Conegliano Valdobbiadene
PROSECCO SUPERIORE DOCG
2O13
Il Protocollo Viticolo della DOCG Conegliano Valdobbiadene è un documento sottoscritto da una
commissione di esperti presieduta dal Consorzio volto a promuovere e salvaguardare il territorio
di produzione e la bellezza del suo paesaggio. Le linee guida per una gestione avanzata della difesa
integrata della vite in esso contenute riprendono i canoni della lotta guidata - ragionata e sono
indirizzati a minimizzare l’impatto sull’ambiente e sull’uomo.
“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013 - Organismo responsabile dell’informazione: Consorzio Tutela
del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco - Autorità di gestione: Regione del Veneto - Direzione Piani e Programmi del Settore Primario”
1
Conegliano Valdobbiadene
PROSECCO SUPERIORE DOCG
La difesa integrata della vite racchiude un insieme
di tecniche viticole in cui si adotti una selezione
delle migliori pratiche agronomiche, le più adeguate
strategie di intervento fitosanitario e di controllo
delle infestanti per ridurre l’impatto verso l’uomo e
l’ambiente. Lo scopo consiste nell’ottenere produzioni
viticole ed enologiche sostenibili a livello sociale,
economico ed ambientale, preservando e promuovendo
2
il territorio delle colline, culla del Prosecco Superiore.
Le indicazioni contenute all’interno del Bollettino
Agrometeorologico del Consorzio e degli altri enti di
assistenza tecnica operanti nel territorio, Co.Di.Tv.,
Cecat e Cantine Sociali, seguono i principi della difesa
integrata “avanzata” e rispondono alle contingenze
dell’annata viticola e, quindi, all’impostazione di
una adeguata strategia di difesa contro le malattie.
DECALOGO DEL PROTOCOLLO
La classificazione adottata nel Protocollo si è basata sulla tossicità intrinseca del principio attivo, sulla classe tossicologica dei formulati commerciali
e sulla analisi delle frasi di rischio contenute all’interno delle più diffuse formulazioni presenti sul mercato e nel rispetto delle norme in vigore in
materia fitosanitaria. In particolare:
- obbligo di dare la preferenza alle formulazioni Nc, Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni di classe tossicologica Xn, T o T+ con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R48, R60, R61, R62, R63, R66, R67, R68).
- esclusione, in caso di mancanza di alternative valide, di prodotti Xn con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R60,
R61, R62, R63, R68).
Quanto riportato in etichetta – n° max di interventi ammessi, dose di impiego, periodi di carenza, etc. – corrisponde a LEGGE a livello sanitario ed
ogni abuso e/o infrazione nell’utilizzo di queste sostanze attive è perseguito. L’utilizzo di questi prodotti fitosanitari va contestualizzato alla specifica
patologia, alla gravità o soglia di intervento per la stessa ed agli effetti secondari sulle componenti dell’ecosistema vigneto. Nell’ambito della difesa
integrata è indispensabile un approccio agronomico volto a migliorare le condizioni di arieggiamento ed il microclima complessivo della parete fogliare.
Ciò consente di aumentare le performance dei prodotti fitosanitari utilizzati per la difesa sia convenzionale che biologica della vite. In particolare:
1. adottare tecniche e soluzioni di potatura al bruno che garantiscano un’equilibrata carica gemmaria rispondente ai limiti di resa imposti dal
Disciplinare di produzione e possano migliorare l’equilibrio vegeto – produttivo in funzione dello spessore della chioma e del numero e peso dei
grappoli in pianta;
2. adottare tecniche e soluzioni di potatura in verde che creino le condizioni fisiologiche volte ad accrescere le funzionalità fotosintetiche della parete
fogliare e la penetrabilità dei prodotti fitosanitari nel corso dei trattamenti; in particolare procedere, in ordine cronologico di esecuzione, alla
spollonatura e scacchiatura primaverile, palizzatura e cimatura dei germogli estiva;
3. ricorrere alle tecniche di defogliazione manuale delle porzioni fogliari più vecchie in corrispondenza della fascia produttiva, eseguendo tale
operazione sul lato della parete orientata a nord o a est, rispettivamente per orientamenti est-ovest e nord-sud, in modo da evitare scottatura dei
grappoli. In base a ciò è preferibile eseguire questo intervento nella fase fenologica di post – allegagione;
4. utilizzo razionale dell’apporto di concime organico o minerale, con concimazioni azotate moderate così da favorire l’equilibrio fisico – chimico nel
terreno, valorizzando la sostanza organica presente nel suolo, quindi la sua fertilità e vitalità intrinseca;
5. evitare qualsiasi forma di bruciatura in campo dei tralci e sarmenti di risulta della potatura invernale perché vietati dalla legge. Si consiglia
eventualmente di ricorrere alla trinciatura in loco degli stessi o alla costituzione di cumuli misti a vinaccia per il compostaggio o rivolgersi a
