i Lilt n a v o i G Numero 0 Agosto 2010 Sommario: Un nuovo giornale: la sfida dei Giovani della LILT Questo giornale è un laboratorio. Nasce dalla volontà del neonato Gruppo Giovani della Lilt di Alezio di essere presente sul territorio attraverso un organo che possa farsi strumento di informazione non solo delle attività sul territorio comunale della Lega tumori, ma di tutto quello che accade ad Alezio. Allo stesso tempo, l'elaborazione degli articoli che vi proponiamo è occasione di riflessione per il gruppo di volenterosi ragazzi che hanno deciso, con entusiasmo, di intraprendere questa esperienza. Quello che avete tra le mani è un numero zero, con tutti i limiti e le imprecisioni - di cui ci scusiamo - dovuti alla fretta. Ci perdonerete, ma abbiamo voluto fortemente che il giornale uscisse proprio in concomitanza della festa della Lizza, anche per dare l'opportunità ai nostri concittadini emigrati all'estero di portarne con sé una copia al rientro dalle vacan- ze. Abbiamo cercato di affrontare alcuni temi legati all'estate. Naturalmente, gran parte di questa pagine sono dedicate alla nostra festa della Lizza, con la sua storica ricorrenza dei duecento anni. Spazio anche alle associazioni di vario genere presenti sul territorio e a una presentazione della LILT e dei suoi primi anni di attività. Un approfondimento - tema a noi molto caro - è dedicato alla cura e protezione della pelle dal sole violento dei mesi estivi. Nei prossimi mesi contiamo di continuare l'esperienza del giornalino e di crescere insieme, anche col vostro aiuto. Per questo chiediamo la collaborazione di quanti avessero da sottoporci idee, spunti e suggerimenti. Siamo aperti alle collaborazioni di chiunque ne abbia la volontà, a cui rivolgiamo l'invito di contattarci nella sede della LILT in via Umberto I. Partiamo subito con una sfida: questo giornale nasce con un nome provvisorio, ma nei prossimi mesi raccoglieremo i vostri suggerimenti per dargli un nome originale, in grado di rappresentare lo spirito della comunità aletina. Attendiamo le vostre segnalazioni allo 0833282753 oppure via email scrivendo all'indirizzo [email protected] Buona lettura a tutti e a "rileggerci" al prossimo numero. pag. La delegazione LILT di Alezio Alberto Conversano 2 Il sole è un amico se preso con buon senso Debora Tricerri 3 I 200 anni della Fiera della Lizza Ivan Ferrari 4 La Lizza te ‘na fiata Pasquale Simone 5 La storia del “Cappallone” Pasquale Simone 6 Una Festa nel rispetto delle tradizioni Valeria Amico, Federica Canneto e Roberta Montina- 7 Pro Loco: nuove progettualità e nuove forze Valeria Amico e Stefania Piccolo 8 Toro Meccanica: come sfuggire alla routine Ksenia Toscano e Valeria Amico 9 Polisportiva Don Bosco: un anno strepitoso Federica Canneto e Alberto Toma 10 Salute e ambiente Resoconto di quattro anni di attività La delegazione LILT di Alezio Di Alberto Conversano Sono trascorsi quattro anni da quando nel 2006 un gruppo di amici impegnati nel sociale volle costituire in Alezio una delegazione Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) . Il programma per avviare al meglio un’attività di tal genere, basata sul contributo volontario e gratuito, ha comportato, nella fase iniziale, problemi diversi: la definizione di una identità di gruppo, la coesione tra i membri, la disponibilità di un luogo dove incontrarsi e dove poter organizzare un ambulatorio per le visite specialistiche di prevenzione. Con il supporto del presidente provinciale della Lilt dott. Giuseppe Serravezza cominciammo a muovere i primi passi. Nonostante le difficoltà iniziali, le attività di sensibilizzazione venivano portate avanti ugualmente in un crescendo di iniziative e manifestazioni pubbliche, convegni, seminari, giornate di prevenzione, corsi per smettere di fumare, visite specialistiche tenute su un camper attrezzato per la prevenzione del tumore del cavo orale, visite senologiche, prevenzione primaria svolta presso le scuole, stage informativi a gruppi di studenti e docenti provenienti dai paesi limitrofi, tutto questo con lo scopo di diffondere la pratica della Prevenzione. Dopo circa tre anni di attesa, finalmente siamo entrati in possesso dei locali della vecchia biblioteca di via Umberto I, messi a disposizione dall’attuale Amministrazione comunale. Dopo la fase di ristrutturazione eseguita con l’aiuto dei volontari e dei sostenitori, i locali sono stati arredati e attrezzati secondo le norme sanitarie vigenti grazie alle d o n a z i o n i d i m o l t i c i t t a d i n i, commercianti, artigiani locali e imprenditori residenti fuori sede; abbiamo avuto il tanto desiderato ambulatorio. L’inaugurazione è avvenuta il 12 settembre 2009. L’ambulatorio dispone di un ufficio di Pagina 2 I volontari della delegazione LILT di Alezio segreteria dove si registrano le prenotazioni delle visite ginecologiche con pap-test, senologiche, dermatologiche, urologiche, otorinofaringee e psicologiche eseguite gratuitamente da medici specialisti volontari. La Delegazione aletina è riuscita in questi anni ad amalgamare idee, abitudini e modi di operare preparando e formando volontari che hanno seguito il corso di formazione oncologica tenuto iscritti