Università degli Studi di Firenze Luogo delle Radici L. Chisci, P. Falugi Corso di Fondamenti di Automatica per CdL Ing. dell’Informazione e Ing. dell’Ambiente e delle Risorse Anno Accademico 2005/06 Fondamenti di Automatica 1 Luogo delle radici (Evans 1948) • Il luogo delle radici è uno strumento grafico per l’analisi e la sintesi di sistemi di controllo a retroazione. + L(s) = bL (s) aL (s) − L(s) F.D.T. d’anello L(s) ) • La dinamica del sistema ad anello chiuso ( F.D.T. 1+L(s) dipende essenzialmente dalla posizione nel piano complesso delle radici del polinomio caratteristico α(s) = aL (s) + bL (s) (1 + L(s) = 0). A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 2 Luogo delle radici • Tramite il “luogo delle radici” si studia la posizione nel piano complesso delle radici di α(s) al variare di un parametro reale p che entra in modo “lineare affine”; cioè si studia come variano le radici di α(s, p) = a(s) + pb(s) = 0 al variare di p, dove a(s) e b(s) sono polinomi noti. • Caso frequente : p = k guadagno della F.D.T. d’anello L(s, k) = (s − z1 )(s − z2 ) · · · (s − zm ) kb(s) =k a(s) (s − p1 )(s − p2 ) · · · (s − pn ) m<n N.B. L(s, k) è assegnata in forma di poli e zeri. • p1 , p2 , · · · pn : poli ad anello aperto FISSATI • z1 , z2 , · · · zm : zeri ad anello aperto • k : guadagno variabile in (−∞, +∞) = R A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 3 Luogo delle radici Polinomio caratteristico α(s, k) = a(s) + kb(s) = n Y (s − pi ) + k i=1 m Y (s − zi ) i=1 dove k è il parametro libero. Definizione: il “Luogo delle Radici” è il luogo geometrico, nel piano complesso, delle radici del polinomio caratteristico α(s, k) al variare del parametro k ∈ (−∞, +∞), ovvero L , {s ∈ C : ∃k ∈ R t.c. α(s, k) = 0} In particolare • Luogo positivo: L+ = {s ∈ C : ∃k ≥ 0 t.c. α(s, k) = 0} • Luogo negativo: L− = {s ∈ C : ∃k ≤ 0 t.c. α(s, k) = 0} A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 4 Condizioni di appartenenza a L s ∈ L ⇔ ∃k ∈ R : n Y (s − pi ) = −k i=1 m Y (s − zi ) i=1 s ∈ C appartiene ad L se sono soddisfatte le seguenti condizioni 1. Condizione di modulo Qn i=1 |(s − pi )| Q |k| = m i=1 |(s − zi )| 2. Condizione di fase n m (2` + 1)π k ≥ 0 X X ∠(s − pi )− ∠(s − zi ) = π+∠k+2`π = 2`π k ≤ 0 i=1 i=1 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 5 Condizioni di appartenenza a L • La condizione di fase non dipende dal valore di k (solo dal segno) ⇒ è una condizione necessaria e sufficiente di appartenza ad L. • Se s ∈ C soddisfa la condizione di fase esisterà un k per il quale la condizione di modulo è soddisfatta. • La condizione di modulo permette di trovare per ogni s ∈ L il corrispondente valore del guadagno k. A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 6 Esempio 1 L(s) = k , p∈R s−p È possibile dedurre il luogo in modo analitico α(s, k) = s − (p − k) = 0 ⇔ s = p − k Im[s] Luogo negativo Luogo positivo k k=0 x − k Re[s] A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 7 Esempio 2 L(s) = k , p1 , p2 ∈ R poli reali (s − p1 )(s − p2 ) È possibile dedurre il luogo in modo analitico α(s, k) = (s − p1 )(s − p2 ) + k = s2 − (p1 + p2 )s + (p1 p2 + k) = 0 ⇔ q p1 +p2 