Il grande Gatsby Introduzione alla lettura de “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald di Luigi Gaudio LE TECNICHE NARRATIVE: Lo stile Non è uno stile oggettivo, sia perché il narratore è un personaggio mutevole, coinvolto in prima persona che esprime giudizi sugli altri personaggi, LE TECNICHE NARRATIVE: Lo stile sia perché non ci sono solo sequenze narrative o dialogate, ma anche molte descrizioni spesso soggettive, momenti lirici, figure retoriche (ci sono parecchie similitudini, metafore e sinestesie). LE TECNICHE NARRATIVE: I colori Ad esempio i colori non sono casuali: la luce verde sul molo di Daisy, che, tra l’altro, ora appare più vicina e calda, ora più lontana e “solo una luce sul molo “ indecisa come la stessa Daisy. LE TECNICHE NARRATIVE: I colori Così non sono casuali il giallo delle automobili, i colori sgargianti dei vestiti, o il grigio della Valle delle ceneri. (Da questo momento sulla slide le immagini sono tratte per lo più dal film Il grande Gatsby del 2013) I PERSONAGGI Jay Gatsby Niente di quello che dice Gatsby o che dicono gli altri su di lui è affidabile: che sia stato eroe di guerra o una spia, che sia un rampollo di una ricca famiglia e che abbia frequentato Oxford, oppure che sia povero, come lui stesso ammette, dal momento che non ha potuto sposare Daisy anche per questa sua povertà, ecc… I PERSONAGGI Jay Gatsby Di sicuro c’è che Gatsby nasconde sotto una facciata di ricco gentiluomo, benefattore e influente organizzatore di feste una realtà di traffici loschi (contrabbando). I PERSONAGGI Jay Gatsby Malgrado questo, egli rappresenta l’ultimo esempio di eroe romantico, in lotta contro il tempo per fare rivivere un passato idealizzato, che però è sepolto per sempre. Il funerale di Jay Gatsby Tutti quelli che lo frequentavano hanno altro da fare il giorno del funerale di Gatsby. Persino Meyer Wolfsheim non viene (all’inizio quando Nick lo cerca fa dire che si trova in un’altra città). Il funerale di Jay Gatsby Delle centinaia di godenti che partecipavano ai party organizzati da Gatsby se ne presenta solo uno. I PERSONAGGI Nick Carraway Se da una parte è vero che il libro prende il titolo da Gatsby, è altrettanto vero che Nick è il narratore, che osserva certe volte le vicende con un distacco che potrebbe farlo somigliare all’autore stesso. I PERSONAGGI Nick Carraway In certi altri momenti l’autore prende invece le distanze da Nick, che è un personaggio contraddittorio, che alla fine stringe la mano a Tom. I PERSONAGGI Daisy Buchanan Moglie di Tom, la protagonista femminile ci fa arrabbiare, perché sembra una opportunista, perché sa che praticamente da quando è sposata è tradita dal marito, ma alla fine rimane con lui. I PERSONAGGI Tom Buchanan Ex grande sportivo adesso si “trastulla” con altri giochi. È significativo l’accenno che Fitzgerald dà a certe idee che Tom desume da pubblicazioni razziste molto in voga all’epoca. I PERSONAGGI Tom Buchanan Dico profetico perché è su queste idee che si fonderà il nuovo conflitto mondiale, e soprattutto di nuovi e più assurdi soprusi dell’uomo sull’altro uomo. Myrtle Wilson e Catherine Myrtle Wilson è l’ amante di Tom. Catherine è la sorella di Daisy, la donna nelle braccia della quale Tom getta Nick, mentre lui ha un rapporto con Myrtle Wilson. In sostanza le donne sono un oggetto di piacere per Tom (e non solo in quegli anni ’20). I PERSONAGGI George Wilson È il marito di Myrtle. È un ingenuo. Quando scopre che la moglie lo tradisce si dispera. Quando la moglie muore si lascia trascinare da Tom, non capendo che era proprio lui l’amante della moglie. I PERSONAGGI Meyer Wolfsheim È la trasposizione romanzata del famoso gangster ebreo Arnold Rothstein, accusato appunto di aver truccato