La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, approvata dall’ONU nel 1989, ha segnato una svolta straordinaria nei rapporti tra adulti e bambini, affermando che ogni ragazzo deve poter crescere sano e sereno. Rispettare questo principio è un impegno per tutti. Diritto ad un nome e ad una nazionalità Ogni anno il 55% di tutti i bimbi nati nei Paesi in via di Sviluppo, non vengono registrati: pertanto, ufficialmente non esistono, non hanno diritti, tutele, non potranno avere un lavoro ed una posizione riconosciuta nella società. Alimentazione 150 milioni di bambini soffrono la fame e sono sotto peso Mi chiamo Elias, ho due anni e mezzo e vivo nella periferia di Mbeya (Tanzania) insieme a mia madre, mio padre, due fratelli e una sorella maggiori. Siamo poveri e la nostra casa non ha il bagno. Mia madre si alza presto per recarsi al fiume a prendere l’acqua, perché nella nostra casa non ci sono rubinetti. Poi va a lavorare la terra e mi lascia con mia sorella Sophia, che ha sette anni. Sophia raccoglie la legna da ardere e svolge altre faccende per mia madre, così non rimane molto tempo per giocare con me. Quando mia madre rincasa prepara da mangiare la solita zuppa di granoturco. L’anno scorso mia madre ha raccolto granoturco a sufficienza, ma quest’anno ha dovuto venderne una parte per poter comprare altre cose. Adesso dice che non sa cosa mangeremo quando le scorte saranno esaurite. Quando ero più piccolo, mia madre mi allattava al seno. Da quando ha smesso ho avuto spesso la febbre e la diarrea. L’ultima volta che ho avuto la febbre l’infermiera del dispensario ha detto che probabilmente era la malaria. Mia madre ha comprato le medicine ma la mia salute non è migliorata. Vestiario I chavos di Città del Messico recuperano i vestiti nella spazzatura. Abitazione I chavos di Città del Messico vivono sempre in gruppo come ombre nella città. I loro rifugi sono impenetrabili: fogne, case o cantieri abbandonati, gallerie della metropolitana. Per vivere chiedono soldi ai passanti. Oppure rubano delle macchine. Per l'acqua si arrangiano con le fontane. Amore e comprensione Rimanere vicino ai genitori L’adozione a distanza permette di aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà, lasciandoli nelle loro famiglie e paesi, accanto ai loro genitori. Attualmente nel Kosovo si sta svolgendo una guerra devastante che sta privando molti bambini del diritto di rimanere con i propri genitori. Infatti molti bambini arrivano soli nei campi profughi, avendo perso la famiglia durante le operazioni di “pulizia etnica”. Ad esempio, Ekrem ha 2 anni ed è rimasto solo perché la mamma, in attesa di un altro figlio, è morta mentre fuggiva, per la fatica! Forse andrà a vivere in qualche campo profughi, o forse in futuro sarà adottato da qualche nostra famiglia. Servizi sanitari L’HIV contagia ogni giorno 6.000 giovani. Nel 2005, un milione di persone in più rispetto al 2006 ha ricevuto farmaci: attualmente sono circa 3 milioni i pazienti sieropositivi che accedono a questi farmaci, 2 milioni dei quali nell'Africa Subshariana. Nel corso degli ultimi 10 anni gli investimenti per la lotta all'AIDS sono aumentati di ben 8 volte Gli investimenti degli ultimi 10 anni per la lotta alla malaria sono decuplicati e cure speciali Damian Freddy Vàsques Pionce è nato a Manta, in Ecuador il 13 Febbraio 1991. Insieme ai genitori abitava in una delle regioni distrutte dalle piogge. Oggi Damian vive in una palafitta nel quartiere El Fortin, alla periferia di Guaiaquil. Il bambino ha gravi problemi fisici: non parla, è sordo e ha molte difficoltà a camminare. Damian potrebbe essere curato presso un istituto specializzato, ma in casa mancano i soldi per pagare le spese per il ricovero. Il padre, infatti, non ha un lavoro fisso e la madre è disoccupata. Soltanto il sostegno a distanza può garantire al bambino le cure di cui ha bisogno Istruzione e diritto di essere femmine In Afghanistan, alle ragazze è proibito frequentare la scuola. Ci possono andare solo i ragazzi: così hanno deciso i Taliban, gli “studenti guerrieri”. Da quando sono arrivati al potere, hanno applicato la sharia, l’antica legge islamica secondo la quale le donne sono esseri inferiori. Non possono lavorare al di fuori delle mura di casa, non possono,andare a scuola, devono coprirsi il volto con una specie di mantello, il burka. Osservano il mondo solo attraverso una rete sottile