Progettare salute con metodo: il Project Cycle Management a cura degli operatori del Dipartimento di Prevenzione: Benevelli Aldo Bertelli Davide Calia Cecilia Cascia Marco Caspani Paolo Cefali Stefano Cipollone Bruno Colaiocco Giovanni Darelli Gianna D'Ascenzo Luigi De Luca Cesare Di Costanzo Patrizia Fabi Anna Faliva Cristina Ferrari Enrico Fortini Simonetta Genova Fabio Grassano Lucia Grasso Laura Iacomi Donato Isidori Cinthya Lancia Andreina Mancini Rita Marzani Stefano Mauri Mario Moscatelli Rosella Musto M. Rosaria Pallone Antonella Paoletti Marta Rizzo Stefano Salvagni Marina Saraceni Tamara Seghetti Paolo Trinito Massimo O. Valenti Enzo Villa Laura Vorrasi Giuseppe Zanoli Giulio Responsabile: Cristina Faliva U.O.S.D. Educazione alla Salute [email protected] Manuale_Project Cycle Management.doc 1 Indice Scopo del manuale Premessa CAPITOLO 1 L’Ideazione l’Idea iniziale e la sua pertinenza l’analisi del Contesto la giustificazione del progetto e la metodologia generale i Gruppi di Interesse il Modello Logico del progetto gli obiettivi, i risultati attesi,le attività del progetto i vincoli l’Albero degli Obiettivi l’analisi delle strategie e la valutazione delle strategie CAPITOLO 2 La Pianificazione la matrice del Quadro Logico scegliere gli indicatori le Fonti di Verifica l’analisi dei fattori esterni che possono influire sul progetto le specifiche di qualità il Piano di Finanziamento il Piano della Comunicazione CAPITOLO 3 La Realizzazione e il Monitoraggio il Piano Operativo la schedulazione la programmazione temporale delle attività il monitoraggio CAPITOLO 4 La Revisione e la Valutazione del progetto le fasi della Valutazione : la valutazione ex-ante la valutazione in itinere la valutazione finale le tappe nella pianificazione della valutazione finale la valutazione ex-post CAPITOLO 5 La redazione del progetto GLOSSARIO Manuale_Project Cycle Management.doc 2 Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta Henry Ford Manuale_Project Cycle Management.doc 3 Scopo del manuale Questo manuale è stato creato dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione della ASL RM C. Concepito come una scatola degli attrezzi è una guida utile a tutti, per l’applicazione pratica dei metodi e delle tecniche del “Project Cycle Management” (PCM) o in italiano ´”Gestione del Ciclo del Progetto” (GCP)1al fine di elaborare e realizzare progetti che riescono a soddisfare pienamente l’obiettivo individuato. Premessa Il tema della qualità nella progettazione è un tema importante da affrontare e per questo iniziamo da una domanda semplice: cos’è e a cosa serve un progetto? Un progetto2 è il risultato di una attività razionale (la progettazione) che consiste nell’organizzare idee, azioni e risorse con la finalità di perseguire uno scopo determinato. L’efficacia di tale attività dipende dalla capacità di considerare e collegare tutti gli elementi in gioco a partire dalla considerazione dei bisogni emersi nella fase di indagine. La progettazione consente il passaggio da una situazione data (analisi dei problemi) ad una situazione desiderata (valori, conoscenze, disposizioni e comportamenti di tutela e salvaguardia della salute). Sarebbe illusorio, tuttavia, pensare a un controllo totale delle variabili in gioco, in quanto siamo di fronte ad una azione “situata”, cioè condizionata da un determinato contesto. L’approccio è dunque quello di una “razionalità limitata”, sensibile a situazioni contingenti e a specifiche variabili emergenti dal contesto in cui si agisce. Da ciò ne deriva che la soluzione progettuale individuata non sarà la migliore in assoluto, ma sarà quella che, in quel momento, per quel contesto, sarà la migliore o la più soddisfacente azione possibile. La constatazione che i programmi di sviluppo in generale non hanno prodotto benefici tangibili e duraturi per i destinatari ha indotto le principali organizzazioni che si occupano di sviluppo a livello internazionale (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Agenzie nazionali, Unione Europea) a dotarsi di quadri di riferimento e di strumenti volti a garantire in primo luogo una maggiore efficacia dei progetti e dei programmi ed anche un miglioramento complessivo dei meccanismi di gestione dei programmi stessi.3 Questo insieme di strumenti è noto a livello internazionale come “Gestione del Ciclo del Progetto” (GCP) o Project Cycle Management (PCM) 4. L’approccio del PCM si basa sul concetto della “progettazione per obiettivi” contrapposto alla ben più comune pratica della “progettazione per attività”. 1 Vedi glossario Vedi glossario 3 Federico Bussi, Progettare in partenariato, F. Angeli, Milano, 2001 4 European Commission, DG VIII. Project Cycle Management, An Integrated Approach. Brussels. February 1993 (traduzione italiana Project Cycle Management, Manuale per la formazione, FORMEZ, Strumenti, n.4, 2002). Manuale_Project Cycle Management.doc 4 2 Un approccio integrato di gestione di progetti è rappresentato con le seguenti caratteristiche: • segue diverse fasi ed assicura un processo decisionale strutturato; • utilizza un percorso logico attraverso due strumenti: il Modello Logico per l’ideazione e il Quadro Logico5 per la gestione del progetto; • è orientato al coinvolgimento dei beneficiari e dei partner; • inserisce aspetti di sostenibilità nell’ ideazione e nella realizzazione del progetto; • utilizza un formato di base standard per pianificare le attività e presentare documenti nelle diverse fasi del Ciclo del Progetto. Il ciclo comincia con l’identificazione di un’idea da sviluppare in un piano di lavoro che possa essere realizzato e valutato. Le possibili idee-progetto sono individuate nel contesto di una strategia concordata tra le parti coinvolte. La metodologia del Ciclo del Progetto è in grado di assicurare che tutti gli attori siano coinvolti nel processo e tutte le informazioni pertinenti siano rese disponibili, cosicché decisioni fondate possano essere prese nelle fasi chiave della vita di un progetto (fig. 1). IL CICLO DI VITA DI UN PROGETTO Programmazione punto di partenza Ideazione Valutazione Finale Pianificazione Valutazione in itinere Valutazione ex ante Realizzazione e monitoraggio fig.1 Ciclo di vita di un progetto Non esiste un modo in assoluto migliore per definire il ciclo di vita del progetto, in questa situazione è stato definito un modello semplificato. Il ciclo del progetto si può articolare in 4 fasi progressive: 1. l’ideazione (analisi dei problemi, scelta dei problemi prioritari, identificazione obiettivi, scelta delle strategie)6 2. la pianificazione 3. la realizzazione e il monitoraggio 4. la valutazione 5 Vedi glossario Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 6 5 Tutte le fasi rappresentano una condizione necessaria (ma non sempre sufficiente, purtroppo!) per il successo di un progetto. Generalmente, ogni tentativo di saltare una delle fasi o, comunque, di ridurre il tempo necessario alla esecuzione di una di esse risulta essere un errore fatale dando vita ad un risultato finale poco affidabile o addirittura dar luogo al fallimento del progetto stesso. Manuale_Project Cycle Management.doc 6 Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili. John Norley CAPITOLO 1 1 . L’Ideazione Le tappe dell’ideazione sono: descrivere l’Idea iniziale e la sua pertinenza • effettuare l’analisi di contesto • descrivere la giustificazione del progetto e metodologia generale • definire i Gruppi di Interesse (stakeholders)7 • realizzare il Modello Logico del progetto • scrivere gli Obiettivi, i Risultati Attesi8, le Attività9 del progetto • individuare i vincoli • realizzare l’Albero degli Obiettivi10 • effettuare l’analisi delle strategie e la valutazione delle alternative L’idea iniziale e la sua pertinenza Nel descrivere l’idea iniziale va dichiarato se il progetto si genera da un problema osservato, dalla volontà di sperimentare un nuovo approccio (risposta a un bisogno), dalla necessità di promozione di qualcosa di nuovo, da una priorità oppure da un mandato istituzionale. Un aspetto rilevante è la verifica della pertinenza o meno di ciascuna idea-progetto rispetto sia ai gruppi beneficiari sia al quadro di programmazione stabilito. L’idea di fondo che ispira il Project Cycle Management (PCM) è che sia opportuno predisporre sin dall’inizio proposte basate sui problemi dei destinatari o beneficiari degli interventi e, quindi, capaci di produrre un vero miglioramento nella vita di questi. L’analisi di contesto L’analisi del contesto11 è utile per reperire e organizzare l’informazione che serve per disegnare quella parte del “profilo” di salute nella ASL (demografia, norme, indicatori di comportamento a rischio, interventi, risorse, altro).(fig.2) Non è possibile, infatti, programmare un intervento senza conoscere la realtà in cui è inserito. Esempio di elementi da riportare: dati geografici, amministrativi, demografici (crescita, struttura per età, immigrazione o emigrazione, urbanizzazione), socio-economici che attengano al settore o campo d’azione del progetto (un programma di vaccinazione non ha bisogno per esempio di analisi di popolazione per struttura d’età); il sistema di salute (ASL, Distretto); Servizi sul territorio (personale, coperture sanitarie [popolazione/servizio o infrastrutture sanitarie]) e in certi casi una mappa sanitaria (vedi OMS) della zona fornisce elementi informativi straordinari.12 7 Vedi glossario Vedi glossario 9 Vedi glossario 10 Vedi glossario 11 Vedi glossario 12 I dati vanno riportati nel modo più schematico possibile. Manuale_Project Cycle Management.doc 8 7 Esempio di schema esplicativo per l’analisi di contesto Ambiente sociale Risposta individuale (comportamento, biologia) Ambiente fisico Malattia Salute e capacità Benessere Evans R G, 1990, modificato Base genetica Assistenza sanitaria Prosperità Modello di sintesi di determinanti di salute, stato di salute e servizi di salute fig.2 Schema per l’analisi di contesto Bisogna ricordarsi di riportare sempre le fonti di riferimento. Si deve descrivere: - il problema di salute su cui si vuole intervenire (dati morbilità mortalità o di altra provenienza nazionale o regionale, dati sugli stili di vita e/o comportamenti a rischio); - il tipo, le modalità di realizzazione e i risultati di altri progetti/programmi sullo stesso problema, soprattutto se il progetto proposto si inserisce su interventi precedenti (anche se conclusi); - le considerazioni e le critiche sulle strategie utilizzate precedentemente. La giustificazione del progetto e la metodologia generale Consiste nel mostrare con argomenti forti (epidemiologici, economici, sociali) la relazione fra il problema che giustifica l’intervento e la salute pubblica e in quale maniera l’intervento può apportare un miglioramento. E’ in questo capitolo che si potrebbero citare argomenti di costo-efficacia. Per arrivare ad un determinato obiettivo si possono adottare diverse strategie generali, ma è importante spiegare perché si è scelto di agire in un determinato modo (promuovere l’allattamento al seno attraverso la comunicazione alle mamme) piuttosto che in un altro (formare tutto il personale sanitario delle aziende). Giustificare il perché, per esempio, si sceglie un intervento basato essenzialmente sulle risorse umane delle ASL invece che con un’ampia base di appoggio sui gruppi di interesse presenti nella zona del progetto (o