Cultura civica e
progresso sociale
Cittadinanza e Costituzione
Umanesimo civile a scuola
Parte I
Il supporto alla sperimentazione,
la formazione dei docenti,
l’organizzazione della rete di scuole e il
curricolo implicito
PALERMO 3 – 4 – 5 marzo 2010
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Tra le tediose domande dei bambini
ce ne sono alcune alle quali è
veramente difficile rispondere.
Buona parte della filosofia è il
tentativo degli adulti di rispondere
a queste domande.
G. B. Matthews, The Philosophy of Childhood
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
E T I C A D E L D O V E R E E D E T I C A D E L L A F E L I C I TÀ
PERCHÉ DOVREI ESSERE BUONO ?
I greci (fino al 1700) perché solo così sarai felice! La virtù paga, garantisce una vita
armoniosa e prospera e assicura la realizzazione dell’io nel mondo.
La FELICITÀ DEL DOVERE – la virtù produce felicità (Socrate, gli Stoici…).
Aristotele: considera una sciocchezza pensare alla felicità a prescindere dalle forze
esterne. – Le filosofie ultraterrene.
I giacobini. Dalla virtù dei saggi e dei sapienti alla felicità dei popoli. L’idea di
progresso: il Paradiso in terra – i diritti dell’uomo e del cittadino.
Saint-Just (1793) «La felicità è un’idea nuova in Europa».
Kant: la virtù del dovere e il dovere della virtù.
Hegel: «I periodi di felicità sono pagine bianche nella storia del mondo».
Nietzsche e Freud – Eutanasia della felicità.
Il XX secolo: la crisi dell’ETICA CIVILE – l’eclissi della società dell’umano.
Dall’etica del contratto sociale all’etica del contratto mercantile: ovvero dal bene
comune all’individualismo consumistico, egoistico, proprietario – la società dei
consumi non conosce i beni comuni.
Il DOVERE DELLA FELICITÀ.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il senso del dovere
Si può rinunciare all’idea di
felicità?
DOVERI E OBBLIGHI
«Dovere!
Nome sublime e grande
Che non ha niente di piacevole che possa
lusingare …»
Kant, Critica della ragion pratica
«triste cosa a dirsi, ma non per questo meno vera, la formazione della cellula
morale di base – l’individuo –, è ancora in gran parte da fare. Difetta nei più, per
miseria, indifferenza, secolare rinuncia, il senso geloso e profondo dell’autonomia e
della responsabilità. Un servaggio di secoli fa sì che l’italiano medio oscilli oggi
ancora tra l’abito servile e la rivolta anarchica. Il concetto della vita come lotta e
missione, la nozione della libertà come dovere morale, la consapevolezza dei limiti
propri ed altrui, difettano».
Carlo Rosselli (1928).
A un popolo si può dare la LIBERTA’ CIVILE E POLITICA
ma non la LIBERTA’ MORALE.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il senso del dovere
Come rafforzarlo?
« non si dolgano li principi delli peccati
de’ populi,
perché li peccati de’ populi
nascono dalli peccati de’ principi».
Machiavelli
I popoli guardano in alto e seguono gli esempi
I fanciulli e gli adolescenti guardano in alto e seguono gli esempi
L’incoraggiamento e l’esempio a riscoprire e praticare il senso del
dovere può venire solo dall’educazione
Dove è finita l’esemplarità educativa ?
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il senso del dovere
«Le leggi dell’educazione saranno dunque diverse in ogni specie di governo. Nelle
monarchie avranno per oggetto l’onore; nelle repubbliche, la virtù; nel dispotismo, la
paura. (…)
E’ nel governo repubblicano che si ha bisogno di tutta la potenza dell’educazione. (…) Si
può definire questa virtù, l’amore delle leggi e della patria. Quest’amore, richiedendo una
preferenza continua verso l’interesse pubblico in confronto al proprio, conferisce tutte le
virtù particolari: esse non sono altro che tale preferenza.
Quest’amore è particolarmente legato alle democrazie. Soltanto in esse il governo è
affidato ad ogni cittadino. Orbene, il governo è come tutte le cose di questo mondo: per
conservarlo bisogna amarlo. (…) Tutto dipende perciò dallo stabilire quest’amore nella
repubblica; e l’educazione deve essere appunto sollecita a ispirarlo. Ma perché i fanciulli
possono provarlo, v’è un mezzo sicuro: e cioè che i padri lo provino essi stessi.
D’ordinario, si è padroni di trasmettere ai propri figli le proprie cognizioni; lo si è ancor di
più di trasmetter loro le proprie passioni. Se ciò non avviene, è segno che quello che è
stato fatto nella casa paterna è distrutto dalle impressioni del mondo esterno. Non sono
le nascenti generazioni che degenerano; essi si perdono soltanto quando gli uomini fatti
sono già corrotti».
