Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO di LAUREA in INFERMIERISTICA Sede di Portogruaro Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico A cura di: dott.ssa Elisa Poles Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico 1. Equilibrio idroelettrolitico e acido-base 2. Nutrizione 3. Integrità della cute e guarigione delle ferite 4. Difese corporee contro le infezioni 5. Termoregolazione 2 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico Nutrizione - Disponibilità a migliorare la nutrizione Nutrizione superiore al fabbisogno Nutrizione inferiore al fabbisogno Nutrizione potenzialmente superiore al fabbisogno Compromissione della deglutizione Equilibrio idroelettrolitico e acido-base - Eccessivo volume di liquidi - Insufficiente volume di liquidi - Rischio di squilibrio del volume di liquidi Integrità della cute e guarigione delle ferite - Compromissione dell’ integrità cutanea - Compromissione dell’integrità tissutale Difese corporee contro le infezioni - Rischio di infezione - Rischio di trasmissione delle infezioni Termoregolazione - Ipertermia - Ipotermia - Rischio di squilibrio della temperatura corporea - Termoregolazione inefficace 3 Modello Nutrizionale- Metabolico Nutrizione PREREQUISITI INDISPENSABILI: • Concetti di anatomia e fisiologia – Struttura sistema digestivo struttura, organi, … – Funzioni del sistema digestivo digestione, assorbimento, metabolismo, escrezione – Sistema muscolo-scheletrico struttura, movimentazione, … – Sistema cardio-circolatorio struttura, circolazione vascolare – Sistema immunitario struttura, meccanismi di difesa corporea contro le infezioni – Sistema nervoso struttura, fisiologia del sensorio • Concetti di patologia generale – Squilibri nutrizionali Obesità, sovrappeso ,sottopeso…. • Concetti di clinica assistenziale infermieristica di base – Accertamento nutrizionale Accertamento (identificazione dell’abituale modello di assunzione di alimenti e bevande,tipi di alimenti e bevande, peso attuale , aumento o perdita di peso, le preferenze alimentari, presenza di disfunzioni tipo impossibilità di comprarsi il cibo,..) e gestione dell’alimentazione 4 1. CASO CLINICO La Signora Francesca Marin ha 55 anni e vive in città, in un piccolo appartamento assieme al marito Claudio. La signora fa la portinaia del palazzo, sta tutto il giorno seduta nel suo stanzino dietro i vetri a controllare chi passa, smistare la posta e trasmettere messaggi. Durante la giornata nell’attesa mangia merendine, snack e stuzzichini sia salati che dolci. La dieta che assume è caratterizzata dalla presenza di carboidrati e molti cibi fritti. Un giorno entrando in casa inciampa sul tappeto e finisce all’ ospedale con una frattura di caviglia destra. Viene vista dal medico di turno in Sala Gessi e confezionata una valva gessata e disposto il ricovero nell’unità operativa di Ortopedia in attesa di intervento. Viene accolta da Maria Pin, l’infermiera di turno che provvede all’accoglimento. All’accoglimento viene realizzato l´accertamento infermieristico e vengono rilevati i parametri antropometrici che fanno emergere i seguenti dati: altezza 156 cm, peso 75kg (BMI 30,8), plica cutanea a livello del tricipite di 35 mm. La Signora riferisce di assumere solo una compressa per l’ipertensione e di essere sempre stata bene ma ultimamente percepisce di avere un peso superiore alla norma e con un leggero imbarazzo riferisce che in effetti nel ultimo anno è ingrassata parecchio. La stessa sottolinea: " .... Da quando mia figlia con il nipotino si è trasferita non esco più di casa a passeggiare sto sempre seduta in portineria, e mi annoio e spesso durante la giornata mangio di tutto e di più senza sapere quali siano le cose giuste che dovrei mangiare, sono consapevole che è sbagliato, vorrei cambiare. Sono molto ingrassata e a volte fatico persino a chinarmi per allacciarmi le scarpe .“ L’infermiera accertata la condizione del paziente e stende la pianficazione assistenziale strutturando un programma per la diminuzione del peso durante il ricovero, che poi la paziente dovrebbe opportunamente educata proseguire a domicilio. 5 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minori - - Viene riferito un modello di alimentazione indesiderato - Assunzione in eccesso rispetto al fabbisogno metabolico - Modello di vita sedentario - - Sovrappeso (peso superiore del 10% al peso ideale secondo l’altezza e la costituzione) Obesità (peso superiore del 20% al peso secondo l’altezza e la costituzione) Plica cutanea al livello del tricipite maggiore di 15 mm, se uomo, o di 25 mm, se donna DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione superiore al fabbisogno 6 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione superiore al fabbisogno DEFINIZIONE: Nutrizione superiore al fabbisogno : stato in cui la persona subisce, o rischia di subire, un aumento di peso correlata a un’assunzione di alimenti eccessiva rispetto al fabbisogno metabolico. 