e respirano a fatica. E non possono neppure essere curate dai medici perché nessuno che non sia un parente, può toccarle. Così dice la legge di Taleban. Secondo il rapporto Unicef, 120 milioni di bambini in età scolare non vanno a scuola “Mi piacerebbe essere un ragazzo. Studierei, giocherei, e un giorno diventerei qualcuno. Invece, ora devo lasciare la scuola. Ci andrà soltanto mio fratello. Io devo lavorare in casa, come le mie sorelle e cugine, poi sposarmi, mettere al mondo dei figli…” Nakusha è una bimba indiana, e la sua casa è in un villaggio nella regione del Rajastan. Ha solo otto anni ma per lei la scuola è già finita. L’attendono giornate di duro lavoro: svegliarsi alle sei di mattina, preparare il tea e la colazione per tutti, poi lavare i piatti, cucinare il pranzo, spazzare per terra, fare il bucato… Nel tempo libero ricamerà al telaio, per racimolare un po’ di soldi: in casa servono sempre. La sua famiglia si augura che si sposi, ma intanto deve lavorare sodo: la dote, indispensabile in India, costa una fortuna. “I soldi spesi per una femmina sono buttati via”, dice suo padre. Non a caso l’anno chiamata Nakusha, che significa “NON VOLUTA”. Figlia indesiderata, perché femmina. Diritto alla parola Anche se i bambini non votano, non scrivono giornali, non partecipano ai dibattiti, hanno il diritto di esprimere la loro opinione in vari ambiti. Sherab aveva 12 anni quando fu arrestata insieme ad altre quattro tibetane come lei. La loro colpa era di aver gridato "Il Tibet è un paese indipendente" (la Cina non vuol saperne di concedere l'indipendenza). Ha trascorso tre anni in un campo di lavoro. E' morta il 15 maggio 1995. Aveva appena 15 anni. Gioco I chavos di Città del Messico non hanno mai visto un film né un libro. Non sanno cosa sia il girotondo. Il gioco è l'aspetto dominante nella vita del bambino. È attraverso il gioco che si impadronisce di competenze specifiche, come la capacità di pensiero; le abilità motorie; i comportamenti relazionali; il rispetto delle cose e delle persone, per arrivare così alla conquista dell'autonomia, che lo renderà a sua volta un soggetto critico e consapevole, attivo ed espressivo. a non lavorare 218 milioni di bambini/ragazzi (dai 5 ai 17 anni) sono vittime del lavoro minorile. 126 milioni di essi lavorano a lungo ed in condizioni di estremo pericolo. L'ammissione al lavoro per i minori di 15 anni è stata proibita dalla Convenzione 138 dell'OIL nel 1973 Speranza di vita Diritto alla pace Bambini soldato. Nel 2002 l'arruolamento illegale di bambini veniva segnalato in 18 paesi in guerra; nel 2004 tale pratica veniva registrata in 43 paesi. Secondo il rapporto Unicef, 2 milioni dal 1990 sono morti durante le guerre, 6 milioni sono stati feriti gravemente. a non essere trascurato o maltrattato e a non essere oggetto di mercato Nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture o a trattamento o a punizioni crudeli, disumani o degradanti e nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Negli ultimi mesi a Nampula, capoluogo dell'omonima provincia settentrionale del Mozambico, sono spariti nel nulla molti bambini. Secondo le denunce di alcune suore cattoliche presenti nell'area si tratterebbe di un traffico di minori e forse di organi. Sono almeno 60mila i bambini vittime di traffico d'organi nel mondo, che provengono per lo più dal Brasile, dallo Sri Lanka, dal Congo e dalla Thailandia. La tratta dei minori coinvolge circa 1.200.000 tra bambini e adolescenti alla libertà alla dignità e all’uguaglianza Ognuno può valersi di tutti i diritti e di tutte le libertà proclamate nella presente Convenzione, senza alcuna distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, d’opinione politica e di qualsiasi altra opinione, d’origine nazionale o sociale, che derivi da fortuna o nascita Avere una vita soddisfacente anche se fisicamente o mentalmente svantaggiati Il bambino svantaggiato fisicamente o mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente insieme agli altri bambini. Gli stati devono garantire l'assistenza gratuita se i genitori e i tutori sono poveri. Inoltre il bambino ha diritto ad andare a scuola, a prepararsi al lavoro e a divertirsi. Diritto al primo soccorso in situazioni di emergenza Quando capita qualche incidente o qualche avvenimento tragico come il terremoto i primi ad essere soccorsi devono essere i bambini Diritto all’associazione