LA STOMIA
TOMASI SARA
STOMIA
 viene
dal greco “stoma” e significa bocca o
apertura.
 connessione di un viscere cavo
dell’apparato digerente (colostomia,
ileostomia) o dell’apparato urinario
(urostomia) con la superficie cutanea.
Comunemente si parla di ano
preternaturale o artificiale
 Nel mondo ci sono almeno 1,3 milioni di
persone stomizzate
IN BASE ALLA LOCALIZZAZIONE SI
DISTINGUONO TRE TIPI DI STOMIA:

la Colostomia (collegamento del colon nella
parete addominale);
 l’Ileostomia (collegamento dell’ileo nella parete
addominale);
 l’Urostomia (collegamento dell’uretere alla cute
o tramite un’ansa ileale interposta).
 La colostomia e l'ileostomia implicano la perdita
del controllo volontario dei movimenti intestinali.
L'urostomia, invece, non permette il controllo
volontario della fuoriuscita delle urine.
CONOSCERE LA STOMIA

La stomia si presenta all'apparenza simile
alla mucosa della bocca: lucida, umida e di
colore rosso. Tuttavia, non tutti gli stomi
sono uguali. Possono variare per forma
(rotonda, ovale, irregolare) o dimensione ed
ancora essere sporgenti o piatti rispetto al
piano cutaneo. La scelta del dispositivo di
raccolta più adatto dipende dal tipo di
effluenti stomali - urine o feci - e dalla forma
ed altre caratteristiche anatomiche dello
stoma.
 La stomia non ha terminazioni nervose
pertanto non provoca dolore o altre
sensazioni ma non può essere
controllato volontariamente. Tuttavia, è
una zona molto vascolarizzata e può
sanguinare in modo lieve se irritata o
sfregata.
DISEGNO PREOPERATORIO

Per ridurre l’incidenza delle  La corretta posizione sarà
complicanze e favorire una
lontana da:
perfetta adesione dei
 1. Margine costale
presidi stomali è importante
identificare la sede ideale  2. Ombelico
 3. Cicatrici pregresse
dello stoma tramite il
disegno preoperatorio
 4. Pieghe adipose
che viene eseguito dallo
 5. Linea della vita
stomaterapista valutando
 6. Incisione principale
insieme al paziente
 7. Cresta iliaca
l’addome
 8. Alterazioni cutanee
LE RAGIONI PIÙ COMUNI CHE PORTANO AL
CONFEZIONAMENTO DI UNA STOMIA SONO
DIVERSE E COMPRENDONO:

tumore al colon, alla vescica o al retto
 patologie infiammatorie intestinali quali la malattia di
Crohn o la rettocolite ulcerosa
 patologie ereditarie come la poliposi adenomatosa
familiare
 anomalie alla nascita
 ferite da armi da taglio e da fuoco
 spina bifida o altre condizioni congenite
 ostruzione dell'uretere
 Alcune stomie possono essere temporanee, in questo
caso dopo un periodo di tempo viene effettuato un altro
intervento detto di ricanalizzazione
LE STOMIE PERMANENTI O
DEFINITIVE SONO INDICATE
PER:


Tumori colon, retto e vescica
Morbo di Crohn;

Carcinosi diffusa;

Stenosi post attiniche non
resecabili.
LE STOMIE TEMPORANE
SONO INDICATE INVECE PER:

Malattia diverticolare complicata;

Lesioni, infiammazioni intestinali;

Malformazioni nei neonati e nei
bambini piccoli;

Incontinenza anale;

Morbo di Crohn o rettocolite
ulcerosa;

Occlusioni intestinali allo scopo
di decomprimere l’intestino;

Per consolidare l’anastomosi a
valle appena eseguita e se si ha
il dubbio che non si possa
saldare.





