Mese celtico del Sorbo: Luis (mesi gennaio-febbraio) Lun 21 Luis Mart Merc 22 Luna del 23 Giov Ven 24 25 Sab 26 Dom 27 Lupo 28 29 30 31 1 Imbolc 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Nion 19 20 21 22 23 24 Cari amici dell'Almanacco dell'Elfo ecco qui come promesso l'Elfo Yhodhel finalmente si è rivelato a noi, così ora attraverso la sua amorevole guida, ci avventureremo nel magico mondo delle tradizioni celtiche. La prima cosa che ci mostra il nostro amico, è un calendario, o meglio la sovrapposizione del nostro calendario con quello celtico, in 1 modo che per noi, che ci siamo dimenticati queste tradizioni, sia più semplice seguirlo. Il calendario incomincia con il primo giorno del mese celtico del Sorbo (Luis), e termina con l'ultimo giorno di tale mese, che a sua volta è anche il primo giorno, in cui inizia il mese celtico del Frassino (Nion). All'interno di Luis (Sorbo) ci sono due eventi da ricordare, di cui uno molto importante. Il primo cade il 22 gennaio, il primo Esbath (luna piena), che incontriamo. Questa prende il nome di Luna del Lupo e successivamente vedremo perchè. Mentre il secondo evento cade nella notte fra il 31 gennaio e il 1 febbraio ed è il primo Sabbah che incontriamo se sovrapponiamo il nostro calendario con il loro. In questa data si festeggia Imbolc, la festa della Luce crescente. Questo è uno dei 4 Sabbah maggiori e quindi come evento è quello che merita più attenzione rispetto agli altri, perchè carico di significati e importanza. Ma ora l'amico Jhodhel mi sta tirando le orecchie perchè vuole che vada per ordine e che prima vi parli di Luis e della Luna del Lupo. 2 Mese Celtico del Sorbo (Luis) Come già precedentemente avevamo appreso, i celti durante il loro anno, che aveva inizio e fine con il Sabbah di Samhain nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, avevano 13 mensilità lunari e non 12 come noi. Ogni mese celtico prende il nome di un albero, la cui prima lettera, è una lettera dell'Ogham(antico alfabeto celtico). Il mese che abbiamo lasciato è Beth(betulla), che come avevamo detto, è il primo albero che si incontra sul sentiero del bosco sacro, ed è anche la prima lettera dell'Ogham (B). Luis invece è il secondo albero che si incontra e anche la seconda lettera dell’Ogham(L). Esso era il mese della LUCE. Questa è la ragione per cui dagli antichi Celti era chiamato "luis", il cui significato più frequente è "fiamma". Questo ci potrebbe fornire inoltre una spiegazione su come veniva considerato tra i popoli antichi. Esso era l'albero del risveglio, della nuova vita e del potere attivo della rinascita. In Scozia, ad esempio, simboleggiava il ritorno della vita dopo la morte e per questo si bruciava il suo legno nelle cerimonie funebri (aiutando in questo modo l'anima del defunto ad incamminarsi verso la rinascita). Questa è una tematica che riprenderemo anche nel sabbah di Imbolc che vedremo successivamente. Il Sorbo era un albero magico per gli antichi Celti e aveva diverse funzioni. La funzione più importante era quella di protezione , che si suddivideva in protezione dei luoghi , delle persone (nel caso di attacchi magici diretti a causa di invidia e gelosia), e dalle paure. La sua seconda funzione era quella di rapidità di pensiero concentrazione, discernimento, ispirazione all'azione. 3 Molte sono le tradizioni e le leggende. Vediamone qualcuna: I Druidi usavano i ramoscelli del sorbo, che sparpagliavano su una pelle di toro scuoiata di fresco, per costringere le forze oscure a rispondere alle domande difficili, venendo così a conoscenza delle loro intenzioni malefiche. I rami di sorbo venivano appesi nelle case, perché proteggeva dagli intrusi indesiderati, dagli spiriti maligni e dalle streghe. Il potere protettivo del sorbo aumentava se cresceva una pianta vicino alla casa circondata da un cerchio di pietre. Con il sorbo fabbricavano bastoni per il passeggio, per i rabdomanti e per gli incantesimi, ma soprattutto, usanza proveniente dalla Cornovaglia, i contadini erano soliti fabbricare una croce con i legnetti di sorbo legata insieme da un nastro rosso, come amuleto di protezione e nelle cerimonie per l’aumento dei poteri psichici, mentre gli abitanti degli altopiani scozzesi la cucivano dentro