Il meraviglioso viaggio di Ulisse
Il meraviglioso viaggio di Ulisse
a cura degli alunni
del percorso PON «Più parole, più idee»
Istituto Comprensivo «A. Pacinotti» Marigliano
MIUR
Introduzione
Gli alunni delle classi V° del Plesso Pontecitra, durante le attività relative al progetto Pon
dal titolo “Più parole più idee”, hanno letto approfondito e rielaborato il testo “C'era una
volta Ulisse…e compagnia bella”, libro di narrativa ispirato all'Odissea, che interpreta le
avventure di Ulisse in chiave moderna e avvincente, mediante una lettura che ben si
adatta ai ragazzi di questa età.
Sfogliando queste pagine leggerete una sintesi del viaggio di uno dei personaggi più
amati e ammirati da adulti e bambini, per il suo impegno, la sua furbizia e la sua
caparbietà: Odisseo, l'eroe greco protagonista del poema Omerico.
Dalla partenza da Itaca alla guerra di Troia, fino al ritorno sospirato nella sua reggia,
ecco dipanarsi il percorso tortuoso e decennale dell'uomo dal “multiforme ingegno”:
Ulisse, Odisseo, Nessuno.
Gli alunni sono stati coinvolti in un lavoro di lettura e conoscenza del poema, nonché di
produzione di disegni rappresentazioni grafiche, giochi linguistici e poesie relative al
mondo greco dell'Odissea.
I capitoli che seguono sono il prodotto dell'impegno dei ragazzi e della loro creatività.
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CAPITOLO I
Un giorno Ulisse partì da Itaca, l'
isola di cui era re, con altri
guerrieri greci per andare a
combattere la guerra di Troia,
scoppiata perché Paride rapì
Elena, la moglie di Menelao che
insieme al fratello Agamennone,
giurò vendetta.
CAPITOLO II
Ulisse e gli altri Greci costruirono un
grande cavallo di legno e lo lasciarono
fuori la
città di Troia. I Troiani
pensando che fosse un dono degli dei
lo portarono dentro le mura. Durante
la notte, i Greci uscirono dalla pancia
del cavallo e diedero fuoco a Troia.
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CAPITOLO III
Vinta la guerra, Ulisse ripartì da Troia per tornare a Itaca, ma fu ostacolato dagli dei che,
arrabbiati con lui, scatenarono tempeste e uragani. Dopo nove giorni, Ulisse e i
suoicompagni approdarono sull' isola dei mangiatori di loto. Ulisse mandò tre compagni a
perlustrare la zona, ma mangiarono il loto e così dimenticarono tutto. Allora Ulisse se li
caricò addosso e li portò sulla nave, anche se loro volevano restare là.
CAPITOLO IV
Ulisse ripartì e giunse sull' isola dei Ciclopi, giganti con un occhio solo al centro della fronte,
che si cibavano del latte delle pecore e della loro carne. Ulisse entrò nella caverna di Polifemo
che mangiò, due a due, tutti i suoi compagni. Il nostro eroe,furbo e astuto, fece ubriacare
Polifemo e disse di chiamarsi “Nessuno”. Dopo lo accecò con un palo appuntito e infuocato.
Quando arrivarono gli amici di Polifemo, richiamati dalle sue urla, gli chiesero perché stesse
gridando in quel modo, lui rispose che “Nessuno” lo aveva accecato; allora gli altri ciclopi se
ne andarono, pensando che Polifemo stesse scherzando. Il mattino seguente, Polifemo aprì la
porta della caverna per far pascolare il suo gregge, e così Ulisse e i suoi compagni, nascosti
sotto la pancia delle pecore scapparono via. Questo causò la rabbia di Poseidone, dio del
mare e padre di Polifemo, che giurò vendetta e scatenò uragani per ostacolare il viaggio di
Ulisse.
