Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 “ ValeRIA” Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Rapporto finale di valutazione giugno 2011 Monitoraggio nelle classi prime e seconde partecipanti (Dicembre 2010) Circa a metà dello sviluppo temporale del Progetto, si è realizzato un monitoraggio per verificare la situazione delle Scuole e dei CFP, attraverso questionari differenziati, uno rivolto alle prime, un altro alle seconde. Il questionario, diviso in tre sezioni, ha teso a rilevare le caratteristiche strutturali delle classi, le modalità di insegnamento e valutazione, nonché lo stato del clima e delle relazioni interne. La prima, relativa alla situazione strutturale delle classi, ha evidenziato situazioni diversificate; la maggioranza delle classi ha un numero di ripetenti, di alunni stranieri e un tasso di rotazione dei docenti (turn over) non elevato, comunque nella media della scuola italiana; ma si dà però anche il caso di classi (non molte) con alto numero di ripetenti, con elevata presenza di promossi con “giudizio sospeso”, con forte concentrazione di alunni stranieri e elevata rotazione dei docenti, classi quindi che si caratterizzano per un contesto dove la realizzazione di Valeria potrebbe trovare da un lato una situazione più complessa, più carica di “tensioni” e difficoltà, ma, dall’altro lato, anche un terreno più fecondo nel promuovere una riflessione sulle modalità di insegnamento, sulle relazioni fra docenti e studenti, per una didattica più efficace sotto il profilo degli apprendimenti. Dalla seconda sezione del questionario, dove si sono rilevate le modalità di insegnamento e valutazione attuate nelle classi, risulta che nella larga maggioranza dei casi gli insegnanti ritengono di attuare corrette modalità informative e valutative. In larga misura gli insegnanti delle Scuole e dei CFP che hanno compilato i questionari (che dovrebbero aver riportato il parere medio del Consiglio di classe) affermano ad esempio che nelle classi è prassi comune e generalizzata chiarire all’inizio dell’anno le modalità di valutazione, chiarire gli obiettivi i contenuti e le modalità didattiche, confrontarsi fra docenti in caso di problemi nella classe, effettuare con periodicità regolare prove di verifica. In tutti questi casi le valutazioni attribuite si collocano al di sopra del valore 6 (si è utilizzata una scala di valutazione compresa fra i valori 1, a cui è attribuito il significato “mai”, e 7, a cui è attribuito il significato “sempre”). Minore, ma comunque sempre nell’ambito di una valutazione positiva, risulta la prassi di diversificare le strategie di insegnamento in rapporto ad obiettivi e alla situazione della classe e alle caratteristiche degli alunni. Del tutto diversa la valutazione che gli insegnanti che hanno compilato il questionario danno del clima di classe e dei comportamenti degli allievi. Soprattutto gli aspetti relativi ai comportamenti che hanno influsso sugli apprendimenti ricevono una valutazione modesta, ai limiti della “sufficienza”. Infatti, sempre nella scala compresa fra 1 (“mai”) a 7 (“sempre”), per alcuni comportamenti degli studenti come la disciplina in classe, la attenzione in classe, la organizzazione nello studio e la 1 Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 “ ValeRIA” Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti applicazione a scuola nonchè il rispetto degli accordi e delle scadenze, la valutazione attribuita nei questionari si colloca poco al di sopra del valore 4, ovvero al limite della valutazione negativa (si rammenta che nella scala in oggetto il valore 4 rappresenta il punteggio “neutro”, al confine fra valutazioni negative, comprese fra 1 e 3, e positive, comprese fra 5 e 7). Nei CFP le valutazioni sui comportamenti degli allievi delle classi prime sono ancora più negative rispetto a quelle delle scuole superiori; ma in generale è opportuno sottolineare che - salvo alcune eccezioni - le valutazioni complessive raccolte nei questionari formulate da Scuole e Cfp sono in linea di massima simili. In sintesi, è quindi importante rimarcare che nelle classi - almeno secondo le rappresentazioni che ne danno gli insegnanti che hanno compilato i questionari – sembrano essere prassi comune determinati aspetti non solo comunicativi, ma anche di sostanza se ci si riferisce a delle “buone pratiche” didattiche”, come la chiarezza dei criteri di valutazione, la periodicità delle prove (compiti, test, ecc.), il confronto fra docenti; l’immagine che se ne trae è quella di un corpo insegnante che nel complesso opera bene, seppure di fronte a classi con comportamenti decritti