viceversa). Appoggiare le scelte su elementi che provengono, per quanto è possibile, dalla Evidence Based Prevention (o Evidence Based Medicine o Promotion o altro). Inserire, quando sia possibile, attività di progetto orientate a produrre “evidence”. I gGruppi di Interesse Vengono definiti “gruppi di interesse” (stakeholders) quella persona o gruppo o organizzazione aventi un interesse al progetto al momento attuale o in futuro; più Manuale_Project Cycle Management.doc 8 semplicemente, sono tutti i portatori di legittimi interessi rispetto a un determinato argomento che agiscono sul territorio. Ai fini di una corretta analisi del contesto è utile interpellare i diretti beneficiari. Per la descrizione dei gruppi di interesse vanno indicati: in generale nome, missione, campo attività, attività attualmente svolte, modalità azione, copertura geografica; in particolare per il progetto quali interazioni possibili, input, attività richieste, modalità e tempi di partecipazione al progetto. Il modello logico del progetto Prima di tutto è utile informarsi se esistono progetti analoghi, ricercare le evidenze scientifiche (preparare una strategia di ricerca e documentare la ricerca fatta), e verificare l’appropriatezza13, la trasferibilità della evidence e la pertinenza di quanto proposto. Per poter verificare che la logica del progetto sia coerente con i risultati attesi è vantaggioso utilizzare la tecnica del “modello logico” per ideare una o più strategie e delinearne lo sviluppo. Il modello logico del progetto è rappresentato da un diagramma di flusso, una mappa, una tabella o un’altra rappresentazione grafica che ritrae la sequenza delle fasi che conducono ai risultati del progetto, collegando tra loro determinanti, input14, indicatori di processo e di risultato15.(fig.3) Al di là della forma grafica utilizzata (nell’esempio i quadrati sono le tappe o obiettivi intermedi, i cerchi sono i nostri interventi o azioni), il modello logico mostra il concatenamento degli effetti (cosa causa cosa) in relazione agli esiti desiderati.(fig.4fig 5) L’obiettivo desiderato dovrà essere esplicitato come esito finale nell’ultimo passaggio del modello. Bisogna tenere sempre presente che: • nel modello la popolazione è unica, • non si devono usare numeri o indicatori, • le descrizioni delle azioni devono essere coincise, chiare ed esplicative, • non si usano acronimi, parentesi. Modello logico Popolazione target Morbidità e mortalità fig.3 schema di partenza del Modello logico 13 Vedi glossario Vedi glossario 15 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 14 9 Modello logico per la promozione delle scuole con i “pari” educatori Accettazione scuole Popolazione scolastica Ambiente Formazione “pari” Animazione nelle classi Promozione attività di classe Acquisizione conoscenze e attitudini contrarie al fumo Esposizione a fumo passivo Riduzione Modifica comportamenti Morbidità Mortalità esposizione fig.4 esempio di Modello logico per un progetto di promozione della salute nella scuola Promozione scuole che promuovono salute fig.5 esempio di Modello logico per un progetto di promozione della salute nella scuola Manuale_Project Cycle Management.doc 10 Gli obiettivi, i risultati attesi, le attività del progetto L’ALBERO dei PROBLEMI16 e l’ALBERO degli OBIETTIVI, in questa fase di ideazione e definizione del progetto, sono strumenti tecnici di supporto per focalizzare le problematiche da risolvere.17 Spesso in realtà non ci viene data la possibilità di costruire un albero dei problemi o degli obiettivi, ma abbiamo già indicazioni operative perché esiste, ad esempio, un mandato regionale in questo senso. Nel caso in cui si debbano identificare i problemi chiave da affrontare, sulla base delle informazioni raccolte disponibili e attraverso l’uso di tecniche partecipatorie quali il brainstorming18, la rappresentazione sotto forma di “albero” facilita la comprensione. L’Albero dei Problemi (fig. 6) è una semplice rappresentazione dei problemi in un ordine gerarchico. L’Analisi delle Problematiche, è utile per descrivere gli aspetti negativi della situazione esistente. Per costruire il diagramma si identificano i diversi problemi e se ne sceglie uno da cui partire. Di seguito si individua un secondo problema19 che è in relazione al primo e si stabilisce se: • è causa del primo, graficamente si pone ad un livello inferiore; • è effetto del primo, graficamente si pone ad un livello superiore; • è né causa né effetto, graficamente si pone sullo stesso piano. Ad esempio, se il problema formulato è “stato di denutrizione di bambini e neonati”, una causa potrebbe essere “scarsa disponibilità di cibi ad alto contenuto proteico”, mentre un effetto potrebbe essere “tassi elevati d’infezione riscontrati nei bambini e neonati”. Durante la creazione dell’albero, lungo il ‘tronco’ e i ‘rami’ ideali sono collocati i rimanenti problemi secondo lo stesso metodo di relazione. Una volta concluso l’albero, si sceglie in accordo tra i gruppi partecipanti un problema focale e si stabilisce che è il principale problema da affrontare. Dall’analisi delle problematiche può emergere un problema focale diverso, ma questo non influisce sulla validità della prima analisi ovvero quella della ideazione. L’albero completo, rappresenta una fotografia esaustiva delle problematiche che condizionano la situazione esistente. Due difficoltà che solitamente emergono durante le fasi di analisi e di identificazione dei problemi sono: 1) una specificazione inadeguata dei problemi: rende difficile la comunicazione sulla vera natura delle problematiche da affrontare, attenzione alle affermazioni generiche (ad es: cosa significa ‘scarse capacità di gestione’?), 2) formulazione dei problemi in termini di “assenza di”: sono falsi problemi e non descrivono tanto le problematiche da risolvere quanto l’assenza di una situazione desiderata. L’affermazione “assenza di formazione adeguata per il personale” non descrive il problema specifico che, in questo caso, riguarda una sotto-qualificazione del personale. 16 17 Vedi glossario Miceli Anita; Il ciclo di vita del progetto, Università degli Studi “Roma Tre” Anno 2007 18 Vedi glossario Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 19 11 Il rischio potrebbe essere quello di dirigere l’intervento verso un ‘problema assente’ (es: “la formazione per il personale”), mentre il problema reale potrebbe riguardare, ad esempio, le modalità delle assunzioni e della gestione del personale. Bisogna sempre prestare grande attenzione alle affermazioni formulate in termini di ‘assenza di..’. La soluzione possibile di un problema è l’obiettivo da raggiungere, quindi più è definito con precisione il problema, meglio sarà definito l'obiettivo.20 Fig. 6 esempio di Albero dei problemi 20 Formez op cit Manuale_Project Cycle Management.doc 12 L’Albero degli Obiettivi è la rappresentazione degli aspetti positivi della situazione desiderata per il futuro; attraverso questo diagramma è possibile riformulare le problematiche in obiettivi raggiungibili. Il relazione di ‘causa-effetto’ evidenziata nell’analisi tra i problemi ora si sostituisce a quella di ‘mezzi per ottenere lo scopo ’ in cui l’obiettivo è il mezzo per risolvere il problema. Compilando un Albero degli Obiettivi, potrebbero essere individuati degli ‘obiettivi’ che non sono in relazione a ‘problemi’ specifici indicati nell’Albero dei Problemi. In questo caso, è necessario determinare la relazione tra ‘mezzo’ e ‘scopo’, ovvero, identificare quale sia il ‘problema’ che l’‘obiettivo’ si propone di risolvere. Nel caso in cui sono individuati obiettivi simili tra loro, questi possono essere raggruppati in categorie che saranno la base per l’Analisi Strategica. Una volta completato, l’Albero degli Obiettivi offre un quadro esauriente della situazione futura desiderata. L’obiettivo generale21 è un concetto generale che si cerca consapevolmente di realizzare, ha un carattere piuttosto vago che lo rende universale(J.W. Humble 1994). L’obiettivo generale può riguardare benefici sociali e/o economici di lungo termine per la società in generale (non solo e non tanto quindi per i beneficiari di un determinato progetto) ai quali il progetto contribuirà: questi obiettivi non vengono raggiunti esclusivamente tramite il progetto ma con il contributo di altri interventi o progetti o programmi. Lo scopo del progetto così formulato è appropriato quale punto di partenza, ma deve essere poi seguito dalla specificazione degli obiettivi più precisi. 22 Gli obiettivi specifici23 devono essere più chiari rispetto all’obiettivo generale, devono dare meno spazio a interpretazioni e indicare chiaramente quali specifici cambiamenti ci si aspetta e da chi. L’obiettivo specifico riguarda il problema focale da risolvere nell’ambito del progetto e si definisce in termini di benefici che il gruppo destinatario definito ´target´24 deve ricevere dal progetto stesso come risultato di ciò che è stato realizzato (servizi/ prestazioni fornite ed altro). Esempi di benefici dei progetti di promozione della salute sono: l’aumento della copertura vaccinale, la modifica di uno stile di vita, la riduzione della morbilità di una malattia infettiva, etc . Un elemento della logica della Gestione del Ciclo di Progetto (GCP) è che deve essere stabilito un solo obiettivo specifico; sviluppare un progetto intorno a più obiettivi specifici significherebbe ideare un progetto eccessivamente complesso con conseguenti problemi di gestione. • • • 21 Gli obiettivi specifici devono essere: espressi con un verbo che indichi azione pertinenti ai problemi di salute ed al ruolo dell’agente realizzabili nel contesto dato e con le risorse disponibili Vedi glossario È consigliabile esprimere l’obiettivo generale e lo scopo usando il participio passato (es. “copertura vaccinale aumentata”), perché in tal modo, si esprime una condizione positiva effettivamente raggiunta, mentre usare un verbo all’infinito (es. “aumentare la sicurezza dei cittadini”, “accrescere la copertura vaccinale”) o un sostantivo (es. “aumento della copertura vaccinale”), indica un’azione che è in divenire, che può essere quindi all’inizio, o in un punto qualsiasi di un suo percorso, più simile, pertanto, ad un’attività che ad un obiettivo (inteso come condizione positiva raggiunta). 