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Day-Hospital, Day-Surgery
e Day-Service
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Rev.01/2004
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REGIONE LAZIO
DAY-HOSPITAL, DAY-SURGERY
e DAY-SERVICE
Rev.
Data
1
01/09/2004
Redatto
G. Cimarello
N. Ciccotosto
F. Sileoni
M. Quintarelli
D. Cappelli
M. Curzi
S. Necciari
M. Ferri
Verificato
Dott. E. Sesti
Direttore Sanitario P.O.C.
Approvato
Prof. G. Macchia
Direttore Sanitario Az.
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INDICE
PAGINA
1. Day-Hospital (DH) e Day-Surgery (DS)
4
1.1. Premesse e considerazioni generali
4
1.2. Procedura per l’organizzazione dell’attività di Day-Surgery e Day-Hospital
7
2. Day-Surgery
9
2.1. Dimissioni
11
2.2. Organizzazione Day-Surgery P.O.C.
12
2.3. Modalità di accesso e messa in lista del paziente
13
2.4. Criteri di ammissione del paziente
13
2.5. Iter
13
2.6. Programmazione
13
2.7. Consenso informato e aspetti medico-legali
14
2.8. Attivazione del percorso e gestione del paziente
14
2.9. Registrazione dei dati e documentazione
15
2.10. Locali
15
3. Day-Hospital
16
3.1. Tipologia del Day-Hospital
16
3.2. Attribuzione numerica dei posti letto e dotazione di personale
16
3.3. Posti letto: utilizzazione, locazione e tipologia
16
3.4. Programmazione dei ricoveri. Compiti del Responsabile di DH e del medico
16
titolare del caso clinico. Modalità di accesso al DH
3.5. Orario di apertura
17
3.6. Valutazione ed indicatori di attività
17
3.7. Responsabilità
20
3.8. Collegame4nti con i servizi diagnostici
21
3.9. Consulenze specialistiche
21
3.10. Erogazione dei farmaci
22
3.11. Relazione annuale sull’attività del DH
22
3.12. Criteri di appropriatezza dei ricoveri ed altro
22
Modulo per la richiesta di ricovero in Day-Hospital
23
Movimento mensile Day-Hospital
24
Scheda di ammissione paziente
25
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4. Day-Service
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26
4.1. Progetto Day-Service
26
4.2. Strumenti e procedure da utilizzare
26
4.3. Soggetti destinatari
26
4.4. Descrizione sintetica del progetto
26
4.5. Operatività
27
4.6. Obiettivi e vantaggi
27
4.7. Risultati attesi
28
5. Bibliografia
29
6. Distribuzione
30
7. Matrice delle responsabilità
30
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1. Day-Hospital (DH) e Day Surgery (DS)
1.1. Premesse e considerazioni generali
L’assistenza a ciclo diurno come modalità di ricovero ospedaliero (day hospital) è
identificata per la prima volta nella normativa del nostro paese nel 1985, con la legge n.
595 che, impropriamente, dispone di destinare le eccedenze di posti letto, derivanti dalla
riprogrammazione dell’assistenza ospedaliera, ad attività d’ospedalizzazione diurna e
quindi, aggiuntive rispetto ai fabbisogni di ricovero. Il tema è ripreso con la legge 135/90
che, sul problema specifico dell’AIDS, definisce un primo standard indicando il rapporto di
un posto d’assistenza diurna per ogni cinque posti ordinari e ancora dalla legge 412/91 che
rende obbligatoria l’attivazione di strutture d’assistenza ospedaliera diurna. Infine,
nell’ottobre 1992, un atto d’indirizzo e coordinamento (DPR 20.10.92) detta criteri tesi a
regolamentare in modo uniforme tale tipologia d’intervento.
L’assistenza a ciclo diurno è inoltre prevista all’art. 5 del DPR 24 dicembre 1992
“definizione dei livelli uniformi di assistenza sanitaria” ed ulteriormente ricordata dall’art. 8sexies del DLgs 30 dicembre 1992, n. 502 “riordino della disciplina in materia sanitaria a
nonna dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421” così come modificato dal DLgs 19
giugno 1999, n. 229.
L’assistenza a ciclo diurno consiste in un ricovero o cicli di ricoveri programmati, ciascuno di
durata inferiore ad una giornata, con erogazione di prestazioni multiprofessionali e
plurispecialistiche. Si accede a questa forma d’assistenza su indicazione del medico
specialista ospedaliero, ambulatoriale (pubblico e privato), e dal medico
curante.
L’evoluzione normativa e l’introduzione del pagamento a prestazione con l’utilizzazione del
DRG (Diagnosis Related Groups) ha ulteriormente reso necessario il controllo degli aspetti
organizzativi ed economici dei presidi sanitari pubblici e privati.
La tariffa per i ricoveri di una sola giornata è stabilita in una tariffa forfetaria specifica per
DRG di appartenenza.
Si è entrati quindi nella filosofia del fare meglio (qualità dell’assistenza, efficienza
organizzativa delle prestazioni erogate) ad un costo minore per attivare lo sviluppo delle
capacità competitive:
chi farà meglio ad un costo inferiore va incontro, oltre al dovuto riconoscimento economico,
a quegli obiettivi del sistema qualità la cui centralità è rappresentata dal paziente-cliente.
I progressi compiuti in ambito anestesiologico e chirurgico permettono di effettuare
interventi chirurgici e procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive in regimi
assistenziali diversi da quelli del ricovero ordinario consentendo un migliore utilizzo delle
risorse a disposizione e quindi un contenimento dei costi. Oggi sono ampiamente
documentate le potenzialità assistenziali di questo sistema di ricovero (DH e DS), in
America ed in Inghilterra sono trattati con questo sistema oltre il 50% dei pazienti
chirurgici.
Tale incremento è stato determinato dal progressivo aumento delle patologie inserite nelle
liste degli interventi da eseguire in Day - Surgery sia per una maggiore esperienza del
personale medico che per la migliore organizzazione dell’intero sistema.
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E’ quindi evidente come tali metodiche debbano essere continuamente sviluppate e diffuse.
La day surgery, figlia del già consolidato day hospital, insieme con la chirurgia mini
invasiva, rappresenta l’ultima proposta veramente innovativa, in termini d’attività
chirurgica.
Di fatto, la chirurgia ambulatoriale e la day surgery sono una vera e propria rivoluzione
nell’organizzazione ospedaliera, nelle modalità di comportamento, nella professionalità,
nella produttività dei sistemi sanitari, e infine nella qualità dell’assistenza per i pazienti.
Malgrado ciò sia ben conosciuto negli ambienti scientifici, la sua diffusione non è ancora
però di dominio pubblico, essendo largamente dipendente da una politica
d’accompagnamento strutturale ancora assente. D’altra parte per far sì che una politica
d’accompagnamento strutturale possa partire è indispensabile avere strumenti di
valutazione appropriati. Tali strumenti sono marcatori di qualità; in altre parole laddove
esista, di fatto, una struttura ove funziona un servizio di DH e DS, deve esistere un
regolamento suscettibile da un lato di valutazione da parte dei pazienti, dall’altro lato
d’autovalutazione quindi d’autocertificazione.
E’ evidente che l’aspetto organizzativo sia fondamentale per la funzionalità di questo nuovo
approccio. In effetti, il day hospital e la day surgery devono produrre un reale risparmio,
ma anche una qualità delle cure migliore.
I requisiti minimi per fare funzionare efficacemente tali istituzioni sono di tipo strutturale,
tecnologico e organizzativo. I requisiti strutturali prevedono l’accessibilità delle sedi, la
dotazione degli ambienti, il loro utilizzo esclusivo, la possibilità di fronteggiare le
emergenze. I requisiti tecnologici devono corrispondere a dotazioni d’attrezzature, farmaci,
protesi, e quant’altro necessario alle terapie, alla diagnosi e alla sorveglianza durante il
ricovero ed in fase pre, intra e postoperatoria.
