Guida alla SEPA Single Euro Payments Area
Ver. 3.2 del 10 ottobre 2013
1
Agenda
Introduzione alla SEPA e alla
PSD
End Date – 1/2/2014
SCT - Funzionamento
SDD - Funzionamento
Migrazione R.I.D. a SDD
2
Area SEPA - Single Euro Payments Area
L'area unica dei pagamenti in euro nasce nel 2008 su iniziativa
della Commissione Europea, con l’obiettivo di sviluppare un
mercato “domestico europeo” e oggi comprende 33 Paesi:
17 sono Paesi U.E. che adottano l’euro: (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo,
Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovacchia, Slovenia,
Cipro, Malta, Estonia).
11 sono Paesi U.E. che non adottano l’euro all'interno e tuttavia effettuano pagamenti
in euro: (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica
Ceca, Bulgaria, Romania, Croazia).
5 sono Paesi dell'EFTA (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein , Principato di Monaco) .
3
PSD - Payment Services Directive
è la Direttiva UE del 2007, recepita nel 2010 in Italia da specifico
decreto DLGS 11/2010, che uniforma le norme giuridiche relative
ai servizi di incasso e pagamento per tutti i Paesi UE, al fine di
facilitare i consumatori e le Aziende; essa definisce:
•
•
•
•
•
regole
standard
obblighi
tutele
trasparenza
La Direttiva ha introdotto la classificazione della clientela in:
Consumatori (persone fisiche)
Consumatori-Microimpresa (fatturato annuo o totale di
bilancio inferiore o uguale a 2 mln. di Euro e numero di
dipendenti inferiore a 10)
Non consumatori
4
Sistemi di pagamento SEPA
SCT – SEPA CREDIT TRANSFER – dal 2/2008
Sostituirà i bonifici italia (ordini permanenti inclusi)
Le principali caratteristiche sono:
• l’accredito dell’importo per intero ovvero senza diminuzioni per addebito di
commissioni;
• l ‘identificazione del beneficiario è il codice IBAN;
• l’impossibilità di specificare una data valuta per il beneficiario o una valuta
antergata;
• nessun limite di importo;
• disponibilità al massimo di 140 caratteri per la causale del pagamento.
SDD – SEPA DIRECT DEBIT – dal 11/2009
Sostituirà i R.I.D. – Rapporti Interbancari Diretti
Le principali caratteristiche sono:
• scambio Mandato tra Creditore e Debitore
• incasso unico o ricorrente
MONETICA
Carte di pagamento: Debito, Credito, Prepagate, Aziendali
• P.O.S. – Point of Sale
• E-commerce (unico servizio che lancia la vostra
Azienda a livello internazionale)
5
Agenda
Introduzione alla SEPA e alla
PSD
End Date – 1/2/2014
SCT - Funzionamento
SDD - Funzionamento
Migrazione R.I.D. a SDD
6
End Date
L 94/22
IT
1/2
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
30.3.2012
REGOLAMENTO (UE) N. 260/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 14 marzo 2012
1 febbraio 2014
L’Europa adotta gli strumenti di pagamento SEPA
(Raggiungibilità completa entro il 31 ottobre 2016)
I servizi di pagamento domestici saranno dismessi e sostituiti dagli
equivalenti servizi di pagamento paneuropei.
Il processo è irreversibile.
Le Banche, le Aziende e i privati di tutti gli Stati aderenti alla SEPA
saranno interessati al cambiamento e dovranno modificare i loro
comportamenti. Nelle relazioni commerciali utilizzeranno i pagamenti
SEPA; per questa ragione è indispensabile conoscere il loro
funzionamento.
Grossa opportunità per le Aziende che con la semplificazione
della contabilità avranno minori costi: per esempio gli SDD
potranno sostituire le Lastschriften (Germania), le LCR (Francia), le
IEF (Spagna) e i R.I.D. (Italia).
7
End Date
2/2
Bonifici Italia
Sepa Credit Transfer - SCT
R.I.D.
Sepa Direct Debit - SDD
XML ISO 20022 - Nuovi standard di colloquio tra Azienda e Banche. Le
specifiche tecniche sono pubblicate sul sito: http://www.cbi-org.eu/
IBAN – identificativo unico del conto di pagamento.
TERMINI CODICE BIC – (Bank Identifier Code) non più necessario da:
1/2/2014 – Italia
1/2/2016 – altri Stati SEPA
SERVIZIO DI CONVERSIONE - Le Aziende che impartiscono gli ordini
mediante flussi telematici potranno usufruire dei servizi di conversione
messi a disposizione delle Banche, fino al 1 febbraio 2016 utilizzando le
specifiche tecniche opportunamente aggiornate:
•
Bonifici:
– Record 16 – IBAN Ordinante
•
R.I.D. :
– Record 16 – inserimento Creditor Identifier
– Record 17 – IBAN Debitore – tipo sequenza (one-off – first
– recurrent – last) – data sottoscrizione Mandato
8
Servizi di pagamento fuori ambito SEPA
Sono esclusi dalla SEPA i seguenti servizi:
RI.BA. – Ricevute Bancarie
M.AV. – Mediante Avviso
RAV – Riscossione Mediante Avviso
BOLLETTINI BANCARI “FRECCIA”
BOLLETTINI POSTALI
F24 E F23
B.I.R. – Bonifici Importo Rilevante – bonifici urgenti nazionali
BOE – Bonifici Esteri di importo rilevante / urgenti per e da Paesi
aderenti a Target 2.
