Note su esperienza di “misura della costante elastica di una molla” 1 Obiettivo [1/2] … determinazione della stessa GF, la costante di richiamo elastica di una molla K, con due metodi indipendenti: indipendenti a) attraverso misure di allungamento Î ks b) attraverso misure di periodo di oscillazione Î Kd … naturalmente si tratta della stessa GF K: Ks = Kd 2 Obiettivo [2/2] … dopo avere verificato la compatibilità tra - determinazione statica ks e - “ dinamica Kd Utilizzare entrambe le misure per ricavare l’accelerazione di gravità g 3 Strumenti a disposizione sensibilità a) Bilancia analogica 2g “ digitale 0.1 g “ “ 0.01 g b) Scala millimetrata 1 mm c) Cronometro 0.01 s 4 Suggerimenti strategici per le misurazioni: - Nella misura del periodo di oscillazione viene suggerito di misurare la durata di più oscillazioni, per esempio 10. - In generale, si suggerisce di ripetere più volte le singole misure (per esempio 10 volte quelle dell’allungamento a parita’ di massa “appesa”) per ottenere una stima sia del valore atteso che della deviazione standard della particolare grandezza in misura. Î < l > , σ (l) 5 Apparato sperimentale a disposizione [1/2] Una massa m è appesa ad una molla di costante elastica K appesa a sua volta ad un supporto. - In condizioni di equilibrio, equilibrio la molla risultera’ allungata rispetto alla sua posizione di equilibrio in assenza di pesi. - Spostando lievemente il peso dalla posizione di equilibrio lungo la verticale, verticale iniziera’ un moto di “piccole oscillazioni” intorno alla posizione di equilibrio. 6 Apparato sperimentale a disposizione [2/2] La distanza finita tra scala graduata e parte mobile (“porta piattelli”) … Î pericolo di errore sistematico di parallasse! 7 (“orizzontale”) 8 Giustificazione dimensionale della legge relativa al periodo di oscillazione T (M , K ) = ? F b a M LT [T ] = [ M ] [ K ] = [ M ] [ ] = [ M ] [ L L a +b 0 − 2b [T ] = [ M ] [ L] [T ] a b [L] 0 = 0 [M] 0 = a + b [T] 1 = - 2 b [T] = a Îb=-1/2 [M]1/2 −2 [k]-1/2 b ] Î a = - b = + 1/2 Î T ∼ √(M/K) 9 STATICAMENTE: allungamento [1/3] 10 STATICAMENTE: allungamento [2/3] g 11 STATICAMENTE: allungamento [3/3] l = l0 + (g / K) m y = a + b x Termine noto a , σ(a) Î l0 , σ(l0) b , σ(b) Î K , σ(k) Slope σ2(g/k) = (d (g/K) / dK)2 σ2(k) = (g2 / k4) σ2(k) Î σ(k) = (K2 / g) σ(g/k) 12 DINAMICAMENTE: oscillazione [1/2] 13 DINAMICAMENTE: oscillazione [2/2] y=bx+a 14 OSSERVAZIONE: Qualità dei due tipi di determinazioni delle due migliori rette (“best fit”). - N = 10 piattelli in totale. - Eliminazione dei primi 2 punti in entrambi i grafici (“statico” e “dinamico”). - Calcolo della deviazione standard del fit (σfit). - Test statistico sulla qualità del fit fatta sulla distribuzione dei residui del fit (Test del χ2). 15 Attenzione: Attenzione Quando si ripetono le misure evitare di cadere nella trappola di fare delle semplici letture ripetute! ripetute 16 Numerologia: ordini di grandezza … vanno eliminate le prime due misure con solo 1 o 2 piattelli attaccati alla molla. 17 18 “MEDIA PESATA tra Ks e Kd” 19 Determinazione dell’accelerazione di gravità: “g” - Allungamento: Allungamento migliore retta Î slope1 = (g / k) ± σ(slope1) - Oscillazione: Oscillazione migliore retta Î slope2 = (4 π2 / k) ± σ(slope2) g ( ) slope1 g slope1 2 K = = ⇒ g = (4π )( ) 2 2 4π slope2 4π slope2 ( ) K σ (g) σ ( slope1) 2 σ ( slope2) 2 ... ( )= ( ) +( ) g slope1 slope2 20 [1/2] 2 21 [2/2] 22