Laurea triennale in Informatica – Corso di Analisi matematica – a.a. 2011/12 Complementi al capitolo “L’insieme dei numeri reali” In questa nota esaminiamo alcune conseguenze delle proprietà relative alle operazioni e all’ordinamento nell’insieme R dei numeri reali. L’obiettivo principale è mostrare come, a partire unicamente da tali proprietà, sia possibile dedurre in modo rigoroso le regole di calcolo che tutti abbiamo imparato a memoria sin dalla scuola elementare (o media) senza chiederci perché fossero vere. Presentiamo la dimostrazione di alcune proprietà e lasciamo per esercizio la verifica delle rimanenti. Conseguenze delle proprietà relative alle operazioni Cominciamo con l’esaminare il comportamento di 0, elemento neutro per l’addizione, rispetto alla moltiplicazione. (1) Per ogni a ∈ R : a · 0 = 0. Dato che 0 è elemento neutro rispetto alla addizione, si ha 0 = 0 + 0 . Da questo, e dalla proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto alla addizione, deduciamo a · 0 = a · (0 + 0) = a · 0 + a · 0 . Addizionando a primo e terzo membro l’opposto di a · 0 (che esiste per la proprietà degli inversi), e applicando la proprietà associativa della addizione otteniamo a · 0 + (−a · 0) = (a · 0 + a · 0) + (−a · 0) = a · 0 + (a · 0 + (−a · 0)) . Per definizione di opposto, l’uguaglianza tra primo e terzo membro si riscrive 0 = a · 0 + 0 , da cui (essendo 0 elemento neutro rispetto alla addizione) segue 0 = a · 0 . Osservazione Da (1) segue che non esiste alcun numero reale che moltiplicato per 0 dia come risultato 1. Ne consegue che 0 non ammette reciproco. (2) Per ogni a, b ∈ R : a · b = 0 =⇒ a = 0 oppure b = 0. Supponiamo a · b = 0 . Se a = 0 , non c’è nulla da dimostrare; supponiamo allora a 6= 0 . Moltiplicando ambo i membri dell’uguaglianza a·b = 0 per a1 (che esiste in quanto a 6= 0 ) otteniamo a1 ·(a·b) = a1 ·0 = 0 (l’ultima uguaglianza segue da (1)). D’altra parte, per la proprietà associativa della moltiplicazione e la definizione di reciproco, abbiamo a1 · (a · b) = ( a1 · a) · b = 1 · b = b. In conclusione, b = 0 . Osservazione Le proprietà (1) e (2) si sintetizzano nella “Legge di annullamento del prodotto”: Per ogni a, b ∈ R : a · b = 0 ⇐⇒ a = 0 oppure b = 0. Tale legge vale anche per il prodotto di tre o più fattori. Esaminiamo ora alcune proprietà degli opposti; in particolare, ritroviamo la “regola dei segni”. (3) Per ogni a ∈ R : −(−a) = a. Per definizione di opposto, la somma di a e −a è uguale a 0 . L’unicità dell’opposto implica che l’opposto di −a è necessariamente a . (4) Per ogni a, b ∈ R : (−a) · b = −(a · b). Per la proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto alla addizione si ha (−a)·b+a·b = ((−a)+a)·b = 0 · b = 0 (l’ultima uguaglianza segue da (1)). Pertanto, a norma di definizione, (−a) · b è l’opposto di a · b. (5) Per ogni a, b ∈ R : a · (−b) = −(a · b). (6) Per ogni a, b ∈ R : (−a) · (−b) = a · b. Applicando, nell’ordine, (4), (5) e (3) abbiamo (−a) · (−b) = −(a · (−b)) = −(−(a · b)) = a · b. Esaminiamo ora alcune proprietà dei reciproci. 