La posizione dello stoma dipende dalla patologia di base
Il confezionamento di una stomia non avviene sempre
allo stesso modo. Può variare per dimensione, forma,
posizione e composizione.
Stomia terminale - viene effettuata un'apertura
sull'intestino e l'estremità viene portata in superficie
attraverso l'addome
Stomia su ansa - un'ansa dell'intestino viene abboccata
sulla superficie cutanea attraverso l'addome e
temporaneamente sostenuta da una bacchetta
Stomia a doppia canna - le estremità dell'intestino sono
portate sulla superficie cutanea abboccate in due stomi
distinti
LA COLOSTOMIA


è l’apertura e la
fissazione temporanea o
definitiva di un tratto
intestinale (colon) alla
parete addominale per
consentire la fuoriuscita
di feci. In questo caso le
feci non possono più
essere evacuate per la
via naturale.
La sede più frequente è
la fossa iliaca sinistra.
COLOSTOMIA ASCENDENTE
La stomia è situata nel colon
ascendente
Si tratta di un tipo di
colostomia non comune
Gli effluenti sono liquidi o
semi-liquidi e molto irritanti
per la pelle
Paragonabile all’ileostomia
COLOSTOMIA TRASVERSA

La stomia è situata
nel colon trasverso
 Gli effluenti sono
liquidi o semi-formati
 La stomia solitamente
viene confezionata su
ansa
 Questo tipo di stomia
solitamente è
temporanea
COLSTOMIA DISCENDENTE

La stomia è situata
nel colon discendente
 Si tratta di un tipo
comune di colostomia
 Gli effluenti sono più
formati a causa della
maggiore quantità
d'acqua assorbita nel
colon ascendente e
trasverso
COLSTOMIA SIGMOIDEA

La stomia è situata
nella parte inferiore
sinistra del colon
 Gli effluenti sono
formati in quanto i
liquidi sono stati
assorbiti lungo il
percorso intestinale.
FISIOPATOLOGIA DELLE
COLOSTOMIE







Il colon è un serbatoio deputato all’assorbimento
dell’acqua e degli elettroliti, sali biliari, urea e
glucosio contenuti nel materiale fecale
proveniente dall’intestino tenue, aumentando
così la consistenza delle feci.
Assorbimento
Secrezione
Produzione di vitamine
Progressione e deposito del materiale fecale
L'assorbimento è tanto più ridotto quanto
più la stomia è distale
IRRIGAZIONE



L’irrigazione è in pratica un
clistere e provoca lo
svuotamento artificioso e
controllato dell’intestino
viene consigliata quasi
esclusivamente ai portatori di
colostomia discendente o
sigmoidostomia.
La persona stomizzata può
eseguire da sola questa pratica,
dopo aver ricevuto le opportune
istruzioni, ma la stomia deve
essere in stato di perfetta
integrità, qualsiasi difetto nella
confezione della stomia, fistole,
retrazioni, prolassi, ernie
rappresentano una
controindicazione all’irrigazione.
L'ILEOSTOMIA
Consiste nell’apertura e nella fissazione, temporanea
o definitiva, dell’ileo alla parete addominale allo scopo
di derivare all’esterno il contenuto intestinale.
Ciò comporta la perdita funzionale di tutto il colon, cui
spettano i compiti di :
assorbimento di acqua ed elettroliti con conseguente
formazione di feci più o meno formate;
scissione ed assorbimento di residui alimentari;
continenza ed evacuazione delle feci.
L’ileostomizzato tende quindi alla disidratazione
(perdita di circa 1,5 litro di acqua e sodio die)
all’emissione incontrollata delle deiezioni fecali
(molteplici scariche al giorno) e alla perdita di
sostanze alimentari indigerite. Ciò porta anche
all’instaurarsi della complicanza più fastidiosa
rappresentata dall’irritazione cutanea peristomale,
indotta dai sali biliari e dai succhi pancreatici non
riassorbiti.
FISIOPATOLOGIA DELLE
ILEOSTOMIE




