REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - MARTEDÌ, 13 APRILE 2004 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Anno XXXIV - N. 83 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese Sommario C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI 16 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16838 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale: Territorio ed Urbanistica (Regolamento (CE) 1260/1999 – Decisione della Commissione Europea C(2001)4017 del 19 dicembre 2001) – 24º provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 1508 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16839 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 31º provvedimento . . . . . . . 1508 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16840 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 3, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Agricoltura – 4º provvedimento . . . . . . 1508 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16841 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 5, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Agricoltura – 1º provvedimento . . . . . . 1508 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16842 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, ed al bilancio pluriennale 2004/2006, disposte ai sensi dell’art. 27, comma 12 della l.r. 35/97, e successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Qualità dell’Ambiente – 2º provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1509 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16863 [3.1.0] Promozione dell’Accordo di Programma per il riassetto del nodo ferroviario di Saronno, con particolare riferimento alla riqualificazione urbanistica delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari . . . . . . . . . . . . . . 1509 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16864 [1.3.0] Approvazione della graduatoria di merito dei progetti presentati per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela dei comuni lombardi situati in aree sottoutilizzate ai fini dell’assegnazione di una quota delle risorse di cui alla deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1510 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16870 [3.6.0] Approvazione delle modifiche al sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»» e approvazione del sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» riconducibili al progetto «Ski World Final 2000», ai sensi della l.r. 31/96 (obiettivo gestionale 3.10.1.8. «Incentivi delle Strutture ricettive, delle Strutture complementari e delle infrastrutture turistiche») a seguito del parere della commissione consiliare . . . . . . . . . . . . . 1527 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16872 [3.1.0] Accreditamento del Centro Socio Educativo «L’Ippocastano» sito in via Molinara, 48 – frazione Correggio Micheli a Bagnolo San Vito (MN). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1530 2.1.0 3.1.0 1.3.0 3.6.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilità SERVIZI SOCIALI / Assistenza ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali SERVIZI SOCIALI / Sport e tempo libero Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1502 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16873 [3.1.0] Ampliamento dell’accreditamento del Centro Socio Educativo di Zogno – via XI Febbraio (BG). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16874 [3.1.0] Accreditamento dell’Hospice «Fondazione Casa di Riposo di Melegnano – Onlus» con sede in Melegnano (MI). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16875 [3.1.0] Variazione dell’accreditamento della Residenza Sanitario Assistenziale – Piccolo Cottolengo di Don Orione», con sede in Milano. Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16876 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Istituto per l’assistenza alle persone anziane» con sede legale nel Comune di Collio (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione A. Malgaritta». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16877 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Commissaria Pia Olmo» con sede legale nel Comune di Osio Sotto (BG) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Opera Pia Olmo Onlus». Ai sensi dell’art.3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16878 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Ente Gaspare Monauni» con sede legale nel Comune di Coccaglio (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Gaspare Monauni». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16879 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Casa Protetta Cusani Visconti» con sede legale nel Comune di Chignolo Po (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Cusani Visconti Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16880 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Istituto Fratelli Bona» con sede legale nel Comune di Capo di Ponte (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Fratelli Bona – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16881 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Fondazione G. Ronzoni e Sac. G. Villa» con sede legale nel Comune di Seregno (MI) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Giuliana Ronzoni e Sacerdote Giuseppe Villa». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16882 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo Cozzati-Girardi» con sede legale nel Comune di Tremosine frazione Vesio (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Cozzati-Girardi Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16883 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo O.P. G. Vezzoli» con sede legale nel Comune di Romanengo (CR) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Opera Pia Ospedale Vezzoli». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16884 [3.1.0] Fusione delle II.PP.A.B. «O.P. Istituto Geriatrico “Conte C. Busi”» e «O.P. Orfanotrofi Riuniti» con sede legale nel Comune di Casalmaggiore (CR) e conseguente trasformazione in fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Conte Carlo Busi Onlus». Ai sensi dell’art. 3 e dell’art. 5 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16885 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Scuola Materna S. Giovanni Battista» avente sede legale in Comune di Palazzago (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16886 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Pio Istituto Ricovero Fanciulli Orfani Derelitti – Fondazione Sangalli» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16887 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Penaro Baruffo Albergoni di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16888 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Lupi di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16889 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Goldanica di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16890 [3.1.0] Estinzione dell’IPAB denominata «Pia Casa di Riposo Brambilla Crotta» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16891 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo Città di Chiavenna» con sede legale nel Comune di Chiavenna (SO) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Casa di riposo Città di Chiavenna – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . 3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza 1530 1530 1531 1531 1532 1532 1532 1532 1533 1533 1533 1533 1534 1535 1535 1535 1536 1537 1538 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1503 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16892 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Centro socio assistenziale di Orino Valcuvia» con sede legale nel Comune di Orino (VA) in Associazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16893 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Casa di soggiorno per anziani» con sede legale nel Comune di Bedizzole (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Casa di soggiorno per anziani – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16894 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Pio Istituto Famiglia ing. Edoardo Sassi» con sede legale nel Comune di Groppello Cairoli (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Pio Istituto Fam. ing. E. Sassi – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16895 [3.1.0] Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di servizi alla persona Tullo Bellomi» con sede legale in comune di Ostiano ai sensi del comma 4 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16896 [3.1.0] Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di servizi alla persona Bruno Pari» con sede legale in comune di Ostiano ai sensi del comma 4 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16897 [3.1.0] Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede legale in comune di San Colombano al Lambro ai sensi del comma 3 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16898 [3.1.0] Nomina commissario liquidatore dell’IPAB denominata «Asilo Infantile Vittorio Emanuele II» avente sede legale nel comune di Saronno (VA) ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16909 [3.5.0] Definizione dei profili professionali e di competenza degli operatori delle biblioteche di ente locale e di interesse locale, in attuazione dell’art. 4, comma 131 lettera j della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 26 marzo 2004 - n. 7/16914 [4.6.4] Programma esecutivo per gli anni 2004-2005 relativo a «Incoming in Lombardia» – D.c.r. VII/910 dell’11 novembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 31 marzo 2004 - n. 7/16963 [4.3.1] P.S.R. 2000-2006 misura n (1.14) – Determinazione della quota percentuale massima delle risorse disponibili da destinare all’attività diretta regionale per l’anno 2005 . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 31 marzo 2004 - n. 7/16969 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Asilo Infantile Soncini» con sede nel comune di Mairano fraz. Pievedizio (BS), in persona giuridica di diritto privato senza scopo di lucro, ai sensi della l.r. 13 febbraio 2003 n. 1 e successive modifiche – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 31 marzo 2004 - n. 7/16970 [3.1.0] Estinzione, ai sensi della l.r. 13 febbraio 2003 n. 1 e successive modifiche, dell’IPAB «Scuola Materna di Crenna» con sede nel comune di Gallarate (VA) – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . Deliberazione Giunta regionale 31 marzo 2004 - n. 7/16973 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Pensionato Sannazzarese» con sede legale nel comune di Sannazzaro de’ Burgondi (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus». Ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 31 marzo 2004 - n. 7/16974 [3.1.0] Trasformazione dell’IPAB «Istituto Neuropsichiatrico «Cremonesini»» con sede legale nel comune di Pontevico (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Istituto Bassano Cremonesini per disabili psichiche – Onlus». Ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1538 1538 1539 1539 1539 1539 1539 1540 1549 1550 1550 1551 1551 1551 D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Risorse e bilancio Decreto dirigente unità organizzativa 25 marzo 2004 - n. 4897 [2.3.0] Organismo Pagatore Regionale – Approvazione del manuale di contabilità dell’Organismo Pagatore Regionale Decreto dirigente struttura 11 marzo 2004 - n. 3981 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Magitteri Mauro – via Giovanni Pascoli n. 2 – 24031 Almenno San Salvatore (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 24 marzo 2004 - n. 4862 [2.1.0] Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2004 di economie di stanziamento ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale n. 34/78, e successive modifiche e integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2004 e al documento tecnico di accompagnamento – 10º provvedimento . . . . 3.1.0 3.5.0 4.6.4 4.3.1 2.3.0 2.3.2 2.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza SERVIZI SOCIALI / Attività culturali SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Turismo SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario ORDINAMENTO FINANZIARIO / Strumenti finanziari ORDINAMENTO FINANZIARIO / Strumenti finanziari / Finanze e tributi ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilità 1551 1559 1560 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1504 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Decreto dirigente struttura 25 marzo 2004 - n. 4983 [2.1.0] Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2004 di economie su impegni residui accertate su spese relative alla realizzazione di programmi comunitari ai sensi dell’articolo 50 della l.r. n. 34 del 31 marzo 1978 e successive modifiche e integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2004 e al documento tecnico di accompagnamento – 1º provvedimento . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5064 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Carminati Manuele – via Padania n. 30 – 24030 Mozzo (BG)» . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5065 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Elettro Santoro di Santoro Roberto – via Mazzini n. 15 – 21010 Germignaga (VA)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5069 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Cecini Mirko – via Mondiscia n. 2 – 21030 Ferrera di Varese (VA)» . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5071 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Canova Denis – via S. Antonio n. 41 – 24020 Castione della Presolana (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5092 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rubacuori di Bassi Alessandra – via Umberto I, n. 30/32 – 24050 Morengo (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5093 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Bar Stella di Abondio Pierangela – piazza Garibaldi n. 17 – 25040 Esine (BS)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 29 marzo 2004 - n. 5094 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, della società: «SI.STE.MA. s.r.l. – via del Lavoro n. 23 – 25030 Castelcovati (BS)». . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5201 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Accessori Moda di Pezzotti Roberto – via Fornace n. 12 – 24060 Adrara San Martino (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5202 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Networking di Vittori Dezio – via Fadini n. 5 – 25047 Darfo Boario Terme (BS)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5203 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Danieletti Alessandra – via per Gottolengo n. 2 – 25020 Pralboino (BS)» Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5204 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Lupi Gianluca – via Dante n. 33 – 25020 Pralboino (BS)» . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5205 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Vitali Massimo – via Carpenedolo n. 5 – 25012 Calvisano (BS)» . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5206 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Sarzi Amadè Matteo – via Monte Adamello n. 27 – 46041 Asola (MN)» Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5207 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Zanardini Luca – via Don Pietro Salvetti n. 17 – 25055 Pisogne (BS)» Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5208 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Pedrocchi Andrea Massimiliano – via Papa Giovanni XXIII n. 23 – 24020 Rovetta (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5209 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Verdeblu di Peveri Lorenzo – via Maggiolini n. 40 – 20015 Parabiago (MI)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5210 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Colombi Davide – via degli Alpini n. 4 – 24024 Gandino (BG)» . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5211 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Tesoro Nicola – via Pastore n. 88 SC.A – 20043 Arcore (MI)» . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5212 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Carletti Luca – via Piazzola n. 22 fraz. Trabuchello – 24010 Isola di Fondra (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.1.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilità 2.3.2 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Strumenti finanziari / Finanze e tributi 1561 1562 1563 1563 1564 1565 1565 1566 1566 1566 1567 1567 1567 1567 1567 1568 1568 1568 1568 1568 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1505 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5213 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Bettoni Katia – via Giacomo Venezian n. 50/3 – 24068 Seriate (BG)» Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5214 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rivellini Alessandra – via Muggiasca n. 10 – 24010 Santa Brigida (BG)» Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5217 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Noa Center di Gnoato Elena – via Roma n. 25 fraz. Barbaiana – 20020 Lainate (MI)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5218 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Ferrè Mirko – via G. Matteotti n. 1 – 21052 Busto Arsizio (VA)» . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5219 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Med@ di Daniele Metelli – via Cortevazzo n. 13 – 25036 Palazzolo sull’Oglio (BS)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5220 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Castellani Roberto – via Coltura n. 33 – 24010 Lenna (BG)» . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5221 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Croci Monica – via G.B. Vico n. 12 – 20015 Parabiago (MI)» . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5222 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Studio Seregni di Seregni Elena – via Guardi n. 50 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 30 marzo 2004 - n. 5223 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Upham Massimiliano – via Carnovali n. 35 – 24100 Bergamo (BG)» Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5272 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «New Style Daniela Acconciature di Bonetti Daniela – via Provinciale n. 29 – 25050 Pian Camuno (BS)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5273 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «A.B. Service di Bianchessi Angelo Antonio – via Ugo Foscolo n. 9 – 26858 Sordio (LO)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5274 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Formenti Samuel – via Vicinale Longù n. 5 – 21052 Busto Arsizio (VA)» Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5276 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rodolfi Ivan – via Dante Alighieri n. 14 – 24020 Scanzorosciate (BG)» Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5277 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Sarontermica di Rognoni Edoardo – via F. Reina n. 1 – 21047 Saronno (VA)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5279 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Guasconi Federico Mauro – via Trentino Alto Adige n. 4 – 27049 Stradella (PV)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5280 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Impresa Edile Moro Emanuele Mario – via Martiri della Libertà n. 3 – 24060 Gorlago (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5281 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Locatelli Giacomo – via Madre Carla Trovenzi n. 38 – 24060 Gorlago (BG)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5282 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Impresa di Pulizie Magic di Marino Mara – frazione Parzanella Inferiore n 1 int. 2 – 23857 Valgreghentino (LC)». . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5283 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Nikaj Aleks – via Monte Rosso n. 24 – 21013 Gallarate (VA)» . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5284 [2.3.2] Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «La Stazione Fotografica di Munari Sara – via Trieste n. 11 – 23900 Lecco (LC)» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.3.2 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Strumenti finanziari / Finanze e tributi 1568 1569 1569 1569 1569 1569 1570 1570 1570 1570 1570 1571 1571 1571 1571 1571 1571 1572 1572 1572 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1506 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 D.G. Formazione, istruzione e lavoro Decreto dirigente unità organizzativa 24 marzo 2004 - n. 4853 [3.3.0] Revoca dei progetti id n. 150936 – id n. 148355 – id n. 150912 – e relativo finanziamento a seguito del mancato avvio nei termini prescritti, dall’Operatore «IRIS s.c.a.r.l. Onlus» cofinanziati con il FSE Obiettivo 3 – Dispositivo Multimisura Extra-Obbligo e Formazione Superiore – annualità 2003/2004 . . . . . . . . . 1572 D.G. Agricoltura Decreto direttore generale 18 marzo 2004 - n. 4440 [4.3.2] Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 62807 del 19 settembre 1997 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «Orsi Romualdo» p. IVA 00205540180 . . . . . . Decreto direttore generale 24 marzo 2004 - n. 4823 [4.3.2] Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 4147 del 15 marzo 2004 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «CO.PRO.LA.IT Consorzio Produttori Latte Italia (MN)» p. IVA 02044420202 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto direttore generale 24 marzo 2004 - n. 4824 [4.3.2] Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 31944 del 4 dicembre 2000 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983 . . . . . Decreto dirigente struttura 19 marzo 2004 - n. 4588 [4.3.2] Legge n. 119. del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 3809 del 29 giugno 1994 (e successive modificazioni) di riconoscimento di primo acquirente latte ditta: «Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158» 1573 1574 1574 1575 D.G. Commercio, fiere e mercati Comunicato regionale 16 aprile 2004 - n. 47 [4.6.1] Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1576 D.G. Servizi di pubblica utilità Decreto dirigente unità organizzativa 5 aprile 2004 - n. 5664 [5.1.3] Differimento del termine per la presentazione dei progetti di gestione associata di funzioni/servizi comunali in attuazione della d.g.r. n. 15949 del 30 dicembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . 1585 D.G. Industria, piccola e media impresa e cooperazione e turismo Decreto direttore generale 2 aprile 2004 - n. 5585 [4.0.0] Documento Unico di Programmazione per gli interventi strutturali della Regione Lombardia Obiettivo 2 (20002006) aree Obiettivo 2 – aree sostegno transitorio. Approvazione del bando per la presentazione delle domande sulla Misura 2.1: «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1585 D.G. Qualità dell’ambiente Decreto direttore generale 2 aprile 2004 - n. 5563 [5.3.4] Bando per l’istituzione di uno specifico elenco di Istituti idonei alla Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) delle Aziende soggette agli adempimenti previsti dalla legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti» . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 31 marzo 2004 - n. 5309 [5.3.1] Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 Lombardia (2000-2006). Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette». Approvazione della graduatoria, assegnazione degli aiuti finanziari e approvazione delle «Linee guida per la presentazione delle richieste di erogazione, il monitoraggio e la rendicontazione dell’aiuto finanziario concesso in attuazione del secondo bando della Misura 3.1» (Obiettivo gestionale 9.5.5.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1608 1609 D.G. OO.PP., politiche per la casa ed edilizia residenziale pubblica Decreto dirigente struttura 5 aprile 2004 - n. 5673 [5.1.2] «Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale» in attuazione del programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica 2002/2004. Approvazione della modulistica per la presentazione delle proposte di partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Comunicato regionale 31 marzo 2004 - n. 45 [5.1.3] Incarichi di collaudo assegnati il 19 marzo 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . 1625 1639 D.G. Territorio e urbanistica Decreto dirigente unità organizzativa 24 marzo 2004 - n. 4852 [5.3.5] Progetto relativo a «Discarica di seconda categoria tipo B per rifiuti speciali non pericolosi» in Comune di Inzago (MI). Committente: Transeco s.r.l. Giudizio di compatibilità ambientale (art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996) 3.3.0 4.3.2 4.6.1 5.1.3 4.0.0 5.3.4 5.3.1 5.1.2 5.3.5 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Zootecnia SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Commercio AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Lavori pubblici ed espropri SVILUPPO ECONOMICO AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Rifiuti e discariche 1639 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1507 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 D.G. Sicurezza, polizia locale e protezione civile Decreto dirigente unità organizzativa 25 febbraio 2004 - n. 2581 [4.1.0] Ulteriori interventi a favore dei Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi occorsi nel mese di novembre 2002 con l’utilizzo dei fondi statali recati dall’o.p.c.m. 3277 del 28 marzo 2003 in attuazione dell’art. 1 del d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito dalla legge 8 aprile 2003, n. 62 – Impegno e contestuale liquidazione dei fondi per contributi agli Enti locali finalizzati alle attività produttive con edificio aziendale distrutto. . . . . Decreto dirigente unità organizzativa 3 marzo 2004 - n. 3254 [4.1.0] Ulteriori interventi a favore dei comuni danneggiati dagli eventi calamitosi occorsi nel mese di novembre 2002 con l’utilizzo dei fondi statali recati dall’o.p.c.m. 3277 del 28 marzo 2003 in attuazione dell’art. 1 del d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito dalla legge 8 aprile 2003, n. 62 – Impegno e contestuale liquidazione dei fondi per contributi agli Enti locali finalizzati ai nuclei familiari tutt’ora sfollati . . . . . . . . . . 1640 1641 G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI Provvedimento di altri Enti n. 16/1-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 1 del 15 marzo 2004 – Nomina del componente del Comitato Tecnico in sostituzione dell’arch. Nella Bianco . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 16/2-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 2 del 15 marzo 2004 – Istituzione di nuovi capitoli di spesa nel Bilancio di previsione 2004 . . . . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 16/3-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 3 del 15 marzo 2004 – Indirizzi e criteri per la gestione delle pratiche espropriative . . . . . . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 16/4-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 4 del 15 marzo 2004 – Modifica ed integrazione alla delibera n. 3 del 19 febbraio 2003: delegazione trattante di parte pubblica Provvedimento di altri Enti n. 16/5-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 5 del 15 marzo 2004 – Nomina della delegazione di concertazione ai sensi dell’art. 6 del CCNL 2002/2005 . . . . . . Provvedimento di altri Enti n. 16/6-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 6 del 15 marzo 2004 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore e dei Dirigenti . . . 4.1.0 SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali 1643 1643 1643 1644 1644 1644 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1508 – C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI [BUR2004011] [2.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16838 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale: Territorio ed Urbanistica (Regolamento (CE) 1260/1999 – Decisione della Commissione Europea C(2001)4017 del 19 dicembre 2001) – 24º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento al bilancio le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: Al titolo 2, categoria 1, all’UPB 2.1.146, «Assegnazioni per programmi interregionali – Paesaggi mediterranei, Spazio Alpino e Cadses», sono istituiti: • il capitolo 2.1.146.6375 «Assegnazioni dell’UE per il programma Interreg IIIB – Spazio Alpino – Progetto NAB», con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2004 di C 15.000,00 e la dotazione finanziaria di competenza per l’anno 2005 di C 20.000,00 e per l’anno 2006 di C 25.200,00; • il capitolo 2.1.146.6376 «Assegnazioni statali per il programma Interreg IIIB – Spazio Alpino – Progetto NAB», con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2004 di C 15.000,00 e la dotazione finanziaria di competenza per l’anno 2005 di C 20.000,00 e per l’anno 2006 di C 25.200,00; STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: Alla funzione obiettivo 4.10.3 «Valorizzazione del territorio e difesa dai rischi idraulico e idrogeologico», spesa corrente, UPB 4.10.3.1.2.108 «Prevenzione del rischio idraulico ed idrogeologico e sismico», sono istituiti: • il capitolo 4.10.3.1.2.108.6377 «Contributo dell’UE per il programma Interreg IIIB – Spazio Alpino – Progetto NAB» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2004 di C 15.000,00 e la dotazione finanziaria di competenza per l’anno 2005 di C 20.000,00 e per l’anno 2006 di C 25.200,00; • il capitolo 4.10.3.1.2.108.6378 «Contributo statale per il programma Interreg IIIB – Spazio Alpino – Progetto NAB» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2004 di C 15.000,00 e la dotazione finanziaria di competenza per l’anno 2005 di C 20.000,00 e per l’anno 2006 di C 25.200,00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Sala [BUR2004012] [2.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16839 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 31º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento per l’esercizio finanziario 2004 le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: • al titolo 2 categoria 1 «Contributi ed assegnazioni di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti per funzioni proprie», UPB 2.1.29 «Fondo Sanitario Nazionale di parte corrente per funzionamento ASL, presidi e servizi sanitari vari» è istituito il capitolo 2.1.29.6381 «F.S.N. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 2002, trasferimento delle risorse relative ai progetti di carattere prioritario e rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 1998/2000, integrazione delle entrate proprie e redistribuzione del fondo di riequilibrio per l’anno 2002, compensazione mobilità sanitaria dell’Ospedale Bambino Gesù» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 243.902.527,00; STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 3.7.2 «Miglioramento della rete delle strutture sanitarie», tipo di spesa corrente operativa, UPB 3.7.2.0.2.256 «Mantenimento dei livelli essenziali di assistenza» è istituito il capitolo 3.7.2.0.2.256.6382 «Impiego delle risorse del F.S.N. 2002 relative ai progetti di carattere prioritario e rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale 1998/2000, integrazione delle entrate proprie e redistribuzione del fondo di riequilibrio per l’anno 2002, compensazione mobilità sanitaria dell’Ospedale Bambino Gesù» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 243.902.527,00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi e nei termini di cui all’art. 49, comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Sala [BUR2004013] [2.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16840 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 3, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Agricoltura – 4º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. Di apportare allo stato di previsione delle spese del documento tecnico di accompagnamento al bilancio le seguenti variazioni per l’esercizio finanziario 2004: • alla funzione obiettivo 2.3.4 «Agricoltura», spesa corrente, UPB 2.3.4.2.2.31 «Il trasferimento e la condivisione dell’innovazione come fattore di competitività aziendale»: – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.3.4.2.2.31.2210 «Spese per l’assistenza tecnico-economica di base e specializzata per l’attuazione dei servizi di sviluppo agricolo» è incrementata di C 668.200,08; – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.3.4.2.2.31.2211 «Spese per l’informazione e la divulgazione per l’attuazione dei servizi di sviluppo agricolo» è ridotta di C 152.000,00; – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.3.4.2.2.31.2213 «Spese per la formazione e l’aggiornamento professionale degli imprenditori e dei dipendenti nel settore agricolo per l’attuazione dei servizi di sviluppo agricolo» è ridotta di C 516.200,08. 2. Di dispone la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 49, comma 10, della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Sala [BUR2004014] [2.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16841 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 5, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Agricoltura – 1º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento per l’esercizio finanziario 2004 le seguenti variazioni: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1509 – STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 2.3.4 «Agricoltura», spesa in capitale: – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa dell’UPB 2.3.4.6.3.39 «Protezione, sviluppo e gestione del territorio, del paesaggio rurale e delle superfici forestali», è ridotta di C 1.750.000,00 in ragione della diminuzione di C 2.000.000,00 del capitolo 2.3.4.6.3.39.5949 «Spese per l’attuazione di programmi a dimensione o rilevanza regionale per la salvaguardia, gestione e valorizzazione delle superfici e delle produzioni forestali» e dell’incremento di C 250.000,00 del capitolo 2.3.4.6.3.39.5398 «Spese per le funzioni trasferite in materia di difesa del patrimonio boschivo dalle avversità climatiche, biologiche e dagli incendi»; – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa dell’UPB 2.3.4.5.3.37 «Adeguamento tecnologico e funzionale delle modalità di impiego della risorsa idrica a fini irrigui e di bonifica» è incrementata di C 991.398,28 in ragione dell’incremento, per pari importi, del capitolo 2.3.4.5.3.37.4762 «Spese per la realizzazione di opere e progetti in materia di bonifica e irrigazione»; – la dotazione finanziaria di competenza e di cassa dell’UPB 2.3.4.1.3.30 «Rafforzamento della competitività delle filiere agricole ed agro-alimentari» è incrementata di C 758.601,72 in ragione dell’incremento di C 1.008.601,72 del capitolo 2.3.4.1.3.30.5387 «Spese per l’attuazione di programmi a dimensione o rilevanza regionale per il rafforzamento della competitività delle filiere agro-alimentari» e della riduzione di C 250.000,00 del capitolo 2.3.4.1.3.30.5388 «Spese per le funzioni delegate in materia di rafforzamento della competitività delle filiere agro-alimentari»; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale ai sensi e nei termini stabiliti dall’art. 49, comma 5 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 49, comma 10, della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Sala [BUR2004015] [2.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16842 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2004, ed al bilancio pluriennale 2004/2006, disposte ai sensi dell’art. 27, comma 12 della l.r. 35/97, e successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Qualità dell’Ambiente – 2º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento al bilancio le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: – alla funzione obiettivo 4.9.5 «Ambiente e sviluppo sostenibile», spesa corrente, UPB 4.9.5.5.2.341 «Programmi comunitari per l’ambiente», è istituito il capitolo 4.9.5.5.2.341.6383 «Cofinanziamento regionale per l’attuazione del progetto «DESAIR» ammesso al sostegno del programma LIFE-Ambiente» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa, per l’esercizio finanziario 2004, di C 88.500,00 e la dotazione finanziaria di competenza, per l’esercizio finanziario 2005, di C 88.500,00; – alla funzione obiettivo 5.0.4 «Fondi», spesa corrente, UPB 5.0.4.0.2.249 «Fondi regionali per programmi comunitari», la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’esercizio finanziario 2004 e la dotazione finanziaria di competenza per l’esercizio finanziario 2005, del capitolo 5.0.4.0.2.249.4845 «Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti da regolamenti o direttive dell’Unione Europea» sono ridotte rispettivamente di C 88.500,00 ed C 88.500.00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Sala Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 [BUR2004016] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16863 Promozione dell’Accordo di Programma per il riassetto del nodo ferroviario di Saronno, con particolare riferimento alla riqualificazione urbanistica delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari LA GIUNTA REGIONALE Premesso che: – il completamento sotto il profilo del riassetto urbanistico del nodo ferroviario della città di Saronno, accompagnato dal riassetto delle aree attualmente occupate dal sedime ferroviario e da una nuova definizione degli impianti di carattere ferroviario, è da considerarsi una occasione strategica per il territorio e per la Città; – la conseguente dismissione di parte del sedime ferroviario consente altresı̀ nuove previsioni pianificatorie votate alla riqualificazione urbana; – la contestuale previsione di interventi legati alla rete ferroviaria Ferrovie Nord Miano Esercizio s.p.a. andrà a determinare un nuovo sistema di accessibilità (che) comprendente la realizzazione sia di parcheggi di interscambio che di nuove connessioni ferroviarie; Premesso altresı̀ che: • un intervento di cosı̀ vasta portata consente di affrontare la previsione anche di opere di carattere infrastrutturale quali: – la realizzazione della variante esterna della linea ferroviaria Saronno-Seregno; – la realizzazione del ramo di connessione diretta della linea Saronno-Milano; – la definizione del sistema viario a servizio dell’intervento di riqualificazione con la previsione di attraversamenti della ferrovia; – la nuova sistemazione degli impianti a servizio della rete ferroviaria; – la definizione di collegamenti ciclopedonali; • a seguito di verifiche e confronti interdirezionali si è determinato che lo strumento più idoneo per raggiungere queste finalità pianificatorie e programmatorie è l’Accordo di Programma; Atteso che hanno manifestato il proprio interesse e assenso a partecipare all’Accordo di Programma: – la Provincia di Varese, con nota del 7 gennaio 2004, ns. prot. A1.2004.0002155, a firma del Vicepresidente arch. G. De Wolf; – il Comune di Saronno, con nota del 26 novembre 2003, prot. 17889, a firma del Sindaco, avv. P. Gilli; – le Ferrovie Nord Milano Esercizio s.p.a., con nota del 24 ottobre 2003 prot. 10183, a firma dell’Amministratore Delegato, dott. M. Piuri; Visto l’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2002 n. 267; Vista la l.r. n. 14 marzo 2003 n. 2; A voti unanimi espressi nei modi di legge Delibera 1. che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di promuovere per le motivazioni esposte in premessa, l’Accordo di Programma per il riassetto del nodo ferroviario di Saronno, con particolare riferimento alla riqualificazione urbanistica delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari; 3. di individuare quali soggetti interessati all’Accordo: – la Regione Lombardia; – la Provincia di Varese; – il Comune di Saronno; – la Società Ferrovie Nord Milano Esercizio s.p.a.; 4. di dare atto che il Comitato per l’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 6, comma 5 della l.r. 14 marzo 2003, è costituito dai rappresentanti dei soggetti di cui al precedente punto 2; 5. di prendere atto che gli enti di cui sopra hanno già espresso la loro disponibilità al perfezionamento dell’Accordo di Programma; 6. di dare atto che il Presidente della Giunta regionale procederà con proprio successivo provvedimento a delegare l’As- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1510 – sessore competente per materia a compiere gli atti successivi e conseguenti alla presente deliberazione; 7. di prevedere, nella predisposizione dell’Accordo, idonee forme di collaborazione con gli operatori pubblici e privati interessati all’attuazione dell’iniziativa al fine di una più precisa e condivisa definizione degli impegni e attuazione dell’iniziativa; 8. di stabilire che la definizione dell’Accordo di Programma sia completata entro il 31 dicembre 2004; 9. di trasmettere in data odierna copia della presente deliberazione al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 6, comma 3 della l.r. n. 2 del 14 marzo 2003; 10. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR2004017] [1.3.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16864 Approvazione della graduatoria di merito dei progetti presentati per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela dei comuni lombardi situati in aree sottoutilizzate ai fini dell’assegnazione di una quota delle risorse di cui alla deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17 LA GIUNTA REGIONALE Vista la deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17 «Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – Rifinanziamento legge 208/1998 triennio 2003-2005 (legge finanziaria 2003, art. 61)», che prevede, fra l’altro, risorse a favore della Regione Lombardia da attivare mediante la sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro con il Ministero dell’Economia; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 «Modalità per la presentazione dei progetti per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela dei comuni lombardi situati in aree sottoutilizzate»; Dato atto che, con la citata deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003, sono stati approvati: – la destinazione, a favore dei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti situati in aree sottoutilizzate, di una quota delle risorse di cui alla deliberazione CIPE n. 17/2003 pari a 30,5 milioni di euro; – le modalità per l’assegnazione delle risorse; Dato atto che sono pervenute alla Regione Lombardia n. 393 richieste di finanziamento, corredate dai progetti riguardanti le proposte di interventi per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela dei comuni lombardi situati in aree sottoutilizzate; Rilevato che tali proposte sono state sottoposte: – alla valutazione degli organi tecnici presso le competenti Sedi Territoriali della Regione Lombardia, ai fini della loro espressione sui requisiti di ammissibilità e sulla fattibilità tecnico-economica delle opere; – all’esame del Gruppo di Lavoro interdirezionale, costituito con decreto del Segretario Generale della Presidenza n. 3321 del 3 marzo 2004, ai fini dell’attribuzione a ciascun progetto pervenuto un punteggio, secondo gli elementi contenuti nelle modalità per l’assegnazione delle risorse, riferito alla premialità, fattibilità e sostenibilità, per giungere alla formalizzazione di una graduatoria di merito; Vista la graduatoria di merito formalizzata dal Gruppo di Lavoro interdirezionale a seguito dei punteggi attribuiti a ciascun progetto pervenuto, come riportato nell’Allegato 1; Dato atto che, nella seduta del 22 marzo 2003, il Nucleo di Valutazione, di cui all’articolo 5 della legge regionale 28 ottobre 1996, n. 31, ha espresso parere favorevole al finanziamento dei progetti elencati nella predetta graduatoria; Ritenuto quindi: – di approvare la graduatoria di merito dei progetti presentati, cosı̀ come risulta nell’Allegato 1; – di approvare il finanziamento dei progetti inclusi nella predetta graduatoria di merito fino all’esaurimento delle risorse disponibili, corrispondenti a 30,5 milioni di euro, cosı̀ come risulta nell’Allegato 2; – di stabilire che il progetto presentato dal comune di Carona (Bergamo) relativo agli impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche (2º lotto), classificato con il n. 72 nella graduatoria di merito e identificato come ultimo progetto in posizione utile per il suo finan- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 ziamento, verrà sovvenzionato, a fronte dei 378.250,00 euro richiesti, per una somma complessiva pari a 132.211,02 euro, corrispondente alla quota residua per esaurire le risorse disponibili; Ritenuto inoltre di stabilire che in caso di eventuali rinunce all’attuazione di progetti ritenuti ammissibili al finanziamento verranno sostenuti, in base alla disponibilità finanziaria resa disponibile, gli interventi di cui all’Allegato 1 seguendo l’ordine della graduatoria. In caso di parità di punteggio verrà data priorità al progetto che abbia i requisiti di cui all’allegato B, punto 2.1, lettere a) e b), della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003. In caso di ulteriore parità verrà data priorità al progetto proposto dall’ente con minor numero di abitanti come risulta dall’ultimo censimento della popolazione ISTAT; Ritenuto altresı̀ di escludere dalla graduatoria i progetti ritenuti non ammissibili al finanziamento dagli organi tecnici delle competenti Sedi Territoriali della Regione Lombardia e dal Gruppo di Lavoro interdirezionale per le motivazioni riportate nell’Allegato 3; Considerato che, al fine di poter utilizzare le risorse assegnate, gli interventi selezionati verranno inseriti in un Accordo di Programma Quadro «Infrastrutture per lo sviluppo locale» stipulato dalla Regione Lombardia e dal Ministero dell’Economia; Ritenuto a tal fine che gli enti beneficiari del finanziamento debbano provvedere a: a) compilare la scheda intervento approvata dalla Conferenza Stato Regioni Province Autonome in attuazione della Delibera CIPE 3 maggio 2002, n. 36 come risulta dall’Allegato 4; b) certificare che l’intervento non risulti realizzato. In particolare in attuazione del principio di avanzamento progettuale sancito dall’art. 73 della legge n. 448/2001 e dalla delibera CIPE n. 36/2002, la selezione dei progetti non può riguardare interventi la cui spesa da realizzare sia nulla rispetto al costo totale del progetto; c) stipulare, ai sensi del punto 6.4 della deliberazione CIPE n. 17/2003, il contratto d’appalto relativo alle opere oggetto del presente finanziamento entro il 31 dicembre 2005, pena la revoca da parte del CIPE del finanziamento concesso; A voti unanimi, espressi nelle forme di legge: Delibera per le motivazioni specificate in premessa, che qui si intendono integralmente riportate: 1. di approvare la graduatoria di merito dei progetti presentati per la valorizzazione, lo sviluppo e la tutela dei comuni lombardi situati in aree sottoutilizzate ai fini dell’assegnazione di una quota delle risorse di cui alla deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17, cosı̀ come risulta nell’Allegato 1 facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 2. di approvare il finanziamento dei progetti di cui alla graduatoria di merito del precedente punto 1 fino all’esaurimento delle risorse disponibili, pari 30,5 milioni di euro, come riportato nell’Allegato 2 facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 3. di stabilire che il progetto presentato dal comune di Carona (Bergamo) relativo agli impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche (2º lotto), classificato con il n. 72 nella graduatoria di merito e identificato come ultimo progetto in posizione utile per il suo finanziamento, verrà sovvenzionato, a fronte dei 378.250,00 euro richiesti, per una somma complessiva pari a 132.211,02 euro, corrispondente alla quota residua per esaurire le risorse disponibili; 4. di stabilire che in caso di eventuali rinunce all’attuazione di progetti ritenuti ammissibili al finanziamento verranno sostenuti, in base alla disponibilità finanziaria resa disponibile, gli interventi di cui all’Allegato 1 seguendo l’ordine della graduatoria. In caso di parità di punteggio verrà data priorità al progetto che abbia i requisiti di cui all’allegato B, punto 2.1, lettere a) e b), della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003. In caso di ulteriore parità verrà data priorità al progetto proposto dall’ente con minor numero di abitanti come risulta dall’ultimo censimento della popolazione ISTAT; 5. di ritenere non ammissibili al finanziamento i progetti di cui all’Allegato 3, facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per le motivazioni ivi riportate; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1511 – 6. di stabilire che gli enti beneficiari del finanziamento dovranno provvedere a: a) compilare la scheda intervento approvata dalla Conferenza Stato Regioni Province Autonome in attuazione della Delibera CIPE 3 maggio 2002, n. 36 come risulta dall’Allegato 4, facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; b) certificare che l’intervento non risulti realizzato. In particolare in attuazione del principio di avanzamento progettuale sancito dall’art. 73 della legge n. 448/2001 e dalla delibera CIPE n. 36/2002, la selezione dei progetti non può riguardare interventi la cui spesa da realizzare sia nulla rispetto al costo totale del progetto; c) stipulare, ai sensi del punto 6.4 della deliberazione Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 CIPE n. 17/2003, il contratto d’appalto relativo alle opere oggetto del presente finanziamento entro il 31 dicembre 2005, pena la revoca da parte del CIPE del finanziamento concesso; 7. di rinviare a successivo provvedimento l’approvazione dello schema di atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro «Infrastrutture per lo sviluppo locale» con il Ministero dell’Economia, al fine di poter utilizzare le risorse assegnate alla Regione Lombardia con la deliberazione CIPE n. 17/2003; 8. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala ——— • ——— ALLEGATO 1 PROGETTI PRESENTATI DAI PICCOLI COMUNI SITUATI IN AREE SOTTOUTILIZZATE RITENUTI AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO (Deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17) N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. TITOLO DEL PROGETTO Collettamento fognario con realizzazione depuratore frazione Santa Croce (1º lotto) Adeguamento del depuratore comunale Captazione della sorgente Lanico con eliminazione sorgenti inadeguate ed inquinate Risanamento di un versante franoso in frazione Sant’Albano con ristrutturazione e completamento della viabilità comunale per le località Casa Saino e Ca’ del Gallo Realizzazione di un centro sportivo – Iº lotto Realizzazione del sistema di collettamento delle acque reflue della Valle Bardoneggia – IIº lotto Realizzazione del sistema di depurazione delle acque reflue della Valle Bardoneggia – Iº lotto Rifacimento della rete fognaria del centro storico Opere di difesa della caduta massi versante via Forno Fusorio – via Campo Sportivo Briglie e difesa abitato in località Cavada Asparelle Realizzazione acquedotto Piani di Artavaggio Ristrutturazione depandance ex albergo Dalmine per attivazione centro di primo soccorso sulle piste da sci Completamento fognatura di Somadino Trasformazione locali ex municipio in mensa scolastica Potenziamento ed adeguamento del sistema acquedottistico Lavori di recupero dell’edificio industriale dismesso ex trafileria Puccioni Centro sportivo polivalente – Località Lavone 1 SAN PELLEGRINO TERME BG 2 3 VILLA POMA LOZIO MN BS 4 VAL DI NIZZA PV 5 6 GOLFERENZO UNIONE DI COMUNI OLTREPO’ ORIENTALE UNIONI DI COMUNI OLTREPO’ ORIENTALE FERRERA DI VARESE TAVERNOLE SUL MELLA PV PV 10 11 12 COLLIO MOGGIO FOPPOLO BS LC BG 13 14 15 16 CASARGO CORTENO GOLGI PONTE DI LEGNO MACCAGNO LC BS BS VA 17 BS 18 19 COMUNITÀ MONTANA VALLE TROMPIA BEDULITA GANDELLINO BG BG 20 VILMINORE DI SCALVE BG 21 CO 22 SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA MARCHIROLO 23 DOSSENA BG 24 CARONA BG 25 26 CEDEGOLO PEZZAZE BS BS 27 28 DUMENZA FELONICA VA MN 7 8 9 PV VA BS VA Sistemazione dell’edificio comunale sede delle scuole elementari Intervento di stabilizzazione di un masso sulla pista ciclabile in località Gromo S. Marino Ampliamento palestra e riqualifica aree esterne di pertinenza ex villa Viganò ora scuola media superiore Completamento ed adeguamento alle norme vigenti del centro sportivo di via degli Alpini Sistemazione idraulica e collettamento acque reflue del territorio ricadente nel bacino del torrente Dovrana Interventi di difesa del suolo e di monitoraggio nell’area ad elevato rischio idrogeologico di cui alla legge 267/1998 compresa fra il cimitero, la palestra e la zona sottostante la chiesa parrocchiale Impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche – 1º lotto Complesso polivalente località Grevo Allestimento dello spazio museale, biblioteca e laboratori didattici per la Miniera Marzoli Ampliamento Centro Sportivo in località Carà Completamento reti idriche adduttive e distributive COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 415.731,57 207.865,78 74 103.291,38 335.710,00 51.645,69 167.000,00 63 62 155.000,00 131.750,00 61 317.700,00 3.960.000,00 190.620,00 2.574.000,00 58 58 3.100.000,00 2.015.000,00 58 207.000,00 337.000,00 124.200,00 275.000,00 58 57 309.874,14 270.000,00 715.292,80 216.911,90 175.500,00 500.292,80 56 54 53 77.468,53 150.000,00 1.518.228,45 1.865.000,00 50.354,54 127.500,00 910.000,00 1.305.500,00 53 51 51 51 900.000,00 630.000,00 50 194.000,00 93.200,00 63.426,00 74.560,00 49 49 430.000,00 365.500,00 49 250.000,00 200.000,00 49 630.000,00 310.000,00 49 1.192.000,00 1.013.200,00 49 500.000,00 425.000,00 48 509.437,10 214.516,00 407.549,68 160.000,00 48 48 148.856,83 103.291,37 126.528,31 67.139,39 48 47 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1512 – PROV. TITOLO DEL PROGETTO Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 29 RUINO PV Recupero dell’ex stabilimento «Nuova ICE» in Pometo per realizzare una struttura alternativa alla residenzialità permanente per anziani mini alloggi protetti e comunità alloggio 30 OLMO AL BREMBO BG Recupero e ricostruzione della vecchia segheria «Pianetti» 31 LIMONE SUL GARDA BS Completamento e consolidamento conoidi Reamol e Panorama 32 REVERE MN Costruzione di un campo da tennis e relativi servizi 33 VILLA POMA MN 34 CREMIA 35 COSTO DEL PROGETTO C 1.291.140,00 IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 1.032.912,00 47 292.708,44 233.708,37 47 537.128,61 456.559,32 46 156.893,98 109.825,79 46 Costruzione acquedotto comunale – 1º stralcio 929.622,42 206.582,76 46 CO Opere di adeguamento e manutenzione acquedotto comunale 120.000,00 76.000,00 46 SERINA BG Lavori di sistemazione impianto sportivo in località Camerlù 220.593,51 67.837,58 45 36 FELONICA MN Lavori di adattamento di edificio scolastico mediante adeguamento funzionale di immobile di proprietà comunale ad uso scuola elementare 235.500,00 108.388,60 45 37 REVERE MN Costruzione di nuovo tronco di fognatura tratto Dugale Lavacollo – Stazione F.S. 164.260,76 82.130,38 45 38 BRALLO DI PREGOLA PV Completamento infrastruttura turistico-sportiva località Bralello 156.500,50 133.025,42 45 39 ROVESCALA PV Ristrutturazione del centro sportivo comunale in via Borroni 205.000,00 152.052,77 45 40 CASTELVECCANA VA Lavori di adeguamento della rete idrica comunale, realizzazione nuove condotte di acquedotto e tronchi di collettori fognari per acque nere a separazione rete mista ed integrazione rete di colletamento acque reflue all’impianto di depurazione consortile 650.000,00 422.500,00 44 41 VALGOGLIO BG Potenziamento dell’approvvigionamento idrico con captazione e adduzione di nuove fonti per il miglioramento igienico del servizio idropotabile 430.135,68 232.641,91 44 42 INTROBIO LC Canaletta di gronda drenante 275.000,00 233.750,00 44 43 CAVARIA CON PREMEZZO VA Ampliamento e sistemazione del polo scolastico di via E. Fermi 1.594.303,00 1.093.300,00 43 44 CUGLIATE-FABIASCO VA Ampliamento e sostituzione condotte vetuste rete idrica comunale nelle vie statale 233 – Molinazzo – Pascoli 130.000,00 52.000,00 43 45 ISOLA DI FONDRA BG Realizzazione centro servizi polivalente della Val Fondra in Isola di Fondra 500.000,00 425.000,00 42 46 VALGOGLIO BG Potenziamento di un tratto di fognatura comunale in via Papa Luciani 42.677,00 25.600,00 42 47 SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN Ampliamento del campo sportivo esistente 129.114,00 68.921,00 42 48 MONTECALVO VERSIGGIA PV Pulizia idraulica del torrente Versa 1.667.000,00 1.416.950,00 42 49 BRISSAGO-VALTRAVAGLIA VA Opere completamento infrastruttura sportiva in località «Al Piano» 195.000,00 136.500,00 42 50 BRISSAGO-VALTRAVAGLIA VA Realizzazione interventi di potenziamento e approvvigiona-mento idropotabile per la bonifica e la tutela delle falde idriche: ritattivazione pozzo in località «Al Piano» causa inquinamento delle acque sorgive a monte dell’abitato di Brissago Valtravaglia 232.000,00 150.800,00 42 51 VALLEVE BG Realizzazione acquedotto comunale in località S. Simone 145.000,00 94.250,00 41 52 GARDONE RIVIERA BS Potenziamento captazioni rete idrica 486.000,00 200.000,00 41 53 SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN Fognatura a servizio di zone produttive nel comune di San Giacomo delle Segnate e riconversione del depuratore comunale in stazione di rilancio 590.000,00 287.625,00 41 54 SANTA MARIA VERSA PV Costruzione di una piscina coperta 1.549.200,00 1.084.440,00 41 55 SANTA BRIGIDA BG Lavori di recupero e adeguamento cinema-teatro per attività culturali integrate 220.000,00 187.000,00 40 56 VEDESETA BG Risanamento funzionale e statico del Centro ricreativo e culturale (cinema e oratorio) 283.443,16 240.926,71 40 57 CERVENO BS Allestimento laboratori didattici biblioteca e spazi espositivi del museo etnografico di vicolo Sonvico da adibirsi ad attività socioculturali 108.793,60 80.000,00 40 58 LIMONE SUL GARDA BS Realizzazione palazzetto polispor-tivo in località Pianezze 1.318.307,85 1.028.712,36 40 59 OSSIMO BS Ampliamento della palestra comunale e trasformazione in impianto sportivo polivalente 213.813,16 160.000,00 40 60 CASPOGGIO SO Rifacimento sottoservizi via Don Bosco e sistemazione viabilità – 2º tratto 95.163,38 61.856,20 40 61 POSTALESIO SO Ristrutturazione fabbricato ex scuole con formazione aule didattiche, centro anziani e centro culturale delle piramidi 1.025.984,16 872.086,54 40 62 COMUNITÀ MONTANA VALCUVIA VA Lavori di collettazione fognaria di fondovalle per il collegamento delle fognature comunali al depuratore consortile della Valmartina – II intervento funzionale 285.000,00 178.900,00 40 63 VALBONDIONE BG Parcheggio ed aree verdi zona centro sportivo – completamento palazzetto dello sport, palazzina servizi 970.000,00 824.500,00 40 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1513 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 PROV. TITOLO DEL PROGETTO Adeguamento alle normative di sicurezza e manutenzione straordinaria edificio scolastico del capoluogo a servizio dei Comuni di Branzi, Isola di Fondra, Valleve, Foppolo e Carona Lavori di adeguamento captazioni, bacini di raccolta e rifacimento condotte idriche di adduzione Recupero e completamento funzionale della piscina complesso Peghera. Adeguamento sale polivalenti comunali con realizzazione di rete telematica ed attrezzature varie Adattamento edificio scuole elementari Collettamento acque reflue «Alta Valle Seriana» Comuni di Gromo, Valgoglio, Gandellino, Valbondione Lavori di ampliamento e completamento rete acquedotto e impianti Ristrutturazione edificio denominato «Stala Marsa» ad uso centro servizi Impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche – 2º lotto Realizzazione tratto nuovo collettore vallare Realizzazione sala polivalente nella frazione di Lava Costruzione di un auditorium Realizzazione campi da tennis del capoluogo Rifacimento del campo da calcio e campo da pallavolo con annessi spogliatoi Ristrutturazione generale della rete idrica e fognaria – 5º stralcio Manutenzione straordinaria tratti di fognatura e acquedotto Formazione di nuova opera di presa e sistema di filtrazione e potabilizzazione Manutenzione straordinaria per rifacimento tetto, facciate e sostituzione serramenti esterni nell’edificio della scuola elementare statale Ristrutturazione ex Albergo Trieste Ristrutturazione dell’acquedotto comunale Adeguamento edificio sede della scuola media, rifacimento copertura ed infissi Realizzazione centro sportivo polivalente Riqualificazione e messa in sicurezza di sale polivalenti a servizio della scuola elementare Adeguamento alla normativa vigente dell’edificio scolastico del capoluogo e inserimento nuovo spazio biblioteca Risanamento dall’amianto della scuola media statale «Papa Giovanni XXIII» Ristrutturazione dell’acquedotto comunale in località Campolaro Realizzazione tronco di fognatura in località Burri-Albertazzi Completamento e potenziamento acquedotto finalizzato al miglioramento della qualità dell’acqua Realizzazione di nuovo approvvigionamento idrico con utilizzo idroelettrico e nuovo serbatoio per l’acquedotto Infrastruttura sportiva comunale di Brezzo di Bedero: Lavori di sistemazione e ammodernamento dei due campi polivalenti Integrazione rete fognaria centro urbano Sistemazione dei serramenti della scuola materna statale Potenziamento del sistema acquedottistico Rifacimento della copertura della scuola materna Ampliamento di palazzetto polivalente con realizzazione di palestra e servizi Realizzazione centro sociale polifunzionale Costruzione di un collettore generale, tra i Comuni di Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia, per la raccolta ed il convogliamento dei liquami in un unico depuratore situato in Comune di Ostiglia Realizzazione di un collettore generale Sustinente – Serravalle a Po – Ostiglia per la raccolta ed il convogliamento dei liquami in un unico depuratore situato in Ostiglia – 1 tratto in territorio di Sustintente Località Cavecchia Collegamento fognatura comunale (zona depuratore) alla rete di unione del collettore a valle 64 BRANZI BG 65 CARONA BG 66 FOPPOLO BG 67 piazza BREMBANA BG 68 69 BS BG 70 LOSINE COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE PIEVE DI CORIANO MN 71 VALGOGLIO BG 72 CARONA BG 73 74 75 76 77 SAN PELLEGRINO TERME MALONNO FORTUNAGO VILMINORE DI SCALVE BRENO BG BS PV BG BS 78 79 80 GIANICO GROSIO PEZZAZE BS SO BS 81 VALGOGLIO BG 82 83 84 BORNO PRESEGLIE GRAVEDONA BS BS CO 85 86 REA SANTA BRIGIDA PV BG 87 VILMINORE DI SCALVE BG 88 GARDONE RIVIERA BS 89 90 91 PRESTINE CASPOGGIO FUSINE BS SO SO 92 MAZZO IN VALTELLINA SO 93 BREZZO DI BEDERO VA 94 95 96 97 98 MARZIO BIENNO BORNO CIMBERGO EDOLO VA BS BS BS BS 99 100 PRESTINE SERRAVALLE A PO BS MN 101 SUSTINENTE MN 102 BEDERO VALCUVIA VA COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 227.500,00 182.000,00 39 309.874,14 201.418,19 39 1.015.959,99 711.171,99 39 230.000,00 195.000,00 39 172.000,00 5.200.000,00 120.400,00 3.380.000,00 39 39 206.880,00 134.472,00 39 460.000,00 360.000,00 39 445.000,00 378.250,00 39 296.962,72 90.000,00 585.000,00 103.295,00 1.180.000,00 148.481,36 63.000,00 468.000,00 87.800,75 696.200,00 38 38 38 37 37 281.500,00 228.900,00 373.963,17 182.975,00 114.450,00 220.000,00 37 37 36 110.000,00 85.000,00 36 400.000,00 316.908,74 378.000,00 240.000,00 205.990,69 264.600,00 36 36 36 697.216,81 102.000,00 508.968,27 86.700,00 36 35 650.000,00 428.425,00 35 870.000,00 450.000,00 35 190.000,00 103.291,38 600.000,00 100.000,00 67.139,40 390.000,00 35 35 35 1.395.000,00 457.470,00 35 90.000,00 76.500,00 35 128.000,00 50.000,00 596.000,00 87.160,30 1.601.612,84 83.200,00 35.000,00 268.200,00 74.086,26 1.000.000,00 35 34 34 34 34 210.000,00 873.000,00 165.000,00 567.450,00 34 34 365.000,00 182.500,00 34 180.759,91 117.493,94 34 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1514 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 PROV. TITOLO DEL PROGETTO Sostituzione di tratti di tubazioni dell’acquedotto comunale Realizzazione nuovo centro sportivo polivalente comunale in frazione Beria Realizzazione di fognatura nella zona sud-ovest del territorio comunale Lavori di adeguamento della rete idrica comunale, realizzazione nuove condotte di acquedotto e tronchi di collettori fognari per acque nere a separazione rete mista ed integrazione rete di colletamento acque reflue all’impianto di depurazione consortile Lotto di completamento infrastruttura scolastica sportiva connessa alla scuola media inferiore «Vittorio Sereni» in località ai Ronchi Opere di approvvigionamento idrico Progetto di depurazione intercomunale Valle d’Intelvi e Tremezzina Realizzazione fognatura in frazione Loveno Opere di restauro conservativo Palazzo Cavriani Regimazione acque bianche e reflue in località Franscia Sistemazione rete idrica in località Campo Moro e Casun Realizzazione acquedotto per la località Valbrutta Realizzazione linea acquedottistica Luino-Germignaga 103 104 CAVARGNA CANNETO PAVESE CO PV 105 ARSAGO SEPRIO VA 106 BREZZO DI BEDERO VA 107 GERMIGNAGA VA 108 109 BS CO 110 111 112 113 114 115 TEMÙ COMUNITÀ MONTANA LARIO INTELVESE MENAGGIO FELONICA LANZADA LANZADA LANZADA GERMIGNAGA 116 VEDDASCA VA 117 UNIONE DI COMUNI OLTREPO’ ORIENTALE PV 118 SANT’OMOBONO IMAGNA BG 119 VALTORTA BG 120 INCUDINE 121 COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 50.000,00 167.884,00 32.500,00 134.000,00 33 33 671.100,00 335.550,00 33 400.000,00 260.000,00 33 550.900,00 385.630,00 33 515.000,00 7.800.000,00 283.000,00 5.070.000,00 32 32 73.000,00 1.100.000,00 46.482,00 75.000,00 46.400,00 569.000,00 36.500,00 935.000,00 30.213,30 48.750,00 30.160,00 182.000,00 32 32 32 32 32 32 Ristrutturazione rete idrica comunale 497.014,08 323.000,00 32 Potenziamento addutrice Valle Versa: collegamento Centrale Durina di Portalbera – Centrale Zenevredo – Serbatoio Roncalberico di Stradella a servizio dei Comuni di Arena Po – Bosnasco – Montù Beccaria – Rovescala – Sal Damiano al Colle – Zenevredo 780.000,00 507.000,00 31 Difesa del suolo in via Kennedy – frazione Mazzoleni 560.000,00 392.000,00 31 Completamento, adeguamento e messa in sicurezza delle piste da sci alpino: Cedrino, Nube Bianca e Tre Signori 400.000,00 318.000,00 31 BS Ristrutturazione edificio comunale ex asilo per funzioni polivalenti, scolastiche e sociali 600.000,00 510.000,00 31 MONNO BS Recupero fabbricato comunale da destinarsi a centro sociale polivalente – centro diurno anziani 500.000,00 425.000,00 31 122 VILLA POMA MN Realizzazione dell’adduttrice idrica Comuni Villa Poma – Magnacavallo – tratto in Comune di Villa Poma 452.000,00 226.000,00 31 123 TREMOSINE BS Palestra polifunzinale 1.229.530,75 983.624,60 31 124 COSTA SERINA BG Sviluppo infrastrutture del servizio idropotabile: Condotta premente DN 150 acc. dalla stazione di sollevamento delle sorgenti di Algua in Comune di Bracca sino al partitore del Gazzo in Comune di Costa Serina. 400.000,00 220.000,00 30 125 GANDELLINO BG Consolidamento strutturale e ristrutturazione dell’edificio della Scuola Elementare, sito in via Bocchetta nella Frazione Gromo S. Marino 260.000,00 208.000,00 30 126 RONCOBELLO BG Riqualificazione centro servizi, area pic-nic, percorso vita, pista di fondo 154.937,07 129.501,57 30 127 VALTORTA BG Realizzazione Centro Italiano Mountain Bike 450.000,00 358.000,00 30 128 LOSINE BS Realizzazione di una struttura a copertura della piastra polivalente e formazione blocco spogliatoi nel comparto denominato P.L. Valzello 759.000,00 561.660,00 30 129 TREMEZZO CO Recupero funzionale palestra via Peduzzi (ex scuola Mosca) e realizzazione marciapiede di collegamento tra palestra e complesso scolastico 228.500,00 194.225,00 30 130 MAGNACAVALLO MN Realizzazione dell’adduttrice idrica Comuni Villa Poma – Magnacavallo – tratto in Comune di Magnacavallo 470.000,00 305.500,00 30 131 SERRAVALLE A PO MN Realizzazione dell’acquedotto nel comune di Serravalle Po 918.359,30 596.933,55 30 132 MONTÙ BECCARIA PV Realizzazione centro natatorio, palestra fitness, campo tennis e campo bocce 577.295,59 490.701,25 30 133 PINAROLO PO PV Ricostruzione fognatura a servizio dell’abitato a nord linea FF.SS. 544.862,03 354.160,32 30 134 PINAROLO PO PV Completamento opere di ricostruzione fognatura a servizio delle frazioni Castellazzo e Ca’ Bellotti 258.228,45 167.848,49 30 135 VALVERDE PV Completamento Centro polivalente 217.955,76 185.262,00 30 136 SAN PELLEGRINO TERME BG Realizzazione di struttura polivalente per servizi rivolti alla prima infanzia ed iniziative sociali 523.478,89 366.435,00 29 137 IRMA BS Realizzazione punto prestito bibliotecario 50.000,00 37.000,00 29 CO MN SO SO SO VA Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1515 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 PROV. TITOLO DEL PROGETTO Rifacimento delle reti tecnologiche e della pavimentazione di un tratto di strada in via Bertolotti e via Roma Lavori di costruzione fognatura in frazione Nobiallo di Menaggio Pista Vallone Lavori di ampliameneto centro sportivo comunale – 1º lotto Lavori di chiusura perimetrale e nuova costruzione di struttura polivalente in frazione Casa Ponte con creazione di centro diurno per anziani Realizzazione di struttura polifunzionale per lo sport Completamento struttura polivalente per lo sport e il tempo libero Completamento centro sportivo Realizzazione di by-pass sul collettore consortile in località Statale Costruzione strutture e completamento infrastrutture per la valorizzazione della attività turistica nella Valle di Cassiglio. Opere di captazione sorgente Ponte del Becco e rete adduzione al Ponte Garibaldi. Nuovo serbatoio con annesso impianto di trattamento acque Formazione e allestimento di aule didattiche speciali e abbattimento delle barriere architettoniche nel fabbricato adibito a scuola media Lavori di derivazione acqua superficiale della sorgente «Fontanone» ad uso potabile per la realizzazione dell’acquedotto rurale Costruzione nuovi spogliatoi e adeguamento strutture esistenti campo sportivo comunale Ristrutturazione e completamento del centro sportivo 138 PASPARDO BS 139 140 141 142 MENAGGIO MOGGIO PONTE NIZZA VAL DI NIZZA CO LC PV PV 143 144 145 146 CASTIONE ANDEVENNO COLORINA POSTALESIO CUGLIATE-FABIASCO SO SO SO VA 147 CASSIGLIO BG 148 SAN GIOVANNI BIANCO BG 149 150 COLLIO NIARDO BS BS 151 CLAINO CON OSTENO CO 152 BAGNARIA PV 153 PV 154 BORGORATTO MORMOROLO MONTECALVO VERSIGGIA 155 156 VARZI CASTIONE ANDEVENNO PV SO 157 158 CREMENAGA GRANTOLA VA VA 159 160 BEDULITA ONO SAN PIETRO BG BS 161 CARLAZZO CO 162 MENAGGIO CO 163 164 CARBONARA DI PO SPRIANA MN SO 165 GORLA MAGGIORE VA 166 167 168 COLERE PASPARDO MENAGGIO BG BS CO 169 MENAGGIO CO 170 171 LOVERO BEDULITA SO BG 172 SANTA BRIGIDA BG 173 174 175 VALNEGRA BERZO INFERIORE IDRO BG BS BS 176 GRIANTE CO PV Realizzazione copertura del campo da calcio nel centro sportivo polifunzionale Completamento scuola elementare ed annessa palestra Realizzazione nuova rete di acquedotto località Balzarro e Andevenno Società operaia Mutuo Soccorso 1890-2005 1º lotto funzionale finalizzato alla realizzazione del nuovo campo di calcio, del loco spogliatoi, del nuovo campetto polivalente e sistemazione aree di pertinenza Opere di completamento centro sportivo Trasformazione edificio pubblico in alloggio, biblioteca e sala della cultura Sistemazione campo di calcio piano Porlezza e San Pietro Sovera Lavori di realizzazione pozzo di captazione acqua potabile di Menaggio Interventi di sistemazione impianti sportivi Separazione acque nere e bianche e riqualificazione viabilità pedonale in frazione Marveggia Realizzazione Parco S. Vitale – Ristrutturazione edificio spogliatoio campo sportivo comunale di via Roma Nuovi spogliatoi e servizi a servizio del «Parco degli alpini» Centro polifunzionale località Canneto Lavori di costruzione tratto di fognatura tra via Poletti e via IV Novembre Lavori di realizzazione adeguamento impianto elettrico scuola elementare ai fini della sicurezza d.lgs. 626/94 Riqualificazione area artigianale in località S. Maria Costruzione di tratto di fognatura ed il rifacimento di tratto di acquedotto comunale obsoleto in località «Cadecosti-PiazzolaPontegiurino». Riqualificazione e messa in sicurezza degli impianti sportivi situati in via Casella Adeguamento normativo funzionale palazzetto dello sport Realizzazione nuova scuola materna comunale Adeguamento sicurezza scuola media ed elementare e abbattimento barriere architettoniche Riqualificazione del campo di calcio comunale COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 656.153,00 393.692,00 29 30.000,00 730.782,65 1.878.000,00 325.000,00 15.000,00 621.165,00 1.596.300,00 276.250,00 29 29 29 29 1.234.000,00 200.000,00 554.000,00 139.000,00 1.048.900,00 160.000,00 470.900,00 69.500,00 29 29 29 29 103.265,00 87.775,25 28 1.400.000,00 683.202,00 28 280.000,00 329.866,56 140.000,00 247.000,00 28 28 185.000,00 102.250,00 28 494.581,10 410.000,00 28 207.300,00 176.205,00 28 457.309,99 388.713,49 28 307.243,87 102.500,00 215.070,71 66.625,00 28 28 445.000,00 600.000,00 316.000,00 480.000,00 28 28 421.900,00 516.456,87 337.522,96 438.988,34 27 27 169.000,00 84.500,00 27 450.000,00 225.000,00 27 77.468,53 100.000,00 65.848,25 65.000,00 27 27 178.000,00 124.600,00 27 100.000,00 998.900,00 52.000,00 75.000,00 849.065,00 26.000,00 26 26 26 92.074,52 64.452,16 26 80.000,00 173.200,00 52.000,00 112.580,00 26 25 170.000,00 144.500,00 25 196.800,00 991.550,00 335.427,24 167.280,00 644.507,50 285.113,15 25 25 25 52.912,11 42.329,69 25 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1516 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 PROV. TITOLO DEL PROGETTO Impianto di depurazione biologica comunale – manutenzioni straor-dinarie per ripristino impianto Realizzazione di campo scuola di calcio – 1º lotto funzionale Realizzazione acquedotto Lavori di manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico Interventi per il miglioramento dell’approvvigionamento idrico Nuovo polo scolastico – Scuole elementari statali e scuole medie statali Ristrutturazione campo da tennis comunale. Riqualificazione e completamento strutture del centro sportivo. Abbattimento barriere architettoniche fabbricato adibito a scuole medie Rifacimento della copertura della scuola materna di Nadro Centro turistico sportivo polivalente di Nadro Realizzazione manto erboso sintetico stadio comunale Lavori di realizzazione adeguamento impianto elettrico scuola materna ai fini della sicurezza d.lgs. 626/94 Museo Osservatorio della Montagna – Restauro conservativo e recupero architettonico della torre civica medioevale Realizzazione di un centro polivalente ad uso sociale e sportivo Realizzazione di un campo sportivo, rifacimento piastra polivalente e arredo urbano in via Schivardi Sistemazione ed adeguamento acquedotto ed opere di presa nella frazione Valle Allacciamento della rete di Cadignano al serbatoio Le Valli e sistemazione del serbatoio di compenso esistente Lavori di costruzione fognatura in frazione Croce di Menaggio Realizzazione dell’adduttrice idrica Quingentole – Schivenoglia Costruzione di una scuola media in Comune di Canneto Pavese 177 VENDROGNO LC 178 179 180 181 182 FELONICA SUSTINENTE VILLIMPENTA VALVERDE COLERE MN MN MN PV BG 183 184 185 FUIPIANO VALLE IMAGNA PIAZZATORRE BIENNO BG BG BS 186 187 188 189 CETO CETO VILLANUOVA SUL CLISI MENAGGIO BS BS BS CO 190 AZZONE BG 191 192 FOPPOLO CORTENO GOLGI BG BS 193 SAVIORE DELL’ADAMELLO BS 194 TREMOSINE BS 195 196 197 CO MN PV 198 MENAGGIO QUINGENTOLE UNIONE DI COMUNI DI PRIMA COLLINA SONDALO 199 BERBENNO BG 200 201 202 203 FOPPOLO GANDELLINO GERA LARIO GARGNANO BG BG CO BS 204 CARBONARA DI PO MN 205 206 FELONICA OLMO AL BREMBO MN BG 207 ARTOGNE BS 208 MARMENTINO BS 209 210 MOGGIO MAGNACAVALLO LC MN 211 CIGOGNOLA PV 212 CASPOGGIO SO 213 FUSINE SO 214 215 216 217 218 COSTA VALLE IMAGNA PIAZZOLO AGNOSINE BIONE MONNO BG BG BS BS BS SO Realizzazione nuovo campo sportivo in frazione Mondadizza di Sondalo Progetto di potenziamento dell’acquedotto comunale per risoluzione emergenza idrica Condotta addutrice principale dell’acquedotto intercomunale Nuovi tronchi di fognatura in località Grabisca, Bondo e Agher Area sportiva polifunzionale ricreativa Gera Lario Potenziamento degli approvvigiona-menti idrici del civico acquedotto Realizzazione dell’adduttrice idrica Magnacavallo – Carbonara – tratto in Comune di Carbonara Completamento rete fognaria via Argine Valle – via Garibaldi Completamento e adeguamento normativo impianti sportivi comunali – lotti funzionali Iº – IIº– IIIº Rifacimento delle sorgenti dell’acquedotto in località Abat, Acque Fresche Nuovo approvvigionamento idrico delle sorgenti «Acque Nere» con collegamento al serbatoio «Pagherone» Miglioramento attuali piste: Rifugio Nicola – Artavaggio Realizzazione dell’adduttrice idrica Comuni Magnacavallo – Carbonara – tratto in Comune di Magnacavallo Adeguamento della fognatura comunale della frazione Ca’ Montebello Interventi di adeguamento ed integrazione della rete distributiva acquedottistica delle località Prabellino e Curada Bassa – 1º lotto Formazione infrastrutture sportive e sociali in fregio al torrente Madrasco Nuova pista di pattinaggio Riqualificazione e messa in sicurezza impianti sportivi Ristrutturazione e potenziamento dell’acquedotto comunale Ristrutturazione e potenziamento dell’acquedotto comunale Lavori urgenti di sistemazione ed adeguamento idropotabile dell’acquedotto comunale COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 25.962,00 16.875,30 25 95.978,71 944.400,63 355.000,00 169.030,44 2.800.000,00 81.581,90 472.200,32 248.500,00 109.869,00 2.240.000,00 25 25 25 25 24 55.000,00 280.000,00 55.000,00 46.750,00 238.000,00 38.500,00 24 24 24 95.918,96 786.017,84 362.035,52 54.580,00 81.531,00 394.517,84 253.425,20 38.206,00 24 24 24 24 240.000,00 204.000,00 23 2.324.056,05 838.100,00 1.626.839,23 712.385,00 23 23 61.644,15 40.068,70 23 113.620,52 73.853,34 23 30.000,00 475.000,00 290.000,00 15.000,00 308.750,00 174.000,00 23 23 23 99.170,00 69.419,00 23 260.000,00 130.000,00 22 235.000,00 163.500,00 155.000,00 120.000,00 152.750,00 98.100,00 131.750,00 60.000,00 22 22 22 21 250.000,00 162.500,00 21 103.291,37 565.903,21 67.139,39 451.930,30 21 20 103.291,38 51.645,69 20 782.970,00 508.930,50 20 1.322.390,00 515.000,00 1.124.031,00 334.750,00 20 20 27.722,00 13.861,00 20 80.000,00 52.000,00 20 472.367,60 400.000,00 20 661.600,00 150.000,00 255.188,06 173.401,81 252.000,00 562.360,00 127.500,00 165.872,24 112.711,18 163.800,00 19 19 19 19 19 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI – 1517 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 PROV. TITOLO DEL PROGETTO Completamento centro sportivo in località Serenella, copertura campi da tennis Recupero del fabbricato inserito nell’ambito del centro sportivo da destinarsi a biblioteca e civile abitazione Realizzazione di un tronco di fognatura Cascina Dell’Acqua – Centro Realizzazione di un fabbricato ad uso spogliatoio, a servizio del campo sportivo comunale esistente Messa a norma impianto sportivo polifunzionale comunale Costruzione di un serbatoio d’accumulo dell’acquedotto comunale in località Crotte Creazione del Centro Europeo per l’Ambiente Montano tramite il recupero architettonico e funzionale dell’ex sanatorio di Valledrane Nuova captazione acqua potabile in Val Senagra Costruzione di rete acquedotto e rete fognaria per acque nere in via Madonnina Realizzazione di una sala polifunzionale e opere di sistemazione del centro sportivo Potenziamento e completamento rete acquedotto Realizzazione nuova biblioteca in Viale Libertà Lavori di sostituzione di un tratto di fognatura comunale di collegamento al collettore consortile Adeguamento sala didattica, adeguamento palestra scuola elementare e costruzione scala anticendio scuola elementare. Rivisitazione dell’interno del campo sportivo, variante all’attuale assetto delle gradinate e rifacimento dell’impianto elettrico per l’illuminazione Campo di calcio a 6 giocatori Realizzazione acquedotto Boazzo – Sopra Casera Adeguamento acquedotto comunale a servizio della frazione Armo Potenziamento dell’acquedotto rurale di Coloné Sistemazione vasca di accumulo acquedotto Costruzione spogliatoi annessi a impianti sportivi Completamento di impianto sportivo ad uso scolastico Realizzazione sala polifunzionale presso le scuole di via Grimoldo Riqualificazione opere di presa delle due sorgenti di «Chignolo Bassa» e sostituzione condotta di adduzione «Ammalorata» Ristrutturazione fabbricato per realizzazione mini alloggi protetti per anziani Ampliamento edificio scolastico Intervento di recupero di edificio comunale ex latteria Costruzione di scuola materna a due sezioni Opere di fognatura integrata per la zona industriale Costruzione di nuovo tronco di acquedotto in sostituzione di quello esistente obsoleto da «via Roma alla vasca di interruzione di pressione in località Catoi» Rifacimento di tratto di fognatura comunale in località Fenile. Rifacimento campo da calcio e campo polifunzionale di proprietà comunale in via Ca’ Gavaggio. Ristrutturazione impianto sportivo di Briolo Ristrutturazione e ammodernamento degli impianti sportivi Manutenzione straordinaria copertura tetto ed ed opere di riattamento edificio scolastico «Aldo Moro» Realizzazione di pozzo ad uso idropotabile in via Giardino a Pianborno Lavori di realizzazione impianti sportivi Adeguamento igienico e funzionale opere di presa sorgenti Marledo, Careggio e Rescascia e messa in sicurezza opere