CASTELLO E BOSCO DI DRAGONARA ( CASTELNUOVO DELLA DAUNIA ) : “ DAI BIZANTINI AI DE SANGRO “ BOSCO DI DRAGONARA – CASTELNUOVO DELLA DAUNIA (FG) – S.I.C. DIRETTIVA 92/43/CEE “HABITAT” : salvaguardia della biodiversità mediante conservazione degli habitat naturali LUNGHEZZA PERCORSO : 6 Km DIFFICOLTA’ : T AMBIENTE : Pianura con zona umida relativa al corso del fiume Fortore VEGETAZIONE : Naturale con latifoglie miste a cespuglietti; bosco planiziale; bosco igrofilo Dragonara ha una origine in comune con altre città di “frontiera” volute nell’ XI secolo dagli imperatori Bizantini ; questi cercarono di consolidare i loro possedimenti in Italia Meridionale, minacciati dai Longobardi a nord e dai Saraceni a sud. Tra il 1018 ed il 1040 grazie all’ attività edificatoria dei Catapani Basilio Bojohannes e dell’ omonimo figlio, nascono numerose “Città di frontiera” ( Devia, Civitate, Dragonara, Fiorentino, Tertiveri, Montecorvino, Troia ) con lo scopo di costituire efficaci baluardi contro incursioni e razzie e, al tempo stesso, ripopolare il Tavoliere. Il Bosco di Dragonara rappresenta ciò che rimane dell’antico bosco planiziale che caratterizzava tutta la valle del fiume Fortore. Osservarlo oggi può farci comprendere quale prezioso scrigno di biodiversità abbia perso il genere umano. Questo sito ha sempre rappresentato un’ importante “corridoio ecologico” utilizzato dalla fauna selvatica per gli spostamenti sul territorio. Per preservare, conservare ed ampliare questo ultimo scrigno di biodiversità, nonché corridoio ecologico, è in stato di attuazione il Progetto LIFE NATURA 2000 – azioni urgenti di conservazione per i pSIC del fiume Fortore. Sono stati realizzati : a) laghetto artificiale, tipo “Conversano”, per favorire il ripopolamento del sito da parte degli anfibi; b) carnaio per i rapaci; c) vivaio forestale per la reintroduzione delle specie autoctone; d) rinaturalizzazione degli argini del fiume Fortore.