2 2 ± ( s1,2 = p1 +p 2 2 ) − p 1 p2 − k Nota: s1 + s2 = p1 + p2 (somma dei poli costante) Im[s] Luogo negativo Luogo positivo k=0 x p2 k=0 x p1 Re[s] p 2 +p 1 2 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 8 Esempio 3 L(s) = k(s − z) , z, p1 , p2 ∈ R poli reali (s − p1 )(s − p2 ) Cambio di variabile σ = s − z ⇒ L(σ) = kσ (σ−q1 )(σ−p2 ) α(σ, k) = σ 2 − (q1 + q2 − k)σ + q1 q2 con qi = pi − z i = 1, 2 q Poli σ1,2 = q1 +q22 −k ± ( q1 +q22 −k )2 − q1 q2 Nota: σ1 σ2 = q1 q2 (prodotto dei poli costante) Im[s] Luogo negativo Luogo positivo q 1q 2 o − q 1q 2 − x q1 x q2 Re[s] q 1q 2 q 1q 2 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 9 Regole per il tracciamento qualitativo di L 1. Il luogo delle radici è simmetrico rispetto all’asse reale ∀s ∈ L (α(s, k) = 0) ⇒ s ∈ L (α(s, k) = 0) 2. Tutti i punti dell’asse reale appartengono al luogo delle radici • Al luogo positivo (k > 0) appartengono tutti i punti dell’asse reale che lasciano alla propria destra un numero dispari di singolarità (poli e zeri) contati con la loro molteplicità. • Al luogo negativo (k < 0) appartengono tutti i punti dell’asse reale che lasciano alla propria destra un numero pari di singolarità contati con la loro molteplicità. A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 10 Tale regola deriva dalla condizione di fase s∈L + s∈L − . s ⇔ ⇔ Pn i=1 ∠(s − pi ) Pn i=1 ∠(s − pi ) s−z j s−pi x p i o zj (s+2)2 s2 (s+1)2 − − Pm i=1 ∠(s − zi ) Pm i=1 ∠(s − zi ) = (2` + 1)π = 2`π ` intero Dato un punto generico s ∈ R , ogni singolarità (pi o zj ) di L(s) a destra di s fornisce un contributo di fase ±π Esempio: L(s) = Nessun punto dell’asse reale fa parte del luogo positivo. Im[s] Luogo negativo 2 2 o x −2 −1 2 x 0 Re[s] A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 11 3. Comportamento per k → 0 Il luogo delle radici è costituito da n rami. • Gli p1 , Gli p1 , n rami del luogo positivo partono dagli n poli p2 , · · · , pn per k = 0. n rami del luogo negativo convergono agli n poli p2 , · · · , pn per k → 0. • Per il luogo positivo, l’angolo di partenza αj dal polo pj (j = 1, 2, · · · , n), di molteplicità µj , per s ≈ pj è (condizione di fase) µj αj = µj ∠(s − pj ) ≈ (2` + 1)π − n X i=1 ∠(pj − pi ) + m X ∠(pj − zi ) i=1 dove ` = 0, · · · , µj − 1 • Per il luogo negativo, l’angolo di arrivo nel polo semplice pj A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 12 (j = 1, 2, · · · , n) per s ≈ pj è n m X X π ∠(pj − pi )+ ∠(pj − zi )+2`π µj (αj − ) = µj ∠(s − pj ) ≈ − µj i=1 i=1 dove ` = 0, · · · , µj − 1 • Dal polo pj escono µj rami del luogo positivo e entrano µj rami del luogo negativo. Complessivamente escono 2µj rami alternativamente entranti e uscenti dal polo pj . 