7 TITOLO DIAGNOSTICO NUTRIZIONE SUPERIORE AL FABBISOGNO CORRELAZIONE Scarsa attività fisica e a deficit delle conoscenze sull’alimentazione di base CARATTERISTICH E DEFINENTI Alimentazione ricca di fritti e carboidrati Riferito modello di alimentazione indesiderato Vita sedentaria Assunzione di snack, merendine e stuzzichini CRITERIO TEMPORALE SECONDARIETA’ obesità INDICATORI DI ESITO OBIETTIVO INTERVENTI Il paziente (SOGGETTO) assume una dieta bilanciata (COMPORTAMENTO) di 1100-1200 Kcal/die conoscendo i principi nutritivi (LIVELLO DI PERFORMANCE) Entro 6/8 giorni OGGETTIVO/SOGGETTIVO: - spiega l’importanza di una corretta nutrizione - dimostra una diminuzione di peso di almeno 1 Kg alla settimana - attua maggior movimento fisico compatibilmente alle condizioni fisiche della paziente MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE -Assistenza nella riduzione del peso Un adeguato apporto nutrizionale con una dieta variegata ma ipocalorica, di circa 1100/1200 Kcal, che tiene conto dello stile di vita della persona, consente all’organismo l’apporto degli elementi nutritivi essenziali per la vita (glucidi, protidi, lipidi, elettroliti, sali minerali) presenti negli alimenti e la realizzazione dei processi chimici/metabolici per il suo funzionamento (funzione energetica, plastica, …). L’idratazione con almeno 1500/2000 ml. die (al giorno), salvo controindicazioni, consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi organici distribuiti nei diversi spazi corporei (spazio intra ed estra cellulare, spazio interstiziale, spazio intravasale). Inoltre, con una consona idratazione, attraverso il sistema urinario avviene l’eliminazione dei liquidi in eccesso e dei metaboliti organici (sostanze di rifiuto). (definizione::aiuto nella perdita di peso e/o di massa adiposa) (Determinare il grado di volontà e di motivazione della persona, stabilire con la persona la quantità desiderata di calo ponderale fissare un obiettivo di calo ponderale settimanale, sviluppare un piano alimentare giornaliero) Una forte e buona motivazione aiutano ad iniziare e seguire il programma stabilito, un diario e un piano giornaliero possono aiutare il paziente a rendersi conto di una non corretta assunzioni di alimenti - Gestione della nutrizione (definizione: garantire, o aiutare a garantire, un apporto dietetico bilanciato di alimenti e liquidi) (incoraggiare l’assunzione di un apporto calorico appropriato alla costituzione e allo stile di vita della persona, far assumere almeno 1500 ml. die di liquidi, se non controindicato, pesare la persona ad intervalli appropriati (ogni 6/7 giorni), determinare la capacità della persona di soddisfare i propri bisogni nutrizionali preparandosi autonomamente i pasti) VALUTAZIONE 8 Si deve rispondere alle seguenti domande: La paziente dimostra durante e al termine della settimana si seguire un’alimentazione corretta? Diminuzione del peso di partenza? 2. CASO CLINICO Sara Furian, 85 anni, viene ricoverata presso l’U.O. di Medicina. Proviene da un altro ospedale in cui era rimasta per 5 giorni in seguito a un ricovero per improvvisa perdita di coscienza in apparente stato di soddisfacente salute. La diagnosi d’ingresso era: emiplegia sinistra e disatria da recente ictus ischemico. La donna vedova, ha due figlie, da due anni le è stata affiancata una colf per le attività domestiche: per cucinare e fare il bagno. L’infermiera controllando la precedente cartella clinica nota che sino alla seconda giornata di degenza era stata imboccata e aveva iniziato la Fisiokinesiterapia fin alla comparsa di polmonite, aveva segni di disidratazione. L’infermiera si avvicina alla sig.ra Furian e le rivolge qualche domanda, la mette seduta e la sottopone al Water Test, con un cucchiaino le da un po’ di acqua, qualche goccia esce dalle labbra e un attimo dopo la sig.ra Furian da qualche colpo di tosse. L’infermiera parlando con la sig.ra nota che la lingua si muove poco, ha visto molta saliva e sente un gorgoglio nella voce. La figlia riferisce che quando le danno da bere si strozza, inizia a tossire e che pensava fosse a causa della dentiera, a cui non si è mai abituata, e che prima faceva solo fatica a masticare e a volte il cibo le rimaneva in bocca. L’infermiera per realizzare l’assistenza necessaria programma con attenzione il piano di assistenza infermieristica. 9 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minori - Osservazioni di segni di difficoltà alla deglutizione - Aprassia ( ideale, costruttiva o visiva) - Stasi di cibo nella cavità orale - Voce con timbro nasale - Tosse dopo l’assunzione di alimenti o bevande - Linguaggio disarticolato - Scialorrea - Soffocamento DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Compromissione della deglutizione 10 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Compromissione della deglutizione DEFINIZIONE: Compromissione della deglutizione: stato della persona che ha una diminuita capacità di far passare volontariamente sostanze liquide e/o solide dalla bocca allo stomaco 11 TITOLO DIAGNOSTICO COMPROMISSIONE DELLA DEGLUTIZIONE CORRELAZIONE Diminuzione del riflesso esofageo, difficoltà di masticazione CARATTERISTICHE DEFINENTI Tosse dopo l’assunzione di bevande Soffocamento Sciallorea Stasi di cibo nella cavità orale CRITERIO TEMPORALE SECONDARIETA’ Ictus ischemico INDICATORI DI ESITO OBIETTIVO La sig.ra Furian (SOGGETTO) assume gli alimenti (COMPORTAMENTO) senza presentare segni di difficoltà alla deglutizione (LIVELLO DI PERFORMANCE) Entro una settimana OGGETTIVO/SOGGETTIVO: La paziente assume i liquidi e gli alimenti senza presentare disfagia e aspirazione La paziente saprà descrivere le cause del deficit di deglutizione INTERVENTI MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE12 -Precauzioni nei confronti dell’aspirazione (definizione: prevenzione o riduzione al minimo dei fattori di rischio della persona a rischio di aspirazione) (Monitorare lo stato di coscienza, il riflesso della tosse, il riflesso faringeo e la capacità di deglutire; alimentare in piccole quantità; evitare i liquidi o utilizzare una sostanza addensante; tagliare il cibo a pezzetti; mantenere sollevata la testata del letto per 30-45 minuti dopo l’alimentazione. La deglutizione ha inizio come atto volontario regolato dal centro della deglutizione, che si trova nel sistema nervoso centrale, nel midollo allungato. Quando l’epiglottide si sposta a coprire l’imboccatura della trachea, evitando cosi l’aspirazione di cibo nelle vie aeree. La deglutizione, grazie alla quale il bolo alimentare viene spinto nell’esofago superiore, termina con un’azione riflessa. Il paziente per ridurre il rischio di aspirazione nelle vie aeree