L'ileostomia comincia a funzionare in 2^ - 3^
giornata con evacuazioni continue, liquide, verdastre
di 500 - 1500 ml/die
In 10^ giornata si riducono a 600 ml/die e la
consistenza è poltacea
Dopo la stabilizzazione la consistenza è
semipoltacea e il numero delle scariche meno
frequente ( si arriva anche a 3 - 4 /die)
Mancando il riassorbimento di liquidi e sali da parte
del colon, la conseguenza più evidente è la
disidratazione e la perdita di elettroliti
La stabilizzazione è dovuta a due diversi meccanismi :
 compensazione renale
 aumentato riassorbimento di acqua da parte
dell'intestino in particolare dell'ultima ansa ileale
 Il meccanismo di compenso alterando la diuresi (urine
concentrate e rapporto Na/K basso) è responsabile di
un'alta incidenza di urolitiasi (circa 4 volte i gruppi di
controllo)
Se è inoltre presente un'ampia resezione ileale si
riscontra:
 malassorbimento lipidico in particolare degli acidi
biliari con conseguente colelitiasi
 malassorbimento delle vitamine del gruppo B (in
particolare B12) e K e ipoprotrombinemia
 Nell'ileostomia
il transito delle feci è rapido
3-8 ore
 Le
feci dell'ileostomia sono
particolarmente aggressive per la
presenza di enzimi digestivi ancora attivi
UROSTOMIA

L'apparato urinario si
compone di:
Reni
Ureteri
Vescica
Uretra
I reni depurano il sangue e
producono l'urina. Questa passa negli
ureteri, che inviano l'urina prodotta
dai reni alla vescica. La vescica
raccoglie l'urina finché non giunge il
momento di eliminarla dall'organismo
attraverso l'uretra.
I PRINCIPALI TIPI DI
UROSTOMIA
In relazione alla sede di istituzione della stomia
si distinguono:
- la nefrostomia;
- la vescicostomia;
- l’uretero-cutaneo-stomia;
- l’uretero-ileo-cutaneo-stomia
LA NEFROSTOMIA
Mette in comunicazione il calice o la pelvi renale
con l’esterno tramite un catetere autostatico.
Si esegue per via chirurgica o percutanea e
viene indicata per lo studio delle vie escretrici,
per proteggere le anastomosi da infiltrazioni
urinarie in caso di interventi ricostruttivi dopo
chirurgia percutanea, in caso di retrostasi con
danno renale secondario ad uropatia ostruttiva,
in attesa di risoluzione definitiva,o quando, per le
gravi condizioni cliniche del paziente, non è
possibile eseguire altro tipo di derivazione.
LA CISTOSTOMIA O
VESCICOSTOMIA
Rappresenta un’alternativa di necessità al
cateterismo quando questo risulti controindicato
per ostacoli a livello uretrale o patologia
tumorale.
 Trova indicazione anche per il completamento
provvisorio nella chirurgia dell’uretra. Si esegue
per via transcutanea in anestesia locale.

UCS


Nell'ureterostomia uno o
entrambi gli ureteri
vengono collegati alla
parete addominale per
formare uno stoma.
Si tratta di un intervento
meno comune che viene
spesso praticato come
misura temporanea nei
pazienti pediatrici.
UICS

Si rende necessario in caso di
rimozione della vescica, dovuta ad
una malattia o ad un evento
traumatico. Una sezione
dell'intestino tenue viene recisa
chirurgicamente, chiusa ad una
estremità e utilizzata come nuovo
raccoglitore per le urine o
"vescica". I due ureteri (condotti)
che trasportano l'urina dai reni
sono quindi collegati a questa
nuova vescica. La parte terminale
del condotto ileale viene fatta
fuoriuscire attraverso la parete
addominale, dove viene creato
uno stoma.
La differenza sostanziale tra i due tipi di stomie è
che nel caso dell’ureterocutaneostomia il paziente
avrà due stomie che determineranno la raccolta
delle urine in due sacchetti
(una a destra e una a sinistra dell’ombelico) mentre
nella ureteroileocutaneostomia il paziente avrà
un’unica stomia che convoglierà l’urina in un unico
sacchetto (parete addominale destra). Nei pazienti
con ureterocutaneostomia bilaterale, vengono
posizionati dei cateteri ureterali che hanno il ruolo di
impedire la stenosi (il restringimento) dello
stoma. I cateterini vanno sostituiti con una cadenza
che dipende dal tipo stesso del catetere.