ASSEGNI
CAMBIALI
R.I.D. FINANZIARI
- es. versamento quote di fondi d’investimento
(fino al 1/2/16).
R.I.D. IMPORTO FISSO (fino al 1/2/16).
SAN MARINO: al momento non ha ancora aderito alla SEPA. Se non
aderirà alla SEPA entro il 1/2/14 non sarà più possibile utilizzare gli strumenti
di pagamento SEPA .
9
Agenda
Introduzione alla SEPA e alla
PSD
End Date – 1/2/2014
SCT - Funzionamento
SDD - Funzionamento
Migrazione R.I.D. a SDD
10
Il servizio SCT
1/3
Il servizio SCT al pari dei bonifici consente il trasferimento di somme di denaro in
Euro dall’ordinante al beneficiario.
IBAN: obbligatorio indicare il codice IBAN del beneficiario.
BIC:
dal 1/2/14 non richiesto per gli SCT in Italia
dal 1/2/16 non richiesto per gli SCT trasfrontalieri
IMPORTO: non ci sono limitazioni – precedentemente era € 50.000,00
BIR: continuano ad essere utilizzati per gestire operazioni domestiche di importo
elevato o per gestire operazioni che richiedono tempistiche di esecuzione
particolarmente stringenti (bonifici urgenti). Poiché il servizio SCT non ha limiti di
importo la Banca dell’Ordinante può decidere se effettuare un BIR o un SCT.
CAUSALI: sono dismessi i codici delle causali ABI – alcuni codici possono
essere trascodificati in:
• 27 (accredito per emolumenti), modificato in:
SALA – Salary Payment
PENS – Pension Payment
• 79 (giroconto) modificato in INTC – Intra Company Payment
• ZH (rimborso titoli e/o fondi comuni) modificato in SECU –
Securities
• ZX (oneri deducibili o detrazioni d’imposta) viene mantenuta la
stessa codifica ZX
La descrizione (remittance information) può avere massimo 140 caratteri non
strutturata oppure strutturata:
a) EACT – European Association of Corporate Treasures
b) ISO 11649
11
Il servizio SCT
2/3
TEMPI DI ESECUZIONE:
• verso beneficiario stessa banca: D+0
• verso beneficiario altra banca allo sportello: D+2
• verso beneficiario altra banca da canali telematici (internet banking,
internet corporate banking, phone banking e ATM): D+1
• disposizioni urgenti (Same Day ): D+0
CONTO TERZI:
• è possibile tramite il servizio SCT pagare per conto di una terza persona
non intestataria del conto di addebito; in questo caso nel messaggio di
pagamento è necessario inserire sia le generalità dell’ordinante effettivo
che quelle del titolare del conto.
CRO – Codice Riferimento Operazione:
Il CRO dell’SCT può avere una lunghezza massima di 35 caratteri.
Per quanto attiene la lunghezza del CRO dei bonifici SCT è:
• 16 caratteri se SCT è veicolato verso banche estere
• 30 caratteri se SCT è veicolato verso banche italiane
Per i bonifici SCT accreditati e provenienti da altre Banche SEPA il CRO
può avere diverse lunghezze, a scelta di ogni Banca.
C.B.I. – CORPORATE BANKING INTERBANCARIO - MULTIBANCA:
• ESITO
ORDINANTE:
deve
essere
espressamente
richiesto
dall’Ordinante nel messaggio CBI.
• ESITO BENEFICIARIO: deve essere espressamente richiesto
dall’Ordinante nel messaggio CBI ed è valido solo per i beneficiari
aderenti al CBI infatti occorre indicare il CUC – Codice Univoco CBI.
SERVIZIO DI CONVERSIONE:
Le Banche metteranno a disposizione tale servizio fino al 1/2/2016 .
12
Il servizio SCT
3/3
RIFIUTO (Reject):
• La Banca dell’Ordinante può non accettare la disposizione di pagamento
prima della data di regolamento per es. per mancanza di dati essenziali.
STORNO (Return):
• La Banca del Beneficiario deve effettuarlo entro 3 gg lavorativi dalla
data di regolamento e prevede i seguenti motivi:
– Conto bloccato
– Conto chiuso
– IBAN invalido o numero conto inesistente
– BIC non corretto
– Beneficiario defunto
– Richiesta del beneficiario
– SCT vietato su tipo conto (es. conto di deposito)
– Pagamento duplicato
– Formato invalido del file di comunicazione
– Campo causale non valorizzato
RICHIAMO (Recall):
• L’Ordinante può richiamare, tramite la propria Banca, un SCT entro 10 gg
lavorativi dall’esecuzione per i seguenti motivi:
– Bonifico doppio
– Errore tecnico
– Pagamento fraudolento
• La Banca del Beneficiario entro 10 giorni deve inviare un messaggio di
accettazione o rifiuto della richiesta.
In caso di accettazione la Banca verifica:
– La presenza di fondi sufficienti nel conto
– L’assenza di un precedente storno dell’operazione
– Gli accordi contrattuali con il titolare del conto per la preventiva
richiesta di autorizzazione.
• La Banca del Beneficiario può chiedere commissioni per l’attività svolta.
