ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII “
scuola dell’infanzia – elementare - media
20095 - CUSANO MILANINO (MI) - Viale Roma, 27
cod. fisc. 83049760156 tel. 02 - 6196097 tel/fax 02- 6132424
e-mail: [email protected]
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CAP. 1
-
Art. 1.1
Art. 1.2
CAP. 2
Art. 2.1
Art. 2.1.a
Art. 2.1.b
Art. 2.1.c
Art. 2.1.d
Art. 2.2
Art. 2.2.a
Art. 2.2.b
Art. 2.2.c
Art. 2.2.d
Art. 2.2.e
Art. 2,2.f
Art. 2.2.g
Art. 2.2.h
Art. 2.2.i
Art. 2,2.l
Art. 2,2.m
Art. 2.2.n
Art. 2.2.o
Art. 2.3
Art. 2.4
Art. 2.5
Art. 2.6
Art. 2.7
Art. 2.8
Art. 2.9
CAP. 3
Art. 3.1
-
Art. 3.2
Art. 3.3
-
Art. 3.4
Art. 3.4.a
-
PRINCIPI E CRITERI FONDAMENTALI PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO
DELL'OFFERTA FORMATIVA
PRINCIPI FONDAMENTALI ISPIRATORI CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA GLI ORGANI COLLEGIALI
FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI –
Modalita’ generali di convocazione e svolgimento degli organi collegiali
Elezioni
Validita’ delle sedute e delle deliberazioni
Programmazione delle attivita’ degli organi collegiali
CONSIGLIO DI ISTITUTO Composizione
Modalita' di convocazione
Elezione del Presidente e del Vice-Presidente
Attribuzioni e prerogative del Presidente
Funzioni del Segretario del Consiglio di Istituto
Convocazione ordinaria e straordinaria
Formulazione dell' o. d. g.
Adempimenti del Consiglio di Istituto
Verbale
Sede e sedute del Consiglio
Svolgimento della seduta
Regolamentazione degli interventi e delle votazioni
Modalità di ammissione
LA GIUNTA ESECUTIVA LE ASSEMBLEE DEI GENITORI IL COLLEGIO DEI DOCENTI IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE-INTERSEZIONE IL CONSIGLIO DI CLASSE COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI ASSOCIAZIONE COMITATO DEI GENITORI MODALITA' DI FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
CRITERI DI PRECEDENZA IN CASO D’ECCEDENZA NELLE RICHIESTE
D’ISCRIZIONE CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI CRITERI GENERALI MODALITA’ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN RAPPORTO
AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE Criteri per l’assegnazione dei docenti ai plessi
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
1
Art. 3.4.b
Art. 3.4.c
Art. 3.5
Art. 3.6
Art. 3.7
Art. 3.8
Art. 3.8.a
Art. 3.8.b
Art. 3.9
Art. 3.10
Art. 3.11
Art. 3.12
Art. 3.13
Art. 3.14
Art. 3.15
Art. 3.16
Art. 3.17
CAP. 4
-
Art. 4.1
-
Art. 4.1.a
Art. 4.1.b
Art. 4.2
Art. 4.2.a
Art. 4.2.b
Art. 4.2.c
Art. 4.2.d
Art. 4.2.e
Art. 4.3
Art. 4.4
-
Art. 4.5
Art. 4.6
Art. 4.7
CAP. 5
-
Criteri per l’assegnazione alle sez./classi
Criteri per l’assegnazione del personale ausiliario
CRITERI RELATIVI ALLA FORMULAZIONE DELL'ORARIO ORARIO GIORNALIERO MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE VIGILANZA Ingresso –uscita
Giustificazioni delle assenze , ritardi e permessi di uscita anticipata
COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA INFORTUNI E MALORI SOMMINISTRAZIONE FARMACI USO DEGLI SPAZI ATTIVITA’ PARA-EXTRA-INTERSCOLASTICA ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONESUL TERRITORIO DOCUMENTI DI IDENTITA’ PER ALUNNI DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI – COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI CRITERI GENERALI DI GESTIONE, AMMINISTRAZIONE E ATTIVITA’
NEGOZIALE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
CRITERI PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE ASSEGNATE ALLA
SCUOLA DALLO STATO E PER IL REPERIMENTO DI ULTERIORI RISORSE Contributi dei genitori
Proposte commerciali
CRITERI PER IL CONFERIMENTO DI CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA
AMBITO DI APPLICAZIONE REQUISITI OGGETTIVI REQUISITI SOGGETTIVI PROCEDURA DI SELEZIONE AFFIDAMENTO DELL’INCARICO UTILIZZO DI LOCALI SCOLASTICI E DI BENI INFORMATICI CRITERI E MODALITA’ DI RACCORDO E COLLABORAZIONE CON
ORGANISMI- ASSOCIATIVI CRITERI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE STIPULA DI ACCORDI E INTESE
PROCEDURE CONTRATTUALI PER ACQUISTI , APPALTI , FORNITURE CRITERI ATTRIBUZIONE INCARICHI MODIFICHE
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
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A-Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa e didattica, curricolare
ed extracurricolare, adottata dal nostro Istituto nell'ambito dell'autonomia secondo la normativa ministeriale. Il
documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di
comunicazione pubblica tramite il quale gli utenti del servizio scolastico (alunni e famiglie), possono conoscere i
principi generali che ispirano l'attività didattica e gli interventi che la scuola intende compiere per favorire il
successo formativo di tutti gli alunni.
L’Istituto, luogo di educazione, formazione e sviluppo, basa la sua azione su:
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la qualità della relazione docenti-alunni
la qualità dell’offerta formativa
il perseguimento delle finalità generali del Piano Offerta Formativa.
Art.1.1 - PRINCIPI FONDAMENTALI ISPIRATORI –
Uguaglianza ed imparzialità
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garanzia del diritto allo studio per tutti, con attenzione alle situazioni problematiche
promozione del rispetto della persona, della libertà di pensiero, di espressione, di coscienza e di religione
considerazione delle diversità come risorse per la crescita e la formazione della persona
Trasparenza
?
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diffusione delle informazioni
promozione della partecipazione di tutte le componenti della scuola
Accoglienza
?
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attenzione all’inserimento dei nuovi iscritti
salvaguardia dei diritti dell’infanzia e considerazione delle specifiche esigenze delle diverse età
Integrazione
?
promozione di interventi mirati di integrazione e sviluppo in situazione di svantaggio o difficoltà
Continuita’ e flessibilita’
?
?
garanzia della continuità educativa all’interno dell’Istituto e con gli altri ordini di scuola
promozione dell’integrazione con il territorio
Liberta’ di insegnamento
? garanzia della libertà di insegnamento nel rispetto del Piano dell’Offerta Formativa e delle esigenze degli
alunni
Art. 1.2 - CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO –
Alla realizzazione del Piano Offerta Formativa partecipano e collaborano docenti, personale ATA, genitori, agenzie
del territorio. Il Piano è dotato di meccanismi di verifica e controllo che consentono di effettuare
progressivamente tutti gli adattamenti resi necessari dalle esigenze dell'utenza. Ogni anno, il Progetto di Istituto
per il Successo Formativo, contenuto nel Piano, è rivisto e modificato sulla base dell’esperienza. Il Piano ha come
finalità generale quella di perseguire il successo scolastico di tutti gli allievi considerando:
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le indicazioni normative di indirizzo del servizio scolastico
le caratteristiche del territorio e dei bisogni formativi territoriali
l’apprendimento come processo attivo e progressivo di formazione della personalità
la ricerca continua del miglioramento del servizio scolastico.
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Le attività e le modalità organizzative esplicitate dal Piano mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
? un curricolo di alfabetizzazione culturale e di educazione alla convivenza democratica progressivo,
coerente e di qualità rispetto al rapporto insegnante-allievo e alla qualità dell’Offerta Formativa
? la promozione delle abilità e delle competenze essenziali per la formazione permanente
? la valorizzazione delle diversità e l’integrazione attraverso proposte formative personalizzate
? la promozione dell’orientamento scolastico valorizzando la personalità di ogni allievo
? la costruzione di un clima educativo sereno, che favorisca la crescita della persona nella globalità e
complessità degli aspetti
? la qualità e la sicurezza dell’ambiente scolastico
? la partecipazione e il coinvolgimento per l’elaborazione e l’attuazione del Piano Offerta Formativa
? l’accertamento sistematico dell’apprendimento di conoscenze e competenze secondo gli obiettivi del
curricolo
? la valutazione degli esiti del percorso formativo con comunicazioni
alle famiglie in un’ottica di
collaborazione
? la valutazione del servizio scolastico con monitoraggio strutturato
? la documentazione delle attività e degli esiti formativi
su
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ALLII -A rt. 2.1 - FU N ZION A MEN TO ORGA N I C OL LEGIA L I –
La composizione e le funzioni degli Organi Collegiali sono indicate dal Decreto Leg.vo n° 297 del 16/ 04/ 94 (Testo
Unico) al quale si rimanda per tutto quanto non esplicitato nel presente Regolamento.
Gli organi collegiali a livello di Istituto sono i seguenti:
? il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva
? il Collegio dei Docenti
? il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’Infanzia
? il Consiglio di Interclasse nella scuola Elementare
? il Consiglio di Classe nella scuola Media
? il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti.
Per meglio approfondire specifiche tematiche educative o organizzative gli Organi Collegiali possono articolarsi in
sottogruppi o commissioni, in cui entrano a far parte anche alcuni membri dell’”Associazione Comitato Genitori”.
