Organizzazione degli
Istituti Penitenziari
Master di II livello
“Diritto Penitenziario e
Costituzione”
A.A. 2013/2014
Dott.ssa Maria Carla Covelli
1
D.Lgs. 30 ottobre 1992 n. 444



D.Lgs.
30
ottobre
1992,
n.
444.
Attribuzioni
degli
organi
centrali
dell'Amministrazione
penitenziaria e decentramento di attribuzioni ai provveditorati
regionali ed agli istituti e servizi penitenziari, a norma dell'art. 30,
comma 4, lettere a) e b), della legge 15 dicembre 1990, n. 395.
Art. 13. Organizzazione in settori operativi degli istituti di prevenzione e
di pena per adulti e dei centri di servizio sociale per adulti.
1. Con decreto del Ministro di grazia e giustizia gli istituti di
prevenzione e di pena per adulti sono organizzati in settori operativi,
prevedendosi un'area di segreteria, un'area educativa, un'area
sanitaria, un'area dell'ordine e della sicurezza ed un'area
amministrativo-contabile, a ciascuna delle quali è preposto un
funzionario responsabile, appartenente almeno alla VII qualifica
funzionale ed avente l'autonomia tecnico-professionale prevista dal
profilo di appartenenza ed adeguata allo svolgimento delle attività
relative all'area.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
2
LE AREE DEGLI ISTITUTI
PENITENZIARI
Con il Decreto Legislativo n. 444/1992 e la Circolare n.3337/5787 del 7/2/1992 sono
state individuate nell’ambito degli Istituti Penitenziari le seguenti aree:

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE RELAZIONI

AREA EDUCATIVA O DEL TRATTAMENTO

AREA SANITARIA

AREA DELLA SICUREZZA E DELL’ORDINE

AREA AMMINISTRATIVO-CONTABILE
La circolare sulle aree, ancora attuale, va letta alla luce delle novità normative intervenute
nel tempo.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
3
LE AREE FUNZIONALI
Le aree “ordinano e raggruppano, con
criteri di uniformità, le varie attività
istituzionali”.
L’area è la complessità di attività riferibili
ad una sfera individuale di operatori
avente una precisa connotazione o
specifico contenuto.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
4
ORGANIZZAZIONE
DELL’ISTITUTO PENITENZIARIO
DIRETTORE
AREA SEGRETERIA
AREA EDUCATIVA
AREA SICUREZZA
Dott.ssa Maria Carla Covelli
AREA AMMINISTRATIVO
CONTABILE
AREA SANITARIA
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IL RESPONSABILE DI AREA

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

A ciascuna area è preposto un responsabile (funzionario di
VIII livello, recitava la Circolare del 1992).
Egli deve possedere “l’autonomia tecnico professionale
prevista dal corrispondente profilo adeguata allo
svolgimento delle attività relative all’area”
Assume le iniziative volte alla funzionalità ed efficienza
dell’area, in ossequio alle disposizioni del Direttore, del
Provveditore e del DAP
Svolge funzioni di organizzazione, controllo e verifica
nonché di stimolo e valorizzazione di tutte le
professionalità che operano nell’area.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
6
IL DIRETTORE




