[WWW.TECNICAFUTURO.IT] Boll.Tecnico – Gennaio/1-15
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VEDIAMO COME FUNZIONA
IL SISTEMA “E-HDI”,
LO START & STOP VALEO
CHE EQUIPAGGIA PER IL GRUPPO PSA
LE MOTORIZZAZIONI 1.4 e 1.6 HDI,
E COME INTERVENIRE SU QUESTO
SISTEMA IN TUTTA SICUREZZA
Architettura e-HDI:
accortezze da utilizzare
A grandi linee quasi a tutti è ormai noto il funzionamento dei sistemi Start & Stop, se non altro almeno dal
punto di vista del “come funziona”, ed è anche risaputo che esistono differenti sistemi di questo tipo. Uno
di sicuro interesse è quello sviluppato da Valeo per i veicoli 1.4 e 1.6 HDI del gruppo PSA, identificato sugli
stessi veicoli dal logo “e-HDI”.
IL SISTEMA e-HDI
Il sistema e-HDI sfrutta per l’avviamento del motore sia un motorino d’avviamento classico sia un
alternatore che può fungere anche da motorino d’avviamento.
Chiaramente, la messa in moto da parte di quest’ultimo avviene tramite cinghia.
Volendo essere più precisi, il motorino d’avviamento si occupa dal primo avviamento, quello da chiave,
mentre l’alternatore reversibile si occupa degli avviamenti automatici in fase di intervento del sistema
Start&Stop.
Altra caratteristica distintiva e peculiare di questi sistemi è la presenza di un supercondensatore (anche
detto “ultracapacità, per via della sua enorme capacità”) avente determinati compiti, posizionato sotto il
passaruota anteriore sinistra.
Sia che si tratti del primo avviamento del motore (tramite motorino d’avviamento), sia che si tratti
dell’avviamento automatico (tramite alternatore reversibile), l’energia elettrica viene fornita non solo dalla
batteria, ma anche dal supercondensatore in questione. Naturalmente, qualora il supercondensatore si
trovi in una sufficiente condizione di carica.
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Per avere un’idea della potenza elettrica in gioco, basti pensare che sommando i contributi di batteria e
capacitore in avviamento si arriva facilmente a ben 1.200 A di spunto, con il solo condensatore che è in
grado di erogare fino a 400 A.
Il suo stato di carica viene regolamentato da un’apposita centralina posta accanto al supercapacitore
stesso, denominata “centralina per il mantenimento della tensione”, ed è mantenuto sotto tensione per
essere pronto all’utilizzo ogni qual volta il sistema di gestione dell’avviamento ne richieda l’intervento (vedi
in apertura la prima figura.
STRUMENTO 1288: LA SOLUZIONE PER LA SICUREZZA
Proprio perché costantemente sotto carica, qualora l’ultracapacità dovesse andare in cortocircuito, si
correrebbe il rischio di forti scariche elettriche, perdite di elettrolito e, in ultimo, il danneggiamento interno
dell’ultracapacità.
E’ quindi importante per la sicurezza del tecnico prima, e delle apparecchiature poi, scaricare la tensione
dell’ultracapacità qualora si dovesse mettere mano al dispositivo di mantenimento tensione (o
all’ultracapacità stessa).
Per tale delicata operazione il gruppo PSA utilizza lo strumento speciale identificato dal riferimento 1288
(vedi la figura).
COME FUNZIONA IL 1288
L’attrezzo consiste in uno scaricatore elettronico da collegare direttamente sul condensatore, con un
indicatore di carica analogico.
Prima di utilizzare l’apparecchiatura, necessariamente si deve controllare l’integrità del fusibile di
protezione e la continuità elettrica dell’apparecchio stesso.
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La procedura per la scarica completa è relativamente semplice: smontare ruota e passaruota anteriore
sinistro; disconnettere la batteria; collegare una pinza dell’attrezzatura 1288 sul morsetto negativo
dell’ultracapacità; essendo difficile da raggiungere il morsetto positivo dell’ultracapacità, collegare l’altro
morsetto dell’attrezzatura 1288 al terminale positivo a 5V della centralina di mantenimento tensione; dare
inizio alla fase di scarica attivando l’attrezzo 1288. La scarica completa (zona verde) impiega
indicativamente cinque minuti (vedi la figura 3); spegnere quindi l’attrezzo.
A questo punto è possibile rimuovere il supercondensatore in tutta sicurezza.
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Architettura e-HDi, accortezze da utilizzare in