Charles-Louis de Secondat de Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748)
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Quadro storico
d a i d ove r i d e l c i tta d i n o a C & C
PERCHÉ
l’apprendimenti civico è sempre
stato un problema ?
1
1867 – Il Plutarco italiano
(C. Mariani e P. Fanfani)
Il popolo costumato e felice
1860 – Istruzioni di A. Fava: «ammaestrare i fanciulli ai doveri domestici e alla vita
sociale».
1867 – Istruzioni Coppino: «giovinetti istruiti e savi e piegati al bene»
1877 – Legge Obbligo scolastico : Nozioni dei doveri dell’uomo e del cittadino
1887 – L. 15 luglio – Istruzioni Generali (A. Gabelli) : doveri dell’uomo e del cittadino
1894 – R.D. 29 novembre n. 525 (ministro Baccelli): diritti e doveri fin dalla terza
classe – Istruire quanto basta educare più che si può
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1903 – Nunzio Nasi e i Doveri dell’uomo di G. Mazzini (G. Salvemini)
R. D. 29.01.1095 – Programmi Orlando/Orestano «Educazione morale e
istruzione civile»
Il Decalogo Civile di Giuseppe Cesare Abba
R.D. 1.10. 1923 n. 2185 – G. Gentile «il divino della religione è una
posizione dell’assoluto che rivela al fanciullo immediatamente i suoi
doveri di uomo» (C.M. n. 2 del 5 gennaio 1924).
Arruolamento nazionalistico – mistica fascista
1945 – Programmi : Educazione morale, civile e fisica
1947 – 28 aprile – il cristiano sociale Gerardo Bruni propose un
emendamento in sede Costituente: «le scuole di qualsiasi tipo compiono
un servizio pubblico, e sono tenute ad impartire un insegnamento e
un’educazione civica di ispirazione democratica e nazionale».
1951 – Disegno di legge 2100 (G.Gonella) : educazione civile, educazione
alla urbanità; per le educatrici per l’infanzia e gli istituti tecnici :
educazione civile e morale professionale
1955 – mancano riferimenti specifici. Considerazioni generali
sull’educazione ambientale e storico-sociale.
1958 – D.P.R. n. 585 del 13 giugno: educazione civica
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2
1979 – programmi della scuola media inferiore: l’educazione civica
legata alla storia e l’educazione sanitaria alle scienze – visione
trasversale e interdisciplinare
1985 – Educazione alla convivenza democratica
1991 – campo d’esperienza il sé e l’altro
ANNI NOVANTA
la pluralizzazione evanescente?
 Rinnovamento e ampliamento della dimensione
civico-costituzionale
 Attivazione e funzionalizzazione della
partecipazione studentesca
 Politiche di supporto al diritto allo studio
 Orientamenti e pronunciamenti europei
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3
La cittadinanza democratica
raccomandazione europea
Raccomandazione (2002)12 del Comitato dei Ministri agli stati membri
sull’educazione alla cittadinanza democratica – 16 ottobre 2002
1. l’educazione alla cittadinanza democratica è un fattore di coesione
sociale; catalizzatore di rapporti di fiducia e di stabilità in Europa;
2. L’educazione alla cittadinanza democratica dovrebbe essere al centro
della riforma e dell’attuazione delle politiche dell’istruzione;
3. Proiezione lungo tutto l’arco della vita;
4. Obiettivi educativi e contenuti dell’educazione alla cittadinanza
democratica;
5. Metodi di educazione alla cittadinanza democratica;
6. Formazione iniziale e perfezionamento degli insegnanti;
7. Ruolo dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie.
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La cittadinanza democratica
risoluzioni del Consiglio dell’Unione europea
Risoluzione del 15 luglio 2003
«Costruire capitale sociale e umano nella società dei saperi: apprendimento, lavoro, coesione
sociale e genere» – (2003/C1 75/02)
Risoluzione del 25 novembre 2003
Di conclusioni su «Lo sviluppo del capitale umano per la coesione sociale e la competitività nella società
dei saperi» (2003/C 295/05)
Risoluzione del 25 novembre 2003
Su «Rendere la scuola un ambiente di apprendimento per prevenire e contrastare la dispersione
scolastica e il disagio giovanile e favorire l’inclusione sociale» (2003/C 295/05)
Risoluzione del 25 novembre 2003
In materia di «Obiettivi comuni sulla partecipazione e informazione dei giovani »(2003/C 295/04) – in
particolare l’allegato: Assi d’intervento
PARTECIPAZIONE
1. Partecipazione dei giovani alla vita civile
2. Maggiore partecipazione dei giovani al sistema della democrazia rappresentativa
3. Supporto alle diverse forme di apprendimento della partecipazione
INFORMAZIONE
1. Accesso dei giovani ai servizi d’informazione
2. Informazione di qualità
3. Partecipazione dei giovani all’informazione
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Le competenze chiave
per l’apprendimento permanente
Raccomandazione del
Parlamento europeo
e del Consiglio del
18 dicembre 2006
Nel quadro europeo - le competenze chiave per:
la realizzazione personale; la cittadinanza attiva;
la coesione sociale; l’occupabilità nella società
della conoscenza.