13
Agenda
Introduzione alla SEPA e alla
PSD
End Date – 1/2/2014
SCT - Funzionamento
SDD - Funzionamento
Migrazione R.I.D. a SDD
14
Il servizio SDD
Il servizio SDD consente al Creditore di inviare disposizioni di
incasso singole (one-off) o ricorrenti (first – recurrent - last)
in euro a valere su conti di debitori, a condizione che entrambi
i soggetti dispongano di un conto corrente presso una Banca
operante nella Single Euro Payments Area (*) aderente allo
schema SDD.
Presupposto del servizio è la sottoscrizione da parte del
Debitore dell’autorizzazione all’addebito in conto (Mandato),
da effettuare direttamente ed esclusivamente con il Creditore
il quale ha la responsabilità di raccogliere e conservare il
Mandato per tutta la durata del rapporto con il Debitore, senza
che le Banche ne abbiano traccia e ne detengano la gestione.
(*) SEPA: Single Euro Payments Area. L’area unica dei pagamenti in euro è
l’insieme dei Paesi aderenti al processo di integrazione dei servizi di pagamento in
euro secondo regole e standard definiti dai Rulebook emanati dall’EPC (European
Payments Council).
15
Tipi di SDD
SDD - CORE
Utilizzabile indistintamente nei confronti di qualsiasi tipo di
debitori:
• consumatori
• consumatori-microimpresa (fatturato annuo o totale
di bilancio inferiore o uguale a 2 mln. di Euro e
numero di dipendenti inferiore a 10)
• non consumatori
SDD - B2B
Riservato esclusivamente alle Aziende che hanno solo
debitori:
• consumatori-microimpresa
• non consumatori
La classificazione della clientela è
dall’anagrafe della Banca del Debitore.
quella
che
risulta
In caso di rapporti tra aziende (B2B) è necessario verificare
preventivamente la classificazione corretta per evitare storni
tecnici.
16
Esempio Mandato SDD Core
Informazioni obbligatorie:
• Denominazione SEPA Direct
Debit Mandate
• Riferimento univoco del
mandato (deve essere unico
in combinazione con il codice
identificativo
del
Creditore
senza il business code)
• Identificativo del Creditore
• Nominativo del Creditore
• Indirizzo, Cap, Città del
Creditore
• Testo dell’autorizzazione
all’addebito
• Nome del Debitore
• Indirizzo, Cap, Città del
Debitore
• Codice SWIFT BIC
• IBAN (necessario rispetto al
R.I.D.)
• Tipo incasso (one-off – first –
recurrent – last)
• Luogo, data e firma del
Debitore
In rosso i dati obbligatori da
compilare a cura del Creditore
In blu i dati facoltativi da
compilare a cura del Creditore
17
Il Mandato è standardizzato nel
contenuto ma non nel layout.
Esempio Mandato SDD B2B
Informazioni obbligatorie:
• Denominazione SEPA
Business to Business Direct
Debit Mandate
• Riferimento univoco del
mandato (deve essere unico
in combinazione con il codice
identificativo
del
Creditore
senza il business code)
• Identificativo del Creditore
• Nominativo del Creditore
• Indirizzo, Cap, Città del
Creditore
• Testo dell’autorizzazione
all’addebito
• Nome del Debitore
• Indirizzo, Cap, Città del
Debitore
• Codice SWIFT BIC
• IBAN (necessario rispetto al
R.I.D.)
• Tipo incasso (one-off – first –
recurrent – last)
• Luogo, data e firma del
Debitore
In rosso i dati obbligatori da
compilare a cura del Creditore
In blu i dati facoltativi da
compilare a cura del Creditore
18
Il Mandato è standardizzato nel
contenuto ma non nel layout.
SDD – operatività del Debitore
1/2
Sottoscrivere il contratto: Il Debitore, in occasione dell’apertura del conto
corrente, o successivamente, deve sottoscrivere il contratto SDD con la propria
Banca specificando eventuali clausole limitative:
•
SDD Core:
il Debitore può scegliere tra le seguenti opzioni:
– Non accetta alcun addebito - la Banca rifiuta ogni richiesta di
addebito SDD pervenuta
– Accetta qualsiasi addebito - la Banca accetta qualsiasi richiesta di
addebito SDD Core senza effettuare nessun controllo ulteriore
– Accetta addebiti disposti da determinati beneficiari (White List)
– la Banca accetta solo richieste di addebito provenienti dal Creditore
indicato, senza effettuare ulteriori controlli
– Accetta addebiti relativi ad uno specifico mandato - la Banca
accetta solo richieste di addebito relative allo specifico Mandato
indicato dal Debitore
– Rifiuta addebiti disposti da determinati beneficiari e/o
determinati mandati (Black List) - la Banca rifiuta solo richieste di
addebito provenienti dal Creditore indicato o relative al Mandato
indicato dal Debitore
– Indicare un importo massimo di addebito - la Banca rifiuta gli
addebiti con importo superiore
•
SDD B2B
il Debitore può scegliere tra le seguenti opzioni:
– Non accetta alcun addebito
– Accetta addebiti disposti da determinati beneficiari e relativi
mandati attraverso la segnalazione obbligatoria alla propria Banca
degli identificativi dei beneficiari e dei Mandati (Obbligo in capo al
Debitore)
19
SDD – operatività del Debitore
2/2
Addebito e commissioni:
Gli SDD sono addebitate nella data di scadenza (D) a meno di
impossibilità (conto bloccato, mancanza fondi, diniego).
Le commissioni sono applicate secondo gli accordi con la Banca.