di cui 45 volontari in servizio attivo; inoltre dal mese di dicembre 2009 è stato creato il gruppo dei Giovani Lilt con un organico di venti ragazze/i tra i 16/20 anni con scopi prettamente culturali e di sostegno alla campagna di informazione e di sensibilizzazione verso la Prevenzione che la Lilt pone come suoi obiettivi. E’ stato raggiunto un ottimo grado di preparazione nell’assistenza agli ammalati oncologici. I volontari sono impegnati a coprire i servizi organizzati “Un impegno a 360° per dare sostegno a chi soffre” dalla Dott.ssa Marianna Burlando, psicologa, consigliere del direttivo Lilt provinciale e responsabile della formazione dei volontari. Il coordinamento delle attività della Delegazione è demandato al referente Pinuccio Manta. La struttura è suddivisa in tredici settori, ognuno con un capo e con compiti diversificati. Attualmente l’organico ha raggiunto la quota di 96 dalla Sezione Provinciale come il teatime che viene svolto presso il Reparto Oncologico delll’Ospedale di Gallipoli,il servizio “Sportello Informa” presso il CUP di Gallipoli e l’assistenza a domicilio degli ammalati oncologici terminali.Un impegno a 360° per i nostri volontari giornalmente impegnati a dare sostegno a chi soffre e a quanti hanno bisogno di aiuto. Salute e ambiente Intervista alla dottoressa Ivana Romano «Il sole è un amico se preso con buon senso» di Debora Tricerri Ivana Romano, medico specialista in Dermatologia e Venereologia, oltre ad essere autrice di pubblicazioni su alcune riviste scientifiche e su atti di congressi ha acquisito esperienza professionale nell’ambito sia della medicina estetica sia della dermatologia allergologica. Da Gennaio 2007, svolge attività di volontariato, come dermatologa, presso LILT di Scorrano ed Alezio. Le abbiamo posto alcune domande sul tema ai raggi solari. Durante l’estate quasi tutti amiamo esporci al sole. Quali sono i pericoli e i benefici deldella tintarella? «L’esposizione moderata al sole esercita un’azione benefica sul tono dell’umore. Grazie alla radiazione UVB, attraverso la pelle, viene stimolata la produzione di vitamina D che riveste un ruolo importante a livello dell’apparato muscolo-scheletrico, dei denti e del sistema immunitario. Tuttavia, per ottenere una dose sufficiente di vitamina D, non occorre esporsi direttamente alla luce del sole. E’ sufficiente sostare all’aperto un quarto d’ora, anche con cielo nuvoloso. Numero 0 Sotto l’effetto dei raggi UV, lo strato più superficiale della pelle si ispessisce e viene stimolata la produzione di melanina.Con l’ispessimento e l’abbronzatura, la pelle cerca di proteggersi dal sole. Non esiste un’abbronzatura sana. L’abbronzatura è sempre segno di una pelle aggredita. I pericoli associati all’ esposizione solare sono: - la scottatura solare: è un’infiammazione acuta della pelle, provocata da una dose eccessiva di raggi UVB. Quando compaiono i primi segni (eritema, vescicole), è già stata superata la dose massima di UV tollerata; la pelle non è più in grado di superare da sè i danni subiti. - la riattivazione dell’infezione herpetica in soggetti predisposti; -le reazioni di fotosensibilità: bisogna prestare molta attenzione quando si assumono alcuni farmaci sia per via generale che per via topica; - l’insorgenza di tumori della pelle: gli individui con carnagione chiara, biondi o con capelli rossi ed occhi chiari, con un numero di nevi elevato, hanno un alto rischio; - invecchiamento precoce della pelle». Vi sono in commercio prodotti fotoprotettori che assicurano maggiori maggiori garanzie? «Vi sono molti fotoprotetori validi in commercio. Un fotoprotettore ideale dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: - efficacia contro gli effetti cronici del sole, in qualsiasi parte della superficie terrestre; - assorbimento dell’insieme dello spettro UVB e UVA; - capacità di fissarsi senza passaggio transdermico; - resistenza all’acqua e all’ ipersudorazione; - fotostabilità: non si degrada sotto l ’effetto della luce o del calore, garantendo un’efficacia prolungata; - cosmeticità; - tollerabilità: non tossico, non irritante, non fotosensibilizzante. Occorre, comunque, ricordare che: 1) è necessario applicare il prodotto in dose abbondante, circa 30 ml per l’intero corpo di una persona adulta almeno 30 minuti prima di esporsi al sole; 2) il prodotto deve essere applicato su tutte le parti del corpo esposte al sole specialmente su labbra, naso e orecchie, ma anche cuoio capelluto alopecico e nuca; 3) l’applicazione va ripetuta, poiché l’azione protettiva può diminuire a causa della sudorazione, dello sfregamento o del contatto con l’acqua». C’è una dieta appropriata che aiuti la pelle a proteggersi dal sole? «E’ utile una dieta ricca di alimenti che contengano sostan- ze antiossidanti, quindi frutta e verdura, in particolare di colore rosso o arancio (pomodori, carote, peperoni, etc...).Utile, altresì, il ricorso ad integratori a base di sostanze antiradicali liberi che lo “L’abbronzatura è sempre segno di una pelle aggredita” specialista può prescrivere in preparazione dell’esposizione solare». In definitiva, possiamo consiconsiderare il sole un amico o un nemico della nostra pelle? «Il