Competenza chiave
=
OTTO COMPETENZE CHIAVE PER GLI EUROPEI
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenza di base in
scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
Livello essenziale di
preparazione alla vita
adulta e lavorativa
che, altresì, costituisce
la “base” per ulteriori
occasioni di
apprendimento lungo
tutto il corso della vita
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La cittadinanza democratica
Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione
(G. U. 15 giugno 2007)
Una società dell’accoglienza e del pluralismo culturale e religioso
L’Italia comunità di persone e di valori
Dignità della persona, diritti e doveri
Diritti sociali. Lavoro e salute
Diritti sociali. Scuola, istruzione, informazione
Famiglia, nuove generazioni
Laicità e libertà religiosa
L’impegno internazionale dell’Italia
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
I saperi e le competenze
Decreto 22 agosto 2007
Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo d’istruzione
ASSI CULTURALI
LINGUAGGI
MATEMATICO
SCIENTIFICO
TECNOLOGICO
STORICO SOCIALE
Competenze di base a conclusione dell’obbligo d’istruzione
ASSE STORICO-SOCIALE
Comprendere il cambiamento
e la diversità dei tempi storici
in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione
sincronica
attraverso
il
confronto
tra
aree
geografiche e culturali .
Collocare
l’esperienza
personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Riconoscere
le
caratteristiche essenziali
del
sistema
socioeconomico per orientarsi
nel tessuto produttivo del
proprio territorio.
I saperi e le competenze
Decreto 22 agosto 2007 – allegato 2
Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo d’istruzione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Competenze chiave di CITTADINANZA
al termine dell’istruzione obbligatoria
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
L. 30.10.2008 n. 169
Documento d’indirizzo
“Cittadinanza e
Costituzione”
4 marzo 2009
Situazioni di compito per la
certificazione delle
competenze:
1. Dignità umana
2. Identità e
appartenenza
3. Alterità e relazione
4. Partecipazione
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Cultura civica e
progresso sociale
Cittadinanza e Costituzione
Umanesimo civile a scuola
Il supporto alla sperimentazione,
la formazione dei docenti,
l’organizzazione della rete di scuole e il
curricolo implicito
PALERMO 3 – 4 – 5 marzo 2010
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Parte II
La cultura civica - ieri
Tradizionalmente, o almeno fin dalla fondazione dello Stato unitario, per “cultura
civica” è stato inteso un insieme di valori dove sono stati centrali:
 Il rispetto per le regole fondamentali (norme) del
vivere civile (diritti e doveri);
 Un senso di fiducia nelle istituzioni pubbliche, nelle
figure rappresentative del potere politico e la lealtà
verso la comunità sociale;
 Il senso di appartenenza ed identificazione nello
Stato-nazione (patriottismo).
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Il declino civile
Il dispotismo moderno
«Se cerco d’immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo
potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini
uguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i
quali soddisfare i loro desideri.
Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino
di tutti gli altri: i suoi figli o i suoi amici formano per lui tutta
una specie umana; quanto al rimanente dei cittadini, egli è
vicino ad essi ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto;
vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una
famiglia, si può dire che non ha più una patria».
Alexis de Tocqueville, La democrazia in America (1835-1840)
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il declino civile
La società della post-durezza (G. Sartori)
Cambia il modello d’integrazione sociale
Eric Hobsbawm
ANTINOMIANA
DEMOTICA
Zygmunt Bauman
Società liquida e declino dell’umanesimo civile
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il declino civile
le tesi
13. 06.1958 – D.P.R. n. 585
1993 – R. D. Putnam,
La tradizione civica nelle
regioni italiane
S. Almond e S. Verba,
The Civic Culture –
Parochial
E. C. Banfield,
Le basi morali di una
società arretrata,
Familismo amorale
1983 – 1993 – 1998
R. Inglehart
Cultura materialista / postmaterialista
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
IEA Civic Education
La visione del problema
1971 / 1999
Dopo polacchi, finlandesi,
ciprioti e greci.