spesso come difficili e poco collaborativi. Monitoraggio finale del Progetto – Giugno 2010 Chiarezza delle finalità di Valeria Nel monitoraggio finale si è chiesto alle Scuole e ai CFP di ricostruire e valutare tutte le tappe importanti di Valeria. Si è domandato in primo luogo di valutare in termini quantitativi la chiarezza di Valeria, percepita dalle Scuole e dei CFP, all’inizio della sperimentazione. Il valore medio (misurato su una scala: 1 = chiarezza nulla, 5 = chiarezza massima) risultante dalle risposte è di 3,4 per le Scuole, e di 3,9 per i CFP. Si è chiesto agli intervistati di ricostruire (attraverso una “risposta aperta”), gli obiettivi del Progetto, così come sono stati intesi e portati avanti dalle Scuole e dai CFP. Molti intervistati hanno correttamente indicato il nucleo centrale dell’obiettivo di Valeria, ovvero il miglioramento del rapporto fra insegnamenti e apprendimenti attraverso l’indagine dei fattori che eventualmente influenzano negativamente tale relazione, al fine di, come ha dichiarato una scuola “ … migliorare le metodiche educative e incrementare il successo formativo degli allievi”. Interessante notare che molte Scuole (più che i CFP) hanno individuato come obiettivo centrale di Valeria l’analisi della relazione fra insegnanti e allievi, e gli effetti conseguenti sui processi di apprendimento. L’aspetto relazionale insegnante-studente (ovvero il “clima” di classe) come fattore determinante nella qualità degli insegnamenti e conseguentemente degli apprendimenti è stato quindi interpretato da molte Scuole come obiettivo “sostanziale” del Progetto, al di là di quello formale, e su tale argomento si è soffermata la riflessione dei docenti in molti Istituti dove si è realizzata l’esperienza. Alcuni inoltre riconoscono in Valeria uno strumento utile per stimolare nelle scuole e 2 Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 “ ValeRIA” Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti nei docenti processi auto valutativi. Uno strumento utile per “ … indurre il docente ad autovalutare ed eventualmente mettere in discussione il proprio operato imparando a vedersi anche attraverso gli occhi dei propri alunni e delle famiglie”. La realizzazione di Valeria non ha in genere incontrato difficoltà rilevanti dentro le Scuole e i CFP. In alcuni casi gli insegnanti hanno mostrato un atteggiamento critico verso il Progetto, ma va sottolineato che tale evenienza si è verificata soli in poche Scuole, mentre nella generalità dei casi, gli insegnanti, anche quelli non coinvolti nel Progetto, hanno avuto un atteggiamento sostanzialmente favorevole. Gli strumenti Gli strumenti (ovvero i questionari) trasferiti alle Scuole e ai CFP per essere utilizzati e sperimentati nell’ambito del Progetto, vengono tutti, seppure in misura diversa, valutati positivamente, sia sotto il profilo della comprensibilità da parte dei soggetti a cui erano indirizzati (studenti, docenti, genitori) sia sotto il profilo dell’apprezzamento per la loro utilità. In primo luogo è importante rilevare che tutti sono stati ben compresi, il che significa che il linguaggio e i contenuti erano chiari e oppurtunamente mirati ai singoli interlocutori. In particolare i questionari indirizzati ai docenti e ai genitori ricevono una valutazione molto elevata (hanno raggiunto il valore di 4 in una scala dove 1 significa “per niente” e 5 “molto”). Se quindi molto elevata è apparsa la comprensione dei questionari, leggermente minore, seppure ancora generalmente positivo (sempre secondo la valutazione che ne danno gli insegnanti che hanno risposto al monitoraggio) è invece risultato l’apprezzamento dei questionari; infatti in tre casi, ovvero i questionari “Autoriflessione dello studente”,”Genitori”, “Autoriflessione sulla valutazione (docenti)”, sono stati considerati utili e apprezzabili in misura non completamente positiva (i valori medi delle risposte a tale proposito si collocano leggermente sotto al valore “3”, che rappresenta il confine fra valutazione negativa e valutazione positiva). L’impatto di Valeria nelle scuole La somministrazione dei questionari e la valutazione dei risultati ha suscitato un certo dibattito all’interno delle scuole, nel 30% dei casi anche al di fuori delle classi direttamente coinvolte. Con l’eccezione di pochi casi, nella grande maggioranza delle classi i docenti hanno discusso con interesse i risultati dei questionari, specie quelli compilati dagli studenti, che hanno consentito di evidenziare, come dichiarato da una Scuola “ .. criticità non percepite come tali dagli insegnanti”. In sostanza pare che gli insegnanti abbiano considerato con