PRIMAVERA
dalle
Quattro Stagioni
di Antonio Vivaldi
Bepi De Marzi
incontra gli alunni delle classi seconde
13 aprile 2012 – aula di musica
Caricatura di Vivaldi
P.L.Ghezzi, Roma 1723
ALLEGRO
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' Zeffiretti
Con dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
Tornan' di nuovo al lor canoro incanto.
LARGO
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
ALLEGRO
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.
Suona il tema della Primavera
La Primavera
Rosalba Carriera
( pittrice veneziana 1675 - 1758)
particolare da pastello su carta
Ca' Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano
Rami di pesco
Marzo, che mette nuvole a soqquadro
Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove sottoMarzo,
l’asproche mette nuvole a soqquadro
e le ammontagna in alpi di broccati,
alternar delle ventate chiaccianti come fruste sulle
per rami
poi disfarle in mammole sui prati,
facce di chi va, di chi viene, una vecchietta vende
accende all'improvviso, come un ladro,
di pesco. O primavera per pochi soldi!
O riso, o tremolìo di stelle rosee su bagnate un'occhiata di sole,
che abbaglia
acque e viole.
pietre! Scompare agli occhi miei la strada urbana
con
fango e folla e strider di convogli sulle rotaie, e saettar
Con inmibocca un fil d'erba primaticcio,
nemico d’automobili in corsa. Ecco, e in un campo
Marzo è un fanciullo in ozio, a cavalcioni
trovo: è verde, di frumento appena sorto dal suolo:
sul vento
pioppi e gelsi intorno con la promessa delle fronde
al che separa due stagioni;
zufolando, fa, per suo capriccio,
sommo dei rami avvolti in una nebbia d’oro: ee,peschi:
con strafottenti
audace,
oh, lievi, oh, gracili, d’un rosa che non è della terra:
ch’è
il tempoeche gli piace.
di tuniche d’angeli, scesi a benedire i primi germogli,
pronti, a un alito di brezza, a rivolar da nube a nube in
cielo.
Stanotte, fra i suoi riccioli, spioventi
sul mio sonno a rovesci e a trilli alati,
Ada Negri
il flauto di silenzio dei suoi fiati
vegetali svegliava azzurri e argenti
nel mio sognarlo, e fuori
ne son sbocciati i fiori.
Arturo Onofri
Risveglio
L’inebriante profumo di zagara
si espande da un cortile all’altro,
annunciando l’arrivo festoso
della novella stagione.
Gerani, dagli smaglianti colori,
fanno capolino dai balconi,
ostentando la loro sfolgorante bellezza.
È primavera!
Tripudio di luci, di suoni, di colori;
susseguirsi di voci argentine, inneggianti
al risveglio miracoloso della natura,
che si rinnova dopo il sopore invernale,
e si veste a festa, come una giovane sposa.
Caterina Siclari
Primavera
Ed ecco che un susino
bianco sbocciò sul verzicar del grano.
Come un sol fiore gli sbocciò vicino
un pesco, e un altro. I peschi del filare
parvero cirri d'umido mattino.
Uscìano le api. Ed or s'udiva un coro
basso, un brusìo degli alberi fioriti,
un gran sussurro, un favellar sonoro.
Dicean del verno, si facean gl'inviti
di primavera. Per le viti sole
era ancor presto, e ne piangean, le viti,
a grandi stille, in cui fioriva il sole.
Giovanni Pascoli
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