Prova pistole semiautomatiche | Sti Rangemaster II calibro .40 S.&W. Una 1911 style senza fronzoli e con tutti gli elementi indispensabili per esaltare le prestazioni: tacca di mira regolabile, zigrinatura sottile, sicura ambidestra, elsa maggiorata e minigonna. Grazie agli accoppiamenti senza esasperazioni non ha bisogno di rodaggio La sicura m L’elsa è m anuale posizionata aggiorata a per rendere nche sul lato destro fa sicura la p resa in velo cilita il tiratore che de cità. Il can e presenta ve affrontare eserc iz un profilo particolare i che prevedono l’im piego della . Design class i c o spirito sport ivo Testo e foto di Alain Della Savia C he fine ha fatto il .40 S.&W.? Toccato l’l’apice i d ll sua ffama verso lla fi della fine degli anni Novanta, sta vivendo una fase di assestamento. In quegli anni, il mondo del law enforcement lo aveva ritenuto preferibile al calibro che sino a quel tempo era ritenuto da molti, tra cui Evan Marshall (autore di numerose e autorevoli ricerche nel campo della balistica terminale) il miglior one shot stop, vale a dire il .357 magnum con palla Jhp (semi blindata espansiva) di 125 grani. Ma non era esclusivamente una questione di cartuccia: in quegli anni, stava cambiando il modo di pensare alla difesa, con i vecchi e affidabili revolver da 5 o 6 colpi sostituiti dalle moderne semiauto in tecnopolimero, dal volume di fuoco elevato, ma soprattutto dalla comodità nel porto, grazie alla maggiore leggerezza e compattezza. Dopo l’unanime e sbrigativa bocciatura del genelib per dif roso 10 mm auto come calibro difesa, il .40 S.&W. ha vissuto il suo momento di gloria e la scia di sostenitori c’è ancora e si fa sentire, ma la sua celebrità si sta lentamente affievolendo a vantaggio del “rigenerato” .45 acp. Lasciamo ad altri momenti la discussione, che non avrà mai una risposta definitiva, su quello che è il miglior calibro per la difesa e constatiamo solo la realtà dei fatti: di cartucce in calibro .40 S.&W. non se ne vendono più tante come qualche anno fa e di varianti, tra le armi prodotte in questo calibro, non ce ne sono in abbondanza come per il .45 acp. Da un lato è vero che il .40 S.&W. è un calibro più nervoso del .45 acp e meno preciso del 9x21, ma, a mano debo le. mio avviso, il problema rimane la sua ridotta controllabilità, elemento non problematico per chi spara un certo numero di cartucce all mese, ma di rilievo ili hi per chi ha poco tempo per l’addestramento. La conseguenza è che c’è un ritorno al .45 acp da parte degli appassionati e al 9 mm di coloro che utilizzano un’arma per professione: il 90% di guardie giurate e polizie locali, per esempio, impiega ormai questo calibro. Il Tiro dinamico, a questo punto, rimane il terreno più fertile, con la nutrita Standard division, seconda soltanto alla Open a livello mondiale come numero di tiratori. Il Tiro dinamico è anche un ottimo tester per l’affidabilità delle armi che proprio con il .40 S.&W. possono mettere in risalto punti deboli nella costruzione, viste le sollecitazioni a cui sono sottoposte da questo La Sti Ran g e renderlo emaster II è la soluz io controllab ile nel tiro ne ideale per addolc anche con ir le combina e il bisbetico .40 S.& zioni più e nergiche. W. Ipsc Single stack la destinazio ne ideale ARMI E TIRO - n° 1/2006 258 Prova pistole semiautomatiche | Sti Rangemaster II calibro .40 S.