contoterzisti per uno smaltimento a fini energetici;
6. adottare tecniche di difesa della vite tempestive e che ricorrano ad una rotazione delle sostanze attive con la stessa modalità d’azione, al fine di
evitare l’insorgenza di resistenza incrociata, preferendo sempre quelle a più basso profilo ecotossicologico;
7. qualsiasi intervento fitosanitario deve concludersi almeno 30 giorni dalla data presunta di vendemmia, salvo prodotti o formulati ottenuti
dall’estrazione di sostanze naturali o impieganti antagonisti, agenti di biocontrollo o induttori di resistenza. I prodotti fitosanitari che abbiano tempo
di carenza più lungo, dovranno osservare quanto riportato in etichetta;
8. gli interventi antibotritici in zona collinare non sono la regola, ma, solo nel caso in cui le condizioni climatiche lo prevedano, vanno eseguiti nel
limite di due interventi max, preferendo il trattamento in fase di pre-chiusura grappolo. La gestione agronomica ad ogni modo favorisce la difesa
naturale della vite;
9. gli interventi insetticidi riguardano specificatamente la cicalina vettrice della Flavescenza Dorata la cui lotta verrà eseguita secondo le linee di
intervento del Servizio Fitosanitario della Regione Veneto. La difesa contro altri insetti fitofagi è prevista solo nel caso in cui i servizi di assistenza
indicati in premessa consiglino un eventuale intervento specifico;
10. per il controllo degli acari non sono previsti interventi se non in casi eccezionali ed al superamento della soglia di danno. L’eventuale insorgenza
di pullulazioni di questo fitofago è causata da errata conduzione della difesa contro le malattie della vite.
3
Il Protocollo Viticolo persegue l’obiettivo di dettare linee guida e fornire indicazioni agli operatori per una scelta ragionata delle tecniche di difesa della
vite. La sua applicazione passa attraverso una fase di monitoraggio volta ad analizzarne l’efficacia e l’aderenza alla realtà territoriale. A tale scopo, è
altamente consigliata la registrazione del prodotto fitosanitario e del dosaggio impiegato entro 48 ore dall’applicazione in campo nel Registro degli
interventi fitosanitari, “quaderno di campagna”. Altre norme non contenute o sottaciute in questo documento si rifanno alle Linee Guida della Regione
Veneto ed al Regolamento Intercomunale di Polizia Rurale dei 15 Comuni della DOCG.
BIOSTIMOLANTI E FITOINDUTTORI
Negli ultimi anni la ricerca sta conducendo una serie di indagini volte a svelare i meccanismi di interazione fra le piante, in questo caso la vite, ed i
patogeni. Questo perché comprendere i meccanismi fisiologici, ormonali e genetici che si innescano prima, durante e dopo un’aggressione da parte di
un agente estraneo alla vite come un fungo, un virus o un batterio può svelare alcuni processi biologici sui quali poter agire a livello di potenziamento
o soppressione di certi messaggi chimico – biologici. In Italia sono alcune decine le industrie che li producono o commercializzano, il che dimostra
l’esistenza di utilizzo su tutte le colture, vite compresa. I biostimolanti sono ormai ampiamente utilizzati in vigneto, mentre fino a pochi anni or sono
trovavano applicazione solo in viticoltura biodinamica o biologica. La loro azione è complementare a quella della normale nutrizione minerale e
organica e va sfruttata in determinate fasi fenologiche.
Cosa sono
I biostimolanti e/o fitoinduttori, anche se non esiste una legislazione che ancora ne definisca i contorni come prodotti da utilizzare per le piante, se non
come concimi, possono essere accostati a nutrienti che a basse dosi attivano multiple funzioni fisiologiche in virtù delle loro caratteristiche stimolanti.
Fra queste, gli stimoli alla fotosintesi, all’azione antiossidante e antitraspirante, alle attività ormonali, alla crescita dei vari organi, alla resistenza agli stress
biotici, abiotici, idrici e termici, alla tolleranza verso la salsedine, alla resistenza contro le malattie, alla tolleranza nei confronti delle radiazioni ultraviolette
e così via. Sinora le sostanze biostimolanti che hanno trovato applicazione o sono comunque state sperimentate, soprattutto con somministrazione
per via fogliare e pertanto senza inquinamento del suolo, sono composti umici, estratti di alghe, aminoacidi di origine animale e vegetale, chitina e
chitosani, antitraspiranti, acido salicilico, silicati, fosfiti, complessi organo-minerali etc.
Come agiscono
I biostimolanti agiscono su specifici bersagli cellulari, che a loro volta inviano messaggi in grado di stimolare alcune funzioni fisiologiche, specifiche
per ogni molecola biostimolante. Ad esempio gli acidi umici e gli estratti di alghe incrementano le auxine e le citochinine, ormoni della crescita, l’acido
salicilico e i silicati sono fattori della resistenza alle malattie.
