Codice 7a
UNA GROTTA PER AMICA
Tanto tempo fa c’era una grotta che si chiamava “La grotta più antica del mondo. Un
giorno un bambino ci entrò dentro, vide le stalattiti e le stalagmiti e allungò la mano
per toccarle. Ma la grotta gli disse: - Non toccare quelle cose! Il bambino si spaventò
e disse: - Chi sta parlando? - Io sono la grotta più antica del mondo, più antica del tuo
tris tris trisnonno! Se toccherai le stalattiti e le stalagmiti io morirò! Il bambino le
chiese se aveva conosciuto l‘Homo sapiens e la grotta gli rispose di sì, gli spiegò
come viveva e gli aprì la sala degli ospiti per mostrargli i bellissimi quadri che
aveva inciso sulle sue pareti. - Come ti chiami? - gli chiese la grotta. - Mi chiamo
Riccardo - rispose il bambino. Così Riccardo rimase per tutta la notte nella grotta.
Verso mezzanotte entrò un branco di lupi affamati. La grotta si svegliò e li spaventò;
prima di andarsene però i lupi la graffiarono tutta. Il giorno seguente Riccardo si
svegliò e le chiese che cosa avesse fatto al viso. La grotta rispose: - Non ti
preoccupare, non ho fatto niente. Riposati ancora un po’. Riccardo poi uscì a
raccogliere frutti per la colazione e, finita la colazione, fece una passeggiata.
Nel bosco trovò uno strano fagotto, piccolo e abbandonato. Tornò di corsa nella
grotta: - Grotta, grotta, ho trovato qualcosa! - Fammi vedere! - disse la grotta. Era
un piccolo drago e la grotta si spaventò. Riccardo la rassicurò: - Non avere
paura: è solo un cucciolo di drago! È come un piccolo dinosauro che sputa
fuoco. Ti farà compagnia e con il suo sbadiglio infuocato illuminerà la notte.
Passarono dodici anni e il bambino ormai era diventato grande: sapeva
difendersi da solo, allontanarsi di qualche chilometro e farsi da mangiare da
solo. Un giorno un branco di turisti maleducati entrò nella grotta. Vide tutte
quelle meravigliose stalattiti e cominciò a toccarle per portarsele via e venderle
come souvenirs. Riccardo era nel bosco, ma per fortuna sentì la grotta urlare e
tornò velocemente sui suoi passi. Vide la grotta in pericolo ed ebbe un’idea:
solleticò il draghetto sotto le ascelle e lui fece un enorme starnuto. I turisti
spaventati se la diedero a gambe levate; però la grotta stava male perché
l’avevano toccata. Riccardo allora cominciò a piangere: bagnò con le sue
lacrime la sua amica grotta e miracolosamente tutte le ferite guarirono. La
grotta si rimise
in forze e Riccardo da allora decise
che l’avrebbe
sempre protetta. Diventò un espertissimo speleologo e una guida famosa.
Venne anche la televisione ad intervistarlo per quella volta che fece un’incredibile
scoperta. Ma questa è un’ altra storia...
A CAVE FOR A FRIEND
(inglese)
A long, long time ago there was a cave called “The oldest cave in the world”. One
day a boy went inside, saw the stalactites and the stalagmites and reached out to
touch them. But the cave said: - Don’t touch them! The boy became frightened and
said: - Who’s speaking? - I’m the oldest cave in the world; I’m older than your great,
great, great grandfather! If you’ll touch the stalactites and the stalagmites I will die!
The boy asked him if he had met Homo sapiens and the cave answered that he had,
he explained how he lived and he opened the visitors’ room to show him the beautiful
drawings carved in his walls. - What’s your name? - the cave asked. - I’m Riccardo the boy answered. So Riccardo stayed in the cave all night long. Around midnight, a
pack of hungry wolves entered the cave. The cave woke up and scared them; but
before leaving, the wolves scratched all over the cave. The day after Riccardo woke
up and asked the cave what had happened to its face. The cave answered: - Don’t
worry, nothing’s happened. Rest a little longer. Then Riccardo went out to pick
berries for breakfast and after he went for a walk. In the woods, he found a strange
bundle, small and abandoned. He ran back to the cave: - Cave, cave, I’ve found
something! - Show me! - said the cave. It was a small dragon and the cave became
frightened. Riccardo said: - Don’t be afraid: it’s just a dragon cub! It’s like a small
dinosaur that breathes fire. It’ll keep you company and with its firery yawn it will
light the night. Twelve years passed and the boy had grown up: he could take care of
himself, walk a few kilometres away from the cave and feed himself. One day a
group of badly behaved tourists entered the cave. They saw all the wonderful
stalactites and started to touch them to take them away to sell as souvenirs. Riccardo
was in the woods, but luckily heard the cave scream and quickly turned back. He saw
the cave in danger and had an idea: he tickled the little dragon’s armpits and it
sneezed. The frightened tourists sprinted away, but the cave was hurt because they
had touched it. Then Riccardo started to cry. His tears washed his friend the cave and
the cuts miraculously healed. The cave regained its strength and Riccardo decided
that he would always protect it. He became a gifted speleologist and a famous guide.
He was even interviewed on television about a time when he made an incredible
discovery. But that’s another story... .
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