Quanto ai requisiti organizzativi è prevista una serie d’accorgimenti e di protocolli relativi
alla diretta gestione dei pazienti nella fase di prima visita, in quella diagnostica-terapeutica,
durante il soggiorno in regime di ricovero, nel giorno dell’intervento (accettazione,
intervento e dimissione), nella successiva fase di follow-up, e in particolare negli immediati
controlli a casa, e nelle possibilità di reperibilità ventiquattro ore su ventiquattro di tutti i
membri dell’équipe.
Ciascun tassello di questo processo organizzativo deve essere coordinato e gestito con
estrema professionalità, esperienza e dedizione, da personale di assistenza medico e non
formato in tal senso.
Quanto fin qui detto rende ragione quindi della nozione che dove il day hospital e la day
surgery sono praticati seguendo tali dettami e con tali caratteristiche, il paziente può
riceve una prestazione di qualità uguale o superiore a quella di un tradizionale ricovero
ospedaliero.
L’erogazione di prestazioni a ciclo diurno è ammessa per l’attività diagnostica, terapeutica e
riabilitativa, in alternativa al ricovero ordinario, quando le prestazioni da erogare “per loro
natura e complessità d’esecuzione richiedano che sia garantito un regime d’assistenza
medica e/o infermieristica continua, non attuabile in ambito ambulatoriale”.
I posti letto destinati a DH e DS devono derivare dalla riconversione di quelli ordinari e
raggiungere una dotazione fino ai posti letto ordinari assegnati.
Il volume massimo di accessi erogabili è calcolato prevedendo 1.7 accessi giornalieri
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(inclusi i giorni festivi) per posto letto attivo.
Il DPR 20.10.92, precisa, tra l’altro, che in caso di prestazioni di diagnostica strumentale,
che non facciano parte di un programma d’interventi multiprofessionali e plurispecialistici
che per le loro caratteristiche giustificano il ricovero, si deve procedere al recupero delle
quote di partecipazione dovute dall’assistito.
Le regole sono quindi dettate.
I comportamenti “opportunistici” giocano, prevalentemente, nell’incrementare i day
hospital diagnostici non in alternativa ai ricoveri ordinari ma come modalità d’erogazione di
prestazioni ambulatoriali.
Alla base delle motivazioni vi è la possibilità di scavalcare liste d’attesa, acquisendo in
tempi diversi gli elementi di conoscenza necessari alla diagnosi, l’incremento delle attività
da documentare in rapporto ai meccanismi contrattuali dell’incentivazione; la tendenza ad
attenuare l’effetto della lievitazione delle quote di partecipazione dovute dagli assistiti;
l’incremento dei ricoveri della propria unità operativa ecc...
Attualmente, con il passaggio al nuovo sistema di finanziamento del S.S.N., in un
rapporto, come quello che si è venuto a determinarsi fra soggetti produttori di prestazioni
(es: l’Azienda ospedaliera, Case di Cura convenzionate/accreditate con il SSN) e soggetti
acquirenti (le UU.SS.LL.), i termini dello scambio debbono essere corretti. Una o più
prestazioni erogabili in regime ambulatoriale, trasformate in un ricovero a ciclo diurno,
comportano un danno per la U.S.L. di provenienza del paziente, sia per il diverso sistema
di remunerazione, sia per la mancata partecipazione alla spesa del paziente.
Un modello d’intervento negativo, per le prospettive economiche dell’Azienda, è
rappresentato, al contrario, dalla tendenza ad utilizzare il ricovero ordinario breve in
alternativa al day hospital. Differenze significative che richiedono una utilizzazione
assolutamente corretta delle diverse forme d’erogazione.
Il richiamo è, ancora una volta, ad una deontologia professionale che pone alla base dei
comportamenti scienza e coscienza.
Fermo restando quanto già previsto dal D.P.R. 14 gennaio 1997 G.U. n. 42 del 2.2.1997,
in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle
attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, visto il DPCM 29. Novembre
2001 sui Livelli Essenziali di Assistenza e tenuto conto delle indicazioni fornite,
relativamente ai DRG erogabili in Day hospital ed alle procedure effettuabili in day hospital
medico e considerate appropriate per la modalità assistenziali, stabilite dalla Giunta
Regionale
della
Regione
Lazio
n°
602
del
09
luglio
2004
(che è parte integrante di questo documento), e dalle Linee Guida per l’attività di day
surgery dello schema di accordo fra Ministro della Salute e Regione dell’ 1.8.2002, che ad
ogni buon fine si allega in copia, si indicano i requisiti strutturali, tecnici, impiantistici ed
organizzativi che debbono possedere i presidi sanitari pubblici e privati
autorizzati/accreditati che intendono erogare prestazioni in regime di DH e DS.
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1.2. PROCEDURA PER L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITÀ DI DAY-SURGERY
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REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI:
I requisiti di seguito illustrati sono da considerare in comune per il DH e la DS.
Ogni struttura erogante prestazioni deve prevedere i seguenti requisiti organizzativi:
• la dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve essere
rapportata al volume delle attività e delle patologie trattate; nell’arco delle ore
d’attività di day hospital deve essere garantita la presenza di almeno un medico
e un infermiere professionale anche non dedicati;
• l’adozione di un regolamento proprio della struttura, sulle modalità d’erogazione
e d’accesso alle prestazioni a ciclo diurno day-hospital;
• la definizione del numero di posti letto equivalenti assegnato a ciascun DH e DS
e/o raggruppamento e/o dipartimento;
Il numero di posti letto equivalenti è riconfermato o rideterminato ogni anno in base
all’attività svolta dalle singole Unità Operative/Dipartimenti:
• la definizione delle modalità operative di ciascun DH e DS;
• l’esistenza di raccordi funzionali con i servizi diagnostici, al fine di garantire
l’esecuzione delle indagini programmate, nel periodo d’apertura del DH e DS;
• la qualifica del personale medico ed infermieristico, e le relative responsabilità;
• per ciascun paziente ricoverato in DH e DS deve essere prevista una specifica
cartella clinica, aggiornata ad ogni successivo ricovero, archiviata e facilmente
disponibile;
• l’individuazione di parametri d’attività in base ai quali verificare e valutare
l’attività svolta nel corso dell’anno da ciascun DH e DS, anche ai fini della
rideterminazione del numero dei posti letto equivalenti;
• la determinazione di forme di controllo interno alla struttura, al fine di valutare:
o l’appropriatezza del ricorso al ricovero diurno;
o la qualità dei servizi erogati;
o le liste d’attesa, etc.
o la destinazione di specifiche risorse per l’attività di DH e DS e per il suo
sviluppo;
o la determinazione di forme d’incentivazione per lo sviluppo dell’attività di
DH
e DS.
Qualunque sia il modello organizzativo adottato si deve provvedere alla formulazione di
protocolli per le fasi d’ammissione, cura e dimissione del paziente e deve essere previsto
un regolamento interno formalizzato che individui le figure responsabili ed i relativi
compiti.
Le strutture di DH e DS autorizzate/accreditate devono presentare all’Azienda unità
sanitaria locale competente l’elenco delle procedure che intendono effettuare, indicando
anche il presumibile numero mensile ed annuo.
Le attività sopra individuate devono essere correlate ai criteri ed alle indicazioni
programmatiche definite a livello regionale e/o nazionale.
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REQUISITI MINIMI STRUTTURALI:
I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate.