sole è un nostro amico se preso con moderazione buon e senso. A tal proposito ricordiamo che: - i bambini fino al primo anno di età non devono essere esposti al sole; - evitare le esposizioni al sole dalle ore 11 alle ore 16. Ci si scotta anche in un giorno nuvoloso; le superfici chiare, come la sabbia, l’acqua riflettono i raggi UV, intensificandone l’effetto; - utilizzare indumenti, cappello con visiera, camicie, magliette, occhiali; - utilizzare l’ombra naturale (alberi) e creare protezioni con ombrelloni; - usare creme solari ad alta protezione con filtri che bloccano non solo gli UVB, responsabili delle scottature, ma anche gli UVA, responsabili dell’ invecchiamento della pelle». Pagina 3 La Festa della Lizza Il 25 luglio 2010 i due secoli dall’istituzione della fiera I 200 anni della Fiera della Lizza di Ivan Ferrari * Il 25 luglio 1810, esattamente 200 anni or sono, il re di Napoli Gioacchino Napoleone Murat emanò il seguente decreto: «Si autorizza la comune di Gallipoli in Terra d'Otranto a tenere una fiera nella Parrocchia della Lizza nei giorni 13, 14 e 15 nel mese di agosto di ogni anno». Una targa marmorea posta all’interno del Parco dell’Assunta in Alezio, commemora l’avvenimento che costituì il riconoscimento ufficiale di una manifestazione civile che da tempo immemorabile si perpetrava nell’entroterra gallipolino. La fiera della Lizza, un tempo chiamata anche fiera della Madonna del mezzo agosto, deve molta della sua fortuna a La Lizza in una litografia dei primi del ‘900 tutti quei fedeli che nel corso dei secoli la devozione ha spinto sin ai piedi dell’altura della Lizza, Tuttavia è grazie ad un altro sovrano, laddove tuttora esiste l’importante luogo Ferdinando I d’Aragona, che possiamo di culto dedicato alla Vergine Assunta. porre un punto fermo nel passato di Non a caso, infatti, il periodo della fiera questa fiera: questi, nel concedere dei si lega indissolubilmente a quello dei privilegi all’Università di Gallipoli, il 9 festeggiamenti della Madonna: l’unico dicembre 1484 sancì quanto segue: evento in grado di fornire ai venditori una «che si godano le franchigie durante i piazza ideale. Così che, gradatamente, si due panieri annuali e il mercato sviluppò un vero e proprio emporio le cui settimanale del martedì». Circa 150 anni origini si perdono nel tempo. dopo sarà lo storico locale Antonello Alezio 25 luglio 2010 Pagina 4 Roccio a precisare come le uniche fiere, ossia panieri, presenti all’epoca nel territorio fossero quella dei SS. Pietro e Paolo nei pressi della chiesa di San Pietro dei Samari e quella della Madonna della Lizza sull’omonima altura: ognuna di esse durava ben otto giorni. Ferdinando I, concedendo l’esenzione delle tasse, fu così il primo a riconoscere ufficialmente una fiera, quella della Lizza, che si attesta essere già presente nel sec. XV. Grazie al suo provvedimento la fiera occuperà nel corso del tempo un punto strategico nel tessuto economico del territorio, che la porterà nel 1810 ad essere rivestita da un nuovo status giuridico: la ricorrenza dei 200 anni dalla sua autorizzazione costituisce, quindi, la commemorazione di una storica tappa di questa antichissima manifestazione. *autore del libro “La fiera della Lizza. Oltre 500 anni di storia” * autore del libro “La fiera della Lizza. Oltre 500 anni di storia” La Festa della Lizza La festa della Lizza. Ricordi, emozioni e sentimenti La Lizza te ‘na fiata di Pasquale Simone * Pensando alla nostra festa, non possiamo non ricordare la Lizza che in passato visserò i nostri nonni, le loro emozioni e i sentimenti che provavano verso la Madonna, alla quale da secoli gli aletini si erano totalmente affidati e verso la quale erano disposti al sacrificio pur di onorarla al meglio. La Lizza in una foto degli anni ‘20 Nell’Alezio di una volta, si percepiva che la festa era alle porte quando giungevano un mese prima con i loro carretti malandati gli zingari, che sostavano sotto la chiesa della Lizza, dove aveva luogo la fiera, e in tutto questo tempo andavano per le case elemosinando talvolta anche solo un goccio d’olio, che anche per gli aletini era molto prezioso ma che, tuttavia, condividevano quel che avevano con quelle povere persone che si accontentavano del minimo indispensabile per vivere. Giungeva agosto e i giovani addobbavano i balconi con dei lampioni a forma di stelle e barche costruiti con canne e carta velina, e all’interno venivano collocate delle piccole lucerne. Era tra queste strade parate a festa e pullulanti , che passavano dall’alba del cinque agosto “il fischietto e il tamburo”. I due musicanti, portavano per le strade i loro allegri inni per annunciare l’inizio Numero 0 della novena. La chiesa in quelle sere era mulo, unico aiuto nel lavoro dei campi. stracolma, ed inoltre conpresenziavano Non era difficile incontrare ricchi tutti i sacerdoti aletini. Giungeva per il proprietari che osservavano le dentature grande evento anche il vescovo che dei cavalli, per assicurarsi che l’acquisto lasciava Gallipoli e con il suo cuoco, si fosse buono. Facile anche imbattersi in riposava per quindici giorni nel suo delle dure prove che i cavalli dovevano palazzo accanto alla Lizza. Durante il