Art.
2.1.a
-
MODALITA’
COLLEGIALI
GENERALI
DI
CONVOCAZIONE
E
SVOLGIMENTO
DEGLI
ORGANI
All’inizio di ogni anno scolastico verrà predisposto un piano con il calendario di pianificazione degli incontri anche
se, in caso di necessità, potranno essere convocati anche incontri non calendarizzati.
La convocazione degli organi collegiali non calendarizzati deve essere disposta con un congruo preavviso, di massima
non inferiore ai 5 giorni, rispetto alla data delle riunioni e deve avvenire con lettera diretta ai singoli membri
dell'organo collegiale, con circolare interna per i docenti e mediante affissione all'ALBO di apposito avviso. Alle
convocazioni verranno allegati quando possibile, materiali e documentazioni inerenti agli argomenti all’ordine del
giorno per meglio predisporre la discussione e il vaglio delle proposte.
In caso di urgenza, la convocazione può avvenire telefonicamente e con un preavviso minimo di 48 ore.
Di ogni seduta viene redatto un processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, informatizzato con
pagine numerate. Il verbale sarà sottoposto all’organo collegiale nella seduta successiva per l’approvazione.
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri .
Le attività di ciascun organo sono programmate nel tempo, in rapporto alle proprie competenze , allo scopo di
realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse.
Gli argomenti su cui dovranno essere adottati decisioni, proposte o pareri verranno indicati nel calendario di inizio
anno . I componenti degli organismi collegiali possono fare richiesta scritta di inserimento di argomenti all’ordine
del giorno.
Il Presidente e i membri possono chiedere in apertura di seduta, l’inserimento all’ordine del giorno di
argomenti da trattare e sui quali deliberare dando motivazione dell’urgenza.
Art. 2.1.b - ELEZIONI
Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo appena possibile e, comunque, entro il 30 ottobre.
Art. 2.1.c - VALIDITA’ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI
La seduta è valida quando è presente almeno la metà più uno dei componenti dell’organo collegiale. Si richiede
invece la presenza di tutti i membri (quorum integrale) nella seduta per il Comitato per la valutazione del servizio
degli insegnanti.
Ai fini della validità, non è necessario che alla seduta siano presenti i rappresentanti di ogni componente.
Salvo diverse disposizioni di legge, le deliberazioni si considerano approvate quando abbiano ottenuto il voto
favorevole della metà più uno dei votanti.
I componenti che si astengono non si computano nel numero dei votanti pur essendo computati nel numero dei
presenti ai fini della validità dell’adunanza.
Il Presidente comunica all’organo collegiale le esigenze di procedere ad eventuali surroghe di membri eletti, le quali
si effettuano secondo quanto disposto dalla normativa.
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Art. 2.1.d – PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascun organo collegiale programma la propria attività in rapporto alle proprie competenze, operando in maniera
coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele .
A rt. 2.2 - IL CON S IGLI O D I ISTI TU TO Il Consiglio di Istituto è organo collegiale di governo ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politicoamministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati
dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
Composizione e funzionamento del Consiglio sono stabiliti dalla legge.
Art. 2.2.a – COMPOSIZIONE
IL Consiglio di Istituto, essendo la popolazione scolastica superiore a cinquecento alunni, è costituito da diciotto
componenti:
otto rappresentanti del personale docente
un rappresentante del personale A. T. A.
otto rappresentanti dei genitori degli alunni di tutti gli ordini di scuola
il Dirigente Scolastico, componente di diritto.
I membri del Consiglio di Istituto vengono nominati dal Dirigente Scolastico sulla base degli esiti delle elezioni;
sono in carica per la durata del Consiglio stesso, salvo rinunce motivate o dovute alla perdita del diritto di
rappresentanza quando il genitore non abbia più figli frequentanti classi del istituto. Alla nomina di nuovi membri si
procede con surroga così come previsto dalla normativa.
Ciascun membro del Consiglio di Istituto, può accedere agli uffici della scuola per avere informazioni di cui ha
bisogno per svolgere il proprio mandato, nonché chi edere al Dirigente Scolastico informazioni e spiegazioni
sull’esecuzione delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
I membri del Consiglio di Istituto vengono nominati dal Dirigente Scolastico sulla base degli esiti delle elezioni;
sono in carica per la durata del Consiglio stesso, salvo rinunce motivate o dovute alla perdita del diritto di
rappresentanza quando il genitore non abbia più figli frequentanti classi del istituto. Alla nomina di nuovi membri si
procede con surroga così come previsto dalla normativa.
Art. 2.2.b - MODALITA' DI CONVOCAZIONE
La convocazione del Consiglio avverrà con le modalità previste nell’art. 1 .
Della convocazione sarà inoltre data informazione a tutte le famiglie degli alunni: gli insegnanti cureranno di
comunicare la data, l'ora e il luogo di convocazione del C.d.I. tramite avviso scritto sul diario.
La prima convocazione del C. di I. è disposta dal Dirigente Scolastico.
Art. 2.2.c - ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICE-PRESIDENTE
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori
membri del Consiglio stesso, il proprio presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i
genitori componenti il Consiglio. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuta la maggioranza assoluta dei
voti rapportata al numero dei consiglieri. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il
presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà
più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi tra i
genitori.
Art. 2.2.d - ATTRIBUZIONI E PREROGATIVE DEL PRESIDENTE
Il Presidente (o il Vice-presidente in sua assenza od impedimento) convoca il C. di I. e garantisce il regolare
funzionamento delle sedute.
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Ha diritto di avere (da parte della scuola e della Giunta Esecutiva) tutte le informazioni e le documentazioni
relative alle materie di competenza del C. di I.
Il Presidente, il Vice-presidente, nonchè i membri della Giunta Esecutiva (esclusi quelli di diritto) hanno l'obbligo di
rassegnare le dimissioni dalla carica su mozione di sfiducia del C. di I.
Il Presidente è invitato alle riunioni della Giunta.
Art. 2.2.e - FUNZIONI DEL SEGRETARIO DEL C. DI I.
Le funzioni di segretario sono affidate ad uno dei membri del Consiglio, su designazione del presidente oppure per
elezione da parte dei componenti il Consiglio di Istituto stesso.
Il Segretario:
? ad inizio seduta constata gli assenti, tenendo debito conto delle "assenze ingiustificate", ai fini della
determinazione della decadenza dall'incarico. E' opportuno precisare che ogni seduta del C. di I. fa capitolo a sè,
anche se l' O.d.G. trattato è il medesimo, non esaurito nella seduta precedente
? legge il verbale, da lui redatto, della precedente seduta, provvede ad eventuali rettifiche proposte e, dopo l'
approvazione , lo sottoscrive unitamente al Presidente, depositandolo presso la Segreteria dell’Istituto
? provvede altresì a compilare il verbale della seduta in corso e a stendere le delibere del C. di I. inviando queste
ultime alla Direzione dell’Istituto, entro tre giorni dalla seduta stessa.
Art. 2.2.f - CONVOCAZIONE
ORDINARIA E STRAORDINARIA
Successivamente il Consiglio è convocato in via ordinaria dal Presidente, durante l'anno scolastico, nel periodo da
settembre a giugno; in via straordinaria, ogni qualvolta ne venga fatta richiesta scritta da:
? almeno un terzo dei consiglieri
? giunta esecutiva
? maggioranza dei consigli di Classe /Interclasse/ Intersezione
? Collegio dei Docenti
? Comitato dei Genitori
? tutti i membri di una delle componenti il C. di I.
? Presidente, per motivi di urgenti e pronte decisioni.
? La richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare la data e l'O. d. G.
? E' facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti, anticipare o dilazionare i punti all’ordine del giorno.
Art. 2.2.g - FORMULAZIONE DELL' O.D. G.
L' O. d. G. della convocazione è formulato dal Presidente e dev e contenere gli argomenti eventualmente proposti
dalla Giunta, dai singoli consiglieri e dagli altri Organi aventi diritto.
Eventuali argomenti, non all' O.d.G., possono essere inseriti con deliberazione approvata all’inizio di ogni seduta.
Art. 2.2.h - ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Gli adempimenti del C. di I. sono contemplati nell'art. 10 del D.L. 297/94 e nel D.M. 44 del 01/02/01 .
Essi prevedono :
? criteri per la formazione delle classi
? adattamento dell'orario delle lezioni alle condizioni ambientali / organizzative
? presentazione all'Ente locale di un piano dettagliato per usufruire delle sovvenzioni previste dalla Legge
Regionale
n° 31 del 20.03.80
? criteri per la definizione del "Piano dell'Offerta Formativa" e successiva adozione del documento
elaborato dal Collegio Docenti
? approvazione, verifica e controllo del Programma annuale proposto dalla Giunta Esecutiva
? determinazione dei criteri per lo svolgimento, da parte del dirigente di attività negoziali specifiche
(contratti di sponsorizzazione, utilizzazione dei locali, contratti di prestazione d’opera)
? deliberazioni su specifiche attività negoziali (accettazioni rinuncia di legati eredità e donazioni, adesioni a
reti di scuole e consorzi) e su criteri di assegnazione e preferenza per la concessione di beni in uso
gratuito.