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CAPITOLO V
Ulisse navigando, navigando, arrivò su un
isolotto .Qui viveva Eolo, dio del vento, e i
suoi figli, che non avevano mai visto la
civiltà. Ulisse
raccontò loro un po' del
mondo ed Eolo per ringraziarlo gli regalò
un otre pieno di venti raccomandandogli di
non aprirlo mai. Giunti quasi ad Itaca, i
compagni di Ulisse,incuriositi, aprirono l'
otre, e ne uscirono tremendi venti che
spinsero la nave di nuovo da Eolo. E così,
da lì, ripartirono ancora per il mare aperto.
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CAPITOLO VI
Ulisse dopo aver lasciato l'isolotto di Eolo
arrivò all'isola dei Lestrigoni, i quali erano
grandi mangiatori di uomini. Giunti qui, mandò
alcuni dei suoi compagni a perlustrare l'isola.
Alcuni di questi furono però, mangiati dal
re,mentre gli altri rimasti sulle navi vennero
attaccati dai Lestrigoni. Il nostro eroe però
riuscì a scappare dall' isola.
CAPITOLO VII
Ulisse dopo aver affrontato prove e cannibali
approdò su un' isola graziosa, l' isola della
maga Circe. Come al solito l'eroe ordinò a
ventidue marinai di perlustrare per primi la
zona. Essi entrarono nella casa della maga
Circe, che li trasformò in maiali. Ulisse
preoccupato decise di andare a vedere cosa
fosse successo. Ermes, messaggero degli dei
disse ad Ulisse di mangiare delle erbe,che lo
avrebbero preservato da eventuali pozioni
magiche, Ulisse le inghiottì, è quando la maga
gli diede da bere uno dei suoi intrugli, questo
non ebbe effetto. La maga lo invitò a restare
con lei e Ulisse accettò l'invito, solo se lei
avesse ritrasformato i suoi amici in umani.
Restarono lì per un anno, però la malinconia
di Itaca li spinse a ripartire!
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CAPITOLO VIII
Quando Ulisse se ne andò la maga gli consigliò di fare molta attenzione alle sirene , infatti
suggerì di mettere tappi di cera d' api nelle orecchie dei suoi compagni, per evitare di
ascoltare il loro canto, che li avrebbe fatti gettare in mare andando incontro a morte sicura .
Ulisse così fece, mentre lui si fece legare all' albero della nave, poiché voleva sentire il loro
canto . Quando, sentendo il loro canto Ulisse era tentato di slegarsi, i suoi compagni lo
legavano sempre più. Le sirene erano donne con ali d' uccello ma petto, busto, braccia e viso
di bellissime ragazze .Vivevano appollaiate sulla roccia e chiunque ascoltava il loro canto si
tuffava in mare andando incontro a morte sicura.
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CAPITOLO IX
Sfuggito dalle sirene Ulisse dovette
attraversare un luogo di mare stretto dove
abitavano Scilla e Cariddi. Il primo, Scilla
aveva al posto della testa sei cani e mangiava
tutto quello che gli capitava a tiro, invece
l'altro, Cariddi risucchiava tutto, uomini e navi
insieme. Sei compagni di Ulisse vennero
inghiottiti da Scilla, ma ancora una volta
Ulisse superò questa difficoltà, rimanendo
indenne.
CAPITOLO X
Ulisse e i suoi compagni approdarono
sull'isola del Sole, l'eroe, molto stanco, si
addormentò. Sull'isola pascolavano vacche
sacre al dio Apollo e per questo non si
potevano toccare. I compagni di Ulisse ne
uccisero alcune e le mangiarono così Zeus
per punizione scagliò un fulmine
spezzando la nave e tutti i suoi compagni
annegarono. Solo il nostro eroe, audace e
fortunato si salvò.
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CAPITOLO XI
Ulisse, rimasto solo, nuotò e molto stanco
arrivò sull'isola di Ogigia. Sull'isola
incontrò Calipso una ninfa che s'innamorò
di lui. L'eroe trascorse lì diversi anni. Un
giorno Ermes andò sull'isola e disse alla
ninfa che doveva lasciare andare il nostro
eroe. Calipso per tenerlo con se gli offrì
l'immortalità ma Ulisse la rifiutò perché
voleva ritornare dalla sua famiglia.