1 (7) Per ogni a ∈ R , con a 6= 0 : 1 = a. a Per definizione di reciproco, il prodotto di a e reciproco di 1/a è necessariamente a. (8) Per ogni a, b ∈ R , con a 6= 0 e b 6= 0 : 1 a è uguale a 1 . L’unicità del reciproco implica che il 1 1 1 = · . a·b a b Per la proprietà associativa e commutativa della moltiplicazione e per la definizione di reciproco si ha (a · b) · a1 · 1b = a · a1 · b · 1b = 1 · 1 = 1 . Pertanto, a norma di definizione, a1 · 1b è il reciproco di a · b. Osservazione In base a (8), il reciproco del prodotto di due numeri diversi da 0 è uguale al prodotto dei reciproci. Si badi che, al contrario, il reciproco della somma non è uguale alla somma dei reciproci! 1 1 =− . −a a (9) Per ogni a ∈ R , con a 6= 0 : Da (6) segue che (−a) · − a1 = a · 1 a = 1 . Pertanto, a norma di definizione, − a1 è il reciproco di −a. A partire dalla addizione e dalla moltiplicazione, e utilizzando la proprietà degli inversi, possiamo definire le “operazioni inverse”, cioè la sottrazione e la divisione. Definizione a 1 Per ogni a, b ∈ R poniamo a − b := a + (−b); per b 6= 0 poniamo := a · . b b Vediamo ora due modi di manipolare una uguaglianza, ossia di trasformarla in una uguaglianza equivalente. (10) Per ogni a, b, c ∈ R : a + b = c ⇐⇒ a = c − b. Partendo dall’uguaglianza a + b = c e aggiungendo l’opposto di b ad ambo i membri otteniamo: a + b = c ⇔ (a + b) + (−b) = c + (−b) ⇔ a + (b + (−b)) = c − b ⇔ a + 0 = c − b ⇔ a = c − b. (11) Per ogni a, b, c ∈ R , b 6= 0 : a · b = c ⇐⇒ a = c . b Moltiplicando ambo i membri per il reciproco di b (che esiste perché b 6= 0 ) otteniamo: a · b = c ⇔ (a · b) · 1b = c · 1b ⇔ a · b · 1b = cb ⇔ a · 1 = cb ⇔ a = cb . Osservazione (10) e (11) permettono di risolvere l’equazione di primo grado ax + b = 0, con a 6= 0 : ax + b = 0 ⇐⇒ ax = −b ⇐⇒ x = − b a Deduciamo ora le regole di semplificazione nelle uguaglianze. (12) Per ogni a, b, c ∈ R : a ± c = b ± c =⇒ a = b Supponiamo a + c = b + c. Sommando l’opposto di c ad ambo i membri otteniamo (a + c) + (−c) = (b + c) + (−c) , ossia a + (c + (−c)) = b + (c + (−c)) , ossia a + 0 = b + 0 , ossia a = b. L’implicazione a − c = b − c =⇒ a = b si prova in modo analogo. (13) Per ogni a, b, c ∈ R , c 6= 0 : a · c = b · c =⇒ a = b. (14) Per ogni a, b, c ∈ R , c 6= 0 : b a = =⇒ a = b c c Conseguenze delle proprietà relative alla relazione d’ordine Ricordiamo la proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con l’addizione: Per ogni a, b, c ∈ R : a ≤ b =⇒ a + c ≤ b + c. Esaminiamo alcune conseguenze di tale proprietà. Cominciamo con la manipolazione di disuguaglianze. (15) Per ogni a, b, c ∈ R : a + b ≤ c ⇐⇒ a ≤ c − b. Partendo dalla disuguaglianza a + b ≤ c e tenendo presente la proprietà sopra ricordata, possiamo aggiungere l’opposto di b ad ambo i membri e ottenere a + b ≤ c ⇔ (a + b) + (−b) ≤ c + (−b) ⇔ a + (b + (−b)) ≤ c − b ⇔ a + 0 ≤ c − b ⇔ a ≤ c − b. (16) Per ogni a, b, c ∈ R : a ≤ b + c ⇐⇒ a − c ≤ b. Osservazione Le proprietà (15) e (16) forniscono il noto principio in base al quale è possibile “trasportare” un addendo da un membro all’altro di una disuguaglianza “cambiandolo di segno”. Le seguenti proprietà sono conseguenze immediate di (15) e (16). (17) Per ogni a, b ∈ R : a ≤ b ⇐⇒ −b ≤ −a. (18) Per ogni a ∈ R : 0 ≤ a ⇐⇒ −a ≤ 0. (19) Per ogni a ∈ R : a ≤ 0 ⇐⇒ 0 ≤ −a. Osservazione Attenzione a non pensare che la presenza del segno “−” implichi