Le attività d’assistenza a ciclo diurno devono trovare attuazione in ambienti dedicati,
facilmente accessibili dall’esterno, ove possibile attraverso percorsi indipendenti. I posti
letto sono definiti in funzione degli obiettivi dell’Azienda USL e dell’attività svolta da ciascuna delle unità operative a questo assegnate delle strutture richiedenti. La collocazione
degli ambienti dedicati deve rispondere a criteri di massima possibile integrazione
operativa con l’unità di degenza, al fine di ottimizzare l’utilizzazione comune del personale
e delle dotazioni strumentali. In relazione alla tipologia ed al volume delle prestazioni da
erogare, alle differenti modalità organizzative nonché ai possibili vincoli strutturali, sono
possibili tre differenti localizzazioni degli ambienti destinati alle attività di ricovero diurno:
a) spazi adiacenti agli ambienti di ricovero ordinario delle singole unità operative, ma da
loro separati ed autonomi in quanto a locali e percorsi;
b) spazi dedicati nell’ambito delle risorse assegnate a ciascun Dipartimento
(raggruppamento). c) ambienti comuni, centralizzati, da utilizzare secondo turni ed
orari prestabiliti, da parte di differenti unità operative. Tale modello, prefigurabile
soprattutto in strutture sanitarie di piccole e medie dimensioni, permette il massimo
utilizzo degli ambienti a disposizione. Questi potranno, infatti, essere utilizzati, ove
necessario e soprattutto alla presenza di specifiche apparecchiature, anche per le
attività di tipo ambulatoriale e libero-professionale.
La dotazione minima d’ambienti per il DH è la seguente:
• spazio da dedicare alle attività di segreteria, registrazione, archivio;
• spazio attesa;
• locale visita;
• ambienti dedicati alla degenza;
• locale soggiorno;
• locale lavoro infermieri;
• cucinetta;
• deposito pulito;
• deposito attrezzature;
• deposito sporco;
• servizi igienici distinti per utenti e per il personale.
Ad eccezione degli ambienti dedicati alla degenza in regime di ricovero diurno, qualora la
funzione di DH si svolga all’interno di un’area di degenza, i servizi di supporto sopraindicati
possono essere comuni. L’ambiente dedicato alla degenza è uno spazio organizzato che
deve consentire il riposo del paziente e l’eventuale continuità del piano di trattamento. In
casi specifici, può essere previsto un unico ambiente di degenza, soggiorno e pranzo. Ogni
ambiente non deve ospitare, di norma, più di quattro posti letto. La superficie minima, al
netto della superficie dei servizi igienici, non deve essere inferiore a 7 m2/posto letto per
camere di degenza multiple e 9 m2 per camere di degenza singole. Il locale
visita/trattamento deve consentire lo svolgimento delle attività diagnostico-terapeutiche di
carattere medico/chirurgico, relative alle differenti unità operative clinico-assistenziali. La
superficie minima non deve essere inferiore a 12 m2.
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2. DAY-SURGERY
Con il termine “Chirurgia di giorno” (day surgery) s’intende la possibilità clinica,
organizzativa ed amministrativa delle strutture sanitarie private autorizzate/accreditate di
effettuare interventi chirurgici, procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi
invasive in regime di ricovero limitato alle sole ore di giorno (ed in alcuni casi con
l’eventuale pernottamento — one day surgery) praticabili in anestesia locale, loco
regionale, generale e/o analgesia.
Il day surgery è finalizzato al ricovero, di norma della durata inferiore alle 12 ore, di
pazienti che necessitano di prestazioni multiple e/o complesse di carattere diagnostico,
terapeutico o riabilitativo, le quali per la loro natura non possono essere eseguite a livello
ambulatoriale, in quanto richiedono un’osservazione medica e/ò infermieristica protratta
nell’arco della giornata.
L’assistenza in regime di day surgery comprende gli esami e le visite pre-operatorie,
l’intervento chirurgico ed i controlli postoperatori.
E’ possibile individuare due diverse tipologie di day surgery:
1) day surgery ad indirizzo prevalentemente diagnostico: il ricovero, finalizzato
all’effettuazione d’accertamenti diagnostici multi specialistici e/o di particolare
complessità e/o richiedenti particolari cautele per il paziente, per i quali si rende
necessaria un’osservazione sanitaria protratta per alcune ore in ambiente ospedaliero.
Gli accertamenti diagnostici multispecialistici, siano essi diretti, all’inquadramento o al
follow up chirurgico di determinati quadri morbosi dovranno corrispondere a precisi
protocolli clinici organizzativi elaborati in ambito interdipartimentale e presentati alla
Direzione Sanitaria;
2) day surgery vero e proprio: è destinato al ricovero di pazienti che necessitano
d’intervento chirurgico.
In linea di massima si tratta di interventi:
• di elezione;
• di breve e media durata (indicativamente sino a 2 ore);
• a bassa incidenza di complicanze (in particolare per emorragie ed insufficienza
respiratoria) che comportano decorsi postoperatori semplici, poco dolorosi, senza
sequele importanti e quindi idonei ad una gestione domiciliare.
Le attività di day surgery possono essere effettuate secondo tre possibili modelli, e cioè:
a) Unità operativa di degenza monospecialistica o multidisciplinare all’interno di un
ospedale o di una casa di cura, a carattere generale o chirurgico, esclusivamente
dedicata ai casi di chirurgia di giorno; i pazienti possono usufruire delle sale operatorie
centrali secondo orari o turni prestabiliti, oppure di sale operatorie dedicate, locali non
in prossimità della degenza.
b) Posti letto dedicati all’interno dell’unità di degenza ordinaria di un ospedale o di una
casa di cura a carattere generale o chirurgico; è un modello che garantisce tale regime
assistenziale anche in ospedali od in case di cura con un volume minore d’attività: in
questo modello organizzativo i pazienti usufruiscono delle sale operatorie centrali
secondo giornate o turni prestabiliti.
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c) Unità autonoma di day surgery, dotata d’accettazione, degenza, sale operatorie, uffici
amministrativi, ed altri eventuali servizi, indipendenti; tali unità sono dotate di propri
locali, mezzi e personale, e sono quindi autonome dal punto di vista strutturale e
gestionale rispetto alla struttura ospedaliera della quale sono parte integrante sotto il
profilo funzionale.
REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI:
Ogni struttura erogante prestazioni sanitarie in regime di ricovero in DS deve prevedere i
seguenti modelli organizzativi che tengano conto di:
• i principi generali dell’organizzazione del lavoro medico ed infermieristico;
• un medico specializzato nella branca richiesta per l’espletamento dell’attività ed un
infermiere professionale che devono essere presenti durante il periodo d’attività;
• durante l’attività del blocco operatorio è necessaria almeno la presenza di un
medico operatore, di un anestesista rianimatore, un caposala (o un infermiere con
esperienza almeno triennale di sala operatoria), un operatore tecnico addetto alla
strumentazione, un infermiere dedicato;
• il personale infermieristico deve essere in possesso dei requisiti di legge (diploma
d’infermiere professionale) ed il personale di sala operatoria deve possedere
esperienza specifica non inferiore a tre anni;
• il personale medico operante nella struttura deve possedere dimostrata esperienza
nella branca di loro competenza;
• il personale medico ed infermieristico potrà avere un rapporto di lavoro dipendente
(tempo pieno /definito) o libero professionale con la struttura;
• le modalità di reperibilità del personale (deve essere assicurata la reperibilità
medica nelle 24 ore);
• le modalità di raccolta, conservazione e rilascio della documentazione clinica dei
pazienti;
• nel registro operatorio per ogni intervento eseguito, si dovranno riportare le
seguenti informazioni:
i fondamentali elementi identificativi del paziente
la diagnosi
i nominativi degli operatori e dell’anestesista
la procedura eseguita
l’ora di inizio e di fine della procedura chirurgica
il tipo di anestesia utilizzato
le eventuali complicanze intraoperatorie
•
l’elaborazione dei protocolli di ammissione, cura e dimissione del paziente.
La scelta dei pazienti deve seguire criteri sociali e clinici.