sopportare, come ad esempio quella di novenario egli era solito affacciarsi in tirare un carro al quale parecchi uomini chiesa da una grata, sopra l’altare di San mantenevano ferme le ruote. verso la chiesetta del Carlo e assistere alla funzione, Spostandosi mentre il cuoco si affacciava da Sacramento vi era una baracca in cui si una seconda grata situata vendeva ai pellegrini “u pane cu lli peparussi fritti” che era un ‘antica usanza, sull’altare maggiore. Terminata la funzione, si e per gli aletini di quel tempo infatti non assisteva ad uno spettacolo era la Lizza, se non se ne mangiavaun po’. fantastico. Lontano, sul mare Altra “devozione alla Madonna” era lu centinaia di lampare, coronavano lacciu e i dolci, la cupeta e li scaiozzi, che l’orizzonte con le loro fioche luci rendevano felici i bambini. e sembrava salutassero la Non si ritornava mai a casa poi, se non si Madonna e la gente che usciva comprava nu panaru o na cofanizza dalla chiesa. Era un trionfo di luci oppure na quartareddra o nu limbu. e anche l’elegante campanile L’evento più atteso nella serata erano le veniva illuminato e decorato con migliaia di lampadine che lo rendevano visibile da lontano. Giungeva il 14 e, innalzata la bandiera sul Cappellone, si apriva la festa. All’imbrunire la tanto attesa processione attraversava le vie del paese, la Mad onna era c om e ora accompagnata dai suoi aletini e dai confratelli della Lizza che avvisavano il loro passaggio con un grande bandierone avente sopra delle graziose campanelle. La Lizza in una foto recente L’indomani le porte della chiesa si aprivano all’alba per ospitare i numerosi bande, che dopo le opere, al ritmo del pellegrini che venivano per le messe ,che bolero chiudevano la festa insieme ai si susseguivano ogni ora, fino al fuochi che coloravano il cielo. pontificale del vescovo. Vi erano anche Il mattino seguente la festa era conclusa alcune donne che per voto alla Madonna, e calava un po’ di malinconia nelle case attraversavano in ginocchio la chiesa sino degli aletini, tuttavia bastava un paniere ai piedi di Maria per chiedere una grazia. colmo di fichi freschi appena raccolti per A pochi passi dalla chiesa, già era allestita far tornare il sorriso e per rivivere ancora l’antica fiera e gli uomini erano indaffarati un po’ la dolcezza della festa della Lizza. a contrattare il prezzo del cavallo o del *dal racconto di nonna Annunziata e zia Rosaria Pagina 5 La Festa della Lizza Le origini del pronao della Lizza secondo una antica leggenda La storia del “Cappallone” di Pasquale Simone Pochi conoscono l’antica leggenda del Cappallone, che ci hanno tramandato i nostri nonni, secondo la quale il maestoso pronao, vanto di tutti gli aletini fu edificato prima della costruzione della chiesa, quando sull’antico suolo, non vi erano altro che le rovine di una città antica e gloriosa. La tradizione vuole che un nobile e potente ingegnere ritornando dalla crociata con la sua nave, fu colto da una tempesta nel nostro mare e non riusciva più a trovare un lembo di terra sul quale approdare, poiché sia il cielo sia il mare erano minacciosi. Cosi’ non sapendo più cosa fare, e rassegnandosi ormai al triste destino, disperato, si rivolse con pietà all’unico porto di salvezza, a Maria, la stella del mare, pregando che lo salvasse insieme ai suoi uomini e promise che se avesse indicato loro un approdo sicuro le avrebbe costruito, in quel punto, una magnifica opera che avrebbe consacrato a Lei come segno di gratitudine e tutti gli uomini si sarebbero recati in quel luogo Secondo un’antica leggenda il pronao fu edificato prima della chiesa Il “Cappallone” della Lizza per lodarla e ringraziarla dei suoi benefici. Ad un tratto dalle imponenti onde si scorsero sul grigio orizzonte, velato da gravose nubi, una tenera luce che diventava sempre più lucente e il suo chiarore era di gran lunga più limpido di quello di una stella, tanto che per il suo esteso raggio di luce, illuminò tutta la costa e i naviganti trovarono un facile approdo. Giunto a terra, il nobile ingegnere ringraziò Maria, e continuò insieme con gli altri uomini il suo cammino, per raggiungere quella luce che proveniva da una collinetta. In quella terra vi erano alberi di “lizza” ed era da uno di questi che proveniva l’accecante luce. Quel naufrago salito sull’ albero trovò adagiata tra i rami una stele raffigurante l’immagine della Madonna che gli sorrideva; quell’uomo provò un’immensa gioia e mantenne la sua promessa. In quel luogo egli eresse il maestoso “Cappellone”, che aveva alla base un piccolo altare con due colonne (attualmente la porta d’ingresso della chiesa) e sopra di esse collocò l’immagine della Madonna. È dal nostro “Cappellone” che Alezio riprese a vivere, infatti fu costruita in seguito, secondo l’antica storia, la chiesa a ridosso del pronao e intorno iniziarono a sorgere le prime case che col passare dei secoli formarono Alezio sopra le rovine della città antica. Gli anni passano, ma il legame che esiste tra gli aletini e il loro “Cappellone” rimane sempre lo stesso. Quale “vero aletino” infatti ritornando al suo paese e scorgendo il suo Cappellone, che si erge imponente, non prova la gioia di essere a