dovrebbe mantenere una posizione di semi-Fowler. Nella posizione eretta i liquidi e i semisolidi scendono in genere per gravità nella parte inferiore dell’esofago precedendo l’onda peristaltica. -Trattamento della deglutizione (Definizione: facilitazione della deglutizione e prevenzione delle complicanze correlate alla disfagia) (Monitorare per segni e sintomi di aspirazione di cibo nelle vie aeree; monitorare i movimenti della lingua mentre la persona mangia; verificare che dopo i cibi non sia stato trattenuto del cibo in bocca; istruire la persona e il caregiver sulle modalità da seguire) -Mantenimento della salute del cavo orale ( definizione:mantenimento e promozione dell’igiene del cavo orale e della salute dei denti per una persona a rischio di sviluppare lesioni del cavo orale o dei denti) (stabilire una routine per la pulizia della bocca; applicare prodotti emolienti sulle labbra e sulla mucosa orale; istruire la persona a eseguire l’igiene della bocca dopo i pasti) La mucosa orale si assottiglia e diminuisce la sua cheratinizzazione; la sensibilità gustativa si modifica. Le fibre reticolari e elastiche del tessuto connettivo diffusamente presente si trasformano in collageno fibrosclerotico, con diminuzione di elasticità en permeabilità del connettivo. Il tessuto adiposo si atrofizza, determinando modificazioni morfologiche del volto E l’emergere delle ghiandole salivari. Le piccole arterie vanno incontro a processi di arteriosclerosi, mentre i capillari diminuiscono di numero e volume. Alla base della salute del cavo orale ci sono una serie di pratiche preventive che prevengono lo sviluppo di carie, tartaro e lesioni del cavo orale. Un’accurata igiene garantisce una sensazione di pulizia e benessere 12 VALUTAZIONE Si deve rispondere alle seguenti domande: La paziente dimostra durante e al termine della settimana di riuscire a deglutire senza difficoltà? Presenza di cibo nella cavità orale?i familiari e la paziente metto in atto le procedure? 3. CASO CLINICO Luigi Zanetti, 77 anni, vive con la moglie Francesca da quasi 50 anni in una bella cittadina e vanta un bel gruppo di amici con cui ha sempre condiviso diversi interessi. Ha due figlie, Sara e Lucia, e due nipoti di cui il signor Luigi va molto fiero e che abitano a circa 5 km. Il sig. Zanetti è sempre stato un uomo di bel aspetto, alto 1.86, e ha sempre goduto di buona salute e da sempre con la moglie ha un ottimo rapporto. Alla fine dell’anno, il sig. Zanetti, comincia a uscire meno con gli amici, presenta un aumento del senso di fame e del consumo di cibo. Spesso riferisce alla moglie di sentirsi stanco, svogliato, debole e di pesare di 74 kg. ad un mese precedente il ricovero. Inizialmente non vuole andare dal dottore perché non accusa dolore ma col passare delle settimane subentra un progressivo calo ponderale di circa 4 kg. nei primi 8 giorni, e di altri 5 kg. nei 12 giorni successivi, con un aumento dei dolori muscolari e debolezza anomala, inoltre dagli esami si evidenzia un calo della transferrina e dell’albumina sierica. Recatosi in ospedale viene accolto dall’infermiera Mary Zotti a cui il paziente riferisce i dati relativi alla perdita di peso, di sentirsi irrequieto e irritabile, di sentirsi affaticato anche a salire le scale e che non capisce il perchè. L’infermiera ne rileva i dati antropometrici e risulta un BMI di 18,2 e una circonferenza a metà braccio di 15 cm. Dopo vari esami si delinea un quadro di ipertiroidismo. L’infermiera e il medico realizzato l’accertamento riflettono sulle strategie da pianificare per il trattamento della situazione del signor Zanetti. 13 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori - - Minori Una persona non a digiuno riferisce o presenta un’assunzione di alimenti inadeguata, minore della razione giornaliera raccomandata, con o senza perdita di peso Un fabbisogno metabolico realmente o potenzialmente superiore ala quantità di nutrienti assunta, con perdita di peso - Peso inferiore del 10-20% o ancora di più al peso considerato ideale in rapporto all’altezza e alla costituzione. Plica cutanea del tricipite, circonferenza del braccio, circonferenza della muscolatura del braccio inferiori del 60% alle misure standard Debolezza o dolorabilità muscolare Irritabilità o confusione mentale - Diminuzione dell’albumina sierica - Diminuzione della transferrina sierica o della capacità di legare il ferro DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione inferiore al fabbisogno 14 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione inferiore al fabbisogno DEFINIZIONE: Nutrizione inferiore al fabbisogno : stato nel quale una persona non a digiuno subisce o rischia di subire una perdita di peso correlata a un’insufficiente assunzione di nutrienti o a un loro metabolismo inadeguato in rapporto al fabbisogno metabolico. 15 TITOLO DIAGNOSTICO NUTRIZIONE INFERIORE AL FABBISOGNO CORRELAZIONE ad aumentata assunzione orale di cibo con progressivo calo ponderale CARATTERISTICHE DEFINENTI SECONDARIETA’ OBIETTIVO Il sig. Zanetti (SOGGETTO) assume i nutrienti necessari (COMPORTAMENTO) al suo fabbisogno calorico di 1700-1800 Kcal (LIVELLO DI PERFORMANCE) Riduzione del senso di fame Debolezza Dolorabilità muscolare Irritabilità Diminuzione albumina sierica e della transerrina CRITERIO TEMPORALE Entro 7/8 giorni ipertiroidismo INDICATORI DI ESITO OGGETTIVO/SOGGETTIVO: INTERVENTI - spiega l’importanza di una corretta nutrizione gli esami ematici saranno entro i range di norma dimostra un incremento del peso corporeo assume 1700-1800 Kcal./die MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE - Gestione della nutrizione (definizione: garantire, o aiutare a garantire, un apporto dietetico bilanciato di alimenti e liquidi) (incoraggiare l’assunzione di un apporto calorico appropriato alla costituzione e allo