23 Vedi glossario 24 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 13 22 • • • osservabili/misurabili con indicatori25, criteri26, standards27 definiti chiari e precisi nella formulazione (non soggetti ad interpretazioni) rilevanti rispetto al problema da risolvere L’obiettivo specifico dovrebbe sempre riportare un parametro numerico (ad es. riduzione di un fenomeno o aumento della copertura vaccinale).. I numeri che troviamo indicati nell’obiettivo specifico devono avere le seguenti caratteristiche: I numeri degli obiettivi 1. Vengono decisi dai cosiddetti vincoli o parametri del progetto a. Direzione aziendale/regionale b. Piani o programmi nazionali o internazionali c. Leggi e norme varie d. Necessità dei politici (anche OMS) 2. Si concordano con i gruppi di interesse in base a uno studio del contesto preliminare al progetto (ricerca-azione, pianificazione partecipativa) 3. Si ricavano dallo studio della letteratura scientifica sulla base di interventi la cui efficacia sia stata precedentemente studiata 4. Si ipotizzano sulla base di uno studio economico, sull’analisi dei costi e su criteri di costo-efficacia. - Esempio Obiettivo Specifico: Migliorare le condizioni di salute Qualità (che cosa descrive?): riduzione dei tassi di mortalità. Gruppo Destinatario (chi?): riduzione dei tassi di mortalità infantile…. Luogo (dove?): ….nella provincia del nord-est… Quantità (quanto?): .... da X a Y .... Tempo (in quanto tempo?): .... per l’anno 2005 I Risultati Attesi (RA) rappresentano i servizi/esiti/prodotti che il progetto deve offrire al gruppo destinatario. Questi si riferiscono ai servizi che i beneficiari, o altri soggetti facenti parte del contesto specifico, otterranno a seguito delle attività realizzate nell’ambito del progetto. Essi definiscono cosa i beneficiari saranno in grado di fare, di sapere o di saper fare grazie alle attività del progetto. I risultati non riguardano le infrastrutture realizzate ma i servizi offerti nell’ambito di tali infrastrutture. Chi gestisce il progetto è responsabile del loro raggiungimento Pertinenza dei Risultati: in fase di analisi dei problemi si deve identificare una domanda di “servizi” da parte del gruppo beneficiario Le Attività28 sono le modalità di intervento da utilizzare per raggiungere l'obiettivo specifico. 25 Vedi glossario Vedi glossario 27 Vedi glossario 28 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 26 14 I vincoli I vincoli o parametri del progetto si possono così riassumere: Quantità = grandezza numerica dell’obiettivo specifico del progetto, identifica “quanto” è ora e “quanto” sarà raggiunto; Qualità = identifica la variabile che misura il beneficio o il servizio (ad es. 90% di scuole coperte); Costi = identifica il budget di spesa (ad es. 50.000 euro disponibili per l’intervento); Tempi = il periodo preciso in cui il progetto sarà realizzato (ad es. il progetto si realizzerà in due anni); Risorse umane coinvolte = personale interno/esterno all’azienda. Tra questi vincoli quelli maggiormente rilevanti sono le risorse ed il tempo. L’albero degli obiettivi La - costruzione dell’albero degli obiettivi (fig. 7) prevede che: i diversi ordini di obiettivi siano sistemati in ordine di tempo, l’azione nelle caselle può essere indipendente dalle altre, inizialmente non è necessario mettere cifre, sia rispettata la logica verticale: le azioni previste in un ordine di caselle sono di importanza equivalente fra di loro , la gerarchia degli obiettivi è rispettata, le azioni previste in un ordine di caselle sono sufficienti per permetterci di raggiungere l’obiettivo di ordine superiore. Manuale_Project Cycle Management.doc 15 fig. 7 esempio di un Albero degli obiettivi Albero degli obiettivi (Obiettivo Generale: Riduzione traumi stradali e domestici di bambini da 0 a 4) anni ) Aumentare del 10 % i comportamenti idonei da parte dei genitori per la sicurezza in casa e in auto Obiettivo specifico Risultati attesi 90% degli operatori dei Consultori Familiari e’ stato formato sulla campagna informativa entro 2008 Creare un gruppo di lavoro sul progetto condividendo gli obiettivi con gli operatori dei Consultori Familiari Formare gli operatori sulle tecniche di informazione, comunicazione sui contenuti del materiale informativo Materiale di aggiornamento a disposizione degli operatori rendendolo facilmente consultabile presso Il 90% dei genitori ha ricevuto un counselling sulla sicurezza in auto ed in casa al corso pre-parto o vaccinazione Elaborare, preparare e rendere disponibile il materiale per i neogenitori la sede di lavoro Inserire nel programma dei corsi preparto ai neogenitori il tema della sicurezza in Accoglienza e counselling programmate al neogenitore nelle diverse sedi vaccinali casa e in auto Attività L’analisi delle strategie e la la valutazione delle alternative Per la valutazione o la scelta delle possibili alternative da inserire nel progetto un valido strumento è l’analisi S.W.O.T.29 , tecnica sviluppata più di 50 anni fa come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività. Oggi viene utilizzata correntemente in salute pubblica nell’analisi e nella valutazione di interventi e delle alternative per realizzarli. Serve anche per decidere quali obiettivi saranno inclusi NEL progetto, quali ne resteranno FUORI, ovvero quale è l’alternativa da inserire nel progetto. Attraverso l’analisi S.W.O.T. (fig 8) è possibile evidenziare i punti di forza (strenghts) e i punti di debolezza (weaknesses), al fine di far emergere le opportunità (opportunities) e le minacce o vincoli (threats) per ogni area o linea di attività che si intende valutare.30 I punti forti e i punti deboli sono fattori endogeni, sono legati alle attività del progetto e sono facilmente modificabili. Le opportunità e i pericoli sono fattori esogeni al contesto, come i gruppi di interesse, la leadership o i decisori; questi elementi sono meno facilmente modificabili e talvolta diventa necessario cambiare il progetto. 29 Vedi glossario Modello di Analisi S.W.O.T. in allegato Manuale_Project Cycle Management.doc 30 16 Quando fare l’analisi SWOT • All’inizio del progetto per integrare più facilmente il nostro intervento in un contesto particolare • Durante l’intervento per modificare il progetto e adattarlo a situazioni impreviste o mutevoli • Alla fine del progetto per “spiegare” i risultati o gli effetti ottenuti fig 8 esempio di tabella per l’analisi S.W.O.T. Come si e’ inserito l’intervento di counselling sulla sicurezza nella seduta vaccinale ? Punti forti Punti deboli Scelta dell’opuscolo come strumento di comunicazione +++ Contenuti della campagna semplici e “trasversali” ++ Copertura della popolazione target +++ Difficoltà a trovare tempi e modi nella seduta vaccinale + + Difficoltà a trovare uno “spazio mentale” per l’intervento + Discriminazione dei neogenitori immigrati + Opportunità Pericoli Crescita professionale + Integrazione con altre campagne/interventi anche di altri Enti Eccessivo carico di lavoro per gli operatori + Neogenitori poco ricettivi all’argomento nel contesto vaccinazione + Manuale_Project Cycle Management.doc 17 Se non guardi la strada dove stai andando non potrai cogliere gli ostacoli che ti si presentano. Antonio Pistarà CAPITOLO 2 2. LA PIANIFICAZIONE Le tappe della PIANIFICAZIONE sono : • • • • • • Trasformare l’albero degli obiettivi o il modello logico in un quadro logico Formulare gli indicatori Mettere i “paletti” al progetto (le specifiche di qualità) Analizzare31 i fattori esterni che possono influire sul nostro progetto Realizzare il Piano della comunicazione Elaborare il Piano di finanziamento La Matrice del Quadro Logico La Matrice del Quadro Logico32 (fig.9 ) mette in evidenza gli scopi del progetto e gli strumenti. Il fine del quadro logico è quello di definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e per visualizzarli in modo efficace, favorendo quindi anche una riflessione comune sul progetto. Il risultato finale e´ il prodotto del processo analitico denominato “Approccio del Quadro Logico” (o Logical Framework Approach-LFA-). Esso agevola il monitoraggio e la valutazione.. Nello schema del Quadro Logico la prima colonna descrive la finalità del progetto, ovvero la logica dell’intervento, comprendente gli obiettivi del progetto, generali e specifici, i risultati attesi (i benefici di cui godranno i destinatari del progetto) e le attività previste (le azioni concrete per conseguire l’obiettivo specifico). La seconda colonna descrive gli indicatori di risultato, questi misureranno il raggiungimento dell’obiettivo specifico e dei risultati attesi. Nello spazio dove la seconda colonna incrocia le attività, vengono descritte le risorse utili allo svolgimento delle attività previste. La terza colonna descrive le fonti di verifica33: nelle prime tre righe, vengono riportate le fonti (ISTAT, INAIL, etc.) e il formato (report, tabella, etc.) delle informazioni per assegnare dei valori agli indicatori della colonna precedente; nella quarta riga, vengono inseriti i costi stimati e la fonte di finanziamento per la mobilitazione delle risorse necessarie. La quarta colonna descrive - nziali per il raggiungimento dell´ Obiettivo Sdei ti Ae delle - le assunzioni: sono le precondizioni che devono essere soddisfatte prima che abbia inizio la fase di realizzazione del progetto. 31 Vedi glossario Il QUADRO LOGICO, secondo la storia della cooperazione internazionale, è stato sviluppato negli anni ’60 da USAID (United States Agency for International Development), l’agenzia americana per lo sviluppo creata dal governo americano per la ricostruzione post bellica dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale. 32 33 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 18 fig. 9 esempio di schema del quadro logico del progetto Finalità progetto Indicatori oggettivamente verificabili Logica dell’intervento Fonti di verifica Assunzioni Ridurre l’utilizzazione Obiettivo degli antibiotici generale nell’allevamento dei suini Dotare ogni comune- Comuni - Registrazioni di - Disponibilità Comuni di un gruppo di Peer coinvolti/attesi routine a partecipare Educator (PE) capaci- PE attivi/formati all’iniziativa - Indagine ad hoc Obiettivo di coinvolgere gli - Collaborazione - Gradimento allevatori specifico allevatori nell’uso veterinari mirato degli >80% antibiotici entro la fine del 2006 In ciascun Comune è - Grado di soddisfazione- Questionario - Appoggio dell’IZS attivo un gruppo di PE allevatori distribuito a veterinari - Rapporto fra Comuni Registrazioni dei formati e Comuni attivi Risultati diari dei PE attesi - Incontri realizzati PEAllevatori/Previsti Attività Formazione dei PE % Allevamenti coinvolti Mezzi non Costi Scegliere gli indicatori Si definisce indicatore relativo a un certo fenomeno, una grandezza, empiricamente rilevabile e univocamente misurabile, attraverso la quale si effettua una valutazione del fenomeno osservato, o nel complesso o con riferimento ad aspetti specifici di esso; generalmente un indicatore è una misura elementare o il rapporto tra misure elementari34 Gli indicatori permettono di monitorare le attività e valutare il grado di raggiungimento dei risultati attesi e degli obiettivi; devono essere stabiliti e definiti prima dell’avvio del progetto affinché possano essere più oggettivi possibile e quindi più efficaci nell’identificazione dei possibili problemi insorti in fase di realizzazione del progetto. Gli indicatori non devono essere troppi perché si rischia un eccesso di informazioni in relazione alle capacità del progetto e ne´ essere troppo complicati35., Scegliere gli indicatori – IOV (Indicatori Obiettivamente Verificabili) Gli iIndicatori Obiettivamente Verificabili (IOV)36 descrivono gli obiettivi del progetto in termini obiettivamente misurabili. La specificazione degli IOV opera come punto di fattibilità degli obiettivi e forma la base del sistema di monitoraggio del progetto. 34 Il sistema di controllo direzionale nelle aziende sanitarie Health Management - Istituto di Management Sanitario www.health-management.it/LIBRO/P334.htm 35 Università degli Studi “Roma Tre” modulo specialistico: Tecniche di progettazione - Il ciclo di vita del progetto di Anita Miceli 36 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 19 Gli IOV permettono di: verificare la coerenza e la correttezza della logica di intervento monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi Una volta identificato un indicatore, esso deve essere elaborato per includere brevi informazioni di quantità,qualità, tempo (QQT), e luogo. 