L’urina, è normalmente sterile, e le vie urinarie
posseggono meccanismi anti-reflusso che ostacolano
così la risalita di germi provenienti dall’esterno verso i
reni.
La sterilità delle vie urinarie è più o meno gravemente
compromessa nei portatori di urostomia, per il contatto
diretto di queste ultime con l’ambiente esterno e l’urina è
molto irritante per la pelle.
Dall’urostomia fuoriescono grandi quantità di urina. È
importante che possa defluire liberamente e non ristagni
poiché dopo l’intervento il sistema urinario deferente è
meno lungo ed il rischio d’infezioni è più elevato. Solo il
libero deflusso può ridurre al minimo questo rischio
L’IGIENE PERSONALE



Il posto più comodo dove cambiarsi il presidio è il bagno, dove deve
essere preparato tutto l’occorrente:
• placca e sacca nuove, o solo la sacca se si adotta un sistema
mono-pezzo • acqua e sapone neutro • carta igienica • spugna e
asciugamano morbido • forbici con punta arrotondata • rasoio
monouso in caso di peluria nella zona di adesione del sacchetto •
sacchetto per rifiuti.
Non devono essere assolutamente usati benzina, alcool ed etere in
quanto sono troppo aggressivi per la pelle
Controllare regolarmente la stomia. Col tempo le sue dimensioni
possono variare. Nei sei mesi successivi all’operazione essa si
restringe. L’apertura della sacca e della placca protettiva devono
corrispondere alle dimensioni della stomia.
IGIENE DELLO STOMA


Allo stoma, nuovo
organo, occorre dedicare
la stessa cura e igiene
eseguita per l’ano.
1. Il presidio si rimuove
dall’alto verso il basso
usando entrambe le mani
(fermare gli indumenti
con le pinze in modo che
non intralcino) si ripiega
la sacca su se stessa
onde evitare cattivo odore
persistente, gettarla in un
sacchetto igienico.
 2.
Con la carta igienica o panno carta si
asportano le feci residue dall’esterno
all’interno dello stoma.

3. Con la spugna si lava
delicatamente con
movimenti a spirale,
iniziando dall'esterno
verso la stomia, si lava la
pelle con acqua e sapone
utilizzando il panno carta.
Le feci sono irritanti per la
pelle, in questo modo si
evitano arrossamenti ed
irritazioni.

4. Asciugare bene per
fare aderire la sacca,
misurare con le dime
il diametro esatto
dello stoma per
evitare complicanze e
inconvenienti che
nascono da imprecisa
gestione dei presidi.

5. Ritagliare con le
forbici il foro della
placca delle stesse
dimensioni rilevate
per proteggere la
pelle intorno alla
stomia.

6. Prima di applicare
la placca, mettere uno
strato di pasta
protettiva intorno alla
stomia, lasciarla
asciugare per 30
secondi modellarla
con le dita per
renderla uniforme.

7. Controllare che la
placca sia ben aderente
alla pelle e non si siano
formate delle pieghe
durante l'applicazione.
Questo controllo è
importante perché
garantisce comfort e la
tenuta del sistema di
raccolta fino alla
prossima sostituzione

8. Agganciare la
sacca di raccolta alla
placca assicurandosi
della perfetta tenuta.
Eliminare il sacchetto
dei rifiuti e lavarsi le
mani.
PERCHÉ È IMPORTANTE
MANTENERE LA CUTE
INTEGRA?

La cute peristomale è la zona dove viene fatto aderire il
dispositivo di raccolta. Se la pelle è irritata diventa più
difficile far aderire la barriera alla cute. Prima
dell'applicazione del dispositivo, quindi è importante
accertarsi che la pelle sia integra e asciutta. Questo
assicurerà che il sistema di raccolta rimanga in situ tra
un cambio e l'altro minimizzando il rischio di distacco. È
anche importante ricordare che vivere con le
complicanze della cute peristomale può influire sulla
sicurezza e sulla qualità di vita.
ALTERAZIONI CUTANEE
CUTE INTEGRA
CUTE IRRITATA
Le complicanze stomali sia precoci
che tardive insorgono nel 25% dei
casi