Liberamente tratto da una intervista rilasciata
dall’ill.mo Prof. Fregoni Mario
4
STRATEGIE DI DIFESA
INTEGRATA 2013
PERONOSPORA
La peronospora è una malattia molto frequente nel nostro territorio; tuttavia, in virtù della
favorevole esposizione e giacitura dei vigneti in collina, la difesa in questi ambienti può essere
condotta secondo una strategia a basso impatto che prevede, in annate poco piovose,
l’utilizzo quasi esclusivo di prodotti rameici. Le condizioni predisponenti la malattia richiedono
abbondanti precipitazioni di fine inverno/inizio primavera e temperature minime miti per la
germinazione delle oospore. Le infezioni primarie seguono la regola dei 3 dieci, ovvero
temperature almeno di 10°C, piogge superiori ai 10 mm e lunghezza dei germogli di almeno
10 cm. I cicli secondari della malattia, invece, richiedono condizioni di umidità elevata, sia
atmosferica che fogliare, con temperature ottimali fra i 22 ed i 25°C.
OIDIO
L’oidio è una malattia tipica degli ambienti di media ed alta collina, la cui difesa richiede
una strategia fondata sulla prevenzione. In annate non complicate la difesa può essere
incentrata sull’uso dello zolfo, mentre in tutti gli altri casi è necessario attenersi alle
indicazioni di massima riportate nel bollettino agronomico, ruotando sempre le famiglie
delle sostanze attive. Le condizioni predisponenti l’inoculo della malattia sono temperature
fra i 10 ed i 35°C con poche piogge e bagnature fogliari, senza velo d’acqua, di circa 15
ore. I cicli secondari necessitano di assenza di piovosità prolungata con temperature medie
intorno ai 25-30°C che favoriscono la germinazione. Nel periodo invernale, invece, il clima
mite e l’assenza di piogge favoriscono la formazione delle forme svernanti. Nelle nostre
colline la forma svernante prevalente è il cleistotecio.
5
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
Prestare massima attenzione in una logica di antiresistenza nella rotazione dei principi attivi aventi medesime modalità di azione.
Attenersi alle limitazioni indicate in tabella ed alle raccomandazioni richiamate in nota.
TRATTAMENTI
ANTIPERONOSPORICI
FASE
FENOLOGICA
GEMMA COTONOSA
GERMOGLIAMENTO
FOGLIE DISTESE
GRAPPOLI VISIBILI SEPARATI
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
C8
ENERVIN TOP
Ametoctradin
C4
MILDICUT
Cyazofamid
Multisite
DELAN 70 WG
Dithianon
B5
R6 ERRESEI ALBIS WG
Fluopicolide
Unknown
ALIETTE WG, ELIOS WG, OPTIX WG, ALISYSTEM, MAESTRO
Fosetyl-Al
Unknown
PRODEO 80WG, KELLYWG, JUPITER WG, ALIAL WG, ARPEL WDG, FOSBEL 80 WDG
Fosetyl-Al
C3
ELICIO, CURIT DUO
Fenamidone1
C3
ALIAL SYSTEM, EQUATION SYS
Famoxadone1
Unknown
TUTOR 18-15
Fosetyl-Al
Unknown
OPTIX R DISPERSS, ELIOS R, R6 BORDEAUX WG, JUPITER R DF
Fosetyl-Al
Multisite
POLYRAM DF
Metiram
Multisite
PATROL 35 WP, GLUTEX CU 90
Rame
Multisite
PATROL BLU, FLOWBRIX BLU, CUPROZIN 35 WP, DUKE
Rame
Multisite
POLTIGLIA CAFFARO, AIRONE, CUPROCAFFARO MICRO, AIRONE PIU’ WG, POLTIGLIA DISPERSS, COPRANTOL HI
Rame
BIO, CUPRAVIT BIO, GRIFON FL, GRIFON PIU’, ZETARAM NEW TECH, FLOWBRIX BLU, CUPROSSIL-IDRO 25 WP BLU,
COPRANTOL WG, FUNGURAN-OH-250 SC, ASSORAM ELITE WG, POLTIGLIA BORDOLESE, RAME IDROSSIDO FLOW,
DUKE IDROSSIDO
Multisite
KOCIDE 2000
Rame
Multisite
KOCIDE OPTI
Rame
MOA: Codice Internazionale per le modalità di azione delle sostanze attive.
Ad identico codice corrisponde il medesimo meccanismo di azione contro il patogeno, evitare l’accanimento sui formulati con lo stesso codice.
66
Preferibile
Attenzione
Ammesso in agricoltura biologica
Seconda sostanza attiva
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Fasce rispetto
Intervallo di sicurezza
Metiram
n.c.
Max 3 fino all’allegagione
10 m corpi idrici
35
n.c.
Max 3
5 m corsi d’acqua
Xn
Fosetyl-Al
BIOLOGICO
21
40
Xi
Max 3
Xi
Fino a post allegagione
no suoli sabbiosi
40
28
n.c.
Fino a post allegagione
40
Fosetyl-Al
Xi
Max 3 e fino a post allegagione
20 m da corpi idrici
40
Fosetyl-Al
n.c.
Max 3 e fino a post allegagione
10 m da corpi idrici
40
Rame
n.c.