37 Si usa l’acronimo S.M.A.R.T. 38 per rappresentare gli elementi che caratterizzano gli Indicatori Obiettivamente Verificabili: - Specifico (Specific): rispetto all’obiettivo da misurare - Misurabile (Measurable): sia quantitativamente che qualitativamente - Disponibile (Available) ad un costo accettabile - Pertinente (Relevant) rispetto all’informazione di cui la gestione ha necessità - Ancorato al tempo: (Time-bound) così che si abbia un riferimento temporale rispetto al quale si vuole raggiungere l’obiettivo. Si riporta di seguito una tabella con 10 Criteri di supporto per la indicatori Domanda-chiave scelta degli Risposta-esempio Che cosa vogliamo misurare? Livelli di diabete Quali ragioni per misurarlo? Problema in grande crescita, con serie conseguenze, prevenibile, controllabile, gravi costi per il sistema e per le famiglie. Come viene attualmente? Dalle liste di esenzione ticket nota 13 registrato Quali persone misura? Tutte le persone di qualsiasi età Quando fare la misura Giorno, mese, anno Misura numeri o proporzioni? Proporzioni: numero di casi per popolazione residente Da dove provengono i dati? Sintesi regionale operata dall’ufficio informatico delle ASL/distretti flussi sul dato La grande maggioranza degli aventi diritto è iscritto alle liste Quanto accurati e completi di esenzione, ma una parte di persone con diabete potrebbe sono i dati? essere esonerato per ragioni di età Aspetti particolari considerare? Necessari test statistici? da Migrazioni sanitarie e immigrati possono alterare la precisione delle stime Confronti piccoli numeri, confronto cause secondarie 37 PROJECT CYCLE MANAGEMENT Manuale per la Formazione Formez Il termine "SMART" è stato coniato da Peter Drucker nel 1954 Manuale_Project Cycle Management.doc 38 20 Le FontiGli strumenti di verifica (FdV) Le Fonti di verifica (FdV) descrivono dove e in quale forma è possibile trovare le informazioni necessarie a verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi espresso dagli indicatori. Le Fonti di verifica possono essere: - interni al progetto : sono, ad esempio, i report, le contabilità di progetto, i dati di progetto; - esterni al progetto: sono quelle fonti che dovrebbero essere valutate in termini di accessibilità, affidabilità, rilevanza e dovrebbero essere accessibili a bassi costi. Attraverso strument le fonti di verifica si stabilisce: • il formato in cui l’informazione sarà resa disponibile (rapporto di progresso, contabilità, registri, statistiche ufficiali, ecc.), • chi deve fornire l’informazione, • ogni quanto essa debba essere fornita (mensilmente, trimestralmente, annualmente, ecc.).39 L’analisi dei fattori esterni che possono influire sul progetto Nel momento in cui si deve riempire la colonna delle condizioni (rischi) e delle precondizioni (assunzioni), si prendono in esame i fattori esterni che possono influire sul progetto o l’ analisi del rischio. Sono condizioni esterne che analizzate attraverso un semplice ma efficace algoritmo di analisi del rischio (vedi schema dell’algoritmo) è possibile collocare nella corretta posizione.(fig. 10) fig. 10 Algoritmo per la valutazione delle condizioni esterne Il fattore esterno è importante? SI NO Si verificherà? Non includerlo nel LFA Quasi certamente Includerlo come Presupposto E’ probabile E’ possibile riprogettare il progetto per influenzare il fattore esterno? Non è probabile SI Riprogettate l’intervento: aggiungete Attività e/o Risultati riformulate l’Obiettivo Specifico del Progetto, se necessario NO La Condizione è un Presupposto “killer”. Da un punto di vita tecnico, l’intervento non è realizzabile a meno che le Autorità trovino la soluzione utile affinché il presupposto si realizzi o a trasformarlo in una Precondizione integrabile. 39 Formez Op cit modificato Manuale_Project Cycle Management.doc 21 Le specifiche di qualità Lo strumento per valutare la qualità è una lista di controllo che permette di scomporre i concetti di pertinenza, fattibilità e sostenibilità in domande semplici. Le domande forniscono un quadro di riferimento per la rapida identificazione di eventuali lacune nella Proposta di Finanziamento. Di seguito sono riportate 2 ipotesi di verifica della qualità. Si possono utilizzare in maniera distinta o ambedue. Check list per la verifica finale della qualità del progetto Ipotesi 1 La logica verticale è completa e corretta Gli indicatori e fonti di verifica sono accessibili ed affidabili Le precondizioni sono realiste Le ipotesi sono realiste e complete I rischi sono accettabili La probabilità di successo è sufficiente I fattori di sostenibilità sono stati considerati e, se necessario, tradotti in attività, risultati o ipotesi I benefici giustificano i costi Sono stati realizzati altri studi di approfondimento, se necessari Ipotesi 2 Pertinenza Chi sono i beneficiari? Sono chiaramente identificati? I loro problemi sono descritti in maniera esaustiva? L'Analisi delle Problematiche è completa ed esaustiva? Gli Obiettivi Generali spiegano perché il progetto sia pertinente per la società in genere? L'Obiettivo Specifico è definito nei termini dei benefici da produrre per i beneficiari? E' stato dimostrato un reale bisogno dei Risultati proposti? Fattibilità L'Obiettivo Specifico contribuirà effettivamente, date le Condizioni, agli Obiettivi Generali? I Risultati descrivono servizi da fornire al gruppo destinatario? L'Obiettivo Specifico dipende dal raggiungimento dei Risultati? L'identificazione delle Risorse necessarie si basa su Obiettivi quantificati? Sono state identificate le Condizioni esterne rilevanti? Esiste una forte probabilità che le Condizioni si realizzino? L'Ente Realizzatore è in grado di realizzare il progetto? Sostenibilità A progetto terminato, le autorità di riferimento manterranno una politica di sostegno? Le tecnologie sono appropriate alle condizioni locali? L'ambiente naturale verrà preservato sia nel corso del progetto che a progetto terminato? I beneficiari hanno un adeguato senso di 'appropriatezza' del progetto? Tutti i beneficiari avranno adeguato accesso ai benefici ed ai fattori di produzione sia nel corso del progetto che al suo termine? L'Ente Realizzatore sarà in grado di fornire un'assistenza di controllo anche a fine progetto? Manuale_Project Cycle Management.doc 22 L'analisi finanziaria ed economica conferma che il progetto è efficiente, efficace, fattibile e pertinente? Il Piano di Finanziamento Risorse e Spese Le “risorse” sono le risorse umane, materiali e finanziarie richieste per eseguire le attività programmate e per gestire il progetto. Per valutare accuratamente le risorse e le spese richieste da un progetto, le attività programmate e le azioni di supporto alla gestione devono essere specificate in maniera dettagliata. Bisogna prestare particolare attenzione ai costi della raccolta dei dati dalle Fonti di Verifica. Il piano finanziario definisce tutti i vari tipi di spese che dovranno sostenere la realizzazione del progetto (lavoro, attrezzature, materiali e costi di amministrazione, etc.) con una stima del valore di ogni spesa. Il Piano finanziario riassume anche la spesa totale da sostenere attraverso il progetto e questa spesa totale diventa bilancio del progetto.40 (fig. 11) Formato di budget standard UE 1. Risorse Umane 2. Viaggi 3. Attrezzature 4. Costi del progetto 5. Altri costi, servizi 6. Altri (specificare nel dettaglio) 7. Costi amministrativi (max 7%) 8. Riserva per imprevisti (max 5% dei costi eleggibili)41 Fig. 11 esempio di tabella per i costi Voci di spesa Costi previsti % sul totale 40 http://www.method123.com/project-lifecycle.php Tratto da www.comune.modena.it/.../presentazione-di-sintesi-quadro-logico Manuale_Project Cycle Management.doc 41 23 Il Piano della Comunicazione La Gestione della Comunicazione di un progetto viene indicata nel “Il PMBOK ©“, (guida redatta dal Project Management Institute), come una delle aree di competenza che il responsabile di progetto dovrebbe possedere, per gestirne il relativo processo. Tale area riguarda tutti gli strumenti necessari per comunicare in modo coerente, efficace e tempestivo con i vari interlocutori coinvolti nel progetto.42 Scopo fondamentale della comunicazione nella fase di avvio del progetto è creare le condizioni per costruire consenso e partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti riconoscendo ad ognuno un ruolo per il raggiungimento degli obiettivi del progetto.. Quando il progetto è in corso di realizzazione si dà esecuzione a quanto stabilito nel piano della comunicazione. Tutti i protagonisti del progetto devono ricevere in tempo le informazioni disponibili e a loro pertinenti. Il piano della comunicazione di un progetto è un documento unico in cui si specifica, per ogni fase(fig. 12) chi comunica, chi attiva il processo comunicativo chi è l’interlocutore coinvolto nel processo comunicativo (target) quali sono gli obiettivi della comunicazione i contenuti (cosa dire) le attività previste le modalità di comunicazione e i mezzi più adeguati agli interlocutori (come dire) i tempi (quando) i luoghi (dove) i criteri di valutazione fig .12 Schema per la pianificazione della comunicazione fasi del progetto target obiettivi comunicativi mezzi/strumenti di comunicazione tempi (quando) avvio del progetto svolgimento/attivit à del progetto fine del progetto Una volta che un progetto è terminato, indipendentemente dal risultato raggiunto, bisogna attivare il processo di "chiusura progetto". Strumenti di comunicazione molto utili alla chiusura di un progetto sono i cosiddetti close out meeting, ovvero le riunioni di chiusura in cui si cerca di ripercorrere il progetto e le sue criticità43, in modo da fare tesoro della sua eredità d'esperienza (positiva o negativa). 