I docenti:
Il 69% - sviluppare il
pensiero critico
Il 2% - trasmettere
conoscenze
L’82% considera che
proprio quest’ultimo è il
limite della scuola
La formazione civica è la risultante di una molteplicità
di processi ed influenze, di cui i giovani sono partecipi
e a cui sono esposti. I processi di socializzazione, oltre
e più che dall’insegnamento intenzionale da parte
degli adulti, sono influenzati dalla esperienza diretta
che i giovani hanno della comunità sociale e politica
all’interno della quale vivono. Il contesto esterno, che
interagisce con i processi di costruzione della
conoscenza, non è concepito tanto in termini di
stimoli o rinforzi, quanto piuttosto come un insieme di
pratiche e interazioni sociali tra gli individui che
contribuiscono alla costruzione di significati
socialmente condivisi e di risposte ai comportamenti
individuali.
Una società dalla debole cultura civile non può pretendere di risolvere i
suoi problemi solo a scuola
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il capitale sociale
«Per capitale sociale si intende
(…) una struttura di relazioni tra
persone relativamente durevole
nel tempo, atta a favorire la
cooperazione e perciò a
produrre, come altre forme di
capitale, valori materiali e
simbolici. Questa struttura di
relazioni consta di reti fiduciarie
formali
e
informali
che
stimolano la reciprocità e la
cooperazione» (A. Mutti, 1998).
Relazioni fiduciarie: più le persone si
cercano e collaborano e più creano
capitale sociale.
1
Risorsa relazionale / Risorsa morale
James Coleman (1990)
Capitale fisico
Capitale umano
Capitale sociale
F. Fukuyama (1996)
Risorsa morale : «produrre capitale sociale
richiede di far proprie le norme morali di
una comunità e, nel suo ambito,
l’acquisizione di valori come la lealtà,
l’onestà e l’affidabilità (…) il capitale sociale
non può essere accumulato semplicemente
mediante l’agire individuale. Si fonda sulla
prevalenza delle virtù sociali rispetto a
quelle individuali».
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Il capitale sociale
2
E’ la risorsa silenziosa, discreta e invisibile che serve a semplificare la vita delle
persone e che si percepisce in tutta la sua urgenza soprattutto quando manca
= cultura civica
Come nasce e si sviluppa il
capitale sociale?
Erik Erikson – il senso di fiducia
matura nel primo anno di vita del
bambino
Alejandro Portes –
Interiorizzazione dei valori
Gli scambi di reciprocità
La solidarietà collettiva (il “noi”)
La fiducia imposta (ricompense o
sanzioni del gruppo)
R. Putnam (1993, 2004)
Capitale sociale e individualismo
capitale sociale = virtù civica
Le virtù civiche per partecipare alla vita
pubblica:
Discussione pubblica
Affidabilità
reciprocità
Capitale sociale che apre
Capitale sociale che serra
Le cause del declino civile
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
R. Putnam – le cause del declino civile
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Agenda per capitalisti sociali
Il problema
di Oscar
Wilde
La cittadinanza non è uno sport per spettatori
“l’educazione civica serve se è utile per realizzare un
cambiamento collettivo” (Putnam)
Le reti di impegno civico – riannodare il tessuto della nostra comunità
Programmi di assistenza alla
comunità
Partecipazione ad attività
extrascolastiche
Quartieri vivibili e sicuri
Una nuova politica del tempo libero:
frequenza di gruppi musicali, squadre di
atletica, club filantropici, associazioni di
volontariato, scoutismo ….
L’organizzazione del lavoro
Una Tv diversa
Internet “corretto, attivo e solidale”
Giornalismo civico
La partecipazione alla vita pubblica e
all’attività politica:
scopriamo nuovi modi di usare l’arte e
salvaguardare il territorio, i suoi
monumenti e la sua integrità naturalistica.
Sono tutti beni pubblici
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
La cultura civica - oggi
0. – Presupposti costitutivi
Universali della
socializzazione
Il principio della realtà sociale
Il governo delle emozioni
Il decentramento cognitivo e affettivo
1. – Valori morali condivisi
Senso civico
Orientamento etico
Senso generazionale
LE BUONE MANIERE
2. – Senso di fiducia
3. – senso di identità territoriale
4. – competenza democratica
Coscienza normativa
Coscienza giuridica
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
La sociopatia
Il sociopatico non è
spinto da quello che
comunemente
s’intende per
cattiveria. Infatti si
trova assolutamente
al di là del bene e
del male, ed è spinto
ad agire solo da
un’indifferenza
assoluta.