&W. In tutta la serie Single stack il grilletto è in plastica, con la vite di regolazione del retroscatto. Il pulsante per lo sgancio del caricatore è il classico cilindretto liscio, con una leggera cavità interna. Essenziale nella sua forma è efficace e privo di incertezze nell’impiego. calibro. Senza dimenticare la più recente Single stack, che prevede l’impiego di pistole basate sulla meccanica della 1911 o assemblate con componenti simili a quelli originali, una delle division preferite dai tiratori d’Oltreoceano (il campione statunitense 2009 è stato, per la quindicesima volta, il leggendario Rob Leatham). PENSATA PER LA SINGLE STACK La pistola protagonista della nostra prova è la Sti Rangemaster II in .40 S.&W. che rappresenta una variante, praticamente soltanto nel calibro, della versione in 9x21 provata su Armi e Tiro del luglio 2008, A destra: l’impugnatura è la classica 1911 con guancette in legno a cuspidi. Tolta la minigonna in alluminio, il dorsalino può essere sfilato con facilità, disinserendo la spina passante. Come il front strap, è dotato di zigrinatura di 30 linee per pollice. Alcuni elementi sono comuni nella realizzazione delle Sti: l’estrattore è di tipo interno e si sfila facilmente dopo aver tolto la piastrina posta sulla testa del percussore. Non essendoci sicura al percussore, il rimontaggio è estremamente semplice. concepita proprio per la Single stack. La pistola riproduce il disegno della 1911, con chiusura geometrica a corto rinculo di canna. Questa 1911 style, con sicura ambidestra, prende il numero di catalogo della Sti Sentinel che, a sua volta, avendo il ponticello di tipo squadrato, nasce dal telaio 1911 Master frame ed è, inoltre, priva di minigonna. La Rangemaster II, invece, ha un fusto 1911 Forged frame e pur rappresentando un design classico ha contenuti dai toni sportivi: priva di fronzoli inutili, ha tutti quegli elementi che negli anni hanno dimostrato di essere indispensabili per migliorare le prestazioni, come la tacca di mira regolabile, la zigrinatura sottile, la sicura ambidestra, l’elsa maggiorata, la minigonna e la cura degli accoppiamenti senza esasperazioni, che la rendono utilizzabile da subito senza rodaggi e senza ulteriori messe a punto. L’impugnatura è comune a tutte le monofilari con guancette in legno a cuspidi, con belle venature irregolari. L’elsa è stata prolungata per rendere sicura la presa in velocità, evitando i piccoli e fastidiosi “incidenti” con il cane, che presenta un profilo arrotondato, un alleggerimento nelle pareti laterali e un’ampia foratura sotto alla cresta. Con questa configurazione viene definito, dall’azienda texana, Commander, mentre sono disponibili altri due tipi: lo Square, più squadrato, e lo Spur, più affusolato. Il dorsalino come il front strap sono dotati di zigrinatura da 30 linee per pollice e serve a migliorare la presa. Anche il carrello non sfugge in fase di armamento, favorito dagli intagli ampi praticati sia nella parte anteriore sia in quella posteriore. La finestra di espulsione è molto ampia e facilita così anche l’uscita dei bossoli spenti. Dal punto di vista estetico è anche molto gradevole, grazie al legno Cocobolo delle guancette e all’acciaio inox delle sicure che spiccano sul nero opaco del resto della pistola. Questo modello esce negli Stati Uniti con il nome di Sentry. IL PESO CHE AIUTA Grazie al peso elevato, che in questo caso non guasta, si ottiene un risultato notevole nel controllo, al punto che risulta essere una delle migliori pistole mai provate per addolcire il bisbetico .40 S.