i vestiti. Il sorbo proteggeva anche gli animali e in particolare, i rami del sorbo appesi sopra la porta di una stalla teneva lontano il “Drago volante” proteggendo il bestiame, e i cavalli stregati potevano essere domati solo con fruste fatte con il legno di sorbo. -i marinai portavano rami di sorbo sulle navi che in questo modo venivano protette dai fulmini. Il legno di sorbo era usato per fabbricare le rune, che in norvegese significa “segreto magico”, “scrittura segreta”, infatti le rune erano un antico metodo divinatorio. Mangiando infine le bacche rosse di un sorbo fatato si acquistavano saggezza e conoscenza. Esse inoltre avevano il potere di far ringiovanire, di allungare la vita, di saziare e di curare le ferite. 4 I consigli dell’Elfo Bene cari amici, ora so che i nostri problemi attuali non sono difendere il bestiame dal “drago volante”,o costringere gli spiriti maligni a rivelarci le loro oscure intenzioni, ma sicuramente ognuno di noi è bersaglio di invidie e gelosie, e sicuramente ognuno di noi ora è in un periodo di forte cambiamento e rinnovamento. Quindi il consiglio dell’Elfo Yhodhel è quello di cercare un Sorbo e raccogliere due rametti per fabbricare l’antico amuleto di protezione a forma di croce, legato con un nastro rosso, oppure di portare a casa bacche e rami, per decorare l’ambiente. In questo modo entreremo meglio in sintonia con l’energia di questa pianta e quindi anche di questo mese, che come messaggio porta il rinnovamento e la purificazione. Questo è un modo semplice e simpatico per “vivere” in sintonia con questo momento energetico, godendo dei benefici che porterà nella nostra quotidianità, abbellendo anche la nostra casa. 5 Esbath La prima Luna piena che incontriamo è quella del 22 gennaio, la cosiddetta Luna del Lupo. Gli Esbath non erano celebrati con grandi cerimonie coinvolgenti la popolazione nella sua totalità come per i Sabbah, ma erano più che altro delle celebrazioni intime con pochi partecipanti. Queste generalmente erano effettuate all’aperto sotto i raggi della Luna. Erano riti liberi senza particolari costrizioni dovute a formule o tradizioni. I Celti amavano raccogliersi fra pochi intimi e la notte veniva dedicata alla preghiera e alla meditazione. Tutto ciò che veniva fatto in quelle notti era fortemente influenzato e riguardante il significato intrinseco dell’Esbath che veniva festeggiato. 6 Luna del Lupo La Luna del lupo è il nome con cui ci si riferisce alla prima luna piena di gennaio. Essa è anche nota come Luna calma, Luna della neve, Luna fredda, Luna casta, Luna brillante o Luna del piccolo inverno. In questo periodo dell’anno, la terra è spoglia, e gli animali sono in letargo. La Natura si prepara ad affrontare il periodo più freddo di tutto l’anno, durante il quale deve trovare dentro sé stessa la forza necessaria per sopravvivere. L’Uomo continua il suo lungo e solitario cammino all’interno di se stesso iniziato con la celebrazione di Samhain, è disceso negli antri più bui della sua anima per incontrare a Yule la sua luce interiore, oggi deve comprendere che la via verso la saggezza passa attraverso il sacrificio, la pazienza, il saper attendere il giusto tempo per ogni cosa, la sistematica pianificazione, condizioni senza le quali nessuno dei nostri progetti potrà mai germogliare. La Luna Piena di Gennaio è detta Luna del Lupo per due motivi: richiama un tempo quando i nostri antenati durante l'inverno si riunivano attorno al focolare, il silenzio della neve interrotto dall'ululare dei lupi affamati, che si avvicinavano ai villaggi in cerca di cibo per sopravvivere. Ma non solo per questo. I lupi vivono in branchi e restano nella stessa famiglia/branco per tutta la vita. Dal branco dipende l’affetto, la conoscenza, il sostegno morale, e la loro vita stessa. L’uomo deve imparare ad accettare la sua fragilità, e il suo grande bisogno di affetto, di amore, di protezione. 