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Il Consiglio nei limiti della disponibilità di bilancio e delle indicazioni della normativa, con criteri di trasparenza, di
equità e di promozione delle finalità della scuola, in riferimento all'attuazione del P.O.F., delibera in particolare
sulle modalità e procedure per:
? la vigilanza degli alunni e la regolamentazione di assenze, ritardi, uscite
? uso di spazi, laboratori, palestre, biblioteche
? conservazione delle strutture e delle dotazioni
? comunicazione e collaborazione scuola - famiglia,
? modalità di convocazione e svolgimento delle assemblee e delle riunioni degli Organi Collegiali
? pubblicazione degli atti
Il Consiglio d’Istituto, nel programmare le attività, prevede e organizza apposite riunioni e indagini rivolte ai
genitori, docenti, personale A.T.A., al fine di promuovere condivisione, coinvolgimento e attuazione del Piano
dell'offerta Formativa
Nell'adozione di documenti e nell'approvazione di iniziative acquisisce preventivamente il parere del Collegio
Docenti, il quale ha carattere vincolante per gli aspetti pedagogico - didattici.
Ad inizio di ogni anno scolastico il Consiglio delibera relativamente alle parti e ai documenti aventi durata e
riferimento annuale.
Ogni proposta di modifica dei documenti dovrà essere sottoposta all’acquisizione delle indicazioni normative e delle
modifiche apportate dovrà essere data informazione all’utenza.
Art. 2.2.i - VERBALE
Il verbale deve contenere: l'oggetto della discussione, i nominativi di coloro che hanno partecipato, l'esito di
eventuali votazioni , le deliberazioni adottate ed eventuali dichiarazioni dei consiglieri che ne facciano richiesta,
previa presentazione scritta di quanto intendono far verbalizzare.
Le deliberazioni sono pubblicate nell' apposito Albo delle scuole, entro il termine massimo di otto giorni dalla
seduta in cui vengono votate, e devono rimanervi esposte per un periodo di almeno quindici giorni.
Copia delle delibere che interessino altri Enti (Ente locale, Azienda A.S.L., ... altri) dovrà essere inviata a questi
ultimi.
La copia integrale del verbale viene depositata presso l’Ufficio di Segreteria.
Art . 2.2.l – SEDE E SEDUTE DEL CONSIGLIO
La sede del Consiglio di Istituto è stabilita presso la Direzione dove, a cura della Segreteria dell’Istituto, verranno
conservati ed archiviati il Libro dei Verbali, le delibere e ogni altro documento riguardante la vita dell’Istituto.
Le sedute si svolgono alternativamente dalle ore 18.30 alle ore 21.30 , e dalle 20.30 alle 23.30.
Art . 2.2.m – SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA
1)
2)
3)
Lettura e approvazione del verbale della seduta precedente.
Discussione di tutti gli argomenti all' O. d. G., nella successione in cui compaiono.
a. L' ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su mozione d'ordine del Presidente o di
qualcuno dei presenti. Prima che si inizi la discussione di un argomento, ognuno dei presenti può
presentare una mozione d'ordine, nel senso che la discussione non debba svolgersi ("mozione
pregiudiziale") oppure che la discussione debba subire un rinvio ("questione sospensiva"). La "questione
sospensiva” può essere posta anche durante la discussione.
b. La "mozione d' ordine" determina la sospensione della discussione sull'argomento all'O.d.G.
c. Sull'accoglimento dell'eccezione si pronuncia a maggioranza il Consiglio.
lettura di eventuali documenti pervenuti al Presidente, a discrezione dello stesso.
Art . 2.2.n – REGOLAMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE VOTAZIONI
1) A tutti i membri del C.di I. è concesso il diritto di parola, secondo l'ordine di iscrizione, sugli argomenti posti
all'O.d.G. .Per quanto riguarda la facoltà di intervento, i Consiglieri limiteranno, di norma, ogni loro intervento
ad un massimo di cinque minuti. E' dovere del Presidente togliere la parola quando tale limite viene superato.
Il D.S. ha il diritto/ dovere di fornire spiegazioni e chiarimenti su tutte le questioni in discussione.
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2) Dal momento in cui inizia la votazione su di un argomento sottoposto al giudizio del C.di I., nessuno può più
prendere la parola.
3) L'espressione del voto è palese e si effettua per alzata di mano. Il Presidente accerta innanzitutto il numero di
coloro che sono favorevoli al testo proposto, successivamente il numero di coloro che non lo approvano ed
infine, eventual mente, di coloro che si astengono.
4) Ogni proposta si intende approvata quando si sia espressa favorevolmente la metà più uno dei votanti. Coloro che
si astengono non sono computati tra i votanti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente;
5) In caso di votazione segreta, che si effettua solo quando si faccia questione di persona, i voti nulli e le schede
bianche non vengono computati, per cui la deliberazione sarà adottata qualora abbia conseguito la maggioranza
dei voti validamente espressi.
6) Per la validità della seduta è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica ( dedotti
pertanto i posti vacanti ).
7) I membri impediti a partecipare devono far giungere per iscritto, non appena possibile, la comunicazione della
loro assenza. Dopo tre assenze ingiustificate consecutive, il consigliere decade dalla carica e viene surrogato,
secondo le norme vigenti ( art. 38 T.U.).
Art. 2.2.o - MODALITÀ DI AMMISSIONE
1) Le sedute del C.di I. sono regolate dalla Legge n° 142 del 08/06/1990. In particolare, hanno titolo ad assistere
alle sedute , senza possibilità di intervento, gli elettori delle componenti in esso rappresentate. Il pubblico non
è ammesso quando siano in discussione argomenti concernenti persone.
2) l'eventuale verifica del titolo ad assistere potrà essere effettuata con controllo . Qualora il comportamento del
pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il
Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua ulteriore prosecuzione in forma non pubblica.
3) Possono partecipare, a titolo consultivo e su invito, alle sedute del Consiglio, i rappresentanti di Enti e
organizzazioni operanti sul territorio, nonchè gli specialisti con particolari compiti medico-psico-pedagogici e di
orientamento.
4) Per la partecipazione alle sedute dei rappresentanti di cui sopra, il C. di I. ne delibera l'invito con votazione a
maggioranza relativa dei presenti.
A rt.2.3 - LA GIU N TA ESECU TIVA –
La Giunta Esecutiva è composta da un docente, da un rappresentante del personale A.T.A., da due genitori che sono
eletti dal Consiglio fra i suoi componenti, dal D.G.S.A. che svolge la funzione di segretario e dal D. S. che la
presiede.
La Giunta Esecutiva, in particolare
1. propone il programma annuale (bilancio) con apposita relazione di accompagnamento dello stesso;
2. propone le modificazioni al programma annuale.
Art. 2.4 - ASSEMBLEE DEI GENITORI I genitori degli alunni frequentanti le scuole dell’Istituto hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali della scuola.
Le richieste di convocazione delle assemblee straordinarie e dell’Associazione Comitato dei genitori devono di
norma contenere l’ordine del giorno e pervenire alla segreteria almeno sette giorni prima della data richiesta. Il
D.S., verificate le condizioni logistiche, autorizza le riunioni, concordando la data e l’orario di svolgimento.
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Art. 2.5 - IL COLLEGIO DOCENTI Il Collegio si articola all’inizio dell’anno in Commissioni di lavoro e di studio, che si occupano di adottare soluzioni in
ordine a esigenze e/o problemi didattico-organizzativi. Le Commissioni sono composte da docenti che ne hanno dato
la disponibilità e operano in forma coordinata e parallela.
In alcuni casi si costituiscono Commissioni in cui sono rappresentate tutte le componenti dell’ Istituto (docenti,
genitori, personale ATA). L’attuale contratto collettivo prevede che il collegio individui al suo interno docenti
incaricati a svolgere delle Funzioni Obiettivo. In occasione di Collegi plenari o di delibere di progetti
particolarmente complessi saranno previsti momenti preparatori alla assemblea, con diffusione di informazioni
tramite circolare interna o con riunioni pre-collegiali per plesso o ordine di scuola.
Art. 2.5.a - SEDUTE DEL COLLEGIO
Il giorno previsto per gli incontri del collegio docenti è il martedì e gli orari sono i seguenti:
- Collegio di scuola media ore 15
- Collegio di scuola elementare ore 17
- Collegio di scuola maternaore 17
- Collegio plenario ore 17
Art. 2.5.b – REGOLAMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI
Per agevolare lo svolgimento delle riunioni gli interventi dovranno rispettare i seguenti criteri :
- Essere pertinenti con l’argomento all’ordine del giorno
- Non superare il limite di cinque minuti di durata
- Concludersi, se necessario, con una formale richiesta di votazione
- Essere effettuati in modo da rendersi visibile ed udibile da tutta l’assemblea
Nei limiti del possibile l’orario di termine della riunione deve essere previsto al momento della convocazione.
Superati i trenta minuti dopo l’orario previsto per il termine, il Collegio viene aggiornato alla prima data disponibile
in calendario. Per facilitare il compito del verbalizzante gli interventi, per i quali si richiede una esatta
registrazione a verbale, dovranno essere successivamente trascritti e consegnati.
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NEE -I Consigli di Interclasse - Intersezione per la scuola elementare e dell'Infanzia è convocato bimestralmente; il
calendario è fissato nella pianificazione delle “Attività funzionali all’insegnamento “ e fa fede come convocazione.
Essi:
? gestiscono e sorvegliano l'andamento didattico della classe
? traducono le finalità generali e gli obiettivi formativi deliberati dal Collegio in obiettivi trasversali da
perseguire attraverso le discipline
? realizzano il raccordo tra obiettivi trasversali e disciplinari
? procedono a frequenti verifiche del lavoro svolto in relazione agli obiettivi sviluppati
? attuano la partecipazione dei genitori alla vita della comunità scolastica attraverso lo scambio di
informazioni, esperienze, opinioni
? avanzano proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare, di sperimentazione, …
?