&W., anche nelle combinazioni più energiche. La Rangemaster pesa, con il caricatore vuoto, 1.172 grammi, contro gli 824 della Heckler & Koch Usp e i 916 della Beretta 96 Centurion. Ma c’è un elemento positivo in più, spesso trascurato: la differenza di peso, e quindi di risposta, tra l’arma carica e scarica. In sostanza, la Rangemaster con i suoi otto colpi (è catalogata con nove, ma l’ultimo entra a fatica) con palla di 180 grani, raggiunge esattamente i 1.300 grammi, mentre la Usp con le sue 12 cartucce arriva a pesare 1.016, mentre la 96 Centurion raggiunge i 1.076 grammi con 10 colpi. Questo significa che la Sti aumenta il suo peso solamente dell’11%, mentre la 96 aumenta del 17% e la Usp di ben il 23%. Un “gioco” che si fa sentire da quando è carica a quando sta per esau- Per chi vuole comprarla A chi è indirizzata: al tiratore Ipsc della Single stack division. A chi vuole qualcosa di più energico del 9x21 senza però essere penalizzati dal peso ridotto dell’arma Cosa richiede: i cambi di caricatore non sono agevoli senza un opportuno pad. Qualche caricatore di scorta visto che nella dotazione ce n’è uno solo Perché comprarla: chi pensa che il .40 S.&W. sia ancora il calibro migliore per il tiro, troverà quest’arma una delle migliori della categoria Con chi si confronta: Infinity 1911 Competition, Springfield Trophy match, Adc Combat elite. La Rangemaster II si distingue per il design classico e i contenuti sportivi. La cura degli accoppiamenti senza esasperazioni la rende utilizzabile da subito senza rodaggi e senza ulteriori messe a punto. rire le munizioni, modificando sensibilmente la risposta dell’arma. È questa una delle ragione del successo dell’intramontabile 1911 in tutte le sue salse. Ad arricchire le prestazioni interviene la meccanica, generata con macchinari che garantiscono eccellenti lavorazioni negli accoppiamenti. La canna presenta un ispessimento in volata per un tratto di 36 millimetri per far combaciare perfettamente il bushing e rendere estremamente preciso il suo accoppiamento con il carrello. Lunga cinque pollici, la canna è dotata di sei rigature con andamento destrorso ed è fornita di rampa integrata per facilitare l’alimentazione delle cartucce dal caricatore alla camera di cartuccia. In tutta la gamma Single stack di Sti il grilletto è di plastica, con la vite di regolazione del retroscatto. Il peso dello scatto è di 1.700 grammi, circa, perfettamente equilibrato e netto, tale da consentire ottime rosate, grazie anche a congegni di mira che riassumono, nella loro semplicità, il risultato di vari tentativi di miglioramento: il mirino è a lama nera, senza zigrinatura e rappresenta il miglior sistema di puntamento, a mire metalliche, per il tiro di precisione a lunga distanza. La tacca di mira mantiene il profilo basso tradizionale, tipo Bo-mar, con possibilità di ben regolare eventuali spostamenti di rosata, sia in altezza, sia in derivazione. Il lato posteriore inferiore del carrello, con la sede per il disconnettore e la piastrina scorrevole per la rimozione di percussore ed estrattore. Grande assente la sicura automatica al percussore. Alcuni elementi sono comuni nella produzione Sti: l’estrattore è di tipo interno e si sfila facilmente dopo aver tolto la piastrina posta sulla testa del percussore. L’espulsore è spinato, ma alloggiato con estrema precisione nel fusto. La minigonna in alluminio è inserita nel- l’imboccatura del fusto, con ali a 45 gradi per fungere da invito all’unico caricatore previsto, in una dotazione un po’ povera per un’arma che meriterebbe una confezione con almeno un cacciavite per la taratura della tacca. La regolazione, in realtà, non si è resa necessaria per una parte di munizioni commerciali, visto che l’arma esce già tarata, ma diventa obbligatoria per regolare le variazioni percettibili che alcune ricariche possono richiedere. La molla di recupero è lunghissima e assorbe bene parte dell’energia di rinculo: non è dotata del brevetto Sti