CAPITOLO XII
Ulisse diventò davvero nessuno . Intanto sua
moglie Penelope aspettava il suo ritorno ad Itaca
nella sua reggia. Alcuni nemici, i Proci, volevano
diventarne i padroni. Penelope avrebbe dovuto
sposare uno di loro, che sarebbe diventato re,al
posto di Ulisse. Per prendere tempo, furba com'
era, Penelope mise a punto uno stratagemma:
avrebbe sposato uno dei Proci, quando avrebbe
finito di tessere la tela che raffigurava la faccia di
Laerte. Però l'astuta regina la tesseva di giorno e
la disfaceva di notte, per guadagnare tempo,
nella speranza che Ulisse ritornasse a casa.
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CAPITOLO XIII
Appena Calipso decise di lasciare in pace
Ulisse, lui costruì una zattera . Dopo tanti
giorni di navigazione Ulisse approdò su un'
isola chiamata isola dei Feaci, questi lo
ospitarono e lo portarono nel palazzo del re,
Ulisse fu accolto con benevolenza,ma
successivamente, quando si seppe che era il
re di Itaca, lo lasciarono andare dandogli
una nave, e con quella Ulisse ripartì per
Itaca.
CAPITOLO XIV
Finalmente Ulisse tornò ad Itaca. Il cane
Argo lo riconobbe subito, anche se il suo
padrone era stato trasformato dalla dea
Atena, in un vecchio mendicante. Con l'
aiuto del figlio Telemaco, uccise tutti i
Proci, potè riprendere possesso della sua
reggia e riabbracciare sua moglie
Penelope.
9
DAL TESTO NARRATIVO - EPICO… AL TESTO POETICO!
L'Odissea in versi…
Ulisse partì da Itaca
per combattere la “nemica”.
Costruì un cavallo
che aveva un callo.
Approdò sull'isola dei mangiatori di Loto
ma forse gli serviva una moto.
Il ciclope era forzuto
ma Ulisse fu più astuto.
Ecco Ulisse un viaggiatore
Eolo era annoiato
nel suo massimo splendore
ma Ulisse lo aveva aiutato!
dalla sua isola salpò
Circe era avvenente
e tanti pericoli superò.
ma Elena era più affascinante!
Il cavallo costruì
Le sirene ascoltò
e Troia finì lì.
ma il loro canto non lo fregò!
Polifemo incontrò
Zeus si voleva vendicare
e poi con astuzia lo accecò.
ma Ulisse lo riuscì a contrastare.
La maga Circe di lui si innamorò
Ulisse conobbe i lestrigoni che gli fecero
però lui la rinnegò.
dei pantaloni.
Nell'isola del Sole
Ulisse a casa ritornò
la nave affondò
anche se un po' vecchietto a tutti sembrò!
e il nostro eroe si salvò.
La sua cara mogliettina,
mentre aspettava il maritino,
fingeva di tessere la sua telina.
Ulisse, vittorioso ritornò
e il suo regno riconquistò
mentre tutti allegramente
lo accolsero felicemente.
10
Ulisse partì da Itaca
per combattere la città nemica.
Ulisse partì
e dopo vent'anni ritornò lì.
Su mille isole finì
ma sempre salvo ne uscì.
Le sirene incontrò
e un bel canto ascoltò.
Con il cavallo a Troia entrò
e di notte la bruciò.
Polifemo incontrò
e poi astutamente lo accecò.
Lo stretto di Scilla e Cariddi superò
ma molta paura egli provò.
Arrivò sull'isola dei mangiatori di loto
ma sembrava gli servisse una moto.
La maga Circe i compagni trasformò
ma di Ulisse si innamorò.
Ulisse tante fanciulle incontrò
ma a Penelope pensò.
Ulisse come un barbone arrivò
ma la sua reggia riconquistò.
IItaca era il suo regno,
e di questo ne era degno.
Un giorno dalla sua isola partì
dopo venti anni ritornò lì.
Su mille isole approdò
e solo lui arrivò.
Tanti pericoli dovette affrontare
per viaggiare e naufragare.