Fino a post allegagione
40
Rame
Xi
Fino a post allegagione
40
Xi
Fino all’allegagione
28
n.c.
20
n.c.
20
Xi
20
Xn
20
Xn
20
NOTE
1
Con QoI (Famoxadone, Fenamidone, Pyraclostrobin, Azoxystrobin, Trifloxystrobin) max 3 trattamenti, indipendentemente dall’avversità.
2
Con fenilammidi max 3 interventi all’anno.
3
Max 3 interventi all’anno.
4
Con CAA max 4 interventi all’anno.
5
Max 3 interventi all’anno.
77
FASE FENOLOGICA
PREFIORITURA
FIORITURA / ALLEGAGIONE
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
A1
EUCRIT R, GALBEN R 4-33, GALBER R 4-43
Benalaxyl2
Unknown
EQUATION PRO
Cimoxanil
Unknown
CURZATE DF, CYPRO 30 WG
Cimoxanil3
Unknown
VITENE 45 WG, CURZATE, CYMBAL, CYMOX 25 WP, VITENE ULTRA SC, CYMONE, PALMAS 45 WG,
SARMOX 45 DG
Cimoxanil3
H5
FORUM R, QUANTUM R
Dimetomorph4
H5
FORUM R3B
Dimetomorph4
H5
FORUM TOP
Dimetomorph4
H5
FORUM 50 WP, QUANTUM, AVIATOR SC, FEUDO
Dimetomorph4
H5
CABRIO TEAM
Dimetomorph
Unknown
CURZATE SYSTEM, ARPEL DUO
Cimoxanil3
Unknown
VITENE TRIPLO R (*in registrazione)
Cimoxanil/Rame3
Unknown
ELECTIS TRIO
Cimoxanil + Zoxamide3
H5
R6 TREVI
Iprovalicarb + Fenamidone1
H5
PERGADO SC
Mandipropamide4
H5
PERGADO SC+ZOMINEX
Mandipropamide4
A1
KASKO R, QUBIC R, MEVAXIL COBRE
Metalaxyl2
C3
CABRIO TOP
Pyraclostrobin1
H5
PERGADO R
Mandipropamide4
A1
RIDOMIL GOLD R WG, MEXIL ORO WG
Metalaxyl - M2
Unknown
CURZATE R, VITENE R WG, CUPROFIX C DISPERSS, RAMEDIT COMBI, CIMORAM ULTRA WG
Cimoxanil3
H5
MELODY COMPACT
Iprovalicarb4
H5
FORUM R3B
Dimetomorph4
Unknown
AUSTRALIS, LARIEM CR 4-38, SARMOX 440 WG
Cimoxanil3
Unknown
CURAME BORDEAUX
Cimoxanil3
FASE FENOLOGICA
ACCRESCIMENTO ACINI
PRECHIUSURA
INVAIATURA/MATURAZIONE
8
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
Multisite
PATROL 35 WP, GLUTEX CU 90
Rame
Multisite
PATROL BLU, FLOWBRIX BLU, CUPROZIN 35 WP, DUKE
Rame
Multisite
POLTIGLIA CAFFARO, AIRONE, CUPROCAFFARO MICRO, AIRONE PIU’ WG, POLTIGLIA DISPERSS,
COPRANTOL HI BIO, CUPRAVIT BIO, GRIFON FL, GRIFON PIU’, ZETARAM NEW TECH, FLOWBRIX BLU,
CUPROSSIL-IDRO 25 WP BLU, COPRANTOL WG, FUNGURAN-OH-250 SC, ASSORAM ELITE WG,
POLTIGLIA BORDOLESE, RAME IDROSSIDO FLOW, DUKE IDROSSIDO
Rame
Multisite
KOCIDE 2000
Rame
Multisite
KOCIDE OPTI
Rame
Multisite
HELIOCUIVRE S
Rame
B3
PRESIDIUM (Bi-Pack)
Zoxamide5
B3
TEMPIO
Zoxamide5
B3
ZOXIUM 240 SC
Zoxamide5
B3
ELECTIS ZR, AGRON, ZEMIX R
Zoxamide5
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
TRATTAMENTI ANTIPERONOSPORICI
Preferibile
Attenzione
Seconda sostanza attiva
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Fasce rispetto
Rame
Xi
Max 3
20
Famoxadone1
Xn
Max 3
28
Xn
Max 3
10
Xi
Max 3
10
Rame
Xi
Max 4
20
Rame
n.c.
Max 4
10
Metiram
Xn
Fino all’allegagione
Intervallo di sicurezza
10 m corpi idrici
35
10 m da corpi idrici e
3 m da aree incolte
35
n.c.
Max 4
Pyraclostrobin1
Xn
Max 3
Fosetyl-Al
Xi
Fino a post allegagione
40
Fosetyl-Al
Xi
Fino a post allegagione
40
Fosetyl-Al
Xi
Fino a post allegagione
40
Fosetyl-Al
Xi
Max 3 e fino a post allegagione
n.c.
Max 4
20 m da corsi d’acqua
40
21
n.c.