disponibilità ed attenzione i rilievi critici emersi dai questionari, che hanno in alcuni casi fornito spunti per sviluppare un dialogo fra docenti e alunni. Altro effetto positivo della somministrazione dei questionari è stata la percezione di studenti e genitori di sentirsi protagonisti del processo educativo. Si tratta, in questo caso, di un obiettivo “inatteso”, non esplicitamente previsto negli intenti formali di Valeria, ma che acquisisce valore sostanziale in base alla percezione 3 Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 “ ValeRIA” della sua rilevanza sperimentazione. di fatto Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti testimoniata da molti dei protagonisti della Nelle scuole, oltre ai questionari, hanno suscitato molto interesse i Focus groups, in primo luogo perché sono stati considerati (specie da chi non li aveva mai conosciuti) una interessante nuova metodologia di indagine; in secondo luogo perché anche da parte degli studenti si è riconosciuto che questo strumento ha permesso di individuare, di mettere a fuoco problemi che li riguardano direttamente consentendo così di affrontarli con un’ottica più approfondita. Da parte di alcune scuole si è sottolineato che comunque l’impatto di Valeria, al di là del suo indubbio interesse reale, si è forzosamente ristretto solo alle classi partecipanti al Progetto, e alle discipline di Matematica e Italiano. Ma l’eco del Progetto ha travalicato le singole classi, e da parte di molti insegnanti si è manifestato l’interesse a estendere nel prossimo anno scolastico la somministrazione dei questionari anche alle classi non protagoniste della sperimentazione. La valutazione finale La valutazione complessiva assegnata dalle Scuole intervistate al Progetto è di 3,8 punti, ancora più elevata quella attribuita dai CFP, che raggiunge il valore di 4,0 su una scala che va da 1 (negativo) a 5 (positivo). Fra le motivazioni che hanno supportato il giudizio positivo, si sottolinea l’interesse generale del Progetto, la sua utilità per aiutare “ … i docenti a comprendere meglio le esigenze degli alunni e dei genitori e ad apportare modifiche nell’approccio con gli alunni e nella didattica”. Si sottolinea inoltre l’utilità e l’appropriatezza degli strumenti, e anche la loro semplice somministrazione. Soprattutto, si sottolinea che attraverso Valeria non pochi docenti hanno iniziato a riflettere con maggiore cognizione di causa sulla efficacia della loro azione didattica, e hanno intrapreso in tale contesto un utile e costruttivo dialogo con gli studenti. Da parte delle Scuole che invece hanno sollevato critiche a Valeria (pur senza darne necessariamente una valutazione negativa, ma formulando piuttosto un giudizio “neutro”, ovvero con il valore di 3 nella scala di cui sopra) si sottolinea lo scarso tempo a disposizione per sperimentare e valutare adeguatamente il progetto, la restrizione alle sole discipline di Italiano e Matematica, il numero troppo elevato di questionari somministrati ai diversi interlocutori, la necessità di discutere meglio con insegnanti e studenti il significato e le finalità del Progetto prima di procedere alla somministrazione e valutazione dei questionari. In tale senso una Scuola ritiene che Valeria si dovrebbe sviluppare in modo ottimale in più anni scolastici. 4 Progetto LLP-LDV-TOI-09-IT-0448 “ ValeRIA” Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Prospettive future Una contraddizione potrebbe rivelarsi fra le valutazioni generalmente positive del Progetto, e le intenzioni future delle scuole riguardo al suo sviluppo. Il contrasto più grande sta nel fatto che esplicitamente solo tre Scuole dichiarano di voler incondizionatamente sviluppare in modo formale Valeria; altre cinque (pari ad un quinto del campione) dichiarano di voler continuare Valeria ma solo con adeguati sostegni esterni; la maggioranza del campione, pari al 60%, risponde di non sapere se continuare nello sviluppo di Valeria, ma si deve anche sottolineare che nessuno afferma esplicitamente di non voler continuare. Più determinata la volontà espressa parte dei CFP, la metà dei quali afferma che intenderebbe continuare l’esperienza “con adeguati supporti esterni”. Circa la metà delle scuole afferma comunque di voler autonomamente sviluppare al proprio interno alcune delle attività iniziate con Valeria, fra cui la somministrazione dei questionari in altre classi oltre a quelle già coinvolte dalla sperimentazione; non poche Scuole affermano l’intenzione di sviluppare la pratica dei Focus Group. Il valutatore esterno Arnaldo Spallacci – Associazione Italiana di Valutazione (AIV) Bologna – Giugno 2011 5