DERMATITE IRRITATIVA
DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO
MICOSI (CANDIDA)
FOLLICOLITI
ERNIA PARASTOMALE
RETRAZIONE
PROLASSO
STENOSI
EMORRAGIA
PIODERMA GANGRENOSO
ALIMENTAZIONE E STOMIA







mangiare regolarmente
bere tanti liquidi
masticare bene il cibo
godersi il cibo e non farsene
un problema
consultare il proprio specialista
o un dietologo sugli integratori
vitaminici
provare i nuovi cibi uno alla
volta, in piccole quantità, in
modo da individuare subito
l'eventuale causa di problemi
. Consumare la cena entro le
ore 19.30 per evitare
deiezioni notturne
COLONSTOMIA




Proprio come avveniva prima dell'intervento, è possibile soffrire
talvolta di stipsi o diarrea. Aumentando l'assunzione di liquidi e fibre
è possibile evitare problemi di stitichezza.
Bere più acqua e succhi di frutta: da sei a otto bicchieri al giorno.
Inserire nella dieta più frutta fresca e verdure. Cercare di mangiare
cibi con elevato contenuto di fibre come cereali o pane integrale.
Cercare di evitare cibi che procurano odore come uova, alcune
spezie, pesce e asparagi. È auspicabile inoltre evitare cibi che
causano la formazione di gas come birra, bevande gassate, latticini,
cipolle, cetrioli, funghi, fagioli e cavoli. Tali alimenti impiegano circa
sei ore a produrre gas in una persona avente una colostomia.
Dopo un intervento di stomia, la capacità del corpo di digerire e
assorbire medicinali potrebbe essere ridotta.
ILEOSTOMIA



, in conseguenza della mancata funzione del colon si deve preferire
una dieta moderatamente ipercalorica , ricca di potassio,
fosforo,calcio e magnesio per perdita di h2o ed elettroliti con feci
liquide e frequenti
Dopo l'intervento, i cibi ad elevato contenuto di fibre possono
causare dei blocchi nell'ileo, che ha un lume ristretto. Masticare
bene il cibo per ridurlo in piccoli pezzi e migliorarne la digeribilità
Tra i cibi ad elevato contenuto di fibre che possono causare blocchi,
troviamo sedano ,popcorn ,cocco ,ananas crudo ,cavolo ,uvetta
frutta secca ,funghi ,insalata ,piselli ,bucce delle verdure ,spezie
Meglio evitare cibi troppo freddi o troppo caldi perché possono
indurre il riflesso gastrocolico,aumentando la peristalsi intestinale
Non occorre seguire una dieta particolare, a meno che il medico non
lo ritenga necessario. E’ importante che i pazienti imparino da soli a
capire quali alimenti possono provocare disturbi,per eliminarli o
diminuirli.





Può essere utile tenere un diario dove elencare tutti i giorni per un
mese quello che si mangia, quante volte si riempie il sacchetto e
come si presentano le feci (liquide, pastose, solide).
I cibi che generalmente provocano disturbi intestinali sono
frutta,verdura, cipolle, aglio e legumi.
Si consiglia di iniziare a mangiare i cibi che possono dare disturbi
uno alla volta.
Il portatore di ileostomia deve aggiungere alcuni piccoli
accorgimenti: fare pasti piccoli ma frequenti, evitare cibi troppo
grassi, preferire alimenti che induriscono le feci (patate, carote,
banane, riso, mele crude sbucciate).
L’acidità del materiale intestinale può sciogliere la placca adesiva
del sacchetto provocando arrossamenti cutanei ed il distacco del
dispositivo prima del cambio
UROSTOMIA