42 Tratto da http://www.pmi.it/project-management/articoli/2200/la-gestione-della-comunicazione-diprogetto.html 43 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 24 Manuale_Project Cycle Management.doc 25 Quando le sacre scritture ti dicono che la fede smuove le montagne, lo sciocco guarda se la montagna si muove, mentre il saggio pensa a quanta forza occorre per muoverla. Rosario Cauchi CAPITOLO 3 3. LA REALIZZAZIONE E Il MONITORAGGIO Una volta programmato il progetto ed assicurati i finanziamenti, comincia la fase di Realizzazione. È raro che un progetto si svolga esattamente come programmato e capita frequentemente che esso prenda una direzione diversa dalla programmazione. I responsabili della gestione del progetto hanno l’importante funzione di stabilire sufficienti controlli sul progetto, tali da assicurare che esso non devii dall’ottenimento degli obiettivi. Questo avviene attraverso il Monitoraggio, la sistematica e continua raccolta, analisi ed uso d’informazioni per verificare il progetto e prendere decisioni a riguardo. La Realizzazione è l’applicazione nella realtà delle attività pianificate, di ciò che è stato definito precedentemente; tutte le attività pianificate saranno distribuite in base a: - priorità - competenze/abilità - precedenza44. Le azioni della realizzazione sono: • Stilare un Piano Operativo • Schedulare (mettere in lista,elencare, programmare) le attività – utilizzare lo strumento del diagramma di Gantt Monitorare il processo (o le attività)45 – individuare i punti di verifica (mile stones) – definire gli indicatori e il flusso d’informazione dei dati Il Piano Operativo Nella fase della realizzazione avviene la stesura del Piano Operativo dove si descrivono in maniera dettagliata, tutte le attività da svolgere (fig.13) : Chi fa cosa, quando e con quale metodologia Non esistono schemi per scrivere il Piano Operativo, fondamentale è che sia rispondente alle modalità previste per lo svolgimento del progetto, nonché puntuale e dettagliato. Per la stesura del Piano Operativo bisogna : stilare una lista delle attività principali, articolare le attività in compiti operativi maneggevoli, chiarire l’ordinamento logico e le dipendenze tra gli elementi del quadro logico, stimare la data di inizio, la durata e il termine delle attività, definire le competenze richieste dalle attività, 44 Tratto da “lavorare per progetti” Corso FAD M. Ronchetti Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 45 26 attribuire i compiti all’interno dell’èquipe di lavoro. Manuale_Project Cycle Management.doc 27 fig. 13 Esempio di tabella Compiti/operatori op1 op2 op3 op4 Attività 1 Attività 2 Attività 3 La Schedulazione La Schedulazione è il processo con cui vengono determinate le date di inizio e di fine delle attività di progetto precedentemente definite. Il processo di schedulazione si basa sulla durata delle attività, sulla logica del reticolo, su vincoli temporali, sulla disponibilità di risorse e sui calendari lavorativi46 Cronogramma delle attività Il Cronogramma47 delle attività è un ottimo strumento per il responsabile del progetto di gestione, per una visione d’insieme del progetto ed utile per rappresentare lo svolgimento nel tempo delle attività previste. (fig.14) fig.14 esempio di Cronoprogramma Progetto “Definizione e sperimentazione di un protocollo assistenziale per i soggetti con rischio cardiovascolare nella regione Lazio” linea progettuale: Cuore – Laziosanità 46 www.xpm.it/glossario/glossary.../glossario_S.htm Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 47 28 La Programmazione Temporale delle Attività L’esperienza dimostra che una più accurata pianificazione delle attività avviene in fase di progettazione esecutiva, con l’utilizzo di strumenti più specifici. Il diagramma di Gantt 48 Con questo strumento è possibile legare attività e tempi in un quadro comparativo di immediata lettura, così da visualizzare in maniera chiara e rapida le diverse attività progettuali. Le attività vengono considerate nella loro successione temporale, senza tenere conto dei legami logici tra loro. Una volta identificate le attività che compongono un progetto, occorre determinare il calendario di svolgimento di ogni singola attività. Le varie fasi andranno elencate lungo l’asse verticale del diagramma, mentre i tempi andranno indicati sull’asse orizzontale (le unità di tempo in genere sono espresse in settimane o mesi).(fig.15) Serve a : – monitorare l’andamento del progetto durante la fase attuativa diventando strumento efficace di supporto per la verifica dello stato di avanzamento dello stesso; –pubblicizzare il progetto. fig. 15 esempio di schema del Diagramma di GANTT SETTIMANE ATTIVITA’ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A B C D E F Aggiungendo la colonna delle responsabilità (matrice azioni/responsabilità) si ha la possibilità(fig.16) • di valutare e distribuire i carichi di lavoro delle risorse umane assegnate al progetto • di rintracciare la responsabilità delle singole azioni, nel caso si renda necessario intervenire o richiedere informazioni su quella specifica azione 48 Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 29 Manuale_Project Cycle Management.doc 30 fig. 16 esempio di diagramma di GANTT con l’individuazione delle responsabilità SETTIMANE ATTIVITA’ RESPONS. A TIZIO B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 CAIO C TIZIO D CAIO E CAIO F CAIO Avendo definito l’unità di misura temporale, nel diagramma di Gantt le attività elencate si possono rappresentare anche in base alle relazioni fra di loro (fig.17): fig. 17 esempio di diagramma di GANTT con l’individuazione delle relazioni 1 caso 2 caso 3 caso 4 caso 5 caso 6 caso due attività contestuali che partono insieme = START AND START oppure BOTH START un’attività non può terminare se l’altra non ha avuto inizio un’attività non può avere inizio se l’altra non è terminata due attività finiscono contemporaneamente FINISH AND FINISH si prevede uno scostamento (tempo t) fra la fine di una attività e l’inizio di un’altra due o più attività diverse fra di loro partono nello stesso momento = START DURING START Manuale_Project Cycle Management.doc +t 31 Il Monitoraggio Il Monitoraggio49 di un progetto è parte integrante della gestione ordinaria. Il suo scopo è quello di fornire informazioni importanti per poter verificare nel tempo il raggiungimento dei risultati attesi. Tali informazioni sono rilevanti per il Responsabile del progetto affinché egli abbia la possibilità di identificare e risolvere problemi di realizzazione e verificare l’andamento del progetto in relazione al piano originario. Monitorare: - è una attività sistematica di gestione di un progetto, - avviene ad ogni livello di gestione, - si basa su Rapporti formali e comunicazione informale, - si concentra sulle risorse, attività e risultati esposti nel quadro logico, - permette di confrontare i progressi effettivi del progetto a quanto previsto per eventuali azioni aggiuntive o rimedi. Il flusso dell’informazione del Monitoraggio Non basta che i dati siano correttamente raccolti. L’informazione deve essere comunicata (nel Piano Operativo abbiamo individuato chi è responsabile di questa funzione), nella forma adeguata alla/alle persona/e giusta/e (operatori coinvolti nel progetto, stakeholders, etc) , al momento giusto (il diagramma di Gantt). Solo allora possono essere prese decisioni di gestione per affrontare i problemi al momento appropriato ed assicurare che il progetto non incontri ostacoli. Gli strumenti di comunicazione che generano l’informazione necessaria sono principalmente: i rapporti di avanzamento ovvero i resoconti periodici (settimanali, mensili o trimestrali) dei progressi. Questi includeranno informazioni chiave derivanti dagli indicatori fisici e finanziari contenuti nel Quadro Logico, nella Tabella d’Attività e nella Scheda di Spesa. Non basta che i membri del progetto affermino che ‘tutto procede secondo programma’, essi devono dimostrarlo ‘indicatori alla mano’; le revisioni del progetto ovvero riunioni tenute regolarmente per confrontare i progressi del progetto rispetto al programma. In questa occasione si possono presentare rapporti scritti da sottoporre a discussione o semplicemente relazionare oralmente la situazione corrente ed eventuali questioni problematiche. Revisioni troppo frequenti o drastiche possono danneggiare il progresso di un progetto e la tentazione è di rivedere continuamente il programma di base alla luce di nuove esperienze sopraggiunte. La revisione è doverosa ma se vi trovate a spendere più tempo sul programmare piuttosto che sul fare allora vi è un disequilibrio in atto: cercate di costruire su quello che è stato raggiunto piuttosto che cercare di modificare continuamente il programma50. In allegato una Scheda di Monitoraggio.51 E’ impossibile, ed a volte inutile o dispendioso, effettuare un controllo accurato di tutte le operazioni inerenti al progetto; per questo motivo si utilizza una tecnica che nel project management viene definita “punto di verifica” (mile stone). 49 Vedi glossario Formez op.cit 51 Adattamento da F. Bussi , Progettare in patnariato, F. Angeli, Milano 2001 Manuale_Project Cycle Management.doc 50 32 E’ un’attività cardine, un accadimento di specifica rilevanza la cui mancata realizzazione potrebbe provocare criticità significative: di solito sono momenti in cui o si Manuale_Project Cycle Management.doc 33 conclude un’attività o ha inizio un’altra attività; essi sono snodi di verifica dell’avanzamento. La mile stone che si verifica nel momento previsto è un passo importante e indica che “siamo sulla strada giusta”. Manuale_Project Cycle Management.doc 34 C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà. Albert Einstein CAPITOLO 4 4. LA REVISIONE E LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO Per Valutazione52 s’intende il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica misure e osservazione (ricerca valutativa) e confronti con criteri e standard (in genere gli obiettivi del programma). Lo scopo della Valutazione è di esaminare i traguardi raggiunti rispetto alle aspettative programmate, ed usare l’esperienza acquisita per migliorare il disegno di progetti futuri. Nel valutare si verifica: la pertinenza, l’efficienza, l’efficacia,l’impatto, la fattibilità economica e finanziaria e la sostenibilità di un progetto rispetto agli obiettivi prefissati. La Valutazione si basa sui rapporti normalmente prodotti nel corso della Realizzazione e può includere indagini aggiuntive da parte di valutatori esterni o commissioni specificamente costituite. Se ne traggono lezioni da integrare per migliorare progetti futuri. Le fasi della Valutazione Il processo di Valutazione mira ad esaminare il più sistematicamente ed oggettivamente possibile un progetto a partire dalla sua stesura iniziale (ex ante), in corso d’opera (in itinere) o al suo completamento (ex-post). Durante il Ciclo del Progetto si realizzano diverse tipologie di valutazione: 1. la valutazione ex-ante53, 2. la valutazione in itenere, 3. la valutazione finale, 4. la valutazione ex-post. La Valutazione ex - ante Essa costituisce uno strumento di verifica della struttura del progetto: la sua concezione, la sua esecuzione ed i suoi risultati, in modo da determinare efficacia, impatto, sostenibilità e pertinenza degli obiettivi. E’ utile per amplificare la capacità dei diversi operatori di riflettere individualmente sulla qualità e sulla natura dei progetti propri ed altrui e di intavolare un dialogo significativo con i colleghi o promotori su un progetto. E’ di immediato utilizzo per un perfezionamento della proposta progettuale da parte della persona o del gruppo che l’ha elaborata. Un elemento che influisce sulla Valutazione ex-ante è la scelta dei criteri. Questi sono: 1. Pertinenza, ovvero la coerenza tra gli obiettivi del progetto, i problemi che si prefissava di risolvere e l’ambiente fisico e politico nel quale il progetto si svolge. Determina in che misura la proposta progettuale è basata su problemi reali dei beneficiari 52 Vedi glossario Vedi glossario Manuale_Project Cycle Management.doc 53 35 2. Preparazione e Disegno del Progetto, ovvero la logica e completezza del processo di progettazione e la logica interna e la coerenza del progetto stesso. 3. Efficienza, focalizza la relazione fra i risultati effettivi e gli obiettivi delle singole azioni, attraverso una comparazione fra quanto prefigurato e quanto effettivamente realizzato, ovvero come le attività si sono convertite in risultati e la qualità dei risultati è stata raggiunta. 4. Efficacia, ovvero la verifica del contributo dei risultati ottenuti al raggiungimento dell’Obiettivo Specifico e di come le condizioni hanno influenzato tale raggiungimento. 5. Impatto, ovvero la misura del contributo del progetto al contesto generale inteso in senso fisico, culturale, politico e sociale, poiché focalizza la relazione fra gli obiettivi specifici e quelli generali; 6. Sostenibilità, ovvero la dimostrazione che il progetto non è solo un miglioramento temporaneo ma è la probabilità che i benefici prodotti dal progetto (attività e i risultati ottenuti) abbiamo una continuità.