Revocare il singolo addebito (Refusal):
Il Debitore di un SDD Core o B2B può richiedere alla propria Banca la
revoca del singolo addebito entro il giorno precedente la scadenza (D-1)
Richiedere il rimborso per operazioni autorizzate (Refund):
Il Debitore (consumatore, non consumatore o micro-impresa) del
servizio SDD Core entro 8 settimane dalla data di addebito può
richiedere lo storno dell’addebito alla propria Banca.
Per il servizio SDD B2B non è prevista (esclusa) tale facoltà.
Richiedere il rimborso per operazioni NON autorizzate:
Il Debitore, a prescindere dalla classificazione, entro 13 mesi dalla
data di addebito ha diritto di chiedere il rimborso di un addebito:
• SDD CORE - non autorizzato
• SDD B2B - (incasso SDD duplicato o errato).
Richiedere la variazione della classificazione della clientela:
La normativa PSD prevede la revoca automatica dei mandati SDD B2B
eventualmente sottoscritti dal Debitore. La Banca provvede ad inviare
una comunicazione che riepiloga i mandati SDD B2B revocati
automaticamente a seguito della variazione della classificazione.
20
Come attivare il servizio incasso SDD
Per attivare il servizio SDD l’Azienda deve sottoscrivere il contratto SDD - INCASSI
COMMERCIALI (Core e/o B2B) con la Banca ed indicare il rapporto di conto
corrente sul quale regolare accrediti ed addebiti (in caso di storni o insoluti del
debitore).
Nello stesso contratto è presente il “Codice identificativo azienda” (Creditor
Identifier - max 35 crts) che è necessario indicare nei Mandati e negli incassi SDD.
Per l’Italia la lunghezza del codice è di 23 caratteri secondo questa struttura:
Posizioni 1-2 = il codice ISO del paese, per Italia IT
Posizioni 3-4 = check digit calcolato secondo ISO 7064 Mod 97-10.
Posizioni 5-7 = Business Code del Creditore, o se non usato con ZZZ
Posizioni 8-23 = Codice Fiscale/P. IVA (con 0 riempitivi a sinistra)
Esempio di calcolo del Creditor Identifier:
• IT59ZZZ 0000096897870158
• Prendere la Partita IVA + codice paese + 00 in fondo: 0000096897870158 IT 00
• Si sostituiscono le lettere (IT valgono 18 e 29) con i numeri secondo la seguente tabella :
A = 10 - B = 11 - C = 12 - D = 13 - E = 14 - F = 15 - G = 16 - H = 17 - I = 18 - J = 19 - K = 20 L = 21 - M = 22 - N = 23 - O = 24 - P = 25 - Q = 26 - R = 27 - S = 28 - T = 29 - U = 30 - V = 31 W = 32 - X = 33 - Y = 34 - Z = 35
e si ottiene 0000096897870158 18 29 00
• Il numero risultante si divide per 97 = 998947115032813,40206185567010309
• Prendere la parte intera della divisione 998947115032813 e si moltiplica per 97 =
96897870158182861
• Prendere il numero iniziale 00000968978701581829 00 e sottrarre il numero ottenuto nel passo
precedente 96897870158182861 = 39
• Da 98 si sottrae il risultato ottenuto al punto precedente 98 – 39 = 59
• 59 è il check digit (che infatti corrisponde a quello dell’esempio)
21
SDD – operatività del Creditore
1/5
Gestire il Mandato:
Il Creditore ha la responsabilità di raccogliere il mandato all’addebito sottoscritto dal
Debitore, assicurarsi che sia completo e corretto per quanto riguarda le informazioni
obbligatorie da fornire e conservare il mandato stesso.
•
Modello Mandato SDD CORE
•
Modello Mandato SDD B2B
Informazioni obbligatorie:
• Denominazione SEPA Direct Debit Mandate ( + Business-to-Business)
(deve essere unico in
• Riferimento univoco del mandato
combinazione con il codice identificativo del Creditore senza il business
code)
• Identificativo del Creditore
• Nominativo del Creditore
• Indirizzo, Cap, Città del Creditore
• Testo dell’autorizzazione all’addebito
• Nome del Debitore
• Indirizzo, Cap, Città del Debitore
• SWIFT BIC
• IBAN (necessario rispetto al R.I.D.)
• Tipo incasso (one-off – first – recurrent – last)
• Luogo, data e firma del Debitore
Validità del mandato (obbligo in capo al Creditore):
Se il Creditore non presenta alcun incasso per un periodo di 36 mesi dalla data
dell’ultimo addebito deve cancellare il Mandato e non può più presentare ulteriori
incassi SDD. Deve necessariamente raccogliere un nuovo Mandato se vuole
richiedere un incasso SDD.
Archiviazione del Mandato (obbligo in capo al Creditore):
Il Creditore è responsabile dell’archiviazione del Mandato e delle successive
modifiche e deve essere conservato nel rispetto dei termini di legge anche dopo la
sua cessazione.
Revoche dei Mandati:
Il Debitore può revocare il Mandato precedentemente sottoscritto.
22
SDD – operatività del Creditore
2/5
Come si conferisce il Mandato SEPA (B2B):
N.B. : Lo schema non ha indicato un iter specifico lasciando libertà
di accordo tra Azienda e Banca
1.
il Creditore invia ai Debitore tre Mandati SEPA precompilati (uno per
il Debitore, uno per la Banca del Debitore e uno per il Creditore).
2.
Il Debitore completa tutti e tre i Mandati SEPA nelle parti mancanti
ed inserisce anche la data e il luogo di sottoscrizione e li sottoscrive.
