(OPD Task Force, 1996/2010) OPD E’ uno strumento diagnostico di stampo psicodinamico tenta di integrare le categorie descrittivo-empiriche (ICD-10 e DSM-IV) con le categorie dimensionali, che permettono una valutazione articolata del funzionamento globale del paziente. Prevede uno schema di conduzione del colloquio clinico che segue precise modalità e che sonda predefinite aree di indagine. È operazionalizzato= sono descritti in maniera precisa i criteri che conducono alla diagnosi al fine di ridurre distorsioni soggettive. OPD: struttura suddiviso in 5 dimensioni • ASSE I Vissuto di Malattia e Presupposti per il Trattamento • ASSE II Relazioni • ASSE III Conflitti • ASSE IV Struttura • ASSE V Disturbi Mentali e Psicosomatici I primi 4 assi sono di matrice teorica prevalentemente psicoanalitica (struttura di personalità, conflitto intrapsichico, transfert; controtransfert) l’ultimo asse fa riferimento ad una visione descrittivo-fenomenologica (ICD-10 e DSM-IV-R) Asse I – Esperienza di malattia e presupposti per il trattamento Include elementi derivati dalla psicologia cognitiva -non tanto la descrizione del comportamento sintomatico quanto il vissuto relativo alla malattia e la motivazione ad intraprendere una terapia; -include elementi relativi a: -adattamento psicosociale, difese, coping, relaz.medicopaz. Può essere rilevante per le indicazioni terapeutiche Il modulo base si compone di 19 item che riflettono la gravità attuale e la durata della malattia, il modo in cui viene vissuta e presentata dal paziente, le sue idee e, infine, le risorse e le resistenze del paziente al cambiamento. La valutazione diagnostica può inoltre usare item specifici tratti dal modulo psicoterapia e/o dai moduli addizionali (es. forense). Il modulo della psicoterapia riflette il desiderio del paziente di intraprendere una specifica psicoterapia, la sua mentalità psicologica e qualsiasi vantaggio secondario che egli può ottenere dalla malattia. Asse I – Vissuto di Malattia e Presupposti per il Trattamento Assente=0 1. Livello di gravità del quadro organico 2. Livello di gravità del quadro psichico 3. Sofferenza soggettiva del paziente (durata del disturbo) 4. Compromissione dell’esperienza di sé 5. Grado di impedimento fisico 6. Vantaggio secondario della malattia 7. Capacità di riconoscere i nessi psicodinamici e/o psicosomatici 8. Capacità di riconoscere i nessi somatopsichici 9. Valutazione della forma di trattamento più idonea (psicoterapia) Basso Medio=2 Elevato=4 Non valutabile=9 Assente 10. Valutazione della forma di trattamento più idonea (terapia medica) 11. Motivazione alla psicoterapia 12. Motivazione alla terapia medica 13. Compliance 14. Presentazione dei sintomi: sintomi fisici in primo piano 15. Presentazione dei sintomi: sintomi psichici in primo piano 16. Integrazione psicosociale 17. Risorse personali per l’elaborazione della malattia 18. Sostegno sociale 19. Adeguatezza del senso di limitazione soggettiva rispetto all’entità del disturbo Basso Medio Elevato Non valutabile Valutazione oggettiva della malattia/problema del paziente Asse I – Esperienza di malattia e presupposti per il trattamento Asse I (modulo base) Assente=0; Medio=2; Elevato=4; Non valutabile=9 1. Gravità attuale del disturbo/problema 1.1. Gravità dei sintomi 2. Durata disturbo/problema 2.1. Durata del disturbo 2.2. Età di esordio del disturbo <6 6-24 2-5 5-10 > 10 mesi mesi anni anni anni in anni ____ Gravità attuale del disturbo/problema: 0 – assente minimo da a 2 – medio I sintomi si presentano in forma limitata. Esempio: Un paziente con un leggero disturbo d’ansia accompagnato da un forte senso di preoccupazione, che mostra a livello corporeo soltanto pochi segni di attivazione vegetativa Il paziente mostra sintomi rilevanti e compromissioni a livello mentale