(fig.18) fig. 18 esempio di schema per la valutazione Logica dell’intervento Obiettivo generale Migliorare la qualità di vita delle persone con patologie croniche Obiettivo specifico Aumentare dal 34 al 60% la copertura vaccinale per influenza degli individui con MC nella regione FVG entro la fine del 2010 Risultati attesi Attività Indicatori oggettivamente verificabili Fonti di verifica Impatto 95% degli individui con MC ha ricevuto adeguate informazioni sui servizi vaccinali Identificare e mettere a disposizione dei servizi sanitari un’anagrafe degli individui con MC Alta mortalità influenzale nelle persone con MC Assunzioni Efficacia Mezzi Costi Sostenibilità Sostenibilità Finalità progetto Efficienza Pertinenza La valutazione in itinere In genere si realizza nel medio periodo e la sua funzione è di realizzare una valutazione intermedia del progetto per individuare le eventuali distorsioni o le problematiche emerse. Questo tipo di valutazione si realizza in questo momento proprio per ipotizzare modificazioni migliorative, qualora ce ne fosse bisogno. In questo modo viene incrementata l’efficienza del progetto, purché tale valutazione venga condotta con regolarità e dettagliate documentazioni annesse. La valutazione in itinere ed il monitoraggio si differenziano per l’oggetto che indagano: la valutazione in itinere analizza i risultati delle attività, mentre il monitoraggio considera solo le attività. Manuale_Project Cycle Management.doc 36 La valutazione finale Lo scopo della valutazione che si realizzerà alla fine del progetto, è di verificare che si siano effettivamente ottenuti gli obiettivi inizialmente programmati. L’Obiettivo Specifico del progetto sarà l’oggetto di analisi e, in particolare, il grado di raggiungimento dei Risultati Attesi sarà valutato in concomitanza con le scelte fatte ed i metodi utilizzati per portare a termine le attività previste. Serve per comprovare le risorse usate, i risultati ed i progressi nel raggiungimento degli obiettivi. Lo scopo di questa valutazione finale è di generare insegnamenti per migliorare futuri progetti. Le tappe nella pianificazione della valutazione finale Le tappe della valutazione finale si possono così riassumere: a) coinvolgere i gruppi di interesse, b) disegnare la Valutazione e determinare i metodi di misura adeguati e le procedure, c) definire un piano di lavoro, il cronogramma e il budget, d) organizzare le informazioni raccolte e interpretare le risposte, e) comunicare e utilizzare i risultati. a) Coinvolgere i gruppi di interesse Come nella fase dell’ideazione, anche per quella della valutazione finale è importante coinvolgere i “gruppi di interesse”. Il metodo e gli strumenti sono gli stessi. Ricordarsi di: 1. identificare i “gruppi di interesse” e conoscere le loro domande sulla valutazione (che cosa vogliono sapere dalla valutazione) 2. verificare e definire le condizioni di partecipazione alla valutazione. Gli aspetti positivi del coinvolgimento dei gruppi di interesse nella valutazione sono : • metodi più adatti e precisi, • migliore pertinenza delle domande di valutazione, • migliore empowerment, • superamento di resistenze legate all’intervento, • migliore conoscenza e accettazione dell’intervento. Disegnare la valutazione è una fase importante ed è possibile farlo in 5 tappe: Mettere insieme e studiare i documenti per la comprensione del progetto; Decidere le fonti e raccogliere le domande di valutazione; Selezionare le domande di valutazione e decidere la strategia e i metodi di ricerca delle risposte; 4. Organizzare le informazioni raccolte e interpretare le risposte; 5. Comunicare e utilizzare i risultati per l’azione. b) 1. 2. 3. c) Definire un piano di lavoro, il cronogramma e il budget E’ opportuno che il Responsabile del progetto utilizzi può essere un cronogramma o un diagramma di Gantt, quale strumento di gestione e di controllo specifico per organizzare e verificare il lavoro. Manuale_Project Cycle Management.doc 37 Ecco un esempio di un piano di lavoro e cronoprogramma (fig.19) (le attività sono indicative nel caso in cui si devono costruire gli strumenti per la valutazione). fig.19 Poiché anche valutare ha un costo in quanto si impiegano risorse umane, strumentali ed altro, per quanto concerne il budget della valutazione è necessario: 1. determinare la disponibilità di personale e risorse necessarie per la valutazione, 2. definire un budget preventivo. d) Organizzare le informazioni raccolte e interpretare le risposte Per lo sviluppo di questa tappa si riporta un breve elenco degli elementi fondamentali da non dimenticare al momento in cui dobbiamo organizzare le informazioni e interpretare le risposte in una relazione: - il progetto/programma da valutare, - gli obiettivi della valutazione, - il metodo usato per farla, - le risposte alle domande di valutazione, - le conclusioni, - le raccomandazioni. e) Comunicare e utilizzare i risultati Manuale_Project Cycle Management.doc 38 Anche quest’ultima tappa è fondamentale poiché, una buona comunicazione dei risultati della valutazione (in itinere-finale-ex post) è un aspetto da non sottovalutare assolutamente. Si devono sempre tenere presenti alcuni elementi: a. quale obiettivo ha la comunicazione dei risultati della valutazione, b. qual è il target, c. quale formato deve avere la comunicazione, d. quale linguaggio utilizzare, e. quale è il momento favorevole per ottenere la maggiore attenzione a quanto si sta comunicando. La valutazione ex post La valutazione ex post e viene realizzata quando il progetto ha avuto la sua conclusione da un anno o più, a seconda dell’entità del progetto realizzato. La valutazione ex post riveste un ruolo di assoluta importanza perché pone l’accento sull’efficacia del progetto, ma anche sugli effetti e sull’impatto da questo prodotti. I risultati di questa analisi forniscono, infine, informazioni per interventi futuri e aiutano nell’apportare modifiche di miglioramento. Manuale_Project Cycle Management.doc 39 Sono una di quelle persone che quando ha un obiettivo fa di tutto per centrarlo. Sono un meticoloso, un perfezionista, forse perché sono convinto che i piccoli dettagli fanno la differenza. Emanuele Parlati CAPITOLO 5 5. LA REDAZIONE DEL PROGETTO f. g. h. i. La stesura del progetto, come già detto, è un fattore importante. La spunta degli elementi di una checklist (vedi allegato) è il metodo più semplice e sicuro per verificare che siano presenti tutti quegli elementi per redigere un buon progetto. Si riporta di seguito uno schema utile per la redazione di un progetto. DESCRIZIONE DEL PROGETTO (formato base) Premessa: La premessa del progetto illustra i motivi della scelta della strategia individuata, paragonandola possibilmente con le alternative. Inoltre spiega come la strategia si integra e completa con altri interventi: progetti passati, presenti e futuri, di altre agenzie, che siano rilevanti e meritano di essere studiati. Descrizione dell’intervento: La descrizione dell’intervento deve includere : - Obiettivo generale L’obiettivo globale utile alla comprensione del fine del progetto. - Obiettivo specifico Uno solo per ogni Quadro Logico. Nel caso di progetti complessi, con più Obiettivi Specifici, si dovrà costruire un quadro logico per ciascuno degli obiettivi. - Risultati Vanno riportati i prodotti e i servizi del progetto. - Attività Le principali attività necessarie all’ottenimento dei risultati. - Indicatori principali Gli indicatori selezionati in relazione alle risorse disponibili. - Fattori esterni ai diversi livelli Sono quei fattori importanti per il successo del progetto ma al di fuori del controllo di coloro che finanziano e realizzano il progetto. Dove possibile, riportare gli indicatori per il monitoraggio di questi fattori esterni. - Assunzioni e rischi Manuale_Project Cycle Management.doc 40 Riportare le precondizioni o assunzioni che devono essere soddisfatte prima che abbia inizio la fase di realizzazione del progetto. Ove possibile prevedere le alternative per fare fronte ai rischi e agli imprevisti che inevitabilmente si presenteranno. - Mezzi fisici e non fisici Infrastrutture, attrezzature, personale locale, assistenza tecnica, fondi speciali. - Organizzazione e modalità di esecuzione Procedure per la realizzazione e responsabilità dei vari attori. - Cronogramma Il più realistico possibile. - Costi e piano finanziario Budget dettagliato. - Monitoraggio e valutazione Descrivere le modalità, gli strumenti e le tipologie di monitoraggio e di valutazione che si realizzeranno nel progetto. Manuale_Project Cycle Management.doc 41 GLOSSARIO Albero degli Obiettivi Albero dei Problemi Analisi di Contesto Analisi SWOT (SWOT Analysis) Analizzare Appropriata (procedura) Appropriatezza Attività Gruppi di interesse (Stakeholders) Brainstorming Manuale_Project Cycle Management.doc Rappresentazione diagrammatica di una proposta di progetto che ne illustri le risorse e i fini. Questo avviene in seguito ad un’analisi delle problematiche. Tecnica per la rappresentazione dei problemi in ordine gerarchico. Consente di trasformare i problemi in soluzioni e queste in una strategia di azione ben definita, con tanto di obiettivi e indicatori di verifica. Per elaborare il diagramma bisogna prima di tutto identificare i diversi problemi e sceglierne uno da cui partire. Si individua poi un secondo problema in relazione al primo e si definisce se esso sia: • causa del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello inferiore; • effetto del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello superiore; • né causa né effetto, nel qual caso si pone sullo stesso piano. L’analisi del contesto è utile per reperire e organizzare l’informazione che serve per disegnare quella parte del “profilo” di salute nella ASL (demografia, norme, indicatori di comportamento a rischio, interventi, risorse, altro). L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica semplice ed efficace che serve ad evidenziare le caratteristiche di un progetto, di un programma, di un’organizzazione e le conseguenti relazioni con l’ambiente operativo nel quale si colloca, offrendo un quadro di riferimento per la definizione di orientamenti strategici finalizzati al raggiungimento di un obiettivo. Consente di ragionare rispetto all’obiettivo che si vuole raggiungere tenendo simultaneamente conto delle variabili sia interne che esterne. Le variabili interne sono quelle che fanno parte del sistema e sulle quali è possibile intervenire; quelle esterne invece, non dipendendo dall’organizzazione, possono solo essere tenute sotto controllo, in modo da sfruttare i fattori positivi e limitare i fattori che invece rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La SWOT Analysis si costruisce tramite una matrice divisa in quattro campi nei quali si hanno: i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities), le minacce (Threats) Osservare, esaminare o scomporre accuratamente qualcosa una cosa, concreta o astratta, nei suoi elementi costitutivi per esaminarli a scopo di ricerca o di studio Si definisce appropriata una procedura se i benefici da essa derivanti superano i rischi ad essa connessi con una probabilità tale da renderla preferibile alle possibili alternative. Deriva dal rapporto tra la probabilità che l’intervento – somministrato in certe circostanze – produca un effetto positivo rispetto a quella che produca effetti negativi. Muir Gray “L’assistenza sanitaria basata sulle prove.1° edizione 1997 Insieme di operazioni organizzate e finalizzate. Nel linguaggio organizzativo le operazioni sono gli elementi più parcellizzati mentre il primo livello di sintesi sono le attività; l’insieme di attività connota il processo. Le attività si realizzano per il concorso equilibrato degli individui, dei metodi lavoro e delle tecnologie. Individui, gruppi di persone, istituzioni, imprese, organizzazioni che possono avere un interesse nel successo o nel fallimento di un determinato progetto o programma. Si tratta quindi di soggetti che direttamente o indirettamente, in modo positivo o negativo, possono influenzare o essere influenzati dal progetto o programma. Tecnica di elaborazione collettiva, guidata da un animatore, in cui un gruppo di esperti espone liberamente idee, intuizioni, impressioni, che possono contribuire alla soluzione del problema affrontato. 