3.
Il Debitore trattiene per il suo archivio un Mandato SEPA (originale
per il Debitore).
4.
Il Debitore si reca nella sua Banca con gli altri due Mandati SEPA.
5.
La Banca del Debitore:
• trattiene uno dei Mandati SEPA sottoscritto dal Debitore
(originale per Banca)
• registra nei propri archivi il Mandato
• timbra per ricevuta il Mandato per il Creditore e lo riconsegna al
Debitore.
6.
Il Mandato timbrato dalla Banca deve essere spedito all’indirizzo del
Creditore.
7.
Il Creditore ricevuto il Mandato effettua le verifiche e lo archivia in un
luogo sicuro per eventuali necessità future.
23
SDD – operatività del Creditore
3/5
Avvisare il Debitore:
il Creditore deve avvisare il Debitore almeno 14 giorni di calendario
prima della data di scadenza dell’addebito, oppure nei diversi
termini temporali concordati con il Debitore stesso, comunicandogli la
data di scadenza e l’importo dell’addebito.
Presentare le richieste di incasso:
il Creditore deve inviare le richieste di incasso alla propria Banca
utilizzando i canali attivati entro i tempi previsti:
Tipologia schema
SDD CORE
1° collocamento
D – 10 (sportello)
(first / one-off)
D – 7 (telematico)
Collocamenti successivi
D – 7 (sportello)
(recurrent / last)
SDD B2B
D – 6 (sportello)
D – 3 (telematico)
D – 4 (telematico)
La descrizione della causale può avere massimo 140 caratteri (non
strutturato).
Nel caso in cui il Creditore non presenti alla Banca le disposizioni nei
tempi sopra indicati o comunque nel caso in cui le disposizioni
contengano date di scadenza che non è possibile rispettare, la
Banca provvede a spostare la data di scadenza alla prima data utile
successiva, salvo diversa indicazione del Creditore.
24
SDD – operatività del Creditore
4/5
Gestire le disposizioni di incasso rifiutate:
La Banca del Creditore può rifiutare le disposizioni di incasso nei seguenti
casi:
• Non raggiungibilità della Banca del Debitore;
• Disposizioni
incomplete o formalmente non corrette (es.
mancanza IBAN/BIC, mancanza di altri dati essenziali);
• Disposizioni scadute, qualora il Creditore non abbia autorizzato la
sua Banca a posticiparne la scadenza.
Gestire gli eventuali storni (Reject):
Gli incassi SDD per i quali viene rilevata, una situazione non corretta
vengono automaticamente stornati dalla Banca del Debitore, con le relative
causali di storno:
•
SDD CORE: entro 5 giorni lavorativi dalla scadenza.
•
SDD B2B: entro 2 giorni lavorativi dalla scadenza.
Rientrano tra gli storni le seguenti casistiche:
• Conto corrente estinto;
• Conto corrente non trovato;
• Conto corrente errato (IBAN filiale inesistente);
• Informazioni del Mandato del Debitore mancanti o errate;
• Operazione non consentita sul conto corrente (ad es. il Debitore ha
espressamente dichiarato di non volere addebiti da quel determinato
Creditore o relativamente ad un determinato Mandato);
• Addebito SDD B2B disposto a valere sul conto corrente di un Debitore
classificato come “Consumatore”.
25
SDD – operatività del Creditore
5/5
Gestire gli insoluti (Return):
Gli incassi insoluti vengono addebitati al Creditore entro:
SDD CORE:
Data scadenza D+3 su filiali Banca e D+6 su altre Banche
SDD B2B:
Data scadenza D+2 se su filiali Banca e D+3 su altre Banche
Accredito e commissioni:
L’accredito avviene nella data di scadenza della disposizione con pari
valuta di accredito. Se la data di scadenza cade in un giorno festivo si
considera come data di scadenza il primo giorno lavorativo
successivo.
Le commissioni sono applicate secondo gli accordi con la Banca.
Richiamo:
il Creditore può richiamare un incasso entro 7 giorni precedenti alla
data di scadenza (D–7) sottoscrivendo il modello 21367 “Richiesta
revoca beneficiario”.
Proroga:
Il Creditore può richiedere alla Banca la proroga della data di
scadenza delle disposizioni già presentate ma non ancora inviate
nell’interbancario. La proroga della scadenza è permessa fino a 7
giorni precedenti alla data di scadenza (D–7) sottoscrivendo il
modello 21369 “Richiesta proroga creditore”.
Rimborso (Reversal):
Il Creditore, a fronte di un errato addebito, entro 5 giorni lavorativi
dall’addebito può rimborsare totalmente il Debitore.
26
Procedura ricerca per la determinazione di operazioni errate
SDD – B2B
Premessa: La Banca del Debitore deve confrontare le informazioni presenti nei
Mandati ricevuti dal Debitore con quelle presenti negli incassi.
Casi eccezionali di attivazione della procedura:
• azione fraudolenta del Creditore o dei suoi dipendenti
• comportamento errato del Creditore o dei suoi dipendenti
• errori materiali del Creditore o dei suoi dipendenti
• qualsiasi azione erronea del Creditore o dei suoi dipendenti
• incasso duplicato
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Il Debitore richiede il rimborso (max 13 mesi)
La Banca del Debitore attiva la procedura di richiesta (4 gg lav.)
La Banca del Creditore effettua le ricerche:
•
senza contattare il Creditore (3 gg lav.)