o fisico o in entrambi. Esempio: Un paziente con un disturbo d’ansia legato a sintomi di derealizzazione e depersonalizzazione e con un chiaro comportamento evitante. A livello corporeo il paziente mostra segni evidenti di iperstimolazione vegetativa (tachicardia, sudorazione, vertigini ecc 4 – molto elevato Il paziente mostra gravi sintomi fisici e/o mentali Esempio: Un paziente con un disturbo d’ansia generalizzato, che presenta intermittenti attacchi di panico. Mostra un elevato grado di “paura di base“, che è di fatto sempre presente ed è inoltre connessa a sintomi vegetativi. In concomitanza, è gravemente menomato nelle sue attività e mostra una marcata tendenza all’estraniamento e all’evitamento. Durante i saltuari stati di panico prova angoscia di morte, paura di impazzire e manifesta un’ampia gamma di sintomi corporei correlati con la paura. 3. Esperienza e presentazione della malattia 3.1. Grado di sofferenza Presentazione di problemi/disturbi 3.2. somatici 3.3. Presentazione problemi/disturbi psichici 3.4. Presentazione di problemi sociali Concezioni relative all’origine della malattia Concezione relativa all’origine della 4.1. malattia basata su fattori somatici Concezione relativa all’origine della 4.2 malattia basata su fattori psichici Concezione relativa all’origine della 4.3. malattia basata su fattori sociali 4. Concezioni relative al cambiamento Forma di trattamento desiderata: 5.1. somatico Forma di trattamento desiderata: 5.2. psicoterapeutico Forma di trattamento desiderata: area 5.3. sociale 5. Esperienza e presentazione di malattia 0 assente minimo 2 - medio da non manifesta alcun tipo di sofferenza. Oppure sopprime qualsiasi segno di a coinvolgimento emotivo(“i maschi non piangono“). Esempio:Un paziente sperimenta problemi nella relazione coniugale, mentre sua moglie sta attraversando una crisi depressiva. non sente di subirne gli effetti e pertanto ritiene inutile qualsiasi intervento. Se il paziente ha chiaramente sofferto per la malattia e i problemi annessi o è attualmente ancora sofferente . Esempio:Una paziente con un disturbo persistente del sonno e uno stato di stress legato al lavoro si fa visitare frequentemente dal proprio medico e ogni volta è sul punto di piangere; 4 - molto La sofferenza soggettiva è elevata in quanto è il risultato di gravi difficoltà elevato interne o esterne (per esempio, ansia, grave peggioramento dei sintomi, modalità di trattamento estremamente stressanti, interruzione del sostegno sociale). Può esservi una discrepanza tra la causa della sofferenza e la sua espressione. es. il paziente utilizza tutti i mezzi a disposizione per esprimere affetti, nello sforzo di cercare aiuto dagli altri, attraverso gesti o azioni teatrali (per esempioattraverso con gesti parasuicidari Esempio:Una paziente con ripetuti e intensi attacchi di panico riporta di essere sopraffatta da pensieri e da affetti é perseguitata dalle sue paure. della paura. Non è grado di rimanere seduta, cammina su e giù per la stanza del colloquio con un’espressione terrorizzata sul volto e, con voce stridula, chiede un trasferimento immediato al pronto soccorso. Presentazione di disturbi/problemi psichici 0- da assente a minimo es. In base a quanto segnalato dalla moglie, il paziente è stato depresso per 4 mesi, non è andato al lavoro per una settimana, "segregandosi" in casa. Il paziente blocca le domande del clinico riguardo agli aspetti psichici : “Sto bene!