Max 3
Rame
Xi
Max 3
28
Metiram
Xn
Fino all’allegagione
35
Rame
n.c.
Max 4
21
Rame
n.c.
Max 3
20
Rame
Xi
Max 3
20
Rame
XI
Max 4
Rame
n.c.
Max 4
10
Rame
Xi
Max 3
20
Rame
Xi
Max 3
20
20 m da corpi idrici
20 m da corsi d’acqua
Preferibile
Seconda sostanza attiva
Classe Tox
Limitazioni d’uso
21
20
Attenzione
Fasce rispetto
Ammesso in agricoltura biologica
Intervallo di sicurezza
n.c.
20
n.c.
20
Xi
20
Xn
20
Xn
20
Xi
20
Dimetomorph
n.c.
Max 3
20 m da corpi idrici
10
Cymoxanil
Xi
Max 3
20 m da corpi idrici
10
n.c.
Max 3
20
Xi
Max 3
28
Rame
BIOLOGICO
10
Zoxamide
5
Ammesso in agricoltura biologica
BIOLOGICO
9
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
TRATTAMENTI ANTIOIDICI
FASE FENOLOGICA
GEMMA COTONOSA
GERMOGLIAMENTO
FOGLIE DISTESE
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
C3
QUADRIS
Azoxystrobin1
G2
PROSPER 300SC
Spiroxamina2
Multisite
HELIOSOUFRE S
Zolfo
Multisite
MICROTHIOL DISPERSS
Zolfo
Multisite
TIOVIT JET, TIOWETTING DF, KUMULUS TECHNO, TIOSOL 80 WDG, THIOPRON, SWEEL WDG, BAROCCO
Zolfo
FASE FENOLOGICA
GRAPPOLI VISIBILI SEPARATI
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
C3
QUADRIS
Azoxystrobin1
G1
SYSTHANE 4,5 PLUS, THIOCUR FORTE, DUO KAR 4,5 EW PRO, FUNGIBEN, TASIS, MOSAIKO
Miclobutanil*
C3
CABRIO TOP
Pyraclostrobin1
E1
ARIUS
Quinoxifen
E2
ARIUS SYSTEM
Quinoxifen
E3
MACHO, ARIUS COMBI
Quinoxifen
G2
PROSPER 300SC
Spiroxamina2
FASE FENOLOGICA
PREFIORITURA
FIORITURA / ALLEGAGIONE
10
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
C2
CANTUS
Boscalid3
A2
NIMROD 250 EW
Bupirimate
Unknown
REBEL TOP, CIDELY
Cifuflenamid*
G1
GALEO
Ciproconazolo*
G1
SCORE 25 EC, SPONSOR
Difenoconazolo*
G1
INDAR 5EW, SIMITAR 5EW
Fenbuconazolo*
Unknown
VIVANDO
Metrafenone*
G1
SYSTHANE 4,5 PLUS, THIOCUR FORTE, DUO KAR 4,5 EW PRO, FUNGIBEN, TASIS, MOSAIKO
Miclobutanil*
G1
SCUDEX WDG, VISIR PENCOTECH, SUPPPORT 10 EC
Penconazolo*
G1
TOPAS 10 WDG, TOPAS 10 EC, VITERO
Penconazolo*
G1
PROTIL EC, OPINION ECNA
Propiconazolo*
C3
CABRIO TOP
Pyraclostrobin1
NOTE
Con QoI max 3 trattamenti all’anno, indipendentemente dall’avversità.
2
Max 3 interventi all’anno.
3
Max 1 intervento all’anno, indipendentemente dall’avversità.
1
* Complessivamente 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità.
Preferibile
Seconda sostanza attiva
Classe Tox
Limitazioni d’uso
n.c.
Max 3
n.c.
Max 3
Fasce rispetto
35
Xi
5
n.c.
5
Xi
5
Attenzione
Limitazioni d’uso
n.c.
Max 3
21
n.c.
Max 3
15
Metiram
Xn
Max 3 e fino all’allegagione
35
Xi
Max 3
Miclobutanil
Xi
Max 3
Zolfo
Xi
Max 3
n.c.
Max 3
Fasce rispetto
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Max 1
BIOLOGICO
28
28
28
10 m da corpi idrici
35
Attenzione
Fasce rispetto
Ammesso in agricoltura biologica
Intervallo di sicurezza
BIOLOGICO
28
Xi
Metiram
Ammesso in agricoltura biologica
Intervallo di sicurezza
5 m da corpi idrici
Preferibile
n.c.
BIOLOGICO
21
Classe Tox
Seconda sostanza attiva
Ammesso in agricoltura biologica
Intervallo di sicurezza
10 m da corpi idrici
Preferibile
Seconda sostanza attiva
Attenzione
14
Xi
Max 2
21
n.c.
Max 3
14
n.c.
Max 3
21
Xi
Max 3
14
n.c.
Max 3
n.c.
Max 3
15
n.c.
Max 3
14
Xi
Max 3
14
n.c.