Gli urostomizzati non devono seguire una dieta speciale. Per evitare
infezioni e mantenere normale la funzione urinaria bisogna bere a
sufficienza (2–3 litri al giorno)! Ciò può prevenire le infezioni delle
vie urinarie. Infatti con l’urina si eliminano così anche grandi quantità
di batteri e di muco. L’urina deve essere di colore chiaro. Si
raccomandano acqua, acqua minerale non gassata, tè alle erbe,
consommé, succhi di frutta.
Due bicchieri di succo di mirtilli rossi al giorno (la mattina e la sera,
in tutto 300 ml) possono far bene. Il succo di mirtilli rossi acidifica
l’urina e rallenta così la riproduzione dei batteri e muco
Alcuni alimenti possono influire sull'odore dell'urina
(asparagi ,pesce ,uova ,alcol ,cavolfiore ,cavoletti di Bruxelles
,formaggio (certi tipi) ,fagioli cotti ,broccoli ,cipolle ,cavolo )
Gli alimenti che aiutano a rendere neutro l'odore dell'urina sono, tra
gli altri: siero del latte ,prezzemolo ,yogurt
ABBIGLIAMENTO E CURE
PERSONALI





Prediligere vestiti comodi e non troppo stretti
E’ opportuno privilegiare tessuti naturali, evitando fibre di
nylon che irritano la cute peristomale.
Cinture ed elastici non sono indicati: potrebbero
comprimere lo stoma e impedire l’evacuazione.
Per un uomo le bretelle sono a volte più comode di una
cintura; lo stoma non dovrebbe comunque mai trovarsi
all’altezza della cintura.
Il bagno o la doccia dovrebbero essere fatti prima della
sostituzione del sistema di raccolta
SPORT E VACANZE



La stomia non è un handicap, né impone limitazioni allo
svolgimento delle normali attività quotidiane come
lavorare, passeggiare, giocare, fare l’amore, in una
parola … Vivere!
Si può sempre tenersi in forma, sia se piaccia giocare a
tennis, a golf, fare jogging, nuotare o sciare. Con il
permesso del medico, dopo il periodo di convalescenza,
si potrà tornare agli stessi sport o alle attività che si
praticavano prima dell’intervento.
È comunque consigliabile evitare di sollevare pesi e
astenersi dal praticare attività sportive violente senza
speciali protezioni per lo stoma

Per chi viaggia, è opportuno organizzarsi in anticipo
portando sempre un kit composto da:
 un nuovo dispositivo di raccolta;
 salviette umidificate;
 un paio di forbici piccole ricurve;
 sacchetti di plastica o carta per l’eliminazione del
dispositivo usato.
 Altri accorgimenti da adottare, soprattutto se si viaggia
all’estero, sono:
 portare un 10% di prodotti in più, come scorta;
 mettere nel bagaglio a mano una scorta di prodotto;
 tagliare la placca della giusta dimensione, poiché nel
bagaglio a mano non si possono portare le forbicine;
 in aereo la sacca potrebbe gonfiarsi un poco.
I PRESIDI STOMALI

Le stomie sono aperture artificiali e quindi non provviste di sfintere; il
paziente stomizzato, pertanto, non può esercitare un controllo
volontario sull’emissione delle feci o delle urine ed è costretto ad
utilizzare dei sistemi di raccolta che sono diversi per tipologia e
dimensione a seconda del tipo di stomia.

I dispositivi devono rispondere ad alcuni requisiti
fondamentali:
Perfetta adesività alla cute e massima protezione
della cute peristomale
Facile rimozione e assenza di residuo di adesivo
sulla cute
Impermeabilità ai liquidi e agli odori
Silenziosità
Forma e dimensioni tali da permettere la
mimetizzazione sotto gli abiti





SISTEMA MONOPEZZO

Nei sistemi monopezzo,
la sacca e la barriera
cutanea sono integrate.
Questi dispositivi sono
progettati per coniugare
massima discrezione,
semplicità e flessibilità in
un sistema a basso
profilo. Sono disponibili
nella versione ritagliabile
e pretagliata.
SISTEMA DUE PEZZI
TRADIZIONALE


La sacca si unisce alla
placca mediante una
flangia di aggancio
Nei sistemi a due pezzi
sacca e placca sono
separati. Ciò permette di
sostituire la sacca senza
rimuovere la barriera
cutanea. Un anello in
plastica permette
l'aggancio tra sacca e
placca percepibile al
tatto.
SISTEMA DUE PEZZI CON
AGGANCIO ADESIVO

In questo sistema, sacca
e placca sono unite
insieme tramite un anello
in schiuma adesiva e una
"base di adesione"
eliminando la presenza
della flangia rigida
presente nei tradizionali
sistemi a due pezzi. Il
meccanismo di aggancio
in schiuma offre una
maggiore flessibilità ed
un basso profilo sotto i
vestiti.
I presidi: COS'È UNA SACCA?