sempre che il numero considerato sia negativo. Come è noto, −a denota l’opposto di a; in base a (18) e (19), l’opposto di un numero positivo è negativo, mentre l’opposto di un numero negativo è positivo. Definizione Per ogni a, b ∈ R : a ≥ b ⇐⇒ b ≤ a a < b ⇐⇒ a ≤ b e a 6= b a > b ⇐⇒ a ≥ b e a 6= b Un numero a ∈ R si dice positivo (negativo, strettamente positivo, strettamente negativo) se a ≥ 0 (a ≤ 0, a > 0, a < 0). Osservazione Le proprietà (15)–(19) valgono anche se si sostituisce ovunque ≤ con <. Esaminiamo cosa succede sommando membro a membro due disuguaglianze. (20) Per ogni a, b, c, d ∈ R : a ≤ b e c ≤ d =⇒ a + c ≤ b + d. Dato che a ≤ b, la proprietà di compatibilità della addizione con la relazione d’ordine implica a+c ≤ b+c. Dato che c ≤ d , la stessa proprietà implica b + c ≤ b + d. La proprietà transitiva della relazione d’ordine implica allora a + c ≤ b + d . Osservazione La proprietà (20) vale anche per tre o più addendi. Inoltre, se almeno una delle disuguaglianze a sinistra del segno di implicazione è stretta, anche la disuguaglianza a destra lo è . Come casi particolari di (20) otteniamo le seguenti proprietà. (21) Per ogni a, b ∈ R : 0 ≤ a e 0 ≤ b =⇒ 0 ≤ a + b. (22) Per ogni a, b ∈ R : 0 < a e 0 ≤ b =⇒ 0 < a + b. (23) Per ogni a, b ∈ R : 0 ≤ a, 0 ≤ b e a + b = 0 =⇒ a = b = 0. Supponiamo 0 ≤ a e 0 ≤ b. Se almeno uno tra a e b è strettamente positivo, (22) implica che anche la somma a + b lo sia, contraddicendo l’ipotesi a + b = 0 . Ne segue che sia a che b sono uguali a 0 . Ricordiamo la proprietà compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione: Per ogni a, b, c ∈ R : a ≤ b e c ≥ 0 =⇒ a · c ≤ b · c. Esaminiamo alcune conseguenze di tale proprietà. (24) Per ogni a, b, c ∈ R : a < b e c > 0 =⇒ a · c < b · c. Supponiamo a < b e c > 0 . La proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione implica a · c ≤ b · c. Se fosse a · c = b · c, si avrebbe a · c − b · c = 0 (vedi (10)); la proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto alla addizione implica allora (a − b) · c = 0 . Per la Legge di annullamento del prodotto, segue a − b = 0 , cioè a = b, oppure c = 0 . Entrambe le possibilità sono escluse per ipotesi, pertanto deve essere a · c 6= b · c. In conclusione, a · c < b · c. (25) Per ogni a, b, c ∈ R : a ≤ b e c ≤ 0 =⇒ a · c ≥ b · c. Supponiamo a ≤ b. Se c ≤ 0 , da (19) segue −c ≥ 0 . La proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione implica a · (−c) ≤ b · (−c) che per (5) diventa −a · c ≤ −b · c, da cui, grazie a (17), segue a · c ≥ b · c. (26) Per ogni a, b, c ∈ R : a < b e c < 0 =⇒ a · c > b · c Osservazione Mettendo insieme la proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione e (25) otteniamo la nota regola: Moltiplicando ambo i membri di una disuguaglianza per uno stesso numero si ottiene una disuguaglianza dello stesso segno se il numero è positivo, di segno opposto se il numero è negativo. Esaminiamo ora alcune proprietà che coinvolgono il quadrato di un numero reale. Ricordiamo che per ogni a ∈ R si definisce a2 := a · a. (27) Per ogni a ∈ R : a2 ≥ 0; a2 = 0 ⇐⇒ a = 0; a2 > 0 ⇐⇒ a 6= 0. Da (1) segue che 02 = 0 · 0 = 0 . Supponiamo a > 0 ; moltiplicando ambo i membri della