Scilla e Cariddi affrontò
e con tanta paura se ne andò.
Per tanti anni navigò
e da Circe approdò.
Lei, Ulisse voleva tentare
ma lui non si fece ingannare.
Ulisse si fece legare
perché il canto delle sirene voleva ascoltare.
Nausicaa incontrò
che dal re lo portò,
con dodici navi se ne andò
ed ad Itaca ritornò.
Finalmente nella reggia arrivò
e sua moglie riabbracciò.)
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Ulisse un giorno da Itaca sbarcò
e alla guerra di Troia partecipò.
Un cavallo di legno a Troia portò
e tutta la città di notte incendiò.
Su un'isola Ulisse approdò
e i mangiatori di loto incontrò!
Un giorno il ciclope affrontò
e pian piano lo ingannò.
Su un isolotto l'eroe arrivò
ed Eolo un otre di legno gli regalò.
I lestigoni feroci come leoni
Mangiano i suoi cari amiconi.
La Maga Circe di lui si innamorò
e per amore lo liberò.
Le sirene un giorno affrontò
e del loro canto perdutamente si innamorò.
Nel suo percorso due mostri incontrò
e anche di loro si liberò.
Sull'isola del Sole Ulisse approdò
e stanco s'addormentò.
L'eroe stanco nuotò
e sull'isola di Ogigia, Calipso incontrò.
Penelope triste, lo pensò
e i Proci ingannò.
Un giorno Ulisse approdò,
su Troia la città che incendiò.
Ulisse con un bastone accecò,
il ciclope e non se ne fregò.
Poseidone si infuriò
ma Ulisse continuò.
Sull'isolotto di Eolo arrivò
il dio che tanto lo premiò.
Un lestrigone, due Achei mangiò,
e Ulisse quatto quatto via scappò.
Odisseo bevve,
la pozione che la maga gli diede.
Ulisse su Itaca approdò,
l'isola che vent'anni prima lui lasciò.
Telemaco lo aiutò,
e i proci via cacciò!
Nausica un giorno l'eroe aiutò
e nel suo palazzo lo portò.
Tanti pericoli egli affrontò
ma infine l'avventura terminò
ed ad Itaca ritornò.
12
Un giorno Ulisse partì da Itaca
per sconfiggere Troia, sua nemica.
Sull'isola dei mangiatori di loto approdò,
il fiore mangiò e tutto dimenticò.
Il ciclope Polifemo incontrò,
egli si ubriacò e così lo accecò.
Eolo era annoiato,
ma Ulisse lo aveva aiutato.
La maga Circe era potente,
ma Ulisse la superò astutamente.
Le sirene incontrò,
ma dal loro canto affascinato non restò.
Un luogo di mare stretto attraversò
e Scilla e Cariddi affrontò.
Sull'isola del Sole approdarono
e le vacche sacre gli amici mangiarono.
Così Zeus si vendicò
e contro la sua nave un fulmine scagliò.
Sull'isola di Ogigia naufragò
e la ninfa Calipso se ne innamorò.
Poi i Feaci incontrò,
e Nausica lo aiutò
Ulisse a Troia per combattere arrivò.
Con i suoi compagni un cavallo progettò
e di notte Troia bruciò.
Il gigante Polifemo accecò e
Ulisse quatto quatto scappò.
Ulisse tante fanciulle incontrò
ma a Penelope pensò.
La maga Circe,
gli amici di Ulisse trasformò,
ma di Ulisse si innamorò.
Ulisse come un barbone arrivò
ma Itaca alla fine riconquistò.
e finalmente a Itaca tornò.
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MESOSTICI E ACROSTICI DELL'EPICA
O stacoli
O disseo
D isavventure e
Desiderando
I mprese
I taca
S uperò
S uperò
S olo per
O S tacoli
E ntrare gioioso
E
A vventure
O disseo
D esiderò tornare ad
I taca
U mile
S empre
L eale
S ocievole, con
I nnocente
S upremo
E ntusiasmo e con
A more.
U lisse
L eale
Un I co
S olo ma
S empre
S tanco
E roe
E roe
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