F. BLASK, Q come
caos (1996)
«La sociopatia è piuttosto un’immaturità
affettiva che nasconde una puerilità di fondo
con conseguente indifferenza alle frustrazioni,
incapacità di esprimere sentimenti positivi come
simpatia
e
gratitudine,
vita
sessuale
impersonale e non coinvolgente, apatia morale
difficilmente incrinata da sentimenti di rimorso
o di colpa, mancanza di responsabilità, falsità e
insincerità, condotta antisociale che spesso
mette capo a gesti delittuosi realizzati con
freddezza e indifferenza».
U. Galimberti, I vizi capitali e i nuovi vizi, 2003
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
PEDAGOGIA DEMOCRATICA
«Nel momento della massima diffusione della democrazia – si potrebbe
dire nel momento della sua vittoria su ogni altro tipo di sistema di governo
–, sembra dunque esserne venuta meno l’esigenza di insegnarne lo spirito»
da una democrazia per
assuefazione
ad una democrazia per convinzione
insegnare l’ethos democratico
«I classici insegnano che non bastano buone regole ma che occorrono
anche uomini buoni, che agiscano cioè nello spirito delle regole (…)
mentre uomini buoni rendono accettabili costituzioni mediocri, uomini
mali corrompono perfino costituzioni buone»
G. Zagrebelsky
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
P E DAG O G I A D E M O C R AT I C A
un decalogo
(G. Zagrebelsky)
“La democrazia non promette nulla a nessuno,
ma richiede molto a tutti”
I contenuti minimi dell’ethos democratico
per apprendisti cittadini
1. Credere negli ideali (le utopie collettive servono)
2. La cura delle personalità individuali
3. Lo spirito del dialogo
4. Lo spirito dell’uguaglianza
5. L’apertura verso chi porta identità diverse
6. La diffidenza verso le decisioni irrimediabili
7. L’atteggiamento sperimentale
8. Coscienza di maggioranza e coscienza di minoranza
9. L’atteggiamento altruistico
10. La cura delle parole
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
La cittadinanza
La democrazia è un modo di vivere nel quale si apprende l’esperienza del pubblico:
non solo le regole e le procedure, ma i valori e le virtù civili.
Il luogo dove far crescere la democrazia si chiama
cittadinanza
La cittadinanza è uno
strumento della persona
di garanzia
difesa
solidarietà
partecipazione
realizzazione sociale
vigilanza critica
T. H. Marshall
Cittadinanza dei diritti civili – XVIII sec.
Cittadinanza dei diritti politici – XIX sec.
Cittadinanza dei diritti sociali – XX sec.
I diritti della 4^ generazione: quelli della
partecipazione e della responsabilità diretta al
governo dei servizi che assicurano il benessere
personale e sociale.
L A C I T TA D I N A N Z A E U RO P EA
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000)
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Cultura civica e
progresso sociale
Cittadinanza e Costituzione
Umanesimo civile a scuola
Il supporto alla sperimentazione,
la formazione dei docenti,
l’organizzazione della rete di scuole e il
curricolo implicito
PALERMO 3 – 4 – 5 marzo 2010
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Parte III
N. De Piccoli, N. Favretto, A. R. Zaltron, Norme e agire quotidiano negli
adolescenti, il Mulino, Bologna, 2001.
P. Donati, I. Colozzi (a cura di), La cultura civile in Italia: fra stato, mercato e
privato sociale, il mulino, Bologna, 2002.
C. Buzzi, A. Cavalli, A. de Lillo, (a cura di), Giovani del nuovo secolo. Quinto
rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia, il Mulino, Bologna, 2002.
R. Bosisio, R. Leonini, P. Ronfani, Quello che ci spetta. I diritti fondamentali
nelle rappresentazioni degli adolescenti, Donzelli, Roma 2003.
P. Ronfani (a cura di), Non è giusto! Dilemmi morali e senso della giustizia
nelle rappresentazioni degli adolescenti, Donzelli, Roma, 2007.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E FIDUCIA SOCIALE
Gli scienziati
90% I giornali
43%
L’Onu
75
Amministratori locali
38
La polizia
73
Le banche
37
Gli insegnanti
71
La televisione pubblica
37
L’Unione europea
70
La televisione privata
33
I magistrati
64
I sindacalisti
33
La Nato
61
Il governo
26
I militari di carriera
56
I partiti
17
I sacerdoti
55
I politici
13
Gli industriali
53
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E VALORI
VALORI DI MASSA
Salute
VALORI
MAGGIORITARI
92% Istruzione
68%
Famiglia
87
Lavoro
67
Pace
80
Democrazia
66
Libertà
80
Autorealizzazione
65
Amore
76
Rispetto delle regole
58
Amicizia
74
Tempo libero
52
Sicurezza / ordine
pubblico
52
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E VALORI
VALORI MINORITARI
Solidarietà
Guadagnare molto
47% Patria
26
25
Interessi culturali
43
Religione
Divertimento
42
VALORI DI NICCHIA
Benessere economico
40
Prestigio sociale
Sport
35
Bellezza fisica
13
Impegno sociale
28
Attività politica
6
Fare carriera
28
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
22
17%
Il tessuto normativo dei giovani
Mai
Qualche
volta
Sempre
Uccidere una persona per difendere la
propria vita
4.9 %
48.1%
46.9%
Uccidere una persona per difendersi
da un furto
54.3%
38.3%
7.4%
Investire un pedone
98.8%
1.3%
/
Far lavorare i dipendenti in locali
nocivi alla salute
95.1%
4.9%
/
Alzare le mani sul proprio partner
75.3%
24.7%
/
Scontrarsi con la polizia dopo la partita
di calcio
93.5%
6.5%
/
Avere rapporti sessuali con una
persona che esprime il proprio rifiuto
100%
/
/
Rapire una persona per ottenere un
riscatto
96.3%
3.8%
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Area dei rapporti economici
Prendere qualcosa in un negozio senza
pagare
Non
ammissibile
91%
Dichiarare al fisco meno di quanto si
guadagna
73
Assentarsi dal lavoro quando non si è
realmente malati
63
Viaggiare sui trasporti pubblici senza
pagare
56
Utilizzare materiale pirata (video, Cd…)
32
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Area della violenza e del vandalismo
Danneggiare intenzionalmente beni
pubblici
Fare a botte con i tifosi di un’altra
squadra
Fare a botte per far valere le proprie
ragioni
Disegnare graffiti sui muri o sui mezzi
pubblici
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Non
ammissibile
96%
94
83
73
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Area dei valori della vita e della salute
Avere rapporti sessuali occasionali senza
profilattico
Non
ammissibile
65%
Abortire
53
Autorizzare la morte di un parente gravemente
ammalato e senza speranze di guarigione
42
Migliorare il proprio aspetto fisico attraverso la
chirurgia estetica
29
Utilizzare metodi di inseminazione artificiale per
avere figli
23
Autorizzare l’utilizzo degli organi per un
trapianto
13
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Area dei rapporti familiari e affettivi
Non
ammissibile
Avere rapporti sessuali a pagamento
77%
Avere esperienze omosessuali
53
Avere una relazione con una persona
sposata
50
Guardare materiale pornografico
43
Divorziare
21
Avere rapporti sessuali senza essere
sposati
13
Vivere insieme (convivere) senza essere
sposati
13
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Area dell’addiction
Prendere droghe pesanti (eroina…)
Non
ammissibile
92%
Guidare quando si è ubriachi
91
Assumere farmaci per migliorare le
prestazioni
83
Provare una volta ecstasy in discoteca
82
Fumare occasionalmente marijuana
53
Ubriacarsi
35
Fumare tabacco
21
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
GIOVANI E TESSUTO NORMATIVO
Esperienza fatta negli ultimi tre mesi
Vedere qualcuno che stava usando droga
Sentirsi offrire qualche tipo di droga
Prendere in mano qualche tipo di droga
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
36.3%
26.8
15.2
BA M B I N I E A D O L ES C E N T I
atto r i s o c i a l i e m o ra l i
… non è giusto !!
Il silenzio dell’infanzia: a lungo i bambini non sono stati
considerati attori razionali, autonomi, competenti.
«Nelle loro attività quotidiane,
relazionandosi con gli altri attori
sociali, essi si trovano continuamente
di fronte a questioni che hanno a che
fare con la giustizia, con l’equità, con
l’empatia e la condivisione, e a
situazioni che richiedono di prendere
decisioni che hanno implicazioni
morali e che suscitano l’approvazione
o la disapprovazione altrui (Mayall,
2004)».
La formazione dei
sentimenti di giustizia e
del ragionamento morale
è influenzata da
numerose variabili, quali
l’età, il genere, lo status
socio-economico e
culturale, la scolarità, le
esperienze sociali e
partecipative (Bandura
1996)
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
BAMBINI E ADOLESCENTI
l a r i c e r c a s u l l o s v i l u p p o m o ra l e
Jean Piaget (1932) – i due
stadi
Realismo morale o
eteronomo
Relativismo morale o
autonomo
Lawrence Kohlberg (1958)
–
i tre stadi
Pre-convenzionale
Convenzionale
Post-convenzionale
Leon Vygotskij – il primato
dell’interazione sociale
M. J. Lerner – “credenza in un
mondo giusto”
A. Bandura
H. Mead
E. Sampson
W. Damon
Karniol e Miller
La teoria della giustizia di Rawls
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
La competenza democratica
Le virtù civiche:
La discussione pubblica
L’affidabilità
La reciprocità
I luoghi dell’apprendimento civico
Casa
Scuola
Gruppo dei pari
Territorio / Città
Mass-media
Personal- media
COSCIENZA NORMATIVA
COSCIENZA GIURIDICA
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
I l p at r i m o n i o n o r m at i vo d e l l a s o c i età
i l p r i n c i p i o d i re a l tà s o c i a l e
COSCIENZA NORMATIVA
È l’insieme dei concetti,
rappresentazioni, valori e
aspettative alla base della
vita sociale.
