LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA MONDIALE ED EUROPEA L’evoluzione del panorama ortofrutticolo dal 2000 al 2012 delineato da CSO sui dati FAO. www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO INDICE pagina 1 Il trend della produzione ortofrutticola mondiale 3 2 Il trend della produzione ortofrutticola nell’UE 28 10 3 Informazioni di sintesi dalle altre macro aree geografiche 16 4 Nota metodologica 19 Ti invitiamo inoltre a consultare il documento nella sua versione elettronica per limitare il consumo di carta. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 2 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO 1 Il trend della produzione ortofrutticola mondiale In termini complessivi l’andamento della produzione di ortofrutta a livello mondiale ha registrato un deciso incremento passando da poco meno di 2 miliardi di tonnellate nei primi anni del 2000 ad oltre 2,5 miliardi di tonnellate nel biennio 2011-12 (+30%). MONDO: andamento della produzione ortofrutticola (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Durante il periodo analizzato, appare particolarmente rilevante la crescita delle produzione degli ortaggi, passati da circa 800 milioni dei primi anni 2000 ad 1,1 miliardi nell’ultimo biennio (+33%). Le specie appartenenti a questa macro categoria recentemente hanno ricoperto fino al 43% del totale ortofrutta. Segue il raggruppamento delle radici e tuberi (in questo caso l’aggregato di specie è fortemente condizionato dall’importanza delle patate), che è passato da poco meno di 700 milioni di tonnellate prodotte nei primi anni duemila a circa 800 milioni di tonnellate realizzate nel biennio 2011-12 (+14%). Ultimamente questo aggregato di prodotti rappresenta circa un terzo dell’offerta mondiale di ortofrutta, ma appare in flessione rispetto ai primi anni 2000 quando raggiungeva quota 35%. In deciso incremento, nel confronto tra il 2000 ed il 2012, il settore della frutta con una variazione percentuale di oltre 30 punti in più, in termini assoluti da circa 480 milioni a oltre 630 milioni di tonnellate. A livello generale la rappresentatività della frutta sale al 25% del totale contro il 24% dei primi anni duemila. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 3 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Le specie frutticole a guscio, nonostante siano quasi raddoppiate in volume, incrementando da meno di 8 milioni a poco più di 14 milioni di tonnellate, rappresentano ancor oggi meno dell’1% dell’offerta ortofrutticola mondiale. MONDO: andamento della produzione ortofrutticola per macro categoria (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO MONDO: distribuzione (%) della produzione ortofrutticola per macro categoria (2000-02 su 2010-12) Media 2000-02 Media 2010-12 radici e tuberi; 35% radici e tuberi; 32% ortaggi; 43% ortaggi; 41% frutta a guscio; 0% frutta a guscio; 1% frutta; 24% frutta; 25% Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Copyright: CSO – www.csoservizi.com 4 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Non tutte le aree geografiche concorrono all’incremento produttivo poc’anzi descritto. In base alle macro aree di riferimento si notano andamenti diversificati avvicinandoci agli anni più recenti. Facendo riferimento all’aggregato ortofrutta, l’impulso produttivo maggiore deriva dal complesso dei paesi dell’Estremo Oriente passati da meno di 800 milioni di tonnellate del 2000 (erano il 40% a livello mondiale) a circa 1,1 miliardi di tonnellate (recentemente si posizionano a quota 43%). Con questo andamento si rafforza ulteriormente la loro posizione di leadership grazie in particolare all’espansione dettata dalla produzione cinese. Segue la produzione ortofrutticola africana passata da circa 280 milioni a circa 420 milioni di tonnellate (dal 15% al 17% del complesso mondiale). Al terzo posto salgono gli altri Paesi asiatici (in questo aggregato spicca l’India) con una produzione arrivata a superare i 300 milioni di tonnellate, mentre poco più di 10 anni