4. Comportamento per k → ∞ Quando k → ∞ (per il luogo positivo) oppure k → −∞ (per il luogo negativo), m rami del L.d.R. convergono agli m zeri z1 z2 , · · · , zm di L(s). I rimanenti n − m rami divergono verso il punto improprio all’∞ tendendo asintoticamente a n − m asintoti che formano con l’asse reale angoli pari a • (2`+1)π n−m ` = 0, 1, · · · , n − m − 1 per L+ A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica • 2`π n−m 13 ` = 0, 1, · · · , n − m − 1 per L− e si incontrano nel seguente punto sull’asse reale Pn Pm i=1 pi − i=1 zi centro degli asintoti so = n−m Se zj è uno zero di molteplicità νj , si hanno 2νj rami (alternativamente di L+ e L− ) che escano/entrano da/in zj . Gli angoli βj che tali rami formano con l’asse reale sono: • • νj βj+ νj βj− Pn Pm ≈ −(2` + 1)π + i=1 ∠(zj − pi ) − i=1 ∠(zj − zi ) per L+ Pn Pm ≈ −2`π + i=1 ∠(zj − pi ) − i=1 ∠(zj − zi ) per L− con ` = 0, · · · , νj − 1 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 14 Esempio (s + 2)2 L(s) = 2 ⇒ m = 2, n = 4 s (s + 1)2 Il L.d.R. ha n=4 rami Per il luogo positivo • 2 rami partano da s = 0 • 2 rami partano da s = −1 Per il luogo negativo • 2 rami arrivano in s = 0 • 2 rami arrivano in s = −1 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 15 Esempio p1 = 0 con µ1 = 2 p2 = −1 con µ2 = 2 z1 = −2 con ν1 = 2 Poli: zeri: p1 = 0 ⇒ 2α1 = (2` + 1)π − 0 + 0 α1 = p2 = −1 ⇒ 2α2 = (2` + 1)π − 2π + 0 α2 = (2`+1)π 2 (2`−1)π 2 h = 0, 1 h = 0, 1 Im[s] α1 = α2 = π 3π 2, 2 − π2 , π2 o −2 x −1 x0 Re[s] A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 16 Esempio-Comportamento asintotico • Si hanno 2ν1 rami entranti e uscenti in z1 = −2 βj+ = βj− = −(2`+1)π+4π 3π π = 2 2 , 2 −2`π+4π = 2π, π ` = 2 ` = 0, 1 0, 1 • Rami divergenti all’infinito (2(n − m) = 4) −1 − 1 + 2 + 2 =1 so = 2 π 2, 0, 3π 2 2π 2 per L+ per L− Im[s] Dall’andamento delle frecce si deduce che si ha una confluenza e una diramazione in s1 ∈ (−∞, −2) e s2 ∈ (−1, 0). Si chiamano “punti singolari”. . s 1 o −2 x −1 . s2 x0 s o =1 Re[s] A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 17 Punti singolari I punti singolari del L.d.R. sono i punti corrispondenti a radici multiple di α(s, k) • Un punto s è un punto singolare di molteplicità µ del luogo delle radici se e solo se ∃ k tale che s è una radice di molteplicità µ di α(s, k). Proprietà : s è un punto singolare di molteplicità µ ⇐⇒ ∃k ∈ R: α(s, k) =0 ∂α(s,k) =0 ∂s s=s .. . µ−1 ∂ α(s,k) ∂sµ−1 s=s =0 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 18 Punti singolari • s è un punto singolare se e solo se ∃ k ∈ R tale che 1. a(s) + kb(s) , α(s, k) = 0 2. da(s) ds + k db(s) ds , ∂α(s,k) ∂s =0 db(s) − a(s) • Se s è un punto singolare ⇒ b(s) da(s) ds ds = 0 ed è un punto singolare solo se k = − a(s) b(s) ∈ R. • Se k ∈ / R la radice trovata non corrisponde ad un punto singolare. • In generale ci sono al più n + m − 1 punti singolari. Esempio: L(s) = (s+2)2 s2 (s+1)2 da(s) db(s) 3 2 = 4s +6s +2s, = 2s+4 a(s) = s +2s +s , b(s) = s +4s+4, ds ds db(s) da(s) − a(s) = 2s(s4 + 7s3 + 16s2 + 14s + 4) = 0 b(s) ds ds 4 3 2 2 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 19 Esempio b(s) db(s) da(s) − a(s) = 2s(s4 + 7s3 + 16s2 + 14s + 4) = 0 ds ds Le radici sono: s = 0, s = −1, s = −2, s = s1 ' −3.4142, s = s2 ' −0.5858 • Ci sono esattamente m + n − 1 = 5 punti singolari. • s = 0 e s = −1 sono poli doppi di L(s) e quindi punti singolari corrispondenti a k = 0. • s = −2 è zero doppio di L(s) e quindi punto singolare per k → ±∞. • s = s1 ' −3.4142 e s = s2 ' −0.5858 sono punti singolari non a(s2 ) 1) banali con k1 , − a(s ' −33.9706 e k , − 2 b(s1 ) b(s2 ) ' −0.0294. A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 20 Esempio Root Locus Root Locus 10 1.5 8 1 6 4 2 Imaginary Axis Imaginary Axis 0.5 0 −2 0 −0.5 −4 −6 −1 −8 −10 −2 −1.5 −1 Luogo positivo −0.5 Real Axis 0 0.5 1 −1.5 −4 −2 0 2 Real Axis 4 6 Luogo negativo A.A. 2005/06 8 Fondamenti di Automatica 21 Esempio 1 (s + 1)(s + 2) L(s) = k s(s + 3)(s + 4) Poli: s = 0, s = −3, s = −4 Zeri: s = −1, s = −2 Equazione per il calcolo dei punti singolari: s4 + 6s3 + 15s2 + 28s + 24 = 0 Radici: s1 ' −3.3996, s2 ' −1.5567, s3,4 ' −0.5218 ± j2.0646 Quindi i punti singolari sono s1 e s2 per k1 ' −0.2429 e k2 ' −22.2443. k3,4 ' −3.7564 ± j3.5419 ∈ C ⇒ s3,4 non sono punti singolari. A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 22 Esempio 1 Root Locus Root Locus 1.5 1 0.8 1 0.6 0.4 0.2 Imaginary Axis Imaginary Axis 0.5 0 −0.2 0 −0.5 −0.4 −0.6 −1 −0.8 −1 −9 −8 −7 −6 Luogo positivo −5 −4 Real Axis −3 −2 −1 0 −1.5 −4 −3 −2 −1 0 Real Axis 1 2 3 Luogo negativo A.A. 2005/06 4 Fondamenti di Automatica 23 Attraversamento dell’asse immaginario Gli eventuali attraversamenti dell’asse immagniario da parte del L.d.R. possono essere determinati mediante la tabella di Routh del polinomio α(s, k) come le radici corrispondenti a quei valori di k che annullano elementi della 1a colonna della tabella. Esempio 2: L(s) = k s+4 s(s + 1)(s + 2)(s + 3)) • Rami divergenti all’infinito 2(n − m) = 6 2 −1 − 2 − 3 + 4 =− so = 3 3 e angoli π 3, π, 0, 2π 3 , 5π + per L 3 4π − 3 per L • Punti singolari: db(s) da(s) − a(s) = 3s4 + 28s3 + 83s2 + 88s + 24 = 0 b(s) ds ds A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 24 s1 = −4.6911 s2 = −2.6860 s3 = −1.5455 k1 = 114.022 k2 = 0.7424 s4 = −0.4108 k3 = −0.2271 k4 = 0.2775 • Attraversamento dell’asse immaginario: α(s, k) = s(s+1)(s+2)(s+3)+k(s+4) = s4 +6s3 +11s2 +(k+6)s+4k ?= s4 1 11 s3 6 k+6 0 s2 60−k 6 4k s ? 0 1 4k ( 60−k )(k+6)−24k 6 60−k 6 −k2 −90k+360 60−k = = 4k (60−k)(k+6)−24∗6k 60−k = −(k−kA )(k−kB ) 60−k kA ' −93.8365, kB ' 3.8365 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 25 Condizioni di stabilità k>0 k < 60 kA < k < k B ⇔ 0 < k < kB ' 3.8365 k corrispondente all’attraversamento dell’asse immaginario: kc ' 3.8365 Radici sull’asse immaginario di α(s, kc ) = a(s) + kc b(s) = 0: ±jωc ' 1.2804 A.A. 2005/06 Fondamenti di Automatica 26 Esempio 2 Root Locus 6 4 4 2 2 Imaginary Axis Imaginary Axis Root Locus 6 0 0 −2 −2 −4 −4 −6 −7 −6 −5 −4 Luogo positivo −3 −2 Real Axis −1 0 1 2 3 −6 −6 −4 −2 0 Real Axis 2 4 Luogo negativo A.A. 2005/06 6 Fondamenti di Automatica 27 Procedura per il tracciamento del L.d.R. 1. Si riportano i poli (X) e gli zeri (o) di L(s) sul piano complesso. 2. Si determinano le parti dell’asse reale che appartengono al luogo positivo e negativo. 3. Si determinano il centro e l’inclinazione degli asintoti (comportamento per k → ±∞). 4. Si determina la direzione della tangente al luogo nei poli (comportamento per k → 0) e negli zeri (comportamento per k → ±∞). 5. Si deve tener conto del fatto che sui tratti di luogo appartenenti all’asse reale e compresi fra due poli o fra due zeri è presente almeno un punto doppio (punti singolari). A.A. 2005/06