stile di vita della persona, far assumere almeno 1500 ml. die di liquidi, se non controindicato, pesare la persona ad intervalli appropriati (ogni 6/7 giorni), determinare la capacità della persona di soddisfare i propri bisogni nutrizionali preparandosi autonomamente i pasti) -Assistenza all’aumento del peso (definizione::aiuto nell’aumento del peso corporeo) (Monitorare l’eventuale presenza di vomito,fornire integratori alimentari,monitorare i valori dell’albumina sierica) - Gestione del dolore (definizione: eliminazione del dolore o sua riduzione ad un livello accettabile per la persona) (controllare l’assunzione o somministrare la terapia antalgica prescritta, dare informazioni relative al dolore e insegnare i principi della gestione del dolore) (vedere Modello Attività ed Esercizio) Un adeguato apporto nutrizionale con una dieta variegata, di circa 1700/1800 Kcal, che tiene conto dello stile di vita della persona, consente nell’organismo l’apporto degli elementi nutritivi essenziali per la vita (glucidi, protidi, lipidi, elettroliti, sali minerali) presenti negli alimenti e la realizzazione dei processi chimici/metabolici per il suo funzionamento (funzione energetica, plastica, …). L’idratazione con almeno 1500/2000 ml. die (al giorno), salvo controindicazioni, consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi organici distribuiti nei diversi spazi corporei (spazio intra ed estra cellulare, spazio interstiziale, spazio intravasale). Inoltre, con una consona idratazione, attraverso il sistema urinario avviene l’eliminazione dei liquidi in eccesso e dei metaboliti organici (sostanze di rifiuto). L’albumina sierica è il maggior costituente delle proteine sieriche (albumina, globulina, fibrinogeno) ed è sintetizzata dal fegato (range di norma nell’adulto: 3,5-5,0 gr/100 ml.) per determinare la pressione oncotica, per il trasporto degli ormoni, per favorire la coagulazione nel sangue, .... Bassi livelli di albumina sierica sono indicativi di patologia epatica e la causa può essere uno scarso apporto di aminoacidi alimentari necessari per la sua sintesi. 16 VALUTAZIONE Si deve rispondere alle seguenti domande: Il pz dimostra durante e al termine dei 7/8 giorni un aumento del peso? Assenza di dolore? Ha un alimentazione corretta? Modello Nutrizionale- Metabolico Equilibrio idroelettrolitico e acido-base PREREQUISITI INDISPENSABILI: • Concetti di anatomia – – – – – – – – – – – – Sistema muscolo-scheletrico struttura, movimentazione, difese del sistema muscolo-scheletrico Sistema tegumentario struttura, meccanismo di difesa corporea Sistema respiratorio struttura, ventilazione, diffusione e trasporto dei gas, difese del sistema respiratorio Sistema cardio-circolatorio struttura, circolazione vascolare (grande e piccolo circolo) Sistema immunitario struttura, meccanismi di difesa corporea contro le infezioni Sistema nervoso struttura, fisiologia del sensorio • Concetti di fisiologia e fisiopatologia – – – Equlibrio idroeletrolitico Compartimenti dei liquidi,distribuzione dei liquidi Equilibrio acido-base Alterazionoi dell’equilibrio idrico, elettrolitico e acido-base squilibrio idroelettrolitico (deficit/eccesso di Na, deficit/eccesso di K) squilibrio acido-base (acidosi metabolica eccesso di bicarbonato basico, alcalosi metabolica eccesso di bicarbonato basico acidosi respiratoria eccesso di acido carbonico, alcalosi respiratoria deficit di acido carbonico, • Concetti di clinica assistenziale infermieristica di base – – – Identificazione dei rischi (documentare vomito, diarrea, sete diaforesi,assunzione di farmaci,..) Accertamento fisico: monitoraggio entrate e uscite,peso corporeo, accertamento tegumentario Preparazione del paziente ad esami diagnostici e di laboratorio 17 4. CASO CLINICO Il sig. Francesco Zotti, di 85 anni, vedovo da 6 anni, vive seguito da una colf che lo segue per tutte le attività di vita quotidiana. Ha un figlio che spesso è fuori all’estero per lavoro e che non vede molto. Il sig. Zotti, da circa 6, mesi presenta gli arti superiori rigidi, bradicinesia tremori e riduzione della mimica facciale e gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Portatore di catetere vescicale a permanenza da circa cinque anni e di pannolone a causa di alcuni episodi di incontinenza fecale presentatisi nelle ultime settimane. A causa della difficoltà nella deambulazione un giorno cade procurandosi una frattura di femore destro, già due settimane prima era caduto senza procurarsi alcuna lesione. Viene ricoverato in ospedale presso l’U.O. di Ortopedia. Al momento del ricovero, dopo gli accertamenti clinici, dagli esami ematochimici si riscontra un aumento del sodio sierico (>145 mEq/l). Il medico decide di sottoporlo ad intervento chirurgico d’urgenza portandolo immediatamente in Sala Operatoria. Rientrato in U.O. l’infermiera appura la prescrizione anestesiologica di infusione parenterale con 1500 cc di liquidi nelle 24 ore. L’infermiera del pomeriggio che fa visita al paziente fa l’accertamento infermieristico con esame fisico delle urine e rileva urine concentrate, di colore tra l’arancione e il marrone, sedimentose e di scarsa quantità, diuresi nelle 24 ore 500 ml.. Osserva che le mucose sono secche e asciutte, così come la cute che si presenta secca e con scarso turgore. La famigliare che lo assiste riferisce che anche a casa non riusciva ad alimentarsi più da solo, che questa cosa lo infastidiva e ultimamente era diventato impossibile dargli da bere perché ne rifiutava l’assunzione, introducendo non di più di 500 ml./die comprensivi nella dieta. La giustificazione del paziente era: “Non ho sete.” Fin da casa era stato notato che nella sacca collegata al catetere a permanenza c’era sempre meno urina e di colore scuro. L’infermiera concluso l’accertamento si preoccupa di stendere il Piano Assistenziale per la realizzazione del successivo trattamento del caso. 18 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minori - Insufficiente assunzione di liquidi per via orale - Aumento del sodio sierico - Bilancio negativo tra entrate ed uscite - Secchezza di cute e mucose - Calo ponderale - Urine concentrate o pollachiuria - Sete/nausea/anoressia - Oliguria o poliuria - Diminuzione del turgore cutaneo DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Insufficiente volume di liquidi 19 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Insufficiente volume di liquidi DEFINIZIONE: Insufficiente volume di liquidi : Stato nel quale una persona che è in grado di assumere liquidi (cioè non deve stare a digiuno) va incontro, o rischia di andare incontro, a disidratazione. 