? Nei Consigli si armonizza il lavoro dei docenti ed assume senso e significato l'adesione a quei principi su cui
si suggerisce di costruire un discorso nuovo sulla valutazione.
Art. 22..77 -- CCO
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SEE -La composizione e le attribuzioni del Consiglio di Classe per la scuola media sono regolate dall’art.3 del D.P.R.416
del 31.05.74
Il Consiglio di Classe dei docenti per la scuola media è convocato mensilmente ; il calendario è fissato nella
pianificazione delle “Attività funzionali all’insegnamento “ e fa fede come convocazione. Due incontri ( nel 1° e 2°
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
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quadrimestre) sono aperti ai genitori rappresentanti ed a tutti i genitori degli alunni della classe . Per motivi gravi,
che necessitano di un intervento tempestivo , può essere richiesta la convocazione di un Consiglio di Classe
straordinario
Art. 22..88 -- CCO
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TII -Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è composto, per il nostro istituto da quattro membri
effettivi e da due membri supplenti. In particolare i membri effettivi vengono eletti in base ai seguenti criteri:
? Un docente della scuola dell’Infanzia
? Due docenti della scuola Elementare
? Un docente della scuola Media
Il Comitato è convocato dal Dirigente Scolastico:
a. in periodi programmati, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati;
b. alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti;
c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 2.9 - ASSOCIAZIONE COMITATO DEI GENITORI Il Comitato stabilisce al suo interno la propria regolamentazione ed organizzazione.
su
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CAP. 3
MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
Art. 3.1 - CRITERI DI PRECEDENZA IN CASO D’ECCEDENZA NELLE RICHIESTE
D’ISCRIZIONE In caso d’eccedenza nelle richi este d’iscrizione verranno seguiti i seguenti criteri di precedenza:
1.
2.
portatori di handicap
alunni segnalati con relazione scritta e motivata dalla competente ASL o altro ente assistenziale e alunni
frequentanti l’istituto Don Orione di Cusano Milanino
3. alunni residenti in lista d’attesa dall’anno precedente ( solo per la Scuola dell’Infanzia )
4. iscrizione nei termini previsti dalla normativa
5. mancanza o assenza, per vari motivi, di entrambi o di un genitore (su dichiarazione all’atto dell’iscrizione)
6. alunni residenza nel Comune di Cusano Milanino
7. alunni già frequentanti nell’Istituto l’anno precedente (criterio non valido per trasferimento in corso d’anno)
8. alunni con fratelli o sorelle che frequentano nel plesso e frequenteranno anche l’anno successivo o fratelli
gemelli
9. gli alunni che hanno entrambi i genitori che lavorano (solo per le classi a tempo pieno o prolungato) o figli di
dipendenti dell’Istituto
10. a parità di condizioni alunni di maggiore età (data di nascita)
11. per gli iscritti fuori termine, a parità di condizioni e d’anno di nascita, vale la data d’iscrizione
12. a parità di condizioni si procederà al sorteggio.
Una commissione mista insegnanti/genitori controllerà l’applicazione dei suddetti criteri.
Per i genitori di alunni nuovi iscritti nei 3 ordini di scuola sono previsti incontri informativi e di reciproca
conoscenza con il personale docente.
Le preferenze espresse dai genitori per la sede scolastica ed il tempo scuola potranno essere accolti solamente se
lo permetteranno le esigenze didattico-organizzative, i criteri della formazione classi e la normativa vigente.
Art. 3.2 - CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI La formazione delle nuove classi segue criteri utili a rispondere ad obiettivi di equità e di funzionalità pedagogicodidattica.
Il Collegio dei Docenti nomina al suo interno una Commissione incaricata di:
? promuovere incontri con gli insegnanti dell'ordine di scuola precedente finalizzati alla realizzazione della
continuità
? organizzare la raccolta e l'esame del materiale informativo sugli alunni
? comporre i gruppi classe sulla base dei dati raccolti, (in ogni classe, infatti, dovranno essere presenti alunni
con livelli di apprendimento, di preparazione e caratteristiche psico-sociali diverse, per riprodurre, nella realtà
scolastica, uno spaccato della società esterna e della sua eterogeneità)
? assegnare ciascun gruppo di alunni, così costituito, alle singole sezioni secondo i seguenti criteri:
1. costituire classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra esse
2. individuare, attraverso l’esame dei dati acquisiti, la peculiare fisionomia di ciascun alunno, per inserirlo nel
gruppo classe più adatto a metterne in risalto le caratteristiche positive e a neutralizzarne quelle negative
3. equilibrare, in ogni classe, le presenze maschili e femminili
4. inserire almeno due alunni della medesima classe di provenienza
5. inserire nella medesima classe, alunni per i quali gli insegnanti dell’ordine di scuola precedente abbiano fatto
esplicita richiesta, con motivazioni significative.
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Art. 3.3 - CRITERI GENERALI MODALITA’ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN
RAPPORTO AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Tenendo presente il piano dell’offerta formativa dell’Istituto, si utilizzeranno i seguenti criteri generali nelle
modalità di utilizzazione del personale:
a) assicurare la funzionalità del servizio scolastico;
b) assicurare l’efficacia del servizio scolastico;
c) assicurare la qualità del servizio scolastico;
d) assicurare, ove possibile la continuità;
e) assicurare la valorizzazione delle competenze professionali;
f) garantire i diritti contrattuali del personale.
Art. 3.4 - CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE Fermo restando quanto previsto al punto 3. 3 si adotteranno i seguenti criteri nell’assegnazione del personale ai
plessi. Il dirigente scolastico potrà discostarsi dall’applicazione dei seguenti criteri, in presenza di problemi
oggettivamente gravi e delicati o comunque per sanare situazioni di pregiudizio grave al buon funzionamento del
servizio scolastico.
Art. 3.4.a – CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI
Preso atto dell’istituzione dell’organico funzionale per la scuola materna e per la scuola elementare, le assegnazioni
dei docenti ai plessi avvengono in applicazione di quanto disposto dal CCDN sulla mobilità del personale della scuola.
In particolare, si procederà ad assegnare i docenti ai plessi in base ai seguenti criteri generali finalizzati a
garantire la qualità del servizio scolastico, nel rispetto dei diritti e delle opzioni del personale docente:
? rispetto della continuità didattica;
? valorizzazione delle competenze professionali nel quadro degli obiettivi stabiliti nella programmazione;
? considerazione delle opzioni e delle esigenze personali espresse dai docenti.
? priorità nei confronti dei docenti che entrano a far parte per la prima volta nell’istituto
? in caso di concorrenza l’assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria d’Istituto.
Art. 3.4.b - CRITERI PER L' ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE SEZIONI/CLASSI
L’assegnazione, compito del dirigente scolastico, terrà in considerazione i seguenti criteri generali:
?
?
?
?
utilizzare al meglio le competenze ed esperienze professionali
garantire le condizioni di continuità didattica
evitare il permanere per più anni di situazioni di precariato nella stessa classe, specialmente nei casi più
complessi
rispettare le motivate opzioni dei docenti
Art. 3.4.c - CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE AUSILIARIO
L’assegnazione ai plessi del personale ausiliario terrà in considerazione i seguenti criteri generali:
? continuità
? opzioni ed esigenze personali
? priorità nei confronti del personale che entra a far parte per la prima volta nell’istituto
? in caso di concorrenza l’assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria d’Istituto
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
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ART. 3.5 - CRITERI RELATIVI ALLA FORMULAZIONE DELL'ORARIO ?
?
?
L'orario deve essere didattico
Nell'arco della stessa giornata deve essere evitato l'inserimento di troppe ore consecutive di materie
teoriche
I docenti che , nella stessa giornata , prestano servizio anche in altre scuole , avranno inserito nell'orario
di lezione , almeno un'ora di intervallo onde consentire il raggiungimento dell'altra sede
ART. 3.6 - ORARIO GIORNALIERO Le Scuole dell’Infanzia funzionano :
dalle h.8 alle h. 16
-possibilità di prolungamento fino alle h. 17
-possibilità di ampliamento dell’orario dalle h.7alle h.8 con personale comunale.
-possibilità di ampliamento dell’orario
dalle h.17 alle h.18 con personale
comunale.
dal lunedì
al venerdì
Le Scuole Elementari funzionano :
dal lunedì
al venerdì
per il tempo pieno
per il modulo
dalle h.8,30
alle h.16,30
dalle h.8,30
alle h.13
e dalle h. 14,15 alle h. 16,30
( per due o tre rientri settimanali )
- possibilità di ampliamento dell’orario dalle h.7,30 alle h.8,30 con personale
comunale.
- possibilità di ampliamento dell’orario dalle h.14,30 alleh.17,30 con personale
comunale.
- possibilità di usufruire del servizio mensa
La Scuola Media funziona :
dal lunedì
al venerdì
per il tempo normale
per il tempo prolungato
dalle h.8,05 alle h.13,40
dalle h.8,05 alle h.13,40
e dalle h.14,30 alle h. 16,30
( per tre rientri settimanali )
-possibilità di usufruire del servizio mensa
Art. 3.7 - MODALITA’
DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE -
I rapporti scuola-famiglia avvengono in forma collegiale e attraverso colloqui individuali:
? riunioni del Consiglio di Classe /Interclasse/Intersezione
? assemblee di classe indette dai docenti o dai Rappresentanti di classe
? colloqui individuali.
