la Gazzetta 05/11 new PDF Adobe ati su Registr t azeco.i www.g verla per rice il a -m e via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XVI – / febbraio –€ , – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale LA CRISI NEL MEDITERRANEO Tante divisioni portano alla patria unica % Art c. /B L. / – Filiale di Bari La TV nel pallone dI WALDEMARO MORGESE I recenti sommovimenti nello scacchiere mediterraneo a noi dirimpettaio (in Paesi quali Tunisia, Egitto, Yemen, Giordania ed altri, aggiungendoci anche i meno recenti fatti d’Iran) sembrano confermare la fondatezza della linea di pensiero del “planetarismo ottimistico”, propugnata da grandi visionari o futurologi come Morin, Attali, Touraine, Giddens, Beck, Soros: essi sostengono che l’ondata definitiva del futuro sarà la iperdemocrazia e la storia umana, iniziata con una diaspora (la contrapposizione e “balcanizzazione” in Nazioni) si ricomporrà nella simbiosofia (saggezza di vivere insieme). Ad esempio ciò emerge nella celeberrima riflessione di Edgard Morin: “dobbiamo non più opporre l’universale alle patrie, bensì legare concentricamente le nostre patrie – familiari, regionali, nazionali, europee – e integrarle nell’universo concreto della patria terrestre”. Insomma, la Terra è destinata a diventare la nostra unica patria! Comunque si incanalino le vicende concrete e contingenti (sappiamo che in Iran non è andata proprio bene, ciò però finora), è un fatto di incalcolabile importanza che in Facebook cresca un gruppo intitolato “Siamo tutti Khaled Said” e che in Egitto la liberazione del suo creatore, Wael Ghonim (un manager Google), divenga un punto imprescindibile della piattaforma rivendicativa dei manifestanti. Non è affatto una forzatura accostare ciò alla constatazione che nella Cina Popolare un giurista molto tradotto e studiato è proprio il Cesare Beccaria dell’opera “Dei delitti e delle pene” (cfr. F.Sisci, Divora Buffet e studia Smith la nuova Cina, su Domenica – Il Sole Ore n° del ). L’accostamento, infatti, serve a dimostrare che si sta determinan- do un evento epocale: la diffusione planetaria dei valori di civiltà azionata, facilitata da quella travolgente forza che chiamiamo “globalizzazione” (potremmo anche chiamarla “mondializzazione”). A questo proposito segnalerei al lettore uno studio di Martin Wolf, pubblicato nel : Why Globalization Works. The case for the global market economy, tradotto in lingua italiana presso Il Mulino con il titolo Perché la globalizzazione funziona (e, idealmente, accosterei al volume di Wolf l’autorevole riflessione di Joseph E. Stiglitz, Making Globalization Work, tradotto in italiano presso Einaudi con il titolo La globalizzazione che funziona). Se accettiamo il punto di vista “ottimistico” sulla globalizzazione, dovremmo anche diventare un po’ meno “occidentalocentrici” (ed anche, in casa nostra, un po’ meno retorici in fatto di “pensiero meridiano”): Federico Rampini ci dimostra come “la crescita non è più solo Bric” ma che nella corsa gareggiano ormai anche “le Tigri Africane” (cfr. Affari&Finanza – la Repubblica n° del ), dato che Paesi ex-poveri come Tanzania, Uganda, Etiopia, Mozambico marciano a ritmi di sviluppo ragguardevoli e che “entro il la quota della popolazione africana sotto la soglia della povertà assoluta si sarà ridotta sotto il %, un risultato che la stessa Cina ottenne solo a metà degli anni Novanta”, mentre “tra il e il mezzo miliardo di persone si sono sollevate dalla soglia della povertà assoluta” (questi sono dati del rapporto Brookings Poverty in Numbers: The Changing State of Global Poverty from to , citato da Rampini). Insomma, il punto di vista “occidetalocentrico” (e, nella versione più minuscola, “eu- Chi vince nella sfida agli ascolti, mentre le emittenti offrono sempre nuovi servizi TRAVERSA ALLE PAGG. 12 E 13 Rapporti – Lo studio “Mal’aria” di Legambiente La polemica Una boccata di... smog Solo la Bulgaria peggio Per i vini troppi egoismi L e città italiane sono rimandate per la qualità dell’aria: questo è il responso dell’annuale dossier “Mal’aria” redatto da Legambiente. Il quadro generale resta cronicizzato nonostante le soluzioni emergenziali adottate dalle amministrazioni comunali di Torino e Milano con le giornate di blocco del traffico. In Puglia brilla il settimo posto nazionale di Lecce nell’adozione di aree per la Ztl (Zone a traffico limitato), Foggia e Trani sono sprovviste di centraline per il rilevamento della qualità dell’aria, mentre gli altri capoluoghi non registrano miglioramenti rispetto alle precedenti statistiche. Le possibili soluzioni? Potenziare il trasporto pubblico e educare i cittadini all’uso responsabile del mezzo privato. BUONO A PAG. 7 SEGUE A PAG. 17 I Basilicata Vademecum La tesi on la responsabilità sociale di impresa si sta facendo sempre più strada una nuova cultura: le aziende ora collaborano in maniera proficua con il territorio. I casi di successo del Gruppo Megamark di Trani e della Mangini Spa di Putignano. Morti bianche brutto avvio Energie rinnovabili come orientarsi Cinema un’arte che vive di industria l nemico del vino pugliese e della definitiva consacrazione nel panorama della produzione nazionale è la solita guerra di campanile. Produttori e associazioni spesso perdono tempo ed energia su personalismi, dimenticando di lavorare sulla qualità. La denuncia del presidente nazionale Comitato nazionale vini, Giuseppe Martelli (nella foto). SCHIRONE A PAG. 11 SERVIZIO A PAG. 9 DE SANTIS A PAG. 10 GIGANTE A PAG. 21 MILLARTE A PAG. 8 La responsabilità sociale di impresa La reputazione aiuta le aziende intelligenti C 2 12-18 febbraio 2011 PrimoPiano La festa – Alla riscoperta del territorio Vico del Gargano in Capitanata un patto d’amore La manifestazione per San Valentino coinvolge i 61 sindaci di tutta la provincia di Foggia. Una festa che sancisce il “matrimonio” tra Gargano e Subappennino È innanzitutto una festa di popoli il “matrimonio” fra Gargano e Subappennino che si celebra questo fine settimana a Vico del Gargano. Le due anime della Capitanata si riavvicinano idealmente e saldano un patto d’amore nel giorno di San Valentino, in un luogo simbolo qual è il piccolo centro dell’entroterra garganico che il santo degli innamorati lo ha eletto a suo patrono. Ma oltre il simbolismo c’è dell’altro, molto altro almeno stando alle intenzioni degli ideatori di questa insolita manifestazione che comincia oggi e si conclude appunto lunedì con a Vieste anche per tener conto della disponibilità fornita dagli albergatori. Ma siamo in fase di sperimentazione, ora conta partire il resto lo faremo strada facendo”. I tour operator guardano alla nuova combinazione GarganoSubappennino con curiosità e una punta di scetticismo (leggi articolo a fianco), ma il fatto che aumentino le richieste per soggiorni estivi nei comuni dell’entroterra come Lucera, Alberona, Biccari e Faeto rappresenta un segnale incoraggiante. A dare una mano al disegno che si vuole concretizzare è arrivato il recente ri- Gli eremi di Pulsano nei pressi di Monte Sant’Angelo la partecipazione (annunciata) di tutti i sindaci della provincia di Foggia a certificare l’avvenuto sodalizio. La “polpa” della trovata sta tutta nella riscoperta e valorizzazione di un territorio ampio e articolato, dalle risapute diversità eppure mai finora valorizzato sul piano turistico. Dietro la regia dell’operazione, assessorato regionale al Turismo d’intesa con la Provincia di Foggia, c’è un esperto di marketing territoriale, Massimo Federico Ceschin, lo stesso ideatore della nuova borsa del turismo religioso resa quest’anno in versione itinerante e che ora prova ad allargare il suo giro d’orizzonte allargando il campo d’azione a tutta la Capitanata. “Subappennino e Gargano sono due aree che distano in linea d’aria pochi chilometri, in realtà finora non si sono mai incontrate. Un po’ per difficoltà logistiche (da Vieste a Faeto è un viaggio di quasi quattro ore con le strade attuali: ndr), un po’ per tradizioni e costumi differenti. Noi oggi – dice Ceschin – proviamo rimetterle insieme, lo facciamo nell’anno in cui si celebra il mo anniversario dell’unità nazionale a sottolineare questo processo di unificazione foriero, speriamo, di nuovi traguardi”. Per l’occasione due tour operator – Bosco Rosso Viaggi di San Giovanni Rotondo e Gtours di Foggia – hanno ideato alcuni pacchetti vacanze giusto per il periodo delle “nozze” a mo’ di occasione di lancio, un modo per dire che tra le nuove mete turistiche ci sarà a breve anche questa combinazione mare-entroterra. “La macchina organizzativa è ancora da oliare – riconosce Ceschin – per il momento ci limitiamo a pacchetti solo per il Gargano, da Ischitella fino conoscimento del Fai per gli eremi di Pulsano (Monte Sant’Angelo) il luogo del cuore che per i partecipanti al sondaggio nazionale meriterebbe di essere tutelato e valorizzato. “E noi ne approfitteremo subito per mettere in saccoccia questo importante risultato per la Capitanata. Gli eremi di Pulsano – annuncia l’assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli – faranno parte a pieno titolo dell’offerta di Puglia alla prossima Bit di Milano (la borsa internazionale del turismo al via la prossima settimana: ndr), vi dedicheremo anche una conferenza stampa proprio per sottolineare l’importanza di questi luoghi che rendono l’offerta turistica di Puglia ancor più ricca e variegata”. L’iniziativa, patrocinata da Provincia di Foggia, Regione Puglia e dal Comune di Vico del Gargano, vede coinvolti enti e associazioni che operano in Capitanata per la valorizzazione del turismo foggiani a partire da Promodaunia (la società di marketing territoriale di Provincia e Camera di commercio), ‘comunicARTurismo’, ‘Carpino Folk Festival’, gruppo folk ‘Le Faitare’, condotta ‘Slow Food’ di Foggia e Monti Dauni. “La Provincia di Foggia – commenta la vicepresidente Billa Consiglio – ha inteso promuovere e sostenere questa iniziativa nella convinzione che il sistema territoriale debba sempre più fare sistema nell’obbiettivo di una sua piena e completa valorizzazione. Il cosiddetto matrimonio tra Daunia e Gargano, infatti, sarà l’ideale coronamento di un condiviso sentimento che unisca Monti Dauni e Promontorio”. MASSIMO LEVANTACI Un’immagine suggestiva di Faeto Nasce l’offerta Subappennino La scommessa dei tour operator Q uella dei tour operator è una scommessa. A vendere il pacchetto SubappenninoGargano nessuno ci ha mai pensato, però oggi che si prova a farlo le difficoltà di tipo logistico potrebbero essere insormontabili. Lo dice il decano dei tour operator foggiani, Angelo Guglielmi, che con la sua “Gtours” è impegnato in un’operazione di valorizzazione del Subappennino. “La prossima estate – dice sicuro – sarà caratterizzata da un significativo flusso di turisti nei luoghi dell’entroterra della Daunia, come mai si era visto finora. Stiamo costruendo una serie di pacchetti appetibili, abbiamo la fortuna di poter contare su una discreta ricettività alberghiera che nei mesi di luglio e agosto riduce sen- sibilmente i prezzi, permettendoci così di offrire ai turisti pacchetti non dico a buon mercato, ma sicuramente molto più appetibili e vantaggiosi rispetto ad altre località del circondario”. L’offerta Subappennino nasce alla fiera di Paestum, dove la Capitanata si è presentata in forze. Ed è legata ad alcuni eventi di tipo culturale come il festival lirico in programma a Lucera in agosto nell’anfiteatro romano (di recente restaurato), oppure le visite ai Grifoni nel museo archeologico di Ascoli Satriano che hanno già portato centinaia di visitatori da tutto il mondo. “E altri ne verranno – annuncia Guglielmi – perché il Subappennino aveva bisogno di legare i suoi luoghi ameni e i suoi borghi genu- PrimoPiano I pellegrini da San Pio 12-18 febbraio 2011 3 Il borgo antico di Vico del Gargano Lunedì l’unione tra Daunia e Gargano Alla vigilia... del matrimonio Il tour operator Angelo Guglielmi (il primo da destra) Sul ticket SubappenninoGargano qualche perplessità per le condizioni delle strade Da sinistra Massimo Ceschin, Billa Consiglio (vicepresidente Provincia di Foggia), l’assessore Silvia Godelli Il lago Pescara nei pressi di Biccari ini a qualcosa di concreto e gli eventi culturali costituiscono senza dubbio un’opportunità interessante per i turisti”. Quanto al ticket Subappennino-Gargano, il responsabile di Gtours nutre però qualche perplessità: “Sono le condizioni delle strade a rendere tutto più complicato – spiega – strade che peraltro non sono buone già tra un centro all’altro del Subappennino. Figuriamoci in quale disagio si potrebbe cacciare il turista costretto a percorrere - km di strada dissestata all’interno dei monti Dauni, giungere a Foggia e da lì farsi altri cento chilometri per arrivare a Mattinata o Vieste, gli ultimi km di tornanti e strade a doppio senso di marcia. I turisti chiedono collegamenti veloci e confortevoli, da questo punto di vista il binomio Subappennino-Gargano almeno per il momento non sembra destinato a funzionare”. Sul Gargano però si cominciano a studiare percorsi di destagionalizzazione a partire proprio dalla festa di San Valentino. Gli albergatori provano a giocare d’anticipo? “Diciamo che d’inverno ormai sul Gargano sono diversi gli alberghi aperti, bisogna soltanto creare i presupposti per richiamare i turisti. Il matrimonio Gargano-Subappennino è uno di questi per puntare su pacchetti veloci di tre giorni nel fine settimana. Ma io credo che la settimana più vantaggiosa sia quella di Carnevale dal al marzo prossimi” m.l. L a manifestazione prende ufficialmente il via questo pomeriggio alle ore con la mostra Terra Madre, incontro e mostra mercato dei presidi Slow Food pugliesi, molisani e campani nel Palazzo della Bella e negli angoli più suggestivi del borgo antico e di piazza San Domenico a Vico del Gargano. Alle ore è prevista l’inaugurazione della mostra “Arte, Amore&Cibo”, nell’ambito del quale è stato allestito uno spazio espositivo all’interno di Palazzo della Bella allestito da Aradia Art Managment. Dalle . alle concerto in piazza San Domenico e festa grande con le musiche popolari di “addio al celibato” che andranno avanti per tutta la notte. Domenica febbraio la giornata al mattino sarà ancora caratterizzata dai presidi slow food del mercato di Terra Madre. Per entrare nel vivo della manifestazione bisognerà attendere però il primo pomeriggio quando alle ore lo “sposo”, nella fattispecie il Gargano (padrone di casa), intonerà una serenata tradizionale all’amata sotto la canonica finestra. Nell’occasione lo sposo, come da trazione, verrà accompagnato nella sua serenata da un gruppo di artisti che intoneranno musiche e ballate della tradizione locale con l’ausilio di strumenti caratteristici come la chitarra battente dei Cantori di Carpino, cornamuse e tamburelli. Un prologo giocoso per anticipare invece il momento serio dell’evento garganico: alle ore . è infatti in programma il convegno sulle “produzioni di qualità come strumento di tutela e valorizzazione dei territori” presso l’auditorium di Vico del Gargano, annunciata la partecipazione del presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, e dei sindaci di Capitanata. La serata di domenica si chiude con la cena dei presìdi nei ristoranti tradizionali del borgo antico con menu Slow Food. Lunedì , giorno del matrimonio fra i due territori, spazio al mattino alla commemorazione di San Valentino e alla tradizionale processione. La festa “nuziale” entra nel vivo nel pomeriggio, con una cerimonia in programma dalle ore . alle . Concelebranti del Matrimonio di Daunia e Gargano, Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, Billa Consiglio, presidente di Promodaunia e Silvia Godelli, assessore regionale al Turismo. Il programma completo degli eventi, degli itinerari e dei servizi è anche sul sito www.daunia.fg.it m.l. Imprese 5 12-18 febbraio 2011 Foto NatUlrich_Photoxpress L’analisi – In calo la domanda delle imprese Credito & fiducia 2010 anno nero I FotoKALISTE A_Photoxpress_ l clima di sfiducia persistente, causato senza dubbio da una fase economica che il nostro Paese non riesce a superare, ha avuto ripercussioni anche sulla domanda di credito delle imprese italiane. Che si tratti di imprese individuali o società di persone, la situazione evidenziata da EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti business, non cambia di una virgola. In Italia, infatti, la domanda di credito da parte delle imprese ha fatto segnare, nel corso di tutto il , un - % rispetto all’anno precedente che testimonia il momento di difficoltà vissuto dagli operatori. E se prendessimo in esame solo il primo semestre dell’anno appena concluso la situazione sarebbe perfino più drammatica, per- La scheda – Gruppo nato nell’ Crif da Bologna a tutto il mondo S pecializzato nei sistemi di informazioni creditizie, di business information e di supporto decisionale, CRIF è un gruppo fondato a Bologna nel , che si è affermato a livello internazionale nel corso di un ventennio estendendo il proprio raggio d’azione in tutta Europa, fino a toccare America, Africa e Asia. I barometri CRIF della domanda di crediti alle famiglie e alle imprese sono uno strumento di analisi unico per originalità e tempestività, che si fondano sull’esaustività e profondità del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie informazioni sulla gran parte dei finanziamenti erogati nel mercato retail del nostro Paese. Con cadenza mensile, con dati aggiornati alla fine del mese precedente, le analisi evidenziano l’andamento delle richieste di nuovi prestiti e mutui e, con cadenza semestrale, l’evoluzione della domanda di finanziamenti delle imprese. a.s. ché rispetto al il saldo negativo sarebbe del - %. Per fortuna il dato rilevato a fine anno attenua una situazione catastrofica, tramutandola in allarmante. Ma le difficoltà sono comunque evidenti. Proseguendo nell’analisi dei dati estrapolati dal Barometro CRIF, inoltre, scopriamo che nel c’è stato un graduale spostamento verso le fasce di importi più bassi rispetto al . Una dinamica che potrebbe essere interpretata come un ulteriore segnale di prudenza da parte delle imprese italiane. La metà delle richieste di prestiti prese in considerazione, infatti, aveva un importo inferiore ai mila euro. Una somma spesso necessaria per la sopravvivenza. Richiesta di finanziamento delle imprese italiane Totale anno fino a . da a € . € Totale anno , % , % , % , % da a . € , % , % da a . € , % , % , % , oltre . € % % % Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Foto jeinny_stockphotos ALESSANDRO SCHIRONE L’esperto – Il dg del Credit Bureau Services, Enrico Lodi “Le imprese sono prudenti dopo il boom di 2008 e 2009” S ENRICO LODI Il dettaglio/1 – Le ditte individuali col freno ulla flessione nella domanda di credito delle imprese italiane è intervenuto il direttore generale Credit Bureau Services di CRIF, Enrico Lodi. “Questo segno negativo è riconducibile, probabilmente, ai significativi aumenti che la domanda aveva fatto registrare nel precedente biennio, quando le richieste avevano fatto registrare rispettivamente un + % nel e un + % a fine . In confronto al e al la domanda di credito da parte delle imprese è cresciuta rispettivamente di e punti percentuali”. Lodi poi ha aggiunto: “L’andamento della domanda di credito rappresenta un indicatore importante per tastare il polso alle imprese, valutare il loro livello di fiducia nei confronti del futuro e la propensione a investire. Normalmente, infatti, si parla di credito erogato, dimenticando completamente la dimensione della domanda di finanziamenti operata dalle imprese. Il trend che abbiamo registrato – ha aggiunto – mette in evidenza come le imprese italiane, dopo il picco di richieste che aveva caratterizzato in particolare il primo semestre , l’anno scorso hanno avuto un approccio più razionale e prudente, rivolgendosi agli istituti di credito solo per finanziare nuovi investimenti o l’attività corrente e non per cautelarsi preventivamente da una potenziale contrazione del credito”. Infine, un segnale di speranza sul futuro: “Molti studi recenti, d’altro canto, hanno confermato la grande cautela che ha caratterizzato l’attività delle nostre imprese, in attesa di segnali di ripresa dell’economia che tardano ad arrivare”. a.s. Il dettaglio/2 – Stop a sicurezza e tecnologia Il disagio dei piccoli Investimenti bloccati che si legge nei dati durante l’anno scorso L a domanda di credito analizzata da CRIF rileva in modo puntuale il numero di pratiche di richiesta inoltrate dalle imprese agli istituti di credito, quindi non si tratta solo di semplici sondaggi informativi. Se proviamo a disaggregare la domanda di credito tra imprese individuali e società di capitali, inoltre, vediamo come l’andamento risulti pressoché identico, con un’inversione di tendenza a partire dal secondo trimestre del , quando il segmento delle società ha incominciato a far registrare valori più positivi rispetto a quello delle imprese individuali. E proprio questo dato potrebbe confermare l’ipotesi che siano state le imprese più piccole, come appunto le ditte individuali, a risentire maggiormente della congiuntura economica negativa. D’altro canto è pur vero che la complessiva tenuta del sistema è stata garantita proprio dalle piccole imprese, che nonostante le difficoltà hanno adottato un atteggiamento consapevole e coerente, stringendo la cinghia e posticipando gli investimenti a momenti più favorevoli. a.s. L’ analisi dei risultati ottenuti parla chiaro. La domanda di credito da parte delle imprese è fortemente influenzata dalle aspettative. Non è assolutamente da escludere, infatti, che quando la ripresa degli ordinativi si consoliderà e la crisi economica sarà solo uno spiacevole ricordo, assisteremo ad una progressiva ripresa delle richieste di finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese. Eppure la flessione rilevata nel corso del non deve stupire. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio CRIF Decision Solutions-Nomi- sma sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici, è emerso che solo un’impresa ogni quattro aveva previsto un investimento nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle. Un simile atteggiamento ha penalizzato soprattutto gli impieghi per il rinnovo dei locali, per macchinari e attrezzature, per l’informatizzazione e la sicurezza. Con ogni probabilità, dunque, l’aumento degli investimenti produttivi dovrebbe coincidere con la ripresa dell’economia e la crescente richiesta di merci e materiali. a.s. Rapporti Emissioni di inquinanti in atmosfera per macrosettori in Italia nel PM polveri sottili (t) SETTORE Industria Riscaldamento e produzione di calore Trasporto su strada Altri trasporti Altro Agricoltura e foreste Totale . ( , %) . ( , %) . CO NOx - ossidi SOx - ossidi monossido di di azoto (t) di zolfo (t) carbonio (t) ( , %) . ( , %) . ( , %) . ( , %) . ( , %) . ( , %) . ( , %) ( , %) . ( , %) . . ( , %) . . . . . ( , %) . ( , %) ( , %) . ( , %) ( , %) . . ( , %) . . ( . ( , %) ( , %) . ( , %) . Fonte: ISPRA – Inventario nazionale emissioni in atmosfera . (dati ( . ( , %) . . ( %) %) ( , %) ( , %) . . ( , %) . , %) ( , %) Emissioni di inquinanti dai vari mezzi di trasporto stradale.xls IPA idrocarburi Benzene (t) policiclici aromati (Kg) . ( , %) / . ( . , %) ( , %) . ( %) / . 7 12-18 febbraio 2011 . / . ) – Elaborazione Legambiente MEZZI DI TRASPORTO PM (t) NOx (t) SOx (t) CO (t) IPA (Kg) Benzene (t) Automobili . . . Veicoli leggeri < , t . . . Veicoli pesanti > , t . . . Motocicli cc < cc . . . Motocicli cc > cc . Evaporazione carburanti da motori (benzene) e Pneumatici, freni e manto stradale (PM ) . CO (t) . . . . / / Totale dei trasporti stradali . . . Totale altri trasporti . . . Fonte: ISPRA – Inventario nazionale emissioni in atmosfera Il dossier – Legambiente analizza i dati della campagna “PM . / . . . . . . . . . / / . . . (dati . . . . . . . ) – Elaborazione Legambiente ti tengo d’occhio” L’Italia è sempre malata di Mal’aria In Europa peggio solo la Bulgaria C ittà italiane rimandate, se non proprio bocciate, in tema di qualità dell’aria. Nel , sono stati ben (su , ovvero il % del totale), infatti, i capoluoghi di provincia ad aver superato il limite giornaliero di microgrammi/metro cubo di polveri sottili Pm oltre i giorni consentiti dalla legge (Direttiva Europea sulla qualità dell’aria, / /CE). A rilevarlo è Legambiente, nell’annuale dossier “Mal’aria di città ”, redatto sulla base di dati raccolti quotidianamente nell’ambito della campagna “PM ti tengo d’occhio” con la collaborazione del sito lamiaaria.it e sulla scorta dei bollettini delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente. Rispetto al , c’è da dire, a finire nel “mirino” dell’associazione ambientalista sono state nove centri in meno. Ma il problema resta cronico e drammatico – lo dimostra la procedura d’infrazione aperta dall’UE contro il nostro Paese lo scorso novembre (cfr. box dedicato) – e non si intravedono all’orizzonte spiragli che lascino ipotizzare tentativi di una sua soluzione organica – nonostante le recenti timide contromisure messe in campo, ad esempio, dalle amministrazioni comunali di Milano e Torino (giornate di blocco del traffico: ma domenica febbraio, la seconda consecutiva di stop alla circolazione, nel centro meneghino si sono registrati livelli di smog tre volte superiori a quelli ammessi). D’altra parte il primato del numero di “sforamenti” dei limiti tollerati è appannaggio proprio del capoluogo piemontese ( giorni: l’anno scorso era secondo con giorni, preceduto da Napoli con ), seguito da Frosinone ( ), mentre a livello macro-regionale la Pianura Padana ospita sul proprio territorio ben dei capoluoghi non in linea con i parametri. Ben città, poi, sono oltre i superamenti. Peggio di noi, in Europa, sostiene il dossier citando l’Agenzia Europea per l’Ambiente, ci sarebbe solo la Bulgaria. L’impatto non è solo ambientale ma anche sanitario: la Commissione Europea calcola, infatti, che ogni anno nel nostro continente muoiano prematuramente mila persone a causa dell’inquinamento da Pm (in Italia abitanti ogni mila). Le principali fonti di emissione restano l’industria (specie siderurgica e petrolchimica) e i trasporti (soprattutto quelli su strada: per l’Istat il tasso di motorizzazione in Italia è passato da autovetture ogni mille abitanti nel a nel , con un incremento medio annuo tra i più alti del mondo), così come il riscaldamento domestico. Il Rapporto si occupa poi della “mobilità dolce”, analizzando la situazione dei capoluoghi in relazione alla concentrazione di isole pedonali (presenti in città su monitorate; in media metri quadri ogni abitanti sono riservati ai pedoni), di zone a traffico limitato, all’indice di ciclabilità. Legambiente, insieme ad Aci, propone un maggiore coordinamento tra istituzioni (per l’armonizzazione degli interventi e una maggiore efficacia delle strategie), l’emanazione di una Legge Quadro che detti criteri per la realizzazione dei nuovi insediamenti urbani, l’estensione delle aree residenziali “a Km/h”, il potenziamento del trasporto pubblico locale (con la riconversione ecologica della flotta), di educare il cittadino ad un uso più responsabile del mezzo privato: impressiona che il , % degli spostamenti motorizzati sia effettuato per tragitti inferiori a Km. ANDREA BUONO Il dato – Non sono state adottare le norme UE Lecce modello per l’estensione della Ztl La grave mancanza Puglia: a Trani e Foggia di un Piano Nazionale mancano le centraline Monitoraggio Foggia Legambiente Dati di riepilogo su deroghe richieste da Italia a Ue per PM Durata Percorsi Strade monitorate minuti Zone per cui è stata chiesta deroga Regioni coinvolte Territorio coinvolto (Kmq) * . Popolazione interessata * . , . Zone per cui la deroga è stata accolta Zone per cui serve un piano nazionale * mancano i dati della Regione Liguria Fonte: elaborazione Legambiente su dati Comunicazione C( documentazione fornita dal Ministero dell’Ambiente I l novembre la Commissione Europea ha deferito l’Italia, insieme a Cipro, Portogallo e Spagna, presso la Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di qualità dell’aria. Il provvedimento è arrivato solo all’esito di una serie di richiami e comunicazioni a cui il Governo Italiano non si è adeguato, avendo chiesto svariate deroghe, non sempre supportate da spiegazioni giudicate esaurienti, e non avendo ancora predisposto il più volte annunciato Piano Nazionale, ovvero interventi concreti, ampi e strutturali per migliorare viabilità e qualità dell’aria nelle città. ) e C( ) della Commissione Europea e A poco è valsa l’approvazione, lo scorso agosto, del Decreto legislativo / in recepimento della Direttiva in questione. Un testo che – sostiene Legambiente – si è limitato ad accorpare, senza stravolgerla, la normativa in materia e che, se da un lato ha introdotto nuovi limiti (come quello per il PM , ), dall’altro ha giustificato la mancanza d’interventi di riduzione dell’inquinamento in caso di costi sproporzionati, allargando inoltre le maglie del controllo del potente cancerogeno benzo(a)pirene. a.b. ’ I ’ II ’ III ’ IV ’ ’ V VI ’ “N Via Castiglione - via Manfredi - piazzale Vittorio Veneto (FS) Viale maggio - piazza Cavour - via Lanza piazza U. Girodano Corso Cairoli - piazza Settembre - Corso Garibaldi - via Fuiani - Via Arpi Viale della Repubblica - via Santa Maria della Neve - via G. Matteotti - via Marchese De Rosa viale Giannone - via Conte Appiano - via Aprile Centro Storico e Duomo (ZONA PEDONALE) Viale Ofanto Monitoraggio totale Foggia ella nostra Regione, la qualità dell’aria non migliora – ha dichiarato Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – anche se nessun capoluogo di provincia supera i limiti di legge (solo per un soffio Bari, con “sforamenti”, in calo rispetto ai fatti registrare nel , ndr). Trani e Foggia sono gli unici capoluoghi ancora privi di centraline. Per questo, in occasione di Mal’aria , abbiamo fatto rilevare dai nostri tecnici i livelli di PM e PM , lungo le strade di Foggia (vedi grafico sopra, ndr). Anche se i valori non sono stati calcolati nell’arco di ore, come prevede la nor- gennaio PM Valore medio -μg/m , PM , Valore medio -μg/m , , , , , , , , , , (limite medio giornaliero: ) , , , (limite medio annuo: ) mativa, ma sono relativi solo a tre ore di controllo, ci preoccupano i livelli di polveri sottili riscontrati e il fatto che Foggia non abbia una rete di monitoraggio fissa”. Da segnalare, poi, una buona notizia – Lecce figura al settimo posto tra i capoluoghi con la maggiore estensione di Zone a Traffico Limitato – e una criticità – la presenza a Taranto di benzo(a)pirene in concentrazioni (medie!) doppie rispetto alla soglia obiettivo (il cui raggiungimento è stato rimandato al dal D.Lgs / , non a caso definito “Decreto salva Ilva”). a.b. 8 12-18 febbraio 2011 Agroalimentare Verso una schiarita il caso sull’utilizzo del nome e del vitigno Nero di Troia “I nemici del vino sono i... campanili” “A nche in Puglia, come in altre regioni italiane, oltre alle liti bisogna potare anche i campanili”. Insomma, i problemi di casa nostra non potranno essere risolti a livello ministeriale a Roma e, con la sua consueta franchezza, lo dice chiaro e tondo a “La Gazzetta dell’Economia” Giuseppe Martelli, che è il presidente del Comitato Nazionale Vini ed al contempo il presidente nazionale di Assoenologi. La querelle, che pare si stia dirimendo ma esiste, sull’utilizzo del nome e del vitigno Nero di Troia ha fatto un passo in avanti a livello regionale con l’ok del disciplinare di produzione per la DOC Tavoliere. Ma non finisce qui, ora il carteggio passerà al vaglio del Ministero ed è per questo che abbiamo intervistato il presidente Martelli. In Puglia sono in arrivo tre nuove DOC e in cantiere ci sono altrettante DOCG. Ma quanto tutto ciò aiuta davvero a vendere? “Nonostante ciò che qualcuno pensa, metterà una G - che significa Denominazione di Origine Controllata e Garantita - nell’immediato non porta dei vantaggi alla produzione, ma serve ai produttori per avere una nuova consapevolezza, non solo formale, che può portare ad una ricaduta positiva e sfociare in maggiore aggressività commerciale, e a far preferire quel vino nel firmamento di cui l’Italia è ricca. Ma mettere una G senza un obiettivo, e senza un progetto da realizzare, a mio modesto parere non è produttivo”. Nero di Troia, la Puglia si interroga sul futuro di questo vitigno millenario, a Roma farete chiarezza? “So che nella zona interessata ci sono numerose tensioni e contrapposizioni. In qualità di presidente del Comitato nazionale Vini posso solo dare una risposta notarile. Le ragioni e le motivazioni di questa DOCG devono trovarla i produttori. Io non posso risolvere o far risolvere, a livello ministeriale, i problemi che gli stessi Per Giuseppe Martelli, presidente del Comitato Nazionale Vini, i produttori devono essere consapevoli che non basta un marchio, ma tutti devono concorrere per togliere di mezzo i personalismi GIUSEPPE MARTELLI Verso l’approvazione ministeriale Ok del Comitato vitivinicolo regionale “Terra d’Otranto” La Doc salentina Nuovo “sigillo” per il Negramaro C N on la DOC “Terra d’Otranto” siamo nel cuore del Salento laddove si mira ora a valorizzare quella peculiarità dei vitigni della tradizione al fianco di quelli internazionali che, col nostro sole, prosperano. L’approvazione del Comitato vitivinicolo regionale è arrivata il gennaio , ora si andrà avanti a livello ministeriale. Ma vediamo meglio di che si tratta. La nuova DOC è riservata ai vini ottenuti da uve ben precise. Per il bianco è richiesto almeno il % di Chardonnay. Per il rosso e il rosato il % di Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Malvasia Nera di Lecce, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Basilicata. C’è poi, per la DOC “Terra d’Otranto”, la previsione di un ventaglio di specificazione di vitigno (che dovrà essere presente al %) che sono lo Chardonnay, la Malvasia (Bianca, del Chianti, di Candia, Bianca Lunga, di Candia aromatica), il Fiano, la Verdeca, l’Aleatico, la Malvasia Nera e il Primitivo. Previsti anche gli spumanti e i rosati frizzanti, La DOC riguarderà le Province di Brindisi, Lecce e Taranto. a.m. produttori non hanno voluto o saputo risolvere. Ciò vale in generale per tutti coloro che vogliono passare da DOC a DOG, e quindi non solo per la Puglia e il Nero di Troia”. Come si fa a vendere di più nel mercato globale? “I produttori devono essere con- sapevoli che non basta la G, ma tutti devono concorrere per togliere di mezzo personalismi e campanilismi. Oggi il vino è diventato una griffe, un prodotto voluttuario e non è più una bevanda che per forza deve essere sulle tavole degli italiani. All’estero si sceglie fra centinaia di prodotti, e credo che sia utile legare il vino al terri- egroamaro, nobile vitigno presente in oltre la metà delle DOC pugliesi già esistenti, rientrerà ora in una nuova DOC denominata “Negroamaro di Terra d’Otranto”, anch’essa approvata insieme dal Comitato Vitivinicolo Regionale il gennaio , e ora al vaglio di Roma. Le tipologie previste sono limitate a rosso, rosato e rosso riserva. Nello specifico è previsto l’utilizzo di uve da vigneti aziendali di vitigno Negroamaro per almeno il %. Per il rosato c’è anche la tipologia spumante, vivace e frizzante. Da notare che fanno parte dell’albo vigneti del vino DOC “Negroamaro di Terra D’Otranto” quelli già iscritti per le DOC Alezio, Brindisi, Colline Joniche, Copertino, Galatina, Leverano, Lizzano, Martina, Matino, Nardò, Ostuni, Primitivo di Manduria, Salice Salentino, Squinzano. La nuova DOC comprenderebbe l’intero territorio delle Province di Brindisi , Lecce e Taranto Il condizionale è d’obbligo perché tutto ora si giocherà sul tavolo romano del Comitato Nazionale Vini, notoriamente molto serie e severo, ed al quale di certo non sfuggiranno eventuali discrasie a.m. o sovrapposizioni a DOC già approvate. torio e alla storia, e i vini pugliesi ne hanno da vendere”. Beviamo sempre meno vino, troveremo sbocchi per le nostre produzioni? Il fenomeno riguarda l’Italia e gli altri Paesi tradizionalmente produttori. Oggi il consumo medio annuale procapite è di litri contro i degli anni ’ . Nei Paesi emergenti e in quelli consumatori, malgrado la crisi, i consumi stanno crescendo. La Puglia ha le carte in regola per trovare opinion leaders ed estimatori altrove e tutto ciò, compresa la G, deve essere catapultato rispetto a mercati che non siano sotto casa”. ANTONELLA MILLARTE C’è anche un vessillo della “rivoluzione” pugliese del vino 150 anni dell’Unità d’Italia Negramaro star al Vinitaly MARTELLI‐VEGAS‐PREVARIN I l Negroamaro è uno dei vessilli della “rivoluzione” pugliese del vino e sarà fra i protagonisti delle celebrazioni dei anni dell’Unità d’Italia al Vinitaly di Verona, che è la più importante kermesse internazionale del vino che si terrà dal all’ aprile. Sono quaranta i vitigni autoctoni prescelti per realizzare un vino rosso e uno bianco che siano la summa delle regioni del Belpaese, e che rappresenteranno ufficialmente la ricorrenza della fondazione dello Stato italiano anche all’e- stero. Le prime bottiglie dei anni saranno presentate al Vinitaly e saranno donate alle massime autorità internazionali. “Uno strumento di promozione per sottolineare nel mondo le peculiarità della vitivinicoltura italiana, presente in ognuna delle regioni e per questo ricca di differenze – evidenzia Vinitaly - ma capace di dare vita un sistema produttivo espressione dell’eccellenza italiana nel mondo”. Ma come sono state scelte le eccellenze italiane? Lo ha fatto Assoenologi che per la creazione del blend di vitigni a bacca rossa e dei a bacca bianca, che corrispondono ad uno per ogni Regione, li ha selezionati in base alla rappresentatività espressa dagli assessorati regionali all’Agricoltura. Gli altri vitigni a bacca rossa selezionati dalla commissione di enologi presieduta da Giancarlo Prevarin sono: Petit rouge, Barbera, Croatina, Rossese di Dolceacqua, Raboso, Teroldego, Refosco dal peduncolo rosso, Sangiovese, Cesanese di Affile, Sagrantino, Lacrima, Montepulciano, Tintilia, Negroamaro, Aglianico, Aglianico del Vulture, Gaglioppo, Nero d’Avola e Carignano ottenuti in annate comprese tra il e il , anche affinati in legno. Per il vino bianco Prié blanc, Cortese, Trebbiano di Lugana, Garganega, Weissburgunder, Friulano, Pignoletto, Vernaccia di San Gimignano, Grechetto, Malvasia, Verdicchio, Trebbiano, Falanghina, Fiano, Greco, Greco bianco, Grillo e Vermentino della vendemmia non passati in legno. Uniche anche le bottiglie disegnate dal designer Aldo Cibic sotto la direzione creativa di Riccardo Facci, fondatore dell’agenzia creativa Facci & Pollini. Dopo un paio di mesi di affinamento in bottiglia, il vino dei anni sarà consegnato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sarà un’occasione da non perdere, dunque, per la Puglia delle eccellenze che sta affilando le armi in vista del Vinitaly. Dopo un decennio di vuoto, in Puglia, nell’ultimo triennio sono arrivate una nuova DOC (la ventiseiesima, “Colline Ioniche Tarantine”) e la prima DOCG (“Primitivo di Manduria Dolce Naturale”) per il Tacco d’Italia che ne era incredibilmente priva. Ma non finisce qui come anticipa a “La Gazzetta dell’Economia” Leonardo Palumbo che è il presidente di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria. “La Basilicata ha già ottenuto la sua prima DOCG “Aglianico del Vulture” e non ce se sono altre in vista. Mentre, in Puglia, le altre DOCG all’esame del comitato nazionale dei vini sono la DOCG Bombino Nero Castel del Monte, la DOCG Rosso Riserva Castel del Montela DOCG Nero di Troia”. E il serrato confronto fra produttori della DOC Castel del Monte e chi ha proposto una nuova DOC per il Nero di Troia? “La nuova DOC si chiama “Tavoliere”, e ora passerà al vaglio del Ministero – spiega Palumbo - . Comprende le tipologie Nero di Troia e rosso (per entrambe anche nella versione Riserva), e rosato. Ma resterà tutto invariato per la DOC Castel del Monte”. Le uve per la DOC “Tavoliere” – in attesa di approvazione - devono provenire da tutto il territorio dei Comuni della provincia di Foggia e della sua provincia, e dai Comuni della provincia della BAT Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Barletta. a.m. Lavoro Il caso – Infortuni e incidenti: due casi in meno di 12-18 febbraio 2011 9 ore. Invertito il trend? Crisi, paga la sicurezza è allarme in Basilicata N el gli infortuni sul lavoro in Basilicata avevano segnalato un trend in miglioramento. Da un totale di infortuni denunciati nel si era passati infatti a nell’anno successivo. Una riduzione del , % secondo quanto riportato dal Rapporto annuale stilato dall’Inail. Il nuovo anno, però, sembra aver riportato la situazione inidetro nel tempo. Due i morti, infatti, nel giro di poco più di ore nei primi giorni del , hanno riaperto la piaga delle vittime sul lavoro e soprattutto delle sacche di mancanza di sicurezza che ancora esistono. Il primo, Francesco Paolo Morcinelli, anni, operaio dello stabilimento Valdadige è rimasto schiacciato da un cancello all’interno della fabbrica nella notte fra il e il gennaio scorsi. Solo due giorni dopo, il gennaio muore travolto da una macchina risanatrice Carmelo Costanzo, anni, operaio calabrese di una ditta appaltatrice delle ferrovie al lavoro sui binari della linea Sibari-Taranto, a Policoro. Morcinelli e Costanzo con il loro tragico destino stridono con i dati relativi al totale degli infortuni mortali nel Materano che nel erano scesi a due, contro i dell’anno precedente. Scrivono nella nota di commento, i responsabili dell’Inail che il fenomeno della mancata denuncia di infortuni è legato alla forte crisi economica e alla ridotta richiesta di mano d’opera. Insomma, se l’andamento continua ad essere questo, a vincere nel sarà il lavoro nero, in barba alla sicurezza degli operai. a.c. Foto Pix by Marti_Photoxpress La CGIL – Taratufolo: la prevenzione diventi regola La CISL – Amatulli: le imprese devono investire Lavoro nero e silenzio Edilizia e agricoltura nemici da sconfiggere