LA CLASSE 4° A
ALLA SCOPERTA DI MATERA
CITTÁ SPECIALE
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Le origini
Gli insediamenti umani a Matera sono
documentati fin dal Neolitico. Le origini
della città risalgono al VII secolo
quando, nel 664, la città entra a far
parte del Ducato Longobardo di
Benevento.
Nel 994 viene brutalmente saccheggiata
dai Saraceni. Con la riconquista dei
Bizantini la città raggiunge un periodo
di pace.
Nel 1043, con la dominazione
normanna, Guglielmo Braccio di Ferro è
nominato conte di Matera. Alle soglie
della 2^ guerra mondiale Matera è la
prima città ad insorgere contro i fascisti.
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ITINERARI
Itinerari:
A Matera le cose da vedere non mancano.
• I “Sassi”;
• Il “Castello Tramontano”: eretto nel XV secolo
e mai ultimato. Oggi ne restano tre torri ed il
castello, restaurato, è sede di attività
culturali;
• Il “Duomo” del XIII secolo, di architettura
romanico-pugliese, è stato più volte rifatto.
Lungo 54 metri e largo 18, diviso in 3 navate,
ha una facciata che si compone di 3 parti: la
centrale con un rosone, è la più elevata.
Presenta bei frontali. L’interno, trasformato
in barocco nel “700, conserva opere d’arte
bellissime ( di artisti lucani) di cui un presepio
in pietra e un affresco bizantino della
Madonna della Bruna.
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I Sassi
Matera è una città ricca di
storia e tradizioni, così come un
po’ tutta la Lucania.
La città sorge addossata ad una
gravina all’interno della quale
sono state scavate profonde
grotte alle quali è stato dato il
nome di “Sassi”.
La loro caratteristica bellezza,
dovuta alla particolare
atmosfera che questi luoghi
riescono a trasmettere, ha
ispirato scrittori e famosi
registi.
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Il “Sasso Barisano”e il“Sasso Caveoso”.
I “Sassi” sono divisi in
due; quello a Nord
chiamato
“Sasso Barisano” e quello a
Sud chiamato “Sasso
Caveoso”.
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Le chiese
• La Chiesa di Santa Chiara;
dalla fine del 600 ex
convento diventa
museo,sotto si trovano
Santa Anna e San
Gioacchino.
• La Chiesa di San
Francesco;
appartiene all’età del
medioevo ristrutturata a
metà del 700.
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• La Chiesa del Purgatorio:
una chiesa barocca di cui
sulla cornice della facciata
ci sono gli scheletri,nella
parte bassa c’è la morte
sopra il Paradiso;si chiama
così proprio perché il
Purgatorio è la via di
mezzo tra il Paradiso e la
morte.
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I maggi e i culti arborei
Molte sono le feste che si
dividono tra il motivo
religioso e quello pagano ,
basti pensare ai “maggi”
festa tipicamente pagana
in onore del territorio,
delle montagne e della
vegetazione.
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Grotta dei pipistrelli
Sui fianchi della Gravina di Matera
si apre una serie di grotte naturali o
artificiali che furono frequentate fin
dalla Preistoria. La Grotta dei
Pipistrelli ,(chiamata così proprio
perché abitata dai pipistrelli) a circa
1 km da Matera,fu frequentata dal
Paleolitico fino all’età del Bronzo.
Al Paleolitico superiore risalgono
strumenti in selce come grattatoi,
bulini e punte, al Paleolitico Medio
sono attribuiti raschiatoi.
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Museo Domenico Ridola
Il “Museo nazionale Domenico Ridola conserva reperti
dell’età del Bronzo all’epoca romana, materiale della
Basilicata e una raccolta etnografica sulle civiltà contadine.
Vi sono anche ritratti di personaggi e documenti lucani. Fu
istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo
stato delle collezioni dei reperti archeologici del Senatore
Domenico Ridola.
Nell’ottobre dello stesso anno il Comune di Matera deliberò
allo Stato dei locali dell’ex Convento delle Clerisse,eretto sul
finire del 600,per ospitare ed esporre in modo adeguato i
reperti archeologici donati
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Feste e tradizioni
La Lucania è decisamente terra di tradizioni e feste
popolari. La più nota e si conviene e senz'altro la
FESTA DELLA BRUNA,una delle manifestazione
più belle e particolari del sud Italia. La festa comincia
all'alba del 2 luglio,quando celebra la "Processione ai
pastori". Il corteo attraversa gli antichi rioni,poi il
pomeriggio ha luogo la "Processione dei contadini" che
accompagna la statua della Madonna del rione
Piccianello fino in cattedrale su un carro trionfale di
cartapesta ,simbolo di potere,scortato da cavalieri in
costume allegorico. La festa raggiunge il culmine
quando deposte le statue in cattedrale,il carro
ridiscendendo in Piazza Vittorio Veneto,viene
distrutto dalla folla esultante.
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La ricetta
La Pignatta
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ingredienti per 5 persone
kg 1,300 carne di pecora
2 cipolle
2 carote di sedano
8 patate
100 g di pecorino
100 g salame piccante
1 kg di cicorie selvatiche o tipo catalogna
10 pomodorini rossi,peperoncino,sale
per le confezioni un recipiente di terra cotta:300 g di pasta fatta
lievitare da pane
Preparazione
Tagliare la carne in pezzi da 100 g. In un recipiente di terracotta
metterci tutti gli ingredienti e coprire con acqua,salare quanto basta.
Coprire con pasta da pane lavorata a mò di disco e chiudere
ermeticamente. Mettere in forno a 200 °(gradi) per 2 ore (Se la carne è
tenera diminuire il tempo di cottura)
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DURANTE QUESTA USCITA DIDATTICA CI
SIAMO DIVERTITI MOLTO
E PER QUESTO RINGRAZIAMO
LA DIRETTRICE
E
LE MAESTRE
CHE CI HANNO ACCOMPAGNATO
E UN PO’ ANCHE SOPPORTATO!
Gli alunni della 4A
INSEGNANTI:
Galantini Maria Rosaria
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….FINE…
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