7 I consigli dell’Elfo Questa Luna ci porta due messaggi importanti. Il primo è la “preparazione”, attraverso l’accostamento con ciò che accade alla natura, anche noi nello stesso modo, ci dobbiamo preparare a far germogliare i semi, che abbiamo piantato e che hanno dormito dentro di noi fino a questo momento. L’invito della Natura è quello di prendersi cura di questi “semi”. E se vogliamo che questi attecchiscano e germoglino nella nostra vita, dobbiamo sapere anticipatamente qual è il nutrimento che abbisognano, come devono essere curati, le tempistiche e soprattutto dobbiamo avere la pazienza che tutto segua il suo ciclo prestabilito, perché il Celta sa che i suoi semi germoglieranno. Sa il perché, e sa quando, perché tutto fa parte di un eterno ciclo che si ripete. Purtroppo la fretta è uno dei grandi problemi dell’uomo moderno, perché in questo modo non riesce mai a godere appieno le esperienze che vive e soprattutto non dà il giusto tempo agli eventi e alle cose di compiersi. Le parole chiave sono velocità+efficienza=risultato ottimale. Questo risultato sarà ottimale sicuramente in termini di quantità, ma in termini di qualità forse lascia un po’ a desiderare. Amici frenate questa corsa, fatelo per voi stessi. Fermatevi ed ascoltatevi: di che cosa ho bisogno per realizzare i miei progetti? Che cosa ho seminato nell’anno appena passato? Ho seminato qualcosa oppure ho lasciato che il tempo trascorresse semplicemente? Galleggio leggero sulla mia vita oppure ho uno scopo? Dove sto andando? 8 Quando avrete delle risposte a queste domande, si passa all’azione! Potrete, se lo vorrete, pianificare i vostri progetti, cercare il “nutrimento” giusto per i vostri semi e capire il modo migliore per attuarli, tenendo presente che la via più veloce, non è necessariamente quella più giusta. L’importante però è tenere sempre presente dentro di noi il punto di partenza e quello di arrivo, non ce li dobbiamo dimenticare mai. In questo modo anche se ci perderemo qualche volta per strada o avremo bisogno di cambiare strategia, o ci perderemo d’animo, rimarremo sempre collegati con la nostra “missione” e ritroveremo la via. La seconda tematica importante che ci porta questa Luna è la famiglia. Yhodhel ci ricorda che non riusciremo ad arrivare dove vorremo se prima non sappiamo da dove veniamo, se prima non sappiamo chi siamo. Nel bene o nel male la nostra famiglia di origine ha influenzato la nostra vita, e che ci piaccia o no quello che siamo diventati è anche da attribuire alle esperienze vissute con loro. In questo caso il nostro Elfo della Luce ci consiglia di festeggiare questo plenilunio con la nostra famiglia, sia che sia quella spirituale, naturale o divina. Ciò che è importante è ricollegarci e armonizzarci con le nostre origini, in modo tale da conoscere anche meglio noi stessi. 9 Yhodhel Prendete con cura il vostro tempo, amate ciò che la vita vi ha offerto e vi offre come dono prezioso. Ascoltate la vostra voce interiore e raccoglietevi nel vostro cuore. Lì tutte le domande troveranno le risposte. Ricordate e capite le vostre origini, collegatevi con questa potente energia, perché è il primo mattone, è il luogo da cui partite. Nulla può essere costruito senza delle fondamenta solide e ferme. Io sarò con ognuno di voi, nel momento in cui cercherete, nel momento in cui ricorderete, sarò lì e vi proteggerò con la mia Luce. Ora riunitevi con la vostra famiglia e ricordate. Ricordate e gioite dei momenti felici, ricordate e comprendete cosa avete imparato dai momenti difficili e poi gioite degli insegnamenti, abbracciando i vostri cari e ringraziandoli. Ciò che avete appreso è anche merito loro, che in quei momenti difficili vi hanno messo. Vi aspetto come sempre alla sacra fonte da cui tutto ha origine.. A presto.. 10 Cari amici, ora finalmente è arrivato il momento di raccontarvi di Imbolc il primo Sabbah che incontriamo. Imbolc Il Sabbah di Imbolc si festeggia nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, perché per gli antichi Celti, il giorno nuovo iniziava con l’imbrunire di quello precedente. In questo Sabbah le tematiche di PURIFICAZIONE e RINASCITA raggiungono il culmine. Vediamo perché. La luce che è nata al Solstizio di Inverno comincia a manifestarsi all’inizio del mese di febbraio: le giornate si allungano poco alla volta e anche se la stagione invernale continua a mantenere la sua gelida morsa, ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando. La scelta del freddo e ghiacciato febbraio come inizio della primavera si spiega con le concezioni spirituali più profonde degli