I docenti ricevono i genitori per i colloqui individuali, previa richiesta di una delle due componenti, secondo un
calendario comunicato all’inizio dell’anno scolastico .
Durante i colloqui gli alunni non possono essere portati all’interno dell’edificio scolastico.
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Le comunicazioni generiche tra scuola e famiglia per gli alunni della scuola elementare e della scuola media
avvengono normalmente attraverso il diario dell’alunno o il libretto scolastico che la famiglia deve controllare con
regolarità per essere adeguatamente informata su: iniziative della scuola, valutazioni, eventuali richiami,
convocazioni, avvisi.
Art. 3.8 - VIGILANZA SUGLI ALUNNI Art. 3.8.a - INGRESSO -USCITA
Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita dalla
medesima, valgono le norme seguenti:
Plesso
scuola dell’Infanzia “
Bigatti “
scuola dell’Infanzia “
Montessori “
elementare “Papa
Giovanni XXIII”
elementare “L. Buffoli”
media “Zanelli”
entrata
uscita
entrata
uscita
prolungamento
Prolungamento
Modalità entrata -uscita
dalle ore 8 alle ore 9
dalle ore 15,45 alle ore16
entrata
dalle ore 8 alle ore 9
dalle ore15,45 alle 16
dalle ore 16,45 alle ore 17
dalle ore 17,45 fino alle
ore18
dalle ore 8,25 alle ore 8,30
uscita
alle ore16,30
entrata
uscita
entrata
pomeridi ana
1° ciclo martedì
e venerdì
entrata
pomeridiana
2° ciclo
lunedì , mercoledì
e giovedì
uscita
entrata
uscita T.N.
uscita T.P.
lunedì, mercoledì
e venerdì
dalle ore 8,25 alle ore 8,30
alle ore13
alle ore 14,15
alle ore14
alle ore 16,30
Dalle ore 8 alle ore 8,05
alle ore 13,40
alle ore 16,30
dal cancello
di Viale
Buffoli
dal cancello
di Viale
Brianza
dal cancello
di Viale Roma
dai cancelli di
Viale Roma
dal cancello di
Via A. Bassi
dal cancello
P.za Magnolie
scuola dell’Infanzia :
a) gli alunni entrano nella scuola accompagnati dai genitori e vengono accolti dalle insegnanti nell’atrio della scuola
o nella sezione coadiuvati dal personale ausiliario in servizio
b) al termine delle lezioni gli alunni vengono consegnati dagli insegnanti ai genitori (o a persona da essi indicata con
delega scritta) nell’atrio o nella sezione , con la collaborazione del personale ausiliario di turno.; i bambini non
potranno essere consegnati a minori .
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
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c) l’ingresso dei genitori nei locali scolastici è consentito esclusivamente durante l’orario di entrata e uscita , mai
durante le ore di attività didattica . I genitori possono accedere ai locali scolastici solo su convocazione ,
oppure per gravi motivi . La presenza di eventuali esperti , genitori o qualsiasi altra persona in orario di attività
didattica deve essere richiesta per iscritto al Dirigente Scolastico e preventivamente autorizzata dal
medesimo
d) in casi di particolare necessità e urgenza, i bidelli svolgono funzioni di sorveglianza e, occorrendo, di assistenza
e) l’insegnante è responsabile degli alunni della propria classe e di quelli affidatigli per motivi didatticoorganizzativi
scuola elementare :
a) gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni( ore 8,25); il personale
docente dovrà garantire la sua presenza in aula o nello spazio assegnato alla classe e sarà coadiuvato dal
personale ausiliario in servizio
b) durante gli intervalli viene garantita la vigilanza per evitare che gli alunni si spostino isolatamente per la scuola
c) in casi di particolare necessità e urgenza, i bidelli svolgono funzioni di sorveglianza e, occorrendo,di assistenza;
d) l’insegnante è responsabile degli alunni della propria classe e di quelli affidatigli per motivi didatticoorganizzativi.
e) al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene sotto la vigilanza degli insegnanti , con la collaborazione del
personale ausiliario di turno
f) i genitori possono accedere ai locali scolastici solo su convocazione, dopo le ore 16,30, oppure per gravi motivi.
La presenza di eventuali esperti , genitori o qualsiasi altra persona in orario di attività didattica deve essere
richiesta per iscritto al Dirigente Scolastico e preventivamente autorizzata dal medesimo
g) i genitori degli alunni attendono i propri figli fuori dal cancello favorendo una ordinata e sollecita uscita ; in
loro mancanza l’alunno potrà rimanere a scuola per il tempo necessario a prendere idonei provvedimenti
scuola media:
a) gli alunni che raggiungono la scuola con la bicicletta o il ciclomotore devono entrare nel cortile portando questi
ultimi a mano e, raggiunti gli appositi spazi, depositarli in modo ordinato, chiudendoli con il lucchetto . E’
tassativamente vietato scendere la rampa di accesso al parcheggio a bordo dei propri veicoli, in quanto molto
pericoloso. All’uscita i veicoli devono esere spinti a mano fin oltre il cancello
b) la scuola non risponde di eventuali furti o danni che possano verificarsi .
c) gli alunni devono entrare nei locali della scuola al suono del primo campanello ( ore 8) e raggiungere in modo
ordinanto le proprie aule senza sostare nei corridoi . L’intervallo si svolgerà nel proprio corridoio
d) durant e il cambio degli insegnanti non è permesso per nessun motivo abbandonare l’aula .
e) gli alunni verranno vigilati affinché abbiano cura delle suppellettili della scuola ed adottino comportamenti
corretti
f) durante gli intervalli viene garantita la vigilanza per evitare che gli alunni si spostino isolatamente per la scuola;
g) in casi di particolare necessità e urgenza, i bidelli svolgono funzioni di sorveglianza e, occorrendo,di assistenza;
h) l’insegnante è responsabile degli alunni della propria classe e di quelli affidatigli per motivi didatticoorganizzativi.
i) La presenza di eventuali esperti , genitori o qualsiasi altra persona in orario di attività didattica deve essere
richiesta per iscritto al Dirigente Scolastico e preventivamente autorizzata dal medesimo
j) è vietato portare a scuola il cellulare
Art. 3.8.b - GIUSTIFICAZIONI DELLE ASSENZE , RITARDI E PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA
Ogni assenza da scuola dovrà essere giustificata dai genitori.
Per assenze superiori ai 5 giorni è necessario presentare il certificato medico salvo che per assenze per motivi di
famiglia precedentemente comunicate all’insegnante.
Le giornate di interruzione dell’attività didattica ( sabato, domenica, vacanze ) non verranno conteggiate nel caso
di rientro nel primo giorno di attività.
L’assenza continuata o saltuaria senza giustificazione sarà notificata in Direzione .
Gli alunni sono tenuti a frequentare la scuola con orario completo , comprese le attività organizzate dalla scuola a
fini didattici ( uscite didattiche …)
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Scuole dell’infanzia, elementari, medie
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I ritardi reiterati saranno comunicati in Direzione per richiamare la famiglia al rispetto dell’orario scolastico.
Gravi e reiterati ritardi, così come le numerose ed ingiustificate assenze, saranno oggetto di segnalazione alle
autorità competenti
L’usci ta anticipata è consentita solo se richiesta con apposito modulo allinsegnante.
Sono consentite uscite anticipate in giorni stabiliti, per parte o per tutto l’anno scolastico, solo per gravi
motivazioni. In questo caso la domanda dovrà essere motivata ed accompagnata da certificazione e valutata
dal D. S.
In ogni caso, per l’uscita anticipata degli alunni, è necessaria la presenza del genitore o di un suo delegato.
Note aggiuntive per la scuola media:
L'alunno assente dalle lezioni, mattutine o pomeridiane ,sarà riammesso a scuola dall’insegnante della prima ora,
delegato a ciò dal Dirigente, solo se munito di giustificazione scritta. Per tale giustificazione i genitori dovranno
munirsi di apposito libretto fornito dalla scuola .La firma in calce alla giustificazione dovrà essere quella del
genitore che ha firmato, al momento del ritiro , il libretto delle assenze. In caso di dimenticanza, sarà accettata
giustificazione scritta entro il secondo giorno dal rientro. In caso di ulteriore dimenticanza, il terzo giorno l’alunno
sarà riammesso a scuola solo se accompagnato da un genitore.
Gli alunni che , solo per gravi motivi, dovessero giungere in ritardo alle lezioni , dovranno presentare giustificazione
scritta a mezzo di libretto all’insegnante della prima ora . In caso di ripetuti ritardi verranno convocati i genitori
per richiamare la famiglia al rispetto dell’orario scolastico: ciò al fine di evitare abusi , nocivi per l’attività
didattica e la corretta convivenza nella scuola .
Gli alunni sono tenuti a frequentare la scuola con orario completo , comprese le attività organizzate dalla scuola a
fini didattici ( corsi di sostegno ,attività integrative,uscite didattiche …). Le eventuali assenze dovranno essere
giustificate .
Art. 3.9 – COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA scuola dell’Infanzia :
Le comunicazioni tra la scuola e la famiglia avvengono normalmente in forma diretta anche se, per non sottrarre
l’insegnante al suo compito di vigilanza, è opportuno non soffermarsi all’entrata o al momento del ritiro del proprio
figlio se non per casi urgenti e gravi. Sono previsti colloqui settimanali dei docenti con la famiglia , su richiesta di
questa ultima o della scuola .