Recoil master, ma è di tipo tradizionale e avvolge l’altrettanto lunga asta guida molla, forata a due terzi della sua lunghezza per facilitarne lo smontaggio. Anche la boccola che comprime la molla è di tipo tradizionale, forata per consentire il passaggio dell’asta. Il pulsante di sgancio del caricatore è il classico cilindretto liscio, con una leggera cavità interna: anche questo elemento è essenziale nella sua forma, senza zigrinatura, ma efficace e privo di incertezze nel suo impiego. La sicura manuale, posizionata anche sul lato destro, facilita il tiratore dinamico che deve affrontare esercizi che prevedono l’impiego della mano debole: si può incorrere, infatti, nel rischio di inserire inavvertitamente la sicura, mentre con questa soluzione il pollice della mano debole può essere appoggiato e impedire tale inconveniente. Prova pistole semiautomatiche | Sti Rangemaster II calibro .40 S.&W. La molla di recupero è lunghissima e avvolge l’altrettanto lunga asta guida molla, forata a due terzi della sua lunghezza per facilitarne lo smontaggio. La boccola che comprime la molla è di tipo tradizionale, forata per consentire il passaggio dell’asta lunga. La tacca mantiene il tradizionale profilo basso, tipo Bo-mar, con possibilità di ben regolare eventuali spostamenti di rosata, sia in altezza sia in derivazione. Il mirino è a lama nera e rappresenta, nella sua semplicità, il miglior sistema di puntamento per il tiro di precisione a lunga distanza. LA NOSTRA PROVA Con alcune combinazioni le rosate si sono leggermente spostate in basso a sinistra, molto contenute, ma sensibili al tipo di propellente utilizzato. Si sono rivelate ottime diverse combinazioni, tra cui anche le commerciali Lcm con palla di 180 grani che, per nostra colpa, ci potevano regalare una rosata da incorniciare, molto precise, ma decisamente fiacche, al punto da raggiungere solo i 155 di power factor. Diverso il discorso per le Top target di 180 grani della Fiocchi che, per essere una cartuccia target, hanno fatto registrare un’energia di 67 chilogrammetri e una velocità media di 335 m/sec. Una delle sensazioni migliori l’abbiamo avvertita con le palle ramate di 202 grani della Target bullets, con 5,0 grani di Rex verde. È vero che la combinazione non arriva ancora al fattore major, ma la polvere ci sembra quella più adatta tra quelle testate per poter crescere al valore minimo di 170 (valore ottenuto moltiplicando il peso della palla in grani per la velocità in piedi al secondo, diviso 1.000) senza problemi di mancato controllo dell’impennamento e, La canna è lunga 5 pollici con sei rigature destrorse. È fornita di rampa integrata per facilitare il passaggio delle cartucce dal caricatore alla camera di cartuccia. La canna è dotata, nel tratto anteriore, di un vistoso e lungo ispessimento (36 mm) per il centraggio con il bushing. soprattutto, senza problemi di sovrappressioni. Va ricordato che con le palle di 200 grani siamo al limite di quello che è il range di utilizzo per questo calibro, al punto che alcuni manuali non riportano dosi per questo tipo di palla e, quando presenti, impiegano propellenti più progressivi come per esempio le Vihtavuori N350 e 3N37: il .40 S.&W. è un calibro estremamente sensibile alle pressioni e vanno impiegati soltanto gli inneschi previsti, vale a dire gli small pistol. In conclusione la Rangemaster II ci è sembrata un’ottima scelta per rivalutare il calibro .40 S.