antichi Celti, per i quali ogni cosa iniziava nell’oscurità e veniva generata nei luoghi più intimi e nascosti, nel ventre profondo della Dèa. Lo spirito vitale della primavera si accende infatti in segreto mentre l’inverno, con il suo manto di freddo e di neve, ancora copre la terra. Le genti antiche erano molto più attente di noi ai mutamenti stagionali, anche per 11 motivi di sopravvivenza. Questo era il più difficile periodo dell’anno poiché le riserve alimentari accumulate per l’inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che annunciavano il ritorno della primavera erano accolti con uno stato d’animo che oggi, al riparo delle nostre case riscaldate e ben fornite, facciamo fatica ad immaginare. SIGNIFICATO DEL TERMINE IMBOLC: purificazione e rinascita L’etimologia del termine non è certa, ma nel suo significato si ritrovano i simboli di questa festa. Imbolc (pronuncia Immol’c) pare che derivi da Imb-folc che significa “Grande pioggia”. In questo termine risiedono due chiavi di lettura: 1) i grandi mutamenti climatici in atto 2) il significato lustrale della festa e cioè di PURIFICAZIONE dalle impurità invernali. Due termini sono ancora da prendere in considerazione: Oilmec e Imbolg. Il primo significa “lattazione delle pecore”, mentre il secondo significa “nel sacco”, inteso come il ventre della Madre Terra in cui si sta preparando la rinascita della Natura a livello simbolico, mentre a livello più materiale alla nascita degli agnelli che sarebbero arrivati con la bella stagione. Questo era un evento importantissimo per le genti antiche, perché la nascita degli agnelli e quindi la lattazione delle pecore significava nuova carne, latte e formaggi, che facevano la differenza nella sopravvivenza di anziani e bambini. 12 BRIGID Dea della festa della Luce crescente Imbolc è una delle feste del fuoco, e cioè in cui venivano accesi i sacri fuochi druidici. Però in Imbolc il fuoco assume di più il suo aspetto della LUCE. La Luce infatti è nata a Yule il solstizio d’inverno, e ora a Imbolc sta crescendo e si incominciano a vedere i primi sintomi della sua manifestazione. In questo periodo dell’anno fa ancora molto freddo perciò i Celti non facevano grandi festeggiamenti tribali, tuttavia le donne dei villaggi si riunivano ugualmente per festeggiare l’arrivo della giovane dea della luce BRIGID. Nell’Europa celtica era infatti onorata Brigit (conosciuta anche come Brighid o Brigantia), dea del triplice fuoco; infatti era la patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Il suo nome deriva dalla radice “breo” (fuoco): il fuoco della fucina si univa a quello dell’ispirazione artistica e dell’energia guaritrice. Brigit è figlia del Grande Dio Dagda. (Come Zeus-Athena). Sacri a Brigit erano la ruota del filatoio, la coppa e lo specchio. Lo specchio è strumento di divinazione e simboleggia l’immagine dell’Altro Mondo cui hanno accesso eroi e iniziati. La ruota del filatoio è il centro ruotante del cosmo, il volgere della Ruota dell’Anno e anche la ruota che fila i fili delle nostre vite. La coppa è il grembo della Dea da cui tutte le cose nascono. Ad Imbolc la Vecchia Dea dell’inverno si trasforma nella Dea della Luce e rappresenta il primo incontro intimo fra la Giovane Dea e il Giovane Signore, che assicura fertilità e prosperità nei mesi a venire. 13 I riti di Imbolc I riti di Imbolc si incentravano su due tradizioni in particolare che ci sono stati tramandati folklore scozzese e irlandese: 1) festeggiamenti per l’arrivo della Giovane Dea e per la sua unione con il Giovane Signore. 2) fabbricazione delle croci di Brigid e il Brat Bride. La Giovane Dea e il Giovane Signore Nella notte tra il 31 Gennaio e il 1 Febbraio le donne del villaggio usavano riunirsi in una casa e mentre gli uomini uscivano per cercare un dono a Brigid(conchiglie, penne di uccelli, pietre) le donne pulivano tutta la casa, scopando via le impurità dell’inverno. In questo modo cacciavano la Vecchia Dea dell’Inverno, Cailleach, dall’uscio della porta e preparavano il giaciglio per accogliere la Giovane Dea e la sua prima unione con il Giovane Signore. Preparavano una bambola, simboleggiante Brigid, con le spighe del grano( avena o orzo..) dell’ultimo covone dell’anno precedente. Questo