le world series nel 1919 (ingiustamente, disse lui). I PERSONAGGI Meyer Wolfsheim Le World series sono una specie di “finali del campionato di baseball” (uno sport molto seguito in America) e alcuni giocatori di una squadra cercarono di arricchirsi facendo perdere la loro squadra in cambio di soldi. Insomma Wolfsheim gioca con i soldi, e grazie a questi giochi si arricchisce enormemente. I PERSONAGGI Ospiti di Gatsby Il giudizio negativo sui giovani del tempo è simboleggiato dai nomi degli ospiti di Gatsby che si trova all’inizio del quarto capitolo, che sono o nomi di animali come Civet (zibetto), Beaver (castoro), Bull (toro), I PERSONAGGI Ospiti di Gatsby oppure di vegetali come Orchid (orchidea), Lilly (giglio), Palmetto (palma nana), o infine nomi volgari come Belcher (ruttatore), o Smirck (ghigno), fauna e flora di una gioventù certamente non esaltata da Fitzgerald. I PERSONAGGI Jordan Baker Golfista famosa. Daisy vorrebbe che diventasse la fidanzata di Nick, ma per Nick è la persona più scostante che avesse mai visto. Poi diventa effettivamente la sua ragazza, ma più che altro è al suo fianco fisicamente non con il cuore. Eppure quando lei lo lascia, lui si rattrista. LA SOCIETÀ I ruggenti anni 20 Prima della guerra gli Stati Uniti erano debitori nei confronti di vari paesi europei per 5 miliardi di dollari. Dopo la guerra saranno creditori per 15 miliardi di dollari. I Roaring Twenties furono caratterizzati da un enorme sviluppo dell’industrializzazione e della finanza di Wall Street, fino al crollo del 1929. LA SOCIETÀ Il denaro Nick è un po’ come il suo autore: attratto dal denaro, ne è però anche disgustato, attratto dai ricchi, poi però li giudica. Nick lavora a Wall Street, ma non è contento del suo lavoro. LA SOCIETÀ Il denaro Forse immaginava di diventare scrittore, ma poi studia i flussi economici del mercato, per aggiornarsi in un lavoro che, come già detto, comunque non lo corrisponde LA SOCIETÀ Est e Ovest L’est è il luogo delle opportunità, dei soldi, delle feste, dei guadagni. L’ovest è il luogo da cui provengono i protagonisti di questa storia. Alla fine Nick ritorna nell’ovest più povero, meno scintillante. LA SOCIETÀ Est e Ovest Troverà lì davvero la serenità che inutilmente ha ricercato a New York? Anche questa domanda rimane senza una risposta (e lui comunque non ritorna subito all’ovest perché rimane ancora in qualche modo legato alla casa di Long Island a fianco di quella di Gatsby). LA SOCIETÀ New York Sullo sfondo (ma neanche tanto sfondo) la città piena di opportunità per tutti, ma che non riesce a nascondere neanche troppo bene il marcio che sta sotto l’opulenza. Così accanto alla scintillante Manhattan c’è la valle delle ceneri (Queens). LA SOCIETÀ L’automobile Negli anni del fordismo, l’automobile è simbolo di progresso tecnologico e industriale. (Robert Redford interpreta Gatsby nel 1974) LA SOCIETÀ L’automobile Inoltre è simbolo di ricchezza e status sociale, come l’auto di Gatsby, lussuosa fino all’eccesso. LA SOCIETÀ L’automobile Eppure l’automobile è anche strumento di morte, perché Myrtle muore travolta dall’auto di Gatsby guidata da Daisy. La guerra è una ferita Nick e Gatsby non hanno molte cose in comune: una di queste è la guerra, hanno partecipato al primo conflitto mondiale sul fronte francese. La guerra è una ferita Gatsby vorrebbe forse anche con Daisy recuperare un tempo della sua vita, un momento che non è più possibile rivivere: il tempo prima della guerra. LA SOCIETÀ L’alcol È l’ingrediente sempre presente (insieme alle sigarette), non solo durante le feste, ma anche nei salotti, nelle conversazioni in casa e fuori, di pomeriggio come accade a Nick. LA SOCIETÀ L’alcol Alcuni lo reggono, ma non tutti, e se