•
coinvolgendo il Creditore (10 gg lav)
Se contattato il Creditore effettua le ricerche (7 gg lav)
La Banca del Debitore riceve la risposta entro 20 giorni lavorativi con la:
•
proposta di risoluzione della richiesta di rimborso
•
informazioni che dimostrano la corretta esecuzione dell’incasso
E’ facoltà della Banca del Debitore contattare SMC –
Scheme
Management Committee se:
•
la Banca del Creditore non ha risposto entro 20 gg lav.
•
le informazioni sono insufficienti
Se il Creditore non concorda può gestire la controversia al di fuori dello
schema SEPA
27
Procedura rimborso per Mandato non autorizzato 1/2
SDD – CORE
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Il Debitore richiede il rimborso
La Banca del Debitore accetta o rifiuta la richiesta di rimborso e richiede copia
del Mandato alla Banca del Creditore
La Banca del Creditore gira la richiesta al Creditore
Il Creditore esegue le ricerche e risponde alla richiesta
La Banca del Creditore gira le informazioni alla Banca del Debitore
La Banca del Debitore decide in merito al reclamo e, se necessario, chiede il
rimborso
La Banca del Creditore addebita l’importo del rimborso nel conto del Creditore
Il Creditore può aprire una disputa col Debitore
Casi previsti:
1) La Banca del Debitore deve confrontare il Mandato ricevuto e tutti gli altri
documenti relativi alle modifiche del Mandato con i dati presenti nell’incasso:
•
Codice identificativo dello schema
•
Codice mandato
•
Identificativo del Creditore
•
Nome Creditore
•
IBAN Debitore
•
Nome Debitore
•
BIC Banca del Debitore
•
Tipo transazione (one-off o ricorrente)
•
Data sottoscrizione del Mandato
•
Firma del Mandato
2) Validità del mandato al momento dell’addebito – non cancellato dal Debitore o
dal Creditore
3) Mandato modificato da una delle parti.
4) Il Mandato non deve essere scaduto – ANNULLAMENTO se nessun addebito
per 36 mesi (obbligo in capo al Creditore)
28
Procedura rimborso per mandato non autorizzato 2/2
SDD – CORE
Il Creditore entro 7 giorni lavorativi può:
•
accettare la richiesta di rimborso
•
contestare il reclamo per il caso 1) e 2) inviando copia del
Mandato
•
contestare il reclamo per il caso 3) e 4) fornendo alla propria
Banca informazioni aggiuntive
La Banca del Debitore entro 4 giorni lavorativi deve decidere se accettare
o meno la richiesta di rimborso per Mandato non autorizzato:
a) accetta se il Creditore acconsente al rimborso
b) accetta dopo il confronto previsto per il caso 1) – confronto
informazioni Mandato con quelle dell’incasso
c) rifiuta il reclamo - DECISIONE DEFINITIVA.
d) la Banca del Debitore non riceve alcuna risposta. Dopo 30 gg di
calendario decide sulla base delle evidenze presentate dal Debitore
e) la Banca del Debitore, dopo le verifiche, non da seguito al reclamo e
informa il Debitore fornendo allo stesso tutti gli elementi di prova
ricevuti dal Creditore
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SEDA (Sepa Electronic Database Alignement)
La nuova funzione è facoltativa e si attiva con la sottoscrizione di apposito contratto con
la Banca di Allineamento, (obbligatoria per le Banche ITALIANE in qualità di Banca del
Debitore) si integrerà al SEPA Direct Debit (sotto forma di AOS - Additional Optional
Services - di comunità valido solo per le Banche aderenti al SEDA) consentendo –
parimenti alla attuale funzione RID – l’allineamento elettronico archivi preventivo tra
Creditore e Banca domiciliataria:
• Richiesta di domiciliazione di un nuovo Mandato ;
• Richiesta di modifica del Mandato;
• Segnalazione di cancellazione del Mandato;
• Risposta alla richiesta di allineamento, modifica e cancellazione del
Mandato.
Il servizio prevede due modalità di adesione:
SEDAC (base) = Richieste ad iniziativa del Creditore/Beneficiario - obbligatoria per
le Banche italiane in qualità di Banca del Debitore
SEDAD (avanzato) = Richieste ad iniziativa della Banca del Debitore - facoltativa
per le Banche italiane
Le specifiche tecniche - con decorrenza 14/10/13 – sono disponibili sul sito
http://www.cbi-org.eu/
CODICE FISCALE sottoscrittore del Mandato - OBBLIGATORIO
N.B. Utilizzare i modelli dei Mandati proposti dall’ABI.
CONDIZIONI SEDA: Il Creditore deve corrispondere una commissione a tutte le
Banche dei propri Debitori ed è calcolata applicando la commissione unitaria,
stabilita da ciascuna Banca, per il numero dei mandati attivi nel trimestre di
fatturazione (v. tabella presente sul sito: http://www.sepaitalia.eu). E’ possibile
derogare tale condizione con accordi bilaterali Creditore / Banca. L’addebito viene
effettuato nel conto del Creditore con un SDD. Il Creditore inoltre deve
corrispondere le commissioni all’unica Banca di allineamento.