I settori più a rischio I l lavoro nero non è il solo nemico da combattere. Lo è anche il silenzio di chi non denuncia condizioni al limite della sicurezza, lo sono i sindacati che devono fare qualcosa di più. L’appello arriva da Manuela Taratufolo, segretario generale della Cgil di Matera che commenta le due morti bianche che hanno aperto il delle quali parliamo nell’articolo qui sopra. Francesco Paolo Morcinelli, schiacciato da un cancello della Valdadige di Matera il gennaio e Carmelo Costanzo, ucciso da una macchina risanatrice sui binari di Policoro il gennaio. «In un quadro come il nostro è un macigno che si inserisce in un contesto nel quale Matera è classificata al quarto posto per il numero di morti bianche nel . Una vera beffa perché il lavoro da noi è poco ed è anche poco sicuro». Il rapporto fra sindacato a lavoratori, purtroppo, passa attraverso spunti di riflessione. «Non vogliamo proclami o proposte complicate – aggiunge la Taratufolo – dobbiamo tutti prendere atto che quel lavoratore della Valdadige è morto da solo, senza che nessuno gli abbia teso la mano durante il tragico episodio di cui è stato vittima. Il sindacato fa ogni giorno la sua parte affinché la sicurezza non sia vissuta dalle aziende come un costo su cui risparmiare, per fare in modo che la cultura della prevenzione sia una regola consolidata. Matera inizia il con la maglia nera per numero di morti bianche e con una vittima che avrebbe potuto essere evitata. In un’area in cui la disoccupazione è cronica, avere poco lavoro e anche insicuro non rende onore a nessuno di noi, soggetti attivi della società civile». L’allarme è comunque alto e, come chiarisce la Taratufolo, «Occorre iniziare a far digerire a tutte le aziende, dalla più grande alla più piccola, che il lavoro deve essere sicuro e che non si può morire in cambio di un salario». L’emergenza, dunque, in Basilicata e nel Materano non si è aperta il gennaio ma rappresenta un elemento con il quale fare i conti e che si inserisce in un contesto ormai devitalizzato, in cui la presenza imprenditoriale è la merce rara da mantenere in vita. Il crollo dell’industria del mobile imbottito, la ridotta presenza delle imprese artigiane, vittime sacrificali di una crisi economica che a Matera non ha ancora superato la fase critica. Sono questi i fattori critici ai quali i sindacati devono far riferimento cercando di superare il gap culturale del territorio. “In un territorio dove regna sovrana una quotidiana rassegnazione alla penuria di lavoro e l’incapacità di costruire proposte operative per risollevare la nostra economia – conclude Manuela Taratufolo – viene stroncata la speranza di giovani e meno giovani di poter restare a lavorare nella a.c. propria terra”. M Foto Mariusz Niedzwiedzki_Photoxpress Foto peterpan_Photoxpress La UIL – Coppola: è inutile fare la solita retorica Le norme da rispettare nell’interesse di tutti Foto .shock_Photoxpress I l vero problema è la cultura che, a tutti i livelli, rappresenta il freno contro il quale combattere per evitare vittime sul lavoro. Franco Coppola, segretario generale della Uil di Matera, parla del gennaio tragico che si è abbattuto su Matera e la sua provincia con due vittime a distanza di pochi giorni. “Ognuno deve fare la sua parte. Imprenditori, sindacati, lavoratori devono impegnarsi per evitare che la sicurezza sia un tema fondamentale. Siamo in una posizione non proprio ottimale, nella graduatoria italiana, che ci colloca al quarto o quinto posto anche in considerazione di un numero di lavoratori limitato. Gli ultimi episodi confermano che bisogna chiedere garanzie a gradi per il rispetto delle norme, ma credo che la capacità di trasmettere il messaggio fondamentale debba essere messa al primo posto”. La riflessione di Coppola ha il sapore di un’analisi che guarda al territorio come al luogo in cui intervenire per evitare di occuparsi degli incidenti a fatto già avvenuto. “Abbiamo affrontato questo aspetto con i nostri rappresentanti e sottolineato l’importanza di un meccanismo nell’ambito del quale sviluppare strumenti che garantiscano lavoratori, industriali e sindacati. L’approccio al problema deve essere serio, vero, con un’attenzione profonda anche alla formazione a tutti i livelli. Possiamo fare retorica centomila volte, ma questo non ci aiuterà a superare i problemi. Dai controlli alle verifiche, alla razionalizzazione e omogeneizzazione delle strutture. Gli elementi sono tanti, ma ognuno deve consapevolmente fare la propria parte”. Non è un mea culpa, quello che fa Franco Coppola, piuttosto un appello al senso di responsabilità che non trascura nessuno e che non può fare i conti con i cadaveri stesi sotto un cancello o sui binari. a.c. atera e la sua provincia sono le vittime di un contesto difficile nel quale il lavoro nero è la vera sfida da superare. Ne è convinto Giuseppe Amatulli, segretario generale della Cisl di Matera. Le morti bianche sono il risultato di un approccio sbagliato al mondo del lavoro. “La sicurezza ha dei costi e, come tale, le imprese devono investire per rendere i posti di lavoro sempre più sicuri. Ogni lavoratore che esce di casa, deve tornare sano e salvo alla fine della giornata. Noi, però, facciamo i conti con un fenomeno in crescita dove i settori più colpiti sono l’agricoltura e l’edilizia. Quest’ultimo in particolare – prosegue Amatulli – è un settore in cui i subappalti la fanno da padroni. Con la riduzione delle gare d’appalto, si recupera nel sistema della sicurezza. In agricoltura, poi, c’è un precariato diffuso, non c’è stabilità occupazionale e si diffonde sempre più il lavoro nero”. Non esiste una ricetta ideale ma, prosegue Amatulli “I lavoratori devono intervenire sulle imprese per far in modo che vengano garantite le norme di sicurezza sul posto di lavoro. Nelle fasi di confronto contrattuale deve essere questo il tema forte. Finora il vero limite è stato rappresentato dal lavoro nero, sommerso, precario all’interno dei quali gli incidenti non sono rari. Il nostro territorio, d’altronde, è caratterizzato dalla presenza di piccole imprese. In un sistema complessivo di competitività, l’unico modo per compensare è intervenire sui costi della sicurezza soprattutto in territorio in cui le grandi imprese sono quelle più esposte ai controlli e alle verifiche”. I dati sono minimi, ma significativi. “Nel – aggiunge Amatulli – ci sono stati infortuni sul lavoro in agricoltura e uno in edilizia, ma questo non ci esime dalla guardia alta che deve essere confermata anche perché gli elementi di rischio ci sono tutti proprio per i meccanismi occupazionali che si muovono in un sottobosco in cui valgono il precariato e il lavoro nero. Per quanto ci riguarda il monitoraggio, l’attenzione restano elementi significativi così come ci impegniamo sul tema delle malattie professionali, come accade ad esempio, in agricoltura per il lungo contatto con trattamenti a base di prodotti chimici. La sicurezza deve essere intesa a gradi. Il contatto con gli organi competenti è costante e non si limita solo alle occasioni nelle quali siamo chiamati a commentare nuove vittime o rischi professionali. Il territorio materano – conclude Amatulli – merita attenzione anche per la lunga tradizione occupazionale che registra esempi che hanno fatto la storia dell’imprenditoria italiana”. a.c. 10 12-18 febbraio 2011 Energia Foto zorro_fotolia Foto Dwight Smith_fotolia L’iniziativa – Testo per aiutare gli investitori e rendere più semplice l’accesso agli incentivi Fotovoltaico facile: ecco il vademecum È stato realizzato un vademecum di accompagnamento per gli investitori nell’energia fotovoltaica. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), infatti, ha pubblicato la Guida al Terzo Conto Energia che illustra nel dettaglio come richiedere gli incentivi per gli impianti fotovoltaici secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale del agosto . Il documento è uno strumento di consultazione completo sul quadro normativo di riferimento e sull’iter da compiere per accedere alle tariffe incentivanti e ai relativi premi. La Guida illustra alcuni fra i principali aspetti collegati agli impianti fotovoltaici, come connessione degli impianti alla rete; misurazione dell’energia prodotta; valorizzazione dell’energia prodotti dagli impianti; erogazione degli incentivi. Conto energia Sussidi in calo Dal sabato in edicola a1€ Nelle appendici al documento, inoltre, sono riportate dettagliatamente le regole tecniche da seguire per soddisfare i requisiti necessari al riconoscimento degli incentivi, oltre alle informazioni di base sugli aspetti tecnici ed economici che contraddistinguono la conversione solare fotovoltaica. Contestualmente alla Guida il GSE pubblica, agli esiti delle consultazioni e delle verifiche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, sia le regole tecniche, che contengono le modalità di attuazione delle disposizioni stabilite dal D.M. agosto e dalla delibera ARG/elt / , sia la Guida alle applicazioni innovative per l’integrazione architettonica del fotovoltaico. Circa quest’ultima, il GSE dichiara di non aver preventivamente qualificato alcuna soluzione disponibi- I le sul mercato, tanto meno, prevede di farlo. Ogni realizzazione sarà valutata al momento della richiesta di accesso agli incentivi. La novità giunge in una fase di grande sviluppo delle energie rinnovabili in Puglia. La regione, infatti, ha raggiunto un primato in varie forme energetiche, fra le quali il fotovoltaico. Proviene dalla Puglia più del % dell’energia fotovoltaica nazionale. Così la regione conferma il proprio primato assoluto nella produzione di energia solare. Secondo la rilevazione del GSE, infatti, la Puglia il settembre del ha raggiunto il , megaWatt di potenza elettrica installata, staccando la Lombardia (seconda dopo la Puglia) di , Mw. Sono mila gli impianti installati nel , mila quelli avviati fino ad og- l nuovo conto energia prevede una riduzione degli incentivi per effetto del progresso tecnologico e della maggiore efficienza dei pannelli solari. I sussidi ventennali, infatti, subiranno nel prossimo triennio un taglio intorno al %: scenderanno tra il e il % ogni quadrimestre nel e del % l’anno nel e nel , in attesa della ulteriore revisione che scatterà dal . La differenziazione dell’importo varia a secon- gi con un trend che raggiunge i mila fino a fine anno. Il fotovoltaico, insomma, non è più una promessa ma una realtà che la Puglia sta vivendo e sviluppando in concomitanza con il rispetto delle norme e dell’ambiente senza snaturare le caratteristiche paesaggistiche locali. Si tratta di un risultato importante per il raggiungimento degli obiettivi del Pear (il Piano energetico ambientale regionale) che tuttavia deve far riflettere per gli effetti sull’ambiente. La Puglia è la prima regione in Italia per eolico e fotovoltaico, ma è anche tra le regioni che spicca nelle presenze turistiche per l’innegabile bellezza dei suoi paesaggi, che occorre salvaguardare. La Puglia, inoltre, è la prima regione italiana ad aver avuto uno svilup- da della tipologia degli impianti, che sono classificati in ordinari, su edifici, integrati con caratteristiche innovative e a concentrazione. È confermato, in linea di massima, il principio che premia i piccoli impianti con incentivi proporzionalmente maggiori, come quelli domestici. Il Ministero dello Sviluppo economico giustifica la riduzione delle tariffe di una percentuale consistente con il calo del prezzo dei moduli po delle green economy in altissimi termini, sia di Mw installati sia sulla incentivazione alla pratica ambientalista. Occorre lavorare sulla semplicità e velocizzazione delle pratiche per favorire gli operatori del settore ma senza dimenticare i vincoli che la legge impone per non deturpare il paesaggio e trovare il giusto equilibrio tra i due interessi. Per questo la Regione Puglia sta lavorando ad una legge innovativa sul rilascio della Dia (dichiarazione di inizio attività) e della Via (valutazione di impatto ambientale) con la consapevolezza di sottostare a controlli rigidi già previsti nelle norme regionali sui paesaggi vincolati e di pregio agricolo. PIERLUIGI DE SANTIS fotovoltaici (che rappresenta il % dei costi di un impianto) pari, nel febbraio al % in meno rispetto al costo degli stessi nel febbraio . I produttori di componenti, in particolare di moduli fotovoltaici, hanno registrato un trend crescente nel terzo trimestre del dei prezzi all’ingrosso di circa l’ % in più rispetto allo stesso periodo del . p.d.s. “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” George Orwell www.gazeco.it Iniziative Una nuova frontiera per far crescere l’identità aziendale e rendere anche più efficaci le attività di comunicazione Attività di RSI: settore AMBIENTE % Attività volte a favorire il risparmio energetico % % Attività volte a favorire l’utilizzo di energie rinnovabili Adesione a programmi volti alla compensazione delle emissioni Adesione a sistemi/certificazioni per la corretta gestione ambientale EMAS/ISO . Realizzazione a cura di aree verdi % % % Dichiarazioni ambientali di prodotto % Altro 12-18 febbraio 2011 11 Il consumatore italiano a parità di prezzo non ha dubbi e compra i prodotti di aziende impegnate nel sociale Tendenza – Comincia a farsi strada una nuova cultura di impresa che collabora con il territorio Responsabilità sociale di impresa la reputazione fa bene alla marca L’ azienda che adotta un comportamento socialmente responsabile, tenendo d’occhio le aspettative economiche, l’impatto socio-ambientale, massimizzando gli utili con l’obiettivo di conquistare un vantaggio competitivo nel lungo periodo, incarna i valori peculiari di un’impresa socialmente responsabile. Collocare un buon prodotto sul mercato è senza dubbio una condizione essenziale affinché cresca la credibilità dell’azienda stessa, ma non è l’unico modo per riconoscere il reale valore di un’impresa. Qualità che può essere percepita all’esterno in relazione alle condizioni di fornitura, ai servizi di assistenza e di personalizzazione. Oggi gli attori presenti sul mercato percepiscono il valore di un’azienda spulciando all’interno della filiera, senza fermarsi all’aspetto esteriore del prodotto finito. E quando un’impresa si impegna per comunicare all’esterno il proprio impegno a livello sociale e ambientale mediante, ad esempio, business sostenibili e prodotti ecocompatibili, ci troviamo di fronte ad una situazione nuova. L’azienda che investe sul benessere delle risorse umane, promuove l’educazione civica, alimentare e ambientale nelle nuove generazioni, badando in particolare a collocare sul mercato prodotti con un ridotto impatto ambientale, godrà senza dubbio di una buona reputazione. Un credito che consente di stipulare relazioni durature con altri attori, capaci di prevenire o gestire nel miglior modo possibile eventuali crisi aziendali L’indagine centromarca Il consumatore italiano non ha dubbi e acquista, a parità di prezzo e qualità, prodotti di aziende impegnate nel sociale. A dimostrare una tendenza sempre più diffusa nel nostro Paese è stata una recen- Responsabilità Sociale di Impresa: attività a favore dell’AMBIENTE Tipologia di attività di RSI Numero attività Valore % Attività volte a favorire il risparmio energetico , % Attività volte a favorire l’utilizzo di energie rinnovabili , % Adesione a programmi volti alla compensazione delle emissioni , % Adesione a sistemi/certificazioni per la corretta gestione ambientale EMAS/ISO . , % Realizzazione e cura di aree verdi , % Dichiarazioni ambientali di prodotto , % Altro , % te indagine condotta su scala nazionale da Centromarca, l’Associazione Italiana dell’Industria di Marca, secondo cui inoltre la buona reputazione di un marchio condiziona più del % delle scelte d’acquisto. Ma non è tutto. Spulciando fra i temi di carattere sociale che coinvolgono in prima persona i nostri concittadini, infatti, è emerso che l’ % risulta seriamente interessato alla protezione dell’ambiente e il % alla comprensione e al rispetto delle altre culture. L’audit del Forum RSI Volendo analizzare il fenomeno su scala regionale, invece, è possibile consultare una recente valutazione eseguita nel da SEC Mediterranea, agenzia pugliese di relazioni pubbliche e istituzionali, per il Forum RSI di Confindustria Bari e BAT che ha coinvolto oltre cinquanta aziende associate. Dalla Case History analizzata è risultato che le azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) costituiscono un valore aggiunto in grado di accrescere in particolare la competitività dell’impresa per gran parte del campione preso in considerazione. Addentrandoci nel cuore dell’indagine, inoltre, scopriamo come il % delle imprese-campione si sia già attivato con azioni concrete, a fronte di un % che intende svilupparne di nuove entro la fine dell’anno in corso pur non avendo ancora stabilito come farlo. In entrambe le province prese in esame è emerso che gli imprenditori locali sviluppano attività finalizzate al risparmio energetico nel % dei casi, a fronte di un buon % (destinato ancora a crescere) impegnato nell’utilizzo di energie rinnovabili e nel promuovere programmi volti alla compensazione ambientale. Totale ALESSANDRO SCHIRONE Il cav. Pomarico: “Alimentiamo il cambiamento” Anche un nuovo marchio nella strategia Fondazione Megamark Mangini di Putignano una mano alla pediatria rispetto per l’ambiente U L eader nel Sud Italia per quanto riguarda la distribuzione moderna, il Gruppo Megamark di Trani catalizza oltre punti vendita tra Puglia, Campania, Molise, Basilicata, Calabria e Lazio. La recente acquisizione in Puglia di esercizi targati Carrefour ha portato il numero totale dei dipendenti a sfiorare quota mila. Nel il Gruppo ha costituito la Fondazione Megamark, una onlus nata con lo scopo di promuovere e sviluppare iniziative di natura sociale, culturale e ambientale. Sono numerosi i progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa (R- GIOVANNI POMARICO SI) sviluppati dalla fondazione negli ultimi anni. Come la raccolta fondi organizzata a gennaio presso il Teatro Petruzzelli di Bari con lo spettacolo Grand Soirée Roland Petit, il cui incasso (circa mila euro) sarà interamente devoluto al Policlinico di Bari per la realizzazione di due nuove aree nel reparto di oncoematologia pediatrica. “L’attenzione ai bisogni dei territori in cui si opera – ha spiegato il Cav. Giovanni Pomarico, presidente del Gruppo Megamark – rappresenta il nostro impegno per alimentare il a.s. cambiamento che vorremmo vedere”. n impegno, nel campo della responsabilità sociale, che non ha risparmiato alcuna area di interesse. Quella della Mangini Spa di Putignano, impresa leader in Italia nel settore della partizioni mobili interne (www. mangini.it), è una storia che nobilita il territorio pugliese. Dalla salvaguardia dell’ambiente alla formazione dei dipendenti, dal sostegno alla comunità locale alle adozioni a distanza, certamente non mancano iniziative che confermano la centralità della responsabilità sociale nelle strategie aziendali fino alla realizzazione del Bilancio di Sostenibilità . Nell’anno della rendicontazione, l’azienda ha dimostrato una crescente sensibilità verso la tutela ambientale utilizzando, ad esempio, una maggior quantità di rivestimento truciolare rispetto all’acciaio, diminuendo le emissioni indirette di gas serra generate dal settore produttivo e aumentando il numero dei dipendenti. Inoltre Mangini ha creato, nel , un nuovo marchio (Mangini think greener) che sintetizza la filosofia imprenditoriale orientata allo svia.s. luppo sostenibile. Bilancio di Sostenibilità / Sustainability Report 2009 www.mangini.it 12 12-18 febbraio 2011 Consumi La ricerca – I dati sull’ascolto medio delle squadre di A I minuti in TV per EMITTENTI NAZION Scudetto audience? Lo vince la Juventus J uventus e Inter sono le squadre che raccolgono più audience durante le dirette delle partite di campionato, il Milan è invece il “campione d’inverno” dei servizi “freddi” in tv, avendo sommato oltre . minuti di presenza durante tutto il girone d’andata. Seconda è la Juventus, poi, davanti all’Inter, le romane (Roma terza, Lazio quarta, entrambe quindi in zona Champions). Sono solo alcuni dei dati riferiti al girone di andata della serie A – da fine agosto a gennaio, quindi – che emergono da una ricerca di Vidierre, laboratorio leader in Europa nel monitoraggio e nell’analisi sui media, che da una parte ha tracciato l’audience media raccolta dalle squadre di serie A durante gli incontri live sommando il pubblico di Sky con quello di Mediaset Premium, dall’altra ha stilato la classifica d’inverno della serie A in base alle apparizioni in tv delle singole squadre o semplicemente a quanto si è parlato di loro all’interno dei vari programmi. Questa seconda statistica è stata costruita da Vidierre mettendo a confronto i dati estrapolati dalla programmazione dei principali canali in chiaro (Reti Il ranking delle squadre fornito per media partita per il girone di andata del campionato italiano di serie A stag. / : SQUADRA AUDIENCE MEDIA PARTITA JUVENTUS . . INTER . . . MILAN . NAPOLI . . ROMA . . LAZIO . FIORENTINA . PALERMO . GENOA . SAMPDORIA . BARI . PARMA . CAGLIARI . CATANIA . BOLOGNA . UDINESE . BRESCIA . CESENA . LECCE . CHIEVO . I dati – Crescita TV: + % L Squadra MILAN JUVENTUS ROMA LAZIO INTER NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA GENOA UDINESE PALERMO CESENA CAGLIARI BOLOGNA PARMA CATANIA BARI CHIEVO BRESCIA LECCE EMITTENTE CANALE TRASMISSIONE C`È POSTA PER TE CHIAMBRETTI NIGHT SOLO PER... POMERIGGIO CINQUE-I PARTE PRIMA PAGINA TG -PARZIALE STRISCIA LA NOTIZIA STRISCIA LA NOTIZIA-CONTINUA TG -GIORNO TG -MATTINA-MATTINA TG -NOTTE-CONTINUA TG -NOTTE-MATTINA TG -NOTTE-NOTTE TG -SERA GUIDA AL CAMPIONATO LE IENE SHOW STUDIO APERTO TG . -GIORNO STUDIO SPORT STUDIO SPORT XXL TGCOM-NOTTE - CINEMA UNO SPORT:CALCIO-PARZIALE TG LA MORNING NEWSMATTINA TG LA MORNING NEWS-NOTTE TG LA SPORT TG LA -GIORNO TG LA -MATTINA TG LA -NOTTE TG LA -NOTTE - CINEMA (flc) TG LA -SERA ALL SPORT NEWS CALCIO ° CALCIOMERCATO DIRETTA PREMIUM HI - LITES SERIE A L`ASSENTE SPECIALE LA MOVIOLA È UGUALE PER TUTTI LA TRIBÙ DEL CALCIO FABIO TRAVERSA Novità – L’idea di Sky L Nr. Rai, reti Mediaset e La ) e di Rai Sport , Sky Calcio, Sky Sport e Premium Calcio. Il Milan ha totalizzato . minuti totali di apparizioni in tv: come dire ore o giorni e mezzo. Oltre . minuti più della Juventus, che a sua volta supera di minuti la Roma e di oltre . la Lazio. Da notare che in una classifica in cui l’audience delle gare non entra (il monitoraggio riguarda i notiziari e le rubriche sportive, le trasmissioni generaliste e i tg, ma non le dirette degli incontri), le differenze non sono poi così marcate. Il rapporto di minutaggio televisivo tra la prima e l’ultima della classe (il Lecce) è di , : . Rispetto alla reale classifica del campionato, c’è da segnalare come Napoli, Palermo e Chievo appaiano trascurate dalle telecamere ( °, ° e ° piazza per loro), mentre Fiorentina e Bari guadagnano nel confronto più di qualche posizione. Curioso, infine, constatare come le squadre di serie A hanno avuto (nel solo girone d’andata) una copertura televisiva complessiva di oltre . ore (più di al giorno), che equivalgono a giorni. Questa sì che è una vera “abbuffata” di pallone. Lega soddisfatta Le telecamere per la serie B negli spogliatoi a conclusione del girone di andata della prima stagione di serie Bwin è stata l’occasione per tracciare un primo bilancio relativo al riscontro televisivo che il campionato cadetto sta ottenendo. “È con grande soddisfazione – si legge in una nota – che la Lega Nazionale Professionisti serie B comunica che il dato degli ascolti televisivi satellitari della serie Bwin, dunque relativi alla piattaforma Sky (pay tv e pay per view), ha fatto registrare un progresso del + % rispetto al girone di andata della passata stagione”. L’anticipo del venerdì viene proposto su Sky Sport HD, con pre e post partita e telecamere negli spogliatoi, visibile a tutti gli abbonati ai pacchetti Sport e Calcio di Sky, mentre le gare del sabato pomeriggio e il posticipo del lunedì sono trasmessi in modalità pay per view sui canali Calcio, oltre al servizio “Diretta Gol”, per vedere tutti i match giocati in contemporanea. Inoltre, su Sky, andranno in onda anche eventuali play off e play out che decreteranno promozioni e retrocessioni. La rilevazione effettuata da Vidierre, invece, non tiene conto dei risultati di Dahlia, la tv che ha acquistato i diritti sul digitale terrestre ma ora è vicina allo spegnimento del segnale. Atalanta-Torino, la partitissima del torneo, posticipo dell’ottava giornata ( ottobre), è stata la gara più vista degli ultimi anni con quasi . televisori sintonizzati sull’Azzurri d’Italia di Bergamo. Molto seguite anche Siena e Livorno, a caccia di un’immediata promozione. Il dato delle presenze medie degli stadi registra, sempre nel girone di andata, un’assoluta conferma dei valori delle passate stagioni sportive. “A dimostrazione – conclude la nota – della possibilità di operare con trend positivi sia sul fronte degli ascolti televisivi che su quello, fondamentale, delle presenze negli stadi. La LNP serie B vuole condividere questa soddisfazione con Infront, advisor della stessa per la commercializzazione dei diritti audiovisivi, e Sky che attraverso la qualità del prodotto e l’alta professionalità dei contenuti giornalistici risulta essere un partner fondamentale per la valorizzazione del campionato cadetto”. f.t. PERIODO / / giornate giocate su a stagione calcistica si ricorderà anche per una novità televisiva introdotta in esclusiva da Sky. Solo le telecamere della tv satellitare possono accedere agli spogliatoi delle squadre poco prima dell’avvio delle partite e offrire interviste a caldo ai protagonisti nell’intervallo tra i primi e i secondi tempi, direttamente sul campo di gioco. Le indicazioni degli allenatori, i piccoli e grandi riti pre partita, le tensioni a pochi minuti dal fischio d’inizio vengono raccolte soltanto dalle telecamere di Sky per vivere sempre più da vicino le emozioni dei protagonisti. Un esperimento, provato in passato da Italia per il (poco fortunato) reality show Campioni-il sogno, che ha catturato positivamente l’attenzione degli appassionati di calcio più esigenti e che ha destato interesse e curiosità in primis negli “addetti ai lavori”. “Un’innovazione – ha commentato il capitano della Juventus, Alex Del Piero – volta a rendere ancora più spettacolare il nostro sport. È altrettanto vero che in America lo sport è analizzato e considerato sia dai giocatori ma soprattutto dai media in maniera molto diversa, però, ben vengano queste novità”. Anche l’ex allenatore della Roma, Luciano Spalletti, ora alla guida dello Zenit San Pietroburgo, dalla Russia ha promosso la novità esclusiva di Sky: “Sono convinto che avvicini molto il nostro pubblico a sapere quello che succede dentro gli spogliatoi. Va usato in maniera corretta e noi addetti ai lavori dobbiamo riuscire a mandare dei messaggi corretti ai bambini che guardano da casa”. Si è espresso anche l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli: “Ne succedono di tutti i colori: c’è chi ascolta musica, come me, c’è chi ha talmente tanta tensione che magari preferisce farsi da parte, e quindi succedono diverse cose. Se la finzione prevale sulla realtà? Penso che recitare, in quel momento, non sia facile, perché c’è la tensione della partita, l’emozione, il fatto del risultato e quindi non penso ci sia finzione. Credo sia una cosa bella e positiva da far vedere ai tifosi a casa”. f.t. Trasmissioni CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE CANALE ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA ITALIA LA LA LA LA LA LA LA LA LA PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO PREMIUM CALCIO MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE PREMIUM CALCIO PREM PRESS PREMIUM CALCIO LEAGU PREMIUM CALCIO SERIE PREMIUM CALCIO SERIE PREMIUM CALCIO SERIE PREMIUM CALCIO SERIE PREMIUM CALCIO STUDI RAI TG -CO RAI TG -GI RAI TG -M RAI TG -NO RAI TG -PO RAI TG -SE RAI TGSPO UNO M RAI PARZIA RAI LA DO RAI NOVA NOVA RAI SPECIA RAI PRES.N RAI PRES.R RAI QUELL RAI QUELL RAI RAI SP RAI RAI SP RAI RAI SP RAI RAI SP RAI TERZO RAI TG -GI RAI TG -M RAI TG -M RAI TG -NO RAI TG -SE RAI TGSPO RAI BLOB RAI BUON RAI GT RA RAI IL CAF RAI NOVA RAI RAI NE Consumi Dal ciascuna squadra NALI – NO PARTITE – / / del Girone di Andata Durata Servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . EMITTENTI RAI RAI RAI CANALE ITALIA RETE LA RAI SPORT SKY CALCIO SKY SPORT PREMIUM CALCIO RAI RAI RAI RAI RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RAI SPORT RETE RETE RETE SKY CALCIO SKY CALCIO SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SKY SPORT SPORT ITALIA SPORT ITALIA SPORT ITALIA SPORT ITALIA SPORT ITALIA SPORT ITALIA SPORT ITALIA TG -GIORNO TG -MATTINA TG -NOTTE TG -SERA ° MINUTO APRI RAISPORT BUONGIORNO PIU` PRIMO STADIO SABATO SPRINT SPECIALE POSTICIPO SERIE A TERZO STADIO TG SPORT PIU` CONTRO CAMPO PRES.CONTRO CAMPO TG (notiziario)-MATTINA GOAL PARADE PRE E POST PARTITA CHAMPIONS LEAGUE GOAL DEEJAY HIGHLIGHTS SERIE A REMIX SERIE A THE MOVIE SKY CALCIO SHOW SKY IN CAMPO SKY SPECIALE SKY SPORT SPECIALE CALCIO MERCATO GOAL DEEJAY HIGHLIGHTS SERIE A REMIX SERIE A THE MOVIE SKY SPORT SPECIALE CALCIO MERCATO NEWS PRIMA ORA S.I. CHE DOMENICA S.I. NEWS S.I. NOTTI MAGICHE S.I. SOLO CALCIO S.I. SOLO CALCIO-SERIE B SPECIALE CALCIOMERCATO 13 – Il video-futuro delle competizioni europee Il calcio dell’Uefa su Sky e Mediaset F ino al prossimo anno resterà tutto immutato (la partita del mercoledì in chiaro su una Rete Rai e tutte le gare trasmesse su Mediaset Premium e Sky) ma dal cambierà l’offerta televisiva della Champions League. Sky Italia si è aggiudicata i diritti televisivi per le stagioni , e . In base a questo accordo, Sky ha acquisito i diritti televisivi delle partite in diretta di due pacchetti esclusivi della Champions League (ma potrà trasmettere solo in differita una partita con un’italiana in campo del mercoledì) e i diritti televisivi non esclusivi degli highlights. Non è mancato il commento di Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, che ha dichiarato: “Sono molto lieto per la prosecuzione dei nostri rapporti con la Uefa, un partner importante che organizza grandi competizioni calcistiche”. Mediaset non è rimasta a guardare: nel triennio il miglior incontro del mercoledì sarà trasmesso solo sulla televisione free. Si tratta di una novità senza precedenti e Mediaset si è aggiudicata il diritto di prima scelta del mer- i monitorate IUM FOOTBALL CLUB SING UEFA CHAMPIONS UE A LIVE A LIVE ANTICIPO A LIVE POSTICIPO A NEWS O CHAMPIONS LEAGUE ONTINUA ORNO ATTINA OTTE OMERIGGIO ERA ORT MATTINA ESTATE (trs)ALE OMENICA SPORTIVA NTESIMO MINUTO NTESIMO MINUTO ALE NOVANTESIMO MINUTO RAI SPORT-STADIO SPRINT LI CHE ASPETTANO... LI CHE IL CALCIO... PORT-DRIBBLING PORT-DRIBBLING-PARZIALE PORT-SABATO SPRINT PORT-STADIO SPRINT O STADIO SPECIALE IORNO MATTINA MATTINA-MATTINA OTTE ERA ORT DI TUTTO DI PIU` GIORNO ITALIA (rtg) AGAZZI FFÈ DI RAI NEWS NTESIMO MINUTO SERIE B EWS -PARZIALE 12-18 febbraio 2011 Napoli-Inter coledì che consentirà ai tifosi di vedere in esclusiva e gratuitamente una delle due partite settimanali disputate con certezza da squadre italiane. Partita che, contrariamente a oggi, non sarà trasmessa in diretta da nessuna pay tv. Mediaset inoltre assicurerà gratuitamente ai telespettatori le semifinali giocate dalle squadre italiane e la finalissima. Le reti free di Mediaset trasmetteranno anche gli highlights con tutti i gol e le sintesi delle partite sia del martedì sia del mercoledì. Per il triennio Me- diaset si è aggiudicata anche i diritti esclusivi per tutte le piattaforme tv dell’intera Europa League, torneo che acquista ancor più valore sportivo a causa della riduzione a due delle squadre italiane che disputeranno sicuramente la Champions League. Questo significa che saranno iscritte ai vari turni di Europa League club di prima grandezza: la vincitrice della Coppa Italia e, dopo i play off, la quarta e la quinta classificate in Campionato. In più, giocheranno in Europa League anche le eventuali squadre italiane elimina- L’intervista – Antonio Rota, ad di Vidierre “L’approfondimento su ben sedici canali” Tim Cup il record su Rai 1 F “A inora la gara in chiaro che ha realizzato più ascolti nella stagione calcistica è NapoliInter di Coppa Italia, trasmessa su Rai mercoledì gennaio in prima serata e vinta dai nerazzurri dopo i calci di rigore ( dopo i tempi supplementari). In media davanti al video ben milioni mila telespettatori e uno share del , %. In particolare, il primo tempo è stato visto da milioni mila telespettatori con il , % di share, il secondo da milioni mila pari al , %. L’ascolto è ancora salito per i tempi supplementari che hanno totalizzato milioni mila con il , % mentre i rigori hanno toccato gli milioni mila pari al , % di share. Bene anche JuventusRoma ( - ) in onda la sera successiva sempre sulla Rete ammiraglia Rai: . . spettatori (share del , %). f.t. te dalla Champions. Tutte le partite saranno trasmesse da Mediaset Premium e una per turno sarà trasmessa anche gratuitamente dalle reti generaliste Mediaset. Mediaset, infine, si è aggiudicata in esclusiva assoluta la Supercoppa Europea (sfida tra chi ha vinto la Champions League e l’Europa League). Commentando l’assegnazione dei diritti Guy-Laurent Epstein, direttore marketing di Uefa Events SA, ha dichiarato: “La Uefa è entusiasta di continuare la collaborazione con Mediaset. L’emittente ha dimostrato grande impegno verso la Uefa Europa League, posizionandola come evento di alto livello nel settore. Il rinnovo contribuirà a consolidarne ulteriormente il prestigio in Italia. Inoltre, la copertura della Uefa Champions League su due importanti canali in chiaro come Canale e Italia assicurerà un grande accesso alla competizione”. La Uefa intende anche ringraziare la Rai, che attualmente detiene quest’ultimo pacchetto di diritti, per il contributo in Champions League dalla stagione - . f.t. ll’interno della nostra sala server – spiega Antonio Rota, amministratore delegato di Vidierre (laboratorio leader in Europa nel monitoraggio e nell’analisi sui media) – abbiamo tutto il registrato delle diverse emittenti italiane da noi monitorate. Si può immaginare un H di un bouquet di Reti che varia dai ai . Nell’ambito dello sport sono i canali specifici. Una volta ottenute tutte le registrazioni, grazie a un software automatico, facciamo un riconoscimento-marchi con loghi e testi e ci rendiamo conto di cosa è andato in onda, secondo per secondo, nel palinsesto specifico di una determinata emittente. Collegando questi risultati ai dati Auditel ricaviamo una classifica delle squadre che hanno ottenuto più audience e visibilità dal punto di vista del live ma anche degli approfondimenti, delle rubriche specifiche e dei servizi all’interno di tg, canali di approfondimento, contenitori calcistici. Del resto ogni sponsor compra uno spazio e vuole sapere quanto gli è tornato a livello economico da quell’investimento”. Quali ricerche fa Vidierre? non è primo nella graduatoria live, che vede in testa Juventus e Inter”. ANTONIO ROTA “Ci occupiamo di ricerche nell’ambito audiovisivo, sull’emittenza italiana, su cosa si dice e sui temi oggetto di discussione nell’opinione pubblica, in particolar modo in tv. Quanto al calcio stabiliamo un ranking delle squadre italiane tenendo conto dei dati Auditel (da cui ci riforniamo dal ) e associandoli agli eventi trasmessi”. E quali sono i risultati? “Il Milan è ‘campione d’inverno’ per quanto se ne parla (oltre che nell’effettiva classifica di serie A, ndr): ha avuto una grande visibilità dal punto di vista mediatico anche se Il fatto che ormai ci sia calcio a ogni ora tra partite (compresa la novità della gara alle . della domenica) e trasmissioni ad hoc sta riducendo o aumentando il pubblico davanti alla tv? “L’aumento dell’offerta (sia di canali sia di ore in cui vengono ‘spacchettati’ i vari match di serie A) ha determinato una crescita dell’audience rispetto allo scorso anno. E sono sempre più coloro che preferiscono vedere la partita in tv piuttosto che allo stadio. Il cosiddetto ‘calcio-spezzatino’, spesso criticato, non ha assolutamente ridotto i dati Auditel anche se presto pubblicheremo una nuova ricerca per vedere quanto ‘la cena’ (i posticipi, ndr) batta ‘il pranzo’ (le partite nella nuova fascia oraria, ndr). Non bisogna, infine, dimenticare che la gara domenicale delle . è stata creata anche per favorire la diffusione del campionato italiano all’estero, in particolare in Cina dove a quell’ora è prima serata e sono tantissimi i fans di Milan, Inter e Juventus”. f.t. 14 12-18 febbraio 2011 Marketing Il fenomeno – Maggiore attenzione delle imprese Marketing verde avanza l’eco-web E cologia, riduzione dei consumi energetici, impatto ambientale, raccolta differenziata: tutte parole entrate a gran voce a far parte del nostro quotidiano. Rispetto agli anni passati, molte aziende stanno utilizzando internet per diffondere questo messaggio e i siti non vengono più visti come una semplice vetrina, ma come un’utile arma per affascinare gli internauti, sempre più sensibili agli argomenti verdi. Il web . lascia spazio all’eco-web, per dirla con il termine coniato in rete dagli esperti attenti a combattere il global warming. Grazie a strumenti come social network e blog, internet è diventato il maggior strumento di informazione per l’ambiente. Alcuni siti si adoperano per la diffusione della “green economy”, come Zero Impact Web un sito che fornisce consigli per ridurre e compensare le emis- L’idea per ridurre gli sprechi sioni di anidride carbonica derivanti dall´utilizzo di internet. Infatti, non tutti sanno che premendo il tasto del mouse per aprire una nuova pagina web o per inoltrare un’e-mail, produciamo qualche microgrammo di CO . Questo perché la maggior parte dei server che ospitano siti, portali, blog, funzionano con energia elettrica “sporca”, cioè proveniente da fonti fossili. Secondo una ricerca condotta dalla Harvard University di Boston, ogni ricerca in internet genera mg di CO , dovuti agli elevati consumi di elettricità. Si stima inoltre che l’Information Technology sia responsabile del % delle emissioni di CO europee, con circa milioni di centri elaborazione dati e miliardi di kWh consumati all’anno. ALICE MILIA Gaatle – Il consumo dei monitor varia a seconda dei colori ll file del WWF Il motore di ricerca “nero” non si stampa per il risparmio energetico L A a più grande organizzazione mondiale per la salvaguardia della natura, il WWF, ha dato il via ad una serie di progetti web per risparmiare carta e salvare gli alberi: programmi, download e persino font. Ora è nato anche un file ecologico. Come? Il file WWF risolve la questione alla radice in quanto è praticamente impossibile stamparlo. Si tratta di un particolare formato elettronico molto simile a quello del pdf con una piccola ma fondamentale differenza: l’opzione di stampa è totalmente bloccata. L’obiettivo dell’iniziativa è contribuire a creare una nuova consapevolezza sull’utilizzo di carta e fornire uno strumento concreto per cambiare le proprie abitudini riducendo il proprio impatto sull’ambiente. In particolare, l’iniziativa è rivolta agli uffici di tutto il mondo che causano ogni anno elevate quantità di rifiuti cartacei, ma il software può essere usato da chiunque e può convertire diversi tipi di documenti. Nell’epoca dei tablet, e-book ed e-journal, è più che idoneo. a.m Il progetto “Eart Engine” per l’ambiente ridurre l’impatto ambientale ci pensa la rete. Il ruolo divulgativo ed educativo della rete si fa avanti, in questo caso, per parlare di global warming adoperandosi concretamente per la salvaguardia dell’ambiente. In quest’ottica si inserisce Gaatle, un progetto green di cui ancora molti non ne conoscono l’esistenza. Si tratta di un motore di ricerca a risparmio energetico, prodotto dalla piattaforma web LifeGate che ha come scopo la diffusione di coscienza ecologica e la promozione di uno stile di vita etico, eco-sostenibile ed equo-solidale, in collaborazione con Google Inc. Questo motore di ricerca non è uguale ai suoi infiniti fratelli in black style (come ad esempio Nerooogle), ma ha qualcosa in più e di ancora poco utilizzato: la sua diversità è data dallo sfondo nero. Questo viene utilizzato in modo da far risparmiare energia rispetto alla visualizzazione su schermo di colore bianco. L’idea del colore nero è nata da una ricerca condotta dall’Università di Berkeley e commissionata dall’Ente di Protezione Ambientale statunitense Environmental Protection Agency, sul consumo di energia degli apparecchi da ufficio. Dai dati emerge che il consumo d’energia dei monitor dei computer varia anche a seconda dei colori, della luminosità, del contrasto impostato e, soprattutto, della quantità di luce generata. a.m Emissioni di CO ridotte di mila tonnellate L’occhio di Google Il data center Yahoo sulla deforestazione diventa... ecologico R accogliere i dati sull’ambiente e monitorarli. Renderli pubblici e alla portata di tutti. A chi poteva venire l’idea se non alla Grande G? Il colosso dell’informatica ha lanciato una piattaforma per monitorare le foreste dell’intero pianeta: un nuovo strumento per salvaguardare l’ambiente, si chiama Google Eart Engine. La nuova piattaforma del gigante di Mountain View, presentata alla conferenza Onu di Cancun sul clima, metterà a disposizione (online) della comunità scientifica internazionale anni di dati e immagini satellitari e gli strumenti per analizzarli. In un momento in cui tutti sono attenti alle tematiche ambientali, Google sceglie di intervenire con un progetto di forza guidato da una comunità scientifica. Secondo i programmatori, inoltre, sarà possibile mappare in maniera oggettiva l’avanzamento di deserti, deforestazione, di risorse idriche e altro. Le mappe sono frutto dell’analisi di mila riprese effettuate dai satelliti Landsat della Nasa, nelle missioni spaziali tra il e il . a.m L a