Criteri sociali:
Il paziente candidato all’anestesia in DS deve:
o comprendere ed accettare ciò che viene proposto;
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o
o
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essere in grado di osservare le prescrizioni mediche
garantire condizioni igieniche domiciliari compatibili con le prescrizioni post-operatorie
indicate;
disporre di una persona, capace e responsabile, che lo accompagni e lo assista
durante la notte successiva all’intervento;
poter effettuare il pernottamento in un luogo che non disti più di un’ora dall’ospedale
dove è stato eseguito l’intervento o da altra struttura indicata come riferimento;
avere la disponibilità di un telefono.
Criteri clinici:
Età. — L’età di per se stessa non rappresenta una controindicazione assoluta per
l’effettuazione di interventi in regime di DS. La decisione va presa caso per caso in base
alle condizioni generali del paziente. Unica controindicazione assoluta in riferimento all’età
è rappresentata dai bambini a rischio di apnea postoperatoria (nati pretermine e
comunque bambini di età gestazionale inferiore alle 60 settimane).
Stato di salute. — L’anestesia nella DS va praticata preferibilmente in soggetti classificabili
come ASA Io Il.
2.1. Dimissioni
La dimissione del paziente è subordinata al completo ritorno alla normalità dei riflessi
vitali, delle funzioni psicofisiche ed al completo recupero psicomotorio.
La dimissione del paziente dalla struttura è di pertinenza dell’anestesista in accordo con il
chirurgo e va effettuata in presenza delle seguenti condizioni:
• recupero completo dell’orientamento temporo-spaziale (o comunque di condizioni
sovrapponibili a quelle del preoperatorio);
• confermata stabilità cardio-circolatoria (o comunque di condizioni sovrapponibili a
quelle del preoperatorio);
• confermato recupero dei riflessi di protezione delle vie aeree;
• assenza di problemi respiratori (o comunque condizioni sovrapponibili al preoperatorio);
• minzione spontanea;
• assenza di sanguinamento;
• minima sensazione di dolore e nausea (compatibili con una gestione domiciliare);
• capacità di assumere liquidi;
• capacità di deambulazione (o comunque di eseguire movimenti sovrapponibili a
quelli effettuati nel preoperatorio e consentiti dal tipo di intervento).
Il medico responsabile del trattamento, stabilita la dimissione del paziente, consegna la
scheda di dimissione destinata al medico curante contenente tutti gli elementi relativi
all’intervento, alla procedura eseguita, unitamente alle prescrizioni terapeutiche
eventualmente proposte.
In particolare la relazione dovrà riportare i seguenti elementi:
• breve descrizione dell’intervento chirurgico o della procedura o della prestazione
effettuata;
• eventuali condizioni degne di nota, realizzatesi nel periodo perioperatorio;
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•
•
•
trattamenti farmacologici consigliati;
indicazioni per gestire le possibili complicanze;
indicazione della struttura reperibile per ogni eventuale comunicazione (recapito
telefonico).
• la garanzia della continuità delle cure
Le strutture devono essere dotate di tutti i requisiti per assistere tempestivamente
ed adeguatamente i pazienti in caso di complicanze ed a garantire la continuità
delle cure anche al di fuori dell’orario di attività, compresi i giorni prefestivi e festivi.
• i protocolli per la gestione delle complicanze e delle emergenze
Le strutture di DS autorizzate/accreditate dovranno assicurare collegamenti
funzionali ed organizzativi precisi con strutture di ricovero di riferimento dotate di
pronto soccorso e rianimazione. nei casi di urgenza, di complicanze e negli altri casi
in cui si ritenga opportuno il ricovero.
Un medico deve essere facilmente reperibile nelle branche specialistiche operanti
secondo modalità definite e rese note al paziente verbalmente e per iscritto. In caso
di necessità il medico reperibile deve assicurare il ricovero del paziente nelle Unità
di degenza ordinaria in rapporto funzionale con l’Unità autonoma o la degenza
dedicata. Le strutture di DS inoltre devono garantire prestazioni di emoteca.
• le modalità di verifica della qualità dei servizi erogati.
2.2. Organizzazione Day-Surgery POC:
La Day-Surgery è affidata alla Responsabilità dei Direttori delle singole UU.OO.
Il Coordinamento delle attività di Day-Surgery, delle attività cliniche e di assistenza
pre e postoperatoria, sono affidate al Direttore della U.O.
La responsabilità clinica afferisce al Chirurgo che opera il paziente.
Il Coordinamento delle attività di supporto e del personale del comparto, nonché il
coordinamento delle attività assistenziali comprensive dei rapporto con l’utenza, è
affidato al Coordinatore ( o un suo delegato) della U.O. di afferenza.
Il Coordinamento delle attività di emergenza, la stesura della turnistica degli
specialisti anestesiologia e rianimazione e i rapporti con il DEA sono affidati al
Direttore DEA Dott. Quadrani.
2.3. Modalità di accesso e messa in lista del paziente:
- L’ammissione in Day Surgery viene stabilita dal chirurgo operatore dopo aver verificato
la rispondenza ai criteri di ammissione e secondo modalità di gestione programmata
degli accessi specialistici in sala operatoria per contrarre i tempi di attesa e ottimizzare
l’uso delle risorse umane e tecnologiche
- Il chirurgo, effettuate le verifiche sopra descritte, inserisce il paziente nella lista d’attesa
- La gestione della lista operatoria viene effettuata contestualmente dal chirurgo e dal
coordinatore infermieristico della Day Surgery, che provvederanno alla programmazione
degli interventi fino alla chiamata del paziente.
- In questa fase il chirurgo provvederà alla acquisizione del consenso informato da parte
del paziente, che firmerà per accettazione.
- E’ indispensabile che il paziente sia correttamente informato sulle sue condizioni
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cliniche, sulla tecnica di anestesia prescelta, sulla tecnica chirurgica proposta e sull’iter
complessivo della Day-Surgery.
2.4. Criteri di ammissione del paziente
I pazienti potranno essere ammessi alla Day-Surgery solo se in possesso delle seguenti
prescrizioni terapeutiche:
a) Requisiti individuali e socio-familiari:
distanza dal domicilio non superiore a i ora di automobile e disponibilità di un
telefono;
capacità del paziente di comprendere ed accettare l’iter proposto e di
osservare le possibilità di assicurare condizioni igieniche domiciliari
compatibili con le prescrizioni postoperatorie;
presenza di familiari conviventi in grado di prestare assistenza dopo la
dimissione;
presenza alla dimissione di un accompagnatore del paziente con mezzo
privato per il trasferimento a domicilio;
b) Requisiti clinici:
Sono eleggibili i pazienti in classe ASA I e II; nella prima fase di
sperimentazione non si ritiene opportuno ammettere pazienti con classe di
rischio più elevata.
Per la tipologia degli interventi chirurgici si farà riferimento alla selezione
effettuata dal Ministero della Sanità attraverso la “Commissione di studio
sulla Day Surgery e la chirurgia ambulatoriale ” e alla Delibera della Regione
Lazio n° 713 del 2000.
(L’età di per sé non rappresenta una controindicazione all’intervento in
regime di day-surgery, unica controindicazione assoluta è rappresentata dai
bambini a rischio di apnea postoperatoria.
2.5. Iter
- Gli esami specialistici , di laboratorio e radiologici: vengono eseguiti al primo accesso
secondo il protocollo concordato già in uso presso il P.O. di Belcolle, che ad ogni buon
fine si allega in copia.( Allegato 2)
- La valutazione anestesiologica deve essere effettuata con congruo anticipo rispetto
all’intervento chirurgico, dovrà tener conto del tipo di intervento chirurgico che si
intende effettuare.
2.6.Programmazione
Il Chirurgo presa visione delle liste d’attesa, d’intesa con il Referente Anestesista per le
Sale operatorie Dott. Paoletti, da indicazioni al Coordinatori infermieristici delle varie
UU.OO di chiamare i pazienti.