20 TITOLO DIAGNOSTICO INSUFFICIENTE VOLUME DI LIQUIDI OBIETTIVO Il sig. Zotti (SOGGETTO) si idrata (COMPORTAMENTO) assumendo almeno 1500 ml./die di liquidi (LIVELLO DI PERFORMANCE) CORRELAZIONE A scarsa assunzione di liquidi e ridotta sensazione di sete CARATTERISTICHE DEFINENTI Mucose secche Cute secca e con scarso turgore Diminuzione del sodio sierico Diuresi concentrate e scarse Bilancio negativo tra entrate e uscite CRITERIO TEMPORALE Entro 5/6 giorni SECONDARIETA’ A Parkinson INDICATORI DI ESITO OGGETTIVO/SOGGETTIVO: Assume 1500 ml./die di liquidi Non manifesta segni di disidratazione La paziente presenta una diuresi di almeno 1200 ml/die parametri ematici di Na e K nei range di norma INTERVENTI MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE - Monitoraggio dei liquidi ( definizione: raccolta e analisi dei dati della persona per regolare l’equilibrio dei liquidi) (Determinare la quantità di liquidi ingeriti e le abitudini relative all’eliminazione, monitorare peso e parametri vitali) - Gestione dei liquidi e degli elettroliti (definizione: regolazione e prevenzione di complicanze derivanti da livelli alterati di liquidi e/o elettroliti) Somministrare liquidi ,, promuovere l’assunzione orale, di liquidi e di alimenti liquidi, monitorare con esami di laboratorio (azotemia, ematocrito, albumina, na, K) monitorare per eventuale perdita di liquidi (vomito, diarrea, sanguinamento,registrare entrate/uscite) - Somministrazione di farmaci (definizione: preparazione, somministrazione e valutazione dell’efficacia di farmaci prescritti) (creare ed utilizzare un ambiente che renda esatta, sicura ed efficiente la somministrazione dei farmaci, seguire la “regola delle 6 G” per la som.ne dei farmaci (giusto: farmaco, paziente, ora, dose, via di somm.ne, registrazione), verificare l’esistenza di eventuali allergie, interazioni e controindicazioni ai farmaci, osservare la data di scadenza sulla confezione del farmaco, verificare con chi di dovere tutte le prescrizioni dubbie, preparare i farmaci e somministrarli secondo procedura, istruire l’assistito sull’azione attesa e sugli effetti avversi del farmaco, monitorare la persona per rilevare gli effetti terapeutici del farmaco o gli effetti avversi, la tossicità e le loro interazioni, documentare la somm.ne del farmaco) Nell’insufficiente volume di liquidi gli elettroliti vengono eliminati nella stessa porzione in cui sono presenti nei liquidi organici. L’idratazione con almeno 1500/2000 ml. die (al giorno), salvo controindicazioni, consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi organici distribuiti nei diversi spazi corporei (spazio intra ed extra cellulare, spazio interstiziale, spazio intravasale). Inoltre, con una consona idratazione, attraverso il sistema urinario avviene l’eliminazione dei liquidi in eccesso e dei metaboliti organici (sostanze di rifiuto). I dati di laboratorio utili per la valutazione dello stato del volume dei liquidi comprendono azotemia e la creatinemia. Un paziente con deplezione di liquidi ha un azotemia elevata e un ematocrito superiore alla norma(i globuli rossi rimangono sospesi in un volume plasmatico inferiore) Il monitoraggio dei parametri vitali mi consente di tenere sotto controllo la corretta funzionalità del sistema cardiocircolatorio, respiratorio e metabolico. Questa valutazione ci consente di stabilire se c’è un’adeguata immissione di sangue in circolo, se viene opportunamente ossigenato e trasportato in modo da consentire il realizzarsi dei processi metabolici. (vedere Modello Attività ed Esercizio) 21 VALUTAZIONE Si deve rispondere alle seguenti domande: Il paziente presenta mucose idratate? Cute con aumentato turgore? Valori ematochimici nella norma? Equilibrio tra entrate e uscite? Modello Nutrizionale- Metabolico Termoregolazione PREREQUISITI INDISPENSABILI: • Concetti di anatomia – – – – – – – – – – – – Sistema muscolo-scheletrico struttura, movimentazione, difese del sistema muscolo-scheletrico Sistema tegumentario struttura, meccanismo di difesa corporea Sistema respiratorio struttura, ventilazione, diffusione e trasporto dei gas, difese del sistema respiratorio Sistema cardio-circolatorio struttura, circolazione vascolare (grande e piccolo circolo) Sistema immunitario struttura, meccanismi di difesa corporea contro le infezioni Sistema nervoso struttura, fisiologia del sensorio • Concetti di fisiologia e fisiopatologia – – – – – Fattori che influiscono perdita di calore radiazione conduzione evaporazione Fattori che influiscono sulla temperatura corporea Alterazioni della termoregalazione cause potenziali ( situazioni ambientali, stati cognitivi, stress,..) e manifestazioni (piressia, colpo di calore,..) • Concetti di clinica assistenziale infermieristica di base – – – – Identificazione modello funzionale Identificazione dei rischi Accertamento della temperatura corporea Ispezione 22 5. CASO CLINICO Franco Rossi , 25 anni, un domenica durante il periodo estivo, assieme agli amici si reca in spiaggia dalla mattina presto. Raggiungono la spiaggia