sensibilità nei confronti dell’ambiente ed il risparmio energetico sono diventate le parole d’ordine soprattutto per le grandi compagnie, che ne guadagnano in termini di risparmio economico e di immagine. Chi ha sposato questa filosofia è Yahoo che continua ad innovarsi nella costruzione dei suoi data center, puntando su una struttura diversa da quelle comuni per ottenere una serie di vantaggi a livello di risparmio energetico. Yahoo Computing Coop, questo il nome del progetto di riqualificazione di un vecchio impianto di produzione di imballaggi realizzato per la prima volta Europa (precisamente a Avenches, in Svizzera). Grazie ad una progettazione unica nel suo genere, il nuovo data center prometterà di diventare uno dei più ecologici al mondo riducendo le emissioni di oltre . tonnellate di CO e sarà il % più efficiente nel raffreddamento rispetto ai più recenti data center e il % più efficiente rispetto a quelli tradizionali. Il data center supporterà e potenzierà i servizi e i prodotti Yahoo tra cui Yahoo Homepage, Yahoo Lifestyle, Yahoo Sports, Yahoo News e Yahoo Finance. a.m Interventi Parte il 12-18 febbraio 2011 15 dicembre la nuova procedura obbligatoria in molti settori di rilievo sociale Basta coi litigi: meglio conciliare L a conciliazione si prepara alla data di avvio del prossimo marzo per proporsi ai cittadini obbligatoriamente in settori di estremo rilievo sociale, quali il condominio, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, le locazioni, i comodati, gli affitti di azienda, la responsabilità medica, la diffamazione, i contratti assicurativi, bancari, finanziari nonché la responsabilità civile derivante dalla circolazione stradale, come metodo alternativo di risoluzione delle controversie. L’emanazione del decreto del Ministro della Giustizia / chiude una fase importante dell’attuazione del nuovo strumento che, nelle intenzioni del legislatore europeo e italiano, offre la possibilità di dirimere un conflitto senza adire la Magistratura e di ridurre i tempi di attesa nella giustizia civile. La situazione in questo settore è veramente difficile in quanto, secondo gli ultimi dati del Ministero, in Italia per avere una sentenza occorrono mediamente dieci anni, i giudizi in corso sono circa . . , ogni anno vengono iscritte circa . cause nuove e i magistrati in organico sono . , di cui solo una parte svolge effettivamente attività d’udienza. Gli italiani, che si caratterizzano ormai da anni per la loro predisposizione alla litigiosità, sono chiamati oggi a placare i propri animi e, con l’aiuto di un terzo, estraneo e imparziale, possono comporre bonariamente una lite. Il terzo in questione è il conciliatore, un soggetto che per diventare tale, deve essere in possesso di un diploma di laurea almeno triennale e deve aver compiuto un percorso formativo per conciliatore di ore presso enti autorizzati. È un professionista imparziale, neutrale e indipendente, che deve saper conquistare le fiducia delle parti e tenere aperta la negoziazione, deve saper ascoltare con rispetto e pazienza, armonizzando gli interessi e, nel frattempo, cercare di individuare il BATNA, ossia la migliore soluzione della controversia per ciascuna delle parti. Chi vanta un diritto certo, dovrà forse rinunciare a “qualcosa”, ma potrà evitarsi lo shock delle aule di giustizia, i tempi biblici, i dissapori con il proprio difensore per i rinvii delle cause a tre anni e, da non sottovalutare, la possibilità di “parlare” face to face con il proprio avversario, magari dirgliene quattro, ma poi, alla fine, stringergli la mano. Non è una favola, è una concreta possibilità che, se non ostacolata da qualcuno, potrebbe effettivamente cambiare le cose…in meglio. I sistemi di ADR, acronimo di Alternative Dispute Resolution, Foto MVit_Photoxpress pur essendo considerati una novità nel nostro Paese, sono da tempo utilizzati negli altri sistemi giuridici mondiali. Un primo esempio di conciliazione lo si rinviene già nell’antica Cina, dove la stessa era considerata strumento primario di risoluzione delle controversie; tale propensione del sistema cinese è sfociato poi nell’istituzione dei cosiddetti comitati popolari di conciliazione ( ). Non da meno risulta il Giappone, dove da sempre lo strumento conciliativo è utilizzato in ambito familiare, ambientale e di lavoro. Il grande sviluppo della conciliazione si è avuto negli USA, a partire dagli anni ’ , in risposta al fenomeno della cosiddetta litigation explosion. Le corti federali videro più che raddoppiato il numero delle cause civili iscritte, con evidenti problemi per gli organi giurisdizionali di riuscire a gestire i contenziosi in tempi brevi e a costi contenuti. Esiste sempre, in ogni civiltà giuridica, un rapporto diretto tra quantità di norme giuridiche e quantità di controversie; orbene, tra gli anni ’ e gli anni ’ , gli USA sono intervenuti legiferando in ordine a materie che fino ad allora erano state lasciate alla volontà contrattuale delle parti. È così che prende vita un sistema di “giustizia sociale informale” fondato sull’intervento di un soggetto che non ha potere decisionale, ma che aiuta le parti a trovare una soluzione alla propria controversia. Una continua crescita di casi risolti tramite queste procedure ha portato, nel , alla modifica del Titolo ° della Carta dei Diritti (riguardante la risoluzione dei conflitti), con la previsione della prevalenza degli strumenti A.D.R. su qualsiasi procedura contenziosa. In molti casi, infatti, prima di potersi rivolgere al giudice ordinario le A.D.R. sono un passaggio preventivo obbligato. Ad oggi, l’affermazione dei sistemi conciliativi delle liti ha portato negli USA ad un deflazionamento del contenzioso di circa il %. In ambito europeo, la Commissione, circa anni fa, nel suo Libro Verde sui modi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale diversi dall’arbitrato ( ), rilevava che lo sviluppo di queste forme di composizione delle controversie non deve essere percepito come un modo per rimediare alle difficoltà di funzionamento del sistema giudiziario, ma come un’altra forma di pacificazione sociale più consensuale, e, in molti casi, più appropriata del ricorso al giudice o ad un arbitro. La soluzione ideale per due soggetti in conflitto, non è sempre costituita da un provvedimento di un ma- Fine tuning gistrato: il sistema giudiziario, a prescindere dalla sua efficienza e anche da quanto sia rapido e affidabile, potrebbe non offrire alle parti la soluzione più adatta e, comunque, non essere adeguato ad ogni forma di disputa. Come si sa, il processo è diretto a provare i fatti e ad applicare il principio astratto previsto dalla legge: l’esame della verità si riduce ai “fatti provati” in corso di causa. Non spetta ai giudici appurare che la sentenza appaghi gli interessi-motivazioni delle parti. Le ADR rappresentano, nell’intento comunitario, una risposta diversa alla domanda di giustizia dei cittadini e richiedono un cambiamento culturale profondo rispetto al concetto stesso di giurisdizione. Tutto ciò per dire che i metodi extragiudiziali non vanno concepiti né come un sistema sempliciotto di alleggerire il carico giudiziario, né come giustizia minore. Al di là di ogni ideale, l’Italia però è chiamata a risolvere il “problema giustizia”. Il comitato del Consiglio dei Ministri d’Europa ha fermamente invitato le autorità italiane a risolvere il problema della lungaggine dei processi, sottolineando che i ritardi della giustizia costituiscono un serio pericolo per il rispetto della supremazia della legge. MARIA CATALDO conciliatrice A.N.P.A.R. a cura di Fabio Poli Come i numeri (e le strategie di marketing) smentiscono molti luoghi comuni nel mondo dello sport Basket e cricket? Più forti del calcio Q uanto influisce la prospettiva nella quale ci poniamo nelle valutazioni in termini di marketing? Ovvero: quanti errori facciamo o possiamo fare solo perché crediamo che il nostro “modo di vedere” corrisponda al modo di vedere globale? La domanda nasce, come spesso accade, da un caso concreto. Una risposta sorprendente ad una domanda che può sembrare a i più assolutamente scontata: qual è lo sport più “ricco” al mondo? Meglio: qual è il campionato sportivo nazionale nel quale i giocatori vengono pagati di più dalle rispettive società? Provate a porre la domanda ad utenti italiani o, più in generale, europei e otterrete sempre la medesima risposta: il calcio. Provate a porre la domanda in Africa, Russia, Arabia, Sud America, Messico e, persino, al Polo Nord e otterrete anche qui la stessa risposta: calcio. Le variabili nella risposta potranno vertere su quale campionato “paghi” di più i suoi calciatori: la Serie A italiana, la Liga spagnola, la English League, il campionato russo o quello qatarino. Due terzi del mondo vi risponderanno, insomma, nella stessa maniera: Football o Soccer, a seconda delle latitudini. E tutti risponderanno in maniera errata. Nessuno di questi campionati sportivi offre ai suoi tesserati il salario più alto al mondo. Anche se l’F.C. Barcellona chiude l’accordo di jersey-sponsorship più alto al mondo per la sua “camiseta blaugrana” [ milioni di euro a stagione per la Qatar Foundation], anche se le sponsorizzazioni di maglia nel campionato brasiliano di calcio, trainate dalla prospettiva della Coppa del Mondo FIFA , superano per la prima volta i milioni di euro complessivi [con milioni solo per la maglia del SC Corinthians], non è nel calcio che si può trovare la soluzione corretta al nostro quesito. La risposta giusta [NBA] sarebbe più probabile ascoltarla negli Stati Uniti d’America, Alaska compresa. È, infatti, il campionato di basket più noto e seguito al mondo [anche se è il baseball lo sport nazionale] che, con un valore medio di milioni di dol- lari di ricavi per squadra [dai dei New York Knicks ai “soli” milioni dei Milwaukee Bucks], è il campionato sportivo che paga le sue “star” di più al mondo. Fonte: Wikipedia Popularsports Fino a qui, in effetti, la sorpresa potrebbe dirsi ancora contenuta; almeno per i più esperti. Certo è singolare notare come, anche visivamente, il calcio sia considerato lo sport più popolare in quasi due terzi del pianeta, mentre il basket praticamente non appaia neanche. Ma la vera sorpresa deve ancora arrivare. Se, difatti, allarghiamo l’analisi della classifica dei giocatori più pagati al mondo sino al secondo posto, troviamo un dato assolutamente sorprendente: è il Cricket in India. Ebbene si: la IPL, Indian Premier League [la Serie A del Cricket locale], ha raddoppiato il valore del suo marchio dal ad oggi, attestandosi alla ragguardevole cifra di , miliardi di dollari [Ricerca: SPONSORGLOBE by SPORT+MARKT]. Grazie a questi enormi introiti, i suoi giocatori ricevono il secondo salario più alto nel mondo dello sport. Grazie a strategie di marketing del tutto innovative e al sapiente utilizzo dei più moderni strumenti a disposizione [nel la IPL è stato il primo evento sportivo a trasmettere tutte le partite della stagione live e gratis su Youtube e, addirittura, le ultime quattro partite in D in sale cinematografiche] uno degli sport più tradizionali al mondo ha saputo reinventare il proprio prodotto diventando un caso di successo che guarda al futuro. Pochi sanno, infatti, che, secondo la tradizione indiana, il cricket cambiò il corso della lotta per la libertà del Paese. Importato in India dai britannici, il cricket si diffuse grazie ad una sfida, vinta: i colonizzatori britannici avrebbero eliminato la tassa obbligatoria sulla terra se i contadini indiani li avessero sconfitti in una partita di cricket. Nell’era della commercializzazione dello sport, l’India è riuscita a creare un fenomeno economico-mediatico che ha saputo ritagliarsi una dimensione mondiale. Il campionato è riuscito a guadagnare più del baseball statunitense e del calcio europeo, per singolo match. Una squadra [il “PUNE”] è stata acquistata al prezzo record di milioni di dollari [il Chelsea vale milioni di dollari e il Manchester City ]. I giocatori sono stati pagati, in media, , milioni di dollari al mese per un anno. Google si è aggiudicata i diritti per far vedere le partite in diretta attraverso Youtube per milioni di dollari. In occasione della finale, l’IPL ha guadagnato almeno milione di dollari ogni dieci secondi di pubblicità [cifra paragonabile ai prezzi pubblicitari della Coppa del Mondo di calcio e al Super Bowl statunitense]. 16 Opinioni 12-18 febbraio 2011 di Vito RAIMONDO Definisce la Regione azionista di riferimento, ma lo sono altri enti Greco parla di Lacirignola diciamolatutta ma è la Fiera... dell’errore Greco, la Fiera del Levante e l’interlocutore sbagliato verso l’indigenza. Per cui non c’è proprio da fregarsi le mani al cospetto di quel - , % con cui qualche sciocco ritiene di stare meglio di quelli del Nord. A peggiorare il quadro arriva la notizia dello scatto all’insù dell’inflazione: “ , % su base annua”. Il livello più alto da tre anni. Sotto accusa i costi dell’energia e dei prodotti alimentari. È proprio lì che la famiglia media italiana è vulnerabile. Umile apprendista di vicende economiche, ho appreso da una lettera di chiarimento del D.G. della Rai, Mauro Masi, al Cda, che il rimborso spese relativo a trasferte (in un anno, la maggior parte a fine settimana…) del direttore del Tg , Augusto Minzolini, è da considerare “benefit compensativo”. Mi scusi Masi: ma compensativo di cosa? Si prevedono scintille in azienda. Il Governo ha varato provvedimenti per rilancia il pil. Consulente la Merkel? SALVATORE GRECO Scherzi dell’inesperienza. Salvatore Greco, coordinatore de “La Puglia prima di tutto”, a proposito del presidente della Fiera del Levante, Lacirignola, afferma: “le dimissioni del segretario generale e del presidente, sono la peggiore conferma dell’assenza di attenzione da parte del presidente della Regione sulla sua missione e sul suo futuro (si riferiva all’ente: ndr). Lacirignola e Rolli hanno dovuto scontrarsi con la difficoltà di un azionista di riferimento per nulla intenzionato a porre in essere iniziative e provvedimenti che facessero uscire l’ente dai vicolo cieco”. Ricordo a Greco che la Regione non è l’azionista di riferimento della FdL. Deve rivolgere la sua attenzione e Provincia, Comune e Camera di Commercio che sono i soci fondatori. In calo il reddito delle famiglie E avanza pure l’inflazione L’Istat ha calcolato che il reddito delle famiglie, nel , è calato del , %. Figuriamoci cos’è oggi! L’area più colpita è il Nord Ovest (effetto Fiat?) che registra un - , % Il Sud è a quota - , %. Volevo proprio vedere che regioni così inguaiate come le nostre avessero registrato un decremento maggiore. Ormai, qui, la polpa non c’è più. Siamo all’osso: dilaga l’inoccupazione (superiore alla disoccupazione) che sta portando alcune classi sociali Il premier vuole dare una scossa all’economia del Paese, parecchio stagnante e ha inteso varare provvedimenti tali da realizzare un incremento del Pil di - punti nei prossimi anni. Lacirignola si dimette alla Fiera del Levante Un grande e apprezzabile gesto FRANCESCO STORACE Tre anni fa (malora premunì?), Berlusconi gli promise mari e monti. Al congresso del suo movimento affermò: “Il mio cuore vibra con voi”. Ma nessuno degli storaciani entrò nella compagine governativa, tanto che l’ex sodali di Fini disse stizzito: “La prossima volta userò un registratore. Così resterà traccia di ciò che promette!”. E quando l’uomo di Arcore gli soffiò l’eroina Santanchè, l’ex presidente della Regione Lazio affermò cupamente, rivolto alla bella Daniela: “Fino alle elezioni ci ha insegnato come si odia Berlusconi, dal giorno dopo le elezioni ci ha insegnato come lo si venera”. Corsi e ricorsi? Musumeci è avvertito. I singolari benefit compensativi del direttore del Tg ANGELA MERKEL Dio lo benedica, ovviamente. Non è che ha assunto, come consulente, la premier tedesca Angela Merkel, visto che Tremonti, Sacconi e Brunetta non sono sufficienti? Quella discutibile spartizione delle presidenze dei Parchi pugliesi Le promesse di marinaio del premier Alla prova del fideistico Storace Il capo del Popolo della Libertà (il premier) ha promesso di imbarcare nel Governo una decina di naufraghi. Tra questi, un uomo de “La Destra”: Nello Musumeci. Sorprende che un politico di lungo corso come Francesco Storace si sia fato abbindolare. COSIMO LACIRIGNOLA Cosimo Lacirignola torna a casa. All’Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano. Lì c’è bisogno urgente di lui: molti allievi dell’Istituto provengono dal Nord Africa in fiamme e lui vuole stare vicino a loro. Passa il testimone nella Fiera del Levante. Un rarissimo esempio di onestà intellettuale e di attaccamento al lavoro. Quello vero. Chapeau! AUGUSTO MINZOLINI Continua la bagarre politica per la nomina dei presidenti del Parco del Gargano e di quello della Murgia. L’unica cosa certa che traspare è che le designazioni saranno bipartisan: uno al Centrodestra, l’altro al Centrosinistra. Così si fa una sana politica ambientale. Caspita! “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” Indro Montanelli Vito Raimondo In libreria VIP i racconta Un giornalista e le loro malizie... i TTA DICIAMOLA TU DICIAMOLA TUTTA LA DICIAMTO TUT A Vito Raimondo o VIP Un giornalista racconta e le loro malizie... Rubriche 12-18 febbraio 2011 17 segue dalla prima Tante divisioni portano alla patria unica rocentrico”) ci fa discettare di un Terzo Millennio cominciato con catastrofi mentre, come osserva acutamente l’economista venezuelano Moisés Naim, esiste tutta un’altra realtà: “se prendiamo i numeri del sul prodotto pro capite, la mortalità infantile, le calorie assunte, l’accesso all’educazione, le pandemie, e poi prendiamo i numeri del scopriamo che il progresso è stato enorme” (cfr. M.Panara, Moisés Naim: “Ecco il segreto che ha risvegliato i paesi poveri”, su Affari&Finanza cit.). Capiamo meglio ora perché intervenire militarmente in Afganistan, in Iraq, etc., è stata una follia e perseverare è una tragedia? La globalizzazione avanza inesorabile e i se- mi che diffonde sono benefici. In Egitto è frutto della globalizzazione la costruzione della grande Biblioteca Alexandrina, in Alessandria d’Egitto, inaugurata il ottobre , concepita strutturalmente per contenere milioni di libri ma ad oggi molto al di sotto di questo obiettivo: possiamo scommettere che, quanto più avanzerà la globalizzazione, tanto più rapidamente si riempiranno gli scaffali oggi vuoti! Le premesse quanto a valore delle risorse umane che operano in questi Paesi ci sono tutte: le ho molto apprezzate, ad esempio, quando Teca del Mediterraneo, la Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia, ha invitato le bibliotecarie della Biblioteca Alexandrina vi come accaduto proprio di recente (ottobre ) al Cairo con il ° Congresso Mondiale della Società Internazionale di Storia della Medicina, ove una relatrice pugliese ha presentato un paper dedicato – attenzione! – allo “spread of medical Greek literature in Land of Otranto (Southern Italy) between the XI and XII century AD and the interferences with the medical Latin western culture” riscuotendo grande attenzione e successo! in Puglia per descriverci la loro istituzione culturale (così come ho apprezzato, d’altra parte, la vivace determinazione delle giovani bibliotecarie della Biblioteca Nazionale dell’Iran nel credere e perseguire la digitalizzazione dei loro servizi!). Massimo Nava (cfr. Quei ragazzi del Cairo, su Corriere della Sera del ° febbraio ) osserva giustamente che i principali fattori globalizzanti che hanno inciso nei fatti d’Egitto sono stati l’emigrazione dei giovani egiziani in Europa, l’interagire delle comunicazioni sul Web e lo sviluppo turistico; io aggiungerei, credo a ragione, anche i flussi e scambi culturali: che sono innumerevoli ormai, perfino in campi innovati- WALDEMARO MORGESE Professore a contratto di economia aziendale dell’Impresa culturale nell’Università degli Studi di Bari leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] L’Italia Wave trasloca a Lecce: investimento di 400mila euro PUGLIA Pubblicata la graduatoria bando TIC: investiti più di 8 milioni di euro L’infotelematica entra nella piccola imprenditoria pugliese. La novità riguarda imprese che si sono aggiudicate gli aiuti del bando per la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC). Riunite in reti, queste aziende hanno presentato progetti che renderanno più semplice e più efficace il loro lavoro grazie alle TIC. Un aspetto importante, quello della rete, se si pensa che il bando si rivolgeva principalmente ai distretti produttivi che, in quanto aggregazioni, hanno nella propria genesi la logica cooperativa della rete. Le imprese hanno programmato più di milioni di investimenti per interventi nei quali a dominare è la filosofia della cooperazione e della collaborazione tra aziende. La manifestazione musicale Italia Wave Love Festival (ex Arezzo Wave, traslocata già da Arezzo a Livorno) edizione , lascia il centro del paese e si trasferisce in Puglia. Il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato questa settimana