Uso consapevole e
intrecciato di più sistemi e
insiemi normativi di
riferimento disponibili
nell’ambiente (famiglia,
scuola, pari, media …)
Interiorizzazione delle
regole
Le regole strutturano
relazioni sociali – sono
vincoli e risorse di azione
sociale: in quanto vincolo
assicurano stabilità e
prevedibilità
alle
relazioni umane secondo
costellazioni
di
aspettative socialmente
condivise.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
I l p at r i m o n i o n o r m at i vo d e l l a s o c i età
Coscienza giuridica
L’insieme dei fenomeni e dei contenuti che vanno dalla
conoscenza di base del diritto agli atteggiamenti e ai
comportamenti conformi alle norme giuridiche.
giusto / ingiusto
lecito / illecito
normale / deviante
diritti / doveri
innocenza / colpa
permesso / divieto
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
L’a p p re n d i m e nto c i v i c o
APPRENDIMENTO NORMATIVO
ORDITO
(struttura stabile e flessibile)
norme, valori, sanzioni,
aspettative,
modelli di ruolo, rappresentazioni
e concetti: responsabilità, colpa,
danno, autorità, giustizia,
eguaglianza, reciprocità,
punizione, pena, devianza,
conformità, diritti e doveri, giusto
e ingiusto …
TRAMA
(elementi dinamici)
• Attività di contrattazione e negoziazione
• Pratica di resistenza e di conflitto,
di obbedienza e disubbidienza
• Capacità di giudizio e di autoanalisi e
valutazione per adeguarsi
alle richieste normative
• Assunzione di valori e pratiche di vita
• Distanziamento morale
• Capacità di riflettere sugli eventi
per l’attribuzione della colpa…
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Obiettivi della formazione docente
 La comprensione delle dimensioni politiche, giuridiche, sociali e
culturali della cittadinanza;
 La capacità di lavorare in un contesto interdisciplinare e per gruppi
d’insegnamento;
 La padronanza della pedagogia per progetti ed interculturale nonché
dei metodi di valutazione specificamente riferiti all’educazione alla
cittadinanza democratica;
 La capacità di stabilire i necessari rapporti con il contesto sociale
dell’istituzione educativa;
 La consapevolezza della formazione continua.
Raccomandazione adottata dal Comitato dei ministri sull’educazione alla cittadinanza
democratica – 16 ottobre 2002
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
L a fo r m a z i o n e c i v i c a d e i g i ova n i e u ro p e i
Andrebbero applicate soluzioni educative e metodi didattici volti ad apprendere a vivere insieme
in una società democratica, a combattere il nazionalismo esasperato, il razzismo e l’intolleranza,
nonché ad eliminare la violenza, le dottrine e i comportamenti estremisti. Per contribuire al
raggiungimento di tali obiettivi occorre fondamentalmente sapere:
 risolvere i conflitti in modo non violento;
 argomentare in difesa del proprio punto di vista;
 ascoltare, capire ed interpretare le ragioni degli altri;
 ammettere ed accettare le differenze;
 fare delle scelte, considerare le alternative e sottoporle all’analisi etica;
 farsi carico delle responsabilità condivise;
 stabilire rapporti costruttivi e non aggressivi con gli altri;
 acquisire un’impostazione critica nei confronti dell’informazione, dei modelli di
pensiero e dei concetti filosofici, religiosi, sociali, politici, mantenendosi al tempo
stesso fedeli ai valori e ai principi fondamentali del consiglio d’Europa.
Raccomandazione adottata dal Comitato dei ministri sull’educazione alla cittadinanza democratica – 16
ottobre 2002
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
L e s it u az io n i d ile m m at ic h e
scenari controversi
I genitori di Sonia, Marta, Alessio e Carlo hanno ricevuto dalla zia una somma di denaro da distribuire ai
quattro nipoti.
Secondo voi, come i genitori dovrebbero distribuire la somma di denaro?
1. Dovrebbe essere data una somma maggiore a Sonia, che ha avuto i migliori risultati a scuola nell’ultimo
quadrimestre;
2. Dovrebbe essere data una maggiore somma ad Alessio, perché collabora di più dei suoi fratelli nei lavori
domestici.
3. Dovrebbe essere data una somma maggiore a Marta, appassionata di musica, che ha bisogno di
comprarsi il violino e iscriversi al corso di musica.
4. Dovrebbe essere data una somma maggiore a Carlo, che a scuola ha delle difficoltà e ha bisogno di
lezioni private.
5. Dovrebbe essere divisa in parti uguali tra i fratelli.
6. I genitori dovrebbero lasciare decidere ai figli come dividere la somma.
7. Dovrebbe essere distribuita in base all’età, dando di più a chi è più grande e quindi ha maggiori esigenze.
1. 1,0% ; 2. 0%; 3. 2,0% ; 4. 6,1%; 5. 70,7% ; 6. 4,0% ; 7. 16,2%
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Le s it u a z i o n i d i l e m m at i c h e
Scenari controversi
In Argezia si prevede che chi desidera immigrare nel paese debba presentare una
domanda e ottenere un permesso. Il parlamento di Argezia deve decidere quali criteri
adottare per concedere i permessi.
Secondo voi, quale di questi criteri dovrebbe adottare?
1. Il permesso dovrebbe essere dato a coloro che stanno scappando perché perseguitati
nei loro Paesi d’origine.
2. Il permesso dovrebbe essere dato sulla base dell’impegno dimostrato dai richiedenti
nel promuovere all’estero gli interessi economici dell’Argezia.
3. Il permesso dovrebbe essere dato sulla base delle capacità professionali dei
richiedenti e della loro utilità per lo stato dell’Argezia.
4. Il permesso dovrebbe essere dato in uguale proporzione ai richiedenti appartenenti a
diversi gruppi etnici, in modo da non creare squilibri sociali e culturali nella
popolazione.
5. Il numero totale degli immigrati non dovrebbe essere tale da mettere in pericolo il
posto di lavoro dei cittadini argeti.
1. 40,4 % – 2. 3,0 % – 3. 13,1 % – 4. 27,3 % – 5. 16,2 %
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Le situazioni dilemmatiche
scenari controversi
In un carcere dove sono detenuti terroristi catturati durante azioni di guerra vengono
compiuti degli atti di tortura contro i prigionieri da parte dei carcerieri. I carcerieri
vengono denunciati e riconoscono di aver torturato i prigionieri, ma si giustificano
sostenendo che le torture erano volte ad ottenere informazioni sulle future attività
terroristiche, per evitare altri tragici attentati. Inoltre sostengono che le torture
rientravano in un programma definito dai loro superiori, che essi si erano limitati ad
applicare poiché tenuti al dovere militare dell’obbedienza. A loro volta, i superiori
sostengono di aver obbedito agli ordini emanati dalle autorità politiche. Queste ultime
affermano però che i loro ordini non prevedevano in alcun modo il ricorso alla tortura e
accusano i carcerieri e i loro superiori di aver male interpretato gli ordini e di avere quindi
commesso un grave reato.
Secondo voi, è giusto utilizzare la tortura o metodi simili per estorcere informazioni se
queste possono contribuire a salvare vite umane?
I singoli carcerieri esecutori delle torture sono da considerarsi colpevoli?
Chi è maggiormente responsabile di quanto accaduto e in quale ordine d’importanza? –
I carcerieri, i superiori, i politici.
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Le situazioni dilemmatiche
i dilemmi morali e le scelte tragiche
Il dilemma di Kohlberg. – Una donna sta per morire di cancro. Esiste solo un farmaco
che, secondo i medici, potrebbe guarirla. Si tratta di una medicina costosa e Giorgio,
marito della donna, non ha i soldi per comprarla. Cerca in tutti i modi di farsi
prestare il denaro necessario, ma riesce a mettere da parte solo i 2/3 del totale. Si
rivolge al titolare della casa farmaceutica dicendo che la moglie è in fin di vita e
chiede di pagare il farmaco a un prezzo inferiore o poterlo pagare a prezzo intero in
un momento successivo. Il titolare rifiuta con argomentazioni economiche. Giorgio,
disperato entra di notte nel deposito della casa farmaceutica e ruba il farmaco.
Avere giustizia …
Il dramma di Michael Kohlhaas
di von Kleist
Lon Fuller
Il dilemma degli speleologi
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
Cultura civica e
progresso sociale
Cittadinanza e Costituzione
Umanesimo civile a scuola
Il supporto alla sperimentazione,
la formazione dei docenti,
l’organizzazione della rete di scuole e il
curricolo implicito
PALERMO 3 – 4 – 5 marzo 2010
Mario MELINO: C & C - L. 30.10.2008 n. 169
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