CAMBIO CONTO: Il servizio SEDA NON prevede la trasferibilità dei Mandati
attivi su un conto presso altra Banca. In caso di cambio Banca, il Debitore deve
comunicare e sottoscrivere un nuovo Mandato – ADEGUARE IL CONTRATTO
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Agenda
Introduzione alla SEPA e alla
PSD
End Date – 1/2/2014
SCT - Funzionamento
SDD - Funzionamento
Migrazione R.I.D. a SDD
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SDD – migrazione servizio RID
- iter operativo
Validità autorizzazione RID:
L'autorizzazione R.I.D. sottoscritta dal Debitore vale anche per l'addebito diretto SEPA e dovrà
essere conservata anche in futuro.
• dal 1/9/13 le Banche non accetteranno più gli incassi RID con scadenza successiva al 1/2/14.
• controllare che le “coordinate d’azienda“ non abbiano caratteri speciali (es. @) negli SDD
sono utilizzati solo caratteri latini. In caso affermativo modificare il valore ed inviare un
messaggio di Allineamento Archivi RID 90440.
Avvisare i Debitori:
Almeno 30 giorni prima del passaggio al SDD e comunque entro il 31/12/2013 dando la
possibilità al debitore di non accettare la nuova forma di pagamento.
Aggiornare le coordinate IBAN del debitore :
Per l'addebito diretto SEPA, l'IBAN è un codice necessario per poter effettuare il pagamento e
per questo motivo è molto importante, che ogni variazione di coordinate IBAN venga
comunicata dal debitore. Per aggiornare le coordinate IBAN utilizzare il servizio Allineamento
archivi RID messaggio 91211.
Utilizzare il modello del Mandato appropriato:
Mandato Core: se l’azienda creditrice presentava RID Ordinari.
Mandato B2B: se l’azienda creditrice presentava RID Veloci.
Inserire le “coordinate d’azienda” come riferimento del Mandato :
Nella prima presentazione dell’addebito diretto SEPA deve essere indicato nel campo
"Riferimento mandato" il codice utente dell’autorizzazione R.I.D. (codice SIA, tipo codice e
numero utente) allineandolo a sinistra oppure a destra con blank.
N.B. Le clausole limitative presenti nelle autorizzazioni R.I.D. non sono più valide per gli
addebiti diretti SEPA (primo/ultimo pagamento, numero massimo e importo massimo
pagamenti)
Aggiornare, se necessario, i contratti con la clientela - per esempio:
•
•
•
Introdurre la nuova modalità di pagamento tramite SDD
Impegno del Debitore a comunicare eventuali cambi di IBAN
Inserire modalità (e-mail, portale, SMS) e tempi (meno di 14 giorni) per avvisare i Debitori
Adeguare i sistemi informativi / gestionali (ERP):
I sistemi informativi / gestionali devono essere adeguati alle nuove specifiche tecniche XML
ISO 20022 per poter gestire le presentazioni degli addebiti diretti SEPA.
Addestrare il personale
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SDD – migrazione servizio RID
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Esempio di lettera per comunicare al Debitore il passaggio a SDD:
Logo Azienda
Luogo e data
Oggetto: sostituzione obbligatoria del servizio incasso R.I.D. - Rapporti Interbancari
Diretti con il servizio incasso europeo SDD - Sepa Direct Debit.
Gentile Cliente,
Il Regolamento (UE) N. 260/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 14 marzo 2012 ha previsto la sostituzione obbligatoria entro il 1 febbraio 2014 del
servizio di incasso R.I.D. – Rapporti Interbancari Diretti con il servizio di pagamento
europeo SDD – Sepa Direct Debit.
Inoltre, il Regolamento prevede che le autorizzazioni all’addebito R.I.D. rilasciate a favore
della nostra Azienda con data antecedente il 1° febbraio 2014 ri mangono valide anche
dopo tale data per la presentazione degli incassi SDD – Sepa Direct Debit.
Al fine di rispettare le norme europee introdotte e, nel contempo, mantenere le modalità
di pagamento attualmente in essere con i propri Clienti, la nostra Azienda la informa che
nei prossimi mesi procederà a porre in essere tutto quanto necessario a consentire la
sostituzione, senza soluzione di continuità, delle autorizzazioni all’addebito in conto R.I.D.
con i nuovi strumenti di pagamento conformi al Regolamento (UE) N. 260/2012.
Lei continuerà a ricevere l’addebito delle fatture della nostra Azienda sulle coordinate
IBAN sulle quali abbiamo effettuato gli addebiti fino ad ora rispettando quanto da Lei
sottoscritto nel modello di autorizzazione all’addebito R.I.D..
Per ulteriori informazioni sui nuovi strumenti di pagamento SEPA - Single Euro Payments
Area può rivolgersi alla propria Banca oppure visitare su internet le sezioni dedicate alla
SEPA dei siti della Banca d’Italia o dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana.
L’occasione ci è gradita per porgerle i nostri migliori saluti.
Logo Azienda
Firma
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SDD – migrazione servizio RID
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Aggiornare le coordinate IBAN del Debitore:
Tramite il servizio “Allineamento Elettronico Archivi RID” è possibile richiedere alla Banca
del Debitore le coordinate IBAN aggiornate:
Causale
Richiesta di autorizzazione all'addebito in conto per migrazione al SEPA Direct Debit - SDD
Flusso di andata
Flusso di risposta
Descrizione
Effettuata da
Causale
Descrizione
Effettuata da
Comunicazione informazioni deleghe per migrazioni al SEPA
Direct Debit
91211
Richiesta di
informazioni
per ciascuna
delega in
essere presso
la Banca
Domiciliataria
ai fini della
migrazione al
SEPA Direct
Debit
Cliente
91210
Nel caso di risposta positiva (causale ‘91210’), il messaggio si
compone obbligatoriamente dei record ‘12’, ‘30’,’ 40’ e ‘70’.
