2012 La Cattedrale l maggior tempio di Siracusa si trova nel punto più alto dell’antica città, in quello che è il centro storico Ortigia ed è un gioiello unico al mondo in quanto testimonianza di millenni di storia. La sua caratteristica fondamentale è quella di essere stato edificato, inglobando l’antico tempio greco dedicato alla dea Athena. Il tempio fu costruito da Gelone, nel 480 a.C. , per celebrare la vittoria di Siracusa contro Cartagine e da quel momento è sempre stato un simbolo della città di Siracusa. Con il passare dei secoli fu trasformato in Basilica bizantina, poi in moschea e riprese a splendere nel periodo normanno, quando si ergeva maestoso completo anche delle torri campanarie, sul modello del Duomo di Cefalù. Purtroppo con il disastroso sisma del 9 e 11 gennaio 1693, l’antico tempio normanno cadde in rovina e con la successiva ricostruzione, si decise di realizzare la nuova facciata con lo stile dell’epoca, il Barocco. Oggi il Duomo di Siracusa si presenta nella sua maestosità architettonica mostrando, sul lato di Piazza Minerva l’antico colonnato dorico inglobato nelle sue mura e, sul lato rivolto a Piazza Duomo, la splendida facciata barocca di Andrea Palma, coronata dalle sculture settecentesche di Ignazio Marabitti. Ai piedi della gradinata che conduce sul sagrato, due alti pilastri ospitano le statue dei Santi Pietro e Paolo. Sulla facciata a due ordini di colonne dai ricchi capitelli corinzi, ove predomina un armonico gioco di pieni e vuoti, svettano invece altre tre statue. Nella nicchia centrale del secondo ordine, che funge anche da grandiosa cella campanaria, è posta la statua della Madonna del Pilar, a cui è dedicata la Chiesa e ai suoi lati, nelle estremità sono presenti invece le statue di Santa Lucia e di San Marciano, primo Vescovo di Siracusa. Oltrepassata la grande facciata barocca, si accede al vestibolo che nelle pareti laterali ospita due grandi nicchie con le statue dei Santi Vincenzo Ferreri e Ludovico Bertrando, ed il grande portale settecentesco con colonne tortili e racemi con grappoli d’uva avvolti nella spirale delle due imponenti colonne. Una volta entrati dentro la Cattedrale, lo stupore pervade l’occhio del visitatore e del fedele; il suo interno è spoglio e semplice in quanto mostra agli uomini lo splendore del passato. È in questo luogo che il possente colonnato dell’antico tempio di Athena, si fonde con il resto della struttura, scandendo un ritmo sobrio ed elegante, anche grazie alla semplicità delle arcate laterali che furono aperte nelle pareti della cella del tempio e che dividono lo spazio in tre navate. In fondo al presbiterio è il grandioso altare La Cattedrale 1 2012 La Cattedrale in pietra e stucchi ove campeggia una importante tela raffigurante la Natività della Vergine attribuita ad Agostino Scilla. Nella zona superiore della navata centrale, sulle pareti della cella è la scritta dedicatoria che ricorda come dalla città di Antiochia, San Pietro inviò a Siracusa il primo Vescovo San Marciano. Le navate laterali presentano diverse opere tra cui, nella navata sinistra le sculture in marmo di Santa Lucia, opera di Antonello Gagini, di Santa Caterina d’Alessandria e una Madonna col bambino mentre in fondo a questa navata si apre la piccola cappella della Madonna della Neve, con la bellissima Madonna col Bambino di Francesco Laurana. La cappellina si colloca nell’unico abside normanno sopravvissuto al sisma del 1693. Nella navata destra si aprono invece il Battistero, la Cappella di Santa Lucia, la Cappella del Ss.mo Sacramento e, sul fondo, la Cappella del Crocifisso. Il Battistero è un piccolo vano con al centro un podio a gradini dove è collocato il fonte battesimale, un antico ed enorme vaso greco. Esso poggia su leoncini bronzei del XIII secolo e sulla parete di fondo sono visibili due porzioni di decorazione a mosaico, le uniche pervenute a noi dopo il sisma del 1693 e i successivi lavori di abbellimento della Chiesa Cattedrale. La Cappella di S. Lucia, custodisce il prezioso Simulacro argenteo della Santa Patrona della città, all’interno di una grande nicchia chiusa con porte di bronzo. Successiva alla Cappella di Santa Lucia è quella del Santissimo Sacramento, voluta dal Vescovo Torres, che al suo interno custodisce il bellissimo ciborio in marmo policromo del Vanvitelli ove ai piedi è raffigurata l’Ultima Cena, opera di Filippo Valle, mentre la balaustra a bulbo che circonda l’altare è opera di Ignazio Marabitti. Sulla volta della cappella, interamente affrescata, Agostino Scilla raffigurava episodi del Vecchio Testamento in riferimento al sacrificio di Cristo. La navata si chiude con la Cappella del Crocifisso, anch’essa di origine settecentesca, la quale custodisce le preziose opere del XIV e XV secolo come le pale d’altare dipinte su tavola dei Santi Zosimo e Marciano, nonché il magnifico Crocifisso dipinto su tavola che troneggia al centro dell’altare maggiore di questa cappella. Ai piedi degli altari laterali che ospitano le pale sopra menzionate, sono presenti grandi reliquiari con le ossa di alcuni Santi. La Cattedrale 2 2012 La Cattedrale Bibliografia G. Agnello, Siracusa nel Medioevo e nel Rinascimento, Salvatore Sciascia Editore, 1964. S. Russo, Siracusa medievale e moderna, Arnaldo Lombardi Editore, 1992. La Cattedrale 3