in sella ai loro ciclomotori con in spalla uno zainetto con dentro solo l’asciugamano e un pallone, per non avere tropo peso da trasportare. Verso le 10 arrivano in spiaggia dopo aver bevuto un caffè al bar e fumato una sigaretta. Subito stendono il telo sulla sabbia e si mettono a giocare a pallone. Rossi suda molto e decide di farsi un tuffo. Quando sale dall’acqua si stende sul telo e si addormenta. Dorme per un paio d’ore poi si mette supino e continua il suo bagno di sole. Verso le 15.00 il Sig. Rossi si alza e subito lamenta un malessere generale e improvviso a cui seguono mal di testa, sensazione di vertigine, nausea. Avvisa gli amici, che notandolo agitato, con un respiro molto accelerato e con la pelle di un colore rosso acceso e bollente al tatto lo accompagnano in macchina e lo portano al pronto soccorso vicino. Subito dopo viene accolto in ambulatorio dall’infermiere Marco Sandri che subito rileva i parametri vitali: temperatura orale 38,9°C, frequenza respiratoria 26 atti/minuto, PA 90/60 e frequenza cardiaca 110 b/m e osserva che la cute è arrossata e accaldata. Il paziente inoltre lamenta molta sete, mal di testa e cefalea e riferisce all’infermiere di avere brividi e nausea. L’infermiera concluso l’accertamento si preoccupa di stendere il Piano Assistenziale per la realizzazione del successivo trattamento del caso. 23 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minori -Temperatura orale superiore -Arrossamento cutaneo a 37,8 °C, o temperatura -Calore al tatto rettale superiore a 38,8 °C -Aumento della frequenza respiratoria -Tachicardia -Brividi/orripilazione -Disidratazione -Dolori generalizzati o localizzati -Malessere/affaticamento/astenia -Diminuzione dell’appetito DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Ipertermia 24 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Ipertermia DEFINIZIONE: Ipertermia: Stato in cui la persona ha o rischia di avere, un persistente innalzamento della temperatura corporea che supera 37,8°C (100°F) se orale e 38,8°C (101°F) se rettale, a causa di fattori esterni. 25 TITOLO DIAGNOSTICO IPERTERMIA OBIETTIVO Il sig. Rossi (SOGGETTO) presenta una temperatura corporea (COMPORTAMENTO) entro i range di norma (LIVELLO DI PERFORMANCE) CORRELAZIONE Perdita di liquidi corporei CARATTERISTICHE DEFINENTI Temperatura orale 38,9 °C Cute arrossata , Tachicardia, Tachipnea Nausea , vertigini, brividi, malessere CRITERIO TEMPORALE Entro 12 ore SECONDARIETA’ Esposizione al sole INDICATORI DI ESITO OGGETTIVO/SOGGETTIVO: Il paziente presenta TC entro dei range di norma Il paziente riferisce l’assenza di nausea, brividi, vertigine e malessere INTERVENTI MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE - Monitoraggio dei parametri vitali (temperatura) (definizione: raccolta e analisi di dati relativi alla funzione cardiovascolare, respiratoria e alla temperatura corporea per identificare e prevenire le complicanze) Monitorare la pressione arteriosa, il polso, la temperatura corporea e le caratteristiche del respiro, se appropriato, rilevare e riferire al medico la comparsa di eventuali segni e sintomi di alterazione, riportare nella documentazione clinica l’andamento e le variazioni significative dei parametri vitali, identificare le possibili cause di variazione dei parametri vitali) Il monitoraggio dei parametri vitali mi consente di tenere sotto controllo la corretta funzionalità del sistema cardiocircolatorio, respiratorio e metabolico. Questa valutazione ci consente di stabilire se c’è un’adeguata immissione di sangue in circolo, se viene opportunamente ossigenato e trasportato in modo da consentire il realizzarsi dei processi metabolici. Le cellule e i tessuti sono in grado di funzionare solo in un intervallo relativamente ristretto di valori di temperatura (intorno ai 37°C), quindi per un funzionamento ottimale gli organi del corpo richiedono una temperatura interna costante. Se si presenta un rialzo di temperatura deve essere corretto per non compromettere la funzionalità metabolica cellulare. L’idratazione con almeno 1500/2000 ml. die (al giorno), salvo controindicazioni, consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi organici distribuiti nei diversi spazi corporei (spazio intra ed estra cellulare, spazio interstiziale, spazio intravasale). Inoltre, con una consona idratazione, attraverso il sistema urinario avviene l’eliminazione dei liquidi in eccesso e dei metaboliti organici (sostanze di rifiuto). La disidratazione dovuta a perdita di acqua riduce solo modicamente il volume di Lec perché l’acqua che va perduta proviene anche dal compartimento intracellulare, oltre che da quello extracellulare; invece la perdita di sodio col sudore (prostrazione da calore) riduce marcatamente il volume del Lec e può determinare shock. I compensi sono diretti a preservare il volume intravasale e influenzano anche il bilancio di sodio. Raffreddando il distretto corporeo dove passa un grosso vaso si consente una riduzione più veloce della temperatura corporea, 26 episodi che si ripercuoterà anche a livello ipotalamico, prevenendo convulsivi. - Regolazione della temperatura (definizione: portare e/o mantenere la temperatura corporea entro range di norma) (monitorare la temperatura corporea rilevandola ad intervalli di tempo prestabiliti (in caso di febbre ogni 2 ore) monitorare gli altri parametri vitali, promuovere un apporto di liquidi e nutrienti adeguato, adattare la temperatura dell’ambiente ai bisogni della persona, somministrare farmaci appropriati per prevenire o controllare i brividi, farmaci antipiretici se la condizione lo dovesse richiedere, documentare le informazioni rilevate) - Trattamento in caso di eccessiva esposizione al calore (definizione: gestione di una persona sottoposte ad un eccessiva esposizione al calore ambientale) (Allentare o togliere i vestiti, bagnare e ventilare la superficie corporea, somministrare per via orale o endovenosa liquidi ,immergere in acqua fredda se appropriato) VALUTAZIONE Si deve rispondere alle seguenti domande: Il paziente presenta temperatura normale? Cute arrossata? Presenta TC nei range di norma? BIBLIOGRAFIA • Carpenito-Moyet LJ Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica. 3ª edizione, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2006 • Carpenito-Moyet LJ Manuale tascabile delle Diagnosi infermieristiche. 