42 Criterio Criticità Cronogramma Diagramma di Gantt Evidence Based Prevention Evidenza Oggettiva Fonte di Verifica (Fdv) Ideazione Indicatore Manuale_Project Cycle Management.doc Tecnica che incentiva la produzione di idee qualitativamente elevate e la soluzione di problemi. Il brainstorming tende a sviluppare al massimo tale produzione senza preoccuparsi in prima istanza del loro valore e della loro capacità di portare a soluzione il problema [Osborn, 1967; Bertin, 1989; Bertin, 1995]. Enunciato che dichiara che si vuole investigare un fenomeno a fine di valutazione mediante l’osservazione di sue caratteristiche (statiche o dinamiche) pre-definite. Il criterio è pertanto un punto di vista di osservazione di un oggetto, fenomeno, ecc., legato strettamente al soggetto osservante. Anche nel DPCM 19.5.95, Carta dei Servizi, il criterio è definito come riferimento concettuale (espresso) per costruire un giudizio di qualità. Si intende, in ambito organizzativo, quella caratteristica di qualsiasi elemento dell’organizzazione che dipende da un lato dalla sua importanza (grado di disfunzione organizzativa che potrebbe essere provocato dalla mancanza o inadeguatezza di quell’elemento) e dall’altro dalla sua problematicità (grado di difficoltà che si incontra per ottenere, mantenere o migliorare l’elemento in questione). Rappresenta uno degli strumenti di supporto alla pianificazione temporale delle attività di progetto, definendone la sequenza, le priorità, le contemporaneità, le scadenze, i termini, etc. Una pianificazione temporale di base consentirà, nelle fasi successive di sviluppo del progetto, di verificare l'avanzamento del lavoro, di dettagliare il programma delle attività specifiche, di controllare le eventuali sfasature temporali, i ritardi e le possibilità/necessità di riprogrammazione. Strumento grafico di organizzazione e programmazione del lavoro che identifica sinteticamente quando deve essere fatto un lavoro e ciascuna sua componente; consiste nella collocazione di ciascuna azione programmata (rappresentata con barre orizzontali di diversa lunghezza) entro un calendario in cui giorni, settimane, mesi, anni sono rappresentati da colonne verticali. Le attività si estendono trasversalmente alle colonne (a seconda della loro effettiva durata) Interventi/studi basati su metodologie scientifiche di cui è stata dimostrata l'utilità e l'efficacia, eliminando progressivamente tutte quelle pratiche di prevenzione per cui è stata dimostrata l'inutilità o l'inefficacia Informazione la cui veridicità può essere dimostrata sulla base di fatti acquisiti a seguito di osservazioni, misurazioni, prove o altri nessi. E’ l’evidenza da cui si trae l’informazione, questa deve avere la caratteristica di credibilità o di validità, la fonte deve essere attendibile o accreditata. Sono tutte quelle fonti d’informazione attendibili sulle quali misurare i traguardi, ad uso del responsabile del progetto o di coloro che compiono la Valutazione Fase del ciclo del progetto che individua e sottopone ad ulteriore analisi e studio le azioni specifiche da intraprendere. Ciò avviene in forma di consultazioni con il gruppo beneficiario di ogni azione, in forma di analisi dei problemi che si trova ad affrontare e di identificazione di possibili soluzioni per risolvere tali problemi. Fatto questo, si decide sulla pertinenza o meno di ciascuna idea-progetto rispetto sia ai gruppi beneficiari sia al quadro di programmazione stabilito, e vengono prescelte quelle idee-progetto da approfondire durante la fase di Formulazione. Caratteristica qualitativa (paragonabile) o quantitativa (misurabile) che consente di costruire ipotesi o dare giudizi su un oggetto o su un fenomeno. Il risultato della osservazione della caratteristica in questione, sia essa uno stato o un evento, definisce il ‘valore’ o la misura dell’indicatore. Un indicatore può essere: • il ‘valore’ che fornisce indicazioni di stato e permette, se ripetuto, 43 Indicatore Oggettivamente Verificabile (IOV) Indicatori di Esito Indicatori di Soddisfazione Indicatori di Struttura Input Quadro Logico Monitoraggio Obiettivo Generale Manuale_Project Cycle Management.doc una evidenza della tendenza alla evoluzione nel tempo di specifici output di una organizzazione; • lo strumento utilizzato per misurare l’oggetto dell’osservazione. Gli indicatori possono essere classificati in vari modi: in base alla loro relazione con l’oggetto (diretti, proxi), in base all’oggetto indagato (struttura, processo, risultato), alla tipologia di informazioni veicolate (statiche, dinamiche), in base all’utilizzo (descrittivi, predittivi…), al livello di applicazione (di articolazione operativa, aziendali, regionali, nazionali). Indicatore che permette di misurare e di verificare i diversi livelli di obiettivi in maniera operativa, sintetica ed attendibile. Esso fornisce anche la base per disegnare un sistema di monitoraggio e per valutare il progetto. Gli indicatori sono specificati nella matrice del Quadro Logico, necessariamente in termini di quantità, qualità e tempo, per ciascuno dei quattro livelli della Logica di intervento e anche per le ipotesi. Misura quello che succede al paziente in seguito a un intervento o, complessivamente, alle cure di assistenza prestate: - Esempio • N° pazienti con lesioni da decubito • N° di errori di somministrazione di farmaci • N° di infezioni nosocomiali Misura come l’utente percepisce la qualità del servizio e delle prestazioni che gli vengono erogate (medici ed infermieri sono così convinti di lavorare per il bene del paziente, che nella maggior parte dei casi, decidono senza neanche consultarlo). • È soddisfatto delle informazioni che le fornisce l’operatore prima di erogarle una prestazione? Identificano i requisiti che devono essere presenti per rendere la struttura idonea per assistere i pazienti. Consente di rispondere al quesito: cosa si ha a disposizione? - Esempio • Presenza della cartella infermieristica • N° e qualifica degli operatori • Disponibilità di carrelli per l’urgenza intraospedaliera Le entità in ingresso di un processo (Vedi). Possono essere di diversa natura (risorse,materie prime, informazioni, ecc) Principale strumento adoperato nella progettazione soprattutto nelle fasi di identificazione (assicura la rilevanza dell’idea progetto) e formulazione (assicura la fattibilità e la sostenibilità del progetto stesso). Matrice utilissima per la definizione degli elementi salienti di una idea progetto: scopo e strumenti sono riportati tutti gli elementi fondamentali : obiettivo generale, obiettivo specifico, risultati, attività, mezzi e costi indicatori condizioni esterne che concorrono a raggiungere gli obiettivi del progetto Raccolta, analisi e uso sistematico ed esaustivo delle informazioni necessarie alla gestione e verifica dell’andamento del progetto e alla presa di decisioni adeguate. Misurazioni ripetute e continuative di una varietà di indicatori, operate per identificare potenziali problemi (WHO), per presidiare un fenomeno, per misurare l’evoluzione e il miglioramento continuo. Benefici sociali e/o economici di lungo termine per la società in generale (non solo e non tanto quindi per i beneficiari di un determinato progetto) ai quali il progetto contribuirà: questi obiettivi non vengono raggiunti esclusivamente tramite il progetto ma con il contributo di altri interventi o progetti o programmi. Essi sono attinenti a diversi aspetti di carattere sociale ed economico, pertanto il singolo progetto potrà prevedere più obiettivi generali . E’ importante sottolineare come il progetto non sia responsabile di 44 Obiettivo Specifico Outcome Output (= prodotto) Peer Education Peer Review Pertinenza Precedenza Prevenzione Selettiva Prevenzione Indicata Prevenzione Universale Priorità Problema Manuale_Project Cycle Management.doc raggiungere questi obiettivi generali (che ne costituiscono piuttosto la “giustificazione sociale”). Benefici o beneficio tangibile che i beneficiari otterranno mettendo a frutto i servizi che riceveranno nell’ambito del progetto. In particolare, lo scopo del progetto definisce l’aspetto o condizione della vita dei beneficiari che registrerà un miglioramento a seguito dell’utilizzo dei servizi forniti nell’ambito del progetto. Di norma, è opportuno che il progetto stabilisca un solo Obiettivo Specifico. A differenza degli obiettivi generali, a cui il progetto può contribuire insieme ad altri fattori, il progetto è direttamente responsabile del raggiungimento dell’obiettivo specifico, la cui realizzazione determina l’efficacia del progetto stesso. Effetto prodotto da output connotati in termini di qualità (indicatori e standard conseguenti ai requisiti). Indica la prestazione/servizio come risultato di un processo. In italiano “educazione tra pari”.Processo grazie al quale i professionisti, spinti da una forte motivazione, intraprendono lungo un periodo di tempo attività educative, informali o organizzate, con i loro pari (i propri simili per età, background e interessi), al fine di sviluppare il loro sapere, modi di fare, credenze e abilità e per renderli responsabili e proteggere la loro propria salute. L’educazione fra pari ha luogo in piccoli gruppi o con un contatto individuale e in molteplici posti: in scuole e università, circoli, chiese, luoghi di lavoro, sulla strada o in un rifugio o dove i giovani si incontrano. In italiano “revisione tra pari”.Processo mediante il quale i professionisti valutano la pratica operativa all’interno dell’istituzione, utilizzando criteri prestabiliti e confronti con altre strutture similari; in questo modo i valutatori e coloro la cui attività viene valutata appartengono alla stessa professione. Obiettivo della peer review è il miglioramento di una attività. Nel processo di revisione/valutazione vengono utilizzati criteri condivisi dai professionisti con l’intenzione di promuovere la verifica ed il miglioramento delle cure erogate. Criterio che determina in che misura la proposta progettuale risponde ai problemi specifici e reali dei destinatari o beneficiari identificati. L’idea di fondo che ispira il Project Cycle Management (PCM) è che sia opportuno predisporre sin dall’inizio proposte basate sui problemi dei destinatari o beneficiari degli