Convocazioni ed avvisi saranno comunicati con cartelli posti sulla porta della classe .
scuola elementare - scuola media :
Le comunicazioni tra la scuola e la famiglia avvengono normalmente attraverso il diario dell’alunno o il libretto
scolastico che la famiglia deve controllare con regolarità per essere adeguatamente informata su: iniziative della
scuola, valutazioni, eventuali richiami, convocazioni, avvisi.
Sono previsti colloqui settimanali dei docenti con la famiglia, su richiesta di questa ultima o della scuola.
Art. 3.10 - INFORTUNI E MALORI In caso di infortunio e/o malore, l’insegnante interviene immediatamente per accertarne l’entità.
In presenza del medico scolastico o dell’infermiera sanitaria, si può far ricorso al loro intervento. Se necessario,
occorre affidare alla famiglia l’alunno infortunato o colpito da malore.
Qualora occorra un immediato trasporto al pronto soccorso, il docente responsabile trasporta l’infortunato
all’ospedale più vicino tramite ambulanza. L’alunno resta affidato alla responsabilità dell’insegnante fino a quando
non ha trovato assistenza in ospedale o presso i familiari.
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La famiglia viene sempre avvertita direttamente e con sollecitudine dagli insegnanti .
In caso di infortunio con danni di qualunque entità, viene stilata dall’insegnante una denuncia su apposito modulo
appena possibile e comunque entro 5 giorni, immediatamente in caso di prognosi superiore ai 3gg.
In caso di infortunio durante un’uscita didattica verrà inviata via fax la denuncia di infortunio dopo aver
effettuato le procedure di emergenza .
Art. 3.11- SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI Non è consentita la somministrazione di farmaci da parte degli insegnanti o del personale ausiliario per la cura di
patologie acute ( es. antibiotici, sciroppi, antitosse, ecc..). Il genitore può ,sotto la propria responsabilità e previa
accordo con l’insegnante , venire personalmente a scuola per l’eventuale somministrazione .
Nel caso di farmaci per la cura di patologie croniche (antiepiletici) o per profilassi di particolari condizioni (
convulsioni febbrili) le norme sanitarie per le comunità infantili prevedono che il farmaco può essere somministrato
solo a condizione che si osservino le seguenti modalità:
? richiesta scritta da parte di un genitore, nella quale sia specificato che si solleva l’operatore da
responsabilità derivanti da eventuali incidenti
? certificato del PLS con indicazioni delle dosi e degli orari di assunzione
? autorizzazione del Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità Infantili
Art. 3.12 - USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA; CONSERVAZIONE
STRUTTURE E DOTAZIONI All’interno di ciascun plesso vengono individuati gli insegnanti responsabili della biblioteca, dei sussidi didattici,
delle attrezzature e della gestione dei vari laboratori.
Il prelievo e la restituzione di ciascun sussidio inventariato vanno annotati di volta in volta su apposito registro.
Il prestito di un sussidio tra plessi diversi è possibile previa richiesta scritta alla Direzione.
L’accesso alle aule dotate di attrezzature avviene quando la classe è accompagnata da un docente, il quale curerà il
riordino dell’aula stessa.
Le chiavi dei laboratori vanno adeguatamente custodite nel plesso.
La conservazione delle strutture e delle dotazioni è curata dai docenti incaricati e da tutti coloro che ne
usufruiscono.
Art. 3.13 - ATTIVITA’ PARA EXTRA INTERSCOLASTICHE Il C. di I. stabilisce i criteri di effettuazione di tali attività, sentite le proposte dei Consigli di
Interclasse/Intersezione e dei Collegi dei Docenti. Promuove in particolare la partecipazione delle classi ad
attività sportive e/o culturali.
Inoltre autorizza lo svolgimento nei locali scolatici di feste organizzate dal Comitato Genitori e/o dagli insegnanti
in occasioni di particolari ricorrenze.
ART. 3.14 - ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI -
Il pubblico accede ai locali scolastici solo negli orari previsti di ricevimento degli Uffici e dei docenti.
I genitori degli alunni accedono alla scuola solo se espressamente convocati dagli insegnanti o in occasione delle
riunioni e dei colloqui.
All’entrata e all’uscita degli alunni non è consentito sostare all’interno dei locali scolastici o intralciare il regolare
svolgimento di tali operazioni.
Gli incaricati delle Commissioni e degli Organi Collegiali possono accedere con l’autorizzazione in orario,
preferibilmente, non di lezione. Al momento dell’entrata avvisano la Segreteria.
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Laddove vi fossero delle competenze specifiche , e l’attività sia contemplata nella programmazione di classe, i
genitori saranno autorizzati ad intervenire in orario di lezione per lo svolgimento di attività didattiche in supporto
ai docenti.
ART. 3.15 - VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE SUL TERRITORIO Le gite e le visite guidate costituiscono parte integrante delle attività didattiche quali utili occasioni per ampliare
ed approfondire esperienze e informazioni; sono pertanto inserite nella programmazione di classe .
I criteri generali sono in conformità con quanto previsto dalla C.M. 291 del 14/ 10/ ’92
? Le uscite, le visite guidate o i viaggi di istruzione saranno predisposti per classi od interclassi intere, ad
eccezione di qualche assenza motivata, comunque non dovuta a motivi economici.
? Gli alunni saranno accompagnati preferibilmente dagli insegnanti di classe, con un rapporto di almeno un
insegnante ogni 15 alunni ( in ogni caso non meno di due ) . Solo in caso di uscita a piedi, con un gruppo di
alunni inferiore a 14, sarà sufficiente che l’insegnante sia coadiuvato da un bidello. In caso di presenza di
alunni portatori di handicap sarà presente anche l’insegnante di sostegno.
? Può essere consentita la partecipazione dei genitori a condizione che non comporti onere per il bilancio
dell’Istituto; l’eventuale assicurazione sarà a loro carico. La responsabilità della vigilanza rimane sempre
esclusivamente a carico dei soli insegnanti.
? Il contributo delle famiglie non dovrà mai essere eccessivo e sarà gestito attraverso il bilancio della
scuola.
? Per gli alunni in condizioni economiche disagiate, è previsto uno stanziamento deliberato dal Consiglio di
Istituto e a carico del Bilancio di Istituto.
? I viaggi e le visite saranno effettuati generalmente fino a 30 giorni dal termine delle lezioni, secondo un
piano annuale che dovrà essere proposto all’inizio d’anno dai Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione,
e approvato dal Collegio Docenti e dal C. di I.
? La durata dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sarà adeguata all’età degli alunni. Di norma le visite
guidate giornaliere avranno durata non superiore alle h 7,30; quelle di mezza giornata, non superiore alle h
3,45.
? La scelta delle mete terrà conto della distanza chilometrica e delle ricchezza culturale e naturalistica.
Non si esclude la possibilità di “sconfinamento” in altra Provincia o Regione e, per la scuola Media in altra
Nazione.
? Si potrà utilizzare il treno, specie per i viaggi di lunga percorrenza e i pullman della ditta di autotrasporti
deliberata all’inizio dell’anno. Per i viaggi d’istruzione di più giorni è consigliabile avvalersi di un’agenzia di
viaggi.
? Ciascun Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione designerà il docente cui verrà affidato l’incarico di
collaborare con la segreteria nell’iter organizzativo delle visite guidate.
? Il piano annuale delle uscite guidate e i viaggi di istruzione approvato dal Collegio dei Docenti deve essere
presentato al C.d.I. entro il 30 novembre. E’ possibile, tuttavia, effettuare delle variazioni nel corso
dell’anno.
? Nei casi di viaggi di una giornata intera o più giorni, il C.d.I. approverà solo le visite la cui documentazione
completa sarà stata acquisita agli atti (vd. Modello autorizzazione). Le singole richieste dovranno pertanto
pervenire in segreteria almeno 60 giorni prima dell’effettuazione della visita per la delibera di
approvazione del C. di I. e l’autorizzazione del Dirigente scolastico a tal fine delegato, in quanto
Presidente della Giunta Esecutiva.
? Al momento della visita o viaggio, ogni alunno dovrà essere munito del documento di identificazione.
Indicazioni operative
1. Uscite a piedi nel territorio circostante la scuola
Le uscite finalizzate (ricerche, rilevazioni, interviste, sopralluoghi) nell’ambito del territorio circostante la
scuola che non comportano l’uso di mezzi di trasporto, non necessitano di autorizzazione del C. di I.
Modalità:
? autorizzazione scritta dei genitori valida per tutto l’anno, da conservare agli atti della classe;
? comunicazione alla Direzione ed avviso ai bidelli.
2. Visita guidata di mezza giornata (fino a h 3,45)
Le visite si effettueranno in altri Comuni, nell’ambito della nostra Provincia.
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Modalità:
? autorizzazione scritta specifica dei genitori;
? inserimento nel piano annuale e autorizzazione da parte degli OOCC. Documentazione completa almeno30
giorni prima. In casi eccezionali le uscite collegate a progetti e non prevedibili all’inizio dell’anno ( quindi
non inserite nel piano annuale) potranno essere autorizzate solo dal Dirigente Scolastico.
3. Visita guidata di una giornata (fino a h 7.30)
Le visite si effettueranno in altri Comuni, nell’ambito della nostra Provincia o Regione.