Max 3
35
Xn
Max 3 e fino all’allegagione
35
3 m da corpi idrici
28
(Continua)
11
FASE FENOLOGICA
PREFIORITURA
FIORITURA / ALLEGAGIONE
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
E1
ARIUS
Quinoxifen
E2
ARIUS SYSTEM
Quinoxifen
E3
MACHO, ARIUS COMBI
Quinoxifen
G1
FOLICUR SE, DEDALUS SE, TEBUSIP 46, ARES 5 SC, GUNNER SC, TENAX
Tebuconazolo*
G1
DOMARK 125, CONCORDE 125, LIDAL
Tetraconazolo*
G1
DOMARK COMBI PB, CONCORD COMBI
Tetraconazolo*
G1
BAYFIDAN COMBI PB
Triadimenol*
C3
FLINT
Tryfloxistrobin1
Multisite
THIOCUR ZOLFO, FUNGIBEN COMBI, PRIMISOL MK
Zolfo
Multisite
FOLICUR COMBI, TEBUSIP COMBI, TRIDAN COMBI T, TEBUZOL S DISPERSS, ROTATE PLUS
Zolfo
Multisite
TOPAS COMBI
FASE FENOLOGICA
ACCRESCIMENTO ACINI
PRECHIUSURA
INVAIATURA/MATURAZIONE
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
Multisite
HELIOSOUFRE S
Zolfo
Multisite
MICROTHIOL DISPERSS
Zolfo
Multisite
TIOVIT JET, TIOWETTING DF, KUMULUS TECHNO, TIOSOL 80 WDG, THIOPRON, SWEEL WDG, BAROCCO
Zolfo
FASE FENOLOGICA In pre - post vendemmia
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
AQ10 WG
Ampelomyces quisqualis ceppo M-10
ANTIBOTRITICI
La botrite è fungo saprofitario che privilegia condizioni di umidità e soluzioni di continuità dovute alla spaccatura degli acini causate da grandine,
attacchi di tignole e compattezza del grappolo. Qualora venissero, per la parte agronomica, osservate le indicazioni nel Decalogo del Protocollo
l’utilizzo di questi prodotti potrebbe essere ulteriormente ridotto. A questo va aggiunta la caratteristica ampelografica della Glera di avere un grappolo
spargolo e la presenza esigua nel territorio collinare di fitofagi predisponenti la malattia. L’impiego di questi formulati deve seguire le eventuali
indicazioni contenute nei Bollettini Agrometeorologici.
12
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
C2
CANTUS
Boscalid1
D1
SWITCH
Ciprodinil
D1
QUALY
Ciprodinil
G3
TELDOR PLUS
Fenhexamid
C5
BANJO, TIZCA, OHAYO, ZIGNAL
Fluazinam
C5
LYGERA
Fluazinam
E2
GEOXE
Fludioxonil
C2
LUNA PRIVILEGE
Fluopyram1
D1
SCALA, BABEL
Pyrimetanil
F6
AMYLO X
Bacillus Amyloliquefacens sub plantarum ceppo D747
F6
SERENADE MAX
Bacillus subtilis ceppo QST 713
Unknown
PROLECTUS
Fenpirazamina
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
TRATTAMENTI ANTIOIDICI
Preferibile
Seconda sostanza attiva
Attenzione
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Xi
Max 3
Miclobutanil*
Xi
Max 3
5 m da corpi idrici
28
Zolfo
Xi
Max 3
10 m da corpi idrici
28
n.c.
Max 3
14
n.c.
Max 3
14
Xi
Max 3
14
Zolfo
Zolfo
Fasce rispetto
Intervallo di sicurezza
Xi
Max 3
14
Max 3
35
Miclobutanil*
Xi
Max 3
15
Tebuconazolo*
Xi
Max 3
14
Penconazolo*
Xi
Max 3
14
Preferibile
Classe Tox
Seconda sostanza attiva
BIOLOGICO
28
Xi
Seconda sostanza attiva
Ammesso in agricoltura biologica
Limitazioni d’uso
Attenzione
Fasce rispetto
Intervallo di sicurezza
Xi
5
n.c.
5
Xi
5
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Fasce rispetto
Ammesso in agricoltura biologica
Intervallo di sicurezza
BIOLOGICO
BIOLOGICO
n.c.
NOTE
1
Max 1 intervento all’anno, indipendentemente dall’avversità ed in alternativa fra loro
Preferibile
Seconda sostanza attiva
Fludioxonil
Attenzione
Classe Tox
Limitazioni d’uso
Fasce Rispetto
n.c.
Max 1
28
n.c.
Max 2
21
Xi
Max 2
n.c.
Max 2
10 m da corpi idrici
Intervallo Di Sicurezza
BIOLOGICO
21
7
Xi
28
Xi
28
Xi
Max 2
21
n.c.
Max 1
21
n.c.
Max 1
> 7,5 m da corpi idrici
21
n.c.
3
n.c.
3
n.c.