fa non raggiungeva i 200 milioni di tonnellate. In questo caso la quota sul totale sale dal 10% al 12% del volume complessivo generale. La produzione dei paesi dell’UE28 flette, al contrario, da circa 210 milioni a 180 milioni di tonnellate (-14% in poco più di 10 anni), cedendo il terzo posto mondiale e riducendo il proprio peso che scende al 7% quando, pochi anni fa rappresentava circa l’11%. I paesi del Sud America rappresentano attualmente circa il 6% dell’ortofrutta mondiale con un’offerta di oltre 150 milioni di tonnellate annue. I volumi in quest’area geografica appaiono in lieve incremento. Il Nord America, al contrario, scende a circa 120 milioni di tonnellate annue (-10 milioni annui rispetto al 2000) passando al 5% del complesso mondiale. Stessa quota, il 5%, è rappresentata attualmente dai paesi del Medio Oriente con un’offerta però in ascesa ad oltre 115 milioni. In controtendenza i Paesi europei extra-UE28 che scendono da 5% al più attuale 4% ma, in questo caso l’offerta ortofrutticola appare sostanzialmente stabile in termini di volumi sui 100 milioni di tonnellate annue. Fortemente distanziati appaiono gli altri paesi americani (stati dell’America centrale e caraibici) che rappresentano circa 1% del totale, pur incrementano con circa 30 milioni di tonnellate. L’Oceania, con meno di 15 milioni di tonnellate, pur espandendo la propria capacità produttiva continua a pesare ancora solo per lo 0,6% del complesso mondiale. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 5 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO MONDO: andamento della produzione ortofrutticola per macro area (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO MONDO: distribuzione (%) della produzione ortofrutticola per macro area (confronto 2000-02 su 2010-12) Media 2000-02 Media 2010-12 Ue28; 9% Africa; 13% Ue28; 14% Oceania; 1% Medio Oriente; 7% Oceania; 1% altri America; 3% America nord; 10% Medio Oriente; 6% altri America; 3% America nord; 7% Europa extraUe28; 2% Europa extraUe28; 2% Estremo Oriente; 24% Africa; 14% America sud; 14% Estremo Oriente; 31% America sud; 13% altri Asia; 14% altri Asia; 12% Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Copyright: CSO – www.csoservizi.com 6 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Evoluzione del volume medio della produzione, confronto tra il 2000-02 e 2010-12 (in milioni di tonnellate) nelle macro aree mondiali (distribuzione in % riferita al 2010-12) MONDO: produzione di frutta compreso quella a guscio Europa Extra-UE 28 da 9 a 10; 2% UE 28 da 67 a 60; 9% Nord America da 47 a 45; 7% Estremo Oriente da 118 a 200; 31% Medio Oriente da 34 a 38; 6% Altri Paesi asiatici da 56 a 93; 14% Altri Paesi americani da 15 a 19; 3% Africa da 66 a 91; 14% Oceania da 6 a 7; 1% Sud America da 71 a 81; 13% La produzione di frutta è passata a livello globale da circa 489 a 643 milioni di tonnellate (+31%). MONDO: produzione ortaggi comprese radici e tuberi UE 28 da 145 a 123; 7% Europa Extra-UE 28 da 88 a 92; 5% Nord America da 80 a 77; 4% Medio Oriente da 63 a 77; 4% Estremo Oriente da 685 a 871; 46% Altri Paesi asiatici da 136 a 213; 11% Altri Paesi americani da 10 a 12; 1% Africa 226 > 328; 18% Oceania da 7 a 7; <1% Sud America da 65 a 73; 4% La produzione di ortaggi è passata a livello globale da 1.505 a 1.874 milioni di tonnellate (+25%). Copyright: CSO – www.csoservizi.com 7 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Il ranking delle principali specie in termini di volume prodotto a livello mondiale di frutta (compresa la frutta a guscio) sono: 1. Banane - la produzione in genere appare in progressivo incremento e la specie è coltivata in molti paesi caratterizzati da un’elevatissima estensione; prevalgono nell’ordine: India, Filippine, Cina, Ecuador, Brasile ed Indonesia. 2. Arance - Brasile ed USA detengono insieme oltre il 40% del prodotto mondiale ma sembrano flettere. Seguono con un trend in aumento Cina, India, Messico e Spagna. 