La scelta dei pazienti da chiamare terrà conto della lista d’attesa, della tipologia degli
interventi chirurgici, della loro durata presunta, della compatibilità tra le specialità
chirurgiche.
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2.7. Consenso informato e aspetti medico-legali
Nel DS il consenso del malato si arricchisce di un particolare significato, poiché la
dimissione avviene il giorno stesso in cui è stato eseguito la prestazione sanitaria o l’atto
chirurgico.
A tale proposito non è sufficiente una semplice espressione di assenso all’intervento
chirurgico, ma il paziente dovrà dimostrare di avere compreso esattamente le istruzioni
relative al comportamento domiciliare e dare garanzia di disporre di una sufficiente
organizzazione ed assistenza domiciliare. Il consenso deve assumere il significato di
accettazione da parte del paziente dell’iter proposto e di assunzione di responsabilità per
quanto compete l’osservanza delle regole igienico - sanitarie consigliate.
2.8. Attivazione del percorso e gestione del paziente
Il Coordinatore infermieristico dell’U.O. interessata nel chiamare il paziente fornirà le
seguenti indicazioni comportamentali dirette in parte al paziente in parte al personale
infermieristico addetto all’assistenza:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Primo Accesso
il giorno precedente non assumere alcolici e seguire una dieta leggera;
mantenere il digiuno a partire dalla mezzanotte del giorno precedente all’intervento;
se si sta assumendo della terapia consultare i medici (chirurgo ed anestesista) sul
comportamento da tenere ed in ogni caso portarsi dietro tutta la terapia
domiciliare;
prima del ricovero eseguire una doccia rimuovendo accuratamente anche trucco e
smalti; indossare abiti confortevoli e non indossare gioielli;
presentarsi in ospedale all’orario stabilito;
se il paziente è minorenne occorre che sia accompagnato da persona avente la
patria potestà.
Prima dell’ Intervento
accoglienza ed eventuale tricotomia del paziente in Day surgery ad opera del
personale infermieristico che indica la stanza ed informa sulle procedure che si
andranno ad attuare;
far accomodare i parenti (accompagnatori) presso la sala d’attesa e dare ragguagli
circa i tempi e le abitudini del reparto;
far indossare abiti idonei alla sala operatoria;
applicazione di cannula venosa che dovrà essere presente per tutta la durata
dell’intervento;
applicazione di elettrodi sul torace (per il monitoraggio ECG) e del bracciale della
pressione;
Dopo l’intervento
controllo dei parametri vitali nelle ore successive l’intervento ;
ritorno in camera di degenza dove si rimane in osservazione per il tempo ritenuto
necessario a cura degli infermieri della Day Surgery e dei chirurghi che hanno
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•
•
•
•
•
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effettuato l’intervento;
la Day Surgery è attiva dalle ore 7,00 alle ore 19,00 chiunque dovesse restare in
ospedale per un periodo di tempo superiore verrà ricoverato in forma ordinaria;
Il chirurgo che ha eseguito l’intervento è responsabile della dimissione del paziente
al quale rilascerà una scheda di dimissione
relativa all’intervento subito
comprensiva del comportamento che si dovrà tenere nel periodo della
convalescenza. Il suddetto chirurgo dovrà lasciare al paziente un recapito telefonico
presso il quale poterlo rintracciare nelle 24 ore immediatamente successive
all’intervento;
il chirurgo responsabile in fase di dimissione fornirà indicazioni al paziente
relativamente all’iter da seguire nel periodo post-operatorio (medicazioni,
riabilitazione ecc.)., e, ove necessario, provvederà ad effettuare la prescrizione sui
ricettari regionali gli eventuali farmaci da usare a domicilio e per le prestazioni
successive rientranti negli accessi .
Ritorno a domicilio
il paziente non deve guidare la macchina né dedicarsi ad attività che necessitino di
notevole concentrazione per il tempo che sarà indicato dal medico anestesista in
relazione al tipo di anestesia effettuata;
per la gestione di eventuali complicazioni che insorgano dopo la dimissione dovrà
essere fornito in ogni caso al paziente il numero telefonico da contattare ( Chirurgo
operatore ).
2.9. Registrazione dei dati e documentazione
Il paziente è registrato attraverso il sistema informatico di accettazione, nella scheda SDO
e nella eventualità di intervento chirurgico nel Registro di Sala Operatoria.
2.10. Locali
L’attività operatoria si svolgerà presso i locali operatori del P.O. Belcolle; P.O.
Montefiascone; e il P.O. Ronciglione.
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3. DAY-HOSPITAL
Organizzazione Day – Hospital POC:
3.1. TIPOLOGIA DEL DAY - HOSPITAL
I DH sono afferenti alle singole UU.OO
3.2. ATTRIBUZIONE NUMERICA DEI POSTI LETTO E DOTAZIONE DI PERSONALE
Il numero dei p.l. del DH deriva dalla riconversione dei PL di degenza ordinaria della U.O.
di appartenenza. L’apertura di p.l. di DH , cosi come il loro eventuale aumento o
diminuzione, deve essere autorizzata con atto della Direzione Generale ASL, nell’ambito di
una programmazione aziendale.
L’istituzione del DH non comporta necessariamente l’attribuzione di ulteriore unità di
personale rispetto alla dotazione delle UU.OO. cui il DH afferisce.
3.3. POSTI LETTO: UTILIZZAZIONE, COLLOCAZIONE E TIPOLOGIA
Nei DH i posti letto sono, di regola, collocati in locali separati ma almeno funzionalmente
contigui con i locali di degenza ordinaria.
Non devono essere necessariamente intesi come un vero posto letto ma anche come
(cosiddetto “posto letto equivalente”: p.e. poltrona di terapia o spazio per la rieducazione
motoria.)
3.4. PROGRAMMAZIONE DEI RICOVERI. COMPITI DEL RESPONSABILE DI DH E
DEL MEDICO TITOLARE DEL CASO CLINICO. MODALITA’ DI ACCESSO AL DH
Per la programmazione dei ricoveri e dell’iter diagnostico terapeutico si dovrà fare
riferimento a quanto definito dal D.P.R 20 OTTOBRE 1992 ”Atto di indirizzo e
coordinamento alle regioni per ldei posti ’attivazione dei post a ciclo diurno negli ospedali “
dalla Delibera di Giunta Regionale n° 713 del 07 Marzo 2000 e la Delibera di Giunta
Regionale n° 996 del 10 luglio 2001 e la circolare n° 59 del 13. 02. 2002.
Nei DH afferenti a più UU.OO. (ospedale o dipartimento) o a UU.00. polispecialistiche (es.:
medicine generali) le responsabilità dei medici sono differenziate tra il “Direttore della
U.O.” e gli altri sanitari operanti nel DH “Titolari del caso clinico”; le rispettive funzioni
sono richiamate nella tabella allegata. (Tab.2)
Possono accedere al DH, attraverso un sistema di filtro e di programmazione dei ricoveri,
pazienti di norma precedentemente ricoverati o visitati negli ambulatori divisionali
o . libero-professionali.
Ciascuna richiesta di accesso va filtrata dal “Direttore della U.O.” che verificherà la
congruità della stessa e la corretta programmazione del corso diagnostico-terapeutico.
E’ comunque compito specifico del “Medico Titolare del Caso Clinico”, ( il cui nome sarà
chiaramente indicato nella cartella) :
a. Compilare la scheda di programmazione e tutta la modulistica necessaria al
ricovero;
b. Avere cura della cartelle clinica nelle sue varie parti, compresa la dimissione,
la relazione per il Medico Curante e la codifica della SDO.
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3.5. ORARIO DI APERTURA
Va da un minimo di 6 ore ad un massimo di 12 ore, I pazienti che si trattengono per più di
6 ore hanno diritto al pasto.
3.6. VALUTAZIONE ED INDICATORI DI ATTIVITA’
L’attività del DH è di norma effettuata per cinque giorni settimanali, esclusi i giorni festivi
infrasettimanali e le domeniche. Quindi da 250 giorni di attività annuale.