di presa sorgenti Valle dell’Arna Realizzazione tratto di fognatura lungo via Carso – Diramazione S.P. n. 67 e tratto via Ciclamino Opere di urbanizzazione al PIP di Giabbio – opere di completamento. Corso d’opera 2: Bacino idrico di raccolta 219 GRAVEDONA CO 220 PIEVE DI CORIANO MN 221 REA PV 222 VA 223 224 PINO SULLA SPONDA DEL LAGO MAGGIORE DOSSENA CIVIDATE CAMUNO BG BS 225 TREVISO BRESCIANO BS 226 227 PLESIO VILLIMPENTA CO MN 228 PORTALBERA PV 229 230 231 SANTA GIULETTA SONDALO TOVO DI SANT’AGATA PV SO SO 232 LOCATELLO BG 233 CIMBERGO BS 234 235 236 GIANICO SAVIORE DELL’ADAMELLO VALVESTINO BS BS BS 237 238 239 240 241 CAVARGNA GRAVEDONA TREZZONE VESTRENO OLTRE IL COLLE CO CO CO LC BG 242 VEDESETA BG 243 CIVIDATE CAMUNO BS 244 245 246 247 248 SAN SIRO VENDROGNO SANTA GIULETTA TOVO DI SANT’AGATA BEDULITA CO LC PV SO BG 249 250 BEDULITA CORNA IMAGNA BG BG 251 252 253 SAN GIOVANNI BIANCO VEDESETA ONO SAN PIETRO BG BG BS 254 PIANCOGNO BS 255 256 MUSSO SAN SIRO CO CO 257 CRANDOLA VALSASSINA LC 258 PREMANA LC COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 100.000,00 70.000,00 19 232.406,00 197.545,00 19 366.000,00 237.900,00 19 90.000,00 75.000,00 19 265.000,00 204.000,00 212.000,00 102.000,00 18 18 836.340,00 710.889,00 18 276.000,00 140.000,00 165.600,00 70.000,00 18 18 340.000,00 289.000,00 18 525.000,00 247.500,00 58.000,00 341.250,00 173.250,00 37.700,00 18 18 18 110.001,73 93.500,00 17 177.406,52 150.795,54 17 166.300,00 81.498,06 307.593,36 116.410,00 52.973,74 199.935,68 17 17 17 20.300,00 51.825,00 43.000,00 550.852,94 925.000,00 13.195,00 25.912,50 34.000,00 468.225,00 786.250,00 17 17 17 17 16 118.550,00 77.057,50 16 666.210,00 466.347,00 16 155.000,00 104.012,74 529.225,17 50.000,00 28.500,00 130.000,00 88.410,83 449.841,39 32.500,00 18.525,00 16 16 16 16 15 19.100,00 220.763,28 12.415,00 187.648,78 15 15 211.000,00 114.000,00 159.000,00 147.700,00 96.900,00 135.150,00 15 15 15 143.192,80 71.596,40 15 435.900,00 85.000,00 370.515,00 55.000,00 15 15 69.000,00 44.850,00 15 145.000,00 72.500,00 15 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 – 1518 – COSTO DEL PROGETTO C TITOLO DEL PROGETTO IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 259 BRUMANO BG Attuazione lavori di adeguamento impianto sportivo comunale 58.437,20 49.671,62 14 260 GROMO BG Lavori per acquedotto comunale – opere di miglioramento della captazione della sorgente Vigna 24.930,00 14.958,00 14 261 MEZZOLDO BG Manutenzione e ristrutturazione campo di calcio e servizi annessi 102.573,25 87.187,26 14 262 MOIO DE’ CALVI BG Ampliamento e manutenzione infrastrutture acquedotto comunale 106.000,00 68.900,00 14 263 ANGOLO TERME BS Realizzazione nuovi tratti di fognatura località Anfurro e Poie 264 IDRO BS Realizzazione scuola materna e micro nido 265 GRAVEDONA CO 266 PREMANA 267 268 129.114,22 64.557,11 14 1.059.014,94 900.162,66 14 Adeguamento impianto di riscaldamento presso la scuola elementare – trasformazione caldaia da nafta a metano 70.148,78 49.104,16 14 LC Lavori di adeguamento captazioni acquedotto di Acquaduscio – prese di Domando 120.000,00 60.000,00 14 PONTE DI LEGNO BS Ripristino e messa in sicurezza infrastrutture sportive 430.000,00 339.700,00 13 SAVIORE DELL’ADAMELLO BS Sistemazione e completamento strada Saviore-Pra Ala con rifacimento acquedotto in via Pian della Regina 138.824,00 90.235,60 13 269 TAVERNOLE SUL MELLA BS Approvvigionamento e distribuzione dell’acqua per il consumo umano – opere di Iº stralcio 279.295,00 175.000,00 13 270 CARLAZZO CO Lavori di adeguamento dell’impianto consortile di depurazione delle acque reflue 80.000,00 40.000,00 13 271 SORICO CO Completamento centro sportivo polivalente 110.956,23 94.312,80 13 272 BORGOFRANCO SUL PO MN Potenziamento del depuratore di Borgofranco sul Po 340.000,00 221.000,00 13 273 GROMO BG Ampliamento e qualificazione pista per sci nordico – 3º lotto – fabbricato servizi 226.000,00 180.800,00 12 274 CAVARGNA CO Captazione delle sorgenti in località «Vallone» per il potenziamento dell’acquedotto di Finsué-Dosso 61.000,00 39.650,00 12 275 CONSIGLIO DI RUMO CO Sopraelevazione scuola materna per realizzazione nuovo municipio 564.365,50 479.710,75 12 276 CASTANA PV Completamento della rete fognaria comunale – tronco di fognatura Capoluogo-Pradello 144.000,00 87.000,00 12 277 MARCHIROLO VA Intervento di potenziamento e razionalizzazione delle adduttrici idriche principali dei bacini di montagna 175.000,00 85.000,00 12 278 PINO SULLA SPONDA DEL LAGO MAGGIORE VA Nuovo acquedotto comunale in località Monti di Pino 53.000,00 34.000,00 12 279 CECIMA PV Estendimento e risanamento acquedotto comunale 250.000,00 162.500,00 11 280 CETO BS Realizzazione campo sportivo 120.000,00 102.000,00 10 281 VALBONDIONE BG Potenziamento delle infrastrutture appartenenti al comprensorio sciistico del comune di Valbondione 920.000,00 782.000,00 9 282 CAPOVALLE BS Completamento ciclo integrato delle acque 573.521,00 372.788,65 9 283 SUSTINENTE MN Ristrutturazione dell’ex scuola materna da adibire a biblioteca 245.058,79 171.541,15 9 284 BRUSIMPIANO VA Lavori di adeguamento della rete idrica comunale, realizzazione nuove condotte di acquedotto e tronchi di collettori fognari per acque nere a separazione rete mista ed integrazione rete di colletamento acque reflue all’impianto di depurazione comunale 400.000,00 260.000,00 8 285 CADEGLIANO-VICONAGO VA Formazione opere di presa nuove sorgenti 110.000,00 66.000,00 8 286 SERLE BS Estendimento rete acquedottistica all’altopiano di Cariadighe 377.789,93 188.894,97 7 287 VALVESTINO BS Realizzazione nuova piastra sportuiva polivalente in frazione Persone 60.000,00 51.000,00 7 288 GRAVEDONA CO Completamento fognatura comu-nale 150.000,00 75.000,00 7 289 CASARGO LC Formazione di nuova captazione e posa di nuova tubazione per convogliare l’acqua nella vasca di accumulo in località Piazzo 302.000,00 196.300,00 7 290 SAN PELLEGRINO TERME BG Realizzazione nuova palestra comunale polifunzionale 1.350.000,00 725.000,00 6 291 INTROBIO LC Sostituzione tubazione conduzione acqua potabile della sorgente di Albaredo al bacino principale 120.000,00 78.000,00 5 292 BORGOFRANCO SUL PO MN Colletamento fognario della frazione Bonizzo al depuratore di Borgofranco sul Po 120.000,00 78.000,00 5 293 CASARGO LC Realizzazione della pista d’accesso e interventi di sistemazione e potenziamento delle sorgenti in località Alpe Chiarelli 313.000,00 203.450,00 4 294 BORGOFRANCO SUL PO MN Realizzazione della rete idrica Revese-Borgofranco sul Po 455.000,00 295.750,00 1 295 MESENZANA VA Costruzione nuovo pozzo idrico 103.000,00 66.950,00 1 133.367.932,43 92.444.976,45 TOTALE Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1519 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 ALLEGATO 2 PROGETTI PRESENTATI DAI PICCOLI COMUNI SITUATI IN AREE SOTTOUTILIZZATE FINANZIABILI (Deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17) N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. TITOLO DEL PROGETTO Collettamento fognario con realizzazione depuratore frazione Santa Croce (1º lotto) Adeguamento del depuratore comunale Captazione della sorgente Lanico con eliminazione sorgenti inadeguate ed inquinate Risanamento di un versante franoso in frazione Sant’Albano con ristrutturazione e completamento della viabilità comunale per le località Casa Saino e Ca’ del Gallo Realizzazione di un centro sportivo – Iº lotto Realizzazione del sistema di collettamento delle acque reflue della Valle Bardoneggia – IIº lotto Realizzazione del sistema di depurazione delle acque reflue della Valle Bardoneggia – Iº lotto Rifacimento della rete fognaria del centro storico Opere di difesa della caduta massi versante via Forno Fusorio – via Campo Sportivo Briglie e difesa abitato in località Cavada Asparelle Realizzazione acquedotto Piani di Artavaggio Ristrutturazione depandance ex albergo Dalmine per attivazione centro di primo soccorso sulle piste da sci Completamento fognatura di Somadino Trasformazione locali ex municipio in mensa scolastica Potenziamento ed adeguamento del sistema acquedottistico Lavori di recupero dell’edificio industriale dismesso ex trafileria Puccioni Centro sportivo polivalente – Località Lavone 1 SAN PELLEGRINO TERME BG 2 3 VILLA POMA LOZIO MN BS 4 VAL DI NIZZA PV 5 6 GOLFERENZO UNIONE DI COMUNI OLTREPO’ ORIENTALE UNIONI DI COMUNI OLTREPO ORIENTALE FERRERA DI VARESE TAVERNOLE SUL MELLA PV PV 10 11 12 COLLIO MOGGIO FOPPOLO BS LC BG 13 14 15 16 CASARGO CORTENO GOLGI PONTE DI LEGNO MACCAGNO LC BS BS VA 17 BS 18 19 COMUNITÀ MONTANA VALLE TROMPIA BEDULITA GANDELLINO BG BG 20 VILMINORE DI SCALVE BG 21 CO 22 SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA MARCHIROLO 23 DOSSENA BG 24 CARONA BG 25 26 CEDEGOLO PEZZAZE BS BS 27 28 29 DUMENZA FELONICA RUINO VA MN PV 30 31 32 33 34 35 36 OLMO AL BREMBO LIMONE SUL GARDA REVERE VILLA POMA CREMIA SERINA FELONICA BG BS MN MN CO BG MN 37 REVERE MN 38 BRALLO DI PREGOLA PV 7 8 9 PV VA BS VA Sistemazione dell’edificio comunale sede delle scuole elementari Intervento di stabilizzazione di un masso sulla pista ciclabile in località Gromo S. Marino Ampliamento palestra e riqualifica aree esterne di pertinenza ex villa Viganò ora scuola media superiore Completamento ed adeguamento alle norme vigenti del centro sportivo di via degli Alpini Sistemazione idraulica e collettamento acque reflue del territorio ricadente nel bacino del torrente Dovrana Interventi di difesa del suolo e di monitoraggio nell’area ad elevato rischio idrogeologico di cui alla legge 267/1998 compresa fra il cimitero, la palestra e la zona sottostante la chiesa parrocchiale Impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche – 1º lotto Complesso polivalente località Grevo Allestimento dello spazio museale, biblioteca e laboratori didattici per la Miniera Marzoli Ampliamento Centro Sportivo in località Carà Completamento reti idriche adduttive e distributive Recupero dell’ex stabilimento «Nuova ICE» in Pometo per realizzare una struttura alternativa alla residenzialità permanente per anziani mini alloggi protetti e comunità alloggio Recupero e ricostruzione della vecchia segheria «Pianetti» Completamento e consolidamento conoidi Reamol e Panorama Costruzione di un campo da tennis e relativi servizi Costruzione acquedotto comunale – 1º stralcio Opere di adeguamento e manutenzione acquedotto comunale Lavori di sistemazione impianto sportivo in località Camerlù Lavori di adattamento di edificio scolastico mediante adeguamento funzionale di immobile di proprietà comunale ad uso scuola elementare Costruzione di nuovo tronco di fognatura tratto Dugale Lavacollo – Stazione F.S. Completamento infrastruttura turistico-sportiva località Bralello COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 415.731,57 207.865,78 74 103.291,38 335.710,00 51.645,69 167.000,00 63 62 155.000,00 131.750,00 61 317.700,00 3.960.000,00 190.620,00 2.574.000,00 58 58 3.100.000,00 2.015.000,00 58 207.000,00 337.000,00 124.200,00 275.000,00 58 57 309.874,14 270.000,00 715.292,80 216.911,90 175.500,00 500.292,80 56 54 53 77.468,53 150.000,00 1.518.228,45 1.865.000,00 50.354,54 127.500,00 910.000,00 1.305.500,00 53 51 51 51 900.000,00 630.000,00 50 194.000,00 93.200,00 63.426,00 74.560,00 49 49 430.000,00 365.500,00 49 250.000,00 200.000,00 49 630.000,00 310.000,00 49 1.192.000,00 1.013.200,00 49 500.000,00 425.000,00 48 509.437,10 214.516,00 407.549,68 160.000,00 48 48 148.856,83 103.291,37 1.291.140,00 126.528,31 67.139,39 1.032.912,00 48 47 47 292.708,44 537.128,61 156.893,98 929.622,42 120.000,00 220.593,51 235.500,00 233.708,37 456.559,32 109.825,79 206.582,76 76.000,00 67.837,58 108.388,60 47 46 46 46 46 45 45 164.260,76 82.130,38 45 156.500,50 133.025,42 45 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. – 1520 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 TITOLO DEL PROGETTO COSTO DEL PROGETTO C IMPORTO RICHIESTO C PUNTI 39 ROVESCALA PV Ristrutturazione del centro sportivo comunale in via Borroni 205.000,00 152.052,77 45 40 CASTELVECCANA VA Lavori di adeguamento della rete idrica comunale, realizzazione nuove condotte di acquedotto e tronchi di collettori fognari per acque nere a separazione rete mista ed integrazione rete di colletamento acque reflue all’impianto di depurazione consortile 650.000,00 422.500,00 44 41 VALGOGLIO BG Potenziamento dell’approvvigionamento idrico con captazione e adduzione di nuove fonti per il miglioramento igienico del servizio idropotabile 430.135,68 232.641,91 44 42 INTROBIO LC Canaletta di gronda drenante 275.000,00 233.750,00 44 43 CAVARIA CON PREMEZZO VA Ampliamento e sistemazione del polo scolastico di via E. Fermi 1.594.303,00 1.093.300,00 43 44 CUGLIATE-FABIASCO VA Ampliamento e sostituzione condotte vetuste rete idrica comunale nelle vie statale 233 – Molinazzo – Pascoli 130.000,00 52.000,00 43 45 ISOLA DI FONDRA BG Realizzazione centro servizi polivalente della Val Fondra in Isola di Fondra 500.000,00 425.000,00 42 46 VALGOGLIO BG Potenziamento di un tratto di fognatura comunale in via Papa Luciani 42.677,00 25.600,00 42 47 SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN Ampliamento del campo sportivo esistente 129.114,00 68.921,00 42 48 MONTECALVO VERSIGGIA PV Pulizia idraulica del torrente Versa 1.667.000,00 1.416.950,00 42 49 BRISSAGO-VALTRAVAGLIA VA Opere completamento infrastruttura sportiva in località «Al Piano» 195.000,00 136.500,00 42 50 BRISSAGO-VALTRAVAGLIA VA Realizzazione interventi di potenziamento e approvvigiona-mento idropotabile per la bonifica e la tutela delle falde idriche: ritattivazione pozzo in località «Al Piano» causa inquinamento delle acque sorgive a monte dell’abitato di Brissago Valtravaglia 232.000,00 150.800,00 42 51 VALLEVE BG Realizzazione acquedotto comunale in località S. Simone 145.000,00 94.250,00 41 52 GARDONE RIVIERA BS Potenziamento captazioni rete idrica 486.000,00 200.000,00 41 53 SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN Fognatura a servizio di zone produttive nel comune di San Giacomo delle Segnate e riconversione del depuratore comunale in stazione di rilancio 590.000,00 287.625,00 41 54 SANTA MARIA VERSA PV Costruzione di una piscina coperta 1.549.200,00 1.084.440,00 41 55 SANTA BRIGIDA BG Lavori di recupero e adeguamento cinema-teatro per attività culturali integrate 220.000,00 187.000,00 40 56 VEDESETA BG Risanamento funzionale e statico del Centro ricreativo e culturale (cinema e oratorio) 283.443,16 240.926,71 40 57 CERVENO BS Allestimento laboratori didattici biblioteca e spazi espositivi del museo etnografico di vicolo Sonvico da adibirsi ad attività socioculturali 108.793,60 80.000,00 40 58 LIMONE SUL GARDA BS Realizzazione palazzetto polispor-tivo in località Pianezze 1.318.307,85 1.028.712,36 40 59 OSSIMO BS Ampliamento della palestra comunale e trasformazione in impianto sportivo polivalente 213.813,16 160.000,00 40 60 CASPOGGIO SO Rifacimento sottoservizi via Don Bosco e sistemazione viabilità – 2º tratto 95.163,38 61.856,20 40 61 POSTALESIO SO Ristrutturazione fabbricato ex scuole con formazione aule didattiche, centro anziani e centro culturale delle piramidi 1.025.984,16 872.086,54 40 62 COMUNITÀ MONTANA VALCUVIA VA Lavori di collettazione fognaria di fondovalle per il collegamento delle fognature comunali al depuratore consortile della Valmartina – II intervento funzionale 285.000,00 178.900,00 40 63 VALBONDIONE BG Parcheggio ed aree verdi zona centro sportivo – completamento palazzetto dello sport, palazzina servizi 970.000,00 824.500,00 40 64 BRANZI BG Adeguamento alle normative di sicurezza e manutenzione straordinaria edificio scolastico del capoluogo a servizio dei Comuni di Branzi, Isola di Fondra, Valleve, Foppolo e Carona 227.500,00 182.000,00 39 65 CARONA BG Lavori di adeguamento captazioni, bacini di raccolta e rifacimento condotte idriche di adduzione 309.874,14 201.418,19 39 66 FOPPOLO BG Recupero e completamento funzionale della piscina complesso Peghera. 1.015.959,99 711.171,99 39 67 PIAZZA BREMBANA BG Adeguamento sale polivalenti comunali con realizzazione di rete telematica ed attrezzature varie 230.000,00 195.000,00 39 68 LOSINE BS Adattamento edificio scuole elementari 172.000,00 120.400,00 39 69 COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE BG Collettamento acque reflue «Alta Valle Seriana» Comuni di Gromo, Valgoglio, Gandellino, Valbondione 5.200.000,00 3.380.000,00 39 70 PIEVE DI CORIANO MN Lavori di ampliamento e completamento rete acquedotto e impianti 206.880,00 134.472,00 39 71 VALGOGLIO BG Ristrutturazione edificio denominato «Stala Marsa» ad uso centro servizi 460.000,00 360.000,00 39 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. 72 COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI CARONA – 1521 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 COSTO DEL PROGETTO C PROV. TITOLO DEL PROGETTO BG Impianti sportivi polifunzionali per il potenziamento delle infrastrutture turistiche – 2º lotto TOTALE IMPORTO RICHIESTO C 445.000,00 378.250,00 44.715.095,51 30.746.038,98 PUNTI 39 ALLEGATO 3 PROGETTI PRESENTATI DAI PICCOLI COMUNI SITUATI IN AREE SOTTOUTILIZZATE NON AMMESSI AL FINANZIAMENTO (Deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17) N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. TITOLO DEL PROGETTO MOTIVI DELLA LORO ESCLUSIONE 1 CARONA BG Progetto lavori di straordinaria manutenzione di n. 3 centrali termiche comunali. Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 2 COLERE BG Nuovo percorso ciclo-pedonale 3 COLERE BG Lavori urgenti per il potenziamento rete acquedotto comunale – Nuova rete di distribuzione e vasca di accumulo tratto Colere – Dezzo. Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 4 COLERE BG Lavori urgenti per il potenziamento rete fognatura comunale Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 5 COMUNITÀ MONTANA VALLE BREMBANA BG Movimento franoso in sponda destra del torrente Ambria nel comune di Bracca – Completamento degli interventi di sistemazione della parte inferiore del versante L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 6 COMUNITÀ MONTANA VALLE IMAGNA BG Costruzione impianto polisportivo ricreativo in Comune di S. Omobono e Rota Imagna. L’intervento rappresenta un piano finanziario non conforme ai disposti dell’allegato B, punto 1, lettera g) delle modalità per l’assegnazione delle risorse. Si riferisce ad una iniziativa della D.G. Sport 7 COMUNITÀ MONTANA VALLE IMAGNA BG Sistemazione ex Canale ENEL, percorso ciclopedonale – 2º lotto. Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 8 COMUNITÀ MONTANA VALLE IMAGNA BG Allestimento spazi museali ed espositivi del centro di educazione ambientale di Arnosto Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 9 GEROSA BG Rifacimento ed adeguamento reti idrica e fognaria comunale del centro storico Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 10 GEROSA BG Sostituzione tratto di rete idrica sorgente acqua Bona per alimen-tazione acquedotto Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 11 GROMO BG Completamento area verde attrezzato Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 12 GROMO BG Regimazione idraulica Val Calda – separazione e collettamento acque reflue Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 13 SAN PELLEGRINO TERME BG Interventi di restauro conservativo infrastruttura sociale ex Casinò municipale Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 14 SAN PELLEGRINO TERME BG Sistemazione morfologica e idrogeo-logica del versante e messa in sicurezza delle aree comprese tra strada Anteabalconcello e la località Baelot. L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 15 SCHILPARIO BG Innevamento artificiale pista di sci di fondo Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 16 SCHILPARIO BG Sistemazione rete fognaria e idrica in via del Trocc Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 17 TALEGGIO BG Stabilizzazione movimento franoso in Olda in Comune di Taleggio L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. – 1522 – TITOLO DEL PROGETTO 18 VEDESETA BG Riqualificazione del Centro Storico in Vedeseta 19 VEDESETA BG Formazione area attrezzata a parcheggio pubblico, giardino pubblico e spazio Belvedere in Vedeseta 20 BORNO BS Interventi di consolidamento del versante franoso in sponda idrografica sinistra del torrente San Fiorino 21 BOVEGNO BS 22 BRENO BS Allargamento strada comunale di Zerlo da località Santella a località Nonidio e realizzazione acquedotto rurale Ristrutturazione Casa Padre Yermo 23 CIMBERGO BS Potenziamento e manutenzione acquedotto a servizio delle località Vignola Figna e Campanine 24 CIMBERGO BS Arredamento Ostello della gioventù 25 CIVIDATE CAMUNO BS piazza pubblica attrezzata polifun-zionale 26 COLLIO BS Sistemazione piazza S. Barbara loc. San Colombano 27 COLLIO BS Impianto di produzione di neve programmata al servizio delle piste da sci del Monte Pezzeda 28 COMUNITÀ MONTANA VALLE TROMPIA BS Sistemazione del versante in località Roccolo Crispe, interessato da fenomeni di crollo 29 EDOLO BS Messa in sicurezza del torrente Ogliolo 30 IDRO BS Opere di collettamento reflui fognari in località Vantone 31 IDRO BS Sistemazione idraulica e geologica del torrente Balotello 32 LAVENONE BS Completamento strada agrosilvo-pastorale per accesso malghe 33 MALONNO BS Bonifica parete rocciosa a monte sede ferroviaria alla progressiva 67+262 34 MALONNO BS Regimazione idraulica interessante il capoluogo Malonno Sud – Torrente Cole 35 ONO SAN PIETRO BS Presa acquedotto comunale in località Lifret 36 ONO SAN PIETRO BS Completamento impianto sportivo 37 PERTICA BASSA BS Impianto di depurazione per le frazioni di Ono Degno, Forno D’Ono e Avenone 38 PEZZAZE BS 39 PONTE DI LEGNO BS Potenziamento acquedotto comunale in località S. Apollonio Potenziamento acquedotto Plaz dell’Ort 40 PONTE DI LEGNO BS Potenziamento e ristrutturazione delle piste da sci di fondo Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 MOTIVI DELLA LORO ESCLUSIONE Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 La richiesta non è stata corredata degli elaborati di progetto definitivi previsti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 inoltre non risulta garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c), della deliberazione di Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c), della deliberazione di Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non ha le caratteristiche conformi ai disposti dell’allegato B, punto 1, lettera c) delle modalità per l’assegnazione delle risorse Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c), della deliberazione di Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento è già stato realizzato Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. – 1523 – TITOLO DEL PROGETTO Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 MOTIVI DELLA LORO ESCLUSIONE 41 PRESEGLIE BS Percorso vita del Visello Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 42 PRESTINE BS Allestimento di una struttura rurale da adibirsi a fini socio-ricreativi, culturali e ricettivi nel Parco Regionale dell’Adamello Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 43 SABBIO CHIESE BS Nuova scuola elementare Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 44 SERLE BS Realizzazione pista ciclabile di collegamento strada comunale Botticino-Serle-Monumento Naturale di Cariadighe-Gavardo Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 45 TAVERNOLE SUL MELLA BS Regimazione idraulica nella parte terminale del torrente San Filastrio L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 46 TAVERNOLE SUL MELLA BS Sistemazione strada comunale Ponte Frera-Pezzoro L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 47 VALLIO TERME BS Consolidamento tronco fognario località Fucina Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 48 VALLIO TERME BS Fognatura pubblica Fontane-Ravallo-Sconzane Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 49 VALLIO TERME BS Sistemazione impianti sportivi-copertura Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 50 VALLIO TERME BS Ampliamento impianti sportivi-campo tennis Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato b), lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 51 VALVESTINO BS Recupero ad uso ostello di due fabbricati siti nella frazione Persone eTurano Manca la proposta sottoscritta dal rappresentante dell’ente, corredata dalla documentazione prevista dalla deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 52 CARLAZZO CO Sistemazione valletto di Sant’Agata L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 53 CONSIGLIO DI RUMO CO Drenaggi e canale di gronda in località Alborescia L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 54 CONSIGLIO DI RUMO CO Regimazione valli Martesana – Giussanico – Consiglio L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 55 CONSIGLIO DI RUMO CO Regimazione valli Tassimola L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 56 CONSIGLIO DI RUMO CO Potenziamento acquedotto comunale nuova vasca di accumulo località Taiana Manca la delibera di cofinanziamento per la quota prevista dall’allegato B, punto 1, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 57 CONSIGLIO DI RUMO CO Progetto di valorizzazione dell’abitato di Brenzio – recupero fontane e pozzi Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 58 CONSORZIO DEPURATORE E COLLETTORE TRA I COMUNI DI CREMIA E PIANELLO DEL LARIO CO Intervento in messa in sicurezza evento franoso L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 59 DOMASO CO Riqualificazione sponda lacuale – località Ostello L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 60 DOSSO DEL LIRO CO Razionalizzazione rete acquedotti-stica e nuove opere di captazione Mancano gli elaborati progettuali per effettuare l’istruttoria tecnica 61 PEGLIO CO Smottamento località Bollarina La richiesta non è corredata dagli elaborati progettuali previsti dalla d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 62 PEGLIO CO Abbattimento barriere architettoniche sede municipale Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 63 PIANELLO DEL LARIO CO Consolidamento dello smottamento località Pontolo La richiesta non è corredata dagli elaborati progettuali previsti dalla d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. – 1524 – TITOLO DEL PROGETTO 64 PLESIO CO Manutenzione della rete acquedot-tistica 65 PLESIO CO Fognatura di collegamento nella zona «Fossato» nella frazione di Barna 66 PORLEZZA CO 67 SALA COMACINA CO 68 SALA COMACINA CO 69 SALA COMACINA CO 70 SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA CO Opere di ristrutturazione e potenziamento acquedotto comunale Interventi di difesa del suolo relativamente ad opere di ripristino delle infrastrutture, sistemazione idraulica e regimazione delle acque nella Valle di Croce Approvvigionamento idrico potabile dell’alpeggio comunale Realizzazione, consolidamento e risanamento infrastrutture acquedot-tistiche consolidamento e potenziamento condotta di distribuzione idrica e costruzione fognatura Realizzazione di una elisuperficie da adibire a soccorso diurno e notturno in via Panoramica 71 TREMEZZO CO Progetto di sistemazione dei dissesti della Valle Clerizia 72 TREMEZZO CO Rinforzo fondazioni muri lungolago di Tramezzo 73 PREMANA LC Opere di difesa attiva e passiva a monte dell’abitato Sass del Vecc 74 PIEVE DI CORIANO MN 75 PIEVE DI CORIANO MN 76 SCHIVENOGLIA MN 77 78 VILLIMPENTA BORGORATTO MORMOROLO MN PV Ristrutturazione del tetto della palestra, messa a norma delle uscite di sicurezza e realizzazione di due pensiline di collegamento impianto sportivo Lavori di adeguamento alla normativa vigente edificio scolastico Costruzione acquedotto comunale – Adduttrice idropotabile e linee di distribuzione Costruzione sala polifunzionale Risanamento idrogeologico di movi-menti franosi in località Braglia 79 GOLFERENZO PV Risanamamento idrogeologico di movimenti franosi in località Casa Pegorini 80 MONTALTO PAVESE PV Recupero palestra civica 81 MONTECALVO VERSIGGIA PV Risanamamento idrogeologico di movimenti franosi Località Michelazza 82 ARDENNO SO 83 BERBENNO DI VALTELLINA SO 84 BERBENNO DI VALTELLINA SO 85 86 CASTIONE ANDEVENNO CASTIONE ANDEVENNO SO SO 87 CHIESA IN VALMALENCO SO 88 SPRIANA SO Tensostruttura polivalente per calcetto, pallavolo, pallacanestro Regimazione idraulica e consolidamento versante Valle Valdorta in località Maroggia e Ruina di Monastero Consolidamento Valle dei Salici e Valle Guarda in frazione Pedemonte – IIº lotto Interventi su reti acquedotto, fognatura e depuratore Acquedotto comunale – opere di manutenzione straordinaria sorgenti Soverana Ristrutturazione struttura turistico sportiva in località San Giuseppe (parco giochi – area di sosta – campo di bocce – parcheggi) Realizzo strada di accesso al nuovo campo da tennis 89 TARTANO SO Difesa del suolo versante località Castino 90 TARTANO SO Lavori di sistemazione e adeguamento strada di accesso al museo etnografico sito in Comune di Tartano nella frazione Piana Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 MOTIVI DELLA LORO ESCLUSIONE Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 La richiesta non è corredata dagli elaborati progettuali previsti dalla d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 La richiesta non è corredata dagli elaborati progettuali previsti dalla d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il livello di progettazione non è adeguato ai requisiti previsti dall’allegato B, lettera c) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento è già stato realizzato L’intervento è già stato realizzato L’intervento è già stato realizzato L’intervento è già stato realizzato L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 L’intervento è già stato realizzato L’intervento è già stato realizzato Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 Il comune non è ricompreso nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 208/1998 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia N. COMUNE COMUNITÀ MONTANA UNIONE DI COMUNI PROV. TITOLO DEL PROGETTO Regimazione acque meteoriche a consolidamento del versante destro orografico della Valle Mallero al di sopra del paese di Torre S. Maria e frazioni Valorizzazione e promozione della rete sentieristica della Valmalenco: inter-venti di manutenzione, razionalizzazione della segnaletica, informatiz-zazione e pubblicizzazione Seconda fase d’urgenza per messa in sicurezza del versante di frana in zona Villaggio Montelago a seguito calamità naturali di maggio 2002 Interventi di difesa del suolo e di sistemazione idraulica del Valleggio detto «Curasca» in loc. Mulini di Piero 91 TORRE SANTA MARIA SO 92 UNIONE DI COMUNI DELLA VALMALENCO SO 93 BRUSIMPIANO VA 94 CURIGLIA VIASCO 95 GORLA MAGGIORE VA 96 GORLA MAGGIORE VA 97 PORTO VALTRAVAGLIA VA 98 PORTO VALTRAVAGLIA VA CON MONTE- – 1525 – VA Sistemazione geologica e consolidamento ripe della Valle Olona – Realizzazioine di lavori urgenti di sistemazione dei fenomeni franosi nella porzione della via per Fagnano Sistemazione geologica e consolidamento ripe della Valle Olona – Realizzazioine di lavori urgenti di sistemazione dei fenomeni franosi nella porzione della via per Solbiate Lavori di adeguamento, riqualificazione e potenziamento del porto turistico esistente 3º-4º– 5º intervento funzionale Lavori di adeguamento rete idrica comunale ai disposti del d.lgs. 152/99 e s.m.i., realizzazione nuove condotte di acquedotto e tronchi di collettori fognari per acque nere a separazione rete mista ed integrazione rete di collettamento acque reflue all’impianto di depurazione consortile. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 MOTIVI DELLA LORO ESCLUSIONE L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 L’intervento non è ricompreso negli atti di programmazione vigenti relativi alla legge n. 183/1989 e legge n. 267/1998 Il progetto non attiene alle tipologie finanziabili come previste dall’allegato A, punto 5, della d.g.r. 7/15671 del 18 dicembre 2003 Non viene garantita la quota di cofinanziamento a carico del comune come previsto dall’allegato B, lettera g) della deliberazione della Giunta regionale n. 7/15671 del 18 dicembre 2003 ALLEGATO 4 SCHEDA ATTIVITÀ/INTERVENTO (da aggiornare al 30 giugno ed al 31 dicembre di ogni anno) 1 – DATI IDENTIFICATIVI CODICE INTERVENTO: .................................................................... VERSIONE DEL: ..................................................................... CODICE OPERAZIONE FONDI STRUTTURALI 2000/6: .................................................................................................(facoltativo) C.U.P.: ............................................................................................................................ (facoltativo) TITOLO DELL’INTERVENTO: ................................................................................................................................................................ SETTORE DI INTERVENTO: ................................................................................................................................................................. TIPO DI INTERVENTO: .......................................................................................................................................................................... LOCALIZZAZIONE: 1) REGIONE: .......................... PROVINCIA: .......................... COMUNE: .......................... OBIETTIVO UE .......................... (1) 2) REGIONE: .......................... PROVINCIA: .......................... COMUNE: .......................... OBIETTIVO UE .......................... (1) n) REGIONE: .......................... PROVINCIA: .......................... COMUNE: .......................... OBIETTIVO UE .......................... (1) RESPONSABILE DELL’INTERVENTO: .............................................................................. (nome e cognome o funzione ricoperta) RECAPITO: ......................................................................................................................................................................... (facoltativo) SOGGETTO PROPONENTE: .................................................................................................................................................................. SOGGETTO PERCETTORE: ........................................................................... (obbligatorio se previste Risorse per le Aree Depresse) SOGGETTO ATTUATORE: ...................................................................................................................................................................... STATO DELL’INTERVENTO: ................................................................................................................................................................. STATO DI AVANZAMENTO PROCEDURALE: ................................. CRITICITÀ FINANZIARIA: ................................. (euro) (2) NOTE: ........................................................................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................................................... 2 – CRONOPROGRAMMA DELL’INTERVENTO (3) A. LIVELLO DI PROGETTAZIONE APPROVATA DISPONIBILE ALLA STIPULA (barrare la casella): • STUDIO DI FATTIBILITÀ ............................................................................................................ 䊐 • PROGETTO PRELIMINARE ........................................................................................................ 䊐 • PROGETTO DEFINITIVO ............................................................................................................ 䊐 • PROGETTO ESECUTIVO ............................................................................................................. 䊐 B. ATTIVITÀ PROGETTUALI (4) RICHIESTO INIZIO FASE FINE FASE APPROVAZIONE 1. STUDIO DI FATTIBILITÀ SI/NO ...... /...... /....... P/E ....... /......../ ....... P/E ........./ ........./ ......... P/E SOGGETTO COMPONENTE: ............................................................................................................................................................ NOTE: .................................................................................................................................................................................................. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1526 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 2. LIVELLI DI PROGETTAZIONE A – PRELIMINARE SI/NO .. /... / ... P/E ... /.... / .... P/E ....../ ..... /...... P/E SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. B – DEFINITIVA SI/NO .. /... / ... P/E ... /.... / .... P/E ....../ ..... /...... P/E SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. C – ESECUTIVA SI/NO .. /... / ... P/E ... /.... / .... P/E ....../ ..... /...... P/E SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. C. ALTRE ATTIVITÀ (5) INIZIO FASE FINE FASE A - V.I.A. da parte della Regione ........... / ........... / ........... P/E ........... / ........... / ........... P/E B - V.I.A. da parte del Ministero dell’Ambiente ........... / ........... / ........... P/E ........... / ........... / ........... P/E C - CONFERENZA DEI SERVIZI ........... / ........... / ........... P/E ........... / ........... / ........... P/E SOGGETTO COMPONENTE: ............................................................................................................................................................ D - SOGGETTO COMPONENTE .................................................... ........... / ........... / ........... P/E ........... / ........... / ........... P/E D. DATI DI REALIZZAZIONE 1. AGGIUDICAZIONE LAVORI: DATA INIZIO: ........./ ........ /........ - ........ (Prevista/Effettiva) – DATA FINE: ........./........./ ........ - ........ (Prevista/Effettiva) SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. 2. ESECUZIONE LAVORI: DATA INIZIO: ........./ ........ /........ - ........ (Prevista/Effettiva) – DATA FINE: ........./........./ ........ - ........ (Prevista/Effettiva) SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. 3. SOSPENSIONE LAVORI: DATA INIZIO: ........./ ........ /........ - ........ (Prevista/Effettiva) – DATA FINE: ........./........./ ........ - ........ (Prevista/Effettiva) SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. 4. COLLAUDO: DATA INIZIO: ........./ ........ /........ - ........ (Prevista/Effettiva) – DATA FINE: ........./........./ ........ - ........ (Prevista/Effettiva) SOGGETTO COMPONENTE: ....................................................................................................................................................... NOTE: ............................................................................................................................................................................................. 5. FUNZIONALITÀ: ................... / .................../ .................. - ................... (Prevista/Effettiva) NOTE: ............................................................................................................................................................................................. 3 – PIANO ECONOMICO (6) COSTO COMPLESSIVO (euro): .............................................................................................................................................................. Di cui: REALIZZATO DA REALIZZARE TOTALE (7) al 2001 ........................................................... ........................................................... ........................................................... nel 2002 ........................................................... ........................................................... ........................................................... nel 2003 ........................................................... ........................................................... ........................................................... nel 2004 ........................................................... ........................................................... ........................................................... nel ........................................................... ........................................................... ........................................................... AVANZAMENTO DELLA SPESA: ..................... % (8) 4 – PIANO FINANZIARIO 1) TIPO FONTE: ...................................................................................................................................................................................... ESTREMI E DESCRIZIONE DELLA FONTE: (9) ........................................................................................................................... ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO: (10) ........................................................................................................................................ IMPORTO: ............................................................... (euro) – ANNO DI COMPETENZA: ................................................................ NOTE: .................................................................................................................................................................................................. 2) TIPO FONTE: ...................................................................................................................................................................................... ESTREMI E DESCRIZIONE DELLA FONTE: (9) ........................................................................................................................... ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO: (10) ........................................................................................................................................ IMPORTO: ............................................................... (euro) – ANNO DI COMPETENZA: ................................................................ NOTE: .................................................................................................................................................................................................. n) TIPO FONTE: ...................................................................................................................................................................................... ESTREMI E DESCRIZIONE DELLA FONTE: (9) ........................................................................................................................... ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO: (10) ........................................................................................................................................ IMPORTO: ............................................................... (euro) – ANNO DI COMPETENZA: ................................................................ NOTE: .................................................................................................................................................................................................. 5 – AVANZAMENTO CONTABILE A. IMPEGNI CONTRATTUALIZZATI: importo totale .................................................................................................. (euro) di cui: 1. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 2. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 3. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 4. ...................................................................................................................................................................... Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1527 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 B. DISPOSIZIONI DI PAGAMENTI: importo totale ..................................................................................................... (euro) di cui: 1. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 2. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 3. Data: ........... /............ /............ importo: ........................................................................................ (euro) 4. ...................................................................................................................................................................... C. ECONOMIE RIPROGRAMMABILI: importo totale ............................................................................................................. (euro) 6 – AVANZAMENTO FISICO AVANZAMENTO LAVORI: .......................% (11) INDICATORI DI REALIZZAZIONE: (12) 1. DESCRIZIONE INDICATORE E U.M.: ............................................................................................................................................. VALORE OBIETTIVO: (13) ................................................................................................................................................................ VALORE CONSEGUITO: .................................................................................................................................................................... NOTE: ................................................................................................................................................................................................... 2. DESCRIZIONE INDICATORE E U.M.: ............................................................................................................................................. VALORE OBIETTIVO: (13) ................................................................................................................................................................ VALORE CONSEGUITO: .................................................................................................................................................................... NOTE: ................................................................................................................................................................................................... 3. DESCRIZIONE INDICATORE E U.M.: ............................................................................................................................................. VALORE OBIETTIVO: (13) ................................................................................................................................................................ VALORE CONSEGUITO: .................................................................................................................................................................... NOTE: ................................................................................................................................................................................................... NOTE: (1) Il valore dell’obiettivo U.E. è tratto automaticamente dalla tabella dei comuni con l’avvertenza di evidenziare, eventualmente con un asterisco, i comuni per i quali la zonizzazione è parziale lasciando all’operatore, solo in questo caso, la possibilità di conferma o cancellazione. (2) Il campo deve essere nullo nella versione iniziale della scheda. (3) Sulla base dell’attuazione del cronoprogramma è automaticamente associato all’intervento un «codice stato di avanzamento» con i seguenti valori: a) s.d.f. approvato b) progetto preliminare approvato c) progetto definitivo approvato d) progetto esecutivo approvato e) lavori appaltati f) lavori iniziati g) lavori sospesi h) lavori ultimati i) lavori collaudati (4) È obbligatorio compilare tutte le righe relative alle «Attività Progettuali» successive a quella disponibile alla data della stipula, indicando le tre date previste, in alternativa occorre indicare «NO» nella casella «Richiesto» specificando obbligatoriamente nel campo «Note» il motivo. (5) La voce riguarda tutte le attività amministrative (pareri, autorizzazioni, approvazioni, conferenze di servizi), organizzative, o di qualsiasi altra natura necessarie per l’attuazione dell’intervento. (6) Trattasi del «profilo di spesa», cioè del valore stimato delle attività svolte (costi realizzati) o che si prevede di svolgere (costi da realizzare) per ciascun anno di durata dell’intervento. (7) Il campo «Totale» è calcolato automaticamente come somma del «costo realizzato» più il «costo da realizzare» per ciascun anno. (8) È la percentuale della somma dei «costi realizzati» nei vari anni rispetto al «costo totale» dell’intervento. (9) Nel campo «Descrizione Fonte» vengono raggruppate le informazioni attualmente distribuite nei campi «Normativa», «Numero», «Anno», «Descrizione Fonte». Nel caso di «Tipo Fonte» uguale a «Stato» o uguale a «Unione Europea» il campo «Estremi e Descrizione Fonte» è prelevato da un apposito catalogo gestito a livello di sistema (non aggiornabile dall’utente); nel caso di «Tipo Fonte» uguale a «Regione» il campo «Estremi e Descrizione Fonte» è prelevato da un apposito catalogo gestito a livello regionale; in tutti gli altri casi di «Tipo Fonte» il campo «Estremi e Descrizione Fonte» è libero. (10) atto amministrativo mediante il quale le risorse di cui alla fonte indicata sono finalizzate all’intervento. (11) Percentuale di avanzamento lavori dichiarata dal direttore dei lavori sulla base dei s.a.l. in caso di opere pubbliche, ovvero dichiarato dal soggetto attuatore o dal responsabile di interventi negli altri casi. (12) Facoltativi, sulla base delle indicazioni dell’articolato dell’accordo. (13) Il valore obiettivo dell’indicatore fisico è un dato anagrafico modificabile ai monitoraggi a seguito di perfezionamenti progettuali o di rimodulazione dell’intervento, con conseguente descrizione dell’evento nel campo «Note». [BUR2004018] [3.6.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16870 Approvazione delle modifiche al sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»» e approvazione del sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» riconducibili al progetto «Ski World Final 2000», ai sensi della l.r. 31/96 (obiettivo gestionale 3.10.1.8. «Incentivi delle Strutture ricettive, delle Strutture complementari e delle infrastrutture turistiche») a seguito del parere della commissione consiliare LA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 28 ottobre 1996, n. 31 «Norme con- cernenti la disciplina del fondo per la realizzazione di progetti infrastrutturali di rilevanza regionale» e sue successive modificazioni ed integrazioni; Richiamate le proprie deliberazioni: • 28 luglio 2000, n. 566 di costituzione del Nucleo di Valutazione di cui all’art. 5 della sopracitata legge e sue successive modificazioni ed integrazioni; • 2 luglio 2001, n. 5325 con la quale, fra l’altro, è stato integrato il suddetto Nucleo; • 31 ottobre 2001, n. 6670 con la quale è stato approvato il nuovo schema-tipo applicabile a tutte le tipologie di progetti infrastrutturali finanziabili ai sensi della suindicata l.r. n. 31/96 e sono stati individuati i relativi responsabili; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1528 – • 28 giugno 2002, n. 9258 con la quale, fra l’altro, è stato rinnovato l’incarico dei componenti esterni del Nucleo di Valutazione; Richiamata la d.c.r. n. VI/1345 del 12 ottobre 1999 di approvazione del progetto «Ski World Final 2000» costituito da 22 sub-progetti e il d.P.R.L. n. 33011 del 20 dicembre 2000 di approvazione del relativo Accordo di programma; Richiamata altresı̀ la d.g.r. n. 46500 del 26 novembre 1999 di variazione di bilancio con la quale è stato istituito il capitolo e sono state stanziate somme per la realizzazione del progetto; Vista la nota prot. R1.2003.0015095 del 27 agosto 2003 con la quale la Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione e Turismo ha presentato, al fine di sottoporre all’esame del Nucleo di Valutazione, la richiesta di modifica per il sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»» e del nuovo tracciato relativo al sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo», a seguito del parere negativo del Servizio geologico sul tracciato originariamente proposto, entrambi riconducibili al progetto «Ski World Final 2000»; Richiamata altresı̀ la d.g.r. n. 7/15133 del 21 novembre 2003 con la quale si è proceduto, tra l’altro, alla revoca dei contributi, di cui alla d.c.r. n. VI/1345 del 12 ottobre 1999, concessi per la realizzazione del progetto «Ski World Final 2000», relativi al sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» Valdisotto 2; Visti i sub progetti modificati costituiti da n. 45 allegati contrassegnati B); Visto il verbale della seduta del Nucleo di Valutazione del 10 dicembre 2003 ove risulta che lo stesso ha esaminato e fatto proprio il parere favorevole del relatore riguardante i due sub-progetti subordinando, relativamente al sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»», l’erogazione del contributo alla contrazione del mutuo per il cofinanziamento della quota a carico del comune di Valfurva; Viste le schede previste dall’art. 3, comma IV, l.r. 31/96, contrassegnate A1) e A2) relative ai due sub-progetti in questione; Atteso che l’approvazione dei due sub-progetti non comporta alcun onere suppletivo a carico del bilancio regionale oltre a quanto previsto con d.g.r. n. 46500 del 26 novembre 1999; Dato atto che l’art. 3, comma 4, della l.r. 31/96 prevede l’approvazione dei progetti da parte della Giunta regionale previo parere della Commissione consiliare competente; Dato atto che i sopracitati documenti contrassegnati rispettivamente A1), A2) e B) (omissis) (1) vengono allegati al presente atto e costituiscono sue parti integranti; Preso atto del parere favorevole espresso dalla Commissione consiliare competente per materia nella seduta del 18 marzo 2004; Verificata, da parte del Dirigente dell’Unità Organizzativa Bilancio, Ragioneria e Strumenti Finanziari Integrati, la regolarità dell’istruttoria e della proposta di deliberazione sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo della legittimità; Viste le ll.rr., con successive modificazioni ed integrazioni, del 23 luglio 1996, n. 16 e del 31 marzo 1978, n. 34; Su proposta dell’Assessore alle Risorse e Bilancio, Rapporti con il Consiglio Regionale e Affari Istituzionali e dell’Assessore all’Industria, PMI, Cooperazione e Turismo; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; Delibera 1. di approvare le modifiche al sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»» ed il nuovo sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» riconducibili al progetto «Ski World Final 2000», ai sensi della l.r. 31/96 (obiettivo gestionale 3.10.1.8. «Incentivi delle Strutture ricettive, delle Strutture complementari e delle infrastrutture turistiche») con i relativi allegati contrassegnati A1), A2) e B) (omissis) (1) e relativamente al sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte»» con le condizioni citate in pre- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 messa, dettate dal Nucleo di Valutazione, da verificarsi da parte della Direzione Generale competente per la fase di attuazione del progetto; 2. per la copertura finanziaria, riguardante la realizzazione dei due sub progetti si farà fronte con gli appositi stanziamenti previsti in bilancio al capitolo 2.3.10.1.3.18.5128 «Contributo per la realizzazione del progetto «Ski World Final 2000» localizzato in Alta Valtellina»; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala (1) Gli originali degli atti che risultano dichiarati allegati alla presente deliberazione e non vengono riprodotti nel presente bollettino, possono essere consultati presso la Direzione Generale Risorse e Bilancio U.O. Strumenti Finanziari Integrati. ——— • ——— Allegati ELENCO A1) Scheda art. 3 – comma IV «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte» A2) Scheda art. 3 – comma IV «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» B) Progetto definitivo composto da n. 45 allegati (omissis): Sub-progetto «Riqualificazione Centro La Fonte e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico “La Fonte”» B.1 Relazione tecnica descrittiva – All. A B2 Corografia, planimetria generale – tav. 01 B3 Piante: piano interrato – piano terra – tav. 02 B4 Piante: piano primo – Sezione «A-A» – tav. 03 B5 Prospetti – tav. 04 B6 Situazione di progetto, fabbricato esistente, Piante: piano interrato – piano terra – tav. 05A B7 Situazione di progetto, fabbricato esistente. Piante: piano primo – Sezione «A-A» – tav. 06 B8 Situazione di progetto, fabbricato esistente, prospetti – tav. 07 B9 Situazione di progetto, fabbricato esistente e nuova struttura, planimetria generale di progetto – tav. 08 B10 Situazione di progetto, fabbricato esistente, cementi armati, fondazioni murature – tav. 09 B11 Situazione di progetto, fabbricato esistente, cementi armati, solaio – tav. 010 B12 Situazione di progetto, fabbricato esistente, cementi armati, particolare banchinaggio – tav. 011 B13 Nuova struttura, fondazioni piano terra e copertura – tav. 02a B14 Nuova struttura, prospetti e particolari parapetto – tav. 03a B15 Nuova struttura, particolari capriate e gradinate – tav. 04a B16 Nuova struttura, biglietteria, piante, prospetti, sezioni e particolari – tav. 05a B17 Nuova struttura, magazzino-ricovero battipista, pianta, sezioni e particolari – tav. 06a B18 Nuova struttura, magazzino-ricovero battipista, prospetti – Tav. 07a B19 Nuova struttura, cementi armati, fondazioni – tav. 09a B20 Nuova struttura, cementi armati, particolari – tav. 010a B21 Nuova struttura, struttura in legno e collegamenti – tav. 011a B22 Relazione generale – All. A B23 Relazione illustrativa e relazione di calcolo strutture – All. B B24 Fascicolo tecnico e piano di manutenzione – All. C B25 Piano di sicurezza e di coordinamento – All. D B25-bis Tavola Unica B26 Computo metrico estimativo – All. E B27 Quadro economico – All. F B28 Relazione tecnica integrativa – All. H B29 Elenco prezzi, lavori a corpo e a misura – All. I Sub-progetto «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» B30 Corografia – tav. 01 B31 Planimetria di rilievo – tav. 02 B32 Sezioni trasversali – tav. 03A Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia B33 B34 B35 B36 B37 B38 B39 B40 B41 B42 B43 B44 B45 Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 – 1529 – Sezioni trasversali – tav. 03B Planimetria generale di progetto – tav. 04 Planimetria di progetto passerella – tav. 05 Particolari costruttivi sistemazione stradale – tav. 06 Particolari costruttivi opere accessorie passerella – tav. 07 Particolari costruttivi passerella – tav. 08 Relazione di progetto – All. n. 9 Relazione statica – calcoli statici opere d’arte – All. n. 10 Relazione idraulica – All. n. 11 Elenco prezzi – analisi prezzi – All. n. 12 Stima dei lavori – All. n. 13 Piano particellare degli asservimenti – All. n. 14 Documentazione fotografica – All. n. 15 ——— • ——— Progetto approvato Progetto modificato Costo com- C 415.386,28 plessivo C 361.271,50 Finanziamento: • Regione C 154.937,07 Lombardia • Comune di C 260.449,21 Valfurva C 134.754,27 C 226.517,23 Soggetto be- Comune di Valfurva neficiario del contributo Comune di Valfurva ——— • ——— All. A2) All. A1) SCHEDA ART. 3, COMMA QUARTO, L.R. 31/96 Denominazione progetto: Ski World Finals 2000. Obiettivo specifico: 3.10.1 – Potenziamento del sistema infrastrutturale. Obiettivo gestionale: 3.10.1.8 – Incentivi delle strutture ricettive, delle strutture complementari e delle infrastrutture turistiche. Obiettivi e risultati: approvazione di modifiche e integrazioni ad un sub-progetto relativo al progetto approvato con d.c.r. n. VI/1345 del 12 ottobre 1999 «Approvazione ai sensi della l.r. 28 ottobre 1996, n. 31 del progetto infrastrutturale di rilevanza regionale «Ski World Finals 2000» localizzato in Alta Valtellina riconducibile al progetto strategico n. 16 «Piena occupazione in Lombardia» del P.R.S. vigente». Costo del sub-progetto modificato: C 361.271,50. Risorse impiegate: – Regione Lombardia C 134.754,27 (già concesse con d.c.r. n. VI/1345/99); – Comune di Valfurva C 226.517,23. Soggetto beneficiario dei contributi: Comune di Valfurva. Soggetto responsabile dell’attuazione del sub-progetto e delle singole fasi: Comune di Valfurva. Localizzazione territoriale: Comune di Valfurva. Durata progetto, modi e tempi di attuazione: il sub-progetto verrà realizzato in 24 mesi, nell’ambito dell’accordo di programma. Data inizio e termine lavori: 2003-2005. Previsioni di spesa relative ai singoli esercizi: – anno 2004 C 93.250,00; – anno 2005 C 41.504,27. Modalità di verifica di conseguimento degli obiettivi: tramite il Collegio di Vigilanza per l’Accordo di Programma, supportato dalla segreteria tecnica. Fondo per la realizzazione di progetti infrastrutturali di rilevanza regionale (L.r. 31/96) Progetto di intervento: SKI WORLD FINALS 2000 – Sub-progetto n. 16 – VALFURVA VARIE 2 Quadro riassuntivo di raffronto tra il progetto approvato (d.c.r. n. VI/1345 del 12 ottobre 1999) e il progetto modificato Progetto approvato Tipologia del Riqualificazione «Centro La progetto Fonte» e realizzazione infrastrutture accessorie alla pista sci nordico «La Fonte» SCHEDA ART. 3, COMMA QUARTO, L.R. 31/96 Denominazione progetto: modifiche al progetto «Ski World Final 2000». Obiettivo specifico: 3.10.1 – Potenziamento del sistema infrastrutturale. Obiettivo gestionale: 3.10.1. – Incentivazione delle strutture ricettive, delle strutture complementari e delle infrastrutture turistiche. Denominazione sottoprogetto: 1 «Realizzazione strada di servizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo» – Strada alternativa. Obiettivi e risultati Descrizione obiettivo Indicatori di risultato obiettivo 1. Miglioramento del collegamento stradale // tra il capoluogo del comune e le frazioni dello stesso con le strutture sportive in località Fumarogo 2. Realizzazione di un percorso ciclo pedona- // le tra la S.S. n. 38 e gli impianti sportivi con creazione di passerella sul fiume Adda Costo complessivo: C 595.000,00 Soggetti beneficiari dei contributi: Comune di Valdisotto. Soggetti responsabili dell’attuazione del progetto e delle sue singole fasi: Comune di Valdisotto. Localizzazione territoriale: COMUNE COMUNITÀ Valdisotto ASL Valtellina Bormio Provincia Sondrio Risorse impiegate, durata progetto, modi e tempi di attuazione: FINANZIAMENTI 2003 Fondo perduto l.r. 31/96 2004 2005 Totale 110.000,00 185.538,33 295.538,33 Rimborso l.r. 31/96 Statali Progetto modificato Comunitari L’amministrazione comunale di Valfurva ha ritenuto di apportare alcune modifiche al progetto allora approvato, stralciando dall’intervento opere riguardanti la parte commerciale dell’edificio e potenziando gli interventi sulle parti adibite ad attività turistico-sportive. Pertanto la modifica del progetto è a favore del miglioramento della parte di struttura servente la pista da fondo che viene utilizzata per le manifestazioni a livello internazionale. Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione tecnica allegata Enti locali 20.433,00 100.000,00 179.028,67 299.461,67 Comune di Valdisotto 20.433,00 100.000,00 179.028,67 299.461,67 Sogg. pubblici Sogg. privati TOTALE 20.433,00 210.000,00 364.567,00 595.000,00 Data inizio e termine lavori: Data previsione inizio lavori Data previsione fine lavori Data previsione inizio esercizio 31 marzo 2004 30 giugno 2005 31 luglio 2005 Modalità di verifica di conseguimento degli obiettivi: Tramite il Collegio di Vigilanza sull’Accordo di Programma Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1530 – Fondo per la realizzazione di progetti infrastrutturali di rilevanza regionale (L.r. 31/96) Progetto di intervento: SKI WORLD FINALS 2000 – Sub-progetto n. 19 – VALDISOTTO 2 Quadro riassuntivo di raffronto tra il progetto approvato (d.c.r. n. VI/1345 del 12 ottobre 1999) e il progetto modificato Progetto approvato Tipologia del Realizzazione strada di serprogetto vizio per il collegamento tra la località Pila in frazione Zola – Campo sportivo Costo complessivo Finanziamento: • Regione Lombardia • Comune di Valdisotto Soggetto beneficiario del contributo Progetto modificato C 1.032.913,80 L’opera non può essere realizzata a causa del parere negativo espresso dal Servizio Geologico regionale. Il Comune di Valdisotto ha quindi predisposto una soluzione alternativa che persegue il medesimo obiettivo di creare un collegamento agevole dal capoluogo del Comune e dalle altre frazioni alla zona sportiva in località Fumarogo riqualificando una strada comunale esistente e creando un percorso ciclo-pedonale con passerella sul fiume Adda C 595.000,00 295.538,33 C 295.538,33 C 737.375,47 C 299.461,67 Comune di Valdisotto Comune di Valdisotto [BUR2004019] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16872 Accreditamento del Centro Socio Educativo «L’Ippocastano» sito in via Molinara, 48 – frazione Correggio Micheli a Bagnolo San Vito (MN). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di accreditare, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, il Centro Socio Educativo «L’Ippocastano» con sede a Bagnolo San Vito – via Molinara, 48 – frazione Correggio Micheli gestito dalla Cooperativa Servizi Assistenziali per n. 15 posti con la tariffa giornaliera di C 35,00 per ospite per la remunerazione delle prestazioni sanitarie erogate, sulla base delle verifiche compiute dal competente organo di vigilanza dell’ASL di Mantova; 2. di riconfermare che la struttura in oggetto è obbligatoriamente tenuta ad accettare il sistema di vigilanza e controllo previsto dalla normativa vigente; 3. di stabilire che l’ente gestore con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto è obbligatoriamente tenuto, a seguito dell’accettazione delle tariffe stabilite, a praticare effettivamente rette al netto del finanziamento riconosciuto; 4. di confermare inoltre che la struttura stessa è tenuta a rispettare tutti gli altri obblighi di cui all’allegato A della d.g.r. 29 dicembre 1997, n. 33925; 5. di stabilire che l’ente gestore della struttura in oggetto dovrà fatturare o comunque rendicontare mediante idonea documentazione contabile, nel rispetto della normativa in vigore per l’ente gestore, all’Azienda Sanitaria Locale di competenza le prestazioni di cui al presente provvedimento, indicando obbligatoriamente le Aziende Sanitarie Locali di provenienza degli ospiti, allo scopo di consentire l’addebito alle stesse in sede di compensazione infraregionale; 6. di stabilire che l’Azienda Sanitaria Locale di ubicazione della struttura in oggetto deve erogare alla stessa, dalla data di approvazione del presente atto, anticipazioni mensili pari al 75% dell’importo corrispondente al volume di prestazioni accreditate e deve provvedere a liquidare trimestralmente il saldo spettante; 7. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 presente atto, l’ASL di competenza provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 8. di disporre la comunicazione del presente atto alla Commissione consiliare competente, all’ente gestore interessato, nonché all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 9. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040110] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16873 Ampliamento dell’accreditamento del Centro Socio Educativo di Zogno – via XI Febbraio (BG). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di ampliare l’accreditamento, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, del Centro Socio Educativo con sede in Zogno – via XI Febbraio, per n. 3 posti con la tariffa giornaliera di C 35,00 per ospite, per la remunerazione delle prestazioni sanitarie erogate, sulla base delle verifiche compiute dal competente organo di vigilanza dell’ASL di Bergamo; 2. di riconfermare che la struttura in oggetto è obbligatoriamente tenuta ad accettare il sistema di vigilanza e controllo previsto dalla normativa vigente; 3. di stabilire che l’ente gestore con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto è obbligatoriamente tenuto, a seguito dell’accettazione delle tariffe stabilite, a praticare effettivamente rette al netto del finanziamento riconosciuto; 4. di confermare inoltre che la struttura stessa è tenuta a rispettare tutti gli altri obblighi di cui all’allegato A della d.g.r. 29 dicembre 1997, n. 33925; 5. di stabilire che l’ente gestore della struttura in oggetto dovrà fatturare o comunque rendicontare mediante idonea documentazione contabile, nel rispetto della normativa in vigore per l’ente gestore, all’Azienda Sanitaria Locale di competenza le prestazioni di cui al presente provvedimento, indicando obbligatoriamente le Aziende Sanitarie Locali di provenienza degli ospiti, allo scopo di consentire l’addebito alle stesse in sede di compensazione infraregionale; 6. di stabilire che l’Azienda Sanitaria Locale di ubicazione della struttura in oggetto deve erogare alla stessa, dalla data di approvazione del presente atto, anticipazioni mensili pari al 75% dell’importo corrispondente al volume di prestazioni accreditate e deve provvedere a liquidare trimestralmente il saldo spettante; 7. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, l’ASL di competenza provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 8. di disporre la comunicazione del presente atto alla Commissione consiliare competente, all’ente gestore interessato, nonché all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 9. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040111] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16874 Accreditamento dell’Hospice «Fondazione Casa di Riposo di Melegnano – Onlus» con sede in Melegnano (MI). Finanziamento a carico del Fondo Sanitario 2004 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di accreditare, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, l’Hospice «Fondazione Casa di Riposo di Melegnano – Onlus» con sede in Melegnano (MI), via Cavour n. 21, gestito dalla Fondazione omonima, per n. 10 posti letto, sulla base delle verifiche compiute dal competente organo di vigilanza dell’ASL di Milano 2; 2. di stabilire che l’assegnazione dei finanziamenti sul Fon- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1531 – do Sanitario Regionale decorrerà dalla data di stipulazione del contratto tra l’ente gestore e l’ASL di ubicazione e che la tariffa riconoscibile è quella stabilita con d.g.r. n. 12904/03; 3. di stabilire che l’ASL di ubicazione della struttura dovrà provvedere a trasmettere alla Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale, con tempestività, copia del contratto suddetto, stipulato sulla base dello schema tipo approvato con d.g.r. n. 12619/03 – All. C; 4. di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, l’ASL di competenza provveda all’effettuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento; 5. di disporre la comunicazione del presente atto alla Commissione consiliare competente, all’ente gestore interessato, nonché all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 6. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040112] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16875 Variazione dell’accreditamento della Residenza Sanitario Assistenziale – Piccolo Cottolengo di Don Orione», con sede in Milano. Finanziamento a carico del Fondo Sanitario Regionale LA GIUNTA REGIONALE Visti: – la l.r. 7 gennaio 1986, n. 1: «Riorganizzazione e programmazione dei servizi socio-assistenziali della Regione Lombardia»; – il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, come modificato con successivo d.lgs. 19 giugno 1999, n. 229: «Riordino della disciplina in materia sanitaria»; – il d.P.R. 14 gennaio 1997: «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; – la l.r. 11 luglio 1997, n. 31: «Norme per il riordino del Servizio Sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali» ed, in particolare, gli artt. 4 e 12 per quanto relativo all’accreditamento delle strutture pubbliche e private e l’art. 6 per quanto relativo alla competenza delle Amministrazioni provinciali in materia di autorizzazioni al funzionamento dei servizi, nonché le successive modificazioni; – la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1: «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112»; – la d.c.r. 12 marzo 2002, n. 462 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale 2002-2004»; Richiamate le dd.g.r.: – 14 dicembre 2001, n. 7435: «Attuazione dell’art. 12, commi 3 e 4 della l.r. 11 luglio 1997, n. 31: Requisiti per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (R.S.A.)»; – 7 aprile 2003, n. 12618: «Definizione degli standard di personale per l’autorizzazione al funzionamento e l’accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani e prima revisione del sistema di remunerazione regionale (in attuazione della d.g.r. 14 dicembre 2001, n. 7435)»; – 7 aprile 2003, n. 12622: «Assegnazioni per l’anno 2003 alle ASL e, per la parte di competenza, al Comune di Milano, dei finanziamenti per i servizi socio-sanitari integrati e per i servizi e gli interventi sociali. Modifiche di tariffe a carico del Fondo Sanitario Regionale»; – 9 maggio 2003, n. 12904: «Disposizioni in merito alla remunerazione a carico del Fondo Sanitario Regionale delle prestazioni erogate dalle Residenze Sanitario Assistenziali e dagli Hospice»; Rilevato che la Residenza Sanitario Assistenziale «Piccolo Cottolengo di Don Orione» con sede in viale Caterina da Forlı̀ n. 19, Milano è già accreditata con d.g.r. 14 luglio 2003, n. 13633 e l’accreditamento riguarda un numero complessivo di 220 posti letto; Rilevato che la R.S.A. «Piccolo Cottolengo di Don Orione» è autorizzata al funzionamento in via temporanea, con un nuovo provvedimento del 20 maggio 2003, n. 168 emesso dal- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 l’Amministrazione provinciale di Milano, per un numero complessivo di 214 posti letto; Preso atto inoltre che anche nel contratto sottoscritto dalla ASL Città di Milano con l’ente gestore della Residenza Sanitario Assistenziale in oggetto, di cui alla delibera della suddetta ASL n. 2094 del 31 dicembre 2003, i posti letto complessivi sono n. 214; Ravvisata pertanto la necessità di emanare un provvedimento di variazione dell’accreditamento della R.S.A. in oggetto per un numero complessivo di 214 posti, coerente con l’autorizzazione al funzionamento ed il contratto sopra citati; Visto il d.p.g.r. 24 maggio 2000, n. 13371, con il quale il Presidente della Giunta regionale ha conferito a Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; Vista la d.g.r. del 18 dicembre 2003 n. 15655: «Disposizioni a carattere organizzativo (5º provvedimento 2003)»; Vagliate e fatte proprie le predette valutazioni; Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; A voti unanimi espressi nelle forme di legge, Delibera 1) di modificare, per le motivazioni espresse in premessa e con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, il numero dei posti letto accreditati della R.S.A. «Piccolo Cottolengo di Don Orione» con sede viale Caterina da Forlı̀ n. 19, Milano, riducendoli complessivamente a n. 214; 2) di riconfermare che la struttura in oggetto è obbligatoriamente tenuta ad accettare il sistema di vigilanza e controllo previsto dalla normativa vigente; 3) di disporre la comunicazione del presente atto alla Commissione consiliare competente, all’ente gestore interessato, nonché all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente; 4) di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040113] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16876 Trasformazione dell’IPAB «Istituto per l’assistenza alle persone anziane» con sede legale nel Comune di Collio (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione A. Malgaritta». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Istituto per l’assistenza alle persone anziane» avente sede legale nel Comune di Collio (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 8 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 8 del 25 luglio 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione A. Malgaritta» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione A. Malgaritta» con sede in Collio (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione A. Malgaritta», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Il segretario: Sala Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR20040114] – 1532 – [3.1.0] Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 [BUR20040116] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16877 D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16879 Trasformazione dell’IPAB «Commissaria Pia Olmo» con sede legale nel Comune di Osio Sotto (BG) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Opera Pia Olmo Onlus». Ai sensi dell’art.3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Commissaria Pia Olmo» avente sede legale nel Comune di Osio Sotto (BG); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 19 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazioni n. 7 del 26 settembre 2003 e n. 3 del 6 marzo 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Opera Pia Olmo Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Opera Pia Olmo Onlus» con sede in Osio Sotto (BG) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Opera Pia Olmo Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala Trasformazione dell’IPAB «Casa Protetta Cusani Visconti» con sede legale nel Comune di Chignolo Po (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Cusani Visconti Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Casa Protetta Cusani Visconti» avente sede legale nel Comune di Chignolo Po (PV); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 30 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 49 del 5 settembre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Cusani Visconti Onlus» come previsto dall’art. 3 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Cusani Visconti Onlus» con sede in Chignolo Po (PV) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Cusani Visconti Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040115] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16878 Trasformazione dell’IPAB «Ente Gaspare Monauni» con sede legale nel Comune di Coccaglio (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Gaspare Monauni». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Ente Gaspare Monauni, avente sede legale nel Comune di Coccaglio (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 11 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 10/03 del 3 ottobre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Gaspare Monauni» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Gaspare Monauni» con sede in Coccaglio (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Gaspare Monauni», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040117] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16880 Trasformazione dell’IPAB «Istituto Fratelli Bona» con sede legale nel Comune di Capo di Ponte (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Fratelli Bona – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Istituto Fratelli Bona» avente sede legale nel Comune di Capo di Ponte (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 22 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 34 del 15 settembre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Fratelli Bona – Onlus» come previsto dall’art. 2 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Fratelli Bona – Onlus». con sede in Capo di Ponte (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Fratelli Bona – Onlus» derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente compe- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1533 – tenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040118] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16881 Trasformazione dell’IPAB «Fondazione G. Ronzoni e Sac. G. Villa» con sede legale nel Comune di Seregno (MI) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Giuliana Ronzoni e Sacerdote Giuseppe Villa». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Fondazione G. Ronzoni e Sac. G. Villa» avente sede legale nel Comune di Seregno (MI); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 21 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 7 del 6 marzo 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Giuliana Ronzoni e Sacerdote Giuseppe Villa» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Giuliana Ronzoni e Sacerdote Giuseppe Villa» con sede in Seregno (MI) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Giuliana Ronzoni e Sacerdote Giuseppe Villa», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nel rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione, 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040119] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16882 Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo Cozzati-Girardi» con sede legale nel Comune di Tremosine frazione Vesio (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Cozzati-Girardi Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Casa di riposo Cozzati-Girardi» avente sede legale nel Comune di Tremosine frazione Vesio (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 18 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione verbalizzata con atto pubblico Rep. 99500 Racc. 16620 dell’11 ottobre 2003 a rogito del notaio dr. Giovanni Pedrazzi, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Cozzati-Girardi Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Cozzati-Girardi Onlus» con sede in Tremosine frazione Vesio (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Cozzati-Girardi Onlus». derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040120] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16883 Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo O.P. G. Vezzoli» con sede legale nel Comune di Romanengo (CR) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Fondazione Opera Pia Ospedale Vezzoli». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Casa di riposo O.P. G. Vezzoli» avente sede legale nel Comune di Romanengo (CR); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 18 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 37 del 28 ottobre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Opera Pia Ospedale Vezzoli» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Opera Pia Ospedale Vezzoli» con sede in Romanengo (CR) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Opera Pia Ospedale Vezzoli», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040121] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16884 Fusione delle II.PP.A.B. «O.P. Istituto Geriatrico “Conte C. Busi”» e «O.P. Orfanotrofi Riuniti» con sede legale nel Comune di Casalmaggiore (CR) e conseguente trasformazione in fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Conte Carlo Busi Onlus». Ai sensi dell’art. 3 e dell’art. 5 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 5 comma 1 della l.r. 1/2003, la fusione delle II.PP.A.B. denominate «O.P. Istituto Geriatrico “Conte C. Busi”» e «O.P. Orfanotrofi Riuniti» aventi sede legale nel Comune di Casalmaggiore (CR); 2. di approvare, ai sensi degli artt. 3, comma 2, e 5, comma 1, della l.r. 1/2003, la trasformazione in fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’ente risultante dalla fusione di cui al precedente punto 1; 3. di approvare il nuovo statuto dell’ente, risultante dalla fusione e trasformazione di cui ai precedenti punti 1 e 2, composto da 16 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione delle II.PP.A.B. «O.P. Istituto Geriatrico “Conte C. Busi”» e «O.P. Orfanotrofi Riuniti» con propria deliberazione n. 32 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1534 – del 22 ottobre 2003, e n. 1 del 12 febbraio 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 4. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 2, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Conte Carlo Busi Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente medesimo; 5. di disporre l’iscrizione della fondazione denominata «Fondazione Conte Carlo Busi Onlus» con sede in Comune di Casalmaggiore (CR) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 6. di disporre altresı̀ che la fondazione denominata «Fondazione Conte Carlo Busi Onlus» derivante dalla trasformazione delle II.PP.A.B. di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 7. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040122] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16885 Estinzione dell’IPAB denominata «Scuola Materna S. Giovanni Battista» avente sede legale in Comune di Palazzago (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che ha abrogato il previgente art. 4, comma 33, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale l’assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Dato atto che: – con nota del 17 novembre 2003 il sig. Mazzotti Roberto, in qualità di Presidente pro-tempore del Consiglio di amministrazione della Scuola Materna «S. Giovanni Battista», ha proposto l’estinzione dell’IPAB denominala «Scuola Materna S. Giovanni Battista» avente sede legale in Comune di Palazzago e la contestuale devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Palazzago; – copia della stessa comunicazione è stata inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, quale autorità di controllo territorialmente competente, per l’espressione del parere previsto dall’art. 6, comma 3, della l.r. 1/2003; – con nota n. U180560 del 3 dicembre 2003, a firma della Direzione Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, l’organo di vigilanza territorialmente competente ha espresso parere favorevole all’estinzione dell’IPAB ed al contestuale trasferimento del patrimonio residuo al Comune di Palazzago; Dato atto che dalla documentazione acquisita è possibile rilevare che: – l’IPAB di cui trattasi ha cessalo ogni attività scolastica a far data da giugno del 1999, limitando il proprio operato a soli adempimenti amministrativi e gestionali e che con nota Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 del 25 giugno 1999 il Provveditorato agli Studi di Bergamo ha comunicato l’istituzione di due sezioni di scuola materna statale con effetto dall’1 settembre 1999, in luogo delle Sezioni esistenti come esplicitato nelle premesse della delibera della Giunta comunale di Palazzago n. 49 del 12 novembre 2003; – con deliberazione n. 1 del 29 ottobre 2003 del Consiglio di amministrazione dell’IPAB Scuola Materna «S. Giovanni Battista» è stato approvato il Conto consuntivo finanziario per l’esercizio 1999 e che, alla stessa data, non esistono debiti sospesi verso terzi da liquidare cosı̀ come non esistono crediti residui da riscuotere, come si evince dalla certificazione del Credito Bergamasco; – con la stessa deliberazione, il Consiglio di amministrazione dell’IPAB Scuola Materna «S. Giovanni Battista», ha approvato altresı̀ lo scioglimento di detto Ente morale indicando l’amministrazione comunale di Palazzago quale subentrante nella titolarità dei rapporti esistenti con l’IPAB medesimo; – il patrimonio di proprietà dell’estinguenda istituzione è costituito da un immobile identificato con il mappale n. 91 e valutato dall’Ufficio Tecnico comunale in complessivi C 202.000,00, come risulta dalla perizia di stima allegata alla deliberazione della Giunta comunale di Palazzago n. 49 del 12 novembre 2003; Rilevato che la richiesta di estinzione è motivata dall’impossibilità di garantire il perseguimento delle originarie finalità statutarie dell’ente a causa della cessazione, a partire dall’anno scolastico 1998/1999, del servizio da parte del personale religioso che gestiva la scuola materna; Dato atto che non sono pervenute richieste di altri enti assistenziali interessati all’acquisizione del patrimonio dell’istituzione di cui trattasi; Riconosciuta pertanto l’opportunità di estinguere l’IPAB denominata «Scuola Materna S. Giovanni Battista» avente sede legale in Comune di Palazzago (BG) e di trasferire il patrimonio residuo al Comune di Palazzago con vincolo di destinazione ai servizi socio-culturali; Ritenuto necessario procedere all’adozione del presente atto in quanto conforme alla normativa vigente nonché conseguente alla richiesta inoltrata; Ritenuto altresı̀ opportuno procedere alla nomina del dr. Roberto Mazzotti, Presidente protempore del Consiglio di amministrazione della Scuola Materna «S. Giovanni Battista», quale Commissario liquidatore del patrimonio dell’estinguenda IPAB al fine di consentire l’espletamento delle procedure di estinzione dell’istituzione in di cui trattasi entro i termini indicati dall’art. 6, comma 4, della l.r. 1/2003; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Scuola Materna S. Giovanni Battista» avente sede legale in Comune di Palazzago (BG); 2. di disporre l’attribuzione del patrimonio di pertinenza dell’istituzione in oggetto, come meglio individuato in premessa, al Comune di Palazzago; 3. di disporre altresı̀ che l’ente beneficiario subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti facenti già capo all’IPAB estinta; 4. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa il dr. Roberto Mazzotti, nato a Rimini il 28 luglio 1959 ed Presidente pro-tempore del Consiglio di amministrazione della Scuola Materna «S. Giovanni Battista», con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte dell’ente beneficiario con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 5. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040123] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16886 Estinzione dell’IPAB denominata «Pio Istituto Ricovero Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1535 – Fanciulli Orfani Derelitti – Fondazione Sangalli» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Pio Istituto Ricovero Fanciulli Orfani Derelitti – Fondazione Sangalli» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG); 2. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040124] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16887 Estinzione dell’IPAB denominata «Penaro Baruffo Albergoni di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che ha abrogato il previgente art. 4, comma 33, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 “Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia”»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale l’assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Dato atto che: – con nota n. 330 del 27 ottobre 2003 il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di amministrazione, ha proposto l’estinzione dell’IPAB denominata «Penaro Baruffo Albergoni di Crema» avente sede legale in Comune di Crema e la contestuale devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Crema; – copia della stessa comunicazione è stata inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, quale autorità di controllo territorialmente competente, per l’espressione del parere previsto dall’art. 6, comma 3, della l.r. 1/2003; – con nota n. 74554 del 12 novembre 2003, a firma della Direzione Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, l’organo di vigilanza territorialmente competente ha espresso parere favorevole all’estinzione dell’IPAB ed al contestuale trasferimento del patrimonio residuo al Comune di Crema; Dato atto che dalla documentazione acquisita è possibile rilevare che: – l’IPAB di cui trattasi, il cui Statuto è stato autorizzato con r.d. 5 novembre 1863, avente per finalità statutaria di sussidiare vecchi, infermi, figli minori di vedove ed orfani di genitori, non opera ormai dal 1987 per cui gli scopi e le finalità statutarie sono da considerarsi esauriti e che non vi è nessuna possibilità o intenzione di riprendere le funzioni indicate nello Statuto come esplicitato nella relazione allegata alla nota 330/2003 del Consiglio di amministrazione dell’estinguenda IPAB; – con delibera n. 1 del 24 ottobre 2003, il Consiglio di amministrazione dell’IPAB «Penaro Baruffo Albergoni di Crema», ha approvato lo scioglimento di detto Ente morale con devoluzione del residuo patrimonio all’Amministrazione co- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 munale di Crema, che è l’attuale titolare del Servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti e di cui si conoscono le difficoltà finanziarie come esplicitato nella stessa relazione allegata alla suddetta nota; – il patrimonio di proprietà dell’estinguenda istituzione è costituito da denaro liquido disponibile presso il Tesoriere dell’ente (Banca Popolare di Crema) pari a C 1.351,02 come da dichiarazione rilasciata con riferimento al 24 ottobre 2003 mentre non risultano beni mobili o immobili di proprietà come esplicitato nella ricognizione dei rapporti giuridici e patrimoniali allegata alla suddetta nota; Rilevato che la richiesta di estinzione è motivata dall’impossibilità di garantire il perseguimento delle originarie finalità statutarie dell’ente a causa della cessazione, a partire dall’anno 1987, dell’attività assistenziale e che le limitate disponibilità economiche e patrimoniali dell’ente non consente l’avvio di nuove forme assistenziali; Dato atto che non sono pervenute richieste di altri enti assistenziali interessati all’acquisizione del patrimonio dell’istituzione di cui trattasi; Riconosciuta pertanto l’opportunità di estinguere l’IPAB denominata «Penaro Baruffo Albergoni di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR) e di trasferire il patrimonio residuo al Comune di Crema con vincolo di destinazione al servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti; Ritenuto necessario procedere all’adozione del presente atto in quanto conforme alla normativa vigente nonché conseguente alla richiesta inoltrata; Ritenuto altresı̀ opportuno procedere alla nomina del sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituzione «Penaro Baruffo Albergoni di Crema», quale Commissario liquidatore del patrimonio dell’estinguenda IPAB al fine di consentire l’espletamento delle procedure di estinzione dell’istituzione di cui trattasi entro i termini indicati dall’art. 6, comma 4, della l.r. 1/2003; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Penaro Baruffo Albergoni di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR); 2. di disporre l’attribuzione del patrimonio di pertinenza dell’istituzione in oggetto, come meglio individuato in premessa, al Comune di Crema; 3. di disporre altresı̀ che l’ente beneficiario subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti facenti già capo all’IPAB estinta; 4. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’istituzione «Penaro Baruffo Albergoni di Crema», con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte dell’ente beneficiario con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 5. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040125] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16888 Estinzione dell’IPAB denominata «Lupi di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1536 – ha abrogato il previgente art. 4, comma 33, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Dato atto che: – con nota n. 328 del 27 ottobre 2003 il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di amministrazione, ha proposto l’estinzione dell’IPAB denominata «Lupi di Crema» avente sede legale in Comune di Crema e la contestuale devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Crema; – copia della stessa comunicazione è stata inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, quale autorità di controllo territorialmente competente, per l’espressione del parere previsto dall’art. 6, comma 3, della l.r. 1/2003; – con nota n. 74547 del 12 novembre 2003, a firma della Direzione Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, l’organo di vigilanza territorialmente competente ha espresso parere favorevole all’estinzione dell’IPAB ed al contestuale trasferimento del patrimonio residuo al Comune di Crema; Dato atto che dalla documentazione acquisita è possibile rilevare che: – l’IPAB di cui trattasi, il cui Statuto è stato autorizzato con r.d. 5 novembre 1863, avente per finalità statutaria di distribuire le rendite di patrimoni abbandonati in doti a fanciulle povere e versare l’eccedenza alla Congregazione di Carità quale concorso nei sussidi da erogare, non opera ormai dal 1987 per cui gli scopi e le finalità statutarie sono da considerarsi esauriti e che non vi è nessuna possibilità o intenzione di riprendere le funzioni indicate nello Statuto come esplicitato nella relazione allegata alla nota 328/2003 del Consiglio di Amministrazione dell’estinguenda IPAB; – con deliberazione n. 1 del 24 ottobre 2003, il Consiglio di Amministrazione dell’IPAB «Lupi di Crema», ha approvato lo scioglimento di detto Ente morale con devoluzione del residuo patrimonio all’Amministrazione comunale di Crema, che è l’attuale titolare del Servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti e di cui si conoscono le difficoltà finanziarie come esplicitato nella stessa relazione allegata alla suddetta nota; – il patrimonio di proprietà dell’estinguenda istituzione è costituito da denaro liquido disponibile presso il Tesoriere dell’ente (Banca Popolare di Crema) pari a C 12.265,57 come da dichiarazione rilasciata con riferimento al 24 ottobre 2003 mentre non risultano beni mobili o immobili di proprietà come esplicitato nella ricognizione dei rapporti giuridici e patrimoniali allegata alla suddetta nota; Rilevato che la richiesta di estinzione è motivata dall’impossibilità di garantire il perseguimento delle originarie finalità statutarie dell’ente a causa della cessazione, a partire dall’anno 1987, dell’attività assistenziale e che le limitate disponibilità economiche e patrimoniali dell’ente non consente l’avvio di nuove forme assistenziali; Dato atto che non sono pervenute richieste di altri enti assistenziali interessati all’acquisizione del patrimonio dell’istituzione di cui trattasi; Riconosciuta pertanto l’opportunità di estinguere l’IPAB denominata «Lupi di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR) e di trasferire il patrimonio residuo al Comune di Crema con vincolo di destinazione al servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti; Ritenuto necessario procedere all’adozione del presente atto in quanto conforme alla normativa vigente nonché conseguente alla richiesta inoltrata; Ritenuto altresı̀ opportuno procedere alla nomina del sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’istituzione «Lupi di Crema», quale Commissario liquidatore del patrimonio dell’estinguenda IPAB al fine di con- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 sentire l’espletamento delle procedure di estinzione dell’istituzione di cui trattasi entro i termini indicati dall’art. 6, comma 4, della l.r. 1/2003; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Lupi di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR); 2. di disporre l’attribuzione del patrimonio di pertinenza dell’istituzione in oggetto, come meglio individuato in premessa, al Comune di Crema; 3. di disporre altresı̀ che l’ente beneficiario subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti facenti già capo all’IPAB estinta; 4. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’istituzione «Lupi di Crema», con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte dell’ente beneficiario con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 5. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040126] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16889 Estinzione dell’IPAB denominata «Goldanica di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che ha abrogato il previgente art. 4, comma 33, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Dato atto che: – con nota n. 329 del 27 ottobre 2003 il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha proposto l’estinzione dell’IPAB denominata «Goldanica di Crema» avente sede legale in Comune di Crema e la contestuale devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Crema; – copia della stessa comunicazione è stata inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, quale autorità di controllo territorialmente competente, per l’espressione del parere previsto dall’art. 6, comma 3, della l.r. 1/2003; – con nota n. 74550 del 12 novembre 2003, a firma della Direzione Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Cremona, l’organo di vigilanza territorialmente competente ha espresso parere favorevole all’estinzione dell’IPAB ed al contestuale trasferimento del patrimonio residuo al Comune di Crema; Dato atto che dalla documentazione acquisita è possibile rilevare che: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1537 – – l’IPAB di cui trattasi, il cui Statuto è stato autorizzato con r.d. 10 luglio 1864, avente per finalità statutaria di erogare quattro doti a favore di quattro fanciulle povere di buon costume di Crema, non opera ormai dal 1987 per cui gli scopi e le finalità statutarie sono da considerarsi esauriti e che non vi è nessuna possibilità o intenzione di riprendere le funzioni indicate nello Statuto come esplicitato nella relazione allegata alla nota 329/2003 del Consiglio di amministrazione dell’estinguenda IPAB; – con delibera n. 1 del 24 ottobre 2003, il Consiglio di amministrazione dell’IPAB «Goldanica di Crema», ha approvato lo scioglimento di detto Ente morale con devoluzione del residuo patrimonio all’Amministrazione comunale di Crema, che è l’attuale titolare del Servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti e di cui si conoscono le difficoltà finanziarie come esplicitato nella stessa relazione allegata alla suddetta nota; – il patrimonio di proprietà dell’estinguenda istituzione è costituito da denaro liquido disponibile presso il Tesoriere dell’Ente (Banca Popolare di Crema) pari a C 1.693,42 come da dichiarazione rilasciata con riferimento al 24 ottobre 2003 mentre non risultano beni mobili o immobili di proprietà come esplicitato nella ricognizione dei rapporti giuridici e patrimoniali allegata alla suddetta nota; Rilevato che la richiesta di estinzione è motivata dall’impossibilità di garantire il perseguimento delle originarie finalità statutarie dell’ente a causa della cessazione, a partire dall’anno 1987, dell’attività assistenziale e che le limitate disponibilità economiche e patrimoniali dell’Ente non consente l’avvio di nuove forme assistenziali; Dato atto che non sono pervenute richieste di altri enti assistenziali interessati all’acquisizione del patrimonio dell’istituzione di cui trattasi; Riconosciuta pertanto l’opportunità di estinguere l’IPAB denominata «Goldanica di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR) e di trasferire il patrimonio residuo al Comune di Crema con vincolo di destinazione al servizio di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti; Ritenuto necessario procedere all’adozione del presente atto in quanto conforme alla normativa vigente nonché conseguente alla richiesta inoltrata; Ritenuto altresı̀ opportuno procedere alla nomina del sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituzione «Goldanica di Crema», quale Commissario liquidatore del patrimonio dell’estinguenda IPAB al fine di consentire l’espletamento delle procedure di estinzione dell’istituzione di cui trattasi entro i termini indicati dall’art. 6, comma 4, della l.r. 1/2003; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Goldanica di Crema» avente sede legale in Comune di Crema (CR); 2. di disporre l’attribuzione del patrimonio di pertinenza dell’istituzione in oggetto, come meglio individuato in premessa, al Comune di Crema; 3. di disporre altresı̀ che l’Ente beneficiario subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti facenti già capo all’IPAB estinta; 4. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa il sig. Giuseppe Pellegrini, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituzione «Goldanica di Crema», con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte dell’ente beneficiario con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 5. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040127] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16890 Estinzione dell’IPAB denominata «Pia Casa di Riposo Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Brambilla Crotta» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG). Ai sensi dell’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’art. 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che ha abrogato il previgente art. 4, comma 33, della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’art. 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Dato atto che: – con delibera n. 6 del 21 maggio 2003 il Consiglio di amministrazione presieduto dal dr. Angelo Chiari, ha proposto l’estinzione dell’IPAB denominata «Pia Casa di Riposo Brambilla Crotta» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG) e la contestuale devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Treviglio; – copia della stessa comunicazione è stata inoltrata all’Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, quale autorità di controllo territorialmente competente, per l’espressione del parere previsto dall’art. 6, comma 3, della l.r. 1/2003; – con nota n. U165001 del 6 novembre 2003, a firma della Direzione Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, l’organo di vigilanza territorialmente competente ha espresso parere favorevole all’estinzione dell’IPAB ed al contestuale trasferimento del patrimonio residuo al Comune di Treviglio; Dato atto che dalla documentazione acquisita è possibile rilevare che: – l’IPAB di cui trattasi, eretta in Ente morale con r.d. 31 ottobre 1941, avente per scopo di provvedere al ricovero, mantenimento e assistenza di persone di ambo i sessi, non svolge più attività assistenziale a far data dall’anno 1973 e che per le mutate situazioni locali e generali, non è possibile né prevedibile una ripresa dell’attività dell’ente essendo ormai demandata all’Amministrazione comunale, mediante la recente apertura del Centro Diurno Integrato, l’integrazione delle rette di ricovero e la realizzazione di mini alloggi, la cura e l’assistenza di persone anziane come esplicitato nelle premesse della delibera del Consiglio di amministrazione n. 6 del 21 maggio 2003; – con la stessa deliberazione, il Consiglio di amministrazione dell’IPAB «Pia Casa di Ricovero Brambilla Crotta», ha approvato lo scioglimento di detto Ente morale con devoluzione all’Amministrazione comunale di Treviglio del residuo patrimonio in considerazione del fatto che il Comune stesso ha già sostenuto spese per la ristrutturazione di immobili destinati a mini alloggi per anziani di proprietà dello stesso Ente morale e che inoltre destina annualmente ingenti somme per la gestione di servizi sociali e socio-educativi ampliandone il raggio di attività e di intervento a favore di persone anziane e svantaggiate; – con deliberazione n. 5 del 21 maggio 2003 del Consiglio di amministrazione dell’IPAB «Pia Casa di Riposo Brambilla Crotta» è stato approvato il Conto consuntivo finanziario per l’esercizio 2002; – con deliberazione n. 48 dell’11 giugno 2003 il Comune di Treviglio, preso atto della proposta di estinzione dell’IPAB suddetta, esprime parere favorevole all’estinzione e manifesta la propria volontà ed interesse alla presa in carico dell’intero patrimonio dell’estinguenda istituzione impegnandosi a vincolarne la destinazione per l’erogazione di servizi sociali, socio-sanitari o educativi; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1538 – – il patrimonio di proprietà dell’estinguenda istituzione è costituito da diversi beni immobili (terreni e fabbricati) siti nel Comune di Treviglio e valutati dal geom. Vanghetti Massimo, su incarico conferito dal Comune di Treviglio, in complessivi C 1.070.158,17, come risulta dalla perizia asseverata di stima dal Tribunale di Bergamo in data 10 ottobre 2003; Rilevato che la richiesta di estinzione è motivata dall’impossibilità di garantire il perseguimento delle originarie finalità statutarie dell’ente a causa della cessazione, a partire dall’anno 1973, dell’attività assistenziale e che le limitate disponibilità economiche e patrimoniali dell’ente provenienti da lasciti e donazioni di compianti benefattori trevigliesi non consente l’avvio di nuove forme assistenziali; Dato atto che non sono pervenute richieste di altri enti assistenziali interessati all’acquisizione del patrimonio dell’istituzione di cui trattasi; Riconosciuta pertanto l’opportunità di estinguere l’IPAB denominata, «Pia Casa di Ricovero Brambilla Crotta» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG) e di trasferire il patrimonio residuo al Comune di Treviglio con vincolo di destinazione ai servizi sociali, socio-sanitari o educativi; Ritenuto necessario procedere all’adozione del presente atto in quanto conforme alla normativa vigente nonché conseguente alla richiesta inoltrata; Ritenuto altresı̀ opportuno procedere alla nomina del dr. Angelo Chiari, Presidente della «Pia Casa di Riposo Brambilla Crotta» quale Commissario liquidatore del patrimonio dell’estinguenda IPAB al fine di consentire l’espletamento delle procedure di estinzione dell’istituzione di cui trattasi entro i termini indicati dall’art. 6, comma 4, della l.r. 1/2003; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge Delibera 1. di estinguere, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 1/2003 l’IPAB denominata «Pia Casa di Ricovero Brambilla Crotta» avente sede legale in Comune di Treviglio (BG); 2. di disporre l’attribuzione del patrimonio di pertinenza dell’istituzione in oggetto, come meglio individuato in premessa, al Comune di Treviglio; 3. di disporre altresı̀ che l’ente beneficiario subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti facenti già capo all’IPAB estinta; 4. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa il dr. Angelo Chiari, Presidente della «Pia Casa di Riposo Brambilla Crotta», con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte dell’ente beneficiario con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 5. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al Comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040128] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16891 Trasformazione dell’IPAB «Casa di riposo Città di Chiavenna» con sede legale nel Comune di Chiavenna (SO) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Casa di riposo Città di Chiavenna – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Casa di riposo Città di Chiavenna» avente sede legale nel Comune di Chiavenna (SO); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 26 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazioni n. 48 del 27 ottobre 2003 e n. 7 del 25 febbraio 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Casa di riposo Città di Chiavenna – Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Casa di riposo Città di Chiavenna – Onlus» con sede in Chiavenna (SO) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Casa di riposo Città di Chiavenna – Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040129] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16892 Trasformazione dell’IPAB «Centro socio assistenziale di Orino Valcuvia» con sede legale nel Comune di Orino (VA) in Associazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Associazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia» avente sede legale nel Comune di Orino (VA); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 17 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 2 del 9 gennaio 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia – Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione del «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia – Onlus» con sede in Orino (VA) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che il «Centro socio-assistenziale di Orino Valcuvia – Onlus» derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040130] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16893 Trasformazione dell’IPAB «Casa di soggiorno per anziani» con sede legale nel Comune di Bedizzole (BS) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Casa di soggiorno per anziani – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Casa di soggiorno per anziani» avente sede legale nel Comune di Bedizzole (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 24 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1539 – articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 23, verbalizzata con atto pubblico a rogito del dott. Simone Frediani, notaio in Bedizzole, rep. n. 47.014/13.769 del 16 marzo 2004, che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Casa di soggiorno per anziani – Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Casa di soggiorno per anziani – Onlus» con sede in Bedizzole (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Casa di soggiorno per anziani – Onlus» derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040131] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16894 Trasformazione dell’IPAB «Pio Istituto Famiglia ing. Edoardo Sassi» con sede legale nel Comune di Groppello Cairoli (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Pio Istituto Fam. ing. E. Sassi – Onlus». Ai sensi dell’art. 3 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1. OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Pio Istituto Famiglia ing. Edoardo Sassi» avente sede legale nel Comune di Gropello Cairoli (PV); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 20 articoli, adottato dal Consiglio di amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazioni n. 48 del 9 settembre 2003 e n. 10 del 3 marzo 2004, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Pio Istituto Fam. ing. E. Sassi – Onlus» come previsto dall’art. 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Pio Istituto Fam. ing. E. Sassi – Onlus» con sede in Gropello Cairoli (PV) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Pio Istituto Fam. ing. E. Sassi – Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al Comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040132] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16895 Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di servizi alla persona Tullo Bellomi» con sede legale in comune di Ostiano ai sensi del comma 4 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera – di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003 n. 1, quali componenti dell’organo amministra- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 tivo dell’«Azienda di servizi alla persona Tullo Bellomi» di Ostiano i signori: • Coppini Angelo nato a Codogno (LO) il 19 novembre 1930 e residente a Codogno in via Cotta, 23; • Smerrieri Giancarlo nato a Mantova il 5 febbraio 1934 e residente a Cremona in corso Garibaldi, 11; – di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda dei servizi alla persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL ed al comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza; – di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040133] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16896 Nomina di due componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di servizi alla persona Bruno Pari» con sede legale in comune di Ostiano ai sensi del comma 4 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera – di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003 n. 1, quali componenti dell’organo amministrativo dell’«Azienda di servizi alla persona Bruno Pari» di Ostiano i signori: • Zaramella Gianpietro nato a Pozzaglio ed Uniti il 1º gennaio 1942 e residente a Cremona in via Mazzetto, 8; • Coppola Marco nato a Brescia il 24 settembre 1961 e residente a Ostiano – Località Gazzo, 8; – di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda dei servizi alla persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL ed al comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza; – di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040134] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16897 Nomina di tre componenti del Consiglio di Amministrazione dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» con sede legale in comune di San Colombano al Lambro ai sensi del comma 3 art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera – di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003 n. 1, quali componenti dell’organo amministrativo dell’«Azienda di Servizi alla Persona Valsasino» di San Colombano al Lambro i signori: • Azzolina Giuseppe nato a Caltagirone il 24 marzo 1949 e residente a San Colombano al Lambro, via Villa Festiva, 20/1; • Desimoni Pietro nato a Monterosso al Mare il 1º gennaio 1947 e residente a San Colombano al Lambro, via Petrarca, 13/1; • Arensi Giovanni nato a San Colombano al Lambro il 21 agosto 1945 e residente a San Colombano al Lambro, via Alcide De Gasperi, 32; – di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, il presente atto all’Azienda di Servizi alla persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL ed al comune territorialmente competenti per gli adempimenti di loro pertinenza; – di disporre la pubblicazione del dispositivo del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040135] [3.1.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16898 Nomina commissario liquidatore dell’IPAB denominata «Asilo Infantile Vittorio Emanuele II» avente sede legale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1540 – nel comune di Saronno (VA) ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Visti: – l’articolo 6 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia» che detta nuove norme in ordine alla procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’articolo 19, comma 1 – lettera a), della stessa l.r. 1/2003 che ha abrogato il previgente articolo 4, comma 33 della legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 il quale disciplinava in precedenza la procedura di estinzione delle II.PP.A.B. aventi sede legale in Lombardia; – l’articolo 9 del regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11 «Regolamento di attuazione della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»»; Visti altresı̀: – il d.p.g.r. 24 maggio 2000 n. 13371 con il quale è stato affidato al sig. Gian Carlo Abelli l’incarico di Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale; – la d.g.r. 18 dicembre 2003 n. 15655 con la quale è stato determinato l’attuale l’assetto organizzativo della Giunta regionale disponendo contestualmente il conferimento degli incarichi dirigenziali; Vista inoltre: – la d.g.r. 23 gennaio 2004 n. 16084 con la quale è stata deliberata l’estinzione dell’IPAB denominata «Asilo Infantile Vittorio Emanuele II» avente sede legale nel comune di Saronno (VA) ed è stato contestualmente nominato Commissario liquidatore il segretario amministrativo dell’ente stesso, avvocato Gabriele Bottino; Preso atto della determinazione del Presidente dell’IPAB in oggetto, ins. M. Grazia Lombardi, n. 1 del 26 gennaio 2004, con cui: – si prende atto della rinuncia, da parte dell’avvocato Gabriele Bottino, all’incarico di Commissario liquidatore; – viene manifestata la disponibilità, da parte del Presidente stesso, a sostituire l’avvocato Bottino nel ruolo di Commissario liquidatore; Delibera 1. di prendere atto della rinuncia all’incarico di Commissario liquidatore da parte dell’avvocato Gabriele Bottino; 2. di nominare Commissario liquidatore dell’IPAB in premessa l’ins. M. Grazia Lombardi, attuale Presidente dell’ente medesimo, con il compito di procedere, entro 30 gg. dall’avvenuta notifica del presente atto, al compimento delle operazioni di consegna del patrimonio e di trasferimento del personale mediante appositi verbali che dovranno formare oggetto di formale delibera di recepimento da parte degli enti beneficiari con l’obbligo di trasmettere copia della sopra accennata delibera e dei relativi verbali alla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale; 3. di disporre per la comunicazione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL, ed al comune territorialmente competenti nonché alla pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040136] [3.5.0] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16909 Definizione dei profili professionali e di competenza degli operatori delle biblioteche di ente locale e di interesse locale, in attuazione dell’art. 4, comma 131 lettera j della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il d.P.R 14 gennaio 1972, n. 3 con cui all’art. 7, titolo II, sono state trasferite alle Regioni le funzioni amministrative in materia di musei e biblioteche di enti locali; Visto il capo V «Beni e attività culturali» del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59»; Vista altresı̀ la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del siste- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 ma delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59)» e in particolare l’art. 4, comma 131, lettera j), che conferisce alla regione la funzione di definire i profili professionali degli operatori culturali dei musei e delle biblioteche di enti locali e di interesse locale; Richiamata la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 e in particolare l’art. 4, comma 2 lettera h); Richiamati inoltre il Programma Regionale di Sviluppo della VII legislatura ed il Documento di Programmazione Economico e Finanziaria, approvati rispettivamente con d.c.r. 10 ottobre 2000, n. 39 e con d.c.r. 25 novembre 2003, n. VII/915 ed in particolare l’obiettivo specifico 4.1.4 «Sviluppo e qualificazione dei sistemi bibliotecari, dei sistemi museali e integrazione dei servizi culturali»; Valutati i risultati delle ricerche «Le professionalità operanti nel settore dei Servizi culturali, le biblioteche lombarde» (2001) e «I profili professionali degli operatori delle biblioteche» (2002) promosse dalla Direzione Generale Culture Identità e Autonomie della Lombardia, in collaborazione con IREF e Satef s.r.l. e realizzate con l’apporto di gruppi di lavoro composti dai responsabili delle più importanti biblioteche e dei maggiori sistemi bibliotecari della Lombardia; Considerato opportuno giungere alla definizione di profili professionali e di competenza degli operatori delle biblioteche, come previsto dalla citata l.r. 1/2000, al fine di migliorare la qualità dei servizi forniti dalle biblioteche e dai sistemi bibliotecari della Lombardia; A voti unanimi, espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare i profili professionali e di competenza per gli operatori delle biblioteche di ente locale e di interesse locale, contenuti nell’allegato A facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 2. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala ——— • ——— Allegato A PROFILI PROFESSIONALI E PROFILI DI COMPETENZA DEGLI OPERATORI DELLE BIBLIOTECHE DI ENTI LOCALI E DI INTERESSE LOCALE Premessa La Lombardia è stata la prima, tra le regioni italiane, a legiferare in materia di biblioteche e archivi, interpretando fin dal 1973 (con la legge regionale n. 41) in modo attivo il decentramento amministrativo previsto dagli artt. 117 e 118 della Costituzione, attuatosi con la prima concreta realizzazione del regionalismo (d.P.R. 3/1972). Fin da quella prima legge, l’impostazione data al «sistema» delle biblioteche pubbliche puntava su due aspetti strutturali: la diffusione capillare e la cooperazione. Il primo aspetto ha portato in pochissimo tempo ad una ampia diffusione del servizio bibliotecario su tutto il territorio lombardo, compresi i comuni più piccoli. Fin dai primi anni di applicazione della normativa regionale, si è verificata in Lombardia la presenza di una biblioteca quasi in ogni comune, salvo le realtà più piccole e isolate. Uno sviluppo rapido che però si è mantenuto nel tempo, tanto che secondo i dati del 2002, in Lombardia 1.178 comuni su 1.546 sono dotati di una o più biblioteche (per un totale di 1.298 biblioteche comunali). Vale la pena ricordare che la Lombardia – spesso considerata, ma a torto, un’area intensamente urbanizzata – conta un elevatissimo numero di comuni, molti dei quali di piccole dimensioni: infatti, dei 1.546 comuni lombardi, 848 hanno popolazione inferiore a 3.000 abitanti; 1.346 non raggiungono i 10.000, e solo 4 centri (Milano, Brescia, Bergamo e Monza) superano i 100.000 abitanti. Per quanto riguarda la distribuzione delle biblioteche nelle diverse fasce di grandezza dei comuni, 538 biblioteche si trovano in comuni sotto i 3.000 abitanti (su un totale di 848 comuni), 482 sono nella fascia 3.001-10.000 abitanti (su 498 comuni), 97 in quella 10.001-20.000 abitanti (su 99 comuni), 47 nei comuni tra 20.001 e 50.000 abitanti, 14 in quelli ancora Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1541 – più grandi; in queste due ultime fasce, tutti i comuni sono dotati di biblioteca. Per quanto riguarda il patrimonio documentario posseduto, 178 biblioteche non superano i 3.000 documenti, 204 si situano tra 3001 e 5000, 362 tra 5.001 e 10.000, 326 tra 10.001 e 20.000, 121 tra 20.001 e 30.000, 42 oltre 50.000. Sempre dai dati 2002, si evince che nelle 1.298 biblioteche comunali operano 2.653 unità di personale (1.329 di ruolo a tempo pieno, 769 a tempo parziale, 555 con contratti o incarichi a termine). L’altro aspetto fortemente incentivato già dalla legge regionale del ’73, e ribadito dalla vigente l.r. 81 del 1985, è quello della cooperazione. Le biblioteche comunali per entrare a pieno titolo nell’organizzazione bibliotecaria regionale devono appartenere a un sistema locale, intercomunale, in grado di fornire con forti economie di scala servizi di secondo livello (cioè non direttamente forniti all’utente finale ma alle biblioteche) come la catalogazione, gli acquisti centralizzati, il prestito interbibliotecario, il servizio di reference e altri. Nel corso di un’esperienza ormai pluridecennale, la struttura dei sistemi bibliotecari ha assunto una configurazione più consona a far fronte alle esigenze delle biblioteche e dei cittadini-lettori. Alcuni servizi tecnici (in particolare catalogazione e prestito interbibliotecario) hanno avuto adeguata collocazione a livello provinciale o addirittura interprovinciale. E il numero di sistemi (inizialmente piuttosto elevato, oltre 90) è calato a 54 (e dovrà arrivare a 46) a favore di un dimensionamento più grande (bacino di utenza di almeno 150.000 abitanti, 300.000 in zone ad alta urbanizzazione) e quindi di un più efficiente utilizzo delle risorse e una distribuzione più razionale dei servizi erogati. Il modello della cooperazione ha permesso il mantenimento di una struttura molto capillare ma anche la fornitura di un servizio quasi sempre di buon livello, grazie alle sinergie offerte dal sistema e all’integrazione delle risorse umane e organizzative. In particolare, per quanto riguarda il personale, le «commissioni tecniche» istituite in tutti i sistemi hanno consentito la circolazione di idee ed esperienze, favorendo, al tempo stesso, la crescita delle competenze professionali dei bibliotecari. Si può in qualche modo concludere che in Lombardia il concetto di biblioteca è cosı̀ strettamente connesso a quello di sistema bibliotecario che oggi non esistono, in pratica, biblioteche fuori dai sistemi bibliotecari. Questo modello, generalizzato per le biblioteche comunali, sta progressivamente estendendosi alle biblioteche che la l.r. 81/85 chiama «di interesse locale»: appartenenti a enti diversi, fondazioni, associazioni, istituti religiosi ecc. Un insieme di biblioteche (oltre 800 sul territorio lombardo) che rappresenta una cospicua ricchezza bibliografica e documentaria: anche in questo caso, i piani di intervento diretto della Regione Lombardia hanno favorito l’associazione di queste biblioteche a sistemi pubblici o reti di cooperazione (come quella del Servizio Bibliotecario Nazionale), cosı̀ da consentire economie di esercizio (soprattutto per la catalogazione) e l’ampliamento del servizio pubblico fornito ai cittadini. Per quanto riguarda le caratteristiche del personale operante nelle biblioteche, le competenze richieste, la formazione necessaria e gli inquadramenti lavorativi, la legge 81/85 afferma che la gestione delle biblioteche deve essere affidata «ad un bibliotecario, nei comuni la cui popolazione sia superiore ai 10.000 abitanti; ad un assistente di biblioteca nei comuni la cui popolazione sia compresa fra i 5.000 e i 10.000 abitanti; ad un assistente di biblioteca, anche a tempo parziale, nei comuni la cui popolazione sia inferiore ai 5.000 abitanti». La definizione più precisa delle figure professionali veniva invece rimandata a successivi provvedimenti, peraltro mai formalizzati nel corso degli anni successivi. I dati attuali sulle biblioteche comunali lombarde, come abbiamo visto, mostrano che nei 1.178 comuni dotati di biblioteche operano 2.653 unità di personale (1.329 di ruolo a tempo pieno, 769 a tempo parziale, 555 con contratti o incarichi a termine). Tra questi, 678 operatori di ruolo lavorano in biblioteche di comuni sotto i 10.000 abitanti, 1.420 in comuni sopra 10.000 abitanti; tra gli operatori con incarichi a termine, 374 sono in comuni fino a 10.000 abitanti, 181 in comuni più grandi. Per quanto riguarda gli inquadramenti giuridici ed economici riconosciuti al personale delle biblioteche, (con riferimento al solo personale di ruolo, cui si applica il contratto Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 collettivo nazionale di lavoro del comparto Enti locali) si nota che 87 unità sono collocate nella categoria più bassa «A»; 586 in «B», 1.021 in «C», 353 in «D», 30 hanno riconosciuto il livello della «posizione organizzativa» (quadri), 21 sono inquadrati come dirigenti (per un totale di 2.098 operatori di ruolo). Considerando che il personale di fascia più bassa (A e B) sia collocato in mansioni ausiliarie ed esecutive all’interno di grandi biblioteche (anche se il dato relativo alla categoria B lascia qualche dubbio per la sua rilevanza), si realizza che la fascia «tipica» di inquadramento della professione di bibliotecario sia la «C» (ex livelli 5º e 6º, nei precedenti contratti). Si tratta di un livello di inquadramento riservato di norma a personale dotato di diploma di scuola media superiore, a volte completato da qualifica professionale. Un’altra considerazione possibile è che la maggioranza delle biblioteche lombarde è di norma gestita da un solo operatore: infatti, nei 1.078 comuni sotto i 10.000 abitanti dotati di biblioteca, sono presenti 1.052 operatori (678 di ruolo e 555 incaricati) cui probabilmente va aggiunta una piccola quota di biblioteche ancora gestite nelle varie forme del volontariato. Con l’andare del tempo si è quindi consolidata una situazione generale in cui le biblioteche di dimensioni medio-piccole sono state gestite da «assistenti di biblioteca» (con inquadramento, riferito al contratto enti locali, di 6º livello; poi categoria C); mentre negli istituti di maggiore dimensione e articolazione sono presenti figure professionali diversificate (personale ausiliario e amministrativo, assistenti di biblioteca, bibliotecari, dirigenti) con inquadramenti che spaziano dal 1º livello - categoria A fino alla dirigenza (per la verità, in un numero piuttosto limitato di casi). Per ovviare alla oggettiva mancanza di riferimenti per la amministrazioni pubbliche, da utilizzare nei processi di selezione e qualificazione di personale bibliotecario, la Regione Lombardia ha intrapreso dal 2001 un percorso di indagine sulle competenze degli operatori delle biblioteche, finalizzato alla definizione di un atto di indirizzo in materia di profili professionali. Questo obiettivo – già in qualche modo prefigurato, come si è detto sopra, dalla l.r. 81/85 – deriva in modo preciso dal rinnovato quadro delle funzioni amministrative delle regioni, determinato dalle leggi 59 e 127 del 1997 (le c.d. «leggi Bassanini») e dal conseguente d.lgs. 112 del 1998 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59). La Regione Lombardia ha recepito il processo di decentramento amministrativo con la legge n. 1 del 2000 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59)». Tale legge regionale, all’art. 4 (commi 130 e 131) elenca le articolate funzioni della Regione in materia di beni e servizi culturali, ponendo tra i suoi compiti anche «la definizione dei profili professionali, in armonia con gli standard nazionali ed europei, degli operatori culturali dei musei e delle biblioteche di enti locali e di interesse locale, anche con l’emanazione di atti di indirizzo destinati agli enti proprietari o responsabili della gestione di detti istituti». Per dare attuazione a questo compito, partendo da una significativa analisi della realtà attuale, è stata svolta una ricerca dal titolo «Le professionalità operanti nel settore dei servizi cultuali: le biblioteche lombarde», in collaborazione con IReF (Istituto regionale lombardo di formazione per la pubblica amministrazione) e Satef (Sviluppo e analisi di sistemi e tecnologie formative s.r.l.), nell’ambito del Progetto «Nuove professionalità. Imprenditoria e occupazione per i servizi culturali: progettisti per lo sviluppo di sistemi culturali integrati» finanziato con contributi del Fondo Sociale Europeo. Nel corso della ricerca, che ha fruito dell’apporto determinante di un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti delle realtà bibliotecarie lombarde ritenute più avanzate e da funzionari regionali, sono stati individuati e approfonditi i processi e le attività che rendono possibile raggiungere, mantenere e migliorare i livelli di qualità emersi anche dall’esame degli indicatori di efficacia e efficienza tratti dai dati statistici elaborati dalla regione e dalle province. Dall’analisi di tali processi tipici del contesto organizzativo della biblioteca (suddivisi tra «portanti» e «di supporto», e analiticamente scomposti in attività), rielaborati anche attra- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1542 – verso interviste mirate, si è arrivati a definire il profilo di competenza del «bibliotecario di base», professionista capace di erogare servizi bibliotecari ad un livello qualitativo adeguato. È seguita poi – tra 2001 e 2002 – una ulteriore indagine che ha potuto approfondire alcune figure specialistiche (il direttore di biblioteca, il coordinatore di sistema, il bibliotecariocatalogatore, il bibliotecario-conservatore, gli operatori delle sezioni ragazzi, reference, multimedia). Il passo successivo, svolto direttamente a cura della Struttura Biblioteche e Sistemi documentari, e successivamente condiviso sia dalla Conferenza di direzione della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, sia dai gruppi di lavoro originariamente attivati per le ricerche IReF/Satef, sia dai responsabili dei servizi biblioteca delle province lombarde, ha condotto alla trasposizione di questo insieme di processi, attività e competenze in più sintetici «profili professionali». Gli obiettivi di questo lavoro sono molteplici. Anzitutto, la predisposizione dell’atto di indirizzo regionale previsto dalla l.r. 1/2000, rivolto principalmente alle biblioteche di ente locale e di interesse locale, e in grado di fungere da linee guida per l’adozione di qualsiasi provvedimento relativo agli operatori delle biblioteche: quindi processi di selezione e assunzione, di inquadramento e progressione di carriera, di valutazione delle prestazioni, di trasferimento e mobilità, di formazione e aggiornamento. Un secondo importante obiettivo – cui già le ricerche IReF/ Satef hanno dato una prima risposta – è l’orientamento delle attività formative, sia di base e accesso alla professione che di riqualificazione e aggiornamento nell’ottica della formazione continua. Il «circolo virtuoso» che si vuole cosı̀ attivare ruota intorno a due poli: da un lato la richiesta, da parte del mercato del lavoro, di professionalità adeguate e aderenti alla complessità dei processi svolti dalle biblioteche, e per questo opportunamente riconosciute anche in termini giuridici ed economici; dall’altro un orientamento del sistema formativo (pubblico e privato) alla predisposizione di curricola (di base, di specializzazione e di aggiornamento) ricchi di contenuti professionali adatti al reale contesto delle biblioteche lombarde. Si è preferito, anche in considerazione dello scenario di riferimento definito all’inizio, mantenere una certa semplificazione delle figure professionali riconosciute, prevedendo la formalizzazione di tre profili professionali (il bibliotecario, il direttore di biblioteca, il coordinatore di sistema) e di cinque profili di competenza (il catalogatore, il conservatore, l’esperto della sezione ragazzi, l’esperto del reference e l’esperto degli oggetti multimediali), intesi come definizione di competenze aggiuntive a quelle del bibliotecario «di base», da raggiungere anche nel corso dello sviluppo di carriera. In pratica, si è inteso dare lo status di professionista riconosciuto (anche nelle modalità di accesso alla professione stessa) solo a poche figure fondamentali, individuando poi percorsi aggiuntivi di qualificazione per alcuni servizi specialistici, maggiormente presenti nelle realtà bibliotecarie lombarde. Di proposito invece non si è definito un profilo di «assistente bibliotecario», ritenendo che in questa prima fase fosse opportuno esprimere una volontà decisa di riconoscimento pieno di tutte le funzioni svolte dai bibliotecari. Nelle realtà territoriali più piccole (sotto i 3.000 abitanti) dove maggiore potrebbe essere la difficoltà di individuare e riconoscere adeguatamente la figura di «bibliotecario», il riferimento tecnico professionale deve comunque essere garantito a livello di sistema intercomunale. Naturalmente nulla vieta che in seguito a un primo riorientamento sia delle soluzioni organizzative adottate che del sistema formativo, si valuti positivamente la definizione di una figura di «assistente bibliotecario» (questa volta, però, nella reale accezione del termine, che implica collaborazione a un professionista di riferimento), cosı̀ come la definizione di ulteriori profili (professionali o di competenza) che la mutata realtà nel frattempo rendesse necessario esprimere. Il presente atto di indirizzo si rivolge quindi in primis alle amministrazioni comunali titolari di biblioteche, poi a soggetti pubblici e privati titolari e gestori di biblioteche di interesse locale, infine può valere come criterio per la progettazione (per l’ambito organizzativo e formativo) di forme gestionali innovative, come prescrive sempre più decisamente la vigente normativa sui servizi pubblici locali. Vuole altresı̀ porsi come utile documento di confronto per le agenzie for- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 mative e soprattutto per le università, per la progettazione o la ridefinizione di curricula e percorsi formativi. Ci si aspetta naturalmente che questo processo di riconoscimento, riorientamento e riorganizzazione non sia immediato, ma che, data la sua complessità, abbia bisogno di ampia diffusione, piena comprensione, massima condivisione e tempi di applicazione adeguati. Si ritiene altresı̀ che innescare quel «circolo virtuoso» di cui si parlava sopra sia preciso compito della Regione Lombardia, nell’espletamento pieno delle sue funzioni di governance unito al massimo rispetto dei livelli delle autonomie territoriali e locali: solo in un quadro di sussidiarietà cosı̀ compiuto sarà possibile garantire adeguato sviluppo ai servizi culturali e alle biblioteche in particolare. PROFILO PROFESSIONALE PER LA FIGURA DI «BIBLIOTECARIO» 1. Definizione del profilo e contesto di applicazione Il bibliotecario è la figura professionale specifica che opera all’interno della biblioteca di pubblica lettura e possiede le competenze necessarie alla gestione del servizio bibliotecario. Il bibliotecario cura lo svolgimento di tutte le funzioni di base della biblioteca, in attuazione degli indirizzi stabiliti dall’amministrazione titolare della biblioteca, con particolare riguardo agli interventi di gestione e valorizzazione delle raccolte documentarie, alla luce di una costante verifica dei bisogni dell’utenza reale e potenziale; garantisce altresı̀ in modo continuativo il raccordo con l’amministrazione titolare della biblioteca da un lato e con il sistema bibliotecario di riferimento dall’altro. Al fine di garantire all’utenza la disponibilità di servizi più ampi e qualificati, deve essere prevista la presenza di un bibliotecario in tutte le biblioteche di pubblica lettura. Considerate le particolari caratteristiche del territorio lombardo, che vede la presenza di un’aliquota significativa di comuni di piccole dimensioni, si delineano varie situazioni. Nei casi in cui la tipologia del comune renda problematico (per motivi finanziari e organizzativi) l’affidamento del servizio di pubblica lettura ad un bibliotecario, e comunque limitatamente ai comuni con meno di 3.000 abitanti, dovrà essere comunque attuato un collegamento con il sistema bibliotecario di riferimento, ovvero con altre forme di cooperazione (associazione di comuni) affinché sia garantita l’assistenza specifica di personale con adeguata preparazione professionale (bibliotecario). Per quanto riguarda le realtà bibliotecarie collocate in comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, il bibliotecario sarà di norma il gestore unico del servizio. Nelle organizzazioni bibliotecarie più complesse (biblioteche che presentano una maggiore articolazione del personale), il bibliotecario sarà il gestore-operatore di uno specifico servizio, in attuazione di indirizzi gestionali espressi dal dirigente della struttura o dal responsabile del servizio stesso. Il principio secondo il quale la biblioteca è affidata alla responsabilità di un bibliotecario, dovrà essere applicato quale che sia la forma di gestione del servizio bibliotecario che l’amministrazione competente riterrà di adottare (per es. gestione in economia, affidamento ad istituzioni, aziende speciali, fondazioni, associazioni ecc.). La complessità delle funzioni svolte da parte del bibliotecario e i differenti contesti organizzativi nei quali può trovarsi ad operare, cui conseguono eventuali diversi livelli di responsabilità, richiedono competenze professionali articolate nelle quali il bagaglio di conoscenze di carattere tecnico-biblioteconomico dovrà essere opportunamente integrato da competenze di carattere gestionale e amministrativo. 2. Processi specifici della biblioteca 2.1 Analisi dei bisogni culturali e informativi dell’utenza di riferimento 2.2 Progettazione dell’offerta culturale e informativa 2.3 Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative 2.4 Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi 2.5 Gestione dei servizi agli utenti 2.6 Gestione di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento 2.7 Verifica dell’efficacia dell’offerta Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1543 – 3. Processi di supporto all’attività della biblioteca Per i processi sottoelencati è prevista la collaborazione del bibliotecario con i servizi responsabili dei processi stessi. 3.1 Progettazione e gestione della logistica 3.2 Gestione del sistema informativo 3.3 Gestione della sicurezza 3.4 Gestione delle risorse umane 3.5 Gestione del sistema qualità 4. Attività principali relative ai processi specifici della biblioteca 4.1 Analisi dell’utenza reale e potenziale, sia tramite consultazione diretta (questionari, inchieste, rilevazioni campionarie), sia tramite esame degli indicatori di funzionamento della biblioteca (presenze, uso del materiale in sede, prestito, ecc.). 4.2 Collaborazione alla definizione delle strategie e delle politiche della biblioteca; programmazione pluriennale delle attività; piano annuale esecutivo di gestione della biblioteca; programma di dettaglio delle attività. Stesura diretta o in collaborazione con dirigenti e responsabili dei documenti di programmazione (di tipo tecnico e finanziario). 4.3 Gestione del patrimonio e delle risorse informative e documentarie (acquisizione, iter gestionale del patrimonio librario, dei periodici, degli audiovisivi, delle risorse elettroniche) finalizzato alla messa a disposizione per l’utenza; collaborazione con i servizi centralizzati preposti alle operazioni di trattamento dei documenti (centri di catalogazione, reti cooperative). 4.4 Piano di promozione dei servizi; organizzazione e gestione di attività promozionali, anche in collaborazione con altre strutture culturali interne o esterne all’ente titolare; predisposizione e gestione di mailing list; progettazione e produzione di materiale promozionale e guide ai servizi della biblioteca. 4.5 Informazione e orientamento agli utenti; assistenza all’uso della biblioteca e alla fruizione delle raccolte; supporto alle ricerche bibliografiche e documentarie; organizzazione e gestione del servizio di reference, con riferimento anche alle risorse multimediali e di rete; supporto all’utilizzo di attrezzature infotelematiche. 4.6 Collaborazione con le scuole, con altre agenzie culturali e formative per l’organizzazione e lo svolgimento di attività ed eventi anche rivolti a specifiche fasce di utenza. 4.7 Rilevazione sistematica e analisi dei dati d’uso della biblioteca; organizzazione di rilevazioni analitiche e qualitative sui servizi della biblioteca (questionari, inchieste, ricerche). 5. Competenze fondamentali richieste 5.1 Conoscenze disciplinari generali: elementi di statistica applicata, di sociologia, di teoria della comunicazione di massa, di diritto pubblico, di diritto amministrativo, di contabilità generale, conoscenza della lingua inglese. 5.2 Conoscenze teoriche specifiche di settore: biblioteconomia, bibliografia, storia e organizzazione delle biblioteche, legislazione specifica (regionale e statale), sistemi informativi per la gestione delle biblioteche, normativa sul diritto d’autore, normativa sulla sicurezza e sulla privacy. 5.3 Metodologie professionali: metodologia della ricerca sociale, controllo e valutazione della qualità, gestione della comunicazione interna ed esterna. 5.4 Tecniche operative di base: utilizzo di PC, software di base e office-automation, gestione di basi dati e mailing list, gestione sito web e navigazione Internet, uso di apparecchiature per documenti audiovisivi. 5.5 Metodologie e procedure specialistiche: procedure di collocazione, gestione della circolazione dei documenti e del prestito interbibliotecario, metodologie per l’incremento delle collezioni, metodologie per la gestione, valorizzazione e revisione del patrimonio, procedure di ricerca e consultazione, gestione di applicativi informatici specifici, tecniche di primo intervento di conservazione. 6. Accesso alla professione 6.1 Il bibliotecario deve aver compiuto un percorso formativo di livello universitario di base (triennale), in grado Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 di fornire gli elementi di competenza essenziali come descritti al punto 4. 6.2 Dovranno essere valutati i seguenti titoli: – la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti svolti successivamente al triennio della laurea di base, con durata minima di un anno; – il conseguimento di laurea specialistica (biennale) o curriculum di studi universitari equivalente. 6.3 La verifica del possesso delle competenze professionali richieste avverrà nei processi di reclutamento, con l’ausilio degli strumenti ritenuti più idonei dall’amministrazione responsabile, utilizzando come riferimento quanto contenuto in queste linee-guida. 7. Inquadramento funzionale ed economico 7.1 L’inquadramento del bibliotecario dovrà essere conforme a quello del personale con parità di requisiti di accesso (laurea), con riferimento alla normativa contrattuale vigente per il comparto specifico. 7.2 L’attribuzione della qualifica di bibliotecario dovrà essere subordinata alla verifica del possesso delle competenze di cui al punto 4 e opportunamente supportata da percorsi di formazione e aggiornamento. 7.3 Il personale in servizio parteciperà a percorsi di formazione continua finalizzati all’acquisizione, all’incremento e all’aggiornamento delle competenze descritte al punto 4, sulla base di una pianificazione determinata anche dall’analisi dei fabbisogni formativi di ogni singolo contesto. PROFILO PROFESSIONALE PER LA FIGURA DI «DIRETTORE DI BIBLIOTECA» 1. Definizione del profilo e contesto di applicazione Il ruolo del direttore sottolinea e amplia le competenze del bibliotecario, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti manageriali di pianificazione e raggiungimento degli obiettivi della biblioteca e di gestione del personale. Il direttore, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo dell’amministrazione competente, è pienamente responsabile dello sviluppo e dell’attuazione del progetto culturale della biblioteca, della sua gestione complessiva, della acquisizione, organizzazione, produzione, conservazione, valorizzazione e pubblica fruizione del patrimonio informativo e documentario. In considerazione del fatto che le biblioteche di ente locale e di interesse locale costituiscono un elemento di propulsione e sviluppo del territorio, della cultura e dell’identità locale, si raccomanda di prevedere, in relazione alle risorse disponibili e alle modalità di organizzazione dell’ente, posizioni organizzative e livelli retributivi adeguati alle responsabilità e alla complessità del ruolo. I comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti dovranno affidare la responsabilità della biblioteca ad un direttore, incaricato con atto formale (per es. il conferimento di posizione organizzativa). Dove le dimensioni del comune consentano la presenza di figure di livello dirigenziale, si ritiene che a fronte della complessità e della varietà delle competenze richieste e delle responsabilità assegnate, al direttore della biblioteca spetti tale inquadramento. 2. Processi specifici della biblioteca Si richiamano qui i processi specifici e di supporto già espressi nel profilo dedicato al bibliotecario. 2.1 Analisi dei bisogni culturali e informativi dell’utenza di riferimento 2.2 Progettazione dell’offerta culturale e informativa 2.3 Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative 2.4 Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi 2.5 Gestione dei servizi agli utenti 2.6 Gestione di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento 2.7 Verifica dell’efficacia dell’offerta 3. Processi di supporto all’attività della biblioteca 3.1 Progettazione e gestione della logistica 3.2 Gestione del sistema informativo Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1544 – 3.3 Gestione della sicurezza 3.4 Gestione e sviluppo delle risorse umane 3.5 Gestione del sistema qualità 4. Attività principali 4.1 Il direttore ha un ruolo di promozione e controllo su tutte le attività di Analisi dei bisogni culturali e informativi dell’utenza di riferimento, di Progettazione dell’offerta culturale e informativa, di Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi e di Verifica dell’efficacia della stessa. In particolare: – propone le politiche e definisce le strategie generali della biblioteca; – coordina l’analisi del contesto locale, la redazione di profili di comunità e lo studio dell’utenza; – promuove la consultazione diretta degli utenti; – confronta la propria organizzazione con altre realtà professionali; – avvia e monitora progetti sperimentali; – elabora la progettazione pluriennale delle attività della biblioteca e il piano annuale esecutivo di gestione della biblioteca (PEG), verificandone altresı̀ l’attuazione; – definisce il piano di promozione della biblioteca, curandone anche gli aspetti di comunicazione esterna; – individua e adotta sistemi di verifica dell’efficacia dei servizi offerti. 4.2 Nell’ambito del processo di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative, il direttore ha responsabilità primaria nella redazione della Carta delle collezioni della biblioteca e nella definizione del piano generale delle acquisizioni. 4.3 Relativamente alla Gestione di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento, il direttore promuove la collaborazione con agenzie formative, con enti, associazioni e istituzioni culturali, con altri uffici o servizi dell’ente locale. 4.4 Per quanto riguarda i processi di supporto, il direttore è responsabile delle attività di Gestione e sviluppo delle risorse umane, in particolare: – determinazione del fabbisogno di personale; – gestione del personale e organizzazione del lavoro e della comunicazione interna; – formazione dei nuovi assunti e aggiornamento e sviluppo delle competenze; – verifica delle prestazioni; – verifica di congruenza dei profili esistenti con le attività svolte. 4.5 Sui processi di Progettazione e gestione della logistica e Gestione della sicurezza, il direttore: – organizza gli spazi in funzione dei servizi; – acquista gli arredi e le attrezzature tecnologiche e sovrintende alla loro manutenzione; – pianifica e monitora i servizi ausiliari; – collabora all’individuazione del sistema informativo della biblioteca nell’ambito del sistema bibliotecario di riferimento; – definisce le risorse per la sicurezza in ottemperanza alla normativa vigente. 4.5 Per il processo di Gestione del sistema qualità, è competenza del direttore avviare un sistema qualità all’interno della propria organizzazione e garantirne tutte le attività. 5. Competenze fondamentali richieste Il direttore della biblioteca assomma alle competenze tecnico-scientifiche, già indicate per il bibliotecario, le competenze manageriali necessarie per la realizzazione delle finalità dell’istituto. Per svolgere adeguatamente le funzioni richieste e garantire lo sviluppo del servizio secondo standard di qualità, il direttore deve dunque integrare le competenze di carattere tecnico-scientifico e le metodologie specialistiche centrate sulla biblioteca e sulle sue collezioni, con capacità di comunicazione, relazione, lettura e interpretazione della realtà territoriale, Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 competenze giuridiche, metodologie di programmazione e progettazione, analisi di fattibilità economica e gestione del budget. Si indicano qui di seguito gli specifici elementi di competenza da integrare, nonché gli approfondimenti di ambiti disciplinari già indicati per il bibliotecario. 5.1 Conoscenze disciplinari generali: Elementi di marketing, Teorie di riferimento per la gestione dei sistemi qualità, Organizzazione aziendale Approfondimenti: Statistica applicata, Teoria della comunicazione di massa, Diritto pubblico, Diritto amministrativo, Contabilità generale 5.2 Conoscenze teoriche specifiche del settore: Legislazione dei beni culturali, Conservazione dei beni librari, Standard bibliotecari nazionali e internazionali, Attrezzature e arredi per biblioteche, Programmi U.E. in ambito culturale, Offerta editoriale Approfondimenti: Sistemi informativi per la gestione delle biblioteche, Normativa sulla sicurezza 5.3 Metodologie professionali: Pianificazione organizzativa e project management, Pianificazione annuale e pluriennale, Controllo di gestione, Gestione di contratti, Logistica e organizzazione degli spazi, Gestione delle forniture di beni e servizi, Gestione del personale, Analisi del mercato e di benchmarking, Negoziazione Approfondimenti: Metodologia della ricerca sociale, Gestione della comunicazione interna ed esterna, Controllo e valutazione della qualità 5.4 Tecniche operative di base: Tecniche di lavoro in gruppo, Tecniche di gestione e coordinamento processi 5.5 Metodologie e procedure specialistiche: Tecniche di redazione di profili di comunità, Tecniche di progettazione delle raccolte documentarie Approfondimenti: Procedure di gestione e revisione del patrimonio, Metodologie per l’incremento delle collezioni, Metodologie per la valorizzazione del patrimonio 6. Accesso alla professione Per accedere alla posizione di direttore di biblioteca è richiesto: 6.1 un percorso formativo di livello universitario, terminato con il conseguimento di una laurea specialistica, che consenta di acquisire gli elementi di competenza come descritti al punto 4; 6.2 una pluriennale esperienza in ambito bibliotecario o in ambito disciplinare affine, nel settore pubblico o privato; 6.3 la verifica, nei processi di reclutamento, con l’ausilio degli strumenti ritenuti più idonei dall’amministrazione responsabile, del possesso delle competenze richieste per l’esercizio della professione, utilizzando come riferimento quanto contenuto in queste linee-guida al punto 4; 6.4 dovrà essere valutata altresı̀ la frequenza con profitto a corsi, master, scuole di specializzazione, con durata minima di un anno, con particolare riferimento alle competenze richieste. PROFILO PROFESSIONALE PER LA FIGURA DI «DIRETTORE/COORDINATORE DI SISTEMA BIBLIOTECARIO» 1. Definizione del profilo e contesto di applicazione Il direttore/coordinatore di sistema bibliotecario è responsabile della realizzazione dei programmi pluriennali e dei piani attuativi annuali del sistema, della sua gestione complessiva nonché di tutte le attività centralizzate e coordinate inerenti il servizio di pubblica lettura e la sua promozione nel territorio di competenza, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo proprie degli organi di gestione del sistema. I processi entro cui opera questa figura professionale sono sostanzialmente simili a quelli individuati per il direttore di biblioteca, cambiano però l’ambito territoriale di riferimento e le modalità di lavoro. Il direttore/coordinatore di sistema bibliotecario collabora strettamente con i responsabili delle biblioteche associate al sistema, diversamente dal direttore di biblioteca che lavora a diretto contatto con i propri collaboratori specialisti. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1545 – Le funzioni svolte dal direttore/coordinatore di sistema prevedono il possesso di competenze analoghe a quelle individuate per il direttore di biblioteca. Considerato che i sistemi bibliotecari locali rappresentano il fulcro dell’organizzazione della pubblica lettura lombarda nonché uno dei più significativi ambiti di riferimento dei servizi culturali sul territorio, si raccomanda di prevedere, in relazione alle risorse disponibili e alle modalità di organizzazione degli enti associati, posizioni organizzative e livelli retributivi adeguati alle responsabilità e alla complessità del ruolo di questa figura professionale. L’incarico di direttore/coordinatore di sistema bibliotecario dovrà essere assegnato con atto formale. Visto che la gestione del sistema bibliotecario coinvolge tutti i comuni associati e che le attività previste hanno una valenza sovra-comunale, si ritiene che a fronte delle varie competenze richieste e delle responsabilità assegnate, al direttore/coordinatore di sistema spetti – qualora le caratteristiche dei comuni associati lo consentano – un inquadramento dirigenziale. 2. Processi specifici del sistema bibliotecario 2.1 Sintesi dei bisogni culturali e informativi dell’utenza dei singoli comuni associati 2.2 Progettazione, anche in via sperimentale, dell’offerta culturale e informativa 2.3 Gestione coordinata delle risorse informative 2.4 Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi coordinati 2.5 Gestione dei servizi coordinati agli utenti 2.6 Gestione coordinata di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento 2.7 Verifica di efficacia dell’offerta 3. Processi di supporto all’attività del sistema bibliotecario 3.1 Individuazione e progettazione del sistema informativo 3.2 Gestione del sistema informativo 3.3 Gestione della sicurezza 3.4 Gestione e sviluppo delle risorse umane 3.5 Gestione del sistema qualità 3.6 Gestione delle attività amministrative del sistema bibliotecario 4. Attività principali Il direttore/coordinatore di sistema ha un ruolo di promozione, coordinamento e controllo sulle attività di Sintesi dei bisogni culturali e informativi dell’utenza di riferimento, di Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi coordinati, di Progettazione, anche in via sperimentale, dell’offerta culturale e informativa e di Verifica di efficacia della stessa. In particolare: – definisce le strategie di sviluppo del sistema bibliotecario, coordinando i programmi delle singole biblioteche; – promuove e collabora all’analisi del contesto locale, alla redazione di profili di comunità e allo studio dell’utenza; – confronta la propria organizzazione con altre realtà professionali; – promuove la consultazione diretta degli utenti del sistema; – avvia e monitora progetti sperimentali; – elabora la progettazione pluriennale delle attività del sistema e il piano annuale esecutivo di gestione, in collaborazione con i direttori delle biblioteche associate; – definisce il piano di promozione del sistema, in collaborazione con i direttori delle biblioteche associate, curandone anche gli aspetti di comunicazione esterna; – individua e adotta sistemi di verifica dell’efficacia dei servizi offerti. Per quanto riguarda il processo di Gestione coordinata delle risorse informative, il direttore/coordinatore di sistema collabora alla redazione della Carta delle collezioni e coordina il piano generale delle acquisizioni del sistema bibliotecario. Per quanto riguarda il processo di Gestione coordinata di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento, il direttore/coordinatore di sistema: Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 – promuove la collaborazione con agenzie formative, enti, associazioni e istituzioni culturali; – collabora con altri uffici o servizi degli enti associati. Per il processo di Gestione del sistema qualità, è competenza del direttore/coordinatore di sistema avviare un sistema qualità all’interno dell’organizzazione sistemica e garantirne tutte le attività. 5. Competenze fondamentali richieste Il direttore/coordinatore di sistema bibliotecario è un ruolo in evoluzione che richiede particolari competenze gestionali e relazionali indispensabili in vista della realizzazione delle finalità proprie del sistema. Per svolgere adeguatamente le funzioni previste e garantire lo sviluppo del servizio secondo standard di qualità, il direttore/coordinatore deve dunque integrare le competenze tecnico-scientifiche e le metodologie professionali centrate sul servizio di pubblica lettura con capacità di comunicazione, relazione, lettura e interpretazione della realtà territoriale, competenze giuridiche e conoscenza delle metodologie di programmazione e progettazione, analisi di fattibilità economica e gestione del budget. Si indicano qui di seguito gli specifici elementi di competenza da integrare, nonché gli approfondimenti di ambiti disciplinari già indicati per il bibliotecario. 