ultimo covone, in molte tradizioni europee è chiamato la Madre del Grano (o dell’Orzo, dell’Avena, ecc.) e la bambola propiziatoria confezionata con le sue spighe è la Fanciulla del Grano (o dell’Orzo, dell’Avena, ecc.).Si credeva cioè che lo spirito del cereale o la stessa Dea del Grano risiedesse nell’ultimo covone mietuto: come le spighe del vecchio raccolto sono il seme di quello successivo, così la vecchia divinità dell’autunno e dell’inverno si trasformava nella giovane Dea della primavera, in quella infinita catena di immortalità che è il ciclo di nascita, morte e rinascita. E Brigit rappresenta appunto la giovane Dea della primavera. La bambola veniva vestita di bianco e sul suo cuore veniva appoggiato un cristallo. Questa veniva adagiata sul giaciglio preparato con accanto un bastone o una punta di cristallo che stavano a simboleggiare il potere fecondante maschile. Poi esse gridano tre volte “Brid è venuta, Brid è benvenuta!”, indi lasciavano bruciare torce e candele vicino al “letto” tutta la notte. Se la mattina dopo trovavano l’impronta del bastone nelle ceneri del focolare, ne traevano un presagio di prosperità per l’anno a venire. 14 Le Croci di Brigid In Irlanda, il talismano che garantisce la protezione di Brigit era la “cros-Bríde” (la croce di Brigit), che può essere costruita con una varietà di materiali e potrebbe prendere diverse forme. La più nota è quella che riproduce le quattro braccia dell’Ulster con il cerchio, simbolo del ciclo perpetuo delle stagioni e dell’eterno ritorno della luce e del sole; le quattro braccia riflettono anche le quattro “stagioni” dell’anno celtico. Lo stesso giorno venivano bruciate le croci preparate l’anno prima e conservate fino ad allora. Anche in questa tradizione si riprende il tema della purificazione dal vecchio e l’apertura verso il nuovo attraverso la trasformazione e la continuità. Altro talismano importante era il “brat Bríde” (il mantello di Brigit): era una striscia di stoffa che si lasciava esposta alla finestra nella notte della festa, perché assorbisse il potere della dea. Il mantello di Brigit veniva utilizzato come protezione oppure impiegato in rituali di guarigione, e la sua potenza poteva rinnovarsi di anno in anno. Se volete preparare anche voi le vostre croci di brigit a questo link potrete trovare tutte le info del caso,buon lavoro! (http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=345) 15 Curiosità Ad Imbolc si consacravano le candele che si sarebbero utilizzate per i riti di tutto l’anno. L’animale-totem di Brigid è il serpente. In molte culture il serpente o drago è simbolo dello spirito della terra e delle forze naturali di crescita, decadimento e rinnovamento. Nel giorno di Bride il serpente si risveglia dal suo sonno invernale e i contadini ne traevano il presagio della fine imminente della cattiva stagione. Il serpente è uno dei molti aspetti dell’antica Dea della terra: la muta della sua pelle simboleggia il rinnovamento della Natura e anche la sua dualità. La Vecchia Dea si trasforma in quella Giovane, e sono nel contempo la stessa persona! Dai Celti ai Cristiani Nell’antica Roma, i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o a Giunone Februata. “Februare” in latino significa purificare, quindi febbraio è il mese delle purificazioni (anche la febbre è un modo di purificarsi usato dal nostro corpo!). Processioni in onore di Februa percorrevano la città con fiaccole accese, simbolo di luce e allo stesso tempo, di purificazione. Un’altra usanza, legata anche a rituali di fertilità erano i Lupercali: i Luperci, sacerdoti di Fauno, correvano per le strade vestiti solo con una pelle di capra e con una frusta (anche essa fabbricata con strisce di pelle di capra) con la quale battevano le giovani spose per propiziarne la fertilità (e quindi la capacità di partorire). La Chiesa, per combattere queste usanze, istituì processioni con candele, alle quali a partire dall’11° secolo aggiunse la benedizione delle candele per gli altari. Col nome di Candelora o 16 Candlemas (nei paesi anglosassoni) è nota la festa cristiana del 2 febbraio, denominata “Presentazione del Signore al Tempio”. Ma è evidente che la nuova religione non ha potuto modificare il significato autentico