Gli stomizzati hanno bisogno
di una sacca di raccolta e una
barriera cutanea adesiva. Nei
sistemi a due pezzi, la barriera
cutanea è separata dalla
sacca, mentre nei sistemi
monopezzo sacca e barriera
sono integrate.
La sacca serve per contenere
le urine o le feci a seconda del
tipo di intervento di stomia.
Le sacche possono essere:
SACCHE A FONDO CHIUSO



sono monouso e sono indicate
quando gli effluenti stomali
sono solidi e formati. La
maggior parte delle sacche
sono dotate di filtro per
neutralizzare gli odori e
permettere la fuoriuscita dei
gas. La sacca non necessita di
essere svuotata, quando è
piena è sufficiente rimuoverla
e gettarla in un contenitore per
i rifiuti.
Indicate per colostomia e
ileostomia
Non indicate per urostomia.
SACCHE A FONDO APERTO

Alcune persone
ileostomizzate o
colostomizzate
possono prediligere
l'utilizzo di sacche a
fondo aperto
 agevolmente
svuotabili attraverso
l'apertura sul fondo. Il
fondo della sacca può
essere lavato.
SACCHE PER UROSTOMIE

Le persone urostomizzate hanno delle esigenze particolari. Come
gli altri sistemi di raccolta, le sacche per urostomia sono disponibili
nella versione monopezzo o due pezzi. Ma, a differenza degli altri
sistemi, le sacche per urostomia hanno un rubinetto di scarico.





Le sacche per la raccolta delle urine sono munite di una
valvola di scarico e una membrana antiriflusso.
possono essere svuotate più volte grazie alla valvola di
scarico e poi richiuse.
Una sacca fissata alla gamba, connessa al dispositivo,
può aumentare la capacità di contenimento di 500 ml.
I sistemi a due pezzi con sacca adesiva sono molto piatti
e quasi impercettibili anche a contatto con un’altra
persona.
Sussiste anche la possibilità di collegare il dispositivo a
un’apposita sacca esterna per la notte per mezzo di un
tubo. Questa sacca ha una capienza di 2000 ml. Con
questo dispositivo il paziente può dormire
tranquillamente.
COS'È UNA BARRIERA CUTANEA?






La barriera cutanea o placca aderisce alla pelle attorno allo stoma
contribuendo a proteggerla dal contatto con gli effluenti. La barriera
cutanea è il supporto che permette l'adesione della sacca
all'addome.
Il foro di apertura delle barriere cutanee può essere:
Ritagliabile - il foro viene ritagliato su misura della stomia.
Pretagliato - è disponibile un'ampia gamma di misure per adattarsi
alle diverse dimensioni di ciascuno stoma, senza bisogno di
utilizzare le forbici.
Modellabile - il foro di apertura si modella con le dita per adattarsi a
stomie di qualsiasi forma e dimensione. La perfetta conformabilità al
contorno dello stoma fornisce una protezione contro il rischio di
infiltrazioni rispetto alle barriere cutanee tradizionali.
Placca piana /convessa
PLACCHE

sono disponibili in commercio altri prodotti per la cura
della cute peristomale come polveri e pasta
protettiva,salviette detergenti, che aiutano a rimuovere le
placche in modo atraumatico, oli e spray protettivi cute
peristomale, cinture,guaine per ernie, prodotti x ridurre la
formazione di odore, kit per irrigazione
ACCERTARSI CHE IL DISPOSITIVO SIA
DELLA MISURA GIUSTA