3. Mele - il primo paese produttore è di gran lunga la Cina ed appare in espansione. Seguono con netto distacco gli USA in flessione, Polonia, Turchia, India, Italia e Francia. 4. Uva - al primo posto la Cina (in crescita) seguita da USA, Italia, Francia, Spagna (stabili o in lieve calo) e da Turchia (in aumento). 5. Mango - nettamente al comando India, seguita da Cina, Indonesia, Pakistan e Tailandia; l’incremento produttivo generalizzato è generalizzato. 6. Platani (Plantains o banana selvatica specie simile alle banane ma generalmente destinata a soddisfare il fabbisogno interno, previo cottura, consumata come se fosse un ortaggio e non esportata) - fortemente concentrata in Uganda, seguita da Ghana, Cameroon, Rwanda e Rep. Centrafricana. 7. Mandarini - quasi il 50% della produzione è cinese. Al secondo posto troviamo la Spagna seguita da Brasile, Egitto, Marocco, Turchia, Iran e Giappone. 8. Pere - oltre il 65% della produzione mondiale è presente in Cina (prevalentemente pera Nashi). Seguono Italia, USA, Argentina. 9. Ananas - oltre il 40% è prodotto tra Tailandia, Brasile, Filippine e Costarica. Seguono ovviamente altri paesi tropicali. 10. Pesche e Nettarine - in forte aumento al primo posto la produzione in Cina con ormai oltre il 50% del totale mondiale. Seguono Italia, USA, Spagna, Grecia. Nel loro insieme queste specie citate rappresentano oltre il 75% della produzione mondiale. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 8 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO La classifica delle principali specie, in termini di volume prodotto, a livello mondiale di ortaggi, radici e tuberi sono: 1. Patate - Naturalmente Cina e India svettano con oltre un terzo del prodotto disponibile. Seguono Russia, Ucraina, USA, Germania e Polonia. 2. Altri ortaggi - categoria di prodotti orticoli non espressamente specificati dalla fonte FAO in cui domina la Cina, seguita da India. 3. Cassava (detta anche manioca si tratta di un tubero che rappresenta una delle principali fonti alimentari dei Paesi tropicali) - il primo produttore è la Nigeria seguita da Brasile, Indonesia, Congo ed altri stati africani. 4. Pomodori - la classifica vede primeggiare la Cina anche in questo caso, seguita da India, USA, Turchia ed Egitto. 5. Patata dolce (batata o patata americana) - circa il 70% del totale mondiale è prodotta in Cina. Seguono Nigeria, Tanzania, Uganda ed Indonesia. 6. Angurie - circa il 70% è presente in Cina anche in questo caso. Seguono Turchia, Iran e Brasile. 7. Cipolle - la Cina è ancora una volta il primo produttore con circa il 45% del volume. Al secondo posto si pone l’India e ancora più distante gli Stati Uniti. 8. Cavoli - primeggia la Cina ma, al contrario di altre referenze il trend per questa specie non è in aumento, seguita da India e Russia. 9. Cetrioli e Cetriolini - quasi i tre quarti della produzione mondiale sono di produzione cinese che è duplicata in poco più di 10 anni. Seguono Turchia, Iran e Russia. Queste specie rappresentano quasi l’80% della produzione mondiale. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 9 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO 2 Il trend della produzione ortofrutticola nell’UE28 A livello comunitario l’andamento della produzione ortofrutticola ha registrato un lieve declino nel passaggio dai primi anni del 2000 al periodo 2010-2012, passando da circa 210 milioni a 190 milioni di tonnellate (-10%). UE28: andamento della produzione ortofrutticola (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO In questo panorama un’importante incidenza è stata data dalla contrazione del volume delle produzioni di radici e tuberi: una riduzione di circa 25 punti percentuali in poco più di 10 anni. Recentemente i quantitativi ammontano a circa 58 milioni di tonnellate per il complesso di queste specie. Al contrario appare più vicino alla stabilità il comparto delle specie orticole che limitano la propria diminuzione al -4% nello stesso arco temporale. La produzione è scesa da 68 a 65,2 milioni di tonnellate annuali. Anche la produzione frutticola dell’UE28 