interventi e, quindi, capaci di produrre un vero miglioramento nella vita di questi. Azione e risultato del precedere; il venire prima di qualcosa o di qualcuno. Può riguardare anche un ordine gerarchico E’ diretta a gruppi vulnerabili o in contesti/aree a rischio indipendentemente dal loro stato attuale rispetto allo stadio di sviluppo della problematica. I segmenti della popolazione interessati sono selezionati sulla base di fattori di rischio indicati a diversi livelli (fattori demografici, psicosociali, etc.). Essa opera cercando di rinforzare i fattori protettivi come l’autostima o le abilità sociali e insegnando loro come gestire i fattori di rischio. E’ rivolta a persone riconosciute individualmente come ad alto rischio per lo sviluppo di un disturbo. Indica le strategie di prevenzione che si rivolgono alla popolazione generale (nazionale, locale, scuola, etc.). La Prevenzione Universale è “direttamente rivolta alla popolazione giovanile in generale, senza operare nessuna distinzione in termini di vulnerabilità o comportamenti a rischio del gruppo target”. Secondo Gregory Burkhart risulta efficace se si utilizzano strategie che si possono implementare facilmente su grande scala (abilità sociali, credenze normative), al contrario di quello che avviene più frequentemente nei programmi di prevenzione. Anteriorità, precedenza nel tempo rispetto ad altri o altro, il fatto di venire prima in un'ideale scala d'importanza. E’ una criticità che rende difficile raggiungere un determinato obiettivo o soddisfare una certa esigenza e offre opportunità diverse di 45 Processare Processo Prodotto Progetto Programmazione (Fase Di) Project Cycle Management (PCM) Quadro d’insieme Realizzazione Manuale_Project Cycle Management.doc approccio, lettura,soluzione (comprende sia l’accezione di “pericolo” che di “opportunità”). Indica l’attività di elaborare ed analizzare dati Successione strutturata di attività finalizzate a produrre un risultato (prodotto, servizio...) che ha valore per il cliente finale. • Strumenti per il raggiungimento del risultato sono le risorse umane, le tecnologie, i metodi. • Il processo è indifferente alla struttura organizzativa (l’organizzazione formale) pensata per una razionalità interna: le attività che compongono il processo possono pertanto riferirsi a diverse linee di responsabilità. • Definiscono un processo l’evento scatenante, l’input (vedi), la sequenza di azioni (che produce il valore aggiunto), l’output (vedi). Ha precisi confini e precise interfacce. • Il processo è descritto da indici e misure quali: tempo di durata, risorse consumate, volumi di attività, difettosità, rilevazioni, metodi, tecnologie. • Si usa il termine “processo” per indicare gli insiemi fondamentali delle attività aziendali: a) processi di management (o direzionali) e pianificazione; b) core business ovvero processi operativi, (ad es. erogare assistenza di base); c) processi di supporto o funzionali al core business (ad es. gestione risorse umane). • I processi rappresentano l’organizzazione ed evidenziano operativamente la Mission e le strategie conseguenti alla sua collocazione nel contesto. • Assumere un approccio di processo (come struttura per agire) significa adottare il punto di vista del cliente. Risultato di una sequenza di azioni organizzate e finalizzate (processo) (vedi: Output) Insieme di interventi “integrati” o “multisettoriali” e “a più attori”, vale a dire composti da azioni di natura diversa e ideati e portati avanti da un gruppo di enti e soggetti diversi (detti anche progetti “in partenariato”). Un progetto è un insieme di attività che permette di raggiungere obiettivi chiari in un determinato arco di tempo, identifica e coinvolge, ove possibile, gli attori-chiave e i beneficiari sin dall’inizio, definisce in modo preciso il meccanismo di gestione e di coordinamento, fissa criteri e strumenti per il monitoraggio e la valutazione, si inserisce all’interno di una politica, di un programma o, comunque, di una programmazione strategica. Fase del ciclo di vita del progetto in cui l’ente finanziatore, o l’organismo responsabile della programmazione strategica, stabilisce le caratteristiche fondamentali degli interventi che si realizzeranno. In alcuni casi (come nel caso di un singolo programma comunitario), la fase di programmazione ha come esito l’emanazione di un bando di gara. Termine usato per descrivere le attività di gestione e le procedure che portano alla formazione di decisioni seguite durante il ciclo di vita del progetto (inclusi compiti chiave, ruoli, responsabilità, documenti chiave e scelte decisionali). Nello specifico indica un insieme di concetti e di strumenti destinato a rendere più efficace, trasparente e partecipativo il lavoro “per progetti”. Il PCM (in italiano Gestione del Ciclo del Progetto) aiuta a fare progetti migliori, perché pone l’attenzione - fin dalla fase di progettazione - su fattori che determinano in modo rilevante la qualità dei progetti: la pertinenza, la coerenza interna e la sostenibilità. Una sintesi delle diverse aree operative che compongono il sistema integrato di interventi,attività o ambiti. Nella fase di Realizzazione vengono messi in opera tutti i mezzi materiali ed immateriali necessari alla sua esecuzione. Nel corso della Realizzazione il responsabile del progetto verifica, in consultazione con i gruppi beneficiari e gli altri attori, il progresso effettivamente 46 Rischi, Imprevisti e Condizioni Risultati Servizi Sostenibilità Standard Target Tutor Valutazione Valutazione del Risultato Valutazione di Impatto Valutazione Ex Ante Manuale_Project Cycle Management.doc ottenuto rispetto al progresso pianificato, per determinare se esso sia orientato al successo nel raggiungimento dei propri obiettivi. Il progetto, se necessario, è ri-orientato e corretto, ed alcuni obiettivi possono essere modificati secondo i cambiamenti significativi intercorsi dal momento della formulazione del progetto. Fattori esterni che possono influenzare la riuscita del progetto ma sui quali il progetto non ha controllo diretto. Servizi che i beneficiari, o altri soggetti facenti parte del contesto specifico, otterranno a seguito delle attività realizzate nell’ambito del progetto. Essi definiscono cosa i beneficiari saranno in grado di fare, di sapere o di saper fare grazie alle attività del progetto. Insieme di attività articolate fra di loro che sono deputate a produrre il beneficio previsto dal progetto a condizione che questo venga utilizzato dai beneficiari. Criterio, impiegato nell’ambito del Project Cycle Management, che indica la capacità di un progetto di continuare a produrre benefici per i destinatari anche dopo la sua conclusione. Valore assunto o auspicato da un indicatore su di una “scala” di riferimento. Valore soglia: valore predeterminato dell’indicatore che divide in due sotto insiemi di diverso significato l’insieme dei possibili valori dell’indicatore stesso. Segmento di popolazione a cui è diretta una determinata comunicazione, intervento, attività. Si intende per gruppo destinatario: gli individui i cui problemi sono affrontati dal progetto e non il personale delle organizzazioni impegnate nella sua realizzazione. Soggetto che opera nell’organizzazione, sulla base di un preciso mandato, supportando e facilitando lo sviluppo di processi di miglioramento della qualità e di cambiamento organizzativo. Il mandato gli viene in genere conferito, su specifici incarichi o progetti, da chi ha autorità sull’area oggetto di interesse. Il Tutor sa utilizzare metodi che mette a disposizione dei singoli soggetti o dei gruppi di lavoro, come modalità di conduzione di gruppi, tecniche di comunicazione e comportamento organizzativo, metodi per la valutazione della conformità a particolari modelli (ad es. tecniche di audit), metodi e strumenti di analisi dei processi e loro miglioramento, tecniche di problem solving, tecniche statistiche. Il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica misure e osservazione (ricerca valutativa) e confronti con criteri e standard (in genere gli obiettivi del programma).Lo scopo della Valutazione è di esaminare i traguardi raggiunti rispetto alle aspettative programmate, ed usare l’esperienza acquisita per migliorare il disegno di progetti futuri. Nel valutare si verifica: la pertinenza, l’efficienza, l’efficacia,l’impatto, la fattibilità economica e finanziaria e la sostenibilità di un progetto rispetto agli obiettivi prefissati. La Valutazione si basa sui rapporti normalmente prodotti nel corso della Realizzazione e può includere indagini aggiuntive da parte di valutatori esterni o commissioni specificamente costituite. Se ne traggono lezioni da integrare per migliorare progetti futuri. Si riferisce agli effetti osservati dopo l'attuazione del programma in termini della salute delle popolazioni coinvolte, rispetto agli obiettivi posti. Si può anche definire valutazione sommatoria, perché una volta completata, un ricercatore o un regolatore si troverebbe nella posizione di dare un giudizio complessivo sul valore di un certo programma. Un tale giudizio implica che vengano precedentemente svolte con successo le valutazioni del processo e dell'impatto. Esamina l'effetto iniziale di un programma su una serie di target di cambiamento più immediati, come le politiche, i comportamenti, o le attitudini. Quindi in questo caso vengono valutati gli obiettivi iniziali del programma. Analisi della Proposta di Progetto che ne valuta la pertinenza, la fattibilità tecnica, finanziaria ed istituzionale e la convenienza socio -economica. È lo stadio che precede l’approvazione di un progetto da 47 Verifica Verificare Manuale_Project Cycle Management.doc presentare per la richiesta di finanziamento. Esame delle condizioni, dello stato, del funzionamento di qualcosa. Accertare la verità, l'esattezza, la regolarità di qualcosa; controllare, appurare. Convalidare logicamente un enunciato o provare la fondatezza di un'ipotesi mediante prove sperimentali. 48 Bibliografia - Bussi F. – Progettazione e valutazione con il Quadro Logico - Manuale per la formazione, FORMEZ, Strumenti, n. 4, 2002 - Bussi F.- Progettare in partenariato. Guida alla conduzione di gruppi di lavoro con il metodo GOPP-Ed. Franco Angeli - Cinotti R., et all.; 2005 Glossario della qualità e dell'accreditamento33 p. - Epicentro – ISS, (http://www.epicentro.iss.it/) - G.Boda, Life skill e peer education: strategie per l'efficacia personale e collettiva, Milano, La Nuova Italia, 2001 - GABRIELLI ALDO Dizionario della Lingua Italiana Editore: HOEPLI - Glossario della qualità - Kahan JP, Bernstein SJ, Leape LL et al: Measuring the necessity of medical procedures. Med Care 1994;32:357-365 - Piepoli N, Dizionario Creativo (A-L), Istituto CIRM Market Research- Marketing Espansione - A. Mondadori Ed., Milano, Suppl. al N. 33 di Marketing Espansione. - Project Cycle Management. Manuale per la formazione, (2002) Strumenti Formez, Roma (Protezionecivile.formez.it/files/Glossario_PCM.pdf) - Quaderni della Prevenzione. N.2. “La prevenzione selettiva”. Maggio 2007 - Training for Trainers, Peer Education pubblicato dal Joint Interagency Group on Young People's Health Development and Protection in Europe and Central Asia (IAG) - Manuale della Gestione del Ciclo del Progetto (PROJECT CYCLE MANAGEMENT)redatto dalla Commissione Europea Manuale_Project Cycle Management.doc 49