FIOM G.D
Progetto Impiegati
Contributo per un
possibile percorso
Dicembre 2002
FIOM G.D nel Web: http://digilander.libero.it/fiomgd
E-Mail: [email protected]
Obiettivi del progetto


Creare o ricreare una CONSUETUDINE
Superare il concetto generico:
IMPORTANZA DEL SINDACATO
sostituendolo col concetto preciso:
INDISPENSABILITA’ DEL SINDACATO
Come si conseguono questi
obiettivi?
Anzitutto elaborando delle risposte chiare
rispetto ad un ulteriore quesito:

COSA CI CHIEDONO GLI IMPIEGATI?
Titoli chiave





Competenza
Proposte non subalterne alle idee aziendali
Comunicazione
Coinvolgimento nei temi contrattuali
Timing sindacale incisivo
COMPETENZA

1.
2.
Requisito che deve essere soddisfatto su due
fronti:
INTERNO ALL’AZIENDA
(Delegato)
ESTERNO ALL’AZIENDA
(Funzionario / Struttura)
IL DELEGATO

DEVE ESSERE, prima di ogni altra
considerazione, PROFESSIONALMENTE
RICONOSCIBILE.
(espandi il testo)
IL FUNZIONARIO

DEVE AVERE OPINIONI PIU’
APPROFONDITE SUL MERITO
(espandi il testo)
COMPETENZA (2)

L’idea di suddividere la gestione sindacale per
SISTEMI PRODUTTIVI, produce un effetto
benefico per un APPROFONDIMENTO DI
COMPETENZA. Resta comunque aperto un
problema formativo che coinvolga (anche
contemporaneamente) FIOM INTERNA ed
ESTERNA.
PROPOSTE NON SUBALTERNE
ALLE IDEE AZIENDALI

Le PROPOSTE SINDACALI e le IDEE
AZIENDALI vengono percepite come elementi
DIVERSI NELLA FORMA ma posti sullo
STESSO PIANO QUALITATIVO
Fase CONOSCITIVA

Le IDEE dell’AZIENDA
(espandi il testo)
Fase PROPOSITIVA

Le PROPOSTE del SINDACATO
(espandi il testo)
COMUNICAZIONE


1.
2.


Vuole spiegazioni dettagliate e convincenti
Le vuole a livello:
INDIVIDUALE (espandi il testo)
COLLETTIVO (espandi il testo)
Non teme il RAPPORTO DIRETTO CON
L’AZIENDA
E’ disposto però ad accettare la MEDIAZIONE
del delegato, riconoscendolo come portavoce
(espandi il testo)
COINVOLGIMENTO NEI TEMI
CONTRATTUALI



Chiede COINVOLGIMENTO nell’analisi e nello
sviluppo dei temi (es. attraverso questionari
“discorsivi”, assemblee di reparto a tema)
Chiede contrattazioni nel cui merito possa
RICONOSCERSI
Fase critica per il passaggio da MENTALITA’
INDIVIDUALE a MENTALITA’ COLLETTIVA
(espandi il testo)
TIMING SINDACALE INCISIVO



Vive con SOFFERENZA i “tempi sindacali”
tradizionali generalmente ritenuti
eccessivamente dilatati. (espandi il testo)
Chiede un approccio PROGETTUALE alla
soluzione dei problemi (espandi il testo)
Non teme ne si fa inibire nell’assumere
ATTEGGIAMENTI sindacalmente POCO
ORTODOSSI
FINE
FIOM G.D nel Web: http://digilander.libero.it/fiomgd
E-Mail: [email protected]
ALLEGATI
Parla e contratta
in un ambiente professionalmente
COMPLESSO.
L’elezione di un delegato non risolve in
maniera definitiva il problema del suo
ACCREDITAMENTO
in quest’area professionale.
Nella scelta dei delegati, diventa quindi
inevitabile optare per scelte di
QUALITA’
e non meramente di
COLLOCAZIONE LAVORATIVA.
Deve essere messo in grado di raggiungere
un migliore equilibrio tra
COMPETENZA POLITICA
e
COMPETENZA TECNICA.
L’immagine è:
UN SINDACATO ESTERNO CHE
APPOGGIA IL LAVORO DEI
DELEGATI ATTRAVERSO UNA PIU’
APPROFONDITA CONOSCENZA
DEI TEMI DI MERITO
L’impiegato comunque ascolta, e facendo
questo non assume a priori un atteggiamento
IDEOLOGICO
bensì valuta l’idea partendo da una base di
MERITO.
Questo naturalmente non significa
che sottovaluti le
IMPLICAZIONI SOCIALI
di ciò che ascolta e che non sia pronto,
se lo reputa necessario, a “spendersi”
in momenti di lotta collettiva.
L’impiegato si aspetta proposte che siano
ALL’ALTEZZA DELLE IDEE AZIENDALI.
A quel punto e’ disposto ad accettare
SOLUZIONI MEDIE E PER TUTTI
su problemi che comunque tutti hanno.
Fermo restando che vuole essere considerato
INDIVIDUO INSERITO
IN UN CONTESTO COLLETTIVO
e non
ANONIMO COMPONENTE
DELLA COLLETTIVITA’
Su temi che ad es. producono diversità di
visione e azione nelle diverse componenti
sindacali, non si accontenta di una “voce”
ma le sonda tutte e poi sceglie.
NON ESISTE DELEGA
SU CARTA BIANCA
NON ESISTE DELEGA
BASATA UNICAMENTE
SULL’ APPARTENENZA
E’ fortemente interessato ad avere
informazioni generali e particolari
sull’azienda (es.”stato di salute”, mercato,
concorrenti, etc.) e valuta
POSITIVAMENTE
l’esperienza delle
RIUNIONI DI FUNZIONE
organizzate dall’azienda,
come momento informativo
in cui affrontare questi temi.
A fronte di una necessità di risposte che
vuole avere dall’azienda,
si rivolge al delegato perché si faccia
TRAMITE DI QUESTA RICHIESTA.
Pretende però dal delegato
UNA FORTE REATTIVITA’.
Se questa non c’è
TENDE A PROVVEDERE DA SOLO.
C’è comunque coscienza della propria
professionalità che, in base all’area
impiegatizia di appartenenza, viene valutata
più o meno “spendibile”.
Anche se ormai si è reso conto che il suo
CONTRIBUTO INTELLETTUALE
(PROGETTARE) tende a RIDURSI,
mentre tende ad AUMENTARE la
MANOVALANZA INTELLETTUALE
(GESTIRE PER PICCOLI SEGMENTI)
C’è un problema più generale di
comprensione coi lavoratori
(e quindi con gli impiegati) che riguarda la
SCARSA CONOSCENZA
delle DINAMICHE DI RAPPORTO
esistenti tra
FIOM INTERNA e FIOM ESTERNA
e con le ALTRE SIGLE SINDACALI.
C’è un ritardo informativo che va
assolutamente risolto.
PRO
BLEM
A
PRO
G
ETTOPERRISO
LVERLO
LA"M
ACCH
IN
A"FU
N
ZIO
N
A
O
PERAI+IM
PIEG
ATI
DALL'IN
DIVIDU
ALEALCO
LLETTIVO
Scarica

Progetto Impiegati in G.D: contributo per un possibile