Ammesso in agricoltura biologica
Max 2
14
13
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
INSETTICIDI
L’utilizzo di questi formulati deve essere estremamente oculato e per il comprensorio occorre attendere il Decreto di Lotta obbligatoria della Regione Veneto contro la
Flavescenza Dorata e le indicazioni specifiche contenute nei Bollettini Agrometeorologici.
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
11A
FLORBAC, XENTARI
Bacillus thuringiensis sub. Aizawai
11A
AGREE, TUREX
Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki e Aizawai
11A
COSTAR WG
Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo SA 12
11A
SEQURA WG, LEPINOX PLUS, COSTAR WG
Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo EG2348
11A
RAPAX
Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki ceppo EG2348
11A
TURIBEL, DELFIN, PRIMIAL WG, DIPEL DF, BAK MK
Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki
11A
NATURALIS
Beauveria bassiana
16
APPLAUD PLUS
Buprofezin
28
CORAGEN
Clorantraniliprolo
28
LUZINDO
Clorantraniliprolo
Thiametoxan
1B
PYRINEX QUICK
Clorpirifos*
Deltametrina
1B
CENTURIO
Clorpirifos*
1B
ZELIG 480 EC
Clorpirifos*
6
AFFIRM
Emamectina benzoato
3A
TREBON UP
Etofenprox
18
PRODIGY, INTREPID
Metossifenozide
BIOLID UP, SIPCAMOL E, UFO, VERNOIL, ALBENE
Olio Minerale
OVIPRON TOP
Olio Minerale
3A
BIOPIREN PLUS, PIRESAN PLUS
Piretrine
3A
PYGANIC
Piretrine
5
LASER, SUCCESS
Spinosad
23
MOVENTO 48 SC
Spirotetramat
18
MIMIC
Tebufenozide
4A
ACTARA 25 WG
Thiametoxam
ACARICIDI
14
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
10B
BORNEO
Etoxazole
10A
APOLLO SC
Clofentezine
10A
MATACAR FL, KIDO’, PERFIL 10 WP, NISSORUN, STIKER
Exitiazox
3A
RUFAST E FLO
Acrinatrina
Seconda sostan
NOTE
1
Max 1 intervento all’anno, indipendentemente dall’avversità ed in alternativa fra loro
Preferibile
nza attiva
Limitazioni d’uso
Attenzione
Fasce rispetto
Ammesso in agricoltura biologica
Classe Tox
Avversità
n.c.
Tignole
3
Intervallo di sicurezza
n.c.
Tignole
3
n.c.
Tignole
3
n.c.
Tignole
3
Xi
Tignole
3
Xi
Tignole
3
n.c.
Cicaline
0
n.c.
Cicaline, Cocciniglie
21
n.c.
Tignole
Max 1
10 m da corpi idrici
30
n.c.
Tignole, Cicaline
Max 1
10 m da corpi idrici
30
n.c.
Tignole, Cicaline
Max 1
n.c.
Tignole, Cicaline
Max 1
Xn
Tignole, Cicaline
Max 1
30
n.c.
Tignole
Max 2
7
Xi
Cicaline
Max 1
14
n.c.
Tignole
Max 1
14
n.c.
Cocciniglie, Tignole, Cicaline
Max 1
20
n.c.
Cocciniglie, Tignole, Cicaline
Max 1
20
n.c.
Cicaline
Max 1
2
Xi
Cicaline
Max 1
2
n.c.
Tignole
Max 2
15 m da corpi idrici
superficiali
15
Xi
Cocciniglie
Max 2
3 m da zona non coltivata
14
n.c.
Tignole
Max 1
30
n.c.
Cicaline
Max 1
21
Biologico
30
20 m da corpi idrici
Preferibile
Attenzione
Seconda sostanza attiva
Classe tox
Fasce rispetto
Intervallo di sicurezza
Max 1 intervento all’anno.
La difesa integrata rispetta
gli antagonisti e non rende
necessario nessun intervento
contro questa avversità.
n.c.
10 m da corpi idrici
28
n.c.
30
n.c.
14
n.c.
30
14
Ammesso in agricoltura biologica
15
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
CONFUSIONE SESSUALE
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
ISONET L, RAK 2 MAX
(E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate
ISONET L PLUS
(E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate
ISONET L E
(E,Z)-7,9-Dodecadienyl acetate; (Z)-9-Dodecenyl acetate
DISERBANTI
L’utilizzo di questi formulati va gestito in modo da ottimizzare l’efficacia del principio attivo ed in particolare preferendo gli interventi autunnali a scapito di quelli
primaverili. Ogni intervento in epoca estiva deve essere attentamente valutato onde evitare fenomeni erosivi.
