I Violini
di Nonno Abele
Il Liuto arriva dall’Oriente
• Liuto deriva da una parola araba, che
indicava anticamente uno strumento a corda
in legno, il liuto originario del medio oriente fu
introdotto dagli Arabi in Spagna poi si diffuse
in Europa.
• Le origini del violino vero e proprio risalgono
al 1500-1600. Con Gaspare Bertolotti detto
Gasparo da Salo (1542-1609) figli di
Francesco “Violi” liutaio, in contrada
Violinorum, nasceva ma non tutti gli studiosi
sono d’accordo, il Violino nella sua definita
forma a lira,
Liuteria è l’arte di costruire strumenti
musicali a corda.
• Molto importante per un buon violino ( viola,
Violoncello ) sono la scelta del legno preferibilmente
acero stagionato sia per la qualità sia per il taglio e la
stagionatura, la vernice che si deve accompagnare alle
caratteristiche del legno, ci sono poi alcuni elementi
decorativi che si distinguono da ogni liutaio: il riccio o
chiocciola le punte e la firma, di solito marchiata a
fuoco all’interno dello strumento.
• Il violino è composto da 70 pezzi le forme si
chiamano dime. Ogni violino ha un nome.
Ecco il “Gioiello” di Mastro Naldi
“Nessuno mi ha insegnato a costruire violini
cominciai a ripararne uno e da allora mi misi
a studiare la tecnica dei grandi liutai”
“Abele Naldi, nato da una famiglia di contadini del
Polesine, a 9 anni era già a bottega da un
falegname. Amava l’odore del legno e ne
osservava incantato le venature naturali. Ma lo
attiravano anche i giocattoli che poteva costruire
con il legno e soprattutto, gli strumenti musicali.
Nel 1912 si inaugura a Venezia il risorto
campanile, che era precipitato nel 1902, a
diciassette anni parte per essere presente a
quell’emozionante avvenimento.
Tutta la città è in festa e anche lui è in vacanza,
quasi per incanto, finisce in Campo La Fenice,
vicino al famoso teatro c’era un famoso
liutaio,dove vide un ragazzo come lui “… sono
entrato incuriosito attirato da quegli stupendi
oggetti che stavano costruendo lui e il suo
padrone siamo diventati amici …”
La felicità dentro un Violino
• Da quel giorno la passione per la liuteria lo aveva
conquistato, pur continuando a lavorare da falegname
pensava e immaginava come un giorno avrebbe potuto
costruire violini.
• Un giorno dopo la guerra, mentre Naldi lavorava nella
sua bottega, arriva in paese una carovana di zingari.
Uno zingaro suona un violino straordinario. È un
Guarnieri del Gesù lo strumento glli scivola tra le mani e
finisce sotto la ruota del carro, “ una frittata” Naldi
raccoglie accuratamente pezzettino per pezzettino e li
porta in laboratorio per studiarli.
• Comincia così a scoprire gli spessori del violino così da
allora comincia così a studiare la tecnica dei grandi liutai.
• “… C’e sempre da imparare, le misure sono tante ,tanti sono gli spessori
fondamentale è la verniciatura …”
I suoi ULTIMI VIOLINI
VIOLA E VIOLINO
Ho scritto una poesia
Sono nato in un era rovente
Una nube cade dal cielo sprigionando un denso vapore che spinto
dal vento se ne andò verso il sole.
Il sole lo trasformo in un branco di pecorelle che saltellando se ne
andarono verso le stelle..
E di salto in salto scomparvero nello spazio abbassai gli occhi … a
terra un inferno … strade sotto sopra, case distrutte mici sulle
creste delle macerie ad aspettare un tetto.
Un grosso gatto miagolando mi fece strada e mi accompagno in un
angolo che il giorno prima era la casa…
Vidi salme ricomposte
Morti ben stivati ad opera della carità cristiana prestata da un
gruppo di volontari frati.
Così mi misi in cammino su quella strada divelta dalle bombe e vidi
che era nuda nuda, arsa la terra…
all’indomani noi superstiti cinquantenni ci saremmo rimboccati le
maniche e avremmo iniziato una nuova era
Mastro Abele 1991
Abele Naldi si è spento serenamente a 97
nella sua casa di via Conte Suardi tra i figli, i
nipoti e i pronipoti.
Attivissimo e apprezzato maestro liutaio,
Abele Naldi ha lasciato un eredità fatta di
decine di violini, viole, chitarre, liuti. Preziosi
strumenti costruiti con amore nella sua
decennale attività….Abele Naldi era molto
conosciuto e apprezzato a Segrate ma non
solo. I suoi strumenti erano richiesti da
musicisti da tutta Italia, e aveva ottenuto
numerosi riconoscimenti partecipando a
mostre ed esposizione di carattere nazionale.
L’ultimo impegno due anni fa alla mostra
“Anziano protagonista” organizzata dalla
Provincia di Milano.
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