Modalità:
? autorizzazione scritta specifica dei genitori;
? inserimento nel piano annuale. Documentazione completa almeno 60 giorni prima per autorizzazione da
parte degli OOCC
4. Viaggi di istruzione di più giorni
E’ opportuno avvalersi di un’agenzia di viaggi.
Modalità:
? autorizzazione scritta specifica dei genitori;
? inserimento nel piano annuale. Domanda autorizzazione al C. di I. mediante modulo, con documentazione
completa, almeno 60 giorni prima.
I docenti hanno diritto all’indennità di missione, secondo le norme vigenti in materia. La spesa relativa dovrà essere
computata al bilancio dell’Istituto.
Art. 3.16 - DOCUMENTO D’IDENTITA’ PER GLI ALUNNI All’inizio di ciascun anno scolastico, l’ufficio di Segreteria provvede a rilasciare a ciascun alunno di classe prima, un
documento d’ identità che riporti le generalità del bambino ed una foto dello stesso, con timbro (C.M. Interni del
14.03.95).
ART. 3.17 - DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Gli alunni devono mantenere all’interno della scuola un comportamento civile e corretto, rispettoso verso persone e
cose.
I docenti curano in modo particolare l’aspetto relazionale , privilegiando il dialogo e il confronto costruttivo.
Eventuali provvedimenti disciplinari verso gli alunni vengono adottati in ultima istanza , solo in caso di eccezionale
gravità o in casi che possono comportare pregiudizio al bambino e agli altri.
In ogni caso ogni sanzione deve essere correttamente contestualizzata e rapportata alle caratteristiche personali
e all’età dell'alunno coinvolto.
Diritti:
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?
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?
diritto alla libera espressione del pensiero, nel rispetto delle opinioni altrui;
diritto alla partecipazione attiva a tutte le iniziative proposte dalla scuola;
diritto alla continuità educativo-metodologica;
diritto ad essere ascoltati;
diritto ad una didattica adeguata alle proprie esigenze e necessità;
diritto al recupero e al potenziamento delle proprie capacità;
diritto ad un orario rispettoso dei ritmi di un adolescente;
diritto alla trasparenza e correttezza delle procedure valutative;
diritto alla trasparenza delle procedure relative a provvedimenti disciplinari;
diritto ad un'equa distribuzione dei carichi di lavoro.
Doveri:
?
?
dovere di conoscere e rispettare le regole;
dovere di rispettare l'edificio scolastico, il materiale, il personale della scuola;
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?
?
?
?
?
dovere di lavorare con continuità ed impegno;
dovere di portare ogni giorno il materiale necessario;
dovere di rispettare gli orari;
dovere di essere puntuali nell'esecuzione delle consegne;
dovere di rispettare gli altri, accettarne le diversità ed essere disponibili a collaborare con tutti.
Interventi disciplinari
Coerentemente con i principi contenuti nel Pof è prevista la possibilità di sanzioni:
? ammonizione scritta sul diario firmata dagli insegnanti del gruppo docente che dovrà essere vistata dai
genitori;
? sospensione di un giorno da parte del gruppo docente con preavviso alla famiglia;
? sospensione fino a tre giorni da parte degli insegnanti del Consiglio di Classe/Interclasse con preavviso
alla famiglia;
? risarcimento dei danni materiali.
Le sanzioni verranno irrogate dall’organo competente secondo i seguenti criteri:
?
per infrazioni lievi, per le quali non si ritenga necessario l'allontanamento dell'alunno dalla scuola, saranno
i singoli docenti a provvedere alla sanzione;
?
per infrazioni gravi, per le quali si possa prevedere l'allontanamento dalla scuola, verrà seguito il seguente
"iter", da esaurirsi in tempi molto brevi per non togliere efficacia all'eventuale sanzione:
1. segnalazione del comportamento scorretto, da parte dell'operatore scolastico coinvolto, sul registro di classe e
sul diario dell'alunno, per mettere al corrente la famiglia della possibilità di una sanzione grave;
2. comunicazione tempestiva del fatto al Dirigente;
3. colloquio fra Dirigente ed alunno alla presenza dell'operatore scolastico coinvolto;
4. colloquio del Dirigente con la famiglia dell'alunno;
5. convocazione del Consiglio di Interclasse o di Classe;
6. comunicazione formale alla famiglia della sanzione decisa dall'Organo Collegiale e delle relative modalità di
attuazione;
per danneggiamenti si fa riferimento alla normativa vigente, che prevede il risarcimento pecuniario del danno. La
cifra sarà versata sul conto corrente dell’Istituto.
Accogliendo il suggerimento del documento ministeriale, si cercherà, laddove sia possibile, di seguire il principio
della riparazione del danno, offrendo agli alunni la possibilità di convertire la sanzione in attività a favore della
comunità scolastica.
La valutazione della gravità dell'infrazione sarà competenza degli organi deputati ad irrogarla, fatta salva la
garanzia di trasparenza e di comunicazione, prevista dalle norme del presente documento. Si ritiene, comunque,
indispensabile segnalare che un comportamento tale da configurare una sistematica violazione di più d'uno dei
doveri scolastici fondamentali sopra elencati costituisce di per sé infrazione grave e, come tale, severamente
sanzionabile.
su
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CAP
. 4 - CRITERI GENERALI DI GESTIONE, AMMINISTRAZIONE E
ATTIVITA’ NEGOZIALE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
( ART. 33 COMMA 2 D .I. N° 44/2001)
Art.4.1 - CRITERI PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE ASSEGNATE ALLA
SCUOLA DALLO STATO E PER IL REPERIMENTO DI ULTERIORI RISORSE I fondi che il MPI assegna all'istituzione scolastica e in generale tutte le risorse disponibili devono essere
Programmate/utilizzate con tempestività.
Le risorse libere da specifici vincoli normativi e contrattuali devono essere usate nel rispetto delle seguenti
priorità:
? garantire il normale funzionamento amministrativo/gestionale/organizzativo dell’Istituto
? garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le classi/sezioni
? garantire il funzionamento di laboratori e biblioteche di plesso
? realizzare le attività di arricchimento del curricolo
Per quanto previsto nei punti 3 e 4 le risorse non vengono distribuite in modo meccanico, ma attribuite annualmente
in misura diversificata ai singoli plessi, tenendo conto:
? delle specifiche situazioni
? dei progetti presentati dai Consigli di classe/interclasse/intersezione
? della necessità di garantire l’alternanza sulla base delle motivate proposte del collegio docenti e nel
rispetto dei criteri di priorità che il collegio docenti ha stabilito, salvaguardando comunque la necessità di
assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi sufficienti per il funzionamento ordinario.
In presenza di una disponibilità di cassa inferiore al fabbisogno, verranno prioritariamente erogati i compensi per il
personale a tempo indeterminato (supplenze) e il personale esterno (con vincoli contrattuali) e liquidate le spese
per la fornitura del materiale (con vincoli di scadenza).
L’Istituto si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti rientranti
comunque nel Piano dell'Offerta Formativa a:
? Ente Locale allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che
coinvolgono scuole di diversi comuni
? soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati a collaborare con la scuola per la
promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti.
Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti
pubblici e privati che prevedono l'erogazione si servizi da parte dell'istituzione scolastica: in tal caso
l'accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano utilizzati per compensare prestazioni del
personale docente ed amministrativo che eccedano i normali obblighi di servizio.
Art.4.1.a - CONTRIBUTI DEI GENITORI
Le famiglie degli alunni erogano volontariamente contributi per la parziale o totale copertura finanziaria delle
spese sostenute dalla scuola, e connesse alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, per :
? la partecipazione dagli alunni a visite guidate/viaggi di istruzione
? la partecipazione degli alunni a spettacoli teatrali, cinematografici, iniziative culturali
? la stipula di polizza assicurativa destinata agli alunni
? le attività progettuali di arricchimento del curricolo che richiedano un consistente impiego di risorse
finanziarie e prevedano contratti con specialisti.
L’entità degli stessi viene stabilita annualmente sulla base delle attività programmate e della disponibilità
finanziaria della scuola.
In ogni caso le quote a carico delle famiglie devono essere di modesta entità e il mancato versamento delle stesse
non può costituire motivo di esclusione degli alunni dalle attività programmate.
I suddetti contributi, a norma di legge, devono essere gestiti nel bilancio della scuola, pertanto devono essere
versati dai genitori rappresentanti di classe sul c/c bancario intestato alla scuola; per evitare un numero eccessivo
di versamenti di somme di modesta entità, alcuni contributi possono essere versati direttamente all’ufficio di
segreteria, per il successivo versamento cumulativo a cura del direttore dei servizi generali e amministrativi. Gli
interessati potranno prendere visione dell’avvenuto pagamento.
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Art.4.1.b - PROPOSTE COMMERCIALI
La scuola può aderire alle proposte di iniziative commerciali da parte delle ditte che offrono materiale didattico in
cambio dell'acquisto di prodotti. In concorrenza di offerte verrà privilegiata l’offerta più rispondente ai bisogni
della scuola.
Le iniziative suddette non devono configurarsi, in alcun modo, come obbligo di acquisto per le famiglie, le quali
vanno informate per iscritto con chiarezza sulla facoltatività della loro adesione.
Il dirigente è delegato a valutare, di volta in volta, l’opportunità dell’ autorizzazione in conformità ai principi
stabiliti per le sponsorizazioni.
Art. 4.2 - CRITERI PER IL CONFERIMENTO DEL CONTRATTO DEGLI INCARICHI DI
INSEGNAMENTO E PER LA REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA E DI
SPERIMENTAZIONE Art. 4.2.a - AMBITO DI APPLICAZIONE
L’istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività o
insegnamenti, al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici
programmi di ricerca e sperimentazione.
