Department of Neuroscience University of Parma Funzioni motorie (e cognitive) dei gangli della base. Parte 1: implicazioni funzionali Stefano Rozzi Parma, 9 maggio 2006 1664: Thomas Willis identifica una struttura sottocorticale che denomina “Corpus Striatum” 1817: James Parkinson descrive il morbo di Parkinson: “…moto tremolante involontario, con forza muscolare ridotta,di parti non in azione,anche quando vengono sorrette;con propensione a piegare il tronco in avanti e a passare da un andatura al passo alla corsa; assenza di alterazioni sensitive e dell’intelletto.” (Parkinson, Essay on the Shalking Palsy, 1817) 1914: S. A. Kinnier Wilson descrive il morbo di Wilson o degenerazione epato-lenticolare. Assenza di sintomi piramidali, ma ricco corteo sintomatologico motorio => ipotizza la presenza di un sistema motorio parallelo al sistema piramidale, quello extrapiramidale, filogeneticamente più antico con funzione automatica, statico-posturale, poco modificabile. I gangli della base ne sarebbero un centro nodale. Anni ’50: Arvid Carlson mostra che l’80% della Dopamina presente nel cervello è localizzata a livello dei gangli della base. Anni ‘60: dimostrazione che non vi sono efferenze dirette dai gangli della base verso il midollo spinale (contro all’ipotesi della vi extrapieramdale) 1961: Birkmayer e Hornykiewitcz: iniezioni di L-DOPA provoca remissione temporanea dei sintomi del Parkinson 1982 J. W. Langston: modello animale di Parkinson utilizzando MPTP (1metil-4fenil-1,2,5,6-tetraidropiridina) (The Case of the Frozen Addicts) Ruolo dei Gangli della base Vecchia visione: visione • inizio del movimento • guida del sistema extrapiramidale (aspetti automatici, posturali, non modificabile del movimento) Ricerche più recenti (anatomiche e fisiologiche): • modulazione del movimento (Scheletomotoria e Oculomotoria); • funzioni cognitive ed emozionali (organizzazione di risposte comportamentali, elaborazione di risposte empatiche e socialmente appropriate, apprendimento) Anatomia macroscopica Putamen Globus pallidus esterno Globus pallidus interno Nucleo caudato Talamo Nucleo Subtalamico Di Luys Substantia Nigra Anatomia (sezione coronale) Substantia Nigra Principali Input e Output dei gangli della base Corteccia Principali Input: talamo, corteccia (TUTTA), tronco Caudato Putamen GPe GPi Talamo Principali Output: NST talamo (talamo-corticale), tronco SNpc SNpr Input cortico-striatale: eccitatorio (glu) Output pallido/nigro-talamico: inibitorio (GABA) Neurotrasmettitori nei GB Glu (+): Corteccia GABA (-): Striato, GPi, GPe, SNpr D (+/-): SNpc Altri neurotrasmettitori/ neuromodulatori: Ach, Encefalina, Dinorfina, Sostanza P Sinapsi e neurotrasmettitori nei gangli della base Afferenze a un neurone striatale Afferenze a un neurone pallidale striato Corteccia (glu) Spinosi medi (GABA) GPi SNpc (D) Non Spinosi grandi (Ach) STN Colocalizzazione di neurotrasmettitori nei gangli della base Caudato/Putamen Encefalina/GABA Sostanza P/Dinorfina/GABA Corteccia VIA DIRETTA Caudato GPe GPi Sinapsi inibitorie (GABA) Sinapsi eccitatorie (Glu) Talamo +--=+ NST Putamen SNpc SNpr Disinibizione del talamo Facilitazione dei movimenti Corteccia VIA INDIRETTA Caudato GPe GPi Sinapsi inibitorie (GABA) Sinapsi eccitatorie (Glu) Talamo +--+-=- NST SNpc Putamen SNpr Inibizione del talamo Inibizione dei movimenti Corteccia VIA IPERDIRETTA (veloce) Caudato GPe GPi Sinapsi inibitorie (GABA) Sinapsi eccitatorie (Glu) Talamo ++-=- NST Putamen SNpc SNpr Inibizione del talamo Inibizione dei movimenti Cortecce VIA Strio-NigroStriatale Striato GPe GPi Sinapsi inibitorie Sinapsi eccitatorie Talamo NST SNpc SNpr Modulazione attività neuroni striatali Cortecce Striato GPe GPi Talamo NST SNpc SNpr + ?