Gli Istituti Penitenziari sono diretti da dirigenti dell’Amministrazione
penitenziaria.
La legge n. 154 del 2005,cd. “Legge Meduri”, ha istituito la carriera
dirigenziale penitenziaria. Ha riconosciuto ai dirigenti penitenziari la
specificità del ruolo, inquadrandoli in maniera autonoma rispetto al
comparto ministeri ed al comparto sicurezza.
I dirigenti penitenziari riceveranno specifica disciplina da un
apposito contratto di categoria.
Nelle more della definizione del procedimento negoziale sono
destinatari in via transitoria della disciplina dei corrispondenti livelli
dei dirigenti della Polizia di Stato: sono soggetti al regime di diritto
pubblico delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
7
I COMPITI DEL DIRETTORE
•
Al Direttore compete l'attuazione dell'ordinamento penitenziario nell'istituto e
sono attribuiti tutti i poteri conseguenti.
•
Egli è “Capo e rappresentante globale dell’Istituto….garante…della sua gestione
e della puntuale e completa attuazione in essa sella normativa vigente e delle
disposizioni, direttive e indicazioni del DAP” (Circolare n. 3337-5787 del
7/2/1992)
•
L'art. 3 del regolamento d'esecuzione al comma 2 ne delinea i compiti, insieme
a quelli del direttore del centro servizio sociale per adulti: “Il direttore dell’istituto
e quello del centro di servizio sociale esercitano i poteri attinenti alla
organizzazione, al coordinamento ed al controllo dello svolgimento delle attività
dell’istituto o del servizio; decidono le iniziative idonee ad assicurare lo
svolgimento dei programmi negli istituti, nonché gli interventi all’esterno;
impartiscono direttive agli operatori penitenziari, anche non appartenenti
all’amministrazione, i quali svolgono i compiti loro affidati con l’autonomia
professionale di competenza.”
Dott.ssa Maria Carla Covelli
8
I COMPITI DEL DIRETTORE
•
•
•
•
•
Dunque, compete al Direttore
La gestione del personale amministrativo e quello di
Polizia Penitenziaria,
La gestione della popolazione detenuta o internata
La gestione amministrativo-contabile dei servizi
dell'istituto
Egli esercita, inoltre, funzione di propulsione,
coordinamento e controllo di tutti gli altri operatori
dell'istituto, anche non appartenenti
all’amministrazione.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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Aree Segreteria (dell’Organizzazione e delle
relazioni), Contabile, Educativa

Fonti essenziali
T.U.n. 3 del 1957 sul Pubblico Impiego
L. n. 93 del 1983 legge quadro sul Pubblico Impiego

D.lg.n.29 del 1993 (Dlg.n. 165 del 2001)

Contratto di comparto (1° CCNL del 1995 in poi)

D.lgs. n. 150 del 2009


Dott.ssa Maria Carla Covelli
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IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE
DEL COMPARTO SICUREZZA
OSSERVAZIONI PRELIMINARI

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




I pubblici dipendenti sono raggruppati in “Comparti di Contrattazione Collettiva”,
che comprendono settori di P.A. omogenei ed affini (art. 45 comma 2 D. Lgs. N.
29/93).
Il comparto è caratterizzato dalla natura della prestazione professionale (es. scuola,
sanità) ovvero dal fatto che il servizio viene prestato presso una stessa unità
operativa (es. ministero, regione, ente locale).
Il “Comparto Sicurezza” interessa tutto il personale appartenente alle Forze di Polizia;
i Contratti Collettivi Nazionali vengono stipulati rispetto a tre distinti settori:
Forze di Polizia ad Ordinamento Civile (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo
Forestale dello Stato, con esclusione dei rispettivi dirigenti e del personale di leva);
Forze di Polizia ad Ordinamento Militare ( Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia
di Finanza, con esclusione dei rispettivi dirigenti e del personale di leva);
Forze Armate ( personale militare dell’Esercito, della Marina, Corpo delle Capitanerie
di Porto e dell’Aeronautica, con esclusione dei rispettivi dirigenti e del personale di
leva).
In tutti e tre i casi, i Contratti Collettivi Nazionali sono recepiti in rispettivi Decreti del
Presidente della Repubblica in base all’art. 87 della Costituzione che conferisce, tra
l’altro, al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i
decreti aventi valore di legge ed i regolamenti.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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IL PERSONALE DEL COMPARTO
MINISTERI

Insieme al personale di Polizia Penitenziaria,
nell’amministrazione penitenziaria opera il personale
amministrativo e tecnico, quello sanitario, quello
religioso, quello non di ruolo ma vincolato da accordi o
convenzioni, il personale estraneo all’amministrazione.