Tasso di utilizzazione
Il DH deve essere utilizzato tendenzialmente al 100% delle sue potenzialità. Il tasso di
utilizzazione viene calcolato in base ai seguenti parametri:
•
•
•
•
numero dei posti letto
Indice di rotazione (IR)1: (numero dei Pazienti che possono
occupare nella giornata lo stesso posto letto) non < 1, non >2
giorni di apertura annuali
accessi totali nell’anno
1
In merito all’indice di rotazione va precisato che DH caratterizzati da attività complesse e richiedenti la
assistenza continuativa del Paziente per un numero di ore coincidenti con l’orario di apertura devono essere
valutati in base ad un IR prossimo ad i (es: DH Oncologici eroganti terapie antiblastiche di notevole
complessità e durata). DH che invece svolgano attività diagnostiche o terapeutiche di minore impegno
devono tendere ad un IR prossimo o uguale a 2.
Il tasso di utilizzazione è dato dalla seguente formula:
Accessi totali nell' anno
x 100
Posti letto X Indice di rotazione X giornate di attività/a nno
Esempio:
Un DH di 4 posti letto, aperto 5 giorni a settimana, che ha effettuato 1450
accessi nell’anno, con un IR di 1.7, ha un tasso di utilizzazione PL deI 85,2%
1450 (accessi nell' anno)
x 100 = 85, 2 %
4 (PL) x 1,7 (IR) x 250 (giorni apertura annuali)
Numerose norme tra cui per ultima in ordine di tempo, la Delibera “Linee Guida per i
controlli esterni dell’attività di ricovero” n° 996 del 10 Luglio 2001 e la Delib. Reg.
“definizione del sistema di enumerazione della attività di assistenza ospedaliera” n°713
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del 2000 e la n° 602 del 9 luglio 2004; affermano la necessità di un adeguato ed efficace
sistema di controlli impostato su un approccio di tipo clinico-epidemiologico, oltre che di
tipo giuridico-contabile.
Tale principio è stato chiaramente sancito dal D.L.vo. 229/99 che, all’art. 8 octies, comma
1, prevede che le Regioni e le ASL attivino un sistema di monitoraggio e controllo sulla
definizione e rispetto degli accordi contrattuali da parte di tutti i soggetti interessati
nonché sulla qualità dell’assistenza e sull’appropriatezza delle prestazioni rese.
L’esistenza di buoni indicatori per il monitoraggio del volume, dei costi, dell’appropriatezza
e degli esiti delle prestazioni va considerata una delle componenti fondamentali di un
sistema di CQI (Miglioramento Continuo della Qualità).
Fare qualità significa prima di tutto documentare le attività (“cosa si fa”) o le corrette
procedure (“come si deve fare”), misurare, cercare di dare un valore, possibilmente
numerico, ma in ogni caso quantizzabile, anche a quegli aspetti che abitualmente non
l’hanno.
Il sistema di valutazione, si basa sulle seguenti tipologie d’analisi:
- analisi periodica (trimestrale) dell’attività di ricovero complessiva di ciascun istituto
attraverso la valutazione generale dei dati relativi all’ attività di ricovero con i relativi
DRG e confronto con indicatori prestabiliti (indice di case mix, ICM), indice comparativo
di performance (ICP);
- valutazione analitica, mirata su singoli casi di ricovero da effettuare attraverso la
revisione della documentazione clinica (“Casi sentinella” individuati dalla Regione, da
organismi istituzionali, Ministero della Sanità, letteratura scientifica mondiale);
- valutazione annuale sulla qualità della compilazione e codifica della scheda RAD pari ad
almeno lo 0,3 — 0,5% dei ricoveri di ciascuno istituto (mancata o errata codifica della
diagnosi principale e secondaria, dell’intervento chirurgico principale e secondario, della
data e del tipo di dimissione, impatto in termini d’eventuale assegnazione incongrua di
tariffa per DRG), individuati con metodo random;
- valutazione annuale degli indicatori definiti nel Decreto del Ministero della Sanità del 24
luglio 1995 “contenuti e modalità d’utilizzo degli indicatori d’efficienza e di qualità”:
EVENTO
INDICATORE
Degenze inappropriate % casi di day hospital medici / numeri di
Salvo i casi di
accessi > 10
patologie cronico
degenerative
Complessità casistica
Peso medio dei DRG (indice case-mix
assoluto)
casistica dei 20 DRG più frequenti del
presidio sanitario
casistica dei 5 DRG più frequenti
in ogni UO
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Onnicomprensività
della tariffa
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Day Hospital (%) (Ricoveri in DH
medico seguito entro 30 giorni da
ricovero con DRG chirurgico) (valore
dell’indicatore superiore al 750
percentuale della distribuzione
regionale
Efficienza operativa
Verifica della qualità ed
accuratezza della
compilazione della
Scheda di dimissione
Ospedaliera (SDO),
cartella Clinica, registro
di sala operatoria, altri
registri.
Riabilitazione
N° pz. trattati in DH/n. dimessi
indice di rotazione dei PL in regime di
DH/DS
indice di utilizzazione dei PL in regime
di DH/DS
Presenza media in regime di DH/DS
% dei dimessi con residenza fuori
regione/totale dei dimessi
% dimessi con codifica di diagnosi
principale mancante, errata o
incongrua/totale dimessi
% dimessi con codifica di diagnosi
secondaria mancante, errata o
incongrua/totale dimessi
% dimessi con codifica di procedura o
intervento mancante, errata o
incongrua/totale dei dimessi;
% dimessi senza data della procedura
principale/totale dimessi con
procedura principale correttezza
nell’attribuzione del DRG
Day hospital
Numero minimo 3 prestazioni
(multiprofessionali e
plurispecialistiche)
Durata complessiva non inferiore a
3 ore;
Controlli: 10% dei DH se i dimessi
del trimestre sono inferiori a 100; 25
cartelle se i dimessi sono superiori a
100;
le prestazioni non rispondenti alle
caratteristiche
sopra
definite
verranno numerate con la tariffa
ambulatoriale.
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3.7. RESPONSABILITÀ
RESPONSABILI DI PROCESSO
•
•
•
•
Direttore U.O
•
•
•
•
Medico Titolare
del Caso Clinico
ATTIVITÀ CORRELATE
Coordina l’attività dei DH.
Definisce gli obiettivi e contratta le risorse
con il Direttore di Dipartimento.
Determina in maniera esplicita e gestisce
i criteri di filtro e la lista di attesa dei
ricoveri in DH.
Controlla l’appropriatezza delle indicazioni
al ricovero.
Verifica la corretta compilazione delle
cartelle cliniche e la pertinenza delle
codifiche.
E’ responsabile delle interazioni del DH
con i Servizi e con le strutture
Amministrative.
Compila la relazione annuale, corredata
da statistiche e dalla segnalazioni di
difficoltà e possibili soluzioni.
Chiude la cartella( o delega la chiusura )
al termine dei ciclo diagnosticoterapeutico e codifica le diagnosi e le
prestazioni.
• Si incarica della gestione clinica del
Paziente, coordinando gli accessi con la
propria presenza in DH.
• Compila, all’atto della prenotazione dei
Paziente, il foglio di programmazione ed i
moduli per le richieste di esami
laboratoristici, di diagnostica per immagini
e/o prestazioni, strumentali.
• Compila la cartella clinica (Anamnesi, EO,
diario clinico). Prende in carico il paziente
per la continuità assistenziale
•
• E’ corresponsabile del processo di
coordinamento e di programmazione dei
ricovero.
• Coordina
l’attività
del
Personale
lnfermieristico.
• Ha la responsabilità dei registro di
programmazione degli accessi.
• Prenota gli esami specialistici e verifica
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Coordinatore
•
•
•
•
Infermiere
Ausiliari Socio-Sanitari ed O.T.A.