“. In seguito alla richiesta ulteriore di informazioni, il paziente riporta un diabete mellito difficile da tenere sotto controllo: “I dottori dicono che dovrei cominciare a pensare di ordinare un nuovo rene.. Ma a parte questo, sto bene. Non ho problemi psicologici“. Non capisce come mai sua moglie sia così arrabbiata per il fatto che non vuole parlare molto e vuole essere lasciato solo. molto elevato= esempio: Il paziente dà l’impressione di essere molto teso mentre descrive la propria depressione, che nelle ultime 8 settimane, unitamente ai disturbi del sonno legati ai rimuginii, che gli hanno impedito di svolgere la sua professione. Fino ad ora, il pensiero del suo precedente psicoterapeuta lo ha sempre aiutato. Questa terapia durata 3 anni lo ha portato a risolvere un serio conflitto relazionale e per 10 anni non ha presentato alcun sintomo, fino a quando 6 mesi fa non si è separato da sua moglie. Presentazione di problemi sociali 0 - da assente a minimo: EsempioUn paziente con una depressione conseguente a una neoplasia afferma che non ci sono problemi nell’ambito sociale. La sua famiglia lo sostiene nel far fronte alla sua malattia. Il ritorno a una vita professionale non è per nulla un problema e le sue finanze sono solide. 4 – molto elevato :EsempioUn paziente di 58 anni riporta la sua disperazione e la sua completa mancanza di fiducia: non riesce più a dormire. Il problema è incominciato quando 3 anni prima ha lasciato il suo lavoro e tutte le successive domande di lavoro sono state rifiutate a causa della sua età. Teme di dover vendere la casa, se ricevesse un’indennità di disoccupazione minima. A causa della diminuzione delle sue entrate, è stato costretto a cancellare il suo abbonamento al teatro e la sua iscrizione a uno sport club. A causa di questo i suoi contatti sociali sono diventati sempre più radi. 6. Risorse per il cambiamento 6.1. Risorse personali 6.2. Sostegno (psico)sociale 7. Ostacoli al cambiamento 7.1. Ostacoli esterni 7.2. Ostacoli interni Risorse per il cambiamento Risorse personali attività di coping che aiutano l’adattamento in senso costruttivo, nella misura in cui sono presenti nella vita quotidiana del paziente, sia al grado in cui, nonostante qualche limite, il paziente mantiene una vita attiva (o pensa di poterlo fare). Sostegno (psico)sociale Valuta se il paziente, al momento attuale, é in grado di mobilitare e utilizzare le risorse di sostegno che sono oggettivamente disponibili nel suo contesto sociale. valutare gli aspetti formali (l’esistenza di una rete sociale) e le componenti soggettive (consapevolezza e utilizzo di risorse di sostegno disponibili) del sostegno ottenuto dalle relazioni, dalla famiglia e dal contesto sociale e valutarli nell’interazione l’uno con l’altro. Non interessano, quindi, tanto i parametri oggettivi (strutturali) della rete sociale (il numero e il tipo di individui) quanto se il paziente é in grado di riconoscere e disporre del sostegno da parte di questo ambiente e di usarlo come risorsa per affrontare i suoi disturbi e i suoi problemi. Ostacoli al cambiamento fino a che punto le misure diagnostiche o psicoterapiche indicate sono effettivamente disponibili, per esempio, l’inizio di una terapia potrà comportare costi ulteriori, come quelli legati a lunghe ore di spostamento, la mancanza o la limitata disponibilità di fondi potrebbe costituire un ulteriore ostacolo. resistenze sociali diventano manifeste quando il paziente teme di subire delle conseguenze negative a livello lavorativo, (rischio di perdere il lavoro o ridotte possibilità di promozione, carriera) o quando una madre non ha la possibilità di iniziare il trattamento, perché non riesce a trovare qualcuno che si occupi dei bambini. È importante, inoltre, valutare fino a che punto l’intraprendere una terapia è accettato dalla rete sociale del paziente; alcune stigmatizzazioni reali, temute o immaginate possono costituire un ostacolo. Ostacoli interni al cambiamento “ ostacoli interni” del paziente, che possono essere messi in relazione con le sue linee evolutive specifiche. includono, per esempio, conflitti inconsci, ma anche eventuali caratteristiche della struttura mentale (ad esempio, una limitata capacità di auto-regolazione o una scarsa tolleranza allo stress). Asse I (modulo psicoterapia) assente / rarame nte (opzionale) molto elevato medio non valutabil e Esperienza, presentazione e concezioni di malattia del paziente 5. Concezioni relative al cambiamento 5.P1. Riduzione dei sintomi Riflettere-chiarire cause/ orientata sul 5.P2. conflitto 5.P3. Emotivo-supportiva 5.P4. Interventi attivi-direttivi Risorse per il cambiamento / ostacoli al cambiamento Risorse per il cambiamento 6. 