mostra un trend negativo con un decremento pari a circa il 10% in termini di volume. La produzione è infatti scesa approssimativamente da 66 milioni, dei primi anni 2000, a 60 milioni di tonnellate del triennio 2010-2012. Relativamente alla frutta a guscio i quantitativi scendono da circa 900 mila a poco più di 800 mila tonnellate confermando di fatto un volume marginale rispetto alla dimensione dell’intero comparto ortofrutta. Nei Paesi europei la produzione è maggiormente rivolta verso le specie frutticole, dove quasi un terzo Copyright: CSO – www.csoservizi.com 10 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO dell’offerta è ad essa dedicata mentre la stessa categoria figurava, recentemente, al 25% del complesso mondiale. Al contrario l’insieme degli ortaggi si ferma al 36% nell’UE (28) contro il 43% a livello mondiale. La quota spettante alla categoria radici e tuberi appare perfettamente allineata con il 32% del volume dell’ortofrutta in entrambi i casi. UE28: andamento della produzione ortofrutticola per macro categoria (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO UE28: distribuzione (%) della produzione ortofrutticola per macro categoria (confronto 2000-02 su 2010-12) Media 2000-02 radici e tuberi; 36% Media 2010-12 radici e tuberi; 32% frutta; 31% frutta a guscio; 0% frutta; 32% frutta a guscio; 0% ortaggi; 36% ortaggi; 32% Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Copyright: CSO – www.csoservizi.com 11 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO In termini di produzione di ortofrutta primeggiano, tra i Paesi facenti parte dell’Ue (28), Italia e Spagna con un andamento sostanzialmente stabile ed un’offerta superiore ai 30 milioni di tonnellate annuali. Questi primi due Paesi, nel loro insieme, detengono oltre un terzo dell’offerta ortofrutticola comunitaria. Seguono, ma nettamente distanziate, la Francia e la Polonia con un volume di circa 20 milioni di tonnellate. Al quinto posto è invece costante il contributo delle produzioni tedesche (con circa 17 milioni di tonnellate annue), mentre migliore è la tendenza evidenziata dall’Olanda, recentemente arrivata a superare i 12 milioni di tonnellate. Nella classifica dei principali produttori europei per volumi, a seguire, figurano in ordine decrescente la Romania, il Regno Unito e la Grecia che ultimamente annoverano produzioni tra i 5 e 10 milioni di tonnellate. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 12 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO UE28: andamento della produzione ortofrutticola dei principali Paesi (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO UE28: distribuzione (%) della produzione ortofrutticola per Paese (confronto 2000-02 su 2010-12) Media 2000-02 Altri Ue28; 15% Media 2010-12 Italia; 16% Altri Ue28; 15% Grecia; 4% Grecia; 4% Regno Unito; 5% Regno Unito; 5% Spagna; 15% Spagna; 17% Romania; 5% Romania; 5% Olanda; 6% Germania; 9% Italia; 17% Olanda; 7% Francia; 11% Germania; 9% Polonia; 13% Francia; 12% Polonia; 10% Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Copyright: CSO – www.csoservizi.com 13 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Le principali specie ortofrutticole coltivate a livello comunitario sono nell’ordine: 1. Patate - prodotte in tutti i paesi membri dell’UE28 ma, ovviamente, c’è una forte concentrazione della nei paesi del nord Europa. Domina infatti con circa 11 milioni di tonnellate annue la Germania mentre la Polonia ne produce circa 10, segue Olanda e Francia con circa 6 milioni. Nel Regno Unito ne vengono prodotte circa 5 milioni. Questi primi 5 paesi rappresentano circa il 70% del totale. Nettamente inferiori le quote dei paesi mediterranei (in Italia meno di 2 milioni di tonnellate annuali). 