talvolta ci si limita a qualche sbandata con la macchina, magari con qualche ruota in un fossato, certe altre volte accadono delle tragedie anche a causa dell’alcol. LA SOCIETÀ Proibizionismo Il governo americano aveva decretato il divieto di produrre e distribuire alcol nel 1919, ma proprio questo divieto farà fiorire un contrabbando, un traffico illegale, che riempirà le casse della malavita organizzata. LA SOCIETÀ Proibizionismo Non a caso questo è il periodo dei gangster come Al Capone, e delle infiltrazioni della mafia a tutti i livelli nella società americana. Inoltre l’alcol si diffuse ancora di più, e a buon mercato, LA SOCIETÀ Proibizionismo tanto che i casi di alcolismo videro un’impennata straordinaria in questo periodo (dopo il crollo della borsa ancora di più) fino al 1934, quando il divieto di fabbricare, importare e vendere bevande alcoliche fu tolto. LA SOCIETÀ La musica La musica fa spesso da sottofondo alle vicende dei protagonisti. In particolare il jazz, che è un’ arte tipicamente americana, esprime bene la novità e la vitalità di quegli anni (vedi le feste nel villino di Gatsby). Il crollo della borsa nel 1929 Questo romanzo è stato scritto nel 1925, ma per certi versi può essere considerato profetico, perché l’eccessiva leggerezza con la quale si gestisce la finanza, i soldi vanno e vengono, ma spesso più che altro sotto la forma molto aleatoria delle azioni. Il crollo della borsa nel 1929 Questa sarà la causa del crollo. C’è gente che si arricchisce così, certamente, c’è euforia, ma gli spiriti più acuti, come Fitzgerald, non possono fare a meno di percepire che dietro questa apparente ricchezza c’è una fragilità. Il crollo della borsa nel 1929 Il castello è di carta, lo si intuisce in questo romanzo, e può bastare poco perché crolli, insieme a chi si è fidato troppo delle apparenze. L’amore Se la donna è un oggetto, l’amore è soddisfacimento di pulsioni per Tom, mentre per Gatsby è amore assoluto, romantico, anche se rischia di accecare e di impedire di aprire gli occhi di fronte alla realtà e di adeguarvisi. LA FORTUNA di Fitzgerald Questo non è il primo romanzo di Fitzgerald, ma perché i critici apprezzano questo più dei precedenti Di qua dal Paradiso e Belli e dannati, e rivalutano il suo ultimo romanzo, Tenera è la notte, scritto dopo il crollo di Wall Street, ancora più amaro e disilluso? LA FORTUNA di Fitzgerald Perché è evidente che tutti protagonisti, soprattutto Gatsby con le sue illusioni e le sue utopie, ma anche gli altri, sono dei falliti dal punto di vista esistenziale ed economico, e in ultima natura , umanamente, dei frustrati. LA FORTUNA di Fitzgerald Al contrario, il pubblico apprezzò molto di più i primi due romanzi rispetto agli ultimi. Questo perché Fitzgerald descriveva il mondo dei ricchissimi, lo sfarzo, le feste, il progresso tecnologico e materiale senza esprimere un giudizio. LA FORTUNA di Fitzgerald Così molti lettori erano convinti che lui esaltasse la realtà contemporanea. L’editore aveva aggiunto ad esempio un lieto fine a Belli e dannati. In Gatsby, invece, descrive in modo malinconico e tragico le contraddizioni della sua generazione (lui stesso aveva una villa a Long Island). LA FORTUNA di Fitzgerald Ora che si è trasferito in Europa (scrive questo romanzo soprattutto in Francia) appare ancora più chiara la fragilità di quell’ambiente che pure tanto aveva amato. LA FORTUNA di Fitzgerald La modernità di questo testo è emersa ancora di più qualche anno fa, quando è nuovamente crollata la borsa statunitense. Ma non vi pare di ritrovare nei volti ultimamente insoddisfatti, anche se hanno tutto, dei nostri giovani trentenni del nostro tempo qualcosa di questi volti di trentenni protagonisti del romanzo di Fitzgerald?