Viale dei Colli, la strage dei cipressim Insetti e funghi, morti metà dei 100 alberi piantati a marzo. L'esperto: 15 giorni per salvare gli altri I piccoli cipressi su viale dei Colli che sono stati impiantati dopo che l'uragano di inizio marzo aveva abbattuto una cinquantina di arbusti secolari si sono già ammalati: «Bisogna intervenire entro una quindicina di giorni altrimenti la gran parte di queste piante è destinata a morire». A lanciare l'allarme è il professor Riziero Tiberi, ordinario di Entomologia Forestale al dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente dell'Università di Firenze. Lo specialista ha controllato lo stato di salute dei piccoli cipressi, che si presentano quasi completamente rinsecchiti. Dopo l'uragano di marzo sono stati impiantati un centinaio di giovani alberi, ma quasi la metà sarebbe già morta e gli altri sono destinati alla stessa tragica sorte se Palazzo Vecchio non interverrà in fretta: «Se si lasciano così abbandonati non si salveranno, bisogna agire in fretta» avverte il docente. Con la ricercatrice Tiziana Panzavolta ha fatto un primo sopralluogo, controllando una decine di piante e prelevando alcuni campioni che i patologi dell'Università di Firenze stanno ancora analizzando. Bisognerà aspettare alcuni giorni per avere la certezza di cosa sta uccidendo i giovani cipressi, ma la prima diagnosi del professore Tiberi non è certo rassicurante: «Sono piante che hanno sofferto tanto prima di arrivare a questo stadio spiega il professore - Sicuramente avranno subito l'attacco della Cinara e successivamente di alcuni funghi patogeni». La Cinara è un insetto che si nutre della linfa dei cipressi e che in questa stagione, grazie all'inverno mite che ha permesso ad una numerosa popolazione di sopravvivere al freddo, sta provocando non pochi problemi ai cipressi in diverse zone della Toscana e dell'Emilia: i danni fortunatamente non sono irreversibili, nel senso che con adeguati trattamenti la pianta ha buone probabilità di sopravvivere; in caso contrario, però, sarebbero condannati a una morte certa soprattutto gli esemplari più giovani, come i cipressi da poco reimpiantati nel viale dei Colli. «Questo parassita ha purtroppo già fatto il suo e lasciato queste piante, che poi hanno contratto funghi patogeni, responsabili dell'essiccamento - spiega il docente - Bisogna agire subito, al massimo entro quindici giorni, sui piccoli cipressi che hanno ancora la chioma verde, in modo che non facciano la stessa fine delle altre piante, perle quali non c'è più nulla da fare». Ma tutto questo non poteva essere evitato? «E chiaro che siamo davanti a una coincidenza di fattori - ammette il docente - Una pianta sottoposta a un impianto può entrare in crisi, magari i piccoli cipressi hanno risentito anche del cal- La vicenda do asciutto delle ultime settiCento piccoli mane e dalla difficoltà dell'imcipressi nel pianto, considerando che sono a 20 centimetri dal manto stra- viale dei Colli al dale». Eppure, ci avevano pro- posto di vato alcuni docenti, dopo la cinquanta circa strage dei cipressi spazzati via abbattuti dall'uragano, a denunciare che dall'uragano di questa specie su viale dei Colli marzo non viveva più in un ambiente Metà sono consono alle proprie caratteristiche. Ora, la natura è stata già secchi. pronta a presentare un altro sa- Secondo l'esperto la latissimo conto. «Manderemo subito una colpa è di un squadra dei tecnici per un ac- insetto, la curato sopralluogo - assicura cinara l'assessore comunale all'amLa cinara si biente e al decoro urbano, Alessia Bettini - Una volta sta- nutre della linfa bilite le cause che stanno pro- dei cipressi e vocando l'essiccamento dei predilige quelli piccoli cipressi, adotteremo giovani che ne tutte le misure necessarie per contengono di la salvaguardia degli alberi, più magari coinvolgendo anche i Dopo la docenti dell'Ateneo fiorentino che stanno già analizzando cinara, i giovani questo fenomeno in modo da alberi sono intervenire tempestivamente stati attaccati ed evitare che il fungo si dif- dai funghi fonda e provochi problemi anche alle altre piante». Gaetano Cervone O RIPRODUZIONE RISERVATA Duvo 'r dnu ui"1 r Una cinquantina di alberi secolari era stata abbattuta dal forte vento a marzo nel viale dei Colli; al loro posto sono stati piantati cento piccoli cipressi, ma la metà non ce l'ha fatta. Accanto, il professor Riziero Tiberi, docente di Entomologia Forestale Un primo piano della chioma quasi secca di unno dei cento piccoli cipressi piantati a marzo nel viale del Colli