- Topografia nelle proiezioni pallido-corticali Ipotesi: specifici circuiti in parallelo che uniscono corteccia-GB-talamocorteccia Middleton e Strick, 2000 Topografia nelle connessioni Striato-pallidali Stim. Put. Stim. Put. Stim. Caud. Stim. Caud. Specificità nella connessione tra input e output dei GB Parallel organization of functionally segregated circuits linking basal ganglia and cortex Motor Circuit Oculomotor Circuit Dorsolateral Prefrontal Circuit Lateral Orbitofrontal Circuit Anterior Cingulate Circuit SMA FEF DLC LOF ACA Put Caud (b) dl-Caud (h) vm-Caud (h) SV vl-GPi cl-SNr cdm-GPi vl-SNr ldm-GPi ri-SNr mdm-GPi rm-SNr rl-GPi rd-SNr VLo VLm l-VAmc MDpl VApc MDpc m-VAmc MD-mc pm-DM Alexander, De Long, Strick, Ann. Rev. Neurosci; 1986 Somatotopia del circuito motorio Cortecce Motorie Arto inf. Talamo Motorio GPe GPi Arto sup. Faccia NST Striato Funzioni dei GB nel controllo del movimento I neuroni striatali si attivano dopo i neuroni corticali (circa 20 ms. prima dell’inizio del movimento) Organizzazione seriale Corteccia GB I gangli della base NON hanno la funzione di iniziare il movimento Movement-related neurons Numerosi neuroni (circa 50%) hanno una preferenza direzionale, mentre non codificano la forza del movimento Crutcher and De Long, 1984 Ipotesi 1 (rimozione del freno) (Hikosaka e Wurtz, 1988) I GB disinibiscono il sistema motorio permettendo che l’azione avvenga (tolgono il freno all’azione) Vie Indir e iperdir bloccano inibiscono tonicamente l’uscita talamo-corticale (Alta freq. di scarica GPi) Via Dir facilita selettivamente una particolare componente motoria GP striato STN Hikosaka and Wurtz,, 1983 Ipotesi 2 (attivazione e blocco) (Mink e Tatch, 1991) GB “spengono” l’attività posturale automatica permettendo l’insorgere del movimento volontario e impediscono l’attività muscolare indesiderata durante l’esecuzione di un compito La codifica direzionale dei neuroni non è così frequente Vie Dir e indir generano e bloccano rispettivamente il movimento cooperando Ipoattività via indiretta (calo attività GPi): aumento movimenti (sintomi coreici) Iperattività via indiretta (aumento attività GPi): riduzione movimenti (sintomi parkinsoniani) Ipotesi 3 (Processazione in parallelo) (Alexander e Crutcher, 1990) A livevello dei GB avviene una processazione in parallelo di vari aspetti dell’azione: •Identificazione della posizione dell’obiettivo del movimento •Determinazione della direzione del movimento •Controllo dei movimenti Alcuni neuroni presentano risposte legate alla direzione del movimento Alcuni presentano proprietà più complesse non strettamente legate ai parametri del movimento ma alla posizione spaziale dell’obiettivo del movimento (simili ai set related della corteccia premotoria) Codifica neuronale dei GB a livello di •Codifica Posizione obiettivo •Programmazione Direzione del movimento •Esecuzione movimento Alexander and Crutcher, 1990 Funzioni dei GB nel controllo del movimento III Nuova visione: molteplicità di circuiti motori in parallelo Vecchia visione Cort. SMA M1 PMV PMd SMA Striato Put Put Put Put Put Pallido S. nigra vl GPi cl SNR vl GPi cl SNR vl GPi vl GPi cl SNR Mid GPi Talamo VLo VLm VLo VLm VLo VLm VLo VLcr VLo VLm Strick, 2005 Ipotesi 4 (Sequenze automatiche) (Brotchie et al., 1991) GB = Generatore di sequenze