casa? Niente è cambiato lungo i secoli, il Cappallone era, è e sarà sempre un punto di riferimento della nostra terra sia per il viaggiatore sia per il pescatore che scorgendolo da lontano si rincuora e sa di essere a casa dopo una notte passata nel mare. Rinasce una vecchia e amata tradizione Son tornati i bastimenti! Sono tornati! Grazie all’iniziativa del Gruppo Famiglie ed all’amore per le nostre tradizioni di alcuni concittadini, quest’anno si possono ammirare i coloratissimi lampioni o, come alcuni li chiamano, bastimenti fatti rigorosamente a mano con, carta velina, canne, colla, spago e tanta passione. Questa tradizione, vecchia ormai di molti lustri e pressoché perduta, consiste nell’appendere i lampioni per le vie del paese durante il mese di agosto, per onorare la Madonna dell’Assunta. Bene, speriamo che i bastimenti non ripartano più e che diventino ogni anno più numerosi e più belli. Bentornati bastimenti e Buona Lizza a tutti! Un “bastimento” tradizionale Pagina 6 La Festa della Lizza Intervista a Maurizio Dimo Presidente del Comitato Festa Una Festa nel pieno rispetto delle tradizioni novità? di Valeria Amico, Federica Canneto «Le novità sono diverse, ci sarà ad e Roberta Montinaro esempio la Fanfara dei Carabinieri della Il 2010, come ormai tutti sanno, è l'anno scuola di Roma,avvenimento del bicentenario dell'istituzione della eccezionale a cui non dovreste mancare. Fiera della Lizza ed è anche l'anno in cui Abbiamo comunque seguito la stessa ricorrono i 340 anni dalla fondazione dell linea delle precedenti edizioni dando ConfraternitaSanta Maria della Lizza. spazio ad alcuni spettacoli come la Questi due importantissimi eventi non si serata culturale o come la celebrazione devono però confondere, come capita a per il bi centenario della Lizza a cura taluni sicuramente non aletini doc, con la della ProLoco, che ha radunato in piazza festa della Madonna della Lizza un corteo storico con vestiti d’ epoca. organizzata e gestita dal Comitato Festa. Abbiamo poi cercato di dare spazio ai Per soddisfare alcune curiosità e giovani chiamando in concerto la famosa domande che ogni anno sorgono intorno Noemi.» a questo bellissimo evento, ci è’ In questi anni avete capito cosa vuole il sembrato doveroso intervistare il cittadino Aletino? presidente del Comitato Festa della Lizza «Si, ho capito che il cittadino ha bisogno Maurizio Dimo. che vengano rispettate a pieno le Caro presidente, da quanto tempo ricopre tradizioni della festa, la banda, la villa. questo incarico e come mai ha preso Ha necessità di novità che possano questa decisione? attirarlo e proprio per questo abbiamo «Da sette anni; questa decisione è voluto allietare la nostra festa invitando maturata dal fatto che io e alcuni miei l’orchestra della Provincia di Lecce colleghi notavamo che la festa non era guidata dal maestro Zollino, le divertenti celebrata nel migliore dei modi e siccome “Ciciari e Tria”, la grande serata degli è l’avvenimento più importante del ”Alla Bua”. Abbiamo insomma voluto nostro paese abbiamo ritenuto che essa dovesse essere rivalutata.» La Madonna dell’Assunta in una vec- spaziare il più possibile.» Progetti per il futuro? In quanti siete siete nel Comitato e qual è lo chia cartolina «Per adesso l’unico desiderio che io e i scopo principale del vostro incarico? miei colleghi abbiamo è quello di «Siamo in trenta e il nostro obiettivo è quello di trasmettere sia agli Aletini che risiedono in paese sia concludere la festa nel miglior dei modi, perché ce l’abbiamo a quelli che sono in altre parti d’ Italia il vero valore della festa, veramente messa tutta e abbiamo superato ogni limite. Per tutto ciò devo ringraziare di cuore tutti i miei concittadini.» in quanto la riteniamo simbolo della nostra Alezio.» Quest’ anno festeggiamo 200 anni della fiera, fiera, quali sono le Conosciamo l’artista che si esibirà nel tradizionale concerto … e il 16 agosto: Noemi in Concerto Veronica Scopelliti, in arte Noemi, nasce a Roma nel 1982. In famiglia convive con la musica, poiché suo padre è un chitarrista che suona Guccini e Deep Purple. Cresce ascoltando gli artisti del panorama italiano e inglese degli anni ’60-’70. Suo padre si accorge della sua predisposizione per la musica e quando Veronica ha sette anni l’avvia allo studio del pianoforte. A undici anni studia chitarra e collabora con il coro scolastico. Nel 2002 si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia con indirizzo D.A.M.S. a Roma dove si laurea con 110 nel 2005 . Nel 2007 partecipa a Sanremolab entrando nella rosa dei finalisti. Successivamente Noemi si presenta ai provini per il talent show di Rai 2 “X Factor” 2008. Viene scelta ed entra a far parte della squadra di Morgan e arriva, come unica interprete femminile, alla soglia della Numero 0 finale. L’inedito “Briciole” che presenta a “X Factor” colpisce immediatamente critica e pubblico. La canzone entra al primo posto nella classifica del download dei singoli e in altissima rotazione in tutte le radio, diventando la colonna sonora dell’estate. L’ep, che esce nell’aprile 2009 ed è intitolato con il nome dell’artista, conquista il disco d’oro. A maggio Noemi ha la straordinaria opportunità