6.P1. Mentalità psicologica 7. Ostacoli al cambiamento Vantaggio secondario della malattia 7.P1. /condizioni che mantengono il problema invariato Strumenti per il colloquio per l’Asse I Temi Esperienza e presentazione della malattia, Sofferenza soggettiva, presentazione di disturbi e problemi Opzioni per l’intervento Fonti d’informazione Domande introduttive: Affermazioni del paziente Non so cosa sto facendo qui. Il mio dottore pensa che il mio mal di Per favore mi potrebbe schiena possa essere legato alla mia condizione mentale descrivere i suoi disturbi, i Sono continuamente sofferente, sempre a 10. Non posso più fare suoi problemi e le sue niente, ed anche mia moglie è totalmente esausta. preoccupazioni. Come mai si è rivolto/a a Informazioni sceniche La sofferenza è discernibile nell’espressione facciale e nei gesti del me ora? paziente? L’espressione facciale ed i gesti sono congruenti con la sofferenza Domande in profondità riportata? Fino a che punto sente che I limiti riferiti sono evidenti nel colloquio? la malattia limiti la sua Controtransfert vita? Ho avuto un sentimento di credibilità, forse mi sono sentito Quali effetti ha la malattia dispiaciuto per il paziente, o piuttosto, ho avuto un sentimento di sulla sua personalità? A diffidenza e rifiuto? livello sociale? E professionale? Temi La concezione di cambiamento del paziente, Forma di trattamento desiderato. Opzioni di intervento Fonti d’informazione Cosa pensi possa aiutarla? Affermazioni del paziente Spero che lei mi dia le prescrizioni corrette Può immaginare che la Le mie sofferenze non andranno via parlando, ma forse mi aiuterà psicoterapia possa essere ad ascoltare come altri li affrontano un trattamento utile per lei? Se potessi trovare un lavoro, non sarei più (a lungo) depressa Informazione scenica Il paziente si informa di alcune forme di trattamento o di counseling? Il paziente mostra interesse se gli vengono spiegate le opzioni terapeutiche? Lui/lei pongono ulteriori domande? Ho l’impressione che la relazione personale sia importante per il paziente? Controtransfert Mi sento usato? Ho la sensazione di poter essere d’aiuto al paziente? Mi sento sotto una grande pressione ad offrire una procedura diagnostica certa o un’aiuto terapeutico? Diagnosi Differenziale Un desiderio urgente di una forma specifica di trattamento potrebbe nascondere una bassa motivazione al cambiamento, per esempio nei casi in cui il vantaggio secondario della malattia sia alto. Qui il controtransfert è di ausilio nel chiarire la motivazione del paziente Temi Risorse ed ostacoli al cambiamento Risorse personali, supporto sociale,vantaggio dalla malattia Opzioni per l’intervento Chi o cosa la sta aiutando a far fronte alla sua malattia? Può descrivere in maggior dettaglio come la sua famiglia reagisce ogni volta che la sofferenza diventa molto forte? Ha detto di aver sofferto di sintomi simili nel passato. Che cosa ha fatto allora che l’ha fatta sentire meglio? Ha presentato la richiesta per la pensione di invalidità? Che cosa cambierebbe per lei se la pensione fosse garantita? Ha un’assicurazione diaria per la permanenza in ospedale? C’è qualcuno che si occupa delle questioni domestiche mentre lei è in clinica? Fonti d’informazione Affermazioni del paziente Quando il mio cuore inizia a correre tutto quello che posso fare è sdraiarmi. Mio marito quindi fa tutti i lavori di casa. Ho avuto malattie peggiori. Nonostante i miei disturbi gestisco la mia vita abbastanza bene. Mia moglie è sempre in grado di tirarmi su quando sono giù. Informazione scenica Il paziente dice che lui/lei è stato inviato per un colloquio (da parte del medico di medicina generale, etc.)