5.1 Conoscenze disciplinari generali: Elementi di marketing, Teorie di riferimento per la gestione dei sistemi qualità Approfondimenti: Sociologia, Teoria della comunicazione di massa, Diritto amministrativo, Contabilità generale 5.2 Conoscenze teoriche specifiche del settore: Legislazione dei beni culturali, Standard bibliotecari nazionali e internazionali, Attrezzature e arredi per biblioteche, Metodi e strumenti di analisi delle risorse territoriali Approfondimenti: Sistemi informativi per la gestione delle biblioteche, Normativa sulla sicurezza 5.3 Metodologie professionali: Pianificazione organizzativa e project management, Pianificazione annuale e pluriennale, Controllo di gestione, Logistica e organizzazione degli spazi, Gestione delle forniture di beni e servizi, Gestione di contratti, Gestione del personale, Analisi del mercato e benchmarking, Negoziazione Approfondimenti: Gestione della comunicazione interna ed esterna, Controllo e valutazione della qualità 5.4 Tecniche operative di base: Tecniche di lavoro in gruppo, Tecniche di gestione e coordinamento processi 5.5 Metodologie e procedure specialistiche: Tecniche di redazione di profili di comunità, Tecniche di progettazione delle raccolte documentarie Approfondimenti: Procedure di gestione e revisione del patrimonio, Metodologie per l’incremento delle collezioni, Metodologie per la valorizzazione del patrimonio 6. Accesso alla professione Per accedere alla posizione di direttore/coordinatore di sistema bibliotecario è richiesto: 6.1 un percorso formativo di livello universitario, terminato il conseguimento della laurea specialistica, in grado di fornire gli elementi di competenza come descritto al punto 4; 6.2 una pluriennale esperienza in ambito bibliotecario o in ambito disciplinare affine, nel settore pubblico o privato; 6.3 la verifica, nei processi di reclutamento, con l’ausilio degli strumenti ritenuti più idonei dall’amministrazione responsabile, del possesso delle competenze richieste per l’esercizio della professione, utilizzando come riferimento quanto contenuto in queste linee-guida al punto 4; 6.4 dovrà essere valutata altresı̀ la frequenza con profitto a corsi, master, scuole di specializzazione, con durata minima di un anno, con particolare riferimento alle competenze richieste. «BIBLIOTECARIO CATALOGATORE» PROFILO DI COMPETENZA 1. Definizione del profilo di competenza e contesto di applicazione La figura del bibliotecario catalogatore può essere presente Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1546 – in un sistema bibliotecario oppure in un centro di catalogazione (intersistemico, provinciale); nel primo caso il bibliotecario svolgerà la sua attività professionale in collegamento con le biblioteche aderenti al sistema stesso, nel secondo caso invece non avrà rapporti diretti con le biblioteche e i servizi bibliotecari del territorio. L’attività di catalogazione rientra tipicamente tra quelle per cui si ricorre all’esternalizzazione, perciò la figura del catalogatore si trova anche in un contesto di imprese, aziende, cooperative che forniscono servizi alle biblioteche o ai sistemi bibliotecari. 2. Attività principali 2.1 Per quanto attiene ai processi portanti di lavoro della biblioteca, interviene nelle attività di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative, mentre tra i processi di supporto partecipa alla Gestione del sistema informativo. Per tali processi in particolare: – analizza e applica le regole di catalogazione, soggettazione e classificazione; – cataloga le risorse informative; – fornisce supporto all’incremento del patrimonio; – fornisce supporto alla consultazione del catalogo. 3. Competenze fondamentali richieste A questa figura, in aggiunta alla formazione base prevista per la figura di bibliotecario, viene richiesto il possesso di conoscenze, abilità e comportamenti che delineano la specificità del profilo. In particolare, risultano fondamentali le seguenti competenze aggiuntive rispetto alla figura del bibliotecario: 3.1 Conoscenze disciplinari generali: corrispondono a quelle segnalate per il bibliotecario 3.2 Conoscenze disciplinari specifiche di settore: Offerta editoriale Approfondimenti: Sistemi informativi per la gestione delle biblioteche 3.3 Metodologie professionali: Selezione, controllo e valutazione di qualità dei fornitori e delle forniture, Progettazione di attività e servizi, Metodologie e strumenti di valutazione di progetti e servizi, Analisi del mercato e benchmarking 3.4 Tecniche operative di base: Redazione di bibliografie tematiche Approfondimenti: Informatica di base, Metodologia di ricerca delle informazioni (information retrieval). 3.5 Metodologie e procedure specialistiche: Tecniche di catalogazione, Consulenza agli utenti, Metodologia per la stesura della guida per l’utilizzo del catalogo, Tecniche di gestione e revisione del catalogo Approfondimenti: Gestione di applicativi informatici specifici, Procedure di ricerca e consultazione 4. Accesso alla professione La figura del bibliotecario catalogatore può rappresentare uno sviluppo professionale specifico da realizzarsi anche con processi di qualificazione e aggiornamento in servizio. Particolare cura deve essere posta nella valutazione di titoli aggiuntivi, quali la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti in grado di fornire competenze specifiche come sopra descritte. «BIBLIOTECARIO CONSERVATORE» PROFILO DI COMPETENZA 1. Definizione del profilo di competenza e contesto di applicazione Il bibliotecario conservatore interviene nei processi che riguardano la tutela, la conservazione e la valorizzazione del materiale librario della biblioteca: è una figura tecnica che possiede il profilo professionale e le competenze del bibliotecario, opportunamente integrate dalle conoscenze attinenti gli specifici ambiti sopra indicati. Il bibliotecario conservatore opera nelle biblioteche di conservazione o nelle biblioteche di pubblica lettura che posseggono anche fondi storici ovvero abbiano tra i propri compiti la gestione del deposito legale. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 2. Attività principali 2.1 Per quanto attiene ai processi portanti di lavoro della biblioteca, interviene soprattutto nelle attività di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative con particolare riguardo alla conservazione, Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi, Gestione dei servizi agli utenti e Gestione di attività e servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento. Per tali processi in particolare: – analizza i rischi potenziali cui è soggetto il patrimonio della biblioteca ed elabora un piano di controllo e manutenzione delle collezioni; – attua un controllo periodico dei depositi per accertare eventuali situazioni di rischio ambientale, biologico e chimico, proponendo e organizzando i necessari interventi; – verifica l’adeguatezza e il funzionamento degli impianti di controllo; – concorre alla definizione delle modalità di circolazione del materiale e ne verifica la corretta applicazione; – definisce il piano di conservazione del patrimonio librario; – collabora alla stesura dei progetti di massima relativi agli interventi di restauro; – collabora alla definizione del piano e degli strumenti per l’emergenza; – gestisce le procedure di prestito in caso di partecipazione a manifestazioni culturali; – segnala i rischi potenziali della struttura architettonica. 2.2 Nei processi di supporto interviene, per l’area di sua competenza, in particolare nelle seguenti attività: – progettazione degli spazi in funzione dei materiali e dei servizi offerti; – costituzione e allestimento di sezioni specifiche; – formazione degli operatori della biblioteca ed educazione degli utenti alla fruizione del materiale oggetto di tutela. 3. Competenze fondamentali richieste Al bibliotecario conservatore, in aggiunta alla formazione base prevista per la figura di bibliotecario, viene richiesto il possesso di conoscenze, abilità e comportamenti che delineano la specificità del profilo. Si precisano gli elementi di competenza che si aggiungono alle competenze del bibliotecario e concorrono alla maggior definizione di questa figura professionale: 3.1 Conoscenze disciplinari generali: corrispondono a quelle segnalate per il bibliotecario 3.2 Conoscenze disciplinari specialistiche: Paleografia e diplomatica, Codicologia, Elementi di archivistica, Storia del libro, Storia e tecnologia dei materiali librari, Storia della decorazione del manoscritto e del libro a stampa, Teoria e storia della catalogazione, Storia dell’architettura di biblioteca, Teoria e storia della conservazione e del restauro librario 3.3 Metodologie professionali: Selezione, controllo e valutazione di qualità dei fornitori e delle forniture, Analisi del mercato e benchmarking, Logistica e organizzazione degli spazi, Pianificazione organizzativa e project management, Metodologie e strumenti di valutazione di progetti e servizi 3.4 Approfondimenti: Gestione della comunicazione esterna. 3.5 Tecniche operative di base: Tecniche di gestione del colloquio informativo 3.6 Metodologie e procedure specialistiche: Tecniche di catalogazione del libro antico manoscritto e a stampa, Tecniche di conservazione e restauro dei materiali librari 4. Accesso alla professione La figura del bibliotecario conservatore rappresenta uno sviluppo professionale specifico da realizzarsi anche con processi di qualificazione e aggiornamento in servizio. Conseguentemente, l’accesso alla professione si configura sostanzialmente uguale a quello del bibliotecario. Particolare Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1547 – cura deve essere posta nella valutazione di titoli aggiuntivi, quali la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti in grado di fornire competenze specifiche come sopra descritte. BIBLIOTECARIO DEI SERVIZI DI REFERENCE PROFILO DI COMPETENZA 1. Definizione del profilo di competenza e contesto di applicazione Il servizio di Reference costituisce da sempre una delle attività fondamentali della biblioteca. L’operatore di quest’area è quindi una delle figure più «classiche» il cui lavoro – organizzazione dell’informazione e utilizzo dei media a disposizione – permette l’utilizzo della massa di informazioni disponibili e produce conoscenza, raggiungendo cosı̀ precisamente una componente fondamentale della mission della biblioteca. 2. Attività principali 2.2 Per quanto attiene ai processi portanti di lavoro della biblioteca, interviene soprattutto nelle attività di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative, Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi e Gestione dei servizi agli utenti. Per tali processi in particolare: – definisce un piano di acquisti per il materiale di reference; – elabora un piano di promozione dei servizi di reference; – fornisce servizi di reference on-line; – produce strumenti informativi; – progetta e realizza la «Guida dei servizi»; – fornisce informazioni, consulenza e orientamento agli utenti; – fornisce assistenza alla consultazione in sede; – collabora con altri servizi informativi presenti sul territorio. 2.3 Nei processi di supporto (Progettazione e gestione della logistica e Gestione del sistema informativo) interviene, per l’area di sua competenza, in particolare nelle seguenti attività: – progettazione degli spazi in funzione dei servizi offerti; – allestimento di sezioni specifiche (es. Quick Reference); – fornitura di supporto agli utenti sull’uso di servizi informatici. 3. Competenze fondamentali richieste A questa figura, in aggiunta alla formazione base prevista per la figura di bibliotecario, viene richiesto il possesso di conoscenze, abilità e comportamenti che delineano la specificità del profilo. In particolare, risultano indispensabili le seguenti competenze aggiuntive rispetto alla figura del bibliotecario: 3.1 Conoscenze disciplinari generali: Elementi di pedagogia, Elementi di psicologia, Psicopedagogia della lettura Approfondimenti: Sociologia 3.2 Conoscenze disciplinari specifiche di settore: Metodi di analisi delle risorse territoriali, Attrezzature e arredi per biblioteche, Standard bibliotecari nazionali e internazionali, Offerta editoriale Approfondimenti: Sistemi informativi per la gestione delle biblioteche, Normativa sul diritto d’autore 3.3 Metodologie professionali: Selezione, controllo e valutazione di qualità delle fonti di ricerca, Progettazione di attività e servizi, Metodologie e strumenti di valutazione di progetti e servizi, Analisi del mercato e benchmarking Approfondimenti: Gestione della comunicazione esterna. 3.4 Tecniche operative di base: Tecniche di comunicazione scritta, Redazione di bibliografie tematiche, Tecniche di gestione del colloquio informativo, Metodologie di ricerca delle informazioni Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Approfondimenti: Gestione di basi dati e mailing list, Navigazione Internet 3.5 Metodologie e procedure specialistiche: Metodologia per la stesura della guida ai servizi, Procedura di servizi di reference on-line, Procedura di servizio prestito internazionale on-line e document delivery (ILL-DD), Procedura di allestimento mostre, Consulenza agli utenti, Metodologia di valutazione dell’offerta editoriale Approfondimenti: Procedure di ricerca e consultazione del patrimonio, Gestione di applicativi informatici specifici 4. Accesso alla professione La figura del bibliotecario dei servizi di Reference rappresenta uno sviluppo professionale specifico da realizzarsi anche con processi di qualificazione e aggiornamento in servizio. Conseguentemente, l’accesso alla professione si configura sostanzialmente uguale a quello del bibliotecario. Particolare cura deve essere posta nella valutazione di titoli aggiuntivi, quali la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti in grado di fornire competenze specifiche come sopra descritte. «BIBLIOTECARIO DEI SERVIZI MULTIMEDIALI» PROFILO DI COMPETENZA 1. Definizione del profilo di competenza e contesto di applicazione L’area multimediale è presente in numerose realtà bibliotecarie lombarde, in linea con la domanda di servizi evoluti sviluppatasi negli anni più recenti. In alcuni casi questo tipo di servizi ha assunto dimensioni significative e necessita dunque di attività progettuali e gestionali specifiche. L’operatore dei servizi multimediali è quindi una figura di rilievo all’interno di quelle biblioteche che erogano questa tipologia di servizi. È dotato di competenze tecnico informatiche unite a competenze relazionali legate al rapporto con l’utente; è inoltre in grado di fornire consulenze di tipo informatico agli altri colleghi. 2. Attività principali 2.1 Per quanto attiene ai processi portanti di lavoro della biblioteca, interviene soprattutto nelle attività di Gestione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative, Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi e Gestione dei servizi agli utenti. Per tali processi in particolare: – definisce un piano di acquisti per il materiale multimediale; – gestisce e conserva le risorse informative multimediali; – gestisce l’accesso dell’utenza all’area multimediale; – gestisce il prestito di documenti multimediali; – programma interventi di refreshing dei supporti e di aggiornamento delle attrezzature; – svolge interventi di prima manutenzione di attrezzature e reti informatiche e risolve problemi di installazione e utilizzo; – definisce i contenuti e i servizi del sito web, effettuandone aggiornamenti e manutenzione; – fornisce informazione e orientamento agli utenti in area multimediale. Inoltre partecipa alle seguenti fasi di attività: – redazione della carta delle collezioni della biblioteca; – acquisto di libri e riviste specialistiche di informatica, multimedia e nuove tecnologie; – elaborazione di un piano di promozione dei servizi; – realizzazione di materiale promozionale; – elaborazione di una guida ai servizi; – programmazione e organizzazione di cineforum, mostre o altri servizi in collaborazione con associazioni o istituzioni locali. 2.2 Nei processi di supporto (Progettazione e gestione della logistica e Gestione del sistema informativo) interviene, per l’area di sua competenza, in particolare nelle seguenti attività: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1548 – – acquisto di attrezzature tecnologiche; – gestione della comunicazione e dei servizi di rete; – gestione delle postazioni di accesso a Internet e di utilizzo di applicativi; – progettazione degli spazi in funzione dei servizi offerti; – costituzione e allestimento di sezioni specifiche. 3. Competenze fondamentali richieste A questa figura, in aggiunta alla formazione base prevista per la figura di bibliotecario, viene richiesto il possesso di conoscenze, abilità e comportamenti che delineano la specificità del profilo. In particolare, risultano indispensabili le seguenti competenze aggiuntive rispetto alla figura del bibliotecario: 3.1 Conoscenze disciplinari generali: corrispondono a quelle segnalate per il bibliotecario Approfondimenti: Teoria della comunicazione di massa, Conoscenza della lingua inglese. 3.2 Conoscenze teoriche specifiche di settore: Offerta editoriale Approfondimenti: Sistemi informativi per la gestione delle biblioteche, Normativa sul diritto d’autore, Normativa sulla sicurezza e sulla privacy. 3.3 Metodologie professionali: Pianificazione organizzativa e project management, Analisi del mercato e benchmarking, Progettazione di attività e servizi Approfondimenti: Gestione della comunicazione interna ed esterna. 3.4 Tecniche operative di base: Tecniche di comunicazione grafica, Tecniche di comunicazione scritta Approfondimenti: Informatica avanzata, Gestione sito web, Navigazione Internet avanzata, Uso di attrezzature multimediali 3.5 Metodologie e procedure specialistiche: Tecniche di catalogazione documenti audio, video, digitali, Procedure di servizi di reference on-line (Virtual reference desk), Metodologia di valutazione dell’offerta di documenti audio, video e digitali, Consulenza agli utenti per la fruizione del patrimonio audio, video e digitale Approfondimenti: Procedure di ricerca e consultazione, Gestione di applicativi informatici specifici, Tecniche di conservazione di materiali audio, video e digitali. 4. Accesso alla professione La figura del bibliotecario dei servizi multimediali rappresenta uno sviluppo professionale specifico da realizzarsi anche con processi di qualificazione e aggiornamento in servizio. Conseguentemente, l’accesso alla professione si configura sostanzialmente uguale a quello del bibliotecario. Particolare cura deve essere posta nella valutazione di titoli aggiuntivi, quali la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti in grado di fornire competenze specifiche come sopra descritte. «BIBLIOTECARIO DELLA SEZIONE RAGAZZI» PROFILO DI COMPETENZA 1. Definizione del profilo di competenza e contesto di applicazione Il bibliotecario della sezione Ragazzi è una figura tecnica che possiede il profilo professionale e le competenze del bibliotecario, integrate e ampliate da specifiche conoscenze in ambito psico-pedagogico e comunicativo-relazionale, necessarie per garantire la fornitura del servizio all’utenza dell’età evolutiva. Non si tratta di una figura professionale specifica, quanto di una evoluzione e specializzazione del profilo di base del bibliotecario, al quale si aggiunge un più preciso profilo di competenza. Tale figura tecnica è collocata di norma in un contesto caratterizzato da un’organizzazione articolata nella quale si trova a operare nell’ambito dei servizi dedicati all’utenza dell’età evolutiva. 2. Attività principali 2.1 Per quanto attiene ai processi portanti di lavoro della biblioteca, interviene soprattutto nelle attività di Ge- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 stione del patrimonio e delle risorse documentarie e informative, Promozione dell’offerta di servizi culturali e informativi, Gestione dei servizi agli utenti e Gestione di servizi integrati con altre agenzie informative e culturali del territorio di riferimento. Per tali processi in particolare: – elabora un piano di promozione della lettura; – analizza l’utenza per tipologia e organizza mailing list; – cura la comunicazione relativa a iniziative specifiche; – realizza materiale promozionale; – fornisce informazioni e orientamento a bambini e ragazzi; – fornisce consulenza e supporto alla fruizione del patrimonio; – progetta e gestisce laboratori e attività di animazione educativa; – progetta e gestisce iniziative formative e informative rivolte a gruppi e scolaresche; – promuove e incentiva la comunicazione tra utenti; – promuove la collaborazione con le scuole fornendo consulenza a insegnanti; – promuove la collaborazione con associazioni e istituzioni locali per garantire un’offerta integrata; – collabora con l’ente locale per realizzare iniziative specifiche legate al contesto territoriale. 2.2 Nei processi di supporto interviene, per l’area di sua competenza, in particolare nelle seguenti attività: – progettazione degli spazi in funzione dell’utenza e dei servizi offerti; – acquisto di attrezzature e arredi; – progettazione di un sistema di segnaletica interna. 3. Competenze fondamentali richieste A questa figura, in aggiunta alla formazione base prevista per la figura di bibliotecario, viene richiesto il possesso di conoscenze, abilità e comportamenti che delineano la specificità del profilo. In particolare, risultano fondamentali le seguenti competenze aggiuntive rispetto alla figura del bibliotecario: 3.1 Conoscenze disciplinari generali: Elementi di pedagogia, Elementi di psicologia, Psicopedagogia della lettura, Elementi di marketing Approfondimenti: Teoria della comunicazione di massa, Sociologia 3.2 Conoscenze teoriche specifiche di settore: Standard bibliotecari nazionali e internazionali, Attrezzature e arredi per biblioteche, Offerta editoriale, Conoscenza dei programmi didattici della scuola dell’obbligo 3.3 Metodologie professionali: Metodologie di analisi del mercato e benchmarking, Selezione, controllo e valutazione di qualità dei fornitori e delle forniture, Metodi e strumenti di analisi delle risorse territoriali, Progettazione di attività e servizi, Logistica e organizzazione degli spazi. Approfondimenti: Gestione della comunicazione esterna. 3.4 Tecniche operative di base: Redazione di bibliografie tematiche, Tecniche di comunicazione grafica, Tecniche di gestione del colloquio informativo. Approfondimenti: Gestione di basi dati e mailing list 3.5 Metodologie e procedure specialistiche: Consulenza a bambini e ragazzi per la fruizione del patrimonio, Tecniche di animazione della lettura, Metodologia per la stesura della guida ai servizi, Metodologia di valutazione dell’offerta editoriale Approfondimenti: Metodologia per l’incremento delle collezioni, Metodologie di valorizzazione del patrimonio, Procedure di collocazione del patrimonio 4. Accesso alla professione La figura del bibliotecario della sezione ragazzi rappresenta uno sviluppo professionale specifico da realizzarsi anche con processi di qualificazione e aggiornamento in servizio. Conseguentemente, l’accesso alla professione si configura Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1549 – sostanzialmente uguale a quello del bibliotecario. Particolare cura deve essere posta nella valutazione di titoli aggiuntivi, quali la frequenza con profitto a corsi, master, moduli formativi professionalizzanti in grado di fornire competenze specifiche come sopra descritte. [BUR20040137] [4.6.4] D.g.r. 26 marzo 2004 - n. 7/16914 Programma esecutivo per gli anni 2004-2005 relativo a «Incoming in Lombardia» – D.c.r. VII/910 dell’11 novembre 2003 LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 11 agosto 1973 n. 28 «Interventi diretti per la promozione del turismo regionale»; Vista la d.c.r. n. VII/910 dell’11 novembre 2003 «Programma triennale degli interventi per l’incremento del turismo verso la Lombardia (2003-2005)», che dispone che la Giunta regionale approvi il programma esecutivo relativo alle misure di sostegno; Visto l’obiettivo gestionale 3.10.2.8 «Azioni promozionali dirette a sostenere il marchio Lombardia e di prodotti turistici regionali e i flussi turistici dall’Italia e dall’estero»; Vista la d.g.r. del 12 marzo 2004 n. 7/16751 relativa alla Presa d’atto della comunicazione dell’Assessore Colozzi avente ad oggetto: «Indebitamento pubblico per il finanziamento di spese di investimento – Proposta di soluzione»; Ritenuto di approvare il Programma esecutivo relativo a «Incoming in Lombardia», cosı̀ come descritto nell’allegato A, quale parte integrante del presente atto; Ritenuto necessario disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; A voti unanimi espressi nelle forme di legge Delibera 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l’allegato A che fa parte integrante della presente deliberazione, relativo al Programma esecutivo per gli anni 2004-2005 «Incoming in Lombardia»; 2. di dare atto che il citato programma troverà attuazione con lo stanziamento previsto al cap. 2.3.10.2.3. 16/4543 del Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2004-2005, utilizzando, per quanto riguarda le risorse assegnate alla singola misura, gli importi previsti dal Programma triennale per l’incremento del turismo verso la Lombardia (2003-2005) e nel rispetto della d.g.r. del 12 marzo 2004 n. 7/16751; 3. di dare atto che con successivi provvedimenti del Dirigente competente si provvederà all’impegno ed alla liquidazione delle somme dovute ai beneficiari; 4. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della presente deliberazione. Il segretario: Sala ——— • ——— Allegato «A» Programma esecutivo per gli anni 2004-2005 relativo a «Incoming in Lombardia» A) Incentivi sui mezzi di trasporto I criteri e le modalità per accedere a tali incentivi sono qui di seguito riportati: Soggetti 1) tour operators e bus operators; 2) associazioni senza scopo di lucro, costituite per finalità turistiche ricreative, culturali, religiose o sociali che svolgono sul territorio regionale le attività di organizzazione e vendita viaggi e turismo a favore dei propri associati o appartenenti (l.r. 27/96); 3) istituti scolastici. Gli istituti scolastici ai fini dell’ottenimento dei contributi richiesti dovranno avvalersi di tour operators e bus operators abilitati all’esercizio dell’attività. A.a) VETTORE BUS Periodo di validità: il viaggio deve essere effettuato nel periodo compreso fra il 16 ottobre 2003 e il 30 ottobre 2004. Soggiorno: – minimo 4 notti in strutture ricettive della Lombardia; – minimo 2 notti in strutture ricettive della Lombardia per gli istituti scolastici. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Persone: minimo 25 per ogni bus. Contributo: – C 1300 per ogni gruppo con viaggio a/r per provenienza dall’estero; – C 800 per ogni gruppo con viaggio a/r per provenienza italiana (extra regione); – C 300 per ogni gruppo con viaggio a/r per provenienzaregionale. Presentazione delle domande: le domande indirizzate alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, P.M.I., Coop. e Turismo, U.O. Turismo – devono pervenire al protocollo generale della Giunta Regionale della Lombardia – via Pirelli, 12 – 20124 Milano o al protocollo delle Sedi Territoriali Regionali entro il 30 ottobre 2004. Verranno accettate nell’ordine cronologico di presentazione sulla base dei fondi finanziari disponibili. Per l’anno 2005 la scadenza è fissata al 30 ottobre 2005. Le Associazioni di cui al precedente punto 2) devono allegare copia dello statuto o certificazione per l’attività svolta in conformità alle norme regionali. Le domande devono essere presentate su carta intestata del soggetto richiedente e devono indicare: – qualifica (tour operator, bus operator, associazione, istituto scolastico); – località di partenza e arrivo di ogni bus previsto; – periodo di pernottamento di ogni gruppo (data di arrivo e di partenza); – nome della struttura ricettiva dove alloggerà il gruppo; – copia conforme della fattura relativa al noleggio bus per ogni viaggio effettuato o, per i soggetti anche proprietari di bus, dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante, con l’indicazione di ogni viaggio effettuato, con lista nominativa dei passeggeri; – copia conforme della fattura rilasciata dall’esercizio ricettivo ospitante con lista nominativa dei soggiornanti; – dichiarazione rispetto de minimis sugli aiuti di Stato alle imprese. Gli istituti scolastici devono presentare copia della documentazione contabile rilasciata dal soggetto organizzatore del viaggio. La documentazione deve essere in italiano o affiancata da traduzione giurata. A.b) VETTORE AEREO Periodo di validità: il viaggio deve essere effettuato nel periodo compreso fra il 16 ottobre 2003 ed il 30 ottobre 2004. Soggiorno: – minimo 4 pernottamenti in strutture ricettive della Regione Lombardia; – minimo 2 notti in strutture ricettive della Lombardia per gli istituti scolastici. Persone: minimo 25 per ogni volo. Contributo: – C 3000 sulle spese di biglietto aereo per voli U.E. – C 7000 sulle spese di biglietto aereo per voli extra U.E. Il contributo è concesso su pacchetti turistici completi. Presentazione delle domande: le domande indirizzate alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, P.M.I., Coop. e Turismo, U.O. Turismo – devono pervenire al protocollo generale della Giunta Regionale della Lombardia – via Pirelli, 12 – 20124 Milano o al protocollo delle Sedi Territoriali Regionali entro il 30 ottobre 2004. Verranno accettate nell’ordine cronologico di presentazione sulla base dei fondi finanziari disponibili. Per l’anno 2005 la scadenza è fissata al 30 ottobre 2005. I documenti da presentare sono i seguenti: • numero del volo e data di partenza dell’aeroporto estero, lista nominativa dei passeggeri con il visto di arrivi da parte della direzione degli aeroporti lombardi; • copia della fattura, con allegata lista nominativa dei passeggeri della struttura ricettiva nella quale i passeggeri hanno effettuato i pernottamenti. La lista deve essere firmata dal legale rappresentante della struttura ricettiva. I componenti le liste nominative di arrivo e di pernottamento devono essere gli stessi; • autocertificazione sul regime de minimis ai sensi del re- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1550 – golamento CE n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001. Gli istituti scolastici devono presentare copia della documentazione contabile rilasciata dal soggetto organizzatore del viaggio. Tutti i documenti richiesti devono essere in italiano o affiancati da traduzione giurata. A.c) VETTORE TRENO Periodo di validità: il viaggio deve essere effettuato nel periodo compreso fra il 16 ottobre 2003 ed il 30 ottobre 2004. Soggiorno: – minimo 4 pernottamenti in strutture ricettive della Regione Lombardia; – minimo 2 notti in strutture ricettive della Lombardia per gli istituti scolastici. Persone: minimo 25 per ogni viaggio. Contributo: – 30% sulle spese di biglietto del treno; – 30% sulle spese relative agli spostamenti in bus dalla stazione di arrivo verso le località turistiche prescelte. Il contributo è concesso su pacchetti turistici completi. Presentazione delle domande: le domande indirizzate alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, P.M.I., Coop. e Turismo, U.O. Turismo – devono pervenire al protocollo generale della Giunta Regionale della Lombardia – via Pirelli, 12 – 20124 Milano o al protocollo delle Sedi Territoriali Regionali entro il 30 ottobre 2004. Verranno accettate nell’ordine cronologico di presentazione sulla base dei fondi finanziari disponibili. Per l’anno 2005 la scadenza è fissata al 30 ottobre 2005. I documenti da presentare sono i seguenti: • copia della fattura per il viaggio in treno indicante il numero dei viaggiatori, le date e le stazioni di partenza ed arrivo; • copia della fattura, con allegata lista nominativa dei passeggeri, della struttura ricettiva nella quale i passeggeri hanno effettuato i pernottamenti. La lista deve essere firmata dal legale rappresentante della struttura ricettiva; • i componenti le liste nominative di arrivo e di pernottamento devono essere gli stessi; • autocertificazione sul regime de minimis ai sensi del regolamento CE n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001. Gli istituti scolastici devono presentare copia della documentazione contabile rilasciata dal soggetto organizzatore del viaggio. B) Pubblicità su cataloghi italiani ed esteri La Regione Lombardia promuove il marchio e il prodotto turistico attraverso gli spazi promo-pubblicitari sui cataloghi stranieri e italiani. Sono ammissibili a contributo: a) Tour operators. Il contributo previsto con un tetto massimo pari a C 10.000 è cosı̀ articolato: a) C 1.000 – per ogni mezza pagina; b) C 1.500 – per ogni pagina. Il numero dei cataloghi stampati (minimo 30.000 copie) deve essere dimostrato con la presentazione di copia della fattura della ditta che ha realizzato la stampa ed allegando una copia del catalogo stesso. Le pagine pubblicitarie e commerciali devono essere esclusivamente riservate alle realtà turistiche lombarde e/o alla Regione Lombardia. Presentazione delle domande: le domande indirizzate alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, P.M.I., Coop. e Turismo, U.O. Turismo – devono pervenire al protocollo generale della Giunta Regionale della Lombardia – via Pirelli, 12 – 20124 Milano o al protocollo delle Sedi Territoriali Regionali entro il 30 ottobre 2004. Verranno accettate nell’ordine cronologico di presentazione sulla base dei fondi finanziari disponibili. Per l’anno 2005 la scadenza è fissata al 30 ottobre 2005. [BUR20040138] [4.3.1] D.g.r. 31 marzo 2004 - n. 7/16963 P.S.R. 2000-2006 misura n (1.14) – Determinazione della Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 quota percentuale massima delle risorse disponibili da destinare all’attività diretta regionale per l’anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE Visto il Reg. CE 1257/99 del Consiglio dell’Unione Europea del 17 maggio 1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEAOG) e successive modifiche e integrazioni; Vista la d.g.r. n. 7/724 del 28 luglio 2000 con la quale la Giunta regionale ha adottato il testo definitivo del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Lombardia successivamente modificato con le d.g.r. n. 7/4277 del 20 aprile 2001, n. 7/7306 dell’11 dicembre 2001 e n. 7/9634 del 28 giugno 2002; Viste la Decisione Comunitaria n. C(2000) 2669 del 15 settembre 2000 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Lombardia e le Decisioni C(2001) 2442 del 2 agosto 2002, C(2002) 2282 del 19 luglio 2002, C(2002) 3496 dell’11 ottobre 2002 con le quali ha successivamente accolto le modifiche proposte; Vista la d.g.r. n. 11711 del 23 dicembre 2002 con la quale sono state approvate le modifiche delle disposizione attuative delle misure a, b, h, j, l, n, r, u del P.S.R.; Vista la d.g.r. n. 12443 del 21 marzo 2003 di integrazione delle disposizioni attuative della misura n (1.14) di cui all’allegato 1 della citata d.g.r. 11711/02; Vista la d.g.r. n. 7913 del 1º febbraio 2002 di approvazione delle modalità di utilizzo delle risorse annualmente disponibili per l’attuazione della misura n (1.14) per il periodo 20022006; Visto il punto 6.1 delle disposizioni attuative della misura n (1.14) di cui alla citata d.g.r. n. 12443/03, che prevede la determinazione da parte della Regione e delle Province della quota percentuale massima delle risorse finanziarie disponibili da destinare annualmente agli interventi in attività diretta; Ritenuto dal Dirigente dell’U.O. «Politiche agroambientali e servizi per le imprese», sulla base delle attività in corso e programmate, di destinare per l’anno 2005, all’attività regionale diretta prevista dalla misura n (1.14) la quota massima del 40%, pari ad un importo di C 408.116,40, delle risorse finanziarie disponibili per l’attuazione della misura medesima; Vagliate ed assunte come proprie le predette valutazioni; Ad unanimità di voti espresse nelle forme di legge Delibera per le motivazioni espresse in premessa: 1. di destinare per l’anno 2005 all’attività diretta regionale prevista dalla misura n (1.14) la quota massima del 40%, pari ad un importo di C 408.116,40, delle risorse finanziarie disponibili per l’attuazione della misura medesima; 2. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040139] [3.1.0] D.g.r. 31 marzo 2004 - n. 7/16969 Trasformazione dell’IPAB «Asilo Infantile Soncini» con sede nel comune di Mairano fraz. Pievedizio (BS), in persona giuridica di diritto privato senza scopo di lucro, ai sensi della l.r. 13 febbraio 2003 n. 1 e successive modifiche – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di accogliere – ai sensi art. 3 della legge regionale n. 1/2003 e succ. modd. – l’istanza di trasformazione in persona giuridica di diritto privato senza scopo di lucro avanzata dall’IPAB «Asilo Infantile Soncini» con sede nel comune di Mairano fraz. Pievedizio (BS) via Soncini, che assume, a seguito della trasformazione medesima, la denominazione di «Fondazione nob. Paolina Soncini»; 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 24 articoli, adottato dall’IPAB di cui trattasi con deliberazione del 13 febbraio 2004, nel testo che costituisce parte integrante del presente atto (omissis); Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1551 – 3. di disporre, ai sensi del regolamento regionale n. 2/2001, l’iscrizione della «Fondazione nob. Paolina Soncini» – con sede nel comune di Mairano (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di approvazione del presente atto; 4. di comunicare il presente provvedimento alla Camera di Commercio competente per territorio, per gli adempimenti di competenza; 5. di prendere atto che, in seguito alla trasformazione, la fondazione succitata subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’IPAB da cui deriva; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’ente in oggetto, al comune e all’ASL territorialmente competenti, nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040140] [3.1.0] D.g.r. 31 marzo 2004 - n. 7/16970 Estinzione, ai sensi della l.r. 13 febbraio 2003 n. 1 e successive modifiche, dell’IPAB «Scuola Materna di Crenna» con sede nel comune di Gallarate (VA) – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera • di dichiarare, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale 13 febbraio 2003 n. 1 e successive modifiche, l’estinzione dell’IPAB «Scuola Materna di Crenna» con sede nel comune di Gallarate (VA); • di dare atto che la succitata IPAB, secondo quanto accertato e dichiarato dal commissario dell’ente medesimo nel provvedimento di proposta di estinzione assunto in data 17 gennaio 2004, non risulta proprietaria di beni mobili e/o immobili, né risulta titolare di rapporti giuridici pendenti; • di disporre la pubblicazione del presente atto deliberativo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché la comunicazione dello stesso ai soggetti interessati. Il segretario: Sala [BUR20040141] [3.1.0] D.g.r. 31 marzo 2004 - n. 7/16973 Trasformazione dell’IPAB «Pensionato Sannazzarese» con sede legale nel comune di Sannazzaro de’ Burgondi (PV) in Fondazione Onlus senza scopo di lucro denominata «Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus». Ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione in Fondazione Onlus senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Pensionato Sannazzarese» avente sede legale nel comune di Sannazzaro de’ Burgondi (PV); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 31 articoli, adottato dal Consiglio di Amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 29 del 13 ottobre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus» come previsto dall’articolo 3 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della «Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus» con sede in Sannazzaro de’ Burgondi (PV) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001, nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la «Fondazione Pensionato Sannazzarese Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala [BUR20040142] [3.1.0] D.g.r. 31 marzo 2004 - n. 7/16974 Trasformazione dell’IPAB «Istituto Neuropsichiatrico «Cremonesini»» con sede legale nel comune di Pontevico (BS) in Fondazione senza scopo di lucro denominata «Istituto Bassano Cremonesini per disabili psichiche – Onlus». Ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 – OGR G02 Attuazione legge di riforma delle II.PP.A.B. LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, della l.r. 1/2003, la trasformazione, in Fondazione senza scopo di lucro dell’IPAB denominata «Istituto Neuropsichiatrico «Cremonesini»» avente sede legale nel comune di Pontevico (BS); 2. di approvare il nuovo statuto dell’ente composto da 21 articoli, adottato dal Consiglio di Amministrazione dell’IPAB di cui trattasi con deliberazione n. 107 del 21 ottobre 2003, nel testo che costituisce parte integrante della presente deliberazione (omissis); 3. di dare atto che, a seguito della trasformazione specificata al precedente punto 1, l’ente viene ad assumere la denominazione di «Istituto Bassano Cremonesini per disabili psichiche – Onlus» come previsto dall’articolo 1 del nuovo statuto dell’ente; 4. di disporre l’iscrizione della Fondazione «Istituto Bassano Cremonesini per disabili psichiche – Onlus», con sede in Pontevico (BS) nel registro regionale delle persone giuridiche private, di cui al regolamento regionale 2/2001 nel primo giorno del mese successivo a quello in cui viene adottato il presente provvedimento; 5. di disporre altresı̀ che la Fondazione «Istituto Bassano Cremonesini per disabili psichiche – Onlus», derivante dalla trasformazione dell’IPAB di cui all’oggetto, subentrerà nelle situazioni patrimoniali attive e passive, nei rapporti pendenti a qualsiasi titolo inerenti ai beni ed alle loro pertinenze oltre che in tutti gli altri rapporti giuridici preesistenti alla trasformazione; 6. di disporre la trasmissione del presente atto all’istituzione interessata, all’ASL ed al comune territorialmente competenti nonché la pubblicazione del dispositivo dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Sala D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Risorse e bilancio [BUR20040143] [2.3.0] D.d.u.o. 25 marzo 2004 - n. 4897 Organismo Pagatore Regionale – Approvazione del manuale di contabilità dell’Organismo Pagatore Regionale ORGANISMO PAGATORE REGIONALE DELLA LOMBARDIA IL DIRETTORE Visto il Reg. (CE) della Commissione n. 1663/95 del 7 luglio 1995 «Modalità di applicazione del regolamento (CEE) n. 729/70 per quanto riguarda la procedura di liquidazione dei conti del FEAOG, sezione garanzia, modificato dal Reg. (CE) della Commissione n. 2245/99 del 22 ottobre 1999»; Visto il Reg. (CE) del Consiglio n. 1258/99 del 17 maggio 1999, (sostitutivo del Reg. (CEE) n. 729/70 del Consiglio del 21 aprile 1970), con cui si stabilisce che gli Organismi Pagatori (O.P.) garantiscono i servizi per il pagamento delle spese finanziate dalla sezione garanzia del Fondo Europeo Agricolo (FEAOG); Vista la d.g.r. del 2 luglio 2001 n. 5291 avente ad oggetto: «Attivazione dell’Organismo Pagatore Regionale in attuazione dell’articolo 15 della legge regionale 7 febbraio 2000, n. 7 – Norme per gli interventi in agricoltura»; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1552 – Visto il Decreto del Segretario Generale della Presidenza del 2 agosto 2001 n. 18782 avente ad oggetto: «Approvazione delle modalità operative della Struttura Amministrativa, delle procedure contabili e delle procedure di verifica e controllo interno dell’Organismo Pagatore Regionale»; Visto il Decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali del 9 novembre 2001 con il quale è stato riconosciuto l’Organismo Pagatore Regionale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 4 del Reg. CEE n. 729/70, cosı̀ come modificato dall’art. 1 del Reg. CEE n. 1287/95, per quanto riguarda i pagamenti sul territorio della Regione Lombardia inerenti le misure di sviluppo rurale; Visto il d.d.g. n. 9255 del 6 giugno 2003 «Revoca del decreto n. 14981 del 5 agosto 2002 e approvazione del nuovo manuale di contabilità dell’Organismo Pagatore Regionale; Visto il d.d.g. n. 17152 del 13 ottobre 2003 «Modifica del Manuale di contabilità che l’Organismo Pagatore Regionale della Lombardia» con il quale è stata modificata la modalità di pagamento per garantire il pagamento degli aiuti entro il 15 ottobre di ogni anno; Visto il d.d.g. n. 406 del 19 gennaio 2004 «Modifica del Manuale di contabilità dell’Organismo Pagatore Regionale della Lombardia» con il quale è stata modificata la modalità di pagamento per rispettare i termini di pagamento delle Organizzazioni Comuni di Mercato; Atteso che si rende necessario apportare al testo del manuale di contabilità delle modifiche per cui si deve procedere all’approvazione di un nuovo testo che sostituisce integralmente quello già approvato; Vista la d.g.r. del 18 dicembre 2003 n. 15655 avente ad oggetto: «Determinazioni in ordine all’assetto organizzativo della Giunta regionale (5º provvedimento 2003)»; Richiamate le competenze del Direttore O.P.R. di cui alla legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale» e successive modifiche; Decreta 1. per i motivi esposti in premessa è revocato il manuale di contabilità approvato con decreto n. 9255 del 6 giugno 2003; 2. è approvato il manuale di contabilità dell’Organismo Pagatore Regionale allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale composto di n. 30 pagine; 3. di pubblicare copia del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore: Adriana Assegnati ——— • ——— MANUALE DI CONTABILITÀ DELL’ORGANISMO PAGATORE REGIONALE INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Normativa di riferimento Il sistema contabile Il Bilancio Storno tra capitoli e partitari Contabilizzazione delle entrate Autorizzazione dei pagamenti Esecuzione dei pagamenti Flussi al tesoriere e verifiche di cassa Rapporti con la Tesoreria Contabilizzazione dei pagamenti Tabulati e rendicontazioni Albo dei Beneficiari Garanzie Registro dei debitori L’elenco delle irregolarità Recuperi e contenzioso 1. Normativa di riferimento – Regolamento (CEE) n. 1883 del 2 agosto 1978 del Consiglio e successive modificazioni ed integrazioni relativo alle norme generali per il finanziamento degli interventi da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, sezione garanzia; – Regolamento (CEE) n. 2220 del 22 luglio 1985 della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni recante fissazione delle modalità comuni di applicazione del regime delle cauzioni per i prodotti agricoli; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 – Regolamento (CEE) n. 595 del 4 marzo 1991 del Consiglio relativo alle irregolarità e al recupero delle somme indebitamente pagate nell’ambito del finanziamento della politica agricola comune nonché all’instaurazione di un sistema d’informazione in questo settore; – 94/442/CE Decisione della Commissione del 1º luglio 1994 relativa all’istituzione di una procedura di conciliazione nel quadro della liquidazione dei conti del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, sezione garanzia; – Regolamento (CE) n. 1663 del 7 luglio 1995, e successive modificazioni e d integrazioni, che stabilisce modalità d’applicazione del regolamento (CEE) n. 729/70 per quanto riguarda la procedura di liquidazione dei conti del FEAOG, sezione «garanzia»; – Regolamento (CE) n. 296 del 16 febbraio 1996 della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni relativo ai dati che devono essere forniti dagli Stati membri ed alla contabilizzazione mensile delle spese finanziate dalla sezione garanzia del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) e che fissa talune modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1259/1999 del Consiglio; – Regolamento (CE) n. 2390 del 25 ottobre 1999 della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni, recante modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1663/95, per quanto riguarda la forma e il contenuto delle informazioni contabili che gli Stati membri devono tenere a disposizione della Commissione nel quadro della liquidazione dei conti del FEAOG, sezione «garanzia»; – Regolamento (CE) n. 1257 del 17 maggio 1999 del Consiglio, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) e che modifica ed abroga taluni regolamenti; – Regolamento (CE) n. 1258 del 17 maggio 1999 del Consiglio relativo al finanziamento della politica agricola comune; – Regolamento (CE) n. 1259 del 17 maggio 1999 del Consiglio che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune; – Regolamento (CE) n. 1750 del 23 luglio 1999 della Commissione recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG); – Regolamento (CE) n. 2040 del 26 settembre 2000 del Consiglio, riguardante la disciplina di bilancio; – Decreto 29 novembre 2000 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che approva il Regolamento di amministrazione e contabilità dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA); – Decreto 12 ottobre 2000 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali «Criteri per la determinazione del numero e delle modalità di riconoscimento degli organismi pagatori»; – Regolamento (CE) n. 445/2002 della Commissione, del 26 febbraio 2002, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG); – Regolamento (CE) n. 2035/2003 della Commissione del 19 novembre 2003, recante modifica del regolamento (CE) n. 296/96 relativo ai dati che devono essere forniti dagli Stati membri ed alla contabilizzazione mensile delle spese finanziate dalla sezione garanzia del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG); – Regolamento (CE) n. 1783/2003 del Consiglio del 29 settembre 2003 che modifica il regolamento (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG). 2. Il sistema contabile L’OPR adotta un sistema di gestione contabile finanziaria che rileva esclusivamente movimenti di cassa. La gestione è relativa alle spese e alle entrate afferenti interventi comunitari finanziati dal FEOGA Sezione Garanzia e connessi interventi di cofinanziamento nazionale ed eventuali ulteriori interventi connessi a programmi che prevedono aiuti di stato, fondi regionali o provenienti da altri enti. L’esercizio finanziario FEAOG, secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia, ha durata annuale con inizio il 16 ottobre e termine il 15 ottobre dell’anno successivo. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1553 – L’esercizio finanziario relativo alla gestione degli ulteriori interventi decorre dal 1º gennaio e termina il 31 dicembre. Per tali gestioni l’OPR detiene, presso la Tesoreria Provinciale della Banca d’Italia, una apposita contabilità speciale. 3. Il bilancio Il bilancio dell’OPR è un bilancio di cassa costituito da entrate e spese. Costituiscono entrate e corrispondentemente spese: 1. le assegnazioni a carico dell’Unione Europea destinate ad essere erogate a terzi a titolo di aiuti, premi e contributi comunitari; 2. le assegnazioni a carico del bilancio dello Stato, della Regione Lombardia e di altre Amministrazioni Pubbliche destinate ad essere erogate a terzi a titolo di quote di cofinanziamento di aiuti, premi e contributi comunitari; 3. ogni altra entrata destinata ad essere erogata a terzi per spese derivanti dalla attuazione della normativa comunitaria e nazionale; 4. le altre entrate derivanti da recuperi di aiuti già erogati, sanzioni e interessi relativi. In relazione alla diversa provenienza delle entrate e alla imputazione delle corrispondenti spese, sono istituiti, nell’ambito del bilancio di cassa, uno o più conti partitari quante sono le fonti di finanziamento: • Conto partitario CE dove affluiscono i Fondi UE; • Conto partitario Stato dove affluiscono i Fondi messi a disposizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per gli aiuti cofinanziati; • Conto partitario regione dove affluiscono i Fondi regionali; • ulteriori eventuali conti partitari secondo le specifiche fonti di finanziamento. L’unità elementare del bilancio è rappresentata dal capitolo, tuttavia per esigenze di maggior dettaglio contabile o di materia possono essere previste ulteriori classificazioni che comunque mantengono il collegamento con la nomenclatura dei capitoli dell’Unione Europea. Il capitolo corrisponde sia nella identificazione numerica sia nell’oggetto a quello del bilancio della UE. L’ulteriore classificazione specifica l’identificazione della campagna finanziaria di riferimento nonché l’unità responsabile di assegnazione. Le registrazioni sul capitolo riguardano movimenti di entrata e di spesa. Ogni capitolo fa riferimento ad un solo conto partitario. Ai capitoli non è assegnato alcuno stanziamento ad eccezione di quelli relativi al Piano Sviluppo Rurale. La Funzione Contabilizzazione all’inizio di ogni anno finanziario registra su tali capitoli i limiti di disponibilità del Piano finanziario regionale in vigore. La stessa Funzione di Contabilizzazione provvede, poi, nel corso dell’anno finanziario ad apportare eventuali modifiche in relazione alle rimodulazioni del piano finanziario approvate con decisione della U.E. L’elenco dei capitoli e le loro variazioni sono trasmesse al tesoriere a cura della Funzione di Contabilizzazione ai fini del riscontro della corretta registrazione delle riscossioni e dei pagamenti effettuati sui capitoli stessi. La Funzione di Contabilizzazione provvede, ogni volta che il FEOGA aggiorna la nomenclatura dei capitoli di bilancio, ad effettuare l’allineamento dei capitoli dell’OPR. La Funzione di Contabilizzazione provvede inoltre, previa richiesta della Funzione di Autorizzazione, ad aprire nuovi capitoli e ad effettuare le variazioni della classificazione all’interno di un capitolo o sottocapitolo dell’OPR. Le funzioni connesse ai capitoli riguardano sia operazioni di inserimento e di modifica dei dati sia interrogazioni sui totali e sui movimenti di cassa. Il sistema informativo prevede per lo svolgimento delle attività contabili del bilancio le seguenti funzioni: – Consultazione – Stampe – Gestione Le funzioni sono attribuite alle singole strutture responsabili dei processi prevedendo un accesso riservato ai singoli menù attraverso l’utilizzo di apposite password. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 4. Storno tra capitoli e partitari Nel corso dell’esercizio finanziario, per assicurare la corretta imputazione delle entrate e delle spese erroneamente contabilizzate e per esigenze di riallineamento dei conti comunitari possono essere effettuati storni tra capitoli e tra conti partitari. Il provvedimento di storno tra capitoli è predisposto dalla Funzione di Autorizzazione e trasmesso alla Funzione di Esecuzione per il visto e alla Funzione di Contabilizzazione per la registrazione. Lo storno tra capitoli consente di: • trasferire imputazioni di spesa da uno o più capitoli ad uno o più capitoli; • trasferire imputazioni di entrata da uno o più capitoli ad uno o più capitoli. All’atto dell’esecuzione deve essere verificato dal sistema che il conto partitario cui il capitolo/i si riferisce abbia disponibilità. Il provvedimento di storno tra partitari è disposto dalla Funzione di Contabilizzazione e vistato dalla Funzione di Esecuzione. 5. Contabilizzazione delle entrate La contabilizzazione delle entrate dell’OPR avviene secondo le seguenti modalità: • entrate per girofondi; • entrate ordinarie. Entrate per girofondi 1. Accreditamento dei fondi comunitari. • L’OPR, secondo la vigente normativa comunitaria in materia, predispone ed invia mensilmente all’organismo di coordinamento, AGEA, lo «Stato delle Spese e Previsione del Fabbisogno Finanziario», tabella 104. • La Commissione sulla base dei dati trasmessi versa gli anticipi mensili sul conto intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Feoga Sezione Garanzia. • L’Organismo di Coordinamento di norma sulla base dei rimborsi FEOGA e delle previsioni di ciascun organismo pagatore, dispone la ripartizione dei fondi ai singoli organismi dandone comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze che preleva le somme dal proprio conto e le accredita sulla contabilità speciale dell’OPR. 2. Accreditamento delle quote di cofinanziamento a carico dello Stato. • Nel caso di quote di cofinanziamento a carico dello Stato quest’ultimo accredita le quote di propria spettanza sulla contabilità speciale dell’OPR presso la Tesoreria Provinciale. 3. Accreditamento delle quote di cofinanziamento a carico della Regione. • La Regione per garantire la puntuale liquidazione degli aiuti entro i termini previsti dalla normativa comunitaria provvede al versamento della quota di cofinanziamento regionale sulla contabilità speciale dell’OPR tramite giroconto presso la Tesoreria almeno due mesi prima dell’inizio della fase di esecuzione dei pagamenti. 4. Accreditamento di quote di finanziamento a carico della Regione, dello Stato o di altri enti destinate ad essere erogate a terzi per spese derivanti dalla attuazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale. • La Regione, lo Stato o gli altri Enti provvedono a effettuare i versamenti delle quote di finanziamento sulla contabilità speciale dell’OPR presso la Tesoreria Provinciale. Ogni giorno il Tesoriere acquisisce presso la Tesoreria Provinciale i movimenti di entrata che costituiscono quietanza e quindi documento idoneo alla registrazione contabile degli accrediti. Le entrate sono dunque considerate riscosse alla data di emissione del documento di versamento da parte della Tesoreria Provinciale. La Funzione di Contabilizzazione provvede ad imputare sul conto partitario pertinente i dati relativi ai singoli documenti di versamento; il sistema per ogni conto partitario produce l’incasso. Nel caso di errata indicazione della causale o dell’ente ero- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1554 – gatore (UE, Stato, Regione) o di errata attribuzione di risorse da parte della Tesoreria provinciale si provvede: • allo storno o all’annullamento dell’operazione contabile di entrata sul conto partitario; • a contabilizzare l’entrata sul conto partitario corretto. Per far fronte alle esigenze di pagamento degli aiuti comunitari e in assenza di giacenza sulla contabilità speciale l’OPR può effettuare una richiesta di fondi all’Organismo di Coordinamento o al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Se l’Organismo di Coordinamento non dispone dei fondi effettua richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze che può, secondo quanto previsto dalla normativa, effettuare una anticipazione di cassa entro sessanta giorni dalla richiesta. Il rimborso al Ministero dell’Economia e delle Finanze delle anticipazioni è effettuato a cura dall’Organismo di Coordinamento mediante corrispondente riduzione delle assegnazioni mensili dei fondi comunitari all’OPR. Entrate ordinarie Le entrate ordinarie sono costituite da: 1. recuperi di pagamenti, a seguito di pronuncia di decadenza dai benefici, che contabilmente sono imputati ad uno specifico capitolo, nella parte entrata, su cui era stato contabilizzato il pagamento relativo; 2. entrate per sanzioni e interessi contabilizzate su specifici capitoli; 3. incameramento di cauzioni; 4. reincassi di pagamenti non andati a buon fine. L’accreditamento di entrate ordinarie avviene attraverso la contabilizazione delle quietanze trasmesse giornalmente dal Tesoriere all’OPR, tali quietanze indicano: il soggetto che ha effettuato il versamento, la causale e l’importo. La Funzione di Contabilizzazione provvede ad imputare le quietanze sui pertinenti capitoli, l’inserimento di tali quietanze varia la disponibilità dei conti partitari. Il sistema di contabilità, una volta immesse le informazioni produce un ordinativo di incasso che può riferirsi a uno o più capitoli e che viene sottoscritto dal responsabile della Funzione di Contabilizzazione. L’ordinativo di incasso può riferirsi a più capitoli di bilancio purché siano distinti e contabilizzati dal Tesoriere le singole voci di entrata e quindi i singoli importi sui capitoli. Nel caso di ordinativo riepilogativo di più quietanze viene associato ad esso il relativo ruolo cartaceo. La contabilizzazione delle entrate avviene alla data di inserimento nel sistema contabile dell’ordinativo di incasso. Gli ordinativi di incasso sono resi disponibili per il Tesoriere per l’aggiornamento del giornale di cassa, dei conti partitari e del bilancio in via informatica, la corrispondente documentazione cartacea viene da questo ritirata quotidianamente presso l’OPR. Ai fini della tenuta della documentazione la Funzione di Contabilizzazione archivia in ordine cronologico crescente in base al numero di emissione, le quietanze, i relativi ordini di incasso e tutta l’eventuale documentazione connessa. L’archiviazione può essere effettuata anche mediante lo strumento della lettura ottica. Tutte le entrate relative ai fondi FEOGA devono essere contabilizzate nel corso dell’esercizio. Per i casi di difficile identificazione dei recuperi sono istituiti due capitoli indistinti, uno di accredito e uno di addebito che si configurano come «conti di transito». Al termine dell’esercizio le risultanze di accredito e addebito devono coincidere, pertanto se al 15 ottobre non coincidono perché non sono state identificate le entrate indistinte la Funzione di Contabilizzazione deve entro il 31 gennaio effettuare le operazioni necessarie per imputare le stesse. La responsabilità per l’identificazione delle entrate indistinte è della Funzione di Autorizzazione, mentre l’operazione contabile è eseguita dalla Funzione di Contabilizzazione che adotta ogni utile iniziativa per assicurare la corretta imputazione di tutte le entrate afferenti un determinato esercizio finanziario entro e non oltre il richiamato termine del 31 gennaio. La Funzione di Contabilizzazione registra la quietanza di entrata sul capitolo indistinto e invia tramite sistema informativo alla Funzione di Autorizzazione gli estremi del documento contabile per l’attribuzione del capitolo di appartenenza. La Funzione di Autorizzazione immette nel sistema informativo i dati per la contabilizzazione definitiva, il riferimento Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 alla pratica di recupero, e li invia alla Funzione di Contabilizzazione per la registrazione. Le operazioni di storno con imputazione al capitolo di appartenenza delle entrate indistinte dopo il 15 ottobre movimentano i conti partitari dell’esercizio in corso, ma in termini contabili hanno riflesso sull’esercizio precedente. Tali operazioni saranno quindi datate 15 ottobre, ma possono essere eseguite fino al 31 gennaio senza però modificare la disponibilità iniziale di esercizio sui conti partitari, che rimane, infatti, invariata. La disponibilità corrente si modifica invece nel giorno di effettiva esecuzione dell’operazione. Tali operazioni non figurano dunque nelle somme algebriche di entrate ordinarie e spese riferite ad ogni capitolo all’interno della tabella 104 chiusa il 15 ottobre di ciascun anno, ma solo nella contabilità di chiusura esercizio da presentare all’Unione Europea entro il 10 febbraio. In relazione ai reincassi dei pagamenti non andati a buon fine, il Tesoriere indica sulla quietanza la motivazione, l’ordinativo di pagamento cui il reincasso si riferisce ed il beneficiario. Tali reincassi sono contabilizzati nella parte entrata del capitolo su cui era stato imputato il pagamento relativo. La Funzione di Contabilizzazione trasmette la documentazione relativa alla Funzione di Autorizzazione che provvederà sulla base dei dati corretti a produrre alla Funzione Esecuzione un flusso informativo per l’effettuazione del nuovo pagamento. 6. Autorizzazione dei pagamenti La gestione della procedura di liquidazione comporta una serie di funzioni che coinvolgono le strutture tecnico-autorizzative e le strutture contabili. In particolare, la gestione delle spese si articola nelle fasi dell’autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti: 1. l’autorizzazione dei pagamenti cura il ricevimento delle domande, l’istruttoria, il controllo amministrativo, il controllo oggettivo, definisce l’esatto importo da erogare ai beneficiari, predispone l’autorizzazione al pagamento e la check-list di controllo da inoltrare alla Funzione Esecuzione; 2. l’esecuzione dei pagamenti trasmette alla Tesoreria, previa verifica della corretta imputazione della spesa e della normativa comunitaria gli ordinativi di pagamento per l’esecuzione; 3. la contabilizzazione dei pagamenti effettua le registrazioni delle entrate e delle spese e delle altre operazioni contabili e predispone sintesi periodiche previste dalla normativa comunitaria. La Funzione di Autorizzazione al termine delle istruttorie di controllo tecnico, amministrativo e finanziario produce la check-list di controllo e determina l’importo da liquidare ai beneficiari. La procedura informatica, produce la lista dei beneficiari con tutte le informazioni necessarie ad emettere l’ordine di pagamento e la relativa comunicazione al beneficiario. Nei casi in cui dalla verifica del registro dei debitori si abbia evidenza di situazioni creditorie l’operatore registra nel flusso e segnala nella check-list definitiva, la proposta di compensazione con l’indicazione della causale e con riferimento al numero identificativo del registro dei debitori nonché dei capitoli e dei relativi importi da accreditare. Effettuati i necessari controlli a sistema e apportate le eventuali modifiche la Funzione di Autorizzazione dispone l’autorizzazione al pagamento che avrà in allegato la lista dei pagamenti da effettuare, raggruppata per beneficiario e per capitoli di spesa, nonché la check-list di controllo. L’autorizzazione al pagamento è firmata dal responsabile della Funzione di Autorizzazione ed è inoltrata alla Funzione di Esecuzione dei pagamenti. Nel caso in cui l’autorizzazione al pagamento disponga la compensazione di crediti relativamente a beneficiari iscritti nel registro dei debitori copia di tale provvedimento viene trasmessa anche alla Funzione di Contabilizzazione. 7. Esecuzione dei pagamenti L’autorizzazione al pagamento firmata dal responsabile della Funzione di Autorizzazione, corredata dalla check-list di controllo amministrativo e finanziario firmata e datata, nonché da ogni eventuale documentazione di spesa in originale è trasmessa alla Funzione di Esecuzione dei pagamenti, Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1555 – contestualmente al flusso telematico relativo ai soggetti beneficiari dell’autorizzazione al pagamento. Controllo sulla disponibilità L’operatore, con l’ausilio del riepilogo, ordinato sulla base della data relativa al termine per il pagamento e del numero di flusso, effettua il controllo della disponibilità sul relativo conto partitario associando a ciascun flusso il visto di copertura. Il sistema totalizza gli importi pagabili a seguito di ciascun visto e ne rende visibile il risultato sul sistema informativo fino al limite della disponibilità dei conti partitari. Controllo di contestualità Eseguito il controllo di disponibilità l’operatore esegue il controllo di contestualità per i flussi di cofinanziamento relativi al PSR o altri piani analoghi. Altri controlli L’Esecuzione dei pagamenti effettua anche una serie di controlli sull’autorizzazione al pagamento, sulle check-list e sugli aspetti contabili. Relativamente all’autorizzazione al pagamento i controlli riguardano: • la coincidenza della somma degli importi autorizzati con l’importo del flusso telematico; • la corretta imputazione al capitolo; • la presenza di disponibilità sul conto partitario (nel caso di cofinanziamenti la disponibilità deve essere contestuale). Relativamente alle check-list i controlli riguardano: • registro dei debitori per eventuali compensazioni o sospensioni del pagamento; • presenza della garanzia fidejussoria e sua validità, mediante confronto con il registro delle garanzie. Inoltre ulteriori controlli contabili riguardano: • eventuali discordanze tra dati anagrafici del beneficiario presenti nell’archivio anagrafico e quelli della domanda di richiesta del beneficio; • eventuali discordanze nelle modalità di pagamento richieste tra l’archivio anagrafico e la domanda di richiesta del beneficio. In presenza di un esito negativo nei controlli la Funzione di Esecuzione restituisce l’autorizzazione al pagamento alla Funzione di Autorizzazione indicando sulla check-list le motivazioni. Nei casi in cui la disponibilità di cassa non consenta il pagamento di tutti i flussi giacenti si attiva la riunione di staff composta dal Direttore, dal dirigente della Funzione di Autorizzazione, dal dirigente del Servizio Tecnico, dal dirigente della Funzione Esecuzione e della Funzione di Contabilizzazione allo scopo di determinare le priorità sulla base di una proposta della Funzione di Autorizzazione e di adottare le necessarie conseguenti iniziative per il ripristino delle occorrenti disponibilità di fondi. Al termine viene prodotta una check-list che evidenzia tutti i controlli effettuati: l’operatore stampa quindi gli ordinativi di pagamento e gli ordinativi di incasso per i recuperi mediante compensazione con i relativi ruoli in relazione ad ogni singolo flusso. L’ordinativo di pagamento può essere riferito a più capitoli di bilancio ed ha in allegato una lista ordinata e raggruppata per beneficiario. La contabilizzazione deve essere eseguita, anche dal Tesoriere, per capitolo di bilancio. Gli ordinativi di pagamento e di incasso sono firmati dal responsabile della Funzione di Esecuzione. Il Tesoriere acquisisce il flusso informatico e ritira presso la Funzione di Esecuzione la documentazione cartacea corrispondente, elencata in modo sintetico in una distinta. Ogni ordinativo di pagamento è archiviato con la lista di pagamento corrispondente, l’autorizzazione al pagamento, le check-list ed ogni eventuale altra documentazione prevista di spesa o ritenuta necessaria ai fini del controllo contabile. Per le spese pagate in più soluzioni l’eventuale documentazione a corredo è allegata al primo ordinativo di pagamento e i successivi devono far riferimento a questo per tale documentazione. Gli ordinativi di pagamento sono conservati e archiviati, per ogni esercizio finanziario, in ordine cronologico crescente in base al numero di emissione. L’archiviazione può essere effettuata anche mediante lo strumento della lettura ottica. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Le funzioni contabili e documentali sono svolte di norma mediante sistema informatizzato con accesso riservato ai soli funzionari autorizzati, mediante sistema di protezione e validazione individuali. Nel caso di pagamenti non andati a buon fine, il Tesoriere provvede al reincasso. La Funzione di Esecuzione provvede al pagamento sulla base del nuovo flusso inviato dalla Funzione di Autorizzazione. Ai beneficiari viene inviata una comunicazione riguardante la motivazione del pagamento contenente tra l’altro le seguenti informazioni: – Dati relativi al Beneficiario – Numero della Domanda – Data della Domanda – Numero e data dell’ordine di pagamento – Importo del pagamento – Importo eventuale compensazione – Importo ammesso in liquidazione – Modalità di pagamento 8. I flussi al tesoriere e le verifiche di cassa L’OPR rende disponibile al tesoriere tramite rete telematica i flussi di dati relativi al bilancio e alle sue variazioni, agli ordinativi di incasso e di pagamento secondo quanto previsto dalla convenzione di tesoreria. I dati relativi agli ordinativi di incasso e di pagamento sono trasmessi anche in forma cartacea, sottoscritti dai responsabili delle rispettive funzioni. Il tesoriere per ciascuna entrata: UE, Stato, regione e per recuperi emette quietanza che trasmette giornalmente alla Funzione di Contabilizzazione sia in forma cartacea che come flusso telematico per la contabilizzazione e per la quale riceve in termini di flusso telematico le informazioni per la corretta imputazione ai conti/capitoli istituiti. Riguardo alle uscite il tesoriere riceve in termini di flusso telematico le informazioni per eseguire i pagamenti, nonché l’apposita documentazione per l’invio delle comunicazioni ai beneficiari. Il Tesoriere provvede a registrare i propri movimenti contabili e poi a rendere disponibile sul suo sistema informativo e a trasmettere per via telematica alla Funzione di Contabilizzazione i dati relativi all’emissione dei pagamenti ordinati dall’OPR con l’indicazione dello stato di ogni singolo pagamento, delle motivazione dei pagamenti non andati a buon fine, della data di esecuzione del pagamenti e delle informazioni riguardanti gli incassi. La trasmissione dei flussi ha cadenza giornaliera. Tale sistema dei flussi consente un allineamento costante dei dati contabili tra OPR e Tesoreria anche ai fini delle periodiche verifiche di cassa. 9. Rapporti con la tesoreria 1. Estinzione ordinativi di pagamento Gli ordinativi di pagamento sono estinti mediante: a. versamento sul conto corrente bancario o postale del beneficiario; b. compensazione totale o parziale da estinguersi con ordinativi di incasso da emettersi a carico dei beneficiari dei titoli stessi per ritenute a qualsiasi titolo da eseguirsi sui pagamenti; c. gli ordinativi di pagamento per i quali non è stato possibile reperire le coordinate bancarie corrette in prossimità del termine dell’esercizio finanziario e delle scadenze del pagamento dei contributi previste dalla normativa comunitaria nell’ambito delle diverse Organizzazioni Comuni di Mercato sono estinti mediante l’emissione di assegni di bonifico da inviare al beneficiario anche con raccomandata. 2. Riemissione dei pagamenti non andati a buon fine Nel caso di pagamenti non andati a buon fine il tesoriere provvede a trasmettere alla Funzione di Contabilizzazione un elenco indicante: • i dati del beneficiario, • il numero dell’ordinativo di pagamento, • data dell’ordinativo di pagamento, • la causale del reincasso. La Funzione di Contabilizzazione provvede al reincasso Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1556 – delle somme e a trasmettere le relative informazioni alla Funzione di Autorizzazione che provvede a riesaminare le pratiche inerenti i pagamenti non andati a buon fine e a riprodurre su supporto informatico i dati dei pagamenti da riemettere. La Funzione di Esecuzione provvede sulla base del nuovo flusso ad effettuare i pagamenti. In prossimità del termine dell’esercizio finanziario e delle scadenze del pagamento dei contributi previste dalla normativa comunitaria nell’ambito delle diverse Organizzazioni Comuni di Mercato, nel caso di pagamenti non andati a buon fine a causa di coordinate bancarie errate, il tesoriere provvederà all’estinzione degli ordinativi di pagamento secondo la modalità prevista al punto 1 c. Tale modalità sarà comunicata al tesoriere tramite messaggio di posta elettronica. 10. Contabilizzazione dei pagamenti Le spese si considerano sostenute alla data alla quale l’OPR ha inviato il titolo di pagamento al Tesoriere (art. 7, comma 2 lettera c) del Regolamento (CE) n. 296/96) pertanto la contabilizzazione degli ordinativi di pagamento avviene sulla base della data di trasmissione della relativa distinta al tesoriere. Il tesoriere comunica a seguito dell’esecuzione dei pagamenti, giornalmente, per rete telematica le informazioni relative alle date di esecuzione dei singoli pagamenti e le motivazioni relative a quelli non andati a buon fine. La Funzione di Contabilizzazione provvede all’inserimento dei dati nelle scritture contabili attraverso una procedura informatizzata che produce una check-list finale per la segnalazione di eventuali anomalie. 11. Tabulati e rendicontazioni La normativa comunitaria in relazione alle spese finanziate dalla sezione garanzia del FEAOG prevede l’elaborazione di comunicazioni e tabelle da trasmettere periodicamente all’Organismo di coordinamento per il successivo inoltro alla Commissione. – Comunicazioni riguardanti le spese effettuate durante un mese 1. Informazione settimanale Riguarda l’importo totale delle spese pagate dall’inizio del mese «n» fino alla fine della settimana dello stesso mese. Tale comunicazione deve essere trasmessa entro e non oltre il secondo giorno lavorativo di ogni settimana. L’ultima comunicazione di ogni mese deve includere, oltre alle spese, tutte le informazioni necessarie per spiegare, per ogni voce di bilancio, le principali differenze tra le spese sostenute e le previsioni di spesa comunicate con la dichiarazione dettagliata di spesa mensile. 2. Informazione mensile del giorno 10 di ogni mese Riguarda l’importo totale delle spese del mese «n» ripartito per capitolo di spesa della nomenclatura del bilancio della UE. Deve essere trasmessa non oltre il giorno 10 del mese «n + 1». Riguardo al mese di ottobre essa è relativa alle spese pagate tra l’1 e 15 ottobre e deve essere trasmessa entro e non oltre il 25 dello stesso mese. La seconda quindicina di ottobre è riportata nell’informazione mensile del mese di novembre. I dettagli contenuti in questo documento costituiscono la base per il calcolo dell’anticipo che viene pagato per il mese «n» al più tardi entro il terzo giorno lavorativo del mese «n + 2». 3. Informazione mensile del giorno 20 di ogni mese Riporta la dichiarazione dettagliata delle spese sostenute durante il mese precedente, suddivise in base alla nomenclatura di bilancio del FEAOG per sottovoci relative ai vari tipi di spesa. Tale informazione è composta dalle tabelle: a. Tabella 104 «Stato delle Spese e Previsione del Fabbisogno Finanziario» Dichiarazione dettagliata delle spese del mese «n» ripartite per capitoli comunitari. Deve essere trasmessa entro e non oltre il giorno 20 del mese «n + 1», fatta eccezione per il mese di ottobre per il quale deve essere trasmessa entro il 10 di novembre e comprende le seguenti informazioni: • le informazioni relative alla voce UE e alla natura della spesa che costituiscono il piano dei conti FEOGA; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 • il dettaglio delle spese del mese «n»: tali valori sono alimentati, in automatico, dalla contabilizzazione nel mese di riferimento degli ordini di pagamento e delle quietanze di reincasso; • le spese «cumulate» dall’inizio dell’esercizio fino alla fine del mese di riferimento: tali valori sono alimentati in automatico dalla contabilizzazione dall’inizio dell’esercizio FEOGA fino alla fine del mese di riferimento degli ordini di pagamento e delle quietanze di reincasso; • le quantità relative alle Spese «cumulate» dall’inizio dell’esercizio fino al mese di riferimento incluso: tali valori vengono registrati mensilmente nel sistema dalla Funzione Contabilizzazione; • le previsioni di spesa relative a: il mese successivo a quello di riferimento «n + 1», i due mesi successivi a quello di riferimento «n + 2», «n + 3» (e per talune misure «n + 4») e fino alla fine dell’esercizio. Tali valori vengono registrati dalla Funzione Contabilizzazione, sulla base di comunicazioni che devono essere fornite mensilmente dalla Funzione di Autorizzazione per ciascuna forma di intervento per la quale è previsto dal regolamento comunitario tale comunicazione previsionale, previa verifica della Funzione Esecuzione pagamenti. La Funzione di Contabilizzazione al termine di ciascun mese e dopo aver effettuato un controllo di fine mese della giacenza presso il conto di Tesoreria Provinciale, invia alla Funzione di Autorizzazione la tabella 104 complessiva aggiornata con i pagamenti effettuati nel mese e la tabella 104 con le medesime informazioni suddivisa per capitoli riguardanti i singoli aiuti (PSR, OCM zootecnia e OCM seminativi). Tali tabelle consentono di riportare in apposite colonne i dati riferirti alle previsioni di spesa e alle quantità aggiornate, nonché l’espressa dichiarazione dell’avvenuta riconciliazione delle spese risultanti contabilizzate nel mese e con l’evidenziazione di eventuali errori di imputazione. Le tabelle datate e firmate dal Responsabile della Funzione di Autorizzazione dovranno essere trasmesse alla Funzione di Contabilizzazione tramite posta elettronica in tempo utile per consentire la registrazione dei dati a Sistema informativo per l’invio della tabella 104 all’Organismo di Coordinamento entro il 10 del mese. Al termine dell’esercizio il suddetto procedimento avviene il 16 ottobre per una prima definizione dei dati e il 31 gennaio per la chiusura dei conti definitiva. b. Tabella 101 Contiene una giustificazione delle differenze, nel caso ce ne fossero, tra le spese comunicate nella elaborazione del giorno 10 di ogni mese e le spese dichiarate con la Tabella 104. La Funzione di Contabilizzazione redige ogni mese un prospetto all’Organismo di Coordinamento che riporta le seguenti informazioni: • capitolo di spesa come da piano dei conti comunitario; • spese ed entrate ordinarie per ciascun capitolo riferite al mese; • previsioni di spesa per ciascun capitolo relative al mese; • eventuali differenze generatesi tra i due precedenti valori. La funzione di Contabilizzazione provvede ad acquisire dalla funzione di Autorizzazione le giustificazioni in relazione agli scostamenti significativi che poi provvede a riportare nell’apposito prospetto. In termini di organizzazione interna le verifiche avvengono a cadenza settimanale. – Comunicazioni periodiche 1. Estratto del registro dei debitori Tabella 105 Sono effettuate due volte l’anno, congiuntamente alle dichiarazioni di spesa dei mesi di maggio e novembre e riguardano l’invio dell’estratto del libro dei debitori che riprende il totale dei crediti accertati ma non ancora recuperati, alla fine di aprile ed alla fine dell’esercizio nell’ambito della sezione garanzia del FEAOG. 2. Tabella finanziaria relativa allo sviluppo rurale art. 37 Reg. (CE) n. 1750/99 Al 30 settembre di ogni anno e per ogni documento di programmazione relativo allo sviluppo rurale si deve trasmettere lo stato delle spese realizzate e da realizzare fino alla fine dell’esercizio e le previsioni di spesa per gli esercizi successivi fino alla fine del periodo di programmazione nel rispetto delle dotazioni previste e per ogni programma approvato. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1557 – 3. Prospetti riepilogativi degli importi detratti a norma degli artt. 3 e 4 Reg. (CE) n. 1259/99 e della loro utilizzazione. Tabelle 106, 107 e 108 La Tabella 106 evidenzia, per ogni sottovoce di bilancio, il dettaglio delle sanzioni applicate dall’Organismo Pagatore ai beneficiari per il non rispetto di alcuni requisiti ambientali. La Tabella 107 evidenzia il dettaglio, per voce di bilancio, delle riduzioni applicate agli aiuti da pagare agli agricoltori. Tali riduzioni non possono tuttavia superare il 20% degli aiuti riconosciuti anteriormente ad ogni agricoltore durante un anno civile. La Tabella 108 evidenzia per ogni Organismo Pagatore l’utilizzo per misura degli importi detratti ed evidenziati nelle tabelle 106 e 107. Sono trasmesse congiuntamente alle dichiarazioni di spesa dei mesi di aprile e ottobre. 