di aprire il concerto dei Simply Red al Teatro degli Arcimboldi di Milano e a giugno, allo Stadio di San Siro, è sul palco del grande concerto “Amiche per l’Abruzzo”, dove canta con Irene Grandi, Dolcenera e Syria. Ad agosto è tra gli artisti che con Zucchero partecipano al “Concerto per Viareggio”, in memoria delle vittime della strage avvenuta nella città toscana a giugno. Il 2 ottobre 2009 esce “Sulla mia pelle”. “L’amore si odia” è una canzone destinata a lasciare il segno, grazie alla collaborazione con Fiorella Mannoia con cui dà vita a uno straordinario duetto. L’album conquista il disco di platino. Pagina 7 Associazioni Dopo una pausa di riflessione si guarda al futuro Pro loco: nuove progettualità e nuove forze di Valeria Amico e Stefania Piccolo È straordinario notare come in un piccolo paese come Alezio ci siano così tante associazioni. Se ne contano 28 regolarmente registrate ed altre nate di recente. I campi di attività sono diversi, dalla solidarietà ai servizi pubblici, dal divertimento allo sport ed alla musica. Durante l’anno vengono organizzate diverse manifestazioni che riscuotono consenso e non disdegnando la raccolta di fondi, spesso destinati alla beneficenza. Iniziamo il nostro viaggio nel mondo delle associazionismo aletino partendo da quella che è l'Associazione per eccellenza e che più di ogni altra ha tra i propri fini preservare e, nel contempo, far crescere l'identità e, perchè no, l'orgoglio di essere aletini. Ci riferiamo alla Pro Loco che, nella sua storia recente, ha vissuto momenti non certo esaltanti. La Pro Loco di Alezio riparte con una nuova sfida, far rivivere lo spirito aggregante ed aggregativo che l'ha contraddisitinta negli anni '90. Una sfida che guarda al suo interno, visto il nuovo spirito che anima l’intero Consiglio Direttivo. Toccato infatti il numero minimo di soci ad inizio 2010, si è ripartiti dall’azzeramento dei quadri con l’intento di ricostituire un gruppo di persone che potesse intraprendere un cammino vitale per la nostra Alezio. Per capirne di più abbiamo raccolto le impressioni di Giuseppe Abbatepaolo, presidente dell’associazione.» Come avete intrapreso questo nuovo cammino? «Il primo passo è stato quello di comunicare la vitalità dell’Associazione, che più per mero pettegolezzo di piazza, era stata additata dai più come la bella addormentata, forse non a torto però, Pagina 8 orgogliosamente chiusa nell’aura di importanza che aveva rivestito nel panorama associativo sul finire del secolo passato. La cosa più difficile è stata dover fare i conti con se stessi capendo che una stagione era terminata e che bisognava ripartire con una nuova progettualità e con nuove forze e nuove persone che condividono la stessa passione ed amore per tutto quello che di positivo ha la nostra comunità, è uno sprone ad andare avanti.» Bene, avete mosso i primi passi, ora come intendete proseguire? «In primis non bisogna commettere lo sbaglio di dover dimostrare che la Pro Loco è in vita; visto che siamo alle soglie delle venti candeline, penso che un momento di pausa e di riflessione serena ci possa stare ed iniziare quella programmazione futura che naturalmente possa farci ritrovare un ruolo nella comunità.» Abbiamo già assistito ad alcune belle iniziativ e . L e puoi riassumere riassume re brevemente? «Le iniziative messe in campo per il 2010, ci hanno visto in maggio protagonisti di un’escursione a Leuca, che volutamente ha visto protagonisti soci e non con l’intento di fare squadra per raccogliere, con lo sfondo di una bella passeggiata tra le ville di Leuca, idee e volti che hanno a cuore Alezio. In luglio, si è scesi in campo con la programmazione. Si è pubblicato il calendario 2011 con una raccolta di foto storiche della nostra cittadina; dall’ iniziativa è nostro auspicio, tramite un piccolo contributo da parte di tutti i cittadini, fare un po’ di cassa, per le attività future. In più, al di là del bel calendario per il quale ringrazio ufficialmente il socio Antonio Imbriani ed il suo infinito archivio, l’intento è quello di arrivare ad istituire un archivio storico di Alezio da donare alla biblioteca comunale, in cui volti, paesaggi e mestieri possano entrare nell’ importante calderone della conoscenza presente e futura. A tal proposito lancio un appello a chiunque possegga delle foto non strettamente personali e voglia raccogliere questa sfida, di consegnarle ad uno dei componenti del direttivo, affinché le stesse possano essere digitalizzate. Sempre in luglio, in occasione dei 200 anni dall’ istituzione della Fiera della Lizza, abbiamo realizzato un corteo storico che ha animato il nostro centro. Un plauso per la ricerca storica sui costumi, resi in Toccato il numero minimo di soci ad inizio 2010 maniera fedele a quelli dell’ epoca, va a Tina Levataci ed a Marica Coppola, oltre ai volontari che hanno lavorato per settimane alla buona riuscita dell’ evento.» Bene, ora cosa avete in serbo nell'immediato? «Il prossimo appuntamento è il Premio Alixias che si svolgerà il 22 Agosto presso il Museo Civico Messapico di Alezio a partire dalle ore 21.00. Il tema è “L'arte te lu tata ete menza 'mparata?”; all’immaginazione del lettore il