LE VITAMINE
Prof. Paolo Polidori
Università di Camerino
VITAMINE
• Il nome deriva dal fatto che i ricercatori le
hanno individuate come ammine necessarie
per la vita.
• Le malattie da deficienze vitaminiche sono
note da tempo: pellagra, beriberi, scorbuto
sono nomi tristemente famosi.
VITAMINE IDROSOLUBILI
VITAMINA C
La sua deficienza è causa dello scorbuto, da qui il
nome di acido ascorbico.
La maggior parte degli animali è in grado di
sintetizzare ascorbato a partire da D-glucosio; tra
le specie che non hanno questa capacità, si
annoverano tutti i primati, tra cui l’uomo.
L’ascorbato è parte di un complesso sistema di
protezione (insieme alla Vit. E) contro i radicali
liberi che si formano nell’organismo.
TIAMINA
La malattia beriberi (neuropatia con edema) è
causata da deficienza di tiamina; nel 1911 fu
scoperto il principio anti-beriberi in estratti di
crusca di riso, e fu chiamato Vitamina B1 o
tiamina.
Il Food and Nutrition Board (1998) propone
un’assunzione di tiamina pari a 1.2 mg/d per i
maschi e 1.1 mg/d per le femmine.
La tiamina (Vitamina B1) in eccesso è eliminata dal
rene con facilità.
RIBOFLAVINA – VIT. B2
Dà luogo a formazione di coenzimi flavinici,
il FAD (flavina adenina dinucleotide) e lo
FMN (flavina mononucleotide),
importantissime nelle reazioni di
ossidoriduzione.
E’ difficile rinvenire carenze singole della
vitamina, solitamente fanno parte di un
quadro di deficienze polivitaminiche.
NIACINA
La scoperta delle relazioni tra niacina e pellagra è
stata una pietra miliare nella storia della medicina
e alimentazione.
Per questa ragione la niacina è chiamata anche
Vitamina PP (Preveniente la Pellagra), o
Nicotinamide o anche Vitamina B3.
Sia gli animali che le piante sono capaci di
sintetizzare niacina a partire da altri precursori, fra
cui l’aminoacido essenziale triptofano.
PANTOTENATO
Il pantotenato (Vitamina B5) fa parte sia del
coenzima A sia della proteina trasportatrice di
acili, è coinvolto nella biosintesi e nella
degradazione degli acidi grassi e del colesterolo.
La deficienza di pantotenato (acido pantotenico)
nell’uomo è rara, esistono molte sorgenti
alimentari: fegato, rene, lievito, torlo d’uovo,
verdure, ecc.
VITAMINA B6
Indica una famiglia di composti tra loro simili:
piridossina, piridossale e piridossammina.
La deficienza è rara perché ne esistono abbondanti
depositi nell’organismo ed è ben rappresentata in
molti alimenti: verdure, legumi, prodotti di origine
animale, ecc.
L’importanza è legata a quella dei suoi coenzimi, che
prendono parte al metabolismo degli aminoacidi e
del glicogeno.
BIOTINA – Vitamina H
Vitamina idrosolubile individuata nel 1942,
detta anche Vitamina B8.
Necessaria per reazioni di carbossilazione, la
deficienza è molto rara, esistono molte fonti
alimentari ricche di biotina: fegato, rosso
d’uovo, soia, lievito, ecc.
La biotina non assorbita viene escreta con le
feci.
FOLATO
I depositi nell’organismo sono modesti e la
disponibilità degli alimenti limitata; è
quindi facile rinvenire deficienze,
secondarie a numerose malattie,
specialmente intestinali. Il fabbisogno di
folato aumenta molto durante la gravidanza.
Il folato (Vitamina B9) è presente negli
alimenti soprattutto come poliglutammato.
VITAMINA B12
Composto organico idrosolubile, prodotto dai batteri,
unica molecola di interesse biologico che contenga
cobalto, è infatti detta anche Cobalamina.
Vitamina scoperta grazie ai tentativi di curare
l’anemia perniciosa. Il fabbisogno è modesto,
poiché ne esistono notevoli depositi epatici.
Diverso è il caso se si hanno deficit di
assorbimento, in quanto si perde sia la vitamina
alimentare che quella secreta con la bile.