della festa, un significato che è profondamente incarnato nella Natura e nello spirito umano. Cristianizzata come Santa Bridget o Bride, come viene chiamata familiarmente in gaelico, essa venne ritenuta la miracolosa levatrice o madre adottiva di Gesù Cristo e la sua festa si celebra appunto l’1 febbraio, giorno di Santa Bridget. I consigli dell’Elfo Cari amici finalmente anche noi ora potremo festeggiare questo Sabbah. Di tutte queste magnifiche tradizioni, che cosa possiamo far nostro in questo tempo? Ecco alcuni consigli utili per entrare in sintonia con questo momento energetico. Siccome il tema della purificazione è molto importante sia a livello fisico che spirituale ecco alcuni utili consigli. Fisico CIBI SI RISO, PESCE VERDURE al vapore o cotti all’orientale nel wock(soprattutto carciofi e spinaci), CEREALI(miglio,avena,grano saraceno, segale,camut),ZUPPE DI VERDURA CON ORZO E FARRO, MIELE, MARMELLATE. CIBI NO BURRO E FORMAGGIO,LEGUMI, TROPPO SALE, CIBI FRITTI, ED INTINGOLI particolarmente elaborati e pesanti. CONSIGLIO TISANE PURIFICANTI a base di sambuco e tè verde. DEL MESE COSMESI MASCHERA AL MIELE, TONICO AL ROSMARINO, BAGNO AFRODISIACO AL ROSMARINO FITOTERAPIA ALOE VERA 17 INFUSO PURIFICANTE AL SAMBUCO 5g di sambuco(fiori), 1 tazza d’acqua. Versate 1 tazza di acqua bollente su 5g di fiori di sambuco e filtrate subito. Bevetene 1 tazza al mattino e 1 alla sera. Sambuco è utile anche nel combattere i brufoli per le sue proprietà purificanti e disinfiammanti. Usato come applicazione sul foruncolo sotto forma di lavaggi e compresse. Se vi fate una bella sudata, non preoocupatevi è una delle proprietà del sambuco! MASCHERA AL MIELE Miele di acacia, timo o pinacee. A viso rinfrescato e asciugato stendete un sottile strato di miele lasciandolo in applicazione per circa 20 min, quindi risciacquate. Per le sue qualità la maschera di miele è indicata a chi ha la pelle disidratata, ma è indicata anche per l’equilibrio e il mantenimento di una pelle sana per ogni tipo di pelle. La maschera si può estendere a tutto il corpo. INFUSO AL ROSMARINO 5g di rosmarino(rametti), i dl di acqua. Mettete in infusione il rosmarino nell’acqua. Usate per fare lavaggi, sciacqui, gargarismi, impacchi e bagni parziali, al fine di detergere e purificare la pelle. BAGNO AFRODISIACO AL ROSMARINO 50 g di santoreggia essiccata, 50g di rosmarino, 50 g di salvia, 50g di verbena odorosa, 2 litri di acqua. Ponete e sbollentate santoreggia, rosmarino,salvia e verbena odorosa in 2 litri di acqua. Lasciate riposare per ½ ora, filtrate e aggiungete alL’acqua del bagno. Immergetevi per 20 minuti. E DIAMOGLI UNA MANO A QUESTA RINASCITA E FERTILITA’!!! 18 ALOE VERA La proprietà curativa dell'Aloe Vera è costituita dagli innumerevoli principi attivi e nutrimenti di cui è costituita la pianta stessa a partire dalla presenza di Mucoploisaccaridi ovvero quegli zuccheri complessi racchiusi nel gel interno della foglia tra i quali spicca l'acemannano, gli Antrachinoni racchiusi nella buccia, Vitamine e gli oltre 150 componenti attivi quali sali minerali, gli aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, saponine e lignine. Grazie alle sue proprietà è usato come Agente Antinfiammatorio, Agente Rigenerante, Agente idratante, Agente anti-invecchiamento ed è incredibile la sua adattabilità. L' aloe vera ha funzioni disintossicanti, se assunto oralmente il gel di aloe vera, agisce come purificante in maniera dolce sull'apparato digerente e penetrando nel tessuto cellulare, elimina le cellule morte della pelle, aiuta a rigenerare la crescita di quelle nuove e favorisce la salute dei tessuti accelerando la guarigione. Oggigiorno nonostante le medicine chimiche siano molto efficaci, il loro uso prolungato comporta complesse interazione con altre sostanze e farmaci tali da causare spiacevoli effetti collaterali, di conseguenza molti medici e ricercatori di tutto il mondo attraverso le tecnologie più moderne, continuano a studiare la pianta dell'aloe per capire come il lavoro sinergico dei componenti nutrizionali contenuti nel gel della pianta apportono enormi benefici sulla vita dell'uomo e degli animali, senza generare alcun effetto collaterale negativo. Nel 1959 la Food and Drug Administration