4. Tabella riepilogativa delle entrate dell’anno Evidenzia le entrate contabilizzate nell’anno finanziario distinte per tipologia d’intervento e suddivise per data di registrazione della quietanza, importo e causale. 5. Liquidazione annuale dei conti La Funzione di Contabilizzazione entro il 31 gennaio trasmette all’Organismo di Coordinamento per l’inoltro alla Commissione i seguenti prospetti e documenti, di cui all’art. 4 del Reg. (CE) n. 1663/95, ai fini della liquidazione dei conti: a. prospetti riepilogativi dello stato delle spese e delle entrate ripartite in base alle pertinenti voci e sottovoci di bilancio comunitario; b. un riepilogo dei recuperi pendenti nonché un riepilogo degli importi riconosciuti come irrecuperabili nel corso dell’esercizio; c. una relazione sull’attività e gli interventi dell’anno; d. la certificazione e la relazione dell’organismo di certificazione. Nel quadro della liquidazione dei conti le informazioni contabili di cui al Regolamento (CE) 2390/1999 e successive modifiche sono elaborate dalla Funzione di Contabilizzazione e tenute a disposizione della Commissione. – Relazioni e rapporti per la Corte dei Conti Europea La Funzione di Contabilizzazione nel corso dell’esercizio predispone una serie di relazioni e rapporti per la Corte dei Conti Europea sulla base degli stessi dati forniti al FEAOG e secondo le modalità fornite di volta in volta dalla stessa. – Incontri con gli inviati FEAOG Nel corso dell’anno l’Organismo di Coordinamento fornisce il calendario degli incontri per le verifiche, distinto per settore, che la Commissione ha programmato di effettuare presso l’OPR. La Funzione Contabilizzazione comunica alla Funzione Autorizzazione, alla Funzione Esecuzione e al Servizio tecnico il programma delle verifiche alle quali dovrà partecipare per fornire tutte le informazioni necessarie. 12. L’albo dei beneficiari L’albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica in agricoltura contiene le informazioni relative ai soggetti, comprese le persone fisiche, cui sono stati erogati nell’esercizio finanziario contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica. L’aggiornamento di tale albo è annuale e la tenuta è informatizzata. Per ogni soggetto sono riportate le seguenti informazioni: • generalità del beneficiario; • somma erogata; • finalità dell’erogazione; • riferimento normativo relativo all’erogazione; • numero e data del provvedimento che ha disposto l’erogazione. L’Albo è reso disponibile in via telematica, con i relativi aggiornamenti, tutte le volte che sono effettuati pagamenti a beneficiari aventi diritto. Durante le fasi di aggiornamento a cura della Funzione di Esecuzione, oltre a nuove immissioni, si attua anche un controllo dei dati anagrafici e delle modalità di pagamento sui soggetti già presenti nell’Albo. A tale scopo, inoltre, al momento dell’esecuzione dei pagamenti autorizzati Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 sono controllati automaticamente dal sistema di contabilità le congruenze tra i dati relativi al soggetto beneficiario presenti nell’Albo e quelli presenti nell’autorizzazione al pagamento. I dati validati sono, poi, resi pubblici e consultabili da ogni cittadino, assicurando anche la massima facilità di accesso e pubblicità. L’accesso, predisposto via rete internet, è gratuito. 13. Garanzie I regolamenti relativi alle Organizzazioni Comuni di Mercato e al Piano Sviluppo rurale contengono disposizioni specifiche in merito all’obbligo di costituire una cauzione per garantire il pagamento di una somma dovuta in caso di mancata osservanza di un obbligo. Il Regolamento (CEE) n. 2220/85 del 22 luglio 1985 e successive modifiche costituisce il riferimento normativo a carattere generale applicabile a tutti i settori. La cauzione deve essere costituita dalla persona o per conto della persona responsabile del pagamento dell’importo dovuto in caso di inadempimento di un obbligo. L’OPR può rinunciare ad esigere la cauzione qualora l’importo garantito sia inferiore a 500 euro e l’interessato si impegna per iscritto a pagare una somma equivalente a quella che avrebbe dovuto corrispondere nel caso di inadempienza. L’OPR accetta esclusivamente cauzioni in contanti o sotto forma di fidejussione rilasciata da istituti bancari o assicurativi: a) In contanti, la cauzione si considera costituita quando l’OPR accerta che può disporre dell’importo versato. È considerato deposito in contanti, inoltre, l’assegno il cui pagamento sia garantito da un organismo finanziario abilitato dallo stato membro in cui ha sede l’OPR interessato. In tal caso l’OPR è obbligato a chiederne il pagamento solo quando sta per scadere il termine di garanzia. Assegni diversi dal precedente possono costituire cauzione solo quando l’OPR ha accertato che può disporre dell’importo versato. Le spese richieste dagli organismi finanziari sono a carico della persona che costituisce la cauzione. b) Sotto forma di garanzia prestata da un ente garante – fidejussione rilasciata da istituti bancari o assicurativi – il garante deve avere la residenza normale o essere stabilito nella Comunità e fatte salve le disposizioni del trattato relative alla libera prestazione di servizi, essere accettato dall’OPR dello stato membro in cui è costituita la cauzione. Il garante è vincolato da una garanzia scritta. La garanzia scritta deve contenere: • l’obbligo o, nel caso di garanzia cumulativa, i tipi di obbligo il cui adempimento è garantito dal pagamento di una somma di denaro; • l’importo massimo che il garante accetta di pagare; • il garante si impegna congiuntamente e solidamente con la persona che deve soddisfare gli obblighi a versare nei 30 giorni successivi alla domanda dell’OPR ed entro i limiti della garanzia, qualsiasi somma dovuta a seguito dell’incameramento della cauzione; • la durata della garanzia. Le cauzioni devono essere presentate a corredo della domanda e quindi accettate dai competenti Servizio Tecnico e Funzione di Autorizzazione, che ne valutano l’adeguatezza per la copertura dell’adempimento delle obbligazioni, l’idoneità del garante etc. La cauzione accettata dall’OPR deve essere registrata a cura della Funzione di Esecuzione dei pagamenti sul registro informatizzato delle cauzioni. La Funzione di Autorizzazione inoltrerà pertanto alla Funzione di Esecuzione, l’originale della cauzione con i dati relativi alla domanda. La Funzione di Esecuzione è responsabile dell’aggiornamento del registro delle cauzioni. A tal fine la Funzione di Esecuzione verifica costantemente l’adeguatezza, la validità e i termini di scadenza di ogni singola cauzione, in connessione anche con i termini di scadenza del pagamento del saldo di un aiuto o contributo per il quale sia stato erogato un anticipo. Nel caso di garanzie fidejussiorie, l’OPR subordina l’accettazione della garanzia all’esito positivo della verifica della veridicità del contenuto c/o la sede centrale dell’Istituto di credito e della società assicurativa che ha rilasciato la garanzia. La Funzione di Esecuzione, nel caso di fidejussioni, a scadenze periodiche ripete il controllo effettuato sull’elenco degli Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1558 – istituti di credito ed assicurativi abilitati al rilascio delle garanzie fidejussorie, ai sensi della normativa statale. Nel caso si evidenzino fidejussioni in essere garantite da istituti o società non più abilitate la Funzione di Esecuzione provvede a darne tempestiva comunicazione alla Funzione di Autorizzazione per la richiesta di sostituzione della garanzia e attiva il blocco sul beneficiario. L’adeguamento e/o la sostituzione delle Fidejussioni presentate deve essere verificato dalla Funzione di Esecuzione che provvederà ad aggiornare l’apposito registro e contestualmente a effettuare la segnalazione alla Funzione di Autorizzazione ai fini degli adempimenti di propria competenza tra i quali la disattivazione del blocco sul beneficiario. La Funzione di Autorizzazione può chiedere periodicamente un’integrazione della cauzione per gli interessi applicabili. Lo svincolo e/o l’incameramento sia parziale sia totale sono autorizzati dalla Funzione di Autorizzazione, eseguiti ed annotati sul registro delle cauzioni a cura della Funzione di Esecuzione. Il recupero del credito tramite incameramento della cauzione avviene con l’adozione del provvedimento di decadenza da parte di OPR con il quale si comunicano al beneficiario le modalità di restituzione che sono: • restituzione diretta dell’indebito da parte dell’interessato entro trenta giorni dalla data di ricezione del provvedimento stesso; • incameramento della fidejussione da parte di OPR, trascorsi i trenta giorni. La Funzione di Esecuzione provvede: a. all’incameramento della cauzione in contanti; b. a inviare richiesta di rimborso al garante concedendo un termine massimo di trenta giorni dalla ricezione della domanda. Le cauzioni incamerate vengono integralmente dedotte dalle spese del FEAOG dall’OPR e dedotte dalle relative spese per interventi. Qualora una cauzione sia stata incamerata e il suo importo sia già stato accreditato al FEAOG e in seguito all’esito di un ricorso si debba restituire la somma incamerata interamente o parzialmente inclusi gli interessi, il FEAOG assume a suo carico la restituzione del capitale tranne nei casi in cui la stessa sia imputabile alle autorità amministrative od altri organismi degli Stati membri per negligenza o errore grave. La Funzione di Esecuzione deve tenere a disposizione della Commissione, per ciascun esercizio, i dati relativi al numero totale e all’importo totale delle cauzioni incamerate, indipendentemente dalla fase raggiunta dal procedimento, indicando separatamente quelle accreditate ai bilanci nazionali e quelle accreditate al bilancio comunitario. I dati sono rilevati per tutte le cauzioni incamerate di importo superiore a 1000 euro e per ciascuna delle disposizioni comunitarie che prevedono la costituzione di una cauzione e riguardano sia le somme pagate direttamente dagli interessati, sia quelle recuperate mediante il realizzo della cauzione. La Funzione di Esecuzione tiene a disposizione della Commissione i dati seguenti: a) gli istituti abilitati a prestare garanzie, nonché i requisiti necessari; b) i tipi di cauzioni accettate tra quelle previste dal regolamento 2220/85 e le relative condizioni. 14. Il registro dei debitori Il registro dei debitori fornisce per ciascun debitore la situazione completa degli importi da recuperare, degli eventuali interessi maturati, delle penali e/o sanzioni applicate ed è aggiornato sulla base di provvedimenti di recupero conseguenti a controlli successivi al pagamento che dimostrano che l’importo pagato non era dovuto o era eccessivo. Gli interessi sono determinati in base al tasso d’interesse calcolato in base alle disposizioni di diritto nazionale (tasso di riferimento BCE) e non può essere inferiore a quello applicato per il recupero di importi nazionali. Gli interessi non sono dovuti nel caso in cui il pagamento indebito sia avvenuto per errore delle autorità competenti. Il periodo di tempo su cui calcolare l’interesse da applicare è diverso in funzione di: • restituzione delle somme direttamente dal beneficiario; • restituzione delle somme tramite compensazione con altri pagamenti. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Nel primo caso il periodo di tempo è quello intercorrente tra il momento in cui viene comunicato l’obbligo di restituzione e quello di rimborso delle somme indebitamente erogate. Nel secondo caso il periodo di tempo è quello intercorrente tra il momento in cui viene comunicato l’obbligo di restituzione e quello di definizione del provvedimento di autorizzazione al pagamento utilizzato per la compensazione. Non si procede al recupero di importi pari o inferiore a 25 euro. La tenuta del registro, con procedura informatizzata, deve avvenire in modo da garantire che le procedure di recupero siano le più celeri possibili e allo scopo è prevista una lista di controllo che evidenzi l’epoca dei crediti e la loro classificazione. Per classificazione si intendono le seguenti tipologie: • importi che saranno recuperati a breve; • importi oggetto di azione legale; • importi il cui recupero è improbabile. L’iscrizione di un soggetto nel registro dei debitori avviene sulla base di un provvedimento di recupero ed eventuale sospensione di altri pagamenti adottato dalla Funzione di Autorizzazione conseguente ad un verbale di istruttoria o controllo in loco redatto da chi ha effettuato il controllo. Tale provvedimento viene trasmesso alla Funzione di Contabilizzazione che provvederà ad aggiornare il registro e alla Funzione di Esecuzione per la sospensione dei pagamenti in corso. Le modalità di recupero delle somme indebitamente percepite sono: a. compensazione delle somme dovute conguagliandole con altri contributi ai beneficiari, salvo obbligo di restituzione delle sole somme eventualmente ancora eccedenti (questa modalità può essere applicata quando la possibilità di recupero è a breve); b. restituzioni delle somme dovute tramite pagamento diretto effettuato dal beneficiario (compresa l’azione legale); c. incameramento della garanzia prestata. La Funzione di Autorizzazione provvede nella fase di predisposizione dell’autorizzazione al pagamento alla verifica sul registro dei debitori dell’eventuale presenza di un debito a carico del beneficiario. Nel caso ciò si verifichi trasmette alla Funzione di Esecuzione un importo autorizzato per la liquidazione e un importo da compensare pari al debito precedente. Qualora l’importo del debito fosse superiore all’erogazione da effettuare la Funzione di Autorizzazione provvede alla compensazione parziale dell’importo fino alla concorrenza dell’aiuto da versare. La Funzione di Esecuzione provvederà ad effettuare le relative operazioni e a dare comunicazione alla Funzione di Contabilizzazione ai fini della cancellazione del debito o dell’aggiornamento del registro per l’importo che residua a debito. I recuperi possono avvenire anche in forma rateizzata: tale modalità deve essere richiesta dall’interessato e autorizzata con provvedimento della Funzione Autorizzazione e accordata solo dietro rilascio di adeguata garanzia fidejussoria. Il provvedimento che autorizza la rateizzazione approva anche il piano di ammortamento del debito, comprensivo degli interessi. Nel caso in cui il debitore non ottemperi al pagamento di una rata la Funzione di Autorizzazione provvede a comunicare l’inadempienza concedendo 30 giorni per sanarla, dopodiché si attiva la procedura per incamerare la fidejussione. Nei casi di importi da recuperare ai sensi del Reg. (CEE) 595/91 l’OPR può trattenerne il 20% a titolo di spese amministrative sostenute dall’OPR per il recupero. Tutti gli importi e i relativi interessi recuperati afferenti al FEOGA Garanzia costituiscono entrate per il Fondo. Nel caso in cui il debitore non restituisca le somme dovute nei tempi stabiliti, l’OPR provvede al recupero secondo le norme sulla riscossione coattiva a favore della pubblica amministrazione. Il sistema contabile che gestisce il registro dei debitori almeno a cadenza trimestrale produce quattro tipologie di stampa: • crediti in essere per mercato; • crediti per operatore; • crediti ordinati per età; • garanzie in essere ordinate per scadenza. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1559 – La supervisione del registro dei debitori è attribuita al Direttore Generale dell’OPR al quale, la Funzione di Contabilizzazione con cadenza almeno trimestrale, trasmetterà la situazione dei crediti contenuta nel registro stesso. Inoltre semestralmente viene elaborata la Tabella 105 relativa allo stato dei crediti tramite estrazione dal registro dei debitori. Il registro dei debitori deve contenere le seguenti informazioni: • dati identificativi del debitore: anagrafica/ragione sociale, CUAA, indirizzo; • numero e anno della domanda alla quale si riferisce il recupero; • importo da recuperare (capitale, interessi, sanzione); • estremi del provvedimento di recupero; • garanzia prestata: importo, ente garante; • regime cui il debito si riferisce; • tipologie di debito; • data di erogazione del beneficio; • motivo del recupero; • riferimento normativo relativo all’erogazione oggetto di recupero; • numero dell’atto che ha disposto l’erogazione; • numero della domanda di richiesta del beneficiario; • numero e data dell’atto che ha disposto il recupero; • autorità che ha emesso il verbale; • oggetto della verbalizzazione; • origine del debito – data della comunicazione al debitore; • data del recupero; • se il debito verrà compensato con pagamenti futuri la data del previsto risarcimento; • stadio della procedura legale: primo grado, appello; • indicazioni della possibilità di recupero; • data della comunicazione dell’irregolarità all’UCLAF a norma del Reg. 595/91 se l’importo supera i 4.000 euro ed il numero di riferimento all’UCLAF. 15. L’elenco delle irregolarità Ai sensi degli artt. 3 e 5 del Regolamento CEE 595/91 entro i due mesi successivi alla fine di ogni trimestre, gli stati membri comunicano alla Commissione un elenco delle irregolarità che hanno formato oggetto di un primo verbale amministrativo o giudiziario ed una informativa sui procedimenti avviati in seguito alle irregolarità comunicate nonché dei cambiamenti significativi intervenuti in detti procedimenti. A tal fine pertanto l’OPR comunica al MiPAF (Direzione Generale per le Politiche Agroalimentari Divisione IX): 1. un elenco delle irregolarità che hanno formato oggetto di un primo verbale amministrativo o giudiziario, vengono pertanto estratte dal registro dei debitori le seguenti informazioni: • generalità del debitore; • importo da recuperare; • la disposizione alla quale si è trasgredito; • le organizzazioni comuni di mercato e il o i prodotti interessati o la misura in causa; • il momento o il periodo in cui è stata commessa l’irregolarità; • le pratiche seguite per commettere l’irregolarità; • il modo in cui l’irregolarità è stata scoperta; • i servizi od organismi nazionali che hanno proceduto alla constatazione dell’irregolarità; • la data e la fonte della informazione che lascia presumere l’esistenza di una irregolarità; • la data in cui si è accertata l’irregolarità; • se del caso gli Stati membri ed i Paesi terzi interessati; • l’identità delle persone implicate tranne qualora tale indicazione non possa essere utile nel quadro della lotta contro le irregolarità dato il tipo di irregolarità in questione. 2. I procedimenti avviati in seguito alla irregolarità comunicate in precedenza nonché i cambiamenti significativi intervenuti in detti procedimenti e in particolare: Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 • l’importo dei recuperi avvenuti o previsti; • le misure conservative adottate dagli Stati membri per garantire il recupero degli importi indebitamente pagati; • i procedimenti amministrativi o giudiziari avviati per recuperare gli importi pagati indebitamente e per applicare le sanzioni; • i motivi di un eventuale abbandono dei procedimenti per il recupero; per quanto possibile, la Commissione deve essere informata prima dell’adozione di una decisione in tal senso; • l’eventuale abbandono dei procedimenti penali. Qualora si ritenga che il recupero totale di una somma non possa essere effettuato o previsto, nell’ambito di una comunicazione speciale, l’OPR indica l’importo non recuperato e i motivi per cui tale somma è, a suo parere, a carico della Comunità o dello Stato membro. Nel caso d’irregolarità relative a somme inferiori a 4.000 euro, gli Stati membri trasmettono alla Commissione le informazioni previste dalle comunicazioni trimestrali descritte solo ove quest’ultima le abbia espressamente richieste. Le informazioni rilevanti sono registrate a cura della Funzione di Contabilizzazione in un apposito archivio informatico collegato, in riferimento alle pratiche che implicano un recupero di risorse, con il Registro dei debitori. 16. Recuperi e contenzioso Il contenzioso dell’OPR è curato dall’avvocatura regionale. La disciplina del recupero crediti è prevista dal Regolamento (CE) n. 595/91 del 4 marzo 1991 del Consiglio. Per quanto non previsto nello stesso e, soprattutto, per ciò che attiene al recupero in termini di contenzioso, si applica la normativa vigente in materia. [BUR20040144] [2.3.2] D.d.s. 11 marzo 2004 - n. 3981 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Magitteri Mauro – via Giovanni Pascoli n. 2 – 24031 Almenno San Salvatore (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Magitteri Mauro – via Giovanni Pascoli n. 2 – 24031 Almenno San Salvatore (BG)» c.f. MGTMRA81E28A794N presentata in data 30 luglio 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0057316 del 21 agosto 2003; Verificato che la documentazione dell’Impresa Individuale «Magitteri Mauro – via Giovanni Pascoli n. 2 – 24031 Almenno San Salvatore (BG)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998 nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Almenno San Salvatore (BG); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1560 – f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Magitteri Mauro – via Giovanni Pascoli n. 2 – 24031 Almenno San Salvatore (BG)» c.f. MGTMRA81E28A794N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040145] [2.1.0] D.d.s. 24 marzo 2004 - n. 4862 Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2004 di economie di stanziamento ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale n. 34/78, e successive modifiche e integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2004 e al documento tecnico di accompagnamento – 10º provvedimento IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RAGIONERIA E CREDITO Visto l’articolo 50 della legge regionale 34/78, e successive modifiche e integrazioni in materia di reiscrizione di fondi con vincolo di destinazione specifica; Visto l’articolo 8 del Regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1 – «Regolamento di contabilità della Giunta Regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi con vincolo di destinazione specifica attraverso apposito decreto del dirigente della struttura competente in materia di bilancio e ragioneria; Visto l’articolo 1, comma 28, della l.r. n. 29 del 23 dicembre 2003, concernente l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2004 e pluriennale 2004-2006, che autorizza la reiscrizione di fondi statali o dell’Unione Europea, con vincolo di destinazione specifica; Rilevata, la necessità e l’urgenza di provvedere alla reiscrizione delle economie di stanziamento, rilevate sui capitoli di cui all’allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di consentire alle Direzioni Generali di effettuare tempestivamente gli impegni di spesa e i relativi pagamenti; Vista la d.g.r. n. 15655 del 18 dicembre 2003 «Disposizioni a carattere organizzativo (5, provvedimento 2003)» con la quale è stato riconfermato, tra gli altri, alla dott.ssa M. Giaretta l’incarico di dirigente della Struttura Ragioneria e Credito della Direzione Generale Risorse e Bilancio; Decreta 1. di reiscrivere al bilancio di previsione 2004, per competenza e per cassa, sulla base delle motivazioni addotte in pre- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 messa, gli importi relativi ai capitoli di spesa di cui all’allegato 1 che costituiscono parte integrante e sostanziale dei presente provvedimento; 2. di prelevare dall’U.P.B. 5.0.4.0.1.301 capitolo 736 «Fondo di riserva dei bilancio di cassa», l’importo complessivo di C 12.428.731,42, come indicato nell’allegato 1; 3. di apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2004 e pluriennale 20042006 e al Documento tecnico di accompagnamento; 4. di pubblicare copia del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura ragioneria e credito: Manuela Giaretta ——— • ——— ALLEGATO 1 Economie accertate sui capitoli a destinazione vincolata da reiscrivere ex art. 50 della l.r. 34/78 DIREZIONE GENERALE: AGRICOLTURA Prov. 2.3.4.7.03.41 005688 VINCOLATE CAPITALE Capitolo di entrata connesso: Residui Spese per investimenti per l’attuazione del Pro- Competenza gramma SFOP 2000-2006 Tot. comp. Tot. cassa Totale vincolate Tot. comp. Tot. cassa Totale Agricoltura Tot. comp. Tot. cassa Euro – 1.731.470,40 1.731.470,40 1.073.997,98 1.731.470,40 1.073.997,98 1.731.470,40 1.073.997,98 DIREZIONE GENERALE: FORMAZIONE, ISTRUZIONE E LAVORO Prov. 5.0.4.0.02.249 004982 AUTONOME CORRENTI OPERATIVE Capitolo di entrata connesso: Residui Fondo per l’ulteriore finanziamento di programmi Competenza comunitari relativi all’Obiettivo 3 – 2000/2006 Tot. comp. Tot. cassa Totale autonome Tot. comp. Tot. cassa Totale Formazione, Istruzione e Lavoro Tot. comp. Tot. cassa Euro – 90.399,90 90.399,90 90.399,90 90.399,90 90.399,90 90.399,90 90.399,90 DIREZIONE GENERALE: INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ Prov. 4.8.5.2.03.136 005712 VINCOLATE CAPITALE Capitolo di entrata connesso: 04.03.121 005711 Residui Contributi per progettazione e lavori per la navi- Competenza gazione sul fiume Po ed idrovie collegate Tot. comp. Tot. cassa Totale vincolate Tot. comp. Tot. cassa Totale Infrastrutture e Mobilità Tot. comp. Tot. cassa Euro 0,00 8.198.327,25 8.198.327,25 5.177.308,00 8.198.327,25 5.177.308,00 8.198.327,25 5.177.308,00 DIREZIONE GENERALE: SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Prov. 4.9.3.4.03.149 004606 VINCOLATE CAPITALE Capitolo di entrata connesso: 04.03.114 004605 Residui Finanziamento di attività ed interventi finalizzati Competenza prioritariamente alla ricognizione delle infrastrut- Tot. comp. ture dei servizi idrici nonché per le finalità relative Tot. cassa al risanamento delle acque, completamento e gestione delle reti di monitoraggio, fruizione e gestione del patrimonio idrico e tutela degli aspetti ambientali ad esso connessi Totale vincolate Tot. comp. Tot. cassa Euro 0,00 60.000,00 60.000,00 0,00 60.000,00 0,00 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 – 1561 – ALLEGATO 1 Prov. Totale Servizi di Pubblica Utilità Tot. comp. Tot. cassa Euro 60.000,00 0,00 DIREZIONE GENERALE: TERRITORIO E URBANISTICA Prov. Capitolo: 005063 Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del F.S.E. Cofinanziamento regionale Anno impegni residui: 2002 Euro 4.10.3.5.03.111 005610 VINCOLATE CAPITALE Capitolo di entrata connesso: 04.03.106 005609 Residui 0,00 Contributi per interventi urgenti di protezione civi- Competenza 7.298.823,59 le per fronteggiare i danni conseguenti alle trom- Tot. comp. 7.298.823,59 be d’aria del 7 luglio 2001 Tot. cassa 6.087.025,54 Totale vincolate Tot. comp. 7.298.823,59 Tot. cassa 6.087.025,54 Totale Territorio e Urbanistica Tot. comp. 7.298.823,59 Tot. cassa 6.087.025,54 TOTALE ALLEGATO 1 Tot. comp. 17.379.021,14 Tot. cassa 12.428.731,42 Totale prelievo dall’U.P.B. 5.0.4.0.1.301 capitolo 736 «Fondo 12.428.731,42 di riserva del bilancio di cassa» [BUR20040146] ELENCO ANALITICO DELLE VARIAZIONI Numero impegno Descrizione impegno residuo 20238 Realizzazione dei progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo – obiettivo 3 – dispositivo istruzione e formazione tecnica superiore (i.f.t.s.) – anno 2002/2003 20834 Realizzazione progetti fse ob. 3 – dispositivo multimisura formazione superiore – moduli professionalizzanti anno 2002 N. Provvedimento Mod. di modifica 2 C.D.E 2004 51 - 341.994,84 2 C.D.E 2004 51 - 10.126,60 [2.1.0] Somma: D.d.s. 25 marzo 2004 - n. 4983 Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2004 di economie su impegni residui accertate su spese relative alla realizzazione di programmi comunitari ai sensi dell’articolo 50 della l.r. n. 34 del 31 marzo 1978 e successive modifiche e integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2004 e al documento tecnico di accompagnamento – 1º provvedimento IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RAGIONERIA E CREDITO Visto l’articolo 50, comma 6, della legge regionale 34/78, e successive modifiche e integrazioni in materia di reiscrizione di fondi destinati alla realizzazione di programmi comunitari; Visto l’articolo 8 del Regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1 – «Regolamento di contabilità della Giunta Regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi statali e della U.E. attraverso apposito decreto del dirigente della struttura competente in materia di bilancio e ragioneria; Verificata la necessità, al fine di facilitare la realizzazione di programmi comunitari, di riscrivere le economie realizzate sugli impegni assunti nel corso degli esercizi finanziari 2002 e 2003 e imputati ai capitoli di cofinanziamento U.E., dello Stato e della Regione relativi all’obiettivo 3 del f.s.e.; Dato atto, inoltre, che le riduzioni di cui al punto precedente sono state regolarmente contabilizzate negli importi e con gli atti evidenziati nell’allegato 1; Visto l’articolo 18 della l.r. n. 16 del 23 luglio 1996, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della giunta regionale», che individua le competenze e i poteri dei Dirigenti; Vista la d.g.r. n. 15655 del 18 dicembre 2003 «Disposizioni a carattere organizzativo (5º provvedimento 2003)» con la quale è stato riconfermato, tra gli altri, alla dott.ssa M. Giaretta l’incarico di dirigente della Struttura Ragioneria e Credito della Direzione Generale Risorse e Bilancio; Decreta 1. di reiscrivere al bilancio di previsione 2004, per competenza e per cassa, sulla base delle motivazioni addotte in premessa, gli importi relativi ai capitoli di spesa di cui all’allegato 2 che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di prelevare dall’U.P.B. 5.0.4.0.1.301 capitolo 736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa», l’importo complessivo di C 3.438.304,07, come indicato nell’allegato di cui al punto precedente; 3. di apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2004 e pluriennale 20042006 e al Documento tecnico di accompagnamento; 4. di pubblicare copia del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura ragioneria e credito: Manuela Giaretta Importo modifica - 352.121,44 Anno impegni residui: 2003 Numero impegno Descrizione impegno residuo 870 Realizzazione progetti fse ob. 3 anno 2002 1883 Realizzazione progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo, obiettivo 3, bando – misura d1 – progetti corsuali pmi – anno 2002 2058 Realizzazione progetti cofinanziati con il fse, ob. 3, anno 2003 – dispositivo multimisura extra obbligo formativo – intervento ponte 14804 Realizzazione progetti fse ob. 3 – bando misura d2 – dispositivo formazione continua – progetti corsuali annualità 2003/2004 N. Provvedimento Mod. di modifica Importo modifica 2 C.D.E 2004 51 - 44.067,98 2 C.D.E 2004 51 - 10.201,51 2 C.D.E 2004 51 - 11.088,00 2 C.D.E 2004 51 - 7.480,00 - 72.837,49 Somma: Totale variazioni capitolo 005063: - 424.958,93 Capitolo: 005106 Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del F.S.E. Cofinanziamento statale Anno impegni residui: 2002 Numero impegno Descrizione impegno residuo 20239 Realizzazione dei progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo – obiettivo 3 – dispositivo istruzione e formazione tecnica superiore (i.f.t.s.) – anno 2002/2003 20835 Realizzazione progetti fse ob. 3 – dispositivo multimisura formazione superiore – moduli professionalizzanti anno 2002 N. Provvedimento Mod. di modifica Importo modifica 2 C.D.E 2004 51 - 1.367.979,36 2 C.D.E 2004 51 - 40.506,40 Somma: - 1.408.485,76 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1562 – Anno impegni residui: 2003 Numero impegno Descrizione impegno residuo 871 Realizzazione progetti fse ob. 3 anno 2002 1884 Realizzazione progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo, obiettivo 3, bando – misura d1 – progetti corsuali pmi – anno 2002. 2059 Realizzazione progetti cofinanziati con il fse, ob. 3, anno 2003 – dispositivo multimisura extra obbligo formativo – intervento ponte 14805 Realizzazione progetti fse ob. 3 – bando misura d2 – dispositivo formazione continua – progetti corsuali annualità 2003/2004 N. Provvedimento Mod. di modifica Importo modifica 2 C.D.E 2004 51 - 176.271,92 2 C.D.E 2004 51 - 40.806,04 2 C.D.E 2004 51 - 44.352,00 2 C.D.E 2004 51 - 29.920,00 Capitolo: 005108 Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del F.S.E. Cofinanziamento U.E. Anno impegni residui: 2002 20240 Realizzazione dei progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo – obiettivo 3 – dispositivo istruzione e formazione tecnica superiore (i.f.t.s.) – anno 2002/2003 20839 Realizzazione progetti fse ob. 3 – dispositivo multimisura formazione superiore – moduli professionalizzanti anno 2002 N. Provvedimento Mod. di modifica 2 C.D.E 2004 51 Importo modifica - 1.399.069,80 872 Realizzazione progetti fse ob. 3 anno 2002 1885 Realizzazione progetti cofinanziati con il fondo sociale europeo, obiettivo 3, bando – misura d1 – progetti corsuali pmi – anno 2002 2060 Realizzazione progetti cofinanziati con il fse, ob. 3, anno 2003 – dispositivo multimisura extra obbligo formativo – intervento ponte 14806 Realizzazione progetti fse ob. 3 – bando misura d2 – dispositivo formazione continua – progetti corsuali annualità 2003/2004 Euro 424.958,93 0,00 424.958,93 0,00 424.958,93 0,00 Euro 5.0.4.0.02.237 005106 VINCOLATE CORRENTI OPERATIVE Capitolo di entrata connesso: 02.01.50 005105 Residui 1.699.835,72 Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del Competenza 0,00 F.S.E. – Cofinanziamento statale Tot. comp. 1.699.835,72 Tot. cassa 1.699.835,72 5.0.4.0.02.237 005108 VINCOLATE CORRENTI OPERATIVE Capitolo di entrata connesso: 02.01.50 005107 Residui Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del Competenza F.S.E. – Cofinanziamento U.E. Tot. comp. Tot. cassa Totale vincolate Tot. comp. Tot. cassa Totale Formazione, Istruzione e Lavoro Tot. comp. Tot. cassa TOTALE ALLEGATO 2 Tot. comp. Tot. cassa [BUR20040147] Euro 1.738.468,35 0,00 1.738.468,35 1.738.468,35 3.438.304,07 3.438.304,07 3.863.263,00 3.438.304,07 3.863.263,00 3.438.304,07 3.438.304,07 [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5064 2 C.D.E 2004 51 - 41.427,00 Anno impegni residui: 2003 Descrizione impegno residuo Prov. 5.0.4.0.02.237 005063 AUTONOME CORRENTI OPERATIVE Capitolo di entrata connesso: Residui Programmi operativi relativi all’Obiettivo 3 del Competenza F.S.E. – Cofinanziamento regionale Tot. comp. Tot. cassa Totale autonome Tot. comp. Tot. cassa Totale prelievo dall’U.P.B. 5.0.4.0.1.301 capitolo 736 «Fondo di riserva del bilancio di cassa» Somma: - 1.440.496,80 Numero impegno DIREZIONE GENERALE: FORMAZIONE, ISTRUZIONE E LAVORO Prov. - 291.349,96 Totale variazioni capitolo 005106: - 1.699.835,72 Descrizione impegno residuo ALLEGATO 2 Economie accertate sui capitoli a destinazione vincolata da reiscrivere ex art. 50 della l.r. 34/78 Prov. Somma: Numero impegno Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 N. Provvedimento Mod. di modifica Importo modifica 2 C.D.E 2004 51 - 180.278,10 2 C.D.E 2004 51 - 41.733,45 2 C.D.E 2004 51 - 45.360,00 2 C.D.E 2004 51 - 30.600,00 Somma: - 297.971,55 Totale variazioni capitolo 005108: - 1.738.468,35 Totale generale variazioni: - 3.863.263,00 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Carminati Manuele – via Padania n. 30 – 24030 Mozzo (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Carminati Manuele – via Padania n. 30 – Mozzo (BG)» c.f. CRMMNL78M02A794K presentata in data 8 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0060418 dell’8 settembre 2003; Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Carminati Manuele – via Padania n. 30 – Mozzo (BG)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Mozzo (BG); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1563 – complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Carminati Manuele – via Padania n. 30 – Mozzo (BG)» c.f. CRMMNL78M02A794K all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-20042005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040148] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5065 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Elettro Santoro di Santoro Roberto – via Mazzini n. 15 – 21010 Germignaga (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Elettro Santoro di Santoro Roberto – via Mazzini n. 15 – Germignaga (VA)» c.f. SNTRRT75M08E734T presentata in data 17 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0063554 del 17 settembre 2003; Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Elettro Santoro di Santoro Roberto – via Mazzini n. 15 – Germignaga (VA)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Germignaga (VA); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Elettro Santoro di Santoro Roberto – via Mazzini n. 15 – Germignaga (VA)» c.f. SNTRRT75M08E734T all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040149] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5069 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Cecini Mirko – via Mondiscia n. 2 – 21030 Ferrera di Varese (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Cecini Mirko – via Mondiscia n. 2 – Ferrera di Varese (VA)» c.f. CCNMRK76S17E734N presentata in data 17 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0063556 del 17 settembre 2003; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1564 – Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Cecini Mirko – via Mondiscia n. 2 – Ferrera di Varese (VA)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Ferrera di Varese (VA); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Cecini Mirko – via Mondiscia n. 2 – Ferrera di Varese (VA)» c.f. CCNMRK76S17E734N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 20032004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040150] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5071 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa «Canova Denis – via S. Antonio n. 41 – 24020 Castione della Presolana (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Canova Denis – via S. Antonio n. 41 – Castione della Presolana (BG)» c.f. CNVDNS78R12D952M presentata in data 18 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0067162 del 29 settembre 2003; Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Canova Denis – via S. Antonio n. 41 – Castione della Presolana (BG)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Castione della Presolana (BG); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Canova Denis – via S. Antonio n. 41 – Castione della Presolana (BG)» c.f. CNVDNS78R12D952M all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040151] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5092 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rubacuori di Bassi Alessandra – via Umberto I, n. 30/32 – 24050 Morengo (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1565 – favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Rubacuori di Bassi Alessandra – via Umberto I n. 30/32 – Morengo (BG)» c.f. BSSLSN71C63H509N presentata in data 19 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0064422 del 19 settembre 2003; Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Rubacuori di Bassi Alessandra – via Umberto I n. 30/32 – Morengo (BG)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Morengo (BG); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Rubacuori di Bassi Alessandra – via Umberto I n. 30/32 – Morengo (BG)» c.f. BSSLSN71C63H509N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040152] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5093 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Bar Stella di Abondio Pierangela – piazza Garibaldi n. 17 – 25040 Esine (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP dell’impresa individuale: «Bar Stella di Abondio Pierangela – piazza Garibaldi n. 17 – Esine (BS)» c.f. BNDPNG69C58D251X presentata in data 18 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0066414 del 25 settembre 2003; Verificato che la documentazione dell’impresa individuale: «Bar Stella di Abondio Pierangela – piazza Garibaldi n. 17 – Esine (BS)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) essere residente, a far data dal 1º gennaio 1998, nel territorio della Regione Lombardia; b) non essere titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie della medesima agevolazione oggetto della presente richiesta; c) ha sede nel Comune di Esine (BS); d) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) l’età anagrafica è compresa nei requisiti richiesti; g) è iscritto alla competente Camera di Commercio (anno 2003); Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Bar Stella di Abondio Pierangela – piazza Garibaldi n. 17 – Esine (BS)» c.f. BNDPNG69C58D251X all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040153] [2.3.2] D.d.s. 29 marzo 2004 - n. 5094 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal paga- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1566 – mento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, della società: «SI.STE.MA. s.r.l. – via del Lavoro n. 23 – 25030 Castelcovati (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Visto l’art. 1 commi da 2 a 5 della l.r. del 23 dicembre 2002 n. 33 che agevola le imprese di nuova costituzione esentandole dal pagamento dell’IRAP per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2002; Vista la circolare regionale 17 giugno 2003 n. 21 avente per oggetto «Prime indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33»; Vista la circolare regionale 21 luglio 2003 n. 27 avente per oggetto «Ulteriori indicazioni applicative delle agevolazioni in favore delle imprese di nuova costituzione nell’anno 2003. Art. 1, commi da 2 a 5, della l.r. 23 dicembre 2002, n. 33», che ha integrato la precedente; Vista la domanda di ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento dell’IRAP della società: «SI.STE.MA. s.r.l. – via del Lavoro n. 23 – Castelcovati (BS)» p. IVA n. 02427770983 presentata in data 18 settembre 2003 di cui al prot. regionale n. B1.2003.0066475 del 25 settembre 2003; Verificato che la documentazione della società: «SI.STE.MA. s.r.l. – via del Lavoro n. 23 – Castelcovati (BS)» comprova il possesso dei seguenti requisiti: a) la sede legale è ubicata nel Comune di Castelcovati (BS); b) si è costituita nell’anno 2003 e si trova attualmente nello stato di vigenza; c) non è titolare di quote o azioni di altre società beneficiarie di agevolazioni concesse ai sensi della presente legge; d) è costituita per la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione da soggetti aventi i requisiti stabiliti dall’art. 1, comma 3, della l.r. n. 33/2002; e) l’agevolazione richiesta è compatibile con l’importo complessivo degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di «de minimis» e che qualora tali limiti dovessero essere superati nel corso del triennio oggetto dell’agevolazione si impegna a darne comunicazione alla Regione; f) atto costitutivo e relativo statuto; g) è iscritta alla competente Camera di Commercio (anno 2003); h) ogni socio non è titolare di quote o azioni di società o di ditte individuali beneficiarie di agevolazioni concesse ai sensi della richiamata l.r. n. 33/2002 e di essere residente a far data dal 1º gennaio 1998, in un Comune della Regione Lombardia; i) l’età anagrafica del legale rappresentate e dei soci sono comprese nei requisiti richiesti; Tenuto conto dell’obbligo di procedere alla verifica sostanziale del possesso dei requisiti precedentemente elencati, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16, «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» che individua le competenze ed i poteri dei direttori generali e della dirigenza regionale, in particolare gli artt. 3, 17 e 18; Visti i provvedimenti organizzativi riguardanti la VII legislatura e tutti gli atti in essi richiamati; Vista la d.g.r. 18 dicembre 2003, n. 15655, «Disposizioni a carattere organizzativo», con la quale si è proceduto alla definizione dell’organigramma della D.G. Risorse e Bilancio con la modifica della denominazione della U.O. Tributi, Patrimonio e Contratti in U.O. Tributi, con la conferma dell’incarico di dirigente al sig. Aurelio Bertozzi e la conferma dell’incarico di dirigente della Struttura Anagrafe e Accertamento Tributario al sig. Oreste Crispo; Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, la società «SI.STE.MA. s.r.l. – via del Lavoro n. 23 – Castelcovati (BS)» p. IVA n. 02427770983 all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 3) di trasmettere il presente decreto alla Società sopracitata e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040154] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5201 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Accessori Moda di Pezzotti Roberto – via Fornace n. 12 – 24060 Adrara San Martino (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Accessori Moda di Pezzotti Roberto – via Fornace n. 12 – 24060 Adrara San Martino (BG)» c.f. PZZRRT75H27I437I all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3)di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040155] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5202 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Networking di Vittori Dezio – via Fadini n. 5 – 25047 Darfo Boario Terme (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Networking di Vittori Dezio – via Fadini n. 5 – 25047 Darfo Boario Terme (BS)» c.f. VTTDZE82C01E333Q all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040156] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5203 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Danieletti Alessandra – via per Gottolengo n. 2 – 25020 Pralboino (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Danieletti Alessandra – via per Gottolengo Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1567 – n. 2 – 25020 Pralboino (BS)» c.f. DNLLSN73D63B157T all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040157] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5204 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Lupi Gianluca – via Dante n. 33 – 25020 Pralboino (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale: «Lupi Gianluca – via Dante n. 33 – 25020 Pralboino (BS)» c.f. LPUGLC79S14E526Z all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-20042005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040158] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5205 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Vitali Massimo – via Carpenedolo n. 5 – 25012 Calvisano (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Vitali Massimo – via Carpenedolo n. 5 – 25012 Calvisano (BS)» c.f. VTLMSM80T18F471N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040159] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5206 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal paga- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 mento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Sarzi Amadè Matteo – via Monte Adamello n. 27 – 46041 Asola (MN)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale: «Sarzi Amadè Matteo – via Monte Adamello n. 27 – 46041 Asola (MN)» c.f. SRZMTT76H22A470F all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040160] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5207 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Zanardini Luca – via Don Pietro Salvetti n. 17 – 25055 Pisogne (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Zanardini Luca – via Don Pietro Salvetti n. 17 – 25055 Pisogne (BS)» c.f. ZNRLCU73E12E704P all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040161] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5208 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Pedrocchi Andrea Massimiliano – via Papa Giovanni XXIII n. 23 – 24020 Rovetta (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Pedrocchi Andrea Massimiliano – via Papa Giovanni XXIII n. 23 – 24020 Rovetta (BG)» c.f. PDRNRM78H17C800Z all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1568 – 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040162] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5209 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Verdeblu di Peveri Lorenzo – via Maggiolini n. 40 – 20015 Parabiago (MI)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Verdeblu di Peveri Lorenzo – via Maggiolini n. 40 – 20015 Parabiago (MI)» c.f. PVRLNZ75B06F205S all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040163] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5210 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Colombi Davide – via degli Alpini n. 4 – 24024 Gandino (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Colombi Davide – via degli Alpini n. 4 – 24024 Gandino (BG)» c.f. CLMDVD76S17A246X all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040164] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5211 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Tesoro Nicola – via Pastore n. 88 SC.A – 20043 Arcore (MI)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Tesoro Nicola – via Pastore n. 88 SC.A – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 20043 Arcore (MI)» c.f. TSRNCL82L21F205P all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-20042005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040165] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5212 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Carletti Luca – via Piazzola n. 22 fraz. Trabuchello – 24010 Isola di Fondra (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Carletti Luca – via Piazzola n. 22 fraz. Trabuchello – 24010 Isola di Fondra (BG)» c.f. CRLLCU80M22H910G all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040166] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5213 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Bettoni Katia – via Giacomo Venezian n. 50/3 – 24068 Seriate (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Bettoni Katia – via Giacomo Venezian n. 50/3 – 24068 Seriate (BG)» c.f. BTTKTA80L41I628Y all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040167] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5214 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal paga- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1569 – mento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rivellini Alessandra – via Muggiasca n. 10 – 24010 Santa Brigida (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Rivellini Alessandra – via Muggiasca n. 10 – 24010 Santa Brigida (BG)» c.f. RVLLSN82L55H910M all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040168] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5217 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Noa Center di Gnoato Elena – via Roma n. 25 fraz. Barbaiana – 20020 Lainate (MI)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Noa Center di Gnoato Elena – via Roma n. 25 fraz. Barbaiana – 20020 Lainate (MI)» c.f. GNTLNE75E71H264M all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040169] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5218 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Ferrè Mirko – via G. Matteotti n. 1 – 21052 Busto Arsizio (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Ferrè Mirko – via G. Matteotti n. 1 – 21052 Busto Arsizio (VA)» c.f. FRRMRK74M01B300M all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040170] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5219 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Med@ di Daniele Metelli – via Cortevazzo n. 13 – 25036 Palazzolo sull’Oglio (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Med@ di Daniele Metelli – via Cortevazzo n. 13 – 25036 Palazzolo sull’Oglio (BS)» c.f. MTLDNL80S25C618C all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040171] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5220 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Castellani Roberto – via Coltura n. 33 – 24010 Lenna (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Castellani Roberto – via Coltura n. 33 – 24010 Lenna (BG)» c.f. CSTRRT79M27H910S all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 20032004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura panagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040172] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5221 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Croci Monica – via G.B. Vico n. 12 – 20015 Parabiago (MI)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Croci Monica – via G.B. Vico n. 12 – 20015 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1570 – Parabiago (MI)» c.f. CRCMNC68B58B300N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-20042005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040173] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5222 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Studio Seregni di Seregni Elena – via Guardi n. 50 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Studio Seregni di Seregni Elena – via Guardi n. 50 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)» c.f. SRGLNE72S64F205S all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040174] [2.3.2] D.d.s. 30 marzo 2004 - n. 5223 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Upham Massimiliano – via Carnovali n. 35 – 24100 Bergamo (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Upham Massimiliano – via Carnovali n. 35 – 24100 Bergamo (BG)» c.f. PHMMSM76C11Z318P all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040175] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5272 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal paga- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 mento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «New Style Daniela Acconciature di Bonetti Daniela – via Provinciale n. 29 – 25050 Pian Camuno (BS)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «New Style Daniela Acconciature di Bonetti Daniela – via Provinciale n. 29 – 25050 Pian Camuno (BS)» c.f. BNTDNL77L71E704W all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040176] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5273 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «A.B. Service di Bianchessi Angelo Antonio – via Ugo Foscolo n. 9 – 26858 Sordio (LO)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «A.B. Service di Bianchessi Angelo Antonio – via Ugo Foscolo n. 9 – 26858 Sordio (LO)» c.f. BNCNLN76A30M102P all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040177] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5274 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Formenti Samuel – via Vicinale Longù n. 5 – 21052 Busto Arsizio (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Formenti Samuel – via Vicinale Longù n. 5 – 21052 Busto Arsizio (VA)» c.f. FRMSML84C24B300N all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1571 – avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040178] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5276 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Rodolfi Ivan – via Dante Alighieri n. 14 – 24020 Scanzorosciate (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Rodolfi Ivan – via Dante Alighieri n. 14 – 24020 Scanzorosciate (BG)» c.f. RDLVNI75M04H509Y all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040179] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5277 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Sarontermica di Rognoni Edoardo – via F. Reina n. 1 – 21047 Saronno (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Sarontermica di Rognoni Edoardo – via F. Reina n. 1 – 21047 Saronno (VA)» c.f. RGNDRD75M12I441L all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040180] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5279 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Guasconi Federico Mauro – via Trentino Alto Adige n. 4 – 27049 Stradella (PV)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Guasconi Federico Mauro – via Trentino Alto Adige n. 4 – 27049 Stradella (PV)» c.f. GSCFRC83C14B201S all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040181] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5280 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Impresa Edile Moro Emanuele Mario – via Martiri della Libertà n. 3 – 24060 Gorlago (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Impresa Edile Moro Emanuele Mario – via Martiri della Libertà n. 3 – 24060 Gorlago (BG)» c.f. MROMLM76S06B393S all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040182] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5281 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Locatelli Giacomo – via Madre Carla Trovenzi n. 38 – 24060 Gorlago (BG)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Locatelli Giacomo – via Madre Carla Trovenzi n. 38 – 24060 Gorlago (BG)» c.f. LCTGCM76L05B393D all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1572 – 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040183] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5282 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Impresa di Pulizie Magic di Marino Mara – frazione Parzanella Inferiore n 1 int. 2 – 23857 Valgreghentino (LC)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Impresa di Pulizie Magic di Marino Mara – frazione Parzanella Inferiore n 1 int. 2 – 23857 Valgreghentino (LC)» c.f. MRNMRA75H61E507Y all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040184] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5283 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «Nikaj Aleks – via Monte Rosso n. 24 – 21013 Gallarate (VA)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «Nikaj Aleks – via Monte Rosso n. 24 – 21013 Gallarate (VA)» c.f. NKJLKS78L04Z100Q all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo [BUR20040185] [2.3.2] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5284 Ammissione all’agevolazione dell’esenzione dal pagamento IRAP ai sensi dell’art. 1 – commi da 2 a 5 – della l.r. 23 dicembre 2002 n. 33, dell’impresa: «La Stazione Fotografica di Munari Sara – via Trieste n. 11 – 23900 Lecco (LC)» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ANAGRAFE E ACCERTAMENTO TRIBUTARIO Omissis Decreta 1) di ammettere, fermo restando i requisiti richiesti, l’impresa individuale «La Stazione Fotografica di Munari Sara – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 via Trieste n. 11 – 23900 Lecco (LC)» c.f. MNRSRA72E63F205Z all’agevolazione dell’esenzione al pagamento dell’IRAP per gli anni 2003-2004-2005; 2) di riservarsi di effettuare ispezioni e verifiche volte ad accertare il possesso e la permanenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi che hanno determinato la concessione delle agevolazioni, ai sensi degli artt. 71 e 72 del d.P.R. 445/2000 anche avvalendosi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia; 3) di trasmettere il presente decreto all’interessato e alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per la Lombardia per il seguito di competenza; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura anagrafe e accertamento tributario: Oreste Crispo D.G. Formazione, istruzione e lavoro [BUR20040186] [3.3.0] D.d.u.o. 24 marzo 2004 - n. 4853 Revoca dei progetti id n. 150936 – id n. 148355 – id n. 150912 – e relativo finanziamento a seguito del mancato avvio nei termini prescritti, dall’Operatore «IRIS s.c.a.r.l. Onlus» cofinanziati con il FSE Obiettivo 3 – Dispositivo Multimisura Extra-Obbligo e Formazione Superiore – annualità 2003/2004 IL DIRIGENTE DELL’U.O. FORMAZIONE E MERCATO DEL LAVORO DIREZIONE GENERALE FORMAZIONE ISTRUZIONE E LAVORO Visti gli artt. 3 e 18 della l.r. 23 luglio 1996 n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa della dirigenza della Giunta regionale» e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la d.g.r. del 18 dicembre 2003 n. 15655 avente ad oggetto: «Disposizioni a carattere organizzativo (V Provvedimento 2003), con la quale tra l’altro si è disposta la nuova articolazione organizzativa delle Direzione Generale mediante l’individuazione delle Unità Organizzative e delle strutture e loro relativa graduazione»; Visto l’allegato A della suddetta delibera n. 15655 relativo all’organigramma complessivo delle Strutture Organizzative e della Giunta e la loro relativa graduazione, nonché al conferimento degli incarichi dirigenziali; Vista la d.g.r. n. 4 del 24 maggio 2000 con la quale è stato nominato Direttore Generale della Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro il dott. Renzo Ruffini; Vista la scheda relativa alle competenze ed aree di attività dell’Unità Organizzativa Formazione e Mercato del Lavoro approvata con decreto del Segretario generale 20 dicembre 2002, n. 25679 e reiterata con d.d.g. 15 gennaio 2004, n. 181 con cui sono state specificate anche le competenze delle Strutture appartenenti all’U.O. Formazione e Mercato del Lavoro e sono stati riconosciuti i poteri di firma al dott. Renato Pirola; Richiamata la d.g.r. n. 7/12008 del 7 febbraio 2003 avente ad oggetto: Approvazione delle «Linee di Indirizzo e Direttive per l’offerta formativa per l’anno formativo 2003/2004» che individua risorse, direttive e modalità procedurali per la realizzazione delle attività e dei servizi formativi» che, fra l’altro, stabilisce le modalità di pagamento; Visto il d.d.g. n. 10322 del 24 giugno 2003 avente ad oggetto: «Approvazione delle graduatorie FSE – Dispositivo Multimisura Extra-Obbligo Formativo, Mis. A2, A3, C4, E1 e Formazione Superiore Mis. A2, A3, C3, E1, Obiettivo 3, anno 2003», e successive modifiche ed integrazioni; Considerato che il progetto id n. 150936 finanziato con d.d.g. n. 10322 del 24 giugno 2003 non è stato avviato nei termine prescritti dal «Dispositivo Multimisura Formazione Superiore» recante indicazioni per la presentazione di progetti cofinanziabili con il Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 anno 2003 approvato con decreto n. 2597 del 25 febbraio 2003; Considerato che i progetti id n. 148355 id n. 150912 finanziati con il d.d.g. n. 20000 del 21 novembre 2003 avente ad oggetto «Rettifica del d.d.g. del 24 giugno 2003 n. 10322/2003 – Approvazione delle graduatorie FSE – Dispositivo Multimisura Extra-Obbligo Formativo, Mis. A2, A3, C4, E1 e Formazione Superiore Mis. A2, A3, C3, E1, Obiettivo 3, anno 2003», Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1573 – non sono stati avviati nei termini prescritti, dall’Operatore «IRIS s.c.a.r.l. Onlus»; Ritenuto pertanto di dover procedere alla revoca dei progetti sopra indicati e relativo finanziamento pubblico, assegnato con i provvedimenti sopra citati, attinenti all’Operatore IRIS s.c.a.r.l. Onlus; Decreta 1. di revocare, per le motivazioni indicate in premessa, i progetti id n. 150936 id n. 148355 id n. 150912 relativi all’Operatore «IRIS s.c.a.r.l. Onlus» ed il relativo finanziamento; 2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro http://formalavoro.regione.lombardia.it; 3. di procedere alla comunicazione all’Operatore interessato del presente atto. Il dirigente dell’u.o. formazione e MdL: Renato Pirola D.G. Agricoltura [BUR20040187] [4.3.2] D.d.g. 18 marzo 2004 - n. 4440 Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 62807 del 19 settembre 1997 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «Orsi Romualdo» p. IVA 00205540180 IL DIRETTORE GENERALE DELL’AGRICOLTURA Visto il Reg. (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ed il Reg. CE 1392/2001 della Commissione recante modalità d’applicazione del Regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari; Vista la legge n. 119 del 30 maggio 2003 recante «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario»; Visto il d.m. 31 luglio 2003 che stabilisce «Modalità di attuazione della legge 30 maggio 2003, n. 119, concernente il prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari»; Considerato che i sopra citati regolamenti comunitari prevedono che «ogni acquirente che operi nel territorio di un dato Stato membro deve essere riconosciuto da tale Stato membro»; Vista la d.g.r. n. 48861 del 7 marzo 1994 che ha stabilito i criteri e le procedure per il riconoscimento dei primi acquirenti e la conseguente iscrizione all’Albo regionale della Lombardia; Visto il decreto n. 62807 del 19 settembre 1997 con il quale la ditta Orsi Romualdo p. IVA 00205540180 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente ed è stata iscritta all’Albo regionale dei primi acquirenti lombardi; Considerato che sia la normativa comunitaria che nazionale pone in capo ai primi acquirenti l’obbligo di effettuare attività imprescindibili ad una corretta applicazione del regime delle quote latte e preso atto che il mancato rispetto di tali obblighi può determinare l’irrogazione di sanzioni amministrative nonché la revoca del riconoscimento di primo acquirente; Preso atto specificatamente che il Reg. CE 1392/01 all’art. 13 paragrafo stabilisce che il riconoscimento è revocato «qualora venga constatato che l’acquirente non ha rispettato ripetutamente un altro obbligo del Regolamento (CEE) 3950/92, del presente regolamento o della normativa nazionale applicabile in materia»; Considerato che con nota PG 3326 del 10 febbraio 2004 è stata comunicata alla ditta Orsi l’apertura di un procedimento amministrativo per la revoca del riconoscimento di primo acquirente sulla base delle seguenti considerazioni: «– la ditta risulta aver violato ripetutamente due obblighi tra quelli previsti in capo al Primo Acquirente dalla normativa comunitaria e nazionale di settore e precisamente: • mancata effettuazione della trattenuta ovvero mancata adozione di idonee forme di garanzia cosı̀ come previ- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 sto dell’art. 5, comma 3 e 4 della l. 468/92 (per le campagne produttive 1995/1996, 1997/1998, 1998/1999), • errata contabilità di cui al Reg. CE 1392/01 art. 14 e art. 11 comma 4 della legge 468/92 (per le campagne produttive 1995/1996, 1997/1998, 1998/1999); – le violazioni di cui sopra hanno determinato l’irrogazione di sanzioni amministrative a carico di codesta ditta e le suddette sanzioni sono state confermate anche da sentenze giurisdizionali che hanno respinto il ricorso in proposito presentato dalla ditta Orsi»; Preso atto che la ditta Orsi ha chiesto di poter pagare ratealmente (ai sensi dell’art. 26 della legge 689/81) le sanzioni irrogate dalla Regione Lombardia con riferimento alle campagne produttive 1997/1998 e 1998/1999, e che dopo aver proceduto al versamento delle prime due rate ha, nonostante il sollecito formalmente effettuato dalla DG Agricoltura, sospeso il pagamento; Considerato inoltre che a seguito di una verifica fiscale nei confronti di codesta ditta la Guardia di Finanza di Voghera ha contestato, l’acquisto di «latte in nero», procedimento comunicato alla scrivente con nota 503/Reg. 4/1865 di sched. del 24 dicembre 2003; Preso atto che a seguito dell’apertura del procedimento di cui sopra la ditta Orsi ha inviato una memoria difensiva nella quale afferma che: – la mancata trattenuta contestata e sanzionata è stata determinata da inesperienza e dalla difficoltà di applicare le prescrizioni normative; – il procedimento della Guardia di Finanza è stato chiuso avendo la ditta aderito al Condono fiscale 2002; Preso atto che quanto affermato dalla ditta nella memoria non fornisce elementi significativi di novità anche sulla base delle seguenti considerazioni: – la normativa di settore ha sempre previsto l’obbligatorietà della trattenuta; – la ditta Orsi, vista la sentenza che confermava la correttezza della contestazione della Regione, ha chiesto di pagare la sanzione ratealmente, ma ha sospeso il pagamento dopo due rate (e questo evidenzia anche una poca affidabilità della ditta stessa); – l’adesione al condono 2002 consente di sanare le violazioni fiscali, restano invece aperte (e non condonabili) le violazioni amministrative; Ritenuto, sulle base di quanto sopra indicato, di procedere alla revoca del riconoscimento di primo acquirente alla ditta Orsi in quanto: – i controlli amministrativi effettuati, le infrazioni contestate e sanzionate (e confermate anche da sentenze giurisdizionali); – il comportamento adottato con riferimento al mancato pagamento delle rate delle sanzioni amministrative, – l’esito dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza, evidenziano un quadro di poca affidabilità tale da far ritenere che la suddetta ditta Orsi non sia in grado di garantire l’applicazione di tutti gli adempimenti previsti dal regime comunitario delle quote latte in capo ai primi acquirenti; Considerato: – che l’art. 4 comma 3 della legge 119/03 stabilisce che «la revoca ha effetto a decorrere dal quarantacinquesimo giorno successivo alla notifica e comunque entro il termine del periodo di commercializzazione in corso» (2003/2004); – che l’art. 4 comma 3 della legge 119/03 stabilisce che «l’acquirente assoggettato ad un provvedimento definitivo di revoca è tenuto a rendere noto entro 15 giorni dalla notifica il provvedimento stesso ai propri conferenti» pena l’applicazione delle sanzioni amministrative di legge; – che l’art. 4 comma 4 della legge 119/03 stabilisce che «l’acquirente che opera in assenza del riconoscimento di cui al presente articolo è assoggettato a sanzione amministrativa pari all’importo del prelievo supplementare sull’intero quantitativo di prodotto ritirato in assenza del riconoscimento»; Ritenuto quindi di revocare il decreto di riconoscimento n. 62807 del 19 luglio 1997 con il quale la ditta Orsi ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale degli acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; Ritenuto, in applicazione dell’art. 4 comma 3 della legge Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1574 – 119/03, di procedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia; Visto l’art. 17 della l.r. 16/96 che individua le competenze dei Direttori Generali; Vista la d.g.r. n. 7/4 del 24 maggio 2000 con la quale è stato affidato l’incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura al dottor Paolo Baccolo; Decreta Recepite le motivazioni di cui alle premesse 1) di revocare il decreto n. 62807 del 19 settembre 1997 con il quale la ditta «Orsi Romualdo» p. IVA 00205540180 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; pertanto a partire da tale data la ditta di cui sopra non potrà più svolgere la funzione di Primo Acquirente; 2) di comunicare che: a. in applicazione dei disposti dell’art. 4 comma 3 della legge 119/03 «l’acquirente assoggettato ad un provvedimento definitivo di revoca è tenuto a rendere noto entro 15 giorni dalla notifica il provvedimento stesso ai propri conferenti» pena l’applicazione delle sanzioni amministrative di legge; b. in applicazione dell’art. 4 comma 4 della legge 119/03 «l’acquirente che opera in assenza del riconoscimento di cui al presente articolo è assoggettato a sanzione amministrativa pari all’importo del prelievo supplementare sull’intero quantitativo di prodotto ritirato in assenza del riconoscimento»; 3) di notificare il presente provvedimento alla ditta Orsi Romualdo p. IVA 00205540180 in persona del legale rappresentante pro tempore e al legale rappresentante pro tempore della ditta Orsi Romualdo p. IVA 00205540180; 4) di comunicare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni, avanti il TAR ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica; 5) di pubblicare, in applicazione dei disposti di cui all’art. 4 comma 3 della legge 119/03, il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale: Paolo Baccolo [BUR20040188] [4.3.2] D.d.g. 24 marzo 2004 - n. 4823 Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 4147 del 15 marzo 2004 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «CO.PRO.LA.IT Consorzio Produttori Latte Italia (MN)» p. IVA 02044420202 IL DIRETTORE GENERALE DELL’AGRICOLTURA Visto il Reg. (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ed il Reg. CE 1392/2001 della Commissione recante modalità d’applicazione del Regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari; Vista la legge n. 119 del 30 maggio 2003 recante «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario»; Visto il d.m. 31 luglio 2003 che stabilisce «Modalità di attuazione della legge 30 maggio 2003, n. 119, concernente il prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari»; Considerato che i sopra citati regolamenti comunitari prevedono che «ogni acquirente che operi nel territorio di un dato Stato membro deve essere riconosciuto da tale Stato membro»; Vista la d.g.r. n. 7/15675 del 18 dicembre 2003: Regime quote latte Istituzione Albo regionale delle ditte «Primo Acquirente» ai sensi del d.l. 28 marzo 2003 n. 49 convertito con legge 30 maggio 2003, n. 119; Considerato che con decreto n. 4147 del 15 marzo 2004 la ditta «CO.PRO.LA.IT» p. IVA 02044420202 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente ed è stata iscritta all’Albo regionale dei primi acquirenti lombardi a decorrere dall’1 aprile 2004; Preso atto che con nota del 19 marzo 2004 la sopra citata ha comunicato di voler rinunciare al riconoscimento di Primo Acquirente; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Rilevata quindi la necessità di revocare il decreto n. 4147 del 15 marzo 2004 con il quale la ditta «CO.PRO.LA.IT» p. IVA 02044420202 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; Ritenuto, in applicazione dell’art. 4 comma 3 della legge 119/03, di procedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia; Visto l’art. 17 della l.r. 16/96 che individua le competenze dei Direttori Generali; Vista la d.g.r. n. 7/4 del 24 maggio 2000 con la quale è stato affidato l’incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura al dottor Paolo Baccolo; Decreta Recepite le motivazioni di cui alle premesse 1) di revocare, il decreto n. 4147 del 15 marzo 2004 con il quale la ditta «CO.PRO.LA.IT» p. IVA 02044420202 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; 2) di comunicare che avverso il presente provvedimento è possibile presentare ricorso, entro 60 giorni, avanti il TAR ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica; 3) di notificare il presente provvedimento alla ditta «CO.PRO.LA.IT» p. IVA 02044420202 in persona del legale rappresentante pro tempore e al legale rappresentante pro tempore; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale: Paolo Baccolo [BUR20040189] [4.3.2] D.d.g. 24 marzo 2004 - n. 4824 Legge n. 119 del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 31944 del 4 dicembre 2000 di riconoscimento di primo acquirente latte. Ditta: «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983 IL DIRETTORE GENERALE DELL’AGRICOLTURA Visto il Reg. (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ed il Reg. CE 1392/2001 della Commissione recante modalità d’applicazione del Regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari; Vista la legge n. 119 del 30 maggio 2003 recante «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario»; Visto il d.m. 31 luglio 2003 che stabilisce «Modalità di attuazione della legge 30 maggio 2003, n. 119, concernente il prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari»; Considerato che i sopra citati regolamenti comunitari prevedono che «ogni acquirente che operi nel territorio di un dato Stato membro deve essere riconosciuto da tale Stato membro»; Vista la d.g.r. n. 48861 del 7 marzo 1994 che ha stabilito i criteri e le procedure per il riconoscimento dei primi acquirenti e la conseguente iscrizione all’Albo regionale della Lombardia; Visto il decreto n. 31944 del 4 dicembre 2000 con il quale la ditta «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente ed è stata iscritta all’Albo regionale dei primi acquirenti lombardi; Considerato che sia la normativa comunitaria che nazionale pone in capo ai primi acquirenti l’obbligo di effettuare attività imprescindibili ad una corretta applicazione del regime delle quote latte e presso atto che il mancato rispetto di tali obblighi può determinare l’irrogazione di sanzioni amministrative nonché la revoca del riconoscimento di primo acquirente; Preso atto specificatamente che il Reg. CE 1392/01 all’art. 13 paragrafo stabilisce che il riconoscimento è revocato «qualora venga constatato che l’acquirente non ha rispettato ripetutamente un altro obbligo del Regolamento (CEE) 3950/92, Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1575 – del presente regolamento o della normativa nazionale applicabile in materia»; Considerato che con nota PG 3329 del 10 febbraio 2004 è stata comunicata alla ditta BMD di Bianchetti Mario l’apertura di un procedimento amministrativo per la revoca del riconoscimento di primo acquirente sulla base delle seguente considerazioni: «– la ditta risulta aver violato ripetutamente due obblighi tra quelli previsti in capo al Primo Acquirente dalla normativa comunitaria e nazionale di settore e precisamente: • mancata effettuazione della trattenuta ovvero mancata adozione di idonee forme di garanzia cosı̀ come previsto dell’art. 5, comma 3 e 4 della legge 468/92, dalla legge 79/00 (per le campagne produttive 1999/2000, 2000/2001, 2001/2002); • errata contabilità di cui al Reg. CE 1392/01 art. 14 e legge 468/92 art. 11 comma 4, (per le campagne produttive 1999/2000, 2000/2001, 2001/2002, 20002/2003); – che le suddette violazioni sono state riscontrate anche nel corso di controlli effettuati da parte del Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento provinciale di Brescia (PV n. 80 a carico di Bianchetti Mario); – che nel corso della campagna produttiva 1999/2000 codesta ditta ha proceduto a ritirare latte in assenza del riconoscimento di Primo Acquirente, operando quindi totalmente al di fuori delle norme poste in essere dalla regolamentazione comunitaria; Preso atto che a seguito dell’apertura del procedimento di cui sopra la ditta BMD di Bianchetti Mario non ha proceduto ad inviare memorie né ha chiesto di essere ascoltata; Ritenuto, sulle base di quanto sopra indicato, di procedere alla revoca del riconoscimento di primo acquirente alla ditta BMD di Bianchetti Mario in quanto: – i controlli amministrativi effettuati, le infrazioni contestate e sanzionate; – l’esito dei controlli effettuati dal Corpo Forestale dello Stato; evidenziano un quadro di poca affidabilità tale da far ritenere che la suddetta ditta BMD di Bianchetti Mario non sia in grado di garantire l’applicazione di tutti gli adempimenti previsti dal regime comunitario delle quote latte in capo ai primi acquirenti; Ritenuto inoltre che l’aver operato, con riferimento alla campagna produttiva 1999/2000, in assenza del riconoscimento, evidenzi da parte della ditta BMD una assenza di volontà nel rispettare anche la prima e basilare regola prevista dal regolamento comunitario in materia di quote latte (ogni acquirente che operi nel territorio di un dato Stato membro deve essere riconosciuto da tale stato membro); Considerato: – che l’art. 4 comma 3 della legge 119/03 stabilisce che «la revoca ha effetto a decorrere dal quarantacinquesimo giorno successivo alla notifica e comunque entro il termine del periodo di commercializzazione in corso» (2003/2004); – che l’art. 4 comma 3 della legge 119/03 stabilisce che «l’acquirente assoggettato ad un provvedimento definitivo di revoca è tenuto a rendere noto entro 15 giorni dalla notifica il provvedimento stesso ai propri conferenti» pena l’applicazione delle sanzioni amministrative di legge; – che l’art. 4 comma 4 della legge 119/03 stabilisce che «l’acquirente che opera in assenza del riconoscimento di cui al presente articolo è assoggettato a sanzione amministrativa pari all’importo del prelievo supplementare sull’intero quantitativo di prodotto ritirato in assenza del riconoscimento»; Ritenuto quindi di revocare il decreto di riconoscimento n. 31944 del 4 dicembre 2000 con il quale la ditta BMD di Bianchetti Mario ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale degli acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; Ritenuto, in applicazione dell’art. 4 comma 3 della legge 119/03, di procedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia; Visto l’art. 17 della l.r. 16/96 che individua le competenze dei Direttori Generali; Vista la d.g.r. n. 7/4 del 24 maggio 2000 con la quale è stato affidato l’incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura al dottor Paolo Baccolo; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Decreta Recepite le motivazioni di cui alle premesse 1) di revocare, il decreto n. 31944 del 4 dicembre 2000 con il quale la ditta «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; pertanto a partire da tale data la ditta di cui sopra non potrà più svolgere la funzione di Primo Acquirente; 2) di comunicare che a. in applicazione dei disposti dell’art. 4 comma 3 della legge 119/03 «l’acquirente assoggettato ad un provvedimento definitivo di revoca è tenuto a rendere noto entro 15 giorni dalla notifica il provvedimento stesso ai propri conferenti» pena l’applicazione delle sanzioni amministrative di legge; b. in applicazione dell’art. 4 comma 4 della legge 119/03 «l’acquirente che opera in assenza del riconoscimento di cui al presente articolo è assoggettato a sanzione amministrativa pari all’importo del prelievo supplementare sull’intero quantitativo di prodotto ritirato in assenza del riconoscimento»; 3) di notificare il presente provvedimento alla ditta «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983 in persona del legale rappresentante pro tempore e al legale rappresentante pro tempore della «BMD di Bianchetti Mario» p. IVA 02073090983; 4) di comunicare che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni, avanti il TAR ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Presidente della Repubblica; 5) di pubblicare, in applicazione dei disposti di cui all’art. 4 comma 3 della legge 119/03, il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale: Paolo Baccolo [BUR20040190] [4.3.2] D.d.s. 19 marzo 2004 - n. 4588 Legge n. 119. del 30 maggio 2003 «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario». Revoca del decreto n. 3809 del 29 giugno 1994 (e successive modificazioni) di riconoscimento di primo acquirente latte ditta: «Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA O.C.M. E QUALITÀ Visto il Reg. (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ed il Reg. CE 1392/2001 della Commissione recante modalità d’applicazione del Regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari; Vista la legge n. 119 del 30 maggio 2003 recante «Riforma della normativa interna di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseario»; Visto il d.m. 31 luglio 2003 che stabilisce «Modalità di attuazione della legge 30 maggio 2003, n. 119, concernente il prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari»; Considerato che i sopra citati regolamenti comunitari prevedono che «ogni acquirente che operi nel territorio di un dato Stato membro deve essere riconosciuto da tale Stato membro»; Vista la d.g.r. n. 48861 del 7 marzo 1994 che ha stabilito i criteri e le procedure per il riconoscimento dei primi acquirenti e la conseguente iscrizione all’Albo regionale della Lombardia; Considerato che con decreto n. 3809 del 29 giugno 1994 (e successive modificazioni) la ditta «Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158» ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente ed è stata iscritta all’Albo regionale dei primi acquirenti lombardi; Preso atto che con nota dell’1 marzo 2004 la ditta «Kraft Jacob Suchard p. IVA 1102300158» ha dichiarato di aver ceduto la propria attività ad altra ditta chiedendo, contestualmente, la revoca del riconoscimento rilasciato con il citato decreto 3809 del 29 giugno 2004; Ritenuto pertanto: – di procedere a revocare il decreto 3809 del 29 giugno 1994 (e successive modificazioni) con il quale la ditta «Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158» ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1576 – – di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dalla data dell’1 aprile 2004; Visti gli artt. 3 e 18 della l.r. 16/96 che individuano le competenze dei dirigenti; Vista la d.g.r. n. 7/11699 del 23 dicembre 2002 «Disposizioni a carattere organizzativo (4º provvedimento 2002)»; Visto il decreto 20 dicembre 2002 n. 25679 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle direzioni generali della Giunta regionale»; Decreta Recepite le motivazioni di cui alle premesse 1) di revocare, il decreto n. 3809 del 29 giugno 1994 con il quale la ditta Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158 ha ottenuto il riconoscimento di Primo Acquirente e conseguentemente di procedere a cancellare la suddetta ditta dall’Albo regionale acquirenti con decorrenza dall’1 aprile 2004; 2) di notificare il presente provvedimento alla ditta Kraft Jacob Suchiard p. IVA 1102300158 e al legale rappresentante della medesima; 3) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Giorgio Bleynat Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 D.G. Commercio, fiere e mercati [BUR20040191] [4.6.1] Com.r. 16 aprile 2004 - n. 47 Elenco dei posteggi da assegnare in concessione ai fini del rilascio della autorizzazione prevista dall’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98 di cui i comuni hanno richiesto la pubblicazione ai sensi dell’art. 5 comma 2 della l.r. 15/00 In relazione alla procedura prevista dall’art. 5 comma 2 della l.r. n. 15/00 «Norme in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in attuazione del d.lgs. 114/98 e “Primi indirizzi regionali di programmazione del commercio al dettaglio su aree pubbliche”» i comuni di Bottanuco (BG), Costa di Mezzate (BG), Sorisole (BG), Carpenedolo (BS), Torbole Casaglia (BS), Villa Carcina (BS), Lanzo d’Intelvi (CO), Nibionno (LC), Lodi (LO), Limbiate (MI), Masate (MI), Pioltello (MI), Varano Borghi (VA) – hanno richiesto la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia dei posteggi liberi da assegnare in concessione a seguito di rilascio della relativa autorizzazione. La domanda per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 28 comma 1, lettera a) del d.lgs. 114/98, in carta legale e da predisporsi utilizzando i fac-simili di seguito riportati, con l’indicazione del posteggio per il quale si chiede l’assegnazione, deve essere inoltrata al comune sede del posteggio entro sessanta giorni dalla presente pubblicazione. A tal proposito i comuni sono invitati ad avvisare tutti gli operatori del mercato interessati che è stato avviato il procedimento di assegnazione dei posteggi liberi. Qualora nell’ambito del medesimo mercato sia prevista l’assegnazione di più posteggi e quindi il rilascio di più autorizzazioni gli operatori interessati devono presentare una domanda per ciascuna autorizzazione rilasciabile. Entro i successivi trenta giorni, ricevute le domande, i comuni formulano e pubblicano la graduatoria sulla base dei criteri di priorità previsti dall’articolo 5 comma 5 della citata legge regionale. In ordine ai predetti criteri di priorità si precisa quanto segue: 1) l’anzianità di registro delle imprese è comprensiva anche dell’anzianità maturata come ex registro ditte; 2) con riguardo al criterio di cui alla lettera b) dell’art. 5 comma 5 l’«anzianità di registro delle imprese» è riferita all’attività espletata nel settore commerciale. Gli assegnatari che sono utilmente collocati in graduatoria hanno titolo ad ottenere il rilascio della autorizzazione di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del d.lgs. n. 114/98 e la relativa concessione del posteggio. Il dirigente dell’U.O. commercio: Francesca Borgato Allegati A) Elenco posteggi B) Fac-simile domanda persona fisica C) Fac-simile domanda società di persone ALLEGATO A) ELENCO POSTEGGI CARATTERISTICHE DEL MERCATO CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO G=giornaliero N° Codice COMUNE ISTAT Prov. UBICAZIONE (Via o Piazza principale che identifica il mercato) Giorno di mercato dalle ore alle ore S=settimanale N° del Totale posteggi posteggio libero mercato Q=quindicinale M=mensile T=stagionale dal al Settore merceolog. DIMENSIONI lung. larg. tot. mq. alim. non alim. D.C.R. Tipologia merceol. Attrez. Alim. Esistente SI/NO 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 1 3,00 4,00 12,00 X NO X 2 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 13 7,00 4,00 28,00 X NO X 3 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 15 8,00 4,00 32,00 X NO X 4 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 19 8,00 4,00 32,00 X NO X 5 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 21 8,00 4,00 32,00 X X 6 016034 BOTTANUCO BG VIA GIOVANNI XXIII° MERCOLEDI' 15.00 19.00 S=settimanale 26 23 8,00 4,00 32,00 X X 7 016084 COSTA DI MEZZATE BG VIA ROMA MART.POM. 14.00 19.00 S=settimanale 14 12 6,00 5,00 30,00 X X 8 016084 COSTA DI MEZZATE BG VIA ROMA MART.POM. 14.00 19.00 S=settimanale 14 13 6,00 5,00 30,00 X X 9 016084 COSTA DI MEZZATE BG VIA ROMA MART.POM. 14.00 19.00 S=settimanale 14 14 6,00 5,00 30,00 X 10 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 1 8,00 5,00 40,00 X X 11 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 2 8,00 5,00 40,00 X X 12 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 3 8,00 5,00 40,00 X 13 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 4 5,40 5,00 27,00 X X 14 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 5 7,00 5,00 35,00 X X 15 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 6 7,00 5,00 35,00 X X 16 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 7 7,00 5,00 35,00 X X 17 016202 SORISOLE BG VIA FONTE MART.POM. 14.30 19.00 S=settimanale 8 8 7,00 5,00 35,00 X X 18 017039 CARPENEDOLO BS V.LE PAPA GIOVANNI XXIII MERCOLEDì 7.00 13.00 S=settimanale 78 40 8,50 5,00 42,50 X X 19 017186 TORBOLE CASAGLIA BS P.ZZA REPUBBLICA MARTEDì 8.00 13.30 S=settimanale 27 20 5,10 4,30 21,93 20 017199 VILLA CARCINA BS VIA ITALIA MARTEDì 8.00 12.30 S=settimanale 11 6 10,00 5,50 55,00 21 017199 VILLA CARCINA BS VIA ITALIA MARTEDì 8.00 12.30 S=settimanale 11 7 10,00 5,50 55,00 22 017199 VILLA CARCINA BS VIA ITALIA MARTEDì 8.00 12.30 S=settimanale 11 9 10,00 5,50 55,00 23 017199 VILLA CARCINA BS VIA UMBRIA MERCOLEDI' 8.00 12.30 S=settimanale 6 2 8,50 5,00 42,50 X 24 017199 VILLA CARCINA BS VIA UMBRIA MARCOLEDI' 8.00 12.30 S=settimanale 6 3 8,50 5,00 42,50 X 25 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 14 8,00 5,00 40,00 X 26 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 15 8,00 5,00 40,00 X 27 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 16 8,00 5,00 40,00 X X 28 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 17 8,00 5,00 40,00 X X 29 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 18 8,00 5,00 40,00 X X 30 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 19 8,00 5,00 40,00 X X X X NO X X X X X n. VII/950 punto 2 27.01.04 l.r. 15/00 1000 post. 1 X Par. II.2 X NO X X X NO X NO X 1200 post. CARATTERISTICHE DEL MERCATO CARATTERISTICHE DEL POSTEGGIO G=giornaliero N° Codice COMUNE Prov. ISTAT UBICAZIONE (Via o Piazza principale che identifica il mercato) Giorno di mercato dalle ore alle ore S=settimanale N° del Totale posteggi posteggio libero mercato Q=quindicinale M=mensile T=stagionale dal al Settore merceolog. DIMENSIONI alim. D.C.R. Tipologia merceol. non alim. Attrez. Alim. Esistente SI/NO lung. larg. tot. mq. 31 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 20 8,00 5,00 40,00 X X 32 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 21 8,00 5,00 40,00 X X 33 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 22 8,00 5,00 40,00 X X 34 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 23 8,00 5,00 40,00 X X 35 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 24 8,00 5,00 40,00 X X 36 013122 LANZO D'INTELVI CO P.ZZA LANFRANCONI, VIA TIBONI GIOVEDI' 8.00 14.00 Q=quindicinale 25 25 8,00 5,00 40,00 X X 37 097056 NIBIONNO LC VIA KENNEDY MARTEDì 6.00 15.00 S=settimanale 16 10 9,00 5,00 45,00 X X 38 097056 NIBIONNO LC VIA KENNEDY MARTEDì 6.00 15.00 S=settimanale 16 13 7,50 5,00 37,50 X X 39 097056 NIBIONNO LC VIA KENNEDY MARTEDì 6.00 15.00 S=settimanale 16 14 8,00 4,00 32,00 X X 40 098031 LODI LO VIALE ITALIA MARTEDì 8.00 13.30 S=settimanale 13 11 6,00 4,00 24,00 X 41 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 30 6,00 5,00 30,00 X 42 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 87 5,00 5,00 25,00 SI SI Abbigliamento Ortofrutta X n. VII/950 punto 2 27.01.04 l.r. 15/00 1000 post. Som.alim.bev. X Par. II.2 X X X 43 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 109 6,00 5,00 30,00 44 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 122 6,00 5,00 30,00 X Abbigliamento SI X X 45 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 127 6,00 5,00 30,00 X Abbigliamento X 46 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 128 6,00 5,00 30,00 X Abbigliamento X 47 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 132 6,00 5,00 30,00 X Abbigliamento X 48 015121 LIMBIATE MI PIAZZA W. TOBAGI MARTEDì 7.30 13.00 S=settimanale 154 134 5,00 5,00 25,00 X Giocattoli 49 015136 MASATE MI VIA ROMA VENERDì 14.00 19.00 S=settimanale 8 4 6,00 4,00 24,00 X NO X 50 015175 PIOLTELLO MI VIA DEL SANTUARIO MERCOLEDì 14.30 18.30 S=settimanale 52 30 6,20 4,50 27,90 X NO X 51 015175 PIOLTELLO MI VIA DEL SANTUARIO MERCOLEDì 14.30 18.30 S=settimanale 52 32 6,20 4,50 27,90 X NO X 52 015175 PIOLTELLO MI VIA DEL SANTUARIO MERCOLEDì 14.30 18.30 S=settimanale 52 40 6,20 4,50 27,90 X NO X 53 015175 PIOLTELLO MI VIA DEL SANTUARIO MERCOLEDì 14.30 18.30 S=settimanale 52 49 6,20 4,50 27,90 54 015175 PIOLTELLO MI VIA DEL SANTUARIO MERCOLEDì 14.30 18.30 S=settimanale 52 52 6,20 4,50 27,90 55 012132 VARANO BORGHI VA P.ZZA MATTEOTTI VENERDì 8.00 12.30 S=settimanale 33 8 8,00 4,50 36,00 X NO X 56 012132 VARANO BORGHI VA P.ZZA MATTEOTTI VENERDì 8.00 12.30 S=settimanale 33 9 6,00 4,50 27,00 X NO X X X X X X 1200 post. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1579 Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 ALLEGATO B) marca da bollo (spazio per l’ufficio) PERSONA FISICA Al COMUNE di Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98. Il/la sottoscritto/a Cognome _______________________________________________ Nome __________________________________ data di nascita _____________________________________ luogo di nascita _________________________________ cittadinanza ________________________________ residente a ________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. _______________________________________________________ n. ___________ CAP _________ Codice fiscale ________________________________________________ CHIEDE il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio QUADRO A Comune di _______________________________________ giorno di mercato _____________________________ Via / P.zza ____________________________________________________________________________________ posteggio n. _____________________ di dimensioni: _________________________________________________ settore merceologico: alimentare non alimentare attrezzato alimentare: SI oppure NO pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. _________________ del __________________________ A tal fine: DICHIARA - di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia); di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato. QUADRO B (A) di non essere iscritto al Registro Imprese oppure (B) di essere iscritto al Registro Imprese presso la Camera di Commercio di ______________________________ al n. R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) _____________________________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 1580 DICHIARA INOLTRE QUADRO C (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare) di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto _______________________________ sede ______________________________ data conseguimento attestato ______________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività ____________________________________ dal _________________ al _________________ n. di iscrizione al Registro Imprese ___________________ CCIAA di ____________ n. R.E.A. __________ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal ____________________ al _____________ denominazione ___________________________________ sede ________________ n. R.E.A. ___________ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal ____________________ al _____________ denominazione ___________________________________ sede ________________ n. R.E.A. ___________ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di ______________________________________ con il n. ________________ per il commercio delle tabelle merceologiche ___________________________________________________________________________ QUADRO D (A) di non essere in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta. oppure (B) di essere in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO E. QUADRO E 1) presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5) lettera a) n. _____________ oppure 1) che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già in possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare. 2) anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b) data di iscrizione _________________________________ anni ____________ mesi __________ giorni ______ 3) anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera c) data di iscrizione ________________________________ anni_____________ mesi___________ giorni _____ N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L.. Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data, ________________________ Firma _____________________________ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia). Nel QUADRO B barrare la casella (A) oppure quella (B). Il QUADRO C è da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare. Nel QUADRO D barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO D, barrare una o più caselle QUADRO E. La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo del Comune competente o inviata allo stesso con raccomandata A.R.. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1581 Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 ALLEGATO C) marca da bollo (spazio per l’ufficio) SOCIETA’ DI PERSONE Al COMUNE di Oggetto: domanda di rilascio di autorizzazione per esercitare l’attività di commercio su aree pubbliche, di cui all’art. 28, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 114/98. Il/la sottoscritto/a Cognome ___________________________________________ Nome _______________________________________ data di nascita ______________________________ luogo di nascita ________________________________________ cittadinanza _________________________________ residente a _________________________________ Prov. _____ via, piazza, ecc. _____________________________________________________________ n. ______ CAP ________ in qualità di legale rappresentante della società: denominazione ___________________________________________________________________________________ con sede in _________________________________ Prov. _______ via, piazza, ecc. ___________________________ n. ______ CAP _________ iscritta al Registro Imprese al n. R.E.A. _________________________________________ presso la Camera di Commercio di ______________________________ Codice Fiscale _________________________ CHIEDE il rilascio dell’autorizzazione di cui all’oggetto per esercitare il commercio su aree pubbliche sul sottoindicato posteggio QUADRO A Comune di __________________________________________ giorno di mercato ___________________________ Via/P.zza _____________________________________________________________________________________ posteggio n. _________________ di dimensioni: ______________________________________________________ settore merceologico: alimentare non alimentare attrezzato alimentare: SI oppure NO pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. _______________ del _____________________________ A tal fine: - DICHIARA di essere in possesso dei requisiti morali di cui all’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98 e che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia); di non possedere più di una autorizzazione e relativa concessione di posteggio nello stesso mercato. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 1582 DICHIARA INOLTRE QUADRO B (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare) di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto _______________________________________ sede ______________________ data conseguimento attestato ________________________________________________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività ___________________________________________ dal _______________ al ____________ n. di iscrizione al Registro Imprese _____________________ CCIAA di ______________ n. R.E.A._______ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal ____________________ al ____________ denominazione __________________________________ sede __________________ n. R.E.A. _________ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal ____________________ al ____________ denominazione __________________________________ sede __________________ n. R.E.A. _________ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di _________________________________________________ con il n. _____ per il commercio delle tabelle merceologiche ____________________________________________________________________________ oppure che i requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98 sono posseduti dal signor _____________________________________________ che ha compilato la dichiarazione di cui al QUADRO E allegato alla domanda di autorizzazione. QUADRO C (A) che la società suindicata non è in possesso del titolo di priorità per il rilascio dell’autorizzazione richiesta oppure (B) che la società suindicata è in possesso del titolo di priorità indicato nel QUADRO D. QUADRO D (1) presenze maturate nell’ambito del singolo mercato - l.r. 15/2000 art. 5, comma 5) lettera a) n. ______________ oppure (1) che ai sensi dell’art. 18, comma 2 della l. 241/90 le informazioni sopra richieste sono presenti in documenti già in possesso dell’Amministrazione Comunale dove è ubicato il mercato sede del posteggio da assegnare. (2) anzianità di registro delle imprese – l.r. 15/2000 art. 5, comma 5 lettera b) data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________ (3) anzianità dell’attività di commercio su aree pubbliche attestata da Registro delle Imprese – l.r. 15/2000 art 5, comma 5 lettera c) data di iscrizione ___________________________ anni ____________ mesi____________ giorni ________ N.B.: i requisiti indicati nel presente QUADRO devono essere posseduti alla data di pubblicazione sul B.U.R.L.. Il sottoscritto è consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data _____________________ Firma _____________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1583 Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 QUADRO E allegato alla domanda (da compilare solo per il commercio relativo al settore merceologico alimentare da parte di altra persona specificatamente preposta all’attività commerciale diversa dal legale rappresentante) Cognome ___________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________ Data di nascita _______________________ Cittadinanza _______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________ Provincia ______ Comune ___________________________________ Residenza: Via, piazza, ecc. _________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________ Comune ___________________________________________________ Prov. _____________________ dichiara di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 114/98: (A) aver frequentato con esito positivo il corso professionale per il commercio del settore alimentare: denominazione dell’istituto ___________________________________________ sede _________________ data conseguimento attestato _____________________________________ (B) aver esercitato in proprio l’attività di vendita di prodotti alimentari: tipo di attività ________________________________________ dal _________________ al _____________ n. di iscrizione al Registro Imprese __________________ CCIAA di _________________ n. R.E.A. _______ (C) aver prestato la propria opera presso imprese esercenti l’attività di vendita di prodotti alimentari: - quale dipendente qualificato, regolarmente iscritto all’INPS, dal ___________________ al ______________ denominazione ________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______ - quale collaboratore familiare, regolarmente iscritto all’INPS, dal ___________________ al ______________ denominazione _________________________________ sede _____________________ n. R.E.A. _______ (D) essere stato iscritto nell’ultimo quinquennio al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la CCIAA di ___________________________________ con il n. __________________ per il commercio delle tabelle merceologiche ____________________________________________________________________________ Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ______________________ Firma __________________________ QUADRO F allegato alla domanda (da compilare a cura di soci/amministratori diversi dal legale rappresentante della medesima società che ha richiesto l’autorizzazione) Cognome ___________________________ Nome __________________________ C.F. ______________________ Data di nascita _______________________ Cittadinanza _______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________ Provincia ______ Comune ___________________________________ Residenza: Via, piazza, ecc. _________________________________ n. __________ C.A.P. ___________________ Comune ___________________________________________________ Prov. _____________________ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 14/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data __________________ Firma __________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 16 – 13 aprile 2004 1584 Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________ Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________ Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________ Comune __________________________________________________________________ Prov. ______ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ________________________ Firma _______________________________ --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cognome ___________________________ Nome _____________________ C.F. ___________________________ Data di nascita ________________________ Cittadinanza ______________________________________________ Luogo di nascita: Stato _________________________ Provincia _______ Comune __________________________ Residenza: Via, piazza, ecc._______________________________________________ n. _______ C.A.P. ________ Comune __________________________________________________________________ Prov. _______ dichiara - di essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’articolo 5 commi 2 e 4 del decreto legislativo 114/98; - che non sussistono nei propri confronti “cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575” (antimafia). Il sottoscritto consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi comportano l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 26 L. n. 15/1968. Data ________________________ Firma _______________________________ ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE: Indicare nel QUADRO A i dati relativi al posteggio richiesto, come risultano pubblicati sul B.U.R.L. (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia). Indicare nel QUADRO B chi possiede i requisiti professionali per il settore merceologico alimentare. Nel caso i predetti requisiti professionali siano posseduti da soggetto diverso dal legale rappresentante compilare il QUADRO E allegato alla domanda di autorizzazione. Nel QUADRO C barrare la casella (A) oppure quella (B). Quando si è barrata la casella (B) nel QUADRO C, barrare una o più caselle QUADRO D. Le dichiarazioni di cui al QUADRO F allegato alla domanda devono essere compilate da soci/amministratori diversi dal legale rappresentante che ha presentato la domanda di autorizzazione. La presente domanda può essere consegnata direttamente al protocollo Comunale competente o inviata allo stesso con raccomandata A.R.. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1585 – D.G. Servizi di pubblica utilità [BUR20040192] [5.1.3] D.d.u.o. 5 aprile 2004 - n. 5664 Differimento del termine per la presentazione dei progetti di gestione associata di funzioni/servizi comunali in attuazione della d.g.r. n. 15949 del 30 dicembre 2003 IL DIRIGENTE DELL’U.O. SERVIZI A RETE E GESTIONE ASSOCIATA Vista la d.g.r. n. 15949 del 30 dicembre 2003 «Contributi regionali alla gestione associata di funzioni/servizi comunali» che ai punti 1.2 e 1.11 del dispositivo fa espresso rinvio ad un successivo decreto del dirigente dell’unità organizzativa competente in materia di gestione associata di funzioni/servizi comunali; Visto il decreto del dirigente della U.O. Servizi a rete e gestione associata n. 235 del 15 gennaio 2004 con il quale sono stati approvati i moduli A, B, C e D in attuazione dei punti 1.2 e 1.11 della delibera sopra citata; Considerato che al punto 2 del dispositivo del decreto è stato fissato il termine del 30 aprile 2004 per la presentazione della domanda di contributo straordinario per la progettazione e per l’avvio della gestione associata; Vista la lettera prot. n. 606/04/G.P./as del 30 marzo 2004 a firma del Segretario Generale dell’Anci Lombardia con la quale si richiede il differimento del termine del 30 aprile ad una data successiva, richiesta motivata dalla necessità di consentire soprattutto ai comuni più piccoli di utilizzare un periodo di tempo più lungo per predisporre i progetti che sono, secondo l’opinione dei comuni, di elevata complessità; Ritenuto di accogliere la richiesta presentata dall’Anci Lombardia stabilendo che il termine per la presentazione delle domande di contributo straordinario venga differito all’11 giugno 2003; Vista la l.r. 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale»; Vista la d.g.r. n. 7/11699 del 23 dicembre 2002 «Disposizioni a carattere organizzativo (4º provvedimento 2002)»; Decreta 1. di sostituire il punto 2 del dispositivo del decreto n. 235 del 15 gennaio 2004 con il seguente punto: «2. che le domande di contributo straordinario per le spese di predisposizione dei progetti e per l’avvio delle gestioni associate di funzioni/servizi comunali unitamente alle proposte di individuazione degli ambiti vanno inviate a pena di inammissibilità compilando i moduli A e C entro il termine improrogabile dell’11 giugno 2004. Nel caso di trasmissione tramite posta fa fede la data del timbro postale;». Il dirigente dell’U.O. servizi a rete e gestione associata: Alberto Bernini D.G. Industria, piccola e media impresa e cooperazione e turismo [BUR20040193] [4.0.0] D.d.g. 2 aprile 2004 - n. 5585 Documento Unico di Programmazione per gli interventi strutturali della Regione Lombardia Obiettivo 2 (20002006) aree Obiettivo 2 – aree sostegno transitorio. Approvazione del bando per la presentazione delle domande sulla Misura 2.1: «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» IL DIRETTORE GENERALE Visto il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali; Visto il Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999, relativo al Fondo europeo di Sviluppo Regionale; Vista la legge 183/87 istitutiva del Fondo di rotazione per le politiche comunitarie; Vista la decisione della Commissione U.E. del 10 dicembre 2001 C(2001)2878 di approvazione del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 2000-2006; Vista la deliberazione della Giunta regionale del 27 dicem- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 bre 2001 n. 7615 di presa d’atto del Documento Unico di Programmazione sopra citato; Preso atto delle determinazioni assunte dal Comitato di sorveglianza nella riunione del 8 marzo 2002; Visto il Complemento di Programmazione, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 7/8602 del 27 marzo 2002; Vista la disponibilità finanziaria complessiva per l’attuazione della Misura 2.1 pari a C 77.253.767,42 di cui C 71.127.990,00 per gli interventi nelle aree Obiettivo 2 e C 6.125.777,42 per gli interventi nelle aree a sostegno transitorio; Visto il testo del bando contenente le modalità di attuazione della Misura 2.1 «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio», nonché i criteri di selezione delle iniziative e le modalità di pubblicazione e di informazione; Dato atto che il presente bando specifica ed integra le prescrizioni contenute nel Complemento di Programmazione approvato dal Comitato di Sorveglianza e successivamente adottato dalla Giunta regionale con d.g.r. n. 7/8602 del 27 marzo 2002 ed è conforme a quanto definito dal DOCUP sopra citato e che le modalità di attuazione sono coerenti con le finalità e i contenuti della Misura 2.1 1 «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio»; Vista la l.r. 16/96, Decreta 1. di approvare il bando allegato, contenente le modalità attuative, nonché i criteri di selezione delle iniziative e le modalità di pubblicazione e di informazione della Misura 2.1 «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 2000-2006. Fanno parte integrante del bando, i seguenti allegati: • Allegato A – modello di domanda; – Scheda A1: Ricognizione degli atti amministrativi; – Scheda A2: Scheda quadro economico; – Scheda A3: Tabella degli indicatori di risultato; – Scheda A4-A5: Studio di fattibilità; – Scheda A6: Ricadute economiche e sociali; – Scheda B1: Aspetti ed elementi per la valutazione ambientale; – Scheda B2: Compatibilità idrogeologica; e per quanto riguarda l’attribuzione del punteggio – Scheda A7: Matrici per l’attribuzione dei punteggi; – Scheda B: Criteri per la valutazione degli aspetti ambientali e attribuzione del punteggio ambientale; 2. di stabilire per il presente bando una disponibilità finanziaria pari a C 26.431.989,36 di cui C 25.526.193,98 per gli interventi in area Obiettivo 2 e C 905.795,38 per gli interventi in area a sostegno transitorio; 3. di riservarsi la facoltà di indire ulteriori bandi a valere sulle disponibilità eventualmente non assegnate con il presente bando; 4. di disporre la pubblicazione del presente decreto, incluso l’allegato bando, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale: Giorgio Napoli ——— • ——— Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 (2000-2006) Regolamento (CE) 1260/1999 III BANDO MISURA 2.1 «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» Approvato con decreto del Direttore Generale D.G. Industria PMI Cooperazione e Turismo n. 5585 del 2 aprile 2004 INDICE 1. Obiettivi della Misura 2.1 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. – 1586 – Dotazione finanziaria Responsabile della misura Soggetti beneficiari Localizzazione degli interventi Vincoli sulla proprietà Tipologie di interventi ammissibili Criteri di ammissibilità Spese ammissibili Termini e modalità di presentazione delle domande Documentazione da allegare alle domande Procedura di istruttoria e di valutazione delle domande Caratteristiche e modalità dell’aiuto finanziario Contratto relativo all’aiuto finanziario Modalità di erogazione Termini per la conclusione dei progetti ammessi all’aiuto finanziario Rendicontazione delle spese sostenute Rispetto della normativa in materia di appalti pubblici Rispetto della normativa in materia di Aiuti di Stato Varianti Obbligo dei soggetti beneficiari Revoca Rinuncia Controlli Informativa ai sensi dell’art. 10 della legge n. 675/1996 Pubblicizzazione dell’aiuto finanziario Pubblicazioni e informazioni Disposizioni finali ALLEGATI • Allegato A – Modello di domanda • Scheda A1: Ricognizione degli atti amministrativi • Scheda A2: Schema quadro economico • Scheda A3: Tabella degli indicatori di risultato • Scheda A4-A5: Studio di fattibilità • Scheda A6: Ricadute economiche e sociali • Scheda A7: Matrici per l’attribuzione dei punteggi • Scheda B: Criteri per la valutazione degli aspetti ambientali e attribuzione del punteggio ambientale • Scheda B1: Aspetti ed elementi per la valutazione ambientale • Scheda B2: Compatibilità idrogeologica In attuazione della Misura 2.1 «Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» la Regione Lombardia ha approvato il seguente III BANDO per la presentazione delle domande di aiuto finanziario secondo le modalità previste dal Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 della Regione Lombardia – ex Regolamento (CE) 1260/1999 – approvato dalla Commissione Europea con Decisione n. C (2001) 2878 in data 10 dicembre 2001 (di seguito «Docup») e dal complemento di Programmazione, approvato dal Comitato di Sorveglianza del programma e successivamente adottato dalla Giunta Regionale con d.g.r. n. 7/8602 del 27 marzo 2002. 1. Obiettivi della Misura 2.1 La Misura, attraverso un insieme integrato di interventi anche con altre misure o con altre iniziative regionali previste da norme specifiche, è finalizzata a migliorare, mediante interventi di potenziamento e/o qualificazione delle diverse infrastrutture di collegamento (strade, ferrovie, idrovie, porti), la diretta accessibilità alle aree produttive industriali e realizzare, attraverso una efficace articolazione tra le reti di trasporto, una mobilità di merci più sicura e sostenibile; favorire lo sviluppo e il riequilibrio modale dal trasporto su gomma a quello su rotaia o a mezzo di idrovie; garantire al sistema produttivo e sociale un insieme di infrastrutture per la mobilità e di opere di urbanizzazione, in modo da favorire il mantenimento e l’incremento di attività produttive e le attività di servizio o di supporto alle stesse anche al fine di contribuire a limitare i fenomeni di spopolamento; garantire al sistema produttivo, per i casi di dimostrata carenza e di effettive e presenti richieste da parte delle PMI, la messa a disposizione di nuove aree per insediamenti produttivi ovvero la riqualifi- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 cazione di quelle esistenti; contribuire alla valorizzazione territoriale urbana e periurbana, attraverso interventi di riqualificazione urbanistica ed ambientale di aree degradate, per la compresenza di insediamenti produttivi, al fine di recuperare condizioni di vivibilità, di favorire la coesione sociale in un contesto di riequilibrio complessivo delle città e di potenziare la realizzazione di strutture di servizio alle attività produttive. Nelle zone di phasing out verranno completate, preferibilmente, le iniziative già finanziate con la precedente programmazione, che non hanno potuto trovare totale attuazione. 2. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria del presente bando è pari ad C 26.431.989,36 di cui C 25.526.193,98 per gli interventi nelle aree Obiettivo 2 e di C 905.795,38 per gli interventi nelle aree a sostegno transitorio (o phasing out). 3. Responsabile della misura Responsabile della Misura è il dirigente pro-tempore della Struttura Distretti industriali e infrastrutture – D.G. Industria, P.M.I., Cooperazione e Turismo. 4. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda: • Province; • Comunità Montane; • Comuni; • Enti Locali nelle forme associative previste dal Titolo II, capo V del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; • Altri enti pubblici territoriali; 5. Localizzazione degli interventi Gli interventi devono essere localizzati nei comuni compresi nelle aree Obiettivo 2 e nelle aree a sostegno transitorio (o phasing out) elencati nell’allegato 3 del Complemento di programmazione e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 16 del 19 aprile 2002. 6. Vincoli sulla proprietà Nei cinque anni successivi al collaudo, le aree e gli immobili relativi agli interventi assistiti dall’aiuto finanziario non possono essere ceduti o alienati e devono mantenere la destinazione d’uso prevista nel progetto. La concessione in gestione o in locazione dei terreni e dei fabbricati assistiti da contributi, nonché, per i nuovi lotti urbanizzati, il trasferimento, nelle condizioni giuridiche che consentano la realizzazione di edifici per le attività produttive o di servizio ad esse connesse e previste nel progetto di intervento, potrà avvenire a condizione che si garantisca che dette operazioni non costituiscano aiuti di stato ai sensi dell’art. 87 del Trattato. Resta fermo l’obbligo del mantenimento della destinazione d’uso di cui al comma precedente. 7. Tipologia degli interventi ammissibili La misura si sviluppa attraverso un insieme di azioni raggruppabili nelle linee di intervento di seguito indicate, (sono auspicabili interventi che prevedono l’attivazione combinata di più azioni previste nelle linee di intervento): 1. infrastrutture per la mobilità delle merci; 2. riqualificazione di ambiti urbani e peri-urbani degradati dalla presenza di insediamenti industriali; 3. aree attrezzate, recupero e riutilizzo di edifici industriali dimessi. Nella prima linea di intervento rientrano e sono ammissibili le opere di seguito indicate (anche esterne alle aree degli insediamenti produttivi, purché, per gli interventi di cui al punto 1.a, di diretto accesso e strettamente funzionali e collegate alle stesse; gli interventi devono essere migliorativi delle problematiche interessanti l’area e finalizzati ad una organica razionalizzazione del territorio): 1.a – Strade di collegamento/innesto/raccordo con il sistema viario esistente (nuova formazione, potenziamento e/o riqualificazione); – Impianti ferroviari di collegamento/innesto/raccordo (nuova formazione, potenziamento e/o riqualificazione); 1.b – Piccoli sistemi di interscambio e stoccaggio delle merci (nuova formazione potenziamento e/o riqualificazione). Sono esclusi dall’ambito di intervento i grandi poli logistici Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1587 – ed i terminal intermodali, di cui alla d.c.r. n. 1275 del 5 maggio 1999; 1.c – Idrovie, porti, esclusi quelli turistici, e banchine commerciali (nuova formazione potenziamento e/o riqualificazione esistente). Nella seconda linea di intervento rientrano e sono ammissibili le seguenti opere: 2.a – ambiti urbani e peri-urbani degradati per la presenza di insediamenti ed attività produttive industriali (riqualificazione e risanamento); 2.b – edifici, prioritariamente dismessi, in ambito urbano e peri-urbano: da destinare ad attività produttive (PMI) o a supporto del sistema delle stesse imprese (show room, sedi per le associazioni imprenditoriali, sedi per la gestione unica delle commesse – acquisti e/o distribuzione comune – per le imprese del territorio, sedi ricreative, strutture fieristiche, ecc.) ovvero per la realizzazione di incubatori di imprese limitatamente ai soli casi di dimostrata carenza e di effettiva e documentata esigenza. Nella terza linea di intervento rientrano e sono ammissibili le opere seguenti (nuova formazione, potenziamento e/o riqualificazione-valorizzazione): 3.a – recupero fabbricati industriali dismessi: da destinare alla promozione dell’attività industriale (PMI) o a supporto del sistema delle stesse imprese (show room, sedi per le associazioni imprenditoriali, sedi per la gestione unica delle commesse – acquisti e/o distribuzione comune – per le imprese del territorio, sedi ricreative, strutture fieristiche, ecc.), realizzazione di strutture da destinare ad attività di impresa ovvero per la realizzazione di incubatori di imprese limitatamente ai soli casi di dimostrata carenza e di effettiva e documentata esigenza; 3.b – completamento/riqualificazione/valorizzazione di aree per insediamenti produttivi esistenti: (adeguamento e riqualificazione delle opere di urbanizzazione primaria, nei casi di completamento di aree esistenti anche attraverso la realizzazione di strutture da destinare ad attività industriale o a supporto del sistema delle stesse imprese ovvero per la realizzazione di incubatori di imprese limitatamente ai soli casi di dimostrata carenza e di effettiva e documentata esigenza; opere di miglioramento, riqualificazione e/o potenziamento infrastrutturale di accesso all’area industriale, opere di riqualificazione atte a ridurre/eliminare effetti ambientali e sanitari negativi, interventi di messa in sicurezza, recupero e riqualificazione di funzioni idrogeologiche ovvero di sistemazione e regimazione delle acque che attraversano o interagiscono direttamente con l’area industriale); 3.c – realizzazione di nuove aree per insediamenti produttivi per PMI: (limitatamente ai soli casi di dimostrata carenza e di effettive e già presenti richieste di insediamento da parte delle PMI, nonché per la realizzazione di incubatori di imprese limitatamente ai soli casi di dimostrata carenza e di effettiva e documentata esigenza e la realizzazione di eventuali strutture fieristiche a supporto della promozione dell’attività d’impresa). 8. Criteri di ammissibilità • Livello di progettazione: il livello progettuale minimo ammissibile è costituito dal progetto definitivo di cui all’art. 16, comma 4 della legge 11 febbraio 1994, n. 109 «Legge quadro in materia di lavori pubblici» e successive modifiche ed integrazioni e del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 «Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109; • atto deliberativo dell’ente di approvazione del progetto; • dichiarazione di proprietà e/o disponibilità delle aree oggetto degli interventi, (secondo le specifiche riportate nell’allegato modello A di richiesta dell’aiuto finanziario); • la dichiarazione di impegno a restituire la parte del contributo erogata a titolo di prestito a valere sul Fondo per le Infrastrutture; • coerenza con le politiche comunitarie, come specificate nel DOCUP; • corrispondenza ai contenuti della misura e del bando; • localizzazione dell’intervento oggetto della domanda di contributo in area ammissibile; • appartenenza del soggetto proponente alla categoria dei soggetti beneficiari; • rispetto della tempistica e della procedura prevista dal bando di accesso; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 • coerenza dei costi con il piano finanziario della misura; • cronoprogramma dei lavori comprensivo delle fasi procedurali; • coerenza con gli strumenti di programmazione comunale (art. 14 della legge n. 109/94) e sovracomunale ove esistenti; • sviluppo degli indicatori di realizzazione e di risultato (vedi tabella allegata); • adeguata definizione dei connotati tecnici ed organizzativi previsti per il controllo dell’avanzamento dei lavori e per la verifica del conseguimento dei risultati previsti; • conformità con le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali o elenco documentazione attestante l’avvenuto rispetto della normativa in materia di ambiente e appalti pubblici; • applicazione delle norme di legge e contrattuali in materia di sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; • conformità con gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; • presenza della relazione di fattibilità tecnica-amministrativa, finanziaria e gestionale(studio di fattibilità in relazione alla dimensione economica del progetto): – fattibilità dell’intervento in riferimento: - all’assenza di impedimenti (vincoli tecnici e giuridici) che possono compromettere la realizzazione dell’intervento; - ai risultati attesi; - quadro economico e indicazione risorse per la copertura dei costi dell’intervento; • presenza della documentazione concernente gli aspetti relativi: – alla capacità di generare ricadute economiche e sociali, in particolare sul piano occupazionale; – all’impatto sull’ambiente. 9. Spese ammissibili Le spese ammissibili sono di seguito elencate per le diverse tipologie di azione attraverso le quali si sviluppa la misura e cioè: 1. infrastrutture per la mobilità delle merci; 2. riqualificazione di ambiti urbani e peri-urbani; 3. aree attrezzate, recupero e riutilizzo di edifici industriali dismessi. 1. Infrastrutture dei trasporti (strade, impianti ferroviari, porti e banchine commerciali, idrovie, piccoli sistemi di interscambio e stoccaggio delle merci, parcheggi) Per gli interventi di cui alle lettere 1.a, 1.b, 1.c: • opere civili (ed impiantistiche connesse – lavori secondo la disciplina della normativa vigente); • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • acquisto aree in misura non superiore al 10% della spesa relativa all’intervento; • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni di cui al punto 3.3 del regolamento CEE n. 1685/2000) nel limite del 8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). 2. Riqualificazione di ambiti urbani e peri-urbani e riqualificazione/ristrutturazione di edifici e spazi pubblici Per gli interventi di cui alla lettera 2.a: • l’esecuzione delle opere connesse agli interventi di riqualificazione; • l’esecuzione delle opere di riqualificazione urbana atte a ridurre/eliminare effetti ambientali e sanitari negativi; • interventi di messa in sicurezza, recupero e riqualificazione di funzioni idrogeologiche; • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1588 – di cui al punto 3.3 del regolamento CEE n. 1685/2000) nel limite dell’8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; e qualora previsto: • acquisto aree in misura non superiore al 10% della spesa relativa all’intervento; • l’acquisto di immobili (nelle condizioni di ammissibilità previste dalla norma n. 6 – acquisto di beni immobili – di cui al Regolamento – CE – n. 1685 del 28 luglio 2000 della Commissione); • il recupero di immobili, anche mediante demolizione e ricostruzione; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). Per gli interventi di cui alla lettera 2.b: • opere civili ed impiantistiche connesse, funzionali al recupero di immobili (anche mediante demolizione e ricostruzione); • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • l’acquisto di immobili (nelle condizioni di ammissibilità previste dalla norma n. 6 – acquisto di beni immobili – di cui al Regolamento – CE n. 1685 del 28 luglio 2000 della Commissione); • acquisto attrezzature per le destinazioni specifiche di utilizzo; • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni di cui al punto 3.3 del regolamento CE n. 1685/2000) nel limite dell’8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). 3. Aree per insediamenti produttivi e recupero/riutilizzo edifici industriali dismessi Per gli interventi di cui alla lettera 3.a: • opere civili ed impiantistiche connesse civili ed impiantistiche funzionali al recupero di immobili (anche mediante demolizione e ricostruzione); • il recupero di immobili, anche mediante demolizione e ricostruzione; • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • acquisto di immobili (nelle condizioni di ammissibilità previste dalla norma n. 6 – acquisto di beni immobili – di cui al Regolamento – CE – n. 1685 del 28 luglio 2000 della Commissione); • acquisto attrezzature per le destinazioni specifiche di utilizzo; • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni di cui al punto 3.3 del regolamento CE n. 1685/2000) nel limite dell’8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). Per gli interventi di cui alla lettera 3.b: • l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria: viabilità interna all’area e spazi di sosta e di parcheggio, impianti di distribuzione di acqua, fognatura, impianti di distribuzione dell’energia elettrica, forza motrice, gas, cavidotti, verde pubblico ad uso degli insediamenti produttivi e ogni altro allacciamento ai servizi pubblici a uso dell’area, impianti di depurazione (per i soli casi di completamento); • l’esecuzione delle opere di riqualificazione/valorizzazione atte a ridurre/eliminare effetti ambientali e sanitari negativi: interventi di messa in sicurezza, recupero e riqualificazione di funzioni idrogeologiche ovvero di sistemazione e regimazione delle acque che attraversano o interagiscono direttamente con l’area industriale; • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • acquisto aree in misura non superiore al 10% della spesa relativa all’intervento; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 • spese tecniche (progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni di cui al punto 3.3 del regolamento CEE n. 1685/2000) nel limite dell’8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). Per gli interventi di cui alla lettera 3.c: • l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria: viabilità interna all’area e spazi di sosta e di parcheggio, impianti di distribuzione di acqua, fognatura, impianti di distribuzione dell’energia elettrica, forza motrice, gas, cavidotti, verde pubblico ad uso degli insediamenti produttivi e ogni altro allacciamento ai servizi pubblici a uso dell’area, impianti di depurazione; interventi finalizzati alla protezione al corretto inserimento nel contesto ambientale; • infrastrutture di collegamento di cui alla linea di intervento 1.; • oneri per la sicurezza ex legge n. 494/96; • acquisto aree in misura non superiore al 10% della spesa relativa all’intervento; • spese tecniche (Progettazione, direzione lavori, studi di valutazione impatto ambientale, collaudi, indagini propedeutiche di tipo geologico, studi e analisi, studi di fattibilità economico finanziaria, consulenze professionali nelle condizioni di cui al punto 3.3 del regolamento CEE n. 1685/2000) nel limite dell’8% (ottopercento) dell’importo delle opere a base d’appalto; • acquisto attrezzature per le destinazioni specifiche di utilizzo; • allacciamenti ai pubblici servizi; • spese per pubblicità (art. 29 legge 109/94). Sono ammissibili le spese sostenute a decorrere dall’11 dicembre 2002 (sei mesi antecedenti alla scadenza del secondo bando) relative ad opere aggiudicate entro l’11 giugno 2002. Sono escluse dalle spese ammissibili quelle relative all’acquisto degli automezzi. Per l’individuazione delle voci di spesa ammissibili al cofinanziamento comunitario, e per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento al Regolamento (CE) 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004, pubblicato nella G.U.C.E. n. L 72/66 dell’11 marzo 2004, che modifica il regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) 1260/1999 del Consiglio relativamente all’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi Strutturali. Per tutto quanto non previsto si fa inoltre rimando alla normativa nazionale e regionale di riferimento. Nel computo della spesa ammissibile, relativamente alle singole voci di spesa, può essere inclusa l’IVA qualora la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata dal soggetto beneficiario. Per tutti i progetti, la quota imprevisti di cui all’art. 44, comma 3, lett. b) del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 sarà riconosciuta nel limite massimo del 5% (cinquepercento) ed utilizzabile solo ed esclusivamente ad integrazione delle voci di spesa ritenute ammissibili. 10. Termini e modalità di presentazione delle domande Le domande devono essere presentate dai soggetti beneficiari utilizzando il modulo di domanda allegato A del presente bando, corredate dalla documentazione richiesta ed ivi prevista, entro il 6 settembre 2004, assicurando una durata non inferiore a 120 (centoventi) alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente bando. Le dichiarazioni contenute nelle domande, nonché in tutti gli allegati, sono rese ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, con le conseguenti responsabilità che ne conseguono. Le domande devono essere presentate in originale e sottoscritte dal legale rappresentante. Le domande devono essere indirizzate a: Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, P.M.I., Cooperazione e Turismo – Struttura Distretti Industriali e Infrastrutture – via Taramelli, 20 – 20124 Milano. Le domande devono essere consegnate allo sportello del Protocollo presso l’indirizzo di cui al comma precedente, o Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1589 – ad uno degli sportelli del protocollo federato presenti in ogni capoluogo di provincia della Regione Lombardia (Sedi territoriali regionali), il cui protocollo ne attesterà il ricevimento. Le domande presentate oltre il termine indicato saranno considerate irricevibili. Sulla busta deve essere apposta la dicitura: «Domanda – Doc.U.P. Obiettivo 2 (2000-2006) – Misura 2.1 – Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio» 11. Documentazione da allegare alle domande Le domande devono essere corredate dalla documentazione specificata nel modello di domanda, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente bando, e che qui si intende integralmente riprodotta. 12. Procedura d’istruttoria e di valutazione delle domande L’istruttoria sulle domande, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni di ammissibilità, verrà eseguita dalla Struttura Distretti Industriali e Infrastrutture della D.G. Industria. P.M.I., Cooperazione e Turismo, secondo l’ordine di ricevimento delle domande. L’esame e la valutazione delle domande sarà effettuata, sulla base della scheda di valutazione dei progetti allegata, dalla Commissione tecnica interdirezionale, già costituita presso la Direzione Generale Piccole Medie Imprese Cooperazione e Turismo. Entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, a conclusione dell’istruttoria della Commissione tecnica di cui al comma precedente, il Responsabile della Misura, con proprio decreto, procederà all’approvazione della graduatoria definitiva delle proposte ritenute ammissibili, assegnando ad ogni intervento il punteggio complessivo sulla base dei criteri di selezione di cui al comma successivo, e redigendo il relativo piano di assegnazione degli aiuti finanziari per la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Le domande saranno ammesse all’aiuto finanziario secondo due distinte graduatorie di merito relative agli interventi nelle aree Obiettivo 2 e agli interventi nelle aree a sostegno transitorio (phasing out), sulla base dei criteri di selezione stabiliti nel Complemento di Programmazione e dei punteggi illustrati nelle schede di valutazione, allegato A7 e allegato B al presente bando. Oltre a precisare impegni e obblighi a carico del soggetto beneficiario, tale decreto stabilirà un termine per l’inizio lavori (150 giorni per gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria pari ad C 5.000.000 e 240 giorni per gli interventi di importo superiore alla predetta soglia). Ad avvenuta consegna ed inizio dei lavori, il soggetto beneficiario trasmette al responsabile di misura copia del contratto d’appalto, verbali di consegna ed inizio lavori, il nuovo quadro economico aggiornato a seguito della gara. Sulla base di tale comunicazione, il Responsabile di misura, con decreto, dispone la formale determinazione e conferma dell’aiuto finanziario con impegno di spesa rideterminato sulla base delle risultanze dell’appalto e autorizza il gestore del Fondo per le Infrastrutture, Finlombarda s.p.a. alla stipula del contratto relativo all’aiuto finanziario. 13. Caratteristiche e modalità dell’aiuto finanziario L’aiuto finanziario si compone di un finanziamento a tasso zero pari al 60% (sessanta per cento) e di un contributo a fondo perduto per il restante 40% (quaranta per cento) dell’importo complessivo approvato col decreto di concessione di cui al precedente punto 12. Ciascun aiuto finanziario è erogato di norma in tre tranches; ogni singola tranche comprende una quota, pari al 40%, erogata a titolo di contributo a fondo perduto ed una quota, pari al restante 60%, erogata a titolo di finanziamento a tasso zero. L’entità dell’aiuto finanziario a favore del soggetto beneficiario è pari al 100% delle spese ammesse, cosı̀ come eventualmente rideterminate, in via definitiva, una volta espletate le procedure di gara; è in ogni caso fatta salva l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 29, comma 4 del Regolamento (CE) 1260/1999. Il rimborso del finanziamento a tasso zero avviene mediante pagamento di rate semestrali costanti posticipate, con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ciascun anno. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 La durata del periodo di ammortamento è pari ad anni venti a far data dalla decorrenza della prima erogazione. In aggiunta al periodo di ammortamento viene computato un periodo di pre-ammortamento della durata di un anno, oltre la frazione di semestre necessaria a raggiungere la scadenza del primo semestre solare (30 giugno o 31 dicembre) successiva alla data di prima erogazione. In caso di soggetti beneficiari diversi da province, comuni, comunità montane, relative forme associative ed enti pubblici, devono essere prestate a favore di Finlombarda s.p.a., gestore del Fondo per le Infrastrutture, adeguate garanzie, mediante rilascio di fideiussione bancaria o assicurativa incondizionata per un importo pari al 100 % dell’aiuto finanziario concesso, recante l’espressa rinuncia al beneficio della preventiva escussione, nonché l’operatività entro 15 giorni su semplice richiesta scritta. Gli aiuti finanziari di cui al presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni comunitarie, statali o regionali concesse per i medesimi interventi. Eventuali variazioni in aumento del costo complessivo dell’intervento non determinano in nessun caso un incremento dell’ammontare delle spese considerate ammissibili. 14. Contratto relativo all’aiuto finanziario Finlombarda s.p.a. stipulerà con i singoli soggetti beneficiari, previa specifica disposizione del Responsabile della Misura ai sensi del successivo punto 16, appositi contratti relativi all’aiuto finanziario redatti sulla base dello schema di contratto. 15. Modalità di erogazione Le erogazioni, effettuate da Finlombarda s.p.a., avverranno, secondo le seguenti modalità: La prima tranche sarà erogata: – dopo la consegna ed inizio dei lavori, previa trasmissione entro i successivi 30 giorni, da parte del soggetto beneficiario al Responsabile della Misura, di copia del contratto d’appalto, dei verbali di consegna ed inizio dei lavori e del nuovo quadro economico come eventualmente aggiornato a seguito della aggiudicazione dell’appalto. Sulla base di tale documentazione, con decreto del Responsabile della Misura, sarà disposta la formale determinazione e conferma dell’aiuto finanziario con impegno di spesa eventualmente rideterminato sulla base delle risultanze dell’appalto, qualora l’aggiudicatario abbia formulato un’offerta in ribasso. Contestualmente verrà comunicata a Finlombarda s.p.a. l’intervenuta rideterminazione dell’ammontare delle spese ammissibili, autorizzando la stessa, previa stipulazione del contratto relativo all’aiuto finanziario, alla erogazione della prima tranche pari al 40% (quarantapercento) dell’importo complessivamente autorizzato. La seconda tranche sarà erogata: – successivamente all’avvenuta esecuzione di opere per un valore pari o superiore al 60% dell’importo contrattuale dei lavori appaltati e all’avvenuta liquidazione di spese di almeno il 40% dell’aiuto finanziario concesso, su richiesta del soggetto beneficiario corredata da apposita dichiarazione del Direttore dei Lavori e del Responsabile del Procedimento. Su disposizione del Responsabile della Misura, Finlombarda s.p.a. erogherà la seconda tranche pari al 40% (quarantapercento). L’erogazione del saldo, compreso nel limite massimo dell’aiuto finanziario concesso, avverrà: – previo decreto del Responsabile della Misura, su richiesta del soggetto beneficiario corredata dalla documentazione attestante la fine dei lavori, dal certificato di collaudo delle opere (o dal certificato di regolare esecuzione) e dalla rendicontazione finale delle spese effettivamente sostenute secondo quanto indicato al successivo punto 15, completa di relazione illustrante il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il responsabile della Misura 2.1, in sede di concessione ed erogazione degli aiuti finanziari, è autorizzato ad apportare modifiche delle quote percentuali (%) delle succitate trances per uniformarsi ad eventuali modifiche che dovessero risultare dall’aggiornamento del Complemento di Programmazione. 16. Termini per la conclusione dei progetti ammessi all’aiuto finanziario e della validità della spesa • Il termine ultimo per la conclusione dei lavori è fissato al 30 maggio 2008. • Il termine ultimo per la presentazione della documentazione di rendicontazione delle spese, unitamente agli atti di collaudo e/o di certificazione di regolare esecuzione dei lavori Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1590 – oggetto dell’intervento ammesso all’aiuto finanziario, è fissato al 1º settembre 2008. 17. Rendicontazione delle spese sostenute I soggetti beneficiari sono tenuti ad inviare al Responsabile della Misura i certificati di pagamento e l’idonea documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese, secondo le modalità e i termini stabiliti dalla Regione. Potranno essere riconosciute unicamente le spese sostenute e debitamente quietanziate dal soggetto beneficiario. 18. Rispetto della normativa in materia di appalti pubblici Allo scopo di garantire il rispetto dei principi generali di parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e mutuo riconoscimento derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, i soggetti beneficiari sono tenuti a rispettare e a far rispettare le direttive comunitarie e la normativa nazionale e regionale di riferimento vigenti in materia di appalti pubblici. 19. Rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato L’utilizzo da parte di soggetti diversi dal beneficiario delle opere ammesse ad aiuto finanziario ai sensi della presente misura, deve avvenire nel rispetto della normativa vigente in materia di aiuti di stato e sulla base di procedure di offerta aperta ed incondizionata sufficientemente pubblicizzata ed aggiudicata al miglior offerente, di affidamento dei servizi, di contratti di fornitura. 20. Varianti Dell’avvenuta approvazione di eventuali varianti al progetto ammesso ad aiuto finanziario, disposte ai sensi dell’art. 25 della legge n. 109/1994, deve essere data opportuna e tempestiva comunicazione al Responsabile della Misura. In nessun caso le varianti daranno luogo ad un incremento dell’importo approvato con il decreto di concessione di cui al punto 12. A pena di revoca, la comunicazione di cui al primo comma dovrà attestare che le varianti: a) non prevedono interventi o tipologie di investimento non ammissibili; b) non determinano pregiudizio al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità originarie dell’intervento. 21. Obblighi dei soggetti beneficiari I soggetti beneficiari, oltre a quanto specificato nei precedenti punti, sono inoltre obbligati a: a) assicurare che i lavori di realizzazione degli interventi inizino entro i termini stabiliti; b) assicurare la puntuale e completa esecuzione degli interventi in conformità alle domande di ammissione presentate ed entro i termini stabiliti dai relativi decreti di concessione; c) assicurare che gli interventi realizzati non siano difformi da quelli individuati nelle domande di ammissione; d) conservare, per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo, la documentazione originale di spesa; e) mantenere la destinazione d’uso dei beni mobili e immobili per cinque anni, a decorrere dalla data di collaudo delle opere; f) non cedere la proprietà dell’infrastruttura (compresi immobili e/o terreni) per cinque anni, a decorrere dalla data di collaudo delle opere; g) fornire rendiconti periodici sullo stato di realizzazione dell’intervento, sull’andamento delle operazioni, su ritardi o anticipi, sul raggiungimento degli obiettivi, secondo le modalità definite dalla Regione; h) comunicare periodicamente i dati per il monitoraggio degli interventi, secondo le modalità definite dalla Regione. 22. Revoca L’aiuto finanziario assegnato sarà revocato, con decreto del Responsabile della Misura, qualora non vengano rispettate tutte le indicazioni e i vincoli contenuti nel presente bando, ovvero nel caso in cui la realizzazione dell’intervento non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, all’intervento ammesso ad aiuto finanziario, ovvero qualora si verifichino, nei cinque anni successivi al collaudo delle opere, modifiche dei requisiti stabiliti dallo schema di contratto relativo all’aiuto finanziario di cui al punto 14. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 L’aiuto finanziario potrà essere inoltre revocato qualora, in sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali, siano riscontrate irregolarità attuative o mancanza dei requisiti sulla base dei quali l’aiuto finanziario è stato concesso ed erogato. Costituisce altresı̀ motivo di revoca la mancata realizzazione e rendicontazione di almeno l’80% (ottanta percento) della spesa ammissibile a cui è stato rapportato l’aiuto finanziario. Qualora siano già state erogate una o più tranches, il soggetto beneficiario deve restituire le somme ricevute a titolo di finanziamento e di contributo a fondo perduto, oltre interessi ed eventuali penali come previsto dal contratto relativo all’aiuto finanziario. 23. Rinuncia I soggetti beneficiari, qualora intendano rinunciare all’aiuto finanziario ovvero alla realizzazione dell’intervento, devono darne immediata comunicazione al Responsabile della Misura mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Qualora siano già state erogate una o più tranches, il soggetto beneficiario deve restituire le somme ricevute a titolo di finanziamento e di contributo a fondo perduto, oltre interessi ed eventuali penali come previsto dal contratto relativo all’aiuto finanziario. 24. Controlli I funzionari comunitari, statali e regionali preposti possono effettuare in qualsiasi momento controlli, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità della realizzazione degli interventi. 25. Informativa ai sensi dell’art. 10 della legge n. 675/1996 Si informa, ai sensi della legge n. 675/1996, che i dati acquisiti in esecuzione del presente bando verranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti dati vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. 26. Pubblicizzazione dell’aiuto finanziario Il soggetto beneficiario deve evidenziare in tutte le forme di pubblicizzazione dell’intervento che esso è realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato Italiano e della Regione Lombardia. In particolare, in applicazione del Regolamento (CE) 1159/2000, i soggetti attuatori degli interventi devono obbligatoriamente: a) installare cartelloni fissi nei luoghi in cui sono realizzati gli interventi, le cui dimensioni devono essere rapportate all’importanza dell’intervento stesso, all’interno dei quali lo spazio riservato alla partecipazione comunitaria deve rispettare i seguenti criteri: • occupare almeno il 25% della superficie totale del cartellone; • recare l’emblema europeo normalizzato e il testo sotto riportato, disposti come segue: Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale può essere menzionato. I cartelloni vengono rimossi entro e non oltre sei mesi dopo la fine dei lavori e sostituti da targhe commemorative ed esplicative permanenti. Negli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali che siano accessibili al grande pubblico, vengono apposte targhe esplicative permanenti che, oltre all’emblema europeo, devono recare un testo che menzioni il cofinanziamento dell’Unione Europea ed eventualmente del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; b) mettere in evidenza, sulla copertina delle pubblicazioni (opuscoli, pieghevoli, bollettini informativi etc.) concernenti gli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali, un’indicazio- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1591 – ne della partecipazione dell’Unione Europea ed eventualmente del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nonché l’emblema europeo nel caso vi figurino quello nazionale e regionale. I criteri sopra enunciati si applicano, per analogia, anche al materiale comunicato per via elettronica (sito web, banca dati ad uso dei potenziali beneficiari) e al materiale audiovisivo. Nei siti web sarebbe pertanto opportuno: • menzionare il contributo dell’Unione Europea ed eventualmente del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, quanto meno sulla pagina iniziale (home page); • creare un hyperlink verso gli altri siti web della Commissione dedicati ai vari Fondi strutturali; c) in caso di organizzazione di manifestazioni informative (conferenze, seminari, fiere, esposizioni, concorsi etc.) connesse all’attuazione degli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali, far menzione della partecipazione comunitaria mediante la presenza della bandiera europea nella sala di riunione e dell’emblema sui documenti. La Regione Lombardia mette a disposizione sul proprio sito un’area download nella quale reperire i loghi ufficiali dell’Unione Europea, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Regione Lombardia. 27. Pubblicazione e informazioni Copia integrale del bando e dei relativi allegati sono disponibili sul sito web della Regione Lombardia, all’indirizzo: htpp//www.regione.lombardia.it. Qualsiasi informazione sul bando e sui relativi allegati, potrà essere richiesta al Responsabile della Misura: tel. 02/67656246-6152-6148, fax 02/67656337 o presso gli Spazi Regione della Giunta Regionale presenti nelle sedi territoriali provinciali. Il Complemento di Programmazione del Doc.U.P. Obiettivo 2 2000/2006 della Regione Lombardia in cui è prevista la Misura della quale il presente bando costituisce attuazione, è stato pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 19 aprile 2002 – 3º Supplemento Straordinario al n. 16. 28. Disposizioni finali Per quanto non previsto nel presente bando si farà riferimento alle disposizioni contenute nel Docup e nel Complemento di Programmazione, nonché alle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti. L’amministrazione Regionale si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali. MODELLO A Spett. le REGIONE LOMBARDIA D.G. Industria, PMI, Cooperazione e Turismo Struttura Distretti industriali ed infrastrutture via Taramelli, 20 20124 MILANO Oggetto: Doc.U.P. Obiettivo 2 Lombardia 2000/2006. Domanda ai fini della concessione dell’aiuto finanziario per la realizzazione di interventi della Misura «2.1 – Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio». Ente/soggetto: ..................................... (Prov.) ........... Titolo Intervento ......................................................... ....................................................................................... Importo totale del progetto: ....................................... Ai fini della concessione dell’aiuto finanziario sopra previsto: il/la sottoscritto/a: ....................................................................... nata/o a ...................................................... il ........................... residente a .................................... via ..................................... in qualità di rappresentante legale ................. del .................. con sede in .............................. p. IVA / c.f .............................. chiede l’assegnazione dell’aiuto finanziario per la realizzazione nel comune di: ................................................. Provincia di .......... Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 in via /località .............................................................................. In relazione all’intervento di cui trattasi dichiara che A. Il soggetto beneficiario dell’aiuto finanziario è: ( ) Ente locale: ( ) Comune ( ) Provincia ( ) Comunità Montana ( ) Ente Locale nelle forme associative di cui al d.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, s.m.i. (specificare); ( ) Altri enti pubblici territoriali (specificare); B. I dati sul beneficiario finale dell’aiuto finanziario sono: Denominazione .......................................................................... Sede operativa: ........................................................................... Comune di ............................................................ CAP ............ Provincia di ................. via ....................................................... Partita IVA / C.F ......................................................................... Responsabile del procedimento: ............................................... tel. ........................... fax .......................... @ ........................... C. Le notizie relative al progetto sono le seguenti: C.1. Che l’intervento rientra nella seguente tipologia: (...) Linea di intervento 1 – Infrastrutture per la mobilità e le merci (...) 1.a strade ed impianti ferroviari; (...) 1.b piccoli sistemi di interscambio e stoccaggio delle merci; (...) 1.c idrovie, porti, esclusi quelli turistici e banchine commerciali. (...) Linea di intervento 2 – Riqualificazione di ambiti urbani e peri-urbani degradati (...) 2.a ambiti urbani e peri-urbani degradati per la presenza di insediamenti ed attività produttive industriali; (...) 2.b edifici, prioritariamente dismessi, in ambito urbano e peri-urbano. (...) Linea di intervento 3 – Aree attrezzate, recupero e riutilizzo di edifici industriali dismessi (...) 3.a recupero fabbricati industriali dismessi; (...) 3.b completamento/riqualificazione/valorizzazione di aree per insediamenti produttivi esistenti; (...) 3.c realizzazione di nuove aree per insediamenti produttivi per PMI. C.2. Che l’intervento è localizzato in: () aree obiettivo 2 () sostegno transitorio C.3. Descrizione del Progetto (descrizione generale dell’intervento e descrizione sintetica degli obiettivi): ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... C.4. Descrizione delle fasi del progetto necessarie per la realizzazione dell’intervento e degli obiettivi riferiti al periodo di realizzazione ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... C.5. Che i tempi previsti per la realizzazione del progetto (compreso gli atti di collaudo e/o di certificazione di regolare esecuzione, di rendicontazione di tutte le spese e dei risultati) sono i seguenti: dal .......................................... (termine iniziale di avvio lavori) al ............................................... (termine finale per il collaudo) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1592 – (come risultanti dall’allegato cronogramma – diagramma di Gant o istogramma – dei lavori e dei tempi di realizzazione di cui al successivo punto t). Dichiara altresı̀ • di assicurare, in caso di concessione del contributo in misura inferiore a quella presunta, l’impegno ad integrare la copertura finanziaria prevista con fondi propri; • che non sono state ottenute, né saranno richieste agevolazioni pubbliche comunque denominate a valere su leggi statali, regionali e comunitarie, per i medesimi investimenti oggetto della presente domanda; • di accettare, sia durante l’istruttoria sia durante la realizzazione dell’intervento che successivamente alla realizzazione dell’intervento le indagini tecniche ed i controlli che l’U.E. e la Regione Lombardia riterranno opportuno effettuare ai fini della valutazione dell’intervento oggetto della domanda stessa; • di rendere tutte le dichiarazioni, di cui alla presente domanda compresi gli allegati, ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e di essere consapevoli delle responsabilità penali cui si può andare incontro in caso di dichiarazione mendace e di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità; • di provvedere, successivamente alla realizzazione dell’intervento, ad agire nel rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia di Aiuti di Stato; • di allegare alla presente domanda (consapevole che l’incompletezza della domanda o la mancanza di tutti o parte dei documenti, saranno motivo di esclusione) la seguente documentazione (identificata dal corrispondente riferimento, es. allegato a), allegato j), ecc..): a) delibera dell’organo competente del soggetto richiedente che approva la proposta di intervento, completa della indicazione del responsabile del procedimento (1); b) delibera dell’organo competente del soggetto richiedente – completa di quadro economico e quadro finanziario dell’intervento – che autorizza a presentare la domanda ed impegna alla restituzione delle somme concesse a titolo di finanziamento, evidenziando i relativi mezzi di copertura e di provvedere alla copertura finanziaria, con risorse economiche proprie, della parte di spese non ammessa ad aiuto finanziario (1); c) deliberazione o altro atto di approvazione del progetto definitivo (o esecutivo); d) dichiarazione da parte del responsabile di procedimento che in merito al progetto sono stati acquisiti tutti i pareri, nullaosta e autorizzazioni previste dalla normativa vigente e riportati nella scheda di ricognizione degli atti amministrativi (scheda A1 allegata al presente modello di domanda); e) cartografia di inquadramento generale (Carta Tecnica Regionale) in scala 1⬊10.000 sulla quale sia evidenziata la collocazione dell’intervento; f) documenti tecnici costituenti il progetto definitivo, indicati all’art. 25 e seguenti del d.P.R. 554/1999, esclusi quelli qui di seguito elencati (che possono essere consegnati, eventualmente, su CD rom): relazioni tecniche specialistiche; calcoli preliminari delle strutture e degli impianti; disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici; g) dichiarazione di conformità urbanistica e territoriale a firma del progettista; h) dichiarazione di conformità del progetto alle vigenti norme in materia di opere pubbliche (sottoscritta dal progettista); i) dichiarazioni rese dal responsabile del procedimento in ordine al rispetto di quanto previsto: a) dall’art. 14 della legge n. 109/94 e s.m.i. con particolare riguardo al punto 10 dello stesso articolo; b) dall’art. 17 della legge n. 109/94 e s.m.i. ovvero copia della certificazione resa dallo stesso ai sensi del comma 4 del citato articolo 17; j) dichiarazione, relativa alle aree/immobili oggetto degli interventi, di (indicare il tipo): • proprietà; • disponibilità, in forza di un diritto reale, (specificare il/i titoli); Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 • disponibilità in forza di atti di concessione per un periodo non inferiore a quello di vita utile del progetto per i casi di aree appartenenti al demanio pubblico; • disponibilità in forza di provvedimento di occupazione di urgenza esecutivo; ovvero nel caso in cui i titoli di cui sopra non siano già posseduti alla data di presentazione della domanda la stessa deve essere integrata dalla: – dichiarazione circa la disponibilità del bene, accompagnata dalla documentazione che ne attesti l’esistenza (accordi bonari, provvedimento di avvenuto avvio della procedura espropriativa e relativa comunicazione ai soggetti interessati, preaccordi o parere favorevole per le aree demaniali); – dichiarazione integrativa con la quale il soggetto beneficiario si assume l’onere, pena la decadenza della domanda di contributo, della presentazione dei titoli indicati al presente punto j), entro e non oltre 120 giorni dalla notifica del provvedimento di avvenuta assegnazione dell’aiuto finanziario e comunque almeno 10 gg. prima della richiesta di concessione dell’aiuto finanziario qualora tale richiesta avvenga entro il termine prima richiamato; k) (eventuale) dichiarazione, resa ai sensi del d.P.R. n. 445/2000, attestante che l’onere IVA non è recuperabile da parte del soggetto richiedente; l) dichiarazione da parte del responsabile di procedimento che in merito al progetto sono stati acquisiti tutti i pareri, nullaosta e autorizzazioni previste dalla normativa vigente e riportati nella scheda di ricognizione degli atti amministrativi (scheda A1 allegata al presente modello di domanda); m) scheda del quadro economico (scheda A2 allegata al presente modello di domanda); n) scheda degli indicatori di risultato (scheda A3 allegata al presente modello di domanda); o) studio di fattibilità redatto utilizzando gli schemi indicativi di cui agli allegati (schede A4 e A5 allegate al presente modello di domanda) rispettivamente per i progetti di valore fino a 5.000.000 di euro e quelli superiori a 5.000.000 di euro; p) relazione relativa alle ricadute economiche e sociali (redatta con riferimento al punto 2 «La strategia di sviluppo del Doc. U.P» ob. 2, ed utilizzando lo schema indicativo riportato nella scheda A6 allegata al presente modello di domanda); q) documentazione attinente la valutazione degli aspetti ambientali contenente: – Scheda per la valutazione del punteggio ambientale (Scheda B1 allegata al presente modello di domanda) nonché q.1) nel caso di Progetto sottoposto a via o Verifica, allegare uno dei sottoelencati documenti: • giudizio di compatibilità ambientale per progetti sottoposti a Via; • provvedimento di esclusione dalla procedura di via per progetti sottoposti a Verifica; ovvero q.2) negli altri casi • scheda di compatibilità idrogeologica (Scheda B2 allegata al presente modello di domanda) compilata in ogni suo punto e relativi allegati; e, q.3) qualora previsto: • per i progetti soggetti a valutazione di incidenza (pSIC/ZPS), parere/provvedimento rilasciato dall’ente/autorità competente; r) (per interventi relativi alle linee 2 e 3) relazione concernente la rilevazione del fabbisogno in rapporto alle carenze presenti; s) sintesi non tecnica (breve descrizione) relativa: • all’assenza di impedimenti (vincoli tecnici e giuridici) che possono compromettere la realizzazione dell’intervento; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1593 – • ai connotati tecnici ed organizzativi per il controllo dei tempi e della realizzazione dei lavori e per il conseguimento e la verifica dei risultati; t) cronoprogramma delle diverse fasi procedurali, realizzative e di spesa (dimensione massima UNI A3); u) dichiarazione del soggetto beneficiario circa gli esiti della verifica delle previsioni di cui all’art. 29 paragrafo 4 del Regolamento (CE) 1260/1999 (secondo le indicazioni di cui alle emanande linee guida a cura dell’Autorità di Gestione del Programma) (2); v) dichiarazione in merito all’inserimento con esito positivo nel PISL (come definito nel punto 1.9.1 del complemento di programmazione). Specificare criteri di identificazione: nome del programma e soggetto che svolge il ruolo di capofila; w) dichiarazione di completezza della documentazione a firma del Responsabile del Procedimento. Tutti i succitati documenti devono essere presentati in originale copia conforme all’originale. Luogo e data ..................... Il legale rappresentante (timbro e firma) .......................................................... N.B.: Si richiama l’attenzione affinché i progetti presentati siano corredati dalla indicazione del Codice Unico di progetto degli investimenti pubblici (CUP). (Vedasi delibera CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002 e art. 18 legge 16 gennaio 2003). Ai sensi dell’art. 38 (l.r.) comma 3 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 l’autentica delle firme in calce alla dichiarazione suddetta potrà, oltre che nelle consuete forme, essere effettuata mediante apposizione della firma alla presenza del dipendente addetto al ricevimento della stessa ovvero, in alternativa, allegando la fotocopia di un valido documento di identità del/i firmatario/i. (1) Può essere anche un unico provvedimento. (2) le linee guida saranno emanate e pubblicate nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del mese di Maggio c.a. a cura dell’Autorità di Gestione che provvederà, inoltre, a fornire apposita informativa in merito all’avvenuta pubblicazione del provvedimento in questione. Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1594 SCHEDA A1 “Ricognizione degli atti amministrativi” Attenzione la scheda deve essere compilata e completata, ove occorre, in tutte le sue parti. (Riportare autorizzazioni, pareri, nulla osta ecc. previsti per l’approvazione del progetto. I dati riportati sono indicativi. E’ nella responsabilità del responsabile del procedimento fornire le indicazioni complete dei provvedimenti e dei riferimenti) Regione Lombardia D.G. Industria, PMI, Cooperazione e Turismo DOCUP 2000/2006 Misura 2.1 Ente: Progetto N. Responsabile del procedimento: Sede: C.F./P. I.V.A. Tel. fax @ Durata dei lavori n. giorni: _____ Intervento di: Progetto definitivo approvato con: Conformità Urbanistica ( ) SI ( ) NO P.R.G. approvato con: A) RIFERIMENTO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI Riferimenti di legge Provvedimento Estremi dell'atto (indicare Ente e/o soggetto istituzionale, data, protocollo ed eventuali prescrizioni) Legge n. 109/94 Programma triennale delle OO.PP (art.14) Delibera n. ______________ del _____________ regolamento n. 554/99 Verifica e validazione del progetto (art. 46 e 47 secondo modalità ex art. 48) verbale n. ____________ del________________ art.151 – alterazione dello stato dei luoghi – autorizzazione regionale D.Lgs. n. 490/99 art.23 - opere sottoposte a vincolo di tutela ambientale - approvazione soprintendenza Procedura completata – atto conseguito prot. n._______________ del_____________ Procedura in itinere - istanza presentata prot.n._______________ del_____________ ambito non sottoposto a vincolo di tutela progetto >= a euro 7,5 milioni (Art.3 comma 93) - parere del Consiglio regionale dei lavori pubblici L.r. n. 1/2000, modificata dalla l.r. 4/2002 progetto < a euro 7,5 milioni (Art.3 comma 93) - parere regionale strutture periferiche competenti progetto < di euro 100 mila (Art. 3 comma 98/bis e 98/ter) - asseveramento e congruità tecnico amministrativa del responsabile del procedimento Altro da specificare Procedura completata – atto conseguito prot. n._______________ del_____________ Procedura in itinere - istanza presentata prot.n._______________ del______________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1595 B) RIFERIMENTO ALLA SITUAZIONE AMBIENTALE Riferimento normativo Estremi dell’atto (indicare il caso interessato dal progetto e l’ente e/o soggetto istituzionale, data protocollo ed eventuali prescrizioni) Giudizio di compatibilità ambientale Progetto sottoposto a VIA/ Verifica: Direttiva 85/337/CEE, D.P.R. 12/04/1996, l.r. 3/9/99 n.20 Progetto sottoposto a VIA Progetto sottoposto a Verifica _______________________________________ Provvedimento di esclusione dalla procedura di Via ________________________________________ SIC: Direttiva 92/43/CEE, D.P.R. 12/3/2003 n.120, dgr. n. 7/14106 ZPS: Direttiva 92/43/CEE, D.P.R. 12/3/2003 n.120 Atto rilasciato dall’ente gestore del pSIC: ________________________________________ Atto rilasciato dall’autorità competente: _______________________________ COMPATIBILITA’ IDROGEOLOGICA Progetto NON sottoposto a VIA/ Verifica Caso 1 (Si veda la “Scheda di compatibilità idrogeologica (B2)” da allegare alla domanda) Delibera di approvazione dello strumento urbanistico vigente (che recepisce le risultanze dello studio geologico) ________________________________________________________________ Caso 2 (Si veda la “Scheda di compatibilità idrogeologica (B2)” da allegare alla domanda) Tabella riassuntiva dei dissesti e delle fasce fluviali Studio geologico Caso 3 (Si veda la “Scheda di compatibilità idrogeologica (B2)” da allegare alla domanda) Tabella riassuntiva dei dissesti e delle fasce fluviali Relazione di compatibilità Data ………………… Il Responsabile del Procedimento ___________________________ (Timbro e firma leggibile) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1596 SCHEDA A2 Schema quadro economico D.G. Industria, PMI, Cooperazione e Turismo REGIONE LOMBARDIA DOCUP 2000/2006 Misura 2.1 Progetto N. Responsabile del Procedimento: Ente: Sede C.F./I.V.A. tel. Fax @ Durata dei lavori: giorni Intervento di: Inizio: Quadro economico di progetto Quadro economico d'appalto Descrizione dei lavori/Opere 1) Lavori a misura 2) Lavori a corpo 3) Oneri per i piani di sicurezza e coordinamento Quadro economico Quadro economico Quadro economico spese ammissibili dopo l'appalto (b) spese ammesse (c) (a) IMPORTO LAVORI Descrizione Somme a disposizione 4) I.V.A. sui lavori a base d'appalto 5) Totale delle spese tecniche (come da bando) 6) I.V.A. sulle spese tecniche ALTRE SPESE ( SE PREVISTE ) 7) Imprevisti 8) I.V.A. sugli imprevisti 9) Lavori in economia 10) I.V.A. sui lavori in economia 11) Acquisizione di aree (Iva compresa) 12) Acquisizione di immobili (Iva compresa) 13) Allacciamento ai pubblici servizi (Iva compresa) 14) Pubblicità (art. 29 della legge n. 109/94) (Iva compresa) 15) Acquisto di attrezzature e mezzi (Iva compresa) 14) 15) Totale delle somme a disposizione IMPORTO TOTALE DI PROGETTO Note: Assegnazione aiuto finanziario a) come da provvedimento di assegnazione dell’aiuto finanziario. L’'eventuale differenza, è posta a carico della Stazione Appaltante. Concessione aiuto finanziario b) indicare: - l’ Importo di contratto: - il ribasso d'asta : Osservazioni: c) somma disponibile per la Stazione Appaltante (aiuto finanziario) Data ____________________ Il Responsabile Del Procedimento (timbro e Firma) Il Responsabile Finanziario (timbro e Firma) Il Segretario (Comunale) (timbro e Firma) ……………………………………. …………………………………… ………………………………. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1597 SCHEDA A3 TABELLA DEGLI INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO AMBITO DI INTEREVENTO TIPOLOGIA OPERE UNITÀ VALORE MISURA INDICATORE DI RISULTATO Strade costruite, potenziate, riqualificate N. INTERVENTI KM • Impianti ferroviari Ferrovie costruite, potenziate, riqualificate N. INTERVENTI KM • Idrovie realizzate/potenziate N. INTERVENTI KM • realizzati/potenziate N. INTERVENTI MQ • Strade Infrastrutture per la mobilità INDICATORE DI REALIZZAZIONE Porti Piccoli sistemi di interscambio e stoccaggio delle merci realizzati/potenziate N. INTERVENTI MQ Riqualificazione di ambiti urbani e periurbani progetti di rinnovamento presentati e superficie recuperata N. MQ Riqualificazione di ambiti urbani Riqualificazione/ristrutturazione progetti di e periurbani di edifici e spazi pubblici rinnovamento presentati e superficie recuperata N. MQ UNITÀ MISURA Km costruiti/riqualificati imprese servite km n. Km costruiti/riqualificati imprese servite Km n. Km realizz/miglioramento imprese servite km n. • • Km realizz/miglioramento imprese servite ml banchine realizzazione e/o miglioramento km n. ml • • mq. di superficie imprese servite MQ • • • N. superficie riqualificata volumetria riqualificata popolazione mantenuta e nuova prevista nuovi servizi per l’impresa nuova occupazione stimata MQ MC N. superficie riqualificata volumetria riqualificata popolazione mantenuta e nuova prevista nuove imprese che si insediano imprese che si rilocalizzano nuovi servizi per l’impresa nuova occupazione stimata MQ MC N. N. N N. N N N. progetti di rinnovamento presentati e superficie recuperata N. MQ superficie riqualificata volumetria riqualificata nuove imprese che si insediano imprese che si rilocalizzano nuovi servizi per l’impresa nuova occupazione stimata MQ MC N. N. N N completamento/riqualificazione progetti di di aree esistenti rinnovamento presentati e superficie recuperata N. MQ superficie riqualificata volumetria riqualificata imprese esistenti interessate dall’intervento occupati interessati dall’intervento nuove imprese che si insediano imprese che si rilocalizzano nuovi servizi per l’impresa nuova occupazione stimata MQ MC N. N. N N N N. N Realizzazione di nuove aree per insediamenti produttivi N. MQ superficie realizzate volumetria prevista nuove imprese da insediare imprese che si rilocalizzano nuova occupazione stimata i servizi per l’impresa MQ MC N. N. N. N recupero fabbricati dismessi aree per insediamenti produttivi Luogo e data progetti di rinnovamento presentati e superficie recuperata Il Responsabile del Procedimento timbro e firma __________________________________ VALORE OCCUPAZIONE TEMPORANEA DA CANTIERE (UOMINI/GG) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1598 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 SCHEDA A4 Studio di fattibilità “Qualità dei criteri di selezione” (punto A.2.3, parte generale del “Complemento di programmazione”) schema esemplificativo sui contenuti dello studio di fattibilità per interventi di importo fino a 5.000.000,00 di euro. Lo studio di fattibilità dovrà contenere i seguenti punti di sintesi progettuale, tali da consentire la valutazione e la bontà dello stesso nel contesto locale. 1. Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura ed obiettivi (Si deve descrivere sinteticamente e numericamente il contesto economico locale nel quale il progetto si colloca. In particolare nel caso di nuove aree per insediamenti produttivi, sono elementi essenziali la definizione del numero di imprese, suddivise per Industria, Artigianato, Commercio, Altre - esistenti nel territorio comunale, ovvero all’interno del Sistema Locale del Lavoro a cui ci si riferisce, e riscontrabili o da rilevazione della CCIAA, ovvero dai censimenti ISTAT; nel caso invece di interventi di riqualificazione infrastrutturale non finalizzata a favorire nuovi insediamenti, è essenziale identificare, sempre numericamente, le imprese che direttamente ed indirettamente beneficeranno dell’intervento ed il numero di personale dipendente. E’ essenziale dare alcune indicazioni circa i settori economici prevalenti nel territorio, ovvero nicchie economiche di particolare rilievo, per il numero di dipendenti, ovvero per l’importanza a livello regionale, nazionale od altro, al fine di una caratterizzazione del tessuto economico presente. Può essere utile la rilevazione del numero di concessioni edilizie rilasciate nell’ultimo triennio, sia per espansioni delle aree industriali esistenti, che per nuovi insediamenti produttivi). ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 2. 1599 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 Analisi di fattibilità economica e sociale (analisi costi – benefici) Deve essere articolata almeno nei seguenti paragrafi: 2.1 Descrizione dell’investimento e definizione degli obiettivi (Oltre alla descrizione sintetica dell’iniziativa, coerente con la descrizione elaborata dal tecnico progettista e del quadro economico di progetto, è importante definire e descrivere la funzionalità dell’opera e gli obiettivi ad essa connessi. Ad esempio: per i casi di nuove aree industriali se sono destinate alla rilocalizzazione di imprese esistenti in aree critiche o di alcuni settori critici – es. aziende inquinanti per emissioni aria, acqua, solidi, rumore ecc. - , ovvero se le stesse sono finalizzate alla creazione di nuove aree per una crescita del numero di imprese presenti sul territorio; ovvero ancora per la richiesta di insediamento da parte di imprese; nel caso di infrastrutture per la mobilità precisare il numero delle imprese servite rispetto alle imprese censite al punto 1; i settori di specializzazione; il numero degli addetti, ecc. E’ sempre indispensabile indicare, coerentemente con quanto esposto nella scheda A3), la definizione sia dei nuovi posti di lavoro attesi che di quelli di indotto potenzialmente generabili – sempre con quantificazione numerica. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1600 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 2.2 Analisi di fattibilità finanziaria (costi e ricavi), con specifica degli eventuali costi gestionali in fase di esercizio (Ai dati economici di progetto, risultanti dal quadro economico della scheda A2, è essenziale aggiungere i dati circa la capacità di indebitamento residua dell’ente beneficiario, secondo quanto dichiarato nell’ultimo bilancio previsionale approvato, per dimostrarne la capacità di restituzione del debito ventennale. Deve essere quindi dichiarata, a cura del Responsabile Finanziario la capacità di indebitamento residuo dell’Ente, come risultante dall’ultimo bilancio approvato. Tale capacità di indebitamento in valore assoluto deve essere maggiore del 60% del progetto oggetto della richiesta di aiuto finanziario. Attenzione (anche ai fini della dichiarazione di cui al punto u della domanda) Nel caso in cui il progetto preveda flussi di cassa positivi della gestione, è obbligatorio dimostrare numericamente la non rilevanza di dette entrate finanziarie di gestione rispetto ai costi di gestione e rispetto all’investimento complessivo. Secondo le linee guida predisposte dall’Autorità di Gestione del DOCUP obiettivo 2, relative alle tipologie di infrastrutture ovvero alle modalità di calcolo. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2.3 Analisi di fattibilità sociale (costi e benefici sociali indotti dal progetto) (Soprattutto per i progetti che non generano alcun flusso di cassa positivo nella gestione delle opere infrastrutturali, è necessario indicare, anche quantitativamente, i benefici indiretti dell’iniziativa nel contesto economico in cui si colloca (creazione di occupazione locale, creazione di risorse fiscali –ICI, IRPEF-, mancati costi ambientali, mancati oneri sociali). ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1601 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 SCHEDA A5 schema esemplificativo contenuti studio di fattibilità progetti di intervento importo > di 5.000.000 euro. Lo studio di fattibilità dovrà articolarsi nei seguenti capitoli (Allegato B alla delibera del CIPE n. 106 del 30.06.1999 – G.U. 21.10.1999, n° 248): 1. 2. 3. 4. Inquadramento territoriale e socio-economico del progetto, struttura ed obiettivi; Analisi della domanda attuale e prevista e specifica dei gruppi beneficiari; Analisi dell’offerta attuale e prevista; Descrizione dell’investimento (localizzazione, dimensione, caratteristiche costi di realizzazione, ecc.), con verifica della disponibilità dei più importanti input materiali e umani e con individuazione delle alternative tecnologiche disponibili; 5. Analisi delle alternative possibili; 6. Analisi degli aspetti e dei costi gestionali in fase di esercizio (se esistenti); 7. Analisi di fattibilità finanziaria (analisi costi e ricavi); 8. Analisi di fattibilità economica e sociale (analisi costi e benefici); 9. Descrizione e analisi degli impatti ambientali; 10. Contributo alla programmazione 2000-2006; 11. Relazione sintetica conclusiva riportante i principali risultati e le raccomandazioni motivate sulla fattibilità dell’opera. E’ ammessa una diversa articolazione dello studio purché gli elementi richiesti nei punti sopra indicati siano comunque presenti nel lavoro. Pertanto, laddove si intende seguire schemi alternativi, sarà indispensabile segnalare, sulla base dell’indice suesposto, dove sono rintracciabili i singoli elementi all’interno della diversa articolazione adottata. In particolare in tale sezione dovranno essere esplicitati e dichiarati la capacità di indebitamento residuo dell’Ente. SCHEDA A6 Scheda tipo “LE RICADUTE ECONOMICHE E SOCIALI” (cfr punto p della domanda di richiesta di aiuto finanziario) Le “ricadute economiche e sociali” sono da verificare con il punto n. 2 “La strategia di sviluppo del Doc.U.P.” Devono essere evidenziati e descritti e, se possibile quantificati, (anche con l’ausilio di tabelle, grafici e quanto altro ritenuto utile), i contributi che le iniziative previste dal progetto di intervento si prefiggono di apportare per l’avvio, il consolidamento e lo sviluppo di percorsi di uscita dalla condizione di marginalità o di crisi, con riguardo principalmente: a) al processo di accrescimento della dotazione e della qualificazione e diversificazione infrastrutturale (mobilità delle merci, accessibilità) b) al processo di accrescimento della dotazione e della qualificazione di opere di urbanizzazioni, aree per nuovi insediamenti, ecc. c) al processo di accrescimento della dotazione e della qualificazione di strutture di servizio e supporto alle attività produttive industriali (show room, sedi per la gestione unica delle commesse per le imprese del territorio, strutture fieristiche, ecc..): d) al processo di nascita di nuova imprenditoria (BIC, ecc..) e) agli effetti occupazionali (sia con riferimento a quelli derivanti dalle attività di cantiere che dalle attività previste da realizzare anche con riguardo alle tipologie di professionalità previste ……..) e, se possibile, le modificazioni e gli impatti che si possono determinare f) al contributo al miglioramento ambientale (in termini di riduzione di inquinanti fisici, chimici, di consumo di suolo, di sostenibile gestione del territorio, di contributo allo sviluppo turistico per i casi di vocazione turistica del territorio di riferimento, …..). Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1602 SCHEDA A7 Matrice per l’attribuzione dei punteggi per gli interventi in aree obiettivo 2 Misura 2.1 Sviluppo e qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per la valorizzazione e la competitività del territorio. Linea di intervento 1 DESCRIZIONE 1 Premialità ai sensi del decreto di approvazione del Piano Integrato di Sviluppo Locale: NO Si Linea di intervento 2 Linea di intervento 3 1.a 1.b 1.c 2.a 2.b 3.a 3.b 3.c 0 0 0 0 0 0 0 0 20 20 20 20 20 20 20 20 11 2 Fattibilità tecnico-economica 11 11 11 11 10 9 9 3 Risultati attesi 14 14 14 15 13 14 14 15 4 Ricadute economiche e sociali 10 10 10 8 9 9 7 11 5 Capacità di incidere nel contesto 6 6 6 4 4 4 6 9 6 Riuso di beni immobili ed aree 5 5 5 8 10 10 10 = Livello di progettazione: Esecutivo Lavori aggiudicati Esecuzione (consegna/inizio) 2 2 2 2 2 2 2 2 7 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 Matrice per l’attribuzione dei punteggi per gli interventi in aree sostegno transitorio DESCRIZIONE Linea di intervento 1 Linea di intervento 3 1.a 1.b 1.c 2.a 2.b 3.a 3.b 3.c 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Premialità ai sensi del decreto di approvazione del Piano Integrato di Sviluppo Locale: NO SI 2 Fattibilità tecnico-economica 3 Risultati attesi 14 4 Ricadute economiche e sociali 10 5 Capacità di incidere nel contesto 6 6 Riuso di beni immobili ed aree 5 7 Livello di progettazione: Esecutivo Lavori aggiudicati Esecuzione (consegna/inizio) Completamento di iniziative 8 Linea di intervento 2 15 15 15 15 15 15 15 15 11 11 11 10 10 9 9 13 14 14 15 14 15 14 17 10 10 8 9 8 7 12 6 6 5 4 4 6 9 5 5 8 9 10 10 = 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 = Nota alle tabelle: Il totale dei punti non può superare il valore complessivo di 70 (settanta) anche nei casi di progetti che interessano più linee di intervento. I punteggi si intendono riferiti sempre al valore iniziale 0, ad eccezione del punto 1 ove si attribuisce il punteggio min/max alla riconosciuta premialità dal P.I.S.L. e del punto 7. Legenda Linea di intervento a – Infrastrutture per la mobilità e le merci. 1.a strade ed impianti ferroviari; 1.b piccoli sistemi di interscambio e stoccaggio delle merci; 1.c porti e banchine commerciali. Specifiche 1. 2. Linea di intervento b – Riqualificazione di ambiti urbani e peri-urbani 3. degradati. 2.a ambiti urbani e peri urbani degradati per la presenza di insediamenti ed attività produttive industriali; 4. 2.b edifici, prioritariamente dismessi, in ambito urbano e peri-urbano. Linea intervento c – Aree attrezzate, recupero e riutilizzo di edifici industriali dismessi. 3.a recupero fabbricati industriali dismessi; 5. 3.b completamento/riqualificazione/valorizzazione di aree per insediamenti produttivi esistenti; 3.c realizzazione di nuove aree per insediamenti produttivi. P.I.S.L. come definito nel cap. 1.9.1 del Complemento di Programmazione; La “fattibilità tecnico-economica” è da riferirsi a quanto previsto dagli scheda A4-A5 del bando; I “risultati attesi”: vedesi “Tabella degli indicatori di realizzazione e risultato, scheda A3,” e appendice B “ Indicatori chiave” del Doc.U.P.; Le “ricadute economiche e sociali” sono da verificare con il punto n. 2 “La strategia di sviluppo del Doc.U.P.”; Per la compilazione riferimento all’allegata scheda A6 del bando La “capacità di incidere nel contesto” deve essere riscontrata con le specifiche delle “aree obiettivo” del Doc.U.P. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1603 SCHEDA B Criteri per la valutazione degli aspetti ambientali e l’attribuzione del punteggio ambientale Presenza della procedura di Via/Verifica Per gli interventi sottoposti a Via o Verifica – Direttiva 97/11/CEE del 3 marzo 1997 che modifica la Direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati e L.R. 3/9/99 n. 20 – si esaminerà il provvedimento di esclusione o il giudizio di compatibilità ambientale rilasciato dall’autorità competente. Presenza di Siti di Interesse Comunitario (SIC) Per gli interventi localizzati all’interno dei siti o esterni ad essi purché possano avere incidenze significative sugli stessi – Direttiva 92/43/CEE, ex D.P.R. 8/9/1997 n. 357 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” succ. mod. dal D.P.R. 12/3/2003 n.120 e d.g.r. n. 7/14106 del 8/08/2003 (BURL 12/9/03, 3° suppl. str.) - si esaminerà l’atto mediante il quale si è espresso l’ente gestore. Per i progetti sottoposti a V.I.A./Verifica sarà sufficiente allegare copia del parere conclusivo, purché favorevole. Presenza di Zone a Protezione Speciale (ZPS) Per gli interventi localizzati all’interno dei siti o esterni ad essi, purché possano avere incidenze significative sugli stessi – Direttiva 92/43/CEE, ex D.P.R. 8/9/1997 n. 357 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” succ. mod. dal D.P.R. 12/3/2003 n.120, Direttiva 79/409/CEE – si esaminerà l’atto mediante il quale si è espressa l’autorità competente alla verifica. Per i progetti sottoposti a V.I.A./Verifica sarà sufficiente allegare copia del parere conclusivo in merito alla compatibilità dell’intervento con la presenza di ZPS. Compatibilità dell’intervento con il rischio idrogeologico e/o fasce fluviali Tutti i progetti dovranno allegare la “Scheda di compatibilità idrogeologica” redatta sulla base della scheda B2 allegata al bando, assieme ai relativi allegati richiesti. Per i progetti sottoposti a V.I.A./Verifica o sottoposti alla decisione di una Conferenza di Servizi, ai sensi della legge 07/08/90, n.241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, sarà sufficiente allegare copia del parere conclusivo in materia di rischio, purché favorevole. Attribuzione dei punteggi ambientali L’istruttoria ambientale consente l’attribuzione di massimo 30 punti per ciascun progetto. I punti vengono attribuiti su criteri ambientali valutati a seconda della linea di intervento in cui si colloca il progetto. Per consentire l’istruttoria ambientale si richiede la compilazione della scheda B1 (“Scheda per la valutazione ambientale”) in allegato al bando. Nella scheda si devono indicare chiaramente quali sono i criteri ambientali che soddisfa il progetto, cercando di riassumere le informazioni chiave per la valutazione degli stessi e inserendo inoltre, nella colonna apposita, il riferimento del paragrafo o degli elaborati grafici di progetto in cui sono contenuti gli elementi utili alla valutazione. Per l’attribuzione dei punti saranno valutati solo i criteri per i quali la scheda B1 è stata compilata, a cura dei proponenti, completa di nota riassuntiva e riferimento alla documentazione presentata a supporto della valutazione. La seguente tabella riporta la suddivisione dei punteggi ambientali massimi per ciascun criterio all’interno di ogni linea di intervento. Di seguito vengono poi riportate le regole di attribuzione dei punti. Criteri Aria Acqua Suolo Paesaggio Energia Altro 1.accessibilità 1a 14 2.delocalizzazione 4.smaltimento acque di scarico e meteoriche e tutela delle risorse idriche sotterranee 5.sfruttamento idrico 6.permeabilità del suolo 7.paesaggio e connessione ecologica 8.risparmio energetico 4 8 9.intermodalità 4 Linea intervento 1 1b 1c 8 Linea intervento 2 2a 2b 8 4* 4* 4 4* 10 10 3° 10 Linea intervento 3 3b 3c 8 8 2 2 6* 6* 6* 4 6 6* 6* 6* 4* 4* 6 6 6 4 2 8 8 8 8 8 8 8 4* 4* 6* 6* 6* 4* 4* 6 10 6* Tabella 1 – Punteggi ambientali Il punteggio massimo ambientale per ciascuna linea di intervento è pari a 30 punti. Per tutte le linee di intervento, eccetto la 1.a, alcuni criteri vengono valutati in gruppo in modo da ottenere un punteggio unico. I criteri appartenenti ad un gruppo sono indicati in tabella con il simbolo (*) ed il punteggio riferito ad esso viene attribuito nel seguente modo: 1. si valuta il punteggio relativo a ciascun criterio appartenente al gruppo; 2. il punteggio del gruppo è pari al massimo tra i punteggi ottenuti da i criteri del gruppo stesso. Il proponente di un progetto che ricade in una linea di intervento con dei criteri in un gruppo può decidere, per ottenere il punteggio del gruppo, di soddisfare uno solo di questi criteri trattandolo in modo completo ed esaustivo. Questa scelta deve essere evidenziata nella scheda B1 allegata al bando, compilando le caselle relative al criterio del gruppo soddisfatto dal progetto. Il punteggio ambientale complessivo è infine calcolato sommando tutti i punti dei criteri interessati dal progetto in questione. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1604 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 Di seguito viene riportata una breve descrizione degli aspetti che saranno valutati, ai fini dell’attribuzione del punteggio, per ciascun criterio ambientale. Accessibilità Il punteggio di questo criterio è ripartito nelle seguenti voci: 1. Congestione/Decongestione (valutato per tutte le linee di intervento) Sarà valutata sulla base di documentazione (es. breve relazione corredata da uno stralcio del Piano Regolatore Generale e rappresentazione su C.T.R.), che illustri: localizzazione dell’intervento nel contesto; motivazione di realizzazione dell’opera in relazione alle necessità di mobilità del contesto servito; viabilità di accesso all’opera e raccordo con la viabilità principale esistente; stima dei flussi di traffico e distribuzione oraria, previsti in fase di esercizio delle attività. 2. Impatto acustico dell’opera (valutato per tutte le linee di intervento) Sarà considerato sulla base di documentazione sintetica che consenta di valutare la vulnerabilità/sensibilità all’inquinamento acustico dell’area oggetto di intervento (es. informazioni su uso del suolo nell’area in oggetto, tipologie di insediamenti o aree sensibili presenti, densità di popolazione ecc.) e l’inquinamento acustico prodotto in fase di utilizzo delle infrastrutture (es. caratteristiche delle attività che andranno ad insediarsi, volumi di traffico veicolare indotto dall’opera ecc.). Saranno valutate positivamente tutte le misure di mitigazione degli impatti acustici indotti localmente dall’opera in relazione alle caratteristiche di vulnerabilità del contesto. Qualora il proponente ritenga che l’intervento sia indifferente rispetto al criterio, per poter ottenere il punteggio, sarà necessario motivare l’assenza o il non incremento di impatto acustico indotto dall’opera. 3. Messa in sicurezza (valutato solo per la linea 1.a) Saranno valutati positivamente tutti gli interventi che comportano un miglioramento della sicurezza stradale nel caso di accertato rischio esistente o di inadeguatezza della rete viaria esistente anche dal punto di vista del dissesto idrogeologico. Delocalizzazione Sarà valutata positivamente la documentazione che attesti e motivi l’intenzione di riservare una parte dei lotti dell’area infrastrutturata al trasferimento di attività inquinanti o comunque recanti disturbo, allontanandole così da aree sensibili (es. centro abitato, area naturale protetta). Sfruttamento idrico Indicare la destinazione di utilizzo della risorsa idrica (usi civili e /o usi industriali). Se si utilizza la risorsa idrica anche per fini industriali, specificare quali sono le fonti di approvvigionamento (prelievo da falda, pozzo privato, acquedotto ecc.) con indicazioni sulla potabilità o meno della risorsa ed eventuali stime sulle percentuali di presa dalle diverse fonti. Ai fini dell’attribuzione del punteggio sarà valutata positivamente l’adozione di infrastrutture funzionali ad uno sfruttamento razionale della risorsa idrica (es. sistemi di raccolta, accumulo e riutilizzo di acqua piovana, riciclo di acqua...). Smaltimento acque di scarico e meteoriche e tutela delle risorse idriche sotterranee Indicare il sito di recapito delle acque di scarico. Ai fini dell’attribuzione del punteggio saranno valutate positivamente le seguenti soluzioni: se si utilizza la risorsa idrica per fini industriali: adozione di sistemi di collegamento fognario al depuratore civile comunale o consortile; tecniche per la protezione e il monitoraggio della qualità degli acquiferi sotterranei; per strutture dotate di piazzali, parcheggi: adozione di sistemi atti a ridurre e/o laminare le portate meteoriche drenate e recapitate nella rete. Permeabilità del suolo Verrà valutato l’aumento significativo o la non diminuzione della superficie permeabile del lotto rispetto alla situazione esistente e sarà quindi necessario allegare documentazione relativa alle superfici occupate dalle infrastrutture realizzate. Saranno premiati tutti gli interventi di recupero e riqualificazione di edifici o di aree produttive dismesse in quanto interventi che non comportano un ulteriore consumo di suolo. Saranno inoltre valutate positivamente tutte le tecniche atte a conservare la permeabilità del suolo ove possibile (es. utilizzo di cubetti di porfido non cementati, erbablock, masselli autobloccanti per pavimentazione di piazzali e/o superfici esterne, ecc.). Paesaggio e connessione ecologica La seguente documentazione si rende necessaria ai fini della considerazione dell’attenzione rivolta in sede di progetto alla connessione dell’opera proposta con il contesto paesistico di riferimento, ovvero la sua capacità di porsi in composizione con esso. Documentazione fotografica che rappresenti in modo panoramico l’edificio o area oggetto di riqualificazione o l’area di nuovo intervento; Planimetria in scala opportuna con inserimento ambientale1 del progetto accompagnata da relazione contenente tutti gli elementi descrittivi2 che permettano di valutare l’intervento proposto sul paesaggio; Eventuale rappresentazione iconografica (fotomontaggio, rendering ecc.) dell’opera inserita nel suo contesto paesistico. Per l’attribuzione del punteggio saranno considerati i seguenti aspetti: aspetto dimensionale: volumetrie e altezze dovrebbero essere coerenti con la tipologia degli edifici circostanti e/o con le forme del paesaggio naturale. Previsione di mascheramenti vegetali anche mediante modellamenti del terreno per evitare o ridurre l’impatto visivo di edifici/ opere non coerenti col paesaggio; 1 Specie vegetali presenti Cenni sulle caratteristiche costruttive locali o sulle specie vegetazionali autoctone, indicazioni dei materiali di impiego, dei relativi colori, eventuali opere di movimenti di terra e conseguenti sistemazioni, misure volte al restaurarsi del necessario livello di naturalità ecc. 2 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - - Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1605 beni culturali e ambientali: in caso di relazione visiva con elemento di valore è consigliato l’utilizzo di accorgimenti atti ad eliminare o ridurre il grado di interferenza percettiva mediante l’uso di materiali costruttivi e sistemi architettonici che si integrino (per non interferenza o per omogenizzazione) con l’intorno. Gli edifici industriali adiacenti a superfici boscate o in aree a prato, pascolo o coltivo, quando siano visibili da strade e/o spazi pubblici o siano inseriti in aree di pregio paesistico, ne dovrebbero garantire la continuità formale mediante elementi di vegetazione arborea e arbustiva compatibili con il paesaggio circostante; vegetazione e fauna: misure di mitigazione delle eventuali discontinuità introdotte nella copertura boschiva e in fasce ecotonali, utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, interventi di rivegetazione a fini antierosivi con specie arbustive, costruzione di infrastrutture funzionali alla connessione ecologica ed al superamento di barriere artificiali da parte della fauna (es. sovrapassi vegetati o connessioni vegetate con eventuali corsi d’acqua). Risparmio energetico Ai fini dell’attribuzione del punteggio sarà premiata l’adozione di misure di sfruttamento razionale della risorsa energetica tra cui: per nuovi edifici e/o ristrutturazione di edifici dismessi: adozione di soluzioni architettoniche bioclimatiche e/o impiego di tecniche bioclimatiche per il riscaldamento, la ventilazione e il raffrescamento di edifici; per nuovi impianti di illuminazione: utilizzo di lampade a fluorescenza o a sodio ad alto rendimento o con possibilità di variazione automatica dell’illuminazione in funzione della luminosità esterna e/o naturale e/o impiego di sensori per luce temporizzata ad accensione e spegnimento automatico ecc.; per nuovi impianti tecnologici: adozione di sistemi integrati composti da macchine ad alto rendimento - cogenerazione, pompe di calore, pannelli solari, caldaie a irraggiamento o a condensazione, …- accoppiate a sistemi di riscaldamento a effetto radiante con circolazione di acqua a bassa temperatura; Intermodalità Criterio valutato per progetti che prevedono la realizzazione di infrastrutture intermodali per scambi gomma-ferro, gomma-acqua o ferro-acqua. Criterio valutato anche nel caso di realizzazione di infrastrutture funzionali al collegamento con nodi intermodali. SCHEDA B1 SCHEDA PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE Da compilare a cura del proponente3 Linea di intervento del progetto: Criteri ambientali Riassumere le informazioni rilevanti 4 ai fini della valutazione dei criteri Indicare la documentazione (paragrafi ed eventualmente pagine) e gli elaborati grafici in cui sono contenuti gli elementi utili alla valutazione dei criteri 1. accessibilità Aria 2. delocalizzazione 3. criticità territoriale Acqua 4. smaltimento acque di scarico e meteoriche e tutela delle risorse idriche sotterranee 5. sfruttamento idrico Suolo Paesaggio Energia Altro 3 6. permeabilità 7. paesaggio e connessione ecologica 8. risparmio energetico 9. intermodalità Saranno valutati solo i criteri per i quali la scheda è stata compilata a cura dei proponenti, completa di nota riassuntiva e riferimento alla documentazione presentata a supporto della valutazione 4 Il proponente di un progetto che ricade in una linea di intervento con dei criteri in un gruppo può decidere, per ottenere il punteggio del gruppo, di soddisfare uno solo di questi criteri trattandolo in modo completo ed esaustivo. Questa scelta deve essere evidenziata nella seguente scheda, compilando le caselle relative al criterio del gruppo soddisfatto dal progetto. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1606 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 SCHEDA B2 SCHEDA DI COMPATIBILITA’ IDROGEOLOGICA da compilare a cura del proponente Attenzione: per i progetti sottoposti a V.I.A./Verifica o sottoposti alla decisione di una Conferenza di Servizi, ai sensi della legge 07/08/90, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, sarà sufficiente allegare: copia del parere in materia di rischio idrogeologico, purché favorevole. In tutti gli altri casi occorre fornire le seguenti informazioni relative al Comune: 1. Il Comune è dotato di studio geologico di cui all’art. 2 della legge regionale 24 novembre 1997, n. 41, predisposto secondo i criteri della d.g.r. n. 6/37918 del 6 agosto 1998 (pubblicata sul 1° suppl straordinario n.36 del 8 settembre 1998) o della d.g.r. n. VII/6645 del 29/10/01 (pubblicata sul 3° Suppl. Straordinario al n. 48 del 30 novembre 2001)? Si No 2. Lo studio geologico è stato dichiarato conforme alle direttive regionali di cui all’art. 3 della l.r. 41/97? Si, senza prescrizioni Si, con prescrizioni No Allegare, se disponibile, copia del parere geologico e attribuire alla documentazione allegata la seguente denominazione: “Copia del parere geologico” 3. Lo studio geologico suddetto è stato già reso parte integrante e sostanziale dello strumento urbanistico vigente? Si No Fornire numero e data dell’atto di approvazione dello strumento urbanistico (o del PRG): n……………….. ..…/…../……. Si compili in seguito la sezione pertinente per il proprio Comune, a seconda dei casi riportati: o o o CASO 1: per i Comuni dotati di studio geologico di cui all’art. 2 della legge regionale 24 novembre 1997, n. 41, riconosciuto conforme ai criteri regionali e recepito nello strumento urbanistico (ovvero risposta affermativa alla terza domanda sopra riportata); CASO 2: per tutti i Comuni già dotati di uno studio geologico non reso parte integrante e sostanziale dello strumento urbanistico vigente (es. in caso di risposta affermativa solo alle prime due domande sopra riportate); CASO 3: per tutti i progetti non compresi nei casi 1 o 2. CASO 1 1. Indicare la classe di fattibilità per l’area interessata dall’intervento: Classe 1 – Fattibilità senza particolari limitazioni Classe 2 – Fattibilità con modeste limitazioni Classe 3 – Fattibilità con consistenti limitazioni Classe 4 – Fattibilità con gravi limitazioni 2. Fornire nel riquadro sottostante una descrizione in merito alle prescrizioni previste per la classe di fattibilità dello studio geologico e alla compatibilità geologica ed idrogeologica dell’intervento con la relativa classe di fattibilità, individuando le eventuali indagini idrogeologiche - geologiche previste dal citato studio e allegare l’estratto della “Carta di fattibilità e delle azioni di piano” per l’area interessata dall’intervento (attribuire alla documentazione allegata la seguente denominazione: “Carta di fattibilità e delle azioni di piano”): Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1607 CASO 2 1. Si compili la TABELLA RIASSUNTIVA DEI DISSESTI E DELLE FASCE FLUVIALI di seguito riportata, da allegare alla presente scheda 2. Solamente in caso di risposta affermativa alle domande della tabella del punto 1 (cioè se l’intervento è localizzato in un’area interessata da fenomeni di dissesto e/o da fasce fluviali) fornire copia del suddetto STUDIO GEOLOGICO che comunque attesti la compatibilità dell’intervento o di interventi analoghi a quello in oggetto con le condizioni di dissesto idrogeologico per un areale significativo attorno al sito in oggetto (attribuire alla documentazione allegata la seguente denominazione: “Copia dello studio geologico”). CASO 3 1. Si compili la TABELLA RIASSUNTIVA DEI DISSESTI E DELLE FASCE FLUVIALI di seguito riportata, da allegare alla presente scheda. 2. Solamente in caso di risposta affermativa alle domande della tabella del punto 1 (cioè se l’intervento è localizzato in un’area interessata da fenomeni di dissesto e/o da fasce fluviali) fornire una RELAZIONE DI COMPATIBILITA’ idraulica o di compatibilità dell’intervento con le condizioni di dissesto sottoscritta da un tecnico idoneo qualora l’intervento interessi aree di dissesto o fasce fluviali dove le NTA del PAI prevedano espressamente tali valutazioni oppure interessi aree di dissesto segnalate nelle carte inventario regionali (attribuire alla documentazione allegata la seguente denominazione: “Relazione di compatibilità”). Nome e Cognome: ______________________ Data: __________________ Firma: _________________________________ TABELLA RIASSUNTIVA DEI DISSESTI E DELLE FASCE FLUVIALI Da compilare e da allegare alla scheda B2 sempre per i progetti che ricadono nel CASO 2 e CASO 3 PAI – Piano di Assetto Idrogeologico (DPCM 24 maggio 2001) L’intervento interessa un’area di dissesto cartografata nell’atlante dei rischi idraulici e idrogeologici del PAI? Sì, area rossa Sì, area verde Sì, area nero/grigia No, non interessato da perimetrazioni PAI Note: PSFF – Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (DPCM 24 luglio 1998) L’intervento interessa una fascia fluviale? Sì, fascia A Sì, fascia B Sì, fascia B di progetto Sì, fascia C No, non interessato da fasce fluviali Note: Carta Inventario delle Frane e dei Dissesti della Regione Lombardia (approvata con ddg 1725 del 12 settembre 2002) Vi sono dissesti che interessano il sito di 1) ubicazione dell’intervento? Sì 5 Note: No in caso affermativo specificare: 2) In caso affermativo, tipo di attività: fenomeno attivo fenomeno quiescente fenomeno relitto Data: __________________ Firma: _______________________________ 5 La Carta Inventario delle Frane e dei Dissesti della Regione Lombardia è reperibile presso il proprio Comune oppure presso lo Spazio Regione della Regione Lombardia (le sedi di riferimento sono segnalate sul sito: (http://www.spazio.regione.lombardia.it), è possibile avere maggiori informazioni sulla cartografia regionale esistente e sulla sua parziale visualizzazione on-line, sul sito della Regione Lombardia (http://www.cartografia.regione.lombardia.it). Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1608 – D.G. Qualità dell’ambiente [BUR20040194] [5.3.4] D.d.g. 2 aprile 2004 - n. 5563 Bando per l’istituzione di uno specifico elenco di Istituti idonei alla Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) delle Aziende soggette agli adempimenti previsti dalla legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti» IL DIRETTORE GENERALE Richiamata la legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti», come modificata con legge regionale 24 novembre 2004, n. 5; Visti, in particolare, gli articoli 4, comma 5, 5, comma 5 e 7, comma 4 che, disciplinando i procedimenti connessi con la presentazione, a carico delle Aziende a rischio di incidente rilevante, del rapporto di sicurezza e della scheda di valutazione tecnica, nonché le procedure per il controllo degli stabilimenti, di competenza dell’Azienda Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), prevedono la certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS), adottati dalle stesse Aziende, da parte di Istituti riconosciuti dalla Regione Lombardia, in possesso dei requisiti di cui all’allegato 3 alla medesima l.r. 19/2001; Visto altresı̀ l’articolo 7-bis che prevede l’elenco degli Istituti idonei allo svolgimento della suddetta attività di certificazione, istituito a seguito di apposito bando della Direzione Generale competente per la presentazione delle candidature dei soggetti interessati, relativamente ai quali il Comitato Valutazione Rischi (CVR) di cui all’articolo 6, commi 1 e 2, della l.r. 19/01, costituito con decreto D.G. 2 ottobre 2003, n. 16238, abbia verificato il possesso dei requisiti specificati nell’allegato 3 alla medesima l.r. 19/01; Dato atto che tale certificazione è relativa alla conformità dei suddetti Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) alle disposizioni del decreto ministeriale 8 settembre 2000 «Linee guida per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza», emanato ai sensi del d.lgs. 17 agosto 1999, n. 334 «Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose»; Ritenuto, per quanto sopra riportato, di indire un bando, secondo i contenuti del relativo avviso, per l’istituzione dell’elenco degli Istituti in oggetto; Vista la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e dalla dirigenza della Giunta regionale»; Visti, in particolare, l’art. 17 della suddetta legge, che individua le competenze e i poteri dei direttori generali e il combinato disposto degli articoli 3 e 18 della legge medesima, che individua le competenze e i poteri della dirigenza; Viste, inoltre, la d.g.r. 24 maggio 2000, n. 4 «Avvio della VII Legislatura, costituzione delle direzioni generali e nomina dei direttori generali», come successivamente modificata, nonché le deliberazioni della VII Legislatura riguardanti l’assetto organizzativo della Giunta regionale; Decreta 1. di indire un bando per l’istituzione di uno specifico elenco di Istituti idonei alla Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) delle Aziende soggette agli adempimenti previsti dalla legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti», secondo i contenuti dell’Avviso allegato al presente decreto e parte integrante e sostanziale dello stesso; 2. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del suddetto Avviso di indizione del bando. Il direttore generale: Antonella Manno ——— • ——— REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE QUALITÀ DELL’AMBIENTE Avviso di indizione di bando per l’istituzione di uno specifico elenco di Istituti idonei alla Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) delle Aziende soggette agli adempimenti previsti dalla legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti» Si rende noto che la Direzione Qualità dell’Ambiente, con Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 decreto D.G. 2 aprile 2004, n. 5563, ha indetto un bando per l’istituzione di uno specifico elenco di Istituti idonei alla Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) delle Aziende soggette agli adempimenti previsti dalla legge regionale 23 novembre 2001, n. 19 «Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti». Gli interessati sono invitati a presentare, mediante consegna a mano o a mezzo di raccomandata, indirizzata alla Direzione Generale Qualità dell’Ambiente – Unità Organizzativa Protezione Ambientale e Sicurezza Industriale – via Stresa, 24 – 20124 Milano, entro e non oltre il quarantacinquesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (qualora tale termine venga a scadere in giorno festivo, si intenderà protratto al primo giorno feriale immediatamente seguente): 1) la documentazione o l’autocertificazione, resa ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, attestante il possesso dei requisiti di seguito indicati, come specificati nell’Allegato 3 alla l.r. 19/2001: – essere Istituti senza fini di lucro; – possedere documentata esperienza, di almeno un anno, nel settore della sicurezza degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante; – utilizzare un protocollo di certificazione approvato dalla Regione; – disporre di un sistema di gestione della qualità conforme a UNI EN ISO 9002; 2) una dichiarazione, ai sensi del medesimo Allegato 3, contenente: – l’impegno a trasmettere annualmente alla Regione Lombardia la relazione annuale sull’esercizio di bilancio e copia del bilancio stesso; – l’accettazione di audit periodici a campione effettuati dalla regione sui certificati rilasciati dall’Istituto; – l’impegno ad adottare criteri di sospensione o revoca della certificazione approvati dalla Regione. La medesima documentazione dovrà essere accompagnata da una lettera sottoscritta dal soggetto interessato, recante in particolare l’elenco dei documenti presentati, alla quale dovrà essere allegata la fotocopia del documento di identità del dichiarante. I nominativi degli Istituti risultati idonei allo svolgimento dell’attività di certificazione saranno riportati in uno specifico elenco che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Si riportano di seguito gli orari e gli indirizzi degli Sportelli del Protocollo locale federato presso i quali depositare o ai quali inviare la documentazione sopra specificata: Orari • da lunedı̀ a giovedı̀: 9-12 / 14.30-16.30; • venerdı̀: 9-12. PROTOCOLLO GENERALE MILANO: via Pirelli, 12 – tel. 0267654662-4678-4660 PROTOCOLLO DELLE SEDI PROVINCIALI • BERGAMO: piazza XX Settembre, 18 – tel. 035273111 • BRESCIA: via Dalmazia, 92/94 – tel. 0303462456 • COMO: via Luigi Einaudi, 1 – tel. 031265900 • CREMONA: via Dante, 136 – tel. 0372485208 • LECCO: c.so Promessi Sposi, 132 – tel. 0341358911 • LEGNANO: via Felice Cavallotti, 11/13 – tel. 0331440903 • LODI: via Haussmann, 7 – tel. 0371458209 • MANTOVA: c.so Vittorio Emanuele, 57 – tel. 0376232427 • MONZA: piazza Cambiagli, 3 – tel. 0392315381 • PAVIA: v.le Cesare Battisti, 150 – telefono 03825941 – 0382594211 • SONDRIO: via Del Gesù, 17 – telefono 0342530111 – 0342530244 • VARESE: v.le Belforte, 22 – tel. 0332 338511 Per informazione rivolgersi all’Unità Organizzativa Protezione Ambientale e Sicurezza Industriale, al numero telefonico 02/67656935, dal lunedı̀ al giovedı̀ esclusivamente dalle ore 11 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 16 e il venerdı̀ dalle ore 11 alle ore 12. Il direttore generale qualità dell’ambiente: Antonella Manno Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR20040195] – 1609 – [5.3.1] D.d.s. 31 marzo 2004 - n. 5309 Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 Lombardia (2000-2006). Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette». Approvazione della graduatoria, assegnazione degli aiuti finanziari e approvazione delle «Linee guida per la presentazione delle richieste di erogazione, il monitoraggio e la rendicontazione dell’aiuto finanziario concesso in attuazione del secondo bando della Misura 3.1» (Obiettivo gestionale 9.5.5.1) LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA AZIONI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183 (Coordinamento delle politiche riguardanti l’appartenenza dell’Italia alle comunità europee ed adeguamento dell’ordinamento interno agli atti normativi comunitari) che, all’art. 5, istituisce apposito fondo di rotazione per l’attuazione dei programmi di politica comunitaria; Richiamati: – il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali; – il Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; – il Regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione del 28 luglio 2000 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali; – il Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004 che modifica il regolamento (CE) n. 1685/2000 per quanto riguarda l’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il regolamento (CE) n. 1145/2003; – il Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda i sistemi di gestione e di controllo dei contributi concessi nell’ambito dei Fondi strutturali, cosı̀ come modificato dal Regolamento (CE) n. 2355/2002 della Commissione del 27 dicembre 2002; – il Regolamento (CE) n. 1159/2000 della Commissione del 30 maggio 2000 relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali; Rilevato che, con Decisione C(2001) 2878 del 10 dicembre 2001, la Commissione Europea ha approvato il Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 (2000-2006) della Regione Lombardia; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 7/7615 del 27 dicembre 2001 concernente la presa d’atto del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 Lombardia (20002006) sopra citato; Visto altresı̀ il dispositivo di Giunta regionale n. 7/8602 del 27 marzo 2002 (Doc.U.P. Obiettivo 2 2000-2006. Adozione del Complemento di Programmazione) e successive modifiche; Richiamato il decreto del Direttore Generale alla Qualità dell’Ambiente n. 13320 del 7 agosto 2003, con il quale è stato approvato il secondo Bando per la presentazione delle domande a valere sulla Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette» del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 Lombardia (2000-2006); Rilevato che tale Bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 18 agosto 2003 – Serie Ordinaria al n. 34 e che, pertanto, il termine di 90 giorni per la presentazione delle domande da parte dei soggetti beneficiari è scaduto in data 16 novembre 2003; Considerato che il punto 11 del Bando prevede che le domande di aiuto finanziario siano esaminate e valutate da una Commissione tecnica interdirezionale appositamente costituita e che le stesse siano ammesse all’aiuto finanziario secondo una graduatoria di merito sulla base dei criteri di selezione stabiliti nel Complemento di Programmazione e dei punteggi riportati al punto 6 del Bando e nel tabulato riepilogativo allegato allo stesso; Preso atto che: – a seguito della pubblicazione del Bando sono state inviate n. 23 (ventitre) richieste di aiuto finanziario alla Responsa- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 bile della Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette»; – con decreto del Direttore Generale alla Qualità dell’Ambiente n. 22406 del 16 dicembre 2003, allegato al presente prevvedimento, è stata costituita apposita Commissione tecnica interdirezionale preposta alla valutazione delle domande di aiuto finanziario presentate a valere sulla Misura 3.1 di cui al Bando precedentemente citato; – le attività della Commissione tecnica interdirezionale avviate il 23 dicembre 2003 si sono concluse, dopo tre sedute, il 21 gennaio 2004; Visti i verbali relativi alle riunioni della citata Commissione tecnica interdirezionale e allegati al presente decreto; Richiamato il punto 12 del Bando, nel quale sono specificate le caratteristiche e le modalità dell’aiuto finanziario che, erogato da Finlombarda s.p.a., risulta pari al 100% della spesa ritenuta ammissibile e si compone di un finanziamento a tasso zero pari al 60% (sessanta per cento) e di un contributo a fondo perduto per il restante 40% (quaranta per cento); Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 7/9645 del 28 giugno 2002 concernente l’approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. per la costituzione, l’organizzazione, il funzionamento e le modalità di gestione del «Fondo per le infrastrutture»; Visti altresı̀: – il decreto del dirigente della Struttura Attuazione politiche comunitarie n. 7444 dell’8 maggio 2003, avente ad oggetto «Doc.U.P. Ob. 2 2000-2006 – Assi 2 e 3. Linee guida per l’applicazione dell’art. 29, paragrafo 4 del Reg. (CE) n. 1260/1999 ai fini della presentazione di progetti generatori di entrata»; – il decreto del dirigente della Struttura Organizzazione e controlli n. 13036 dell’1 agosto 2003 (Documento dell’autorità di pagamento: Doc.U.P. Ob. 2 (2000-2006) – Dichiarazione e certificazione della spesa: manuale), cosı̀ come modificato dal successivo decreto n. 22304 del 12 dicembre 2003; Preso atto della dotazione finanziaria complessiva per l’attuazione della Misura 3.1 che, come riportato all’allegato 1 del Complemento di Programmazione adottato dalla Giunta regionale, risulta pari a C 11.317.094,00 per gli interventi in aree Obiettivo 2; Considerato che per l’attuazione del citato Bando è stata stabilita una disponibilità finanziaria pari a C 3.500.000,00; Visto il combinato disposto all’art. 3, commi 76 e 77 della legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 (Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia), cosı̀ come modificata dalla legge regionale 6 marzo 2002, n. 4 (Norme per l’attuazione della programmazione regionale e per la modifica e l’integrazione di disposizioni legislative); Richiamata la legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 (Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale) e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Direttore Generale alla Qualità dell’Ambiente n. 21117 del 7 novembre 2002, con cui è stata assegnata alla dirigente pro tempore della Struttura Azioni per lo Sviluppo sostenibile la gestione, attraverso l’assunzione degli atti necessari, delle risorse finanziarie stanziate nel triennio 20022004 sul capitolo 4.9.5.5.3.329.5907 e destinate alla attuazione degli interventi che saranno ammessi all’aiuto finanziario a valere sulla Misura 3.1 del Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 Lombardia (2000-2006); Visto il dispositivo di Giunta regionale n. 7/15655 del 18 dicembre 2003 (Aggiornamento dell’assetto organizzativo della Giunta Regionale – V Provvedimento Organizzativo 2003); Decreta 1. Di approvare, per la Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette» e quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, l’allegata graduatoria degli interventi ammessi all’aiuto finanziario, recante anche l’attribuzione dei punteggi rispettivamente conseguiti sulla base dei criteri di selezione indicati nel Bando e l’ammontare dell’aiuto finanziario massimo assegnabile ai soggetti beneficiari (Allegato 1). 2. Di confermare che l’inizio lavori dovrà avvenire entro 150 (centocinquanta) giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, in quanto tutti gli interventi ammessi all’aiuto finanziario risultano di importo inferiore alla soglia comunitaria di C 5.000.000,00. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1610 – 3. Di ribadire che il mancato rispetto degli adempimenti di cui al precedente punto, nonché delle prescrizioni indicate nel Bando, comporterà la revoca dell’aiuto finanziario assegnabile. 4. Di confermare che le erogazioni dell’aiuto finanziario saranno disposte con successivi decreti della Responsabile della Misura 3.1 e saranno liquidate da Finlombarda s.p.a. in attuazione della convenzione citata in premessa. 5. Di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, l’allegato 2 concernente «Linee guida per la presentazione delle richieste di erogazione, il monitoraggio e la rendicontazione dell’aiuto finanziario concesso in attuazione del secondo bando della Misura 3.1» predisposte per i soggetti ammessi al finanziamento, che dovranno avvalersi della annessa modulistica. 6. Di impegnare e liquidare la somma di C 2.311.694,00 a valere sul capitolo di bilancio 4.9.5.5.3.329.5907 dell’esercizio finanziario 2004 a favore di Finlombarda s.p.a. (codice beneficiario 19905). 7. Di trasmettere copia del presente decreto: – all’Autorità di Gestione per gli adempimenti previsti dalla Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 più volte citata convenzione stipulata tra la Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a.; – all’Autorità di Pagamento del Doc.U.P. Obiettivo 2 (20002006); – all’Unità Organizzativa Bilancio e Ragioneria per gli adempimenti di competenza. 9. Di disporre che il presente decreto sia notificato a tutti i soggetti che hanno presentato richiesta di aiuto finanziario a valere sul secondo Bando di attuazione della Misura 3.1. 10. Di dare atto che, dalla data di avvenuta notificazione del presente provvedimento, contro lo stesso potrà essere presentato ricorso giurisdizionale presso il T.A.R. della Lombardia o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 (sessanta) o 120 (centoventi) giorni. 11. Di disporre la pubblicazione del presente atto, unitamente agli allegati di cui ai precedenti punti 1 e 5, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. La dirigente: Anelisa Ricci ——— • ——— ALLEGATO N. 1 Doc.U.P. 2000-2006. Aree Obiettivo 2 Misura 3.1 «Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette» Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 18 agosto 2003 – Suppl. Ord. al n. 34 GRADUATORIA DEGLI INTERVENTI AMMESSI ALL’AIUTO FINANZIARIO ID Richiedente Prov. 4220.71 Comune di Lavena Ponte Tresa VA 4197.70 Comunità Montana Valganna e Valmarchirolo 4198.68 Consorzio Parco Alto Milanese VA VA 4218.73 Comune di Ostiglia MN 4222.80 Comunità Montana di Valle Camonica BS 4199.69 Consorzio Parco Alto Milanese VA MI 4223.81 Comunità Montana di Valle Camonica BS 4192.78 Comune di Camerata Cornello BG 4224.82 Comunità Montana di Valle Camonica BS 4190.76 Comune di Vedeseta BG 4191.77 Comune di Taleggio BG 4219.74 Comune di Motteggiana MN 4229.67 Comune di Zavattarello PV Aiuto finanziario Punteggio massimo assegnabile conseguito (Euro) Pista ciclo pedonale dei tre fiumi – percorso attorno al centro 14 220.000 abitato di Ponte Tresa. Rete cicloturistica. Tronco funzionale n. 8. 11,5 350.000 Ristrutturazione dell’immobile denominato Ĺa Cascinetta» a 11 182.730 centro del Consorzio Parco Alto Milanese per finalità scolastiche e socio-educative. Progetto di riqualificazione ambientale e strategia di rivitalizza9,5 84.355 zione del territorio lungo un tratto di sponda del Po. Recupero di viabilità storica minore finalizzato alla realizzazione 9,5 160.000 di percorso escursionistico in Val Saviore. Interventi di riqualificazione e di valorizzazione di percorsi stori9 205.004 ci a favore della mobilità lenta con realizzazione di piste ciclabili e relative opere di riqualificazione ambientale nell’ambito del Parco Alto Milanese. Intervento di restauro e risanamento conservativo della canoni9 246.376 ca in parrocchia di S. Antonio Abate in Rino di Sonico. Recupero del tracciato Buffalora-Cancervo-Venturosa di inte8,5 201.600 resse naturalistico ed escursionistico. Riqualificazione dei percorsi di fondovalle e delle strutture per 8,5 142.965 la fruizione turistica in Val d’Avio. Recupero di un percorso escursionistico tra i Pian di Artavaggio 7,5 67.404 e i Piani dell’Alben. Recupero di un percorso escursionistico tra i Pian di Artavaggio 7,5 36.120 e i Piani dell’Alben. Recupero ambientale per la fruizione allargata dell’area «Mani6,5 178.500 co di Paiolo». Completamento recupero funzionale del castello Dal Verme e 5 236.640 del suo parco. Aiuto finanziario massimo totale 2.311.694 Allegato n. 2 RegioneLombardia Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Struttura Azioni per lo Sviluppo sostenibile Doc.U.P. 2000-2006 INTERVENTI IN AREE OBIETTIVO 2 Linee guida per la presentazione delle richieste di erogazione, il monitoraggio e la rendicontazione dell’aiuto finanziario concesso in attuazione del secondo bando della Misura 3.1 1. L’aiuto finanziario Secondo quanto previsto dal Doc.U.P. 2000-2006, dal Com- Titolo dell’intervento plemento di Programmazione e dal Bando, l’aiuto finanziario è pari al 100% della spesa ammissibile, determinata a seguito dell’avvenuto espletamento delle procedure di appalto. L’aiuto finanziario si compone di una quota di finanziamento a tasso zero pari al 60% (sessantapercento) e di una quota a fondo perduto pari al 40% (quarantapercento). L’aiuto finanziario è erogato in tre tranches per il tramite di Finlombarda s.p.a. in attuazione delle disposizioni del Doc.U.P. e del dispositivo di Giunta regionale n. 7/9645 del 28 giugno 2002 concernente l’approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. per la costituzione, l’organizzazione, il funzionamento e le modalità di gestione del «Fondo per le infrastrutture». Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1611 – Le richieste, pena la loro nullità, devono essere compilate e sottoscritte come da indicazioni riportate nella allegata modulistica. 2. Erogazione dell’aiuto finanziario A cura del Soggetto Beneficiario, tutte le istanze di erogazione dell’aiuto finanziario concesso devono essere inoltrate al Responsabile della Misura 3.1, come di seguito indicato ed utilizzando la modulistica contenuta nelle presenti linee guida. Le istanze devono sempre riportare in modo espresso: – l’oggetto dell’intervento; – il provvedimento di concessione dell’aiuto finanziario (decreto della Responsabile della Misura 3.1); – l’indicazione del tipo di erogazione (es. 1º o 2º acconto, erogazione a saldo). Non sono ammissibili e liquidabili le richieste relative ad interessi per pagamenti ritardati. L’erogazione è subordinata al controllo effettuato dal Soggetto Beneficiario (stazione appaltante); in particolare il responsabile del procedimento accerta l’avanzamento nella esecuzione delle opere, la rispondenza al progetto approvato per il quale è stato concesso l’aiuto finanziario, la rispondenza delle spese, la congruità delle tariffe professionali, il rispetto della normativa fiscale e previdenziale, ecc. La documentazione giustificativa delle spese effettuate deve essere conservata presso il Soggetto Beneficiario e prodotta tempestivamente in caso di richiesta da parte degli organi regionali o dell’Unione Europea. L’aiuto finanziario è erogato in tre tranches secondo le seguenti modalità: A) 1º acconto (40% dell’aiuto finanziario concesso) All’inizio dei lavori, l’erogazione viene disposta unitamente al decreto di concessione dell’aiuto finanziario ed è corrispondente al 40% dell’aiuto finanziario complessivamente autorizzato. La liquidazione avviene a seguito di istanza – utilizzando l’allegato modello A1 – del Soggetto Beneficiario, completa delle informazioni riportate al punto 2 e corredata da: – delibera o altro provvedimento di scelta della procedura di gara ad evidenza pubblica, o di altra modalità di affidamento lavori, contenente i riferimenti normativi di supporto; – copia del bando di gara e/o lettera d’invito; – descrizione delle modalità di pubblicizzazione della gara ai sensi della legge 109/1994 e del d.P.R. 554/1999; – delibera o altro provvedimento di aggiudicazione; – copia del contratto di appalto; – quadro economico aggiornato a seguito della procedura di gara utilizzando l’allegata scheda n. 1; – verbale di consegna lavori e dichiarazione di inizio lavori redatta dal direttore lavori. B) 2º acconto (40% dell’aiuto finanziario concesso) All’avvenuto superamento del 60% dell’importo contrattuale dei lavori appaltati e alla liquidazione di spese pari al 40% dell’aiuto finanziario complessivamente concesso. La liquidazione avviene a seguito di istanza – utilizzando l’allegato modello A2 – del Soggetto Beneficiario, completa delle informazioni riportate al punto 2, corredata da dichiarazione del direttore dei lavori e del Responsabile del Procedimento dell’avvenuta esecuzione di opere per un valore superiore al 60% dell’importo lavori e dell’avvenuta liquidazione del 40% dell’aiuto finanziario concesso. C) Saldo La residua quota, pari al 20% dell’aiuto finanziario, sarà erogata alla approvazione del collaudo o del certificato di regolare esecuzione dei lavori. La liquidazione avviene a seguito di istanza da parte del Soggetto Beneficiario – utilizzando l’allegato modello A3 – corredata da originale o copia conforme della seguente documentazione: a) provvedimento dell’ente di approvazione della spesa sostenuta, completo del quadro economico finale relativo all’intervento e redatto utilizzando l’allegato modello, sottoscritto in originale dal Responsabile del Procedimento e dal Responsabile finanziario; b) certificato di collaudo ovvero di regolare esecuzione e relativo provvedimento di approvazione; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 c) relazione sul raggiungimento degli obiettivi completa di quadro di raffronto tra previsto e realizzato (riferimento: tabella degli indicatori di realizzazione e di risultato); d) schede di rendicontazione dei lavori appaltati e delle somme a disposizione, predisposte utilizzando gli allegati moduli riepilogativi. Le schede, compilate e sottoscritte come da indicazioni riportate in appendice alle stesse, attestano: che le spese sono relative all’intervento per il quale si chiede la erogazione; la natura dei documenti giustificativi della spesa (SAL, spese tecniche di progettazione, direzione lavori, acquisto, ecc.); la conformità al disciplinare di incarico e la congruità con le tariffe dell’ordine di appartenenza; il rispetto della normativa in materia fiscale e previdenziale; e) dichiarazione di avvenuta acquisizione e consegna di attrezzature e, per i casi previsti, l’attestazione della regolare installazione e/o collaudo. Il soggetto beneficiario dovrà inoltre presentare, in originale, i documenti giustificativi di spesa (SAL, fatture, ecc.) e i relativi mandati di pagamento con le modalità che saranno successivamente stabilite dalla Responsabile di Misura. 3. Certificazione della spesa Ai fini del monitoraggio regionale sugli stati di avanzamento dei processi di spesa e ai fini della trasmissione alla Commissione Europea di informazioni aggregate concernenti la spesa effettivamente sostenuta e quietanzata da tutti i soggetti beneficiari della Misura, oltre che nel rispetto di quanto stabilito al punto 19 del bando, i soggetti beneficiari sono tenuti alla certificazione delle spese sostenute, con cadenza trimestrale e a seguito di richiesta della Responsabile di Misura, utilizzando le allegate tabelle «Certificazione intermedia della spesa» e «Certificazione finale della spesa». In particolare, la tabella «Certificazione finale della spesa», da compilarsi a conclusione del progetto, dovrà riportare: – i dati di spesa relativi all’intero progetto (compresi quelli indicati nelle certificazioni intermedie); – il timbro e la firma del revisore/collegio dei revisori economico-finanziari di cui agli articoli 234-241 del d.lgs. 267/2000. In sede di prima certificazione della spesa dovranno essere comunicati alla Responsabile di Misura i nominativi dei revisori economico-finanziari. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1612 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 MODELLO A1 Spett. Regione Lombardia Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Struttura Azioni per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile della Misura 3.1 Via Stresa, 24 20125 Milano Doc.U.P. 2000-2006 Oggetto: Comunicazione ai fini della concessione e della erogazione della prima quota di acconto dell’aiuto finanziario in attuazione del provvedimento n. _______ del ______ Soggetto Beneficiario ___________________________________________________ Intervento (indicato nel provvedimento di concessione dell’aiuto finanziario) ________________________________ _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________ Importo dell’aiuto finanziario concesso € ________________________________ Il sottoscritto (1) Provvedimento n. _______del _________(per delegato e per nomina Responsabile del Procedimento) in rappresentanza del Soggetto Beneficiario Visto il bando pubblicato sul B.U.R.L. del 18 agosto 2003 – Serie Ord. al n. 34, contenente le modalità attuative nonché i criteri di selezione delle iniziative per la Misura 3.1; Visto il Decreto del Responsabile della Misura 3.1 n. ____________ del _____________ con il quale è stato concesso l’aiuto finanziario per la realizzazione dell’intervento in oggetto; CHIEDE la concessione e la erogazione della prima quota di acconto dell’aiuto finanziario per la realizzazione del progetto dell’intervento in oggetto specificato. Allega alla presente, quale parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione in originale o in copia conforme: a) delibera o altro provvedimento di scelta della procedura di gara ad evidenza pubblica, o di altra modalità di affidamento lavori, contenente i riferimenti normativi di supporto; b) copia del bando di gara e/o lettera d’invito; c) descrizione delle modalità di pubblicizzazione della gara ai sensi della Legge 109/1994 e del dPR 554/1999; d) delibera o provvedimento di aggiudicazione; e) copia del contratto di appalto; f) quadro economico aggiornato a seguito della procedura di gara utilizzando l’allegata scheda n. 1, sottoscritta in originale; g) verbale di consegna lavori; h) verbale di inizio lavori redatto dal direttore lavori. Luogo e data (1) specificare se trattasi del legale rappresentante o del dirigente delegato o del Responsabile del Procedimento Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1613 Scheda n. 1. Quadro economico per la determinazione e la concessione dell’aiuto finanziario e la erogazione della prima quota di acconto (da allegare al Modello A1). La colonna quadro economico di progetto deve corrispondere a quella riportata in sede di presentazione della domanda. REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 Richiedente Responsabile del Procedimento: Sede c.f./I.V.A. tel. fax ID Intervento @ Durata dei lavori giorni Intervento di: inizio Quadro economico di progetto Quadro economico d'appalto Descrizione dei lavori/Opere Quadro economico spese ammissibili (a) a cura della Regione Quadro economico dopo l'appalto (b) Quadro economico spese ammesse (c) a cura della Regione 1) Lavori a misura 2) Lavori a corpo 3) Oneri per i piani di sicurezza e coordinamento 4) Altro (specificare) IMPORTO TOTALE LAVORI A BASE D'APPALTO Descrizione somme a disposizione (compresa l’eventuale I.V.A. per i punti da 8 a 16) 5) I.V.A. sui lavori a base d'appalto 6) Totale delle spese tecniche 7) I.V.A. sulle spese tecniche 8) Allacciamento a pubblici servizi 9) Rilievi, accertamenti e indagini 10) Pubblicità (art. 29 Legge 109/94) 11) Acquisto di attrezzature 12) Prestazioni professionali per la realizzazione di studi e analisi 13) Acquisto di materiale biologico vivente 14) Progettazione, realizzazione di campagne informative 15) Pubblicazioni 16) Imprevisti (max finanziabili 5%) 17) Arrotondamenti Totale delle somme a disposizione IMPORTO TOTALE DI PROGETTO Note: Aiuto finanziario assegnato a) come da provvedimento di assegnazione dell’aiuto finanziario. L’'eventuale differenza, è posta a carico della Stazione appaltante. Aiuto finanziario concesso (a cura della Regione) b) indicare: - l’ importo di contratto: - il ribasso d'asta: c) somma disponibile per la Stazione appaltante (aiuto finanziario) Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) ___________________ ______________________ Data __________ Il Segretario (timbro e firma) _______________________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1614 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 MODELLO A2 Spett. Regione Lombardia Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Struttura Azioni per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile della Misura 3.1 Via Stresa, 24 20125 Milano Doc.U.P. 2000-2006 Oggetto: Richiesta di erogazione della seconda quota di acconto dell’aiuto finanziario in attuazione del provvedimento n._______ del _______ Soggetto Beneficiario __________________________________________________________________ Intervento (indicato nel provvedimento di concessione dell’aiuto finanziario): ______ _____________________ Importo dell’aiuto finanziario concesso €________________________________ DICHIARAZIONE AI FINI DELLA EROGAZIONE Il sottoscritto (1) Provvedimento n. _______del _________(per delegato e per nomina Responsabile del Procedimento) in rappresentanza del Soggetto Beneficiario Visto il bando pubblicato sul B.U.R.L. del 18 agosto 2003 – Serie Ord. al n. 34, contenente le modalità attuative nonché i criteri di selezione delle iniziative per la Misura 3.1; Visto il Decreto del Responsabile della Misura 3.1 n. ____________ del _____________ con il quale è stato assegnato l’aiuto finanziario per la realizzazione dell’intervento in oggetto; CHIEDE la erogazione della seconda quota di acconto dell’aiuto finanziario per la realizzazione dell’intervento in oggetto specificato. Allega alla presente, quale parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione in originale o copia conforme: - dichiarazione del direttore dei lavori dell’avvenuta esecuzione di opere per un valore superiore al 60% dell’importo lavori; - dichiarazione del Responsabile del Procedimento dell’avvenuta liquidazione del 40% dell’aiuto finanziario complessivamente concesso. Luogo e data ____________________ (1) specificare se trattasi del legale rappresentante, del dirigente delegato o del Responsabile del Procedimento Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1615 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 MODELLO A3 Spett. Regione Lombardia Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Struttura Azioni per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile della Misura 3.1 Via Stresa, 24 20125 Milano Doc.U.P. 2000-2006 Oggetto: Richiesta di erogazione del saldo dell’aiuto finanziario in attuazione del provvedimento n. ______ del ________ Soggetto Beneficiario __________________________________________________________________ Intervento (indicato nel provvedimento di concessione dell’aiuto finanziario): ______ _____________________ Importo dell’aiuto finanziario concesso €________________________________ DICHIARAZIONE AI FINI DELLA EROGAZIONE Il sottoscritto (1) Provvedimento n. _______del _________(per delegato e per nomina Responsabile del Procedimento) in rappresentanza del Soggetto Beneficiario Visto il bando pubblicato sul B.U.R.L. del 18 agosto 2003 – Serie Ord. al n. 34, contenente le modalità attuative nonché i criteri di selezione delle iniziative per la Misura 3.1; Visto il Decreto del Responsabile della Misura 3.1 n. ____________ del _____________ con il quale è stato concesso l’aiuto finanziario per la realizzazione dell’intervento in oggetto; Visti i documenti giustificativi di spesa (2) riportati nelle allegate schede ……………. Sotto la propria responsabilità, ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; CHIEDE la erogazione del saldo dell’aiuto finanziario concesso per la realizzazione dell’intervento in oggetto specificato per l’importo di complessivi € (in cifre) ______________________________ (in lettere) ____________________________________________________________________ A tal fine dichiara: • che sono state rispettate le procedure e la normativa in materia di: - appalti di lavori pubblici; - affidamento di incarico di progettazione, direzione lavori e collaudo; • di conservare per un periodo di almeno 10 anni la documentazione originale di spesa, a decorrere dalla data di pagamento del saldo dell’aiuto finanziario; • di accettare le indagini tecniche e i controlli che l’Unione Europea e la Regione Lombardia riterranno opportuno effettuare ai fini della valutazione dell’intervento oggetto della domanda stessa; • che, per almeno 5 anni dalla data di collaudo delle opere, non si procederà alla cessione della proprietà delle opere realizzate e che sarà mantenuta la destinazione d’uso dei beni mobili e immobili; • di rendere tutte le dichiarazioni di cui alla presente domanda, compresi gli allegati, ai sensi del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e di essere consapevoli delle responsabilità penali cui si può andare incontro in caso di dichiarazione mendace e di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità; • di provvedere, successivamente alla realizzazione dell’intervento, ad agire nel rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia di Aiuti di Stato; • che è data pubblicizzazione all’aiuto finanziario secondo le modalità previste al punto 24 del sopra citato bando concernente le iniziative per la Misura 3.1; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1616 allega alla presente dichiarazione ai fini della erogazione della quota a saldo dell’aiuto finanziario concesso (indicare solo quelli che si presentano) a) provvedimento dell’ente di approvazione della spesa sostenuta, completo di quadro economico finale relativo all’intervento e redatto utilizzando l’allegata scheda n. 2, sottoscritta in originale; b) certificato di collaudo ovvero di regolare esecuzione e relativo provvedimento di approvazione; c) relazione sul raggiungimento degli obiettivi completa di quadro di raffronto tra previsto e realizzato (riferimento: tabella degli indicatori di realizzazione e di risultato); d) schede di rendicontazione dei lavori appaltati e delle somme a disposizione, compilate utilizzando gli allegati moduli riepilogativi. Le schede, compilate e sottoscritte come da indicazioni riportate in appendice alle stesse, attestano: che le spese sono relative all’intervento per il quale si chiede la erogazione; la natura dei documenti giustificativi della spesa (SAL, spese tecniche di progettazione, direzione lavori, acquisto, ecc.); la conformità al disciplinare di incarico e la congruità con le tariffe dell’ordine di appartenenza; il rispetto della normativa in materia fiscale e previdenziale; e) dichiarazione di avvenuta acquisizione e consegna di attrezzature e, per i casi previsti, l’attestazione della regolare installazione e/o collaudo; f) copia delle fatture (con le modalità che saranno stabilite dalla Responsabile di Misura). Tali allegati costituiscono parte integrante e sostanziale della presente dichiarazione. ____________________ (luogo) ____________________ (data) Il (1)______________________________________________ Timbro dell’Ente ____________________________________________ (nome, cognome e firma) (1) specificare se trattasi del legale rappresentante, del dirigente delegato o del Responsabile del Procedimento; (2) indicare la natura dei documenti giustificativi di spesa (certificato di pagamento lavori -SAL- parcelle professionali, fatture per acquisto, ecc.). Per le parcelle professionali, che devono sempre contenere la specifica analitica delle singole voci che compongono la spesa, la verifica comprende altresì: a) che la spesa è relativa all’intervento per il quale si chiede la liquidazione (con specificazione dell’oggetto dell’intervento e dell’importo complessivo di progetto); b) la natura delle spese cui si riferisce la fattura (progettazione, direzione lavori, ecc.); c) la conformità al disciplinare d’incarico approvato dall’ente; d) congruità con le tariffe dell’ordine di appartenenza; e) rispetto della normativa in materia fiscale e previdenziale. Per le fatture relative ad acquisti, la verifica attesta anche l'avvenuta consegna e, per i casi previsti, la regolare installazione e/o il collaudo, nonché il rispetto della normativa fiscale e l’inserimento nel libro dei cespiti. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1617 Scheda n. 2. Quadro economico finale per la erogazione a saldo (da allegare al modello A3) Riferimento provvedimento di approvazione: Soggetto Beneficiario Oggetto dell'intervento Importo di progetto Quadro economico Importo dopo l’appalto (1) Perizia Contabilità finale (2) Differenza (2 – 1) Approvazione Approvazione n. del n. del Lavori a misura Lavori a corpo Altro (specificare) Totale Oneri relativi alla sicurezza Totale I.V.A. sui lavori a base d’appalto Spese tecniche compresa I.V.A. Allacciamenti a pubblici servizi compresa I.V.A. Acquisto di attrezzature I.V.A. per acquisto attrezzature Prestazioni professionali per la realizzazione di studi ed analisi compresa I.V.A. Acquisto di materiale biologico vivente compresa I.V.A. Progettazione, realizzazione di campagne informative compresa I.V.A. Pubblicazioni compresa I.V.A. Arrotondamenti TOTALE COMPLESSIVO QUADRO FINANZIARIO CONTABILITA' FINALE Aiuto finanziario Mezzi del soggetto beneficiario Totale € Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) ________________________ Data ____________ Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) ______________________ __________________ RENDICONTAZIONE DEI LAVORI APPALTATI (aggiungere fogli se necessario) Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Impresa: Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 P.I. Contratto d'appalto del 1° Sospensione n. rep. 1° Ripresa Lavori ultimati il ID Intervento Sede: Registrato a 2° Sospensione il 2° Ripresa dell'importo di € 3° Sospensione Collaudo e/o Certificato regolare esecuzione del 3° Ripresa Approvati il SCHEDA DI RENDICONTAZIONE DEI LAVORI APPALTATI (compresa I.V.A.) n. Percettore delle somme Causale data e n. fattura Importo I.V.A. Totale 1 2 3 4 5 6 7 8 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) ________________________ ______________________ ____________________ Data ____________ Mandato di pagamento n. e data Rendicontazione delle somme a disposizione: a) SPESE TECNICHE (aggiungere fogli se necessario) REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 ID Intervento SCHEDA n. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE DELLE SOMME A DISPOSIZIONE (compresa I.V.A.) n. Percettore delle somme Causale data e n. fattura Importo I.V.A. Totale del Mandato di pagamento n. e data 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) ________________________ ______________________ ____________________ Data ____________ Rendicontazione delle somme a disposizione: b) ALLACCIAMENTI A PUBBLICI SERVIZI, ACQUISTO ATTREZZATURE, ACQUISTO MATERIALE BIOLOGICO VIVENTE (aggiungere fogli se necessario) REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 ID Intervento SCHEDA n. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE DELLE SOMME A DISPOSIZIONE (compresa I.V.A.) n. Percettore delle somme Causale data e n. fattura Importo I.V.A. Totale del Mandato di pagamento n. e data 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) _______________________ ______________________ ____________________ Data ____________ Rendicontazione delle somme a disposizione: c) RILIEVI, ACCERTAMENTI E INDAGINI, PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER LA REALIZZAZIONE DI STUDI E ANALISI (aggiungere fogli se necessario) REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 ID Intervento SCHEDA n. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE DELLE SOMME A DISPOSIZIONE (compresa I.V.A.) n. Percettore delle somme Causale data e n. fattura Importo I.V.A. Totale del Mandato di pagamento n. e data 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) ______________________ ______________________ ____________________ Data ____________ Rendicontazione delle somme a disposizione: d) PUBBLICITA’ (art. 29 legge 109/94), CAMPAGNE INFORMATIVE, PUBBLICAZIONI, IMPREVISTI, ALTRO (aggiungere fogli se necessario) REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 ID Intervento. SCHEDA n. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE DELLE SOMME A DISPOSIZIONE (compresa I.V.A.) n. Percettore delle somme Causale data e n. fattura Importo I.V.A. Totale del Mandato di pagamento n. e data 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) _______________________ ______________________ ____________________ Data ____________ CERTIFICAZIONE INTERMEDIA DELLA SPESA (aggiungere fogli se necessario) Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 Soggetto beneficiario Titolo dell’intervento Decreto di assegnazione dell’aiuto finanziario n. Sede ID dell’intervento C.F. e P.IVA Aiuto finanziario assegnato Spesa effettuata dal………………….al…………….. n. Percettore delle somme Causale data e numero fattura Importo I.V.A. Totale 1 2 3 4 5 6 7 8 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) ________________________ ______________________ ____________________ Data ____________ Mandato di pagamento (numero e data) CERTIFICAZIONE FINALE DELLA SPESA (aggiungere fogli se necessario) Direzione Generale Qualità dell’Ambiente Soggetto beneficiario Doc.U.P. 2000-2006. Misura 3.1 Sede Titolo dell’intervento Decreto di assegnazione dell’aiuto finanziario C.F. e P.IVA ID dell’intervento Aiuto finanziario concesso Spesa effettuata dal………………….al…………….. n. Percettore delle somme Causale data e numero fattura Importo I.V.A. Totale Mandato di pagamento (numero e data) 1 2 3 4 5 6 7 8 Totale Il Responsabile del Procedimento (timbro e firma) Il Responsabile finanziario (timbro e firma) Il Segretario (timbro e firma) Il Revisore/Il Collegio dei Revisori (timbro e firma) ________________________ ______________________ ____________________ ____________________ Data ____________ Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1625 – D.G. OO.PP., politiche per la casa ed edilizia residenziale pubblica [BUR20040196] [5.1.2] D.d.s. 5 aprile 2004 - n. 5673 «Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale» in attuazione del programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica 2002/2004. Approvazione della modulistica per la presentazione delle proposte di partecipazione IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INCREMENTO E VALORIZZAZIONE DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 7/14843 del 31 ottobre 2003 avente ad oggetto: «Attuazione Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica 2002/2004 – Avvio dei Programmi regionali per l’edilizia residenziale sociale. Approvazione di: – “Invito a presentare proposte per il Programma regionale per l’emergenza abitativa”; – “Avviso per la presentazione dei Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale”; – “Invito a presentare proposte per il cofinanziamento per la realizzazione ed il potenziamento di centri sperimentali per l’integrazione sociale”»; Visto in particolare il capitolo 10 «Presentazione delle proposte: modalità e termini», dell’«Avviso per la presentazione dei Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale», nel quale si dà mandato al Dirigente della Struttura regionale competente, di approvare la modulistica per la presentazione delle proposte per i «Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale»; Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale n. 7/13060 del 23 maggio 2003 con la quale, tra l’altro, è stato affidato all’arch. Francesco Bargiggia l’incarico di Dirigente della Struttura «Incremento e valorizzazione dell’edilizia residenziale pubblica» della Direzione Opere Pubbliche, Politiche per la casa ed edilizia residenziale pubblica; Vista la modulistica predisposta dagli uffici della Struttura che si compone di: – MODELLO A «SCHEMA DI DOMANDA» – MODELLO B «SCHEDA INTERVENTO» – MODELLO C «SCHEDA PROGRAMMA» – MODELLO D «ATTO UNILATERALE D’OBBLIGO» Per tutto quanto sopra esposto Decreta 1. di approvare la modulistica per la partecipazione ai «Programmi comunali per l’edilizia residenziale sociale» di seguito riportata: – MODELLO A «SCHEMA DI DOMANDA» – MODELLO B «SCHEDA INTERVENTO» – MODELLO C «SCHEDA PROGRAMMA» – MODELLO D «ATTO UNILATERALE D’OBBLIGO» che risultano allegati al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale; 2. di disporre la pubblicazione del presente e dei relativi allegati, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (B.U.R.L.). Francesco Bargiggia ——— • ——— Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 1626 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 MODELLO A – SCHEMA DI DOMANDA PROGRAMMA REGIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE Proposta di Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale Spazio riservato alla Regione Lombardia PROV:_______ / N° _________ Spazio riservato al protocollo della Regione Lombardia. REGIONE LOMBARDIA D.G. Opere Pubbliche, Politiche per la Casa ed Edilizia Residenziale Pubblica U.O. Politiche per la casa Struttura Incremento e Valorizzazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica Via Fara, 26 20124 MILANO Spazio riservato al Comune capofila. n. protocollo: ____________________________ OGGETTO: data: ______________________________________ PRESENTAZIONE DI PROPOSTA COSTITUENTE UN “PROGRAMMA COMUNALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE” (PCERS). Spazio riservato al Comune capofila. Comune di ______________________________________________________ deliberazione del C. C. n. __________________________ Prov. di __________ del ________________________________ (gg/mm/aaaa) via/Piazza __________________________________________n. ______ 1 Codice ISTAT:___________ Popolazione _______ Comune Classe 2 CAP A _________________ B C Altri comuni3 (nel caso di proposta associata) : Comune di: ___________________________deliberazione del C. C. n. ____ del________________ (gg/mm/aaaa) Via/Piazza _________________________________n. ______ CAP ____________________ Codice ISTAT:__________________ 1 2 3 Popolazione__________ Numero di abitanti riferito al 31/12/2000. Nel caso di aggregazione di più comuni, la classificazione è riferita al Comune con maggior numero di abitanti. Nel caso di aggregazione di più Comuni, indicare i dati relativi ad ogni Comune facente parte del raggruppamento. 1627 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 Comune di: __________________________Deliberazione del C. C. n. ____ del __________________ (gg/mm/aaaa) Via/Piazza _________________________________n. ______ CAP ____________________ Codice ISTAT:_________ Popolazione__________ Appartenenza dei Comuni agli ambiti prioritari4 (di cui alla “Griglia di valutazione dei programmi”): a) b) c) d)5 e) f) Numero popolazione complessiva del raggruppamento ______________________________________________ Importo complessivo del programma __________________________________________________ Importo del cofinanziamento richiesto _________________________________________________ Dati del responsabile del programma comunale per l’edilizia residenziale sociale: Nome_________________________________________ Cognome _______________________________ Funzione_____________________________Via/Piazza _________________________________n.______ Comune di:_______________________________ Prov. _______ CAP _____________________________ N. tel. _________________ N. fax________________ E-mail _______________________________________ _______________ lì, __________________ Il legale rappresentante del Comune ______________________________ (firma e timbro) _____________________________________________ (Funzione, nome e cognome in stampatello) DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA ALLEGATA ALLA DOMANDA 1 MODELLO B – SCHEDA/E INTERVENTO/I 2 MODELLO C – SCHEDA PROGRAMMA. 3 MODELLO D – ATTO UNILATERALE D’OBBLIGO Il legale rappresentante del Comune __________________ lì, _______________ _________________________________ (firma e timbro) _________________________________ (funzione, nome e cognome in stampatello) 4 Nel caso di aggregazione di comuni, deve essere indicato il tipo di raggruppamento corrispondente alla somma dei comuni facenti parte del raggruppamento. Comuni ad alta tensione abitativa individuati nella D.G.R. N. 7/12324 del 7 marzo 2003, pubblicata sul B.U.R.L. n. 13 del 24.03.2003. 5 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1628 MODELLO B – SCHEDA INTERVENTO PROGRAMMA REGIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE Proposta di Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale Spazio riservato alla Regione Lombardia PROV:_______ / N° _________ 1. SCHEDA INTERVENTO. N. identificativo dell’intervento1 N° __ / N° __ totale. Denominazione intervento : _______________________________________________________________ Comune2 __________________________________________ capofila Via / Piazza _________________________________ n., __________ Comune Classe3 A B C aggregato CAP __________________ Costo Convenzionale Unitario ___________ TABELLA N. 1 % C.c. € % C.c € % C.c 80% € Cofinanz. da parte di terzi € Cofinanz. Comunale mq Cofinanz. Regionale C.c. costo convenzionale (colonna 11 tab. 2) n. 4 S.c.r. sup. complessiva (colonna 9 tab. 2) (abbrev.) n. alloggi Modalita' d'intervento PROSPETTO RIEPILOGATIVO TOTALE NC Nuova costruzione DC Demolizione e nuova costruzione RE Recupero edilizio ACO acquisto con opere ASO acquisto senza opere 1 Il numero dell’intervento identifica un raggruppamento di alloggi le cui modalità di realizzazione sono riconducibili ad un unico d’appalto. 2 Nel caso di aggregazione di più comuni, indicare il comune in cui è ubicato l’intervento. 3 Nel caso di aggregazione di più comuni, la classificazione è riferita al Comune con maggior numero di abitanti. 4 Il numero minimo di alloggi, per intervento, da destinare a canone sociale è di 10. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1629 2. PROSPETTO RIEPILOGATIVO delle S.c.r. e degli importi di cofinanziamento richiesti. Scr Superficie complessiva riconoscibile = Sur +60% Snr Ccu Costo convenzionale unitario Cc Costo convenzionale per alloggio = Scr x Ccu Cofinanziamento Regionale riconosciuto per alloggio 80%Cc mq mq mq €/mq € € 7 8 9 10 11 12 6 €/mq___________ 5 Snr Max 45% S.u.r. 4 S.u.r. Superficie Utile riconoscibile 3 Tipologia alloggio (A o B) fabbricato 2 N. utenti per alloggio N. Unità Immobiliare (alloggio) 1 scala Modalità intervento (abbr.) TABELLA N. 2 TOTALE 3. PROSPETTO DEI TEMPI PREVISTI PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO. Modalità interv. N. ALLOG. 5 6 INIZIO LAVORI gg mm DURATA aaaa mm FINE LAVORI gg mm aaaa 4. MODALITÀ PREVISTE PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO. Realizzazione e gestione degli alloggi in forma diretta da parte del comune proponente; Realizzazione e gestione degli alloggi avvalendosi dell’ALER territorialmente competente; Realizzazione e gestione degli alloggi attraverso processi di partenariato, finalizzati a promuovere il coinvolgimento di soggetti pubblici o privati, anche non istituzionalmente operanti nel settore dell’edilizia residenziale sociale; Acquisto diretto ed eventuale recupero di interi edifici, di intere porzioni definite di fabbricati (es. corpo scala), con esclusione degli alloggi compresi nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9; Realizzazione e gestione direttamente da parte dell’ALER territorialmente competente; Realizzazione e gestione da parte dell’ALER in partenariato con altri soggetti pubblici o privati, anche non istituzionalmente operanti nel settore dell’edilizia residenziale sociale. Altro____________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 5 La data inizio lavori non può essere posteriore al 31/12/2005, pena la decadenza del cofinanziamento. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1630 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 5. MODALITÀ PREVISTE PER L’EVENTUALE RESTITUZIONE DEL COFINANZIAMENTO. Indicare le modalità: _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 6. MODALITÀ DI GESTIONE PREVISTE PER IL PATRIMONIO REALIZZATO. Indicare le modalità7: _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 7. GRADO DI CONFORMITÀ URBANISTICA8 di cui al punto 2.1.1 della griglia di valutazione. Intervento conforme al Piano Regolatore Generale Comunale; Intervento inserito in Piano Attuativo; Intervento che necessita di variante urbanistica, con procedura comunale già avviata (ex L.R. 23/97 o L.R. 1/2001 o art. 8, comma 4 L.R. 9/99); Intervento che necessita di variante urbanistica, con procedura comunale da avviare (ex L.R. 23/97 o L.R. 1/2001 o art. 8, comma 4 L.R. 9/99); Intervento conforme a variante urbanistica, con procedura già avviata, da approvarsi da parte della Regione; Intervento che necessita di variante urbanistica, con procedura da avviare, da approvarsi da parte della Regione; Intervento compreso nell’ambito di un Programma Integrato di Intervento, con procedura già avviata, da approvarsi in Accordo di Programma ex art. 9 L.R. 9/99; Intervento da attuarsi nell’ambito di un Programma Integrato di Intervento, con procedura da avviare, da approvarsi in Accordo di Programma ex art. 9 L.R. 9/99. 8. DISPONIBILITÀ DELL’AREA O DELL’IMMOBILE di cui al punto 2.1.1.4. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. Proprietà comunale Preliminare d’acquisto Promessa d’acquisto Convenzione Comodato d’uso Altro: ________________________________________________________________________________ 6 Il tempo massimo ammissibile per la durata dei lavori è in funzione del n. alloggi da realizzare, secondo quanto definito dal paragrafo 1.2. dell’avviso. 7 Per modalità di gestione sono da intendersi quelle utilizzate per: l’attuazione del piano della manutenzione, le riscossioni dei canoni, ecc. Indicare inoltre con quali risorse si provvederà a tale gestione. 8 Il grado di conformità urbanistica è da intendersi alla data di presentazione del Programma comunale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1631 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 Aree o immobili non ancora disponibili: Procedura già individuata: (indicare quale)__________________________________________ Procedura non ancora individuata 9. MODALITÀ PER IL REPERIMENTO DELLE RISORSE AGGIUNTIVE di cui al punto 2.1.1.5. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. Risorse comunali Risorse da parte di soggetti terzi pubblici e/o privati Soggetti interessati: _____________________________________________________________ Risorse da parte di soggetti privati Soggetti interessati: _____________________________________________________________ Il Responsabile del Programma ____________lì,__________________ _____________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA ALLEGATA PER OGNI SINGOLA SCHEDA INTERVENTO Progetto preliminare, con l’individuazione dell’area e/o dell’immobile di cui al capitolo 1, punto 2.3 dell’avviso. 2 Cronogramma di punto 2.1.1. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. 3 Certificazione di conformità urbanistica oppure dichiarazione del Responsabile comunale circa le procedure attivate o da attivare o dichiarazione in merito all’individuazione delle procedure attivate o attivabili per l’avvio dei cantieri di cui al capitolo 1, punto 2.2 dell’avviso. 4 Dichiarazione in merito all’individuazione del soggetto che ha la disponibilità dell’area o dell’immobile di cui al punto 2.1.1.4. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. 5 Dichiarazione in merito all’individuazione delle modalità di reperimento delle risorse aggiuntive di cui al punto 2.1.1.5. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. 6 Relazione di cui al punto 5.2.1. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. 7 Piano finanziario di cui ai punti 7.1. e 8.1. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. 8 Piano di gestione di cui al capitolo 1 punto 2.8. dell’avviso. 9 Eventuali accordi ai sensi dell’art. 11 della legge 241/90 e della legge regionale 2/2003, di cui al punto 6.1.1. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. SI NO 10 Eventuale deliberazione comunale di adozione di misure finalizzate ad agevolare l’ERP (es. riduzione dell’aliquota ICI) di cui al punto 8.2. della sezione: “documentazione per la valutazione” della griglia di valutazione. SI NO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA 1 Il legale rappresentante del Comune __________________ lì, _______________ _________________________________ (firma e timbro) _________________________________ (funzione, nome e cognome in stampatello) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1632 DEFINIZIONI COSTI CONVENZIONALI UNITARI PER TIPOLOGIA INTERVENTO €/MQ CLASSIFICAZIONE COMUNI CLASSE A: Comune di Milano 1330 CLASSE B: Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti 1176 CLASSE C: Altri Comuni 1074 SUPERFICI CONVENZIONALI Superficie utile (S.u.) – la superficie di pavimento degli alloggi, misurata al netto dei muri perimetrali e interni, delle soglie di passaggio, dei vani e degli sguinci di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e di balconi, comprensiva dello spazio occupato da armadi a muro e ripostigli a servizio dell’alloggio; Superficie non residenziale (S.n.r.) – la superficie di pavimento, misurata come sopra specificato, risultante dalla somma delle superfici non residenziali di pertinenza degli alloggi – logge, balconi, cantine e soffitte, eventuali scale interne all’alloggio, computate con i criteri di seguito definiti, da computare come di seguito precisato – e di quelle di pertinenza dell’organismo abitativo – androne d’ingresso, porticati, ballatoi, corridoi e pianerottoli di accesso agli alloggi, locali a servizio della residenza, quali centrali termiche, idriche, locali contatori, del macchinario ascensore, etc., vani scala condominiali e vano corsa dell’ascensore, da computare una sola volta in proiezione orizzontale, comprendendo i pianerottoli intermedi; Superficie complessiva (S.c.) – la somma delle superfici utili e del 60% della superficie non residenziale S.c. = S.u. + 0,60 x S.n.r. Per la generalità degli interventi, le superfici non residenziali ammesse a cofinanziamento nel loro complesso non potranno superare il 45% delle superfici utili corrispondenti. S.n.r. max = 45% S.u. COSTO CONVENZIONALE Il costo convenzionale (C.c.) di ciascun intervento è determinato dal prodotto dl costo convenzionale unitario (C.c.u.), riferito al mq di superficie complessiva e relativo alla tipologia di intervento ed alla classe di apparteneza del Comune richiedente, per la superficie complessiva dell’intervento stesso (S.c.): C.c. = C.c.u. x S.c. CARATTERISTICHE ED ENTITA' DEL COFINANZIAMENTO Il cofinanziamento Regionale è messo a disposizione del Comune richiedente per un periodo di trent’anni, a decorrere dalla data di erogazione della prima rata. Alla scadenza del suddetto periodo, le risorse regionali erogate dovranno essere restituite dal comune richiedente in unica rata senza interessi, qualora gli immobili che hanno beneficiato del cofinanziamento regionale non entrino a far parte definitivamente nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei Comuni o delle ALER, pari all’ 80% del costo convenzionale per ciascuna classe di Comuni. Cofinanziamento Regionale = C.c. x 80%. CALCOLO DELLA SUPERFICIE UTILE COMPLESSIVA (S.c.r.). Si definisce superficie utile riconoscibile ai fini del cofinanziamento (S.u.r.) quella ritenuta adeguata, in termini prestazionali, ad ospitare un determinato numero di persone. I relativi valori, di cui alla tabella seguente, sono da considerarsi massimi ammissibili ai fini del cofinanziamento ed anche minimi inderogabili ai fini prestazionali. La superficie complessiva da utilizzare per la determinazione del costo convenzionale dell’intervento da ammettere a cofinanziamento non dovrà in nessun caso essere superiore alla formula: S.c.r.=S.u.r.+0,60S.n.r. dove S.n.r.=45%S.u.r. Tipologia degli alloggi: Per tipologia A si intende un aloggio in cui è presente uno spazio cottura all'interno del locale di soggiorno. Per tipologia B si intende invece un alloggio in cui è presente una cucina separata o separabile dal locale soggiorno e dotata di autonoma sorgente di areazione ed illuminazione diretta. S.u.r. (mq) Numero utenti 1 2 3 4 5 6 Tipologia A 36 42 51 71 84 93 Tipologia B 41 48 57 77 89 99 MODELLO C – SCHEDA PROGRAMMA PROGRAMMA REGIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE Proposta di Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale Spazio riservato alla Regione Lombardia: PROV._______ / N°_______ COMUNE1______________________ Prov. _______ Comune Classe2 A Costo convenzionale Unitario ____________ B C 1. ELENCO DEGLI INTERVENTI PROPOSTI per l’acquisizione al patrimonio ERP , di cui al cap. 1, lett. b). TABELLA N. 1 NC N° int.3 N° alloggi DC S.c.r. (mq) N° alloggi RE S.c.r. (mq) N° alloggi ACO S.c.r. (mq) N° alloggi ASO S.c.r. (mq) N° alloggi TOTALE PER INTERVENTO S.c.r. (mq) N° alloggi4 S.c.r. (mq) C.c. (€) COFINANZIAMENTI Regionale (€) NC Nuova costruzione 1 DC Demolizione e nuova costruzione RE Recupero edilizio ACO acquisto con opere Nel caso di aggregazione convenzionali di più Comuni, indicare il comune capofila. Nel caso di aggregazione di più comuni, la classificazione è riferita al Comune con maggior numero di abitanti. Il numero dell’intervento corrisponde al”numero identificativo dell’intervento” indicato nella sez. 1 del Modello B– Scheda Intervento, corrispondente. 4 Per ciascun degli interventi proposti dal programma, la realizzazione minima è di 10 alloggi. 2 3 % (€) % 80 % 1/_ 2/_ 3/_ 4/_ 5/_ 6/_ 7/_ 8/_ 9/_ TOT. Comunale ASO acquisto senza opere Da parte di terzi (€) % Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1634 2. CRONOGRAMMA DEI TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI ALLOGGI di cui al cap. 1, punto 1, lett. c). 6 7 INIZIO LAVORI N. ALLOGGI N. 5 INTERVENTO TABELLA N. 2 gg mm DURATA aaaa mm FINE LAVORI gg mm aaaa 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3. PROSPETTO RIEPILOGATIVO di cui al punto 1.2.1. della sezione: “documenti per la valutazione” della griglia di valutazione TABELLA N. 3 Fabbisogno abitativo pregresso e sua proiezione per il biennio 2005-2006 (FA) :_________ (tot. n. alloggi) Rif. alla griglia di valutazione Definizione 1.2.1. n. alloggi complessivi previsti dal programma 1.2.2. n. alloggi realizzati o da realizzare nell’ambito dei programmi 20.000 abitazioni in affitto, contratti di quartiere II°, emergenza abitativa. Numero (N) % (N / FA) Il programma proposto contiene soluzioni innovative rispetto alle politiche già adottate dal Comune di cui al punto 1.2.3. della griglia di valutazione SI NO 4. PROSPETTO RIEPILOGATIVO di cui al punto 3.1.1. della sezione: “documenti per la valutazione” della griglia di valutazione TABELLA N. 4 Definizioni N. di Alloggi pubblici esistenti sul territorio comunale, inutilizzati N. Alloggi pubblici (di Comune e Aler) inutilizzati e o esclusi dall’ERP perché Inagibili o sottostandard (NAI). inagibili, da Recuperare con il programma (NAR). 5 % % (NAI / NAR) Il numero dell’intervento corrisponde al”numero identificativo dell’intervento” indicato nella sez. 1 del Modello B– Scheda Intervento, corrispondente. 6 La data di inizio lavori non può essere successiva al 31/12/2005, pena la decadenza del cofinanziamento. 7 Il tempo massimo ammissibile per la durata dei lavori è in funzione del n. di alloggi da realizzare, secondo quanto definito dal par. 1.2. dell’avviso. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1635 5. PROSPETTO RIEPILOGATIVO relativamente ai punti 4.1.1, 5.1.1., 5.1.2., 5.2.1., 6.1.1. della griglia di valutazione TABELLA N. 5 Numero complessivo degli alloggi previsto dal programma (NA) :________ Rif. alla griglia di valutazione Definizione Numero (N) 4.1.1. n. alloggi da realizzare con le modalità previste al p.to 4.1.1. 5.1.1. n. alloggi previsti dal programma serviti da trasporto pubblico 5.1.2. n. alloggi integrati con la rete dei servizi 5.2.1. n. alloggi interessati da interventi integrati di politiche sociali 6.1.1. n. alloggi in attuazione di Intese ed Accordi % (N / NA) Presenza di Accordi o Intese tra Comune ed altri Comuni e/o altri soggetti pubblici e privati per avviare iniziative finalizzate per rispondere al fabbisogno di alcune categorie particolarmente interessate dal disagio abitativo nella realtà sociale specifica. (relativamente al punto 6.1. della griglia di valutazione) SI NO TABELLA N. 6 STRUMENTO SOGGETTI SOTTOSCRITTORI DATA CONTENUTI ____/____/____ ____/____/____ ____/____/____ 6. PROSPETTO RIEPILOGATIVO relativamente ai punti 7.1.1. e 8.1.1. della griglia di valutazione TABELLA N. 7 Importo complessivo dei costi convenzionali di tutti gli interventi, per la realizzazione di edilizia a canone sociale costituenti il programma (C.c.) : € ___________ Riferimento alla G.V. Definizione 7.1.1. Importo dei cofinanziamenti da parte di terzi per la realizzazione di edilizia a canone sociale (escluso quello regionale e comunale). 8.1.1. Importo dei cofinanziamenti comunali, per la realizzazione di edilizia a canone sociale Valore(V) % (V / C.c.) Adozione da parte del Comune di misure finalizzate ad agevolare l’ERP di cui al punto 8.1.3. della griglia di NO valutazione: SI Se si indicare quali: _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ Il Responsabile del Programma ___________lì,__________________ _____________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 1636 DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA SCHEDA PROGRAMMA 1 Deliberazione/i comunale/i di approvazione del programma. 2 Relazione di cui al punto 1.1.1. della sezione: “documenti per la valutazione” della griglia di valutazione. 3 Elenco con localizzazione di tutti gli interventi. 4 Planimetria di cui al punto 5.1.1. della sezione: “documenti per la valutazione” della griglia di valutazione. 5 Planimetria di cui al punto 5.1.2. della sezione: “documenti per la valutazione” della griglia di valutazione. _______________ lì, __________________ Il legale rappresentante del Comune ______________________________ (firma e timbro) _____________________________________________ (Funzione, nome e cognome in stampatello) DEFINIZIONI PATRIMONIO ERP Per “Patrimonio ERP esistente” si intendono gli immobili, aree o fabbricati di proprietà pubblica, già utilizzati ai fini ERP. ALLOGGIO INAGIBILE O SOTTOSTANDARD Per alloggi inagibili o sottostandard si intendono quelli che alla data di presentazione della proposta non risultano assegnabili per effetto di carenze igienico-sanitarie, statiche, sotto standard, documentate da specifica dichiarazione. ALLOGGI SERVITI DA TRASPORTO PUBBLICO Comune dotato di trasporto pubblico urbano – presenza di fermata entro un raggio di m 300 dall’edificio dove è collocato l’alloggio; Comune dotato di solo trasporto pubblico extraurbano – presenza di fermata all’interno del centro abitato. ALLOGGI INTEGRATI NEL SISTEMA DEI SERVIZI Comune con popolazione superiore a 10.000 abitanti – presenza nel raggio di m 500 dall’edificio dove è collocato l’alloggio di asilo nido, scuola materna ed elementare, servizi commerciali al dettaglio; Comune con popolazione inferiore a 10.000 abitanti – presenza nel territorio del Comune di asilo nido, scuola materna ed elementare, servizi commerciali al dettaglio. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1637 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 MODELLO D – ATTO UNILATERALE D’OBBLIGO PROGRAMMA REGIONALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE Proposta di Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale Spazio riservato alla Regione Lombardia: PROV._______ / N°_______ Spazio riservato al Comune proponente Il/la sottoscritto/a…………………………………………………… nato/a ………………………….…………….............., Prov.……………il………………, residente in via/piazza……..……..…………….………..........………, n…...……......, Comune……………………….………..………..……..…….., Prov………….................…..., C.A.P………………..……., nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di ………………….…………………………….……............... in esecuzione della deliberazione del C.C. n. ……………..del ……………….. Spazio riservato ai Comuni aggregati Il/la sottoscritto/a…………………………………………………… nato/a ………………………….…………….............., Prov.……………il………………, residente in via/piazza……..……..…………….………..........………, n…...……......, Comune……………………….………..………..……..…….., Prov………….................…..., C.A.P………………..……., nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di ………………….…………………………….……............... in esecuzione della deliberazione del C.C. n. ……………..del ……………….. Il/la sottoscritto/a…………………………………………………… nato/a ………………………….…………….............., Prov.……………il………………, residente in via/piazza……..……..…………….………..........………, n…...……......, Comune……………………….………..………..……..…….., Prov………….................…..., C.A.P………………..……., nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di ………………….…………………………….…….............…, in esecuzione della deliberazione del C.C. n. …………….del ……………… CON LA PRESENTE SI IMPEGNA/NO IRREVOCABILMENTE A: 1. 2. esercitare tutte le funzioni di controllo tecnico ed amministrativo sia nella fase di progettazione sia nella fase di realizzazione degli immobili e dei relativi alloggi ed inoltre alla verifica della rispondenza dei requisiti degli alloggi, sia in fase di progettazione, sia in fase di realizzazione alle “linee guida per la progettazione e requisiti prestazionali di controllo della qualità del manufatto edilizio negli interventi di edilizia residenziale sociale”, pena la decadenza del cofinanziamento; ad iniziare improrogabilmente i lavori entro il 31 dicembre 2005 sia per gli interventi realizzati in forma diretta sia per gli interventi attivati attraverso processi di partenariato, da parte di altri soggetti pubblici o privati, nonché a realizzare gli stessi nei tempi definiti dal programma, pena la decadenza del cofinanziamento; 2.1. ovvero nel caso di solo acquisto, senza esecuzione di opere: 2.1.1. acquisire alla disponibilità pubblica, alloggi rispondenti alle “linee guida per la progettazione e requisiti prestazionali di controllo della qualità del manufatto edilizio negli interventi di edilizia residenziale sociale”, pena la decadenza del cofinanziamento; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 3) 4) 6) 7) 8) 9) 1638 Serie Ordinaria N. 16 – 13 aprile 2004 2.1.2. accertare che gli alloggi siano effettivamente disponibili e locabili dal 01/01/2006; accertare che le opere di realizzazione degli alloggi saranno effettuate da soggetti che garantiscono, direttamente o attraverso lavori a terzi, la detenzione dell’attestazione SOA e del Sistema Qualità ISO 9000 in corso di validità; raggiungere il prodotto dichiarato in sede di presentazione del programma comunale, come indicato al paragrafo 9.3, lettera c) dell’avviso, pena la decadenza del cofinanziamento; restituire il cofinanziamento in una unica rata senza interessi alla scadenza di trent’anni, qualora gli immobili oggetto del cofinanziamento, non entrino a far parte definitivamente del patrimonio di edilizia residenziale pubblica; rispettare le variazioni delle quantità minime in conformità a quanto indicato al paragrafo 9.1., commi 2 e 3 dell’avviso, pena la decadenza del cofinanziamento; garantire la copertura finanziaria dei costi eccedenti, in qualsiasi caso formatisi, il cofinanziamento regionale del programma, con risorse proprie di bilancio e/o attraverso processi di partenariato, da parte di altri soggetti pubblici (ad esclusione della Regione Lombardia) o privati; gestire ed assegnare gli immobili ed i relativi alloggi a soggetti o nuclei famigliari aventi diritto di accedere all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica secondo la normativa vigente in materia. II/I legale/i rappresentante/i del/i Comune/i __________________ lì, _______________ __________________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) ________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) ________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) Dichiara/no inoltre di essere a conoscenza che la decadenza del cofinanziamento regionale è prevista per la mancata osservanza dei punti 1, 2, 2.1.1., 2.1.2., 4, 7, sopraccitati, anche per uno solo degli interventi facenti parte del programma: Informativa di cui all’art. 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675 Ai sensi della citata legge n. 675/1996, in relazione alle informazioni personali che Lei potrà comunicarci, la informiamo di quanto segue: 1) trattamento dei dati richiesti è funzionale all’istruttoria per il conferimento del contributo regionale; 2) trattamento dei dati richiesti sarà effettuato manualmente e con sistemi informatizzati; 3) i dati non saranno comunicati o diffusi a soggetti terzi; 4) titolare del trattamento dei dati è il Presidente della Giunta regionale, via F. Filzi, n. 22 - 20124 Milano; il responsabile del trattamento dei dati è il Direttore Generale della Direzione Generale Opere Pubbliche, Politiche per la Casa ed Edilizia Residenziale Pubblica, via G. Fara, n. 26 – 20124 Milano. La informiamo che il conferimento dei dati è obbligatorio, in quanto espressamente previsto da disposizioni regionali e l’eventuale mancato conferimento degli stessi comporta l’impossibilità a proseguire la procedura amministrativa. Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere i suoi diritti così come previsti dall’art. 13 della legge n. 675/1996. II/I legale/i rappresentante/i del/i Comune/i __________________ lì, _______________ __________________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) ________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) ________________________________________ (nome e cognome in stampatello e firma) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR20040197] – 1639 – [5.1.3] Com.r. 31 marzo 2004 - n. 45 Incarichi di collaudo assegnati il 19 marzo 2004 – Fondazione Giuseppina Prina – Onlus «Ca’ Prina» di Erba (CO) Ampliamento e adeguamento NAT e realizzazione Centro residenziale – Hospice Collaudatore: ing. Nava Marzio – Villa Cenacolo s.r.l. – Centro dell’anziano di Lentate sul Seveso (MI) Riqualificazione di Villa Cenacolo Collaudatore: ing. Rusconi Clerici Francesco – Comune di Sesto San Giovanni (MI) Corso d’opera e finale – Ristrutturazione scuola «Anna Frank» da adibire a RSA Collaudatore: arch. Pozzoli Roberto – Consorzio depurazione Faloppia di Faloppio (CO) Corso d’opera e finale – L.r. n. 20/90 – 3º stralcio del 1º lotto per ampliamento impianto di depurazione consortile di Ronago (CO) Collaudatore: ing. Roda Alberto – Comune di Cinisello Balsamo (MI) Realizzazione Centro Ecologico Integrato FRISL 93/94 iniziativa G – Trattamento rifiuti Collaudatore: ing. Spataro Mario – Comune di Coccaglio (BS) Legge 457/78 – quadriennio 92/95 – Intervento R.E. loc. in via Monauni, 17 (ex Finazzi) Collaudatore: geom. Zuanazzi Alberto – Comune di Coccaglio (BS) Legge 457/78 – quadriennio 92/95 – Interv. tipo R.E. loc. in via Monauni, 17 (ex Guzzi) Collaudatore: ing. Zanetti Massimiliano – Comune di Leggiuno (VA) Legge 457/78 – Edilizia sovvenzionata biennio 90/91 – Interv. loc. su edificio «Casa Ossola» Collaudatore: ing. Zibetti Pierluigi – ASL di Milano Corso d’opera e finale – Lavori di trasformazione del P.O. ex Clinica Ronzoni in Casa alloggio e Centro diurno per malati Aids Collaudatore: ing. Sarzi Braga Zino – Aler di Milano Interv. in q.re Lorenteggio – via degli Apuli, 1 Milano Collaudatore: arch. Ponti Ferrari Francisca Il dirigente: Nicola Quaranta D.G. Territorio e urbanistica [BUR20040198] [5.3.5] D.d.u.o. 24 marzo 2004 - n. 4852 Progetto relativo a «Discarica di seconda categoria tipo B per rifiuti speciali non pericolosi» in Comune di Inzago (MI). Committente: Transeco s.r.l. Giudizio di compatibilità ambientale (art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996) IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA Omissis Decreta 1. di esprimere, ai sensi dell’art. 7 del d.P.R. 12 aprile 1996, giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto di Discarica di seconda categoria tipo B per rifiuti speciali non pericolosi» sito nel Comune di Inzago (MI), a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni: a) predisposizione di indagini idrogeologiche atte a verificare la continuità areale, la potenza e la permeabilità dell’orizzonte argilloso presente alla base del primo acquifero nel territorio a valle della discarica, nonché l’eventuale presenza di eventuali interazioni tra lo stesso e gli acquiferi profondi, b) il sistema di monitoraggio delle acque sotterranee (numero, ubicazione e modalità costruttive dei pozzi barriera) dovrà essere definito sulla base della conoscenza del livello di falda e dei parametri idrogeologici del primo acquifero, ricavati dalle prove di pompaggio eseguite sul territorio in questione, c) in riferimento alla tavola 8 di progetto – «carta idrogeologica e dei pozzi» – i piezometri indicati con i nn. 19 e 20 andranno realizzati a valle del limite inferiore della discarica, Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 d) a garanzia della tutela dei pozzi privati esistenti a valle dell’impianto e sfruttati ad uso idropotabile, dovrà essere assicurata una corretta gestione del sistema di monitoraggio e della frequenza dei campionamenti delle acque sotterranee, al fine di intervenire con rapidità ed in condizioni di assoluta sicurezza in caso di danni al sistema impermeabilizzante e perdite in falda, attivando i sistemi di sbarramento realizzati sul territorio; dovranno altresı̀ essere concordate con l’autorità addetta al controllo sia le modalità di prelievo che i parametri da analizzare, e) esecuzione di indagine, campionamento ed analisi da svolgere nell’area in oggetto per determinare l’eventuale presenza nel sottosuolo di sostanze contaminanti in concentrazioni superiori ai valori limite accettabili, di cui all’allegato 1 del d.m. 25 ottobre 1999, n. 471, in quanto – trattandosi di area di cava abbandonata – localmente potrebbero essere stati smaltiti materiali inquinanti; la scelta della localizzazione dei punti di campionamento (almeno 10) dovrà essere concordata con gli Enti preposti al controllo (ARPA e Provincia), f) i canali e le rogge ad uso irriguo, posti nelle immediate vicinanze del sito in oggetto, dovranno essere adeguatamente salvaguardati da eventuali fenomeni di inquinamento, anche mediante idonei interventi di protezione, g) ai fini di garantire la funzionalità idraulica dell’intero sistema e l’irrigabilità di tutti gli appezzamenti, dovranno essere puntualmente verificate le potenziali interferenze sul reticolo irriguo, h) relativamente alla congruenza con le necessarie autorizzazioni connesse all’inserimento di parte del sito in progetto nel vigente Piano Cave della Provincia di Milano, e fatta salva la coerenza alle determinazioni in essere e successive all’adozione del nuovo Piano Cave: • riguardo all’area inserita nella revisione del Piano Cave approvata con d.c.r. del 9 aprile 1997 n. VI/554, è necessaria l’autorizzazione della Provincia di Milano all’estrazione di parte dei 250.000 m3 previsti dalla revisione del Piano Cave, che preveda inoltre il recupero della cava a discarica in conformità alla normativa tecnica del Piano vigente, • riguardo alla parte di cava oggetto di attività estrattiva pregressa, autorizzata con d.g.r. dell’11 giugno 1985 n. 3/53253, dovrà essere formalmente risolta la problematica connessa al recupero della cava medesima, attualmente non completato secondo le prescrizioni del vigente provvedimento autorizzativo, i) per il contenimento delle polveri generate dalle operazioni di passaggio dei mezzi pesanti inerenti la discarica, dovranno essere attuate tutte le mitigazioni possibili sia durante la fase di cantierizzazione che durante la fase di esercizio dei nuovi bacini; tali mitigazioni dovranno prevedere il lavaggio ruote di qualsiasi veicolo prima dell’uscita dal sito della discarica nelle due fasi precedentemente menzionate, oltre al lavaggio sistematico giornaliero dei tratti di strada asfaltata interessati dall’imbrattamento causato dalla terra trasportata dai vari veicoli, soprattutto nella fase di cantierizzazione, j) gli interventi di recupero dell’area dovranno essere integrati con il paesaggio circostante, collocando le formazioni vegetali lineari previste nel progetto di recupero in continuità a quelle presenti nelle aree agricole circostanti, k) la destinazione finale delle aree dovrà essere considerata già nella fase progettuale del recupero, in quanto la definizione dell’uso finale può condizionare tipologia e scelta degli interventi di ripristino, l) a discarica attiva, la prevista perimetrazione a verde dovrà contemplare, lungo il fronte Nord sia della discarica esistente che di quella futura, una fascia boscata di almeno 25 m realizzata con specie autoctone, al fine di costituire un essenziale rafforzamento della funzionalità ecologica del corridoio anche durante il periodo di attività della discarica, m) dovrà essere preservata la vegetazione esistente non interferente con il progetto, in particolare lungo la strada verso Cascina Sacca, nonché prevista la messa a dimora di nuova vegetazione, come da progetto, disposta a filare a macchia a margine del perimetro della nuova discarica, n) per la copertura della discarica, il manto di terra previsto in 100 cm dovrà essere aumentato di almeno 50 cm, in modo da assicurare un substrato idoneo per il radicamento e lo sviluppo vegetativo e per evitare il rischio di compromissioni del telo di contenimento dei rifiuti, o) riguardo alla scelta delle specie erbacee, arbustive ed ar- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1640 – boree con le quali realizzare gli interventi di recupero ambientale: • il numero di 5 specie per la ricostruzione del cotico erboso appare insufficiente a facilitare il ripristino di una adeguata biodiversità flogistica, • l’elenco delle specie arbustive ed arboree previste dovrà contemplare specie più tipiche e adatte all’ambiente planiziale, • nei primi tre anni dalla piantumazione dovranno essere programmati ed effettuati interventi manutentivi sulle opere di mitigazione, quali irrigazioni e sostituzioni delle fallanze, p) relativamente agli aspetti progettuali inerenti la caratteristiche planoaltimetriche della vasca, le quote minime assolute di piano posa argilla dovranno rispettare il franco minimo – previsto in 2 m – per la falda non confinata (d.lgs. 36/03), q) in caso di innalzamento del piano di fondo della discarica, e conseguente innalzamento del piano di posa dei rifiuti, la quota massima dei rifiuti dovrà rimanere invariata come da progetto, r) nel pacchetto impermeabilizzante del fondo discarica, il geocomposito bentonitico dovrà essere posto a diretto contatto con l’argilla e quindi sotto i due teli in HDPE, cosı̀ come previsto per il pacchetto impermeabilizzante delle pareti, s) relativamente al sistema di drenaggio e captazione del percolato, lo spessore dello strato di drenaggio sopratelo dovrà essere portato a 50 cm (d.lgs. 36/03), t) relativamente alla stratigrafia del sistema di copertura finale, il pacchetto proposto deve essere integrato e rivisto (dal basso) con: • uno strato aggiuntivo di drenaggio dei gas con spessore ⱖ 50 cm, posto sopra allo strato di regolarizzazione, • identificazione dello spessore dello strato drenante posto sopra lo strato di argilla in almeno 50 cm, u) relativamente agli impianti di captazione del biogas e di produzione di energia elettrica, dovrà essere attentamente valutato il bilancio costo-beneficio derivante dall’attivazione di un sistema di combustione-recupero del biogas totalmente sganciato dal precedente e posizionato in adiacenza alla nuova discarica, v) relativamente all’impianto di stoccaggio del percolato, in forza delle stesse considerazioni attinenti alla localizzazione dell’impianto di combustione e recupero del biogas dovrà essere valutato il bilancio costo-beneficio derivante dall’attivazione di un impianto di stoccaggio del percolato localizzato in adiacenza alla nuova discarica, w) per lo smaltimento delle acque meteoriche decadenti dalla copertura della nuova discarica, dovrà essere ripresa la soluzione dello scarico in corso d’acqua superficiale, escludendo pertanto i pozzi perdenti; andrà valutata la possibilità di collegamento alla rete già autorizzata con lo scarico in roggia Crosina, fatte salve indicazioni e prescrizioni in capo al soggetto titolare dell’autorizzazione allo scarico, x) i rifiuti conferibili all’impianto dovranno essere rivisti alla luce sia del d.m. 13 marzo 2003 che degli specifici divieti previsti sia dall’art. 6 (in particolare per quanto attiene ai pneumatici) che dall’art. 7 (in particolare per quanto attiene ai rifiuti trattati) del d.lgs. 36/03, y) nel suggerire di privilegiare – nella scelta delle macchine operatrici – quelle a basso livello di emissione sonora, si raccomanda di prevedere un accurato programma di manutenzione delle stesse, con particolare riguardo ai dispositivi di silenziamento, z) andrà concordato con l’Ente di controllo (ARPA) un piano di monitoraggio al fine di definire eventuali ulteriori mitigazioni e accorgimenti correttivi, relativamente a: • qualità dell’aria durante l’esercizio dell’impianto, in particolare con campionamenti presso i ricettori più prossimi all’impianto, • predisposizione di periodiche indagini fonometriche, dopo la cessazione della discarica esistente e durante le diverse fasi di esercizio di quella in progetto, allo scopo di verificare che i livelli di rumore stimati non superino i vigenti limiti di emissione ed assoluti di immissione, nonché la verifica del livello differenziale nei recettori considerati, • corretta gestione del sistema di monitoraggio e campio- Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 namenti delle acque sotterranee; dovranno inoltre essere concordate le modalità di prelievo e i parametri da utilizzare; 2. di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti: – Transeco s.r.l., Committente, – Comune di Inzago, – Provincia di Milano, – ARPA, dipartimento di Melegnano, – Unità Organizzativa Gestione Rifiuti della Direzione Generale Servizi di Pubblica Utilità della Giunta regionale, competente riguardo l’autorizzazione del progetto ai sensi dell’art. 27 e 28 del d.lgs. 22/97 e successive modifiche; 3. di provvedere altresı̀ alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della sola parte dispositiva del presente decreto. U.o. programmazione e pianificazione territoriale: Gian Angelo Bravo D.G. Sicurezza, polizia locale e protezione civile [BUR20040199] [4.1.0] D.d.u.o. 25 febbraio 2004 - n. 2581 Ulteriori interventi a favore dei Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi occorsi nel mese di novembre 2002 con l’utilizzo dei fondi statali recati dall’o.p.c.m. 3277 del 28 marzo 2003 in attuazione dell’art. 1 del d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito dalla legge 8 aprile 2003, n. 62 – Impegno e contestuale liquidazione dei fondi per contributi agli Enti locali finalizzati alle attività produttive con edificio aziendale distrutto IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA Considerato che nel mese di novembre 2002 si sono verificati sul territorio della Regione Lombardia eventi atmosferici di eccezionale intensità, per i quali è stato proclamato dal Governo lo stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 legge 225/92 con d.p.c.m. del 29 novembre 2002; Considerato che per il superamento dell’emergenza il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato l’ordinanza n. 3258 in data 20 dicembre 2002, designando il Presidente della Giunta regionale a provvedere all’erogazione di contributi per il ritorno a condizioni di normalità e al ripristino delle infrastrutture danneggiate, previa emanazione di specifiche direttive ed indicazioni operative; Visto il decreto Presidente Giunta regionale della Lombardia n. 3946 del 10 marzo 2003, con il quale sono state stabilite le finalità di utilizzo dei fondi statali e regionali per gli Enti locali colpiti dagli eventi idrogeologici di novembre 2002; Visto il Decreto Dirigenziale n. 4539 del 18 marzo 2003 con il quale sono stati erogati fondi ai Comuni, da destinare ad aziende produttive che hanno avuto unità produttive completamente distrutte, ovvero per le quali siano in corso procedure di demolizione poiché inagibili, per contributo forfetario una tantum; Visto il d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito nella legge 8 aprile 2003, n. 62, che all’art. 1 prevede lo stanziamento di ulteriori fondi a favore delle Regioni colpite dall’alluvione di novembre 2002, mediante l’erogazione di contributi a copertura delle quote di ammortamento di mutui da contrarsi a cura delle Regioni; Vista l’o.p.c.m. n. 3277 del 28 marzo 2003, che all’art. 1 comma 2 e nell’allegato 1 determina i limiti di impegno a favore della Regione Lombardia nella misura di C 6.180.480,00 per l’anno 2003, e di C 1.065.600,00 per l’anno 2004; Visto il decreto del Direttore Generale della D.G. Risorse Finanziarie e Bilancio della Regione Lombardia n. 6033 del 9 aprile 2003 con cui vengono assunti due mutui quindicennali con la Cassa DD.PP. al tasso del 4,10%, rispettivamente per C 68.736.952,34 e per C 11.851.198,68, per complessivi C 80.588.151,02; Vista pertanto la d.g.r. n. 12794 del 28 aprile 2003 con cui è stato istituito il capitolo di entrata 6120 al titolo 4, categoria 3, UPB 4.3.106, «Mutui con la Cassa DD.PP. per fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione degli interventi e dell’opera di ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali», e il capitolo di uscita 6121 alla funzione obiettivo 4.10.3 «Valorizzazione del territorio e difesa dai rischi idraulico e idrogeologico», tipo spesa in capitale, UPB 4.10.3.5.3.111 «In- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1641 – terventi straordinari per il riassetto idrogeologico del territorio a seguito di calamità naturali», dal titolo «Impiego del mutuo con la Cassa DD.PP. per fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione degli interventi e dell’opera di ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali», con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 80.588.151,02; Visto l’accertamento 822/2003 con il quale è stata accertata in entrata la somma di C 68.736.952,34 (sessantottomilionisettecentotrentaseimilanovecentocinquantadue/34), a valere sul capitolo in entrata dell’esercizio 2003 n. 4.3.106.6120 cui è collegato il capitolo di spesa n. 4.10.3.5.3.111.6121 di competenza della Direzione Generale Scurezza, Polizia locale e Protezione civile; Visto il d.p.g.r. n. 7162 del 6 maggio 2003, che stabilisce di destinare i fondi derivanti da mutui quindicennali con la Cassa DD.PP. a favore degli Enti locali per ulteriori interventi per opere di ricostruzione di infrastrutture pubbliche e difesa del suolo, per spese di prima emergenza sostenute dagli Enti locali e per contributi all’edilizia privata danneggiata; Considerato che il d.p.g.r. di cui al punto precedente assegna una quota pari a C 36.588.151,02 (trentaseimilionicinquecentottantottomilacentocinquantuno/02) per contributi all’edilizia privata danneggiata dall’alluvione di novembre 2002; Considerato che lo stesso decreto prevede l’accantonamento di C 2.000.000,00 (duemilioni/00) a titolo di moratoria cautelativa in attesa di conoscere, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze ovvero da altro organo competente, l’entità dell’onere per differiti versamenti delle imposte di cui all’o.p.c.m. 3282 del 18 aprile 2003; Visto il d.p.g.r. n. 19212 del 13 novembre 2003, che prevede di assegnare C 300.000,00 (trecentomila/00) alla Comunità Montana Valsassina quale contributo forfetario per la realizzazione urgente dell’ampliamento del ponte sul torrente Pioverna in Comune di Cortenova (LC); Considerata quindi la riduzione con il precedente decreto dell’accantonamento previsto per gli oneri derivanti dai differiti versamenti delle imposte di cui all’o.p.c.m. 3282 del 18 aprile 2003 ad C 1.700.000,00 (unmilionesettecentomila/00), in quanto si è avuta comunicazione dal Dipartimento Protezione Civile della sicura minore entità degli oneri in questione rispetto ai 2 milioni di euro accantonati; Preso atto pertanto della riduzione alla quota di C 34.588.151,02 (trentaquattromilionicinquecentottantottomilacentocinquantuno//02) per contributi all’edilizia privata danneggiata dall’alluvione di novembre 2002; Visto il d.d.u.o. 22967 del 29 dicembre 2003 con il quale sono stati impegnati a favore degli Enti locali che hanno segnalato danni all’edilizia privata nel corso degli eventi idrogeologici di novembre 2002, contributi per un totale di C 24.042.000,50 (ventiquattromilioniquarantaduemila/50); Visto il d.p.g.r. 2108 del 18 febbraio 2004 che definisce inoltre la destinazione dei fondi residui di cui al d.p.g.r. 7162 del 6 maggio 2003 per l’edilizia privata danneggiata dagli eventi atmosferici di novembre 2002, destinando la quota di C 9.000.000,00 (novemilioni/00) a favore degli Enti locali che hanno dichiarato aziende distrutte sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002; Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 Visto l’elenco completo degli Enti locali che hanno dichiarato e trasmesso la stima dei danni ad attività produttive con l’edificio aziendale distrutto o reso inagibile sul proprio territorio, a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002, a mezzo propria dichiarazione agli uffici regionali; elenco che si allega sub A alla presente deliberazione; Vista la d.g.r. del 16 maggio 2003 n. 7/13050 di costituzione della Direzione Generale Sicurezza, Polizia locale e Protezione civile e di nomina del dott. Guglielmo Costa a Direttore Generale della suddetta Direzione Generale; Vista la d.g.r. n. 11699 del 23 dicembre 2002 con la quale, tra l’altro, è stato affidato l’incarico di Dirigente dell’Unità Organizzativa Protezione Civile all’arch. Raffaele Raja; Decreta 1. di impegnare e contestualmente liquidare a favore degli Enti locali che hanno dichiarato danni ad attività produttive con l’edificio aziendale distrutto o reso inagibile sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002, a mezzo propria dichiarazione agli uffici regionali, i contributi per aziende distrutte pari a C 9.000.000,00 (novemilioni/00), assegnando proporzionalmente il contributo in ragione del rapporto tra la somma disponibile e la somma complessiva di danni materiali dichiararti da tutti i comuni per le aziende distrutte come precisato nell’allegato A al presente decreto per costituirne parte integrante e sostanziale, colonna 3, a valere sul cap. 6121 UPB 4.10.3.5.3.111 del bilancio regionale 2004, che presenta la necessaria disponibilità; 2. di demandare ai Comuni l’individuazione puntuale dei beneficiari aventi titolo ai contributi e la gestione di tutte le relative pratiche, nonché l’erogazione diretta alle aziende interessate, dandone comunicazione tempestiva e poi rendicontazione alla Regione Lombardia, Unità Organizzativa Protezione Civile, ai sensi e nei termini prescritti dall’art. 158 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; 3. di confermare i requisiti dei beneficiari aventi titolo ai contributi per aziende distrutte ovvero per le quali sia in corso procedura di demolizione, come indicato nel proprio decreto 4765 del 20 marzo 2003, purché gli stessi abbiano già beneficiato dei contributi finanziati alle attività produttive con edificio aziendale distrutto riconosciuti con d.d.u.o. 4539 del 18 marzo 2003; 4. di stabilire che gli Enti locali decidono autonomamente, rendendone pubblica la motivazione, i criteri di ripartizione e la quota da destinare alle singole aziende nell’ambito del contributo complessivo loro assegnato; 5. di trasmettere il presente atto alla Direzione Generale Risorse Finanziarie e Bilancio, Struttura Ragioneria e Credito, per gli adempimenti di competenza; 6. di trasmettere il presente atto alla Cassa Depositi e Prestiti per gli adempimenti di competenza; 7. di pubblicare il presente atto con i relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente dell’u.o. protezione civile: Raffaele Raja ——— • ——— ALLEGATO A Provincia COMUNE N. ATTIVITÀ PRODUTTIVE COLPITE BG BREMBILLA 2 BG CAPIZZONE 2 LC CORTENOVA [BUR200401100] 7 TOTALE COMPLESSIVO [4.1.0] D.d.u.o. 3 marzo 2004 - n. 3254 Ulteriori interventi a favore dei comuni danneggiati dagli eventi calamitosi occorsi nel mese di novembre 2002 con l’utilizzo dei fondi statali recati dall’o.p.c.m. 3277 del 28 marzo 2003 in attuazione dell’art. 1 del d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito dalla legge 8 aprile 2003, n. 62 – Impegno e contestuale liquidazione dei fondi per contri- STIMA DEL DANNO VALORE DI PERIZIA (C) 985.008,50 377.933,92 30.375.601,00 31.738.543,42 PERCENTUALE DI CONTRIBUTO CONTRIBUTO SPETTANTE (C) 3,10% 279.315,80 1,19% 107.169,55 95,71% 100% 8.613.514,66 9.000.000,00 buti agli Enti locali finalizzati ai nuclei familiari tutt’ora sfollati IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA Considerato che nel mese di novembre 2002 si sono verificati sul territorio della Regione Lombardia eventi atmosferici di eccezionale intensità, per i quali è stato proclamato dal Governo lo stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 legge 225/92 con d.p.c.m. del 29 novembre 2002; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1642 – Considerato che per il superamento dell’emergenza il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato l’ordinanza n. 3258 in data 20 dicembre 2002, designando il Presidente della Giunta regionale a provvedere all’erogazione di contributi per il ritorno a condizioni di normalità e al ripristino delle infrastrutture danneggiate, previa emanazione di specifiche direttive ed indicazioni operative; Visto il decreto Presidente Giunta regionale della Lombardia n. 3946 del 10 marzo 2003, con il quale sono state stabilite le finalità di utilizzo dei fondi statali e regionali per gli Enti locali colpiti dagli eventi idrogeologici di novembre 2002; Visto il Decreto Dirigenziale n. 4491 del 18 marzo 2003 con il quale sono stati erogati fondi ai Comuni, da destinare ai nuclei familiari evacuati con ordinanza sindacale di sgombero per prima casa di abitazione distrutta o gravemente danneggiata ovvero inagibile per minaccia frana o esondazione per indennità di autonoma sistemazione; Visto il d.l. 7 febbraio 2003, n. 15, convertito nella legge 8 aprile 2003, n. 62, che all’art. 1 prevede lo stanziamento di ulteriori fondi a favore delle Regioni colpite dall’alluvione di novembre 2002, mediante l’erogazione di contributi a copertura delle quote di ammortamento di mutui da contrarsi a cura delle Regioni; Vista l’o.p.c.m. n. 3277 del 28 marzo 2003, che all’art. 1 comma 2 e nell’allegato 1 determina i limiti di impegno a favore della Regione Lombardia nella misura di C 6.180.480,00 per l’anno 2003, e di C 1.065.600,00 per l’anno 2004; Visto il decreto del Direttore Generale della D.G. Risorse Finanziarie e Bilancio della Regione Lombardia n. 6033 del 9 aprile 2003 con cui vengono assunti due mutui quindicennali con la Cassa DD.PP. al tasso del 4,10%, rispettivamente per C 68.736.952,34 e per C 11.851.198,68, per complessivi C 80.588.151,02; Vista pertanto la d.g.r. n. 12794 del 28 aprile 2003 con cui è stato istituito il capitolo di entrata 6120 al titolo 4, categoria 3, UPB 4.3.106, «Mutui con la Cassa DD.PP. per fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione degli interventi e dell’opera di ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali», e il capitolo di uscita 6121 alla funzione obiettivo 4.10.3 «Valorizzazione del territorio e difesa dai rischi idraulico e idrogeologico», tipo spesa in capitale, UPB 4.10.3.5.3.111 «Interventi straordinari per il riassetto idrogeologico del territorio a seguito di calamità naturali», dal titolo «Impiego del mutuo con la Cassa DD.PP. per fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione degli interventi e dell’opera di ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali», con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 80.588.151,02; Visto l’accertamento 822/2003 con il quale è stata accertata in entrata la somma di C 68.736.952,34 (sessantottomilionisettecentotrentaseimilanovecentocinquantadue/34), a valere sul capitolo in entrata dell’esercizio 2003 n. 4.3.106.6120 cui è collegato il capitolo di spesa n. 4.10.3.5.3.111.6121 di competenza della Direzione Generale Scurezza, Polizia locale e Protezione civile; Visto il d.p.g.r. n. 7162 del 6 maggio 2003, che stabilisce di destinare i fondi derivanti da mutui quindicennali con la Cassa DD.PP. a favore degli Enti locali per ulteriori interventi per opere di ricostruzione di infrastrutture pubbliche e difesa del suolo, per spese di prima emergenza sostenute dagli Enti locali e per contributi all’edilizia privata danneggiata; Considerato che il decreto Presidente Giunta regionale di cui al punto precedente assegna una quota pari a C 36.588.151,02 (trentaseimilionicinquecentottantottomilacentocinquantuno/02) per contributi all’edilizia privata danneggiata dall’alluvione di novembre 2002; Considerato che lo stesso decreto prevede l’accantonamento di C 2.000.000,00 (duemilioni/00) a titolo di moratoria cautelativa in attesa di conoscere, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze ovvero da altro organo competente, l’entità dell’onere per differiti versamenti delle imposte di cui all’o.p.c.m. 3282 del 18 aprile 2003; Visto il d.p.g.r. n. 19212 del 13 novembre 2003, che prevede di assegnare C 300.000,00 (trecentomila/00) alla Comunità Montana Valsassina quale contributo forfetario per la realizzazione urgente dell’ampliamento del ponte sul torrente Pioverna in comune di Cortenova (LC); Considerata quindi la riduzione con il precedente decreto dell’accantonamento previsto per gli oneri derivanti dai differiti versamenti delle imposte di cui all’o.p.c.m. 3282 del 18 Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 aprile 2003 ad C 1.700.000,00 (unmilionesettecentomila/00), in quanto si è avuta comunicazione dal Dipartimento Protezione Civile della sicura minore entità degli oneri in questione rispetto ai 2 milioni di euro accantonati; Preso atto pertanto della riduzione alla quota di C 34.588.151,02 (trentaquattromilionicinquecentottantottomilacentocinquantuno//02) per contributi all’edilizia privata danneggiata dall’alluvione di novembre 2002; Viste le Comunicazioni regionali Y1.2003.0008502, Y1.2003.0008504, Y1.2003.0008506, Y1.2003.0008507, Y1.2003.0008508, Y1.2003.0008510 del 2 dicembre 2003 con cui è stato fissato il termine del 9 gennaio 2004 per l’invio da parte degli Enti locali dell’aggiornamento dati relativi ai nuclei familiari tutt’ora sfollati per case distrutte o rese inagibili sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002; Visto il d.d.u.o. 22967 del 29 dicembre 2003 con il quale sono stati impegnati a favore degli Enti locali che hanno segnalato danni all’edilizia privata nel corso degli eventi idrogeologici di novembre 2002, contributi per un totale di C 24.042.000,50 (ventiquattromilioniquarantaduemila/50); Visto il d.p.g.r. 2108 del 18 febbraio 2004 che definisce inoltre la destinazione dei fondi residui di cui al d.p.g.r. 7162 del 6 maggio 2003 per l’edilizia privata danneggiata dagli eventi atmosferici di novembre 2002, destinando la somma di C 500.000,00 (cinquecentomila/00) per i nuclei familiari tutt’ora sfollati per case distrutte o rese inagibili sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002; Visto l’elenco completo degli Enti locali che hanno dichiarato nuclei familiari tutt’ora sfollati per case distrutte o rese inagibili sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002, a mezzo propria dichiarazione agli uffici regionali; elenco che si allega sub A alla presente deliberazione; Vista la d.g.r. del 16 maggio 2003 n. 7/13050 di costituzione della Direzione Generale Sicurezza, Polizia locale e Protezione civile e di nomina del dott. Guglielmo Costa a Direttore Generale della suddetta Direzione Generale; Vista la d.g.r. n. 11699 del 23 dicembre 2002 con la quale, tra l’altro, è stato affidato l’incarico di Dirigente dell’Unità Organizzativa Protezione Civile all’arch. Raffaele Raja; Decreta 1. di impegnare e contestualmente liquidare a favore degli Enti locali che hanno dichiarato nuclei familiari tutt’ora sfollati per case distrutte o rese inagibili sul proprio territorio a seguito degli eventi idrogeologici di novembre 2002, a mezzo propria dichiarazione agli uffici regionali, i contributi per indennità di autonoma sistemazione pari a C 484.800,00 (quattrocentottantaquattromilaottocento/00), come precisato nell’allegato A al presente decreto per costituirne parte integrante e sostanziale, colonna 3, a valere sul cap. 6121 UPB 4.10.3.5.3.111 del bilancio regionale 2004, che presenta la necessaria disponibilità; 2. di demandare ai Comuni, secondo le prescrizioni del d.p.g.r. n. 3946 del 10 marzo 2003, l’individuazione puntuale dei beneficiari aventi titolo ai contributi e la gestione di tutte le relative pratiche, nonché l’erogazione diretta alle famiglie tutt’ora sfollate, dandone comunicazione tempestiva e poi rendicontazione alla Regione Lombardia, Unità Organizzativa Protezione Civile, ai sensi e nei termini prescritti dall’art. 158 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; 3. di confermare i requisiti dei beneficiari aventi titolo ai contributi di indennità di autonoma sistemazione ai nuclei familiari, come indicato nel proprio decreto 4765 del 20 marzo 2003, purché gli stessi abbiano già beneficiato dei contributi di autonoma sistemazione riconosciuti con d.d.u.o. 4491 del 18 marzo 2003, con d.d.u.o. 13250 dell’8 agosto 2003, con d.d.u.o. 13251 dell’8 agosto 2003, con d.d.u.o. 13252 dell’8 agosto 2003 e con d.d.u.o. 13253 dell’8 agosto 2003; 4. di trasmettere il presente atto alla Direzione Generale Risorse Finanziarie e Bilancio, Struttura Ragioneria e Credito, per gli adempimenti di competenza; 5. di trasmettere il presente atto alla Cassa Depositi e Prestiti per gli adempimenti di competenza; 6. di pubblicare il presente atto con i relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente dell’u.o. protezione civile: Raffaele Raja ——— • ——— Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1643 – Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 ALLEGATO A Progressivo Provincia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 BG BG BG BG BG CO CO CR LC LC MI SO Colonna 1 N. NUCLEI FAMILIARI COMUNE BERBENNO BREMBILLA CAPIZZONE CAPRINO BERGAMASCO SANT’OMOBONO IMAGNA SAN NAZZARO VAL CAVARGNA VAL REZZO RIVOLTA D’ADDA CORTENOVA PREMANA MONZA CERCINO TOTALE G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI [BUR200401101] Provv. altri Enti n. 16/1-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 1 del 15 marzo 2004 – Nomina del componente del Comitato Tecnico in sostituzione dell’arch. Nella Bianco Omissis Delibera 1. di nominare l’ing. Carlo Pelassa quale componente regionale per la Regione Piemonte in seno al Comitato Tecnico dell’AIPO, in sostituzione dell’arch. Nella Bianco. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini [BUR200401102] Provv. altri Enti n. 16/2-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 2 del 15 marzo 2004 – Istituzione di nuovi capitoli di spesa nel Bilancio di previsione 2004 Omissis Delibera 1) di istituire nel Bilancio di previsione 2004 il capitolo di spesa 10225 «Spese per prestazione di servizi», previa variazione della denominazione del capitolo esistente; 2) di istituire nel Bilancio di previsione 2004 il capitolo di spesa 10960 «Fondo per accordi bonari – art. 12 d.P.R. 554/1999» previa variazione della denominazione del capitolo esistente; 3) di istituire nel Bilancio di previsione 2004 il capitolo di entrata 10190 «Risorse finanziarie trasferite dallo Stato residui lettera c) afferenti gli incentivi per la progettazione a favore del personale dipendente ex art. 18 legge 109/94». La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini [BUR200401103] Provv. altri Enti n. 16/3-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 3 del 15 marzo 2004 – Indirizzi e criteri per la gestione delle pratiche espropriative Premesso: – che con d.p.c.m. 27 dicembre 2002 l’Agenzia Interregionale per il Po è subentrata, con decorrenza 1º gennaio 2003 alle funzioni del Magistrato per il Po, in attuazione del processo di conferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali avviati dalla legge n. 59 del 1997; 1 35 5 1 8 4 2 2 37 3 2 1 101 Colonna 2 DURATA PRESUNTA AUTONOMA SISTEMAZIONE (mesi) 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 Colonna 3 TOTALE CONTRIBUTO AUTONOMA SISTEMAZIONE (400 C/mese) 4.800,00 168.000,00 24.000,00 4.800,00 38.400,00 19.200,00 9.600,00 9.600,00 177.600,00 14.400,00 9.600,00 4.800,00 C 484.800,00 – che sono state trasferite dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio – Direzione per la Difesa del Territorio le risorse finanziarie da destinare al completamento dei procedimenti amministrativi, che hanno comportato assunzioni di impegni di spesa a carico del bilancio statale; – che dall’esame istruttorio degli atti risulta che, relativamente ai residui di provenienza dal 1996 al 2002 sono ancora da definire numerosissime pratiche espropriative; – che stando cosı̀ le cose è doveroso intraprendere ogni iniziativa per giungere al più presto alla corresponsione delle indennità ai proprietari espropriati ed alla volturazione dei terreni; – che la sofferenza dell’utenza è andata sempre più aggravandosi negli ultimi anni tanto che, essendo scaduti inutilmente i termini di legge per il completamento delle pratiche espropriative, l’Agenzia ha dovuto intraprendere le procedure della cosiddetta «accessione invertita»; – che neppure il trasferimento di queste incombenze tra gli oneri ed obblighi a carico dell’affidatario delle opere ha dato nel passato i risultati sperati, tanto che sono ancora da definire molti rapporti di collaudo tecnico-amministrativo, non avendo le Imprese adempiuto compiutamente a quanto contrattualmente previsto, con produzione di contenzioso; – che la soluzione più idonea della problematica, per non aggravare ancora di più la sofferenza dei proprietari da indennizzare, risulta pertanto quella che l’amministrazione provveda direttamente a tali incombenze, avvalendosi di liberi professionisti specializzati nel settore, non essendo il personale dipendente in possesso delle specifiche competenze tecniche né delle attrezzature tecnologiche necessarie per poter redigere i frazionamenti e le volture catastali; – che a tal fine è stato predisposto dall’ufficio Amministrativo uno schema di disciplinare-tipo per l’affidamento degli incarichi in argomento a cura dei dirigenti d’area competenti per territorio; – che per la individuazione dei professionisti da incaricare è opportuno formare una banca dati completa di curricula, cui la struttura dell’Agenzia potrà ricorrere a seconda della località, dell’impegno professionale richiesto e della mole delle problematiche da risolvere; – che per le finalità di cui sopra è opportuno predisporre apposito bando da pubblicare anche nelle sedi degli Ordini e dei Collegi professionali che hanno sede nelle province del bacino idrografico del Po; – che per far fronte alle attese di quell’utenza che ha contribuito, con la propria disponibilità, all’azione amministrativa dell’allora Magistrato per il Po ed ora a quella dell’Agenzia Interregionale per il Po, sia opportuno individuare criteri ed indirizzi di competenza del Comitato di Indirizzo; Per quanto innanzi esposto Delibera 1. di approvare la proposta di risoluzione sopraindicata per il compimento delle procedure espropriative, al fine di risolvere – e possibilmente annullare – il più presto possibile la sofferenza con l’utenza; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 1644 – 2. di munire gli Uffici dell’Agenzia di una banca dati finalizzata all’individuazione dei liberi professionisti a cui affidare gli incarichi in argomento, sulla base del disciplinare-tipo appositamente predisposto – allegato alla presente deliberazione quale parte integrante – e secondo le norme previste dal titolo IV del d.P.R. 554/99; 3. di pubblicare tale intendimento anche nelle sedi degli Ordini e dei Collegi professionali aventi sede nelle province del Bacino del Po. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini [BUR200401104] Provv. altri Enti n. 16/4-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 4 del 15 marzo 2004 – Modifica ed integrazione alla delibera n. 3 del 19 febbraio 2003: delegazione trattante di parte pubblica Omissis Delibera Di modificare ed integrare l’art. 1) della delibera n. 3 del 19 febbraio 2003 come segue: Art. 1) di affidare al direttore dell’ente e, in caso di impedimento a un suo delegato, la presidenza della delegazione trattante dell’Agenzia Interregionale per il Po ai fini della contrattazione decentrata integrativa a livello di ente di cui all’art. 11 del CCNL del comparto Regioni e Autonomie locali 19982001 della separata area dirigenziale e di cui all’art. 4 del CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali 2002-2005, che risulta cosı̀ costituita: – dott. ing. Piero Vincenzo Telesca, Direttore dell’Agenzia, – dott.ssa Giuseppina Begani, responsabile del settore Organizzazione e Personale, – sig. Antonio Eccher, esperto in materia contrattuale, – segretario verbalizzante: funzionario amministrativo Paola Montali o altro dipendente dell’Ufficio Personale; della delegazione trattante possono essere chiamati a fare parte integrante uno o più rappresentanti delle direzioni dei settori interessati all’oggetto della trattativa; la delegazione trattante può avvalersi di un consulente dell’Agenzia per le Relazioni Sindacali. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini Serie Ordinaria - N. 16 - 13 aprile 2004 [BUR200401105] Provv. altri Enti n. 16/5-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 5 del 15 marzo 2004 – Nomina della delegazione di concertazione ai sensi dell’art. 6 del CCNL 2002/2005 Omissis Delibera 1) di affidare al Presidente dell’ente la presidenza della delegazione di concertazione dell’Agenzia Interregionale per il Po di cui all’art. 6 del CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali 2002-2005, che risulta cosı̀ costituita: – prof. Marioluigi Bruschini, Presidente dell’Agenzia, o suo sostituto del Comitato di Indirizzo, – dott. ing. Piero Vincenzo Telesca, Direttore dell’Agenzia, – dott. Bruno Brunetti, Dirigente Amministrativo, – segretario verbalizzante: funzionario amministrativo Paola Montali o un dipendente dell’ufficio Personale; 2) della delegazione di concertazione possono essere chiamati a fare parte integrante uno o più rappresentanti delle direzioni dei settori interessati all’oggetto della trattativa; 3) la delegazione di concertazione può avvalersi di un consulente dell’Agenzia per le Relazioni Sindacali. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini [BUR200401106] Provv. altri Enti n. 16/6-Se.O. 2004 Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) – Atti del Comitato di indirizzo – Deliberazione n. 6 del 15 marzo 2004 – Presa d’atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore e dei Dirigenti Omissis Delibera 1) di prendere atto della valutazione finale dei risultati della prestazione del Direttore, nonché delle prestazioni dei Dirigenti, cosı̀ come risulta dagli allegati alla presente deliberazione; 2) di autorizzare il Direttore all’assunzione dei conseguenti provvedimenti amministrativi. La presente deliberazione sarà pubblicata sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il presidente: Marioluigi Bruschini