Le misure della statistica ufficiale e il contributo delle indagini alla misurazione della corruzione Maria Giuseppina Muratore, Istat Una difficile definizione e una pluralità di forme La corruzione di alto profilo La corruzione pulviscolare Il favoritismo come modo di vivere o “sopravvivere” Una scelta difficile: quale il focus di interesse? una rigorosa definizione giuridica? ampia? O una definizione più è corruzione quando esiste uno scambio nascosto tra due persone a danno di terzi ….. la collettività, il datore di lavoro, lo stato, anche se di lieve entità E quindi …. è corruzione la proposta del tassista di rilasciare una ricevuta più alta per la corsa, magari in cambio di una mancia? è corruzione il regalo fatto al medico perché avrà un “occhio di riguardo” per te nell’attesa di un posto letto in ospedale? Una scelta difficile: quale il focus di interesse? La corruzione nel settore pubblico o anche in quello privato? La corruzione “politica” o la corruzione nella pubblica amministrazione? La grande o la piccola corruzione? Dalla concussione, all’abuso di ufficio, al nepotismo, al clientelismo? Il superamento delle misure soggettive della corruzione Dati di fonte amministrativa Statistiche di Forze di Polizia (SDI - Ministero Interno) Statistiche della Magistratura (dal registro dei reati presso le Procure) Statistiche dei Condannati Dati da indagine: Indagini di vittimizzazione sulle imprese Indagini di vittimizzazione sulla popolazione Le variabili indirette o di contesto Non solo un indicatore, non solo una fonte Dal registro dei reati: alcune analisi (2010) Totale % di inizio azione penale 529 43.9 75 33.3 681 41.3 320 Corruzione di una persona incaricata di un pubblico servizio 46 43.5 321 Responsabilità del corruttore 398 52.8 322 Istigazione alla corruzione 355 63.7 50 40.0 317 Concussione 318 Corruzione per un atto di ufficio 319bis Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio 319 ter Corruzione in atti giudiziari Percentuale di imputazione maggiore rispetto agli altri reati Dal registro dei reati: alcune analisi (2010) Motivo di archiviazione per gli autori Reato di concussione Reato di corruzione (composito) Irrilevanza Penale del fatto 3.2 0.2 Particolare tenuità del fatto 1.5 0.1 Estinzione per altro 0.2 3.1 Fatto non previsto 0.7 0.1 Infondatezza della notizia 49.5 50.8 Mancanza condizioni 40.4 37.8 4.4 7.8 50.7 52.9 Prescrizione % archiviazione Dal registro dei reati: alcune analisi (2010) Considerando gli imputati di corruzione: Hanno compiuto il reato da soli nel 43,7%, in due nel 12%, in 3 nel 9,5%, in 4 o più nel 35% dei casi (fino al massimo di 234) Il 15,3% degli autori ha fatto solo il reato di corruzione, il 23% è imputato per due reati, il 14% per tre reati, il 13,5% per 4 e il 34.2% per 5 e più reati (fino al massimo di 25). L’associazione più frequente è con le falsità ideologiche e materiali, l’associazione a delinquere, la concussione, la truffa, la ricettazione, il peculato, le rivelazioni di segreto d’ufficio, il favoreggiamento….. Riepilogando per i dati amministrativi Pro: Analisi dei procedimenti giudiziari (il percorso giudiziario, la distribuzione sul territorio) Analisi degli autori dei reati (sesso, età, cittadinanza) Analisi delle combinazioni dei reati Analisi delle sentenze (sanzioni, detenzione, misure di sicurezza, recidiva …) Contro: Sottostima del fenomeno Distorsione del fenomeno Criticità delle statistiche di fonte amministrativa Non univocità nell’interpretazione delle tendenze tra andamento del fenomeno e delle statistiche Diversi livelli di sensibilità possono influenzare i livelli di denuncia e la quantità delle investigazioni Statistiche legate all’efficienza delle amministrazioni o più semplicemente al loro funzionamento I casi “venuti alla luce” possono essere molto particolari Non solo i dati amministrativi …. Basti pensare che ….. ad esempio nell’ambito della violenza sessuale: 4.513 denunce alla polizia nel 2006 (dato da fonte amministrativa) A quanto ammonterà il sommerso della corruzione? 