sanci' ufficialmente le proprietà terapeutiche dell' aloe vera. Per ulteriori informazioni approfondite: http://www.aloe-vera-proprieta.com/ Spirito Cari amici per quanto riguarda lo spirito molto semplici sono i suggerimenti. Innanzitutto per far si che tutti i nostri “riti” e meditazioni si svolgano nel modo migliore, è molto importante rendere l’ambiente in cui questi avverranno energeticamente purificati. Questo è un suggerimento molto importante anche per la vita di tutti i giorni, perché l’ambiente in cui viviamo è impregnato e saturo di tutti i nostri lasciti emotivi, di tutto ciò che abbiamo raccolto durante tutta la giornata, e il luogo dove lasciamo andare tutto questo è la nostra casa, perché è il luogo dove ci rilassiamo! Purificazione quotidiana della casa 1) Se lo desideriamo possiamo accendere una musica dolce che ci induca il rilassamento e poniamoci in ascolto della nostra casa per qualche secondo, in un luogo per noi intimo e comodo, come può essere il salotto o la nostra stanza da letto. 2) Incominciamo a respirare lentamente e regolarmente, ponendo la nostra attenzione al tema “purificazione energetica della casa”. 3) Quando ci sentiamo pronti, ci alziamo e prendiamo un incenso e lo accendiamo. L’incenso che decidiamo di utilizzare dipende generalmente dal lavoro che intendiamo fare. In 19 questo caso, un incenso alla mirra, all’ambra o incenso puro, va benissimo. 4) Facciamo una piccola richiesta di purificazione e protezione agli Esseri di Luce che sentiamo essere più vicini a noi, in base alle nostre credenze o religione di appartenenza. Ci si può appellare ai Deva, elfi fate e folletti, oppure ai grandi Maestri spirituali, o agli Angeli. Non saranno importanti le parole che diremo, ma piuttosto l’intenzione, che dietro queste parole ci metteremo. L’importante è che la richiesta di purificazione e protezione venga dal nostro cuore con sincerità e semplicità. 5) Per ultima cosa passiamo in ogni stanza, girando tutti gli angoli di ognuna in senso orario, facendo ruotare l’incenso, e portando quindi le sue proprietà purificanti in ogni angolo della nostra casa. 6) Quando avremo finito il giro, deponiamo l’incenso che abbiamo usato lasciando che finisca di bruciare, e noi ringraziamo gli Esseri di Luce che ci hanno aiutato e protetto. Purificazione della casa a Imbolc 1-2) Possiamo seguire i punti 1-2 della precedente procedura di purificazione. 3) Chiediamo protezione e purificazione agli Esseri di Luce a noi cari. 4) Accendere una candela bianca (colore di purificazione) dicendo “Accendo la fiamma di Brigit per illuminare il cammino della mia vita”. Meditiamo per un po’ di tempo sui significati della festa: sul nostro bisogno di purificazione, sulla necessità di abbandonare cose e aspetti della nostra vita che non ci piacciono più, sulle nuove cose che vogliamo portare nelle nostre esistenze. 5) Poi si porti la candela accesa nelle varie stanze della nostra abitazione, facendo il giro degli ambienti in senso orario. Alla fine si spenga la candela dicendo “Spengo la fiamma di Brigit per farla vivere in me” e si visualizzi la luce della candela che entra in noi. 6) Riponiamo la candela e ringraziamo gli Esseri di Luce che ci hanno aiutato e protetto. Riti di Imbolc Varie sono le opzioni che si possono seguire in questo caso. Per chi ha tempo e pazienza, si possono organizzare e seguire gli antichi riti di Imbolc, che gli stessi Celti praticavano, spiegati in precedenza, oppure si possono seguire riti più semplici, che fabbricare una bambolina con le spighe del grano dell’anno precedente. Vediamone alcuni. 20 Meditazione sul significato di Imbolc 1) Preparare la nostra casa e la stanza in cui vogliamo meditare con una delle procedure di purificazione sopra descritte. Consiglio di utilizzare quella specifica per Imbolc. Se lo desideriamo possiamo accendere una musica dolce e rilassante e un incenso adeguato all’occasione. In questo caso possiamo utilizzare le profumazioni all’ angelica, al basilico, alloro e mirra per la purificazione, oppure alla rosa o limone e zenzero per armonizzarci con Madre Terra. 2) Prepariamo uno o più bacili pieni di acqua e candele bianche galleggianti e mettiamole nell’ambiente in cui meditiamo. Il significato è quello della luce della nuova vita che emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali di Imbolc che lavano via le scorie invernali. 