Il personale amministrativo e tecnico è costituito dal
personale del comparto ministeri.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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IL PERSONALE DEL COMPARTO
MINISTERI





In base all’ultimo contratto collettivo nazionale
di lavoro del comparto ministeri (23/1/09) il
relativo personale è inquadrato in un nuovo
sistema di classificazione articolato in tre aree:
Prima Area: comprendente la ex posizione A1,
A1S;
Seconda Area: comprendente le ex posizioni
B1, B2, B3 e B3S;
Terza Area: comprendente le ex posizioni C1,
C1S, C2, C3 e C3S.
All’interno di ogni singola area, sono collocati i
profili professionali che, in quanto riconducibili
ad un medesimo settore di attività o ad una
medesima tipologia lavorativa o professionale,
possono essere tra loro omogenei o affini. Al
fine di favorire la valorizzazione della
professionalità dei dipendenti è prevista la
possibilità di effettuare progressioni all’interno
del sistema classificatorio. Per l’Area Prima
sono previste tre fasce economiche, per l’Area
Seconda sei e per la Terza sette (denominate F
).
Aree nuovo sistema
classificatorio
Fasce retributive
all’interno delle
aree
PRIMA
AREA
F1
F2
F3
SECONDA
AREA
F1
F2
F3
F4
F5
F6
TERZA
AREA
F1
F2
F3
F4
Dott.ssa Maria Carla Covelli
F5
F6
F7
13
IL PERSONALE DEL COMPARTO MINISTERI
DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

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
Nel comparto ministeri nell’Amministrazione Penitenziaria
vengono individuate le seguenti professionalità:
Professionalità organizzativa e delle relazioni
Professionalità sociale, con riferimento alla figura professionale
dell’assistente sociale
Professionalità trattamentale, riferita alla figura professionale
dell’educatore (funzionario giuridico pedagogico)
Professionalità amministrativa, in cui rientrano le ex figure
professionali dell’ausiliario e del collaboratore
Professionalità contabile, con riferimento alla figura del contabile
Professionalità tecnica, riferita al tecnico, bibliotecario,esperto
linguistico, statistico, informatico.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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IL RAPPORTO DI LAVORO CHE INTERCORRE
TRA L’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ED
IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO


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


In seguito al decreto legislativo n. 29/1993, il rapporto di lavoro tra il personale
amministrativo e tecnico e l’amministrazione penitenziaria è disciplinato dalle
norme del codice civile.
Il rapporto di lavoro che si instaura tra il dipendente statale e l’amministrazione è
disciplinato da atti di natura contrattuale da cui scaturiscono per le parti diritti ed
obblighi sul piano privatistico.
All’atto dell’assunzione, infatti, viene firmato un contratto individuale con cui
vengono indicate le prescrizioni contrattuali e le parti sono sullo stesso piano.
Per il personale amministrativo e tecnico del comparto Ministeri l’atto di nomina
è sostituito dal contratto individuale di lavoro, in cui sono riportate le regole di
comportamento che l’interessato accetta attraverso la sottoscrizione.
Nell’ipotesi di passaggio interno per conseguire una nuova posizione
economica, il dipendente non deve firmare alcun contratto individuale di lavoro.
E’ tenuto a farlo, invece, il personale che non ha mai stipulato alcun contratto in
quanto assunto prima dell’entrata in vigore dell’art. 14 CCNL 1995 (Circolare n.
3587 del 17/7/2003).
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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AREA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE
RELAZIONI
(AREA SEGRETERIA)
All’area appartengono i seguenti operatori:

Direttori dell’area delle Organizzazioni e delle Relazioni

Operatori del Comparto Ministeri appartenenti alle diverse aree e fasce retributive
L’area ha i seguenti compiti:







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



Tiene il protocollo e l’archivio;
Cura la raccolta e la comunicazione al personale di Circolari ed ordini di servizio;
Si occupa dell’informatica;
Rileva, raccoglie ed elabora i dati e cura la statistica;
Gestisce il personale ( tenuta dei fascicoli, concessione ferie, congedi, aspettative, pratiche di cure termali, pensione…)
Organizza e segue le attività di formazione del personale
Si occupa delle riunioni del personale
Cura le pratiche di autorizzazione all’ingresso di persona della comunità esterna a norma dell’art. 17 O.P.
Cura la nomina degli assistenti volontari a norma dell’art. 78 O.P.
Predispone le convenzioni con Enti ed ASL
Cura le pratiche per la manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato
Partecipa alla programmazione generale delle attività dell’Istituto.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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AREA EDUCATIVA O DEL
TRATTAMENTO
All’area appartengono i seguenti operatori:

Personale del Comparto Ministeri (Funzionari giuridico pedagogici, Operatori del Comparto
Ministeri appartenenti alle diverse aree e fasce retributive)

Personale a contratto (Psicologi esperti ex art. 80 O.P.)
L'Area educativa o del trattamento comprende:

Le attività di istruzione scolastica e professionale, culturali, lavorative, ricreative, religiose, sportive,
finalizzate al trattamento rieducativo dei condannati ed internati. Le attività trattamentali vengono
programmate annualmente nell’ambito del progetto pedagogico.

La cura degli interessi umani, culturali e professionali dei detenuti imputati.

La promozione di ricompense ai detenuti a norma dell’art.71 R.E.

La realizzazione dell’osservazione scientifica della personalità dei condannati, congiuntamente al
gruppo di osservazione

La segreteria tecnica del gruppo di osservazione e trattamento.

La tenuta dei fascicoli dell’osservazione dei detenuti

L’effettuazione di colloqui di sostegno con i detenuti

La partecipazione al Consiglio di disciplina

Il coordinamento delle attività degli assistenti volontari

La cura delle attività trattamentali connesse al lavoro all’esterno, ai permessi premio, alle misure
alternative

La partecipazione alla programmazione generale delle attività dell’Istituto.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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AREA AMMINISTRATIVOCONTABILE
All’Area viene preposto un funzionario amministrativo-contabile.
All’area appartengono Operatori del Comparto Ministeri appartenenti
alle diverse aree e fasce retributive della professionalità contabile.
L’area svolge i seguenti compiti:

Predispone i rendiconti amministrativi

Gestisce il servizio di cassa

Cura gli aspetti contabili della gestione del personale

Gestisce i beni mobili e immobili dell’Amministrazione

Istruisce e cura le procedure contrattuali per l’acquisizione di
beni e servizi

Cura gli adempimenti per la manutenzione dell’edificio e degli
impianti

Cura le procedure amm.vo-contabili relative al lavoro dei
detenuti

Gestisce il peculio dei detenuti.
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ORGANIZZAZIONE DELL’AREA CONTABILE DEI GRANDI
ISTITUTI PENITENZIARI
CONTABILITA’ GENERALE
SI.CO.GE
UFFICIO CASSA
SI.CO.GE
CONTRATTI
CONSIP
Mercato
Elettronico
C/C Detenuti
SI.CO.
Mercedi detenuti
SI.CO.
UFFICIO DEL
MATERIALE
GE.CO (2009)
UFFICIO
RETRIBUZIONI
S.A.P.LOGON
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AREA SANITARIA. LA NORMATIVA DI
RIORDINO: IL DPCM DEL 1/4/2008 (pubblicato
sulla G.U. del 30/5/2008 n. 126)