resto.» Aletini Toromeccanica: come sfuggire dalla routine! Istruzioni per l’uso di Ksenia Toscano e Valeria Amico Gianpiero,in che modo si è formato il vostro gruppo? «La nostra band si è formata nel 2005 dallo scioglimento di una precedente che faceva cover dei Pink Floyd, quando ho deciso di scrivere i testi.» Toromeccanica è un nome più che originale e può essere interpretato in vari modi. Cosa significa realmente? «Il nome della band deriva da un fantomatico libro dal titolo “Toro meccanico”, ma gli altri membri hanno deciso di chiamarla Toromeccanica, perché più ampio come concetto. Toromeccanica parla della vita di tutti i giorni e dei suoi meccanismi; questa doveva essere la scienza per impedire di “incastrarsi” nella routine quotidiana. Esprime il modo attraverso il quale sfogarsi, per noi è la musica e le nostre esibizioni, perché mentre siamo sul palco interrompiamo quel costante ritmo di vita e possiamo essere “piccole Rock star”.» Chi ispira le vostre canzoni? «Lei, bella e dannata». Il vostro genere musicale è sta stato sempre lo stesso o è mumutato negli anni? «Le canzoni in un primo momento parlavano di argomenti generali: di guerra, di mondo, di vita. Avevo come un rifiuto verso tutti quei testi che trattavano l’amore, i sentimenti, ma Numero 0 eravamo troppo pesanti. Suonavamo rock copiato da altri gruppi come i Litfiba. Poi la formula vincente è diventata l’autoironia, raccontando di fatti veri e reali, sembrando così disincantati. Cosa pensi degli altri gruppi salentini? «Penso che imitano troppo chi ha successo, senza avere una propria originalità. Come se seguissero perennemente il trend del momento.» La Rusty Record, la vostra casa discografica, discografica , come vi ha proposto il contratto? «E’ stata un po’ un’avventura. Io e Matteo siamo andati ad una fiera, la “M.E.I.”,un meeting di etichette indipendenti, con venti CD e cinque tracce per ognuno, scoraggiati da altre band con centocinquanta e oltre demo, ma con tanta speranza e aspirazione. Abbiamo lasciato i nostri CD ad ogni stand. Il giorno dopo siamo stati contatti da una casa discografica milanese che, a- vendo difficoltà a lavorare con persone lontane, non ci ha più contatto per un po’ di tempo. Noi abbiamo insistito, li abbiamo rincorsi per cinque mesi, chiamando per avere notizie e inviando loro nuovi pezzi. Dopo è arrivato il “colpo di genio”: abbiamo deciso con la scusa di un matrimonio, di passare da questa etichetta a Milano per qualcosa di concreto. Così hanno deciso di promuovere Bun- galow. Penso che per ottenere dei risultati bisogna tener duro, non vivere di progetti astratti; non c’è tempo per sognare!» Spesso Spesso per andare avanti si ha la necessità di un sostegno morale da parte dei nostri cari. La vostra famiglia vi ha sempre sostenuti? sostenuti? «Assolutamente no! All’inizio neanche loro ci credevano, anzi ci spingevano a desistere. Ma un anno prima del successo di Bungalow hanno cambiato idea; si sono resi conto che, oltre a lavorare, sapevamo anche fare buona musica.» Dopo che Bungalow è divenuto un tormentone, tormentone, cos’è cambiato nelle vostre aspirazioni? «Nulla. Adesso siamo consapevoli di quello che valiamo e di ciò che possiamo fare. Prima ci bastava poco, ora niente. Vorremmo rompere il muro delle radio, anche se è presuntuoso.» Come nasce una canzone e qual è il percorso percorso prima di essere mandata in radio? «Prima di tutto ogni canzone nasce in modo diverso. C’è un momento fondamentale prima di scrivere una canzone che non esiste nel modo reale. E’ un’ispirazione magica. Poi si lavora per molto tempo, anche mesi. Successivamente si presenta alla band, dove viene provata. Dopo arriva negli studi di registrazione, dove i discografici lavorano sulla voce, sugli strumenti.» Quali sono i passaggi di una casa discografica prima di propromuovere una canzone? «Il prodotto pronto deve essere il più professionale possibile, deve avere lo standard delle altre canzoni che passano in radio. Prima di venir pubblicata ufficialmente deve “passare” da almeno 4 o 5 studi di registrazione diversi. Nel primo si registra la voce e la chitarra, nel secondo viene modificata la voce, nel terzo le chitarre, nel quarto si modificano le frequenze e si fanno i missaggi e infine si esegue il mastering.» Quando uscirà il vostro primo album? «Lo finiremo nel 2010, ma uscirà quando il produttore lo riterrà opportuno. Per pubblicare un album si deve esser certi “… la formula vincente è diventata l’autoironia” che si recupereranno i soldi spesi per la produzione.» Cosa consigliereste consigliereste a giovani talenti? «Di essere sempre se stessi e di avere sempre con se un po’ di umiltà. Un sincero ringraziamento e un in bocca al lupo a Gianpiero Della Torre, Matteo Tornesello, Mauro “Bosh” Levantaci, Giorgio Maruccia e Julo Merenda. Pagina 9 Sport La polisportiva promossa in seconda categoria Polisportiva Don bosco: un anno strepitoso di Alberto Toma E’ proprio vero la Polisportiva Don Bosco Alezio, nel prossimo anno militerà nel campionato pugliese di II categoria. Il risveglio del gioco più amato dagli italiani ha entusiasmato tanti aletini che, nel giro di una stagione, hanno visto la squadra locale