insieme al patron della storica manifestazione, Mauro Valenti, la kermesse che andrà in scena a Lecce dal al luglio, coinvolgendo l’intera città: dallo stadio comunale alle spiagge passando per l’aeroporto di Lepore e il centro storico, trascinando nel tacco d’Italia decine di migliaia di persone grazie al suo carico di eventi (l’ % dei quali gratuiti). La Puglia investirà circa mila euro su Italia Wave love festival, il cui costo complessivo è di circa milione e mezzo di euro. Di questo contributo, mila arriveranno da Provincia, Comune, Camera di Commercio e altri sponsor leccesi, mentre gli altri mila proverranno dall’assessorato alla Cultura della Regione con i Fesr destinati a Puglia Sounds. Ovviamente il resto ce lo metterà la fondazione Italia Wave. Dal 28 al 30 marzo 2011 Convenzione Provincia Brindisi Intermat Middle East per strutture protezione civile Lo SPRINT Puglia informa che si svolgerà ad Abu Dhabi (UAE), dal - marzo Intermat Middle East, evento dedicato al settore della subfornitura industriale creato da Comexposium, organizzatore di INTERMAT Parigi, in “joint venture” con la Mecom Forum. La Regione Puglia, in collaborazione con il Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese, propone di partecipare al Salone con un proprio spazio espositivo istituzionale, “Spazio Puglia” per presentare agli operatori e alle istituzioni presenti alla manifestazione l’esistenza di partners produttivi altamente specializzati, affidabili, competitivi nel nostro territorio, ponendo in evidenza i poli di eccellenza della meccanica e della meccatronica in Puglia. Progetto Loto ad Avetrana Nuovo sistema fotovoltaico Sono stati avviati ad Avetrana, in provincia di Taranto, i lavori del Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico galleggiante modulabile commissionato dall’amministrazione comunale e che sarà realizzato in un bacino d’acqua lungo la Strada provinciale per Nardò (Lecce). A costruire l’impianto è Daiet srl, azienda di Cisternino (Brindisi) specializzata nel settore dell’impiantistica civile e industriale, e degli impianti fotovoltaici. Il sistema – denominato Progetto Loto, per le analogie con il galleggiamento di piante acquatiche e fiori di loto – è in grado di soddisfare i fabbisogni energetici di aziende agricole e consorzi di bonifica siti in prossimità di specchi d’acqua. www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese È stata sottoscritta la convenzione tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi, attraverso la quale verranno erogati nei confronti di quest’ultima € . , per il “Rafforzamento delle strutture provinciali di Protezione civile”. Il contributo è stato destinato in base a quanto previsto dal Protocollo d’ Intesa che la Regione Puglia ha sottoscritto con le Province pugliesi il ottobre scorso, che prevedeva una dotazione finanziaria di € . . , suddivisi per il % in parti uguali nelle sei Province pugliesi e per il restante % sulla base della popolazione residente, della superficie territoriale, del numero dei comuni e del livello di rischio idrogeologico definito dal PAI. In favore della Provincia di Brindisi dunque, sono stati dunque destinati € . , , utili per il rafforzamento della Sala operativa permanente (S.O. P.), l’aggiornamento del programma di previsione e prevenzione, il collegamento con la S.O.P. delle n. sedi dei Centri Operativi Misti (COM) e il potenziamento della dotazione delle Associazioni di Volontariato di Protezione civile della Provincia di Brindisi, attraverso la dotazione di dispositivi di protezione individuali e di attrezzature e macchinari. BASILICATA Tavolo tecnico sul petrolio: verso la programmazione Si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico per lo sviluppo e la valorizzazione dei giacimenti di idrocarburi presenti nella regio- Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari – Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese Frodi alimentari e Ispettorato: intensa attività di controllo Quasi sopralluoghi a carico di più di operatori, controllati . prodotti e analisi su circa campioni, cui sono seguite contestazioni amministrative, notizie di reato e sequestri. Sono i dati dell’attività di monitoraggio svolta in Basilicata nel e dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole e presentati nel primo Rapporto regionale sulla sicurezza agroalimentare, curato dall’Osservatorio ambiente e legalità della Regione Basilicata e di Legambiente. “I controlli lungo tutte le filiere agroalimentari diretti sono stati diretti ad accertare – ha spiegato il responsabile regionale dell’Ispettorato, Felice Mattia – la qualità merceologica, la genuinità dei prodotti agroalimentari e l’idoneità dei mezzi tecnici di produzione agricola”. Camera di Commercio di Matera: olivicoltura per promuovere territorio “Il settore olivicolo e le produzioni di qualità degli olii extravergini rappresentano una realtà importante del sistema produttivo locale e di promozione del territorio sul piano enogastronomico e turistico”. È il commento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, in occasione dell’incontro dibattito sul tema “Le vie dell’Olio in provincia di Matera’’, che coinvolge enti locali e imprenditori del settore. “La realizzazione di una guida – ha detto Tortorelli – che fa conoscere le qualità uniche dei nostri olii extra vergini di oliva attraverso le esperienze di produttori è un contributo a far conoscere ulteriormente il nostro territorio, le attrattive ambientali e turistiche e, soprattutto il paniere dei prodotti tipici locali. E proprio su queste risorse che la Camera di commercio sta lavorando a iniziative promozionali e produttive, come il progetto Siaft, allargato quest’ anno ad altre realtà, e alla realizzazione del Centro internazionale per gli studi e la cultura della Dieta Mediterranea”. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 10 febbraio 2010 Società editrice: Via delle Orchidee, 1 Direttore editoriale: Vito Raimondo ne Basilicata. Entro fine mese la task force predisporrà un documento di programmazione per individuare progetti operativi che producano effetti rilevanti e incisivi sul piano dell’aumento delle dotazioni infrastrutturali e del consolidamento di reti di impresa e che favoriscano attività formative e di ricerca. Il tavolo è composto dai delegati del Ministero dello Sviluppo Economico (Franco Terlizzese, direttore generale della direzione per le risorse minerarie ed energetiche insieme a rappresentanti delle altre direzioni competenti), del Ministero dell’Istruzione (Giuseppe Mormandi, consulente giuridico), della Regione Basilicata (AngeloRaffaele Rinaldi, Capo di gabinetto, Viviana Cappiello, dirigente generale del dipartimento delle infrastrutture, Massimo Scuderi, direttore generale Società Energetica Lucana Spa; Donato Viggiano, dirigente generale dipartimento ambiente; Michele Vita, dirigente generale attività produttive). P.Q.S. Periodici e Quotidiani del Sud Pubblicità: Area 4 S.r.l., Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38 Via delle Margherite n. 20/22 70026 - Z.I. Modugno-Bari - 70026 Modugno (BA) Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 tel. 080.5857450 fax 080.5857426 Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 e-mail: [email protected] Certificato ADS n. 6937 del 21/12/2010 Unione Stampa Periodica Italiana Abbonamenti: Tariffa per l’Italia € 48,00 Tariffa per l’Europa € 144,00 (48 numeri) da versare sul ccp n. 7638014 intestato a: P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Numero arretrato € 2,77 18 12-18 febbraio 2011 Itinerari Foto Basilicata Travel_flickr Tante le specialità, dalla soppressata, alla salsiccia, al capocollo Tutti i sapori del maiale nella tradizione lucana S consigliabile assistere alla macellazione del maiale, il “divin porcello”: troppo cruenta. È, invece, cosa buona e giusta partecipare alla festa che, dopo il sacrificio, esplode spontanea. È febbraio il mese dedicato all’evento ed è la Lucania la regione nelle cui case coloniche in questo periodo il suino, ben ingrassato a ghiande e pastoni, passa a miglior vita per offrirsi in prosciutti, soppressate, salsicce, lardo, ventresca, capicolli e quant’altro essendo “animale che non finisce mai”. Così scrisse tempo fa uno scolaretto toscano svolgendo un tema sul maiale, riferendosi all’inappellabile certezza che dell’animale non si butta niente. Nelle campagne e sui monti di Lucania la macellazione ha ancora la solennità di un rito pagano: alla morte del porco seguono, anche se meno di frequente come in passato, sarabande nel corso delle quali la musica è il condimento a pietanze a base di “soffritto” di frattaglie e peperoni secchi (crusk) o sottaceto. A prescindere dal folclore la Lucania, e in particolare la provincia di Potenza, vanta allevamenti di suini con annessi laboratori per la trasformazione delle carni. È Picerno il paese che vanta più di queste attività, piuttosto estese, e dove l’arte norcina è ben espressa. Qui i maiali vivono rigorosamente in pascoli di collina, in radure e boschi su aree incontaminate a mille metri d’altitudine, l’abbeverata è nelle fiumare di quelle contrade. È garantita la certificazione biologica, per la rintracciabilità di ogni suino colà allevato. Vedere per credere, e allora? Non c’è che andare a Picerno, un borgo piuttosto caratteristico su tre verdi colline a metri sul livello del mare. Conta circa sei mila abitanti per lo più dediti alla zootecnia e all’agricoltura. Il paese è dominato da due torri normanne e dalla chiesa madre settecentesca dedicata a san Nicola. Le strade del centro storico sono un dedalo tra case popolari e palazzi gentilizi con portali del Foto Gambafrolla_flickr La Soppressata È fatta con filetto di suino locale, lardo, sale e pepe nero. Dopo una stagionatura in cantina di - mesi, può essere consumata o messa sotto grasso (sugna o olio d’oliva), in quest’ultimo caso la soppressata acquista sapori e fragranza di qualità superiore. Settecento: Lazzari, Iacovelli, Salvia e le chiese santa Maria Assunta, del Quattrocento che custodisce una Madonna con Bambino e santi dipinta da Antonio Stabile nel . Altre chiese importanti quelle dell’Annunziata (del Trecento e porte lignee del Cinquecento) e del convento di sant’Antonio. Gli amanti delle scarpinate hanno…pane (pardon, suole) per i loro scarponi tra le bellezze del Bosco Grande, una foresta che ammanta i monti Li Foi. A Picerno anche un’ottima cucina tradizionale lucana. Ecco un menù tipico di questi giorni d’inverno, con le delizie del “divin porcello”. È di Angela Laurino dell’osteria “Graziano” (tel. ): “strascinati” (pasta fatta in casa) con sugo di cotica ripiena di salsiccia, uova e formaggio, oppure conditi con “paparule crusk” (peperoni secchi), zuppa di fagioli e cotiche, verze con orecchie, coda e muso di maiale. Carni miste alla brace. Il tutto da insaporire (come se già non fossero abbastanza sapide) con olio santo con peperoncino piccante. L’Alsia ha promosso un progetto di recupero Il suino nero da proteggere L’ Alsia – Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura ha promosso un progetto per il recupero e la valorizzazione del suino nero lucano, razza in via d’estinzione. Ha il manto di colore nero, con setole grossolane, ed è per lo più allevato allo stato semi-brado o brado. Questo il profilo del Suino Nero Lucano, un tipo genetico dotato di elevata rusticità, prima molto diffuso nei boschi della Lucania e che negli ultimi decenni ha rischiato l’estinzione. Grazie a un’attività di recu- pero della specie, coordinata dall’Alsia, l’Agenzia lucana di Sviluppo e d’innovazione in Agricoltura, in collaborazione con l’Apa, l’Associazione provinciale degli allevatori l’Università degli Studi della Lucania e la Comunità Montana ‘Medio Basento’, d’intesa con il Dipartimento Agricoltura Regione Lucania, il Suino Nero Lucano è stato iscritto nel Registro anagrafico nazionale delle razze suine autoctone, inquadrato fra i tipi genetici afferenti all’Appulo-Calabrese, e nel Repertorio regionale delle specie vegetali e animali a rischio di estinzione. Spazio anche agli allevatori dell’Associazione ‘Antico Suino Nero Lucano’, una compagine lucana che riunisce le aziende zootecniche “custodi”, che hanno preso in affido dalla Comunità montana e dell’Alsia i nuclei di suini selezionati e iscritti nel registro anagrafico nazionale, per continuare il lavoro di selezione e di miglioramento genetico. Le altre razze lucane sono la Cavallina in riferimento alla mole e la Mascherina per gli occhi cerchiati da pelo nero. Le aziende: Antonio Bonomo di Abriola Antonella Casiero di Ferrandina Giuseppe Cicoria di Satriano di Lucania Donato Curcio di Picerno Felice Scinone di Ruoti Severino Venitucci di Picerno Allevamento Suini di Potenza Salvatore Conte di Policoro Cataldo Lopardo di Brienza Antonio Scavone di Brienza Colli Lucani di Picerno Consigliati anche l’agriturismo Maria Punzi in contrada “Porco Morto” (tel. ), i ristoranti “Dalle Rose” (tel. / ), “Tre Pini” (tel. ) e “Quattro Luci” (tel. ), “Bouganville (anche albergo a quattro stelle) tel. . Picerno e le delizie del “divin pocello” si raggiungono percorrendo l’autostrada A Salerno-Reggio Calabria, uscita Sicignano, raccordo autostrade per Potenza, uscita Piperno. Oppure superstrada Basentana Taranto-Potenza. Giovanni Cristofaro di Rapolla Su.It. di Banzi Suini Su di Muro Lucano Valeria Curcio di Vietri Nunzia Tavolaro di Marsicovetere Maria Grieco di Rionero in V. Mario Laurino di Picerno Rocco Curcio di Picerno Michela Traficante di Rionero in V. Antonio Viceconte di Episcopia Giovanni Sirio di Castronuovo di Sant’Andrea La Salsiccia L’impasto, pulito dai nervetti e dalle piccole infiltrazioni di grasso, è composto dal filetto e dalla coscia, conciate con sale, pepe e semi di finocchio. La stagionatura va dai ai giorni. Una curiosità: la salsiccia che in molte regioni è chiamata “luganega” è originaria della regione e prende il nome dalla Lucania. Il Capocollo Il collo di maiale è l’elemento principale nella fabbricazione di questo salume dal sapore più dolce e più gustoso secondo la dose di pepe utilizzata nel condimento. Tradizione vuole che dopo la salagione, il capocollo sia trattato esternamente con peperoncino essiccato e tritato. Per mantenere inalterata la qualità nel tempo, i salumi, escluso il consumo immediato, sono conservati sotto sugna o olio di oliva. Questi grassi evitano l’impiego di additivi, senza tuttavia penetrare all’interno del prodotto, garantendo una lunga conservazione. “Quantunque bello sia lo porcelletto, si vole seguitare la sua natura, non ama il giacere e’lloco necto, delectalo lo fango e la laidura…”, così in un documento del XIV secolo intitolato “Del porcello”. Il maiale, dunque, non ama stare in posti puliti, preferisce razzolare nel fango. Così ingrassa bene ed è più saporito. E ancora: “O porco mio gentil, porco dabbene/ tra tutti animal superlativo/ soggetto caro a desinari e cene/ tu contenti saziando ogni uom vivo…” Versi che Francesco Berni (nato nel 1497 a Lamporecchio, in Val di Nievole, Pistoia e morto nel 1535) dedicò al maiale. Tanti i grandi della letteratura e delle arti figurative ispirati dal “divin porcello” e dalle sue delizie. Persino sant’Antonio Abate è raffigurato sempre con un porcellino: è il simbolo del diavolo tentatore del quale anche i santi devono tener conto. Un… diavolo assai versatile perché sono almeno 110 le maniere di cucinare e trattare le sue carni, secondo calcoli fatti da affidabili estimatori del maiale. fraBoschi,SentierieTorrenti Dal Gargano al Salento *Con il Cat (Club amici del Trekking) di Bari il escursione nel Vallone di Cacatosto nel Parco Nazionale del Gargano (Fg). Guida Corrado Palumbo. Info: . . *Con lo Speleo Trekking Salento di Lecce domenica escursione al Parco Naturale Palagianello. Nuovo Itinerario di circa km, con spettacolare affaccio sulla gravina di Castellaneta. Due le antichissime gravine ricavate, geologicamente, nelle dure rocce locali, costellate d’insediamenti rupestri, grotte, cavità naturali, macchia, muretti a secco e pajare. Splendido percorso articolato in diversi dislivelli ma anche in deliziosi tratturi in alcuni punti un po’ impegnativi da percorrere. Condurrà Emanuele Calò. Info: . *A Ugento (Le) il e il festa di San Vincenzo. *Il a Morciano di Leuca (Le), processione, messe solenni, fuochi d’artificio per San Giovanni Elemosiniere. *Il a Deliceto (Fg) si festeggia S. Mattia Apostolo. Si accendono fuochi attorno ai quali si balla e si cantano canzoni popolari. Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità 12-18 febbraio 2011 19 Effetti collaterali – In Italia fenomeno in crescita Vietato scherzare con i farmaci il prezzo è salato I l lato nascosto e cattivo dei farmaci. Ogni anno, negli Stati Uniti d’America, si perdono miliardi di dollari sull’altare delle complicazioni derivanti da effetti avversi dei farmaci somministrati ai pazienti. Si tratta di malattie e morti, in gran parte evitabili. Le reazioni avverse di farmaci regolarmente prescritti da medici provocano, negli Usa, oltre mila morti ogni anno, più di all’ora e le reazioni registrate in ospedale . morti. Ma le medicine (tutte hanno effetti collaterali, alcuni prevedibili ed evitabili, alcuni di modesta entità altri di notevole impatti fino alla morte) possono anche generare malattie ed incidere anche sulla psiche oltre che sul corpo e sono responsabili, tra l’altro, di ricoveri (e relativi costi) su . Le statistiche americane sono riproponibili anche per altri Paesi, come l’Italia, dove difettano adeguate raccolte dati. Comunque, Garattini (Istituto Mario Negri) ha affermato che gli effetti collaterali dei farmaci fanno ricoverare, in ospedale, circa italiani al giorno, cosa questa che assorbe milioni di euro cui vanno aggiunti i costi per perdita di giornate di lavoro, ecc. È attivato un sistema di segnalazione, da parte di medici e farmacisti, di casi effetti collaterali. L’adozione di questo sistema consente, negli Usa, un risparmio annuo di mila dollari. Studi recenti derivanti dalla messa a punto di una nuova prospettiva di clinica e ricerca derivante dall’applicazione della “medicina di genere” che tiene conto delle differenze biologiche tra uomo e donna, hanno dimostrato che, soltanto con tale applicazione, negli Usa si potrebbe risparmiare il per cento della somma e, quindi, miliardi e milioni. Attuando una corretta medicina di genere, le morti evitate sarebbero almeno . , cioè all’ora. La medicina di genere è una nuova specialità trasversale. Essa vuole studiare, interpretare, diagnosticare e curare secondo il genere del paziente e non più a misura ed immagine soltanto maschile. La donna non è “uoma” ma ha proprie caratteristiche e reattività biologiche che la caratterizzano e, quindi, anche i farmaci devono essere sperimentati ed adattati alle sue peculiarità specifiche. Finora studi e sperimentazioni anche di farmaci sono stati eseguiti solo sull’uomo (tranne per patologie unicamente femminili) adulto trascurando donna e bambino. Ci deve essere una ragione se sono più frequenti, nella donna, disabilità (+ %), allergie (+ %), diabete (+ %), cataratta (+ %), ipertensione (+ %), artrosi/artrite (+ %), osteoporosi (+ %), cefalea/emicrania (+ %), depressione, ansia (+ %), Alzheimer (+ %), ecc. Per curarle, però, solo esami, farmaci (consumatori: % donne, % uomini) studiati e testati sull’uomo. Differenti e notevoli le risposte farmacologiche (riconosciute solo da poco) tra i sessi:nella donna più reazioni avverse (+ , - , volte) e, per esempio, l’aspirina, nella prevenzione primaria, previene l’infarto nell’uomo ( , %) ma non nella donna ( , % prevalente nel post-menopausa) ed a questa, gran parte delle volte, l’aspirina viene prescritta con tale indicazione. La risposta terapeutica dipende dalle interazioni tra geni, ambiente, cultura per cui, prima di sperimentare o prescrivere un farmaco, è importante conoscere i concetti di sesso e genere. Dopo l’allarme iniziale, si avverte un recupero di questi concetti ed hanno inizio studi, ricerche ed applicazioni. È partito, per la prima volta, in Italia, uno studio osservazionale di genere sulla psoriasi: ‘Gender Attention’. Valuterà l’influenza del genere sulla differente incidenza di effetti collaterali in malati (. di Centri ambulatoriali) di psoriasi (colpisce , - % della popolazione: % donne, % uomini) e in trattamento farmacologico come da pratica clinica con ciclosporina. Il budget del progetto, di cui sono capofila il prof. Gino Vena, cattedratico di dermatologia L’impiego di bevacizumab e le forme di cancro Evitare le confusioni I l rischio della diretta. Una metaanalisi (revisione dei casi pubblicati in un determinato tempo dalle riviste scientifiche) pubblicata da Ranpura et al. è relativa a studi clinici randomizzati e riporta che i pazienti, sottoposti al trattamento con bevacizumab in combinazione con la chemioterapia per diverse forme di cancro, presentano un rischio maggiore di mortalità correlata al trattamento rispetto ai pazienti sottoposti alla sola chemioterapia. Il danno