Art. 4.2.b - REQUISITI OGGETTIVI
Al fine di soddisfare le esigenze di cui all’articolo precedente, su proposta del Collegio dei Docenti ed in base alla
programmazione dell’offerta formativa, l’istituzione scolastica, verificata l’impossibilità di utilizzare al fine
personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, provvede alla stipulazione di contratti di
prestazione d’opera con esperti esterni.
La proposta del collegio dei docenti deve individuare le esigenze didattiche da soddisfare e le specifiche
competenze professionali richieste all’esperto.
Art. 4.2.c - REQUISITI SOGGETTIVI
Il contratto è stipulato con esperti, italiani o stranieri, che per la loro posizione professionale, quali dipendenti
pubblici o privati o liberi professionisti, siano in grado di apportare la necessaria esperienza tecnico-professionale
nell’insegnamento richiesto.
L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di
appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione all’art. 58 del D.L.vo 03/02/93, n. 29 e
successive modificazioni ed integrazioni.
Sono esclusi nell’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni scolastiche, ai quali si
applica l’art. 27 del CCNL del personale del comparto scuola del ’99.
Art. 4.2.d - PROCEDURA DI SELEZIONE
La selezione dell’esperto avviene attraverso appositi avvisi, in coerenza con la programmazione didattica deliberata
per ciascun anno scolastico.
Nell’avviso sarà data informazione attraverso la pubblicazione nell’albo dell’istituzione scolastica e nel sito web
della stessa.
E’ in facoltà dell’istituzione scolastica utilizzare altre forme aggiuntive di pubblicità volta a volta ritenute utili
(quali, ad esempio, la trasmissione dell’avviso ad ordini professionali o di categoria, la pubblicazione per estratto su
quotidiani locali ecc.).
L’avviso indicherà.
? L’ambito disciplinare di riferimento, il numero di ore di attività richiesto, la durata dell’incarico;
? L’importo da attribuire all’esperto, con indicazione dei criteri adottati per la relativa determinazione nel
rispetto del principio di congruità con riguardo alla prestazione da svolgere;
? Le modalità ed il termine per la presentazione delle domande di partecipazione;
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?
?
I criteri di selezione, con la specifica indicazione dei titoli ( di studio e professionali ) e requisiti ( esperienza
maturata con individuazione del campo di intervento ) minimi che saranno oggetto di valutazione;
L’eventuale previsione di un colloquio cui sottoporre l’aspirante.
Per la valutazione delle domande di partecipazione e dei relativi curricoli, il Dirigente scolastico può nominare
un’apposita commissione istruttoria.
La commissione predispone a tal fine una formale relazione contenente la specifica e dettagliata indicazione dei
criteri adottati e delle valutazioni comparative effettuate, fornendo una proposta di graduatoria.
Nell’ipotesi di partecipazione di un unico aspirante è comunque necessario valutarne l’idoneità.
La graduatoria è pubblicata nell’albo dell’istituto, con la sola indicazione nominativa degli aspiranti inclusi.
E’ fatto comunque salvo l’esercizio del diritto d’accesso agli atti della procedura e della graduatoria nei limiti di cui
alle leggi del 7/9/90 n. 241 e 31/12/96 n.675 e successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 4.2.e - AFFIDAMENTO DELL’INCARICO
Conclusasi la procedura di selezione, il Dirigente scolastico provvede all’affidamento dell’incarico mediante
stipulazione di contratto di prestazione d’opera, secondo il modello allegato al presente Regolamento, di cui fa
parte integrante.
Nel caso di riproposizione della stessa attività, viene riconfermato nell’incarico l’esperto che vi ha già operato, con
valutazione positiva da parte del collegio dei docenti.
Art. 4.3 - USO DEI LOCALI SCOLASTICI E DELLE ATTREZZATURE Il C. di I. consente l’uso dei locali e delle attrezzature della scuola, al di fuori del proprio orario di servizio, a:
1) proprie componenti scolastiche
ad altre scuole per attività didattiche;
al di fuori dell’orario scolastico ad organi collegiali esterni, Enti locali, ad associazioni e privati che realizzino
la funzione della scuola come centro di promozione culturale e civile (vd. Delibera Consiglio Scolastico Provinciale
n° 150 /1992);
Per l’utilizzo saltuario dei locali scolastici al di fuori dell’orario delle lezioni, da parte di componenti interne o
esterne alla scuola, va formulata istanza scritta al Dirigente con congruo anticipo.
L’utilizzazione di beni o attrezzature informatiche, viene concessa solo a terzi che in vario modo e a vario titolo
partecipano o contribuiscono alla realizzazione del POF
Il D.P.R. n° 567 del 10.10.96 regolamenta la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative
nelle istituzioni scolastiche.
All’inizio dell’anno scolastico il dirigente stipula apposite convenzioni con i soggetti interessati per regolamentare lo
svolgimento delle attività.
2)
3)
Art. 4.4 - CRITERI E MODALITÀ DI RACCORDO E COLLABORAZIONE CON ORGANISMI
ASSOCIATIVI CHE SUL TERRITORIO OPERANO NEL SETTORE EDUCATIVO E
CULTURALE L'istituzione scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali
e sportive allo scopo di:
?
?
?
?
mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e
congruenti con le linee guida indicate nel presente Piano;
valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle Associazioni;
valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo;
favorire un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività
sportive e di interesse generale.
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Art. 4.5 - CRITERI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE PER LA STIPULA DI ACCORDI/INTESE
CON ALTRE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'Offerta Formativa l'istituzione scolastica può stipulare accordi,
intese e convenzioni con altre scuole del territorio.
Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:
? promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica
? promuovere scambi e incontri fra gli alunni delle scuole del territorio
? realizzare progetti didattici comuni.
Art. 4.6 - PROCEDURA DI CONTRATTAZIONE DEL DIRIGENTE PER ACQUISTI, APPALTI E
FORNITURE 1. Spesa complessiva fino ai 2000 Euro
Il dirigente procede alla scelta del contraente, senza l’obbligo dei tre preventivi.
L’atto formale di collaudo è sostituito da un “certificato di regolarità” rilasciato dal dirigente o, se delegato, dal
direttore.
2. Spesa complessiva superiore ai 2000 Euro
Il dirigente procede alla scelta del contraente dopo aver comparato almeno 3 offerte.
L’invito a presentare l’offerta, inoltrato in forma scritta dal direttore deve contenere:
? L’esatta indicazione delle prestazioni contrattuali
? I termini e le modalità di pagamento
? Le referenze
? Eventuali criteri di aggiudicazione
Per particolari tipi di contratti (scelta della ditta di autotrasporti, della compagnia assicurativa, dell’istituto
cassiere) uno dei criteri è l’affidabilità del servizio.
L’osservanza dell’obbligo della comparazione delle offerte è escluso quando il bene è in esclusiva.
Entro 60 giorni della consegna di un bene e/o dalla fornitura di un servizio un’apposita commissione tecnica,
nominata dal dirigente, procede al collaudo finale e redige un apposito “verbale di collaudo”. Per i contratti inerenti
la fornitura di servizi periodici il direttore redige il “certificato di regolare prestazione”
In entrambi i casi, il saldo del pagamento può essere disposto solo dopo l’emissione del verbale di collaudo o del
certificato di regolarità.
In caso di inadempienza nell’erogazione del prodotto o del servizio saranno introdotte delle penali.
Art.4.7 - CRITERI E MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEGLI INCARICHI RETRIBUIBILI CON
IL FONDO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA Il fondo dell'istituzione scolastica e comunque ogni altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni
straordinarie del personale sono finalizzati a:
?
?
?
?
?
valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistenti nelle scuole
migliorare l'organizzazione complessiva dell’istituto
sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro
riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche attività e
iniziative di interesse generale
promuovere e sostenere l'aggiornamento professionale del personale.
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Art. 4.8 - ATTIVITA’ NEGOZIALI SUBORDINATE ALLA PREVENTIVA DELIBERA DA PARTE DEL
CONSIGLIO DI ISTITUTO -
Il Dirigente Scolastico, prima di intraprendere l’attività negoziale in ordine a:
1.
2.
3.
4.
accettazione/rinuncia di legati, eredità, donazioni
adesione a reti di scuola e consorzi
utilizzazione economica delle opere di ingegno
partecipazione della scuola a iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti
pubblici o privati
5. individuazione del superiore limite di spesa rispetto ai 2000 Euro previsti dal Regolamento
deve acquisire la deliberazione del Consiglio di Istituto .
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ART . 5 – MODIFICHE
Fatte salve diverse e nuove disposizioni legislative, lo stesso regolamento è passibile di variazioni su proposta di
almeno un terzo dei componenti il Consiglio di Istituto.
L'approvazione di tali modifiche e variazioni richiede la maggioranza assoluta dei votanti componenti il Consiglio
medesimo.
Eventuali altre disposizioni relative a particolari aspetti o settori della vita scolastica verranno aggiunti al
presente Regolamento, via via che se ne ravviserà la necessità, su delibera del Consiglio di Istituto.
Si prevede una revisione ogni tre anni.
A completamento e per quanto non previsto dal presente Regolamento, si fa riferimento alle vigenti norme di
Legge.
Approvato dal Consiglio di Istituto
il 23 giugno 2002
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Regolamento d`Istituto - Rete Civica di Milano