3ª edizione, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2006 • McCloskey Dochterman J, Bulechek G Classificazione NIC degli interventi infermieristici. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2007 • Moorhead S, Johnson M, Maas M Classificazione NOC dei risultati infermieristici. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2007 • Craven RF, Hirnle CJ Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. 1° e 2° vol. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2007 27 CASO CLINICO Il Sig. Marcolin ha 73 anni, vedovo da 3 anni, vive da solo nella in un piccolo appartamento nella prima periferia di una cittadina della campagna veneta. Ha due figlie che vivono nelle vicinanze, le quali gli fornisco in caso di necessità sempre un pronto sostegno. E’ un signore pacato e ha uno stile di vita un po’ sedentario, quasi sempre se ne sta in casa a guardare la tv o a sonnecchiare sul divano. Ama la buona tavola e il buon vino. Egli è alto 170 cm. E pesa 92 Kg.. Qualche volta esce con gli amici e va al bar a giocare a carte e a mangiare affettati, salumi, polenta e patate fritte, perché non ama cucinare e fare le faccende di casa. Due giorni fa mentre si recava in motorino al solito bar, viene investito da un’auto. L’impatto non è stato violento ma lo stesso è stato portato d’urgenza in Pronto Soccorso riportando una frattura al metatarso del piede destro e un vistoso ematoma alla coscia destra. Viene accompagnato in U.O. di Ortopedia e Traumatologia dove gli viene confezionato uno stivaletto gessato in resina. Il Signor Marcolin è spaventato, particolarmente sofferente irrequieto ed impaurito, presentava una pressione arteriosa (P.A.) di 180/100 ed una frequenza cardiaca (F.C.) di 85 battiti al minuto; si è subito provveduto ad infondergli un antidolorifico. L’infermiera che lo accoglie gli spiega che per il momento dovrà alzarsi solo per andare in bagno con le stampelle e quando rimane a letto di mantenere l’arto inferiore in scarico su almeno due cuscini. Il sig. Marcolin riferisce “ … Sono molto preoccupato , come farò ad alzarmi, non so usare le stampelle e quando muovo la gamba mi fa male anche la coscia … e con la mia mole avrò grasse difficoltà...” L’infermiera cerca di rassicurarlo spiegandogli che verrà attivato il servizio di Fisiokinesiterapia per insegnargli a deambulare e che per il momento lo accompagneranno in bagno con la sedia a rotelle. L’infermiera all’ accoglimento inoltre vengono rilevati i parametri antropometrici che fa emerge una plica cutanea di 20 mm. Nonostante riconosca che la sua mole si sta sempre più appesantendo è poco motivato a ridurre l'apporto calorico anche perché i cibi che assume gli piacciono e non conosce bene quali diversi alimenti dovrebbe mangiare. L’infermiera accertata la condizione del paziente stende la pianificazione assistenziale. 28 CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minorita - Compromessa capacità di muoversi con un fine all’interno di un determinato ambiente, per esempio movimenti nel letto, trasferimenti, deambulazione - Restrizione obbligata dei movimenti - Riluttanza a muoversi - Limitazione dell’escursione articolare DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Compromissione della mobilità 29 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Attività ed Esercizio DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Compromissione della mobilità DEFINIZIONE: Compromissione della mobilità: Stato in cui la persona ha, o rischia di avere, una limitazione del movimento fisico, senza tuttavia essere immobile 30 TITOLO DIAGNOSTICO COMPROMISSIONE DELLA MOBILITA’ CORRELAZIONE A compromissione muscolo scheletrica CARATTERISTICHE DEFINENTI SECONDARIETA’ OBIETTIVO Il sig. Marcolin (SOGGETTO) deambulerà autonomamente (COMPORTAMENTO) con ausilio di stampelle (LIVELLO DI PERFORMANCE) Restrizione obbligata dei movimenti Rilluttanza a muoversi Compromessa capacità di muoversi con un fine all’interno di un ambiente (per esempio, movimenti nel letto, trasferimenti, deambulazione) CRITERIO TEMPORALE Entro 3/4 giorni a gesso in resina per frattura al metatarso del piede destro INDICATORI DI ESITO OGGETTIVO/SOGGETTIVO: Il paziente riesce a effettuare trasferimenti autonomamente con l’aiuto delle stampelle INTERVENTI MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE - Esercizio fisico terapeutico: mobilità articolare (definizione: uso di movimenti corporei attivi o passivi per mantenere o ripristinare la flessibilità delle articolazioni) (determinare in modo preciso le limitazioni della mobilità articolare e i loro effetti sullo svolgimento delle funzioni, mettere in atto misure di controllo del dolore prima di cominciare l’attività, aiutare la persona a tenere uno posizione corporea ottimale per la mobilità articolare attiva e passiva, aiutare la persona a realizzare l’attività con movimenti regolari e ritmici entro i limiti del dolore, della resistenza e della mobilità delle sue articolazioni, fornire un rinforzo positivo per l’esecuzione dell’attività) -Esercizio fisico terapeutico: deambulazione (definizione:promozione e assistenza alla deambulazione per mantenere o ripristinare le funzioni autonome e volontarie del corpo durante il trattamento e il recupero da una malattia o da un