2. Uva - prodotto tipicamente coltivato nel sud Europa, in cui tre Paesi coprono oltre il 75% del totale. Nell’ordine: Italia primeggia con oltre 7 milioni di tonnellate ed una quota del 30%, seguita da Francia e Spagna con poco meno di 6 milioni. Seguono Germania, Grecia, Romania e Portogallo con meno di 1 milione annuo con produzioni stabili o in lieve calo. 3. Pomodori - anche in questo caso la produzione è accentrata in 4 paesi che producono quasi l’80% del totale europeo. Ancora una volta l’Italia è il paese leader con circa 6 milioni annui con quasi il 40% del pomodoro europeo. Segue la Spagna con circa 4 milioni annui. Troviamo poi il Portogallo e la Grecia con poco più di 1 milione di tonnellate. Scende rispetto al passato la Francia a fronte di un incremento di paesi quali Olanda, Romania e Polonia. 4. Mele - benché siano prodotte in tutti gli Stati membri, i primi 5 detengono il 70% del prodotto. L’offerta maggiore è proveniente dalla Polonia con circa 2,5 milioni annui (potenzialmente oltre 3 ma soggetta a forte oscillazioni annuali). Segue l’Italia con circa 2,2 milioni di prodotto con una quota stabile attorno al 20%. In calo le mele francesi con circa 1,7 milioni e stabile la Germania con 1 milione. 5. Cipolle - i primi 3 paesi detengono oltre metà della produzione dell’UE28. In particolare Olanda e Spagna con oltre 1 milione di tonnellate producono ognuna il 20% delle cipolle. Seguono Polonia e Germania con quote attorno al 10%. L’Italia produce circa 380.000 tonnellate. 6. Arance - offerta concentrata in pochi paesi dell’UE28. Quasi la metà della produzione comunitaria deriva dalla Spagna con poco meno di 3 milioni annui di tonnellate. Segue l’Italia con oltre 2 milioni annui e la Grecia con circa 850 mila tonnellate. Insieme questi paesi detengono il 96% del totale. 7. Carote - sono prodotte in tutta l’Ue28. Primeggiano la Polonia (850.000 tonnellate - 16%) ed il Regno Unito (700.000 tonnellate - 13%), pur evidenziando una contrazione; la Germania appare in ascesa al terzo posto con quasi 600.000 tonnellate pari ad una quota del 10%. Seguono Italia, Olanda e Spagna con circa 500.000 tonnellate annue. Andamento positivo per Olanda e Belgio. 8. Cavoli - i primi 3 paesi detengono quasi il 60% della produzione dell’UE28. Si distinguono Polonia con 1,2 milioni di tonnellate(poco meno del 25%), Romania con 1 milione annuo (20%) e Germania con circa 800.000 tonnellate (circa il 15%). L’Italia segue al quarto posto con circa 300.000 tonnellate. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 14 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO UE28: andamento della produzione ortofrutticola, principali specie (storico dal 2000 al 2012) Fonte: elaborazioni CSO su dati FAO Copyright: CSO – www.csoservizi.com 15 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO 3 Informazioni di sintesi dalle altre macro aree goegrafiche Africa Quasi tutti gli Stati in quest’area presentano un incremento produttivo, talvolta marcato. Spicca come primo produttore la Nigeria con circa 117 milioni di tonnellate (rappresenta quasi il 30% dell’ortofrutta africana), segue l’Egitto con un’offerta di circa 34 milioni annui (8%) ed il Ghana con circa 27 milioni di tonnellate (6%). Leggermente più distanziate con 18/19 milioni di tonnellate troviamo Uganda, Congo ed Angola (con una quota del 5% ciascuno). Tra le principali voci dell’ortofrutta troviamo al primo posto la cassava (assieme all'igname e all'albero del pane è una delle principali fonti di cibo per molte popolazioni africane) con circa 144 milioni di tonnellate (quasi il 35% dell’intera ortofrutta), seguita da yam (igname) con 54 milioni di tonnellate (il 13% del totale), patate e platani (banane selvatiche) di cui recentemente si producono circa 26 milioni di tonnellate; più distanziate con una disponibilità annua di circa 16-18 milioni di tonnellate troviamo le patate americane, pomodori e banane. Le specie citate coprono quasi l’80% dell’ortofrutta. Sud America In prima posizione come capacità produttiva troviamo in questo caso il Brasile che recentemente rappresenta oltre il 50% del Sudamerica grazie ad una produzione arrivata a quasi 80 milioni di tonnellate. Seguono, anch’essi con quantitativi in espansione, Colombia, Argentina e Perù che presentano ciascuno una quota del 9% con