Scegliere il dispositivo adatto alle proprie
esigenze può aiutare a evitare che urina, feci o
muco, entrino a contatto con la superficie
cutanea causando irritazioni. Per questo scopo,
si consiglia l'uso di un ausilio per misurare il
proprio stoma. Si potrà così stabilire la
dimensione giusta dell'apertura della propria
barriera cutanea. Nei mesi successivi
all'intervento potrebbe essere necessario
cambiare misura.
PROGRAMMARE IL CAMBIO
DEL SISTEMA DI RACCOLTA
 Stabilire
un programma semplice da
seguire per cambiare la sacca in base al
tipo di sistema usato e al parere del
proprio medico. In questo modo si
assicurerà che la barriera cutanea venga
sostituita prima che gran parte dell'adesivo
venga erosa, riducendo la possibilità che
le secrezioni dello stoma vengano a
contatto con la pelle.
PRESTARE ATTENZIONE QUANDO SI
RIMUOVE IL DISPOSITIVO
Non strappare via la barriera cutanea dal corpo.
Rimuovere delicatamente la placca, facendo
attenzione a trattenere la pelle. Iniziare con un
angolo della barriera e rimuovere lentamente
l'adesivo rimanente. È possibile anche usare le
salviette rimuovi adesivo per facilitare la rimozione,
e assicurare che la superficie cutanea sia
perfettamente pulita prima di applicare una nuova
barriera cutanea.
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MANTENERE LA PELLE ASCIUTTA
Mantenendo asciutta la pelle, si potrà assicurare una
buona tenuta dell'adesivo. Inoltre ridurrà il rischio di
candidiasi (un'infezione fungina).
MONITORARE I CAMBIAMENTI DELL'ADDOME
Cambiamenti del profilo addominale dovuti a gravidanza,
esercizio, variazioni di peso o stile di vita e ad alcune
malattie, possono richiedere l'uso di un nuovo sistema di
raccolta o di una misura diversa.
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Poiché la cute peristomale potrebbe essere danneggiata
dal contatto con gli effluenti stomali, è fondamentale
essere certi che il dispositivo di raccolta utilizzato sia
quello più appropriato. Le placche forniscono una
necessaria barriera protettiva tra cute ed effluenti stomali
che possono provocare irritazioni e generare
complicanze.
Per essere sicuri di avere una perfetta corrispondenza
tra barriera cutanea e stoma è opportuno monitorare i
cambiamenti di forma e dimensione dello stoma. Se lo
stoma cambia, è necessario modificare la misura della
barriera cutanea e del sistema di sacca, oppure passare
a un nuovo sistema, utilizzare una placca che si adatta
bene alla stomia può essere la miglior difesa contro
complicanze cutanee.
APPROVVIGIONAMENTO DEI
DISPOSITIVI
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I dispositivi per stomia sono totalmente rimborsati dal Servizio
Sanitario Nazionale secondo quantitativi mensili stabiliti per legge.
Per ottenerli, occorre fare richiesta di Invalidità Civile per Protesi ed
Ausili presso il servizio di Medicina legale della ASL di
appartenenza.
Qui verrà consegnato un modulo da compilare e la lista dei
documenti necessari, tra cui la certificazione medica relativa
all’intervento chirurgico subito. Insieme alla documentazione
richiesta, dovrà essere portata una ricetta, compilata dal medico di
base, che riporti:
• il quantitativo
• il numero di codice del nomenclatore tariffario
• il tipo di sacchetti e placche
• il periodo (un mese o tre mesi).
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Per quel che riguarda l'assistenza protesica occorre fare riferimento
al D.M. 332/99 pubblicato sul supplemento ordinario n. 176/L alla
G.U. n. 277 del 27/09/99 che determina gli aventi diritto
all'assistenza e alla fornitura gratuita dei presidi protesici (sacche
per stomia, sacchetti per irrigazione, ecc), le modalità di erogazione,
il collaudo e la definizione dei presidi. In ogni caso è l'azienda unità
sanitaria locale che, dietro prescrizione dello specialista, autorizza la
fornitura dei dispositivi per il periodo indicato dal medico
prescrittore, prevedendo idonee modalità di consegna frazionata.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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LA STOMIA - Ordine dei farmacisti