&W., penalizzato un po’ dal mercato delle .45, ma anche dalle polimeriche leggere che non ne accentuano certo le doti. Con la combinazione giusta, in funzione del tipo di impiego, può riprendersi quell’elasticità che gli consente di gareggiare nel Tiro dinamico e nell’Idpa, ma di trovare anche soddisfazioni nelle gare di Steel challenge, grazie a mire e scatti notevoli e, per finire, nel tiro al poligono, visto che funziona perfettamente anche con energie che non devono soddisfare regolamenti sportivi. Sti Rangemaster II calibro .40 S.&W. scheda_tecnica Produttore: Sti international, Georgetown (Texas) Usa, www.stiguns.com Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it, [email protected] Modello: Rangemaster II Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .40 S.&W. Impiego specifico: Ipsc, Idpa, tiro informale in poligono Numero colpi: 9+1 Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna Percussione: indiretta mediante cane esterno e percussore inerziale Sicura: manuale ambidestra sul fusto, automatica all’impugnatura in posizione dorsale Lunghezza canna: 5 pollici (127 mm) Mire: tacca regolabile in alzo e deriva Materiali: acciaio Finiture: fusto e carrello bruniti, canna satinata Peso: 1.172 grammi, con caricatore vuoto Numero catalogo nazionale: 16.762, classificata sportiva Prezzo: 1.720 euro, Iva inclusa; versione Hncf 2.090 euro Tabella balistica Munizioni commerciali Marca Lcm Winchester Fiocchi Tipo palla Tc Lgv Black talon Sxt Top target Peso palla (grs) 180 180 180 Peso palla (g) 11,7 11,7 11,7 V0 (ft/sec) 863 985 1.098 V0 (m/sec) 263 300 335 E0 (kgm) 41 54 67 E0 (joule) 404 526 654 Pf 155 177 198 Munizioni ricaricate Polvere 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Nitrokemia Rex gialla Nitrokemia Rex gialla Vihtavuori N340 Nitrokemia Rex verde Nitrokemia Rex gialla Nitrokemia Rex verde Nitrokemia Rex gialla Nitrokemia Rex gialla Nitrokemia Rex gialla Nobel sport Gm3 Vihtavuori N340 Nobel sport Gm3 Nitrokemia Rex gialla Nitrokemia Rex gialla Dose (grs) Innesco 5,0 4,8 5,9 5,8 4,3 5,0 5,5 5,5 4,8 5,2 5,4 4,5 5,8 5,0 Cci Cci Fiocchi Cci Cci Cci Cci Fiocchi Cci Fiocchi Fiocchi Fiocchi Fiocchi Cci Peso palla (grs) Fiocchi Jtc 170 Fiocchi Ram Fp 180 Fiocchi Jtc 170 Fiocchi Jtc 170 Target bullets Ram Fp 202 Target bullet Ram Fp 202 Frontier Ram Fp 180 Fiocchi Jtc 170 Fiocchi Tfl Tc 180 Fiocchi Jtc 170 Fiocchi Lrn Tfl 180 Target bullets Ltc 170 Target bullets Ltc 170 Target bullets Ltc 200 Tipo palla Peso palla (g) 11,0 11,7 11,0 11,0 13,1 13,1 11,7 11,0 11,7 11,0 11,7 11,0 11,0 13,0 V0 (ft/sec) V0 (m/sec) E0 (kgm) E0 (joule) Pf 925 877 935 941 810 817 918 984 932 1.018 982 1.044 1.057 970 282 267 285 287 247 249 280 300 284 310 299 318 322 296 45 43 46 46 41 41 47 51 48 54 53 57 58 58 438 417 448 453 399 406 457 496 471 531 523 558 572 567 157 158 159 160 164 165 165 167 168 173 177 177 180 194 Nota: le misurazioni sono state effettate con cronografo Ced Millennium, posto a 1,5 metri con luce artificiale. Per le ricariche sono stati utilizzati bossoli Fiocchi. Rosata ottenuta a 18 metri con 4,8 grs di Rex gialla, palla Fiocchi di 180 grs ramata, innesco Cci. Rosata ottenuta nelle stesse condizioni della precedente, con 4,3 grs di Rex gialla, palla Target bullets di 202 grs ramata, innesco Cci. L’autore nel corso della prova della Sti Rangemaster II in .40 S.&W. A destra: la vampa con la ricarica ottenuta con 5,5 grs di Rex gialla, palla Frontier di 180 grs ramata flat point. Rosata ottenuta nelle stesse condizioni della precedente con 5,0 grs di Rex verde palla Target bullets di 202 grs ramata, innesco Cci. La miglior rosata poteva essere quella delle commerciali Lcm con palla di 180 grs, ma il terzo colpo è partito in fase di “avvicinamento” al centro, a qualche centimetro dagli altri quattro raggruppati in poco più di 25 mm.