potenziale è quantificabile in milioni di dollari. Molti dei risultati riscontrati dalla metanalisi, però, non sono nuovi e i dati riportati sono in linea con il foglio illustrativo di bevacizumab. Ma si è fatto di tutt’erba un fascio poiché questa meta-analisi include forme di cancro per cui bevacizumab non è approvato da alcuna autorità sanitaria e quindi non deve essere impiegato. Nel calderone della metanalisi sono finiti, per esempio, il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) a cellule squamose (l’approvazione è solo per le forme in stadio avanzato), il carcinoma prostatico e il carcinoma pancreatico in stadio avanzato. Relativamente al tipo di tumore per cui bevacizumab è invece approvato (carcinoma del colon-retto, della mammella e del rene in stadio avanzato), l’incidenza della mortalità correlata al bevacizumab è simile rispetto ai controlli. L’incidenza superiore evidenziata nell’NSCLC è nota. Tuttavia, l’incidenza riportata in questa analisi è maggiore rispetto a quella riportata precedentemente poiché ha incluso pazienti con NSCLC a cellule squamose in stadio avanzato, per il quale bevacizumab non è indicato. Comunque, gli autori sottolineano che “il rischio assoluto di mortalità correlata al trattamento è basso” e che i dati devono essere considerati nel contesto del beneficio potenziale di bevacizumab, utilizzato da oltre . persone nel mondo affette da tumore. Molti, con un tumore incurabile, hanno vissuto più a lungo senza che la malattia progredisse e in certi casi, bevacizumab, ha prolungato loro la vita. Come altri farmaci oncologici, bevacizumab è potenzialmente associato a gravi rischi, che sono chiaramente definiti nel foglio illustrativo e che devono essere considerati nel contesto del beneficio che il farmaco è in grado di fornire. università di Bari e la dr. Nicoletta Cassano della stessa clinica, è di milioni di euro. “Per troppo tempo la medicina, come un abito di sartoria – dice Flavia Franconi, farmacologa università, Sassari, presidente Gruppo Italiano Salute e Genere, partner di Novartis – è stata tagliata sui corpi degli uomini. Si è trattato di una “cecità” da correggere”. Anche la “logica” dei tumori risponde alla legge del sesso. “Genere non è una medicina “al femminile’, ma più equa per tutti. Primo passo verso trattamenti personalizzati: per avere cure individuali ci vorrà del tempo, ma questo è un primo, importante, mattone”. In occasione del lancio dello studio, promosso da Novartis (fatturato relativo ad attività di prosecuzione del Gruppo: , miliardi dollari; investiti per Ricerca e Sviluppo, , miliardi di dollari) arriva sul web (www.medicinagenere.org) un cortometraggio per promuovere la conoscenza della Medicina di genere. Contro la degenerazione maculare senile L’anticorpo che può salvare la vista C ecità, problema sociale ed economico. Nel mondo, milioni ciechi e milioni ipovedenti (in Italia, mila e milione e mezzo). Uno su avrebbe evitato l’alterazione se – dice l’avv. Giuseppe Castronovo (agenzia internazionale prevenzione cecità) – avesse fruito di prevenzione. Ogni cieco costa allo Stato . € l’anno (oltre i costi per i singoli); la prevenzione, meno di euro. In primo piano, la degenerazione maculare senile (a volte, giovani) prima causa (oltre %) di gravi danni alla vista e di handicap visivo e l’edema maculare diabetico ( % dei diabetici). Ogni anno, in Italia, mila nuovi casi di degenerazione maculare e . diabetici (dopo anni di malattia, su ne sono colpiti). Tre volte più nei prossimi anni. Pugliesi colpiti . (baresi . ); . nuovi casi l’anno. La Degenerazione maculare colpisce la macula, parte centrale e più sensibile della retina responsabile della visione chiara e dettagliata di quanto si trova al centro del campo visivo. Ci fa leggere le parole di un libro o di un giornale, riconoscere il volto di chi ci parla, funzioni danneggiate dalle malattie. La forma diabetica complica la retinopatia penalizza i piccoli vasi, ne compromette la funzione. Oggi abbiamo a disposizione terapie che offrono nuova prospettiva di cura ed è possibile – dice il prof. Piermarocchi (università, Padova) – intervenire tempestivamente e con i migliori trattamenti disponibili, superando la terapia Laser. Possiamo cambiare la vita dei soggetti. Ranibizumab, anticorpo che può salvare la vista, sviluppato per uso oftalmico – dice la dr. Monica Varano (FondazioneBietti, Roma) – è disponibile in Italia a carico del SSN per la degenerazione maculare e lo sarà, Foto Petr Gnuskin_Photoxpress grazie al nulla osta dell’agenzia europea, per la forma diabetica e ci rende entusiasti. “Ranibizumab ( iniezioni nei primi mesi; controlli per anni) arresta la formazione dei neovasi e rispetta la retina sana, migliora, in percentuale significativa, la funzionalità visiva, e consente recupero di autonomia nella vita quotidiana. Con ranibizumab, valutato in milioni di casi, si apre nuova prospettiva di cura e nuovo approccio alle malattie: rallenta l’evoluzione, migliora i sintomi. I conti economici – secondo l’Ente britannico di controllo – sono favorevoli. Una fiala, per trattamento intraoculare, costa . € con la peculiarità del “case payment by results”: l’azienda rimborsa il costo se il trattamento non ha avuto effetto. Il costoutilità (anni di vita e qualità) – dice la dr. ML Specchia (universit Pagina a cura di Nicola Simonetti 20 12-18 febbraio 2011 Libri&Riviste WALTER PASSERINI Il saggio – Le esperienze di successo di Ibm, Ikea e BMW La vera marcia in più delle Nice Company A lla ricerca della felicità non è solo il titolo del fortunato film di Gabriele Muccino ma un obiettivo da perseguire anche in tempi di crisi. Un benessere fisico , mentale ed soprattutto “organizzativo”. È da questo semplice assunto che è nata l’idea del libro “Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company” di Walter Passerini e Marco Rotondi. Dopo il primo capitolo, che inserisce il tema della necessità di nuova impresa nel contesto della crisi e del post-crisi, evocando e ricostruendo, per esempio, la necessità di passare dalla religione del Pil alla costruzione di un Pil del benessere e della felicità, il libro affronta alcune significative esperienze – che vengono definite come Nice company – che si sono poste il problema di costruire nuove e più efficaci strategie di vita e di relazione tra persone e con l’ambiente. Le imprese e i loro manager oggi sono “nell’occhio del ciclone. Mors tua vita mea è lo slogan della concorrenza.” È questo il clima in cui si lavora. È ormai evidente a tutti che per uscire dalla crisi bisogna attivare nuovi paradigmi, nuovi modi di agire nelle imprese e con le imprese. La soluzione? La Nice Company. Un’azienda dove si ha il piacere di lavorare in squadra, dove vige la condivisione. Un’azienda attraente per le risorse umane e per tutti gli altri soggetti economici e istituzionali. Questa è l’impresa del futuro: più profittevole da un punto di vista umano e di reddito. La Nice Company non ha come unico valore quello del profitto, ma crede nella sostenibilità, in cui tutti abbiano un ruolo. Come afferma nel testo Passerini “la Nice Company partecipa alla creazione di conscience funds, di reti di fondi etici, che fanno crescere un’altra economia dentro l’economia e la finanza tradizionali. Il tratto distintivo di questo nuovo modello di impresa e della niceness è quello di credere nelle persone e di lavorare per il comune benessere. ” In questo contesto si inserisce piena- mente il discorso sul “Wellness organizzativo”. Con questo termine, gli autori intendono promuovere un nuovo modello di gestione delle organizzazioni, basato sulla massima valorizzazione, soddisfazione ed energia dei dipendenti. Come fare a creare un ambiente psico-fisico.relazionale tale da produrre soddisfazione nelle persone che lavorano e che cercano di fare business? L’azienda – come si evince dall’analisi fatta da Marco Rotondi, presidente IEN (Istituto Europeo Neurosistemica) e presidente Med I Care (Consorzio per lo sviluppo etico – manageriale della Sanità) – deve creare un’esperienza multidimensionale di benessere sul lavoro per i propri dipendenti attraverso un’attenzione costante sui diversi piani (psicologico, fisico, organizzativo, relazionale) cui si svolge l’esperienza lavorativa e realizzare tutto un insieme di attività strutturate e progetti aziendali che coprano i principali domini della percezione di soddisfazione e felicità dei dipendenti come ad esempio: work learning place, leadership, welfare aziendale e work life balance. Gli autori passano poi in rassegna una serie di casi concreti ed esperienze significative in BMW, Ikea, Ibm e Martini & Rossi, passando da una PMI, la Robur, fino a Luxottica, che rappresenta il simbolo delle nuove politiche di welfare aziendale e di coinvolgimento dei collaboratori. Tutte queste aziende si impegnano verso il continuo sviluppo e miglioramento, cercando di diffondere modelli organizzativi aziendali di successo, all’interno dei quali le persone possono essere più felici. Così come recita la filosofia Ikea “È necessario avere un sogno per creare un’idea commerciale di successo. Avere persone per trasformare il sogno in realtà”. Infine, vengono citati alcuni orizzonti del futuro, guardando alla storia e al passato, con le esperienze di Adriano Olivetti e del gruppo Semco. MICHELA MASTRODONATO Oltre il Pil, la ricerca del benessere per i lavoratori Wellness organizzativo Benessere e capitale umano nella Nice Company. Esperienze e strumenti a confronto Autore: Walter Passerini , Marco Rotondi Editore: FrancoAngeli Collana: Casi e Studi d’impresa Pubblicazione: Numero di pagine: Prezzo: € L’intervista – La riflessione di Walter Passerini de “La Stampa” “Un modello organizzativo dove la felicità sia centrale” I n una società dove la parola dominante è “crisi” risulta interessante parlare di benessere. Oggi più che mai le persone sentono il bisogno di star bene con i propri affetti ma soprattutto nel mondo del lavoro. Felicità e lavoro è un binomio utopico? Lo abbiamo chiesto a Walter Passerini-giornalista professionista (La Stampa). perché quella lingua è più sintetica della nostra. Nice Company vuol dire azienda bella, confortevole, libera, creativa. Un’azienda di questo tipo ha anche azionisti etici, manager etici, lavoratori etici, rispettosi delle persone e delle regole sia all’interno che all’esterno, nella società e nella politica. Il lavoro mio e del mio co-autore è quello di andare alla ricerca di Nice Company italiane e di raccontarle”. “Dal Pil al Fil”. Nel °capitolo è ben delineato questo concetto. Come commenta questo passaggio? “Da tempo, nella comunità degli economisti e degli statistici, in Francia come in Italia, o al di là dell’Oceano, si rileva l’inadeguatezza del parametro del Pil (Prodotto interno lordo) come misuratore unico del benessere di una nazione. La ricchezza materiale prodotta ovviamente ha sempre un alto valore, ma nell’epoca contemporanea alla dimensione rigidamente economica si affiancano altri parametri, che sono quelli della qualità della vita, della rete relazionale tra le persone, del valore delle risorse umane, dell’intelligenza collettiva. All’interno di questa nuova misurazione trova posto il tema del benessere in azienda, una delle componenti più importanti del benessere generale di un Paese, di una società. Non dimentichiamo che questo tema ha trovato posto sin nella Costituzione americana, che parla esplicitamente di ricerca della felicità come obiettivo costituzionale. Alcuni, al contrario, parlano di de-crescita per contrapporla a una crescita materiale senza valori e senza attenzione alle persone. Credo che il modello di una nuova dimensione della crescita non possa fare a meno della crescita economica, ma la debba temperare con una maggiore attenzione alle persone, che siano cittadini o lavoratori. Parafrasando Adam Smith, padre del liberismo, alla ricchezza delle nazioni va accompagnata la ricerca del benessere delle nazioni, che significa meno disuguaglianze e più opportunità per tutti. Non è un caso che persino il presidente francese Sarkozy si sia fatto promotore di un think tank di studiosi mondiali (la Commissione Stiglitz) per proporre nuove misurazioni dell’economia e del benessere”. Sostenibilità, condivisione, etica e responsabilità, valorizzazione del capitale umano. Nella giungla del business è questo il futuro? “Sì. La nuova impresa è competitiva, ma non sacrifica le persone, anzi, le valorizza. La Nice Company è il contrario del turbo-capitalismo. Se vogliamo è un’azienda più attenta e rispettosa, che non ripete gli errori dei vecchi padroni del vapore e degli antichi mercanti di schiavi. È anche un’azienda che dura di più delle altre, che non confonde il patrimonio con l’eredità. Un’azienda è un bene comune, un patrimonio, dentro e fuori la propria realtà. Per questo, una delle destinazioni della Nice Company è anche quella della partecipazione agli utili e dell’azionariato dei suoi dipendenti”. Oggi alcuni studiosi sottolineano la necessità di passare dal concetto di “ben-avere” a quello di “ben-essere” . La soluzione è la Nice Company? “Avere ed essere devono sempre essere temperati tra loro. Avere molte ricchezze non mette al riparo dal malessere e dall’infelicità. Woody Allen dice: se la ricchezza non rende felici, figuriamoci la povertà! Ma il benessere vero non può limitarsi ai beni posseduti. Dentro le imprese e le organizzazioni, si può misurare il benessere. E molte ricerche hanno stabilito che un’azienda in cui si sta bene è un’azienda sicuramente più redditizia di una in cui si sta male. Le aziende buone sono quelle in cui è piacevole lavorare, dove si fa formazione, dove non c’è repressione degli stili personali, aziende che attirano le persone più competenti, dove il clima aziendale è davvero salutare. Questa è la Nice Company. Ho usato un aggettivo inglese Organizzare diversamente le aziende per renderle luoghi di lavoro felici. Ci spiega il concetto di Wellness Organizzativo? “Il Wellness organizzativo è il modello messo a punto nel libro, che vuole offrire una dimensione pratica a questi ragionamenti, che possono sembrare astratti o ideal-romantici. E si compone di sette punti, che vanno mixati e tenuti tutti insieme: un buon posto in cui lavorare che sia attrattivo per le persone; uno stile di leadership e dei leader democratici e ascoltatori; un capitale di relazioni e di attenzione rispettosa tra le persone; un luogo di lavoro fisico ergonomico e piacevole, sia nella produzione che negli uffici; un posto che cerca di aiutare le persone a tenere insieme il lavoro con le esigenze della vita; una politica delle risorse umane lungimirante e capace di cogliere i talenti che ciascuno ha dentro di sé; un welfare d’azienda che compensi le carenze di welfare aziendale e territoriale, e quindi assistenza sanitaria integrativa, asili nido, centro sociale, buoni acquisto, aggiornamento professionale, servizi di trasporto e così via”. Fra sogno e realtà. I “casi aziendali” presentati nel suo libro (BMW, Ikea etc) risultano esperienze vincenti. Pensa che i loro risultati siano auspicabili anche per PMI e per tutte le altre realtà lavorative? “Non nascondo che può sembrare più facile operare in questa direzione nelle medie e grandi imprese, ma già oggi esistono numerose piccole imprese in Italia che sono delle vere oasi di benessere, per il territorio e per le persone che vi lavorano. Nel libro abbiamo segnalato solo una quota ridottissima di questi casi aziendali. Una in particolare, la Robur, appartiene al mondo delle Pmi e non ha alcun complesso di inferiorità verso le imprese più grandi”. m.m. Università uni latesisulgiornale In questa pagina, dedicata ai laureati di Puglia e Basilicata, pubblichiamo le migliori tesi su temi di economia, marketing e comunicazione che vengono discusse nelle Università di tutto il mondo allo scopo di far conoscere all’imprenditoria le energie più vivaci dei giovani che affrontano il delicato periodo post-universitario. Studenti e docenti che volessero segnalare tesi attinenti ai temi dell’economia, del marketing, della comunicazione, della gestione e della strategia d’impresa possono inviare il materiale direttamente all’indirizzo [email protected]. Il materiale deve essere costituito da un articolo che vada da . a . battute (spazi bianchi compresi), una fotografia in buona risoluzione ( dpi) e una breve scheda biografica ( battute). 12-18 febbraio 2011 21 curriculum M onica Gigante, anni di Putignano (Bari), si è laureata in Economia e organizzazione aziendale all’università Lum Jean Monnet, discutendo una tesi in Economia dell’arte e della cultura dal titolo “L’economia del cinema nella regione. Il caso Puglia”. Attualmente è iscritta al primo anno di specialistica in International Management. Il settore, dall’alto potenziale economico, in Puglia ha bisogno di risorse e formazione Il cinema? È un’arte che vive se c’è un processo industriale “I l cinema è un’arte applicata all’industria. Senza industria non potrebbe vivere, così come non potrebbe vivere senza tecnologie e senza una distribuzione efficace.” Il Cinema è un’arte che si innerva su un processo industriale e quindi ha bisogno di capitali, inoltre è un prodotto costosissimo che richiede l’impegno di risorse ingenti e ad altissimo rischio avendo di fronte un pubblico, un consumatore, i cui comportamenti sono difficili da prevedere. Da qui nasce l’esigenza che l’autore cinematografico medi se stesso con le coscienze del produttore e di tutti gli altri soggetti della produzione. “Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione!” questa espressione sembra racchiudere in poche parole la figura del regista, autore e responsabile di un processo produttivo a cui deve aggiungere una straordinaria sensibilità culturale e capacità di rapportarsi con le professionalità e le emotività dei tecnici e degli attori. Tutto ciò non sminuisce l’arte del Cinema, ma anzi la arricchisce con la sua complessità che le deriva dal doversi innervare con un processo e metodologie industriali e con le esigenze di chi vi investe risorse finanziarie. Il film è un bene commerciale che deve essere distribuito e venduto su un mercato. Il mercato del cinema, come quello di qualsiasi impresa culturale, non è omogeneo e comprende vari attori: il mercato dei consumatori, quello della distribuzione, la concorrenza e lo Stato. La filiera cinematografica comprende tre fasi, la prima è quella della produzione del film ed è mirata alla realizzazione della prima copia, detta master. Questa fase è composta da quattro sottofasi: sviluppo, pre-produzione, riprese e post-produzione. Lo sviluppo è la fase iniziale della produzione,in cui è necessario che il produttore acquisisca i diritti di sfruttamento economico della proprietà dell’opera letteraria che vorrà sceneggiare per poi tradurre in film. Nella fase di pre-produzione, il produttore cerca le risorse fondamentali per realizzare il progetto: le risorse finanziare e le risorse creative. La fase delle ripresa è quella in cui tutti i diversi input creativi e tecnici devono collaborare al meglio delle loro possibilità per garantire un risultato ottimale. Il regista in questo momento detiene il potere. La postproduzione rappresenta l’ultima fase della produzione in cui si procede al montaggio delle scene girate, all’inserimento della colonna sonora e al missaggio, alla realizzazione e all’aggiunta degli effetti speciali. La seconda fase della filiera è quella della distribuzione in cui si provvede alla duplicazione del master al fine di ottenere il giusto numero di copie da inviare alle sale cinematografiche, ad approntare le politiche di marketing atte a promuovere nel migliore dei modi possibili la pellicola presso il pubblico e a ripartire gli incassi tra chi ha collaborato alla realizzazione del film. Il sistema distributivo sta vivendo oggi una profonda trasformazione, dovuta al fatto che il film non può più essere considerato esclusivamente un prodotto per la sala cinematografica. Per cui la terza fase della filiera produttiva comprende l’esercizio, ma anche tutti quegli altri mercati di sbocco detti secondari, che garantiscono incassi maggiori rispetto a quanto registrato in sala. L’industria cinematografica necessita di finanziamenti. In Puglia con delibera / la Giunta regionale approva il “Piano annuale delle Philip Noiret in Amici miei ( ) di Mario Monicelli attività di spettacolo ” che promuove interventi a sostegno in favore dei soggetti privati iscritti all’Albo regionale dello spettacolo; progetti di attività triennale presentati da soggetti iscritti all’Albo Regionale, da attuarsi in regime di convenzione; progetti presentati da Enti Locali e Soggetti Pubblici e progetti presentati da soggetti privati; “Valorizzazione delle eccellenze, delle rassegne e dei festival musicali”. La spesa complessiva del Piano Regionale dello Spettacolo per il risulta essere di . . , , con la seguente copertura finanziaria: a) “Fondo Unico Regionale dello Spettacolo – . . , €; b) “FESR – per . . , €. Gli interventi finanziati attraverso