IL PIANETA TERRA A cura di Lavinia, Noemi, Christian. Il nostro pianeta Dallo spazio il nostro pianeta appare perfettamente sferico, ma in realtà la il globo è una sfera schiacciata ai poli. Alcune caratteristiche della Terra Il colore predominante del pianeta è il blu; infatti, la superficie è occupata per due terzi dagli oceani. Inoltre, il globo, è circondato da un sottile strato gassoso; l’atmosfera. La griglia di riferimento Per riconoscere la posizione di vari luoghi sulla superficie terrestre, i geografi hanno costruito sul planisfero una griglia di riferimento formata da paralleli e i meridiani. Grazie a questa griglia si possono individuare anche i due emisferi e l’equatore. I paralleli Per parallelo si intende una linea immaginaria utilizzata per stabilire la posizione esatta di una località sulla superficie terrestre. I paralleli sono complessivamente 179, il più lungo è l'equatore che divide la Terra in due emisferi uguali. I meridiani I meridiani sono semicirconferenze tutte uguali che passano per i due poli e sono separate di un grado una dall’altra. Esisto 360 meridiani e quello che si definisce come meridiano zero è quello di Greenwich. Il sole Il sole è una grande sfera di gas incandescente con un raggio di circa 700000 km e la sua massa è molto maggiore di quella del nostro pianeta. I moti della Terra Mentre orbita intorno al sole con un movimento chiamato rivoluzione, la Terra gira anche su se stessa con un movimento chiamato rotazione, su un’asse di rotazione, immaginaria. Il periodo di rivoluzione della Terra è chiamato anno. Mentre il periodo di rotazione è chiamato giorno. Domanda: Qual è il calcolo per scoprire la velocità del moto di rivoluzione della terra? Per riuscire a sapere a che velocità la Terra compie il moto di rivoluzione bisogna conoscere lo spazio e il tempo, infatti: S/t = V. Se la Terra impiega 365 giorni per percorrere 938.900.000 km vuol dire che va alla velocità di 107180 km/h circa. Domanda: Qual è il calcolo per scoprire la velocità del moto di rotazione terrestre? Spazio : tempo = x :1 Domanda: Perché le stagioni meteorologiche arrivano in ritardo rispetto alle stagioni astronomiche? Le stagioni astronomiche non coincidono del tutto con le stagioni meteorologiche. Ciò è dovuto al fatto che l'atmosfera, l'idrosfera e la litosfera assorbono la radiazione solare e cedono calore con un certo ritardo, impedendo di percepire subito gli effetti sul clima dovuti alle variazioni dell'inclinazione dei raggi solari. Circolo di illuminazione Se puntiamo una lampada su un mappamondo, vediamo che solo un emisfero sarà illuminato, l’altro resterà al buio. La parte illuminata è detta circolo di illuminazione. 1. Il dì e la notte La rotazione della Terra è il motivo per cui ogni 24 ore avremo il succedersi del dì e della notte. L’asse di rotazione terrestre non è perpendicolare, bensì è inclinato di circa 66° rispetto al piano dell’eclittica, dove si svolge il moto di rivoluzione. 2. Il dì e la notte Inoltre la direzione dell’asse di rotazione terrestre rimane sempre la stessa durante tutta l’orbita di rivoluzione. L’inclinazione dell’asse di rotazione ha conseguenze molto importanti: influenza sia i nostri ritmi quotidiani, determinando la durata del dì e della notte, sia il clima del luogo in cui viviamo, attraverso il succedersi delle stagioni. La durata del dì e della notte cambia a seconda: Della posizione in cui ci si trova sulla superficie terrestre; Del periodo dell’anno. Gli equinozi Gli equinozi sono gli unici due giorni dell’anno in cui dì e notte durano 12 ore ciascuno, su tutto il pianeta. Questo perché la Terra si trova in una certa posizione durante la sua rivoluzione intorno al Sole. Questi giorni sono il 21 marzo e il 23 settembre e sono separati da circa sei mesi, il tempo che la Terra impiega a percorrere metà della propria orbita. I solstizi I solstizi sono i due giorni dell’anno in cui l’emisfero nord della Terra raggiunge la massima illuminazione. I raggi del Sole sono perpendicolari al Tropico del Cancro, quindi la durata del dì (21 giugno) è la più lunga dell’anno. Nel solstizio del 22 dicembre la situazione è contraria, in quanto la maggiore illuminazione si avrà nell’emisfero sud, quindi, nell’emisfero nord la durata del giorno sarà più corta. Le stagioni Questi cambiamenti spiegano l’alternarsi delle stagioni. 1. Dopo l’equinozio del 21 marzo, il dì diventa più lungo della notte, questo grazie ai raggi solari che gradualmente diventa perpendicolari: è primavera; 2. Dopo il solstizio del 21 giugno, il Sole raggiunge la massima altezza nel cielo, il dì si accorcia, la notte si allunga: è estate. Le stagioni (2) 3. Dopo l’equinozio del 23 settembre l’arco tracciato dal Sole si abbassa, la notte diventa più lunga del dì: è autunno; 4. Dopo il solstizio del 22 dicembre le ore di luce aumentano ma le notti sono ancora lunghe, il Sole è ancora basso e i raggi ci scaldano poco: è inverno. Oltre all’illuminazione si aggiunge anche l’inerzia termica: la Terra si raffredda e impiega parecchio a riscaldarsi e viceversa. Ecco perché l’inverno è più freddo dell’autunno e l’estate più calda della primavera. FINE http://it.wikipedia.org/wiki/Latitudine http://www.google.com/search?hl=en&q=il+globo+terrestre& um=1&ie=UTF8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=hUG9T-33HsaqAaOr4Ag&biw=1080&bih=420&sei=j0G9T8f7GY7sOb-i3Rw http://www.google.com/search?hl=en&q=il+globo+terrestre& um=1&ie=UTF8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=hUG9T-33HsaqAaOr4Ag&biw=1080&bih=420&sei=j0G9T8f7GY7sOb-i3Rw http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=2009101909 5831AAhv2WV http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/LaTerra/Il-pianeta-Terra/Conseguenze-dei-moti-della-Terra.html