? Il paziente mostra resistenza quando gli vengono offerte opzioni di trattamento? Chi raccoglie il colloquio? Il paziente viene accompagnato al colloquio? Il paziente è aperto ad altre prospettive o a possibili soluzioni riguardo ai suoi problemi? Controtransfert Sento il desiderio di aiutare il paziente? Mi sento sicuro di riuscire a lavorare bene con il paziente? Ho avuto la sensazione che tutti i miei sforzi siano stati respinti? Temi Le concezioni di malattia del paziente Opzioni per l’intervento Qual’è la sua spiegazione dei disturbi che porta qui (l’origine dei suoi disturbi)? La medicina psicosomatica guarda, tra le altre cose, ai nessi tra le tensioni mentali e le malattie fisiche. Secondo lei, anche nella sua malattia può esserci un simile nesso? Fonti d’ informazione Affermazioni del paziente Come potrei saperlo. Non sono un dottore. Penso sia tutto connesso con la morte di mio marito Il dolore deve derivare da un nervo dolente Informazione scenica Il paziente presenta spontaneamente un, benché forse bizzarro, concetto di malattia? Il paziente spinge per una diagnosi certa? Controtransfert Riesco ad avere una idea chiara della concezione della malattia del paziente? La mia concezione può essere confrontata con quella del paziente? Ho avuto un sentimento diffuso di ignoranza ed impotenza? Asse 2 – Relazioni Interpersonali L’OPD permette due tipi di diagnosi relazionale: 1)La prima tipologia permette l’individuazione di pattern relazionali disfunzionali e rappresenta la procedura standard; fornisce una descrizione delle difficoltà della relazione tra il paziente e i suoi partner e l’integrazione in un ciclo disadattivo. 2)Nel secondo tipo di diagnosi, invece, si valutano i temi e le risorse, individuando alcune tematiche relazionali che sono o estremamente problematiche per il paziente o, al contrario, gestite particolarmente bene. Un prerequisito per entrambe le modalità di valutazione è un’intervista clinico-diagnostica : Le esperienze relazionali descritte dal paziente nell’intervista. Ciò che è riportato serve per determinare come il paziente sente se stesso e gli altri nelle interazioni e il modo abituale in cui si svolgono. Le informazioni non verbali che emergono nell’interazione diretta tra paziente e clinico e che permettono di comprendere il comportamento relazionale del paziente attraverso l’osservazione diretta. Oltre al comportamento osservabile del paziente, il clinico può usare, come fonti di informazione, la propria esperienza e le proprie reazioni (il controtransfert). Le prospettive esperienziali Nella determinazione del pattern relazionale centrale Prospettiva esperienziale del paziente (Prospettiva A) La rappresentazione interna del paziente del modo in cui gestisce le relazioni che emerge dalle sue descrizioni. come il paziente sperimenta e definisce il proprio comportamento relazionale e quello dei suoi interlocutori. Prospettiva esperienziale dell’altro – incluso il clinico (Prospettiva B) Valuta quali sono le modalità relazionali del paziente e i modi con cui l’altro le percepisce e vi reagisce. La prima opzione per il clinico è quella di mettersi nella stessa posizione degli oggetti descritti dal paziente e interrogarsi su come si sentirebbe e come reagirebbe. sulla propria esperienza nel contatto con il paziente e cercare di spiegare gli impulsi e gli affetti che il paziente evoca in