un volume produttivo compreso tra circa 13,6 e 14,5 milioni di tonnellate. Leggermente staccati Cile ed Ecuador con poco meno di 10 milioni di tonnellate di ortofrutta annuali. Tra i principali prodotti troviamo la cassava (o manioca) al primo posto con circa 30 milioni (20% del panorama ortofrutticolo) ma in decremento; seguono le arance con circa 21,5 milioni (costanti al 14%), banane in ascesa a 17,5 milioni (11%), le patate circa 15 milioni (10% del totale ma in espansione), uva con quasi 8 milioni, mentre con circa 6,5 milioni di tonnellate ciascuno per pomodori e banane selvatiche. Queste specie concentrano circa il 70% dell’offerta generale. Nord America La produzione di quest’area è molto concentrata negli Stati Uniti ed appare in riduzione con un’offerta di ortofrutta scesa a circa 84 milioni di tonnellate annue; stesso andamento in Canada che conta circa 7,5 milioni mentre sale in Messico a circa 30,6 milioni di tonnellate. Tra i principali prodotti emergono le patate scese a 25 milioni di tonnellate (il 20% di tutte le referenze), pomodori con 16,3 milioni (trend costante e quota del 13%), le arance con circa 11,8 milioni (costanti al 10%) e l’uva con circa 7,1 milioni (costante al Copyright: CSO – www.csoservizi.com 16 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO 6%); presentano un’offerta variabile tra i 4 e 5 milioni di tonnellate le mele, cipolle, mais verde e lattughe. Queste specie elencate rappresentano il 65% del totale. Altri Paesi Americani I Paesi caraibici e del centro America stanno vivendo una fase espansiva della loro produzione. Si distinguono in questa regione mondiale, per ampiezza dei quantitativi disponibili, la Costarica 6,2 milioni, Guatemala 6,1 milioni, Cuba 5,6 milioni e Repubblica Domenicana quasi 4 milioni di tonnellate. Tra le specie ortofrutticole spiccano le banane con quasi 8 milioni (25% del complesso ed in aumento), ananas circa 3,2 milioni di tonnellate (anch’essi in salita con una quota del 10%), cassava e banane selvatiche con circa 2 milioni ciascuno, le arance in discesa a circa 1,5 milioni e pomodori e papaya con circa 1,4 milioni (in ascesa). Queste specie valgono circa il 65% del comparto. Estremo Oriente La produzione ortofrutticola in questa parte di mondo è notevolmente accentrata in Cina, che ormai rappresenta oltre l’80% dell’Estremo Oriente, e continua ad espandere il proprio apporto salito recentemente a quota 864 milioni di tonnellate. Seguono Indonesia, anch’essa in ascesa a 54,8 milioni, Tailandia costante a 37 milioni, Vietnam in ascesa a 28 milioni, Filippine in aumento a 25,6 milioni mentre in riduzione troviamo il Giappone 17,9 milioni e Korea del Sud a circa 14 milioni di tonnellate. Tra le principali specie troviamo in prima posizione la categoria altri ortaggi (con una quota del 17% del totale probabilmente per la grande variabilità di prodotti presenti) con oltre 186 milioni di tonnellate; a distanza troviamo le patate con 92,6 milioni, le patate dolci con 80,4 milioni, i cocomeri con 72,2 milioni, cassava con 70,3 milioni, pomodori con 51 milioni, cetrioli con 48,8 milioni, cavoli con 40,7 milioni, mele con 37,3 milioni, mentre con valori compresi tra 27 e 29 milioni troviamo banane, melanzane e cipolle. Queste specie nel loro insieme contano oltre il 72% dell’ortofrutta dell’Estremo Oriente e presentano tutte una tendenza all’incremento ad eccezione dei cavoli e delle patate dolci. Altri Paesi Asiatici In quest’area geografica svetta l’India (circa il 75% del complesso di questi Paesi), con una produzione in forte ascesa ad oltre 230 milioni di tonnellate. Segue il Bangladesh con 16,1 milioni, il Pakistan con oltre 15,6 milioni ed Uzbekistan con 12,9 milioni di tonnellate. Oltre il 20% della produzione di ortofrutta, con 65 milioni, è rappresentata dalle patate, seguite a 37 milioni da altri ortaggi, banane con 28,8 milioni, cipolle con 21,5 milioni, pomodori con 21,1 milioni, mango con 18,3 milioni, melanzane con 11,9 milioni, cavoli con 9,8 milioni ed altre frutta con 9,5 milioni di tonnellate. Queste specie sfiorano quasi il 75% dell’intero comparto. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 17 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO Medio Oriente La Turchia con oltre 47 milioni di tonnellate (quota del 41%) ed Iran con circa 40 milioni (il 35%) primeggiano in questo areale. Seguono, distanziate, Siria ed Iraq ma molti paesi tendono ad espandere la loro produttività. Con oltre 21 milioni di tonnellate ed un trend in aumento, sono i pomodori la specie ortofrutticola maggiormente rilevante in queste regioni, seguono anch’esse in ascesa le patate con 12,7 milioni, costanti i cocomeri a quota 9,3 milioni e l’uva a 7,5 milioni; con produzioni attorno ai 5-6 milioni di tonnellate altri ortaggi, mele cetrioli e cipolle. Le specie indicate rappresentano oltre il 60% del totale. Europa Extra-UE28 Quasi il 90% della produzione ortofrutticola di questa macro area è concentrata in 3 Paesi: Russia con circa 45,8 milioni di tonnellate annue (ma trend in calo e quota del 45% dell’Extra UE28), seguita da Ucraina salita a 33,7 milioni di tonnellate (33%) e Bielorussia costante su poco meno di 10 milioni annui. Tra le principali specie ortofrutticole troviamo ovviamente con il 60% di tutto il comparto le patate (60 milioni annui ma in progressiva contrazione), seguite a notevole distanza da cavoli 6,2 milioni (costanti), pomodori con circa 5,3 milioni (in aumento), le mele con 3,6 milioni (in calo) e cipolle con 3,5 milioni (aumento). Oltre l’80% del complesso è rappresentato dai prodotti sopra citati. Oceania I primi tre Paesi detengono ben il 95% della produzione ortofrutticola, nell’ordine: Australia con circa 6,5 milioni di tonnellate (45%), Papua Nuova Guinea con 4,4 milioni di tonnellate e Nuova Zelanda con circa 2,8 milioni annui (19%). Tra le principali specie frutticole coltivate che troviamo in quest’area svetta l’uva con circa 2 milioni di tonnellate (trend costante), patate con circa 1,8 milioni (costanti), banane con 1,4 milioni di tonnellate (in leggero incremento), le patate dolci con circa 0,8 milioni di tonnellate (in aumento) e le mele con circa 0,7 milioni di tonnellate (in diminuzione). Circa il 55% dell’ortofrutta deriva dalle specie elencate. Copyright: CSO – www.csoservizi.com 18 www.csoservizi.com LA PRODUZIONE DI ORTOFRUTTA – Il panorama delineato da CSO sui dati FAO 4 Nota metodologica I dati elaborati si riferiscono alle produzioni riportate dalla banca dati FAOSTAT. Le produzioni sono state distinte in: • • • • Frutta a guscio (mandorle, noci del brasile, anacardi, castagne, nocciole, pistacchi, noci, altra frutta a guscio); Frutta (frutta non precedente menzionata compreso fragole, agrumi e frutti tropicali); Radici e tuberi (manioca, patate, patate dolci, taro, yam o igname, yautia, altre radici e tuberi); Ortaggi (ortaggi non precedentemente menzionati compreso meloni ed angurie). La classificazione geopolitica relativa alle aree geografiche adottata è la seguente: • • • • • • • • • • Nord America (Usa, Canada e Messico); Sud America (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana francese, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela); Altri paesi americani (non precedentemente menzionati); Africa (tutti i Paesi del continente africano); Medio Oriente (Bahrain, Iran, Iraq; Israele, Giordania, Kuwait, Libano, territori Palestinesi, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Siria, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Yemen); Estremo Oriente (Brunei, Cambogia, Cina, Korea del Nord, Korea del Sud, Indonesia, Giappone, Laos, Malesia, Mongolia, Birmania, Filippine, Singapore, Tailandia, Timor Est, Viet Nam); Altri paesi asiatici (paesi non precedentemente menzionati in Medio ed Estremo Oriente); Oceania (tutti i Paesi facenti parte di questo continente); Ue28 (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito); Europa Extra Ue28 (tutti i Paesi europei al di fuori della UE compresa la Federazione Russa). Copyright: CSO – www.csoservizi.com 19