735.000 le vittime nei 12 mesi precedenti l’intervista – anno 2006 (dato di indagine) Solo il 7% circa denuncia Come conoscere ciò che non si vede? Attraverso le indagini sulla popolazione e sulle imprese che permettono di rilevare il sommerso: L’esperienza vissuta di corruzione Gli attori I contesti, i settori più a rischio Le modalità, l'esistenza di mediatori, la dinamica Il tipo di “malleveria”, le conseguenze economiche Il comportamento di denuncia e l’esito Il legame con altri reati Le variabili di background dell’impresa/della famiglia Come conoscere ciò che non si vede? La vittimizzazione indiretta di cui sono venuti a conoscenza sul luogo di lavoro, la realtà che li circonda rispetto alla corruzione L’utilizzo e la soddisfazione dei servizi ricevuti La tolleranza della corruzione, “le prassi comuni di legalità/illegalità” La percezione dell’esistenza della corruzione La partnership con la CIVIT La prossima tappa: un modulo sulla corruzione Nella Indagine sulla sicurezza dei cittadini, 2014-2015 Nelle Imprese, come parte di una rilevazione più ampia sulla legalità Attenzione alla qualità del dato Metodologia rigorosa nella progettazione del questionario e nella raccolta del dato Campione rappresentativo (ad esempio circa 60.000 unità per gli individui) Le difficoltà: un fenomeno altamente delicato Le fasi della progettazione: Ricognizione della letteratura, delle esperienze internazionali (UNODC, World Bank) e di altri Istituti di Statistica (in corso) Cognitive test sul questionario della EU Safety Survey (già svolto) Focus group (in progettazione) Interviste a testimoni privilegiati (in progettazione) Pretest/indagine pilota Problemi emersi dal cognitive sul test Eurostat (Anno 2009) Problemi inerenti il ricordo Immagine sociale della corruzione come qualcosa di “altro” da sé Esplicitare il quotidiano della corruzione: concorsi, esami, licenze, controlli fiscali, servizi medici … Parlare di cose concrete: non solo tangente, ma regali, denaro, bustarelle, “mazzette”, scambi di favori e di prestazioni professionali Esplicitare la figura dell’intermediario che negozia per corruzioni più ampie Definire i confini mobili tra illegalità e legalità dei fini e dei mezzi Percezione di sé come soggetto attivo e colpevole Ipotesi per un percorso Individuare prima gli "esposti a rischio" rispetto all'essere entrati in contatto con i meccanismi della pubblica amministrazione: concorsi, appalti, richiesta di servizi sociali e sanitari, ricerca di lavoro, richiesta di permessi, autorizzazioni, pratiche burocratiche ed amministrative. Chiedere come si sono trovati, se hanno avuto problemi nello svolgimento delle pratiche Chiedere ai cittadini se qualcuno, direttamente o indirettamente, gli ha chiesto o si è aspettato da loro un pagamento o una tangente o dei regali o prestazioni professionali in cambio di favori, raccomandazioni, aiuti per ottenere qualcosa Chiedere se sono a conoscenza di richieste di scambi di favori... In primis nell’ambiente di lavoro Come? Utilizzo di introduzioni che aiutino a mettere a proprio agio, a non avere vergogna, ad esempio ribadendo il ruolo di vittima del rispondente… Uso di domande di probing e di rilancio e di "lento avvicinamento alla realtà“ (dalla situazione meno grave alla più grave) Attenzioni ai termini usati, evitare di usare il linguaggio giuridico Descrizioni di situazioni concrete in cui riconoscersi In conclusione Possiamo: attraverso i dati giudiziari stimare la corruzione emersa e conclamata attraverso i dati di indagine cercare di stimare il sommerso della corruzione di cui sono vittime le famiglie e le imprese attraverso i dati di indagine cercare di individuare l’humus dove nasce e si crea corruzione, quel “semplice” meccanismo di sopravvivenza alle difficoltà quotidiane che è il favoritismo attraverso altre variabili indirette proiettare o almeno tracciare la direzione verso cui la società si muove Rimane il problema aperto …. quali i confini della corruzione