disuguaglianza per a e tenendo conto di (24) otteniamo a · a > a · 0 , ossia a2 > 0 . Supponiamo a < 0 ; moltiplicando ambo i membri della disuguaglianza per a e tenendo conto di (26) otteniamo a · a > a · 0 , ossia a2 > 0 . Osservazione Da (27), da 1 6= 0 e dal fatto che 1 = 1 · 1 = 12 segue 1 > 0. (28) Per ogni a, b ∈ R : a2 + b2 = 0 ⇐⇒ a = b = 0. Per (27), a2 ≥ 0 e b2 ≥ 0 . Se a2 + b2 = 0 , (23) implica a2 = b2 = 0 , e la seconda parte di (27) implica a = b = 0. Osservazione La proprietà (28) vale anche per la somma di tre o più addendi. Esaminiamo cosa succede moltiplicando tra loro alcune particolari disuguaglianze. (29) Per ogni a, b ∈ R : 0 ≤ a e 0 ≤ b =⇒ 0 ≤ a · b. Supponiamo 0 ≤ a . Se è 0 ≤ b, la proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione implica 0 · b ≤ a · b, ossia 0 ≤ a · b. (30) Per ogni a, b ∈ R : 0 ≤ a e b ≤ 0 =⇒ a · b ≤ 0. Supponiamo 0 ≤ a . Se è b ≤ 0 , (25) implica 0 · b ≥ a · b, ossia 0 ≥ a · b, cioè a · b ≤ 0 . (31) Per ogni a, b ∈ R : a ≤ 0 e b ≤ 0 =⇒ 0 ≤ a · b. Osservazioni Le proprietà precedenti continuano a valere se si sostituisce ovunque ≤ con <. Esse possono essere sintetizzate nella “Regola dei segni”: Il prodotto di due numeri è positivo se i numeri hanno le stesso segno, negativo se i numeri hanno segno opposto. Esaminiamo alcune proprietà dei reciproci rispetto alla relazione d’ordine. 1 1 (32) Per ogni a ∈ R : a > 0 =⇒ > 0; a < 0 =⇒ < 0. a a Per ogni a 6= 0 , il prodotto di a per il reciproco precedente, a e a1 hanno lo stesso segno. (33) Per ogni a, b ∈ R : a ≤ b e c > 0 =⇒ 1 a è uguale a 1 e quindi è positivo. Per l’osservazione a b ≤ . c c Supponiamo a ≤ b. Se è c > 0 , (32) implica 1c > 0 . La proprietà di compatibilità della relazione d’ordine con la moltiplicazione implica a · 1c ≤ b · 1c , ossia ac ≤ cb . (34) Per ogni a, b ∈ R : a ≤ b e c < 0 =⇒ b a ≥ . c c Osservazione (33) e (34) forniscono la nota regola: Dividendo ambo i membri di una disuguaglianza per uno stesso numero si ottiene una disuguaglianza dello stesso segno se il numero è positivo, di segno opposto se il numero è negativo. Le seguenti proprietà (35)-(37) mostrano che passando ai reciproci di numeri dello stesso segno le disuguaglianze si invertono, mentre passando ai reciproci di numeri di segno opposto le disuguaglianze si conservano. 1 1 (35) Per ogni a, b ∈ R : 0 < a ≤ b =⇒ 0 < ≤ . b a Supponiamo 0 < a ≤ b. Chiaramente, si ha b > 0 e quindi 1b > 0 per (32). Dividendo ambo i membri della disuguaglianza a ≤ b per b > 0 , (33) implica ab ≤ bb , ossia ab ≤ 1 . Dividendo ambo i membri di questa disuguaglianza per a > 0 , (33) implica 1b ≤ a1 . (36) Per ogni a, b ∈ R : a ≤ b < 0 =⇒ 1 1 ≤ < 0. b a (37) Per ogni a, b ∈ R : a < 0 < b =⇒ 1 1 <0< . a b Segue immediatamente da (32), in quanto a < 0 implica 1 a < 0 , mentre b > 0 implica 1 b > 0. Concludiamo enunciando le regole di semplificazione nelle disuguaglianze, la cui dimostrazione è lasciata per esercizio. (38) Per ogni a, b, c ∈ R : a ± c ≤ b ± c =⇒ a ≤ b. (39) Per ogni a, b, c ∈ R : a · c ≤ b · c e c > 0 =⇒ a ≤ b. (40) Per ogni a, b, c ∈ R : a · c ≤ b · c e c < 0 =⇒ a ≥ b. (41) Per ogni a, b, c ∈ R : (42) Per ogni a, b, c ∈ R : a b ≤ e c > 0 =⇒ a ≤ b. c c a b ≤ e c < 0 =⇒ a ≥ b. c c