trauma) (definire un programma di deambulazione, consultare il fisioterapista riguardo al piano di deambulazione, se necessario, far indossare alla persona abiti comodi e calzature antiscivolamento, assistere la persona nell’uso di calzature che facilitino la deambulazione e prevengano possibili lesioni, aiutare la persona negli adattamenti/cambi/trasferimenti posturali, istruire la persona sulla disponibilità di ausili per la deambulazione e se la persona è instabile procurarglieli (bastone, deambulatore, sedia a rotelle), aiutare la persona all’inizio della deambulazione, incoraggiarla a camminare da sola entro limiti di sicurezza) L’uso della muscolatura corporea che consente il movimento (assieme alle altre strutture muscolo-scheletriche) permette di mantenere in funzione la fibra muscolare mantenendola tonica. Pertanto, il prima possibile bisogna interrompere l’immobilità della persona e ripristinare l’abituale attività sia passivamente che attivamente, altrimenti si può manifestare ipotonicità muscolare, riduzione della forza e resistenza muscolare, contratture e dolarabilità articolare. I movimenti articolari attivi aumentano la massa, il tono e la forza muscolare e migliorano la funzionalità cardiaca e respiratoria; quelli passivi, dal canto loro, promuovono la mobilità articolare e la circolazione. L’uso della muscolatura corporea che consente il movimento (assieme alle altre strutture muscoloscheletriche) e la realizzazione delle ADL, permette di mantenere in funzione la fibra muscolare mantenendola tonica. Pertanto, il prima possibile bisogna interrompere l’immobilità della persona e ripristinare l’abituale attività, altrimenti si può manifestare ipotonicità muscolare, riduzione della forza e resistenza muscolare. Il movimento aumenta la capacità polmonare, migliora la salute cardiovascolare, previene la costipazione, favorisce il sonno, aumenta la circolazione delle endorfine, favorisce il rilassamento. VALUTAZIONE 31 Si deve rispondere alle seguenti domande: Il paziente riesce a deambulare da solo con l’aiuto delle stampelle? Il paziente ha acquisito maggiore sicurezza? CARATTERISTICHE DEFINENTI: Maggiori Minori - - Sovrappeso (peso superiore del 10% al peso ideale secondo l’altezza e la costituzione) alimentazione indesiderato - - Obesità (peso superiore del 20% al peso secondo l’altezza e la costituzione) Assunzione in eccesso rispetto al fabbisogno metabolico - Viene riferito un modello di Modello di vita sedentario Plica cutanea al livello del tricipite maggiore di 15 mm, se uomo, o di 25 mm, se donna DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione superiore al fabbisogno 32 Il MODELLO FUNZIONALE della SALUTE Nutrizionale- Metabolico DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Nutrizione superiore al fabbisogno DEFINIZIONE: Nutrizione superiore al fabbisogno : stato in cui la persona subisce, o rischia di subire, un aumento di peso correlata a un’assunzione di alimenti eccessiva rispetto al fabbisogno metabolico. 33 TITOLO DIAGNOSTICO NUTRIZIONE SUPERIORE AL FABBISOGNO CORRELAZIONE Scarsa attività fisica e a deficit delle conoscenze sull’alimentazione di base CARATTERISTICH E DEFINENTI SECONDARIETA’ OBIETTIVO Il paziente (SOGGETTO) assume i una dieta bilancia (COMPORTAMENTO) di 1100-1200 Kcal/die conoscendo di principi nutritivi (LIVELLO DI PERFORMANCE) Vita sedentaria Assunzione di affettati, salumi, polenta e patate fritte CRITERIO TEMPORALE Entro 5/6 giorni obesità INDICATORI DI ESITO OGGETTIVO/SOGGETTIVO: - spiega l’importanza di una corretta nutrizione - dimostra una diminuzione di peso di almeno 1 Kg alla settimana - attua maggior movimento fisico compatibilmente alle condizioni fisiche della paziente INTERVENTI MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE - Gestione della nutrizione (definizione: garantire, o aiutare a garantire, un apporto dietetico bilanciato di alimenti e liquidi) (incoraggiare l’assunzione di un apporto calorico appropriato alla costituzione e allo stile di vita della persona, far assumere almeno 1500 ml. die di liquidi, se non controindicato, pesare la persona ad intervalli appropriati (ogni 6/7 giorni), determinare la capacità della persona di soddisfare i propri bisogni nutrizionali preparandosi autonomamente i pasti) Un adeguato apporto nutrizionale con una dieta variegata ma ipocalorica, di circa 1100/1200 Kcal, che tiene conto dello stile di vita della persona, consente all’organismo l’apporto degli elementi nutritivi essenziali per la vita (glucidi, protidi, lipidi, elettroliti, sali minerali) presenti negli alimenti e la realizzazione dei processi chimici/metabolici per il suo funzionamento (funzione energetica, plastica, …). L’idratazione con almeno 1500/2000 ml. die (al giorno), salvo controindicazioni, consente di mantenere l’equilibrio dei liquidi organici distribuiti nei diversi spazi corporei (spazio intra ed estra cellulare, spazio interstiziale, spazio intravasale). Inoltre, con una consona idratazione, attraverso il sistema urinario avviene l’eliminazione dei liquidi in eccesso e dei metaboliti organici (sostanze di rifiuto). -Assistenza nella riduzione del peso (definizione::aiuto nella perdita di peso e/o di massa adiposa) (Determinare il grado di volontà e di motivazione della persona, stabilire con la persona la quantità desiderata di calo ponderale fissare un obiettivo di calo ponderale settimanale, sviluppare un piano alimentare giornaliero) Una forte e buona motivazione aiutano ad iniziare e seguire il programma stabilito, un diario e un piano giornaliero possono aiutare il paziente a rendersi conto di una non corretta assunzioni di alimenti VALUTAZIONE Si deve rispondere alle seguenti domande: Il paziente dimostra durante e al termine della settimana si seguire un’alimentazione corretta? Diminuzione del peso di partenza? 34