automatiche Frequenza neuronale di scarica varia in base alla predicibilità e al basso tasso di errori. Controllo consapevole corticale, compiti automatizzati inconsapevoli gangli base. Nel Parkinson: difficoltà nell’esecuzione di movimenti sequenziali e nei sinergismi motori. I movimenti organizzati in sequenza sono più lenti di somma movimenti singoli. Brotchie et al., 1991 Gangli della base e ricompensa: I neuroni tonicamente attivi (TAN) Dello striato Raz et al., 1996 Neuroni tonicamente attivi (TAN) dello striato Esempi di TANs: inizialmente si inibivano in rapporto al conseguimento di una ricompensa, poi iniziano a rispondere anche allo stimolo sensoriale ad esso associato. Graybiel et al., 1994 Circuiti anatomici con numerose regioni corticali e sottocorticali Evidenze fisiologiche da singoli neuroni di implicazione dei GB in numerose funzioni (es. Apprendimento associativo, Motivazione, Funzioni esecutive, Organizzazione dell’azione) Deficit cognitivi/emotivi in pazienti con deficit dei GB Implicazione dei GB e del sistema dopaminergico in disturbi psichici (es. spettro ossessivo-compulsivo, depressione, dipendenze) Parallel organization of functionally segregated circuits linking basal ganglia and cortex Motor Circuit Oculomotor Circuit Dorsolateral Prefrontal Circuit Lateral Orbitofrontal Circuit Anterior Cingulate Circuit SMA FEF DLC LOF ACA Put Caud (b) dl-Caud (h) vm-Caud (h) SV vl-GPi cl-SNR cdm-GPi vl-SNr ldm_GPi ri-SNr mdm-GPi rm-SNr rl-GPi rd-SNr VLo VLm l-VAmc MDpl VApc MDpc m-VAmc MD-mc pm-DM Alexander, De Long, Strick, Ann. Rev. Neurosci; 1986 Circuiti in parallelo ma anche circuiti integrativi GP Organizzazione in circuiti integrativi striato Medial prefr/Ant Cing Orbital prefrontal Dorsolateral prefrontal Rostral Motor Caudal Motor M1 Spinal cord Haber, 2003 STN Movimento-azione-cognizione “… muovere le cose è tutto ciò che il genere umano può fare; a tal fine l’unico effettore è il muscolo, sia per bisbigliare una sillaba, che per abbattere una foresta.” Charles Sherrington, 1924 I GB lavorano insieme alla corteccia per orchestrare ed eseguire comportamenti motivati che richiedono l’intervento di circuiti motori, cognitivi e limbici Medial prefr/Ant Cing Comportamento motivato, apprendimento procedurale (ricompensa) Orbital prefrontal Risposte empatiche e socialmente appropriate, Funzioni esecutive: working memory, Dorsolateral prefrontal Pianificazione strategie comportamentali Rostral Motor Selezione programmi motori su base cognitiva; Apprendimento motorie Caudal Motor Trasformazioni sensori-motorie Esecuzione azioni M1 Esecuzione motoria Apprendimento associativo, impulsività, incapacità di comportamenti finalizzati Deficit working memory Fenomeni di liberazione (comport. utilizzatorio) Acinesia, mutismo acinetico Deficit motori Riabilitazione come “ginnastica” per il corpo e per la mente? (Deficit motori, e di apprendimento) Prevenzione delle anchilosi, contratture e atrofie muscolari Normalizzazione delle reazioni posturali Recupero dei movimenti associati ed alternati per la preparazione alla deambulazione Allenamento dell’equilibrio Mantenere il capo ed il tronco in posizione corretta Miglioramento della deambulazione Miglioramento della mimica facciale Mantenimento di un accettabile grado di indipendenza nelle attività di vita quotidiana … ? …attraverso miglioramento delle capacità di controllo del movimento, di identificazione dei target, di creazione di strategie appropriate, di apprendimento, di motivazione, di umore,… ?