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




Il D.P.C.M. del 1 aprile 2008 ha disciplinato il trasferimento delle competenze, delle risorse finanziarie e
professionali e delle attrezzature del servizio sanitario penitenziario dal ministero della giustizia al
servizio sanitario nazionale.
Nell’ottica della collaborazione tra l’ordinamento sanitario e l’ordinamento penitenziario, la riforma
muove dall’obiettivo di “offrire alle persone detenute un’assistenza sanitaria pari a quella dei cittadini
liberi e che si ispira al criterio della globalità dell’intervento”, in modo da migliorare la qualità della vita
delle persone detenute.
Le funzioni sanitarie sono espletate dalle Regioni attraverso le ASL comprese nel territorio in cui sono
ubicati gli Istituti.
Il personale dipendente di ruolo con funzioni sanitarie del Dipartimento dell’Amm. Penit. e del
Dipartimento della Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia è stato trasferito alle Aziende Sanitarie
Locali del SSN.
Le attrezzature, gli arredi ed i beni strumentali afferenti alle attività sanitarie del DAP e del DGM sono
stati trasferiti alle Aziende Sanitarie Locali, in seguito ad appositi inventari sottoscritti formalmente dalle
rispettive Regioni.
I locali destinati all’esercizio di funzioni sanitarie sono stati concessi alle ASL a titolo gratuito
successivamente alla redazione di inventario e previa stipula di specifiche convenzioni.
Allo stesso modo, sono state trasferite alle Regioni le funzioni sanitarie relative agli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari, con trasferimento di beni strumentali.
Nell’allegato al DPCM, il Ministero della Salute ed il Ministero della Giustizia hanno concordato le linee di
indirizzo per gli interventi del SSN a tutela della salute dei detenuti, degli internati e dei minorenni
sottoposti a provvedimento penale.
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AREA SANITARIA
IL D.P.C.M. DEL 1 APRILE 2008 HA DISCIPLINATO IL TRASFERIMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO
PENITENZIARIO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.
Attualmente il personale sanitario dipende dalle ASL locali, non più dal Ministero della
Giustizia.
Presso gli Istituti operano, in ambito sanitario, le figure di seguito indicate:

Medici incaricati

Medici di guardia

Medici specialisti

Farmacisti

Tecnici di radiologia

Infermieri professionali

Puericultrici

Assistenti socio-sanitari
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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AREA SANITARIA

L’area svolge i seguenti compiti:
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Organizza i servizi sanitari all’interno degli Istituti e garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i
detenuti (prevenzione, diagnosi e cura)
Vigila sull’igiene e salubrità dell’Istituto
Effettua visite mediche ai detenuti
Segnala tempestivamente la presenza di malattie che richiedono particolari interventi
Verifica l’idoneità al lavoro dei detenuti lavoranti
Provvede all’isolamento dei detenuti affetti da malattie contagiose
Adotta i provvedimenti opportuni in caso di sospetto di malattia psichica
Propone il trasferimento del detenuto in infermeria o in luogo esterno di cura, anche nei casi
di urgenza
Provvede alla visita medica dei detenuti prima del trasferimento per certificare l’idoneità a
sopportare il viaggio
Compila ad ogni visita la cartella clinica del detenuto
Partecipa al Consiglio di Disciplina
Effettua attività di informazione nei confronti dei detenuti allo scopo di prevenire malattie e
rischi di contagio
Organizza e svolge il servizio farmaceutico
Rilascia certificazioni sanitarie
Svolge prestazioni sanitarie nei confronti del personale del corpo di Polizia Penitenziaria.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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Area Sicurezza

Fonti essenziali
- L.n. 395 del 1990
- Decreti delegati n. 443-449 del 1992 attuativi della riforma
- Dlgs n. 195 del 1995
D.P.R. n. 395/95 1° accordo
di comparto sicurezza
- D.Lgs. n. 200 del 1995
attuativo art. 2 L.delega n. 216/92
riordino delle carriere (in particolare art. 4
che disciplina i compiti della nuova
figura dell’ispettore superiore)
- D.P.R. n. 82 del 1999
Regolamento di servizio del Corpo
di Polizia Penitenziaria
- D.Lgs. n. 146/2000
istitutivo del ruolo dei Commissari
- D.M. 31.3.2004
sui compiti dei Commissari Pol.Pen.
- L. n. 354 del 1975
riforma dell’ordinamento penitenziario
- D.P.R. n. 230 del 2000
Regolamento di esecuzione dell’ordinamento penitenziario
Dott.ssa Maria Carla Covelli
23
IL RAPPORTO DI LAVORO DELLA POLIZIA
PENITENZIARIA