PRODOTTO
Prima sostanza attiva
STOMP AQUA
Pendimetanil
CHIKARA 25 WG, KATANA
Flazasulfuron
ROUNDUP MAX, GLYFOS DAKAR, MASTIFF, ULTRA, BUGGY, AMOK PLUS
Glifosate
TOUCHDOWN, HOPPER BLU, RISOLUTIV, TAIFUN MK CL
Glifosate
HERBITOTAL S, TERMINAL DUOA, ZOOMER
Glifosate
GOAL 480, RETEX, GRIZZLY, GALIGAN 500 SC
Oxifluorfen
STRATOS
Cicloxidim
SPOTLIGHT PLUS, AFFINITY PLUS
Carfentrazone - Ethyl
MAL DELL’ESCA
16
PRODOTTO
DITTE
Prima sostanza attiva
REMEDIER
Sumitomo
Trichoderma asperellum
Seconda sostanz
Oxifluorfen
za attiva
Preferibile
Seconda sostanza attiva
(Z)-9-Dodecenyl acetate
Attenzione
CLASSE TOX
INDICE TOTALE
Xi
6
Xi
6
Xi
6
Preferibile
Intervallo di sicurezza
Ammesso in agricoltura biologica
BIOLOGICO
Attenzione
Ammesso in agricoltura biologica
Classe tox
Fasce rispetto
Limitazioni d’uso (dosi annuali)
n.c.
5 m da corpi idrici
Dose max 1 l/ha
n.c.
5 m da corpi idrici
Intervento autunnale ad anni alterni in miscela con Glifosate, dose max 35 g/ha
Xi
Dose max 4,5 l/ha
n.c.
Dose max 4,5 l/ha
n.c.
Oxifluorfen a dose max 0,5 l/ha
n.c.
Dose max 0,5 l/ha
n.c.
Xi
60
5 m da corpi idrici
Dose max 2 l/ha
Dose max 1 l/ha
Preferibile
Attenzione
Ammesso in agricoltura biologica
Seconda sostanza attiva
CLASSE TOX
Limitazioni d’uso
Trichoderma gamsii
n.c.
Al pianto della vite
17
PROTOCOLLO VITICOLO 2013
TRATTAMENTI AD USO LIMITATO
L’utilizzo di questi prodotti fitosanitari è previsto solo ed esclusivamente in casi specifici di gravità e rischio associato ai relativi patogeni e previa consultazione dei
Bollettini Agrometeorologici. Per i rivenditori autorizzati: nel caso di giacenza in magazzino dalle annate precedenti di prodotti fitosanitari appartenenti a questi
elenchi, si può procedere allo smaltimento fino ad esaurimento scorte.
TRATTAMENTI ANTIPERONOSPORICI
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza
attiva
Seconda sostanza
attiva
H5
FORUM GOLD
Dimetomorph
Ditianon
A1
PLANET C, COMBI Cop Metalaxyl
Multisite
ANTRACOL 70 WG
Propineb
Multisite
HELIOCUIVRE
Rame
Classe
Tox
Rame
Limitazioni
d’uso
Fasce
rispetto
Intervallo di
sicurezza
Max 4
40
Max 3
28
Max 3 e fino
10 m da
56
all’allegagione corpi idrici
20
TRATTAMENTI ANTIOIDICI
Codice
impiego
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza
attiva
1-2
G2
VELIERO, BATAM
Spiroxamina
Seconda sostanza
attiva
Classe Tox Limitazioni
d’uso
Fasce
rispetto
Intervallo di
sicurezza
35
TRATTAMENTI INSETTICIDI
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza Seconda sostanza
attiva
attiva
1B
DURSBAN 75 WG,
ALISE’ 75 WG, CYREN 44
EC, CATOR, PYRINEX ME
Clorpirifos
1B
RELDAN 22, RUNNER M,
DEVOX
Clorpirifos-metil
22A
AVAUNT EC
22A
Classe Tox Limitazioni
d’uso
Indice frasi Fasce
di rischio
rispetto
Intervallo di
sicurezza
Max 1
11
30
Max 1
16
15
Indoxacarb
Max 3
10,5
STEWARD
Indoxacarb
Max 3
11
POLITHIOL
Olio Minerale
Xi
6 m da
corpi idrici
superficiali
10
10
Xi
10,5
Classe Tox Limitazioni
d’uso
Indice frasi
di rischio
TRATTAMENTI ACARICIDI
MOA
PRODOTTO
Prima sostanza Seconda sostanza
attiva
attiva
21A
MASAI
Tebufenpirad
Max 1
Fasce
rispetto
11
Intervallo di
sicurezza
28
TRATTAMENTI DISERBANTI
18
PRODOTTO
Prima sostanza Seconda sostanza
attiva
attiva
Classe Tox Limitazioni d’uso Indice
(dose annuale)
totale
MOST MICRO
Pendimetanil
Xi
GALIGAN EC
Oxifluorfen
1 l/ha
24
0,5 l/ha
42
Fasce
rispetto
Intervallo di
sicurezza
19
I.R.
Consorzio DI Tutela DEL VINO
Conegliano Valdobbiadene Prosecco
Piazza Libertà 7 - Villa Brandolini - Solighetto - 31053 Pieve di Soligo (TV)
Tel. +39 0438 83028 Fax +39 0438 842700 [email protected]
www.prosecco.it
20
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Prosecco superiore Docg - Comune di Vittorio Veneto