VITAMINE LIPOSOLUBILI
VITAMINA A
Richiesta per la formazione del pigmento
fotosensibile della retina, rodopsina,
indispensabile per il processo visivo.
Attività vitaminica A è posseduta da molti
carotenoidi, tipo  - carotene, che si possono
convertire in retinolo o retinale.
La carenza di vitamina A provoca cecità notturna e
alterazioni della cornea dalle quali può scaturire
cecità.
VITAMINA D
Sostanza liposolubile che previene e cura il
rachitismo. Il ruolo è connesso con il metabolismo
del calcio, facendo aumentare l’efficienza
dell’assorbimento di questo metallo nell’intestino
tenue. La carenza provoca nell’adulto
osteomalacia, cioè perdita di calcio dal tessuto
osseo. Il rachitismo è invece dovuto a carenze di
vitamina D in età giovanile. Non c’è alcuna
evidenza circa il rapporto tra carenza di Vitamina
D e comparsa in età senile di osteoporosi,
correlata con la perdita di sostanza ossea.
VITAMINA E
Scoperta nel 1922, chiamata tocoferolo,
capace di ridare la fertilità. Possiede attività
antiossidante, proteggendo le membrane
biologiche dai danni causati dai radicali
liberi. La Vit. E entra a far parte di un certo
numero di fattori alimentari antiossidanti
come il selenio, la Vit. C, ecc.
VITAMINA K
Prende il nome dal fatto di essere un fattore
necessario per la coagulazione (Koagulation) del
sangue. La sua carenza provoca una sindrome
emorragica.
Le sorgenti di Vit. K sono almeno due: una parte
viene ingerita con gli alimenti, una parte è
sintetizzata dalla flora batterica intestinale.
Esistono 3 molecole ad attività vitaminica K:
Fillochinone (Vit K1), Menachinone (Vit.K2) e
Menadione (Vit. K3)
SOSTANZE VITAMINO-SIMILI
Sostanze la cui collocazione nell’ambito delle
vitamine è oggetto di discussione, in quanto
per alcune è attiva una sintesi endogena ed è
difficile mettere in rilievo sindromi da
deficienza.
E’ possibile che tali molecole siano essenziali
in alcune particolari condizioni fisiologiche
(essenzialità condizionata).
COLINA
Ammina quaternaria presente nei fosfolipidi
(fosfatidilcolina) e nell’acetilcolina, un
neurotrasmettitore.
La sua presenza nei cibi è ubiquitaria, come
fosfatidilcolina o lecitina nei lipidi delle
membrane biologiche. La lecitina è anche usata
come additivo alimentare.
La sua mancanza provoca degenerazione grassa del
fegato, per questo è detta fattore lipotropo.
INOSITOLO
Come la colina, è presente nei fosfolipidi;
ampiamente distribuito negli alimenti, è rara una
sua carenza.
Svolge azione di gestione del segnale ormonale, e in
alcuni animali (non uomo) ha un ruolo lipotropo.
Nei casi di diabete si registrano alterazioni del
metabolismo dell’inositolo, come nei casi di
malattie renali.
CARNITINA
Gli alimenti di origine animale sono ricchi di
carnitina, contrariamente ai vegetali. Viene
facilmente assorbita (circa il 70%)
dall’organismo umano.
Molecola coinvolta nel metabolismo degli
acidi grassi; la deficienza può verificarsi in
pazienti emodializzati o in neonati
prematuri.
TAURINA
Isolata dalla bile bovina (da qui il nome), prende
parte alla costituzione dei sali biliari e agisce quale
osmoregolatore cellulare.
L’uomo e altri animali (soprattutto il gatto) non sono
abili a sintetizzare taurina, che è presente nei
prodotti di origina animale ma non nei vegetali.
Viene escreta per via renale, è uno degli aminoacidi
più abbondanti nelle urine, in quanto non viene
riassorbita dal rene.
CAROTENOIDI
Molecole biologicamente interessanti, si
rinvengono in molti organismi, dai batteri
all’uomo, ne esistono oltre 600, circa 50 di
loro sono precursori della Vit. A.
Non sono tossici anche se assunti in dosi
massicce, anche perché i fenomeni di
tossicità (alterazioni pigmentazione)
cessano con la sospensione dell’assunzione.
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