Questo
messaggio
contiene
tutti
i
dati
relativi
all’autorizzazione RID e in particolare:
• sottoscrittore
• intestatario del conto
• IBAN del Debitore
• la natura del conto del Debitore (posizione 100 del record
‘70’ - serve per stabilire se è possibile utilizzare il SDD Core o
B2B) che può assumere i valori:
•
”1” per i conti classificati nella categoria Consumatore;
• “2” per i conti classificati nella categoria ‘Non
consumatore’;
• “3” per i conti classificati nella categoria ‘Micro-impresa’.
Banca
Diniego alla
comunicazione informazioni deleghe per
migrazioni al SEPA Direct Debit
91211
Richiesta di
informazioni
per ciascuna
delega in
essere presso
la Banca
Domiciliataria
ai fini della
migrazione al
SEPA Direct
Debit
Cliente
91311
Nel caso di risposta negativa (causale ‘91311’), il messaggio
AEA è composto obbligatoriamente dai soli record ‘12’ e ‘70’.
A posizione 52 nel record ‘70’ sono riportati i codici di
motivazione che la Banca domiciliataria ha l’obbligo di
valorizzare per indicare al Creditore la causa del diniego alla
richiesta di allineamento:
• “18” autorizzazione revocata;
• “19” mancanza autorizzazione;
• “37” posizione trasferita nell’ambito del processo standard
interbancario;
• “38” posizione trasferita per cessione sportelli bilaterale tra
banche.
Per i codici di rifiuto “37” e “38” la Banca domiciliataria deve
valorizzare – obbligatoriamente nel caso della causale “38” e
facoltativamente del caso della causale “37” il codice ABI
della ‘banca domiciliataria nuova’, a partire dalla posizione 54
del record ‘70’ (nuovo campo “Banca Domiciliataria New” )
34
Banca
SDD – migrazione servizio RID
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Utilizzo “coordinate d’azienda” nel campo riferimento mandato:
Nella prima presentazione SDD l’Azienda creditrice deve utilizzare nel campo
“riferimento mandato” (non sono ammessi caratteri speciali):
• le vecchie “Coordinate d’Azienda” (codice SIA, tipo codice e numero utente)
es. 7E414 4 0123456789123456
Campo ISO
AT-21
Campo CBI 2.4.3
AT-20
2.4.2.1
“core” oppure
“b2b”
“first”
AT-02
2.12.3.1.1.1
codice identificativo
azienda
AT-01
2.13.5.1.1
codice SIA, tipo codice e numero utente
della delega RID - Esempio :
7E414 4 0123456789123456
• oppure assegnare una nuova codifica per il mandato ed inserire nel campo
“mandato originale” le vecchie “Coordinate d’Azienda”
AT-21
2.4.3
“first”
AT-20
2.4.2.1
AT-02
2.12.3.1.1.1
“core”
oppure “b2b”
codice identificativo
azienda
AT-24
2.13.5.1.4
Dettagli relativi
alla modifica
AT-01
2.13.5.1.1
AT-19
2.13.5.1.4.2
Nuovo codice
mandato
codice SIA, tipo codice e
numero utente della delega RID
La Banca domiciliataria a fronte della richiesta di incasso SDD:
• non eseguirà controlli sui dettagli del mandato (First – Recurrent)
• controllerà le coordinate IBAN del conto di addebito:
• se IBAN corretto – procederà con addebito nel conto indicato
• se IBAN diverso:
• per il primo pagamento addebiterà il conto corrente presente
negli archivi della Banca
• spedirà all’azienda creditrice un messaggio 90430 per
allineare le coordinate IBAN:
Variazione di coordinate
Flusso di andata
Causale
90430
Descrizione
Variazione delle coordinate bancarie del sottoscrittore
35
Effettuata da
Banca
Punti di Attenzione:
BONIFICI nuovi tracciati 1/7/2013:
A decorrere dal 1/7/2013 sono entrati in vigore i nuovi standard dei
tracciati dei bonifici
R.I.D. nuovi tracciati 1/7/2013:
A decorrere dal 1/7/2013 sono entrati in vigore i nuovi standard dei
tracciati dei RID
Allineamento Elettronico Archivi RID nuovi tracciati 14/10/2013:
L’adeguamento è stato necessario per consentire alle Banche italiane
(adesione facoltativa) di convertire le vecchie disposizioni nei nuovi
servizi SEPA (SCT – SDD – SEDA) fino al 1/2/2016.
Rendicontazione saldi e movimento di C/C:
A decorre dal 23/9/2013 le Banche potranno trasmettere su base
facoltativa le rendicontazioni in formato XML ISO 20022.
Bonifico Estero XML con esito verso ordinante:
Data decorrenza 4/11/2013.
Le specifiche tecniche sopra menzionate sono disponibili sul sito
dell’associazione per il Corporate Banking Interbancario:
http://www.cbi-org.eu/
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Grazie dell’attenzione
Vincenzo Mirra
Banca Monte dei Paschi di Siena
Area Territoriale Antonveneta
Reparto Specialisti Prodotto
Piazzetta Turati, 2 Padova – Italy
E-mail: [email protected]
ph: 049 6995061 mobile +39 335 8472660
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Guida alla SEPA - Single Euro Payments Area