passare dalla III alla II categoria. Quello trascorso è stato un anno strepitoso e pieno di successi. E’ giusto ricordare come i cento e oltre ragazzi della Polisportiva abbiano raggiunto risultati importanti, a cominciare dai più grandi. Per la prima volta la Società ha disputato il campionato di III categoria terminato al terzo posto, che le ha consentito di disputare i playoff. E’ stato un campionato esaltante come può essere il filo di lana che è lì a pochi metri, ma il fiato sul collo di chi segue il battistrada è sempre più vicino e quasi materializzabile. Non è stato raggiunto il primo posto, ma la Società consapevole del proprio organico, e con un notevole sacrificio economico ha acquisito il Titolo di II categoria dalla Società del Secli’, un premio ai ragazzi quasi tutti under, gli stessi atleti se la godranno confermando l’intera rosa di quest’anno. Buoni risultati anche per gli Allievi che hanno disputato un buon campionato terminato a metà classifica. Si sono invece meritati un posto d’onore i più piccoli gli Esordienti alla festa Regionale del Torneo ‘Fair Play’. Ottimi i risultati La foto ufficiale per i 18 anni della polisportiva soprattutto per i Pulcini che hanno vinto brillantemente, sotto gli occhi orgogliosi di mamme e papà, il loro girone. E per finire i più piccolini, da 5 ai 7 anni, che hanno visto le piccole mascottes della squadra alle prese con il pallone e i giochi organizzati dalla FIGC. Un anno di successi ma soprattutto una stagione di nuove amicizie all’insegna del sano agonismo e dell’educazione, che solo lo sport sa dare. Una considerazione accomuna tutti gli amici della Polisportiva Don Bosco: è gratificante svolgere un ruolo attivo al suo interno, anche se solo per hobby, purchè lo si faccia con impegno, serietà e senso di responsabilità. In tal modo si migliorerà sul piano personale e si contribuirà alla crescita della Società, specie sul piano organizzativo, perché non c’è cosa più importante di una perfetta organizzazione societaria, condizione primaria per ottenere anche risultati sportivi soddisfacenti. … ed ora, un botta e risposta col presidente Breve intervista a Giuseppe Canneto Come nasce la Polisportiva Don Bosco? «La Polisportiva Don Bosco Alezio, nasce nel 1992 per volontà di un gruppo di amici frequentanti la parrocchia della Lizza. Quest'anno ricorrono esattamente i 18 anni ricordati con dei manifesti affissi nel mese di maggio nelle vie del paese. Come mai adesso lei è il presidente? «Mi propongono di entrare a far parte della Polisportiva nell'estate del 2007, visti i miei trascorsi di umile Calciatore, e in considerazione anche della mancanza di persone che potessero seguire tutti i ragazzi. Il direttivo composto all'epoca da circa 10 persone mi elegge alla carica di Presidente. Quanti sono i membri e quanti i ragazzi che fanno parte di questa associazione? «Ad oggi il gruppo che gestisce la PoliPagina 10 sportiva tra dirigenti, consiglieri ed allenatori è di 25 persone. Quest'anno appena concluso gli iscritti alla società sono quasi 120, compresi i ragazzi della III categoria, con risultati soddisfacenti in tutte le categorie. Progetti per il futuro? «Per il futuro i progetti e le speranze sono quelle di dare sicuramente una struttura sempre più numerosa e stabile per seguire al meglio tutte le categorie di calciatori e cercare di dare una sede societaria. Passatempo INCROCI Orizzontali 1. Lo è il vino di Alezio 3. Torre? sulla facciata della Lizza 7. Cin ntura, tipo di pesce 10. Fuoco 12. Lui 13. Nosttro 14. Riga ai capelli 16. Adesso o, ora 17. Lucia 18. Il giorn no più bello di agosto 20. Polisportiiva aletina 23. Lo è 73011 26. Vo oce 28. Gioielli 29. No 31. Storfinaccio Numero 0 32. Antonietta 36. Mio 40. Gioacchino che istituì la fiera 41. Alta 43. Siamo più di 5000 44. Fatto in casa 47. Antonio, diminutivo 49. Presidente della Prov in c i a d i L ec c e (iniziali) 50. Voragine 51. Nome del pressidente della Provincia 53. La ca antan nte del 16 agosto 54. Brace Verticali 2. Gas 3. Famosa statua Aletina 4. Uovo 5. E' illustrata dal Cataldi 6. Tappo 7. Cosimo mo abbreviato 8. Paese a nord di Alezio 9. Io 10. Concittadino Presidente della Provincia 11. Oggi 15. Maestro 18. Quelli della frisa 19. Cuore 21. Pieno 22. La cantin na sociale 24. Quartiere con via 24 maggio 25. Passa dalla stazione 27. Marina di Alezio 30. Iniziali del Canonico Cataldi 33. La via della posta 34. Orlando, già presidente dell'Ale ezio calcio 35. Luogo d'origine di don Giorgio Prete 37. Cane 38. Post segue nello stemma 39. Olio 42. Sbadigli 45. Padre 46. Uva 48. Cosimo, diminutivo 52. Presidente della Regione Puglia (iniziali) Pagina 11 Giovani Lilt In ost Indirizzo Via Umberto I 73011 Alezio (Le) Tel.: 0833-282753 E-mail: [email protected] Periodico del Gruppo Giovani della LILT di Alezio ri G io v ani LI LT Stefania Piccolo squ Pa a le Siamo su www.alezio.it Si m e on … e inoltre, Valeria Amico Federica Canneto Roberta Montinaro e ... Chiara D’Amico Francesco Quarta Martina Veschi ... e infine, Katia, Valeria, Tommasa, Deb ora, Alberto, Pinuccio, Antonio, ecc…. ALEZIO — Via San Pancrazio, 50 e-mail: [email protected] cell. 32891077- tini stan o C ele Mich