lui. Infine, può cercare le analogie che esistono tra la sua esperienza e quelle che probabilmente vivono gli altri in relazione al paziente. MODELLO INTERPERSONALE CIRCOMPLESSO Superficie centrata sul Sé 14. ignorare ignorare dare autonomia 15. lasciar fare 13. piantare in asso 12. respingere in modo aggressivo aggredire 11. aggredire 10. manipolare 9. umiliare incolpare 8. accusare 7. controllare 1. ammirare confermare 2. riconoscere amare 3.aiutare proteggere 4. impartire istruzioni 6. dominare controllare 5. pretendere MODELLO INTERPERSONALE CIRCOMPLESSO Superficie centrata sull’altro affermarsi 17. rivendicare autosufficienza 16. opporsi 30. chiudersi chiudersi 29. isolarsi 19. mettersi al centro dell’attenzione 18. entrare in competizione aprirsi 28. fuggire ritirarsi farsi amare 27. giustificarsi 26. adombrarsi offendersi 25. ridimensionare 20. affidarsi aggrapparsi 21. aggrapparsi 24. rinunciare 22. sottomettersi 23. farsi da parte sottomettersi Sulla base degli item contenuti nella lista si valutano le prospettive esperienziali Prospettiva A: esperienza del paziente Il paziente sente se stesso come Item Nr. Testo 1. 2. 3. ______ Il paziente sente gli altri come Item Nr. Testo 1. 2. 3. Prospettiva B: esperienza degli altri (anche dell’intevistatore) Gli altri sentono il paziente come Gli altri sentono se stessi come Item no. Testo Item no. Testo 1. 1. 2. 2. 3. 3. Esempio clinico Un paziente di 32 anni ricoverato dopo una crisi depressiva con tentativo di suicidio è inviato per una terapia. La fidanzata l’ha lasciato – dal suo punto di vista in modo totalmente inaspettato e senza alcuna spiegazione – dopo una relazione durata sei anni, quando a causa di una malattia é stato ricoverato in ospedale per diverse settimane. I suoi problemi nel gestire le relazioni diventano evidenti nei rapporti di lavoro: svolge mansioni importanti e impegnative e le gestisce bene, secondo lui, ma entra in conflitto ripetutamente con i superiori, quando correggono le sue decisioni senza interpellarlo e ignorano le correzioni, che, a suo parere, sono necessari. Ciò accadrebbe in modo arbitrario e in virtù della loro posizione di potere. Questo infastidisce il paziente che tende a comportarsi di conseguenza senza riguardi nei loro confronti difendendo in modo ostinato la propria posizione. Il paziente sente di essere assolutamente nel giusto. La situazione a volte arriva al limite estremo per cui il paziente riceve la lettera di licenziamento o lascia rabbiosamente di sua volontà il lavoro. Nelle interazioni dirette sembra essere inflessibile e inattaccabile, come una pietra, in pratica inamovibile di fronte a qualsiasi questione o dubbio. La sua incredibile compostezza è molto provocatoria e fa sì che gli altri si sentano impotenti e inferiori a lui. Nel controtransfert, gli impulsi di volerlo sfidare a un braccio di ferro per il potere e il controllo sono seguiti da rassegnazione dovuta al fatto che appare intoccabile. Alla fine, l’impulso più forte è il desiderio di ritirarsi dal contatto. Asse 2 – Relazioni Interpersonali Prospettiva A: esperienza del paziente Il paziente sente se stesso come Item Nr. Testo 1. 2. 3. ______ Il paziente sente gli altri come Item Nr. Testo 1. 2. 3. Prospettiva B: esperienza degli altri (anche dell’intevistatore) Gli altri sentono il paziente come Gli altri sentono se stessi come Item no. Testo Item no. Testo 1. 1. 2. 2. 3. 3. Formulazione della dinamica delle relazioni: Descrivere ... come il paziente sente ripetutamente gli altri: ... come il paziente reagisce a quanto sente: ... la proposta relazionale che il paziente fa agli altri (inconsciamente) con questa reazione: ... quali risposte suggerisce (inconsciamente) agli altri in questo modo: ... come il paziente sente questo se gli altri reagiscono come si aspetta: