. Il P.O.F. è controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi, realizzata mediante strumenti diversificati: • autoanalisi dei diversi team di docenti impegnati nelle attività; • analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione oggettiva; • analisi della congruenza fra obiettivi del Piano e risultati raggiunti da svolgersi in sede di Collegio dei docenti e dei consigli dei tre ordini di scuola, per gli aspetti di rispettiva competenza; • questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l'accettazione dell'organizzazione didattica; • incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto. 12 VALUTAZIONE E MONITORAGGIO P O F OBIETTIVI A LUNGO TERMINE OBIETTIVI SPECIFICIE ATTIVITA’ REDAZIONE POF DI Incontri periodici per la revisione del P.O.F. Valutazioni periodiche con questionari Redazione questionari di monitoraggio progetti Valutazioni con questionari e produzione tabelle e grafici Redazione questionari di monitoraggio progetti Valutazioni finali con questionarie produzione di tabelle e grafici documentati attraverso presentazione grafica e multimediale MODALITA’ DI VERIFICA ISTITUTO MONITORAGGIO PROGETTI IN ITINERE MONITORAGGIO FINALE DEI PROGETTI 13 Figure di riferimento nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NOMINATIVO TITOLO 1 DI BIASE Sergio PRIMO COLLABORATORE 2 MORENA Nadia SECONDO COLLABORATORE COORDINATORI REFERENTI dei plessi scolastici PLESSO NOMINATIVI 1 SEPINO – Primaria ARCARI Giovanna 2 SEPINO – Secondaria DI MATTEO Maria Grazia SCUOLA SECONDARIA COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE CLASSI COMUNE NOMINATIVO 1 PRIMA A Sepino CAMPANELLA Marisa 2 SECONDA A Sepino PAOLETTI Maria Antonietta 3 TERZA A Sepino MEROLA Vincenzo 4 PRIMA A Cercemaggiore IZZO Iole 5 SECONDA A Cercemaggiore CERIO Carmela 6 TERZA A Cercemaggiore CARRIERO Stefania 7 PRIMA B Cercemaggiore MORENA Nadia 8 SECONDA B Cercemaggiore MORENA Nadia 9 TERZA B Cercemaggiore DI MARIA Maria COORDINATORI DI SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO COMUNE NOMINATIVO 1 CENTRO Sepino LERZA Amelia 2 CAPOLUOGO Cercemaggiore RICCI Esterina 3 QUARTARELLA Cercemaggiore CIOCCA Carmela 4 MARCANTONIO Cercemaggiore TESTA Angela COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE TECNICA (Cercemaggiore e Sepino) 1 RICCI Esterina COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE COMPLETA PLESSO NOMINATIVI 1 CERCEMAGGIORE RICCI Esterina 2 SEPINO LERZA Amelia COORDINATORI DI SCUOLA PRIMARIA PLESSO COMUNE NOMINATIVO 1 CENTRO Sepino ARCARI Giovanna 2 CAPOLUOGO Cercemaggiore DI BIASE Sergio 3 SAN MARCO Cercemaggiore ORLANDO Paola 4 MARCANTONIO Cercemaggiore DI FLORIO Mariangela COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE TECNICA PLESSO NOMINATIVI 1 CERCEMAGGIORE DI BIASE Sergio 2 SEPINO ARCARI Giovanna COORDINATORI DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE COMPLETA PLESSO COMUNE NOMINATIVO 1 CENTRO Sepino ARCARI Giovanna 2 CAPOLUOGO Cercemaggiore DI BIASE Sergio 3 SAN MARCO Cercemaggiore ORLANDO Paola 4 MARCANTONIO Cercemaggiore DI FLORIO Mariangela PLESSO CERCEMAGGIORE SEPINO TUTOR DOCENTI IMMESSI IN RUOLO NOMINATIVI RICCI Esterina LERZA Amelia 1 PLESSO SEPINO TUTOR TIROCINANTI UNIVERSITARI NOMINATIVI ARCARI Giovanna, CHIARIZIA Maria Cristina 1 PLESSO CERCEMAGGIORE RESPONSABILE SERVIZIO BIBLIOTECA NOMINATIVI CARRIERO STEFANIA 1 PLESSO TUTTI COMMISSIONE CURRICOLI E VALUTAZIONE NOMINATIVI DOCENTI VARI 1 PLESSO TUTTI COMMISSIONE VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO NOMINATIVI DOCENTI VARI 1 PLESSO TUTTI 1 PLESSO TUTTI 1 2 3 4 FUNZIONI STRUMENTALI AREA NOMINATIVI Pof ,Autovalutazione ORLANDO Paola Curricoli , Aggiornamento e Valutazione CARRIERO Stefania Prevenzione Disagio e Sostegno Alla Persona ANTINOLFI Rossella,IANNONE Marcella Rapporti con Il Territorio,Orientamento, Continuita’ DI MARIA Maria 1 2 COMMISSIONE BES E PAI NOMINATIVI DOCENTI VARI COORDINATORE DOCENTI DI SOSTEGNO NOMINATIVI 1 DOCENTE INCARICHI E FUNZIONI SULLA SICUREZZA SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 PLESSO CAPOLUOGO DI CERCEMAGGIORE nominativi 1. Annibale ROCCO DS 2. Sergio DI BIASE 3. Nadia MORENA 4. Esterina RICCI 5. Nicandrina VICCIONE 6. Carmela CERIO nominativi 1. Anna ROSA 2. Nicolina VARRIANO attività e funzioni esplicitazione dei compiti e delle responsabilità a) Coordinatore delle operazioni di a) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e evacuazione e di primo soccorso, fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione emana l’ordine di evacuazione; dell’intervento. b) controllo delle operazioni di b) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo evacuazione; ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie c) effettua le chiamate di soccorso. di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà, il tutto in relazione alla formazione ricevuta; c) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture FORMAZIONE ART. 37 esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente). attività e funzioni a) Diffonde l’allarme generale l’ordine di evacuazione; esplicitazione dei compiti e delle responsabilità e a) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo le modalità acquisite durante la formazione; b) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle b) effettua le chiamate di soccorso; emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle 3. Maria Libera TESTA 4. Silvana NARDACCHIONE 5. Carolina SANZO’ 6. Giovanni CIRELLI c) interrompe l’alimentazione del l’energia elettrica e della centrale termica; d) controlla MENSILMENTE l’interruttore differenziale; Giovanni CIRELLI e) controlla SEMESTRALMENTE l’efficienza degli estintori e degli idranti; ( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE ) Giovanni CIRELLI c) d) f) controlla GIORNALMENTE le uscite di sicurezza e la praticità dei e) percorsi di fuga interni ed esterni dell’edificio; Anna ROSA Maria Libera TESTA Silvana NARDACCHIONE f) Carolina SANZO’ FORMAZIONE ART. 37 strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente); interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto all’ingresso della centrale stessa; verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo successivo riarmo; controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico. Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente eseguita da ditta specializzata; verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali ostacoli. nominativi 1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO 2. Silvana NARDACCHIONE attività e funzioni DIVERSAMENTE ABILI esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al termine dell'emergenza. Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo, insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno. Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra, con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione (con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto) come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori), l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di abbandonare l'edificio. Al segnale di cessato allarme: riaccompagna il disabile alla propria postazione. nominativi 1. Carmela Rita CAPALDO 2. Teresa DE MICHELE 3. Giovannina TESTA 4. Esterina RICCI 5. Carolina SANZO’ attività e funzioni INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza. L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve: raggiungere l'infortunato prestando le prime cure; comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico, al Responsabile delle emergenze; contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni. E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari (in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in caso di trasporto con autovettura. In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve: interrompere immediatamente la propria attività; collaborare insieme agli altri componenti della squadra di emergenza alle operazioni di sfollamento; assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati; contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni; raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata completata l'evacuazione. L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza. Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di pronto soccorso. SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 PLESSO DI MARCANTONIO nominativi 1. Mariangela DI FLORIO 2. Liliana ROSA 3. Candida DE FILIPPIS nominativi 1. Mariangela DI FLORIO 2. Liliana ROSA 3. Candida DE FILIPPIS 4. Rosario FANELLI attività e funzioni esplicitazione dei compiti e delle responsabilità a) Coordinatore delle operazioni di a) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e evacuazione e di primo soccorso, fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione emana l’ordine di evacuazione; dell’intervento. b) controllo delle operazioni di b) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo evacuazione; ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie c) effettua le chiamate di soccorso. di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà, il tutto in relazione alla formazione ricevuta; c) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture FORMAZIONE ART. 37 esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente). attività e funzioni a) Diffonde l’allarme generale l’ordine di evacuazione; esplicitazione dei compiti e delle responsabilità e a) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo le modalità acquisite durante la formazione; b) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle b) effettua le chiamate di soccorso; emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti c) interrompe l’alimentazione del indicazioni: l’energia elettrica e della centrale descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza termica; (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano d) controlla l’interruttore Rosario FANELLI MENSILMENTE differenziale; e) controlla SEMESTRALMENTE l’efficienza degli estintori e degli idranti; ( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE ) Rosario FANELLI c) d) f) controlla GIORNALMENTE le uscite di sicurezza e la praticità dei e) percorsi di fuga interni ed esterni dell’edificio; Rosario FANELLI Mario CIOCCA FORMAZIONE ART. 37 f) interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente); interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto all’ingresso della centrale stessa; verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo successivo riarmo; controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico. Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente eseguita da ditta specializzata; verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali ostacoli. nominativi 1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO attività e funzioni DIVERSAMENTE ABILI esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al termine dell'emergenza. Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo, insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno. Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra, con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione (con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto) come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori), l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di abbandonare l'edificio. Al segnale di cessato allarme: riaccompagna il disabile alla propria postazione. nominativi 1. Liliana ROSA 2. Rosario FANELLI attività e funzioni INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza. L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve: raggiungere l'infortunato prestando le prime cure; comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico, al Responsabile delle emergenze; contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni. E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari (in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in caso di trasporto con autovettura. In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve: interrompere immediatamente la propria attività; collaborare insieme agli altri componenti della squadra di emergenza alle operazioni di sfollamento; assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati; contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni; raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata completata l'evacuazione. L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza. Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di pronto soccorso. SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 PLESSO DI SAN MARCO QUARTARELLA nominativi 1. Paola ORLANDO 2. Giuseppina PERSICHELLI 3. Maria PERUGINI 4. Carmela CIOCCA nominativi 1. Marcella IANNONE 2. Natalina MANCINO 3. Carmela CIOCCA 4. Maria Lucia RUSSO 5. Salvatore DI BONA attività e funzioni esplicitazione dei compiti e delle responsabilità d) Coordinatore delle operazioni di d) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e evacuazione e di primo soccorso, fornisce ai soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione emana l’ordine di evacuazione; dell’intervento. e) controllo delle operazioni di e) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo evacuazione; ordine e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie f) effettua le chiamate di soccorso. di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà, il tutto in relazione alla formazione ricevuta; f) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture FORMAZIONE ART. 37 esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente). attività e funzioni g) Diffonde l’allarme generale l’ordine di evacuazione; esplicitazione dei compiti e delle responsabilità e g) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo le modalità acquisite durante la formazione; h) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle h) effettua le chiamate di soccorso; emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti i) interrompe l’alimentazione del indicazioni: l’energia elettrica e della centrale descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza termica; (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano j) controlla MENSILMENTE l’interruttore differenziale; Maria Lucia RUSSO k) controlla SEMESTRALMENTE l’efficienza degli estintori e degli idranti; ( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE ) Salvatore DI BONA i) j) l) controlla GIORNALMENTE le uscite di sicurezza e la praticità dei k) percorsi di fuga interni ed esterni dell’edificio; Maria Lucia RUSSO Salvatore DI BONA FORMAZIONE ART. 37 l) interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente); interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto all’ingresso della centrale stessa; verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo successivo riarmo; controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico. Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente eseguita da ditta specializzata; verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali ostacoli. nominativi 1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO 2. Maria Lucia RUSSO attività e funzioni DIVERSAMENTE ABILI esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al termine dell'emergenza. Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo, insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno. Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra, con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione (con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto) come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori), l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di abbandonare l'edificio. Al segnale di cessato allarme: riaccompagna il disabile alla propria postazione. nominativi 1. Paola ORLANDO 2. Salvatore DI BONA attività e funzioni INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO esplicitazione dei compiti e delle responsabilità L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza. L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve: raggiungere l'infortunato prestando le prime cure; comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico, al Responsabile delle emergenze; contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni. E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari (in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in caso di trasporto con autovettura. In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve: interrompere immediatamente la propria attività; collaborare insieme agli altri componenti della squadra di emergenza alle operazioni di sfollamento; assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati; contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni; raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata completata l'evacuazione. L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza. Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di pronto soccorso. SCHEDA DEGLI INCARICHI A.S. 2014-2015 DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 PLESSO DI SEPINO nominativi attività e funzioni 1. Maria Grazia DI MATTEO g) Coordinatore delle operazioni di g) Emana l’ordine di evacuazione, coordina le relative operazioni e fornisce ai evacuazione e di primo soccorso, soccorritori le informazioni necessarie all’ottimizzazione dell’intervento. emana l’ordine di evacuazione; h) controlla che le operazioni di evacuazione si svolgano con il massimo ordine h) controllo delle operazioni di e celerità, sorveglia affinché non si creino intralci lungo le vie di emergenza evacuazione; e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà, il tutto in relazione i) effettua le chiamate di soccorso. alla formazione ricevuta; i) segnala telefonicamente situazioni di emergenza alle strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: 2. Giovanna ARCARI 3. Maria Cristina CHIARIZIA esplicitazione dei compiti e delle responsabilità FORMAZIONE ART. 37 descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente). nominativi attività e funzioni 1. Angiolino ARIENZALE m) Diffonde l’allarme generale e l’ordine m) Diffonde l’ordine di evacuazione impartito dal coordinatore, secondo le 2. Adelina DI PIO di evacuazione; 3. Angiolina FICOCELLI 4. Paolo MUCCI n) effettua le chiamate di soccorso; esplicitazione dei compiti e delle responsabilità modalità acquisite durante la formazione; n) segnala telefonicamente, su indicazione del Coordinatore delle emergenze o di un suo incaricato, situazioni di emergenza alle strutture esterne di soccorso pubblico , fornendo le seguenti indicazioni: o) interrompe l’alimentazione del l’energia elettrica e della centrale termica; descrizione del tipo di incidente che ha determinato l'emergenza (incendio, esplosione, infortunio, ecc.); entità dell'incidente e sua localizzazione all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); esatta ubicazione della scuola (via, numero civico, città); p) controlla MENSILMENTE l’interruttore o) differenziale; Angiolino ARIENZALE q) controlla SEMESTRALMENTE l’efficienza degli estintori e degli p) idranti; ( CORSO ANTINCENDIO 8 ORE ) Paolo MUCCI q) r) controlla GIORNALMENTE le uscite di sicurezza e la praticità dei percorsi di fuga interni ed esterni dell’edificio; 1. Angiolino ARIENZALE 2. Adelina DI PIO 3. Angiolina FICOCELLI 4. Paolo MUCCI FORMAZIONE ART. 37 r) stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di feriti o personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente); interrompe l’erogazione dell’energia elettrica, azionando l’interruttore generale del quadro generale e interrompe l’afflusso del combustibile alla centrale termica azionando il pulsante di emergenza posto all’ingresso della centrale stessa; verifica l’efficienza degli interruttori differenziali con prova mensile di intervento mediante pressione sul pulsante di test individuato sul differenziale, la verifica dello scatto dell’interruttore e il suo successivo riarmo; controlla almeno semestralmente che gli estintori e gli idranti siano efficienti e funzionanti, in particolare che la targhetta degli estintori risulti aggiornata nella revisione e che l’estintore risulti carico. Consulta l’apposito registro di manutenzione sia degli estintori che degli idranti e verifica che la manutenzione sia stata effettivamente eseguita da ditta specializzata; verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; in particolare verifica che le porte di emergenza non siano chiuse a chiave e siano sempre apribili dall’interno attraverso il maniglione antipanico; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali ostacoli. nominativi attività e funzioni esplicitazione dei compiti e delle responsabilità 1. INSEGNANTI DI SOSTEGNO DIVERSAMENTE ABILI L'addetto all'assistenza disabili aiuta nel corso di un'emergenza, la persona disabile o infortunato alla quale è stato preventivamente assegnato, ad evacuare dall'edificio scolastico, accompagnandola al punto di raccolta esterno, dove resterà, a disposizione della stessa, fino al termine dell'emergenza. 2. Angiolino ARIENZALE 3. Adelina DI PIO 4. Angiolina FICOCELLI 5. Paolo MUCCI Al segnale di allarme o su segnalazione dagli addetti alla gestione delle emergenze, l'addetto all'assistenza disabili e/infortunato deve raggiungere immediatamente il disabile e/o infortunato e condurlo, insieme ad altro incaricato se la persona è totalmente incapace di collaborare da un punto di vista motorio, al punto di raccolta esterno. Qualora il trasporto del disabile possa avvenire senza ostacolare il corretto deflusso degli occupanti la scuola e in assenza di barriere architettoniche (es. ragazzo su sedia a rotelle, in un locale al piano terra, con uscita di emergenza dotata di scivolo) non è necessario adottate alcuna ulteriore cautela. Qualora invece il trasporto ostacoli l'evacuazione (con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto) come ad esempio la discesa di scale (è vietato l'uso di ascensori), l'addetto conduce la persona in prossimità dell'uscita di piano dove attende l'evacuazione della restante parte dei presenti prima di abbandonare l'edificio. Al segnale di cessato allarme: riaccompagna il disabile alla propria postazione. nominativi attività e funzioni esplicitazione dei compiti e delle responsabilità INFORTUNATI E PRIMO SOCCORSO L'addetto al primo soccorso interviene in presenza di un'emergenza sanitaria (infortunio, malore, svenimento, ecc.). La sua attività viene prestata anche nei confronti delle persone (es. genitori) che essendo presenti nella scuola a vario titolo, necessitano di assistenza. L'addetto al primo soccorso venuto a conoscenza di una situazione di emergenza sanitaria (es. allievo che accusa un malore) deve: 1. Maria Grazia DI MATTEO 2. Giovanna ARCARI 3. Maria Cristina CHIARIZIA 4. Nicolina PEDICINO 5. Marisa CAMPANELLA 6. Maria Antonietta PAOLETTI 7. Angiolino ARIENZALE 8. Adelina DI PIO 9. Angiolina FICOCELLI 10. Paolo MUCCI CORSO DI PRIMO SOCCORSO 12 ORE + AGGIORNAMENTO TRIENNALE 4 ORE raggiungere l'infortunato prestando le prime cure; comunicare l'accaduto, anche avvalendosi di personale scolastico, al Responsabile delle emergenze; contattare, se necessario i soccorsi sanitari esterni. E' obbligo dell'addetto al primo soccorso, assistere l'infortunato fino alla presa in carico da parte del personale dell'autoambulanza, dei famigliari (in caso di minori), del medico curante o del personale ospedaliero in caso di trasporto con autovettura. In caso di allarme (evacuazione generale dell'edificio), l'addetto deve: interrompere immediatamente la propria attività; collaborare insieme agli altri componenti della squadra di emergenza alle operazioni di sfollamento; assicurare l'assistenza ad eventuali infortunati; contattare se necessario i soccorsi sanitari esterni; raggiungere il punto di raccolta esterno solo dopo che è stata completata l'evacuazione. L'incaricato al primo soccorso si tiene aggiornato sui prodotti chimici eventualmente utilizzati nella scuola e raccoglie le schede di sicurezza. Almeno un incaricato, denominato Responsabile cassette di primo soccorso, provvede al controllo periodico (mensile) della cassetta di pronto soccorso. POPOLAZIONE SCOLASTICA Cercemaggiore SCUOLA DELL’INFANZIA DENOMINAZIONE CAPOLUOGO SEZIONE SEZ. A SEZ. B SEZ. UNICA SEZ. UNICA N. ALUNNI 24 23 8 15 CLASSE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ N. ALUNNI 15 15 21 17 20 09 03 0 06 07 05 03 09 07 05 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SEZIONE CLASSE A 1^ 2^ 3^ 1^ B 2^ 3^ N. ALUNNI 16 18 22 15 20 24 MARCANTONIO SAN MARCO TOTALE ALUNNI N° 70 SCUOLA PRIMARIA DENOMINAZIONE CAPOLUOGO MARCANTONIO SAN MARCO TOTALE ALUNNI N° 142 TOTALE ALUNNI N°115 33 POPOLAZIONE SCOLASTICA Sepino SCUOLA DELL’INFANZIA DENOMINAZIONE CAPOLUOGO SEZIONE SEZ. A SEZ. B N. ALUNNI 21 20 CLASSE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ N. ALUNNI 16 17 10 10 11 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SEZIONE CLASSE A 1^ 2^ 3^ N. ALUNNI 20 24 18 TOTALE ALUNNI N° 41 SCUOLA PRIMARIA DENOMINAZIONE CAPOLUOGO TOTALE ALUNNI N° 64 TOTALE ALUNNI N°62 TOTALE ALUNNI ISTITUTO N°494 34 DOCENTI ASSEGNATI AI PLESSI E ALLE CLASSI SCUOLA DELL’INFANZIA Cercemaggiore DENOMINAZIONE Sez. N. Nome dell’Insegnante Alunni Nome dell’Insegnante di… A 23 IZZO Paola RICCI Esterina CIOCCA Michelle (Religione) B 22 PADULO Katia RICCHETTI Annalisa CIOCCA Michelle (Religione) Capoluogo Marcantonio UNICA 8 FERRUCCI Roberta IAFIGLIOLA Domenica TESTA Angela San Marco UNICA 15 CIOCCA Carmela GALANTE Marietta CIOCCA Michelle (Religione) MANCINO Natalina (Religione) Sepino DENOMINAZIONE Sez. N. alunni A 20 B 21 Nome dell’insegnante Nome dell’insegnante di… CHIARIZIA Maria Cristina MARRONE Maria Pasqualina PANICHELLA Rita (Religione) LERZA Amelia DE SOCIO Annarita PANICHELLA Rita (Religione) SEPINO 35 Scuola Primaria Statale CERCEMAGGIORE - CAPOLUOGO Aggregazione delle discipline ed assegnazione dei docenti alle classi A.S. 2014 – 2015 (Organizzazione a 30h settimanali) Capaldo Carmela Di Biase Sergio Zollo Adelaide De Michele Teresa Scienze……........3h L2…………...........1h 1^A 4h Viccione Nicandrina Testa Giovannina Matematica...5h Musica………...1h Tecnologia.....1h Ed. Fisica……..1h 8h Italiano……..….8h Arte……….….....2h Matematica…..5h Musica………..…1h Tecnologia..…..1h L2………..………..2h 9h 2^A Italiano……….....7h Storia……………..3h Arte...…………....1h 3^A 11h 4^A 5^A 15h+7 marcantonio Geografia....3h Scienze………3h Ed. Fisica.....1h 12h 7h Ciocca Michelle Storia…...3h Geografia3h R.C. 2h 6h 12h Matematica…...6h Tecnologia….…1h Ed. Fisica……....1h Scienze………....2h 5h Italiano……....6h L2……………....3h Arte…………….2h Storia……….….3h Geografia......3h Musica………..1h 11h Italiano………..6h Storia...……....3h Ed. Fisica….….1h 7h Scienze….…...3h Geografia…..3h Arte…..….......1h 10h 21h + 1h disp. 7h 22h .22h 2h R.C. 2h TOT. ORE 30h 30h Geografia3h Ed.Fisica..1h Musica.....1h Antinolfi Rossella: Ins. di sostegno - 22h ore settimanali - cl.3^ 36 10h Italiano………...7h Storia………...…3h Arte…………......2h Rubbo Annamaria Matematica…...6h Tecnologia…..…1h Scienze…………..2h L2…………………..3h 10h Matematica..…6h Musica…………..1h Tecnologia….…1h L2……………….…3h 11h 20h+ 2h disp. De Filippis Candida R.C. 2h 2h R.C. 2h 30h 2h 30h 2h 10h 30h R.C2h 22h 7h +15h Marcantonio 11h+ 11h Sepino Scuola PRIMARIA - Cercemaggiore – MARCANTONIO A.S. 2014 - 2015 Aggregazione delle discipline e assegnazione dei docenti alle classi 1^/2^ 4^/5^ DI FLORIO Mariangela Matematica 7h Tecnologia 1h Ed. Fisica 1h ROSA Liliana Italiano Arte 9h Matematica 6h Tecnologia 1h Ed. Fisica 1h 8h 17+ 6h x dividere pluriclasse 8h Italiano Arte 7h 1h 8h 1h 9h 17+ 6h x dividere pluriclasse CAPALDO Carmela Inglese Musica * 3h Inglese Musica 2h 1h 3h 1h 4h 7h + 15 h capol. DE FILIPPIS Candida Storia 3h Geografia 3h Scienze 2h CIOCCA Michelle Religione 2h Totale ore 8h Storia 3h Geografia 2h Scienze 2h 7 15h + 7h capol. 2h Religione 2h 30h 2h 4h 30h * CLASSE 1^ : 1h L2 + 2h musica CLASSE 2^ : 2h L2 + 1h musica Le pluriclassi saranno sdoppiate per 12h ore settimanali ( 6h la pluriclasse 1^/2^ - 6h la pluriclasse 4^/5^). 37 Istituto Comprensivo di Cercemaggiore – Plesso San Marco Aggregazione delle discipline ed assegnazione delle insegnanti alle classi Anno Scolastico 2014/15 Ins. Perugini Persichelli Orlando Maria Giuseppina Paola classi M Pluriclasse 1^-3^ Pluriclasse 2^- 4^- 5^ Classe 1^ Italiano Inglese Storia Arte e imm. 15h Classe 3^ Italiano Inglese Storia Arte e imm. 15h Classe 2^ Geografia Arte e imm. Musica G 9h 1h 3h 2h 8h 3h 3h 1h 2h 1h 1h 4h Classe 4^ Geografia Arte e imm. Musica 38 Classe 1^ Matematica Scienze Tecnologia 9h Classe 3^ Matematica Scienze Tecnologia 9h Classe 2^ Matematica Scienze Tecnologia 6h 2h 1h Classe 1^ Geografia Musica Ed. Fisica 6h 2h 1h 4h Classe 3^ Geografia Musica Ed. Fisica 7h 2h 1h Classe 4^ Matematica Scienze Tecnologia 4h 9h Classe 5^ Geografia 2h Arte e imm. 1h Music 1h Classe 5^ Matematica Scienze Tecnologia 6h 2h 1h 7h 2h 1h 4h Classe 2^ Italiano Inglese Storia Ed. Fisica 14h Classe 4^ Italiano Inglese Storia Ed. Fisica 15h Classe 5^ Italiano Inglese Storia Ed. Fisica Sostegno Iannone Marcella- totale ore per classi Altro docente P 10h 2h 1h 1h Mancino Natalina RC H Religione 2h 2h Religione 2h 2h 1h 1h 2h 1h 1h 2h Religione 30h 2h 8h 2h 3h 1h 2h Religione 30h 2h 8h 3h 3h 1h 2h Religione 7h 3h 3h 1h 30h 2h Sostegno 11h+11h Tot. Ore ins. 4h 10h 14h 18h + 5h disp + 1h prog. 20h+ 3h disp +1h prog. 18h+ 5h disp +1h prog. 2h 4h 30h 22h +2h prog. L’ ins. Iannone Marcella è in servizio il martedì dalle h 9.20 alle h 12.20- il mercoledì dalle h 8.20 alle h 12.20 – il giovedì dalle h 8.20 alle h12.20; 39 Scuola Primaria Statale SEPINO Aggregazione delle discipline ed assegnazione dei docenti alle classi A.S. 2014 – 2015 (Organizzazione a 30h settimanali) Arcari Giovanna Barricelli Maria Biscotti Maria Vincenza Matematica…..7h 1^ 7h Matematica…..7h Inglese……. .…2h 2^ De Michele Anna Gerarda Lerza Luigia Italiano……….8h Storia………….2h Geografia…...2h Inglese…….....1h Arte………….…2h Musica………..2h 17h Ed. Fisica……1h 9h Inglese ……….3h 1h Italiano………..8h 3^ 3h 4^ 5^ Matematica …..7h Tecnologia …....1h Musica…………...1h Ed. Fisica…….....1h 10h Matematica …..7h Tecnologia …....1h Musica…………...1h Ed. Fisica………..1h 10h 20h +2h disp. 8h Prioriello Rita Ed. Fisica…...1h Scienze…..…2h Tecnologia..1h R.C. 2h 1h Italiano……...8h Storia………...2h Geografia…..2h Scienze……...2h Arte……………2h Ed. Fisica…...1h 17h Storia………...2h Geografia…..2h Arte…………...1h 5h 3h Tecnologia..1h Musica……….1h 2h R.C. 2h 4h Inglese………..3h 3h 22h. Italiano…….....8h Storia…………..2h Geografia…….2h Arte……………..1h 13h 21h+ 1h disp. Battaglino Milena: Ins. Sostegno 22h settimanali 40 Rubbo Annamaria Storia……..….2h Geografia.….2h 22h 22h Mannello Maria Giovanna 2h Matematica…...7h Scienze……......…2h Ed. Fisica…………1h 10h Italiano………...8h Inglese……….…3h Arte………….…..1h Tecnologia..1h Musica……...1h 12h 2h Scienze……2h 22h 30h 30h R.C. 2h 2h Miniello Laura: Ins. Sostegno 6h settimanali TOT. ORE 2h 2h Scienze……2h 2h 11h + 11h Cercemaggiore Mancino Natalina 30h R.C. 2h 2h 30h R.C2h 2h 30h 10h SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ELENCO DOCENTI ASSEGNATI ALLE CLASSI Cercemaggiore DOCENTI (Discipline) CLASSE CLASSE 1A 2A CLASSE 3A CLASSE 1B CLASSE 2B CLASSE 3B BOSCO RITA (Religione) 1h 1h 1h 1h 1h 1h 8 h 10 h 6h 6h 6h CIRELLI MARIA 2 h ANTONIETTA (Scienze Motorie) 2h 2h 2h 2h 2h D’ALESSIO CARMINE (Musica) 2h 2h 2h 2h 2h 6h 6h 6h CARRIERO STEFANIA (Lettere) CERIO CARMELA (Matematica) 2h DI MARIA MARIA (Matematica) DI TERESINA (Inglese) PALMA 3 h IZZO FRANCA (Arte e Immagine) 2h IZZO IOLE (Lettere) 8h 3h 3h 3h 3h 3h 2h 2h 2h 2h 2h 10 h MORENA NADIA (Lettere) NIRO INES (Tecnologia) 2h 2h PETRAROIA ANNA (Geografia) 2h 2h ZAPPONE GIUSEPPE (Sostegno) ROMANO SONIA 41 2h 8h 10 h 2h 2h 2h 12 h 2h 2h 2h 6h 2h 2h 2h (Francese) LARINO CRISTINA (Francese) 2h ROSSODIVITO MARIA CARMELA (Sostegno) 18 h Sepino DOCENTI (Discipline) CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 ARIENZALE DON ANTONIO (Religione) 1h 1h 1h CAMPANELLA MARISA (Inglese) 3h 3h 3h D’ABATE ANTONIO (Musica) 2h 2h 2h DI MATTEO MARIA GRAZIA (Matematica) 6h 6h 6h IZZO FRANCA (Arte e Immagine) 2h 2h 2h MEROLA VINCENZO (Lettere) 2h PAOLETTI ANTONIETTA (Lettere) MARIA 8 h 10 h 10 h BUONGUSTO LORENZO (Scienze Motorie) 2h 2h 2h PALLADINO PIERPAOLO (Tecnologia) 2h 2h 2h CONTE FILOMENA (Francese) 2h 2h 2h PEDICINO NICOLINA (Sostegno) DI BRINO CINZIA (Sostegno) 21 h 42 12 h ELENCO DEL PERSONALE ADDETTO AGLI UFFICI DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI COGNOME NOME QUALIFICA PALLADINO Maria Rosaria Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi CIRELLI Giovanni Assistente Amministrativo CIRELLI Tiziana Assistente Amministrativo FELICE Antonella Assistente Amministrativo VASSALLOTTI Antonietta Assistente Amministrativo ASSEGNAZIONE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI AI PLESSI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SEPINO MUCCI Paolo ARIENZALE Angiolino DI PIO Adelina NARDACCHIONE Silvana ROSA Anna TESTA Maria Libera SANZO’ Carolina VARRIANO Nicolina FICOCELLI Angiolina Capoluogo Marcantonio FANELLI Rosario CIOCCA Mario San Marco RUSSO Maria Lucia DI BONA Salvatore 43 ORARIO DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE PLESSO CAPOLUOGO MARCANTONIO QUARTARELLA CAPOLUOGO MARCANTONIO QUARTARELLA CAPOLUOGO PLESSO UNICO UNICO UNICO COMUNE DI CERCEMAGGIORE CICLO SETTIMANA INFANZIA dal Lunedì al Venerdì INFANZIA dal Lunedì al Venerdì INFANZIA dal Lunedì al Venerdì PRIMARIA dal Lunedì al Sabato PRIMARIA dal Lunedì al Sabato PRIMARIA dal Lunedì al Sabato SECONDARIA dal Lunedì al Sabato COMUNE DI SEPINO CICLO SETTIMANA INFANZIA dal Lunedì al Venerdì PRIMARIA dal Lunedì al Sabato SECONDARIA dal Lunedì al Sabato ORARIO dalle ore 8,30 alle ore 16,30 dalle ore 8,15 alle ore 16.15 dalle ore 8.20 alle ore 16.20 dalle ore 8,20 alle ore 13,20 dalle ore 8,15 alle ore 13,15 dalle ore 8,20 alle ore 13.20 dalle ore 8,25 alle ore 13,25 ORARIO dalle ore 8,20 alle ore 16.20 dalle ore 8,20 alle ore 13,20 dalle ore 8,25 alle ore 13,25 ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO Rappresentate le esigenze didattiche , valutato il quadro socio-economico e culturale delle Comunità di Cercemaggiore e Sepino , il Consiglio di Istituto ha disposto per l’anno scolastico 20142015 il seguente adattamento al calendario scolastico: 1. la sospensione delle attività didattiche nei giorni di seguito elencati: Comune di Sepino Sabato 10 gennaio 2015 Martedì 17 febbraio 2015 Mercoledì 18 febbraio 2015 Comuni di Cercemaggiore e Sepino Sabato 2 maggio 2015 Lunedì 1° giugno 2015 2. la chiusura delle scuole di Cercemaggiore e Sepino nei giorni prefestivi di seguito elencati: Mercoledì 24 dicembre 2014 Sabato 27 dicembre 2014 Mercoledì 31 dicembre 2014 Sabato 3 gennaio 2015 Lunedì 5 gennaio 2015 Sabato 4 aprile 2015 Tutti i sabati del mese di luglio 2015 , 4-11-18-25 Tutti i sabati del mese di agosto 2015, 1-8-22-29 Venerdì 14 agosto 2015 44 MODELLO DIDATTICO – ORGANIZZATIVO Passaggi procedurali attuati In virtù delle richieste espresse dalle Nuove indicazioni Nazionali, il nostro Istituto Comprensivo ha affrontato il problema della progettazione di un proprio modello didattico-organizzativo, assolvendo i seguenti compiti: Studio dei documenti della riforma per le scelte pedagogiche e didattiche; Ricognizione dei bisogni formativi (degli alunni, delle famiglie e del territorio) e di quelli organizzativi (tempo-scuola; impostazione dei piani di studio); Analisi critica dei bisogni formativi e organizzativi; Scelta del modello di proposta della quota obbligatoria (Q/O) Elaborazione del modello didattico-educativo, relativo alla quota obbligatoria con l’offerta formativa e le diverse forme di flessibilità previste; Elaborazione del modello organizzativo temporale, attraverso diverse forme di flessibilità; Proposta, tramite il POF, del modello didattico-organizzativo alle famiglie ed agli alunni, al fine di consentire il loro diritto di scelta; Operazioni gestionali, conseguenti alla scelta degli alunni, necessari alla realizzazione del modello elaborato. 45 Il CURRICOLO SCELTA EDUCATIVA L’Istituto è in linea con le finalità Istituzionali stabilite nelle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” a norma dell’articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89: CENTRALITA’ DELLA PERSONA IN RELAZIONE SE’ E AGLI ALTRI Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità per imparare ad interagire con i coetanei e con gli adulti. CITTADINANZA ATTIVA Essere consapevole della titolarità di diritti e dei doveri per essere un buon cittadino dell’Italia, dell’Europa e del Mondo ORIENTAMENTO Pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale. COMUNICAZIONE Acquisire consapevolezza nell’uso dei diversi tipi di informazione e nella comunicazione attraverso una varietà di linguaggi 46 FINALITA’ ISTITUZIONALI Indicazioni nazionali per il Curriculo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (4 settembre 2012) CENTRALITA’ DELLA PERSONA 1. Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della persona umana”. 2. Considerare gli studenti non come individui astratti, ma persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. 3. Considerare la persona che apprende, nel rispetto dell’originalità del suo percorso individuale, della singolarità e complessità della capacità e della fragilità nelle sue fasi di sviluppo e formazione e nel rispetto delle aperture offerte dalle relazioni che la legano alla famiglia, al gruppo dei pari, agli ambiti sociali di vita. 4. Valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. 5. Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. NUOVA CITTADINANZA 1. Insegnare le regole del vivere e del convivere, promuovendo la valorizzazione della diversità. 2. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente, sostenendo l’integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. 3. Educare ad una cittadinanza unitaria e plurale per formare cittadini consapevoli della propria identità locale. NUOVO UMANESIMO 1. Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza. 2. Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo. 3. 47 Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. FINALITÀ DELLA SCUOLA EDUCATIVE TRASVERSALI Alla luce delle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo di istruzione, la Scuola deve “porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti, sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti”. In tale scenario la presente progettazione didattico – educativa è stata predisposta nel rispetto delle seguenti finalità educative trasversali: - Promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti - Assolvere ad una domanda educativa che comprende l’apprendimento e il “saper stare al mondo” - Fornire supporti adeguati e realizzare percorsi formativi significativi affinché ogni persona sviluppi una identità consapevole e aperta, nel rispetto delle differenze di tutti e delle inclinazioni personali di ciascuno, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità - Curare e consolidare le competenze e i saperi di base mettendo in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale - Formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali, culturali e professionali presenti e futuri. - Educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente - Proporre un’educazione che spinga gli studenti a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive e delle seguenti finalità specifiche: 48 - Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base - Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni - Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali - Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi - Prestare particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità e di svantaggio, riconoscendo e valorizzando le identità di ciascuno, per evitare che si trasformino in disuguaglianze COMPETENZE CHIAVE TRASVERSALI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Competenza digitale Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione Utilizzare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia di gruppo Essere consapevole del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni Identificare le opportunità possibili ed essere capace di sormontare ostacoli per apprendere in modo efficace Acquisire, elaborare e assimilare nuove conoscenze e abilità, come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento Applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione Senso di iniziativa e imprenditorialità Saper tradurre le idee in azione Pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi Acquisire consapevolezza del contesto in cui si opera e saper cogliere le opportunità che si offrono 49 COMPETENZE CHIAVE DISCIPLINARI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Competenza chiave Comunicazione nella madrelingua 1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta 2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Comunicazione in lingue straniere 1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta 2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 3. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale Competenza matematica 1. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane 2. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche 3. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). Competenza chiave Disciplina/e Italiano Inglese Francese Matematica Disciplina/e Competenza in campo scientifico 1. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda Scienze 2. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati Competenza in campo tecnologico Tecnologia 1. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai Geografia desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani 50 2. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana; essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino. Consapevolezza ed espressione culturale 1. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Arte e Immagine Musica S. Motorie Competenze sociali e civiche Includono competenze personali, interpersonali, interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in Storia particolare alla vita in società sempre più diversificate multietniche e Religione Cittadinanza interculturali. Costituzione La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. COMPETENZE CHIAVE DISCIPLINARI PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE SCUOLA PRIMARIA Competenza chiave Disciplina/e Comunicazione nella madrelingua Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta Italiano Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Comunicazione in lingue straniere 4. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta 5. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano Inglese linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 6. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale Competenza matematica 4. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere Matematica una serie di problemi in situazioni quotidiane 5. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche 51 e 6. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). Competenza chiave Competenza in campo scientifico 3. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda 4. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati Competenza in campo tecnologico 3. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani 4. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana; essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino. Consapevolezza ed espressione culturale 2. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Disciplina/e Scienze Geografia Tecnologia Arte e Immagine Musica S. Motorie Competenze sociali e civiche Includono competenze personali, interpersonali, interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in Storia particolare alla vita in società sempre più diversificate multietniche e Religione Cittadinanza interculturali. Costituzione La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. 52 e COMPETENZE CHIAVE SPECIFICHE PER CAMPO DI ESPERIENZA PER Campo/i Esperienza di L’APPRENDIMENTO PERMANENTE SCUOLA DELL'INFANZIA Competenza chiave Comunicazione nella madrelingua 1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta 2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano I discorsi parole linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, e le e le quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Comunicazione in lingue straniere 1. Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta 2. Interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, I discorsi parole quali istruzione, formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 3. Acquisire abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale Competenza matematica 1. Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane 2. Padroneggiare competenze aritmetico – matematiche 3. Saper usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico - La conoscenza del mondo spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). Competenza in campo scientifico 1. Usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie La conoscenza del mondo possedute per spiegare il mondo che ci circonda 53 2. Identificare le problematiche traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati Competenza in campo tecnologico 1. Applicare la conoscenza metodologica per dare risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani 2. Comprendere i cambiamenti determinati dall’attività umana; La conoscenza del mondo essere consapevoli della responsabilità di ciascun cittadino. Consapevolezza ed espressione culturale 1. Comprendere l’importanza dell’espressione creativa di idee, Il corpo e il esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di movimento Immagini, suoni e comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la colori letteratura e le arti visive. Competenze sociali e civiche Includono competenze personali, interpersonali, interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa in particolare alla vita in società sempre più diversificate interculturali. multietniche e Il sé e l’altro Religione La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. 54 La Valutazione La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. L’istituzione scolastica assicura alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, e nella scuola secondaria di 1°grado, dal consiglio di classe, presieduto dal D.S. o da un suo delegato. L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli artt. n°2-3 del D.L. 22/06/2009 n°222. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, l’istituzione scolastica provvede ad inserire una specifica nota a riguardo nel documento individuale di valutazione, di cui al comma 2 e da trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno. La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli artt. 8, comma 1° e 2°, comma 2 del D.L. n°59 del 2004, e successive modificazioni, e dell’art. 2 del decreto-legge, è espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di 1° grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell’art. 2 del decreto – legge; il voto numerico anche in lettere nel documento di valutazione. Scuola dell'infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1^ grado - mensilmente da parte degli - settimanalmente a livello di - alla fine di ogni quadrimestre a livello di Consiglio di classe. insegnanti di sezione; team docenti; - trimestralmente a livello - collegialmente, a livello collegiale. d'istituto, alla fine di ogni quadrimestre. Da quanto presentato emerge con chiarezza che il momento valutativo deve essere collegato alle condizioni di partenza del singolo alunno, accertate allo scopo di assicurare un inizio realistico, cioè conforme ai suoi bisogni, alle sue capacità, alle sue attitudini, ma anche conforme alle finalità educative e agli obiettivi che ci si propone di far raggiungere, attraverso un attento esame dei contenuti, dei metodi, delle attività e delle esperienze educative scolastiche proposte. I criteri generali di attribuzione del voto espresso in decimi, di ammissione e di non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, di cui i team docenti e i Consigli di Classe devono tenere conto in sede di scrutinio di 1° e 2° quadrimestre: a) il voto espresso in decimi è proposto per ogni singola disciplina, in sede di scrutinio, dal singolo docente e accerta il profitto, inteso come acquisizione di competenze disciplinari e trasversali relative agli obiettivi cognitivi; 55 b) l’impegno, la partecipazione, la motivazione, lo sforzo compiuto, le qualità del carattere, così come eventuali ed eccezionali fattori non scolastici, ambientali e socio-culturali, sulla base delle osservazioni sistematiche registrate, devono trovare il giusto e dovuto spazio nel giudizio globale di maturazione dell’alunno nella Scuola Primaria formulato dal team docente e nella motivazione espressa dal Consiglio di Classe e trascritta nel verbale per la scuola secondaria di primo grado; c) nella Scuola Primaria la non ammissione dell’alunno alla classe successiva, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, è decisa all’unanimità dal Collegio dei Docenti; d) gli insegnanti di classe di Scuola Primaria, allorché ritengano di dover proporre la non ammissione di un alunno alla classe successiva, sono tenuti a presentare apposita e motivata relazione al Dirigente Scolastico, che convocherà tempestivamente il Collegio dei Docenti nel mese di maggio per una prima valutazione del caso; e) nella Scuola Secondaria di 1° grado l’ammissione o la non ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame di Stato a conclusione del ciclo sono deliberate dal Consiglio di Classe, con decisione assunta all’unanimità o a maggioranza. Si ricorda che, in sede di scrutinio, i componenti del Consiglio di Classe o del team docente non possono, per legge, astenersi; f) i progressi fatti registrare dagli alunni che frequentano i corsi di recupero, a giudizio del team docente o del Consiglio di Classe, sono considerati deroghe ai criteri di non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, sempre che si tratti di progressi sostanziali e documentati nelle prove di verifica; g) per gli alunni stranieri non o parzialmente alfabetizzati e per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, la valutazione fa riferimento alla specifica programmazione didattica personalizzata, mentre per gli alunni con disabilità si rimanda alle norme vigenti e al piano educativo individualizzato. La tabella di valutazione di ogni disciplina, per ogni classe, è inserita nella programmazione disciplinare. Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, espresso con un giudizio nella scuola primaria, in decimi nella scuola secondaria, si fa riferimento alle tabelle seguenti. 56 INDICATORI DEL COMPORTAMENTO – SCUOLA PRIMARIA VALUTAZIONE Ottimo Distinto Buono Sufficiente Non Sufficiente PARTECIPAZIONE E IMPEGNO Frequenze assidue o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni e alle varie attività. Costante adempimento dei doveri scolastici. Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate. Costante attenzione e partecipazione alle lezioni e alle varie attività. Svolgimento regolare dei compiti assegnati. Frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate. Discontinua attenzione e partecipazione alle lezioni e alle varie attività. Interesse selettivo e svolgimento discontinuo dei compiti assegnati. Frequenti assenze, numerosi ritardi e/o uscite anticipate. Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica. Disinteresse per alcune discipline e svolgimento saltuario ed inadeguato dei compiti assegnati. Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate. Continuo disturbo dell’attività didattica. Completo disinteresse per le attività didattiche e mancato svolgimento dei compiti assegnati. INDICATORI SOCIALIZZAZIONE RISPETTO DELLE REGOLE Media nelle situazioni di Rispetta sempre le regole conflitto. concordate nei momenti E’propositivo e strutturati e non. collaborativo nelle varie attività. Ascolta le opinioni altrui ed esprime le proprie senza imporsi. Media nelle situazioni di Rispetta quasi sempre le conflitto. regole concordate nei E’ collaborativo nelle varie momenti strutturati e non. attività. Ascolta le opinioni altrui sforzandosi di esprimere le proprie senza imporsi. Richiede la mediazione dell’adulto per trovare un accordo con il compagno. E’ abbastanza collaborativo nelle varie attività. Ascolta le opinioni altrui sforzandosi di non interrompere. Generalmente rispetta le regole concordate e se richiamato adegua il proprio comportamento. Necessita dell’intervento dell’adulto per trovare un accordo con il compagno. E’ poco collaborativo nelle varie attività. Fatica ad ascoltare le opinioni altrui e a rispettare il proprio turno per intervenire. Tende ad imporsi. Necessita dell’intervento dell’adulto per trovare un accordo con il compagno. Non è collaborativo nelle varie attività. Non ascolta le opinioni altrui e si impone negli interventi. Ha bisogno della mediazione dell’insegnante per rispettare le regole concordate; se richiamato, non sempre adegua il proprio comportamento. Ha bisogno della mediazione dell’insegnante per rispettare le regole concordate; se richiamato, non adegua il proprio comportamento. TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO VALUTAZIO NI IN DECIMI 57 INDICATORI PARTECIPAZIONE E IMPEGNO SOCIALIZZAZIONE RISPETTO DELLE REGOLE Frequenze assidue o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate 10 Interesse e partecipazione attiva, critica e costruttiva alle lezioni e alle varie attività Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche Frequenze assidue o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate 9 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni e alle varie attività Costante adempimento dei doveri scolastici Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate 8 Costante attenzione e partecipazione alle lezioni e alle varie attività Svolgimento regolare dei compiti assegnati Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe Correttezza nei rapporti interpersonali Osservazione regolare delle norme disciplinari d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe Frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate 7 Discontinua attenzione e partecipazione alle lezioni e alle varie attività Rapporti collaborativi con gli altri Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità Rapporti non sempre collaborativi con gli altri Episodi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità, anche soggetti a sanzioni disciplinari Interesse selettivo e svolgimento discontinuo dei compiti assegnati Frequenti assenze, numerosi ritardi e/o uscite anticipate 6 Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica Disinteresse per alcune discipline e svolgimento saltuario ed inadeguato dei compiti assegnati Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate Continuo disturbo dell'attività didattica 5 Completo disinteresse per le attività didattiche e manato svolgimento dei compiti assegnati 58 Comportamento scorretto nel rapporto con compagni, insegnanti e personale non docente Funzione negativa nel gruppo classe Gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari La Continuità del processo educativo “La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo.(C.M. n. 339 – 18/11/1992). La continuità tra i diversi gradi di scolarità è uno dei nodi centrali del discorso educativo, in quanto ogni alunno ha diritto ad un percorso formativo organico e completo per tutta la durata della scuola dell’obbligo, che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. L'idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere gli obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del "nuovo", per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell'infanzia, alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado. Si tratta di costruire un percorso che colleghi le diverse singolarità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità, oltre ad essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di semplici percorsi didattici, deve essere intesa come momento di proficua collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola, oltre che per agevolare gli alunni in questo momento importante, anche per uno scambio di informazioni e per la verifica delle attività educative. Finalità delle attività di continuità: favorire un rapporto di continuità metodologico - didattica tra gli ordini scolastici; favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale; favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino; sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola; promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà; favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate” Per garantire, quindi, un percorso formativo sereno improntato sulla coerenza/continuità educativa e didattica l’Istituto propone un itinerario scolastico che: crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale); eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scuolastica facendo si che la scuola si ponga come fondamento di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale) In particolare sono stati progettati i seguenti strumenti di lavoro. Continuità verticale: coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici: la Commissione Curricoli e valutazione si è incontrata per realizzare un curricolo verticale coerente con il POF e le indicazioni ministeriali; progetti e attività di continuità: 59 ◊ dalla sc. dell’Infanzia alla sc. Primaria ◊ dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I grado colloqui fra i docenti delle classi ponte (ultimo anno sc. dell’Infanzia e prima sc. Primaria, quinta Primaria e prima Secondaria I grado) per lo scambio di informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni, attraverso la compilazione di una tabella preparata dai docenti dell’ordine scolastico superiore. SCAMBIO DI INFORMAZIONI SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA I GRADO ALUNNI ---------------COMPETENZE Livello di secolarizzazione Livello di socializzazione Partecipazione e impegno Rispetto delle regole Rispetto dei scolastici Lettura doveri Comprensione dei messaggi disciplinari scritti Comprensione dei messaggi disciplinari orali Comprensione dei messaggi della lingua inglese Comprensione di aspetti e processi fondamentali della storia Comprensione di aspetti e fenomeni territoriali e geografici Uso e comprensione di carte geografiche e storiche Esposizione degli argomenti di studio Esposizione degli argomenti relativi alle esperienze di vita extra60 scolastiche Padronanza dei linguaggi disciplinari Competenza linguistica a livello orto-morfosinattico Competenza lessicale Produzione di testi scritti chiari, coerenti e coesi Conoscenza dei procedimenti del calcolo Applicazione delle regole matematiche Risoluzione dei problemi Classificazione delle figure geometriche Rappresentazione grafica Utilizzo di tecniche pittoriche e degli strumenti essenziali Rispetto delle regole nella competizione sportiva Coordinazione ed utilizzo dei diversi schemi motori DESCRITTORI: ACQUISITA – PARZIALMENTE ACQUISITA – NON ACQUISITA 61 Scambio informazioni (SC. INFANZIA – SC. PRIMARIA) COMPETENZE Controlla i movimenti grosso – motori ALUNNI LEGENDA: SI – NO - IN PARTE 62 Coordina la motricità fine Impugna correttamente la matita Si orienta correttamente nel foglio E’ lateralizzato Ha sviluppato un’adeguata autonomia personale Interagisce Correttame nte con adulti e compagni Sa rispettare le regole stabilite Pronuncia fonetica corretta Sa mantenere l’attenzione per i tempi richiesti 63 Struttura Correttamente La frase Racconta vissuti ed Esperienze personali Utilizza strumenti e materiali in modo corretto Sa usare le più semplici coordinate temporali Sa riconoscere le coordinate topologiche Disegna e sa completare la figura umana Compl. figure seguendo tratteggi e colora ANNOTAZIONI Continuità orizzontale: progetti di comunicazione/informazione alle famiglie: colloqui individuali e generali con gli insegnanti; colloqui con il preside e/o coordinatore di grado; colloqui pre-iscrizione: ogni genitore interessato può avvalersi di un colloquio con il preside e/o coordinatore del grado scolastico di interesse; assemblea plenaria di inizio anno scolastico; assemblee di classe; assemblea di presentazione del POF e consegna di una brochure di sintesi. progetti di raccordo con il territorio aggiornamento di un sito WEB rivolto alle famiglie, agli alunni e agli operatori scolastici, con le seguenti funzioni: informare i visitatori sulle attività dell’Istituto; animare il dibattito culturale sui problemi complessivi della scuola; favorire la documentazione e lo scambio di esperienze didattiche. VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE ATTRAVERSO DIDATTICA INCLUSIVA (BES) UNA (Riferimenti normativi: D.M. del 27 Dicembre 2012, C.M. n. 8 del 06 Marzo 2013, nota ministeriale n. 1551 del 27 Giugno 2013 sul “Piano Annuale di Inclusività” e C.M. n. 2563 del 22 novembre 2013). Il nostro Istituto Comprensivo si propone di incrementare al suo interno la cultura dell’inclusione per consentire ad ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali (BES) di crescere e sviluppare le proprie potenzialità. Ogni studente è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità con quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione è questione riguardante tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. All’interno di questa cornice di riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe, permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. La scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di 64 personalizzazione, che la scuola mette in atto, vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni con disabilità, e di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti con Disturbi Evolutivi Specifici (DSA, deficit del linguaggio, ADHD, deficit abilità non verbali, deficit coordinazione motoria) e con svantaggio socio/economico e culturale; documenti sottoscritti e firmati dal Dirigente scolastico, i docenti e la famiglia dell’alunno. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educativo - apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici apprendimenti clinicamente significativi, la dislessia, il disturbo da deficit attentivo, con o senza iperattività, ad esempio, e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socio-culturale, ecc. CLASSIFICAZIONE DEI BES Distinzioni BES (Bisogni Educativi Speciali) Problematiche Alunni con Disabilità Menomazioni biologiche e pscicologiche L. 104/’92 Alunni con DSA Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia 1. ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività) (Disturbi Specifici di Apprendimento) Alunni con altri BES (Disturbi Evolutivi Specifici) DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio) Normativa Documentazione Insegnante di sostegno Documentazione specifica Certificazion e sì Profilo Dinamico Funzionale (PDF) Piano Educativo Individualizzato (PEI) L. 170/2010 Diagnosi no Piano Didattico Personalizzato (PDP) Direttiva MIUR 27.12.2012 e Circolare MIUR n. 8 del 6.3.2013 1. Diagnosi / Relazione no Piano Didattico Personalizzato (PDP) e successiva normativa 2. Svantaggio socio-culturale, familiare, affettivo, linguistico, etc. 65 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche Il personale del nostro Istituto assume comportamenti non discriminatori, attenti ai bisogni di ciascuno, accetta le diversità presentate dagli alunni con Bisogni Educativi Speciali e le valorizza come arricchimento per l’intera scuola, favorisce la strutturazione del senso di appartenenza, costruisce relazioni socio-affettive positive. La progettualità didattica orientata all’inclusione ci porta ad adottare strategie e metodologie che considerano l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti, il nostro Istituto incoraggia la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e assecondando i meccanismi di autoregolazione. In quest’ottica, il compito del nostro Istituto diventa quello di perseguire l’uguaglianza delle opportunità formative: la scuola non è uguale per tutti, ma diversa per ciascuno, pertanto essa deve essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti per il successo scolastico. La nostra, vuole essere una scuola in cui non si persegua esclusivamente la standardizzazione delle prestazioni attese, ma la personalizzazione dei percorsi, il successo scolastico diventa la possibilità per ciascuno di ottenere il massimo possibile, secondo le sue aspirazioni e le sue capacità. La scuola quindi persegue la valorizzazione delle differenze promuovendo l’inclusione di tutti gli alunni, con la finalità di rendere tutti i discenti complessivamente autonomi e serenamente partecipi della loro crescita personale; a tale scopo si impegna e redigere e mettere in pratica gli strumenti inclusivi che prevedono la pianificazione di misure compensative, dispensative, criteri specifici di verifica e valutazione, strumentazione didattica “ad hoc” e modalità di svolgimento degli Esami di Stato (anche in riferimento all’effettuazione delle Prove Invalsi). STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E/O IN SITUAZIONE DI DISAGIO. La legge Quadro individua i tempi e le modalità per l'integrazione; l'Atto di Indirizzo (D.P.R. 24/2794) stabilisce gli strumenti per una sua effettiva realizzazione: Diagnosi Funzionale: è la descrizione analitica della compromissione funzionale, dello stato psicofisico dell'alunno e deriva dall'acquisizione di elementi clinici e psicosociali; Profilo Dinamico Funzionale: riassume in chiave pedagogica e sinergica i contributi offerti dai diversi esperti del settore e consente l'individuazione delle caratteristiche di partenza del bambino, dei suoi bisogni e delle sue possibilità. E' uno strumento particolarmente delicato, capace di cogliere la realtà del soggetto nel suo divenire, nel suo farsi; Il Piano Educativo Individualizzato è un documento costruito da tutti gli operatori sociosanitari, scolastici ed extrascolastici e tiene conto delle informazioni raccolte in sede di formazione del P:D:F: per la definizione di una progettazione scolastica ed educativa. STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES 66 Per gli alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) ed altri tipi di BES il nostro Istituto ha avviato un percorso più consapevole che si snoda attraverso alcuni punti fondamentali e che mira alla realizzazione di diverse attività: - l’identificazione precoce dei casi sospetti di DSA o altri tipi di BES, disturbi definiti spesso subdoli perché non hanno un’identità ben riconosciuta e, soprattutto, non sono mai precisamente sovrapponibili nelle loro manifestazioni; ciò implica l’attenzione costante alla formazione ed all’aggiornamento dei soggetti coinvolti; - instaurare un dialogo costruttivo con la famiglia e fungere da raccordo con i soggetti che operano a scuola e nell’extrascuola; - predisporre ed attuare percorsi formativi ed educativi personalizzati (P.D.P.) che prevedano adeguate strategie metodologiche, misure compensative e/o dispensative; - ricercare modalità di verifica e valutazione specifiche e significative; - monitorare periodicamente le misure educative e didattiche di supporto per valutarne l’efficacia. - STRUMENTI COMPENSATIVI Gli “strumenti compensativi” sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Esempi di strumenti compensativi sono: o o o o o o libri digitali per i periodi e i motivi prestabiliti; tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe; calcolatrice e computer con videoscrittura, correttore ortografico; risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …); software didattici free; utilizzo di computer; o vocabolario multimediale. - MISURE DISPENSATIVE Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline). L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni con disagio e degli studenti con DSA o DSE, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo e del disagio sulle prestazioni richieste. Esempi di misure dispensative sono le seguenti: o o o o o dalla lettura ad alta voce; dal prendere appunti; dai tempi standard per i periodi e i motivi prestabiliti dal copiare dalla lavagna; dalla dettatura di testi/o appunti; 67 o o o o o da un eccesivo carico di compiti a casa; dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni, poesie; dalle verifiche a risposta aperta utilizzando le domande a risposta multipla; altro (es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico). Da un punto di vista strutturale ed operativo il nostro Istituto ha predisposto: l’attribuzione dell’incarico di Referente per i BES alla funzione strumentale per la prevenzione, disagio e sostegno della persona (BES e PAI) con il compito di approfondire le tematiche relative ai DSA e agli altri tipi di BES e sensibilizzare sulle stesse; supportare i colleghi nella ricerca ed elaborazione di materiali didattici e di valutazione, procedure di osservazione, modelli di PDP*; curare i contatti con enti ed associazioni specifiche; relazionarsi con la segreteria per segnalare la presenza di alunni con DSA per le prove INVALSI ed avviare un monitoraggio della presenza di alunni con DSA; l’elaborazione di un P.D.P. - dopo l’acquisizione della diagnosi da parte del Consiglio di Classe – secondo un modello condiviso; la promozione di azioni di formazione ed aggiornamento. Il nostro Istituto, pertanto definisce i seguenti obiettivi e le seguenti azioni per l’attuazione del Piano Annuale dell’Inclusione (definito e curato dalla Commissione BES e PAI): - garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti a tutti gli alunni; - favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento di “alcuni” alunni, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale; - ridurre il disagio formativo ed emozionale, favorendo al contempo il successo scolastico; - adottare forme di corretta formazione che preveda un ruolo interattivo degli insegnanti, delle famiglie, nonché degli Enti e delle Istituzioni territoriali; - definire pratiche comuni all’interno dell’istituto; - facilitare l’accoglienza e realizzare un proficuo percorso formativo degli studenti con BES; - monitorare situazioni di difficoltà e di disturbo; - mettere in atto strategie di recupero; - segnalare alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere; - prendere visione professionalmente della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; - predisporre percorsi didattici individualizzati; - favorire la continuità, ove possibile, dello stesso docente; - sensibilizzare al problema il personale ausiliario; - costruire proficui rapporti di comunicazione e collaborazione con le famiglie, anche attraverso un accordo sugli obiettivi da raggiungere seguendo strategie comuni; - coinvolgere gli Enti Locali per l'adeguamento delle strutture e la fornitura di sussidi; 68 - dialogare con tutti i servizi socio-sanitari e, ove possibile, coinvolgere le agenzie educative operanti sul territorio; - favorire il passaggio da un ordine di scuola ad un altro nelle migliori condizioni di continuità attraverso un’unità di raccordo ed un efficace passaggio d'informazioni; - predisporre e realizzare incontri tra docenti e famiglie per esigenze correlate a bisogni speciali; - formulare tempestivamente il PDP o il PEI anche quando le certificazioni arrivano nel corso dell’ anno; - adottare il PDP anche se l’evidenza del disagio di tipo socio-linguistico-culturale (indipendentemente da certificazioni) sia palese nel corso dell’anno. PATTO DI CORRESPONSABILITÁ DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI, DOCENTI, PERSONALE NON DOCENTE, FAMIGLIE E DIRIGENTE SCOLASTICO. Il Patto Educativo di Corresponsabilità per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di I° grado è stato redatto tenendo conto della seguente normativa di riferimento: DPR 249 del 24/06/1998 – Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria; Direttiva Ministeriale 5843/A3 del 16/01/2006 – Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità; Prot. n. 30 del 15/03/2007 – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corrresponsabilità dei genitori e dei docenti; DPR 235 del 21/11/2007 – Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24/06/1998. COS'E' E’ un contratto tra la Scuola , gli alunni e le rispettive famiglie finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l'organizzazione della scuola al fine di: promuovere un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi di apprendimento e socializzazione; far crescere rapporti di rispetto, fiducia, collaborazione e partecipazione; favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l'impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente. Al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio, i docenti si impegnano a: - creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; - favorire momenti d’ascolto e di dialogo; - incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno; -favorire l’accettazione dell’ “altro” e la solidarietà; 69 - promuovere le motivazioni all’apprendere; - organizzare le attività didattiche e formative promuovendo azioni concrete ed efficaci in considerazione dei bisogni educativi speciali di ogni alunno, dei tempi e dei ritmi di apprendimento, delle diverse abilità, delle situazioni di disagio e difficoltà; - far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti; - rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi; - favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la rielaborazione dell’esperienza personale; - favorire un orientamento consapevole delle scelte relative al curricolo opzionale; - concordare, nel gruppo d’insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l’alunno; -pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all’alunno, di selezionare gli strumenti di