•
•
•
•
•
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Gdr. 04 – Eff. 04
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con il Medico Proponente la successione
temporale degli stessi mirando alla
massima utilizzazione delle disponibilità
dei servizi.
E’ responsabile della scheda di rilevazione
delle attività che compila giorno per
giorno con la massima accuratezza o
implementa
i
dati
nella
versione
informatizzata della stessa.
E’
responsabile
della
corretta
conservazione del materiale sanitario del
DH.
Coadiuva il Medico Responsabile nella
relazione annuale.
Fornisce alla D.S. le informazioni mensili
relative agli accessi.
Accoglie il paziente in reparto
Fornisce assistenza ai pazienti
Coadiuva il Coordinatore nella corretta
conservazione del materiale sanitario del
D.H.
Collaborano con le attività degli Infermieri
Sono addetti alla sanificazione ambientale
quotidiana e periodica ed ai trasporti
3.8. COLLEGAMENTI CON I SERVIZI DIAGNOSTICI
La caratteristica della programmazione impone una stretta integrazione con i Servizi di
Diagnostica, che devono riservare al DH accessi facilitati, prestazioni e relativi referti, in
tempi rapidi e comunque tali da consentire il più sollecito iter diagnostico-terapeutico.
E’ evidente quindi che tali accessi debbano essere numericamente definiti in base ad
accordi preliminari tra i Responsabili dei DH e dei Servizi.
Vanno considerate per l’ottimizzazione dei profili di cura:
a) la programmazione dell’attività del DH (numero di esami, tempi, etc);
b) la capacità del servizio diagnostico di soddisfarle.
3.9. CONSULENZE SPECIALISTICHE
Riguardo alle consulenze specialistiche in D.H. ( richieste ed effettuazione), valgono le
procedure gia in atto per i ricoveri ordinari ovviamente nel rispetto della effettuazione
della stessa nella giornata di ricovero programmata.
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3.10. EROGAZIONE DEI FARMACI
L’uso dei farmaci in Day Hospital è regolamentato dalla stessa normativa del ricovero
ordinario.
Durante il ricovero in DH, nell’ambito di cicli di terapia programmati, possono essere
consegnati al paziente farmaci, anche di fascia H, da utilizzare a domicilio nel quantitativo
previsto dal ciclo terapeutico, previa la registrazione nella cartelle clinica della posologia e
del numero delle confezioni consegnate ed informativa al medico di medicina generale.
3.11. RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTIVITA’ DEL DH
Il Direttore della U.O. deve eseguire, alla fine dell’anno, una esauriente relazione
sull’attività del DH, in cui siano riportati gli indici di attività, il tipo ed il numero di
prestazioni effettuate, le difficoltà incontrate e le possibili soluzioni.
La relazione deve pervenire entro il 31 Gennaio alla DS del Polo ospedaliero o dell’Area
ospedaliera extra-polo.
3.12. CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI ED ALTRO
Per quanto non espressamente dettagliato nel Regolamento ed in particolare per quanto
attiene ai criteri di appropriatezza dei ricoveri si fa comunque riferimento alla normativa
vigente nazionale e regionale.
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MODULO PER LA RICHIESTA DI RICOVERO IN DAY HOSPITAL
(Il presente modulo compilato in tutte le sue parti, deve essere consegnato almeno 24 ore prima della data di ricovero)
1. Data ________________ Ora ________ U.O. di ricovero ____________________________
2. Nome _________________________ Cognome __________________________________
3. Sesso __________ n° telefonico _______________________________________________
4. Luogo nascita ______________________________ Provincia _____ CAP ______________
Data di nascita __________________
5. Residenza __________________________ ______ Provincia _____ CAP ______________
ASL appartenenza __________________________________________________________
6. Stato Civile __________________ Professione ___________________________________
7. Titolo di studio __________________________ Cod. Fiscale ________________________
8. Motivo _____________________ _____________________________________________
9. Onere degenza ____________________________________________________________
10. Diagnosi di ammissione _____________________________________________________
________________________________________________________________________
Firma del medico______________________________________
Motivazione per eventuale richiesta urgente di ricovero in day hospital:
Firma del medico______________________________________
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REGIONE LAZIO
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE VITERBO
PRESIDIO OSPEDALIERO CENTRALE
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MOVIMENTO MENSILE DAY-HOSPITAL
•
Il primo giorno del mese la Direzione Sanitaria stampa l’elenco dei RAD/Day-Hospital
per singola Unità Operativa
•
Tale elenco è inviato alla Unità operativa che indicherà gli accessi effettuati da ogni
singolo paziente nel mese precedente
•
Il tabulato, firmato dal Responsabile della Unità Operativa, torna alla Direzione
Sanitaria che immette le presenze nei singoli RAD entro il 10 del mese
•
Alla chiusura della Cartella Clinica le giornate di accesso presenti sul RAD originale
dovranno coincidere con quelle già immesse (verifica)
•
Le Cartelle Cliniche dei pazienti che transitano nei Day-Hospital dovranno essere
chiuse entro l’anno.
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ALLEGATO
SCHEDA DI DIMISSIONE PAZIENTE
Si dimette il Sig.
_________________________________________________________________________
Diagnosi
_________________________________________________________________________
Intervento
_________________________________________________________________________
Eseguito in data
_________________________________________________________________________
Anestesia
_________________________________________________________________________
Ai momento della dimissione vi è:
stabilità dei parametri vitali
pervietà delle vie aeree
presenza delle funzioni cognitive
assenza di nausea e vomito
diuresi spontanea
autonomia e deambulazione
assenza di dolore
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4. DAY- SERVICE
4.1. PROGETTO DAY-SERVICE
Il progetto intende:
- rispondere alle problematiche relative alla necessità di un’ottimizzazione dei tassi di
ospedalizzazione in relazione al perfezionamento dell’utilizzo delle risorse ed alla
parallela ricerca di un nuovo modello organizzativo per l’erogazione di prestazioni
plurispecialistiche;
- favorire la continuità assistenziale, nel momento in cui l’utente viene inserito nel
percorso scelto dal medico specialista del PAC e seguito sempre dallo stesso
specialista (esempio di One Stop Clinic);
- migliorare la qualità del servizio reso all’utente, in termini di riduzione di tempi di
attesa;
- migliorare la qualità della pratica clinica, promovendo comportamenti assistenziali
controllati (Evidence Based Medicine).
4.2. STRUMENTI E PROCEDURE DA UTILIZZARE
- l’analisi del numero dei ricoveri in Day Hospital inappropriati;
- l’analisi delle liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali;
4.3. SOGGETTI DESTINATARI
Utenti che presentano problematiche cliniche per le quali il ricovero risulterebbe eccessivo
o inappropriato, ma sufficientemente complesse da meritare la gestione specialistica in
tempi relativamente brevi (presa in carico del paziente).
4.4. DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto consiste nella elaborazione di un sistema facilitato e semplificato di accesso
dell’utente alle strutture ambulatoriali ospedaliere per problemi che richiedono l’esecuzione
di più prestazioni specialistiche. Si tratta di un modello assistenziale che assicura un
percorso agevole ed efficiente, mutuando dal Day Hospital. la concentrazione in tempi
ristretti delle prestazioni erogabili.
Il progetto Day Service è articolato nell’elaborazione di un vero e proprio “Pacchetto” di
prestazioni ambulatoriali (prestazioni ambulatoriali complesse o PAC), gestite dal Medico
Specialista Ospedaliero, che permette all’utente di essere inquadrato dal punto di vista
clinico-diagnostico in breve tempo, “bypassando” l’allungamento burocratico dei tempi che
spesso si interpone tra la richiesta del medico di Medicina Generale e l’effettuazione di
ogni singola prestazione. Viene ricalcato, in tal modo, un percorso analogo a quello di un
ricovero in Day-Hospital. Il Pacchetto di prestazioni nasce dalla propedeutica definizione di
un protocollo diagnostico-assistenziale di relativa semplicità e standardizzazione. Questo
consente, nello svolgimento del Day Service, una programmazione del numero di accessi
che è limitato (generalmente 2-3 accessi per ogni PAC).