il FURS sono, complessivamente , di questi circa il % è destinato al cinema, in particolare interventi destinati al sostegno di attività di strutture iscritte all’Albo regionale dello spettacolo,e ad attività in promozione diretta organizzate da soggetti privi dell’iscrizione all’albo. Nell’interesse del settore cinematografico, il programma intende consolidare la domanda di spettacolo; stimolare nuove fasce di pubblico con particolare riferimento ai territori che presentano bassi indici nel rapporto domanda/residenti ed alle nuove generazioni, attraverso il coinvolgimento diretto del mondo della scuola; sostenere il piccolo esercizio cinematografico e le sale d’essai, specialmente nei centri scarsamente dotati di istituzioni culturali; promuovere la costituzione di sale cinematografiche d’essai e di festival e rassegne anche in luoghi di particolare rilevanza storico-artistica-architettonica e nei centri di affluenza turistica; sostenere la produzione regionale con particolare riferimento al ricambio artistico ed organizzativo e la formazione delle competenze gestionali. L’Apulia film commission è la commissione cinematografica pugliese, e nasce ufficialmente nel febbraio del 2007. Il suo fondo di dotazione è versato per il 100% dalla Regione Puglia che detiene così il controllo della Fondazione. In generale i quattro ruoli principali della Film Commission e che costituiscono la sua ragion d’essere sono: – Promozione: è l’attività principale in termini di marketing territoriale. Nelle commission prende forma una vera e propria vendita del territorio, confezionato come prodotto usufruibile da parte delle produzioni, con caratteristiche simili a quelle che il mix di marketing classico prevede per i tradizionali prodotti e servizi. – Assistenza: è l’attività più specifica delle commissioni e consiste, in gradi diversi nella ottimizzazione della fruizione del territorio, in tutte le sue componenti, da parte delle produzioni che decidono di utilizzarlo per le riprese. Si va dalla assistenza nella prima fase dello scouting e della individuazione delle location alla creazione di sportelli unici per il rilascio di permessi, a tutte l’attività di liaison con le varie entità i istituzioni locali durante le fasi di pre-produzione e di produzione. – Formazione: la Film Commission opera nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento dei professionisti locali del settore audiovisivo, considerati elemento decisivo in termini di competitività del territorio. Le attività di formazione si esplicano in corsi professionali, seminari e workshop. – Valorizzazione delle professionalità locali. Dal l’Apulia Film commission si occupa di promuovere in tutto il mondo le straordinarie location che la Puglia offre, anche grazie alla nascita dei cineporti pugliesi. I cineporti sono business center interamente dedicate al cinema e alle arti visive, produzioni, maestranze e artisti. I Cineporti pugliesi, quello di Bari e quello di Lecce, sono nati per promuovere e valorizzare il cinema in Puglia,emblemi di un sud che vuole riscattarsi. Obiettivo è quello di trasformare il cineporto in una cittadella del dialogo aperta giorni l’anno. Sono sedi in cui preparare un film: direttori di produzione e organizzatori generali, insieme al loro staff di produzione, vi trovano comodi uffici con postazioni disponibili, connessioni wi-fi, telefoniche e fax. Oltre che ogni comfort per depositare in sicurezza materiali, attrezzature, per parcheggiare camion, mezzi di scena. Per realizzare casting e prove d’attore. Per svolgere ogni riunione in un ambiente confortevole e accogliente, come solo la Puglia sa essere. I cineporti nascono, in pratica, per garantire alle case di produzione luoghi sia in interno che in esterno utili alle riprese, gli studios infatti verranno realizzati in seguito. Inoltre, si tratta di luoghi dedicati anche alle premiére e alle conferenze stampa dei film, oltre che discutere di cinema, lavorandoci, interagendo con produzioni locali ed estere, una vera e propria Casa del Cinema. È importante osservare come oggi, al cinema pugliese, vengano riconosciute sceneggiature solide, accompagnate dalla costante crescita di una nuova leva di ottimi interpreti. Si sta inoltre assistendo alla nascita di una generazione di giovani produttori, capaci e desiderosi di misurarsi con il mercato anche internazionale. Questi fattori indicano come il nostro cinema stia attraversando un momento di transizione, di crescita e di ricerca di nuovi linguaggi espressivi, di nuove tecnologie, di nuove concezioni del rapporto con il pubblico e con la distribuzione, infine di nuovi e più efficaci modelli produttivi. Il cinema è sicuramente, e lo sarà sempre più, una grande risorsa per questa regione ricca di “location” e come tale non ci si può in alcun modo permettere di lasciarsi fuggire alcuna opportunità ad esso legata; certamente gli ostacoli ci sono e non sono pochi, ma potrebbero essere facilmente valicati attraverso efficaci iniziative, ingenti risorse e adeguata formazione nazionale e, soprattutto, internazionale. MONICA GIGANTE 22 12-18 febbraio 2011 Fiscalmente Una circolare in favore dei contribuenti Foto Alexey Stiop_fotolia Comunicazione Iva così entro febbraio S top alla comunicazione annuale dati Iva per i soli contribuenti con saldo a debito che presentano la dichiarazione Iva entro febbraio. La circolare /E,fornisce una interpretazione favorevole ai contribuenti, prevedendo che, d’ora innanzi, sia in presenza di un credito sia di un debito nei confronti dell’Erario, i contribuenti possono presentare la dichiarazione Iva separatamente dal modello Unico e trasmetterla entro il mese di febbraio. Per cui in questo caso “non sarà più necessario inviare alle Entrate la comunicazione annuale dati Iva”. Si tratta di una semplificazione, che equipara i contribuenti che hanno una posizione debitoria a quelli che vantano invece un credito. L’art. del Dl / ha, infatti, previsto per i contribuenti con anno d’imposta coincidente con quello solare “la possibilità di presentare la dichiarazione Iva slegata da quella unificata”. In entrambi i casi la presentazione anticipata del modello entro febbraio rende quindi inutile l’invio della comunicazione annuale dati Iva. Però, in caso di presentazione in via autonoma della dichiarazione annuale Iva, “non è possibile effettuare i versamenti in base alle scadenze del modello Unico”. Il versamento del saldo annuale deve, quindi, essere effettuato entro il marzo in un’unica soluzione oppure a rate maggiorando dello , % mensile l’importo di ciascuna rata successiva alla prima! base di calcolo per la determinazione delle “risorse proprie” da versare al bilancio comunitario. La natura e gli effetti dell’adempimento, non sono quelli propri della dichiarazione annuale ma sono riferibili alle comunicazioni di dati e notizie. Attraverso la comunicazione dati, infatti, il contribuente non procede alla definitiva autodeterminazione dell’imposta dovuta, che avverrà solo attraverso il tradizionale strumento della dichiarazione annuale. La presentazione della comunicazione dati è richiesta, in linea generale, a tutti i titolari di partita Iva ad eccezione dei contribuenti che si trovano nelle specifiche ipotesi di esonero, individuate espressamente dall’articolo -bis del DPR n. / (ad esempio per le persone fisiche con volume d’affari nell’anno di riferimento pari o inferiore a . euro). Al fine di limitare gli obblighi dichiarativi a carico dei contribuenti titolari di partita Iva, a decorrere dall’adempimento relativo all’anno d’imposta , è prevista un’ulteriore ipotesi di esonero, contenuta nell’ultimo periodo del comma dell’articolo -bis dello stesso DPR n. / (introdotto dall’articolo del decreto legge ° luglio , n. ), che riguarda i contribuenti che provvedono a presentare Normativa L’introduzione dell’adempimento della presentazione della comunicazione annuale dati Iva, disciplinato dall’articolo -bis del Dpr. n. / , e successive modificazioni, si rese necessaria per ottemperare agli obblighi comunitari, che imponevano che il termine per la presentazione della dichiarazione Iva, stabilito dai singoli Stati, non potesse superare di due mesi la scadenza di ogni periodo fiscale. Considerato, infatti, che il periodo d’imposta ai fini Iva si conclude il dicembre e che il termine per la presentazione della dichiarazione annuale, sia in forma autonoma che unificata, individuato nella data del settembre dall’articolo del citato decreto n. / , non consente il rispetto di tale prescrizione comunitaria, è stato previsto nei confronti dei soggetti d’imposta l’ulteriore adempimento della comunicazione dati, da assolvere entro il mese di febbraio di ciascun anno. In tal modo vengono forniti all’Amministrazione finanziaria i dati Iva sintetici relativi alle operazioni effettuate nell’anno precedente, che costituiscono anche una prima la dichiarazione annuale entro il mese di febbraio. Sempre il D.L. n. / , nell’introdurre le nuove regole per l’utilizzo in compensazione del credito Iva annuale, ha aggiunto l’ultimo periodo del comma dell’articolo del DPR n. / , in virtù del quale i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione unificata – soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare tenuti a presentare le dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sul reddito e dell’imposta sul valore aggiunto – possono non comprendervi la dichiarazione annuale Iva nell’ipotesi in cui il credito, da questa risultante, venga utilizzato in compensazione ovvero chiesto a rimborso. Dalla lettura coordinata delle disposizioni contenute negli articoli e -bis del DPR n. del emerge che la previsione di esonero dalla presentazione della comunicazione dati, sebbene prevista dall’articolo -bis in via generale per tutti i contribuenti che ritengono di assolvere l’adempimento principale della dichiarazione l nuovo Codice delle Telecomunicazioni, introdotto con il D.Lgs. / , ha innovato, del tutto, la regolamentazione del servizio delle telecomunicazioni ed ha comportato un nuovo, compiuto, assetto normativo. Come conseguenza, tutta la precedente disciplina, basata sul presupposto della “concessione”, deve ritenersi novata e con essa abrogato implicitamente l’obbligo di corrispondere la relativa tassa di CC.GG. sul radiotelefono. A questa interessante conclusione giunge la Commissione Tributaria Regionale di Venezia (Pres. Valmassoi, Rel. Drigatti), fornendo ulteriori spunti di riflessione su di un tema per il quale è legittimo attendersi, a breve, una presa di posizione della Suprema Corte di Cassazione. Il fatto Alcuni comuni appartenenti alla provincia di Vicenza proponevano ricorso avverso il provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate aveva rigettato l’istanza di rimborso di quan- EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula I annuale entro il termine di presentazione della comunicazione dati, di fatto resta preclusa a quei contribuenti che non hanno la possibilità di presentare la dichiarazione Iva al di fuori della dichiarazione unificata, ossia coloro che riscontrano un conguaglio annuale a debito. Tale interpretazione, tuttavia, crea una disparità di trattamento tra i contribuenti con posizione creditoria e quelli con un saldo a debito. Non consentendo a questi ultimi la possibilità di anticipare la presentazione della dichiarazione annuale Iva e, conseguentemente, di non trasmettere la comunicazione dati Iva. Nell’ottica della semplificazione degli adempimenti Iva, coerentemente agli obiettivi di riduzione degli oneri amministrativi di cui all’articolo del D.L. n. / , Il Fisco riconosce ora la possibilità di non comprendere la dichiarazione Iva in quella unificata a tutti i contribuenti. Tassa governativa su telefonini abrogata? to versato a titolo di tassa di concessione governativa, per gli anni – , in base all’art. della tariffa allegata al D.P.R. / . In particolare, richiedevano il rimborso dell’importo “fisso” per ogni utenza di telefonia mobile, di cui erano titolari le amministrazioni pubbliche, corrisposto per il tramite del gestore di telefonia mobile, nella veste di sostituto d’imposta. Eccepivano l’abrogazione della normativa posta a presupposto giuridico della tassa. La Commissione Tributaria Provinciale di Vicenza accoglieva il ricorso. In tale sede il Collegio ha osservato che il nuovo Codice delle Telecomunicazioni, introdotto con il D.Lgs. / , ha del tutto innovato il pregresso regime, abrogando esplicitamente la normativa a fondamento della tassa e rendendo perciò illegittima la previsione di cui all’art. del citato D.M. n. . La decisione del Collegio regionale Nel decidere la controversia i giudici di seconde cure hanno aderito alla tesi secondo cui i Comuni, in quanto pubbliche amministrazioni, non sono assoggettabili alla tassa di concessione governativa. Questi ultimi, infatti, quali enti pubblici territoriali in cui si articola l’entità statale e presso cui sono decentrate funzioni dello Stato, non possono essere assoggettati al tributo in esame, come ha stabilito l’art. , comma , del D.Lgs. del / / . Circa l’assoggettabilità dei comuni alla T.C.G., la stessa Amministrazione Finanziaria ha avuto modo di affermare che “...la non assoggettabilità dello Stato alla tassa sulle concessioni governative deriva da una carenza assoluta di soggettività passiva nei confronti del tributo...” e più avanti ha continuato sostenendo che “...le pubbliche amministrazioni che sottoscrivono contratti di abbonamento per la fornitura di servizi di telefonia mobile non sono soggette al pagamento della tassa sulle concessioni governative”. Dette affermazioni emergono dalla circolare n. del / / dell’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Lazio, e confermano quanto stabilito in proposito dai Primi Giudici. Quanto all’intervenuta abrogazione della normativa che regolamentava la T.C.G., come conseguenza del nuovo Codice delle Telecomunicazioni elettroniche, il Collegio ha osservato che il D.Lgs. n. del ha liberalizzato la fornitura dei servizi di comunicazione ed ha esplicitamente abrogato (con l’art. ) l’art. del D.P.R. / . Detto art. stabiliva che “...presso ogni singola stazione radioelettrica di cui sia stato concesso l’esercizio deve essere conservata l’apposita licenza rilasciata dall’Amministrazione dette Poste e Telecomunicazioni. Per le stazioni riceventi del servizio di radiodiffusione il titolo di abbonamento tiene luogo della licenza”. Peraltro, il nuovo Codice delle Telecomunicazioni del ha apportato al settore rilevanti innovazioni, nell’ambito di un processo di privatizzazione. La privatizzazione ha avuto come principale conseguenza il passaggio dalla concessione (che è un atto amministrativo emanato nell’ambito di un rapporto pubblicistico, con una posizione di preminenza della Pubblica Amministrazione sui privati) al contratto, cioè ad uno strumento di diritto privato il quale presuppone una posizione di parità tra i contraenti. Da tanto si deve ricavare che con il D.Lgs. è stata abrogata tacitamente tutta la normativa basata sul presupposto di un rapporto concessionario di tipo pubblicistico ed è venuto, quindi, meno il presupposto per l’applicazione della T.C.G.. Infatti l’abrogazione tacita è regolata da una norma di carattere generale qual è l’art. delle “Disposizioni sulla legge in generale” che introducono il codice civile. Detto articolo stabilisce, tra l’altro, che essa si può verificare quando una nuova legge regolamenti l’intera materia disciplinata da una legge anteriore. Nella fattispecie si è ritenuto applicabile tale norma perché il passaggio dal regime pubblicistico a quello privatistico ha costituito una nuova totale regolamentazione della materia ed ha comportato un nuovo assetto normativo. La conclusione Premesso quanto sopra è stato acutamente ritenuto che tutta la precedente disciplina, basata sul presupposto della concessione, fosse da ritenersi abrogata in uno alla debenza della tassa contestata. Come è facile arguire il contenuto di tale decisione, rafforzata da altre dello stesso tenore, potrebbe produrre effetti sostanziali per le cassa Erariali. Una prossima pronuncia della Cassazione sarà dunque necessaria per consentire alla platea dei contribuenti di potersi orientare con maggior chiarezza. LE SCADENZE FISCALI MARTEDÌ FEBBRAIO Termine per l’annotazione, sul registro IVA degli acquisti, del documento riepilogativo relativo alle fatture di ammontare unitario inferiore a€ , ricevute nel mese di gennaio. Termine per l’emissione e registrazione delle fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel corso del mese di gennaio e risul- tanti da Ddt (documenti di trasporto) o altro documento equivalente, con la specificazione della data e del numero dei documenti cui si riferiscono. MERCOLEDÌ FEBBRAIO Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento inviate dagli esportatori abituali e ricevute in gennaio. Versamento delle ritenute operate nel mese di gennaio sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoro autonomo (cod. ), sulle provvigioni (cod. ) e delle ritenute alla fonte da parte dei curatori fallimentari e dei commissari liquidatori. Versamento, da parte degli amministratori di condominio, delle ritenute d’acconto operate a titolo di IRES (cod. ) e IRPEF (cod. ) nel mese di gennaio sui corrispettivi corrisposti per prestazioni inerenti ai contratti di appalto di opere e servizi. Pagamento dell’IVA, se il debito è superiore a € , , relativa al mese di gennaio (cod. ) da parte dei contribuenti mensili. Chi va&Chi viene Brussels Charleroi Bucarest : / / Alitalia XM : : L MM G V : L MM G V da / / a / / Alitalia VE : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia VE : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia VE : : L MM G V D da / / a / / Alitalia VE : : L MM G V D da / / a / / Air One AP : : L M M G V S D da / / a / / Air One AP : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia AZ : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia AZ : : L MM G V / / a / / Alitalia CT : : L MM G V D da / / a / / Easyjet U : : L MM G V S da / / a / / Easyjet U : : L MM G V S da / / a / / ORARI IN VIGORE dal : : L M M G V S D da / / a / / Air One AP : : L M M G V S D da / / a / / : Ryanair FR : : Alitalia CT : : Alitalia CT : : L MM G V Ryanair FR : : L Tarom RO : : L S : : : L Cagliari Ryanair FR : : L Airberlin AB : : Airberlin AB : : Ryanair FR : : Ryanair FR : M M D da / / a / / da / / a / / V da / / a / / da / / Ryanair FR : : FR : : L M V Londra Stansted Ryanair FR : : L M V Ryanair FR : : Ryanair FR : : FR : : Ryanair FR : : 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Ryanair Bologna Partenze da BARI Destinazione Compagnia Ryanair Bologna Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Easyjet Ginevra Easyjet Girona Ryanair Barcellona Londra Ryanair Stansted Alitalia Milano Lin Alitalia Alitalia Easyjet Air One Milano MXP Easyjet Air One Air One Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Airberlin Monaco Airberlin Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Ryanair Roma Ryanair Ciampino Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia bluexpress Roma Fiumicino Alitalia Alitalia bluexpress Torino Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Venezia Alitalia Ryanair Verona Ryanair Destinazione Compagnia Verona Zurigo M G S V V M G L MM G V / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / / / a Ryanair FR : : Ryanair FR : : Ryanair FR : : Ryanair FR : : L M V da / / a / / Ryanair FR : : L M V da / / a / / Ryanair FR : : da / / a / / Ryanair FR : : Ryanair FR : : M Ryanair FR : : M Alitalia CT : : L Alitalia AZ : : L MM G V Air Italy I : : L MM G Air Italy I : : Air Italy I : : : : helvetic ORARI IN VIGORE dal / / L AL / / M da D da / / a L V da S / / / / a / / D da / / a / / D da / / a / / G da / / a / / G S D da / / a / / G V S da / / a / / D da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / L M M G V S D da / / a / / V / / Destinazione Compagnia Isole Tremiti Alidaunia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Milano Mxp Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Palermo Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Torino Darwin/ Alitalia ORARI IN VIGORE dal / / Destinazione Compagnia Isole Tremiti Alidaunia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Milano Mxp Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Palermo Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Torino Darwin/ Alitalia ORARI IN VIGORE dal / / Part. : : : Partenze da BRINDISI Arr. : : : Frequenza Note LM G S da / / a / / M D da / / a / / V da / / a / / FR : : U U : : : : FR : : FR : : VE CT AZ U AP U AP AP FR FR FR AB AB FR FR FR FR FR FR FR CT AZ BV AZ AZ BV FR FR FR AZ FR FR : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Part. : : : Arr. : : : FR : : U U : : : : M FR : : M FR : : VR CT AZ U AP U AP AP FR FR FR AB AB FR FR FR FR FR FR FR AZ BV AZ AZ BV CT FR FR FR AZ FR FR : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Part. 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