Il Rapporto di lavoro della Polizia Penitenziaria è escluso dalla privatizzazione del
Pubblico Impiego di cui al D. Lgs. N. 29/1993 e n. 165/2001.
Alla luce della deroga contenuta nell’art. 3 D. Lgs. N. 165/2001, infatti, il rapporto di
lavoro della Polizia Penitenziaria continua ad essere disciplinato dal Diritto Pubblico
ovvero dal Diritto Amministrativo del Pubblico Impiego ( “In deroga all’art. 2,
rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti…. Il personale militare e delle forze di
Polizia….”).
In conseguenza di ciò le controversie in materia di lavoro sono di competenza del
T.A.R.
Il Contratto Collettivo del Comparto Sicurezza costituisce una fonte di natura
pubblicistica: viene recepito in un D.P.R. e pertanto gli istituti disciplinati dalla
contrattazione nazionale conservano una disciplina giuridica di tipo pubblicistico.
I D.P.R. che recepiscono i contratti collettivi del comparto sicurezza costituiscono
rispetto all’Ordinamento del Corpo, insieme agli altri regolamenti (es. D.P.R. n. 82/99),
fonti giuridiche secondarie; laddove fonte primaria in materia è la Legge n. 395/90
con i Decreti delegati del 1992.
Alle fonti citate deve essere aggiunto l’Accordo Quadro Nazionale del Corpo di
Polizia Penitenziaria che disciplina in modo più dettagliato alcune norme contenute
nel Contratto Nazionale del Comparto Sicurezza con riferimento specifico al Corpo di
Polizia Penitenziaria.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
24
AREA SICUREZZA
Comandante di Reparto
Unità operative:
* Reparti detentivi
* Ufficio servizi
* Ufficio matricola
* Ufficio conti correnti e sopravvitto
* Ufficio colloqui
* Settore vigilanza armata e portineria
Dott.ssa Maria Carla Covelli
25
AREA DELLA SICUREZZA. I
COMPITI
All’area della sicurezza, cui è preposto il Comandante di Reparto, appartiene il personale di polizia penitenziaria, di tutti
i ruoli.
Tra i compiti principali dell’area si ricordano:
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Garantire il rispetto dell’ordine e della sicurezza negli Istituti e degli Istituti, nonché la tutela dell’incolumità
personale di operatori, visitatori, detenuti e internati, anche prevenendo gli illeciti da parte di detenuti o di terzi;
Garantire che i detenuti rispettino il vigente ordinamento;
Garantire venga assicurato nei confronti dei detenuti il rispetto dei principi di imparzialità del trattamento e parità di
condizioni di vita;
Garantire il rispetto da parte dei detenuti delle regole di decoro ed igiene personale e dei locali;
Garantire il rispetto da parte dei detenuti dei beni dell’Amministrazione;
Garantire la cura dei dispositivi di sicurezza fissi e mobili nell’Istituto;
Curare le modalità di ingresso di detenuti ed internati nell’Istituto, l’annotazione delle loro posizioni giuridiche e di
eventuali modifiche, la trasmissione alle autorità delle loro richieste ed impugnazioni;
Impedire che vengano introdotti all’interno dell’Istituto strumenti pericolosi o non consentiti;
Fornire notizie sulla condotta serbata dal detenuto;
Sospendere i colloqui in caso di comportamento scorretto;
Curare la tenuta e la conservazione dell’armamento in dotazione, affinché sia sempre efficiente e pronto all’uso;
Promuovere l’addestramento del personale di polizia penitenziaria all’uso delle armi secondo quanto contemplato
dalla vigente normativa;
Partecipare alla Commissione per l’elaborazione del Regolamento Interno dell’Istituto;
Provvedere alla scorta, quando prevista, per il controllo dei detenuti ammessi al lavoro all’esterno ex art. 21 O.P.
alle dipendenze dell’Amministrazione entro il perimetro demaniale;
Espletare il servizio di traduzione e piantonamento di detenuti ed internati in Aule di giustizia o in luoghi esterni di
cura;
Concorrere nell’espletamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di pubblico soccorso;
Partecipare alla programmazione di iniziative ed attività nell’Istituto.
Dott.ssa Maria Carla Covelli
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I COMPITI DEL COMANDANTE
DI REPARTO
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a) Il Comandante di reparto è responsabile dell’Area Sicurezza e come tale agisce in diretta collaborazione
del Direttore al fine di garantire il mantenimento della sicurezza e del rispetto delle regole all’interno
dell’istituto;
b) Dirige e coordina le unità operative dell’istituto, con collegamento immediato con gli Ispettori e i
Sovrintendenti responsabili delle unità operative stesse;
c) Impartisce disposizioni nei vari settori dell’Area affinché con le risorse umane disponibili si sopperisca alle
esigenze di servizio giornaliere per la sostituzione del personale assente.
d) Formula pareri e proposte al Direttore in tema di costituzione di unità operative, di nomina o revoca dei
relativi responsabili, di diversa assegnazione a tempo indeterminato o prolungato di personale di Polizia
penitenziaria;
e) Sovrintende e coordina l’attività dell’ufficio servizi centrale e degli uffici servizi decentrati affinché venga
rispettata l’applicazione delle disposizioni delle Direzioni Generali del Dipartimento, del Provveditorato, del
Direttore dell’istituto nonchè delle norme e degli accordi sindacali in materia di organizzazione del lavoro e
gestione del personale;
f) Può emanare appositi ordini di servizio nel rispetto delle direttive impartite dal Direttore portandone a
conoscenza quest’ultimo;
g) Coordina l’attività istruttoria dei procedimenti disciplinari a carico del personale affidata al competente
settore disciplina;
h) Effettua attività di coordinamento e controllo sul corretto svolgimento dei procedimenti disciplinari e delle
iniziative di carattere penale a carico dei detenuti nei vari reparti detentivi e presso l’ufficio Atti di Polizia
Giudiziaria;
i) Svolge azione di stimolo e di sostegno alla partecipazione del personale di Polizia Penitenziaria all’attività
dei vari gruppi di osservazione e trattamento. Su richiesta del Direttore dell’istituto o qualora ne ravvisi egli
stesso l’opportunità partecipa come responsabile dell’Area Sicurezza alla discussione di casi in
osservazione;
l) Attività particolare svolge per sostenere e incentivare la collaborazione e lo scambio professionale tra il
personale di Polizia Penitenziaria ed il personale delle altre Aree, sia nelle attività quotidiane che nei vari
gruppi di lavoro costituiti dalla Direzione;
m) In caso di assenza o impedimento sia del Direttore dell’istituto che del Vice Direttore garantisce l’ordine e
la sicurezza dell’istituto
Dott.ssa Maria Carla Covelli
27
I RAPPORTI TRA LE AREE. INTEGRAZIONE E
COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI

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Art. 4 D.P.R. n. 230/00 “Alle attività di trattamento svolte negli
Istituti…partecipano tutti gli operatori penitenziari, secondo le
rispettive competenze. Gli interventi di ciascun operatore
professionale o volontario devono contribuire alla realizzazione di
una positiva atmosfera di relazioni umane e svolgersi in una
prospettiva di integrazione e collaborazione”.
La logica del decentramento garantisce puntuale soddisfazione
delle esigenze della struttura secondo le effettive conoscenze e
presenze nella varie parti dell’Istituto
I servizi sono attivi ed efficienti se le singole aree professionali e
funzionali convivono e si confrontano
Il Direttore coordina le diverse aree e valuta se ed in quale misura i
singoli interventi siano tra loro compatibili
Dott.ssa Maria Carla Covelli
28
L’INTERAZIONE TRA LE AREE
AREA
SANITARIA
AREA
SICUREZZA
AREA
AMMINISTRATIVO
CONTABILE
AREA
SEGRETERIA
AREA
EDUCATIVA
Dott.ssa Maria Carla Covelli
29
IL CARCERE COME STRUTTURA DI:
Servizi
Vitto
Pulizia
Igiene
Mantenimento
Colloqui
Telefonate
Sanità
Lavoro
Funzioni
Trattamento penitenziario
Trattamento rieducativo
Polifunzionalità della pena
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GLI OBIETTIVI ISTITUZIONALI
DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA


LA SICUREZZA DELLE PERSONE E
DELLE STRUTTURE
IL TRATTAMENTO RIEDUCATIVO DEI
DETENUTI E DEGLI INTERNATI
LEGALITA’
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ORGANIZZARE E OPERARE ATTRAVERSO LA LOGICA DI PROCESSO
Processi di supporto
Processi primari
Processi primari:
a) marcatamente operativi
b) impatto principale sull’attività dell’organizzazione
c) direttamente serventi rispetto alla missione istituzionale
Processi di supporto:
a) garantiscono l’operatività, l’efficacia e l’efficienza dei
processi primari
b) sono necessari per gestire l’organizzazione
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RELAZIONI INTERAREE
PROCESSI DI SUPPORTO
Acquisizione di beni mobili
-Acquisto del bene
-Consegna [Registrazione in portineria]
-Presa in carico dal contabile del materiale
-Deposito nei magazzini in carico ad un subconsegnatario
-Consegna all’utilizzatore
-Fuori uso del bene
Operatori coinvolti: Ufficio acquisti, polizia penitenziaria, contabile del materiale,
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direzione, operatori vari.
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RELAZIONI INTERAREE
PROCESSI DI SUPPORTO
Riparazioni / manutenzioni
Segnalazione di guasto/ proposta di intervento
Prima valutazione del direttore
Verifica istruttoria del settore tecnico
a) ordine di lavoro al settore M.O.F.
b) richiesta di intervento peritale all’ufficio tecnico del Provveditorato
Se a) verifica sulla qualità del lavoro e sul corretto uso dei materiale
Se b) eventuale affidamento lavori a ditte esterne
Operatori coinvolti: Direttore, responsabile area contabile, polizia penitenziaria, settore tecnico, ufficio
contratti e ufficio del materiale
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RELAZIONI INTERAREE
Attività del gruppo di osservazione
EDUCATORI
ASISTENTI SOCIALI
UEPE
VOLONTARI
DIRETTORE
DI ISTITUTO
PENITENZIARIO
ESPERTI
PROFESSIONISTI
PSICHIATRI
POLIZIA
PENITENZIARIA
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RELAZIONI INTERAREE
LO STAFF DI ACCOGLIENZA
(CIRCOLARE DELLA DIREZ. GEN. DETENUTI E TRATTAMENTO N.
181045 del 6.6.2007)
MEDICO
PSICOLOGO
“TERZO SETTORE”
EDUCATORE
POLIZIA PENITENZIARIA DIRETTORE
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ATTIVITA’ INTERAREE
Programmazione annuale delle spese:
a) manutenzione del fabbricato
b) spese mantenimento istituto
c) attività trattamentali
c1) tossicodipendenze
e) lavoro penitenziario
Professionalità coinvolte: Direttore, Contabili, Poliziotti
Penitenziari, Educatori,
Tecnici
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ATTIVITA’ INTERAREE
PROGETTO D’ISTITUTO ANNUALE
Predisposto dal Direttore dell’Istituto d’intesa con i Responsabili di ciascuna
area e con il Direttore dell’UEPE
Contiene gli obiettivi da perseguire nell’anno. Il punto di partenza attorno al
quale ruotano le attività programmate è il progetto pedagogico
Prima della formulazione definitiva, condivisione con tutti i
capiarea
Professionalità coinvolte: Direttore, Responsabile Area Educativa,
Responsabile Area Contabile,
Responsabile Area Sicurezza,
Responsabile Area Sanitaria, Educatori
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RELAZIONI INTERAREE
LAVORO PENITENZIARIO
-
Istituzione del collocamento lavorativo interno
-Scelta del lavorante
-Assunzione
-Svolgimento del rapporto di lavoro
-Cessazione per trasferimento, dimissione, rimozione o rinuncia
Operatori coinvolti: direzione, responsabile area contabile, settore mercedi, ufficio del lavoro, ufficio cassa,
personale di polizia penitenziaria, commissione ex art. 20 O.P., gruppo di osservazione.
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Organizzazione degli Istituti Penitenziari