Si tratta, in definitiva, di un modello di attività specialistica ambulatoriale che si rende
particolarmente utile nella gestione di situazioni cliniche per le quali il ricovero risulta
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inappropriato ma tali da richiedere comunque una presa in carico del paziente da parte
dello specialista.
4.5. OPERATIVITÀ
E’ previsto uno specifico gruppo di lavoro composto da personale della Direzione San.
Aziendale e P. O., SIO, Programmazione e Controllo, CUP e da clinici. Tale gruppo esplica
funzioni di coordinazione generale, informazione, supervisione e controllo delle seguenti
fasi operative:
l’utilizzazione del sistema organizzativo e funzionale del Day Hospital al fine di
applicarlo alla gestione di una attività specialistica ambulatoriale. Ciò consente di
concentrare i tempi di attesa, per l’esecuzione delle prestazioni richieste dallo
specialista, secondo quelli tipici dei Day Hospital, seguendo la stessa “corsia
preferenziale”.
la possibilità per l’utente di accedere alle strutture ambulatoriali per eseguire
tutte le prestazioni richieste dallo Specialista senza necessità di impegnativa del
curante e senza dover provvedere personalmente alla fissazione degli
appuntamenti.
la possibilità per l’utente di non doversi recare al CUP per effettuare prenotazioni
e pagamenti di ogni singola prestazione, ma di trovare presso la sede del Day
Service un unico modulo di pagamento del ticket (se dovuto), precedentemente
preparato dal CUP sulla base di una scheda clinico-anagrafica contenente le
prestazioni richieste dallo specialista ospedaliero.
Il progetto consente di:
realizzare una vera semplificazione dell’accesso alle strutture ambulatoriali
riducendo o annullando l’interfaccia tra utente e “sportelli” sia in fase di
prenotazione, sia in fase di tariffazione delle prestazioni. La nuova interfaccia si
crea tra il CUP e la sede del Day Service;
non creare sovraccarico funzionale (personale e risorse impiegati), nei confronti
dell’attività di Day Hospital. I pacchetti ambulatoriali sono in grado di sostituirsi
ad un ricovero in Day Hospital che risulterebbe inappropriato;
selezionare, per ogni singolo PAC, dati relativi alla diagnosi finale del pacchetto
ambulatoriale (compilazione di una scheda registrabile nella banca dati delle
schede di dimissione ospedaliera) e alle relative prestazioni immagazzinate nella
banca dati CUP al momento della tariffazione complessiva.
L’attività di Day-Service è svolta dalle Unità Operative che dispongono di un centro di Day
Hospital e coinvolge tutti i tipi di servizi eroganti prestazioni dell’ Azienda.
4.6. OBIETTiVI E VANTAGGI
- ridurre il tasso di ospedalizzazione ottenibile attraverso la riduzione di tutti i ricoveri
Day Hospital medici “impropri” come numero di accessi o come DRG (cosiddetti
forfetari e i DRG — accordo Medici di Medicina Generale) — obiettivo del D.G.;
- semplificare il più possibile l’accesso alle strutture ambulatoriali, riducendo le prassi
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burocratiche e garantendo al tempo stesso la continuità assistenziale per un
determinato problema clinico;
maggiore relazione/scambio informativo tra lo specialista ospedaliero ed il MMG con
conseguente semplificazione dei percorsi organizzativi;
migliorare la qualità nella pratica clinica (comportamenti assistenziali controllati o
elaborazione di percorsi clinici);
riduzione delle liste d’attesa (obiettivo del D.G.).
4.7. RISULTATI ATTESI
- riduzione dei ricoveri Day Hospital non necessari in numero sovrapponibile a quello
di Day Service aperti nello stesso periodo;
- riduzione del tasso di ospedalizzazione;
- risparmio significativo, in termini economici per l’azienda derivante dalla differenza
di valore economico tra Day-Service e Day-Hospital;
- soddisfazione del cittadino, documentata da questionari somministrati a campioni
d’utenza;
- espansione del progetto grazie alle spinte delle UU.OO. ad implementare nuovi
pacchetti ambulatoriali;
- maggiore diffusione dell’abitudine all’elaborazione di percorsi diagnosticoassistenziali;
- miglioramento dell’interscambio di informazioni tra specialisti ospedalieri e MMG,
anche mediante lo sviluppo della rete informatica.
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5. Bibliografia
1. DPR 20 ottobre 1992: Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per l’attivazione
dei posti di anestesia a ciclo diurno.
2. Decreto Legislativo del 30 dicembre 1992 n0 502, Riordino della disciplina in materia
sanitaria, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 1992.
3. Decreto Legislativo del 7 dicembre 1993 n0 517, Modificazioni al D. Lgs 30 dicembre
1992, n0 502, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre 1993.
4. DPR 14/1/97. Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle
provincie autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali,
tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte
delle strutture pubbliche e private (supplemento ordinario n. 37 G.U. n. 42 del
20/02/97).
5. Decreto Legislativo del 19 giugno 1999 n0 229, Norme per la razionalizzazione del
servizio sanitario nazionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 19992.
Gruppo di Studio per la Sicurezza SIAARTI. Raccomandazioni per la valutazione
anestesiologica preoperatoria. Ed. Mandragola, 5/1994.
6. Fracastoro G.:Il Day Surgery. Aspetti gestionali ed economici. Estratto da Progressi
Clinici: Chirurgia. 1997 Piccin Editore.
7. Gruppo di Studio per la Sicurezza SIAARTI. Raccomandazioni per la sorveglianza
postanestesiologica. Ed. Mandragola, 7/1994.
8. Guzzanti E., Mastrobuono I., Ma strilli F., Mazzeo M.C.: Day surgery: evoluzione dei
concetti e delle iniziative in Italia e proposte per la regolamentazione. Ricerca sui
Servizi Sanitari—Volume i n.4. 1997.
9. Joint Commission on Accreditation of Health care organization. Hospital-sponsored
ambulatory care services. In: Accreditation Manual for Hospitals, 1988: 5 5-65.
10. Gold B. Unanticipated admission in the hospital following ambulatory surgery. JAMA
1989;262:3008.
11. Liva C. L’accreditamento volontario professionale: l’esperienza italiana. In: Di
Stanislao F,
12. Liva C. Accreditamento dei servizi sanitari in Italia. Centro Scientifico Ed, Torino
1998
13. Meridy HW. Criteria for selection of ambulatory surgical patients and guidelines for
anesthesia management: a retrospective study of 1553 cases. Anesth Analg
1982;61 :921.
14. Scrivens E., Accreditamento dei servizi sanitari. Esperienze internazionali a
confronto, Centro Scientifico ED, 1997
15. Zanetti M., Montaguti U., Celin D., L’accreditamento degli ospedali, QA, 1991
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6. DISTRIBUZIONE
Direttore Generale
Direttore Sanitario
Direttore Amministrativo
Tutti i Responsabili UU.OO.
Responsabile Servizio Infermieristico
Tutti i coordinatori UU. OO.
7. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
Direttore
Sanitario
Azienda
Direttore
Medico
Presidio
Direttore
U.O.
Titolare
del caso
Ccordinat
ore
I. P.
Applicazione procedura
X
X
X
X
X
Revisione procedura
X
X
X
X
X
X
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Autorizzazione
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Informazione
Verifica Applicazione
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SITI WEB CONSULTATI
www.ministerosalute.it
www.epicentro.iss.it
www.asplazio.it
www.anmdo.it
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DAY-HOSPITAL, DAY-SURGERY e DAY-SERVICE