lavoro; -rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento; - mantenere costantemente rapporti di comunicazione con la famiglia informando i genitori dell’andamento didattico-disciplinare e del percorso formativo dello studente, per affrontare insieme eventuali situazioni di difficoltà . Al fine di promuovere la preparazione e assolvere ai propri compiti sociali, gli alunni si impegnano a: - prendere coscienza dei personali diritti-doveri; - rispettare persone, ambienti, attrezzature; - usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario; - adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni; - attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo; - accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti; - rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo mettendo in atto un atteggiamento responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; - rispettare gli orari delle lezioni e portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività; - comprendere gli errori, le modalità per correggerli e il significato di eventuali rimproveri; - imparare ad affrontare le difficoltà; - imparare a superare situazioni di conflittualità; - migliorare le capacità di attenzione e concentrazione; - scoprire e valorizzare le proprie capacità ed attitudini; - sviluppare la curiosità, la fantasia, la creatività; - acquisire autonomia organizzativa: saper preparare lo zaino, utilizzare correttamente il materiale scolastico, riconoscere l'orario delle lezioni e l'alternanza delle attività, portare a termine un impegno scolastico ed usare efficacemente il proprio tempo; - far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori e restituirle nei tempi stabiliti; - rispettare in ogni circostanza il Regolamento di Istituto e di disciplina . Al fine di una proficua collaborazione tra la scuola e la famiglia, le famiglie si impegnano ad assicurare: - la costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione; l'assunzione, da parte dei loro figli, di un comportamento corretto nei confronti di persone, ambienti, materiali e attrezzature; il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; 70 - - la condivisione e il sostegno alle attività didattiche e formative, nonché alle azioni concrete ed efficaci promosse dai docenti in considerazione dei bisogni educativi speciali di ogni alunno, dei tempi e dei ritmi di apprendimento, delle diverse abilità, delle situazioni di disagio e difficoltà; atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti; l'assunzione, da parte dei loro figli, di atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti dell’ “altro”; il rispetto dell’orario d’entrata e d’uscita; la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni; il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario; la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia; l’esecuzione dei compiti assegnati; un atteggiamento responsabile da parte dei loro figli verso gli impegni scolastici; il rispetto del Regolamento d’Istituto e di disciplina. I collaboratori scolastici si impegnano a - : collaborare con i Docenti nella vigilanza degli alunni nelle diverse fasi di entrata, uscita, pausa, cambio classe; vigilare per evitare l’ingresso di estranei; svolgere il proprio lavoro garantendo aule e spazi comuni puliti ed ordinati. Il personale amministrativo si impegna a - : fornire un servizio efficiente ed efficace ; assicurare, anche per mezzo della flessibilità oraria, orari di servizio funzionali all’utenza; garantire la riservatezza dei dati relativi agli alunni , alle famiglie , al personale docente e non docente; rapportarsi con l’utenza con gentilezza e cortesia . Il Dirigente Scolastico è il garante e il custode degli impegni condivisi . Favorisce un clima orientato al dialogo, all’accoglienza, all’integrazione , al rispetto reciproco, al confronto responsabile di condivisione di azioni e di obiettivi fondanti il tessuto scolastico. I bambini imparano ciò che vivono Se un bambino vive nella critica impara a condannare. Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire. Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido. Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole. Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente. Se un bambino vive nell'incoraggiamento Impara ad avere fiducia. Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia. Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi. 71 Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo. Doret's Law Nolte ACCORDI DI RETE CON LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA REGIONE MOLISE A partire dall'anno scolastico 2013/2014 il nostro Istituto ha stipulato degli Accordi di rete con altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio al fine di predisporre ed attivare iniziative di formazione, informazione ed aggiornamento su tematiche di vario genere, derivanti dalle esigenze di una formazione continua e costante nei nuovi contesti non solo normativi e sociali ma anche tecnologici e digitali che investono la Scuola. ACCORDO DI RETE "La noità come valore educativo" Il progetto “La noità come valore educativo" s’inserisce negli interventi di informazione e formazione previsti nell’ambito delle iniziative promosse dal MIUR relative alle misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012. L'accordo di rete è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e gli Istituti Comprensivi di Castropignano, Vinchiaturo, l'Istituto Comprensivo Colozza e il II Circolo Didattico di Campobasso. Obiettivi favorire il successo scolastico, attraverso misure didattiche di supporto, per garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle diverse potenzialita' ridurre i disagi emozionali e relazionali che ostacolano lo sviluppo delle potenzialità cognitive dell’adolescente attivare un percorso di formazione che favorisca l’acquisizione di strumenti adeguati per individuare e costruire un personale metodo di studio efficace e produttivo predisporre percorsi di apprendimento che possano aiutare gli alunni con disturbi e/o difficoltà di apprendimento al fine di consentire la loro integrazione nel sistema di istruzione generale sperimentare nuove metodologie di insegnamento volte anche allo sviluppo e/o utilizzazione di tecnologie innovative al fine di ottenere contenuti educativi di qualità acquisire maggiori ed adeguati livelli di comunicazione e specifiche competenze per l’apprendimento di contenuti disciplinari 72 migliorare la capacità di ascolto e comprensione reciproca per trovare un punto di equilibrio fra le esigenze didattiche del gruppo classe e quelle dell’alunno in situazione di svantaggio sviluppare la capacità di risolvere i problemi attraverso il gruppo supportare discenti nella delicata fase del passaggio tra gli ordini di scuola. Contenuti attivazione di una didattica inclusiva attraverso la sperimentazione di metodologie, strategie e tecnologie applicate ai contenuti disciplinari per il raggiungimento dei Traguardi delle Competenze previste dalle Indicazioni Nazionali; produzione di testi e ipertesti di diversa tipologia e contenuto attraverso l’utilizzo di linguaggi verbali e non verbali. ACCORDO DI RETE "CLIL, LIM e Lingua Inglese" L'accordo di rete "CLIL, LIM e Lingua Inglese è fnalizato alla progettazione-attivazione di attività di formazione e aggiornamento sull’uso della lingua inglese nell’ambito della metodologia CLIL (Content and Learning Integrated Languages) e delle nuove tecnologie, in particolare la lavagna interattiva multimediale. Esso risponde alla diffusa esigenza da parte dei docenti di Scuola Primaria e Secondaria di I grado di potenziare o apprendere le abilità linguistico-comunicative in lingua inglese e di migliorare la propria professionalità. Ciò si coniuga con le recenti direttive ministeriali che tendono a promuovere la conoscenza e l’uso di una lingua straniera non solo tra gli studenti ma tra gli stessi docenti, per favorire percorsi di apprendimento in L2 (CLIL), per migliorare l’uso delle TIC, per favorire uno sviluppo professionale aperto a nuove metodologie ed a progetti collaborativi con insegnanti d’Europa (progetti eTwinning). L'accordo di rete è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e gli Istituti Comprensivi di Castropignano, Vinchiaturo, l'Istituto Comprensivo Colozza e il II Circolo Didattico di Campobasso. Obiettivi acquisire una competenza linguistico-comunicativa generale di livello A2 e B1 che consenta sufficiente autonomia nella gestione e partecipazione a progetti internazionali favorire una maggiore disinvoltura nell’utilizzo delle tecnologie informatiche laddove risulti necessaria la conoscenza della lingua inglese agevolare l’accesso alle fonti di informazione offerte dalla rete per aggiornare ed ampliare conoscenze e metodologie 73 ACCORDO DI RETE "Gli alfabeti della cittadinanza" Il presente accordo ha per oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche della Regione Molise allo scopo di: promuovere la cultura della Legalità, Diritti Umani e Cittadinanza tra gli studenti intesa come acquisizione della capacità di potenziare le virtù democratiche: la virtù cognitiva (cognitive virtue) e la virtù civica (civic virtue) stimolare l'assunzione di un ruolo attivo sul fronte del rispetto e dell’osservanza dei valori fondamentali del vivere comune da parte degli allievi valorizzare le attività didattiche sulla legalità e sul senso di responsabilità civica e sociale, da inserire nei P.O.F. d’Istituto formare i docenti coinvolti in attività didattiche riguardanti la legalità rivolte agli allievi mettere in rete esperienze e materiali, implementando e disseminando le best practices attraverso procedure d’Istituto sviluppare una strategia di cooperazione, di alleanza pedagogica sul territorio e di partnership tra Scuola e tutti gli stakeholders compresi i decisori politici, i professionisti dell’educazione, i discenti, i genitori, le istituzioni educative, le autorità educative, i funzionari pubblici, le associazioni, le organizzazioni non governative, le organizzazioni giovanili, i media e il pubblico in generale, al fine di vivere in una Community Care, ossia una comunità che sa prendersi cura di se stessa e sa partecipare politicamente L'accordo è stato stipulato tra l'Istituto Comprensivo di Cercemaggiore e le seguenti Istituzioni scolastiche: Istituto Omnicomprensivo di Riccia e Jelsi, Istituto Omnicomprensivo di Bojano, Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso, Istituto Comprensivo “G. A. Colozza” di Campobasso, Liceo Scientifico “E. Majorana”di Isernia, I.S.I.S.S. “Giovanni Paolo I” di Agnone, Istituto Istruzione Secondaria Superiore “F. D’Ovidio” di Larino, I.I.S. “S. Pertini” di Campobasso, Circolo Didattico di Bojano e I.P.S.E.O.A. “Matese” di Vinchiaturo. PROGETTI L’Istituto promuove l’attivazione di vari Progetti, che rappresentano un arricchimento dell’Offerta Formativa. Essi sono coerenti con le finalità del POF, si inseriscono pienamente nella programmazione didattico - educativa delle classi e, in molti casi, nascono dal coinvolgimento delle Istituzioni del territorio, realizzando una continuità tra scuola, luoghi e momenti diversi della vita dello studente. Molti sono i Progetti d’Istituto che coinvolgono gli alunni dei diversi ordini di scuola e conservano una linearità con le scelte operate negli anni precedenti. 74 Scuola dell’Infanzia Progetto“ …….NATALE IN FESTA………” Il progetto è rivolto agli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Saper percepire gli eventi nel tempo circostante; - Offrire ai bambini di età diverse la possibilità di sperimentare attività insieme; - Ripercorrere la storia delle tradizioni familiari e dell’ambiente sociale di appartenenza; - Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive. Progetto “Allegramente in fattoria” Il progetto è rivolto agli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Cercemaggiore e Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Riscoprire e apprezzare la semplicità, la genuinità della natura, i suoi prodotti, gli odori, i sapori; - Promuovere la conoscenza ed il rispetto degli animali della natura; - Rafforzare il valore culturale e ambientale del territorio di appartenenza; - Favorire un atteggiamenti interrogativo nei confronti della realtà - Stimolare il rispetto per la natura Scuola Primaria Laboratorio teatrale “VIVERE IL NATALE!” Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Sviluppare la fantasia e la creatività - Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità - Migliorare la capacità relazionale - Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri - Realizzare una drammatizzazione. Progetto “Giocando… nel passato” 75 Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità - Migliorare la capacità relazionale - Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri - Riscoprire le tradizionali del proprio paese. Progetto Ampliamento e Approfondimento di italiano e matematica Il progetto è rivolto agli alunni delle classi della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Aumentare le occasioni di automotivazione e consolidare il senso di sé. Creare proficue occasioni di individualizzazione dell’insegnamento. Creare situazioni alternative per l’apprendimento anche attraverso l’uso del computer; - Creare molteplici opportunità per operare in modo finalizzato nelle varie aree di apprendimento. Offrire l’opportunità agli alunni di sviluppare alcune abilità disciplinari. Realizzare percorsi in forma di laboratorio. - Progetto continuità Il progetto è rivolto agli alunni delle classi ponte della Scuola Primaria di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Offrire possibilità agli alunni di età diverse di sperimentare attività insieme; Favorire la continuità nei curricoli educativi e didattici; Favorire momenti di confronto e di accoglienza; Agevolare scambi di informazione tra insegnanti; Far superare ansie e timori legati al passaggio dalla scuola di grado inferiore a quella di grado superiore; Favorire lo sviluppo della fiducia in sé, nei coetanei e negli adulti. Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI LINGUA ITALIANA” Il progetto è rivolto agli alunni della classe quarta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Consolidare la tecnica della lettura e della comprensione del testo. - Produrre semplici testi corretti dal punto di vista lessicale e morfo – sintattico. 76 Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI MATEMATICA” Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconda della Scuola Primaria di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Sviluppare interesse. - Recuperare carenze d’impegno. - Migliorare l’autostima Progetto: “RECUPERO E POTENZIAMENTO DI MATEMATICA” Il progetto è rivolto agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Acquisire e potenziare le abilità di calcolo con numeri interi e decimali. - Riconoscere figure e unità di misura Progetto: “LINGUA INGLESE” Il progetto è rivolto agli alunni della classe quinta della Scuola Primaria di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Suscitare negli alunni l’interesse verso codici linguistici diversi e culture diverse. - Rafforzare la fiducia in sé stessi. - Apprendere attraverso lo scambio e il confronto Progetto :”INSIEME PER CAPIRE” (Recupero) Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconda della Scuola Primaria di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - Porre in atto interventi singoli o/e a piccoli gruppi per acquisire abilità strumentali di base. - Educare alla relazione nel piccolo e nel grande gruppo e alla responsabilità del lavoro individuale - Obiettivi: 77 - Raggiungere un’adeguata autonomia nella tecnica della letto-scrittura. - Raggiungere un accettabile grado di autonomia nella comprensione del testo narrativo Scuola Secondaria PROGETTOPOTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE INFORMATICHE – CERTIFICAZIONE ECDL (prof.ssa NADIA MORENA) Il progetto è rivolto agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - valorizzare le reali potenzialità di ciascuno valorizzare la figura dell’alunno come protagonista del proprio percorso di apprendimento stimolare l’interesse ed educare alla disponibilità rispetto all’impegno richiesto sviluppare la capacità di costruire un adeguato metodo di studio elevare il livello di competenza nell’uso degli strumenti informatici di base acquisire il lessico specifico disciplinare far comprendere che saper usare il computer è requisito indispensabile anche per la ricerca di una futura occupazione in riferimento alle caratteristiche dell’attuale mondo del lavoro promuovere l’utilizzo del computer per accrescere consapevolmente le proprie competenze scolastiche e non potenziare conoscenze e abilità informatiche richieste per conseguire la patente europea del computer Gli esami previsti dalla Nuova ECDL Base saranno sostenuti presso il Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso con il quale il nostro Istituto ha stipulato una Convenzione. PROGETTO TEATRO (prof.ssa STEFANIA CARRIERO – prof.ssa MARIA DI MARIA – prof. CARMINE D’ALESSIO) Il progetto è rivolto agli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 78 - approfondire la conoscenza di sé migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri sviluppare capacità comunicative più adeguate ed efficaci sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’eccessiva vivacità in alcuni soggetti sperimentare diversi linguaggi espressivi capacità di leggere, comprendere ed ascoltare un testo teatrale possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza linguistica capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo, anche da un punto di vista linguistico potenziare la capacità ci coordinazione individuale e relazionale potenziare la capacità di attenzione e concentrazione sviluppare la capacità di ascolto di testi verbali e non sviluppare la capacità di interpretare in modo per sonale un testo sviluppare la capacità di narrare in modo efficace aiutandosi con il gesto e con l’espressione del volto sviluppare la creatività personale sia nella fase di ideazione di un testo da drammatizzare sia nel trovare soluzioni che lo rendano più efficacemente rappresentabile (scelta della tecnica rappresentativa più adeguata, scenografia, musica, luci, costumi) PROGETTO RECUPERO DI MATEMATICA (prof.ssa CARMELA CERIO – prof.ssa MARIA DI MARIA) Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - acquisire consapevolezza e padronanza nel calcolo sviluppare le capacità di analisi, sintesi e astrazione stimolare le capacità logico – intuitive acquisire la capacità di raccogliere dati, analizzarli, rielaborarli ed utilizzarli in situazioni diverse stimolare l’acquisizione di procedimenti analitici nell’affrontare situazioni problematiche di varia natura PROGETTO RECUPERO DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE – ITALIANO (prof.ssa STEFANIA CARRIERO – prof.ssa IOLE IZZO – prof.ssa NADIA MORENA) Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - stimolare la motivazione ad apprendere 79 - favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace ed efficiente stimolare l’ascolto attivo di messaggi e testi diversi leggere ed analizzare testi di diversa tipologia riflettere sulle strutture linguistiche grammaticali per comprenderne il corretto uso leggere ed analizzare testi di diversa tipologia, comprendendone il contenuto e rielaborandone il messaggio principale in testi di sintesi comprendere le regole di pianificazione e stesura di un testo in riferimento alla tipologia di appartenenza produrre testi orali e/o scritti di diversa tipologia, anche personali e di fantasia, che siano coerenti, coesi e rispettosi delle regole di pianificazione e stesura PROGETTO AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA – SCUOLAGIOCANDO (prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI) Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - prendere coscienza delle proprie potenzialità e limiti con spirito ludico e collaborativi sviluppare l’autocontrollo, l’autonomia e l’osservanza delle regole aumentare la motivazione all’attività fisica e sportiva sviluppare la capacità di confrontarsi con gli altri in maniera corretta - partecipare attivamente ai giochi sportivi, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità manifestando senso di responsabilità conoscere ed applicare i principali elementi tecnici - PROGETTO BADMINTON A SCUOLA (prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI) Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - familiarizzazione e conoscenza degli attrezzi apprendere le abilità di base del badminton attraverso le attività delle lezioni apprendere le tecniche del gioco nell’area frontale e gli scambi migliorare le capacità coordinative e perseguire un armonioso sviluppo somatico stimolare la ricerca di rapide soluzioni per risolvere i problemi che il gioco impone rispettare le regole del gioco praticato 80 - favorire la creatività favorire la socializzazione PROGETTO TENNIS A SCUOLA (prof.ssa MARIA ANTONIETTA CIRELLI) Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I grado di Cercemaggiore e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - migliorare le capacità coordinative e perseguire un armonioso sviluppo somatico favorire la creatività stimolare la ricerca di rapide soluzioni per risolvere i problemi che il gioco impone favorire la socializzazione rispettare le regole del gioco praticato riconoscere le traiettorie e i rimbalzi di piccoli oggetti in movimento migliorare la capacità di traslocazione PROGETTO RECUPERO MATEMATICA (prof.ssa MARIA GRAZIA DI MATTEO) Il progetto è rivolto agli alunni della classe seconde della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - migliorare le capacità percettive e logiche: memorizzazione, intuizione, attenzione, osservazione, conoscenza, comprensione, produttività, analisi, sintesi PROGETTO ECDL (prof.ssa MARIA GRAZIA DI MATTEO) Il progetto è rivolto agli alunni della classe terza della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - potenziare conoscenze e abilità informatiche richieste per conseguire la patente europea del computer far acquisire competenze nell’uso di un computer ne nella gestione dei file far acquisire la capacità di usare un programma di elaborazione testi per creare lettere e documenti far comprendere il foglio elettronico e insegnare ad usarlo per produrre risultati accurati Gli esami previsti dalla Nuova ECDL Base saranno sostenuti presso il Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso con il quale il nostro Istituto ha stipulato una Convenzione. 81 PROGETTO RECUPERO DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE - ITALIANO (prof. VINCENZO MEROLA – prof.ssa MARIA ANTONIETTA PAOLETTI) Il progetto è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I grado di Sepino e si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - elaborare un metodo di studio efficace, che avvalori sia il proprio stile di apprendimento sia la natura e la complessità degli argomenti disciplinari stimolare la motivazione ad apprendere saper ascoltare in maniera attiva messaggi e testi di diverso tipo saper leggere e comprendere testi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi riflettere sulle strutture linguistico – grammaticali per comprenderne il corretto uso comprendere le regole di pianificazione e stesura di un testo in riferimento alla tipologia di appartenenza e alla finalità comunicativa riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta saper esprimere in modo chiaro e preciso le conoscenze acquisite padroneggiare gli strumenti argomentativi indispensabili per gestire in maniera costruttiva il confronto ed ottenere il riconoscimento della legittimità del proprio pensiero possedere ed utilizzare un patrimonio lessicale ed espressivo adeguato alle esigenze comunicative nell’ambito dei vari contesti sociali e culturali produrre testi orali e scritti di diversa tipologia, coerenti, coesi e corretti “L’istituto riconosce la valenza educativa dell’istruzione domiciliare. Essa, laddove vi sia necessità e richiesta da parte delle famiglie, verrà attivata sulla base della predisposizione di uno specifico progetto a domicilio presentato in qualunque momento dell’anno scolastico in corso a cura del consiglio di classe dell’alunno interessato oppure attraverso l’attivazione di un progetto a distanza, supportato e garantito dalle nuove tecnologie”. Variazione apportata dalla delibera del Consiglio d’Istituto in data 3 Giugno 2015. ________________________________________________________________________________ Cercemaggiore, 6 Febbraio 2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO ANNIBALE ROCCO DOCUMENTO PDF CON FIRMA DIGITALE 82