3) Mettiamoci in un luogo per noi intimo e comodo seduti o sdraiati per terra o su sul letto o una sedia, non importa, l’importante è che ci sentiamo comodi. 4) Poniamoci in ascolto di noi stessi e colleghiamoci con i significati profondi di Imbolc. Concentriamoci su tutto quello che vogliamo lasciar andare su tutto quello che vogliamo rinnovare ed immaginiamo che una luce bianca e purissima ci attraversi, portando via definitivamente da noi, tutte le impurità e le scorie. Poi visualizziamo la Luce del Sole dorata, che man mano sta crescendo e ci inonda con tutta la sua forza ed energia. Quando vedremo tutto il nostro corpo illuminato da questa luce dorata, concentriamoci su quelli che sono i nostri intenti per il periodo futuro e vediamoli germogliare dentro di noi. Ora lasciamo la nostra mente libera e rilassiamoci godendo di questa energia purificante e rigenerante di cui siamo pervasi. 5) Quando ci sentiremo pronti ringrazieremo gli Esseri di Luce che ci hanno protetti durante la nostra meditazione e apriamo gli occhi. Rito delle tre candele Incominciamo per prima cosa a purificare e a preparare la casa come abbiamo appena imparato per poi procedere con questo rituale. Questo è un rituale invece più complesso, che però possono eseguire tutti. Consiste nel procurarsi tre candele (sempre di colore bianco!), e disporle in un triangolo, con la punta rivolta verso nord. Nel centro del triangolo così disposto si pone un calice di acqua (simbolo della purificazione) o di latte (simbolo del nutrimento della nuova vita). Dopo un breve rilassamento, seduti o in piedi, ci si muove verso la candela a nord, la si accende e si dice “Signora dell’Inverno, ti dico addio, la tua stagione è terminata”. Si 21 visualizzi il gelido potere dell’inverno che si allontana. Dopo avere sostato un po’, ci si sposta alla candela di sud-est, la si accende e si dice “Signora della Primavera, ti offro un caloroso benvenuto, la terra è il tuo letto”. Si visualizzi il gioioso potere della primavera che si avvicina. Dopo un po’ si va alla candela di sud-ovest, la si accende e si dice “Signora dell’Estate, presto io ti chiamerò e risveglierò il tuo amante”. Si visualizzi il potere ancora lontano della bella stagione, desideroso di nascere e pulsante di vita nel sottosuolo. Quando ci si sente pronti, si va al centro del triangolo, si raccoglie il calice e si dice “Io bevo il potere della Triplice Dea. Possa questo potere diffondersi su tutta la terra per segnare la nascita della primavera”. Si beve dal calice e si immagina il potere che fluisce in noi, attraverso di noi per risvegliare la Natura. A questo punto si può inserire qualche usanza ricordata in precedenza, cioè la fabbricazione del letto di Brigit o l’arsione delle decorazione vegetali delle feste invernali. Oppure si può semplicemente concludere la cerimonia andando a ciascuna delle candele, nell’ordine in cui sono state accese: si spengono dicendo mentalmente o ad alta voce “Va’ fuoco e caccia l’inverno, riscalda la terra e risveglia la primavera”. Ovviamente in tutti questi piccoli rituali le parole delle formule possono essere adattate e se lo desideriamo, possiamo utilizzare brevi frasi che noi stessi avremo composto, secondo le nostre capacità e la nostra sensibilità. Eccoci qua cari amici dell’Almanacco dell’Elfo, è finita per adesso la nostra avventura insieme alla scoperta del mondo celtico. Una cosa molto importante è che tutti i consigli di carattere fisico, non sostituiscono eventuali cure del vostro medico curante, e sono puramente consigli. Possono però coadiuvare eventuali cure, che state già facendo, sempre dopo essersi accertati di non essere sensibili ai principi attivi contenuti nei rimedi da me trattati. Il prossimo appuntamento con l’almanacco dell’Elfo sarà il 18 febbraio, giorno in cui inizierà il mese celtico del Frassino. Grazie per la vostra attenzione. Baci Elfici da Yhodhel e Chiara. 22 Bibliografia: - Feste Pagane di Roberto Fattore-Macro Edizioni - http://rosenoireantique.ilcannocchiale.it/?r=51672 - http://destinazioneignota.forumfree.net/ - Illustrazione Elfo:Emanuela Amato 23